Upload
ilvetro
View
213
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
7/30/2019 Il Ve(T)ro - 10
1/8
Il Ve(T)roSotto un cielo di cementoUscita anomala, questa del Ve(T)ro, nel mezzo dellulti-
ma settima di ottobre, in procinto di buttarci tra caldar-
roste e vino, dobbiamo guardare con occhio critico a ci
che successo nellultimo mese.La realizzazione di un servizio da parte del programma
televisivo Striscia la notizia sul problema asfssiante
dei bovini in stato di abbandono nel nostro paese ha ri-
acceso il dibattito su una notizia gi tristemente nota alle
cronache locali, e informato i pochissimi che ancora non
si erano scontrati (nel vero senso della parola) diretta-
mente con il problema. Nuova ma comunque abbastanza
prevedibile, invece la notizia della chiusura dello sta-
bilimento Italcementi di Colleferro che spunta come un
fungo velenoso nel sottobosco della cronaca colleferri-
na. lItalia stato un paese che ha conosciuto unindu-strializzazione pesante, senza stabilire una politica am-
bientale che in parallelo ne tutelasse gli effetti dannosi.
Oggi quello che si profla uno scenario spaventoso, ci
ritroviamo ad aprire la scatola nera di un disastro per-
petrato e ripetuto per decenni, zittito dalle istituzioni e
bollato dai pi come qualcosa di intrinseco al territorio
di Colleferro, parte integrante della sua morfologia. Chi
vede il proprio destino appeso ad un flo sono i lavoratori
dello stabilimento, che esterni ai giochi della politica si
ritrovano senza lavoro e con un territorio di fatto inutiliz-
zabile per qualsivoglia attivit collegata alla coltivazioneo allallevamento. Ci che irrita ancora di pi che solo
ora dopo anni di controlli si scopre che impianti in fun-
zione quotidianamente non erano a norma, praticamente
decenni di ispettori distratti.
Per citare un saggio del nostro tempo Un distratto pu
creare disordine, ma per un disastro totale bisogna essere
organizzati.
Prof. Moriarty
Periodico intramurario dinformazione trasparente
Anno 1 - Numero 10 01-11-2012
CRONACA-
pagina 2-3
ATTUALIT-
pagina 4-5
CULTURA & POLITICA-
pagina 6-7-8
RUBRICHE-
pagina 8
Seguici su Facebook : http://www.facebook.com/ilvetro1 per controllare e commentare i nostri articoli
7/30/2019 Il Ve(T)ro - 10
2/8
Invasione Bovina
2
Striscia la notizia a Carpineto Romano
NEWSLETTER : Scrivici a [email protected] per ricevere le prossime uscite in anticipo e in digitale
Ormai siamo abituati a vederle
scorazzare per la strada. Se tor-
nando da Colleferro non le tro-
viamo sulla carreggiata, stupiti ci
chiediamo: Ma perch non c
nessuna vacca stasera?. Non sei
Carpinetano se da bambino non le
hai rincorse, magari prendendole
anche a sassate. Non puoi consi-derarti residente a Carpineto Ro-
mano se non hanno mai ostacolato
la tua marcia mentre girovagavi in
macchina. Loro sono parte di noi:
se una sera, seduto davanti al bar,
mi trovassi una vacca al mio an-
co a sorseggiare una birretta, non
mi sorprenderei affatto; anzi la in-
viterei al tavolino per chiedere la
conferma delle indiscrezioni che lavedrebbero concorrere a Sindaco
alle prossime Elezioni Comunali.
Erano le 20.45 e su Canale 5 va in
onda Striscia la notizia come ogni
sera. Linviato Edoardo Stoppa si
trova in un borgo caratteristico di
un paese rurale. In sovraimpres-
sione leggo Carpineto Romano
(Roma) Carpineto? (Roma)?
Ma chiglio non Jo Curso? E mo
che sar succeso? esclamo in
Carpinetano. Alzo il volume giu-
sto in tempo per sentire linviato
dire per parlare di un dif-
cile problema di convivenza tra
umani e bovini che scorazzano
un po dappertutto nelle strade di
questo bellissimo paese. Oh no!
Le vacche! Che gura di *****!
In sequenza le immagini dellIn-
vasione Bovina: la Stradanova,poi sotto la Porta della Piazza,
passando per la Costa, Via Roma,
il Piazzone, il Capolinea, Parco
Martiri, il distributore di benzina,
ed inne la Carpinetana. Vacche
morte davanti ai portoni. Un os-
servatore esterno non oso imma-
ginare cosa possa aver pensato.
Di certo posso riportarvi il virgo-
lettato di un mio amico romano:
io le vacche lho viste solo navorta: in Trentino Alto-Adige!.
E pensare che io la consideravo
una cosa normale. Mah! Il servizio
continua e allironia dellinviato
su Carpineto habitat naturale
delle vacche, segue lintervista
a Barbara Balsamo, presidente di
unassociazione animalista. Lei
afferma che il Comune dovrebbe
trovare una soluzione alternativaallabbattimento. Ottimo, il suo
ragionamento non fa una grinza.
Poi si perde per nel completa-
mento della frase, con quel per
tutelare la salute dei cittadini, ma
soprattutto di questi animali. De-
gli animali?! Ma come?! Ma non
dovremmo essere pi importanti
noi? Vabb, punti di vista. Dopo 3
minuti e 15 secondi il servizio ter-
mina con un invito alle Istituzioni
preposte a risolvere questo gravis-
simo problema. Ok, grazie Striscia
e grazie soprattutto a chi ha avu-
to la brillante idea di chiamarla.
Ora passiamo alle reazioni: sui so-
cial network allira dei Carpinetani
si contrappone la facile ironia dei
non. Per strada largomento Sem-
previsa/Centra nuovo allenatore,
passa in secondo piano (una no-vit di questi tempi, credetemi!).
Il servizio di Striscia fa pi cla-
more: chi d la colpa al Sindaco,
chi allo Stato, chi al Prefetto. Le
vacche, tanto per cambiare, hanno
monopolizzato la nostra attenzione.
Il Ve(t)ro non poteva esimersi dal
commentare quanto accaduto: la
vacca stato il primo argomen-
to da noi trattato e poi per noi ha
un valore affettivo visto che la mascotte del nostro giornale.
Ironia a parte, la situazione noi
ve la illustrammo gi un anno fa.
Abbiamo corso il rischio di passa-
re per mono-tematici oltre che per
monotoni. Ma abbiamo studiato,
riettuto, fatto indagini e ricer-
che, consultato avvocati per avere
una panoramica pi chiara senza
mai scrivere tanto per farlo. Ora
pretendiamo risultati: questo un
problema gravissimo che afigge
la nostra comunit e la situazione
via via sempre pi drammatica. Ol-
tre al pericolo che quotidianamente
corriamo poi, non possiamo sotto-
valutare laspetto economico: ma
voi pensate che un forestiero, alla
visione di questo servizio, ci venga
pi volentieri alle Sagre piuttosto
che alle Fraschette (uniche occa-sioni di guadagno)? Pensate che un
imprenditore abbia pi stimoli ad
investire nel nostro paese? Io credo
proprio di no. Abbiamo sgurato in
Italia-visione, non potevamo ave-
re un peggior spot televisivo. Ora
dovete rimediare in qualche modo
perch non siamo pi disposti ad as-
sistere alla denigrazione del nostro
paese. Risolvete questo problema!
Chacun son got
7/30/2019 Il Ve(T)ro - 10
3/8
3
L11 ottobre scorso gli uomini
del Noe, comando dei carabinie-
ri per la tutela ambientale, hanno
posto sotto sequestro lItalcemen-
ti di Colleferro per emissioni no-
cive. Dalle ispezioni effettuate
nella mattinata dello stesso gior-
no sono emerse diverse posizio-
ni irregolari: 14 camini non anorma, il mancato rispetto delle
prescrizioni dellautorizzazione
integrata ambientale, la manca-
ta descrizione delle modalit di
funzionamento dei forni che non
permette unimportante controllo
quale il monitoraggio dei fumi.
A fronte di ci, la Procura di Velle-
tri ha noticato lavviso di garan-
zia al direttore del sito industriale,Alfredo Vitale e dato dieci giorni
di tempo allazienda per mette-
re in regola gli aspetti imputati.
A stretto giro, sono seguiti distin-
guo e alzate di scudi da parte del
Sindaco Mario Cacciotti e delle
istituzioni locali che, insieme ai
sindacati del territorio, si sono det-
ti pronti alla mobilitazione con il
contributo di tutti i cittadini, delle
associazioni, delle realt produtti-
ve e delle parti sociali, afnch
non vengano lasciate sole le cir-
ca cinquecento famiglie, tra rap-
presentanti e operai, toccati dalla
vicenda (ancora il lavoro come
vittima). Due giorni dopo il blitz
e i controlli, Italcementi (multi-
nazionale con sede a Bergamo,
che conta 2000 dipendenti e che
nel 2011 ha registrato un fatturatopari a 4,7 miliardi) ha disposto un
programma che in due, tre mesi si
pregge di mettere a norma lim-
pianto indagato, cos da scongiu-
rare la paventata chiusura dello
stabilimento colleferrino. Che, in
effetti, al momento sembra con-
gelata, se vero che il 18 ottobre
lufcio Autorizzazioni Integra-
te Ambientali della Provincia di
Roma ha emesso una deliberache certica il rispetto delle nor-
mativa da parte di Italcementi.
Tuttavia va ricordato che la que-
stione non chiusa n a livel-
lo legale n a livello ambienta-
le, restando la Valle del Sacco
una pattumiera a cielo aperto la
cui cura non garantita da pez-
zi di carta di Procure e Tribunali.
Bene, benissimo verrebbe da dire.Se non fosse che la tempestivit
con la quale gli enti amministrativi
e sindacali sbandierano preoccu-
pazione e zelo in situazioni come
questa, ovvero quando il danno
non solo fatto ma addirittura in
fase avanzata, rimane stupefacen-
te. Tanto da chiedersi perch nel
corso di lustri, diventati decenni,
si rimasti con le mani in mano,
lasciando, per dirne una, che i dati
sulle malattie respiratorie nel terri-
torio della Valle del Sacco toccas-
sero punte record (da un recente
studio epidemiologico condotto
da Eraslazio sulle zone di Col-
leferro e San Vittore in provincia
di Frosinone, si apprende che le
malattie respiratorie sono aumen-
tate del 79% e che vittime di que-
sta guerra silenziosa sono anche ibambini). La soluzione a questo
come mille altri casi di inquina-
mento ambientale in Italia, pri-
ma ancora che sfocino in nuove
emergenze simil-Ilva, non poi
cos irrealizzabile, se vero, come
siamo soliti ripeterci, che viviamo
in una democrazia minima: oltre
ai controlli effettuati dallazienda
stessa e dellamministrazione co-
munale di Colleferro, bisogna esi-gere un organo di controllo terzo
preposto alla vigilanza dentro le
aziende che, qualora questultime
contravvengano alle norme previ-
ste, iniggano sanzioni esemplari.
I veleni degli scarichi industria-
li bellici, cementizi e pesticidi,
che dal 1912 ammorbano Col-
leferro e la valle del Sacco, pre-
mono. Luomo, trascurando eindulgendo, continua a uccide-
re lambiente e quindi s stesso.
Genesio Mimancalaria
Italcementi, veleni e morteIl sito di Colleferro sotto sequestro preventivo per emissioni nocive. Come andr a finire?
Seguici su Facebook : http://www.facebook.com/ilvetro1 per controllare e commentare i nostri articoli
7/30/2019 Il Ve(T)ro - 10
4/8
4
NEWSLETTER : Scrivici a [email protected] per ricevere le prossime uscite in anticipo e in digitale
Dossi strategiciQuando la sicurezza e responsabilit vanno di pari passo
La sicurezza stradale imprescin-
dibile tanto per chi guida una vettu-
ra quanto per chi cammina a piedi.
Da qualche tempo ormai possono
notarsi in Via Costanzo Ciano (gi
Porta della piazza) e sulla strada
panoramica del paese, Viale degli
eroi (o eroi di Cefalonia) una se-
rie di dossi stradali articiali, chehanno il compito di diminuire la
velocit dei mezzi che percorrono
tali tragitti. Questi strumenti sono
anche chiamati dissuasori di velo-
cit o dossi rallentatori e tutti san-
no ovviamente le motivazioni che
spingono ad apporli sulla strada:
infatti troppo spesso si vericano e
registrano corse spericolate in vari
punti, per cos dire delicati del pa-ese, non ultima la Strada Nova
e la succitata Via Costanzo Ciano.
I dossi apposti proprio in questul-
timo tratto stradale, hanno un rilie-
vo strategico, in quanto non solo
rallentano la velocit delle vetture,
ma fanno si che vi sia pi prudenza
nella guida quando ci si sta avvi-
cinando ai pressi di una scuola: la
scuola in questione quella gestita
dalle suore del Santissimo Sacra-
mento, che sicuramente apprez-
zano oltre allaiuto celeste, anche
quello umano per ci che riguarda
la sicurezza dei propri studenti.
Per ci che attiene ai dossi situati
in Viale degli eroi, vi da dire che
in questa zona hanno lesclusivo
compito di non far trasformare il
viale in una pista automobilisti-
ca, con tanto di record mondiali.I cittadini che vivono al di sotto
della strada e ai lati di essa sicura
mente apprezzeranno il contributo
dei dissuasori, anche perch non
carino essere svegliati in pie-
na notte a causa di macchine che
sfondano le proprie mura domesti-
che ( non tutti sanno, ma nellesta-
tedel 2010 si veric un incidente
in questo tratto di strada, in cui
una macchina sfond letteralmen-te linferriata di unabitazione, ri-
schiando cos di entrare in casa). Il
discorso naturalmente pi com-
plesso di quello che sembra: ci si
potrebbe domandare legittima-
mente se bastino una serie di dos-
si per poter fermare i Gran Premi
allinterno delle strade comunali, e
la risposta sarebbe no. Ci su cui
contano i pedoni, la comunit, ilComune, le suore la responsabi-
lit e il senso civico che deve con-
traddistinguere ogni automobilista
alla guida. Le regole stradali, co-
nosciute (e forse viene il dubbio,
non da tutti) nei mesi necessari a
prendere la patente, sono valevoli
anche successivamente ad essa, al
contrario di quanto alcuni pensa-
no. Il fatto che il nostro un picco-
lo paese non ci da il diritto di scor-
darci di esse: a Roma, come nelle
altre grandi metropoli, si pu esse-
re addirittura multati per il fatto diaver attraversato dove non ci sono
le striscie pedonali. Ovviamente
una cosa del genere qui scatene-
rebbe una vera e propria Caccia
al vigile con tanto di forconi e tiz-
zoni! Tal rigore non richiesto, ma
che si rispettino almeno le regole
basilari della circolazione stradale!
Il senso civico e una buona educa-
zione stradale (e non solo quellastradale) impartita a scuola-guida
ed anche nelle aule scolastiche e
dalla propria famiglia, potrebbero
giovare a far crescere i futuri au-
tomobilisti pi prudenti e respon-
sabili. Alla ne chiunque voglia,
purtroppo, pu andare lo stesso
a velocit folli sui tratti di strada
muniti di dossi o meno, ma risa-
puto sfortunatamente che alla stu-
pidit e incoscienza non possibile
apporre dissuasori di nessun tipo.
Azzecagarbugli
7/30/2019 Il Ve(T)ro - 10
5/8
5
Questa valle non si vendeColleferro, 6 ottobre 2012
La giornata non cominciata nel
migliore dei modi, quando ci han-
no riferito che quella mattina un
rappresentante della questura ave-
va fatto un giro per le classi del
Liceo Scientico Marconi, comu-
nicando agli studenti la mancanza
di permessi regolari per la manife-
stazione ( cosa assolutamente nonveritiera) ed informandoli dunque,
della possibilit reale di azioni le-
gali contro di loro nel caso in cui
avessero preso parte allevento.
Potrei denire laccaduto come
un episodio di terrorismo psicolo-
gico, ma tenendo conto della stu-
pidit di un gesto simile e avendo
coscienza della partecipazione,
lo denisco un gesto becero edinfantile degno di un tirapiedi di
ultimordine. La paura era quella
che la gente avrebbe deciso di ri-
manere a casa. La realt, per una
volta, ha deciso di sfatarla questa
paura. Cera gente. Tanta. Mam-
me, bambini, studenti, pensionati,
associazioni. Cera pure il sole. Il
6 ottobre 2012 a Colleferro le per-
sone hanno deciso che scendere
a manifestare per una causa tanto
nobile quanto, diciamo, di nicchia
come la salvaguardia dellambien-
te, aveva un senso. Il senso di ap-
partenenza ad una valle, quella del
Sacco, che stata prima sfruttata
no alla stremo e poi abbandona-
ta. Il senso di unonest sia mate-
riale che intellettuale, ovvero una
condanna denitiva nei confronti
dei danni che abbiamo subito ne-gli anni: 16 comuni contaminati.
6700 animali abbattuti. 300.000
tonnellate annue di riuti. 1 disca-
rica. 4 inceneritori. 1 turbogas. 1
cementicio. 55% della popola-
zione contaminata. Questo, fortu-
natamente, bastato a risvegliare
coscienze assopite. Ma forse asso-
pite non la parola giusta, forse le
nostre coscienze sono solo troppo
impegnate a cercare di combatte-re i troppi problemi che in questo
momento storico hanno invaso le
nostre case, il futuro dei nostri
gli e la sopravvivenza dei nostri
vecchi. Quando non si arriva a
ne mese o si perde con estrema
facilit il posto di lavoro, non
semplice immettersi in un corteo
per partecipare ad una protesta
che, in confronto ai nostri imme-diati e tangibili problemi, ci sem-
bra quasi ridicola o quantomeno
secondaria. Invece c stata qua-
si una ribellione a questo stato di
cose che sembra ineluttabile, che
con arroganza e furbizia certi am-
ministratori e certi imprenditori,
portano avanti da anni a discapito
di chicchessia ci capiti in mezzo.
Ma quel giorno, come se ci fosse
stato un tam tam le persone sono
cominciate ad arrivare, e questo ci
fa capire che forse in questa di-
sastrata Italia, dove tutto sembra
perduto, c ancora chi crede che
qualcosa possa cambiare, a co-
minciare da ci che pu minare la
nostra salute ed il nostro futuro.
Questi signori che ci amministra-
no, o che ci danno da lavorare con
le loro aziende, dovrebbero capireche si pu, in questa nostra povera
Italia, lavorare con onest e rispet-
to dellambiente e di tutti noi, sen-
za che questo pregiudichi in alcun
modo il loro giusto guadagno. E
un concetto che deve entrare nelle
loro teste, nelle loro menti e nel-
le loro coscienze ed a quel punto
capiranno che gestire una societ,
che sia privata o pubblica, non ne a se stesso, ma una grande
responsabilit nei confronti del
posto in cui si svolgono queste at-
tivit e delle persone che ci vivo-
no. Certo quasi unutopia pensa-
re ad un mondo cos lineare e sano,
per continuare a protestare ed a
manifestare pu essere come la
goccia che piano piano, giorno per
giorno, buca la pietra. Il 6 ottobre
2012 abbiamo fatto una doman-
da: SEI UNO ZERO? La rispo-
sta arrivata, forte e chiara: NO.
From Hell - Cabbusta
Seguici su Facebook : http://www.facebook.com/ilvetro1 per controllare e commentare i nostri articoli
7/30/2019 Il Ve(T)ro - 10
6/8
6
NEWSLETTER : Scrivici a [email protected] per ricevere le prossime uscite in anticipo e in digitale
Gioco PulitoFino a che punto?
Gioco pulito. Cos denominato
il blocco di scommesse, giocate,
puntate, video-poker, gratta e vinci
e compagnia che lA.A.M.S., asso-
ciazione che controlla e regolarizza
i monopoli di stato e di conseguen-
za anche le scommesse. Il punto di
collisione di questo gioco pulito
che tanto pulito non , o per lomeno non sembra esserlo. Il primo
punto da analizzare lesorbitante
e quanto mai sconcertante usso
di persone che si cimentano, vuoi
per vizio, per noia o per sperare
veramente in una vincita, nei pi
disparati rami del gioco dazzardo.
I pi gettonati, perch pi reperi-
bili, sono i video-poker, che dalla
storica macchinetta vanno allaversione online, con le medesime
regole ma in versione telematica.
Poi ci sono i cartoncini magi-
ci, ossia i Gratta&Vinci, compra-
ti quasi per gioco, che vanno dal
prezzo irrisorio di un euro alla
cifra ben pi consistente di dieci
euro. Vengono comprati per non
ingombrare (mai termine pi erra-
to fu usato) con le monete le nostre
tasche o vengono presi al posto dei
soldi del resto nelle tabaccherie.
Ma siamo proprio sicuri che tutti
questi movimenti di scommes-
se vadano in una percentuale allostato ed in una percentuale alle
ricevitorie? Se cos fosse, nessun
problema nel vedere incassati da
chi lo fa per mestiere con le ap-
posite autorizzazioni. Purtroppo
per, grazie anche allaccesso (e
alleccesso) sempre pi facile nel-
la rete, molte persone, o peggio
ancora associazioni non meglio
identicate, usufruiscono dellescommesse per arricchirsi e am-
pliare il loro sporco raggio dazio-
ne. Ne fanno da esempio il lone
del calcio scommesse estivo che
ha coinvolto molte squadre della
Serie A, B e Lega Pro immischiate
in trafci di puntate e partite truc
cate con mae serbe e giapponesi,
oppure un recente caso di cronaca
che parla di un ragazzo tornato a
casa agonizzante dopo esser sta-
to picchiato per non avere potuto
pagare dei debiti in bische clande-
stine. Tutto ci viene ampliato da
persone comuni, che per colpa del-la crisi, cercano (e non trovano) il
colpo disperato alla lotteria. Anche
la televisione, soprattutto la Rai,
con i suoi programmi in cui fanno
capolino accoppiamenti con mon-
tepremi stratosferici riguardanti
lotterie e gare a premi, non aiu-
ta la situazione. Ma non sarebbe
meglio legalizzare i casin, fonte
inesauribile di guadagno per chila gestisce e portatore di turismo
per un paese che deve rinnovarsi?
Dappert Utto
Pillole di storia
Oramai siamo saturi, per non dire stu, di sentire che le cose vanno male, che c voglia di isolamento
nazionale, ognuno per se e Dio per tutti. Abbandoniamo presto quel sogno di vedere nalmente un
mondo pi cooperativo, nel quale tutti possono dare un contributo forte ai problemi degli altri. La sto-
ria ci insegna che i momenti terribili non hanno impedito di fatto il risorgere di nazioni e continenti, sia
dopo guerre, sia dopo carestie.. Il 1 Novembre 1993, entr in vigore il c.d. Trattato di Maastricht, con
il quale si diede il via ad unoperazione di politica europea unica, da parte dei paesi coinvolti. Il tratta-
to venne rmato il 7 Febbraio del 92, ma entr denitivamente in vigore solamente un anno e mezzo
dopo. Questo un chiarissimo esempio che dopo tantissime tensioni, incomprensioni, unapertura pos-
sibile, perch essa porterebbe dei beneci comuni. Le generazioni di oggi, bench vivano in un periodo
in cui sembra essere pi facile chiudere le porte agli stranieri anzich cercare una mediazione, dovrebbe
riacquisire quella voglia di cooperazione che fece da guida a molti politici e cittadini europei illuminati.
Azzeccagarbugli
7/30/2019 Il Ve(T)ro - 10
7/8
7
Seguici su Facebook : http://www.facebook.com/ilvetro1 per controllare e commentare i nostri articoli
Regione FiorenteBatman arrivato, manca solo il Joker
La crisi, le difcolt dei cittadi-
ni laziali, le ingiustizie regnano
sovrane. La malavita inltra-
ta nelle istituzioni, le istituzioni
sono inltrate nella malavita. Chi
mai pu salvare una regione
allo sbando dove la corruzione
allordine del giorno? E Batman,
luomo pipistrello che si avvol-ge nel mantello!!! E proprio lui il
milionario con ville ovunque, con
svariati suv, che ha delocalizzato i
suoi interessi tra Anagni e Ghotam
city (Colleferro). Il gioioso latin
lover che partecipa a feste stile
romano con ancelle e altri espo-
nenti del suo partito. Tutti vanno
alle feste, ma nessuno si chiede
da dove vengano quei soldi, nonsolo; adesso inizia il rigore! la
governatrice sostiene che arriva-
to il momento dei sacrici: taglia-
mo gli indennizzi, da 5.000 euro li
portiamo a 2500; non nanziamo
pi i gruppi regionali; dimezziamo
le commissioni; togliamo le auto
blu. Grandi sacrici! Solo ora ne
sentono la necessit? Come mai?
Cera bisogno di scoprire chequalcuno distraeva i soldi pubblici
per mettere le mani sui privilegi?
Ma Batman non si arrende e mette
nel calderone tutti quanti, sostiene
che molti parenti di esponenti poli-
tici lavorano in regione! Davvero!!
No!! Non ci credo. Sostiene che
molti erano a conoscenza di come
venivano spesi i soldi!! Davvero??
No mi riuto di crederci. Fiorito
sostiene che tutti i soldi incassati
gli spettavano e non solo, le stes-
se cifre euro pi euro meno, spet-
tano a tutti gli altri gruppi regio-
nali, ma non nisce qui: lufcio
di presidenza del consiglio ogni
tanto regala 100.000 euro ai grup-
pi, cos tanto per gradire (senza
che nessuna norma lo preveda).
I soldi del partito erano gestiti ad
insaputa di tutti, come quelli che
gestivano Lusi e Belsito. Me loimmagino questo folletto maleco
che di notte apre i conti dei par-
titi e fa trasferimenti di milioni
di euro casualmente sempre sugli
stessi conti corrente (I LORO).
Non successo anche a voi ? Non
vi scappano mai milioni di euro
dai conti corrente? Non vi siete
mai ritrovati un ingente cifra sul
conto corrente senza sapere per-ch? No eh?! Intanto adesso la
magistratura ha ritenuto oppor-
tuno arrestare Ju Batman, voci di
corridoio sostengono che allin-
gresso di Regina Coeli sia stato
salutato da un detenuto in questo
modo: .
Degno epilogo per un tipo di poli-
tica ridicola. Vorrei consigliare alla
regione e alla Signora Polverini diabbassare L IRAP, visto che quei
soldi li spendono per consolidare
il rapporto tra eletto ed elettore...
Lelettore sarebbe ben felice di pa-
gare meno tasse. Mi sorge un dub-
bio: le tasse le paghiamo per otte-
nere che cosa? Ritengo che ogni
Italiano sia perfettamente in grado
di sperperare i propri soldi tra fe-
ste e puttane anche da solo. Ma latriste realt questa: per ogni fe-
sta, per ogni goliardata che fanno
costoro, c un padre disperato in
pi che non sa come tirare avanti,
o una giovane coppia che non co-
struir mai una famiglia.
Alone in the darkunillustrazione che raffigura il nostro eroenella sua sintesi perfetta
7/30/2019 Il Ve(T)ro - 10
8/8
Carpineto Romano , 01/11/2012Realizzazione grafca e layout ,Prof. Moriarty
NEWSLETTER : Scrivici a [email protected] per ricevere le prossime uscite in anticipo e in digitale
Storie di Donne Immortali
Gli antichi Latini affermavano: Dotata animi mulier virum regit, oggi noi diremmo pi barbaramente
che dietro un grande uomo c sempre una grande donna; tra tutte quelle che potrebbero confermarne
la validit doveroso citare il nome di colei che ne incarna un modello esemplare: Eva Pern. Umile
di origine, ostinata di carattere, attrice per passione, moglie per amore; la gura di Eva si colloca in un
quadro sociale difcile: quello di unArgentina martoriata da colpi di stato e da tanta insoddisfazione
nei confronti di una classe politica incurante. Debutt sposando il futuro Presidente Juan Pern, loafanc nella realizzazione del suo progetto politico, ascolt le richieste del popolo, diede voce alle
donne e ai pi bisognosi, sostenne i diritti dei lavoratori, dimostr al mondo intero quanto sia valida la
gura di una donna, quanto sia importante il suo contributo nellaspetto politico e sociale di un Paese.
Evita rappresenter per sempre la parte pi femminile dellArgentina, verr ricordata per la sua docile
sfrontatezza e instancabile determinazione. Non sar loblio ad oscurare la forza danimo di colei che
ha combattuto per amore e ha vinto un premio molto ambito: una sentita pagina nella storia moderna.
Veritas filia temporis
Scandalo parentopoli allI.T.I.S. Cannizzaro
di ColleferroMariti, parenti stretti e prossimi via dalla scuola!
Il tecnico industriale Cannizzaro
di Colleferro uno degli istitu-
ti pi prestigiosi della provincia
di Roma, nonch uno tra i primi
fondati nella provincia . Da quan-
to stato denunciato dai docenti
emerso che i corsi S.P.A.L sono
gestiti dal coniuge della preside,
essendo membro della societappaltante Proteofad. S.P.A.L.
lacronimo di sistema per le poli-
tiche attive del lavoro e sono dei
corsi regionali obbligatori per i
cassaintegrati, che vengono -
nanziati dalla comunit europea.
Nelle voci di bilancio annuale
riportato che per questi corsi ven-
gono stanziati 300 mila euro, e il
coniuge della preside ne trarreb-be una percentuale. Tutto ci un
evidente conitto di interessi, in
quanto non rispetta ci che scrit-
to nel contratto collettivo dei di-
rigenti scolastici, che sancisce
testualmente il dovere di aste-
nersi dal partecipare alladozione
di decisioni o ad attivit che pos-
sano coinvolgere direttamente o
indirettamente interessi nanziario non nanziari propri, del coniu-
ge, dei parenti e degli afni no
al quarto grado e dei conviventi.
La preside dellistituto, intervista-
ta da una giornalista del giornale
indipendente Il fatto quotidiano,
afferma che la questione non ri-
guarda la scuola, ma non potendo
replicare alle schiaccianti prove
presentatele, si difende asseren-
do che con i tempi che corrono il
suo coniuge, essendo un esperto-
della formazione, non pu resta-
re disoccupato. Da quanto stato
affermato da un docente anche
la preside trae cospicui guadagni
dai corsi S.P.A.L, in quanto per
ogni 80 ore di corso prenderebbe
compensi di circa 4500 euro. Manon tutto, infatti anche il co-
niuge della vicepreside, essendo
d.g.s.a. (direttore dei servizi gene-
rali ed amministrativi ) dellisti-
tuto trae un percentuale dal siste-
ma delle politiche attive. Quindi
i cassaintegrati sono per lenne-
sima volta vittime di un sistema
corrotto e di una crisi senza ne.
Spider Jerusalem