Il Ve(T)ro - 20

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    Il Ve(T)roMARANGONI , LA SITUAZIONE AD OGGIPeriodico intramurario dinformazione trasparente

    Anno 2 - Numero 20 16/11/2013

    ATTUALIT-

    pagina 2-5

    CULTURA-

    pagina 6-9

    CRONACA-

    pagina 10

    RUBRICHE-

    pagina 11

    Il prestito di cinque milioni erogato dal

    Ministero dello Sviluppo economico edalla Regione Lazio alla Marangoni Tyredi Anagni non sono sufcienti a far ri-partire lattivit produttiva dello stabili-mento.Causa casse esangui, per salvare il sitociociaro serve lingresso di un nuovopartner nella societ di pneumatici. Con-dizione al momento remota, ecco perchsi continua a procedere a piccoli passi.

    Ultimo quello del 7 novembre scorso,quando un vertice politico-sindacale hascongiurato la mobilit per pi di 400operai cassintegrati.Cosa comporta questo accordo lo legge-rete allarticolo dedicato allinterno delgiornale, ma intuibile come si tratti diuna soluzione-tampone: utile, ma insuf-ciente.Sperando che laccordo nel tempo non

    si riveli solo condizione atta a prolun-gare lagonia di un paziente gravementemalato, ma che dai vertici futuri possaarrivare il nome di un nuovo socio-sal-vatore.Sono in ballo i destini di pi di 400 lavo-ratori e rispettive famiglie, dunque non il caso di sottovalutare una questio-ne che soltanto una delle migliaia che

    a pagina 3 la nota stampa dell U.G.I.

    caratterizzano questo anche economica-mente dissanguato Paese.Ombre, ci sono anche quelle. La Maran-goni S.p.a. richiede nanziamenti pub-blici e si dichiara bisognosa dellafan-camento di nuovi soggetti, eppure dal

    fatturato di qualche anno fa non si di-rebbe incapace di fronteggiare la situa-zione di emergenza che, come al solito,pagano soprattutto gli operai.

    Valeriano Vallesto

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    Marangoni Tyreimpedita la chiusura, si riaccende la speranza

    Il tanto atteso incontro del 6novembre al Ministero delloSviluppo Economico tra il ma-nagement della Marangoni,funzionari ministeriali, Asses-sorati regionali e rappresen-tanti sindacali, lascia ancoraben sperare in una possibile,ma non immediata, riapertu-ra dello stabilimento di Ana-gni. Il clima intorno al tavolo risultato molto pesante ndallinizio. La propriet in-fatti aveva lidee ben chiare:chiusura dello stabile e avviodella procedura di mobilitper i 410 operai. Ma grazieallimpegno e alla mediazio-ne dei funzionari ministerialie dei rappresentanti sinda-

    cali, stato possibile riusciread ottenere un accordo vitale:bloccare lavvio della proce-dura di mobilit e concederetempo afnch si inoltri la ri-chiesta di cassa integrazione(data di scadenza ssata peril 31 dicembre 2013), al nedi ottenere da una parte unagaranzia salariale per gli ope-rai e dallaltra avere il tem-

    po necessario per trovare unpartner commerciale in gradodi afancare la Marangoni nel-la risalita. Successive, ma an-cor ben pi confortanti, sonostate le parole dichiarate dallaregione Lazio: Per evitare lachiusura denitiva dello stabi-limento di Anagni, la Regionee il Mise hanno dichiarato lanecessit di vericare tutte le

    strade percorribili e di valuta-re tutti gli strumenti utili a ga-rantire il rilancio dellazienda,a iniziare dalle opportunit

    che derivano dallAccordo diprogramma del Sistema Lo-cale del Lavoro di Frosinonee Anagni. Ci sar veramentequesto impegno da parte delleistituzioni? O sar lennesimapromessa non mantenuta? Inattesa di vedere quali sarannoi risultati, (il tavolo riconvo-cato tra due settimane, sem-pre presso il Mise) cercheremodi capire quali sono le causeche hanno spinto la dirigenzaa bloccare la produzione dellostabilimento di Anagni.I proprietari dellimpresa chie-dono la risoluzione di due pro-blemi: maggiore liquidit (larichiesta fatta di 20 milionidi ) e la necessit di trovare

    un socio commerciale che rie-sca a risollevare la situazione.Ma se andiamo ad osservareil fatturato ( 420 milioni di nel 2011) e le attivit ( Nel2002 apertura stabilimentoMarangoni in Brasile a BeloHorizonte; nel 2003 in Ame-rica a Nashville, Tennessee;nel 2006 nuova sede Maran-goni Meccanica, a Rovereto;

    nel 2007 apertura dellufciodi rappresentanza a Shangai;nel 2009 stabilimento in SriLanka; nel 2013 stabilimentoin Argentina a Santa Fe.), laMarangoni s.p.a. di Rovereto da considerare un impresatutt altro che in crisi. Quindila domanda sorge spontanea:come fa unimpresa cos riccae imponente ad avere biso-

    gno di nanziamenti pubbli-ci e di partner? La risposta semplice, limpresa non incrisi, ma non ha pi interesse

    nel produrre pneumatici nuoviper vettura nello stabilimen-to di Anagni perch il prottonon redditizio. Infatti la Ma-rangoni concentra, da sem-pre, i propri sforzi nella con-quista di quote di mercato nelsettore dei pneumatici rico-struiti di qualit, e lo stabi-limento di Anagni rappresen-t, nel lontano 89, solamenteuna nuova opportunit. Il set-tore dei pneumatici ricostruitidi qualit rappresenta l80%del mercato in Europa e NordAmerica, e il 60% in Ameri-ca Latina, dove, non a caso,limpresa ha investito mag-giormente con gli stabilimentidi Belo Horizonte, Santa F,

    Amburgo e Nashville in Ten-nessee. Forse anche ai 410lavoratori dello stabilimentodi Anagni piacerebbe esse-re in America Latina, per inBolivia, dove dal 7 ottobre, leimprese che sono in bancarot-ta, che stanno per chiudere,sono chiuse o abbandonatesenza giusticazione, nono-stante siano private, saranno

    gestite dai lavoratori. Sareb-be un sogno! In conclusione,non ci resta che scongiurareuna nuova Videocon, e quindiaugurare agli operai della Ma-rangoni Tyre, in special modoa quelli carpinetani, un immi-nente rientro sul proprio po-sto di lavoro.

    Zoran Ban

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    Nota Stampa Unione Giovani Indipendenti

    Processo Inceneritori di Colleferro, udienza rinviata al 4 marzo

    2014

    Velletri 12 Novembre- Udienza rinviata per mancata notica di rinvio a giudizio adalcuni imputati. Con questa frase si conclusa la prima udienza dibattimentale delprocesso sugli illeciti riguardanti gli inceneritori di Colleferro, sequestrati nel marzo

    del 2009 dal Nucleo Operativo Ecologico.

    Una delegazione dell'Unione Giovani Indipendenti era presente come parte civile

    mentre nessuno degli imputati era in tribunale, la maggior parte in contumacia edalcuni assenti.

    Saremo presenti ad ogni udienza, reclameremo chiarezza su quanto avvenuto negliinceneritori e se verranno accertati i reati sostenuti dall'accusa pretenderemo che iresponsabili paghino per aver messo a rischio un'intera comunit, vittima di sceltescellerate e di crimini contro la vita che hanno fortemente inquinato l'ambiente, cal-pestando il diritto alla salute e rubando le possibilit di vivere in un territorio salubre.

    Non ammissibile mantenere attivi questi due impianti dopo un sequestro per smal-

    timento illecito di riuti e dopo l'allarmante fotograa tracciata dalla ricerca epide-miologica Eras che accusa gli inceneritori di aver aumentato il numero di ricoveriospedalieri per malattie polmonari cronico-ostruttive. Non dimentichiamo n il fermodi un camion di Cdr (Combustibile da riuti) sospetto avvenuto il 17 giugno 2010 n

    l'incendio nell'impianto del 23 luglio scorso.

    Gravissimi impatti ambientali, scarsit di sicurezza, un processo penale in corso enessun benecio.

    La nostra sentenza CHIUDIAMOLI ORA!

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    Biocidio Tour nel LazioUltima tappa: la Selva di Paliano

    Un viaggio nei luoghi del bio-cidio nel Lazio e in Campania.Organizzato dallassociazioneAsud e dal Centro di Documen-tazione sui Conitti Ambienta-li. Finanziato dalla ComunitEuropea nellambito del pro-getto socio-ambientale EJOLT(Environmental Justice Orga-

    nizations, Liabilities and Trade- Organizzazione della Giusti-zia Ambientale, Responsabi-lit, Commercio e Industria).Il tour partito il 9 novembrein mattinata; la prima tappa stata la Valle Galeria, a Roma,dove sorge la pi grande di-scarica (non pi attiva) dEu-ropa, Malagrotta. La secondatappa, ed quella che pi ci

    riguarda, stata nella valledel Sacco, nella vicina Colle-ferro. Una zona dove, comeben sappiamo, sono diversi ifattori inquinanti: una indu-stria bellica, una chimica, uninceneritore e un cementicio.Ad ogni tappa, la delegazionedi attori internazionali (acca-demici, epidemiologi, attivisti,ricercatori) ha incontrato e si confrontata con i comitati econ le varie associazioni locali.Terminato il tour mattutino, ilgruppo, ha potuto raggiunge-re la terza ed ultima tappa: laSelva di Paliano, unoasi ver-de e incontaminata, simbolodel rispetto per lambiente.Lincontro iniziato nel pome-riggio, e insieme a tutti i varipartecipanti, ceravamo anchenoi de Il Ve[T]ro. Levento si

    svolto su delle terrazze ai bor-di del laghetto articiale. Qui ipresenti si sono riuniti in grup-

    po, ed a turno, hanno preso laparola. Il primo a interveni-re stato Adolfo Maldonado,un ricercatore ecuadorianodel gruppo Accin Ecolgica.Il discorso cominciato conlillustrare la situazione am-bientale dellEquador, dove adifferenza dellItalia, linquina-

    mento dovuto principalmen-te allestrazione petrolifera emineraria. Successivamente,il ricercatore, ha focalizzatoil discorso su un tema moltoimportante: il recupero dellapopolazione, resa amorfa erassegnata, dai valori del ca-pitalismo selvaggio. Il recupe-ro indispensabile per la lottaallinquinamento, in quanto

    permette di rendere il popoloconsapevole, capace di lottaree collaborare con le associazio-ni ambientaliste nazionali e lo-cali. Inne ci ha illustrato unascheda tecnica per il recuperodellindividuo, dove i vecchi esani valori fanno da padroni.Subito dopo stato il turno diMarcelo Firpo, un ricercato-re brasiliano della fondazioneOswaldo Cruz. Anche lui hacominciato nellillustrare la si-tuazione dellinquinamento inBrasile. Qui, come in Equador,lavvelenamento ambientale dovuto principalmente alle-strazione di materie prime,ma anche dal cattivo smalti-mento dei riuti industriali.Il ricercatore ha proseguitodicendo che contrastare lin-quinamento nel suo paese

    molto difcile. Infatti il Brasile un paese in forte crescita,ed quindi molto difcile ob-

    bligare la politica ad adottaremisure forti che contrastinoil debito ambientale, perchparallelamente, si rallente-rebbe la crescita economica.Inne la parola stata presadal dottor Carlo Romagno-li dellassociazione Medici perlAmbiente, il cui operato ha

    avuto molto successo nella re-gione Umbria. Il suo discorso stato molto preoccupante.Infatti secondo recenti studiepidemiologici, lesposizionedi un utero a sostanze inqui-nanti interferisce con lattivi-t ormonale, provocando nonsolo tumori, ma anche ma-lattie come diabete, obesit,disturbi della crescita. Inoltre

    quando gli stato domandatoin che modo possibile met-tere un freno allinquinamento(visto che, a detta del dottore,anche i vari enti pubblici, comeper esempio lArpa, sono col-lusi) ha risposto dicendo chebisogna creare delle associa-zioni competenti. Il loro com-pito sar quello di produrre eanalizzare dati reali dei livellidi contaminazione. In questomodo gli enti pubblici, messidavanti allevidenza, dovrannoper forza attivarsi. Lincontro terminato con questultimointervento, che ha lasciato aipartecipanti qualche speranzadi miglioramento, a patto chelimpegno delle associazioni edi persone come il dottor Ro-magnoli continui.

    Zoran Ban

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    Unimposta per sempre

    In questi tempi verrebbe danascondere, sotto il materas-so, ogni centesimo che si pos-siede come instancabilmen-te consigliano i nonni (che ditempi bui se ne intendono).Nuovo anno, quindi nuovetasse. Non unassurdit chemolti Italiani comparino leagenzie di riscossione dei tri-buti (Equitalia) allo Sceriffo diNottingham, del famosissimocartone/lm Robin Hood.Con la legge di stabilit (dapresentare entro il 15 ottobredi ogni anno in Parlamento),lo stato decide la manovra dinanza pubblica e gli stru-menti per attuare gli obbiet-tivi postisi in tale campo. Tra

    molte proposte e idee, si di-scussa anche lintroduzione diuna nuova imposta, la Trise,che sostituir la vecchia Imusulla prima casa (mentre perle seconde case rester lImusecondaria).La Trise si divide in due com-ponenti: Tari e Tasi. La prima unimposta sulla gestionedei riuti urbani e dei riuti

    assimilati avviati allo smal-timento, che verr pagatada chi occupa, detiene, usalimmobile, in base alla quan-tit di riuti prodotti e metriquandrati calpestabili; la se-conda invece riguarda i ser-vizi comunali (illuminazionepubblica, manutenzione stra-de, sicurezza urbana..) e ver-r pagata sia dai proprietari

    di immobili (al 70-90%), siadagli afttuari (10-30%).Per ci che riguarda la Tasi,per, vi da fare una precisa-

    zione importante: essa verrpagata con una aliquota basedell1 per mille, aumentabilenel 2014 no al 2,5 per mil-le; nel 2015 invece potr ad-dirittura essere portata daicomuni no al 7,5 per mille!Questo differenza nellappli-cazione delle aliquote, derivadalla discrezionalit di cui go-dono i comuni nellapplicarelimposta.Ma questo solamente unospecchietto per le allodole, vi-sto che con la Trise non saran-no pi presenti le detrazioniche erano previste invece conlImu: infatti limposta Montia-na, prevedeva una detrazionestandard di 200 euro, pi una

    ulteriore di 50 euro per ogniglio residente. Infatti spette-r ai sindaci ammettere even-tuali detrazioni al pagamentodella Tasi, grazie anche allacopertura nanziaria che do-vrebbe derivare da erogazioniStatali.A conti fatti, se prendessimolesempio della casa principa-le, potremmo vedere che ri-

    spetto al 2012 (quando ceraancora lImu) pagheremmodi meno di Tasi, ma solamen-te se venisse applicata la-liquota base del 1 per mille;se invece venisse deciso dalcomune di applicare unali-quota maggiore (che pu va-riare no al 6-7,5 per mille apartire dal 2015 come scrittosopra), ecco che scatterebbe

    la trappola della Trise. Secon-do il Cgia di Mestre, lItalianomedio pagher 70 euro in pidi Trise nel 2014, rispetto al

    pagamento complessivo diImu+Tares nel 2013.Come sievince dai calcoli e dalla di-sciplina, resa complessa pernascondere meglio linganno,anche questa volta sarannoi cittadini, comuni mortali, adover pagare il prezzo del-le marachelle legislative chela classe dirigente continuaimperterrita a perpetrare.Ennesima operazione di ab-bellimento, di maquillagedi una vecchia imposta, cheviene risistemata e ripropo-sta al pubblico, sotto nuovoaspetto, neanche fosse unadiva un po attempata del jet-set. Purtroppo il copione restasempre lo stesso: politici con-

    tenti, per aver camuffato unlupo (legislativo) da indifesoagnello; Italiani che mentresi interrogano, ancora, sulnome da dare allagnellino,questultimo si gi divoratolintero gregge. Winston Chur-chill diceva: Una nazione chesi tassa, nella speranza di di-ventare prospera, come unuomo in piedi in un secchio

    che cerca di sollevarsi tirandoil manico. Il problema chegli Italiani questa metaforalhanno capita da tempo. Mai politici?

    Azzeccagarbugli

    come la Trise si camuffa da agnello

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    La Poltrona ScomodaIntervista al Neurologo Luca Prosperini

    - Cos la neurologia? Dicosa si occupa neurologia?La Neurologia si occupa del

    funzionamento del cervelloe dei nervi periferici, nonchdelle malattie che colpiscono ilsistema nervoso.

    - Com nato linteresse perquesta materia?Il mio interesse per questamateria nato negli ultimi annidel corso di laurea in medicina,perch si tratta di una brancamolto stimolante in termini diricerca scientica.

    - Cos la SLA? - La SLA sempre e solo degenerati-va? - Esistono varie formedi SLA, gravi e meno gravi?Il termine SLA un acronimoche denisce la Sclerosi Late-rale Amiotroca, una malattiadegenerativa del sistema ner-voso centrale, che colpisce in

    particolare il midollo spinalee i nervi periferici motori cheda esso emergono; in alcunicasi viene colpita anche una

    zona del cervello che si chiamatronco encefalo e dalla qualeemergono i nervi cranici (quelli

    che fanno muovere la lingua,ci fanno deglutire, permettonolarticolazione delle parole, percapirci). La SLA una malattiamolto grave e di solito porta aldecesso nel giro di pochi anni.Sono stati descritti sporadicicasi di persone guarite dallaSLA, ma tali casi sono saliti allaribalta ad opera dei mass me-dia, piuttosto che come fruttodi una ricerca scientica.

    - C una predisposizionenaturale alla malattia o sipu contrarre anche na-scendo sani?Di solito una malattia spora-dica, ovverosia si nasce sani esi contrae poi nel corso dellavita intorno ai 60 anni di et.Ci sono alcune forme moltorare che sono su base eredita-

    ria, ma di solito anche il loroesordio spostato in et gio-vanile.

    - Quali sono i fattori scate-nanti? - Il malato di SLA consapevole di quello che

    sta vivendo?Seppure siano state elaboratemolte ipotesi (errate abitudinialimentari, esposizione a so-stanze tossiche, ecc), nessu-na di esse denitiva.- Come giustifchi la gran-de incidenza della SLA nellosport, il calcio in particola-re?Alcuni hanno ipotizzato che

    laumentata incidenza di SLAnegli sportivi sia dovuta allas-sunzione di farmaci dopanti,allabuso di antiinammatorio addirittura ai microtrauma-tismi a cui sono sottoposti gliatleti. Tuttavia, questo valeper tutti, ma di SLA non si am-malano tutti! Potrebbe forseesistere una predisposizionegenetica che, agendo assieme

    a tutti questi fattori, potreb-be scatenare la malattia, masi tratta anche questa di unamera ipotesi.

    Il 37enne ricercatore palianese premiato a Copenaghen

    Se prima di vederlo ci fossimo limitati a leggere il suo Curriculum Vitae senza far casoalla data di nascita, avremmo sicuramente pensato ad un dinosauro della Medicina e del-la Neurologia. Invece no, Luca Prosperini un giovane ricercatore italiano, di origini pa-lianesi per la precisione. Prima di conseguire la laurea nel 2004 in Medicina e ChirurgiaallUniversit La Sapienza di Roma e la specializzazione con lode nel 2009 in Neurologia,frequentava infatti il Liceo Classico di Anagni. La sua carriera gi agli albori si preannun-ciava promettente: dopo il completamento degli studi universitari e lottenimento del Dot-torato di ricerca in Neuroscienze sperimentali e cliniche, ottiene nel 2010 la cattedra diNeurologia a La Sapienza e il posto da consulente nel Centro Sclerosi Multipla dell'Osp.

    S. Andrea. Autore di diverse pubblicazioni su libri e riviste (anche internazionali), statovincitore dei premi Aleth Barbot Petrassi per le Neuroscienze e Grant FISM 2010/R/26dellAssociazione Italiana Sclerosi Multipla. Fino a che non matur la decisione di partecipa-re al 29esimo congresso Europeo per i nuovi metodi di Trattamento e Ricerca nella Sclero-si Multipla/Riabilitazione nella Sclerosi Multipla tenutosi a Copenaghen dal 2 al 5 Ottobre.Gli operatori sanitari provenienti da tutto il mondo e accreditati a partecipare erano 7000.

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    - Come mai largomento diventato di pubblico do-minio solo dopo il drammaBorgonovo?Accade spesso che i rietto-ri sulle malattie si accendano

    solo quando viene colpito unVIP: pensate al Parkinson (MJFox, attore di ritorno al futuro)o alla sclerosi multipla (mogliedi Luciano Pavarotti).

    - Perch prima veniva ta-ciuta?Noi neurologi affrontiamo tuttii giorni queste malattie e nonabbiamo mai taciuto la difcol-

    t di curare e gestire una pato-logia cos grave e invalidante,non solo per chi la contrae, maanche per la famiglia.

    - A che punto lItalia nellaricerca contro la SLA?In linea di massima la ricercasulla neurologia e sulla SLA,in Italia, una ricerca da-vanguardia. Il problema chequando una ricerca nisce e

    d buoni risultati, bisognatrasferirla nella pratica clini-ca quotidiana, ed proprio lche iniziano i problemi perchle procedure burocratiche e leamministrazioni sanitarie sonolente a prendere decisioni esono pi interessante al bud-get che ai problemi dei pazien-ti e delle loro famiglie.

    - La sanit pubblica italianapermette di curare questamalattia? O appannaggiosolo della sanit privata edei pi abbienti?In Italia la sanit pubblica,tutto sommato, funziona me-glio che in altri Paesi. In que-sti anni ho avuto la fortuna digirare il mondo per lavoro edho visto, ad esempio, che altreNazioni non offrono tutti i ser-

    vizi medici che vengono offertiin Italia, soprattutto in terminidi esami diagnostici e farmaci.

    Quello che carente in Italia la possibilit di curarsi a casae poter accedere ad altri tipidi servizi (tipo linfermiere o ilsioterapista), per i quali pur-troppo spesso bisogna sborsa-re soldi di tasca propria.

    - Com nata la tua ricerca?- In cosa consiste? - Qua-li vantaggi pu apportare?- La tua ricerca per essereattuata necessita di altrescoperte o una scopertadefnitiva? Nel senso se uno degli anelli della cate-na oppure lultimo. - ac-cessibile a tutti o ha dei co-

    sti elevati?La mia ricerca nasce dalla ne-cessit, per i pazienti affettida sclerosi multipla (non daSLA!) di avere a disposizioneun dispositivo per la riabilita-zione dellequilibrio a domici-lio. E una scoperta denitivanel senso che oramai statochiaramente dimostrato chegiocare alla Wii Balance Bo-ard migliora lequilibrio, la ve-

    locit del cammino, la qualitdella vita e induce modica-zioni positive anche allinternodi zone speciche del cervello(peduncoli cerebellari superio-ri). E abbastanza accessibile,perch il dispositivo costa po-che centinaia di euro, ma importante sapere che almenoi primi passi vanno mossi conlausilio di un sioterapista, e

    dunque ritorniamo al problemadi cui sopra: i sioterapisti cheoperano in strutture pubblichesono pochi e oberati di lavoro espesso si costretti a ricorrereal privato.

    - Nella ricerca alla SLA cisono stati dei progressi deiquali magari non siamo aconoscenza perch ancorain fase sperimentale?

    E stato recentemente speri-mentato un farmaco controla SLA (dexpramipexolo) che

    purtroppo per ha dato esitinegativi, cio non si dimo-strato in grado di bloccare ladegenerazione indotta dallamalattia. Comunque ci sonomolti farmaci in sperimenta-zione e speriamo che qualcuno

    si possa rivelare utile in futu-ro. In questo senso la ricerca attivissima, ma le ripercussio-ni sui pazienti sono purtroppoancora lontane.

    - Tu sei lesempio che le ec-cellenze in Italia esistono.Cosa consigli ai giovani cer-velli in fuga? - Quali sono ituoi auspici e le tue speran-

    ze per il futuro?LItalia un Paese che, no apochi anni fa, aveva un livel-lo di istruzione molto elevato,dunque molti giovani che han-no talento e hanno studiatosono in grado di produrre ri-cerca di qualit. La produzionescientica in Italia, soprattuttonel campo della neurologia, hapoco da invidiare ad altre na-zioni, ma noi giovani allestero

    troviamo posizioni pi adegua-te. Io ho 37 anni e sono ancoraprecario, con contratti in sca-denza di anno in anno. Cono-sco un neurologo statunitenseche lavora a Cleveland che mio coetaneo, ha un numerodi pubblicazioni inferiori al sot-toscritto, ma questanno di-ventato professore allUniver-sit. Non ho consigli da dare ai

    giovani cervelli in fuga, perchtutto sommato capisco il loropunto di vista. La mia speran-za, attualmente, quella di unrilancio della scuola pubblica edella sanit, che signica in-vestire nei giovani, favorire ipensionamenti, e richiamaredallestero proprio quei cervelliin fuga a cui avete accennato.

    Chacun sn got

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    Il nostro paese preso adoggetto di studio da partedi unequipe di professoridellUniversit la Sapien-za di Roma.! Ve lo sarestemai aspettato? Questa stata la piacevole novi-t di venerd . Ottobre,giorno in cui dalle 18.00 si

    svolto nellaula consilia-re del comune un piccolodibattito di presentazioneed un successivo test sul-la personalit che riguar-dava i giovani dai diciottoai quaranta anni impegnatiin attivit imprenditoria-li, lavorative o di sviluppodel nostro territorio. Siamostati scelti tra vari territori,tra cui la Tuscia, perch daprecedenti test avvenuti ilrisultato stato quello cheil nostro paese per quantoriguarda i giovani ed i mo-vimenti creatisi attorno adesse sia allavanguardia. Igiovani presenti facevanoparte delle varie associa-zioni attive su Carpineto,ovvero una rappresentanza

    della nostra redazione, degliSbandieratori e Musici dei 7Rioni Storici e dellAvis. Nonmancavano ragazzi/e che,anche non facendo parte dinessuna associazione sopracitata, preso atto dellinizia-tiva, hanno aderito ugual-mente al progetto. Lincon-tro stato aperto dal salutodel sindaco e delle altre au-

    torit, che in breve tempohanno lasciato la parola allameritevole professoressa Di

    Giunta ed al suo assistenteche pazientemente hannoillustrato liniziativa, studia-ta da cinque professori di-versi (tra cui la Di Giunta) inmodo matematico ed anali-tico in qualsiasi parte ed inqualsiasi lingua essa vengaattuata. La dottoressa ha

    spiegato come mai il nostropaese in questa classi-ca sia risultato il migliore:il rapporto giovani presentinel territorio/ attivit atti-ve largamente positivo. stata poi dibattuta la moda-lit di questa ricerca, ovve-ro un test a crocette psico-logico molto lungo. Questotest, dalla durata di unora

    e pi, ha messo alle strettei nervi e la pazienza di moltidei ragazzi rimasti a compi-larlo. Era costituito da circacinquanta pagine dove vierano poste domande sullostudio, lavoro, famiglia, at-tivit e amici, alcune pret-tamente personali. (Natu-ralmente allinizio ci statafatta rmare una liberatoria

    per lanonimato.) Lo scopodel test quello di capiredai risultati cosa spinge ilgiovane carpinetano a farequalcosa, qualsiasi cosa,che possa avere un impattofelice sul proprio paese. Lin-contro alla ne ha lasciatotutti gli interessati soddisfatied incuriositi per i reciprociimpegni. Siccome sappiamo

    che non viviamo in unisolafelice o in un castello di ve-tro, essere seguiti e studia-

    ti addirittura da professoriuniversitari, perch di ci sitratta, dovrebbe per primacosa renderci orgogliosi esuccessivamente spronarciad attivarci sempre di piper le cose che ci circonda-no e delle quali usufruiamocome servizi, attivit e si-

    mili. Questo deve essere unmonito ad impegnarsi sem-pre di pi. Un punto di par-tenza e non di arrivo. Nonsprechiamo questopportu-nit, ma cerchiamo di mi-gliorare come comunit.

    P.S. Si ringrazia la dottores-sa Di giunta per la grandepazienza e collaborazione

    avuta.

    Arcadio Spinozzi

    Incontro con la Dottoressa Di Giunta

    I giovani di Carpineto studiati dalla Sapienza

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    Cari Lettori,il Ve(T)ro torna ad affrontareuno degli argomenti a se cari,riproponendo quellattivit in-formativa che di fatto pi cicompete, riguardante la lottaalla criminalit organizzata edil continuo accrescimento diqueste nuove frontiere legi-

    slative e paralegislative, atte afronteggiare questo fenomenoche caratterizza lessere socia-le di questo Paese.Quello che cerchiamo di por-tare avanti non una lottadiretta ed operata sul campopurtroppo, bens indiretta, cheavviene mediante la riproposi-zione informativa di atti e fat-ti, di storie e di lotte, volte a

    dirimere questa illecita e pres-sante presenza, che ad oggiha ampliato e stabilito le suemaglie anche sul nostro terri-torio. Ed proprio su questascia che bene rendervi dot-ti sulle novit applicate in taleambito.A tal proposito il 9 otto-bre scorso, viene presentatonellAula Magna della Corte diCassazione a Roma, un nuovoed importante progetto deno-minato D.E.M. Dizionario Enci-clopedico delle Mae in Italia,a cura di Claudio Camarca,con la presentazione di NicolaZingaretti ed edito da Castel-vecchi.In primo luogo viene da clas-sicare questa opera come dinatura storica, in quanto offreun inedito affresco sullevolu-

    zione delle varie organizza-zioni criminali sviluppatesi nelnostro Paese dallunit dItalia

    no ad oggi. I boss e i killer, idelitti eccellenti e le vittime di-menticate. Gli eroi e gli aguz-zini, le collusioni e i misteriirrisolti. E poi stragi, processi,pentiti e testimoni di giustizia.Quattro le organizzazioni cri-minali principali di cui si riper-corre levoluzione, quali Cosa

    Nostra, ndrangheta, Camor-ra, Sacra Corona Unita. Que-sto ci che si rinviene neglioltre 4.000 lemmi dellopera,insieme ai duecento appro-fondimenti su voci tematicheed a pi di 80 voci autorevoli,quali magistrati, giornalisti esaggisti. Un enorme strumen-to posto nelle mani di tutti icittadini, per comprendere e

    conoscere ci che veramenterappresenta il fenomeno ma-oso in Italia, un fenomenoche riesce ad avere proventimediante attivit illecite qualiappalti pubblici in ogni settore,riciclaggio, smaltimento illeci-to di riuti, trafci di sostan-ze stupefacenti e quantaltro,pari al 20% del PIL del Paese.Un fenomeno che viene spes-so percepito dalla popolazio-ne come uno Stato paralleloperch presenza tangibile, difronte ad uno Stato di dirit-to che in realt non adoperamezzi e risorse adeguate nelneutralizzarlo. Insomma unamappa scientica delle realtcriminali, a quanto detto in oc-casione della sua presentazio-ne ed a mio avviso un punto diritrovo per la memoria dovuta

    e contestualmente un puntodi partenza per un futuro piconsapevole.

    In secondo luogo lopera puessere intesa come un com-pleto repertorio alfabetico incui la trattazione delle voci siestende oltre la semplice de-nizione del termine, fornendoquindi una pi esauriente in-formazione su tutte le nozioni,gli accadimenti, i personaggi

    riguardanti il mondo correlatoalla criminalit organizzata.Nella prefazione Caselli sot-tolinea la necessit di supe-rare quel limite culturale cheda sempre inceppa lazioneantimaa: percepirla come unproblema esclusivamente diordine pubblico. Un atteggia-mento, aggiunge il procurato-re, che porta a dimenticare la

    straordinaria capacit di con-dizionamento che ne ha fattoun vero e proprio sistema dipotere criminale, oggi semprepi potere economico. Il DEM dedicato a Roberto Morrio-ne, un giornalista della Rai checredeva profondamente nelproprio lavoro e nel compitodel servizio pubblico. Lui nonc pi, ma il suo impegno, ilsuo lavoro, i suoi sogni con-tinuano anche con questo Di-zionario che Claudio Camarca,che lo ha curato, ha voluto te-nacemente portare avanti, no-nostante le difcolt, non ulti-ma quella di trovare un editoredisposto a esporsi pubblicandoun volume che non fa scontia nessuno. Pi di dieci editorihanno declinato linvito.Anche questo il potere dellamaa.

    Lionel Hutz

    Dizionario Enciclopedico delle Mafie

    Per conoscere ed essere consapevoli

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    Il 31 Agosto 1996 fecero laloro prima apparizione nel pa-norama folkloristico locale gliSbandieratori e Musici deisette rioni storici di CarpinetoRomano. Spinto dalla passio-ne, il gruppo ha raggiunto im-portanti traguardi: la quota diquasi cento iscritti e la parteci-

    pazione a festival nazionali edinternazionali, condividendole tradizioni storiche del pae-se. Nasceva cos lesigenza diuna sede autonoma e, in oc-casione del Festival del Folklo-re del 2008, gli Sbandieratorioccuparono la Welcome Areanel parco Unit dItalia. Ledi-cio fu risistemato dallo stato diabbandono in cui si trovava e

    venne allestito come sede so-ciale dellA.Sba.M. Al terminedel 2011, a causa dei lavori diristrutturazione, venne vietatolingresso al parco al persona-le non autorizzato; nonostan-te il veto, comitive di ragazziabituati a frequentare queiluoghi, aggiravano senza pro-blemi i cancelli, rimanendo perore allinterno dei giardini co-munali. Contemporaneamente

    lamministrazione, sicura che isigilli del cantiere avessero po-tuto trattenere lingresso del-le persone, non garantiva al-cun tipo di controllo sul parco.Cos, nella notte tra il 1 ed il6 Gennaio 2012, un gruppo digiovani un po pi euforici delsolito, fece irruzione nella Wel-

    come Area distruggendo tuttoci che gli capit a tiro: porte,nestre, costumi e tamburi edaltro. Lunica traccia che po-teva ricondurre ai vandali erauna scritta in cui veniva insul-tata la comunit carpinetana.Si apr unindagine in cui ven-ne coinvolta anche la scien-tica, ma non si ebbe alcunrisultato. Costumi ed altri og-

    getti dellassociazione venneroin parte portati nei locali dellapalestra della Scuola Elemen-tare Leone XIII. ed in parteafdati ai vari membri, spe-rando che si trattasse di unasoluzione temporanea. Vistala necessit di un magazzino,gli Sbandieratori proposeroallamministrazione comunaledi ristrutturare a proprie speseledicio danneggiato, a patto

    che questo gli fosse concessocome sede in via ufciale, entrodei termini stabiliti. La rispostafu negativa, e le autorit pro-misero di risolvere il problemacon un locale alternativo. Adoggi, a quasi due anni di di-stanza, le promesse del comu-ne sono rimaste tali e ledicio

    ancora privo di funzionalit;lassociazione non dispone an-cora di una sede dove riporre ilproprio materiale, per poterlocatalogare secondo un inven-tario ben preciso. Il gruppo stato totalmente abbandonatodalle autorit cittadine, le qua-li, non curanti del problema,hanno preferito mantenere instato di abbandono la Welco-

    me Area, piuttosto che crea-re uno spazio potenzialmenteutile ai giovani della comunit.Per adesso non si vede una viaduscita. Applausi al gruppo,che anche la scorsa Domenicaha saputo intrattenere il pub-blico dando il meglio di s.

    Van Helsing

    La non sede dellA.Sba.M.Storie di un comune indifferente ed una associazione trascurata

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    Storie di Donne ImmortaliINSIEME PER DIRE NO AL FEMMINICIDIO

    LE PAROLE SONO PIETRE (Carlo Levi)Lultimo straziante viaggio su un freddo treno merci condusse la giovanissi-ma Anna Frank ad Auschwitz; cera ad aspettarla unorchestra di sole donne,anchesse prigioniere, tra cui Fania Fenlon. Anna e Margot, sua sorella, giun-sero al campo di concentramento da sole, una al fianco dellaltra, lontane persempre dal resto della famiglia e incoscienti del drammatico epilogo. Allarrivole grida strazianti dei deportati scomparivano sotto il suono di melodie che sisusseguivano senza sosta dal sorgere fino al calare del sole, al pianoforte ceraFania. Le loro vite si sono incontrate, probabilmente senza mai incrociarsi, malo scenario a cui dovettero assistere le terr per sempre unite. Entrambe han-no lasciato testimonianze scritte: Anna nel suo diario narra di unadolescenzatrascorsa in un nascondiglio lontano dal mondo e dai nazisti, ma lultima paginanon verr mai scritta; le immagini si fanno pi tragiche e violente nel raccontodi Fania, sopravvissuta grazie alla sua musica. Due storie, due donne, due de-stini e una sola domanda: perch?

    Veritas filia temporis

    Pillole di StoriaNOVEMBRE

    Tra tasse, mutui da pagare, crisi ecc. ci vorrebbe una bella caccia al tesoro ,chiaramente fruttuosa, per avere la possibilit di arrivare a fine mese. I tesoriogni tanto vengono alla luce, seppure non nel giardino di casa propria (comemolti desidererebbero): non stiamo parlando di grandi X su isole deserte, chesvelano ricchezze nascoste da pirati in tempi antichi; parliamo piuttosto del te-soro di Hoxne. Esso il pi grande ritrovamento di oro e argento di et tardo-romana, in Inghilterra, avvenuto nel 1992. Il tesoro conta circa 200 pezzi, edora esposto al British Museum di Londra. Nel 1993 venne valutato allincirca1,75 milioni di sterline! Se il sesterzo vale cos tanto, quale occasione migliore

    per abbandonare leuro se non questa?

    Azzeccagarbugli

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    Carpineto Romano, 16/11/2013

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    La pagina dei lettoriQuestione di radici

    Radice che ogni foglia porta il tuo nome, nome che battezza alla pazza voglia di vivere, vivereil cielo od il suo lampo, lampo che dal monte porta il frastuono, frastuono che presto sarcanto duccelli, uccelli tornate al nido e ai suoi dubbi, dubbi, nubi costanti nel loro vagare,vagare lazione del pensiero perfetto, perfetto il tuo ballo, dolce e leggera amma, ammaregina nella testa del folle, folle detona il tuo verbo dal cuore, cuore che dai acqua ai mieiumi, umi nella mente, umi di terra, terra ragione, inaudita speranza, speranza di me e divoi visi e voci, voci di casa, di questo antico legno, legno dimbarco, legno passato, passatoche ricordi da quando eri ramo, ramo dai pazzi colori,di ori, ramo di foglia, foglia che porti

    alla luce la tua Radice.

    lettore anonimo

    [email protected]