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CORSI DI COMPORTAMENTO La Royal School of Veterinary Studies di Edimburgo ha trasferito su cd lezioni di comportamento ai proprietari di cani, gat- ti, pappagalli e iguane. Il cd, al costo di 120 euro, spiega come affrontare e cor- reggere i comportamenti del loro animale. INFLUENZA POLLI: NASCE FLU VET Il Comitato per le emergenze sanitarie ha istituito FLU-VET, la prima rete di sor- veglianza che raccoglie sia i dati sul- l'influenza dei polli sia quelli sull'influen- za umana. Alla sorveglianza collabore- ranno alcune centinaia di veterinari di Asl e istituti zooprofilattici. PARMA SI ATTREZZA PER L’EFSA Il Comune di Parma ha presentato al Mini- stro Lunardi un progetto di potenziamento delle infrastutture cittadine per consentire adeguati collegamenti fra gli uffici dell’EF- SA, il centro cittadino e l’aeroporto. POLLI, CONSUMI STABILI Secondo dati UNA -Unione Nazionale Avi- coltori- l’influenza aviare non modifica i no- stri consumi alimentari, ma un italiano su tre guarda con favore al blocco delle importa- zioni e due su dieci vogliono che sull’eti- chetta sia indicata l’origine italiana del pol- lame venduto. STRATEGIA VACCINALE PER L’INFLUENZA AVIARE Al termine di due giorni di discussione, il gruppo di esperti dell’OIE, OMS e FAO han- no concluso che vaccinare gli animali po- trebbe essere uno dei metodi per contenere la diffusione del virus. Secondo gli esperti mondiali, dunque, si potrebbe evitare l’ab- battimento di massa dei volatili al di fuori del- le aree infette, evitando danni economici. LIBERA PROFESSIONE PER I MEDICI SSN La Commissione sanità del Senato ha ap- provato la riforma del lavoro medico: i medici in esclusiva con il Ssn sono liberi di esercitare la libera professione anche in studi e strutture private. SICUREZZA ALIMENTARE AL CORPO FORESTALE La Camera dei Deputati ha definitiva- mente approvato la proposta di legge sul riordino del Corpo forestale. Confer- mate le competenze sulla sicurezza ali- mentare. Al Corpo sono attribuiti “con- trolli derivanti dalla normativa comunita- ria agroforestale e ambientale e concor- so nelle attività volte al rispetto della normativa in materia di sicurezza ali- mentare del consumatore e di biosicu- rezza in genere”. FISCO: ONLINE IL NUOVO 730 L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sul proprio sito Web il modello e le istruzioni del 730 2004. Le scadenze per la presentazione sono il 30 aprile se il modello è presentato ai sostituti di imposta e il 15 giugno se il 730 è presentato ai Caf. (www.agenziaentrate.it) BLACKOUT, MEDICO RISARCITO Per il blackout del 28 settembre 2003 un medico di Catanzaro si aspetta di incas- sare 147,71 euro dall’Enel. Il suo ricorso è stato presentato dal Codacons. Il giudice di pace gli ha dato ragione. Brevi Previdenza veterinaria A firma Valeria Aloisio è ap- parso sul Venerdì di Re- pubblica del 23 Gennaio un arti- colo dal titolo: “Perché sterilizza- re resta ancora un tabù”. L’autri- ce interviene su questo argomen- to difendendo la sterilizzazione come valido strumento per conte- nere il problema del randagismo: “In Italia... rimane alto il numero dei randagi. La sterilizzazione rappresenterebbe un valido aiuto per invertire la tendenza. Ma il condizionale in questo caso è d’obbligo. Perché, nonostante sia chiaro che evitare la riproduzione incontrolla- ta di cani e gatti è un bene, que- sta procedura sanitaria rimane ancora poco diffusa. Spesso an- che per false convinzioni. Tanto per fare chiarezza: non è vero, ad esempio, che gli animali sterilizza- ti soffrono o hanno problemi. Anzi, in molti casi ne guadagnano in sa- lute. Il più delle volte, poi, si tende a non sterilizzare animali che- per paura di gravidanze indesiderate- non si accoppieranno mai. Per- ché, dunque, non risolvere il pro- blema? Per l’equilibrio psichico dell’ani- male non è certo salutare essere in grado di accoppiarsi e riprodur- si, ma non poterlo fare per volere del proprietario. Anche riuscendo a trovare per ogni cane e gatto nato da ogni cucciolata un padrone, il fenome- no del randagismo verrebbe co- munque alimentato. Perché probabilmente i cuccioli sistemati si riprodurranno a loro volta e, magari, questi nuovi na- ti non troveranno una sistema- zione. (...) Sterilizzazione? Una soluzione www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I. Sistema misto per le nostre pensioni L’ENPAV studia un mix di retributivo e contributivo che assicuri pensioni dignitose e salvi gli equilibri finanziari 004 SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE Anno 1, numero 5, dal 9 al 15 febbraio 2004 Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità E.V. srl - Cremona la VETERINARIA PR O FESSI O NE 5 2 ORGANO DI INFORMAZIONE DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE MEDICI VETERINARI ITALIANI A.N.M.V.I. D opo la riforma del 1999 l’ENPAV si prepara a rimettere mano ai rego- lamenti, ipotizzando un metodo di calcolo delle pensioni misto che prevede una componente contri- butiva e una retributiva. Lo si ap- prende da un articolo pubblicato il 31 gennaio scorso sul Sole 24 Ore nel quale il Direttore generale del nostro Ente, Augusto Roma- gnoli, spiega che “è necessario trovare un compromesso cercan- do di coniugare il requisito dell’e- quità attuariale con quella previ- denziale”. Sappiamo che le casse di previ- denza private sono da mesi nel mirino del Ministero del Lavoro che, diciamolo chiaramente, non si fida della loro capacità di man- tenersi in equilibrio e di garantire le pensioni ai professionisti, so- prattutto alle giovani generazioni. Le Casse hanno sempre rivendi- cato autonomia gestionale e sen- so di responsabilità, ma devono essere sembrate poco convincen- ti se solo pochi giorni fa Maurizio De Tilla, il presidente dell’ADEPP (l’Associazione delle casse di pre- videnza private), ha nuovamente sentito il bisogno di ribadire a mezzo stampa che non accetterà “improvvide disposizioni legislati- ve su ordinamenti previdenziali sani e vitali”. Fra le possibili tera- pie per garantire la salute delle casse previdenziali, anche De Til- la cita la “possibilità di optare per l’adozione del sistema contributi- vo”. L’ENPAV però, che è in equili- brio fino al 2020, non ritiene di ap- plicare un contributivo secco. L’entità della pensione infatti sa- rebbe di molto ridotta. Da qui l’i- dea del mix contributivo retributi- vo, riducendo da un lato la spesa, ma assicurando nel contempo rendite pensionistiche dignitose. Sempre il Sole 24 Ore ci informa che “il progetto, al vaglio degli at- tuari, per grandi linee prevede che ai veterinari che hanno corrisposto solo il contributo soggettivo mini- mo verrebbe assicurata una pen- sione minima correlata all’entità dei versamenti. Ai veterinari che invece dichiarano un reddito pro- fessionale superiore al minimale verrebbe invece applicato il se- guente metodo di calcolo: si de- termina la media dei redditi ai fini del calcolo della pensione; per lo scaglione di redditi pari al minima- le il rendimento è uguale alla pen- sione minima; per la parte di red- dito eccedente il minimale si ap- plicano le aliquote di rendimento previste per i diversi scaglioni di reddito successivi al primo. La pensione è data dalla sommatoria delle quote”. “Inoltre - dichiara sempre Romagnoli al Sole 24 Ore- l’innalzamento graduale dell’età anagrafica per acquisire il diritto alle prestazioni e la pensionabilità di parte del contributo integrativo potrebbero risultare efficaci a ren- dere sostenibile il sistema”. Per la nostra cassa, infine, dovrebbe es- sere superato anche il principio “pro-rata”. “Questo criterio - com- menta Romagnoli - tutela sì i diritti del singolo, ma non garantisce l’e- quilibrio finanziario di lungo perio- do per l’effetto ritardante che esso produce, con la conseguenza di pregiudicare gli interessi della col- lettività degli assicurati”. Tutto chiaro? Diciamo di sì, anche se speriamo che gli attuari dell’EN- PAV tengano informata la Catego- ria e siano prodighi di spiegazioni. Leggere che il nostro Ente si pre- para ad abbinare l’equilibrio di bi- lancio con pensioni dignitose per gli iscritti può far solo piacere, ma fa anche venir voglia di capire un po’ di più e magari di discuterne. Una nota, però, ci è parsa irrime- diabilmente stonata: leggere sul più prestigioso quotidiano econo- mico nazionale che l’Ente dei ve- terinari cerca di “comprimere la tendenza all’elusione contributi- va”. Siamo del parere che i panni sporchi, tutti comunque da verifi- care, si debbano trattare come il proverbio insegna. CONTINUA A PAG. 3

Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 5

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Professione Veterinaria è un settimanale specializzato rivolto a Medici Veterinari e operatori del settore

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Page 1: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 5

CORSI DI COMPORTAMENTOLa Royal School of Veterinary Studies diEdimburgo ha trasferito su cd lezioni dicomportamento ai proprietari di cani, gat-ti, pappagalli e iguane. Il cd, al costo di120 euro, spiega come affrontare e cor-reggere i comportamenti del loro animale.

INFLUENZA POLLI: NASCE FLU VET Il Comitato per le emergenze sanitarieha istituito FLU-VET, la prima rete di sor-veglianza che raccoglie sia i dati sul-l'influenza dei polli sia quelli sull'influen-za umana. Alla sorveglianza collabore-ranno alcune centinaia di veterinari diAsl e istituti zooprofilattici.

PARMA SI ATTREZZA PER L’EFSAIl Comune di Parma ha presentato al Mini-stro Lunardi un progetto di potenziamentodelle infrastutture cittadine per consentireadeguati collegamenti fra gli uffici dell’EF-SA, il centro cittadino e l’aeroporto.

POLLI, CONSUMI STABILISecondo dati UNA -Unione Nazionale Avi-coltori- l’influenza aviare non modifica i no-stri consumi alimentari, ma un italiano su treguarda con favore al blocco delle importa-zioni e due su dieci vogliono che sull’eti-chetta sia indicata l’origine italiana del pol-lame venduto.

STRATEGIA VACCINALE PER L’INFLUENZA AVIAREAl termine di due giorni di discussione, ilgruppo di esperti dell’OIE, OMS e FAO han-no concluso che vaccinare gli animali po-trebbe essere uno dei metodi per contenerela diffusione del virus. Secondo gli espertimondiali, dunque, si potrebbe evitare l’ab-battimento di massa dei volatili al di fuori del-le aree infette, evitando danni economici.

LIBERA PROFESSIONE PER I MEDICI SSNLa Commissione sanità del Senato ha ap-provato la riforma del lavoro medico: imedici in esclusiva con il Ssn sono liberidi esercitare la libera professione anchein studi e strutture private.

SICUREZZA ALIMENTARE AL CORPO FORESTALELa Camera dei Deputati ha definitiva-mente approvato la proposta di leggesul riordino del Corpo forestale. Confer-mate le competenze sulla sicurezza ali-mentare. Al Corpo sono attribuiti “con-trolli derivanti dalla normativa comunita-ria agroforestale e ambientale e concor-so nelle attività volte al rispetto dellanormativa in materia di sicurezza ali-mentare del consumatore e di biosicu-rezza in genere”.

FISCO: ONLINE IL NUOVO 730L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato sulproprio sito Web il modello e le istruzioni del730 2004. Le scadenze per la presentazionesono il 30 aprile se il modello è presentato aisostituti di imposta e il 15 giugno se il 730 èpresentato ai Caf. (www.agenziaentrate.it)

BLACKOUT, MEDICO RISARCITOPer il blackout del 28 settembre 2003 unmedico di Catanzaro si aspetta di incas-sare 147,71 euro dall’Enel. Il suo ricorso èstato presentato dal Codacons. Il giudicedi pace gli ha dato ragione.

Brevi Previdenza veterinaria

A firma Valeria Aloisio è ap-parso sul Venerdì di Re-

pubblica del 23 Gennaio un arti-colo dal titolo: “Perché sterilizza-re resta ancora un tabù”. L’autri-ce interviene su questo argomen-to difendendo la sterilizzazionecome valido strumento per conte-nere il problema del randagismo:“In Italia... rimane alto il numerodei randagi. La sterilizzazionerappresenterebbe un valido aiutoper invertire la tendenza. Ma ilcondizionale in questo caso èd’obbligo. Perché, nonostante sia chiaro cheevitare la riproduzione incontrolla-ta di cani e gatti è un bene, que-sta procedura sanitaria rimaneancora poco diffusa. Spesso an-che per false convinzioni. Tantoper fare chiarezza: non è vero, adesempio, che gli animali sterilizza-

ti soffrono o hanno problemi. Anzi,in molti casi ne guadagnano in sa-lute. Il più delle volte, poi, si tendea non sterilizzare animali che- perpaura di gravidanze indesiderate-non si accoppieranno mai. Per-ché, dunque, non risolvere il pro-blema? Per l’equilibrio psichico dell’ani-male non è certo salutare esserein grado di accoppiarsi e riprodur-si, ma non poterlo fare per voleredel proprietario. Anche riuscendo a trovare perogni cane e gatto nato da ognicucciolata un padrone, il fenome-no del randagismo verrebbe co-munque alimentato. Perché probabilmente i cucciolisistemati si riprodurranno a lorovolta e, magari, questi nuovi na-ti non troveranno una sistema-zione. (...)

Sterilizzazione? Una soluzione

www.anmvi.it @nmviOggi. L’informazione quotidiana on line A.N.M.V.I.

Sistema mistoper le nostrepensioniL’ENPAV studia un mix di retributivo e contributivo che assicuri pensionidignitose e salvi gli equilibri finanziari

004SETTIMANALE DI AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE

Anno 1, numero 5, dal 9 al 15 febbraio 2004

Spedizione in abbonamento postale - 45% Art. 2 comma 20/b-Legge 662/96 - Milano Concessionaria esclusiva per la pubblicità

E.V. srl - Cremona

laVETERINARIAPROFESSIONE

52ORGANO DI INFORMAZIONE

DELL’ASSOCIAZIONE NAZIONALE

MEDICI VETERINARI ITALIANIA.N.M.V.I.

D opo la riforma del 1999l’ENPAV si prepara arimettere mano ai rego-

lamenti, ipotizzando un metodo dicalcolo delle pensioni misto cheprevede una componente contri-butiva e una retributiva. Lo si ap-prende da un articolo pubblicatoil 31 gennaio scorso sul Sole 24Ore nel quale il Direttore generaledel nostro Ente, Augusto Roma-gnoli, spiega che “è necessariotrovare un compromesso cercan-do di coniugare il requisito dell’e-quità attuariale con quella previ-denziale”.Sappiamo che le casse di previ-denza private sono da mesi nelmirino del Ministero del Lavoroche, diciamolo chiaramente, nonsi fida della loro capacità di man-tenersi in equilibrio e di garantirele pensioni ai professionisti, so-prattutto alle giovani generazioni.Le Casse hanno sempre rivendi-cato autonomia gestionale e sen-so di responsabilità, ma devonoessere sembrate poco convincen-ti se solo pochi giorni fa MaurizioDe Tilla, il presidente dell’ADEPP(l’Associazione delle casse di pre-videnza private), ha nuovamentesentito il bisogno di ribadire amezzo stampa che non accetterà“improvvide disposizioni legislati-ve su ordinamenti previdenzialisani e vitali”. Fra le possibili tera-pie per garantire la salute dellecasse previdenziali, anche De Til-la cita la “possibilità di optare perl’adozione del sistema contributi-vo”. L’ENPAV però, che è in equili-brio fino al 2020, non ritiene di ap-plicare un contributivo secco.L’entità della pensione infatti sa-rebbe di molto ridotta. Da qui l’i-dea del mix contributivo retributi-vo, riducendo da un lato la spesa,ma assicurando nel contemporendite pensionistiche dignitose.Sempre il Sole 24 Ore ci informache “il progetto, al vaglio degli at-tuari, per grandi linee prevede cheai veterinari che hanno corrispostosolo il contributo soggettivo mini-

mo verrebbe assicurata una pen-sione minima correlata all’entitàdei versamenti. Ai veterinari cheinvece dichiarano un reddito pro-fessionale superiore al minimaleverrebbe invece applicato il se-guente metodo di calcolo: si de-termina la media dei redditi ai finidel calcolo della pensione; per loscaglione di redditi pari al minima-le il rendimento è uguale alla pen-sione minima; per la parte di red-dito eccedente il minimale si ap-plicano le aliquote di rendimentopreviste per i diversi scaglioni direddito successivi al primo. Lapensione è data dalla sommatoriadelle quote”. “Inoltre - dichiarasempre Romagnoli al Sole 24 Ore-l’innalzamento graduale dell’etàanagrafica per acquisire il dirittoalle prestazioni e la pensionabilitàdi parte del contributo integrativopotrebbero risultare efficaci a ren-dere sostenibile il sistema”. Per lanostra cassa, infine, dovrebbe es-sere superato anche il principio“pro-rata”. “Questo criterio - com-menta Romagnoli - tutela sì i dirittidel singolo, ma non garantisce l’e-quilibrio finanziario di lungo perio-do per l’effetto ritardante che essoproduce, con la conseguenza dipregiudicare gli interessi della col-lettività degli assicurati”. Tuttochiaro? Diciamo di sì, anche sesperiamo che gli attuari dell’EN-PAV tengano informata la Catego-ria e siano prodighi di spiegazioni.Leggere che il nostro Ente si pre-para ad abbinare l’equilibrio di bi-lancio con pensioni dignitose pergli iscritti può far solo piacere, mafa anche venir voglia di capire unpo’ di più e magari di discuterne.Una nota, però, ci è parsa irrime-diabilmente stonata: leggere sulpiù prestigioso quotidiano econo-mico nazionale che l’Ente dei ve-terinari cerca di “comprimere latendenza all’elusione contributi-va”. Siamo del parere che i pannisporchi, tutti comunque da verifi-care, si debbano trattare come ilproverbio insegna. ■

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Page 2: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 5

I l Governo non tradisce alcunsegnale di conflittualità inter-na e si presenta compatto e

rassicurante: “La veterinaria devesottostare a logiche di salute pub-blica, non economiche e commer-ciali” (il Ministro Sirchia); “la Sicu-rezza Alimentare e i Servizi Veteri-nari devono restare parte integran-te e fondamentale del Ministerodella Salute” (il SottosegretarioCursi). Il Ministro Alemanno va oltree parla di “fibrillazioni” basate su“illazioni giornalistiche”, per le qua-li la categoria veterinaria rischia ad-dirittura di perdere la propria credi-bilità.Ma la veterinaria non è affatto tran-quilla e si mobilita compatta permanifestare il proprio assoluto dis-senso nei riguardi di qualunqueipotesi che possa scalfirne il ruoloe la collocazione istituzionale. Ilvertice indetto dalla FNOVI il 1 feb-braio scorso ha registrato la com-pattezza di tutte le sigle convocate(ANMVI, SIVELP e SIVEMP) e si èconcluso con il proposito di indireun consiglio straordinario degli Or-dini. Con un comunicato stampa il Pre-sidente D’Addario ha espresso ildisappunto della Federazione, di-chiarando all’ANSA che “evidentilogiche di ‘lobby’ rivendicando mi-nori controlli nella filiera agro-ali-mentare, camuffate da false esi-genze d’aziendalizzazione, minanoalla base l'attuale sistema di con-trollo sanitario mirato alla salva-guardia della salute del consuma-tore. I veterinari italiani tutti- ha con-tinuato D’Addario- rappresentatidalla Federazione Nazionale lan-ciano, pertanto, un grido d'allarmedenunciando il pericolo per tutti icittadini da una tale eventualità”.Il SIVEMP ha aggiunto una motiva-zione in più alla protesta sindacaleche vede oltre 40 sigle della diri-genza medica schierate contro ilMinistero della Salute. L’ANMVI hachiesto un incontro urgente ad Ale-manno e ha sollecitato l’interessa-mento di parlamentari nazionali edeuropei.Nel frattempo si sono moltiplicate leattestazioni di consenso e di soste-

gno nei riguardi della categoria.Gianni Mancuso, veterinario parla-mentare, ha scritto al Vicepresiden-te del Consiglio, Gianfranco Fini,per sensibilizzare il Governo sulruolo della Medicina Veterinaria inmateria di sicurezza alimentare,“soprattutto dopo che alcune vociindicano il trasferimento di alcune

competenze peculiari dalla Sanitàall’Agricoltura. Dopo l’adozione dialcune iniziative - scrive Mancuso -(Anagrafe equina assegnata al-l’U.N.I.R.E., sicurezza alimentareattribuita anche al Corpo Forestaledello Stato), disposte dal M.I.P.A.F.c’è il timore che si venga a costitui-re un Ministero dell’Alimentazione adanno di competenze tipicamentesanitarie. È necessario che gli entipreposti alla sicurezza degli ali-menti mantengano una posizionesuper partes e appare inevitabilepenalizzare la sicurezza dei cittadi-ni con il trasferimento di competen-ze legate alla prevenzione della sa-lute”.Anche le Regioni cominciano a farsentire la propria voce: la Giunta re-gionale dell’Emilia-Romagna si im-pegnerà “ad adottare tutte le inizia-tive necessarie affinché le compe-tenze in materia di sicurezza ali-mentare rimangano al ministerodella Salute e i veterinari continuinoa far parte del comparto sanità”. ■

3ATTUALITÀ

Coro di no al trasferimento di competenze

Veterinaria unita contro ogni ipotesi di passaggio al MipafLa FNOVI chiama a raccolta le sigle della veterinaria nazionale. Consensi e sostegno da numerosi parlamentari. Alemanno rassicura ma non convince

laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2004

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(...) E anche perché statisticamente, ogni cucciolo accasato “ruba” al-l’ospite di un canile la probabilità di trovare una sistemazione. Insom-ma vale la pena di approfondire l’argomento con il veterinario.”In effetti è un argomento che varrebbe la pena di esaminare a fondo ecertamente può essere utile che venga proposto su pubblicazioni digrande diffusione suggerendo di rivolgersi al veterinario per una rifles-sione più ampia. Già da anni la SCIVAC ha sostenuto iniziative di sen-sibilizzazione dei proprietari su questo problema ed ha anche collabo-rato a campagne di informazione organizzate con alcune associazionianimaliste. Resta il fatto che questa posizione era stata contestata daalcune frange del movimento animalista che sostenevano il “diritto al-la sessualità” degli animali. ■

SEGUE DA PAG. 1

Il Ministro della Salute Sirchia1) Non seguiremo l’esempioinglese

“La veterinariadeve sottostare alogiche di salutepubblica, noneconomiche ec o m m e r c i a l i .

Guardiamo cosa è successo inGran Bretagna dove i veterinaridipendono dall’Agricoltura. An-cora scontano le conseguenzedella crisi legata alla muccapazza. Le esperienze di altriPaesi ci dicono che non è unapolitica conveniente. L’allarmedell’influenza aviaria confermache medicina dell’uomo e del-l’animale, sono in grande misu-ra correlate, non si possono se-parare”. (dichiarazioni al Cor-riere della Sera 28/01/04)

2) Il pensiero di fuga in avanti è superato“La medicina veterinaria non sichiama ‘medicina’ per caso. Iocredo che il pensiero di fuga inavanti sia superato, nessunopensa di portare la veterinariain un contesto di attività agrico-le. La medicina veterinaria hala sua giusta posizione nel Mi-nistero della Salute. È cosa lo-gica e accettata. La massimaparte delle persone al Governola pensano così. Tutti si sonoresi conto del fatto che il con-trollo delle infezioni animali chediventano infezioni umane hasottolineato il ruolo del medicoveterinario in quanto tutore del-la salute animale e questo col-loca ancora di più questa disci-plina nella medicina”.

(dichiarazioni al ConvegnoFNOVI 16/01/04)

Il Ministro delle PoliticheAgricole Alemanno1) Sul Ministero dell’alimentazione

In merito al ventila-to trasferimentodelle competenzein materia di sicu-rezza alimentare

dal Ministero della Salute ad al-tro Ministero, il Ministro Aleman-no ha ridimensionato le notizieriportate in questi giorni dagli or-gani di stampa senza per que-sto escludere la creazione di unnuovo Ministero. “L’istituzionedel nuovo Ministero dell’alimen-tazione nasce comunque daun’esigenza europea, cionono-stante questo non significa af-fatto il trasferimento dei veteri-nari fuori dal Ministero della sa-lute. Il nuovo Ministero dell’Ali-mentazione quale soggetto nuo-vo costituirà, se sarà sposatodal Governo, il titolo di un temaal cui svolgimento saranno chia-mate le associazioni di catego-ria interessate”. (dichiarazioni alSIVEMP 28/01/04)

2) La replica alla FNOVI“La collocazione dei servizi ve-terinari non è stata messa in di-scussione”. Sconsiglierei allafederazione dei veterinari dimobilitarsi solo sulla base di il-lazioni giornalistiche. Non c’ènessun piano, né mio persona-le né del Governo, di trasferire iservizi veterinari al ministerodelle Politiche agricole e qual-siasi nuovo ragionamento sullasicurezza alimentare non saràfatto senza coinvolgere le cate-gorie interessate’’. Auspico chedietro tutte queste fibrillazioninon ci siano delle strumentaliz-zazioni politiche che non fareb-bero nient’altro che togliere cre-dibilità alla categoria”. (dichia-razioni all’ANSA 01/01/04)

Il Sen. Antonio Tomassini:La Commissione Sanità ècontraria

“C’è poca pro-pensione ad ac-cettare un criteriodi scorporo dell’a-limentazione e diconseguenza del-

la veterinaria dalla Sanità in fa-vore del ministero dell’agricoltu-ra. Riteniamo che le garanzieche abbiamo avuto sia suglianimali che sull’alimentazionedipendono proprio dal fatto chequesto settore appartenga all’a-rea del ministero della salute equindi siamo assolutamentecontrari che questo settore pos-sa venir delegato ad un altro di-castero’’. (XII Commissione, Se-nato 03/02/04)

Sostegno all’ANMVIdall’eurodeputato Frassoni:

“Sostengo la vo-stra posizionecontro il passag-gio di competen-ze al Mipaf. Puressendo stata

eletta nel 1999 in Belgio peral-tro sull’onda del caso dei co-siddetti “polli alla diossina”, so-no impegnata anche sul fronteitaliano e mi sembra che il tra-sferimento equivarrebbe all’i-dentificazione controllore/con-trollato, un fatto del tutto inac-cettabile considerato che la si-curezza alimentare è fondataanche sulla diversità dei ruolinella produzione/commercializ-zazione e nei controlli. E, d’altrolato la responsabilità veterina-ria presso il Ministero della Sa-lute è una positiva particolaritàitaliana”.

(lettera all’ANMVI, 03/02/04)

Il Senatore BattagliaConfusione di competenzefra MInSal e Mipaf

Il Senatore Augu-sto Battaglia (DS)accusa l’Esecuti-vo di aver minatola via tracciata

dalle Camere verso l’istituzionedi un’agenzia nazionale per lasicurezza alimentare. L’accor-do fra Sirchia e Alemanno perla creazione di un Comitato diGoverno sulla sicurezza ali-mentare viene percepito dall’e-sponente diessino come “unpercorso alternativo rispetto allavoro finora svolto” in Parla-mento. Per Battaglia c’è il “ ri-schio che non si addivenga aduna chiara definizione delle re-sponsabilità di rispettiva com-petenza dei due dicasteri e chesi istituisca un organismo dota-to di una autonomia insufficien-te rispetto alle necessità; se sivuole raggiungere l’obiettivo diindividuare efficacemente i ri-schi alimentari, tutelando la sa-lute dei cittadini, è necessariodotarsi di organismi autonomi,non condizionati dalle esigenzedel mondo produttivo, né dalledinamiche inerenti ai rapportitra le diverse compagini mini-steriali”. Battaglia ha infine rile-vato come la preoccupazionemanifestata sia “ulteriormenteaggravata da notizie di stampain ordine ad una ipotesi del mi-nistro delle politiche agricole eforestali di sottrarre la sanitàveterinaria dal comparto dellasalute per inserirla in quellodello stesso Ministero delle po-litiche agricole”.

Sterilizzazione? Una soluzione

Page 3: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 5

4ATTUALITÀ

laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2004

L ’utilizzo delle erbe medici-nali nella prevenzione enel trattamento delle di-

verse patologie sia degli animalida reddito che degli animali dacompagnia, è notevolmente au-mentato negli ultimi anni sia in Ita-lia, anche se attualmente mancanoal riguardo dati precisi, ma sopra-tutto negli U.S.A [1]. Il grado di conoscenza circa i pos-sibili effetti avversi e le eventuali in-terazioni con i farmaci convenzio-nali sono al momento molto scarsesia in medicina umana [2] che inmedicina veterinaria. A tutto ciòcorrisponde un uso disinvolto delleerbe medicinali da parte dei pro-prietari, i quali nella maggior partedei casi non li considerano dei verie propri farmaci ritenendoli innocuiin quanto “naturali”. Tale credenzafavorisce il ricorso alla pratica del-l’autoprescrizione associata all’er-ronea convinzione che, essendomedicinali da banco, per lo menoin medicina umana, possano esse-re somministrati anche agli animalisenza la necessità di un consultomedico-veterinario. Per questo mo-tivo si osserva inoltre un’associa-

zione della terapia assegnata dalveterinario curante con fitoterapicisomministrati “liberamente” dalproprietario. Il tutto, unito ad unanon elevata conoscenza delle ca-ratteristiche farmacologiche delledroghe utilizzate da parte di una al-ta percentuale di sanitari e ad unaconoscenza pressoché nulla deiclienti, può favorire l’insorgenza direazioni avverse, o di vere e pro-prie intossicazioni conseguenti allasomministrazione di prodotti fitote-rapici [3]. Si è ritenuto interessante,pertanto, effettuare uno studio sullaconoscenza dei fitofarmaci e delloro grado di utilizzo da parte deimedici veterinari. In occasione del corso “Effetti inde-siderati del farmaco veterinario”, siè effettuata una prima indagine, ri-volta ai colleghi delle province diMilano e Brescia. A questo scoposono state preparate delle schede,distribuite a tutti i partecipanti delcorso. Le schede utilizzate erano compo-ste da due sezioni; la prima, di ca-rattere anagrafico, era volta soprat-tutto a individuare il campo di oc-cupazione (dipendente Asl, liberoprofessionista animali da compa-gnia, libero professionista animalida reddito, veterinario aziendale).La seconda sezione contenevaquesiti inerenti la conoscenza deifitoterapici, nello specifico si volevasapere se i medici veterinari li con-siderassero medicine alternative,placebi o pratiche terapeutiche; illoro eventuale utilizzo; il grado disoddisfazione della terapia utilizza-ta e le considerazioni sulla loro si-curezza e tossicità. Sono state compilate in totale 197schede, prevalentemente da uomi-ni (65%); il campione era compostoin maggioranza da colleghi tra i 40e i 50 anni (117); il campo di attivitàera rappresentato per il 33% da di-pendenti pubblici, il 14% da liberiprofessionisti in animali da reddito,il 47% da liberi professionisti in ani-mali da compagnia ed il 6% da ve-terinari aziendali.Molto interessanti i risultati desuntidal questionario: il 57% conosce ifitoterapici, ma solo 66 intervistati lihanno prescritti, tra questi inoltre,55 ammettono che sia loro sia ilcliente sono rimasti soddisfatti del-la terapia adottata.Alla domanda: “come considera lafitoterapia”, questa è stata classifi-cata una pratica terapeutica dal36%, una medicina alternativa dal

61% ed una forma di placebo dal3% dei compilatori. Un’alta percentuale (49%) affermache i propri clienti non richiedonomai la prescrizione di tali farmaci. Di particolare rilievo il fatto chel’80% tra i colleghi intervistati con-sideri i fitoterapici comunque me-no tossici e meno dannosi dei far-maci convenzionali; nonostanteciò solo il 2% baserebbe la suapratica clinica esclusivamentesulla fitoterapia. Da tenere in con-siderazione però che il 77% nonesclude che possano interagirecon altri farmaci.Dallo studio emerge come i fitote-rapici molto spesso non venganoconsiderati dei veri e propri farma-ci e siano ritenuti sostanzialmenteinnocui e comunque più sicuri deimedicinali convenzionali. Tale con-

vinzione ha grosse implicazioni infarmacovigilanza [4], poiché spes-so si è portati a non associare l’e-ventuale reazione avversa all’erbamedicinale, talvolta somministrataliberamente dal proprietario. Sulla base di quanto illustrato rite-niamo sia opportuno in futuro: 1. studiare la frequenza nell’uso

dei fitofarmaci negli animali, an-che in territori diversi dalle pro-vince interessate dall’indagine;

2. verificare quali sono i prodottimaggiormente utilizzati;

3. informare e sensibilizzare la ca-tegoria dei veterinari liberi pro-fessionisti affinché durante l’a-namnesi si informi sull’eventualeutilizzo di fitoterapici da partedel proprietario;

4. informare e sensibilizzare le ca-tegorie dei farmacisti e degli er-

boristi affinché comunichino aiproprietari che le possibili rea-zioni avverse possono esseresegnalate al proprio veterinarioo al Centro di FarmacovigilanzaVeterinaria di Sassari(http://cfv.uniss.it).

Bibliografia1) POPPENGA RH., “Herbal medicine:

potential for intoxication and interac-tion with conventional drugs” ClinTech Small Anim Pract 2002Feb;17(1):6-18.

2) CUPP M.J., “Herbal remedies: ad-verse effects and drug interactions”Am Fam Physician. 1999 Mar1;59(5):1239-45.

3) MEANS C., “Selected herbal ha-zards” Vet Clin North Am Small Ani-mal Pract 2002 Mar;32(2):367-82.

4) DE SMET P.A.G.M., “An introductionto herbal pharmacovigilance.” In:“Adverse Effects of Herbal Drugs”Vol.3 DE SMET P.A.G.M., KELLERK., HANSEL R., CHAMDLER R.F.,Berlin, Heidelberg: Springer-Verlag,1997: 1-13.

Indagine sulla conoscenza dei medici veterinari in materia di fitoterapia

di Silvia Gianorso

e Michela Loriga

CFV Sassari, DBA farmacologiafacoltà di medicina veterinaria

Silvia Gianorso

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Page 4: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 5

Sono un giovane Medico Veterinario, di 32 anni...

ho anche un Dottorato di ricerca in “Alimentazione e Tecnologie de-gli allevamenti”, e sono iscritto alla SCIVAC, dico giovane perché or-mai la vita media dell’uomo è talmente aumentata (come anche l’etàpensionabile) che in pratica avrei ancora molti anni da dedicare allaprofessione. Ho intrapreso gli studi Veterinari quel dì per amore del-la medicina e degli animali però oggi mi sento tradito da tutto ciòche ruota intorno al mondo della medicina veterinaria.Vi scrivo questa e-mail in un momento di crisi mistica, se così si puòdire, in quanto non vedo il mio futuro in maniera positiva sia perquanto riguarda la vita sociale che soprattutto professionale. Leggonella vostra pagina web che l’”A.N.M.V.I. è una Federazione di As-sociazioni Professionali Veterinarie che ha l’obiettivo statutario di av-viare progetti di riqualificazione e tutela della professione veterinariae di realizzare servizi e iniziative d’ausilio professionale per i mediciveterinari”, credo che Voi siate convinti del vostro operato perònon sono convinto dei risultati raggiunti. Recentemente sulla rivi-sta “Professione Veterinaria” leggo che andate orgogliosi di averecirca 11500 Veterinari Italiani iscritti nelle varie associazioni, scusa-te ma io sarei poco compiaciuto di questo viste anche le prospettivelavorative future nella professione veterinaria da Voi pubblicate (peril 2020 il numero dei Veterinari Italiani con questo ritmo dovrebberaddoppiare a fronte di una capacità occupazionale in forte crisi). Ame dispiace dirlo ma sono molto scontento del Vostro operato inquanto da quando sono Medico Veterinario (dal 1998) la professio-ne ha raggiunto livelli tecnici alti, perché la Medicina Veterinaria nelMondo si è evoluta, ma in Italia la figura del Veterinario non si è perniente evoluta, anzi, vedo che regredisce e sicuramente non si è ri-qualificata e tantomeno non vedo nessuna tutela.Ministeri: Il ministro Moratti non conosce neanche che esistono iVeterinari disoccupati, forse le associazioni di categoria hanno tal-mente qualificato la nostra professione che alla gente comune sem-bra che il Veterinario è come il Dentista (dopo il Notaio ed il Farma-cista la professione più redditizia) e quindi ci si può permettere diaprire una nuova facoltà a Catanzaro (io vorrei che fosse aperta unafacoltà a Pitino, paese vicino Camerino dove sicuramente serve ilVeterinario).Università: l’università Italiana è un comparto stagno dove la vita èidilliaca, basta pagare le tasse che sicuramente qualcuno ti dà infatidico pezzo di carta dove c’è scritto: conferiamo a Tizio la Laureain Medicina Veterinaria, laurea che non è minimamente riconosciu-ta in Europa. Dopo la Laurea vuoto assoluto, nessun rapporto con leaziende private e neanche con la aziende pubbliche (vedi AUSL,SSN). Dopo la pacchia e la goliardia il vuoto oppure il papà. Vergo-gna.Governo: Il Fisioterapista emette ricevute fuori dal campo IVA inquanto operatore sanitario ed il Veterinario emette ricevute con IVAal 20%, noi non tuteliamo la salute pubblica (l’ANMVI non si devevantare che il veterinario italiano è il più rigido in Europa nei control-li sugli alimenti di origine animale). Ricordo che le ricevute emessedai veterinari pubblici per prestazioni professionali su animali dacompagnia sono esenti da IVA (rasentiamo la pazzia fiscale).Istituzioni: I servizi Veterinari delle AUSL sono saturi quindi non pos-sono assumere nuovi Veterinari (almeno per dare un tocco di giovi-nezza alle strutture pubbliche) invece vediamo continuamente nuoviassunti in concorsi banditi di nascosto, pubblicati sulla Gazzetta Uf-ficiale un mese prima della scadenza (se non compriamo la G.U. nonsapremo mai la loro esistenza) per di più la legge prevede dei re-quisiti per poter partecipare ai concorsi fatti ad hoc per avvantag-giare coloro che già lavorano nelle AUSL. Ricordo che durante il mioDottorato facevo lezione agli specializzandi, corsi di specializzazio-ne vergognosi che però pregiudicano l’ingresso ai posti pubblici. InItalia abbiamo istituito il Ministero per le pari opportunità, mi sembrache nel nostro paese ci sia di tutto, paesaggi stupendi, divertimentia non finire, opere d’arte uniche al mondo ma sicuramente non ci so-no le pari opportunità. In Europa (guardare Vet Rec, Nature Job,ecc.) i concorsi da professore, ricercatore, posti pubblici vengonopubblicati in modo che se anche non lo cerchi lo vedi o per di più tiavvisano con e-mail, fax, posta, telefono.Albo: L’albo professionale non ho capito ancora cosa faccia, con-trolla, aiuta, informa, booo. Forse serve per qualcosa che io comeiscritto non ho ancora capito. Pubblicità sanitaria, restrittiva al mas-simo per i Veterinari, però quando un iscritto informa il proprio alboche un collega ha violato questa norma la risposta è: perché non lofai anche tu??????? Pazzesco, mi ripeto.ENPAV: Uno dei pochi istituti previdenziali che si vantava di esserein attivo.

Caro Collega,

la SCIVAC, la prima delle associazioni nazionali che fanno riferimentoall’ANMVI, è nata 20 anni fa e ti posso assicurare che ha fatto cresce-re il veterinario italiano sia scientificamente che professionalmente. Pur-troppo, la forte crisi che ha colpito il nostro settore negli ultimi anni hacongelato questo processo di crescita. C’è forte concorrenza, conflit-tualità e scadimento professionale. Ne risente anche il nostro ruolo diAssociazione Professionale. I nostri sforzi sono continui, ma spessovani perché cadono nella più assoluta indifferenza della Categoria. Inquesto modo noi veterinari rischiamo di essere perdenti nei confrontidelle istituzioni e mettiamo a repentaglio l’immagine che con fatica cistiamo costruendo.Sul Ministro Moratti e sull’Università: la nostra battaglia principale èsempre stata quella di contenere il numero di iscritti alle Facoltà di Ve-terinaria e quindi dei laureati. La lettera del Ministro che giustificava, inrisposta agli interventi fortemente critici e duri della FNOVI, dell’ANMVIe della Conferenza dei Presidi, l’apertura del corso di laurea a Catan-zaro è una vera e propria presa in giro. Comunque l’ANMVI ha già pre-sentato ricorso al TAR del Lazio contro questa decisione del Ministro etanto per darti una indicazione anche di cosa significa questo in termi-ni economici la nostra associazione dovrà sostenere una spesa di cir-ca 20.000 euro. Non dimentichiamo che se non si ferma Catanzaro citroveremo di seguito Udine, Viterbo e Palermo. Da anni cerchiamo dicollaborare con il mondo universitario ma mentre troviamo attenzione edisponibilità ad un confronto con alcune facoltà con altre i rapporti so-no estremamente difficili. Molti problemi potranno essere superati sol-tanto con una seria riforma del sistema universitario italiano.Governo/IVA. Con la essenziale collaborazione dell’On. Mancuso, uni-co deputato veterinario, l’ANMVI è riuscita a portare, dopo un com-plesso iter parlamentare, la proposta di riduzione dell’IVA al 10% sulleprestazioni veterinarie private in discussione come emendamento allaFinanziaria. La risposta di Tremonti, dopo il nostro secondo tentativo, èstata ufficiale e perentoria: la materia è di competenza dell’UE. Pur-troppo è vero, tutte le aliquote ridotte o le esenzioni sono di competen-za della Comunità Europea. L’ANMVI si è mossa anche a questo livellosia direttamente attraverso i parlamentari europei italiani sia attraversola UEVP e la FVE, organismi che rappresentano la veterinaria europea.La Commissione Europea nella revisione delle aliquote ha però rifiuta-to ogni possibile nuova deroga alle aliquote applicate ed ha messo an-che in discussione quelle ancora in vigore. Avrai certamente letto chela Commissione voleva togliere da subito, fra le altre, anche quella ri-dotta sull’acquisto della prima casa. Non credo quindi che ci possanoessere molte speranze per le nostre richieste. Restano comunqueesenti le prestazioni veterinarie svolte da una struttura pubblica nellasua specifica funzione di salute pubblica mentre saranno sempre sog-gette a IVA del 20% quelle che pur svolte dalle ASL o da dipendentipubblici si rivolgono direttamente al privato.Istituzioni. In Italia siamo specialisti nel trovare il modo di evitare nor-me e regole. Non mi meraviglia quindi tutto quanto tu denunci di irre-golare e clientelare. In alcuni casi l’ANMVI è anche intervenuta su ri-chiesta di colleghi ma non è semplice. Quello che ti posso assicurareè che globalmente il numero dei veterinari pubblici continua a diminui-re, chi va in pensione normalmente non viene sostituito e si cerca disopperire alle carenze di personale con convenzioni temporanee conliberi professionisti. L’ANMVI ha sempre difeso questi posti di lavoro siaperché riducono le possibilità di impiego della categoria sia perché sirischia che vengano dati ad altre figure professionali che costano mol-to meno alla struttura pubblica. Albo/Enpav. Le tue lamentele verso gli Ordini e l’ENPAV non sono pro-priamente di nostra competenza. Ti posso soltanto dire che l’ANMVIsostiene la FNOVI e riconosce la necessità che questo organismo isti-tuzionale abbia più forza, più dinamica. I risultati in parte si sono già vi-sti (gestione del farmaco, petcorner, terapia del dolore, veterinarioaziendale, strutture veterinarie, ecc.) ed altri speriamo arrivino a breve(ad esempio il tariffario nazionale). A proposito di strutture desidero ri-cordare che il testo approvato non è purtroppo quello originale da noiproposto in quanto durante il suo iter, soprattutto in conferenza Stato-Regioni, ha subito varie modifiche. Dovremo quindi confrontarci anco-ra con le varie regioni ma non dimentichiamo che la mancanza di que-sto testo avrebbe portato all’utilizzo, anche per la veterinaria, delle nor-mative previste per le strutture mediche che per noi sono fortemente ri-gide e penalizzanti.Per quanto riguarda l’ENPAV credo che il nostro ente stia subendo lasituazione di crisi di tutto il settore previdenziale ma fra tutti sia quellogestito meglio. Certamente dovranno essere apportate delle modificheche il Consiglio sta già decidendo ma ti ricordo che l’alternativa all’EN-PAV sarebbe stato l’INPS e credo che sia inutile aggiungere altri com-menti.

5ANMVI INFORMA

Spettabile ANMVI, mi sento tradito...

laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2004

A bbiamo chiesto alCollega Sciannima-nico di poter pubbli-

care la sua lettera (v. box) e didedicargli uno spazio importan-te, perché da un lato esprimesentimenti di delusione e risen-timento diffusi e condivisi datanta parte della veterinaria edall’altro perché tocca più omeno tutti i problemi del nostrosettore. Da qualche anno ilmondo veterinario sta attraver-sando una crisi profonda. I piùcolpiti sembrano essere i col-leghi che si sono laureati nel-l’ultimo decennio e che si sonotrovati a dover affrontare unmercato del lavoro ormai satu-ro. I motivi di questa crisi sonovari e specifici del nostro setto-re, ma a questi si sono aggiun-ti quelli legati alla congiunturaeconomica che stiamo vivendoe che rende tutto ancora piùdrammatico. Se i nostri dati sono esatti il ca-lo di lavoro nel 2003 è stato dicirca il 10% ed ha colpito un po’tutti, anche quelli che superati i50 anni erano convinti di potersiconsiderare arrivati. Le princi-pali cause della crisi del settore,tanto per ricordarle, sono: trop-pi veterinari, troppe facoltà enon sempre di grande livello,troppi ambulatori, competenzecontese da altre categorie,scarso peso politico e ridottaforza contrattuale. Dobbiamoaggiungere, per onestà, che iveterinari esprimono anche unaforte individualità, scarso sensoassociativo e qualche volta po-ca serietà professionale. La lo-gica “mors tua vita mea”, noncerto vincente nel medio termi-ne, è spesso invece applicata.L’ANMVI oggi può dichiarare dirappresentare circa 11500 me-dici veterinari; questo le dà laforza di presentarsi alle istitu-zioni politiche con un certo pe-so “contrattuale” ed essereascoltata. Ma non ci vantiamodi contare 11500 veterinari! An-zi lo diciamo con estremapreoccupazione. La SCIVAC,per citare il caso più preoccu-pante, al 31 Dicembre 2003aveva 8324 iscritti e ad oggi so-no già circa 350 quelli nuoviper il 2004. È un numero tre vol-te superiore a quello delle as-sociazioni francese e inglese.C’è poco da vantarsi e molto dalavorare! 5700 ambulatori in Ita-lia sono una follia e il malcon-tento si tocca con mano. Lotocchiamo con mano e letterecome questa lo testimoniano.L’ANMVI è nata solo quattro an-ni fa e di certo non può fare mi-racoli, ma si dà da fare. LaFNOVI non è da meno e, se vo-gliamo essere obiettivi, ha por-tato a casa dei risultati. Questala premessa. A fianco della let-tera, le risposte alle argomenta-zioni del Collega Sciannimani-co, che ringraziamo.

Page 5: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 5

la

Ora viene fuori che nel 2010 inco-minceranno i debiti, quindi biso-gna aumentare le entrate a disca-pito dei Giovani Veterinari Disoc-cupati, tutto ciò nasce da un pa-pocchio fatto per aiutare i pensio-nati che con due delle vecchie liresi ritrovano pensioni rispettabili.ANMVI: Per 6 mesi ho letto arti-coli su articoli sul decreto Sir-chia, bene cosa è cambiato. Inparlamento il nostro rappresen-tante vale come il 2 di picche.L’associazione si occupa di Ma-

ster, corsi, EFSA, fondo sanita-rio, ECM (se vogliamo copiare iCPD o altro dei paesi esteri dob-biamo avere una base solida).ECM in Italia vuol dire fiducia(come la Parmalat), ci rendiamoconto che è impossibile istituireuna Educazione Continua se giàla prima educazione che ci vieneimpartita dalle Università non èper nulla “Continua”.I Veterinari colleghi: La colpa ditutto rimane la nostra categoriache non riesce a riqualificarsi. I

nostri clienti spesso non ci chia-mano più Dottori perché non sia-mo neanche minimamente con-siderati tali. Ci comportiamo dacommercianti ignoranti, non riu-sciamo a fare un discorso senzaerrori grammaticali, non usiamotermini scientifici, non emettiamomai un certificato firmato e com-prensibile, non emettiamo rice-vute per timore di ritorsioni. Or-mai la nostra non è una profes-sione intellettuale ma un com-mercio di idee e prestazioni sot-

topagate. Cara ANMVI, ora misono sfogato e mi sento un po-chino meglio. Lo so che domanisarà lo stesso e non sarà cam-biato niente, anzi ogni giornopeggiora, però la forza della di-sperazione mi dà la speranza el’amore per la Medicina e gli ani-mali mi danno la voglia di conti-nuare. Prego di volermi risponderee spero che i miei figli possano es-sere Veterinari con la V maiuscola.

Sciannimanico dott. Davide,San Benedetto del Tronto (AP)

ANMVI. Dopo la nostra raccoltadi firme ripresa da vari quotidianied in diretta dal TG1 il Ministro hadato la sua disponibilità ad unconfronto con il mondo veterina-rio. Dopo vari incontri in questigiorni dovrebbe essere presenta-to il testo del decreto sui cani pe-ricolosi che, secondo quanto as-sicuratoci dal ministero, dovreb-be tener conto di molte delle no-stre richieste. Inoltre, sempre inquesti giorni è stata creata unacommissione che dovrà affronta-re l’applicazione della 281 edeventuali modifiche. In questaCommissione siamo presenti siacome ANMVI che come SCIVACed abbiamo già pronte varie pro-poste riferite all’abbandono, aicanili, all’anagrafe, ecc. Anchequesta può essere un’occasioneper noi importante. Per quanto ri-guarda l’ECM ti ricordo chel’ANMVI pur riconoscendo il prin-cipio doveroso di un obbligo del-l’aggiornamento continuo a ga-ranzia del cliente e della nostrastessa professionalità ha semprecontestato il sistema in quantonon adatto al mondo veterinario everamente assurdo per variaspetti gestionali. Certamentenon si può andare avanti in que-sto modo, abbiamo chiesto ur-genti modifiche che ad oggi, no-nostante le promesse, non sonoancora state realizzate. Se nonsaremo ascoltati siamo pronti afare azioni anche pubbliche percontestare la superficialità e l’in-capacità di chi al ministero ha laresponsabilità del sistema.Colleghi. Non credo che tutti iproblemi della veterinaria deb-bano essere ascritti all’imprepa-razione, ignoranza e non profes-sionalità dei colleghi, come tuscrivi. Certamente questo aspet-to ha una sua importanza ed inparte l’argomento l’ho già affron-tato nell’introduzione di questamia risposta. Credo che la cate-goria debba crescere ancoramolto per trovare la rispettabilitàed il riconoscimento che la no-stra professione merita è peròanche vero che molti dei proble-mi che dobbiamo affrontare di-pendono solo in parte da noi mada situazioni politiche, economi-che ed istituzionali con le quali ciscontriamo ogni giorno congrande fatica. Certamente se ilcollega Mancuso, che oggi co-me deputato si attiva moltissimoper tutta la categoria sia all’inter-no delle commissioni parlamen-tari sia all’interno del suo partito,diventasse Ministro della Saluteavremmo qualche possibilità inpiù di risolvere i nostri problemima per ora ci dobbiamo confron-tare con Sirchia che certamentenon ha dimostrato, al di là di bel-le parole, grande attenzione ver-so di noi. Spero di essere riusci-to, sia pure nella sintesi dei varipunti, a darti risposte che possa-no essere esaurenti e sufficientia chiarire le diverse situazioniche stiamo vivendo.

Carlo Scotti, Vice presidente ANMVI e

Direttore di ProfessioneVeterinaria

PROFESSIONE VETERINARIA 5/20046ANMVI INFORMA

Page 6: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 5

Arrivano anche in Italia gli “Hearingdogs”, cioè i cani per audiolesi che,addestrati a segnalare alle personenon udenti la presenza di suoni abi-tuali come il campanello della porta,la sveglia, il telefono e ancora ilpianto di un bambino, l’allarme an-tincendio, le sirene di veicoli d’e-mergenza, ecc., diventano dei verie propri compagni di vita di chi èportatore di questo tipo di handicap.Claudio de Cato, ResponsabileTecnico Attività dell’A.N.U.C.S.S. on-lus (Associazione Nazionale Utilizzodel Cane per Scopi Sociali) ha spie-gato all’ANMVI che cosa prevede ilprogetto proposto a Roma finanzia-to dalla stessa provincia per adde-strare cani d’assistenza per sogget-ti non udenti.

IL PROGETTO DI ASSISTENZA APERSONE AUDIOLESE“In particolare - spiega Claudio deCato - vorrei descrivere quest’ultimoprogetto, che prevede la prepara-zione di alcuni Cani di assistenzaper persone non udenti ed audiole-se. Già di largo uso in Gran Breta-gna e negli Stati Uniti, gli “HearingDogs” sono i cani per gli audiolesi; ilcompito del cane è quello di segna-lare la presenza di suoni abituali nel-la vita quotidiana.Talvolta la persona audiolesa puòsentirsi isolata, non soltanto dallaconversazione ma anche dai se-gnali di pericolo, emergenza ed al-larme. Nostro scopo è di addestrarecani come “orecchie udenti”. GliHearing Dogs riconoscono i suoni eli segnalano al proprietario portan-dolo alla fonte del suono. Il cane of-fre, oltre alla compagnia, un sensodi sicurezza. Possono essere adde-strati anche a riconoscere altri ru-mori secondo le necessità dellapersona audiolesa. Il cane, capacedi discriminare i vari suoni, va diret-tamente dal padrone, lo tocca e loporta alla fonte del rumore oppurelontano dal pericolo”.

L’ADDESTRAMENTO“Molto importante - continua de Ca-to - è la fase della socializzazionedel Cucciolo, il quale dovrà riceverele giuste “dosi” di esperienze positi-ve con il mondo esterno, imparandoa non aver paura dei rumori improv-visi e delle nuove situazioni createdalla città. Egli dovrà quindi socializ-zare “con l’ambiente”, “con le per-sone estranee” e “con altri cani”.Per questa fase vengono utilizza-te delle figure particolari che noidefiniamo “socializzatori”: saran-no loro stessi che si occuperannodella gestione quotidiana del Ca-ne, seguendolo in tutto il percorsodi addestramento, che verrà svol-to assieme agli Istruttori dell’Asso-ciazione. I Cani inseriti nel pro-gramma dovranno seguire tutti icontrolli previsti dalla profilassiveterinaria, oltre ad essere testatisotto l’aspetto caratteriale, di tem-peramento ed attitudine; questeultime caratteristiche fondamen-tali per l’addestramento, che pre-vede una reattività ai suoni”.

IL RUOLO DEL VETERINARIO“Nelle attività che prevedono la pre-parazione di cani d’assistenza svol-ge un ruolo - sottolinea il responsa-bile tecnico dell’ANUCSS - impor-tante la figura del Veterinario, il qua-le viene investito fin dal controllo deisoggetti utilizzati per l’accoppia-mento, durante il periodo di gesta-zione della madre, nel parto e du-

rante lo svezzamento della cuccio-lata. Dovrà poi predisporre i proto-colli dei controlli periodici di routine,nonché prevenire o risolvere even-tuali problemi che potrebbero insor-gere. Inoltre anche nei programmi diAttività e Terapie Assistite che l’As-sociazione svolge presso vari centridi riabilitazione e residenze sanita-rie, che prevedono quindi sia l’ac-

cesso dei cani all’interno di ambien-ti confinati che il contatto degli ani-mali con pazienti a rischio, la figuradel Veterinario riveste un ruolo im-portante ed è prevista nel Gruppomultidisciplinare che dovrà stilare ilprotocollo d’intervento e, sempre alVeterinario, è affidata la supervisio-ne scientifica del progetto stesso,per la tutela del paziente ed il rispet-

to del benessere del Cane; quest’ul-timo principio è fondamentale per lariuscita di tutti progetti che prevedo-no l’ausilio di animali in progetti diPet Therapy. L’ANUCSS si avvaledella collaborazione di diversi Vete-rinari per le relative profilassi ed inparticolare nello Staff multidiscipli-nare è presente il Dr. Alessandro Va-lentini - Medico Veterinario”. ■

7

Hearing Dogs, anche in Italia arrivano i cani per non udentil progetto è sostenuto dalla Provincia di Roma

laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2004ANMVI REGIONE

Page 7: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 5

la

I l 30 gennaio scorso l'ANMVIha ospitato nella sua sededi Palazzo Trecchi l'On.

Mario Mauro (FI) deputato al Par-lamento Europeo eletto nelle liste

di Forza Italia. L'incontro è statol'occasione per illustrare all'OnMauro, membro della Commissio-ne per la cultura e l'istruzione delParlamento UE, l'attività culturale

PROFESSIONE VETERINARIA 5/20048ANMVI IN BREVE

Gualtiero Tanturli (ANMVI LIGURIA), Giancarlo Belluzzi (Tesoriere ANMVI)

l'Eurodeputato Mario Mauro e il Vice presidente ANMVI Carlo Scotti.

LEGGI IN GAZZETTA

Gazzetta Ufficiale

Serie Generale n. 21 del 27-1-2004MINISTERO DELLA SALUTEAutorizzazione all’immissionein commercio della specialitàmedicinale per uso veterinario“Frontline Combo Spot-Ongatti”Modificazione dell’autorizza-zione all’immissione in com-mercio della specialità medi-cinale per uso veterinario “Lin-cosint 110”Modificazione dell’autorizza-zione all’immissione in com-mercio della specialità medi-cinale per uso veterinario “Fu-ciderm”Modificazione dell’autorizza-zione all’immissione in com-mercio della specialità medi-cinale per uso veterinario“Neo VetCillin LA”.

Gazzetta Ufficialedell’Unione Euro-pea

C 24, 28 gennaio 2004Nota esplicativa relativa alla ri-duzione del rischio di trasmis-sione degli agenti delle encefa-lopatie spongiformi animali at-traverso medicinali ad usoumano o veterinario(EMEA/410/01 Rev. 2 - ottobre2003) adottata dal Comitatoper le specialità medicinali(CPMP, Committee for Proprie-tary Medicinal Products) e dalComitato per i medicinali veteri-nari (CVMP, Committee for Ve-terinary Medicinal Products)

L 27, 30 gennaio 2004Commissione 2004/93/ECDecisione della Commissione,del 29 gennaio 2004, recantemisure di protezione relative al-l’influenza aviaria in taluni pae-si asiatici per quanto riguardale importazioni di volatili diversidal pollame [notificata con ilnumero C(2004) 257]

L 29, 3 febbraio 2004Consiglio 2004/99/ECDecisione della Commissione,del 29 gennaio 2004, relativaad una partecipazione finan-ziaria della Comunità alla valu-tazione dei metodi di individua-zione delle proteine animali tra-sformate nei mangimi [notifica-ta con il numero C(2004) 131]

L’Onorevole Mario Mauro a Cremona

del centro studi di Palazzo Trecchie l'attività d'aggiornamento pro-fessionale proposta ai medici ve-terinari da SCIVAC, SIVAE, SIVAR,SIVE, AIVEMP. ■

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9IN RETE

laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2004

I l disco fisso, meglio cono-sciuto col termine inglese di“hard disk”, è un elemento

del computer che, anche nel re-cente passato, non è stato presoquasi mai nella sua giusta consi-derazione e importanza. Di fatto ildisco fisso è un recipiente elettro-nico dove vengono conservateper lo più le informazioni di cui l’u-tente non ha un bisogno immedia-to e fa parte della categoria dellecosiddette “memorie di massa”,così come i floppy disk di vario ti-po presenti in commercio.Il supporto magnetico di questememorie (la cosiddetta superficiedel disco), è suddiviso in una se-rie di cerchi concentrici chiamatitracce che iniziano dal bordoesterno fino ad arrivare alla partepiù interna. La quantità delle tracce varia se-condo il tipo di disco ed è a suavolta suddivisa in diversi segmen-ti adiacenti chiamati settori. I set-tori contenuti nelle tracce e letracce contenute sulla superficiedel disco vengono identificati condei numeri.Per memorizzare un file su disco,il sistema operativo utilizza ungruppo di settori chiamati cluster,cioè unità di allocazione di dimen-sione standard, che possono es-sere collocati in una parte qual-siasi del disco. Tale caratteristicaimpone all’utilizzatore l’effettua-zione, di tanto in tanto, della de-frammentazione del disco. Infatti,qualora quest’ultimo fosse fram-mentato, determinerebbe l’effet-tuazione di continui spostamentidella testina di lettura/scrittura im-pegnata a leggere i diversi seg-menti di file sparsi in modo disor-dinato sulla superficie del disco.Ovviamente, tale inevitabile com-portamento del PC implica l’inevi-tabile rallentamento di tutto il si-stema, a danno dello spirito disopportazione dell’utilizzatoreinformatico.Il sistema FAT può essere 16 o 32:nel primo caso il sistema può ge-stire al massimo 65.536 cluster equindi, di conseguenza, un harddisk, ad esempio, da 1,3 Gb, puòcontenere cluster da 32 Kb. Inpratica, quindi, un file anche mol-to piccolo (ad esempio un’imma-gine GIF o JPG di soli 250 byte),verrà ad occupare comunque uncluster.Nel secondo caso, cioè con FAT32, caratteristica insita da Win-dows 98 in avanti, il sistema puògestire cluster a partire da 4 Kb,senza la possibilità, quindi, di per-dita dei dati come avveniva conFAT 16.

Il file system NTFSCon l’avvento di Windows XP, l’u-tente ha l’opportunità di effettuareconversione del file system daFAT32 a NTFS (NT File System).Questo nuovo standard è sicura-mente raccomandato per utilizza-

re Windows XP e presenta tutte lerisorse della FAT con in più il van-taggio di una maggior sicurezza,di una migliore compressione deldisco fisso e di rappresentare l’i-deale supporto per hard disk dienormi dimensioni, che possonoraggiungere i 2TB (TeraBytes)!La FAT32, invece, costituisce laversione avanzata della FAT e puòessere utilizzata con hard disk ri-gidi di ridotte dimensioni (da512MB a 32GB) ma, a differenzadel sistema NTFS, garantisce lacompatibilità con tutti i sistemioperativi.

Il disco fisso più adattoVisto l’incremento di programmisempre più voluminosi e dell’av-vento della multimedialità, è chia-ro che la capacità minima di unhard disk dovrebbe essere di al-meno 80 Gb, senza contare cheoccorrerà considerare la disponi-bilità di una memoria cache inte-grata per velocizzare gli accessiai dati.

EIDE e SCSII dischi EIDE (Enhanced Integra-ted Device Electronics) presenti incommercio sono abbastanza ve-

loci e sono idonei per quasi tuttele applicazioni. Per un EIDE è be-ne orientarsi su una velocità di ro-tazione di 5400 giri al minuto conun tempo di accesso inferiore ai15 millisecondi. In ogni caso, piùgrande sarà la velocità di rotazio-ne e maggiori saranno i dati letti aparità di tempo.Un altro vantaggio di questi dischiè che i controller EIDE sono inte-grati su tutte le schede madri ehanno un costo contenuto.Se, invece, si hanno esigenze parti-colari, è consigliabile rivolgere l’at-tenzione su uno SCSI (Small Com-

puter Standard Interface) che, co-munque, è generalmente più costo-so e richiede un adattatore. ■

Il disco fisso questo sconosciutoCon l’avvento della multimedialità, questo componente hardware, le cui caratteristiche sono poco conosciute, ha assunto maggior importanza

di Fabrizio Pancini

Caratteristiche tecniche degli Hard Disk

Average seek time Tempo medio di ricerca È il tempo medio impiegato dal discoper spostare le testine di lettura/scritturaper raggiungere una specifica traccia.

Average latency Latenza media È il tempo impiegato dal disco per farruotare i piatti fino alla sistemazionedella traccia richiesta sotto le testine.

Average access time Tempo medio di accesso Individua il tempo impiegato dal discoper trovare un blocco dati.

Data transfer rate o Troughput Velocità di trasferimento Velocità di lettura/scrittura al momento dei dati del corretto posizionamento delle

testine. Tale valore è importante qualorasi utilizzino applicazioni grafiche.

Burst data transfer rate Velocità di trasferimento in È la velocità di lettura delle informazioni burst-mode o transfer esterno contenute nel buffer dell’hard disk.

Sustained Transfer rate Velocità di trasferimento Identifica l’effettivo rendimento del disco(Internal transfer rate) sostenuto senza l’utilizzazione del buffer.

http://www.vet.ohio-state.edu/docs/lapdog/index.html

Ecco un sito che metterà a du-ra prova le capacità professio-nali di ognuno. Questo portale,realizzato a cura dell’Univer-sità di medicina veterinariadell’Ohio (USA), mi ha colpitoper la rigorosità con cui ven-gono trattati cinque ipoteticicasi clinici che possono pre-sentarsi al professionista chesi occupa quotidianamente dimedicina veterinaria interna.In pratica, una volta scelto uncaso, il navigatore verrà mes-so nelle condizioni di acquisiredati clinici che lo porterannoalla fine ad emettere una dia-gnosi. Tuttavia, solamente co-loro che avranno risposto cor-rettamente ai quesiti posti,avranno superato la prova. Pergli altri, solamente grane vir-tuali a non finire… Divertentenella sua severità.

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10RUBRICA LEGALE E FISCALE

laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2004

S ulla Gazzetta Ufficiale del3 febbraio 2004 è statopubblicato il decreto del

Ministero della Salute 15 luglio2003, n. 388 dal titolo: “Regola-mento recante disposizioni sulpronto soccorso aziendale, in at-tuazione dell’articolo 15, comma3, del decreto legislativo 19 set-tembre 1994, n. 626, e successivemodificazioni”. L’articolo citato nel

titolo, infatti, dispone che “Le carat-teristiche minime delle attrezzaturedi pronto soccorso, i requisiti delpersonale addetto e la sua forma-zione sono individuati in relazionealla natura dell’attività, al numerodei lavoratori occupati e ai fattori dirischio, con decreto dei Ministridella sanità, del lavoro e della pre-videnza sociale, della funzionepubblica e dell’industria, del com-

mercio e dell’artigianato, sentita lacommissione consultiva perma-nente e il Consiglio superiore di sa-nità”. Ed ecco dunque che, pun-tualmente, il decreto in questionedetta norme sulle attrezzature dipronto soccorso di cui le attivitàproduttive che occupano dei “lavo-ratori” dovranno disporre, nonchésulla formazione e sull’aggiorna-mento a cui dovranno sottoporsi i

lavoratori incaricati dal datore di la-voro (o quest’ultimo in prima perso-na, nel caso decida di farsene ca-rico egli stesso) di questo delicatocompito. Vediamo, dunque, le di-sposizioni del decreto rapportateall’attività del veterinario datore dilavoro:- nelle strutture con tre o più la-voratori sarà necessario dispor-re di una cassetta di pronto soc-

corso contenente almeno:Guanti sterili monouso (5 paia). Vi-siera paraschizzi. Flacone di solu-zione cutanea di iodopovidone al10% di iodio da 1 litro (1). Flaconidi soluzione fisiologica (sodio clo-ruro - 0,9%) da 500 ml (3). Com-presse di garza sterile 10 x 10 inbuste singole (10). Compresse digarza sterile 18 x 40 in buste sin-gole (2). Teli sterili monouso (2).Pinzette da medicazione sterili mo-nouso (2). Confezione di rete elasti-ca di misura media (1). Confezionedi cotone idrofilo (1). Confezioni dicerotti di varie misure pronti all’uso(2). Rotoli di cerotto alto cm. 2,5 (2).Un paio di forbici. Lacci emostatici(3). Ghiaccio pronto uso (due con-fezioni). Sacchetti monouso per laraccolta di rifiuti sanitari (2). Termo-metro. Apparecchio per la misura-zione della pressione arteriosa.E infine quanto si ritenesse neces-sario in funzione dei rischi presentinel luogo di lavoro.Inoltre l’attività dovrà essere dotatadi “un mezzo di comunicazioneidoneo ad attivare rapidamente ilsistema di emergenza del ServizioSanitario Nazionale”.Le strutture con meno di tre la-voratori, invece dovranno esseredotate di un pacchetto di medi-cazione contenente almeno:Guanti sterili monouso (2 paia). Fla-cone di soluzione cutanea di io-dopovidone al 10% di iodio da 125ml (1). Flacone di soluzione fisio-logica (sodio cloruro 0,9%) da 250ml (1). Compresse di garza sterile18 x 40 in buste singole (1). Com-presse di garza sterile 10 x 10 inbuste singole (3). Pinzette da medi-cazione sterili monouso (1). Confe-zione di cotone idrofilo (1). Confe-zione di cerotti di varie misure pron-ti all’uso (1). Rotolo di cerotto altocm 2,5 (1). Rotolo di benda orlataalta cm 10 (1). Un paio di forbici(1). Un laccio emostatico (1). Con-fezione di ghiaccio pronto uso (1).Sacchetti monouso per la raccoltadi rifiuti sanitari (1). Istruzioni sulmodo di usare i presidi suddetti edi prestare i primi soccorsi in attesadel servizio di emergenza.E infine quanto si ritenesse neces-sario in funzione dei rischi presentinel luogo di lavoro. Anche in questocaso l’attività dovrà essere dotata di“un mezzo di comunicazione ido-neo ad attivare rapidamente il siste-ma di emergenza del Servizio Sani-tario Nazionale”. Inoltre, indipen-dentemente dal numero di lavora-tori occupati, ogni unità produttivadovrà dotare i propri lavoratori, qua-lora effettuino prestazioni in luoghiisolati, di un pacchetto di medica-zione e di un “mezzo di comunica-zione idoneo per raccordarsi conl’azienda al fine di attivare rapida-mente il sistema di emergenza delServizio Sanitario Nazionale”. Rela-tivamente, poi, alla formazione de-gli addetti al pronto soccorso, que-sti dovranno seguire un corso delladurata minima di 12 ore e frequen-tare un corso d’aggiornamento ognitre anni almeno per quanto attie-ne alla capacità di intervento pra-tico. Chi, invece, abbia già sostenu-to un corso di pronto soccorso pri-ma dell’entrata in vigore del decre-to, potrà limitarsi ai soli aggiorna-menti triennali. ■

Pronto soccorso in azienda: attrezzature minime, formazione e aggiornamento. Nuove disposizioni anche per l’attività veterinaria

di Giorgio Neri

Medico Veterinario, Novara

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A l 10° Congresso Nazio-nale multisala della So-cietà italiana veterinari

per equini (SIVE) la dottoressa PaolaGulden, libero professionista di Vare-se che si occupa prevalentementedi ginecologia, ostetricia e neonato-logia equina, ha illustrato le metodi-che di valutazione del titolo anticor-pale nel puledro neonato.Nella specie equina, a causa dellaplacenta di tipo epiteliocoriale, la tra-smissione degli anticorpi materni alfeto avviene solo dopo la nascita,tramite l’assunzione del colostro. No-nostante il neonato equino presentiuna certa immunocompetenza, aparte minime percentuali di IgG e diIgM, gli anticorpi circolanti nel sierosono, per almeno due-tre settimane,di esclusiva origine materna. L’as-sorbimento avviene per pinocitosi, alivello di cellule specializzate dell’e-pitelio del piccolo intestino del pule-dro. La mucosa intestinale del pule-dro neonato rimane permeabile alpassaggio degli anticorpi per un pe-riodo limitato di 24-48 ore, e presen-ta il picco di assorbimento nelle pri-me 6-8 ore di vita. Dopo questo in-tervallo l’epitelio del piccolo intestinosubisce delle modificazioni che lorendono gradualmente impermeabi-le al passaggio delle IgG. Il livelloematico raggiunge il suo massimopicco dopo le prime 12-18 ore dallaprima poppata. Il livello di IgG as-sorbite dal puledro è direttamentecorrelato al livello di IgG presenti nelcolostro materno. Esso può variareda1,5 a 12 g/l. Si è visto che con-centrazioni di almeno 3 g/l di IgG nelcolostro materno sono in grado difornire livelli plasmatici di IgG >600mg/dl nel foal. Basse concentrazionidi anticorpi nel colostro, dipendentida fattori materni e la mancata o ri-tardata assunzione e/o assorbimen-to del colostro per problemi del pu-ledro, possono quindi determinare ilmancato trasferimento passivo deglianticorpi (Failure of Passive Transfer,FPT). Si parla di FPT quando il livellosierico di IgG nel puledro non rag-giunge i 200 mg/dl. Il livello minimodi anticorpi circolanti che garantisceal neonato una adeguata protezioneanticorpale è stimato intorno ai 400mg/dl di IgG circolanti. Tra i 200 e i400 mg/dl si parla di parziale trasfe-rimento passivo (PFPT). La determi-nazione del livello di anticorpi nelsangue del neonato consente al cli-nico di formulare precocemente unadiagnosi di FPT e quindi di interveni-re tempestivamente con il trattamen-to più adeguato per correggere talecondizione. La valutazione del titoloanticorpale ematico di un puledroneonato, considerate le gravi conse-guenze determinate da quadri diFPT, rappresenta un esame impor-tante per la prevenzione delle pato-logie del primo periodo di vita, e an-drebbe abitualmente inserita nelprotocollo di gestione del post-parto.Esistono diverse metodiche per ladeterminazione del livello di IgG. Lepiù pratiche sono rappresentate daiKit disponibili in commercio, checonsentono determinazioni quantita-tive o semi-quantitative, effettuabili incampo anche da personale nonesperto. Il prelievo si effettua gene-ralmente tra le 18 e le 24 ore dopo ilparto, a livello della vena giugulare,dopo adeguato contenimento delpuledro e disinfezione della parte. Aseconda del test scelto, si può utiliz-zare plasma, siero o sangue intero. Le metodiche per la determina-

zione del livello sierico di IgG so-no diverse:- SRID radioimmunodiffusione singola

(EQUINE RID, VET. IMMUNOGE-NICS, ENGLAND)

- Test di torbidità allo zincosolfato - ELISA test (CITE test, IDEXX, IT,

SNAP test, IDEXX)- Test di agglutinazione (FOAL

CHECK, HAVER LOCKART LAB,USA)

- Test di coagulazione con glutaraldei-de (GAMMA CHECK, VET: IMMU-

NOGENICS LTD, ENG)- Test immunocromatografici (PLA-

SMA FOAL IgG, AGROLABO, IT)La prima metodica rappresenta iltest d’elezione. È una metodicaquantitativa, precisa e affidabilema richiede tempo e va effettuatain laboratorio. Il secondo test, an-ch’esso quantitativo, è poco prati-co e quindi poco adatto all’esecu-zione in campo.Le tecniche di valutazione più in-dicate, in quanto rapide e sempli-

ci da eseguire, sono quindi quellesemiquantitative (ELISA, test diagglutinazione e coagulazione) oquantitative (test immunocromato-grafico). Esistono infatti in com-mercio kit analitici specifici per ilpuledro, forniti di dettagliate istru-zioni per l’uso, che consentonoanche a personale non esperto dieseguire in campo una valutazio-ne sufficientemente precisa perindividuare situazioni di FPT.Le più usate in Italia sono i kit SNAP

test, PLASMA FOAL IgG, reperibiliin commercio nel nostro paese, e ilGAMMA CHECK, che si può ordi-nare in Inghilterra. La semplicità diutilizzo, il rapporto utilità-prezzoestremamente favorevole e la pos-sibilità di fare eseguire l’esame incampo dal personale di allevamen-to rendono questi test un elementoimportante nella gestione del deli-cato periodo neonatale nella specieequina. ■

M.G. Monzeglio

11LA RASSEGNA DI VET-JOURNAL

Valutare il titolo anticorpale nel puledro neonato

laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2004

il1°fluorchinoloneper uccelli da gabbia, da voliera e colombi viaggiatori

Composizione: 100 ml di soluzione contengono:principio attivo: norfloxacina mesilato 6,51 g (pari a norfloxacina base 5 g); ecci-pienti: q.b. a 100 ml.Specie animali a cui il medicinale è destinato: uccelli da gabbia e da volie-ra, colombi viaggiatori.Indicazioni terapeutiche: infezioni sostenute da germi Gram-positivi e Gram-negativi e Micoplasmi. Infezioni dell’apparato respiratorio, gastroenterico, urina-rio e cutaneo. Enteriti aspecifiche. SetticemiaPosologia: aggiungere 3 ml di VEFLOXA in un litro di acqua da bere.Nel caso di un beverino da 50 ml aggiungere 0,15 ml di VEFLOXA, pari a 3 gocce.Durata del trattamento: 7 giorni.Dispensazione: ricetta semplice ripetibile – RSR –Controindicazioni: non note.Avvertenze: non sono stati evidenziati effetti secondari dovuti al trattamento.Qualsiasi effetto indesiderato deve essere comunicato al medico veterinario.Tenere fuori dalla portata dei bambini. Conservare in luogo fresco e asciuttolontano da fonti di calore.L’acqua medicata con VEFLOXA va consumata entro 12 ore dalla preparazione.Evitare la somministrazione nei giorni che precedono la deposizione delle uova.Confezione: flacone da 30 ml con dosatore.

norfloxacina mesilato

Dalla Ricerca Farmaceutica Formenti

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Page 11: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 5

12 laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2004

S arà presto disponibilela quarta edizione delProntuario Terapeutico

Veterinario - Cane, Gatto e Ani-mali Esotici. Il Prontuario sarà ufficialmentepresentato in occasione del 48°Congresso Nazionale MultisalaSCIVAC che si terrà a Rimini dal27 al 30 Maggio 2004, e verrà in-viato gratuitamente a tutti i sociSCIVAC in regola con l’iscrizionedell’anno in corso. In seguito l’o-pera sarà distribuita da EV srl alprezzo di copertina di euro 45,00(euro 35 per i soci delle associa-zioni federate ANMVI).La nuova edizione, sempre a curadi Enrico Febbo, Aldo Vezzoni,Marco Caldin e Tommaso Furla-nello, conserva la consolidatastruttura delle precedenti ed è ilfrutto di un esteso lavoro di revi-sione ed ampliamento di tutte lesezioni.“La sezione monografica - spiegaEnrico Febbo, direttore editorialeSCIVAC - è stata ampliata con l’in-troduzione di ulteriori 75 principiattivi (per un totale di 443), in par-te di recente introduzione in tera-pia, in parte molecole di già con-solidata storia farmacologica cheper diversi motivi erano stateomesse nella edizione del 2001.La sezione legislativa raccoglietutti gli aggiornamenti in materiafino ad aprile 2004.La sezione di laboratorio, quellache forse più delle altre richiedeaggiornamenti ravvicinati, ha su-bito un capillare processo di revi-sione che ha interessato tutti i pa-rametri di riferimento in ematolo-gia/ematochimica. Il protocollo terapeutico dellaleishmaniosi è stato redatto dalprof. Xavier Roura di Barcellona,mentre tutti gli altri hanno subitointerventi migliorativi da partedei rispettivi revisori.Tra le specie esotiche sono stateintrodotte le linee guida di terapiadi pesci, marsupiali, invertebratiacquatici e terrestri, degu e mof-fetta. Per tutte le specie sono sta-ti inoltre rivisti e corretti i dosaggidei principi attivi.

Infine, l’aggiornamento del reper-torio delle specialità medicinali èstato realizzato basandosi sull’ar-chivio farmaci dell’Informatore far-maceutico OEMF, di libero acces-

so per i medici veterinari pressowww.anmvi.it/oemf/, che vieneaggiornato ogni 15 giorni.La Direzione Editoriale dellaSCIVAC persevera nell’aggior-

namento continuo di questo in-sostituibile strumento di lavoro,nel quale confluisce la pregevo-le attività di gruppi di lavoro mul-tidisciplinari di medici veterinari

in Italia e all’estero e il supportotecnico delle aziende farmaceu-tiche del settore. A tutti - con-clude Febbo - va il nostro piùsentito ringraziamento”. ■

SCIVAC: in arrivo la nuova edizione del Prontuario TerapeuticoSarà presentato in occasione del 48° Congresso Nazionale SCIVAC

DALLE ASSOCIAZIONI

Page 12: Professione Veterinaria, Anno 2004, Nr 5

13laPROFESSIONE VETERINARIA 5/2004LETTERE AL DIRETTORE

@

Pubblichiamo alcune precisazioni in-viateci dal Collega Peccati, Presiden-te della SIVAE. Ci scusiamo invecepubblicamente con Riccardo Orusa,responsabile dell’Area Territoriale Sa-nitaria Valle d’Aosta dell’IZS del Pie-monte, Liguria e Val d’Aosta: per ra-gioni di spazio non riusciamo a pub-blicare la sua lettera, le cui precisa-zioni sullo zibetto sono comunque ri-portate nella lettera del Collega Pec-cati. Carlo Scotti

Precisazionidalla SIVAECon la presente intendo correggeree precisare alcune affermazioni noncorrette apparse in due articoli suln° 3/2004 di Professione Veterinaria,a pag. 12. Il primo articolo è intitola-to “Allarme sanitario per le specieesotiche tenute in casa: per la SI-VAE è colpa del commercio illegaled’animali”, il secondo ha titolo “Bloc-cate negli Stati Uniti le importazionidi zibetti”. Il primo articolo attribui-sce alla SIVAE (Società Italiana Ve-terinari per Animali Esotici) afferma-zioni mai fatte da nessun membrodel Consiglio Direttivo. Di certoquanto sostenuto nel titolo non è ilpensiero né la posizione della SI-VAE. Infatti, quanto espresso nell’ar-ticolo in questione dal dr. MassimoMillefanti, vicepresidente SIVAE, è ditutt’altro genere. Pur comprendendole ragioni che necessariamente por-tano a condensare in poche parole ipunti importanti di un articolo, inquesto caso il titolo fa pensare chequanto scritto sia la posizione uffi-ciale della SIVAE. Il che non rispon-de assolutamente al vero. La SIVAEè ben conscia delle problematichesanitarie connesse al commerciod’animali e alla possibilità di trasmis-sione delle malattie, problema anco-ra più grave se gli animali esconodai canali ufficiali in cui, quanto me-no, alcuni controlli sanitari sono ef-fettuati. Tuttavia è sbagliato pensareche gli animali importati legalmentesiano privi di problemi sanitari. Delresto anche nel proseguimento del-lo stesso articolo viene posto l’ac-cento su quest’aspetto quando si ci-ta la dr.ssa Elena Bert che riferiscequanto rilevato su pappagalli impor-tati legalmente (aumento negli ultimianni della percentuale degli uccellipositivi alla malattia delle penne edel becco, o PBFD). L’importazioneregolare dovrebbe garantire (mapurtroppo non sempre è così) lacorretta provenienza degli animali euna serie di controlli sanitari in par-tenza (cioè nei Paesi Esteri) e all’ar-rivo (nelle strutture di quarantenanell’Unione Europea). Le malattieper cui gli animali d’importazionesono controllati sono patologie cherivestono un’importanza particolareper il patrimonio zootecnico o perl’aspetto zoonosico. A titolo d’esem-pio diciamo che per gli uccelli im-portati i controlli vertono su malattiadi Newcastle (detta anche pseudo-peste aviare) e influenza aviare, nelcaso di pappagalli si effettuano con-trolli anche per la clamidiosi mentreper le tartarughe d’acqua si ricercala salmonella. Il mancato riscontrodelle patologie ricercate negli ani-mali in quarantena, non vuol direche gli animali sono sani (come in-vece sembra dire il responsabile CI-TES del Corpo Forestale dello Sta-

to), ma solo che le patologie per cuiesiste l’obbligo del controllo primadell’immissione in commercio nonsono state trovate. Purtroppo moltemalattie infettive non rientrano neicontrolli (prendiamo ancora comeesempio la PBFD degli psittacidi) equesto è uno dei fatti responsabilidella diffusione di alcune patologienegli animali tenuti in cattività. An-che degli animali importati legal-mente. Un altro grave errore presen-te nello stesso articolo, precisamen-te nella parte finale in cui si cita il re-sponsabile LAV per gli animali esoti-

ci, Giovanni Guadagna, è contenutonella frase “…infatti questo roditoreafricano, importato negli Stati Unitiha veicolato tempo fa il vaiolo in unaquarantina di americani (ANSA)”….Probabilmente l’errore iniziale è del-l’ANSA, ma va corretto: il cane dellaprateria è un mammifero americanoe il vaiolo delle scimmie di cui puòessere portatore è stato introdottosul territorio degli USA da ratti afri-cani (il ratto gigante del Gambia,Cricetomys gambianus) importatilegalmente negli Stati Uniti. Purtrop-po le persone colpite sono state un

po’ più di 50. Nel secondo articolorelativo agli zibetti si definisce que-st’animale un felino simile alle don-nole. Ebbene, nessuno dei due è unfelino: le donnole sono mustelidimentre gli zibetti sono viverridi. Ladifferenza dai felini non è da poco:un po’ come dire cane e gatto. An-che in questo caso, l’errore originaverosimilmente dalla nota di agen-zia dell’ANSA, ma è opportuno farela rettifica.

Per il Consiglio Direttivo SIVAEDr Claudio Peccati,

Presidente SIVAE

“Non si comprende perché si insista

nel mescolare la previdenza privata

con norme della previdenza

pubblica che prevedono, per loro

stessa natura, principi incompatibili”

( Maurizio De Tilla, presidente

ADEPP)

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laPROFESSIONE VETERINARIA 5/200414CALENDARIO ATTIVITÀ

La rivista è un settimanalespecializzato rivolto a Medici

Veterinari e operatori del settore

DirettoreCarlo Scotti

Direttore ResponsabileAntonio Manfredi

Coordinamento EditorialeAngelo Franceschini, Sabina Pizzamiglio

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Comitato di RedazionePierpaolo Bertaglia,

Paolo Bossi, Marco Eleuteri,

Giuliano Lazzarini, Pier Mario Piga,

Sabina PizzamiglioAldo Vezzoni

RubricheFabrizio Pancini, Oscar Grazioli,

Maria Teresa Semeraro,Giovanni Stassi,

Segreteria di RedazioneLara Zava

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GraficaFrancesca Manfredi

EditoreSCIVAC - Via Trecchi, 20

26100 CremonaIscrizione registro stampa del Tribunale di Vigevano, n. 1425/03 del 30/12/2003

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StampaPress Point, Abbiategrasso - MI

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0372-403507

Spedizione in abbonamentopostale 45%, art. 2 comma 20/B

legge 662/96 Filiale di Milanoa cura di Centro ProduzioneMailings Scarl - Cusago (MI)

Chiuso in stampa il 6 febbraio 2004

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DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC PUGLIA LA DERMATOLOGIA NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Bari - Relatore: dr.ssa Antonella Vercelli Crediti ECM 5 - Per info: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LIGURIA LA NEUROLOGIA NELL’AMBULATORIO DEL VETERINARIO PRATICO - Genova - Relatore: dr. Massimo BaroniCrediti ECM 4 - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC LOMBARDIA ARGOMENTI DI NEUROLOGIA VETERINARIA - Pavia - Relatore: dr. Marco Bernardini - Crediti ECM 4 Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

SEMINARIO SCIVAC NEUROLOGIA FELINA- Bari - Sheraton Nicolaus Hotel, Via Cardinale Agostino Ciasca 9 - Relatori: dr. Marco Bernardini,dr. Andrè Jaggy - Richiesto accred. ECM - Per info: Paola Gambarotti - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SIVE NEONATOLOGIA - Besnate - VA - Relatore: Dr.ssa Wilkins Pamela Per informazioni: Segreteria SIVE - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

SISCA CASI CLINICI DI MEDICINA COMPORTAMENTALE - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

GIORNATE DI APPROFONDIMENTO PRACTICE MANAGEMENT - Cremona - Crediti ECM: 19 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

CORSO SIANA CORSO DI BASE SULL’ALIMENTAZIONE DEL CANE - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

SEMINARIO NAZIONALE ANMVI LA GESTIONE DEI RIFIUTI SANITARI IN STRUTTURA VETERINARIA PRIVATA - Cremona Richiesto accred. ECM - Per info: Sabina Pizzamiglio - Segr. ANMVI - Tel. 0372/403537 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC SALUTE E QUALITÀ DI VITA FINO ALL’ANZIANITÀ - Cremona - Richiesto accred. ECM - Relatori: dr. Marco Bernardini, dr. Michele Borgarelli, dr. Tommaso Furlanello, dr. Aldo Vezzoni,dr.ssa Sabrina Giussani, dr.ssa Melissa R. Kelly, dr.ssa Fabia Scarampella - Per info: Milena Migliavacca - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403536 - email [email protected]

CONVEGNO NAZIONALE SIVAR MONITORAGGIO DELLA SALUTE, DELLA FERTILITÀ E DELLA QUALITÀ DELLA PRODUZIONE NELL’ALLEVAMENTO DELLA VACCA DA LATTE - Relatore:prof. J. Noordhuizen - Sede: Verona, Ente Fiera - Crediti ECM: 2 - Info: Segreteria SIVAR, Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

CORSO SCIVAC CORSO DI NEUROLOGIA - Perugia - Centro Studi SCIVAC/AVULP - Crediti ECM: 31 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SICIV NUOVI METODI DI PRELIEVO, OSSERVAZIONE E COLORAZIONE IN CITOLOGIA DIAGNOSTICA - CremonaRichiesto accred. ECM - Per info: Elena Piccioni - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC EMILIA ROMAGNA IL PRURITO E TUTTE LE SUE CAUSE - Emilia Romagna - Parma - Relatore: dr.ssa Fabia Scarampella Crediti ECM 5 - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

GIORNATA DI APPROFONDIMENTO SCIVAC MALATTIE LINFO E MIELOPROLIFERATIVE - Cremona - Relatore: dr. Marco Caldin - Richiesto accred. ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC CAMPANIA LE ZOPPIE NEL CANE - Caserta - Relatore: dr. Aldo Vezzoni - Crediti ECM 4 Per informazioni: Monica Borghisani - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO SIVAR ECOGRAFIA PRATICA BOVINA (max 16 posti) - Cremona - Relatori: dr. R. Landriscina, dr. E. Morvillo Richiesto accred. ECM - Info: Segreteria SIVAR, Paola Orioli - tel. 0372/40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

DELEGAZIONE REGIONALE SIVAR FRIULI-VENETO CHIRURGIA NEL VITELLO - Udine, Fac.tà Med Vet. - Relatori: dr. E. Chiavassa, dr. A. Pirovano Crediti ECM: 4 - Info: Segreteria SIVAR, Paola Orioli - Tel. 0372-40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

CORSO SCIVAC CORSO DI DERMATOLOGIA 1a PARTE - Cremona - Richiesto accred. ECM Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SEMINARIO SCIVAC RIPRODUZIONE - Milano - Relatori: dr. Giovanni Majolino, dr. Stefano Romagnoli - Richiesto accred. ECMPer informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

SIDEV GIORNATA DI CASI CLINICI - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

GRUPPO DI STUDIO DI PRACTICE MANAGEMENT GESTIONE DI SERVIZI E GESTIONE DEL DISSERVIZIO - Cremona - Richiesto accreditamento ECM Per informazioni: Elena Piccioni - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403502 - email [email protected]

CORSO SIVAR CHIRURGIA DI BASE NEL BOVINO (max 20 iscritti) - Cremona - Relatori: dr. P. Bossi, dr. E. Chiavassa, prof. M. Gualtieri, dr. V. Marchi, dr. A. Pirovano,dr. D. Pravettoni - Richiesto accred. ECM - Info: Segreteria SIVAR, Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

CORSO SIVAR VALUTAZIONE PARAMETRI AMBIENTALI NELL’ALLEVAMENTO DEL SUINO (max 20 iscritti) - Cremona Relatore: dr.M. Collell - Crediti ECM: 20 - Info: Paola Orioli - Tel. 0372/40.35.39, [email protected], www.sivarnet.it

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC ABRUZZO LA DERMATOLOGIA NELLA PRATICA AMBULATORIALE - Montesilvano (PE) - Relatore: dr.ssa Antonella Vercelli Richiesto accred. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

DELEGAZIONE REGIONALE SCIVAC VENETO ONCOLOGIA CLINICA DEL CANE E DEL GATTO - Monastier (TV) - Relatore: dr. Paolo Buracco - Richiestoaccred. ECM - Per info: Monica Borghisani - Segr. SCIVAC - Tel. 0372/403506 - email: [email protected]

CORSO SCIVAC CORSO DI OFTALMOLOGIA - Cremona - Crediti ECM: 44 Per informazioni: Paola Gambarotti - Segreteria SCIVAC - Tel. 0372/403508 - email [email protected]

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laVETERINARIAPROFESSIONE

IN QUESTO NUMEROCOPERTINA:

SISTEMA MISTO PER LENOSTRE PENSIONI

ATTUALITÀ:• VETERINARIA UNITA CONTRO

OGNI IPOTESI DI PASSAGGIOAL MIPAF

• INDAGINE SULLACONOSCENZA DEI MEDICIVETERINARI IN MATERIA DIFITOTERAPIA, di Silvia Gianorso

ANMVI INFORMA• SPETTABILE ANMVI, MI

SENTO TRADITO...ANMVI REGIONE• HEARING DOGS, ARRIVANO I

CANI PER NON UDENTIIN RETE • IL DISCO FISSO, QUESTO

SCONOSCIUTO, di Fabrizio Pancini

RUBRICA LEGALE/FISCALE

• PRONTO SOCCORSO INAZIENDA. NUOVEDISPOSIZIONI ANCHE PERL’ATTIVITA’ VETERINARIA, di Giorgio Neri

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