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, re il lite ha le- ori il D IO ini nei ira. fari iene g no ra, set. Ca- , er; sia sia 3 il rale !te- "r"" Ano IV. 39 1C)orrienica. 18 Ligio 1879 IIì LI PROIMUI 01 PISA GIORNALE POLITICO ABBOMMENTI NEL REGNO L 10 Anno — 5 Semestre — 2, 50 trimestre Fuori Stato aumento spese postali Vffiio — Lasganio Ridio«, N. 1. Centesimi 10 il numero — Arretrato 20. I pagamenti non sono validi se non fatti contro ricevuta firmata dal Direttore proprietario del Giorna/e Avv. Gaetano Frediani. PARTE UFFICIALE CONSIGLIO COMUNALE DI PISA SESSIONE ORDINARIA Adunanza pubblica del dì 31 ottobre 1878 Seconda convocazione. Cont. vedi N. 38. Le famiglie costituite in stato di as- ecauta miserabilità, potranno richiedere alla Pia Casa di Misericordia la collazione del sussidio di baliatico. In questi casi, ferme stanti le dispo- sizioni accennate all' art. 1, il sussidio dovrà essere accordato d'urgenza dal Go- vernatore Proposto della Pia Caca. Trascorso il termine fissato dal para- grafo 1 di quest'articolo senza che la fa- miglia (sia stata o no sussidiata) abbia provveduto a ritirare il lattante dell' Ospi- zio, il Suidaco curerà che sia proceduto a termini di legge contro i genitori od altri che fossero tenuti alla prestazione degli alimenti al lattante medesimo. 4. Le presenti deliberazioni avranno effetto a partire dal primo gennaio 1879. 5. È stanziata nel Bilancio Preventivo pel 1879, al Tit. I, categ. III, art. 10, allegato 37, la somma di L. 12,960 repartita come appresso: Per i sussidi da concedersi uell' anno, assegno alla Pia Casa di Misericordia L. 8000; Per i sussidi concessi dal Comune nel- l'anno 1878 L. 3715,50; Per mantenimento di 2 nutrici presso l'Ospizio degli Esposti L. 1244, 50. Il Consiglio udite le informazioni in- torno al servizio sanitario fornite dalla Commissione dei provvedimeuti finanziari, meli' intento di ricondurre la spesa per questo ramo di pubblica amministrazione entro più giusti confini, raccomanda alla Giunta: a) di non rilasciare certificato per l'am- missione allo Spedale se della malattia per cui si richiede l' invio al nosocomio non sia regolarmente attestato dal medico condotto del quartiere o della frazione, ove l'ammalato risiede; b) di invitare i medici condotti a non emettere tali attestati se non nei casi nei quali alla gravità della malattia si unisca la impossibilità per difetto di mezzi di dar luogo alla cura a domicilio; c) di far procedere a nuove visite de- gli ammalati per parte di ufficiali sani- tari specialmente incaricati, quando l'Am- ministrazione uon ritenga essere sufficien- temente valevoli ad illuminarla, le atte- stazioni presentate per ottenere il certi- ficato d'ammissione negli Ospedali; cl) di escludere dal benefizio della spe- dalità gratuita gli individui appartenenti a famiglie inscritte sui ruoli delle Imposte dirette, o che godono assegni di attività o di riposo a carico dello Stato, delle Pro- vincie, dei Comuni, delle Opere Pie e in genere di qualuuque pubblica amministirle e zione, o che per le leggi e consuetudini già vigenti in Toscana non avevano di- ritto a tale pubblica beneficienza; o che per qualsiasi modo essa giudichi costituiti in stato non assolutamente miserabile; e) di far. rirnostraaize al R. Governo, invocando se creda il concorso degli altri C.omuni interessati perchè sia dichiarato obbligatorio per tutti i Comuni del Regno il rimborso della spedalità somministrata ai comunisti ammalati in altro Comune e si stabiliscano in modo facile e sicuro le garanzie ed il modo del rimborso. Il cons. Cuturi dice che in argomento così importante come quello delle prov- videnze testè adottate sente di fare alcune dichiarazioni che giustificano l' ammini- strazione degli spedali. Quanto alla spe- dalità per dementi nel periodo di osser- vazione, egli dice che mentre con tutto il rispetto per l'alta autorità della Pro- vincia accetta il decreto da essa emesso che quella spesa incombesse ai Comuni, egli però fu sempre dell' avviso espresso ora dal Relatore e riconosce che il prin- cipio di legge sta non nella durata dello stato, sibbeue nella costatazione di questo stato pel quale l' individuo deve essere segregato per non nuocere a se ed agli altri. L'Amministrazione provinciale, egli dice, per le leggi attuali è subentrata al- l'obbligo del mantenimento dei dementi. A riguardo dei cronici mentre concorre nella provvidenza dal Comune adottata di accoglierli nell'Ospizio, raccomanda che sia esaminato se i locali e la assistenza immediata siano opportuni e bastevoli e quando che no, si provveda ancorchè si avesse a conseguire una minore economia di quella prevista. Quanto ai baliatici dice che nessun carico è a farsi all' Ammini- strazione degli Spedali sugli abusi testè accennati, perchè i sanitari dello Spalale constatato che una madre manca di se- crezione lattea, o è affetta da una malattia che renda nocivo l' allettamento viene ordinato l'allevamento della creatura a ca- rico del Comune. Dice poi che i ricevimenti nello Spedale succeduti da quasi imme- diata dimissione e per asserte insussisteuti malattie non sono accagionabili ministrazioue degli Spedali perchè le ammissioni non ai operano che dietro certificato, previa verificazione della ma- lattia della persona da ammetterei. Il cono. Pardocchi, mentre trova giu- ste le nesservazioni del come Montoni dice però che come collega e per giustizia deve rilevare che se è verissimo che parebbe strano che un medico facesse ammettere allo spedale nn individuo che il giorno etesso vi esce, deve però osservare e fare osservare che verificandosi quei ceno non può ammetterlo a errore di diagnosi per- chè tiene in troppo onore i suoi colle- ghi, e l'errore non può attribuirlo altro che a quella filantropia e direi quasi a quella tenerezza di animo che i medici sogliono acquistare e succhiare coi primi studi e alle strettezze in cui i medici si trovano in presenza dello stato e della condizione delle famiglie e di chi lo ri- chiede del!' atteetazione o certificato in discorso. Il cons. Monterei osserva che l'inten- dimento umanitario o filantropico dei me- dici nel rilasciare il certificato colle espo- ste insussistenti circostanee, non gli scusa dall' atto irregolare gravissimo che essi pongono in essere odi' oggetto di far ot- tenere una concessione speciale più one- rosa di quelle ordinarie a carico munici- pale. Dopo altre osservazioni fra gli adu- nati il Presidente pone ai voti la suespres- sa proposta di deliberazione pei baliatici, e per alzata e seduta è approvata unanimità dei voti favorevoli, aetenntosi il Sindaco perchè componente la magi- stratura della Pia Casa di Misericordia. Il Presidente quindi in schiarimento della proposta di deliberazione sul servi- zio sanitario, domanda se egli potrà ri- fiutare l'ammissione allo Spedale sul cer- tificato rilasciato da medici non condotti. I consiglieri Montoni, Simouelli e gli adunati tutti concordano che i certificati rilasciati dai Medici non Condotti potran- no al Sindaco servire di indizio salvo sempre a lui di ordinare e praticare nella sua estesa autorità, valendosi dei Medici condotti, le verifiche che crede nell'inte- resse e regolarità di questo servizio. Esperimentatasi la votazione sulla saespressa proposta di deliberazione rela- tiva al [servizio sanitario è approvata alla unanimità dei voti favorevoli. Dopodichè il cons. Ranieri Simonelli comunica al Consiglio il seguente Resulta- to finale (effettivo) del preventivo 1879. Parte ordinaria. Entrate ordinarie . . L. 1,493,293, 15 Spese ordinarie . . 1,448,266, 38 Avanzo. • L. 45,026, 77 Spese facoltative di ca- rattere ordinai() . 36,726, 75 Resta l'avanzo • L. 8,300, 02 Parte straordinaria. Entrate straordinarie . L. 160,853, 47 Spese straordinaria (Escluso il movimen- to dei capitali) • 149,899, 40 Avanzo . . L. 10,954, 07 Spese facoltative spe- ciali 8,550, 00 Resta r avanzo . L. 2,404, 07 TOTALE *vAszo L. 10,704, 09. Movimento di capitali. Dimissiona di annualità passive L 333,139, 24 Avanzo ordinario e straordinario . 10,704, 09 Disavanzo , o meglio surrogaziona di pas- vivo con mutuo . . L 322,435, 15 Ciò essendo il Relatore dice occorre che il Consiglio autorizzi la Giunta a contrarre mutui per l'avvertita somma di Lire 322,435, 15 a quelle migliori con- dizioni possibili e nella forma che le sa- rà dato concludere stabilendo fin d'ora il saggio relativo. Ed il Consiglio per alzata e seduta approva alla nuaninsita dei voti favore- voli il Preventivo comunale pel 1879 coi reaultati finali suindicati, ed autorizza la Giunta, a contrarre mutui per l'avvertita somma di L.. 322,435, 15 a quelle mi- gliori condizioni possibili e nella forma che le sarà dato concludere con che il saggio relativo non superi il 6 per 100 all'anno. Il come Carmi quindi a nome della Commissione sui provvedimenti finanziari così riferisco sul credito del Comune per l'occupazione austriaca. Onorevoli Colleghi, Allorquando dolse i politici svolgi- menti del 1848 fu restaurato dalle sue antiche basi il reggimento assoluto della Casa di Lorena in Toscana, il Granduca ali' oggetto di rimettere l' ordine, come ANNUNZI E INSERZIONI Annunzi commerciali e avviai particolari rant. 25 per linea o spazio di linea. Inserzioni noi corpo del giornale lire una oer linea o spazio corrispondente: dopo la firma del gerente. centesimi 80 per linea o spazio corri- spondente. Pubblicazione Giovedì Domenion» Non si ARRIIIII• responsabilità che oer le $880Ciaailltli fatte ali uf tizio del giornale. allora si diceva, in questa provincia chie- deva ed otteneva dall'Imperatore d'Austria suo alleato, il concorso di un corpo au- siliare di soldatesche le quali dovevano temporariamente occupare il Granducato finchè le milizie toscane si fossero bene riordi nate. Il corpo austriaco peraltro aveva bi- sogno di essere mantenuto e quindi me- diante convenzione stipulata fra i due Governi alleati in Firenze nel 22 aprile 1850 veniva stipulato che il Governo au- striaco sopportasse intieramente le spese di paga ordinaria e qnelle di equipaggia- mento, e per converso le spese di man- tenimento sia in natura sia in numerario dovessero sopportarsi dal Geveruo toscano (art. 3), e che inoltre si nominassero im- mediatamente commissari toscani e au- striaci per liquidare le spese di manteni- mento occorse al corpo di occupazione dal dì del suo ingresso nel territorio to- scano, a quello in cui il trattato di quello stesso giorno fosse stato 'ratificato. Tali commissari furono nominati con decreto 13 giugno 1850; e quindi me- diante altro decreto 3 uovenibra dello stesso anno il Granduca Leopoldo ordinò. la liquidazione delle spese incontrate dai comunie dagli spedali per il servizio delle truppe imperiali dal giorno del loro in- gresso in Toscana fino al 30 giugno 1850, tenuto calcolo però delle somme da questi enti morali ricevute in conto dal R. Era-- rio (art. 1). E si riserbò di provvedere nei modi che fossero riconosciuti più giusti alla distribuzione e reparto delle spese rese necessarie dalla presenza delle truppe austriache in Toscana ed ai rimborsi di ragione dovuti alle Amministrazioni cre- ditrici per tale dependenza (art. 2). Vietò- finalmente ai Comuni di rivelerei in qual siasi modo sui tributi che avessero do- vuto versare uelle casse dello Stato; au- torizzando per altro i Commissari liqui- datori a tener conto alle Comunità della liquidazione dei loro crediti c ivi degli « interessi passivi che avessero dovuto o « dovessero ancora corrispondere sulle « somme che sono state versate di procu- « rarsi per supplire a quelli straordinari . « aggravi e per un Oggetto che interessa <l'universalità dello stato. L'occupazione austriaca si protrasse ire Pisa fino a tutto il maggio 1856 e durante tutto questo tempo, inerendo agli ordini sovrani, il Comune di questa città dovè provvedere al loro mantenimento, e me- diante due circolari del 9 agosto 1855 e 23 maggio 1856 la liquidazione delle spese occorse fu ordinato portarsi fino al giorno. in cui le truppe ausfflache abbandonarono definitivameute il Granducato. A tal uopo furono noniineti i revi- sori de' conti e 'liquidatori pel Comune di Pisa i signori Ciaufanelli e Barinci, i quali furono portati dalla loro ispezione e contezza al resultato finale che il Comune di Pisa restava creditore di fronte al Go- verno Granducale della 'cospicua somma di fiorentine lire 515,577, soldi 18 e de- nari 7, pari a italiane lire 433,085, 44, in essa non computato un credito di to- scane lire 36,600 pari a italiane lire 30,744 ricevute 'da alcune Comunità del compartimento e sempre servite al man- tenimento delle truppe in parola e che secondo il modo di vedere di quei revi- sori 'formavano un titolo di credito e de- bito solo nei rapporti fra il Comune di Piea e gli altri Comuni sovveutori. Tale liquidazione firmata da revisori: 4@dt oggi anche debitamente riscontrata costi- UFFICIALE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE ..L.1113~

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LI PROIMUI 01 PISAGIORNALE POLITICO

ABBOMMENTI NEL REGNO

L 10 Anno — 5 Semestre — 2, 50 trimestreFuori Stato aumento spese postali

Vffiio — Lasganio Ridio«, N. 1.

Centesimi 10 il numero — Arretrato 20.

I pagamenti non sono validi se non fatticontro ricevuta firmata dal Direttore proprietario

del Giorna/e Avv. Gaetano Frediani.

PARTE UFFICIALECONSIGLIO COMUNALE DI PISA

SESSIONE ORDINARIA

Adunanza pubblica del dì 31 ottobre 1878

Seconda convocazione.

Cont. vedi N. 38.

Le famiglie costituite in stato di as-ecauta miserabilità, potranno richiederealla Pia Casa di Misericordia la collazionedel sussidio di baliatico.

In questi casi, ferme stanti le dispo-sizioni accennate all' art. 1, il sussidiodovrà essere accordato d'urgenza dal Go-vernatore Proposto della Pia Caca.

Trascorso il termine fissato dal para-grafo 1 di quest'articolo senza che la fa-miglia (sia stata o no sussidiata) abbiaprovveduto a ritirare il lattante dell' Ospi-zio, il Suidaco curerà che sia procedutoa termini di legge contro i genitori odaltri che fossero tenuti alla prestazionedegli alimenti al lattante medesimo.

4. Le presenti deliberazioni avrannoeffetto a partire dal primo gennaio 1879.

5. È stanziata nel Bilancio Preventivopel 1879, al Tit. I, categ. III, art. 10,allegato 37, la somma di L. 12,960repartita come appresso:

Per i sussidi da concedersi uell' anno,assegno alla Pia Casa di MisericordiaL. 8000;

Per i sussidi concessi dal Comune nel-l'anno 1878 L. 3715,50;

Per mantenimento di 2 nutrici pressol'Ospizio degli Esposti L. 1244, 50.

Il Consiglio udite le informazioni in-torno al servizio sanitario fornite dallaCommissione dei provvedimeuti finanziari,meli' intento di ricondurre la spesa perquesto ramo di pubblica amministrazioneentro più giusti confini, raccomanda allaGiunta:

a) di non rilasciare certificato per l'am-missione allo Spedale se della malattiaper cui si richiede l' invio al nosocomionon sia regolarmente attestato dal medicocondotto del quartiere o della frazione,ove l'ammalato risiede;

b) di invitare i medici condotti a nonemettere tali attestati se non nei casi neiquali alla gravità della malattia si uniscala impossibilità per difetto di mezzi didar luogo alla cura a domicilio;

c) di far procedere a nuove visite de-gli ammalati per parte di ufficiali sani-tari specialmente incaricati, quando l'Am-ministrazione uon ritenga essere sufficien-temente valevoli ad illuminarla, le atte-stazioni presentate per ottenere il certi-ficato d'ammissione negli Ospedali;

cl) di escludere dal benefizio della spe-dalità gratuita gli individui appartenentia famiglie inscritte sui ruoli delle Impostedirette, o che godono assegni di attivitào di riposo a carico dello Stato, delle Pro-vincie, dei Comuni, delle Opere Pie e ingenere di qualuuque pubblica amministirle e

zione, o che per le leggi e consuetudinigià vigenti in Toscana non avevano di-ritto a tale pubblica beneficienza; o cheper qualsiasi modo essa giudichi costituitiin stato non assolutamente miserabile;

e) di far. rirnostraaize al R. Governo,invocando se creda il concorso degli altriC.omuni interessati perchè sia dichiarato

obbligatorio per tutti i Comuni del Regnoil rimborso della spedalità somministrataai comunisti ammalati in altro Comunee si stabiliscano in modo facile e sicurole garanzie ed il modo del rimborso.

Il cons. Cuturi dice che in argomentocosì importante come quello delle prov-videnze testè adottate sente di fare alcunedichiarazioni che giustificano l' ammini-strazione degli spedali. Quanto alla spe-dalità per dementi nel periodo di osser-vazione, egli dice che mentre con tuttoil rispetto per l'alta autorità della Pro-vincia accetta il decreto da essa emessoche quella spesa incombesse ai Comuni,egli però fu sempre dell' avviso espressoora dal Relatore e riconosce che il prin-cipio di legge sta non nella durata dellostato, sibbeue nella costatazione di questostato pel quale l' individuo deve esseresegregato per non nuocere a se ed aglialtri. L'Amministrazione provinciale, eglidice, per le leggi attuali è subentrata al-l'obbligo del mantenimento dei dementi.A riguardo dei cronici mentre concorrenella provvidenza dal Comune adottatadi accoglierli nell'Ospizio, raccomanda chesia esaminato se i locali e la assistenzaimmediata siano opportuni e bastevoli equando che no, si provveda ancorchè siavesse a conseguire una minore economiadi quella prevista. Quanto ai baliatici diceche nessun carico è a farsi all' Ammini-strazione degli Spedali sugli abusi testèaccennati, perchè i sanitari dello Spalaleconstatato che una madre manca di se-crezione lattea, o è affetta da una malattiache renda nocivo l' allettamento vieneordinato l'allevamento della creatura a ca-rico del Comune. Dice poi che i ricevimentinello Spedale succeduti da quasi imme-diata dimissione e per asserte insussisteutimalattie non sono accagionabiliministrazioue degli Spedali perchè leammissioni non ai operano che dietrocertificato, previa verificazione della ma-lattia della persona da ammetterei.

Il cono. Pardocchi, mentre trova giu-ste le nesservazioni del come Montoni diceperò che come collega e per giustizia deverilevare che se è verissimo che parebbestrano che un medico facesse ammettereallo spedale nn individuo che il giornoetesso vi esce, deve però osservare e fareosservare che verificandosi quei ceno nonpuò ammetterlo a errore di diagnosi per-chè tiene in troppo onore i suoi colle-ghi, e l'errore non può attribuirlo altroche a quella filantropia e direi quasi aquella tenerezza di animo che i medicisogliono acquistare e succhiare coi primistudi e alle strettezze in cui i medici sitrovano in presenza dello stato e dellacondizione delle famiglie e di chi lo ri-chiede del!' atteetazione o certificato indiscorso.

Il cons. Monterei osserva che l'inten-dimento umanitario o filantropico dei me-dici nel rilasciare il certificato colle espo-ste insussistenti circostanee, non gli scusadall' atto irregolare gravissimo che essipongono in essere odi' oggetto di far ot-tenere una concessione speciale più one-rosa di quelle ordinarie a carico munici-pale.

Dopo altre osservazioni fra gli adu-nati il Presidente pone ai voti la suespres-sa proposta di deliberazione pei baliatici,e per alzata e seduta è approvataunanimità dei voti favorevoli, aetenntosiil Sindaco perchè componente la magi-stratura della Pia Casa di Misericordia.

Il Presidente quindi in schiarimento

della proposta di deliberazione sul servi-zio sanitario, domanda se egli potrà ri-fiutare l'ammissione allo Spedale sul cer-tificato rilasciato da medici non condotti.

I consiglieri Montoni, Simouelli e gliadunati tutti concordano che i certificatirilasciati dai Medici non Condotti potran-no al Sindaco servire di indizio salvosempre a lui di ordinare e praticare nellasua estesa autorità, valendosi dei Medicicondotti, le verifiche che crede nell'inte-resse e regolarità di questo servizio.

Esperimentatasi la votazione sullasaespressa proposta di deliberazione rela-tiva al [servizio sanitario è approvata allaunanimità dei voti favorevoli.

Dopodichè il cons. Ranieri Simonellicomunica al Consiglio il seguente Resulta-to finale (effettivo) del preventivo 1879.

Parte ordinaria.Entrate ordinarie . . L. 1,493,293, 15Spese ordinarie . .

1,448,266, 38

Avanzo. • L. 45,026, 77Spese facoltative di ca-rattere ordinai() .

36,726, 75

Resta l'avanzo • L. 8,300, 02

Parte straordinaria.Entrate straordinarie . L. 160,853, 47Spese straordinaria

(Escluso il movimen-to dei capitali) • 149,899, 40

Avanzo . . L. 10,954, 07Spese facoltative spe-

ciali

8,550, 00

Resta r avanzo . L. 2,404, 07

TOTALE *vAszo L. 10,704, 09.

Movimento di capitali.Dimissiona di annualità

passive L 333,139, 24Avanzo ordinario e

straordinario .

10,704, 09

Disavanzo , o megliosurrogaziona di pas-vivo con mutuo . . L 322,435, 15

Ciò essendo il Relatore dice occorreche il Consiglio autorizzi la Giunta acontrarre mutui per l'avvertita somma diLire 322,435, 15 a quelle migliori con-dizioni possibili e nella forma che le sa-rà dato concludere stabilendo fin d'ora ilsaggio relativo.

Ed il Consiglio per alzata e sedutaapprova alla nuaninsita dei voti favore-voli il Preventivo comunale pel 1879 coireaultati finali suindicati, ed autorizza laGiunta, a contrarre mutui per l'avvertitasomma di L.. 322,435, 15 a quelle mi-gliori condizioni possibili e nella formache le sarà dato concludere con che ilsaggio relativo non superi il 6 per 100all'anno.

Il come Carmi quindi a nome dellaCommissione sui provvedimenti finanziaricosì riferisco sul credito del Comune perl'occupazione austriaca.

Onorevoli Colleghi,Allorquando dolse i politici svolgi-

menti del 1848 fu restaurato dalle sueantiche basi il reggimento assoluto dellaCasa di Lorena in Toscana, il Granducaali' oggetto di rimettere l' ordine, come

ANNUNZI E INSERZIONI

Annunzi commerciali e avviai particolari rant. 25per linea o spazio di linea. Inserzioni noicorpo del giornale lire una oer linea o spaziocorrispondente: dopo la firma del gerente.centesimi 80 per linea o spazio corri-spondente.

Pubblicazione Giovedì Domenion»

Non si ARRIIIII• responsabilità che oer le$880Ciaailltli fatte ali uf tizio del giornale.

allora si diceva, in questa provincia chie-deva ed otteneva dall'Imperatore d'Austriasuo alleato, il concorso di un corpo au-siliare di soldatesche le quali dovevanotemporariamente occupare il Granducatofinchè le milizie toscane si fossero beneriordi nate.

Il corpo austriaco peraltro aveva bi-sogno di essere mantenuto e quindi me-diante convenzione stipulata fra i dueGoverni alleati in Firenze nel 22 aprile1850 veniva stipulato che il Governo au-striaco sopportasse intieramente le spesedi paga ordinaria e qnelle di equipaggia-mento, e per converso le spese di man-tenimento sia in natura sia in numerariodovessero sopportarsi dal Geveruo toscano(art. 3), e che inoltre si nominassero im-mediatamente commissari toscani e au-striaci per liquidare le spese di manteni-mento occorse al corpo di occupazionedal dì del suo ingresso nel territorio to-scano, a quello in cui il trattato di quellostesso giorno fosse stato 'ratificato.

Tali commissari furono nominati condecreto 13 giugno 1850; e quindi me-diante altro decreto 3 uovenibra dellostesso anno il Granduca Leopoldo ordinò.la liquidazione delle spese incontrate daicomunie dagli spedali per il servizio delletruppe imperiali dal giorno del loro in-gresso in Toscana fino al 30 giugno 1850,tenuto calcolo però delle somme da questienti morali ricevute in conto dal R. Era--rio (art. 1). E si riserbò di provvedere neimodi che fossero riconosciuti più giustialla distribuzione e reparto delle speserese necessarie dalla presenza delle truppeaustriache in Toscana ed ai rimborsi diragione dovuti alle Amministrazioni cre-ditrici per tale dependenza (art. 2). Vietò-finalmente ai Comuni di rivelerei in qualsiasi modo sui tributi che avessero do-vuto versare uelle casse dello Stato; au-torizzando per altro i Commissari liqui-datori a tener conto alle Comunità dellaliquidazione dei loro crediti c ivi degli« interessi passivi che avessero dovuto o« dovessero ancora corrispondere sulle« somme che sono state versate di procu-« rarsi per supplire a quelli straordinari .

« aggravi e per un Oggetto che interessa<l'universalità dello stato.

L'occupazione austriaca si protrasse irePisa fino a tutto il maggio 1856 e durantetutto questo tempo, inerendo agli ordinisovrani, il Comune di questa città dovèprovvedere al loro mantenimento, e me-diante due circolari del 9 agosto 1855 e23 maggio 1856 la liquidazione delle speseoccorse fu ordinato portarsi fino al giorno.in cui le truppe ausfflache abbandonaronodefinitivameute il Granducato.

A tal uopo furono noniineti i revi-sori de' conti e 'liquidatori pel Comunedi Pisa i signori Ciaufanelli e Barinci, iquali furono portati dalla loro ispezione econtezza al resultato finale che il Comunedi Pisa restava creditore di fronte al Go-verno Granducale della 'cospicua sommadi fiorentine lire 515,577, soldi 18 e de-nari 7, pari a italiane lire 433,085, 44,in essa non computato un credito di to-scane lire 36,600 pari a italiane lire30,744 ricevute 'da alcune Comunità delcompartimento e sempre servite al man-tenimento delle truppe in parola e chesecondo il modo di vedere di quei revi-sori 'formavano un titolo di credito e de-bito solo nei rapporti fra il Comune diPiea e gli altri Comuni sovveutori.

Tale liquidazione firmata da revisori: 4@dtoggi anche debitamente riscontrata costi-

UFFICIALE PER GLI ATTI DEI CONSIGLI PROVINCIALE E COMUNALE

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tuisee il titolo sul quale si appoggia ildiritto di credito che il Comune di Pisaunitamente a molti altri Comuni toscani,vanta coetro il Regio Governo.

Il Governo granducale non potè finire(li sistemare una tale pendenza perchè irivolgimenti politici del 1859 lo iuteressòPoco in quest' opera. La quale però fucontinuata dal barone Ricasoli il qualecon Decreto 29 settembre 1860 ed inordine ai poteri conferitigli col De-creto 25 marzo dello stesso anno richia-mò la commissione liquidatrice a portareal corrente la liquidazione degli intereesidovuti sulle varie somme di cui i Comunierano creditori, e provvide al pagamentodei Comuni stessi ordinando l' emissionedi buoni negoziabili e fruttiferi alla ra-gione del 5 per 100 a favore delle Co-munità creditrici, ed a carico della R. De-positeria nel modo ed alle condizioni or-dinate dal precitato Decreto 29 settem-bre 1859.

Pareva che così questa pendenza po-tesse essere composta. Ma una delibera-zione presa in Torino dal Consiglio deiMinistri nel 22 ottobre 1860 impedì cheil decreto 29 settembre precedente fosseportato ad atto. Da quel tempo in poicontinue furono le trattative che il Co-mune di Pisa, come pure gli altri Comunidella Toscana tennero col R. Goveruo, ilquale nominò commissioni, interpellò ilConsiglio di Stato e la Direzione del Con-tenzioso, ne trattò perfino in Parlamento,ma sempre mai divenne ad alcun defini-tivo resultato.

In tale stato di fatto è a ritenersi chela risoluzione di questa pendenza in viacontenziosa sia per riuscire favorevoleal nostro Comune, sia perclaè il suo cre-dito emerge da un titolo certo, liquido esicuro com'è il resultato della liquidazionefirmato dai revisori Cianfauelli e Berinci;sia perchè questo credito essendo sortoin seguito ad un ordine emanato dal So-vrano allora legittimainen te imperantepuò oggi vantarsi contro il Governo italia-no come insegnano gli scrittori alle materieGrozio De jure bdli ac pacis (lib. II,cap. IX, § VIII e IX); sia infine perchènon varrebbe l' obiettare la prescrizionequiuquenuale dei frutti mentre questi noncostituiscono una rendita che porti lucroal comune, ma rappresentano il rimborsodegli interessi che il Comune dovè pagarea coloro che per conto del Governo chiesela somministrazione delle somme occorrentiper far fronte alle spese necessarie perl'occupazione austriaca.

Ora al dirimpetto di una causa cheoffre così buone speranze di prospero suc-cesso, e dei bisogni in cui il nostro Co-niane versa attualmente, la Commissionedei provvedimenti finanziarii ha ritenutomeritare il conto di spingere oltre gli attigiudiciali contro il Governo oggettodi ottenere pagamento delle cospicuesomme di cui è parola.

E perciò a nome della suddetta Com-missione, ho l'onore di proporre il seguenteschema di deliberazione:

Il Consiglio,Udito il rapporto della Commissione

dei provvedimenti finanziari;Visto quanto era da vedersi e da con-

siderarsi;Per urgenza in ordine all'art. 135 della

legge comunale e provinciale;Delibera

Previa autorizzazione al Sindaco astare validamente in giudizio e senza pre-giudizio del credito di lire toscane 36600pari a lire italiane 30744 escluse dallaliquidazione di cui nella relazione dellaCommissione dei provvedimenti finanzia-ri, di invitare il Sindaco stesso a chenon più tardi dell' entrante mese di no-vembre inizi la procedura giudiciale controil Regio Governo all' oggetto di otte-nere da lui il pagamento della somma difiorentine lire 515,577, soldi 18 e denari 7,pari a italiane lire 433,085 e centesimi 44eecultenti dalla liquidazione 22 febbraio1858 registrata a Pa il 20 aprile 1863 non

Cche degl'interessi legali al Comune diragione dovuti dal detto giorno 22 feb-braio 1858 fino al dì dell'effettivo paga-mento.

Fatto il 26 ottobre 1878.

Desto Cessi.

In mancanza di osservazioni il Presi-dente manda a partito la suespressa pro-posta ed è approvata alla unanimità deivoti favorevoli resi per alzata e seduta.

(Continua)

Il SindacoSindaco di Pisa,

Visto l'articolo 13 della legge 6 luglio1862 per la istituzione ed ordinamentodelle Camere di Commercio;

Vista la Deliberazione del ConsiglioComunale del 13 maggio corrente:

Notifica:Che la Lista degli elettori della Ca-

mera di Commercio, già riveduta dallaGiunta Municipale con deliberazione del30 aprile p. p., pubblicata a forma dilegge e quindi deliberata dal Consigliocomunale nella sua Pubblica adunanza deldì 13 maggio suddetto, viene nuovamentee per l'ultima volta pubblicata mediantedeposito nell'uffizio comunale per il tempoe termine di giorni 10 decorreudi da oggi,e così .a tuite il 28 del corrente mese.

Invita tutti colora, i quitli•avesero deireclami u fare contro: le lista suddetta,a presentarli in questo uffitio a forma dilegge.

Pisa, 'dal 'Palazzo MtiniciPaleLi 18 maggio 1 -879.

Il SiwlaeoA.. T. SIIIONELLI.

COM ITATOpel )1onumelito a Vittorio Emanuele

in Pisa.

Nota di sottoscrizione - num. 284 -Collettore sig. avv. Meufredo Camici- Rni-cioni.

Picciati Achille lire 3, Sanucci Fran-cesco 1, Teglini Tito cate.sicrii 50, 'LottiAgide lire 2, Berri Tito cent. 50, MoriGiuseppe lire 2, Ripoli Vincenzo 1, dott.Ciui 2, Maunini Rodolfo 1, TurchesiniGiovanni cent. 50, Diodato Fautoni e. 30,Giuseppe Monaci lire 1, Pasquale Fab-brini cent. 50, Rinaldo Moretti e. 50, Ca-mici-Roncioni avv. Maufredo lire -(Totale 25, 80). •

Nota di sottoscrizione nutn. 286 -Collettore sig. avv. Gismondo Gualtierotti-Merelli, avv. Morelli.L.- 15. - (Tota-le L. 15).

Nota di sottoscrizione num. 289 -Collettore sig. Francesco Novati.

Francesco Novati L. 1, Ugolini Gio-vanni 1, Romani Fedele 1. N. N. cent. 50,Della Giovanna Ildebrando e. 50, ViterboEttore L. 1, Aldini 1, Giuliani Cesare 1,La Galla Benedetto 1, Cirri Oreste 1,Moroni Cesare centesimi 50. - (TotaleL. 9, 50).

Nota di sottoscrizione num. 290 -Collettore sig. Mazzoui Guido.

Guido Mazzoni L. 1, Simoni adolfoMoriei Giuseppe 1, Borghini Giaccmo 1,Todeschiui Pasquale cent. 50, AsturaroAlfonso e. 50,Capasso Gaetano C. 50, Palla-.grini Francesco o. 50, Tarantino Giuseppe50 9 Perdoni Vittorio L. 1, Ferri Felice 1,Barchieti Raffaele 1, Zuppelli Vincenzocent. 50, Beralevi Gustavo L. 1, PicciolaGiuseppe 1, Mastripieri Francesco ceni. 50,Giorgi Paolo c. 50, Vanzolini Pino c. 25,

Vigo Pietro C. 50, Fabbroni L. 1. - (To-tale L. 14, 75).

Nota di sottoscrizione mina. 28 -Collettore sig. prof. comm. Giuseppe Me-neghini Rettore della R. Università.

r/igismondo Friedmon L. 5, RiccardoFelici 5, Fedele Fedeli 10, Giuseppe Me-nighini 10. (Totale L. 30). pi2

Nota di sottoscrizione nona. 84 -Collettore cav. Domenico Danielli Sindacodi Buti, Comunità di Buti L. 20. - (To-tale L. 20).

Nota di sottoscrizione num. 33 -Collettore sig. avv. Augusto Palainidessi,Collegio degli avvocati presso il Tribu-nale di Pisa L. 100. - (Totale L. 100).

Note di sottoscrizioni Volontarie -Sirtori ing. Filippo L. 5, FantozziAttilio 5, Nespoli ing. Luigi 5, Coggiolaing. Giacinto 5, tutti impiegati all' Uffi-cio Tecnico del Macinato in Pisa, DelloSbarbaro Maestro della Scuola di Monte-catini (Val di Cecina) per offerta propriae degli alunni della sua Scuola lire 6.

Nota di sottoscrizione nani. 129 -Collettore sig. Giulio Pescioliui Sindacodi Peccioli.

Conte Giulio Pesciolini L. 10, Vitto-.rio Montorzi 2, Rossi Michele 1, GalloriGregorio 1, Biasci Sebastiano 2, Lottidott. Antouio 1, Palla Francesco 1. -(Totale L. 18).

Nota di sottoscrizione num. 114 -• Collettore sig. Italo Salvadori Sindacodi Lari.

Italo salvadori L. 10, Angiolo Panet-toni 2, G. Rossi 2, R. Salvadori 2; F,Piazzesi 2, Giov. Batta Nocci 2, Dame-Me° Catrimilli 1, Andrea Bigatti c ,nt. 50,Guglielmo Sa.mtnuri L 2, Gregorio Luigi2, Papasogli avv. Oreste 3, Giovanni Bat-tista Taccini 1, Luigi Tacqini 1, LuigiBendinelli 2, Cavallini &ideo 1, 50, Co-mune di L'eri L. 100, Gatti Aurigo 2,Profeti Domizio 1, Gotti avv. Tito 2. -(Totale L. 139).

Totale della presente pubb. L. 398, 05Pubblicazioni precedenti 2777, 15

Somma e continua L. 3175, 20

Note ritornate senza sottoscrizione nu-meri 6, 9, 26, 40, 82, 83, 94, 95, 136,137, 163, 164, 165, 173, 174, 232, 237.

I signori collettori che non hannoper anco rimesso la nota di sottoscrizione,sono nuovamente pregati a farla pervenireal più presto all' uffizio di Computisteriadel Comune di Pisa.

PARTE NON UFFICIALE

DIARIO

In una corrispondenza da Odessa alGolos, del 7 maggio, si trovano alcuneinteressanti notizie circa all'evacuazionedella Bulgaria da paete delle truppe russe;

c L'esercito d'occupazione della Rata:ie-na, il cui effettivo è di 40,000 nominie di 2600 cavalli: sarà diretto fra qual-che giorno su Odessa, per Bourgas e Va.rna.Il principe Dondoukoff-Korsakoff ha giàtelegrafato che il tenente di vascello Fa-bre è stato inviato per fare dei contratti,a questo scopo, colla Società russa dicommercio e di navigazione.

t I primi distaccamenti devono arri-vare a Odessa verso il 15 corrente, e l'e-vacuazione sarà completamente finita versola fine del mese di luglio. Pel trasportodei 35,000 nomini che sono a Silistria ea Roustchonk il governo ha fatto deicontratti colle Società estere di navige-zione.

c Il 9 maggio l'incrociatore Pietrobur-go, è andato a Bourgas per prendere imalati della città. Recava un milione emezzo di rubli in oro ed argento, perpagare a Bourgas e a Tarma i fornitovistranieri.

c Si fanno a Odessa tutti i prepara-tivi necessarii par alloggiare provvisoria-mente i malati e le truppe e.

Ci it C> N A_ CI A-

17 maggio

- Il Presidente del Consiglio Nota-rile del Distretto di Pisa.

Visti gli articoli 10 e 135 della legge6 aprile 1879 num. 4817.

Visto l'articolo 25 del Regolamentoper l'esecuzione della detta legge.

Vista la Tabella annessa al R. de-creto del dì 28 novembre 1875 num. 2803.

Visto lo Stato legale ed effettivo deiNotari del Collegio in base al Ruolo delpresente anno.

Rende noto:Essere aperto il concorso in questo

Distretto ai posti di Notar° vacanti neiComuni di

CollesalvettiTerricciolti, eVecchiano, uno per ciascun Comune.I concorrenti dovranno presentare la.

loro domanda corredata dei necessari do-cumenti entro quaranta giorni dalla data

pubblicazione del presente av-viso.

Dalla Sede del Consiglio Notarile delDistretto di Pisa.

Li 14 maggio 1879.Il PresidenteCITRZIO PIERI.

- Sabato sera, 10 corrente, abbiamoassistito ad una serata di esperimentomusicale-druninatico e di declamazioneitaliana e francese data dalle alunne del-l'Istituto Femminile Baroni, e fummo be-nissimo impressionati dalle buone prove dise che dettero quelle care bambine. Essein quella sera mostrarono il molto amoree la buena volontà con cui si san dedi-care alle cose che nell'Istituto vengonoinsegnate.

Nel programma della serata furonoordinati alternativamente alcuni pezzi dimusica, uua commediola francese e varicomponimenti di recitazione italiana. Ilpubblico era composto di molte elette si-gnore e di alcuni signori, e ritnaeero tuttiin quella sala, dal principio alla fine, pro-digando spesso i segni della loro appro-vazione e di simpatia.

Benissimo andarono i pezzi di musicadi cui si deve il merito alla signorinaLeopolda Padreddii maestra musicale del-l'istituto, e ottimamente andò la coniale-diola francese, nella quale le alunne sidistinsero molto per la precisione di pro-nunzia, facendo in tal modo onore alladirettrice signorina Nataliva Baroni cheivi insegna il francese. La recitazioneitaliana, che era diretta dal signor Pal-miro Moriglioni, rivelò la intelligenzadelle alunne, che furon sempre applaudite,e piacquero più specialmente una come-diola ed un monologo in versi martellianiscritti dal maestro dell'Istituto sig. PietroL apucci.

STATO CIVILEda/ di 13 a/ di 15 Maggio 1879 inclusivi'

Nascite denunziateMaschi num. 7 - Femmine nata. 6.

MortiEnrico Vellenfelt di anni 38. Gemma La-

pucci 8, di Pisa. Ersilia Franceschetti neiFranceschetti 38, di Pisa. Tacita Cartoni neiS'intoni 51, di Pisa. Maria Angiola Brunini

. nubile 85, di Pisa. Raffaello 5fartini celibe ttl.di Pisa.

E più 5 al di sotto di 5 anni.Cambiamenti di residenza

Emilia Alessandrini da Livorno. a Pisa..Carmina Landolti da Roma a Pisa.

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11111111111~1~111"L'assessore del nostro Comune signor

Tito Torcigliani fu colpito da una gravesventura domestica. Nella prima ora delgiorno 17 moriva sua moglie MARIA,dopo cinque mesi di tormentosa infermità,sopportata con forte e sereno animo.

Il marito che l'ebbe compagna amo-rosa e devota per trent'anni, i figli chene ricorderanno con perenne desideriol'affetto e le cure, i parenti che la pian-gono con dolore, abbiano il conforto chevivrà anche nella memoria dei loro amicinna Donna, che fu buona e pietosa quantoaffabile di modi e d'aepetto gentile.

AIM111111111111~Mr

Industria serica •Dal Bullettino di notizie agrarie del

mese cadente che pubblica il Ministero diAgricoltura industria e commercio rile-viamo le seguenti notizie sullo Stato dellecampagne. I nostri lettori vedranno chele continue piogge sono fatali per i raccoltiagricoli.

PIEMONTE, Novara 18 aprile. Per lepiogge si è dovuta sospendere la sementadel granturco, avena, riso, ma è comparsoil bel tempo, e si semina con alacrità:non si dispera, l'annata agraria si pre-senta in generale soddisfacente.

Torino, 1. maggio. Lo stato attualedelle campagne lascia poco da sperareper l'avvenire: i grani si presentano ovunque giallognoli,: radi, „stentati.: Le segalee le avene. sono nate male. I gelsi ; ti leviti rompono •appena le g4tninit, potiarunodare un ben ra:coolto, se ; il /tempo:si: ri-metterà - sereiid e—temperato. Il rac-colto delle frutt.a . può dirsi in . gruu parteperduto.

-1,0MITAIZ DI A , -2 .inage io. Statodelle ctain<paigtia, ...Soddisfa.ceute," lo stessopuò dirgi pél tircbudatio di Telieo. I ba-chicultori sono in apprensionee per-la sta-gione in ritardo. Nel circondario di Vareseil grano è abbastenze rigoglio:o, la seuina' i granturco è , ()audacia et. t . gelst e le

sona in ritardo, ma tieera Lame care..promessi: i frutbi primaticel hanno sofferto.

Mantova 21 aprile. Il grano si avi luppaio ottime condizioni e lascia sperare ab-bondante raccolto :'• 16 stessll') è della segalae dell'avena. Le pioggie hanuo interrottolo scarico del riso, e si teme per la rac-colta nei prati. Le viti - presentane buonavegetazione: i gelsi sono in puro sviluppoi bachicultori temono rinunciare ad unaparte del seme posto all'incubazione.

Sondrio 12 aprile. La pioggia ha im-pediti i lavori campestri, e la seminagioniè primaverili. Si prevede macchino raccoltonei cereali.

Milano 22 aprile. Le buone coudizionidel grano e segale furono dann ggiate

dal mutamento dell'atmosfera: i campi sonoinfestati da erbe, e al verde è subentratoil gialliccio.

Pavia .25 aprile. Lo stato della cam-pagna non da cattive previsioni, ma nonè il più soddisfaceute. Il grano, la segele,la avena in alcune località son ingialliti,i terreni per la sementa granturco, fagiolinon poterono esser preparati p-2r le .con-tinti piogge.

Brescia 28 aprile. Le nevi del marzoe le pioggie di aprile fecero ritardare ilavori agricoli: i lini marzocchi, uè i risi,nè le avene poterono essere seminati. Glialberi sono in ritardata vegetazione.

VENETO. B31Iuno 21 aprile. L% buonaparte dei terreni destinati a ricevere ilgranturco, l'orzo non si è potuto prepa-r ire: i pochi terreni pei quali ebbe luogola semina promette fino ad ora un di-screto raccolto. .

Rovigo 22 aprile. La seininazione delgranturco, canne, foraggi nen si è po-tuta esegeire e e-miniere uè regela.rmentenè in mele soddisfacente. Le previsionidella futura racc ilta note sono buone,pot reWeero divenirlo se ceetaseero le pioggie

-e il P.) permettesse lo scolo in essi dallaacque che' allagano le campagne.'

.411. ;

Verona 22 aprile. Vegetazione stentata.Le setninazioni insignificanti per impeditilavori preparatori.

Unine 22 aprile. Sospensione di ognibavero campestre per causa delle pioggie.Lo stato del grano, segala, orzo, avena,non si presenta in condizione troppo pro-mettente.

21 maggio. Vari campi seminati agrano promettono bene: l' aspetto dellasegale è abbastanza lusinghiero. La gemen-te del riso non ha potuto fin d'ora ese-guirsi. Si teme di un soverchio ritardodel granturco. Le viti risentono tutt'orail danno della grandine del 1877 e 78.Opprensioni per l' allevamento dei bachiper la tardiva vegetazione del Gelso.

EMILIA Parma 3 maggio. Vegetazionedel grano languida e triste. Granturcoappena nato si mostra biancastro, ed ilsuo tardo sviluppo lo renderà più sensi-bile ai danni della siccità estiva. I gelsipresentano le loro foglioline giallicce,molti bachi soffrono per il freddo. La se-inigione risi in ritardo, le fave, vecce,ceci ed altre leguminose trova-usi in buonacondizione. Le viti aprono le gemmeirregolarmente. In complesso i presagi sonotristi, ma potrebbero modificarsi se il tem-po migliora.

Reggio Emilia 20 aprile. Grano infe-stato da male erbe. La vite ed il gelsodatino larghe speranze.

Modena 30 aprile. Il grano conservaper buona parte abbastanza bene: neiluoghi umid: è ingiallito. La vite in talunelocalità germoglia vigorasarnente, in altremenò per la mancanza del sole. la com-plesso l'annata non si presenta da ripro-mettere gran raccolto: si teme pel gran-turco..

MARCHE e UMBRIA, A.veure 22aprile. Lo stato delle campagne presentasipiuttosto soddisfacente,..igrayi sono belli,lo stesso i foraggi: le fave sono menopromettenti. Le aeminagione del granturcofu gen.ralmen. - e bene. eseinita e suseeguitada propizia stagione. I gelsi promettonoabbondante raccoltn.

Ascoli Reeno 23 aprile. L ) stato dellevario Culture presenta un aspetto il piùti Iride, e lusiughiero. I piccoli tralci delleviti si avanzano robusti e pieni e nonsnervati.

TOSANA: Arezzo 20 aprile. Il granonelle loc dità bass , ed unide ha sofferto:i foraggi sono in con lizioni migliori, epossano dirsi assicurati. Il gelso ,ha unpoco soff2rto per la umidità.

luoghi b di I grani sonoliec gial-i nei 2h5 aprile.

piannra. In cellina,ha.uno bello aspetto e promettono bene.Le olive danno lonnna sneranza, in collinaepecialinente le viti nella massima partesrilunpati, i gelsi fanno temere.

Siena 27 aprile. Il grano è assai Ib-rido: la semenza dell'orto è quasi comple-tata e la nascita è buona. La vite pro-mettente.

REGIONE MERIDIONkLE ADRIA-TICA, Reggio Paglie 1. maggio. I pro-dotti eminati che fino alla metà di aprilesi mostravano in stato ecareegigiante per lamancanza di pioggie. dopo le ultime acquehanno cambiato aspetto, ed ora si speraottimo raccolto. I mandorli gli ulivi hannoavuta ottima fi tritura, la comparsa de.ibachi e della tignuola fa teme re d'unoscarso raccolto.

Campobasso 21 aprile. Grano, orzo,avena rigogliosi e di belle speranze.lavori preparatori per la cultura delleDiantP estive sono stati b3ne eeegniti.Lo stato delle viti è buono, dei gelsinure, si spera molti raceelti di bozzoli. Lafioritura degli alb3ri fruttiferi si mostrabuonissi ma.

Teramo. 11 catnnagne presentano noaspetto ridente e fanno sperare 'ma buo-niseirna r tecolta. LI estraente del gran-turco è già cominciata e seguita conregolarità.

RE "IfON'E VIE RIDIONA.LE Nunr-TERRANFik, A.vellino 1. trsiggio. Granirigngliosi, la segala anticipa alcuni giornia dare la spiga. Le viti e tutti gli alberida frutta hanno anticipato il loro sviluppo,

eateo tee

però la pioggia e la grandine hanno no-ciuto alla loro vegetazione. Prematuro ogniprognostico.

Napoli I maggio. Tutti i raccolti pro-mettono bene. Viti, gelsi, ulivi in buonecondizioni: gli agrumeti e gli alberi frut-tiferi si ebbe una buona fortuna.

Salerno 30 aprile. I cereali nou ostantele acque cadute sono in uno stato me-diocre, nei terreni umidi i seminati sonoingialliti e nel grano sono nate molteerbe parassite a danno del raccolto.

SICILIA Caltanisetta 26 aprile. Buonele condizioni delle campagne, dolorose nelcircondario di Terranuova ove non essendocaduta pioggia dalla fine di febbraio ognisperanza di raccolto di grano e cotonespecialmente, è in parte perduta.

SARDEGNA. Cagliari 1 maggio. Ot-time le condizioni delle campagne per lamaggior parte del grano, fave, orzi pro-mettono ubertosi raccolti. I luoghi bassihanno non poco sofferto. Sodisfacente è lafioritura degli alberi. I vitigni corronograve pericolo par la grandine e pel freddo,In due comuni poco distanti da C igliaricomparvero le cavallette: ma non si temonoserie conseguenze.

DOMIZIANO PAC1NI Gorento prov.

COMUNE DI CA.SCINA

Mercato dei Bozzoli

Il Sindaco sottoscritto

Vista la deliberazione del Consigliocomunale dal 25 settembre 1877 e quelladella Giunta meniciaale in data 21 mar-•o 1878 debitamente approvate dallagiu. Prefettura di Pisa.

Rende noto:

Che nel giovedì di ciascuna settimanadei mesi di in iggio e giugno avrà luogoin Claciaa uu mercato di 13 )zzoli.

reg.)latnentarie.

Art. 1. Il merceto dei bozzeli cheavrà lungo in Cascina nel giovedì di cia-scuna settimi tua dei mesi di maggio egiugno si farà sotto i p )rtici del palazzocomunale e thl palazzo pretorio.

Art. 2. Si troverà in detto luogo unpesatore per pnare i bozzoli a coloro cheIo richiederanno da ore 10 antimeridianea ore 5 pomeridiane.

Art. 3. Serà dal venditore retribuitoal pesatore un diritto di bilancia di duecentesimi per ogni chilogratn no: ognifrazione di chilogrammo si avrà cometiero.

Art. 4. Il pesatore rilascerà al vendi-tore una polizza stampata, nella quale sa-rà notato il nome del venditore, quellodel compratore, il peso dei bozzoli, il prez-zo fissato e il diritto di sola bilancia chesarà stato pagato.

Art. 5. La tariff I delle tnereedi de-vate ai facchini sul detto inarcato è laseguente:

a) Par il trasporto di nn collo di bez-zoli fino al peso di chilogrammi diecidalla stalla o casa al luogo del marcatoè dovuta la mercede di centesimi trenta:la stessa mercede è dovuta per il traspor-to di un collo di pari peso dal luogo delmercato al magazzino del compratore.

b) La mercede sarà di centesimi cin-quanta per il trasporto come sopra fattose il collo dei bozzoli sarà di un pesosuperiore a dieci e inferiore a cinquantachilogram

Serà in facoltà dai venditori e deicompratori di bozzoli di servirsi d'altraperseti& di loro filue,ia.

Art. 6. A 1113I10 di precedente con-venzione, nessuna mercede è dovuta aifacchini per pretese seuserie o mediazioniper vendita di bozzoli.

Art. 7. I facchini per essere ara amait epeci

a prestare questi servizi dovranno essereautorizzati dalla Giunta Municipale.

Art. 8. Sono soggetti alle pene dipolizia tutti i facchini che esigono premimaggiori di quelli indicati nella premutotariffa.

Dalla residenza Comunaleli 14 maggio 1879.

Il SindacoM. Rasteam.

COMUNE DI. CASCINA

AVVISO

Il Sindaco del Camini° suddetto ren-

de pubblicamente noto:Che la Fiera di bestiami, merci ee.

ricorrente in ogni anno in Cascina capo-

luogo di questo Comune, cade in que-st'anno nel 27 maggio 1879.

Dal Municipio di Cascinali 14 maggio 1879.

li SindacoM. REMAGGI.

BANDO PER VENDITA.

In esecuzione dei deer)eto proferito'dalla Pretura di Rosignano Marittimo net.. __ . edì 7 maggio 1879, legalmente registrato

in Cancelleria, sulle ietteezadel signor Spe-filali° 13114Rei Verr411110 Poeti -in vendita lamattina del dì .26 maggio -predetto, e ri-lasciati al maggiore e migliore offeren t-etutti i mobili, m lilia, boschi in taglio e

minerale e quanto altro travasi latamente ,.descritto nel verbale di pignoratnento del'idì 7 e 8 marzo 1879 'eseguito in dannadella Società Anoniin i L'Aie Miniere (I

9 ■ lj ,

Rame e Tenutata del Te r r i cei o .Rosignano Marittimo, li 15 rileggi° 1879

V UsciereCESARE SIAION101.

AvviNOIl sottosciitto di commissioue e yvnf

l'interesse del cav. conte Alfredo Agisti«Venerosi Della Sta, rende noto per ttetiegli effetti di te-ege, che i coloni dielter ear

Fattorie di Celleoli e del Capannile,prima nel Co mine di Pelala, e la se-conda nel C mulles di Lan uooprimati»fare, a pee c di iiiillità, contrattazioni,nè ricevere pigenvuti di somme per qui-lunque titolo senza il permase° scrittodell'agente Pellegri Tra, Grazzi ni.

Li 9 meggio 1879,

Au'. Antonio Moschigi..ku

aperto l'abbuonimento poi 1879 al

Fonti doli Una Luldidella Provincia di Pisa

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nel 3.1agazzino di- Mobilia,e Articoli di Animobiliamento

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SITUAZIONE al 30 Aprile 1879 della Banca Pisana di Anticipazionee di sconto, Autorizzata con R.° Decreto del 5 Marzo 1811.

Ak.. rr I V C> PA.SSIVC>

70332, 05 Capitale Sociale ( Quattro Serie Azioni ) £: 500000, 00Numerarlo in cassa .ePortafoglio Anticipazioni sopra effetti pubblici

1523927, 6731550, 00 Correntisti > 770600, 10

Valori diversi 255081, 49 Depositanti per depositi a cauzione ... a 27500, 00Conti correnti con frutto 230100, 00Depositi a cauzione 27500, 00 Depositanti per depositi liberi e volontari. . • • • • > 82854, 00Depositi liberi e volontari 82854, 00 Corrispondenti bancarii e creditori diversi » 1439550, 64Mobili e spese di primo impianto ammortizzabili a rate

annue 8800,00 Azionisti per dividendo » 18948, 75Corrispondenti banearii e debitori diversi Spese del corrente esercizio da liquidarsi in fine dell' an-

654478, 94 Fol do di riserva a 34328, 57

una gestione, come appresso . . . . --- 40114, 21 Rendite del corrente esercizio, liquidabili in fine dell' annuaSpese di ordinaria amministrazione e riscont o . 24294, 63 gestione » 50956, 30Interessi passivi e Spese straordinarie. . . 11403, 43Imposte e tasse » 4416, 15

L. 40114,-21

2924738, 362924738, 36

Pisa, dalla Sede della Banca, li 1.* maggio 1879.

li Direttore — G. MARCONI. Il Consigliere di turno — DOTT. GIUS. PAOLETTL li Ragioniere — GIUS. BENEDETTI.

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