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ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI VICENZA DELEGA DI FUNZIONI E TRASFERIMENTO DELLA RESPONSABILITÀ PENALE avv. Guido Butti – avv. Marina Zalin Butti & partners – avvocati Via Leoncino n. 10 – Verona 045/8012901 www.buttiandpartners.com. - PowerPoint PPT Presentation
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BUTTI AND PARTNERS - AVVOCATI
ASSOCIAZIONE INDUSTRIALI VICENZA
DELEGA DI FUNZIONI DELEGA DI FUNZIONI E TRASFERIMENTO DELLA E TRASFERIMENTO DELLA RESPONSABILITÀ PENALERESPONSABILITÀ PENALE
avv. Guido Butti – avv. Marina Zalinavv. Guido Butti – avv. Marina Zalin
Butti & partners – avvocatiVia Leoncino n. 10 – Verona
045/8012901 www.buttiandpartners.com
BUTTI AND PARTNERS - AVVOCATI
INDICE DELL’INTERVENTO:INDICE DELL’INTERVENTO:
1. LE RESPONSABILITA’ DI IMPRESA1. LE RESPONSABILITA’ DI IMPRESA
2. I SOGGETTI RESPONSABILI2. I SOGGETTI RESPONSABILI
3. IL TRASFERIMENTO DELLE 3. IL TRASFERIMENTO DELLE RESPONSABILITA’ RESPONSABILITA’ NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALENELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
4. COME CONFERIRE UNA VALIDA DELEGA DI 4. COME CONFERIRE UNA VALIDA DELEGA DI FUNZIONIFUNZIONI
5. COME GESTIRE LA DELEGA DI FUNZIONI5. COME GESTIRE LA DELEGA DI FUNZIONI
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1. LE RESPONSABILITA’ DI IMPRESA1. LE RESPONSABILITA’ DI IMPRESA
• RESPONSABILITA’ CIVILI (CONTRATTUALI – RESPONSABILITA’ CIVILI (CONTRATTUALI – EXTRACONTRATTUALI) – il danno EXTRACONTRATTUALI) – il danno ambientaleambientale
• RESPONSABILITA’ PENALIRESPONSABILITA’ PENALI
• RESPONSABILITA’ IN MATERIA RESPONSABILITA’ IN MATERIA AMBIENTALEAMBIENTALE
• RESPONSABILITA’ IN MATERIA DI RESPONSABILITA’ IN MATERIA DI SICUREZZASICUREZZA
• RESPONSABILITA’ DA PRODOTTORESPONSABILITA’ DA PRODOTTO
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IL CONCETTO DI RESPONSABILITÀIL CONCETTO DI RESPONSABILITÀ
Con l’espressione responsabilità, in senso giuridico, si vuole indicare quella situazione in cui un soggetto è chiamato a rispondere del chiamato a rispondere del proprio comportamento verso terziproprio comportamento verso terzi.
Si distingue:
nei confronti di soggetti privati: responsabilità responsabilità contrattuale ed extracontrattuale;contrattuale ed extracontrattuale;
nei confronti dello Stato: responsabilità penale responsabilità penale e amministrativae amministrativa
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AZIONE OD OMISSIONE
DOLO – COLPADOLO – COLPA
DANNODANNO
NESSO CAUSALENESSO CAUSALE
RESPONSABILITA’RESPONSABILITA’
OBBLIGO AL RISARCIMENTOOBBLIGO AL RISARCIMENTO
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LALA RESPONSABILITA’RESPONSABILITA’ CIVILECIVILE
1. RESPONSABILITA’ CONTRATTUALECONTRATTUALE
= Deriva dall’inadempimentodall’inadempimento del contratto
2. RESPONSABILITA’ EXTRACONTRATTUALEEXTRACONTRATTUALE
= Consegue alla lesione di un dirittolesione di un diritto al di fuori
di un rapporto contrattuale
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LA RESPONSABILITÀ CIVILE LA RESPONSABILITÀ CIVILE CONTRATTUALECONTRATTUALE
E’ collegata agli obblighiobblighi che un soggetto assume nei confronti di un altro con il quale ha stipulato un contrattocontratto; in caso di violazione degli obblighi violazione degli obblighi contrattualmente assunticontrattualmente assunti, la parte inadempiente sarà tenuta:
1. ad eseguire esattamente l’obbligazione su di lei incombente;
2. a risarcire la parte adempiente degli eventuali danni da questa subiti.
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I principi espressi sono contenuti nei seguenti articoli del codice civile:
Art. 1218 Responsabilità del debitore “il debitore che non esegue esattamente la prestazione dovutanon esegue esattamente la prestazione dovuta è tenuto al risarcimento del dannorisarcimento del danno, se non prova che l’inadempimento o il ritardo è stato determinato da impossibilità della prestazione derivante da causa a lui non imputabile”
Art. 1223 Risarcimento del danno “il risarcimento del danno per l’inadempimento o per il ritardo deve comprendere così la perdita subita dal la perdita subita dal creditore come il mancato guadagnocreditore come il mancato guadagno, in quanto ne siano conseguenza immediata e diretta”
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LA RESPONSABILITÀ CIVILE LA RESPONSABILITÀ CIVILE EXTRACONTRATTUALEEXTRACONTRATTUALE
Art. 2043 del codice civile:
Risarcimento per fatto illecitofatto illecito
Qualunque fatto doloso o colposo, che cagiona ad altri un danno ingiusto, obbliga colui che ha commesso il fatto a risarcire il danno
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secondo l’art 2043 c.c.
Il danneggiato deve fornire la prova di:
• DannoDanno
• Rapporto causale tra il comportamento Rapporto causale tra il comportamento dell’impresa incolpata ed il dannodell’impresa incolpata ed il danno
• ColpaColpa
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LA RESPONSABILITÀ AGGRAVATALA RESPONSABILITÀ AGGRAVATA
Individuazione delle attività pericolose:Individuazione delle attività pericolose:
• Quelle nelle quali sono gestiti rifiuti Quelle nelle quali sono gestiti rifiuti definiti pericolosidefiniti pericolosi
• Quelle che presentano particolari Quelle che presentano particolari caratteristiche comportanti la probabilità caratteristiche comportanti la probabilità del verificarsi di un dannodel verificarsi di un danno
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La responsabilità aggravata stabilita dall’art. 2050 La responsabilità aggravata stabilita dall’art. 2050
c.c. per l’esercizio di attività pericolose:c.c. per l’esercizio di attività pericolose:
L’impresa incolpata deve provare di avere
adottato tutte le misure idonee a evitare il tutte le misure idonee a evitare il
dannodanno!
INVERSIONE DELL’ONERE DELLA PROVAINVERSIONE DELL’ONERE DELLA PROVA
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LA RESPONSABILITA’ OGGETTIVALA RESPONSABILITA’ OGGETTIVA
• In qualche caso il responsabile non è anche l’autore del danno: responsabilità responsabilità indiretta o per colpa altrui (art. 2047 e art. indiretta o per colpa altrui (art. 2047 e art. 2048 c.c.)2048 c.c.)
• In altri casi è addirittura sufficiente una relazione qualsiasi (anche non causale) tra un soggetto ed un danno: responsabilità responsabilità oggettiva (art. 2049 c.c.; danno da prodotti oggettiva (art. 2049 c.c.; danno da prodotti difettosi, D.P.R. 24 05 88, n. 224)difettosi, D.P.R. 24 05 88, n. 224)
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IL DANNO AMBIENTALEIL DANNO AMBIENTALEArt. 18, comma 1, L. 349/86Art. 18, comma 1, L. 349/86
«Qualunque fatto doloso o colposo in «Qualunque fatto doloso o colposo in violazione di disposizioni di legge o di violazione di disposizioni di legge o di provvedimenti adottati in base a legge che provvedimenti adottati in base a legge che comprometta l’ambiente, ad esso comprometta l’ambiente, ad esso arrecando danno, alterandolo, arrecando danno, alterandolo, deteriorandolo o distruggendolo in tutto o deteriorandolo o distruggendolo in tutto o in parte, obbliga l’autore del fatto al in parte, obbliga l’autore del fatto al risarcimento nei confronti dello Stato»risarcimento nei confronti dello Stato»
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E’ cagionato da un comportamento contrario alla E’ cagionato da un comportamento contrario alla legge dettata in materia ambientale o a legge dettata in materia ambientale o a provvedimenti adottati dalla pubblica provvedimenti adottati dalla pubblica amministrazione in base ad essaamministrazione in base ad essa
E’ cagionato da un comportamento volontario o E’ cagionato da un comportamento volontario o contrario a regolamenti, ordini, discipline (colpa contrario a regolamenti, ordini, discipline (colpa specifica), considerato pericoloso a priori dal specifica), considerato pericoloso a priori dal legislatorelegislatore
Consiste in una compromissione effettiva Consiste in una compromissione effettiva dell’ambiente (danneggiamento, alterazione, dell’ambiente (danneggiamento, alterazione, deterioramento, distruzione totale o parziale) deterioramento, distruzione totale o parziale)
Obbliga il suo autore al risarcimento del danno Obbliga il suo autore al risarcimento del danno nei confronti dello Statonei confronti dello Stato
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Il danno ambientale come Il danno ambientale come speciesspecies del del genusgenus illecito civile illecito civile
DANNO AMBIENTALE
Obbligo di RISARCIMENTO- a carico dell'autore del danno
- a favore del titolare del diritto sul bene danneggiato(Stato)
DANNO INGIUSTOCompromissione effettiva dell'ambientealterazione, deterioramento, distruzione
totale o parziale
DOLO O COLPA SPECIFICA- volontà
- condotta in contrasto con regolamenti, ordini, discipline
COMPORTAMENTO ILLECITO- contrario alla legge AMBIENTALE
- contrario a provvedimenti adottati in base a legge
DANNO CIVILE
Obbligo di RISARCIMENTO- a carico dell'autore del danno
- a favore del titolare del diritto sul bene danneggiato(proprietario, usufruttuario, comodatario, ...)
DANNO INGIUSTO
DOLO O COLPA GENERICA- volontà
- negligenza imprudenza imperizia
COMPORTAMENTO ILLECITO- contrario a legge
- non previsto da legge
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Comportamento contrario alle leggi ambientali
Comportamento doloso o colposo (colpa specifica)
Compromissione ambiente (danneggiamento alterazione, deterioramento, distruzione)
Risarcimento a favore dello Stato
DANNODANNO INGIUSTOINGIUSTO DANNO AMBIENTALEDANNO AMBIENTALE
Comportamento contrario alla legge
Comportamento doloso o colposo (colpa generica)
Compressione o negazione di un diritto altrui
Risarcimento a favore del titolare del diritto leso
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IL RISARCIMENTO DEL DANNO AMBIENTALEArt. 18, comma 8, L. 349/86
“Il giudice, nella sentenza di condanna, dispone , ove possibile, il ripristino dello stato il ripristino dello stato dei luoghi a spese del responsabiledei luoghi a spese del responsabile”
Gerarchia delle sanzionisanzioni:1) ripristinoripristino2) risarcimentorisarcimento patrimoniale del danno
Sentenza cd dei fanghi rossi di Scarlino (n. 440/88 della Corte di Cassazione): ripristino ripristino come unico mezzo idoneo a restituire alla come unico mezzo idoneo a restituire alla collettività il diritto alla fruibilità dell’ambientecollettività il diritto alla fruibilità dell’ambiente
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IL RIPRISTINO «OVE POSSIBILE»IL RIPRISTINO «OVE POSSIBILE»
L’art. 2058 c.c. L’art. 2058 c.c. subordina la possibilità per il giudice di ordinare il ripristino alla il ripristino alla non eccessiva onerosità per il debitorenon eccessiva onerosità per il debitore
Il comma 6 dell’art. 18 Il comma 6 dell’art. 18 lo richiede «ove «ove possibile»possibile»
m a teria lm enteeffettua bile
com pa tib ile con le sceltea m m inistra tive d i
gestione del territorio
opportuno a lla lucedi tutti g li interessi
in g ioco(princip io della proporziona lità)
T R E IN T ER PR ET AZIO N I
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IL SOGGETTO TENUTO AL IL SOGGETTO TENUTO AL RISARCIMENTORISARCIMENTO
Art. 18, comma 7, L. 349/86Art. 18, comma 7, L. 349/86
“In caso di concorso nello stesso evento di danno, ciascuno risponde nei limiti della ciascuno risponde nei limiti della propria responsabilità individualepropria responsabilità individuale”
L’esclusione della regola civilistica della L’esclusione della regola civilistica della solidarietà tra condebitorisolidarietà tra condebitori (art. 2055 c.c.) testimonia la funzione anche punitiva del risarcimento del danno ambientale
L’esclusione deriva dall’origine pubblica del dall’origine pubblica del danno all’ambientedanno all’ambiente (danno erariale)
La giurisprudenza dominante applica comunque la regola della solidarietàla regola della solidarietà
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LA RESPONSABILITÀ PENALELA RESPONSABILITÀ PENALE
• Previsione legislativa del fatto vietato e della sanzione comminata (principio di legalitàprincipio di legalità)
• Comportamento esterno suscettibile di percezione (principio di materialitàprincipio di materialità)
• Comportamento concretamente lesivo o pericoloso del bene giuridico tutelato (principio principio di necessaria lesivitàdi necessaria lesività)
• Comportamento effettivamente rimproverabile al suo autore (principio di colpevolezzaprincipio di colpevolezza)
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L’ILLECITO PENALE: elementi costitutiviL’ILLECITO PENALE: elementi costitutivi
Elemento oggettivo (tipicità):Elemento oggettivo (tipicità):
1. Condotta
2. Evento
3. Nesso causale
4. Assenza di cause di giustificazione (antigiuridicità)(antigiuridicità)
Elemento oggettivo (colpevolezza):Elemento oggettivo (colpevolezza):
1. Dolo
2. Colpa
3. Preterintenzione
4. Responsabilità oggettiva
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L’ILLECITO PENALEL’ILLECITO PENALE
I reati si distinguono in delitti e contravvenzioni
Il sistema distintivo – indicato dalla legge (art. 30 c.P.) – è un criterio di carattere formale che distingue tra delitti e contravvenzioni in base alla pena previstapena prevista per le singole fattispecie:
DELITTIDELITTI:: CONTRAVVENZIONICONTRAVVENZIONI:- ergastoloergastolo- reclusionereclusione - arresto- arresto- multamulta - ammenda- ammenda
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• ELEMENTO PSICOLOGICOELEMENTO PSICOLOGICO
• TENTATIVOTENTATIVO
• CONTRAVVENZIONICONTRAVVENZIONI: PUNITE SIA A TITOLO DI DOLO CHE DI COLPA
• DELITTIDELITTI: LA PUNIBILITA’ PER COLPA DEVE ESSERE ESPRESSAMENTE PREVISTA DAL CODICE
• CONTRAVVENZIONICONTRAVVENZIONI: NON AMMESSO
• DELITTIDELITTI: AMMESSO
DELITTI E CONTRAVVENZIONI: differenze DELITTI E CONTRAVVENZIONI: differenze di disciplinadi disciplina
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• PRESCRIZIONEPRESCRIZIONE
• OBLAZIONEOBLAZIONE
• CONTRAVVENZIONICONTRAVVENZIONI: PRESCRIZIONE BREVE (MAX 4 ANNI E MEZZO)
• DELITTIDELITTI: PRESCRIZIONE LUNGA, IN TALUNI CASI IMPRESCRITTIBILI (ES. DELITTI PUNITO CON L’ERGASTOLO)
• CAUSA DI ESTINZIONE DEL REATO AMMESSA SOLO PER LE CONTRAVVENZIONICONTRAVVENZIONI
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LA TUTELA DELLE ACQUE LA TUTELA DELLE ACQUE DALL’ INQUINAMENTODALL’ INQUINAMENTO
(D.Lgs. 152/99)(D.Lgs. 152/99)
I principali obblighiobblighi dell’imprenditore:
– L’aperturaapertura di nuovi scarichi– Il problema degli scarichi esistentiscarichi esistenti– La violazione delle prescrizioniviolazione delle prescrizioni– Il superamento dei limiti tabellarilimiti tabellari– La responsabilità del gestoregestore
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IL PROCEDIMENTO DI DIFFIDAIL PROCEDIMENTO DI DIFFIDA
In caso di inosservanza delle prescrizioni inosservanza delle prescrizioni dell’autorizzazione allo scarico:
1) alla diffidadiffida, stabilendo un termine per l’eliminazione dell’irregolarità
2) alla diffida + sospensionediffida + sospensione dell’autorizzazione per un tempo determinato (in caso di pericolo per la salute pubblica e/o l’ambiente)
3) alla revocarevoca dell’autorizzazione in caso di inadempimento della diffida o in caso di violazioni pericolose e reiterate
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I RIFIUTI (D.Lgs. 22/97)I RIFIUTI (D.Lgs. 22/97)
I principali obblighiobblighi dell’imprenditore:
- Il divieto di abbandono di rifiutiabbandono di rifiuti
- Le autorizzazioniautorizzazioni per l’attività di gestione di rifiuti
- La bonificabonifica dei siti
- Gli obblighi di comunicazionecomunicazione, di tenuta dei registriregistri obbligatori e dei formulariformulari
- Il traffico illecitotraffico illecito di rifiuti
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L’INQUINAMENTO ATMOSFERICOL’INQUINAMENTO ATMOSFERICO(D.P.R. 203/88)(D.P.R. 203/88)
• I principali obblighiobblighi dell’imprenditore:
• impianti esistenti impianti esistenti – autorizzazione + relazione tecnica e progetto di adeguamento
• impianti nuovi impianti nuovi – autorizzazione
• Rispetto dei limiti di emissioneRispetto dei limiti di emissione
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A1 Stabilimenti di cui all’art.2, comma 1, ulteriormente individuati dall’art. 8
A2 Stabilimenti di cui all’art.2, comma 1
B Altri stabilimenti di cui all’art.2, comma 3, ulteriormente individuati dall’art. 5, comma 3
C Altri stabilimenti di cui all’art.2, comma 3, ulteriormente individuati dall’art. 5, comma 2
D Altri stabilimenti di cui all’art.2, comma 3
I PERICOLI DI INCIDENTI RILEVANTII PERICOLI DI INCIDENTI RILEVANTI
(D.Lgs. N. 334/1999)(D.Lgs. N. 334/1999)
AMBITO DI APPLICAZIONEAMBITO DI APPLICAZIONE
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CLASSIFICAZIONE CONVENZIONALECLASSIFICAZIONE CONVENZIONALE
Presenza disostanzepericolose, anchese in quantitativiinferiori ai valoridell’allegato I,colonna 2 edell’allegato B
Appartenenzaall’elencodell’allegato A
Presenza disostanzepericolose inquantitativisuperiori ai valoridi sogliadell’allegato B,ma inferiori aivaloridell’allegato I
Presenza disostanzepericolose inquantitativisuperiori ai valoridella secondacolonna, mainferiori ai valoridella terzacolonna,dell’allegato I
Presenza disostanzepericolose inquantitativisuperiori ai valoridella terzacolonna,dell’allegato I
Classificazione di rischio
NO NO / SI’ NO NO NO non soggettoSI’ NO NO NO NO DSI’ SI’ NO NO NO CSI’ SI’ SI’ NO NO B/ NO / SI’ / SI’ NO A2/ NO / SI’ / / SI’ A1
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Adempimenti per il gestoreArticolidel D.Lgs.334/99
Adempimenti per il gestore dello stabilimento D C B A2 A15, comma1
prendere tutte le misure idonee a prevenire gli incidentirilevanti e a limitarne le conseguenze per l'uomo e perl'ambiente, nel rispetto dei principi del presente decreto e dellenormative vigenti in materia di sicurezza ed igiene del lavoro edi tutela dell’ambiente
5, comma2
Integrazione del documento di valutazione dei rischi di cui alD.Lgs. 19 settembre 1994, n. 626, e successive modifiche edintegrazioni, indicando i rischi di incidenti rilevanti e l’adozionedelle appropriate misure di sicurezza
5, comma2 e D.M.16.03.98
Informazione, formazione, addestramento ed equipaggiamentodi coloro che lavorano in situ come previsto dal decreto delMinistro dell'Ambiente 16 marzo 1998
5, comma3
Relazione art.5, comma 3 (30 –180 milioni) 5, comma3 e 6comma 5
Scheda di informazione sui rischi di incidente rilevante per icittadini e i lavoratori di cui all'allegato V (arresto fino a 3mesi)
Regione
Prefetto
Ministero dell’ambiente Regione
Prefetto Sindaco
A chi inviarli ?
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ADEMPIMENTI PER IL GESTOREADEMPIMENTI PER IL GESTOREArticolidel D.Lgs.334/99
Adempimenti per il gestore dello stabilimento D C B A2 A16,comma1
Notifica redatta secondo i criteri stabiliti dal comma 2 dell’art.6(arresto fino a 1 anno)
7, comma1
Documento che definisce la propria politica di prevenzionedegli incidenti rilevanti, allegando allo stesso il programmaadottato per l'attuazione del sistema di gestione dellasicurezza. arresto fino a 1 anno)
7, comma2
Attuazione di un sistema di gestione della sicurezza secondo iprincipi stabiliti dall’allegato III arresto da 3 mesi a 1 anno)
8 rapporto di sicurezza redatto secondo i criteri dell’allegato II(arresto fino a 1 anno)
5, comma3 e 11
Piano di emergenza interno con le modalità e i contenuti minimiprevisti dall'articolo 11 e dall’allegato IV ( da 30 a 180 milioni) ?
11,comma 4
Trasmissione delle informazioni utili per l’elaborazione delpiano di emergenza esterno
Ministero dell’AmbienteRegioneProvinciaComunePrefettoComitato tecnico regionale o interregionale
Comitato tecnico regionale o interregionale
Provincia
Prefetto
A chi inviarli ?
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ADEMPIMENTI PER IL GESTOREADEMPIMENTI PER IL GESTOREArticolidelD.Lgs.334/99
Adempimenti per il gestore dello stabilimento D C B A2 A1
12,comma2
Comunicazione delle informazioni necessarie per la redazione del piano diemergenza esterno (art. 20) per gli stabilimenti in cui è stato individuato unpossibile effetto domino (da 30 a 180 milioni)
13,comma1, lett.b,punto 2
Predisposizione, anche mediante consorzio, di uno studio di sicurezzaintegrato dell'area, aggiornato nei tempi e con le modalità di cui all'articolo8, comma 6
14,comma6
adottare misure tecniche complementari per contenere i rischi per lepersone e per l'ambiente, utilizzando le migliori tecniche disponibili, nelcaso di stabilimenti esistenti ubicati vicino a zone frequentate dalpubblico, zone residenziali e zone di particolare interesse naturale (da 30a 180 milioni)
24,comma1
Al verificarsi di un incidente rilevante adottare le misure previste dal pianodi emergenza di cui all'articolo 11 (arresto da 6 mesi a 3 anni) ?
24,comma1
Al verificarsi di un incidente rilevante:
Informare gli enti competenti delle circostanze dell’incidente, dellesostanze pericolose presenti, dei dati disponibili per valutare leconseguenze dell’incidente per l’uomo e per l’ambiente, delle misuredi emergenza adottate, delle informazioni sulle misure previste perlimitare gli effetti dell’incidente a medio e lungo termine ed evitare cheesso si riproduca
aggiornare le informazioni fornite, qualora da indagini più approfonditeemergessero nuovi elementi che modificano le precedenti informazionio le conclusioni tratte (arresto da 6 mesi a 3 anni)
Ministero dell’Ambiente
Provincia
Prefetto
Prefetto
Sindaco
Comando provinciale dei V.F.
Presidente della giunta regionale Presidente dell’Amministrazione provinciale
A chi inviarli ?
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LA SICUREZZA SUL LAVOROLA SICUREZZA SUL LAVORO(D.Lgs. 626/94)(D.Lgs. 626/94)
I principali obblighiobblighi del datore di lavoro:
OBBLIGHI GENERICIOBBLIGHI GENERICI
• Valutazione dei rischiValutazione dei rischi (elaborazione documento)
• Designazione addetti Designazione addetti (R.S.P.P., squadra antincendio, evacuazione, pronto soccorso, medico competente)
• Adozione di tutte le misure necessarie tutte le misure necessarie per la sicurezza sicurezza e la salute dei lavoratori salute dei lavoratori
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• Obblighi documentali Obblighi documentali (registro infortuni, documentazione sanitaria, verbale riunione periodica)
• Obblighi nei contratti di appaltocontratti di appalto (verifica idoneità professionale, informazione, coordinamento)
• Riunione periodicaRiunione periodica sulla sicurezza
• InformazioneInformazione e formazioneformazione dei lavoratori
• Obblighi relativi ai luoghi di lavoroluoghi di lavoro
• Obblighi relativi all’uso delle attrezzature di attrezzature di lavorolavoro e ai dispositivi di protezionedispositivi di protezione
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OBBLIGHI SPECIFICI:OBBLIGHI SPECIFICI:
• Impiego di agenti cancerogeni e mutagenicancerogeni e mutageni
•Impiego di agenti chimicichimici
•Impiego di agenti biologicibiologici
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La violazione degli obblighi comporta una La violazione degli obblighi comporta una conseguente responsabilità penaleconseguente responsabilità penale
Procedimento di estinzioneestinzione delle contravvenzioni in materia di igiene e
sicurezza sul lavoro(D.Lgs. 758/94)
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PUNTI FONDAMENTALI DEL PUNTI FONDAMENTALI DEL PROCEDIMENTO DI ESTINZIONEPROCEDIMENTO DI ESTINZIONE
ORGANO DI VIGILANZAORGANO DI VIGILANZA• Accerta la violazione• impartisce un’apposita
prescrizioneprescrizione• fissa un tempo adeguato
per la regolarizzazione (max 6 mesi)
• entro 60 giorni dalla scadenza del termine verifica se la violazione è stata eliminata
• riferisce la contravvenzione al P.M., ma il procedimento penale resta sospeso
Ammette il contravventore a pagare entro 30 giorni una somma pari ad ¼ dell’ammenda massima stabilita per l’originaria contravvenzione
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• Entro 120 giorni dalla scadenza del termine per l’adempimento:
comunica al P.M. l’adempimento e l’avvenuto pagamento della somma
la contravvenzione si estinguela contravvenzione si estingue
BUTTI AND PARTNERS - AVVOCATI
Estranei al meccanismo di estinzioneEstranei al meccanismo di estinzione
• Delitti colposi che possono derivare dalla violazione delle norme previste dal D.lgs. 626/94:
Omicidio colposo (art. 589 c.p.)Omicidio colposo (art. 589 c.p.)
Lesioni personali colpose (art. 590 c.p.)Lesioni personali colpose (art. 590 c.p.)
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LA RESPONSABILITA’ DA LA RESPONSABILITA’ DA PRODOTTO DIFETTOSOPRODOTTO DIFETTOSO
(D.P.R. 24 maggio1988, n.224)(D.P.R. 24 maggio1988, n.224)
– Introduce una forma di responsabilità responsabilità oggettivaoggettiva: la responsabilità del fabbricante è ricollegata semplicemente al difetto del prodotto che ha arrecato il danno;
– A nulla giova dimostrare di avere impiegato la dovuta diligenza;
– Il fabbricante si libera da responsabilità soltanto se riesce a dimostrare una delle a dimostrare una delle circostanze di cui all’art. 6circostanze di cui all’art. 6
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ART.6: LA RESPONSABILITA’ E’ ART.6: LA RESPONSABILITA’ E’ ESCLUSA:ESCLUSA:
……
se lo stato delle conoscenze tecniche e se lo stato delle conoscenze tecniche e scientifiche, al momento in cui il scientifiche, al momento in cui il produttore ha messo in circolazione il produttore ha messo in circolazione il prodotto, non permetteva ancora di prodotto, non permetteva ancora di considerare il prodotto come difettosoconsiderare il prodotto come difettoso;
………..
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2. I SOGGETTI RESPONSABILI2. I SOGGETTI RESPONSABILI
• LEGALE RAPPRESENTANTE - LEGALE RAPPRESENTANTE - CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONECONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• DATORE DI LAVORODATORE DI LAVORO
• DIRIGENTIDIRIGENTI
• PREPOSTIPREPOSTI
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IL LEGALE RAPPRESENTANTEIL LEGALE RAPPRESENTANTE
• Soggetto/i cui spetta il potere di amministrazione cui spetta il potere di amministrazione e di rappresentanza della società, e di rappresentanza della società, ossia il potere di compiere atti in nome e per conto della societàcompiere atti in nome e per conto della società
• Salva diversa indicazione contenuta nello statuto, , nelle società di persone l’amministrazione della nelle società di persone l’amministrazione della società spetta a tutti i socisocietà spetta a tutti i soci
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IL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEIL CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE
• Nelle società di capitali, quanto gli amministratori sono più di uno essi formano il CONSIGLIO DI il CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONEAMMINISTRAZIONE, organo cui spetta, collegialmente, la gestione dell’attività sociale
• Il consiglio – se consentito nell’atto costitutivo – può delegare le proprie attribuzioni ad alcuni dei suoi membri (AMMINISTRATORI DELEGATI)(AMMINISTRATORI DELEGATI)
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IL DATORE DI LAVOROIL DATORE DI LAVORO
• Soggetto titolare del rapporto di lavorotitolare del rapporto di lavoro o comunque quello che ha la responsabilità la responsabilità dell’impresa stessa o dell’unità produttivadell’impresa stessa o dell’unità produttiva, in quanto titolare dei poteri decisionali e di spesa (art. 2 lett. b) D.Lgs. 626/94)
• Se l’impresa assume forma individualeindividuale: TITOLARETITOLARE DELL’IMPRESA
• Se l’impresa ha carattere di societàsocietà: LEGALE RAPPRESENTANTELEGALE RAPPRESENTANTE o DIRETTORE DIRETTORE UNITA’ PRODUTTIVAUNITA’ PRODUTTIVA
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• Se l’impresa è esercitata sotto forma di società priva di personalità giuridicasocietà priva di personalità giuridica (s.s., s.n.c., s.a.s.), o nelle società di fatto: TUTTI I SOCITUTTI I SOCI
““Sussiste responsabilità penale Sussiste responsabilità penale per fatti omissivi accertati a carico di una società di persone in capo ai singoli soci, in capo ai singoli soci, rimanendo del tutto irrilevante la irrilevante la ripartizione dei compiti all’interno della ripartizione dei compiti all’interno della compagine sociale”compagine sociale” (Cass. pen. sez. III, 13 aprile 1989; 18 maggio 1983)
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IL DIRIGENTEIL DIRIGENTE
• Sono dirigenti – secondo la definizione contenuta nei contratti collettivi – coloro che, rispondendo direttamente all’imprenditore o ad altro dirigente a ciò espressamente delegato, svolgono funzioni di svolgono funzioni di elevato grado di professionalità, con ampia elevato grado di professionalità, con ampia autonomiaautonomia
“La qualifica di dirigente spetta al prestatore di lavoro il quale sia in concreto investito di attribuzioni che, per la loro ampiezza e per i poteri di iniziativa, gli consentano di adottare scelte adottare scelte operative e di imprimere un indirizzo all’attività operative e di imprimere un indirizzo all’attività aziendaleaziendale” (Cass. civ. sez. lav., 28 gennaio 1989)
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IL PREPOSTOIL PREPOSTO
• Sono preposti coloro che, sovraintendonosovraintendono a tutte le attivitàattività alle quali siano addetti lavoratoriaddetti lavoratori subordinati o ad essi equiparati (art. 4 D.P.R. 574/55)
“al preposto compete tutto quanto concerne la direzione e la sorveglianza degli operai che gli direzione e la sorveglianza degli operai che gli sono sottopostisono sottoposti, affinché dagli stessi non vengano eseguite operazioni o manovre avventate dalle quali possano scaturire condizioni di pericolo” (Cass. pen. sez. IV, 30 aprile 1991)
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3. IL TRASFERIMENTO DELLE 3. IL TRASFERIMENTO DELLE RESPONSABILITA’ RESPONSABILITA’
NELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALENELL’ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
• ““INCARICO DI FUNZIONE” E “INCARICO DI INCARICO DI FUNZIONE” E “INCARICO DI ESECUZIONE”ESECUZIONE”
• FUNZIONI DELEGABILIFUNZIONI DELEGABILI
• CARATTERISTICHE DI AMMISSIBILITA’ E DI CARATTERISTICHE DI AMMISSIBILITA’ E DI VALIDITA’ DELLA DELEGAVALIDITA’ DELLA DELEGA
• EFFICACIA PENALE E CIVILE DELLA EFFICACIA PENALE E CIVILE DELLA DELEGADELEGA
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LA DELEGA DI FUNZIONILA DELEGA DI FUNZIONI
• NON CONFONDERE “SUDDIVISIONE DEI NON CONFONDERE “SUDDIVISIONE DEI
COMPITI” CON “DELEGA DI COMPITI” CON “DELEGA DI
RESPONSABILITA’”RESPONSABILITA’”
• PROBLEMI DELLA DELEGA:PROBLEMI DELLA DELEGA:– DELEGABILITA’ DELLE FUNZIONIDELEGABILITA’ DELLE FUNZIONI– EFFETTIVITA’ DEL TRASFERIMENTOEFFETTIVITA’ DEL TRASFERIMENTO
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EFFICACIA PENALE DELLA DELEGA EFFICACIA PENALE DELLA DELEGA DI FUNZIONIDI FUNZIONI
Contrasto di giurisprudenza:– nessuna conseguenzanessuna conseguenzaCass. pen. sez. III 29.12.94 n. 12975Cass. pen. sez. III 03.12.96 n. 10333
– Trasferimento della responsabilità penale, Trasferimento della responsabilità penale, sussistendo determinati presuppostisussistendo determinati presupposti
Cass. pen. sez. III, 31 ottobre 1990 n. 14342;Cass. pen. sez. III, 3 maggio 1996, n. 4422; Cass. pen. sez. III, 27 maggio 1996, n. 5242;Cass. pen. sez. III, 6 maggio 1996, n. 1570; Cass. pen. sez. III, 17 gennaio 2000, n. 442.
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CONDIZIONI OGGETTIVE:CONDIZIONI OGGETTIVE:
• NECESSITA’ DEL DECENTRAMENTO DI NECESSITA’ DEL DECENTRAMENTO DI COMPITI E RESPONSABILITA’COMPITI E RESPONSABILITA’
• CONTENUTO SPECIFICOCONTENUTO SPECIFICO
• PUBBLICITA’PUBBLICITA’
• AUTONOMIA DECISIONALEAUTONOMIA DECISIONALE
• AUTONOMIA DI SPESAAUTONOMIA DI SPESA
• FORMA SCRITTAFORMA SCRITTA
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CONDIZIONI SOGGETTIVE:CONDIZIONI SOGGETTIVE:
• CAPACITA’ TECNICA DEL DELEGATOCAPACITA’ TECNICA DEL DELEGATO
• DIVIETO DI INGERENZA DA PARTE DEL DIVIETO DI INGERENZA DA PARTE DEL DELEGANTEDELEGANTE
• INSUSSISTENZA DI RICHIESTE DI INSUSSISTENZA DI RICHIESTE DI INTERVENTOINTERVENTO
• MANCATA CONOSCENZA DELLA MANCATA CONOSCENZA DELLA NEGLIGENZANEGLIGENZA
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4. COME CONFERIRE UNA VALIDA 4. COME CONFERIRE UNA VALIDA DELEGA DI FUNZIONIDELEGA DI FUNZIONI
• OGGETTO DELLA DELEGAOGGETTO DELLA DELEGA
• SOGGETTI COINVOLTISOGGETTI COINVOLTI
• REDAZIONE DOCUMENTOREDAZIONE DOCUMENTO
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LELE RESPONSABILITA’RESPONSABILITA’AZIENDALIAZIENDALI
PREPOSTOPREPOSTO(responsabile dell’attività
cui sovraintende)
DATORE DI LAVORODATORE DI LAVORO(responsabile primario)
DIRIGENTEDIRIGENTE(responsabile dell’attività da lui diretta)
DELEGADELEGA
REDAZIONE DEL DOCUMENTO REDAZIONE DEL DOCUMENTO DI DELEGA:DI DELEGA:
1.VERIFICA DELLE EFFETTIVEEFFETTIVEESIGENZE DELL’IMPRESAESIGENZE DELL’IMPRESA2. INDIVIDUAZIONE DI IDONEOIDONEOSOGGETTO DELEGATOSOGGETTO DELEGATO3. ANALITICA INDIVIDUAZIONE DEI COMPITI DELEGATICOMPITI DELEGATI4. INDICAZIONE DEI MEZZIMEZZITECNICI ED ECONOMICITECNICI ED ECONOMICI NECESSARI5. PUBBLICITA’PUBBLICITA’ INTERNA ED ESTERNA DELL’ATTO6. ACCETTAZIONE SCRITTAACCETTAZIONE SCRITTA DAPARTE DEL DELEGATO
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1.1. EFFETTIVE ESIGENZE DELL’IMPRESAEFFETTIVE ESIGENZE DELL’IMPRESA
“ …“ …..una complessità organizzativa e una complessità organizzativa e gestionale, accompagnata dalla presenza di gestionale, accompagnata dalla presenza di speciali problematiche relative alle speciali problematiche relative alle materie…., tale da giustificare ed anzi materie…., tale da giustificare ed anzi rendere necessaria la suddivisione dei rendere necessaria la suddivisione dei compiti e delle responsabilità….compiti e delle responsabilità….””
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2. IDONEITA’ DEL SOGGETTO DELEGATO2. IDONEITA’ DEL SOGGETTO DELEGATO
• “… “… la molteplicità e la complessità tecnico-la molteplicità e la complessità tecnico-giuridica dell’impegno richiesto nelle materie …. giuridica dell’impegno richiesto nelle materie …. richiedono una professionalità tecnica specifica, richiedono una professionalità tecnica specifica, un continuo aggiornamento, la necessità di una un continuo aggiornamento, la necessità di una presenza costante, la disponibilità di tempo presenza costante, la disponibilità di tempo sufficiente…”sufficiente…”
• “… “… l’esperienza acquisita da molti anni – con l’esperienza acquisita da molti anni – con specifico riferimento anche alla realtà produttiva specifico riferimento anche alla realtà produttiva …. – nella gestione delle problematiche relative …. – nella gestione delle problematiche relative alla …, nonché per sua posizione di …”alla …, nonché per sua posizione di …”
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3. COMPITI DELEGATI3. COMPITI DELEGATI
“… “… In particolare con riferimento al D.Lgs. In particolare con riferimento al D.Lgs. 626/94 e successive modificazioni, si 626/94 e successive modificazioni, si intendono in ogni caso attribuite al delegato intendono in ogni caso attribuite al delegato le funzioni ed i poteri in appresso indicati, le funzioni ed i poteri in appresso indicati, attinenti alla sicurezza e igiene dei attinenti alla sicurezza e igiene dei lavoratori, da esplicare direttamente o far lavoratori, da esplicare direttamente o far esplicare da altri:esplicare da altri:
• a) …a) …• b) …”b) …”
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4. MEZZI TECNICI ED ECONOMICI4. MEZZI TECNICI ED ECONOMICI
• “… “… in piena autonomia nell’ambito dell’attività in piena autonomia nell’ambito dell’attività svolta da…, potendo agire con le stesse svolta da…, potendo agire con le stesse prerogative dei mandanti ed in sostituzione degli prerogative dei mandanti ed in sostituzione degli stessi quanto a funzioni ed autonomia decisionale stessi quanto a funzioni ed autonomia decisionale e patrimoniale in tema di ...”e patrimoniale in tema di ...”
• “… “… al delegato viene garantito, nell’ambito di ogni al delegato viene garantito, nell’ambito di ogni bilancio aziendale, un adeguato budget da gestire bilancio aziendale, un adeguato budget da gestire secondo le procedure aziendali, ferma restando la secondo le procedure aziendali, ferma restando la possibilità di disporre acquisti e spese anche oltre possibilità di disporre acquisti e spese anche oltre il limite prefissato ogni qualvolta ne ravvisi la il limite prefissato ogni qualvolta ne ravvisi la necessità e l’urgenzanecessità e l’urgenza …”…”
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5. PUBBLICITA’5. PUBBLICITA’
“…“…La presente delega avranno validità dal La presente delega avranno validità dal ----------------- ; ad essa verrà data ampia ----------------- ; ad essa verrà data ampia pubblicità, attraverso comunicazione pubblicità, attraverso comunicazione formale alle Rappresentanze interne; essa formale alle Rappresentanze interne; essa verrà portate a conoscenza delle Autorità verrà portate a conoscenza delle Autorità amministrative che le richiedano e dei amministrative che le richiedano e dei soggetti privati di volta in volta soggetti privati di volta in volta interessati…”interessati…”
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6. ACCETTAZIONE6. ACCETTAZIONE
“… “… Il Consiglio dispone affinché la Il Consiglio dispone affinché la presente delibera venga trasmessa, in presente delibera venga trasmessa, in copia, per l’accettazione della delega in copia, per l’accettazione della delega in essa contenuta al delegato che, in caso di essa contenuta al delegato che, in caso di accettazione, restituirà detta copia accettazione, restituirà detta copia debitamente sottoscrittadebitamente sottoscritta …” …”
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5. COME GESTIRE LA DELEGA DI 5. COME GESTIRE LA DELEGA DI FUNZIONIFUNZIONI
• ADEMPIMENTI DEL DELEGATOADEMPIMENTI DEL DELEGATO
• COMPORTAMENTI DEL DELEGANTECOMPORTAMENTI DEL DELEGANTE
• PUBBLICITA’; AMODIFICHE ED PUBBLICITA’; AMODIFICHE ED AGGIORNAMENTIAGGIORNAMENTI
• DELEGA DI FUNZIONI ED ORGANI DI DELEGA DI FUNZIONI ED ORGANI DI VIGILANZAVIGILANZA
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Il tema della gestione va affrontato Il tema della gestione va affrontato sotto due distinte prospettivesotto due distinte prospettive
• Il punto di vista del Il punto di vista del delegante, che vuole evitare di , che vuole evitare di incorrere nelle responsabilità da cui ritiene di incorrere nelle responsabilità da cui ritiene di essersi liberato con la delega;essersi liberato con la delega;
• Il punto di vista del Il punto di vista del delegato che, pur gestendo le che, pur gestendo le funzioni che gli sono state attribuite, vuole evitare funzioni che gli sono state attribuite, vuole evitare di essere considerato responsabile anche per fatti di essere considerato responsabile anche per fatti non a lui addebitabili.non a lui addebitabili.
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IL DELEGANTEIL DELEGANTE
• Mantiene alta la propria attenzione in ordine alle scelte strategichescelte strategiche
• Non si ingerisceNon si ingerisce nella gestione delle funzioni delegate
• Garantisce la autonomia finanziaria e gestionaleautonomia finanziaria e gestionale del delegato
• Cura la predisposizione ed il mantenimento di predisposizione ed il mantenimento di procedureprocedure per il corretto conferimento e la gestione della delega, ivi compresa la comunicazione in caso di emergenza
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IL DELEGATOIL DELEGATO
• Prima del conferimento Prima del conferimento formale della delegaformale della delega:
- Effettua o fa effettuare un audit di conformità normativa e tecnica;
- Redige un prospetto delle misure da adottare e degli interventi da effettuare in ordine di priorità;
- Verifica la compatibilità delle proprie disponibilità economiche e di risorse con le necessità emerse durante l’audit
• Dopo il conferimento Dopo il conferimento formale della delega:formale della delega:
- Mantiene attivo un sistema di gestione di tutte le funzioni delegate
- Realizza le misure secondo l’ordine di priorità stabilito;
- Richiede l’intervento del delegante quando gli interventi necessari superano la sua capacità di spesa.
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AUDIT DI CONFORMITÀAUDIT DI CONFORMITÀ Consente di “fotografare” i comportamenti “fotografare” i comportamenti
dell’aziendadell’azienda in un determinato momento, confrontandoli con quelli richiesti dalla legge.
Il rapporto che ne consegue è destinato in via riservata alla direzione aziendaledirezione aziendale.
Deve contenere indicazioni e suggerimenti operativi indicazioni e suggerimenti operativi per misure ed azioni correttiveper misure ed azioni correttive.
Deve essere seguito dalla adozione di procedure per adozione di procedure per il mantenimento della conformitàil mantenimento della conformità.
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SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALESISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE Riduzione del rischio di sanzioniRiduzione del rischio di sanzioni e/o di
responsabilità risarcitorieMaggiore possibilità dell’organizzazione di
dimostrare documentalmente di “avere fatto dimostrare documentalmente di “avere fatto quanto possibile per evitare il dannoquanto possibile per evitare il danno” (art. 2050 c.c ed altri casi di “responsabilità aggravata”)
Maggiore capacità dell’organizzazione di realizzare e dimostrare documentalmente una dimostrare documentalmente una adeguata formazione del personaleadeguata formazione del personale
Maggiore facilità a mantenere nel tempo la conformità legislativaconformità legislativa sugli aspetti sostanziali della propria attività (es. gestione dei rifiuti)
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SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALESISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE
In un processo penale a seguito di incidente
sul lavoro, il giudice ha ritenuto che la la
certificazione ambientale correttamente certificazione ambientale correttamente
ottenuta ed applicata potesse provare che ottenuta ed applicata potesse provare che
l'impresa aveva messo in atto tutto quanto l'impresa aveva messo in atto tutto quanto
si doveva fare per il corretto funzionamento si doveva fare per il corretto funzionamento
dei cicli produttividei cicli produttivi
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Tribunale di Mondovì, 24 aprile 2001, n. 257:riconosce alla certificazione [in tal caso, si trattava di un SGA a norma ISO 14001] il ruolo rilevante di prova documentale dell’“atteggiamento virtuoso dell’impresa”:
«la previsione di procedure produttive in occasione della richiesta di certificazione è un primo significativo passo verso il conseguimento di una quota di sicurezza adeguata»;
«la certificazione ottenuta ed i documenti prodotti e/o acquisiti dal perito hanno dimostrato una sola cosa: di più non si poteva fare. Di più. dunque, non era corretto esigere»
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PROCEDURA PER LA DELEGAPROCEDURA PER LA DELEGA
• IndividuazioneIndividuazione delle funzioni delegabili
• Scelta di un idoneo delegatoidoneo delegato
• Redazione e conservazioneRedazione e conservazione del documento
• PubblicitàPubblicità
• Adempimenti e responsabilità in caso di ispezione o incidenteispezione o incidente
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IN CASO DI ISPEZIONE O DI IN CASO DI ISPEZIONE O DI INCIDENTEINCIDENTE
• Il responsabile delle relazioni con gli organi ispettivi deve essere sempre e subito avvertito;
• Egli deve conoscere puntualmente la delega ed averne copia;
• Il contenuto della delega deve essere portato a conoscenza degli ispettori senza esitazioni o incertezze;
• Copia della delega deve essere consegnata agli ispettori;
• Il delegato deve essere pronto ad affrontare gli organi di controllo;
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DUE DILIGENCE E GARANZIE DUE DILIGENCE E GARANZIE CONTRATTUALI IN CASO DI CESSIONE E CONTRATTUALI IN CASO DI CESSIONE E ACQUISTO DI UN SITO CONTAMINATOACQUISTO DI UN SITO CONTAMINATO
La Due Diligence, normalmente effettuata per gli
aspetti strettamente economici e fiscali deve
essere estesa alle “passività ambientali”.
La sua effettuazione deve essere prevista
contrattualmente ed i suoi risultati possono
costituire condizioni sospensive del contratto.
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Le Clausole contrattuali a tutela del venditore o dell’acquirente debbono tenere conto di tutti gli obblighi giuridici ed i vincoli che la legge stabilisce a carico del proprietario del sito e del responsabile dell’inquinamento:
• Obbligo di effettuare la bonificaObbligo di effettuare la bonifica
• Obbligo di rimborsare le spese sostenute dalla rimborsare le spese sostenute dalla amministrazione per la bonificaamministrazione per la bonifica
• Onere realeOnere reale sulle aree