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Siglato a Roma un Protocollo d'intesa www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. 005 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 2, numero 8, dal 28 febbraio al 6 marzo 2005 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 82 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. DASS Si conclude in questi giorni una ricer- ca statistica condotta dalla Società DASS RESEARCH di Milano, in colla- borazione con l’ANMVI. L’indagine è rivolta ad un campione rappresentati- vo di 400 titolari di strutture veterinarie private. Le interviste sono partite il 23 febbraio e si concluderanno la prima settimana di marzo. I risultati dell’inda- gine saranno divulgati. SCIOPERO IL SIVEMP ha deliberato di aderire al- lo sciopero nazionale del 4 marzo. A seguito del fallimento del tentativo di conciliazione restano totalmente irri- solti i problemi posti sul tavolo delle trattative con la piattaforma CIVEMP del 4 settembre 2004. In ragione di ciò, e per caratterizzare la specifica protesta di questa categoria i dirigenti veterinari delle ASL e IIZZSS non con- cederanno più alle rispettive aziende di disporre dei loro automezzi privati per lo svolgimento delle attività istitu- zionali sul territorio. AUTOVETTURE I medici veterinari della Asl di Matera hanno nuove autovetture per svolgere i compiti istituzionali. Cinque Fiat Nuo- va Panda Van 1.1 cinque porte e una Fiat Punto 1.9 jtd Dynamic 5 porte so- no state consegnate oggi al servizio veterinario. I mezzi sono stati acqui- stati, attraverso la Consip, con la for- mula dell'acquisto “in service'”. “Con questa formula davvero vantaggiosa e che intendiamo ampliare - ha detto il direttore generale, Domenico Maro- scia - abbiamo rinnovato il parco mez- zi del servizio veterinario, rottamando veicoli ormai usurati, e con la possibi- lità fra due anni di avere altri veicoli nuovi”. BIOETICA E MNC Il Comitato nazionale per la bioetica (Cnb) sta elaborando un documento sull'informazione e il consenso alle cu- re per i pazienti che scelgono le medi- cine alternative. Il testo sarà votato nel corso della prossima assemblea ple- naria in programma il 18 marzo. BENESSERE Cinque mila euro di multa. È la sanzio- ne che rischia un allevatore lodigiano denunciato da una guardia zoofila per aver trascurato le vacche della sua azienda: unghie abnormi, tumefazioni alle zampe. Il gip di Lodi ha emesso un decreto penale di condanna per maltrattamenti nei confronti dei bovini. Il veterinario L.R.: “come si fa a stabili- re di che lunghezza devono essere le unghie di questi animali? Possono provocare affaticamento, ma parlare di maltrattamento mi sembra eccessi- vo”. RICERCATORI, CODICE UE Un Codice di condotta per l'assunzio- ne dei ricercatori e una Carta europea dei ricercatori. Li sta predisponendo la Direzione generale ricerca della Com- missione europea e saranno emanati sotto forma di raccomandazione agli Stati membri. La Commissione mira a creare un mercato comune della ricer- ca in Europa, con procedure di reclu- tamento per la carriera di ricercatore comparabili a livello europeo. Brevi Accordo ANMVI e WWF Impegno a realizzare standard sanitari nei Centri WWF. Cursi: il Ministero è pronto a collaborare A PAG. 3 LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Via Amedeo d’Aosta, 7 • 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 • e-mail [email protected][email protected] Listini consultabili e scaricabili da: www.biessea.com ENDOCRINOLOGIA Ormoni tiroidei singoli e profili a costo ridotto Profili funzionalità surrenalica Ormoni sessuali Insulinemia - Fruttosamine - Gastrinemia Paratormone PTH intatto Eritropoietina ANALISI SPECIALI Acetilcolina ac. Miastenia g. Von Willebrand Factor Acidi biliari Ana-test - Coombs-test Digossinemia - Fenobarbitalemia - Bromuremia TLI canino e felino - Folati - Vitamina B12 Analisi calcoli urinari ISTOPATOLOGIA Istologia generale Immunoistochimica Dermatopatologia con colorazioni speciali CITOLOGIA Citologia generale e del midollo Citoincluso da versamenti Imprinting Congiuntivale ALLERGOLOGIA Pannelli allergeni inalanti ed alimentari cane e gatto Pannello completo del cavallo Immunoterapie specifiche SDS-AGE ANALISI PROTEINURIE PER PESO MOLECOLARE MALATTIE INFETTIVE ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO Elisa Immunofluorescenza PCR e RT-PCR PROFILI A COSTO RIDOTTO BiEsseA ® L a situazione attuale che sta viven- do il nostro settore non è certa- mente molto felice. Parlando con i col- leghi si sente la difficoltà del momen- to e la paura per il proprio futuro. Que- sto stato d'animo lo si percepisce non solo nei giovani laureati, che subito dopo l'esame di Stato si trovano but- tati in un mondo del lavoro che espri- me sempre più tensioni e conflitti e che devono affrontare senza alcuna preparazione o conoscenza specifica della professione, ma anche in molti colleghi, che dopo venti o trenta anni di attività vissuti tranquillamente sen- za grandi sforzi o investimenti cultura- li ed economici, si vedono calare il la- voro per una concorrenza sempre più agguerrita e spesso più preaparata e non sanno quindi come affrontare questa nuova situazione. Certamente la condizione che viviamo giustifica "il pessimismo della ragione" ma cercare di sopravvivere giocando al ribasso, puntando su tariffe sempre più econo- miche, rinunciando alla qualità delle prestazioni, lavorando o gestendo prodotti in "nero", accettando le condi- zioni imposte da molti allevatori, an- dando a cercare clienti di porta in por- ta, suggerendo o proponendo ai clienti cure o interventi inutili, evitando di mandare al collega più esperto ca- si che non si è in grado di gestire, non risolverà mai i problemi che dobbia- mo affrontare e che questa crisi rende sempre più difficili da risolvere. Que- sto atteggiamento, anzi, rischia di in- nescare una spirale che non facilita la ripresa del nostro settore, per lo svili- mento e la dequalificazione della no- stra professione che permetterà ad al- tre categorie di prendersi spazi di no- stra competanza o nuove possibilità occupazionali sulle quali potremmo esprimere giuste rivendicazioni. Sia- mo quindi convinti che questa crisi si possa superare soltanto con "l'ottimi- smo della volontà", impegnandoci se- riamente nella qualificazione della no- stra professione, rendendo quindi le nostre competenze ed il nostro ruolo sempre più necessari ed insostituibili. Qualche segnale di ripresa dell'eco- nomia europea e di quella nazionale incomincia a sentirsi ma molto, se vo- gliamo cambiare le cose, dipende an- che da noi. L’OTTIMISMO DELLA VOLONTÀ Paolo Bossi, presidente ANMVI e Fulco Pratesi, presidente WWF Italia. ONAOSI, Laura Torriani nel CdA Laura Torriani è stata eletta nel Consiglio di Amministrazio- ne 2005-2010 dell’ONAOSI. I Presidenti degli Ordini Veteri- nari hanno votato inviando nei termini previsti 83 schede, di cui 82 risultate valide allo scrutinio. Dodici sono invece per- venute fuori tempo massimo. Il candidato dell’ANMVI, la Collega Laura Torriani ha avuto 49 voti. Entra nel Consiglio ONAOSI anche il Segretario del SIVEMP, Al- do Grasselli, eletto con 61 voti. Le candidature sostenute dall’ANMVI so- no quindi risultate vincenti. Insieme al delegato dell’Ordine dei Veterinari di Perugia, il Collega Luca Bertani e al Vice Presidente della FNOVI Gae- tano Penocchio, i Colleghi Torriani e Grasselli contribuiranno al rinnova- mento della rappresentanza della Categoria all’interno della Fondazione. Non sono stati eletti: il Prof Valfrè, amministratore uscente della Fonda- zione (19 voti), il Collega Federico Spinoso, anch’egli carica uscente (17 voti), e i Colleghi Lapo Strambi e Michele Pira (6 voti ciascuno). Dottoressa Torriani, eleggendola gli Ordini veterinari le hanno dato molta fiducia. Di quali aspettative si sente investita? L.T. - Direi che la scelta di inviare qualcuno che si sa non essere d’ac- cordo su determinati principi significa che si chiede al proprio rappre- sentante di vigilare e controllare che tutto sia svolto nel modo migliore e senza zone d’ombra. Cosa chiedono, a suo giudizio, i medici veterinari privati alla Fonda- zione ora che sono contribuenti obbligatori? L.T. - Sicuramente i veterinari, ma non solo loro viste le reazioni di medi- ci, dentisti e farmacisti, chiedono una maggior trasparenza nelle opera- zioni di qualsiasi tipo che li riguardano. Inoltre, qualsiasi richiesta econo- mica, anche a fini benefici o assistenziali, andrebbe valutata alla luce del- le reali possibilità delle diverse categorie di professionisti, visto che i vari dati statistici relativi sono spesso fuorvianti e poco comprensibili per “os- servatori esterni”. Sia l’ANMVI che l’Ordine di Milano da cui lei proviene, hanno assun- to posizioni molto dure nei confronti dell’obbligo contributivo. Come deve essere letto questo dato alla luce della sua elezione nel CdA? L.T. - Innanzitutto ciò che non è stato gradito è stata proprio la modalità di decisione di chi avrebbe dovuto per rispetto della base condividere e chiedere parere. Non sarà di sicuro facile far parte di un CdA partendo da queste basi, ma proprio perchè in qualsiasi situazione è auspicabile la coesistenza di pareri diversi che sono quelli che stimolano i migliora- menti spero che alla fine si giunga ad una situazione accettabile per le di- verse parti. Quale ritiene possa essere il suo contributo all’attività consiliare? L.T. - Difficile stabilirlo senza essere in possesso di tutte le informazioni necessarie alla corretta comprensione dei meccanismi che regolano strutture di questo genere. Anche a livello ordinistico è necessario consi- derare obbligatorio un periodo di “studio” delle modalità anche legali pri- ma di poter decidere quali siano le vie migliori per ottenere risultati. Sicu- ramente sono evidenti alcune incongruenze, come per esempio la que- stione della doppia contribuzione in caso di coniugi entrambi sanitari che pagano il doppio di altri per ottenere lo stesso livello di assistenza che an- dranno valutate, ma è solo una delle inziative che per ora mi sembrano percorribili. Poi si vedrà.

Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

Siglato a Roma un Protocollo d'intesa

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005SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 2, numero 8, dal 28 febbraio al 6 marzo 2005

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

82ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANI

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A.N.M.V.I.

DASS

Si conclude in questi giorni una ricer-ca statistica condotta dalla SocietàDASS RESEARCH di Milano, in colla-borazione con l’ANMVI. L’indagine èrivolta ad un campione rappresentati-vo di 400 titolari di strutture veterinarieprivate. Le interviste sono partite il 23febbraio e si concluderanno la primasettimana di marzo. I risultati dell’inda-gine saranno divulgati.

SCIOPERO

IL SIVEMP ha deliberato di aderire al-lo sciopero nazionale del 4 marzo. Aseguito del fallimento del tentativo diconciliazione restano totalmente irri-solti i problemi posti sul tavolo delletrattative con la piattaforma CIVEMPdel 4 settembre 2004. In ragione diciò, e per caratterizzare la specificaprotesta di questa categoria i dirigentiveterinari delle ASL e IIZZSS non con-cederanno più alle rispettive aziendedi disporre dei loro automezzi privatiper lo svolgimento delle attività istitu-zionali sul territorio.

AUTOVETTURE

I medici veterinari della Asl di Materahanno nuove autovetture per svolgerei compiti istituzionali. Cinque Fiat Nuo-va Panda Van 1.1 cinque porte e unaFiat Punto 1.9 jtd Dynamic 5 porte so-no state consegnate oggi al servizioveterinario. I mezzi sono stati acqui-stati, attraverso la Consip, con la for-mula dell'acquisto “in service'”. “Conquesta formula davvero vantaggiosa eche intendiamo ampliare - ha detto ildirettore generale, Domenico Maro-scia - abbiamo rinnovato il parco mez-zi del servizio veterinario, rottamandoveicoli ormai usurati, e con la possibi-lità fra due anni di avere altri veicolinuovi”.

BIOETICA E MNC

Il Comitato nazionale per la bioetica(Cnb) sta elaborando un documentosull'informazione e il consenso alle cu-re per i pazienti che scelgono le medi-cine alternative. Il testo sarà votato nelcorso della prossima assemblea ple-naria in programma il 18 marzo.

BENESSERE

Cinque mila euro di multa. È la sanzio-ne che rischia un allevatore lodigianodenunciato da una guardia zoofila peraver trascurato le vacche della suaazienda: unghie abnormi, tumefazionialle zampe. Il gip di Lodi ha emessoun decreto penale di condanna permaltrattamenti nei confronti dei bovini.Il veterinario L.R.: “come si fa a stabili-re di che lunghezza devono essere leunghie di questi animali? Possonoprovocare affaticamento, ma parlaredi maltrattamento mi sembra eccessi-vo”.

RICERCATORI, CODICE UE

Un Codice di condotta per l'assunzio-ne dei ricercatori e una Carta europeadei ricercatori. Li sta predisponendo laDirezione generale ricerca della Com-missione europea e saranno emanatisotto forma di raccomandazione agliStati membri. La Commissione mira acreare un mercato comune della ricer-ca in Europa, con procedure di reclu-tamento per la carriera di ricercatorecomparabili a livello europeo.

Brevi

AccordoANMVI e WWF Impegno a realizzare standard sanitarinei Centri WWF. Cursi: il Ministero èpronto a collaborare A PAG. 3

LABORATORIO ANALISI VETERINARIE PER ANIMALI DA COMPAGNIA E DA REDDITO

Via Amedeo d’Aosta, 7 • 20129 MILANO tel. +39. 02. 29 40 46 36 fax +39. 02. 29 40 46 44 • e-mail [email protected][email protected]

Listini consultabili e scaricabili da: www.biessea.com

■ ENDOCRINOLOGIA Ormoni tiroidei singoli e profili a costo ridotto Profili funzionalità surrenalicaOrmoni sessuali Insulinemia - Fruttosamine - GastrinemiaParatormone PTH intattoEritropoietina

■ ANALISI SPECIALIAcetilcolina ac. Miastenia g.Von Willebrand FactorAcidi biliariAna-test - Coombs-testDigossinemia - Fenobarbitalemia - BromuremiaTLI canino e felino - Folati - Vitamina B12Analisi calcoli urinari

■ ISTOPATOLOGIAIstologia generaleImmunoistochimicaDermatopatologia con colorazioni speciali

■ CITOLOGIACitologia generale e del midolloCitoincluso da versamentiImprinting Congiuntivale

■ ALLERGOLOGIA Pannelli allergeni inalanti ed alimentari cane egattoPannello completo del cavalloImmunoterapie specifiche

■ SDS-AGE ANALISI PROTEINURIE PERPESO MOLECOLARE

■ MALATTIE INFETTIVE ANIMALI DACOMPAGNIA E DA REDDITOElisaImmunofluorescenzaPCR e RT-PCR

■ PROFILI A COSTO RIDOTTO

BiEsseA®

La situazione attuale che sta viven-do il nostro settore non è certa-

mente molto felice. Parlando con i col-leghi si sente la difficoltà del momen-to e la paura per il proprio futuro. Que-sto stato d'animo lo si percepisce nonsolo nei giovani laureati, che subitodopo l'esame di Stato si trovano but-tati in un mondo del lavoro che espri-me sempre più tensioni e conflitti eche devono affrontare senza alcunapreparazione o conoscenza specificadella professione, ma anche in molticolleghi, che dopo venti o trenta annidi attività vissuti tranquillamente sen-za grandi sforzi o investimenti cultura-li ed economici, si vedono calare il la-voro per una concorrenza sempre piùagguerrita e spesso più preaparata enon sanno quindi come affrontarequesta nuova situazione. Certamentela condizione che viviamo giustifica "ilpessimismo della ragione" ma cercaredi sopravvivere giocando al ribasso,puntando su tariffe sempre più econo-miche, rinunciando alla qualità delleprestazioni, lavorando o gestendoprodotti in "nero", accettando le condi-zioni imposte da molti allevatori, an-

dando a cercare clienti di porta in por-ta, suggerendo o proponendo aiclienti cure o interventi inutili, evitandodi mandare al collega più esperto ca-si che non si è in grado di gestire, nonrisolverà mai i problemi che dobbia-mo affrontare e che questa crisi rendesempre più difficili da risolvere. Que-sto atteggiamento, anzi, rischia di in-nescare una spirale che non facilita laripresa del nostro settore, per lo svili-mento e la dequalificazione della no-stra professione che permetterà ad al-tre categorie di prendersi spazi di no-stra competanza o nuove possibilitàoccupazionali sulle quali potremmoesprimere giuste rivendicazioni. Sia-mo quindi convinti che questa crisi sipossa superare soltanto con "l'ottimi-smo della volontà", impegnandoci se-riamente nella qualificazione della no-stra professione, rendendo quindi lenostre competenze ed il nostro ruolosempre più necessari ed insostituibili.Qualche segnale di ripresa dell'eco-nomia europea e di quella nazionaleincomincia a sentirsi ma molto, se vo-gliamo cambiare le cose, dipende an-che da noi. ■

L’OTTIMISMO DELLA VOLONTÀ

Paolo Bossi, presidente ANMVI e Fulco Pratesi, presidente WWF Italia.ONAOSI, Laura Torriani nel CdA

Laura Torriani è stata eletta nel Consiglio di Amministrazio-ne 2005-2010 dell’ONAOSI. I Presidenti degli Ordini Veteri-nari hanno votato inviando nei termini previsti 83 schede, dicui 82 risultate valide allo scrutinio. Dodici sono invece per-venute fuori tempo massimo. Il candidato dell’ANMVI, la Collega Laura Torriani ha avuto

49 voti. Entra nel Consiglio ONAOSI anche il Segretario del SIVEMP, Al-do Grasselli, eletto con 61 voti. Le candidature sostenute dall’ANMVI so-no quindi risultate vincenti. Insieme al delegato dell’Ordine dei Veterinaridi Perugia, il Collega Luca Bertani e al Vice Presidente della FNOVI Gae-tano Penocchio, i Colleghi Torriani e Grasselli contribuiranno al rinnova-mento della rappresentanza della Categoria all’interno della Fondazione.Non sono stati eletti: il Prof Valfrè, amministratore uscente della Fonda-zione (19 voti), il Collega Federico Spinoso, anch’egli carica uscente (17voti), e i Colleghi Lapo Strambi e Michele Pira (6 voti ciascuno).

Dottoressa Torriani, eleggendola gli Ordini veterinari le hanno datomolta fiducia. Di quali aspettative si sente investita?L.T. - Direi che la scelta di inviare qualcuno che si sa non essere d’ac-cordo su determinati principi significa che si chiede al proprio rappre-sentante di vigilare e controllare che tutto sia svolto nel modo migliore esenza zone d’ombra.

Cosa chiedono, a suo giudizio, i medici veterinari privati alla Fonda-zione ora che sono contribuenti obbligatori?L.T. - Sicuramente i veterinari, ma non solo loro viste le reazioni di medi-ci, dentisti e farmacisti, chiedono una maggior trasparenza nelle opera-zioni di qualsiasi tipo che li riguardano. Inoltre, qualsiasi richiesta econo-mica, anche a fini benefici o assistenziali, andrebbe valutata alla luce del-le reali possibilità delle diverse categorie di professionisti, visto che i varidati statistici relativi sono spesso fuorvianti e poco comprensibili per “os-servatori esterni”.

Sia l’ANMVI che l’Ordine di Milano da cui lei proviene, hanno assun-to posizioni molto dure nei confronti dell’obbligo contributivo. Comedeve essere letto questo dato alla luce della sua elezione nel CdA?L.T. - Innanzitutto ciò che non è stato gradito è stata proprio la modalitàdi decisione di chi avrebbe dovuto per rispetto della base condividere echiedere parere. Non sarà di sicuro facile far parte di un CdA partendoda queste basi, ma proprio perchè in qualsiasi situazione è auspicabilela coesistenza di pareri diversi che sono quelli che stimolano i migliora-menti spero che alla fine si giunga ad una situazione accettabile per le di-verse parti.

Quale ritiene possa essere il suo contributo all’attività consiliare?L.T. - Difficile stabilirlo senza essere in possesso di tutte le informazioninecessarie alla corretta comprensione dei meccanismi che regolanostrutture di questo genere. Anche a livello ordinistico è necessario consi-derare obbligatorio un periodo di “studio” delle modalità anche legali pri-ma di poter decidere quali siano le vie migliori per ottenere risultati. Sicu-ramente sono evidenti alcune incongruenze, come per esempio la que-stione della doppia contribuzione in caso di coniugi entrambi sanitari chepagano il doppio di altri per ottenere lo stesso livello di assistenza che an-dranno valutate, ma è solo una delle inziative che per ora mi sembranopercorribili. Poi si vedrà.

Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8
Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

È stato formalmente sigla-to il 22 febbraio a Romail Protocollo d’intesa

ANMVI WWF per il monitoraggiosanitario degli animali esoticiospitati dai CRASE, i Centri di re-cupero degli animali selvatici edesotici del WWF. L’hanno firmato il presidente delWWF Fulco Pratesi e il Presiden-te ANMVI Paolo Bossi. Ad illu-strarne i contenuti e le progettua-lità, sono intervenuti Massimilia-no Rocco del WWF Italia, Clau-dio Peccati, Presidente SIVAE eRosario Fico dell’Istituto Zoopro-filattico di Teramo, esperto di fau-na selvatica. Il Protocollo d’intesa parte dall’in-vito lanciato dal WWF alle autoritàpolitiche e ai medici veterinari af-finché si innalzi il livello di atten-zione e di gestione dei problemisanitari emergenti nella fauna sel-vatica e negli esemplari esotici.“L’importazione massiccia di spe-cie esotiche nel nostro paese -spiegano al WWF - pone il proble-ma dei controlli sanitari e per que-sto l’esperienza del WWF, attra-verso la rete dei suoi Centri di Re-cupero degli Animali Selvatici(CRAS) e di quelli attivati ancheper la gestione in cattività degliEsotici (CRASE), unita alla profes-sionalità dei veterinari dell’ANMVIdiventa fondamentale”. “L’ANMVIcollabora molto volentieri a que-sto progetto con il WWF - ha det-to il presidente dell’ANMVI PaoloBossi - con la massima attenzio-ne verso le problematiche sanita-rie riscontrabili nei Centri di recu-pero e metterà a disposizione leproprie competenze affinché iCentri possano ottimizzare le po-tenzialità di monitoraggio sanita-rio, con significativi risvolti sul pia-no della ricerca, della salute pub-blica e della popolazione animalepresente sul territorio nazionale”.

L’influenza viaggia sulle ali“Diventa sempre piùfondamentale - haaffermato FulcoPratesi Presidentedel WWF - la lotta al

commercio illegale di specie eso-tiche. Sono, infatti, moltissime lespecie introdotte ogni anno nelnostro territorio e, l’ingresso diquesti animali senza alcun con-trollo, espone gli altri animali e noistessi a rischio malattie. È perquesto che l’accordo con l’ANMVIè un momento importante per latutela della salute sia umana cheanimale e per promuovere quellericerche utili a definire ProtocolliVeterinari da utilizzare nella ge-stione degli animali in cattività.”

Il ruolo del Ministero dellaSalute

Le conclusioni sonostate affidate al Sot-tosegretario Cursiche ha salutato consoddisfazione l’inte-

sa tra l’ANMVI e il WWF per dueimportanti ragioni: il problemadelle zoonosi per il quale il sotto-segretario si è detto preoccupato,parlando di “accelerazione dellemalattie trasmissibili” e ricordan-do i recenti accordi Italia Cina sulcontrollo dell’influenza aviare.L’altra ragione si lega all’allarga-mento dell’Europa a 25 Paesi chedà un ruolo di grande importanzaal servizio di ispezione frontaliera.Il sottosegretario ha inoltre sottoli-neato l’importanza che nel proto-collo si parli di standardizzare iprotocolli sanitari veterinari deicentri del WWF e ha dato la di-sponibilità del Ministero della Sa-lute ad avviare i primi programmidi ricerca pilota con la collabora-zione degli istituti zooprofilattici.Cursi ha ricordato anche in que-sta sede l’importanza della vete-

rinaria all’interno del Ministerodella Salute, rivendicando il suoruolo di “difensore della veterina-ria” all’interno del Ministero dellaSalute.

3ATTUALITÀ

Controllo sanitario della fauna selvatica e degli esotici “irregolari”

Protocolli veterinari e standard sanitari nei Centri di recupero del WWFLi prevede l’intesa ANMVI-WWF siglata a Roma dai Presidenti Bossi e Pratesi

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005

Potenziare i Servizi di Ispezione Frontaliera

“C’è un’accelerazione di zoonosi che preoccupa il Ministero della Salute”.Il Sottosegretario alla Salute Cesare Cursi, intervenuto alla conferenzastampa ANMVI-WWF ha ricordato i recenti accordi con la Cina per il con-trollo dell’influenza aviare e si è detto preoccupato per le garanzie sanita-rie dei cittadini dell’Europa allargata. “Va potenziato il servizio di ispezionefrontaliera, perché il personale è poco” - ha aggiunto Cursi anche nellasua nuova veste di Presidente del Comitato Nazionale per la Sicurezza Ali-mentare, su delega del Ministro Sirchia. Sottolineando l’importanza dell’in-tesa ANMVI WWF per il controllo delle malattie trasmissibili rilevabili inesemplari esotici importati illegalmente, Cursi ha concluso “c’è preoccu-pazione per le malattie anche per un rapporto poco controllato con la mi-grazione intra ed extra comunitaria

Un nuovo tipo di professionalità

Negli ultimi 30 anni alcunemalattie, ritenute sconfitte,

sono di nuovo in aumento.Alcune di queste infezioni emer-genti coinvolgono direttamentegli animali selvatici, gli animalidomestici e l’uomo (West Nile di-sease, Dengue, Ebola) e il pare-re dei maggiori esperti in materiaè che queste malattie, attualmen-te localizzate in determinate areegeografiche, siano in fase di pro-gressiva espansione. Tuttavia, ilfatto più eclatante è che l’ipotesiche il degrado degli habitat natu-rali e la diminuzione della biodi-versità siano fattori fortementecondizionanti la comparsa e ladiffusione di nuove malattie perla specie umana, sta trovandosempre maggiore conferma. Al-cuni esempi riguardanti popola-zioni animali selvatiche sono in-fatti un segnale di allarme del de-grado ambientale e delle sueconseguenze sulla diffusione de-gli agenti patogeni su scala mon-diale. La verifica continua dellostato di salute delle popolazioniselvatiche è una premessa indi-spensabile al mantenimento delbenessere degli ecosistemi edelle popolazioni umane che nefanno parte, ma richiede suffi-cienti investimenti nella ricerca e,soprattutto, la formazione di unnuovo tipo di professionalità checonsenta ai veterinari di dare illoro contributo alla conoscenzadelle problematiche sanitariedelle specie selvatiche, soprat-tutto protette, e alla individuazio-ne delle scelte gestionali piùadatte al mantenimento del lorobuono stato di salute. All’attività di riabilitazione e rein-serimento in natura degli animaliselvatici recuperati e alle finalitàdi educazione e sensibilizzazio-ne dell’opinione pubblica va ne-cessariamente affiancata la ricer-ca scientifica. Le indagini di la-boratorio effettuate sugli animalirinvenuti vivi o gli esami necro-scopici e diagnostici condotti suquelli morti possono, infatti, forni-re preziose informazioni sullo sta-to sanitario delle popolazioni sel-vatiche di origine. (dalla relazio-ne del Dottor Rosario Fico)

Anche in Italia negli ultimi anni è emersosempre di più il problema del controllo sa-

nitario del mercato illegale degli animali esotici, i ca-si di Chlamydia emersi negli ultimi mesi ne sono laconferma. Il WWF, alla luce del problema semprepiù pressante dei controlli sanitari per gli animaliesotici nel nostro paese, ha firmato un protocollod’intesa con l’Associazione Nazionale Medici Veteri-nari. A febbraio 2004 abbattuti 4.000 pappagalliprovenienti dal Pakistan affetti dall’influenza aviareEND (Exotic Newcastle Disease); a marzo 2004 aFiumicino la Chlamydia, che nell’uomo provoca con-

seguenze a carico dell’apparato respiratorio con affezioni varie, tra cuila polmonite. In quell’operazione contagiati due agenti del Corpo Fore-stale. Altri casi di Chlamydia sono stati trovati ad agosto 2004 in un ca-rico di pappagalli provenienti da una collezione privata aperta al pub-blico; a ottobre e poi a dicembre, questa volta su pappagalli in liberavendita. Oltre 50 i casi di salmonella, secondo il WWF, riscontrati suiguane e testuggini sequestrate. Un quadro tanto più allarmante, se-condo il WWF, se si pensa che l’Italia è tra i primi quattro Paesi europei(Portogallo, Spagna, Grecia e Olanda) per le importazioni di uccelli vi-vi: oltre un milione negli ultimi 10 anni di uccelli compresi negli elenchiCites (Convenzione per il commercio di specie esotiche protette). ‘’Ani-mali - ha detto Massimiliano Rocco del WWF - che hanno le più diver-se provenienze e che finiscono nelle nostre case, spesso senza con-trolli’’. Da qui l’accordo con l’Anmvi.

Cosa prevede il Protocollo

I l Protocollo di intesa tra l’associazioneitaliana per il World Wide Fund for nature

- onlus e l’A.N.M.V.I. per lo svolgimento diazioni di gestione sanitaria ai fini della conser-vazione della fauna selvatica impegna le parti“entro i limiti delle proprie disponibilità di risor-se umane ed economiche e secondo le pro-

prie esigenze di lavoro, ad instaurare una collaborazione finalizzata allarealizzazione di attività volte alla qualificazione, promozione e valorizza-zione del lavoro svolto a livello nazionale per l’assistenza alla fauna sel-vatica in difficoltà e per la conservazione delle specie animali minaccia-te, attraverso la divulgazione e sensibilizzazione nei confronti delle cate-gorie interessate e del pubblico sulle diverse tematiche attinenti la con-servazione della natura”. Tale collaborazione (art. 1) si esplicherà prioritariamente nei seguentisettori:• Sviluppo di appositi programmi di formazione per i medici veterinariimpegnati per l’assistenza e la cura della fauna selvatica in difficoltà.• Sviluppo di appositi protocolli di indirizzo per la riqualificazione estandardizzazione in termini qualitativi dei Centri di Recupero per lafauna selvatica relativamente agli aspetti sanitari.• Sviluppo di attività di ricerca, conservazione, educazione e sensibi-lizzazione finalizzate alla conservazione delle specie minacciate vittimedel bracconaggio od oggetto di commercio illegale.• Promozione di programmi di educazione ed informazione diffusa di-retta verso la categoria dei medici veterinari anche attraverso l’organiz-zazione di eventi puntuali.• Promozione di seminari, incontri tematici, conferenze al fine di coin-volgere e relazionarsi con le diverse Istituzioni, Enti, Associazioni egruppi comunque consorziati.

A sin. Rosario Fico, con il Sottosegretario Cursi.

MassimilianoRocco, respon-sabile TRAFFICdel WWF

La sorveglianza sanitaria

degli animali esotici

Poiché la richiesta commerciale di animai esoticiè elevatissima, oltre al commercio legale esiste,

ed è fiorente, anche il commercio illegale. Sono in effet-ti moltissimi gli animali, delle specie più varie, che ognianno vengono introdotti nel nostro territorio. Per tuttiquesti soggetti i controlli sanitari in origine e all’arrivovengono a mancare aumentando il rischio connesso.

Quando gli animali oggetto di commercio non regolare vengono identi-ficati e sequestrati dalle competenti Autorità, essi sono spesso affidatia strutture di detenzione temporanea adeguate alle esigenze degli ani-mali. In questo caso possono però venirsi a concentrare in ambienti earee limitate numerosi animali di varie specie che, anche in virtù deimancati controlli sanitari in origine, possono rappresentare un grave ri-schio sanitario per gli altri animali già presenti o per il personale che vipresta servizio. È per questo motivo che la sorveglianza sanitaria deglianimali esotici in affido temporaneo o permanente ai centri del WWF, iCRASE, diventa di fondamentale importanza. L’accordo ANMVI-WWFper il monitoraggio sanitario degli animali esotici ospitati presso i CRA-SE avrà diverse funzioni tra le quali quelle di “laboratorio di ricerca” sul-le malattie degli animali esotici e di valutazione delle patologie infettivee infestive più diffuse nei vari gruppi di animali. I dati raccolti potrannoeventualmente essere utili alle Autorità legislative e sanitarie per l’ema-nazione di provvedimenti specifici per questi animali. (dalla relazionedel dottor Claudio Peccati)

Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

L’intesa Stato Regioni previ-sta dalla Finanziaria 2005non riguarda solo il riparto

delle risorse per il finanziamentodel SSN. In prima linea c’è anchela formazione continua. L’intesa, acui la Conferenza Stato Regionidoveva arrivare il 10 febbraio scor-so, è stata rinviata al 3 marzo.Il Ministero della Salute ha fretta el’8 febbraio ha scritto alle Regionichiedendo di accelerare i tempi,affinché il “miglioramento del SSN”non subisca una inevitabile battutad’arresto dovuta alle elezioni regio-nali.Nello schema d’intesa si parla di: • un Piano nazionale per la for-

mazione continua in medicina2005-2007;

• un Piano nazionale di aggior-namento del personale sanita-rio 2005-2007;

• un Centro nazionale per l’Edu-cazione Continua in Medicina(ECM);

Di seguito un estratto dello sche-ma d’intesa Stato-Regioni pubbli-cato dal Sole 24 Ore Sanità (8-14febbraio 2005)

“Piano nazionale per laformazione continua inmedicina”Comprende il Piano nazionale del-l’aggiornamento del personale sa-nitario e si richiama al Piano Sanita-rio Nazionale 2003-2005 che ha in-dividuato, tra gli obiettivi da rag-giungere per attuare la garanziacostituzionale del diritto alla salutee degli altri diritti sociali e civili inambito sanitario, la “realizzazionedi una formazione permanente dialto livello e qualità in medicina eSanità” per tutti i professionisti del-la salute.Gli accordi sanciti dalla Conferen-za Stato Regioni (il 20 dicembre2001, il 13 marzo 2003 e il 20 mag-gio 2004) hanno consentito l’avvioa partire dal 2002, dell’accredita-mento a regime dei singoli eventiresidenziali e l’avvio, nel 2004, delsistema di accreditamento speri-mentale dei soggetti pubblici e pri-vati che svolgono attività formativeresidenziali e a distanza, indivi-duando gli obiettivi formativi. Nel-l’anno 2005, sarà attivata la secon-da fase del progetto Ecm attraver-so l’accreditamento dei provider diformazione residenziale, della for-mazione a distanza (Fad) e dellaformazione sul campo (Fsc) e sa-ranno stabiliti i criteri e le modalitàper privilegiare l’aggiornamento sulposto di lavoro e nello studio o do-micilio del professionista nonché instages di lavoro presso centri didocumentata eccellenza. La realizzazione del “Piano nazio-nale di formazione continua in me-dicina” e quindi del “Piano nazio-nale dell’aggiornamento del perso-nale sanitario”, richiede maggiorecoordinamento e collaborazione

fra i livelli nazionale e regionale, inquanto le attività di Ecm si trovanoa un punto particolarmente delica-to, tipico di tutti i processi che, do-po una fase sperimentale di primaimplementazione, sono destinatiad acquisire carattere stabile e si-stemico. In questa fase, occorregarantire una più coerente ed effi-cace armonizzazione tra i due fon-damentali aspetti dell’Ecm: il suoessere strumento per il manteni-mento dell’abilitazione professiona-le (alternativo, ma non esclusivo, ri-spetto ad altre modalità basate suverifiche periodiche del manteni-mento di adeguati livelli di aggior-namento professionale) e la suacaratteristica di elemento irrinun-ciabile dei processi di migliora-mento qualitativo dei servizi sanita-ri e relativa riduzione della spesainappropriata, nonché di supportoalla programmazione sanitaria na-zionale e regionale.Il mantenimento dei due aspetti so-pra ricordati in un quadro funziona-le e operativo unitario rappresentaun valore aggiunto e sempre piùl’affiancarsi di normative regionali aquella nazionale e il diffondersi a li-vello regionale di esperienze e or-ganizzazioni di governo tecnicodelle attività formative, richiedonomodalità nuove per mantenere alProgramma Ecm il carattere di “si-stema”, riconosciuto in quanto con-diviso da tutte le Regioni.È necessario perciò definire una or-ganizzazione dei processi di go-verno del “sistema Educazionecontinua in medicina”, basati suuna forte e permanente concerta-zione, in grado di meglio conciliare,fin da subito, le esigenze nazionalie quelle regionali, ma anche di as-sicurare la promozione del nuovoquadro normativo.Tali nuove modalità debbono quin-di basarsi sul mantenimento e po-tenziamento della concertazione ecollaborazione tra ministero dellaSalute e Regioni attraverso la colla-borazione tra livello statale e regio-nale; la creazione di un organismotecnico-politico per il coordinamen-to strategico del sistema nazionaleEcm; la creazione di un Comitatotecnico permanente con la parteci-pazione di tutti i referenti tecnicidelle Regioni e delle Province auto-nome; l’attribuzione alla Commis-

sione nazionale per la formazionecontinua di un ruolo di consulenzae di proposta, anche attraverso lacostituzione di gruppi di lavoro te-matico a carattere tecnico-scientifi-co aperti a membri esterni; la crea-zione di una segreteria operativa dicoordinamento a carattere pariteti-co ministero-Regioni, che opereràin maniera continuativa, ferme re-stando le funzioni degli Uffici diri-genziali del ministero della Salutenel cui ambito di competenza rien-tra la formazione continua.Si rende pertanto necessario fissa-re delle regole condivise per la pre-detta attività permanente di coordi-namento e collaborazione tra lestrutture e le iniziative nazionali eregionali in materia di Educazionecontinua in medicina e di attribuirea tali fini agli organismi e uffici, cheoperano a livello centrale, la deno-minazione di “Centro nazionaleper l’Educazione continua in me-dicina”.Gli obiettivi prioritari della nuova or-ganizzazione sopra delineata deb-bono riguardare la predisposizionedel “Piano nazionale per l’Educa-zione continua” e il necessariocompletamento del percorso dimessa a punto metodologica eoperativa degli strumenti realizzati-vi della Formazione continua.

Il “Piano nazionaledell’aggiornamento delpersonale sanitario”Il Centro nazionale dell’Educazionecontinua provvede alla elaborazio-ne del “Piano nazionale per l’Edu-cazione continua in medicina”,comprensivo del Piano nazionaleper l’aggiornamento del personalesanitario conformemente ai se-guenti criteri e principi e assume,contestualmente, le necessarie ini-ziative per il completamento delpercorso di messa a punto meto-dologica e operativa degli stru-menti realizzativi della Formazionecontinua con la precisazione degliambiti e delle competenze nazio-nali e regionali per la realizzazionedel Piano stesso:a) soggetti interessati - Tutti i pro-fessionisti della salute e, in partico-lare, i medici chirurghi, gli odon-toiatri, i veterinari, i farmacisti, glioperatori delle professioni sanitarieinfermieristiche, tecniche della ria-

bilitazione e della prevenzione,nonché i biologi, i chimici, i fisici egli psicologi, addetti ai servizi sani-tari;b) obiettivi formativi - Gli obiettiviformativi strumento strategico perla politica sanitaria del Paese, sa-ranno definiti finalizzandoli agliobiettivi del Psn 2003/2005 con ri-ferimento alle esigenze di qualifica-zione specifica dei diversi profiliprofessionali.- Le tematiche, oggetto degliobiettivi formativi di interesse na-zionale devono essere riconducibi-li alle attività collegate ai Livelli es-senziali di assistenza di cui alDpcm 29 novembre 2001 e suc-cessive integrazioni;c) articolazione degli obiettivi - Ladefinizione degli obiettivi formativigarantisce in ogni caso che nellaformazione continua del personalesanitario siano presenti:a) temi comuni a tutte o più profes-sioni, di prevalente interesse delloStato;b) temi specifici delle singole pro-fessioni, discipline e specialità me-diche e sanitarie;c) temi di natura organizzativo-ge-stionale, di prevalente interessedelle Regioni.

Gli obiettivi saranno distinti in mag-giori o minori con un numero di cre-diti differenziati in tre fasce; glieventi danno titolo a crediti con pe-si diversi in relazione sia alla naturadell’obiettivo formativo sia alla tipo-logia dell’attività formativa;d) tipologie delle attività formative -Le tipologie di attività formativeEcm, sono articolate in:a) attività formative attraversoeventi residenziali e semiresiden-ziali,b) formazione sul campo,c) formazione a distanza,d) formazione autogestita con for-mali procedure di verifica finale.Il Piano nazionale definisce i temicomuni e le quote percentuali dicrediti che, annualmente e neltriennio, ciascun professionista de-ve acquisire in ciascuna delle clas-si di eventi relativi agli obiettivi for-mativi;e) l’accreditamento dei provider-Sarà sperimentato secondo i criterie le modalità definiti nel documen-to approvato dalla Commissionenella seduta dell’11 novembre2004, prevedendo che, nella primafase di avvio del nuovo sistema,l’accreditamento dei provider saràriservato solo ai soggetti pubblici,

4ATTUALITÀ

Programma ECM 2005-2007

I crediti ECM saranno abilitanti e differenziati La Conferenza Stato-Regioni si appresta ad introdurre modifiche strutturali al sistema della formazionecontinua. Nascerà un Centro Nazionale per l’ECM

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005

Restano aperti i dubbi sull’obbligodei liberi professionisti

Chiamati ad approfondire il testo della sentenza del TARdel Lazio (sentenza n. 14062, con la quale viene respinto

il ricorso, presentato dalla FIMMG contro il Decreto Ministeriale31.5.2004 per il riconoscimento delle Società Scientifiche ai fini dellaformazione ECM) i legali dell’ANMVI hanno concluso l’analisi della nor-mativa in vigore e risposto alla domanda cruciale: quale valore rivestaquella sentenza sia rispetto alla normativa in vigore sia alla successivacomunicazione del Ministero della Salute che ha ribadito l’obbligo for-mativo per i liberi professionisti sanitari. “Nel nostro ordinamento -ha detto l’Avvocato Maria Teresa Semeraro,consulente legale dell’ANMVI-, contrariamente a quanto accade neipaesi di Common law (ovvero i Paesi anglosassoni), le pronunce giuri-sprudenziali non valgono ad innovare l’ordinamento medesimo, nelsenso che non sono in grado di dettare una disciplina generale dellafattispecie decisa, con la conseguenza che i giudici successivi posso-no discostarsi dal decisum di una sentenza precedente. Ciò non toglieche il precedente giurisprudenziale può essere determinante nella de-cisione di una controversia, soprattutto se non isolato, dovendosi con-siderare anche la maggiore autorevolezza di alcuni Tribunali rispetto adaltri (quale ad esempio si riscontra, nelle cause civili, in riferimento alTribunale di Milano).Secondo i legali dell’ANMVI intorno al problema della obbligatorietàdell’ECM si muovono interessi contrapposti, destinati inevitabilmentead entrare in conflitto: da un lato il Ministero della Salute e dall’altro la-to i liberi professionisti, i quali, sentendo come iniquo l’obbligo di unaformazione continua, ne lamentano l’illegittimità, reclamando, di conse-guenza, il riconoscimento del carattere facoltativo dell’ECM. “La disciplina legislativa dell’ECM - ribadisce l’Avvocato Semeraro- di-fetta di precisione e di chiarezza non permette di risolvere i dubbi cheil suddetto dibattito solleva”. Quanto al comunicato del Ministero dellaSalute, esso “non muta i termini del problema, nel senso che si limita adissentire dalla sentenza in commento senza nulla aggiungere al qua-dro normativo vigente. Ciò significa che, in presenza di disposizioni checomprimano le posizioni soggettive degli operatori sanitari in riferimen-to ad un preteso obbligo dell’ECM, gli operatori medesimi possono adi-re l’autorità giudiziaria confidando, alla luce della sentenza TAR Lazio18.11.2004, in una maggiore probabilità dell’accoglimento delle loro ri-chieste”.

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Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

agli enti sanitari privati accreditati ealle società medico-scientifiche ealle associazioni tecnico-scientifi-che delle professioni sanitarie infer-mieristiche tecniche e della riabili-tazione e della prevenzione, rico-nosciute dal ministro della salute aisensi del decreto 31 maggio 2004;pertanto, nella fase di avvio i sog-getti privati, ai fini dell’accredita-mento come provider, si devonoassociare con uno dei predetti sog-getti in possesso delle competenzeclinico-assistenziali;f) accreditamento di base - Preve-dere - in materia di accreditamentodei provider, ivi compresa la forma-zione a distanza (Fad), la formazio-ne sul campo (Fsc), la formazioneresidenziale (Fr) e la Formazioneautogestita (Fag) - che sia l’accre-ditamento di base ad attribuire ilruolo di provider e che le autorizza-zioni per le singole tipologie: (Fad,Fsc, Fr, Fag) siano rilasciate a se-guito di parere favorevole da partedel Comitato tecnico permanentecostituito nell’ambito del Centro na-

zionale per l’Educazione continua;g) graduatoria provider - Definirecriteri oggettivi per differenziare egraduare i provider in ragione dellaqualità dell’attività formativa offertae pubblicizzare l’Albo e la relativagraduatoria degli stessi;h) crediti formativi - Provvedere al-la risistemazione della classifica-zione e della pesatura dei creditiformativi, tenendo conto delle fina-lità fondamentali dell’Ecm. I creditiformativi saranno differenziati egraduati in base al tipo di aggior-namento, favorendo, attraversouna più elevata valutazione, le atti-vità più coerenti con il Piano nazio-nale dell’aggiornamento del perso-nale sanitario e con gli altri obiettiviistituzionali (Psn e piani regionali,partecipazione a protocolli di stu-dio e prevenzione, uso dei farmaciecc), a fronte di una più bassa va-lutazione delle attività connesse acongressi e seminari;i) verificare la coerenza delle ini-ziative già avviate in campo nazio-nale e regionale con l’impianto de-

lineato nel presente accordo;j) promuovere l’armonizzazione,rispetto a quanto previsto dal pre-sente accordo nei punti preceden-ti, dei contenuti e delle modalità ap-plicative delle disposizioni rilevantiper l’Ecm contenute nei contrattidel comparto e della dirigenzanonché negli accordi nazionali peril personale sanitario convenziona-to;k) debito formativo - Definire lequote percentuali di crediti che, an-nualmente e nel triennio, ciascunprofessionista deve acquisire inciascuna delle classi di eventi rela-tivi agli obiettivi formativi nazionali eregionali;l) rivalidazione abilitazione profes-sionale - Prevedere che, a partireda una data, che sarà fissata trami-te intesa fra il ministro della Salute ele Regioni sancita dalla ConferenzaStato-Regioni in relazione anche al-l’attivazione a regime di tutte le ti-pologie di attività formative di cuialla lettera d), la partecipazioneagli eventi formativi, fino al conse-guimento del numero di crediti sta-bilito con decreto del ministero del-la Salute, sarà, per tutto il persona-le sanitario dipendente, convenzio-nato o libero professionista, condi-zione necessaria per il manteni-mento, ogni dieci anni, dell’abilita-zione professionale, salvo la ripeti-zione del relativo esame di Statoabilitante;m)certificazione crediti - Prevedereche, per le finalità di cui alla letteral), gli Ordini e Collegi professionalie, per le categorie sanitarie prive diordine e collegi, le associazionitecnico-scientifiche di cui al Dm 31maggio 2004 provvedono, d’intesacon il Centro nazionale per l’Edu-cazione continua in medicina, allarilevazione, controllo e certificazio-ne dei crediti formativi dei propriiscritti;n) piano nazionale dell’aggiorna-mento del personale sanitario - IlPiano nazionale dell’aggiornamen-to del personale sanitario sarà re-datto dal Centro nazionale di for-mazione continua e individua le at-tività formative afferenti a un orga-nico intervento formativo nazionalerivolto al personale sanitario delServizio sanitario nazionale.

Il Centro nazionale perl’Educazione Continua inMedicinaPer la realizzazione del “Piano na-zionale per l’educazione continuain medicina” comprensivo del “Pia-no nazionale dell’aggiornamento

del personale sanitario” e per assi-curare un’attività permanente dicoordinamento tra le iniziative na-zionali e regionali in materia di Edu-cazione continua in medicina, in at-tuazione di quanto previsto in ma-teria di formazione continua dalledisposizioni di cui agli articoli 16-bis e 16-ter del decreto legislativo30 dicembre 1992, n.502, e suc-cessive modificazioni, gli organismie gli uffici preposti a livello naziona-le alla Ecm operano in stretto e per-manente coordinamento con lecompetenti istituzioni regionali, as-sumendo complessivamente a talifini la denominazione di “Centro na-zionale per l’Educazione Continuain Medicina”.Il Centro nazionale per l’Educazio-ne Continua in Medicina opera pre-vedendo al suo interno funzioni diindirizzo politico-programmatico, dicoordinamento tecnico, di consu-lenza e di attività operativa. Il Cen-tro è articolato come da “Allegatoa)” al presente Piano.Il Centro nazionale per l’Educa-zione Continua in Medicina si arti-cola in:a) un Comitato strategico di indiriz-zo composto dal ministro della Sa-lute, con funzioni di presidente,dall’Assessore regionale della Sa-nità titolare della funzione di coordi-namento fra gli assessori alla Sa-nità, con funzioni di vice presiden-te, da due assessori regionali allaSanità e da tre membri nominati dalministro della Salute. Partecipa alleriunioni il responsabile della segre-teria operativa;b) un Comitato tecnico-permanen-te - che è composto dai responsa-bili della formazione continua delpersonale sanitario di tutte le Re-gioni e Province autonome, dai re-sponsabili della formazione a livel-lo nazionale e dal responsabile del-la segreteria operativa ed è presie-duto dall’Assessore regionale allaSanità titolare della funzione dicoordinamento fra gli assessori allaSanità - con funzioni di proposta everifica del funzionamento del si-stema nazionale e dei sistemi re-gionali di formazione. Il Comitato siriunisce con cadenza almeno men-sile;c) una segreteria operativa dicoordinamento, a carattere pariteti-co, costituita da quattro membri no-minati dal ministro della Salute, dicui uno con funzioni di responsabi-le della segreteria, e da quattromembri nominati dalla Conferenzadei Presidenti delle Regioni e delleProvince autonome, che opererà in

maniera continuativa e in collabo-razione con l’ufficio dirigenziale delministero, competente in materia diEcm;d) la Commissione nazionale per laformazione continua svolge funzio-ni consultive e di proposta, ancheattraverso la costituzione di gruppidi lavoro tematico a caratterescientifico aperti anche a membriesterni;e) l’Ufficio dirigenziale ministerialecompetente in materia di Ecm.

Il Centro nazionale per l’Educazio-ne Continua in Medicina assicura,in particolare:- la elaborazione e l’aggiorna-mento del Piano nazionale per l’E-ducazione Continua in Medicinacomprensivo del Piano nazionaleper l’aggiornamento del personalesanitario di cui all’articolo 1, com-ma 178 lettera d), della legge 30 di-cembre 2004, n. 311 (legge finan-ziaria 2005);- la promozione della qualità deglieventi e delle iniziative formative;- l’accreditamento del provider edelle attività formative, riservato allivello centrale;- il coordinamento della attività diverifica degli eventi e delle iniziati-ve formative;- la elaborazione e l’aggiorna-mento del sistema di attribuzionedei crediti formativi in attuazione diquanto previsto dal presente ac-cordo;- la definizione di tutti gli strumen-ti realizzativi del programma Ecm;- la realizzazione, tramite gli ordi-ni e collegi professionali e, per lecategorie prive di ordine o collegio,le associazioni tecnico-scientifichedi cui al Dm 31 maggio 2004, del-l’anagrafe dei crediti formativi.Il Centro può utilizzare a tali fini an-che esperti nominati dal ministrodella Salute.Il Centro nazionale per l’Educazio-ne Continua in Medicina sovrinten-de a tutte le attività di formazionecontinua e provvede, d’intesa conle Regioni, ai controlli sui providerdi formazione residenziale o a di-stanza e sugli eventi e attività for-mative, anche con poteri sanziona-tori nei confronti dei provider percomportamenti irregolari; i controllisulle attività formative residenzialisono effettuati, d’intesa con le Re-gioni, da appositi gruppi di valuta-tori esperti, designati dagli Ordini eCollegi professionali e dalle societàscientifiche e associazioni tecnico-scientifiche e loro Federazioni dicui al Dm 31 maggio 2004.Il Centro nazionale per l’Educazio-ne Continua in Medicina cura la te-nuta dell’Albo dei provider, valuta laqualità dell’attività formativa svoltadagli stessi e definisce la gradua-toria dei provider. L’Albo dei provi-der, la graduatoria degli stessi inbase alla qualità dell’attività svoltae le sanzioni adottate nei loro con-fronti sono pubblicati periodica-mente a cura del ministero dellaSalute.Alle spese per le attività del Centrodi cui al comma 2 si fa fronte con ledisponibilità di bilancio derivantidai contributi di cui al comma 5dell’art. 92 della legge 23 dicembre2000, n. 388. ■

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005 5ATTUALITÀ

Le mnc e l’accredito ECM

Nella lettera inviata a Repubblica Salute del 17/02/2005 (v. Pro-fessione veterinaria 7/2005) il Sottosegretario Cursi scriveva:

“proprio pochi giorni or sono l’ANIPRO ha espresso un esplicito ringra-ziamento al sottoscritto per l’impegno profuso nel settore e grazie al qua-le i medicinali omeopatici hanno avuto garantita la permanenza sul mer-cato e le attività dedicate alle medicine non convenzionali hanno riottenu-to i crediti ECM”.La Commissione Nazionale per l’ECM non ha tuttavia diramato alcun ag-giornamento ufficiale al riguardo, e dal Commissario per l’ECM in veteri-naria Gaetano Penocchio abbiamo conferma che a tutt’oggi l’unica formadi accredito possibile per le mnc riguarda l’aggiornamento inteso come“valutazione dei fondamenti scientifici e dell’efficacia delle medicine alter-native o non convenzionali”.(punto z), gruppo 2 degli Obiettivi formativi nazionali)

Obiettivi ECM proposti dalla FNOVI

Già nel novembre scorso la FNOVI ha emendato ed integrato la pro-posta del Ministero della Salute in tema di obbiettivi formativi nazio-nali specifici per la professione del medico veterinario. Gli obbiettivispecifici (10 per ogni professione) si aggiungono agli obbiettivi co-muni a tutte le professioni.1) Promozione e miglioramento delle attività e degli interventi di sanitàpubblica veterinaria, con particolare riferimento all’igiene degli allevamen-ti e delle produzioni animali, alla sanità animale, all’igiene degli alimenti diorigine animale.2) Promozione della sicurezza alimentare dalla produzione al consumo.3) Acquisizione e sviluppo di conoscenze scientifiche per la prevenzione,la diagnosi e la cura delle malattie degli animali.4) Sviluppo delle abilità pratiche nell’ambito delle discipline cliniche neglianimali.5) Aggiornamento scientifico e normativo sull’impiego dei farmaci neglianimali, sulla farmacosorveglianza e farmacovigilanza veterinaria.6) Valutazione e miglioramento dei processi di gestione delle tecnologiebiomediche e dei dispositivi medici in ambito veterinario.7) Sviluppo delle attività relative alle scienze comportamentali e all’etolo-gia, con particolare riferimento alla tutela della salute e del benessere ani-male.8) Sviluppo delle attività relative al management gestionale di allevamen-to degli animali nei settori produttivo e riproduttivo.9) Acquisizione e sviluppo di conoscenze scientifiche nell’ambito dellaprevenzione diagnosi e cura delle malattie trasmissibili dall’animale all’uo-mo, anche in correlazione con la salubrità degli alimenti.10) Sviluppo e aggiornamento delle conoscenze in materia di salvaguar-dia e tutela degli ecosistemi e delle biodiversità anche in relazione al be-nessere della fauna selvatica, delle specie protette nei parchi, delle spe-cie esotiche protette e di quelle a rischio di estinzione.

Gli obiettivi formativi di interessenazionale per l’anno 2005

F ino alla definizione del Piano nazionale per l’Educazione continua,restano confermati gli obiettivi formativi di interesse nazionale

definiti con l’accordo Stato-Regioni del 20 dicembre 2001 (Rep. Atti n.1358) nonché le modalità di accreditamento degli eventi formativi resi-denziali e le sperimentazioni in corso, così come confermato con gli Ac-cordi Stato-Regioni del 13 marzo 2003 (repertorio atti n.1667) e del 20maggio 2004 (Repertorio Atti n. 1992). Per l’anno 2005 l’obbligo di ac-quisizione dei crediti resta a n. 30 crediti.I costi delle attività formative possono annualmente gravare sulle risorseper il finanziamento del Servizio sanitario nazionale, così come ripartite al-le singole Regioni, solo entro il limite costituito dall’importo complessivomedio di spesa annualmente registrata nel triennio 2002/2004 per inter-venti formativi nel campo sanitario nelle singole Regioni, nonché dellespecifiche risorse che le Regioni destineranno all’attuazione del Piano na-zionale dell’Educazione continua in medicina, ai sensi dell’art. 1, comma173, della legge 30 dicembre 2004, n. 311.Sono fatti salvi i crediti maturati con la partecipazione ad eventi formativi nelperiodo compreso dal 1° gennaio 2005 alla data del presente Accordo.

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

Il Consiglio dei Ministri ha ap-provato il Decreto legislativo n.418 Attuazione della direttiva

1999/22/CE relativa alla custodiadegli animali selvatici nei giardinizoologici. Il decreto è stato sotto-posto alle Camere, ottenendo pa-reri favorevoli: l’ultimo è statoespresso dall’Aula del Senato il30 novembre scorso. Questoprovvedimento recepisce, con in-sanabile ritardo, le norme comuni-tarie (direttiva 1999/22) in materiadi giardini zoologici, finalizzate apotenziarne il ruolo di conserva-zione della biodiversità e di prote-zione della fauna selvatica custo-

dita. Previsti fra l’altro, oltre aduna qualificazione scientifica deigiardini zoologici, un elevato livel-lo qualitativo di custodia degli ani-mali attraverso l’attuazione di unprogramma articolato di controlliveterinari, preventivi e curativi, eduna corretta alimentazione dellespecie ospitate. Si è favorevol-mente espressa sul decreto an-che la Conferenza Unificata. Il Mi-nistro dell’ambiente Altero Matteo-li ha dichiarato: “ora abbiamo unadisciplina organica in materia digiardini zoologici. Il grado di ci-viltà di un paese si misura anchecon l’attenzione che viene posta

nei confronti degli animali”. Il 10giugno del 2004, la Corte di Giu-stizia della UE aveva condannatol’Italia per non essersi conformataalla direttiva 1999/22/CE acco-gliendo il ricorso presentato dallaCommissione Europea la qualeaveva diffidato la Repubblica Ita-liana senza tuttavia ottenere alcu-na risposta, salvo una genericaindicazione di recepimento in cor-so, una giustificazione ritenuta in-sufficiente dalla Corte che avevacondannato l’Italia al pagamentodi sanzioni. (sull’argomento si ve-dano anche Professione Veterina-ria 17 e 24/2004) ■

6ATTUALITÀ

Zoo italiani in linea con la UE. Assistenza veterinaria tra i requisiti d’obbligo

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005

Aspetti veterinari previstidal decreto sugli zoo

1. È necessario garantire una assistenza veterinaria di routine.2. Deve essere previsto un programma di cure veterinarie, che andrà

messo in pratica sotto la supervisione di un esperto veterinario.3. Si devono effettuare, su consiglio di esperti veterinari, esami di rou-

tine, che includano controlli dei parassiti. Interventi di medicinapreventiva, come ad es. le vaccinazioni, devono essere effettuatiad intervalli regolari, sempre su indicazione del veterinario.

4. Il giardino zoologico deve garantire un’adeguata assistenza veteri-naria 24 ore su 24 nell’arco dell’intera settimana. Laddove il giardi-no zoologico disponga di un servizio veterinario a tempo pieno, lestrutture utilizzate devono comprendere: un tavolo operatorio; ferrichirurgici; apparecchiature per l’anestesia; strumenti diagnostici dibase; prese di corrente per la luce e per altri accessori elettrici;strumenti per prelevare sangue ed altri campioni, per prepararli espedirli ai laboratori; una sufficiente quantità di prodotti tranquillan-ti ed anestetici.

5. Uno o più locali devono essere disponibili per la cura di animali fe-riti, malati o stressati. Devono essere inoltre presenti delle struttureper l’allevamento artificiale degli animali.

6. Devono esistere strutture per la raccolta, il controllo e, se necessa-rio, la somministrazione di anestetici, per l’eutanasia e per l’even-tuale ricovero di animali terrestri al risveglio dall’anestesia.

7. Deve essere disponibile un ambiente, lontano dagli altri animali,per l’isolamento e per il controllo degli animali appena arrivati.

8. Gli animali appena arrivati devono essere tenuti sotto controllo peril tempo ritenuto necessario dal veterinario e dal curatore, prima diessere inseriti con gli altri.

9. Bisogna prestare particolare attenzione all’igiene degli alloggi odelle vasche dove questi animali vengono isolati o messi in qua-rantena.

10. Dove possibile, il personale dello staff deve indossare indumenti diprotezione e possedere strumenti da usare esclusivamente nellearee isolate.

11. Tutti i sedativi, i vaccini e gli altri prodotti veterinari devono essereconservati in luoghi sicuri con accesso consentito solo al persona-le.

12. Salvo specifiche direttive del veterinario, il personale dello zoo nondeve detenere o somministrare sedativi.

13. La direzione del giardino zoologico deve concordare con il consu-lente veterinario locale se è preferibile conservare gli antidoti deiveleni o i prodotti veterinari tossici presso il giardino zoologico opresso un ospedale locale o l’ambulatorio del veterinario.

14. Tutte le attrezzature veterinarie infette o pericolose devono essereconservate al sicuro:

a)dette attrezzature devono essere lasciate in luoghi non accessibiliagli animali o al personale non autorizzato a maneggiarle;

b)strumenti che possono pungere, come aghi e siringhe, devono es-sere riposti in contenitori rigidi o inceneriti dopo l’uso.

PROTOCOLLO POST MORTEM1. Gli animali morti devono essere maneggiati in modo da evitare

qualsiasi rischio d’infezione.2. Ove possibile, le cause della morte di ogni animale del giardino

zoologico devono essere sempre individuate. Ciò è praticabile,nella maggioranza dei casi, tramite un esame autoptico eseguitoda un veterinario esperto o da un patologo, dotato di notevoleesperienza e specifica formazione.

3 Nel caso in cui non sia possibile trasferire velocemente le carcas-se presso un laboratorio veterinario al di fuori del giardino zoologi-co, si devono organizzare dei locali interni, ove si possano svolge-re, nel rispetto dell’igiene e della sicurezza, gli esami post mortem.Qualora poi non sia possibile svolgere detti esami subito dopo lamorte degli animali, si deve disporre di un apposito congelatore,ove conservare la carcassa o i campioni di tessuto prelevati, in at-tesa di trasferirli, in contenitori a chiusura ermetica, ad un labora-torio specializzato.

4. Gli strumenti necessari per svolgere degli esami post mortem e lecaratteristiche dei locali di cui al punto precedente devono inclu-dere: un efficiente sistema di drenaggio; pareti e pavimenti lavabi-li; un tavolo per autopsie; un set di strumenti specifici per esami po-st mortem; adeguati contenitori per la conservazione dei campioniprelevati e, in caso di animali di grossa taglia, un montacarichi.

5. Una volta condotte le dovute indagini post mortem, si deve prov-vedere velocemente, in condizioni di sicurezza sanitaria, alla rimo-zione delle carcasse e degli organi interni.

CURA DEGLI ANIMALI NEGLI ZOO

Osservazioni di routine degli animaliLe condizioni di salute degli animali devono es-sere controllate giornalmente dal personale inca-ricato. Qualsiasi animale risulti in condizioni distress, malato o ferito deve ricevere immediatecure ed attenzione da parte del medico veterina-rio.

Ambienti per gli animali Devono essere sempre disponibili recinti o va-sche separati per le femmine in gravidanza o cheallevano i piccoli, in modo tale da evitare, ove ne-cessario, situazioni di stress o di sofferenza. L’al-loggiamento o il trasferimento delle femmine gra-vide o in allattamento in detti recinti o vasche de-ve avvenire esclusivamente su prescrizione delveterinario o del curatore dell’acquario.

Cibo e bevandeIl cibo e le bevande somministrate agli animalidevono rispondere, sia dal punto di vista del va-lore nutritivo che quantitativo, alle esigenze diogni singola specie e di ogni individuo di quellaspecie, tenendo ben presenti: le condizioni fisi-che generali, la taglia e l’età di ogni individuo; laspeciale esigenza di giorni di digiuno; i periodid’ibernazione; l’esigenza di diete particolari peranimali sottoposti a trattamento medico veterina-rio o in periodo di gravidanza, etc.Deve esseretenuto conto delle indicazioni del veterinario o diuno specialista del settore per tutti gli aspetti cheriguardano la nutrizione degli animali.

Aspetti sanitari e controllo delle malattie1. Devono essere mantenuti adeguati standardigienici, sia a garanzia dell’igiene personale del-lo staff che dei recinti e degli ambulatori per glianimali. In particolare:a) speciale attenzione deve essere riservata al-la pulizia dei recinti e delle vasche degli animali edegli arredi interni, al fine di ridurre il rischio del-la diffusione di malattie. Nel caso di animali ac-quatici questa prassi deve comprendere un re-golare monitoraggio della qualità dell’acqua;b) devono essere sempre disponibili prodotti de-tergenti non tossici, acqua e tutto ciò che serveper utilizzarli;c) se viene identificata una malattia infettiva in unanimale, è necessario acquisire il parere del ve-terinario e devono essere seguite le sue istruzio-ni per la pulizia e la disinfezione dei recinti.2. Il drenaggio dei recinti deve essere tale da po-ter rimuovere agevolmente l’eccesso d’acqua.3. Le bocchette di drenaggio non devono essereaccessibili agli animali.4. I materiali di rifiuto devono essere regolarmen-te rimossi.5. Deve essere applicato un sicuro ed efficaceprogramma di controllo degli animali invasivi e,ove necessario, devono essere mantenuti nelgiardino zoologico animali che li possano con-trollare.6. Il personale dei giardini zoologici o degli ac-quari che lavora a diretto contatto con gli anima-li deve ricevere istruzione di comunicare imme-diatamente se ha contratto un’infezione o se èentrato in contatto con qualcuno che potrebbeavergliela trasmessa. In tal caso, la direzione do-vrà intraprendere azioni appropriate a tutela del-la salute degli animali e degli operatori.7. Il personale dei giardini zoologici o degli ac-quari che lavora a diretto contatto con gli anima-li deve ricevere istruzione di comunicare, con ga-ranzia di riservatezza, qualsiasi motivo che puònon renderlo abile ad occuparsi in modo sicuro ecompetente degli animali.

La Camera dei Deputati ha ap-provato la legge che istituisce

i cimiteri per gli animali d’affezio-ne. “Si prevede - ha spiegato inAula il relatore On. Minoli Rota-che la realizzazione del cimiterosia effettuata da operatori pubbli-ci o privati, stabilendo, anche inconsiderazione delle osservazionicontenute nel parere espressodalla Commissione ambiente, ter-ritorio e lavori pubblici, che i siticimiteriali per gli animali d’affezio-ne siano localizzati in zona giudi-cata idonea dal comune nell’am-bito dello strumento urbanisticoadottato, previo parere della com-petente azienda sanitaria localeper i profili attinenti l’igiene e lasanità pubblica”. Di iniziativa dei Ministri della Salu-te, dell’Interno e degli Affari Re-gionali, il provvedimento riscrivel’intero titolo VI del testo unico del-le leggi sanitarie (RD 27 luglio1934, n.1265) e incide sulla mate-ria della programmazione, realiz-zazione e gestione dei cimiteri af-fidandola a piani regionali e co-munali. I cimiteri per animali sono previstidall’articolo 13: se realizzati dasoggetti pubblici non hanno il ca-rattere di demanialità, sono loca-lizzati in zona giudicata idonea

dal comune tenuto conto del ri-schio di inquinamento delle faldeacquifere; si dovrà acquisire il pa-rere della azienda sanitaria localeper i profili attinenti l’igiene e lasanità pubblica (decorsi inutil-mente due mesi dalla data dellarichiesta, il parere si ritieneespresso favorevolmente); il tra-sporto delle spoglie animali èeseguito a cura dei proprietari suautorizzazione di un medico vete-rinario che escluda qualsiasi pre-giudizio per la salute pubblica.Si legge nella presentazione deiMinistri: Notoriamente le famiglieitaliane hanno animali nelle pro-prie abitazioni. L’animale d’affe-zione accompagna la vita dellepersone dall’infanzia (chi di noinon ricorda il proprio animale pre-ferito con cui giocava da bambi-no?) fino alla tarda età. Questoforte legame “uomo-animale”, purrescindendosi con l’evento morte,ha la possibilità di continuare inmodo sereno e quasi poetico conla realizzazione di un sito destina-to a raccogliere le spoglie dei po-veri animali che hanno raccolto invita il nostro affetto. Il provvedimento passa ora al Se-nato dove si prevedono tempibrevi per il varo definitivo dellenuove norme. ■

Sì della Camera ai cimiteri per gli animali

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

7ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005

L’onorevoleLuana Za-nella (Verdi)

ha presentato unainterpellanza ur-gente alla Camera

dei Deputati per chiedere al Go-verno “iniziative per un maggiorcontrollo sui sistemi di addestra-mento dei cani”. Le ha risposto ilSottosegretario alle Politiche Agri-cole Paolo Scarpa Bonazza Buoracon l’annuncio di un disciplinaread hoc realizzato insieme all’ENCI.

Striscia la notiziaL’interpellanza si riferiva a quantotrasmesso da Striscia la notizia il25 novembre scorso sull’utilizzodel collare elettrico durante l’adde-stramento di un cane pastore te-desco nel centro di addestramen-to di Lecce SAS William Carmiano.“Con l’utilizzo di questo collare - hadetto in Aula Luana Zanella- si cer-ca di addestrare, con un metodoche lascia davvero senza parole,un cane alla presenza di un istrut-tore cinofilo tedesco. Tale collareelettrico, attraverso un apparec-chio elettronico, mandava scosseelettriche all’animale talmente fortida farlo guaire e, addirittura, dacontorcersi dal dolore: replicandocontinuamente tale azione, l’istrut-tore cagionava così sofferenzeatroci e stress indicibile al cane, alsolo scopo dimostrativo del funzio-namento del congegno. Per di più,ciò si svolgeva nel corso di un se-minario sulla funzione del conge-gno elettrico dal titolo Full immer-sion su tecniche di addestramentoalternative con Jorg Sauer, nonchéalla presenza di alcune personetra le quali, in particolare - ciò cisembra davvero preoccupante -,del signor Domenico Carnicella,giudice ENCI, nominato giudiceselezionatore 2004 per la parte ca-ratteriale e giudice del campionatosociale di addestramento 2004 dalconsiglio direttivo nazionale dellaSAS, con propria delibera”.Ma il Centro di Lecce non risultaessere l’unico in cui si addestra-no i cani in questo modo. E l’in-terpellanza vuole proprio sottoli-neare il problema dell’addestra-mento coercitivo e violento.

Strumenti di tortura“Poiché il cane non è programma-to biologicamente a compiere de-terminati tipi di azione - ha prose-guito la parlamentare - allora vieneaddestrato a compierle attraversocoercizioni, addirittura attraversol’uso di scosse elettriche. Si trattadi veri e propri strumenti di tortura,che hanno come conseguenza ladestabilizzazione dell’animale, nedestrutturano il comportamento ene frantumano la personalità, ren-dendolo potenzialmente aggressi-vo. Il fatto stesso che sia il padro-ne, riconosciuto come capo bran-co, come soggetto di riferimento

fondamentale dell’animale, a pro-curare dolore, fa sì che l’animalead un certo punto non capisca piùniente. Da qui si può leggere ilcomportamento aggressivo di al-cuni animali verso il padrone. L’addestramento degli animali e,segnatamente, dei cani, dovrebbeessere sottoposto ad un controllopreciso e mirato dell’ente pubbli-co. Bisogna definire con precisio-ne il modo in cui - al riguardo vi so-no anche alcune proposte di leg-ge, io stessa ne sto elaborandouna - debba avvenire l’addestra-mento dei cani. Questo, infatti, de-ve essere rispettoso delle caratte-ristiche etologiche dell’animale,così come recita anche la legge n.189 del 2004, approvata quasi al-l’unanimità dal Parlamento. Sel’addestramento comporta maltrat-tamento e sevizie, comporta cioèche si rompa il rapporto di fiduciatra essere umano e cane, questofa sì che si produca il fenomenodel cane aggressivo, pericoloso, ilcane ‘da bandire’, come è statoproposto in alcune non molto effi-caci ordinanze del ministro Sir-chia”.

Il Governo intervenga“Chiedo al Governo di fare chia-rezza in materia- ha quindi conclu-so l’On. Zanella-. Tali episodi sonostati anche denunciati alla magi-stratura, ma il Governo deve porreattenzione ed esigere un lavoro piùadeguato da parte dell’ENCI. So-prattutto, bisogna imporre l’imme-diato ritiro, da parte delle autoritàpreposte, dei veri e propri stru-menti di tortura. Non è ammissibileche i cani debbano sopportarescariche elettriche tramite il colla-re! Ho qui una rivista all’internodella quale ho contato ben quattropubblicità di collari. Addirittura,una di queste propaganda un tele-comando in grado di controllarecinque-sei collari insieme. Quindi,un addestratore può scaricare lescosse elettriche a più animali allavolta.”

L’ENCI non c’entraIl Sottosegretario diStato per le politi-che agricole e fore-stali. Paolo ScarpaBonazza Buora, harisposto afferman-

do che “l’interpellanza pone l’ac-cento su una vicenda deprecabile,che non vede assolutamente coin-volto l’ENCI, che ad oggi non hamai dato, né potrebbe farlo, alcunriconoscimento ufficiale a campi ocentri di addestramento, anche nelcaso in cui gli stessi fossero gesti-ti da associazioni specializzate oda gruppi cinofili riconosciuti. Lasocietà SAS indicata nell’interpel-lanza, con determinazione dell’EN-CI, dal 6 maggio 2004 non rivestepiù la qualità di socio dell’ente. Al-l’epoca dei fatti - ha chiarito il Sot-

tosegretario- la SAS non era sociocollettivo ENCI ed ancora oggi, puravendo avanzato formale richie-sta, non è rientrata tra i soci collet-tivi ENCI”. In merito all’uso di colla-ri elettrici ai fini dell’addestramen-to, l’ENCI, “condannando con fer-mezza quanto accaduto, ha comu-nicato l’assoluta determinazione aperseguire in tutte le sedi compe-tenti i propri associati e/o espertigiudici che risultassero coinvoltinella deprecabile vicenda, delibe-rando di costituirsi parte civile nelcaso in cui la procura competentedovesse rinviare a giudizio i re-sponsabili. Non bisogna dimenti-care, inoltre, che le prove da so-stenere nei raduni ufficiali di sele-zione sono effettuate sulla base diregolamenti specifici per i cani im-piegati a fini di utilità e difesa”.

Il disciplinare“Le modalità e i mezzi utilizzati peraddestrare un cane - ha prosegui-to Scarpa Bonazza Buora- nonrientrano nel controllo dell’ENCI.Ad ulteriore conferma di quanto finqui detto, mi preme evidenziareche l’ENCI, in collaborazione con ilMinistero delle politiche agricole eforestali, ha elaborato nell’ambitodell’attività di miglioramento gene-tico uno schema di disciplinare delcorpo degli addestratori e dei va-lutatori cinofili: figure professionali,che assumono particolare impor-tanza per il controllo dell’affidabi-lità e dell’equilibrio psichico deicani iscritti in libri genealogici, non-ché per migliorare la responsabi-lità del proprietario nella gestionedei propri cani. Lo schema di di-sciplinare, allo stato, è all’esamedella commissione tecnica centra-le del libro genealogico dei cani dirazza”.

Il ruolo del Ministero dellaSalutePer quanto riguarda gli aspetti divigilanza sugli adempimenti previ-sti dalla normativa sul benessereanimale, nonché sull’immissionein commercio di materiale e di at-trezzi che possano essere utiliz-zati per attività riconducibili almaltrattamento degli animali- ilSottosegretario al Mipaf ha ricor-dato che “il Ministero della salute,competente per materia, nel re-cente periodo ha rivolto alla tuteladel benessere animale particolareattenzione, in relazione anche al-l’esigenza di disporre precisecondizioni di comportamento daparte del proprietario nei confron-ti degli animali da affezione, equindi del cane, adottando i se-guenti provvedimenti. In primoluogo, l’accordo del 6 febbraio2003 tra il Ministero della salute,le regioni e le province autonomedi Trento e Bolzano, in materia dibenessere degli animali da com-pagnia e pet therapy. In secondoluogo, l’ordinanza del 24 dicem-

bre 2002, che reca misure caute-lari per la tutela dei cani e dei gat-ti domestici, nonché il divieto diutilizzazione della pelle e dellepellicce di cani e gatti domestici. In terzo luogo, sono stati varati i se-guenti provvedimenti: ordinanzadel 16 gennaio del 2004, prorogadell’ordinanza del 24 dicembre del2002 (misure cautelari per la tuteladi cani e gatti domestici), ordinan-za del 9 settembre del 2003 (tuteladell’incolumità pubblica dal rischiodi aggressioni da parte di cani po-tenzialmente pericolosi), ordinanza27 agosto del 2004 (tutela dell’in-columità pubblica dall’aggressivitàdei cani) ed, infine, legge 20 lugliodel 2004, n. 189 (disposizioni con-cernenti il divieto di maltrattamentodegli animali nonché dell’impiegodegli stessi in combattimenti clan-destini o in competizioni non auto-rizzate)”.

Una battaglia comunePaolo Scarpa Bonazza Buora haquindi così concluso: “Stiamocombattendo una battaglia comu-ne, voi dell’opposizione e noi delGoverno, perché i cani siano final-mente rispettati come meritano ecome merita sicuramente il miglio-re amico dell’uomo. Credo che, inordine a tale questione, non vi sia-no differenze di impostazione tramaggioranza ed opposizione. Sia-mo tutti impegnati a svolgere lestesse identiche battaglie di ci-viltà!”

Contro la pubblicità illegaleNella sua replica, l’On. Zanella havoluto ricordare che nella querela-denuncia degli animalisti italianiseguita alla trasmissione di Stri-

scia la Notizia, si fa riferimento adun giudice ENCI “ripreso addirit-tura in un video alla sinistra di uncane, mentre assisteva a ciò chestava accadendo, senza interrom-pere o impedire il maltrattamento.Credo - ha detto la Zanella- chequanto denunciato dovrà essereverificato dagli organi di giustizia,ma anche dal Governo in manierapiù precisa”. Infine la questionedella pubblicità: “è vero che l’EN-CI ed il Governo sono intenzionatiad impedire che si faccia uso distrumenti di vera e propria torturae mi riferisco ai collari elettronici,ma mi domando se giornali, comeIl Cacciatore italiano, organo uffi-ciale della Federazione italianadella caccia, compiano una sortadi istigazione a delinquere, facen-do pubblicità di tali collari perl’addestramento. Vi sono addirit-tura collari (non lo sapevo) antiab-baio: se un animale si mette adabbaiare, lo stesso viene colpitoda acqua per farlo tacere. Mi sembra che si tratti di una sortadi pubblicità di strumenti che, cer-tamente, non rispettano le caratte-ristiche etologiche dei cani. I caniabbaiano anche per difendere ilproprio territorio. Ritengo che il Parlamento ed il Go-verno, per quanto gli compete,debbano far applicare, svolgendoanche un’attività di controllo, unanormativa condivisa che ha trovatounanimemente concorde il Parla-mento e che si pone contro il mal-trattamento degli animali. Chiedoche sia fatta chiarezza rispetto aquesta pubblicità”.Il Sottosegretario Paolo Scarpa Bo-nazza Buora ha prontamente ri-sposto: “Glielo garantisco!” ■

Annuncio del Sottosegretario Scarpa Bonazza Buora

Addestramento cinofilo: in arrivo un disciplinare ENCI-MiPafNorme ad hoc per il controllo dei cani iscritti nei libri genealogici. Proposta di legge dell’On. Zanella per vietare i collari elettrici

Alemanno per la cinofilia

Il Ministero delle Politiche agricole e forestali è a fiancodell’ENCI per migliorare e incrementare l’allevamento e

per valorizzare il cane puro e le singole razze. Questo, in estre-ma sintesi, è il messaggio lanciato dal Ministro Gianni Aleman-no durante la visita presso la sede sociale dell’ENCI a metàgennaio. “Assicuro l’impegno del Ministero - ha detto l’on. Ale-

manno - nel promuovere e sostenere tutte le attività che il Consiglio Direttivo del-l’ENCI vorrà deliberare al fine di garantire il costante incremento del patrimoniocinofilo nazionale”. Nel corso della visita il Ministro, parlando ai consiglieri, ai sin-daci presenti e ai direttori dell’Ente, si è complimentato per la grande mole di la-voro svolta in questi mesi dal Consiglio Direttivo e per il buon andamento degliuffici che hanno tradotto in azioni concrete le deliberazioni prese dal Consiglio.“Questo lavoro - ha aggiunto il Ministro - ha consentito all’ENCI di riavviare lamacchina dell’Ente dopo anni di commissariamento percorrendo la strada dellavalorizzazione delle competenze e della passione dei soci”. Il Presidente, dott.Domenico Attimonelli, ha ringraziato il Ministro per la sua pur breve visita all’EN-CI, che il mondo cinofilo intende come un segno rinnovato dell’attenzione da luiriservata all’Ente sin dal suo insediamento al vertice Mi.P.A.F. Gli ha quindi bre-vemente illustrato l’attività svolta dal Consiglio Direttivo nel 2004 ed i propositioperativi per il 2005. Il consigliere di nomina ministeriale, dott. Pietrogino Pezza-no, ha invece affermato di essere “fortemente colpito dalla grande attenzionecon cui il Ministro segue le vicende e il lavoro della cinofilia ufficiale”, aggiun-gendo che “l’ENCI è fortemente impegnato per garantire ai propri soci la mo-dernizzazione richiesta e, con essa, la migliore qualità dei servizi”. Il Ministro Ale-manno ha aggiunto che il dicastero da lui presieduto continuerà a investire sul-la cinofilia anche attraverso le attività dell’OCM, l’Osservatorio Cinologico Multi-disciplinare. A riguardo, il Presidente dell’OCM Carlo Fidanza ha dichiarato: “ilsostegno delle istituzioni e in particolare del Ministero per le Politiche Agricole èpremessa indispensabile per la buona riuscita dei progetti volti a diffondere la di-mensione sociale del rapporto tra cane e cittadino”. (fonte: ENCI)

Page 8: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

Grazie al Collega MartinoCocca di Campobasso,veniamo a conoscenza

di un parere della Direzione Re-gionale del Molise dell’Agenziadelle Entrate che riconosce lacessione del farmaco veterinariocome prestazione accessoria allaprestazione veterinaria principale.Il parere della Direzione risale al30 luglio 2002 e segue una istan-za di interpello presentata dallostesso dottor Cocca.

INTERPELLOCon l’istanza di interpello di cuiall’oggetto concernente l’esattaapplicazione DPR 633, del 1972,è stato esposto il seguente que-sito.A seguito del nuovo regolamentosul farmaco introdotto dal D.M.n.306 del 16/5/2001 è consentito

al medico di cedere al cliente ilfarmaco veterinario della propriascorta nei limiti della confezioneaperta per l’inizio della terapia.Il contribuente, in relazione alle di-verse aliquote applicabili sullaprestazione professionale (20%) esul farmaco (10%) chiede se nelcaso di cessione al cliente del re-siduo della confezione aperta perl’inizio della terapia intrapresa siacorretto inserire nella medesimafattura, distintamente, la presta-zione professionale con IVA al20% ed il costo del farmaco conIVA al 10%.

SOLUZIONE INTERPRETATIVAPROSPETTATA DALCONTRIBUENTEIl contribuente chiede confermadella correttezza nell’attribuire infattura distintamente alla presta-

zione professionale l’aliquota IVAdel 20% ed al costo del farmacol’aliquota del 10%.

PARERE DELL’AGENZIA DELLEENTRATEOnde fornire una soluzione inter-pretativa della fattispecie prospet-tata occorre esaminare se la ces-sione del residuo della confezionedel farmaco veterinario aperta al-l’atto dell’inizio della terapia pos-sa essere considerata accessoriaalla prestazione professionale(operazione principale) svoltadallo stesso veterinario.Al riguardo l’art. 12, primo com-ma, del DPR 633/72 statuisce che“le … altre cessioni o prestazioniaccessorie ad una cessione dibeni o ad una prestazione di ser-vizi, effettuate direttamente dalcedente o prestatore ovvero per

suo conto e sue spese, non sonosoggette autonomamente all’im-posta tra le parti dell’operazioneprincipale”.Dal disposto normativo si evince,così come chiarito da ultimo dallaRisoluzione del 4/7/2002 n.216,che, affinché una operazione pos-sa definirsi accessoria, è neces-sario:• che vi sia un’operazione princi-pale, cui collegarsi, al fine di inte-grarla, completarla o renderlapossibile;• che avvenga tra gli stessi sog-getti dell’operazione principale;• che venga effettuata diretta-mente dal cedente o prestatoredell’operazione principale, ovveroda altri soggetti, ma per suo con-to ed a sue spese.Una volta individuata l’accesso-rietà di cui si è detto, in base alsecondo comma del citato art.12DPR 633/72 “se la cessione o pre-stazione principale è soggetta al-l’imposta, i corrispettivi delle ces-sioni o prestazioni accessorie im-ponibili concorrono a formarne labase imponibile”. Si applica, per-tanto, all’operazione accessoria lastessa aliquota IVA dell’operazio-ne principale.Orbene, nella fattispecie prospet-tata, per individuare la accesso-rietà o meno della cessione delfarmaco residuo rispetto alla pre-stazione professionale del veteri-nario occorre avere riguardo aquanto dispone il regolamentoche disciplina la distribuzione deimedicinali veterinari approvatocon Decreto del Ministro della sa-nità del 16 maggio 2001 n.306(G.U. n.173 del 27/7/2001) laddo-ve all’articolo 18, comma 3, di-spone che “il medico veterina-rio…, nell’ambito della propria at-tività e qualora l’intervento profes-sionale lo richieda, può conse-gnare all’allevatore o proprietariodegli animali le confezioni di me-dicinali veterinari della propriascorta e da lui già utilizzate alloscopo di iniziare la terapia in atte-sa che detti soggetti si procurino,dietro presentazione della ricettaredatta dal medico veterinario se-

condo le tipologie previste, altreconfezioni prescritte per il prose-guimento della terapia medesi-ma”.È evidente pertanto, che nella fat-tispecie la consegna delle confe-zioni “aperte” da parte del veteri-nario può agevolmente inquadrar-si come operazione accessoriaalla prestazione principale rap-presentata dall’intervento specia-listico e professionale del veteri-nario medesimo.Vi è, infatti, una stretta connessio-ne (oltre che contemporaneità) trale due operazioni perché la se-conda si effettua, nel caso pro-spettato (“qualora l’intervento pro-fessionale lo richieda”) solo se siverifica la prima (prestazione pro-fessionale).L’accessorietà deriva, quindi, dalfatto che l’operazione accessoriade qua seppur concettualmentedistinta dalla prestazione princi-pale assume in concreto un carat-tere di strumentalità o di comple-mentarietà rispetto a quella princi-pale, integrandola, completando-la o rendendola possibile, ed è ef-fettuata dallo stesso prestatore/cedente direttamente.Alla luce delle su esposte consi-derazioni, deve escludersi la con-figurabilità della consegna del far-maco residuo quale operazioneautonoma e ravvisarsi, al contra-rio, la stessa quale prestazioneaccessoria alla prestazione pro-fessionale del veterinario.Pertanto, il corrispettivo derivantedalla cessione della confezione“già aperta del farmaco, anche seevidenziato separatamente dalcompenso professionale, non as-sumerà autonoma rilevanza perl’applicazione dell’imposta e se-guirà, pertanto, la sorte dell’ope-razione principale (assoggetta-mento ad IVA con la stessa ali-quota, 20% nel caso de quo) do-vendosi escludere che l’operazio-ne accessoria possa avere untrattamento fiscale ai fini IVA di-verso da quello riservato all’ope-razione cui accede.

IL DIRETTORE GENERALE(Filippo Petrera)

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IVA e farmacoPer l’Agenzia delle Entrate del Molise il farmaco è prestazione accessoria

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005OSSERVATORIO FARMACO

a cura di Aldo Vezzoni

Motovet 2005Per il quinto anno consecutivo, anche quest’anno

si terrà il motovet, raduno per veterinari moto-ciclisti.Dopo i primi quattro fantastici raduni, rispettiva-

mente in Monferrato, levante ligure, Cavalese, eRimini, siamo in procinto di allestire il quinto e an-

cora più divertente raduno.Quest’anno c’è anche la novità del raduno europeo organiz-zato dalla Virbac Francia, che si terra il w.e. del 10-11-12 giu-gno.Vista la presenza dei due raduni, chiunque fosse interessa-to ad uno dei due è pregato di contattarmi al più presto.

Dott. Massimo Raviola - 011-6690207 - [email protected] (consigliato)[email protected]

Page 9: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

Il progetto di riforma di ordinie professioni messo a puntoin gran segreto dal Ministro

Castelli a metà gennaio (v. Profes-sione Veterinaria 4/2005), è statopesantemente ridimensionato ne-gli ultimi giorni, fino a comprende-re un solo articolo a 9 commi. (v.box). CUP e Confprofessioni nonavevano ancora avuto il tempo dipresentare le loro osservazioni,pure espressamente richieste dalMinistro Castelli, che lo scenario ècambiato.Il Governo ha inserito le professio-ni nel provvedimento per la com-petitività elaborato dal Ministrodell’Economia, Domenico Sini-scalco e la riforma è stata “snelli-ta” in un unico articolo presentatoalle parti sociali il 24 febbraioscorso. Da Confprofessioni, attraverso ilsuo Presidente Gaetano Stella, ar-rivano segnali di contrarietà perl’intenzione di inserire nel decretolegge sullo sviluppo del sistemaproduttivo italiano norme su ordinie professioni, estrapolate dal pro-getto Castelli. Sul decreto legge messo a puntodal Ministro Siniscalco confluisco-no aspettative, interessi e proble-mi molto diversi. In qualche caso,si tratta di prerogative non appa-rentabili fra loro: mentre Conf-Commercio e Confindustria chie-dono un rilancio della competiti-vità del sistema imprese in Italia eun abbattimento degli oneri e deicosti professionali, Confprofessio-ni esprime perplessità sull’articolounico Disposizioni concernenti or-dini e professioni e sulla sua col-locazione all’interno di un decretoche non ha nulla a che vederecon la complessità giuridica delmondo professionale e che nonlascia sufficiente spazio concerta-tivo alle ragioni dei professionisti.Anche il Cup è rimasto spiazzatodalla strategia del Governo e hascritto all’Esecutivo chiedendo

chiarezza. La riforma delle profes-sioni era attesa in Parlamento, mastringendo i tempi della legislatu-ra, la si ritrova invece, frettolosa-mente snellita, in un decreto chefa della competitività un omnibusnon gradito ai professionisti. Anche Castelli contrarioAnche il Ministro Castelli non havisto di buon grado il dirottamen-to della “sua” riforma, che era at-tesa in Parlamento sotto forma diemendamento alla pdl CavallaroFederici, ed è invece stata devia-ta verso un Dicastero Economico,fortemente compromessa nell’im-pianto complessivo.Per questo il Guardasigilli vuoleche l’articolato passi da 9 a 60commi. E dalla sua entrata in vi-gore, chiede tre anni di tempo perun Testo unico sulle professioni.Nel testo ritornano quindi tutti ipunti cardine della proposta mes-sa a punto un mese fa, con le cor-rezioni però avanzate dagli ordini:tariffe con minimi e massimi inde-rogabili, coordinamenti regionali,obbligo di aggiornamento conti-nuo, assicurazione obbligatoriaper gli ordini che dovranno rego-larsi sulla base di statuti, societàmultidisciplinari e di capitali macon soci non iscritti a un albo inminoranza. Confermato il via libe-ra alla pubblicità per i professioni-sti a patto che non sia comparati-va. Reinserite anche le norme fi-scali e previdenziali chieste daglienti previdenziali. Nessuna novitàdi rilievo invece per quanto riguar-da l’accesso e gli esami di statoper i quali si richiede una “valuta-zione uniforme” su tutto il territorionazionale confermando il limitemassimo di metà degli esamina-tori nominati dagli ordini. Elimina-to invece l’obbligo di sottoporreall’approvazione del ministerodella giustizia i codici deontologi-ci professionali. Le professioninon regolamentate potranno es-sere riconosciute purché non

svolgano attività tipiche delle pro-fessioni regolamentate. Eliminatoinfine il compenso al praticanteche in precedenza il Ministro Ca-stelli aveva previsto, tenendo con-to “dell’effettivo apporto reso, conriferimento al regime tariffario del-le prestazioni svolte”.

Deluse le non regolamentateCritiche da parte del segretario epresidente di Assoprofessioni checommentano: “un ritorno al passatodi almeno due anni”. “Così com’èora articolato - spiega il segretarioFalcone - non va affatto nella direzio-ne di apertura e sostegno dei mer-

cati”. E aggiunge Giorgio Berloffa,Presidente di Assoprofessioni: “Spe-ro solo che questa formulazione siafrutto di disattenzione nella trascri-zione di concetti. Se fosse da pren-dere alla lettera metterebbe in seriadifficoltà il riconoscimento di tutte leassociazioni”. (Fonte: Italia Oggi)

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Scontro Castelli-Esecutivo

Professioni, una riforma a suon di colpi di scenaDa 47 articoli ad uno solo: la strategia sul riordino giuridico di ordini e professioni è incomprensibile

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005ATTUALITÀ

Disposizioni concernenti ordini e professioni(l’articolo unico inserito nel decreto sulla competitività)

1. Fatto salvo quanto previsto dalle leggi speciali in materia, l’accesso alla professione è libero e il suo eser-cizio è ordinato sulla autonomia intellettuale e tecnica del professionista, sotto la cui responsabilità e dire-zione personale può essere esercitato anche in forma associata e societaria.

2. Le disposizioni della legge 23 novembre 1939, n. 1815, così come modificata dalla legge 7 agosto 1997, n.266, vanno interpretate nel senso che l’esercizio in forma societaria delle professioni, per il cui esercizio è ri-chiesto, ai sensi dell’art. 2229 del codice civile, l’iscrizione in albi o elenchi, tenuti da ordini e collegi, è am-messo nei tipi della società semplice e della società in nome collettivo, con l’assunzione della carica di am-ministratore da parte dei professionisti associati e la loro responsabilità illimitata per le obbligazioni sociali.

3. Nel caso in cui l’abilitazione professionale costituisca requisito per l’instaurazione del rapporto di lavoro su-bordinato è obbligatoria l’iscrizione all’albo per l’espletamento delle relative mansioni.

4. Ove gli ordinamenti di categoria prevedano un tirocinio per l’accesso alla professione, quest’ultimo può es-sere svolto secondo quanto previsto dalle norme deontologiche, sotto la responsabilità di un professioni-sta, anche presso amministrazioni e società che svolgono attività nel settore. In ogni caso, al tirocinante ècorrisposto un adeguato compenso, che tiene conto dell’effettivo apporto reso, con riferimento al regimetariffario delle prestazioni svolte.

5. Nelle commissioni per l’esame di stato per l’abilitazione professionale non più della metà dei commissari,tra cui il presidente, sono designati dall’ordine o collegio territoriale tra gli iscritti all’albo.

6. L’attività di formazione degli iscritti, di promozione e valorizzazione della professione, di ricerca e studiopossono essere svolte dagli ordini e collegi unitamente a casse di previdenza, associazioni e sindacati diprofessionisti, università e istituti di ricerca che, in ogni caso, devono rispettare le norme deontologiche atal fine previste.

7. I Consigli nazionale degli ordini e collegi adottano norme deontologiche che assicurano la compiuta infor-mativa alla clientela, in merito ai criteri di calcolo dell’onorario e alla copertura assicurativa del professioni-sta, e che consentono la pubblicità sull’attività da quest’ultimo esercitata salvaguardando il decoro e il pre-stigio della professione.

8. Gli ordini provinciali possono costituire, con delibera consiliare e senza oneri a carico degli iscritti, dei coor-dinamenti a livello regionale al fine di promuovere, nel rispetto della propria autonomia, una rappresentanzaunitaria nei rapporti con l’amministrazione regionale.

9. Con decreto di natura non regolamentare adottato dal ministro della giustizia è istituito un elenco delle as-sociazioni, costituite da coloro che esercitano attività professionali non regolamentate, che hanno comescopo la promozione del profilo professionale degli iscritti e il rilascio di periodici attestati in ordine alla lo-ro qualificazione professionale, nonché al possesso degli altri requisiti richiesti per l’iscrizione, anche in me-rito al rispetto del codice etico e all’effettivo aggiornamento. Ai fini dell’iscrizione, lo statuto dell’associazio-ne deve escludere ogni attività commerciale e deve prevedere una disciplina degli organi associativi ispi-rati a principi di partecipazione pluralistica, nonché di strutture, organizzative e tecnico-scientifiche, idoneead assicurare la determinazione dei livelli di qualificazione professionale, e di strumenti di periodica verifi-ca dei requisiti degli iscritti e di effettiva applicazione del codice etico. L’iscrizione è disposta, previo rico-noscimento dello specifico fondamento, teorico e pratico, di tali attività e la verifica in capo all’associazio-ne dei requisiti richiesti.

Aumenta la tassa di concessionegovernativa

La FNOVI ha diramato una circolare agli ordini per informarli che sul-la Gazzetta Ufficiale del 31 gennaio 2005, è stato pubblicato il De-

creto Legge 31 gennaio 2005, n. 7 “Disposizioni urgenti per l’uni-versità e la ricerca, per i beni e le attività culturali, per il completa-mento di grandi opere strategiche, per la mobilità dei pubblici di-pendenti, nonché per semplificare gli adempimenti relativi a impo-ste di bollo e tasse di concessione” con il quale è stato previsto l’au-mento da € 129,11 a € 168,00 , della tassa di concessione governati-va. Il provvedimento riguarda anche gli ordini provinciali e prevede per-tanto:1) L’aumento di tale tassa decorre, come espressamente riportato, apartire dal 1° febbraio 2005;2) Rientrano in tale aumento le domande di iscrizione presentate a de-correre dalla data di cui al punto 1.Non rientrano, quindi, nella previsione del presente decreto, tutte le do-mande presentate entro il 31 gennaio 2005 così come non devono es-sere richieste le integrazioni di importo a coloro che abbiano effettuatoil versamento della suddetta tassa prima del 1° febbraio2005.(www.fnovi.it)

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Page 10: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

10 laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005

Il Ministro della Salute Girola-mo Sirchia ha decretato l’isti-tuzione di cinque nuovi centri

di referenza nazionali all’interno diquattro Istituti Zooprofilattici Spe-rimentali. Il provvedimento (de-creto 27 agosto 2004) è entrato invigore il 22 febbraio con la pub-

blicazione nella Gazzetta Ufficiale(GU n. 43 del 22-2-2005). Pressola sede centrale dell’Istituto zoo-profilattico sperimentale del Lazioe della Toscana è attivato il “Cen-tro di referenza nazionale per laqualità del latte e prodotti deri-vati degli ovini e caprini”. Pres-

so la sede centrale dell’Istitutozooprofilattico sperimentale dellaPuglia e della Basilicata è attivatoil “Centro di referenza nazionaleper la ricerca della radioattivitànel settore zootecnico-veterina-rio”. Presso la sede centrale del-l’Istituto zooprofilattico sperimen-

tale della Sicilia è attivato il “Cen-tro nazionale di referenza per laToxoplasmosi” e il “Centro di re-ferenza nazionale per le Ani-sakiasi”. Presso la sede centraledell’Istituto zooprofilattico speri-mentale della Lombardia e dell’E-milia Romagna è attivato il “Cen-

tro di referenza nazionale per laformazione in sanità pubblicaveterinaria”. Il Decreto si richia-ma alle “richieste inoltrate dagliIstituti zooprofilattici sperimentalial fine dell’istituzione di nuovi cen-tri di referenza nazionali” e con-clude che “l’attivazione di ulterioricentri di referenza nazionali per losvolgimento delle attività indicatedagli Istituti zooprofilattici speri-mentali consente il miglioramentodelle funzioni svolte e della com-plessiva organizzazione sanitariacon ricadute positive sulla tuteladella salute umana e della sanitàanimale. ■

Istituti Zooprofilattici Sperimentali

Al via nuovi centri di referenza nazionali Il decreto è in vigore dal 22 febbraio

LEGGI IN GAZZETTA

GAZZETTA UFFICIALE

Serie Generale n. 11 del10 Febbraio 2005

Regolamento (CE) n. 2148/2004 del16 Dicembre 2004 concernentel’autorizzazione permanente e l’au-torizzazione provvisoria di taluni ad-ditivi e l’autorizzazione di nuovi im-pieghi di un additivo già autorizzatonell’alimentazione degli animali

Serie Generale n. 13 del 17 Feb-braio 2005Regolamento (CE) n. 2232/2004 del23 Dicembre 2004 che modifica gliallegati I, II e III del regolamento(CE) n. 2377/90 del Consiglio chedefinisce una procedura comunita-ria per la determinazione dei limitimassimi di residui di medicinali ve-terinari negli alimenti di origine ani-male per quanto riguarda le sostan-ze Altrenogest, Beclometasone Di-propionato, Cloprostenolo, R-Clo-prostenolo, Sorbitan Sesquioleato eToltrazuril

GAZZETTA UFFICIALEDELL’UNIONEEUROPEA

L 45 del 16 febbraio 2005Regolamento (CE) n. 255/2005 del-la Commissione, del 15 febbraio2005, relativo alle autorizzazionipermanenti di taluni additivi nell’ali-mentazione degli animali.

L 45 del 16 febbraio 2005Decisione della Commissione, del30 dicembre 2004, che fissa il con-tributo finanziario della Comunità aicosti operativi sostenuti per l’eradi-cazione dell’afta epizootica nel Re-gno Unito nel 2001 [notificata con ilnumero C (2004) 5460]

L 46 del 17 Febbraio 2005Regolamento (CE) n. 260/2005 del16 Febbraio 2005 che modifica ilRegolamento (CE) n. 999/2001 delParlamento Europeo e del Consiglioper quanto riguarda i Test Diagno-stici Rapidi

L 47 del 18 febbraio 2005Decisione della Commissione, del16 febbraio 2005, che modifica ladecisione 2003/828/CE per quantoriguarda i movimenti di animali da eall’interno di una zona soggetta arestrizioni in Portogallo, in relazionead un focolaio di febbre catarraledegli ovini in tale Stato membro [no-tificata con il numero C (2005) 335]

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LEGGI IN GAZZETTA

Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

Ipiani di coesistenza dellecolture transgeniche, con-venzionali e biologiche

dovranno essere approvati dalleRegioni entro il 28 luglio 2006. Èquesta la nuova scadenza sullecoltivazioni di varietà Ogm stabili-ta in accordo tra il ministro dellePolitiche agricole, Gianni Ale-manno, e gli assessori regionali.

Dal 28 luglio 2005, data entro cuiil Mipaf concluderà le linee gui-da tecniche, le regioni avrannododici mesi di tempo per defini-re i piani sulla coesistenza. Spie-ga Alemanno ad Agrisole: “Sitratta di un risultato importanteperché, pur se il termine massi-mo è slittato di sei mesi, vienestipulata un’intesa con le Regio-

ni e quindi viene stabilito un im-pegno reciproco che supera iproblemi di esercitare i poteri so-stitutivi. In questo modo si rafforza la leg-ge che abbiamo approvato e di-minuiscono i rischi di proceduradi infrazione a livello europeo”.Soddisfazione da parte delle Re-gioni, che hanno deciso le nuove

date all’unanimità. “Si tratta ditempi ragionevoli - afferma GuidoTampieri, assessore all’agricoltu-ra dell’Emilia Romagna, ad Agri-sole - da un lato per insediare lacommissione al ministero e con-sentirle di intervenire su temichiave, quali distanze e respon-sabilità, dall’altro per le Regioniche devono tradurre queste linee

metodologiche sulle diverse ecomplesse realtà locali”. Il Mini-stero detterà le norme tecnicheper l’attuazione dei piani in lineacon le raccomandazioni della UE,attraverso un Comitato intermini-steriale di cui faranno parte cin-que rappresentanti regionali, duedel Mipaf e due del Ministero del-l’Ambiente. ■

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OGM, nuovo accordo Governo-Regioni

I piani regionali sulla coesistenza entro il 28 luglio 2006

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005INFO REGIONI

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TOSCANA

Firmata la cartadella rete europea

“Ogm free”

Sono cinque (Toscana, Mar-che, Lazio, Emilia-Roma-

gna, Sardegna) le Regioni d’Italiache insieme alla Provincia auto-noma di Bolzano faranno partedella rete europea “Ogm free”.La carta istitutiva, firmata a Firen-ze definisce i rapporti di collabo-razione per la tutela dell’agricol-tura tradizionale, della genuinitàe della tipicità dei prodotti agroa-limentari. Le altre regioni europeeche hanno aderito alla carta sonoAustria, Gran Bretagna, Germa-nia, Francia, Spagna e Grecia.(Fonte: Agrisole)

LOMBARDIA

Un centro diricerca per la

zootecnia

Èstato inaugurato il 17 feb-braio dal Presidente della

Regione Lombardia, RobertoFormigoni, il “Parco tecnologicopadano”, un nuovo centro di ri-cerca e sviluppo tecnologico perla zootecnia e l’agroalimentarecon particolare attenzione allebiotecnologie, al miglioramentogenetico vegetale e animale e al-la qualità e tracciabilità dei pro-dotti. (Fonte: Corriere della SeraLombardia)

FRIULI VENEZIA GIULIA

Nessuna traccia didiossina su uova

Nessuna traccia di diossinaè stata rilevata su uova e

in allevamenti di polli e galline inFriuli-Venezia Giulia, nel corso diindagini svolte, nell’ottobre 2004,dal Servizio della Sanità PubblicaVeterinaria della Direzione Cen-trale Salute e Protezione Socialedella stessa Regione Friuli-Vene-zia Giulia. Lo ha reso noto laGiunta Regionale del Friuli-Vene-zia Giulia facendo riferimento allascoperta di diossina su un caricodi legnami giunto nel porto diTrieste e per il quale l’Aziendaper i Servizi Sanitari numero 4 delMedio Friuli ha bloccato le ope-razioni di sdoganamento proprioa causa della presenza della so-stanza chimica, accertata dal-l’Arpa (Agenzia Regionale per laProtezione Ambientale) di Trie-ste. (ANSA)

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

La Regione Marche ha inca-ricato l’Agenzia sanitaria diavviare il sistema di accre-

ditamento dei progetti formativi ri-volti al personale dipendente econvenzionato del Servizio Sanita-rio regionale. Secondo l’Agenziasanitaria regionale la possibilità didisporre di un sistema unico di ac-creditamento rappresenta una pe-culiarità. Solo nel triennio 2001-

2003 le tredici Aziende sanitarie lo-cali e le quattro ospedaliere hannomediamente speso più di 4 milionidi euro per la formazione del per-sonale che, per legge, deve acqui-sire una trentina di crediti all’anno.L’Agenzia sanitaria individua ora gliobiettivi della formazione, indispen-sabili per autorizzare le attività daparte degli enti interessati: primopasso per giungere alla costruzio-

ne di un sistema di accreditamentoregionale, al quale seguiranno altriimpegni, come l’accreditamentodelle docenze. In seguito agli ac-cordi assunti nella Conferenza Sta-to Regioni (il più recente è del2004), le autonomie regionali han-no il compito di promuovere, sul lo-ro territorio, il sistema per la forma-zione continua e, pertanto, sonochiamate a definire piani e progetti.

La Regione Marche, lo scorso an-no, ha istituito la Consulta regionaleEcm, formata dai rappresentantidegli Ordini, dei Collegi professio-nali interessati e dai rappresentantidelle organizzazioni sindacali piùrappresentative. Insieme all’Agen-zia sanitaria, è stata elaborata unaproposta di organizzazione, esami-nata (nel 2005) da una Commissio-ne tecnica Ecm (organismo indi-

pendente) che ha validato le moda-lità di funzionamento del sistema, inquanto coerenti con il sistema na-zionale. I crediti Ecm, infatti, acqui-siti con le attività formative della Re-gione, sono riconosciuti dallo Stato.Il sistema Ecm regionale è finalizza-to a garantire lo sviluppo della qua-lità della formazione continua deglioperatori sanitari per favorire il pro-cesso di innovazione e di adegua-mento del sistema sanitario all’evo-luzione della domanda e della co-noscenza scientifica. Intende pro-muovere la professionalità dei sin-goli e l’organizzazione del sistema,responsabilizzando le persone e ri-ducendo il confine tra ambito for-mativo e contesto lavorativo. Un si-stema informatico unico consentela gestione e il monitoraggio di tuttii processi formativi avviati sul terri-torio dalle Aziende sanitarie, daquelle ospedaliere, dall’Inrca, dal-l’Agenzia regionale, dalle Univer-sità, dall’Istituto Zooprofilattico, dal-la Scuola di formazione della Re-gione. (Fonte: comunicato della re-gione) ■

12

ECM

Al via nelle Marche il sistema di accreditamento dei progetti formativi

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005INFO REGIONI

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LAZIO

A Roma la guida“Mici amici”

Èstata presentata il 24 feb-braio “Mici Amici” la guida

pratica della provincia di Romasulla conoscenza e la tutela de-gli animali. “Alcuni dei più qua-lificati esperti a livello nazionale- ha dichiarato Filiberto Zaratti,Assessore provinciale all’Agri-coltura e Ambiente - ci guidanoin questa pubblicazione allascoperta delle regole, delle abi-tudini dei felini, dei consigli perl’adozione, l’alimentazione e lasterilizzazione, con risposte for-nite alle domande di tutti i gior-ni”. Autori della guida: Raimon-do Colangeli, veterinario com-portamentalista dell’Associazio-ne Nazionale Medici VeterinariItaliani, Gianluca Felicetti,esperto di questioni legali econsigliere dell’Assessore perla tutela degli animali, Palmeri-no Masciotta, veterinario zooan-tropologo della Scuola d’Intera-zione Uomo Animale ed Euge-nia Natoli, etologa della Usl Ro-ma D. “Roma e la provincia diRoma sono più che una casanaturale per i felini domestici-spiega l’amministrazione pro-vinciale in un comunicato- Nelnostro territorio vivono infatti ol-tre 400mila gatti divisi a metàfra case e colonie di strada.Una grande presenza, radicatae tutelata da normative spessonon conosciute o non applica-te”. Con la Guida verranno an-che distribuiti due avvisi pubbli-ci dell’Ufficio Tutela Animali del-la Provincia, da ritagliare o foto-copiare. Uno per la tutela dellecolonie feline ed un vero e pro-prio “Decalogo della perfettagattara e del perfetto gattaro”con piccoli ma utili consigli peraccudire bene i gatti e noncreare liti condominiali.

Page 13: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

Il 3 e 4 aprile si svolgerannole elezioni regionali ed am-ministrative. Secondo i dati

del Ministero dell’Interno, 14 sonole regioni interessate alle elezioni,10 le province e 956 i Comunicomplessivamente coinvolti. IConsigli Direttivi ANMVI regionalistanno prendendo contatti con icandidati di zona dei principalischieramenti politici per sottoli-neare e portare alla loro attenzio-ne l’importanza delle problemati-che legate alla sanità pubblica,alla sanità animale e alla sicurez-za alimentare. A riguardo le ANM-VI Regione “auspicano un costan-te coinvolgimento della professio-ne medico-veterinaria nella futuraamministrazione dando fin da orala propria competenza e collabo-razione”. In alcune regioni, i con-siglieri ANMVI si incontrerannocon i candidati alle regionali perdiscutere dei problemi della pro-fessione e della sanità veterinarialocale. Il Decreto Legge 1 feb-braio 2005 n. 8, pubblicato sullaGazzetta Ufficiale del 2 febbraio2005, anticipa le norme del dise-gno di legge governativo che pre-vede l’accorpamento delle elezio-ni amministrative con le regionali,già approvato dal Senato ed at-tualmente all’esame della Cameradei deputati. ■

13

Elezioni 2005

Pressing della veterinaria sui candidati alle regionali

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005

MINISTERO DELL’INTERNODipartimento per gli Affari Interni e Territoriali - Direzione Centrale dei Servizi Elettorali

ELEZIONI AMMINISTRATIVE PRIMAVERA 2005

ANMVI REGIONE

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ELEZIONI REGIONALI

PIEMONTE

LOMBARDIA

VENETO

LIGURIA

EMILIA ROMAGNA

TOSCANA

UMBRIA

MARCHE

LAZIO

ABRUZZO

CAMPANIA

PUGLIA

BASILICATA

CALABRIA

ELEZIONI PROVINCIALI

VITERBO

CASERTA

CAGLIARI

CARBONIA-IGLESIAS

MEDIO CAMPIDANO

NUORO

OGLIASTRA

OLBIA-TEMPIOORISTANOSASSARI

I dati sono aggiornati dal Mi-nistero dell’Interno al 31gennaio 2005.

ANMVI REGIONE:PROSSIMI APPUNTAMENTIINCONTRO ANMVI TOSCANA Domenica 13 marzo Sicurezza e salute sul lavoro e re-cepimento della regione Toscanadell’accordo sulle strutture veteri-narieRelatori: Marco Del Torto - CarloPizzirani Sede: Aula Magna della Facoltàdi Medicina Veterinaria di Pisa,V.le delle Piagge 2 - Pisa

INCONTRO ANMVI PIEMONTE Domenica 20 marzoLa gestione dei rifiuti sanitari daattività veterinarieRelatore: Giorgio Neri Sede: Hotel Interporto - VI Stra-da Interporto Sito, 10040 Rivaltadi Torino (TO)

INCONTRO ANMVI FRIULI VENEZIA GIULIA Domenica 17 aprile La sicurezza dei lavoratori e lagestione dei rifiuti sanitari nellaprofessione veterinariaRelatori: Giorgio Neri e Carlo Piz-ziraniSede: Auditorium S.Marco - Piaz-za Grande 11 - Palmanova (UD)

INCONTRO ANMVILOMBARDIA Martedì 17 e Martedì 24 maggio(due serate)La sicurezza dei lavoratori e lagestione dei rifiuti sanitari nellaprofessione veterinariaRelatori: Giorgio Neri - Carlo Piz-zirani Sede: Sala ISU - Milano

Per informazioni: Segreteria ANMVI Regione

Tel. 0372/403541 E-mail [email protected]

Page 14: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

Sul numero 7/2005 di Pro-fessione Veterinaria ab-biamo pubblicato il testo

della proposta di legge Modifichealla disciplina della contribuzioneobbligatoria per i medici, i farma-cisti e i veterinari con rapporto dilavoro dipendente, che non eser-citano la professione, e per quellisenza rapporto di lavoro in attopresentata dall’On. Chiara Moro-ni. Il Presidente dell’ENPAV Ales-sandro Lombardi ha inviato inproposito le precisazioni chepubblichiamo di seguito

Riteniamo opportune e necessa-rie, anche per dovere di correttainformazione, alcune precisazionie considerazioni in merito allaproposta di legge presentata dal-l’Onorevole Moroni, che prevedeper i medici, i veterinari ed i far-macisti dipendenti, per quelli chenon esercitano anche tempora-neamente la professione o senzarapporto di lavoro in atto, che lacontribuzione obbligatoria al pro-prio ente di appartenenza si tra-sformi in contribuzione volontaria. In primo luogo occorre precisareche il decreto legislativo n.509/1994, nel determinare la pri-vatizzazione degli enti previden-ziali di categoria, si è anche

preoccupato di precisare che re-stano ferme le finalità istitutive,previdenziali ed assistenziali, didetti enti e l’obbligatoria iscrizio-ne e contribuzione da parte degliappartenenti alle categorie pro-fessionali a favore dei quali talienti sono stati istituiti. L’obbligo di contribuzione non èquindi un’invenzione del decretolegislativo n. 509/1994, piuttostoè un elemento strettamente con-naturato alla rilevanza pubblicisti-ca dell’inalterato fine previdenzia-le degli enti di categoria.Tra l’altro la legge 12 aprile 1991,n. 136, di riforma dell’Ente Nazio-nale di Previdenza ed Assistenzadei Veterinari, ha già introdotto lafacoltatività della contribuzioneper i veterinari che si siano iscrit-ti per la prima volta all’Albo pro-fessionale in data successiva al27 aprile 1991, data di entrata invigore della citata legge n.136/1991, e che esercitino esclu-sivamente attività di lavoro dipen-dente per la quale siano iscritti adaltra forma di previdenza obbli-gatoria.Ed ancora. La proposta di legge,facendo leva su un principio diequità e rispetto della volontàpersonale che deve essere rico-nosciuto nei confronti di quei pro-

fessionisti che sono chiamati aduna doppia contribuzione obbli-gatoria, si propone di garantire atali soggetti la libertà di scelta diavere una doppia sicurezza assi-curativa, rendendo facoltativol’obbligo contributivo verso l’enteprevidenziale di categoria. Al riguardo è necessario ram-mentare che tale aspetto è statooggetto di specifico approfondi-mento da parte di ben due sen-tenze della Corte Costituzionale,che hanno interessato diretta-mente l’Ente di previdenza deiveterinari.In tali circostanze, la Consulta hainfatti precisato che la struttura ditipo solidaristico dei sistemi pre-videnziali professionali, giustifical’onere della contribuzione a cari-co di tutti gli appartenenti all’ordi-ne, anche in ragione del solo ele-mento oggettivo del potenzialeesercizio dell’attività professiona-le connesso all’iscrizione nel rela-tivo Albo. La “doppia previdenza” non è insé contraria all’art. 38 della Costi-tuzione, rappresentando piuttostoun’accentuazione del grado dicopertura dell’assicurato. La giu-stificazione dell’obbligo dellacontribuzione è dunque da ricer-carsi nel rafforzamento della tute-

la previdenziale degli obbligati aldoppio contributo (possibili be-neficiari futuri di una doppia pen-sione) ed insieme nella solida-rietà endocategoriale propria deisistemi pensionistici.A tali considerazioni di ordinegiuridico, è inoltre il caso di ag-giungere altre valutazioni che at-tengono alla capacità dell’assicu-razione generale obbligatoria digarantire un adeguato trattamen-to pensionistico ai giovani cheentrano oggi nel mondo del lavo-ro e che avranno una pensioneinteramente calcolata con il meto-do contributivo, all’incirca pari al48% dell’ultima retribuzione per-cepita.Si può quindi a ragion veduta af-fermare che anche per coloro chehanno un’altra gestione previden-ziale, l’ente di categoria rappre-senti un indispensabile trattamentopensionistico integrativo. Piuttosto, per i giovani professio-nisti che si affacciano nel mondodel lavoro, si può pensare di “ab-buonare” l’obbligo contributivonei confronti del proprio ente dicategoria per i primi anni, dandola possibilità di riscattare succes-sivamente tali periodi contributivi,eventualmente anche attraversoun pagamento dilazionato.

In conclusione, non si rinvengonoi principi di equità e sostegno chela proposta di legge indica a giu-stificazione dell’eliminazione del-l’obbligo contributivo per le cate-gorie di soggetti sopra menziona-ti, piuttosto un tentativo di indebo-lire una coscienza previdenziale,peraltro ancora poco sentita. ■

14

Previdenza obbligatoria e principi di equità

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005RIFLESSIONI

BORSA DI STUDIO PER UN SOGGIORNO ALL’ESTERO

dell’alloggio e l’eventuale copertura assi-curativa prevista dalla struttura ospitanteche rimangono tutte a carico del borsi-sta frequentatore, compreso il periododi frequenza, da concordare con il Diret-tore del Dipartimento.

REQUISITI DI ACCESSO ESELEZIONEPer accedere alla selezione è necessa-rio • essere laureati in Medicina Veterinaria

in una Facoltà Italiana da non primadel mese di gennaio 2000

• aver presentato una tesi di laurea o didottorato di ricerca strettamente ine-rente alla medicina interna degli ani-mali da compagnia

• essere residente in Italia• avere un’ottima conoscenza della lin-

gua del paese ove ha sede la struttu-ra ospitante.

Domande con tesi di laurea su argo-menti diversi da quello previsto sarannoautomaticamente respinte. I candidatisaranno valutati da una commissionecomposta da membri della SCIVAC erappresentanti della PFIZER ANIMALHEALTH.

MODALITÀ DI ACCESSOPer partecipare alla selezione è neces-sario inviare via posta entro il 20 Marzo2005 all’indirizzo sotto riportato il modu-lo compilato e allegare una fotocopia delcertificato di laurea e tre copie della te-si di laurea o di dottorato di ricerca in for-mato elettronico su CD-Rom (non si ac-

BORSA DI STUDIO SCIVAC-PFIZER ANIMAL HEALTH “Dr. RICCARDO TESTA”

cettano copie cartacee).Con l’iscrizione, i candidati autorizzano iltrattamento dei dati ai sensi della Legge675/96.

Le domande vanno inviate entro il 20Marzo 2005 a:SCIVAC Comitato Scientifico Borsadi Studio SCIVAC - PFIZER ANIMALHEALTH “Dr. Riccardo Testa”Palazzo Trecchi, Via Trecchi 2026100 Cremona, Italia

SCADENZANon si accettano in nessun modo do-mande spedite dopo il 20 Marzo 2005

COMUNICAZIONI AGLI AUTORILe tesi verranno valutate e gli autoriinformati entro il 30 Aprile 2005.Se l’autore rende disponibile un indiriz-zo di posta elettronica, sarà questo ilmezzo preferenziale utilizzato.

CONSEGNA DELLA BORSA DISTUDIOLa consegna della Borsa di Studio SCI-VAC - PFIZER ANIMAL HEALTH “Dr.RICCARDO TESTA” avverrà in formaufficiale nel corso del 50° CongressoNazionale Multisala SCIVAC che si terràa Rimini nei giorni 27-29 Maggio 2005.In tale occasione è possibile che vengarichiesta una breve presentazione dellatesi anche nell’ambito del programmascientifico del congresso.

È prevista l’iscrizione gratuita per tutti igiorni del congresso per il candidato vin-citore.

Grazie alla collaborazione tra SCIVAC ePFIZER ANIMAL HEALTH ITALIA, inricordo del Dr. Riccardo Testa, collabo-ratore di Pfizer Animal Health Italia,

p rematura -mente scom-parso, è pre-vista l’eroga-zione di unaborsa di stu-

dio di € 6.000,00 al netto delle ritenutedi legge, oneri, imposte e tasse per unsoggiorno all’estero di studio e tirociniopratico di durata compresa tra un mini-mo di 3 mesi a un massimo di 4 mesida effettuarsi, a propria discrezione,presso il Dipartimento di Me-dicina Interna dei PiccoliAnimali della Texas A&MUniversity, College Station,Texas, USA. Il soggiorno sarà finalizza-to all’apprendimento delle più recentiacquisizioni relative alla medicina in-terna degli animali da compagnia, conparticolare riguardo alle tecniche dia-gnostiche e modalità terapeutiche per

la cura dellemalattie emer-genti e più fre-quenti deglianimali dacompagnia.

In generale il frequentatore ospitato dafacoltà all’estero può osservare l’attivitàclinica e partecipare ai rounds clinici giàprevisti, ma non può gestire autonoma-mente i casi clinici.L’erogazione della borsa di studio nonprevede l’organizzazione del viaggio e

DOMANDA DI ISCRIZIONE BORSA DI STUDIO “RICCARDO TESTA”

Modulo da compilare einviare entro il 20 Marzo 2005 a:

SCIVACComitato Scientifico Borsa di Studio

“Dr. RICCARDO TESTA”Palazzo Trecchi,Via Trecchi 20

26100 Cremona - Italia

Trattenendo una fotocopia per il proprio archivio.

CANDIDATOCognome..................................................................Nome........................................................................Via.................................................................. .N° ...CAP...........Città.....................................................................................................................Provincia......Tel. (in orari di ufficio).......................................................Email (importante per le comunicazioni).............. .............Cod. Fisc.Data di laurea ……/……/…… (giorno /mese /anno)

Facoltà………………………………………………....

ALLEGATI- Copia del certificato di laurea - Tre copie della tesi di laurea o di dottorato di ri-cerca in formato elettronico su CD-Rom (non allegarecopie cartacee).

Data …… Firma …………………...........………….

Animal Health

Animal Health

Ai sensi dell’art. 10 L. 31/12/96 n. 675 informiamo i partecipanti in merito al trattamento dei dati per-sonali riportati sulla presente scheda di iscrizione, circa la necessità di destinare a terzi tali dati (agen-zie di spedizione e di organizzazione congressuale di nostro riferimento, aziende, associazioni o altrisoggetti che collaborano all’organizzazione di questo evento congressuale). Il mancato consenso altrattamento dei dati personali compromette tale adempimento. Il firmatario autorizza SCIVAC e PfizerAnimal Health, ai sensi dell’art. 11 L. 31/12/1996 n. 675, al trattamento dei dati indicati.

di Alessandro Lombardi

Presidente ENPAV

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A N N U N C I

Page 15: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

Al cospetto degli ufficialidella Food and DrugAdministration (FDA),

un cardiologo umano ha spiegatocome le sperimentazioni condottesu topi, cani e altri animali abbia-no fuorviato gli scienziati contri-buendo in ultima analisi agli even-ti negativi seguiti all’assunzione diVioxx (rofecoxib) e altri analoghinell’uomo. Lo scorso 17 febbraioJohn J. Pippin, M.D., in rappre-

sentanza di un comitato di mediciper la medicina responsabile(Physicians Committee for Re-sponsible Medicine, PCRM), hapresentato un rapporto in cui si ci-tano gli effetti cardioprotettori di-mostrati dal Vioxx e da altri farma-

ci COX-2 nel topo e in altre specieanimali, opposti a quelli verificati-si con l’utilizzo clinico del farmaconell’uomo. Il farmaco è stato ritira-to volontariamente dal mercatomondiale nel settembre 2004 acausa di un aumento del rischio

di eventi cardiovascolari gravi.“La fiducia nei test sugli animaliha permesso alla FDA di appro-vare il Vioxx,” spiega Pippin. “Èora di affidarsi a nuovi e più affi-dabili metodi basati sull’uomo,come lo studio del metabolismo

dei farmaci utilizzando frazionisubcellulari epatiche umane.“L’epatotossicità, uno dei più fre-quenti motivi di ritiro dei farmaciad uso umano, spesso non si ma-nifesta nel cane e in altri animalida laboratorio”. ■

15laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005

Caso Vioxx e affidabilità dei test animaliIl ritiro del farmaco a causa dei rischi cardiovascolari umani riapre la discussione sulla validità della sperimentazione animale

LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

di Maria Grazia Monzeglio

La ricercagenetica

nel bovinoUn progetto di studio si

concentrerà su fisiologia epatologia nelle diverse razze

bovine

Un milione di dollari per laricerca genetica nel bovi-

no. Il finanziamento è statoassegnato a James Womack, di-rettore del Center for Animal Bio-technology and Genomics dellaTexas A&M University, College ofVeterinary Medicine. La ricercaconsentirà di studiare le differen-ze tra razze bovine e tra singolianimali; in particolare si studie-ranno le differenze genetiche inambito di riproduzione, lattazione,crescita, struttura ossea, deposi-zione del grasso, tolleranza all’al-titudine e al caldo e resistenza apatogeni specifici. I risultati dellaricerca avranno valore tanto perla salute umana quanto per quel-la animale. I ricercatori intendonostudiare in particolare la resisten-za e la suscettibilità a malattie co-me la Bse e la malattia di Johne,nonché agli agenti patogeni po-tenzialmente utilizzabili nel bioter-rorismo, come i virus dell’afta epi-zootica e della febbre della RiftValley. Il tempo minimo previstoper la ricerca è di due anni, ma siipotizza un prolungamento deglistudi fino a cinque anni. ■

Le notizie di Vet Journal sonoconsultabili on line

all'indirizzohttp://www.evsrl.it/vet.journal/

• Notizie scientifiche• Archivio bibliografico

• Servizio Cytovet

Page 16: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

la

Preparati omeopatici

in medicina

veterinaria In merito alle disposizioni comuni-tarie relative a produzioni biologi-che in zootecnia (Reg. CE n°2092\91 - Reg. CE1804/ 1999 e DM91436/2000), si ricava espressa-mente che SONO DA PREFERIREprodotti omeopatici, oltre ai fitotera-pici e oligoelementi.Nella pratica clinica i rimedi omeo-patici si dimostrano efficaci nel ga-rantire le produzioni zootecniche

nel rispetto del Benessere Animale,non solo per performances di tipoalimentare ma anche come il lavo-ro della specie equina per esem-pio. L’interpretazione delle normevigenti in Italia può essere così bre-vemente riassunta a prescinderedal tipo di produzioni (biologiche omeno).I Farmaci omeopatici veterinari au-torizzati (complessi omeopatici abassa potenza) sono prescrivibilicon ricetta semplice ed esulanoquindi dal controllo di filiera previ-sto per i farmaci tradizionali (DL27/10/92 n° 119) anche per specie

animali produttrici di derrate ali-mentari per uso umano.L’utilizzo e la prescrizione dei rime-di unitari omeopatici per animaliproduttori di alimenti, i quali esisto-no unicamente nelle tradizionali for-mulazioni prodotte per l’uomo, so-no invece vincolati alla ricetta mini-steriale in triplice copia, mentre perla registrazione su apposito regi-stro c’è dubbio che non sia neces-saria in quanto se li compariamo al-l’ossitocina con tempo di sospen-sione 0, non è prevista la registra-zione su un apposito registro. Es-sendo assimilati all’uso improprio

di medicinali ad uso umano, questidevono sottostare a tutte le limita-zioni del caso e, in particolare, peri tempi di sospensione (sotto lapropria responsabilità tempo 0,motivata dal fatto che dopo la 4 CHsiamo al di sotto delle ppm previsteper la sospensione).Queste ultime preparazioni si con-traddistinguono (secondo la F.U)per una dispersione molecolarenon superiore a una parte per die-cimila di tintura madre, né più diuna parte su cento della più picco-la dose utilizzata in allopatia perprincipi attivi la cui presenza in me-

dicinali allopatici comporti l’obbligodi ricetta medica.Con tali presupposti l’utilizzo deipreparati omeopatici in veterinariaper la produzione di una zootecniabiologica e non, è di fatto estrema-mente limitante, oltre che scientifi-camente contraddittoria. Non si ca-pisce infatti come diluizioni di sin-goli rimedi che prevedono disper-sioni molecolari oltre il numero diAvogadro debbano sottostare anormative così restrittive e contem-poraneamente essere indicate co-me preferenziali al fine di garantireproduzioni di qualità certificata nelrispetto del Benessere Animale,mentre analoghi complessi omeo-patici, costituiti da pool di singoli ri-medi siano regolamentati in mododifferente. A titolo informativo, esi-stono aziende italiane con produ-zioni biologiche certificate NOP(natural organic product) che pas-sano sotto le forche caudine dellaFDA (food and drug administration)per poter esportare i loro prodottizootecnici. La regolamentazioneNOP prevede delle restrizioni seve-rissime rispetto ai residui farmaco-logici e carica batterica dei prodot-ti in esame. Qualora si utilizzinomolecole farmacologicamente atti-ve, l’animale sottoposto a terapiadeve uscire dal circuito produttivoper un tempo che va da 6 a 12 me-si. Tutti i prodotti alimentari zootec-nici derivanti da aziende che cura-no gli animali con l’omeopatia, pas-sano sempre i test con esito favo-revole al consumo, perché privi as-solutamente di residui. Tutto questodovrebbe far riflettere. Traspareuna sorta di trasandata noncuran-za, una disattenzione che trascen-de l’ignoranza. O si tratta piuttostodi ostruzionismo mal celato di unpotere che spera di condizionareanche la libertà del pensiero scien-tifico? Gli interrogativi sono: perchédue pesi e due misure? Perchépreferire concettualmente una me-todologia e limitarne contestual-mente l’applicazione tramite nor-mative restrittive? Perché assimila-re preparati identificabili come sti-molanti energetici a sostanze chi-micamente - biologicamente attivee residuali? Perché attribuire meritoad una metodologia e contestual-mente ostacolarne la legittimazio-ne? Perché identificare una meto-dologia come preferenziale e nonpromuoverne la ricerca e lo svilup-po? Esiste una commissione diesperti capace di regolamentarecorrettamente la materia?

UMNCV Unione delle MedicineNon Convenzionali Veterinarie

Delegati: dr.ssa A. Carteri, dr. F. Longo e dr. A. Malgeri

PROFESSIONE VETERINARIA 8/200516LETTERE AL DIRETTORE

@

“L’educazione medica continuaè uno strumento meraviglioso,ma è stato trasformato in un

‘mercato delle vacche’’. Mario Falconi, Segretario

Generale FIMMG

Page 17: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

tivi, infiammatori, ossidativi edalgogeni, tipici dell’artrosi, po-tenziando specifici sistemi endo-geni di regolazione dei tessutiarticolari.In questo prodotto, Innovet haintrodotto, oltre ai già presentiNSCS 5/20 e quercetina, un prin-cipio attivo rivoluzionario, figlio

Il principio cui Innovet si ispi-ra è sempre lo stesso: “Inno-vazione guidata dalla Cono-

scenza”. Conoscenza del pro-blema “artrosi”, innanzitutto.Consapevolezza della natura in-sidiosa di questa malattia checolpisce a qualunque età, è se-condaria ad innumerevoli malat-tie ortopediche come alla sem-plice usura da invecchiamento,poco sente la terapia …men chemeno la monoterapia. E, poi, l’in-novazione: quella necessità disuperarsi, di modificarsi sullabase delle esperienze e delleconoscenze scientifiche accu-mulate “strada facendo”.È da questo inscindibile binomioche sono nati i nuoviCondrogen® MTL e Condro-stress® Supra. Il primo - specifi-catamente indicato per ridurre ilrischio di artrosi nei cuccioli enei gattini predisposti - si basasulla ragionata combinazione diefficaci condroprotettori (con-droitin solfato NSCS 5/20 e glu-cosamina) con acido dl-alfa-li-poico (ALA) e glutamina. Duesostanze deputate a migliorarela “competenza articolare”, otti-mizzando riserve energetiche eprestazioni funzionali dei tessutimolli di contenimento (muscoli,tendini e legamenti). Strutture in-dispensabili a stabilizzare l’arti-colazione in crescita, in partico-lar modo nei soggetti predispo-sti, per razza, attività fisica o perla presenza di malattie ortopedi-che (es. displasie), fonte di ar-trosi.La nuova formula di Condro-stress®Supra è indicata per con-trastare i meccanismi degenera-

di anni di esperienza e di ricercain questo settore: il Glupamid®.Si tratta del marchio registrato del-la palmitoilglucosamina, un’inno-vativa forma di glucosamina che- oltre a fornire glucosamina alento rilascio, garantendo un ef-fetto “a lungo termine” sul meta-bolismo condrocitario - esercita

un effetto di tipo ALIA sul ma-stocita articolare, coinvolto nel-la genesi di infiammazione edolore.Novità tecnica non trascurabile èla presenza, per entrambi i pro-dotti, di due differenti confezioni- una da 30 e una da 60 com-presse divisibili - in modo da ri-

spondere meglio ai diversi biso-gni posologici, sia di gatti e canidi piccola taglia, sia di soggettigrandi e giganti.

Informazioni sul nuovo progettoArthro System all’indirizzo:http://www.innovet.it/arthro/arth-ro.html

17

Arthro System: gestione innovativa dell’artrosi

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/2005DALLE AZIENDE

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Per informazioni: SCIVAC - Via Trecchi, 20 - 26100 CremonaTel. 0372/403504 - 460440 - Fax 0372/457091 - E-mail [email protected] - [email protected] - www.scivac.it

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CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA50°CONGRESSO NAZIONALE MULTISALA50°RIMINI 27-29 MAGGIO 2005

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Da Innovet, leader italiano in ri-cerca e sviluppo nel settore del-la condroprotezione, due nuoviprodotti del progetto Arthro Sy-stem per la gestione innovativadell’artrosi del cane e del gatto.Conoscenza e rigore scientifi-co, esperienza e innovazionesono le linee guida che hannocondotto l’azienda nello svilup-po delle nuove formule dei notimarchi Condrogen® e Condro-stress®.

Page 18: Professione Veterinaria, Anno 2005, Nr 8

laPROFESSIONE VETERINARIA 8/200518CALENDARIO ATTIVITÀ

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Chiuso in stampa il 28 febbraio 2005

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INCONTRO SINVET INCONTRO SINVET - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

INCONTRO SICIV INCONTRO SICIV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni:Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC MARCHE CITOPATOLOGIA E PROBLEMI DIAGNOSTICI IN DERMATOLOGIA VETERINARIA - Hotel Federico II - Jesi(AN) - Via Ancona, 100 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - SegreteriaDelegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI DERMATOLOGIA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 50 Crediti I e II parte - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NUOVE FRONTIERE NELLA DIAGNOSTICA PER IMMAGINI: TC E RM - Centro Studi SCIVAC, Cremona -Via Trecchi, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508- E-mail: [email protected]

INCONTRO GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT UN PRIMO APPROCCIO ALLA GESTIONE DELLA CLIENTELA - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel.+39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIDEV OTITE ESTERNA E MEDIA NEL CANE E NEL GATTO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502- E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC SICILIA AGGIORNAMENTI IN RIPRODUZIONE DEL CANE E DEL GATTO - Hotel President - Palermo - Via FrancescoCrispi, 228 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE ANMVI TOSCANA INCONTRO ANMVI - Università di Pisa, V.le delle Piagge, 2 - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI -Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC GIORNATE DI APPROFONDIMENTO IN PRACTICE MANAGEMENT - Centro Studi SCIVAC, Cremona Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372403508 - E-mail: [email protected]

CORSO AIVEMP IL CONTROLLO VETERINARIO IN CASEIFICIO: UN APPROCCIO ALLA LUCE DEI NUOVI REGOLAMENTICOMUNITARI SULL’IGIENE DEGLI ALIMENTI DI ORIGINE ANIMALE - Centro Studi SCIVAC - Cremona - Via Trecchi,20 - ECM: 7 Crediti - Per info: Lara Zava - Segr. AIVEMP - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC ONCOLOGIA VETERINARIA PRATICA: IL PUNTO DI VISTA DEL CLINICO E QUELLO DEL CHIRURGO -Hotel de la Ville, Avellino - Via Palatucci, 20 - ECM: 6 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - SegreteriaSCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SIVAE PROBLEMI UROGENITALI NEGLI ANIMALI ESOTICI - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 -ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elisa Feroldi - Segreteria SIVAE - Tel. +39 0372 403500 E-mail: [email protected]

INCONTRO SIMVENCO INCONTRO SIMVENCO - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC FRIULI VEN.GIULIA FONDAMENTI DI PRONTO SOCCORSO E TERAPIA INTENSIVA - Hotel Internazionale, Cervignano del Friuli(UD) - Via Ramazzotti, 2 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria DelegazioniRegionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO SISCA ESPERIENZE DI ZOOANTROPOLOGIA DIDATTICA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC Tel. +39 0372 403502 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE ANMVI PIEMONTE LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI DA ATTIVITÀ VETERINARIE - Rivalta di Torino - TO - ECM: Crediti 2 Per informazioni: Lara Zava - Segreteria ANMVI - Tel. +39 0372 403541 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC BASILICATA CITOPATOLOGIA E PROBLEMI DIAGNOSTICI IN DERMATOLOGIA VETERINARIA - Ostello Femminile LeMonacelle, Matera - Via Riscatto, 9/10 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Monica Borghisani- Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI OFTALMOLOGIA - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: RichiestoAccreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 E-mail: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC ZOPPIE: DAI CASI CLINICI ALLE LINEE GUIDA DIAGNOSTICHE E TERAPEUTICHE - Eurocongressi Hotel,Cavaion Veronese (VR) - Via L. Fiume, 24 - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Paola Gambarotti- Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO MACROREGIONE NORD OCCIDENTALE SIVE APPROCCI DIAGNOSTICI NELLE MALATTIE RESPIRATORIE DEL CAVALLO - Sede da definirsi - ECM:Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SIVE - Tel. +39 0372 403502 E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC VALLE D’AOSTA MALATTIE INFETTIVE NELLA PRATICA CLINICA - ECM: 3 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani -Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC CALABRIA AGGIORNAMENTI IN OFTALMOLOGIA - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: MonicaBorghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC - Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI CARDIOLOGIA I PARTE - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 19 Crediti Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

CORSO SCIVAC / SISCA CORSO AVANZATO DI ZOOANTROPOLOGIA APPLICATA ALLA DIDATTICA - Centro Studi SCIVAC,Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: 18 Crediti - Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC Tel. +39 0372 403508 - E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE AIVEMP CAMPANIA IN COLLABORAZIONE FILIERA CONTROLLATA E RINTRACCIABILITÀ - Ordine dei Medici Veterinari, Via S. Cristiano 118CON ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BENEVENTO Benevento - ECM: Richiesto Accreditamento - Per informazioni: Lara Zava - Segreteria AIVEMP - Tel. +39 0372

403541 - E-mail: [email protected] SICARV INCONTRO SICARV - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento

Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502 -E-mail: [email protected]

INCONTRO REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA CON IL PATROCINIO ONCOLOGIA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Hotel San Marco Excelsior -Bergamo - P.zza DellaDELL’ORDINE DEI MEDICI VETERINARI DI BERGAMO Repubblica,6 - ECM: 4 Crediti - Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria Delegazioni Regionali SCIVAC

- Tel. +39 0372 403506 - E-mail: [email protected] SIRVAC INCONTRO SIRVAC - Centro Studi SCIVAC, Cremona - Via Trecchi, 20 - ECM: Richiesto Accreditamento -

Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria Soc. Specialistiche SCIVAC - Tel. +39 0372 403502

QUIZ 1Corso Zoppie, SIVE- 2004Risposta corretta:d)

QUIZ 2Seminario SIVAE di medicinae chirurgia del furetto,maggio 2004Risposta corretta: a)

SOLUZIONI

A quale età iniziano ad erompere identi permanenti del furetto?

5 settimane

7 settimane

9 settimane

12 settimane

In un caso di artrite traumatica acuta dell’articolazionemetacarpo-falangea riscontriamo radiograficamente:

Rimodellamento dorso-prossimale della prima falange

Rimodellamento della cresta sagittale del metacarpeo terzo

Osteofitosi dorso prossimale della prima falange

Nessun cambiamento

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