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Cos’è la pet therapy? A.V.O. Associazione volontari ospedalieri Torino, 23 gennaio 2013

A.V.O. Associazione volontari ospedalieri pet therapy... · Educazione o Pedagogia Assistita con Animali (A.A.E./ ... psicopatie e malattie mentali ... certificato di vaccinazione

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Cos’è la pet therapy?

A.V.O.

Associazione volontari ospedalieri

Torino, 23 gennaio 2013

PET THERAPY CENTER

ATTIVITA’ E TERAPIE ASSISTITE CON ANIMALI

LA PET THERAPY… QUANDO IL LEGAME PASSA ATTRAVERSO

VIE ALTERNATIVE

ALBERTO BADELLINO MONICA BALMAS Educatore cinofilo riconosciuto Psicologa Psicoterapeuta [email protected] [email protected] www.albertobadellino.com www.monicabalmas.it www.educatoricinofili.com 392 9766434 339 4804016

“Un animale da compagnia

è in grado di offrire un amore senza confini

ed un’approvazione incondizionata.

Molti anziani e persone sole

hanno scoperto che questi animali

sono in grado di soddisfare bisogni emozionali vitali”

Boris Levinson

La consapevolezza che gli animali da compagnia rivestano un importante ruolo nella qualità della vita e nel benessere delle persone ha permesso, e stimolato, la nascita e la diffusione di nuove tecniche di sostegno psicologico, in cui proprio gli animali assumono un ruolo rilevante.

Risultati in ambiti differenti:

sociale

emotivo

cognitivo

motorio

e sulla comunicazione.

Inoltre sviluppano i comportamenti pro-sociali tra pari.

Nella storia…

1792 – Inghilterra - W.Tuke – pz psichiatrici

‘800 – Germania – pz epilettici

‘800 - Francia – Chassigne- pz neurologici

‘900 – Stati Uniti – pz traumi emozionali

1953 – Boris Levinson

1987 – Italia – convegno SCIVAC

2003 – Italia – decreto

2012 – Italia - legge regionale Piemonte

Diversificazione degli interventi:

Attività Assistite dagli Animali (A.A.A.) sono interventi di tipo ludico e/o ricreativo che hanno l’obiettivo di migliorare la qualità della

vita e favorire le relazioni sociali. Non si prefissano obiettivi specifici e hanno una

durata variabile. Gli interventi di AAA possono essere attuati in

ambienti di vario tipo da professionisti opportunamente formati e con animali che rispondono a determinati requisiti.

Terapia Assistita con Animali (A.A.T)

è un intervento con obiettivi specifici e predefiniti,

quali il favorire il miglioramento delle funzioni fisiche, sociali, emotive e/o cognitive, in cui i cambiamenti vengono documentati e valutati.

La AAT è condotta da un professionista con esperienza specifica nel campo ed è soggetta a valutazione e monitoraggio da parte di un’ équipe multidisciplinare.

Educazione o Pedagogia Assistita con Animali (A.A.E./A.A.P.)

interventi puramente educativi destinati prevalentemente alle scuole.

Incentrate su concetti come diversità, rispetto delle regole, espressione dei sentimenti e dell’affettività ed il valore educativo dell’educazione ambientale.

Animali più idonei

E’ fondamentale pensare all’animale più idoneo a seconda dell’intervento e dell’utente.

Cani, gatti, cavalli, asini, pappagallini e canarini, delfini, criceti, conigli e porcellini d’india, pesci.

Indicata nel caso di:

difficoltà relazionali e/o

di comunicazione;

malattie neurologiche

(AD,Parkinson, sclerosi

multipla, demenza…);

disabilità fisiche;

disordini dello sviluppo;

disturbi del

comportamento;

deprivazioni sensoriali

congenite o acquisite

(parola, udito, vista);

disturbi psichiatrici e

disturbi di personalità;

patologie

cardiocircolatorie;

malati terminali;

bambini;

anziani.

Gli interventi di Pet therapy sono pensati e strutturati prevalentemente per persone affette da disturbi della sfera fisica, neuromotoria, mentale e psichica, qualunque ne sia la causa,

ma possono essere rivolti anche ad individui sani.

Non solo nel disagio, quindi, ma anche se si vuole semplicemente favorire la socializzazione e il benessere psicofisico delle persone.

Ambiti applicativi

Ospedali

Centri di riabilitazione

Case di riposo

Scuole di ogni ordine e grado

Carceri

Comunità di recupero

Centri privati

Domicilio

quindi con bambini, adulti, anziani, pazienti psichiatrici, disabili…

Controindicazioni

psicopatie e malattie mentali gravi (a causa di un elevato rischio di incolumità per l’animale);

personalità antisociale;

competizione per il suo possesso;

ipocondria;

disturbo ossessivo compulsivo;

fobie specifiche nei confronti degli animali;

ferite aperte, deficit del sistema immunitario o allergie specifiche;

precedente storia di maltrattamento di animali;

mancanza di interesse.

Le basi su cui si fonda la pet therapy

Attaccamento

Ambito affettivo-emozionale

Stimolazione sensoriale

Stimolazione psicologia

Meccanismo ludico

Socializzazione

Comunicazione

Responsabilità

Meccanismi psicologici inconsci

Figure professionali coinvolte

E’ fondamentale che ci sia un’équipe multidisciplinare che stabilisca un programma specifico, per ogni singolo paziente, determinando gli obiettivi da raggiungere, la metodologia da utilizzare e gli strumenti di verifica.

Il team operativo

- Educatore cinofilo

- Cane

- Veterinario con competenze zooiatriche ed epidemiologiche

- Veterinario comportamentalista

- Psicologo

a seconda della situazione ci si può appoggiare ad altre figure professionali.

Chi può fare pet therapy?

Esistono molti centri che rilasciano attestati al seguito di corsi come pet therapy partner, MA sono solo tutti attestati.

Una legge chiara ancora non esiste.

L’unica esistente al momento è la legge regionale n 11 del 18 febbraio 2010 ““Norme in materia di pet therapy – terapia assistita con animali e attività assistita con Animali”

Noi lavoriamo così…

COMMISSIONE PET THERAPY

Componenti:

due Psicologi formati in attività e terapia assistita con animali

due Educatori Cinofili formati in attività assistita con i cani

due Medici Veterinari esperti in comportamento animale e con competenze in pet therapy

Requisiti del binomio Conduttore/Cane per accedere al test attitudinale.

CONDUTTORE:

1) maggiore età

2) certificato di buona salute

3) attestato di partecipazione ad un corso per educatori cinofili e operatore di pet therapy, o curriculum che documenti la formazione e l’attività svolta

4) obbligo di polizza assicurativa

Protocollo sanitario del CANE

età minima 12 mesi certificato di vaccinazione per la rabbia e le

principali malattie infettive, inclusa la Leptospirosi

certificato di buona salute attestante: - controllo parassitologico delle feci trimestrale - test per la Giardiasi intestinale annuale - test ematologici per Leishmania, Filaria, Borrelia, Ehrlichia annuali - adeguata protezione nei confronti degli ectoparassiti (pulci, zecche,

pidocchi, acari) - prevenzione Filaria e, per quanto possibile, prevenzione Leishmania - possibilmente pulito

Profilo comportamentale del CANE

deve presentare caratteristiche tali da risultare adatto alle finalità della pet therapy:

- socievole con persone e cani

- attitudine a lavorare singolarmente e in gruppo con cani conosciuti

- non presentare patologie comportamentali

La commissione rilascia

CERTIFICATO DI OPERATIVITA’

DEL BINOMIO (Conduttore/Cane)

con validità 1 anno

Per i volontari

Potranno affiancarsi all’educatore cinofilo responsabile.

Il cane dovra’ comunque aver superato il test attitudinale e rispettare il protocollo sanitario

Quale razza?

ABBIAMO “PRODOTTO”: DA QUESTO…

... A QUESTO

CON “IN MEZZO”

CON “IN MEZZO”

Fattori che influenzano il comportamento e l’educazione

GENETICA

IMPRINTING

ESPERIENZE ACQUISITE SUCCESSIVAMENTE

ALTERAZIONI FISIOLOGICHE

Genetica

Non è modificabile dopo l’accoppiamento.

La sua influenza nel comportamento varia da razza a razza dal 30 all’ 80 % .

Razza (Motivazioni )

Imprinting

E’ la fase sensibile

in cui il cane apprende in modo “naturale”.

Questa “finestra” è di circa 4 mesi.

Fase fondamentale per la socializzazione.

La vita del cane

ESPERIENZE ACQUISITE SUCCESSIVAMENTE,

IN POCHE PAROLE:

Stile di vita

Alimentazione

Proprietari

Ambiente

Le motivazioni

Le motivazioni non possono essere estinte

Se disciplinate ci aiutano

Motivazioni

PRINCIPALI MOTIVAZIONI DEL CANE: Predatoriale: volgersi verso oggetti piccoli e in movimento e raggiungerli Territoriale: difendere un territorio o un ambiente circostante Protettiva: difendere un affiliato o un cucciolo Perlustrativa: esplorare un ambiente e mapparlo Esplorativa: analizzare un oggetto nel dettaglio Epimeletica: aiutare ed accudire un compagno Di ricerca: cercare oggetti nascosti Competitiva: confrontarsi o gareggiare con un compagno Cinestesica: fare movimento, correre, saltare… Somestesica: esplorare il proprio corpo Collaborativa: fare attività con il proprio partner, concertarsi in attività di gruppo Possessiva: mantenere il possesso di un oggetto Sillegica: raccogliere oggetti e portarli in tana, in un nascondiglio Di corteggiamento: attirare un partner sessuale Et-epimeletica: chiedere l’aiuto e/o lasciarsi curare da un altro soggetto Affiliativa: far parte di un gruppo ristretto

Motivazioni che minano la prosocialità’ (insieme di capacità che consentono un’integrazione positiva all’interno dei gruppi sociali, anche quelli esterni alla famiglia)

Predatoria Competitiva Possessiva Territoriale

Motivazioni che favoriscono la prosocialita’

Collaborativa Sillegica Et-epimeletica Affiliativa

UN SEGUGIO HA IN TESTA QUESTO leprelepreleprelepreleprelepreleprelepre

I CANI DA PASTORI

I RETRIVER

NEI METICCI…

Talvolta i tratti somatici tradiscono le loro origini e questo ci aiuta ad abbozzare un profilo comportamentale

Possono “prendere” il meglio dalle razze da cui derivano…o anche il peggio…

Che razze ci saranno qua dentro? Mah.

CANI DA CACCIA (Golden Retriver-Lagotto Romagnolo )

Alta motivazione:

Collaborativa

Et-epimeletica

Perlustrativa

Esplorativa

Sociale inter e intraspecifica

Affiliativa

Cinestesica

Bassa motivazione: Protettiva Territoriale Competitiva Possessiva

PASTORI GUARDIANI DEGLI ARMENTI (Maremmano-Caucaso-San Bernardo )

Alta motivazione:

Territoriale

Possessiva

Protettiva

Affiliativa

Bassa motivazione:

Predatoria

Collaborativa

Esplorativa perlustrativa

Cinestesica

Sociale intra-interspecifica

Lagotto Romagnolo

Golden Retriver

Cosa deve saper fare un cane

Socievole

Avere il piacere di ricevere contatto

Andare al guinzaglio

Giochi di attivazione mentale

Fare percorsi di agility

Una grande relazione con il conduttore

LA PET THERAPY NON è UNA PANACEA!!

NO ALLA VISIONE SEMPLICISTICA

Le attività di pet therapy per essere portatrici di benefici non possono essere affrontate in modo generico e superficiale.

Non è vero che il cane fa sempre bene e che è in grado di far affiorare sentimenti nobili dall’animo umano

E infine…i nostri collaboratori!

GRAZIE A TUTTI !!

MONICA BALMAS

(Psicologa -Psicoterapeuta )

ALBERTO BADELLINO

(Istruttore Educatore cinofilo)

come Snoopy ci insegna…