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NUMERO 6 Novembre - Dicembre 2011 Fascicolo nr. 19 YES VIDEO PRODUCTION TEAM A TE POESIA INTO THE WILD DREAM CAR ZENVO ST1 CINEMA REAL STEEL MOTO HISTORY – SUZUKI GSX-R 1100 SRT SCOORDINATI RACING TEAM UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO CAP 9 NEWS Bimestrale a diffusione telematica a cura del Motoclub Scoordinati, consultabile on-line al sito www.mcscoordinati.com. Non in vendita. No scopo di lucro. SCOOrdINaTI

Scoordinati News Nr. 6 - 2011

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Scoordinati News, il magazine del Motoclub Scoordinati

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NUMERO 6 Novembre - Dicembre 2011

Fascicolo nr. 19

YES VIDEO PRODUCTION TEAM

A TE POESIA INTO THE WILD DREAM CAR – ZENVO ST1

CINEMA – REAL STEEL

MOTO HISTORY – SUZUKI GSX-R 1100

SRT – SCOORDINATI RACING TEAM

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO – CAP 9

NEWS

Bimestrale a diffusione telem

atica a cura del Motoclub Scoordinati, consultabile on-line al sito www.mcscoordinati.com

. Non in vendita. No scopo di lucro.

SCOOrdINaTI

YES video production team Il Team specializzato in produzioni video del nostro Motoclub (a cura di Yoyo) pag. 4 – 7

Into the wild Sezione dedicata al film Into the Wild, la sezione in futuro ospiterà articoli inerenti all’argomento (a cura di Grapin) pag. 8 – 11

Dream Car Zenvo ST1 (a cura del Mc Yoyo) pag. 12 – 13

A te Poesia Inauguriamo la nuova sezione dedicata alla Poesia (a cura di Poggiamorella) pag. 14 – 15

Cinema Real Steel (a cura di Yoyo) pag. 16 – 19

Moto History Suzuki GSX-R 1100 (1986-1996) (a cura di Yoyo) pag. 20 – 21

Un viaggio lungo un sogno Il viaggio in solitaria del nostro amico Daniele nella Terra del fuoco che giunge al suo 9° capitolo (a cura del Did748) pag. 22 – 27

Scoordinati Racing Team Un anno di Pistate tra i più bei circuiti italiani (a cura di Yoyo) pag. 28 – 29

Raduni e Chilometraggio Resoconto delle uscite effettuate nel 2011 con relativo chilometraggio (a cura del Mc Scoordinati) pag. 36

Motoclub Scoordinati Organigramma e info del nostro Motoclub (a cura di Yoyo) pag. 37

EDITORIALE a cura di Yoyo

Per pubblicare articoli

sul nostro Magazine

Auguri di Buon natale e felice

Anno Nuovo.

Ecco l’ho detto prima così non lo

dimentico.

Giorni fa si è tenuta l’Assemblea

dei Soci 2011 dove 98

Scoordinati sono intervenuti tra

riunione e cena. E’ stata una

serata colma di emozioni, dalla

presentazione dei numeri

raggiunti quest’anno, alla

proiezione del Film sul nostro 2°

Motoraduno Scoordinati 2011,

fino a concludere la serata con le

premiazioni per quanto riguarda

alcune discipline che ogni anno

curiamo in modo particolare.

Come dicevo le emozioni non sono

mancate, ed è stato bello vedere

parecchi volti nuovi pronti a

tesserarsi per l’anno 2012, come

è stato altrettanto bello vedere

confermati i veterani che hanno

fatto la storia di questo Motoclub.

Le emozioni sono esplose durante

la proiezione del Film che la YES

video production team ha ultimato

in tempi record per la serata, IL

CONTAGIO. L’infezione è stata

uniforme e come un Virus ha

preso cuore e cervello in tutti i

presenti.

Sarà difficile per noi replicare i

fantastici numeri del 2011, e per

numeri intendo: affiliazione di

Soci, chilometri percorsi in un solo

anno, uscite effettuate, senza

contare le cifre da capogiro del

nostro Motoraduno.

Ma come una volta disse un tizio,

siamo qui per questo, e nulla è

impossibile, a tutto c’è rimedio, e

tutto può avverarsi e chi più ne ha

più ne metta.

Superare la soglia dei 121 Soci,

perché no? Oltrepassare il confine

dei 120.000 Km percorsi in un

solo anno, why not? Accogliere

più di 860 Bikers per il nostro

Motoraduno… beh noi ce la

metteremo tutta, ma bisogna fare

i conti con le dimensioni della

nostra amata piazza del Molo.

Obiettivi che potremmo

raggiungere sempre gli uni

accanto agli altri, senza se o ma

che tengano, ma tutti uniti verso

un solo scopo, quello di arricchire

giorno dopo giorno questo

Motoclub, che di Motoclub ha ben

poco.

Concludo questo editoriale con un

pizzico di amarezza, perché in un

periodo sentito come il Natale, ci

sono ancora persone che soffrono

o che non possono godersi questi

giorni in serenità.

Che tutto il male che produce

male si dissolva nel tempo e lasci

spazio ai sorrisi dei bambini e alle

carezze dei loro genitori.

Che per un giorno politicanti e

politici fannulloni si guardino allo

specchio pensando a chi ha perso

il proprio posto di lavoro nel

periodo Natalizio.

Ancora Auguri da parte mia a

tutti i lettori di Scoordinati News.

YES video production team

A cura di YES

Questa splendida realtà nata

quasi per gioco è diventata nel

corso di questi 2 anni, un Team

affiatato con una unica

spasmodica passione, il Cinema.

YES video production team,

nasce dalle ceneri della vecchia

YMM (Yoyo Movie Media), e

vuole essere un punto di

riferimento per tutto ciò che

riguarda il video editing

specializzato nelle due e quattro

ruote. Per chi non lo sapesse

ancora l’acronimo deriva dalle

iniziali dei nomi di Yoyo, EtaBeta

e SilvioSv (soci del MC

Scoordinati).

Tutti i lungometraggi che

riguardano da vicino il Motoclub

stesso sono firmati YES, e ci piace

pensare che i nostri lavori

vengano di volta in volta

acclamati dai Soci del Motoclub

il che non può che onorarci.

Gli strumenti a disposizione sono

di modesto livello, il che fa

trasparire l’altra faccia della

medaglia, ovvero dove non

possono arrivare i dispositivi

giunge l’inventiva, e questo di

certo non ci manca.

Quest’anno, per il primo anno,

YES ha aperto le porte anche ad

altri collaboratori che hanno

dato il loro inestimabile

contributo alla causa

cinematografica. LilloZeta e

Cicalino86 (anche loro Soci del

MC Scoordinati) si sono prodigati

il primo per quanto riguarda le

riprese video all’esterno, il

secondo ormai specializzato nel

On Bard Camera. A tutto questo

non dimentichiamo la sezione

fotografica curata come sempre

da Delfina che quest’anno ha

avuto a sua volta due altri validi

collaboratori: Ottavio e

Andreina.

Senza di loro lo sforzo per

produrre Il Contagio (titolo del

2° Motoraduno Scoordinati), non

sarebbe potuto avvenire, ed

ancora una volta desideriamo

ringraziarli tutti.

E’ una causa che sposiamo

volentieri, è una passione ancor

prima che un lavoro vero e

proprio (nel senso dell’impegno).

A volte per modificare una sola

fotografia bisogna rompere

(gergo tecnico) una time-line

durata ore ed ore di intenso

lavoro.

Non è facile, ma lo accettiamo,

come accettiamo le critiche

purché siano costruttive e non

fine a se stesse.

E se la risultante di tale impegno

sono i sorrisi e le emozioni delle

persone che guardano i nostri

lavori, non può che fornirci l’assist

per un maggiore impegno.

Continua

Nello specifico del film proiettato

pochi giorni fa durante

l’Assemblea dei Soci 2011, da

dove nasce l’idea del Contagio?

Beh, per avere una chiara

risposta basta vedere il film in

particolar modo il Capitolo 7.

In altre parole l’idea del

Contagio è venuta dopo aver

visionato circa 4.250 fotografie

per la realizzazione del film.

Tutti gli sguardi degli Scoordinati

emanavano una strana

luminescenza, come se fossero

fonti di luce propria, da qui il

concepimento della variabile

Virus, un virus che infetta

dolcemente, senza destare il

minimo sospetto, ma che una

volta nel cervello si aggrappa ai

neuroni senza via di scampo.

E’ stata una bella esperienza, e

desideriamo ringraziare ancora

tutti per la collaborazione data,

in particolar modo gli

Scoordinarti Crazy Dance, un

gruppo di ballerini nato dal nulla

ma che è già diventato un must!

Il DVD verrà consegnato a

Gennaio, assieme ad altri

Gadget, a tutti i Soci tesserati

per l’anno 2012, durante la

prima riunione/cena che il Mc

Scoordinati organizzerà per

aprire l’anno 2012.

Fine

2° Motoraduno Scoordinati

2011

Il c ntagio

A cura di yoyo IL CONTAGIO

In alto la Cover del DVD che verrà consegnato

a tutti i Soci del MC Scoordinati.

Il DVD sarà doppio e prevede nel primo il Film

IL CONTAGIO, mentre nel secondo tutte le

interviste realizzate al Parco Festa.

YES video production team

A cura di YES

1. Anzitutto bisogna disporre di

telecamere adatte sia per

l’uso esterno sia per quello

interno, in quanto le

saturazioni e l’intensità della

luce (esterno/interno) sono

assai differenti tra loro.

2. Non bisogna tralasciare le

fonti audio da catturare con

microfoni adeguati per l’uso

specifico.

3. Successivamente cercare di

salvare le riprese video

effettuate, in apposite

cartelle con tagli (ciak) non

troppo lunghi.

4. Assicurarsi che le riprese On

Board Camera (auto/moto)

siano, per quanto possibile,

nitide e con pochi disturbi di

luce/ombra.

5. Bisogna disporre di software

in grado di montare il lavoro

delle riprese video effettuate

precedentemente. Un

Software per quanto

possibile completo negli

strumenti audio/video e nelle

loro applicazioni.

6. Esaminare la fotografia

scegliendo tra gli

innumerevoli scatti, quelle

ritenute più adatte al

contesto che si vuole montare.

Importante le fotografie

devono avere formato

rettangolare.

7. (Molto importante) Occuparsi

in modo quasi maniacale

della sezione audio, con

colonne sonore ad effetto ed

incastri audio camera e

soundtrack usando

dissolvenze di inserimento e

rilascio.

8. Inserire nelle varie Time-line

effetti grafici tra fotografie e

filmati.

9. Se il film è molto lungo,

chiudere le varie Time-line

renderizzandole in formato

.avi della durata di max. 15

minuti, rinominando i file con

la parola Ciak1, Ciak 2, Ciak

3 e così via.

10. Creare i titoli di coda

usando a scelta (a seconda

del film prodotto) animazioni

e font.

11. Qualora i Ciak risultino

omogenei tra loro e senza

errori (per errori si intendono

animazioni, transazioni,

colonne sonore, dissolvenze,

scrittura), si apre una nuova

Time-line denominata Time-

line Definitiva.

12. Caricare tutti i Ciak nella

Time-line definitiva

eliminando o riducendo il

cosiddetto buco (il classico

nero senza audio ne

immagine) che si viene a

formare tra un Ciak e l’altro.

13. Renderizzare il tutto in

formato .Avi (anche se

esistono altri formati come:

Mpeg-1, Mpeg-2, Avc

H.264, Wmv, Mpeg4 o Mov).

14. Impostare il tipo di Codec

Video, il Codec Audio la

Frequenza di

Campionamento e i Canali di

uscita.

15. Creare un Menù

personalizzato per la

riproduzione Dvd.

16. Masterizzare l’intero lavoro

su apposito supporto,

dopodiché il prodotto è

completato e pronto per la

riproduzione.

Fine

Come nasce un video

Dopodiché inizia il lavoro

vero e proprio di editing

audio/video.

Arrivati a questo punto,

riesaminare accuratamente tutti

i Ciak prodotti singolarmente.

2° Motoraduno Scoordinati

2011

Il c ntagio

A cura di yoyo IL CONTAGIO Uscita gennaio 2012

A gennaio del 2008 esce nelle sale cinematografiche il film INTO

THE WILD (Nelle terre selvagge), scritto e diretto da Sean Penn,

basato sul romanzo di Jon Krakauer “Nelle terre estreme”.

Il film racconta la storia vera Christopher McCandless, un giovane

benestante che, dopo essersi laureato in scienze sociali

all’università di Emory nel 1990, dona i suoi risparmi in

beneficenza ed abbandona amici e famiglia per sfuggire ad una

società consumistica e capitalista in cui non riesce più a vivere.

La sua inquietudine, in parte dovuta al pessimo rapporto con la

famiglia, e in parte alle letture di autori anticonformisti come

Thoreau e London, lo porta a viaggiare per due anni negli Stati

Uniti e nel Messico con lo pseudonimo di Alexander Supertramp.

Durante il suo lungo viaggio incontrerà diversi personaggi dai

quali riceverà aiuto ed amicizia, donando in cambio il suo

messaggio di amore fraterno, ed ai quali, in alcuni casi, lui stesso

gli cambierà la vita; fino a raggiungere le sconfinate terre

dell’Alaska, dove la natura selvaggia ed incontaminata, col

tempo gli farà comprendere che la felicità non è nelle cose

materiali che circondano l’uomo, o nelle esperienze intese come

eventi indipendenti e fini a se stessi, ma nella piena condivisione e

nell’incontro incondizionato con l’altro.

“Happiness only real when shared”

La felicità è autentica solo se condivisa

Christopher McCandless

Il libro a cui il film è ispirato è

stato scritto da Jon Krakauer

basandosi sui racconti delle

persone che lo hanno conosciuto

durante il suo lungo viaggio, e gli

scritti lasciati da Christopher nei

suoi diari trovati in un vecchio

autobus abbandonato nei boschi

dell’Alaska, da lui chiamato

Magic Bus (attualmente meta di

pellegrinaggio da parte di coloro

che sono rimasti affascinati dalla

sua storia), dove fu ritrovato

morto nell’Agosto del 1992 da

due cacciatori che ne scoprirono il

corpo a due settimane dal

decesso.

Continua

INTO THE WILD A cura di Grapin

Ufficialmente è morto di fame (al momento del

ritrovamento il cadavere pesava circa 30kg) ma

altre possibili cause potrebbero essere state il

freddo o l’aver ingerito accidentalmente alcune

piante velenose.

Tra i suoi numerosi appunti, venne rinvenuta una

lettera scritta da Christopher a Ronald Franz, un

anziano veterano scontroso che lo ospitò in casa per

qualche tempo durante il suo viaggio, e con il quale

stabilì un forte legame di amicizia e stima, nella

quale, a mio avviso, con estrema e disarmante

facilità, Christopher ci fa riflettere sulla misura

consapevole di LIBERTA’ che ognuno di noi pensa di

avere, e non come possesso, ma come il regalo che

ogni giorno il creato ci rivolge, senza il quale,

purtroppo sempre più spesso, la nostra vita

inesorabilmente si appiattisce e si svuota di

prospettive in luogo di LIBERTA’ surrogate che non

saranno in nessun modo mai le nostre e per le quali

corrisponderemo sempre “l’affitto”. ndr…

A cura di Grapin

“Ron, apprezzo sinceramente l’aiuto che mi hai dato e i momenti che abbiamo trascorso insieme. Spero che la

nostra separazione non ti abbia depresso troppo. Potrebbe passare molto tempo prima di rivederci ma, ammesso

che io superi l’affare Alaska tutto d’un pezzo, riceverai mie notizie. Vorrei ripeterti solo il consiglio che già ti

diedi in passato, ovvero che secondo me dovresti apportare un radicale cambiamento al tuo stile di vita,

cominciando con coraggio a fare cose che mai avresti pensato di fare o che mai hai osato. C’è tanta gente

infelice che tuttavia non prende l’iniziativa di cambiare la propria situazione perché è condizionata dalla

sicurezza, dal conformismo, dal tradizionalismo, tutte cose che sembrano assicurare la pace dello spirito, ma in

realtà non esiste niente di più devastante che un futuro certo. Il vero nucleo dello spirito vitale di una persona è la

passione per l’avventura. La gioia di vivere deriva dall’incontro con nuove esperienze e quindi non esiste gioia

più grande dell’avere un orizzonte in continuo cambiamento, del trovarsi ogni giorno sotto un sole nuovo e

diverso. Se vuoi avere di più dalla vita, Ron, devi liberarti della tua inclinazione alla sicurezza monotona e

adottare uno stile di vita più movimentato che all’inizio ti sembrerà folle, ma non appena ti ci sarai abituato ne

assaporerai il pieno significato e l’incredibile bellezza. Ti sbagli se credi che la gioia derivi soltanto o

principalmente dalle relazioni umane. Il Signore l’ha disposta intorno a noi e in tutto ciò che possiamo

sperimentare. Non dobbiamo che trovare il coraggio di rivoltarci contro lo stile di vita abituale e buttarci in una

esistenza non convenzionale. La mia opinione è che non hai bisogno ne di me ne di nessun altro per portare

questa gioia nella tua vita. E’ semplicemente li che ti aspetta, che aspetta di essere afferrata, e tutto quello che

devi fare è tendere la mano per prenderla. Spero davvero, Ron, che non appena ti sarà possibile, lascerai Salton

City, attaccherai una roulotte al camion e comincerai a goderti il grande lavoro che il Signore ha compiuto

nell’ovest americano, vedrai cose, conoscerai gente, e ti insegneranno molto. Dovrai farlo in regime di economia,

niente motel, preparati da mangiare da solo e, come regola generale, spendi il meno possibile, perché così ti

ritroverai ad apprezzare immensamente ogni cosa. Spero che la prossima volta che ti vedrò sarai un uomo con

una sfilza di nuove esperienze ed avventure alle spalle. Non esitare o indugiare in scuse. Prendi e vai. Sarai felice

di averlo fatto. Riguardati. Alex.”

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Alla quarta regia cinematografica, Sean Penn riesce

a raccontare con estrema semplicità la storia di un

ragazzo alla ricerca di se stesso raccontandone i

sogni, l’inquietudine e gli errori, realizzando un road

movie in cui racconta con sensibilità la storia di Chris,

senza farlo apparire come un martire o un eroe

moderno, ma raccontando semplicemente il suo

viaggio verso una libertà estrema. Penn porta sul

grande schermo la storia senza un ordine cronologico

ma avvalendosi dell’uso di flashback, tra passato e

presente, come pezzi di un puzzle che ritraggono lo

spaccato di vita di un giovane uomo. Grazie anche

ad un’intensa fotografia, il regista riesce ad esaltare

la bellezza di molti paesaggi naturali incontaminati,

giocando con i contrasti tra natura e civiltà. La

colonna sonora viene affidata all’amico Eddie

Vedder, leader dei Pearl Jam, che realizza insieme a

Michel Brooke componimenti melodici e strumentali

con venature folk. Semplicemente straordinaria ed

estremamente vicina ad una regia leggera e

coinvolgente, con la quale trova il giusto

complemento armonico.

Buona visione, e per i nostalgici buona lettura!

A cura di Grapin

A cura di yoyo

Un Bus in mezzo al nulla nel cuore dell’Alaska.

Come se qualche entità sovrannaturale abbia

preso questo Magic Bus e lo abbia

posizionato dove occhio umano non può

arrivare, nel cuore delle terre selvagge, dove,

se sei fortunato puoi incontrare un altro essere

umano a distanza di giorni…

Il Magic Bus è un GMG del 1961 con motore

Chevy 5.700 a 3 marce da 46 posti. Il

Fairbanks Transit n. 142 veniva usato per il

trasporto pubblico per la città di Fairbanks.

Nel 1961 venne acquistato, assieme ad altri

due, dalla Società Edilizia Yutan Construction

Co, trasformandole in abitazioni durante la

costruzione delle strade attorno a Stampede.

Nel 1963 furono del tutto abbandonati, ma

mentre gli altri due vennero smantellati, il

Magic Bus venne lasciato come rifugio per i

cacciatori del posto.

Fine

ZENVO ST1 Più che un’automobile sembra un Demone su quattro ruote. La Zenvo ST1 è un Prototipo interamente costruito a mano, la Zenvo Automotive, casa Automobilistica Danese, ha già dichiarato che la ST1 verrà prodotta in soli 15 esemplari in tuto il mondo. La Supercar in questione benché possa sembrare una vettura per pochi usi, si dimostra facile da guidare e assai confortevole nella posizione di guida. Il Motore è un V8 16 valvole di 7.000 cc con un alesaggio x corsa di 104.8 x 101.6 mm. La trazione è sull’asse posteriore mentre il cambio è manuale a 6 rapporti. Le prestazione fanno girar la testa: con i suoi 810 Kw, sprigiona 1.104 Cv a 6.900 giri/minuto. L’accelerazione da 0-100 km/h avviene in 3.0 sec. Il consumo ahimè non è dato sapere.

Continua

Nella sua semplicità gli interni della Zenvo conservano un fascino

particolare, con tutto il necessario a portata di mano e con un ampio

Lcd in buona vista al centro del cruscotto. I sedili sportivi ed

avvolgenti riportano il disegno delle griglie esterne.

A cura di yoyo

a cura di Yoyo

Quasi inutile riportare il prezzo

di questa creatura, in fin dei

conti è una vettura destinata a

soli 15 possessori in tutto il

mondo e che ci crediate o no,

sono già tutte vendute!

Nello specifico la Zenvo ST1

monta come optional un cambio

F1 a 7 velocità con comandi al

volanti. I cerchi in leghi sono i

carbonio e l’impianto frenante è

affidato a dischi di 394 mm in

ceramica con 8 pistoncini.

Le dimensioni sono: Lunghezza

4.665mm, Larghezza 2.041mm,

Altezza 1.198mm. L’interasse è

3.055mm mentre il peso è di

1.376 Kg.

La capacità del serbatoio è di

69 lt, mentre la capacità di

carico è di 130 lt.

La ST1 infine monta pneumatici

255/35 R19 (Y) all’ anteriore e

335/30 R20 (Y) al posteriore.

In una parola, Demoniaca!

Fine

A cura di yoyo

A cura di POGGIaMORELLA A te POESIA

L'ispirazione è quell'attimo di follia che ci

prende improvvisamente e che ci permette di

vivere, certificare, un pensiero, un'azione. E'

l'attimo in cui prendiamo l'iniziativa con una

persona che ci attrae fisicamente, è il momento

in cui decidiamo di effettuare un sorpasso, è il

briciolo di spazio temporale definito da

Mazzini come pensiero e azione. Il pittore che

all'improvviso sa cosa vuole dipingere, il

regalo che balena alla mente perfetto per un

amico/a, l'idea lavorativa che nessuno aveva

avuto fino a quel momento. In questob caso è

la degenerazione mentale di chi scrive

mettendo su carta attimi vissuti, sensazioni

provate, ed in questa eterea demenza, il

miglior risultato è il riuscire a trasmettere ad

altri ciò che si prova, che si vive.

La poesia sui motociclisti è nata dopo tanti

anni vissuti su due ruote, in cui ho deciso di

"catalogare" una serie di personaggi legati al

mondo dei bikers. Cosi ho dipinto il motociclista

aggressivo, quello "inventore", ma anche

quello che utilizza la propria moto solo per

vantarsi di averne una, senza percepire dentro

il vero spirito di categoria. Concludo parlando,

in un egocentrismo latitante, di me, e di quel

senso di libertà che la moto mi infonde, e che

mi ha portato, più o meno cinque anni fa, a

decidere di abbandonare definitivamente per

scelta le quattro ruote.

Buona lettura.

Giggi "Poggiamorella" Cartoni - Il Salustro

www.ilsalustro.it

PS: è logico che, in perfetto stile motociclista,

chi ritiene che queste righe siano una vera

cagata, lo debba esprimere in modo

personale, sereno ed assolutamente veritiero.

Continua

Ruggiti

che aggrediscono l’asfalto,

guardandoti con fare minaccioso

nell’attesa

che una risposta sia nella manetta,

ti sfidano

giocando coi colori della strada.

Acrobati

impazziti nella mente,

rischianti molto più del necessario,

svolazzano

a volte non finendo l’esercizio.

Stranieri

sognanti panorami sconosciuti,

si cibano di smog

solo per vanto,

seguaci di una moda

alternativa un giorno, ora non più,

e si inquadrano

nel gioco più comune dello stile.

Cleptomani

di rischio e di smaniose

velocità impazzite

in un anello magico ma chiuso,

rivivono

il piacere di un amore senza fine.

Esteti

di modifiche e di suoni,

condiscono di vezzi e di colori

la loro amante,

sposa, figlia, madre,

e qualche volta forse

concubina.

Fanciulle

rapite da un oggetto

virile, maschio e al tempo stesso armonico,

si cibano di quello stesso desco

con cui uomini rudi e mesozoici

guerreggiano,

come clava brandita con orgoglio

ed innalzata al sole.

Patrizi

vivono il momento della monta

soltanto per richiesta da narciso,

non certo perché è l’animo che chiede;

rivivono

un piacere universale

semplicemente come atto dovuto,

certificante solo un’alterigia

dettata da vestiti tintinnanti.

Ed io,

che vivo di un piacere quotidiano

che non dà l’oro sol dell’occasione,

gioisco

la libertà che vivo nel momento

in cui possiedo, con le gambe arcuate,

quest’anima che pulsa nelle vene,

senza riuscir

a decifrar l’effetto che ne sorte.

Il sole,

il mare, l’aria,

il vento, il caldo, il freddo,

e poi la pioggia,

rammentano a quest’animo giocoso

amore, vita, gioia, sesso ed altro,

ma soprattutto

un piratesco senso di conquista

di quel bottino magico

che rubo in ogni attimo del tempo,

che percepisco interiormente sempre

e che nessuno potrà mai cambiare:

il gusto della vera libertà.

A cura di POGGIaMORELLA

REAL STEEL

Personalmente credo sia arrivato

sul grande schermo il Film

dell’anno. Un Cult-Movie capace

di entusiasmare e commuovere

allo stesso tempo, uno di quei

capolavori cinematografici che

Hollywood di tanto in tanto

riesce a sfornare dai suoi amati

Studios.

I botteghini americano hanno

letteralmente sbancato, e sembra

che in Europa sia avvenuta la

stessa cosa.

Consiglio vivamente di andarlo a

vedere sul grande schermo, e se

ciò non fosse possibile di

acquistarlo per goderselo

comodamente a casa.

La critica già pregusta un sequel,

e tutti gli appassionati, già

milioni in tutto il mondo, sperano

in un seguito. Il fenomeno sta

conquistando la Rete, e già sono

in venita i modellini Robots del

film.

Ma andiamo per ordine; la

trama del film non è altro che

una tenera storia d’amore tra

padre e figlio che dopo molti

anni di allontamanto riescono a

trascorrere un’estate insieme,

mesi nei quali padre e figlio

inizieranno una lunga ed intensa

scalata verso il successo della

Boxe. Ma siamo nel 2020 e la

Boxe nel frattempo è cambiata,

infatti sono dei Robots a darsele

di santa ragione sul ring,

comandati dai loro, per come

dire, Team Manager.

Sentimento e adrenalina

saettano sui e giù per il corpo e

a stento si riescono a trattenere

lacrime e colpi.

Insomma letteralmente

contagioso!

VOTO = 9

Continua

A cura di yoyo

L’interpretazione di Hugh

Jackman è perfetta, se si pensa

che ha dovuto prendere lezioni

di Boxe per girare la pellicola.

Jackman nel film è Charlie

Kenton, un ex pugile che ha

dovuto appendere i guantoni al

chiodo perché il mondo si è

evoluto ai Robots. Gli altri

interpreti sono: la bellissima

Evangeline Lilly (interpreta Bailey

Tallet), il giovane Dakota Goyo

(Max Kenton), Anthony Mackie

(Finn), Kevin Durand (Ricky) e

Hope Davis nei panni della Zia

Debra.

Continua

A cura di yoyo

REAL STEEL

Qui sono rappresentati alcuni protagonisti del film. ATOM = Il Robot protagonista per eccellenza, colui che riesce ad intenerire con il suo sguardo e ad entusiasmare con i suoi colpi. AMRUSH = Il Robot che apre il film, combatte contro un toro vero di 1 tonnellata, mentre lui pesa appena, si fa per dire, 500Kg. MIDAS = Veloce, cattivo e terribilmente potente, quando sembra ormai sconfitto reagisce mostrando a tutti di cosa è capace! NOISY BOY = Incredibilmente avanzato, possiede comandi vocali per gli spostamenti, cosi il suo Manager invece di avere un comando manuale per farlo combattere, usa un microfono on cuffia. Nel film appaiono altri Robot temibili e letali uno su tutti ZEUS, ma meglio non anticiparvi altro, vi toglierei il gusto di vedere il film.

Fine

A cura di yoyo

A cura di YOYO

La GSX-R 1100 è stata prodotta

dal 1986 al 1997, in 4 serie diverse.

La 1° serie dal 86 al 88 fu

caratterizzata da un motore

raffreddato aria - olio di 1052 cc e

una potenza di 130 CV a 9.000 rpm,

aveva ruote da 18 pollici, nella 2°

serie (dal 89 al 90) il motore saliva

di cubatura, portandosi a 1127 cc,

con una potenza di 143 CV a 9.500

rpm e l'introduzione delle ruote da

17 pollici, la 3° serie (dal 91 al 92)

ha sempre il motore della seconda

serie, ma la potenza

sale a 145 CV a 9.600 rpm, la 4°

serie (dal 93 al 97) adotta un motore

raffreddato a liquido da 1074 cc e

la potenza si porta a 155 CV a

10.000 rpm, questa sarà la versione

definitiva della moto.

Moto history - Suzuki GSX-r 1100

A cura di yoyo Nel corso delle varie serie

le carenature hanno

mantenuto lo stesso stile,

ma da serie a serie sono

cambiate leggermente

nella forma e nei fari,

un'altra differenza tra una

serie e l'altra è il telaio,

che ha avuto sempre

leggere differenze. La

prima serie (1986 - 1988)

è stata la capostipite delle

maxi sportive, praticamente

una moto da corsa con i

fari.

Era la migliore in pista

della fine degli anni '80.

Con la serie successiva la

Suzuki pensò di puntare a

migliorare la

maneggevolezza e facilità

di guida a scapito della

potenza e velocità di

punta. (Decisione criticata

dagli amanti delle piste).

Fine

SUZUKI GSX-R 1100 (1990)

Motore In linea di 1127 cc, 4 tempi, 16 valvole

Rapporto di compressione 10.0:1

Alesaggio x Corsa 78.0 x 59.0

Sistema di raffreddamento Aria e Olio (Sistema SACS)

Alimentazione 4 carburatori "slingshot" Mikuni BST 40 a depressione

Cambio 5 Velocità

Potenza 143.00 Cv (104.4 Kw) a 9.500 rpm

Frizione Multidisco in bagno d'olio a comando idraulico

Trasmissione finale Catena

Pneumatico anteriore Michelin o Dunlop 130/60 ZR17

Pneumatico posteriore Michelin o Dunlop 180/55 ZR17

Impianto frenante anteriore Doppio disco da 310 mm semi-flottante

Impianto frenante posteriore Singolo disco da 240 mm fisso

Peso inclusi liquidi e pieno carburante 243.0 Kg

Capacità Carburante 21 Litri

Velocità Massima 270.5 Km/h

Accelerazione 0-400 mt 10.519 sec.

Consumi Urbano13 - Extraurbano 16.8 - Autostrada a 130 Km/h 15.7 (valori Km/lt)

Altezza sella 795 mm

Dimensioni 2090 x 755 x 1150 mm

Telaio Doppia culla continua in trafilati rettangolari d'alluminio e inserti pressofusi

Sospensione anteriore Forcella teleidraulica da 41 a steli rovesciati regolabile

Sospensione posteriore Forcellone oscillante e monoammortizzatore teleidraulico

progressivo a serbatoio separato regolabile

Bellissima la versione con la colorazione rossa

e nera con cerchi in lega bianchi o grigi.

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco

Al Cavaliere Del Vento, uomo che con un sorriso ha preso un pezzo del mio cuore, Angelo che con il suo volo mi accompagna lungo la strada. Ti voglio bene amico!

Proseguo del nr. precedente

20/8/07 ore 22.00 fattoria

Bjarteyjarsandur fiordo

Hvalfjordur

In questo momento piove!

Grazie però, ho incontrato bel

tempo, per i canoni di qui, per

4-5 giorni, e quindi forse è pure

giusto che ora piova un po’,

tanto per non perdere

l‘abitudine.

Ho fatto tutto quello che mi ero

proposto, e le piste complesse

da affrontare da carico sono

finite, almeno per qualche

giorno, quindi grazie davvero, e

quindi giusto che piova.

Sono andato a chiudere la

tenda, appena socchiusa,

perché vento e pioggia si fanno

sentire!!

Tornando mi sono messo a

curiosare in questo ambiente

dove mi trovo: era sicuramente

una stalla, oggi convertita d'

estate in una cucina e posto

dove intrattenersi per gli ospiti,

ma da ogni meandro tale

ambiente trasuda la vita di

questa famiglia durante l'

inverno.

Lui, bel ragazzone di 1.90 mt,

biondo, è sicuramente un pittore,

o meglio è un fattore, contadino,

affittacamere, affittapiazzole,

pittore. Ci sono dei suoi quadri

appesi, locandine di una mostra

che deve aver fatto. Ci sono

giochi per bambini (ha due

figli), stereo, lavatrice. Deve

essere la loro sala svago

invernale! Deve essere duro l'

inverno qui, nonostante i soli

100 km da Reykjavik.

E' un bel posto, il campeggio

non è un gran che, ma si

affaccia sull' Hvalfjorur, che la

guida dice esser frequentato

delle balene, ed io giuro di

sentire richiami che non sono di

uccelli, ne di animali terrestri.

Che stia impazzendo!? O

fossero proprio balene!? Mah...

Il panorama è fantastico, e poi

non costa un cazzo sto

campeggio: circa 6 euro... E’

poco in generale, figuriamoci

per qui!!

Ieri giornata di trasferimento

dai fiordi occidentali a qui, circa

500 km di cui 300 sterrati. Ero

distrutto, sono arrivato alle 11

di sera. Oggi invece tutti

sterrati, nell' interno, scarico, all'

insegna della scoperta e della

guida estrema.

Oggi la mia prima pista per

“Veicoli speciali” (ndr in Islanda

esistono 4 tipi di percorsi

ufficialmente così definiti: 1

strade asfaltate e non,

percorribili da ogni tipo di

veicolo; 2 strade sterrate

percorribili solo con veicoli 4*4;

3 piste per soli fuoristrada; 4

piste per veicoli speciali con

elevata altezza da terra). Me la

sono scelta corta, circa 15 km,

per avere un assaggio... Beh, se

ste piste per mezzi speciali son

tutte così, è una follia!!!

Durissima, tostissima, tutta massi,

sassi, dislivelli tra la parte

centrale e le laterali dove

passano le ruote a volte

maggiori di mezzo metro, tubi in

superficie di diametri enormi da

superare, salite dove mi sono

impantanato almeno 15 volte,

scavando buca con ruota

posteriore, fino ad arrivare ad

appoggiare il paramotore a

terra... Imbarcate a non finire,

ho abbozzato vistosamente il

catalizzatore, piegato il cerchio

anteriore... Mi sono fatto un culo

come non so, sudato all'

inverosimile con 2 gradi di

temperatura.

Ho pensato almeno 10 volte di

tornare indietro, ma non lo ho

mai fatto, non per il coraggio di

proseguire, bensì per la paura

di tornare indietro.

Continua

A cura di DID748

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco

E' stata dura, non lo nego, ho

anche avuto paura di non

riuscire ad uscire da quella

situazione! Ma la soddisfazione

alla fine, dopo circa 4 ore per

fare 15 km, è stata

grandissima, mi son sentito un

grande, un fico, un bravo

motociclista, perché

oggettivamente non so quanti

sarebbero riusciti a salire su per

quella pista... E sono anche stato

molto fortunato. Alla fine della

pista, prima del

ricongiungimento con una più

semplice, c' erano anche tre

guadi da affrontare...

assolutamente non degni della

difficoltà di quella pista.

Non so se tutte queste piste per

veicoli speciali sono così, ma se

fosse, non mi ci inerpicherò più,

troppo rischio di rompere, o non

riuscire ad andare avanti, da

soli significa andarsela a

cercare!!!

Comunque, dopo questa

performance, ho attraversato

per la prima volta il vero

interno dell' isola, ho

attraversato colate laviche, con

appena fuori dalla pista deserti

di pietre taglienti ed acuminate

squarcia-pneumatici. Un inferno

ed un paradiso, vento gelido

fortissimo, ghiacciai, distese di

rocce nere, poi rosse poi grigie.

Deserto, deserto pieno di corsi

d' acqua, cascate, vapori

endogeni... Strano, bello,

incredibile...

Fermati tempo, corri troppo,

fermati ti prego, sto bene.

Islanda, hai rapito il mio cuore;

Islanda regalami giorni idilliaci

come hai fatto fino ad ora.

Islanda, chissà, forse terra del

mio futuro, sicuramente terra del

mio presente, grazie, grazie di

cuore per avermi accolto, e di

cullarmi in questa solitaria,

desiderata, ambita, dura

avventura.

Tuo ospite Daniele.

Tecnico: un pezzo di 47

asfaltata, e subito dopo l' area

di servizio, imboccato strada

50, poi 507, poi 50, poi 508,

tutti sterrati perfetti, meglio dell'

asfalto.

La 508 diviene poi f508 pista

di 15 km veramente dura:

sconsiglio vivamente a meno di

non avere una moto leggera ed

essere in compagnia, ma tenere

presente che sarebbe dura

anche con una enduro spinta.

Nel tragitto bisogna aprire e

chiudere 2 cancelli per il

contenimento delle pecore.

Dopo un paio di km dall’

imbocco della pista, c'è un bivio:

a sx, dove sembra la migliore, ci

sono un paio di km impossibili, e

poi la pista muore. Bisogna

andare a dx, dove c'è un

cancello da aprire, anche se non

sembra proprio il percorso

giusto. Alla fine di questo

inferno, ci son 3 guadi

fattibilissimi, alle 15.00 max

30-40 cm. Alla fine

ricongiungimento con pista 550,

tortuosa, ma fattibile e

bellissima.

Deviazione di 10 km sulla 551

che muore sul ghiacciaio, con un

piccolo guado che però aveva

tutta l'aria di potersi incazzare

di brutto; acqua max 40 cm ore

18.00. Ritorno su 550, poi 518

asfaltata, 50 asfaltata, 1 e 47

asfaltate fino alla fattoria

Bjarteyjarsandur.

Tutto questo è stato compiuto

con moto scarica, solo attrezzi a

tanica benzina, da carico

sarebbe stato tutto molto

complesso, e sicuramente per le

mie possibilità impossibile per

quanto riguarda la f508.

Continua

A cura di DID748

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco A cura di DID748

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco

20/8/07 ore 17.30 fattoria Bjarteyjarsandur

Oggi, per la prima volta da quando sono partito

quasi un mese fa (1 mese!? Cazzo!!), oggi dicevo

mi sento un po' triste.

Fuori piove, o meglio diluvia, non si vede

assolutamente nulla, e c'è un vento che, nel caso

uno se lo potesse dimenticare, ricorda con

audacia la latitudine a cui ci si trova. La nebbia è

veramente fitta, e la pioggia non è da meno.

Stamattina ho provato, mi sono messo tutto il

completo anti-diluvio, e pieno di buone speranze

ho imboccato la strada che mi avrebbe portato

alla penisola dello Snaefellsnes, come ieri sera

programmato!

Dopo 50 dei 350 km in programma, sono tornato

in dietro. Il vento mi ha fatto uscire di strada 2

volte, la nebbia non mi permetteva di vedere

nulla oltre una quindicina di metri. Assurdo

continuare! Sono così andato ad Akranes, ho fatto

spesa di cibo e di birra alcoolica, e mi sono

ritirato nell' ambiente cucina della fattoria.

Oggi per la prima volta ho tempo per pensare,

ma non è tempo voluto, cercato, è tempo forzato,

ed oggi per la prima volta mi sento triste, e forse

anche un po' solo... I motivi sono tanti: triste

perchè forse troppo viziato penso a quanto di

questo posto non sono riuscito a vedere causa

difficoltà pratiche, nonostante ho lavorato con

tutto me stesso per superarle; triste perchè mi

rendo conto di dover cominciare a programmare

le prossime tappe in funzione del ritorno, e tutto

va troppo veloce; triste perchè mi passano in

testa ricordi del passato duri e malinconici, che mi

fanno soffrire; triste perchè non so cosa farò del

mio futuro al termine di questa avventura; triste

perchè un po' solo... Sono un moccioso viziato!

ore 23.00: Va meglio... piove sempre, tira sempre

bufera, ma va meglio. Ho bevuto un po' di birre,

mangiato tanto, bene, e sano, ho stilato il

programma per i prossimi 3-4 giorni. Domani,

qualunque sia il tempo, si va a Reykjavik, mi farà

bene un po' di gente... Me ne vado in tenda sotto

il diluvio....

Tecnico: strada 47 e poi 51 fino ad Akranes, poi

51 meridionale, 1 e 47. Tutto asfalto allagato.

Continua nel prossimo nr.

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco A cura di DID748

UN VIAGGIO LUNGO UN SOGNO Viaggio in solitaria nella terra del fuoco

SCOORDINATI RACING TEAM UN ANNO DI PISTATE A cura di YOYO

20 e 21 MARZO

CIRCUITO DEL SELE

23 APRILE

VALLELUNGA (turno neofiti)

04 MAGGIO

MISANO ADRIATICO

27 AGOSTO

MISANO ADRIATICO

04 GIUGNO

VALLELUNGA (turno neofiti)

30 OTTOBRE

IMOLA

Anche quest’anno lo

Scoordinati Racing Team si

è dato da fare molto per

accontentare la voglia di

pista di alcuni Scoordinati

ed ogni volta la macchina

Scoordinata si è messa in

moto nel migliore dei modi,

per quanto riguarda la

logistica e gli spostamenti

da effettuare.

Purtroppo questa è una

passione molto costosa,

basti pensare che per una

giornata di prove libere

tra gomme, benzina, in

alcuni casi albergo, furgoni

e carrelli, partono

parecchie centinaia di

euro.

Per questo motivo

cerchiamo sempre di far il

possibile pur di concentrare

sforzi ed euro in un’unica

direzione, ovvero quella di

accontentare tutti coloro

sono invasi da una folle ed

incontrollata estasi di pista.

Organizzare gli

spostamenti non è sempre

cosa facile, raggiungere il

circuito con mezzi quali

furgoni e carrelli è

d’obbligo per chi vuole

saggiare un po’ di

adrenalina su di un circuito.

Quest’anno credo siamo

stati più di una volta

all’altezza e non lo dico

cosi per dire, ma perché è

stata la pura verità.

Anche se non nasciamo

come Motoclub

prettamente Racing, tra di

noi ci sono Bikers che

potrebbero tranquillamente

partecipare ad un qualsiasi

Trofeo Italiano, quindi

cercheremo anche il

prossimo anno di

raggiungere di volta in

volta i più bei circuiti

italiani per dar sfogo alla

nostra spasmodica voglia

di corse.

Continua

SCOORDINATI RACING TEAM UN ANNO DI PISTATE

Come dicevo pocanzi alcuni

sono velocissimi, altri meno,

altri ancora terribilmente

lenti, eppure ogni volta che

stiamo insieme non ci sono

distinzioni di alcun genere

tra di noi.

Tutti dispensano consigli e si

prodigano affinché la

giornata Racing si svolga

nel migliore dei modi,

risolvendo problemi anche

dell’ultimo momento.

E chi è impegnato in pista

può contare sul fatto che

chi in quel momento si sta

riposando, è fiondato sul

muretto dei box per

vedere l’amico Scoordinato

che sfreccia sul rettilineo.

Insomma ci aspetta un

2012 ricco di curve, in

totale sicurezza sia per il

Reparto Uomini che per il

collaudatissimo Reparto

Donne, qui da noi non si

fanno distinzioni e tutti, e

ribadisco tutti, gli danno un

gran bel gassone.

A nome dello Scoordinati

Racing Team, Auguri di

Buone Feste Natalizie ed

un 2012 memorabile.

Fine

A cura di YOYO

CHILOMETRAGGIO GITE E RADUNO 2011 Conteggio chilometrico e relative uscite

A cura di yoyo

CHILOMETRAGGIO GITE E RADUNO 2011 Conteggio chilometrico e relative uscite

A cura di yoyo

Il nuovo calendario uscite per

l’anno 2011 si è svolto nel

migliore dei modi. Un plauso ed

un ringraziamento particolare

va al nostro addetto al Turismo

(Desmosandro) che coadiuvato

dall’intero Consiglio Direttivo

del nostro Motoclub, ha

selezionato 12 valorosi Soci che

hanno avuto il compito di

organizzare uno o più eventi

ciascuno.

Non sono mancate quelle che

noi definiamo le Pistate, ovvero

giornate dedicate al puro

divertimento in pista, ma

sempre muovendosi in massa,

così da occupare di volta in

volta gli Autodromi di mezza

Italia.

Va ricordato che anche

quest’anno le nostre gite non si

sono limitate ad uscite fine a se

stesse.

Ma nel limite del possibile

abbiamo cercato di

accontentare tutti, con itinerari

sempre diversi e luoghi talvolta

con il loro fascino culturale e

realtà turistiche che fanno della

nostra Italia, la bella Italia.

Non sono mancate le cene, i

pernottamenti e le moto-

zingarate in tenda. Insomma i

120.193 km percorsi

(sommando ogni singolo socio

nelle uscite) non sono un dato

da sottovalutare, anzi…

La risultante di questo sforzo

sono stati i numeri di

affiliazione al nostro Motoclub,

numeri che hanno superato i

100 iscritti, quota che riporto

con privilegio a caratteri

cubitali alla fine di questo

articolo.

Al prossimo anno!

Fine

STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Motoclub

Pubbliche Relazioni Sponsor Addetto agli articoli sportivi Forum

(moto velocità) Capo Sicurezza nelle manifestazioni

Traffic Manager

Revisione Conti e Bilanci Redattrice Registro Verbale d’Assemblea

Presidenza

Addetto e Responsabile al Mototurismo Responsabile del TTS

(trofeo turistico scoordinati)

Supporto Segreteria Supporto Contabilità

Revisione Conti e Bilanci Responsabile Tesseramento

STRUTTURA DEL MC SCOORDINATI Organizzazione del nostro Motoclub

Responsabile Area Solidale Supporto Segreteria Supporto Contabilità

Contatti Comitato Regionale Lazio - FMI

Responsabile Fanta Scoordinati Superbike Aggiornamento TTS (in collab. con Max214)

Redattore Scoordinati News (web magazine)

Articoli, contenuti e grafica Web Reportage ufficiali Scoordinati, SBK e Motogp

Montaggi Video (in collab. con YES video production team)

Relazioni Pubbliche Sponsor Collaboratore Segreteria

Logistica Relazioni FMI

Collaboratore Moto Turismo

Ovunque tu sia, qualsiasi moto tu abbia,

ricordati Non sei solo!

NORME COMPORTAMENTALI ON THE ROAD SCOORDINATI

1. In fase di sorpasso di un altro Biker, sono tassativamente proibiti i passaggi radenti ad alta velocità.

2. E’ nostra abitudine segnalare al Biker che ci precede eventuali pericoli lungo la strada previo alzata di mano o fuoriuscita della

gamba dalla moto. Gamba destra se un pericolo proviene da destra (es: auto ferma ad un incrocio, ciclista, pietrisco ecc),

viceversa se il pericolo viene da sinistra.

3. In fase di allungo dal gruppo è consigliabile attendere quest’ultimo in prossimità del primo incrocio principale utile, questo per

ricompattare il serpentone evitando problemi di smarrimento.

4. Cercare per quanto possibile di rispettare la puntualità negli appuntamenti.

5. Il penultimo della fila del serpentone deve sempre sincerarsi della presenza dell’ultimo.

6. La testa del gruppo deve sempre attendere sempre la coda del serpentone in prossimità degli incroci principali.

7. Non c’è una regola precisa, quindi nei Motoraduni con premi in caso di vincita, chiunque può chiedere di ritirare il premio.

8. Nel parcheggiare la vostra moto assicurarsi di aver posizionato bene il cavalletto, questo per evitare un effetto domino con le

moto parcheggiate accanto nel caso di caduta.

9. In fase di staccata prima di una curva facilitare un eventuale sorpasso se ci si è accorti dell’arrivo di un altro Biker, quindi non

allungare la staccata evitando di trovarsi in spiacevoli situazioni di lungo per entrambi!

10. Nel traffico gettare lo sguardo sempre due o tre auto davanti a voi, il pericolo viene sempre da lontano.

11. Rispetto per sé stessi, Rispetto per il Biker accanto, Rispetto per la moto!

12. In viaggio in caso di caduta (scongiuri dovuti) o problematica alla moto, è nostra abitudine fermare il gruppo per soccorrere il

malcapitato. Se il problema è risolvibile si riparte, altrimenti si formeranno 2 gruppi, il primo continuerà il giro, il secondo

rimarrà sul posto fino alla risoluzione del problema.

13. Il Presidente è responsabile in solido di danni arrecati a cose o persone, quindi è consigliabile tenere un comportamento

disciplinato e corretto durante le manifestazioni.

Queste sono regole comportamentali che il Motoclub Scoordinati adotta da quando è stato costituito, ogni membro è consapevole e

responsabile delle proprie azioni e delle conseguenze che può portare. Qui si va in moto non in bicicletta, la sicurezza prima di

tutto. Nessuna delle regole sopra elencate è obbligatoria ma per una più cordiale convivenza si consiglia vivamente di seguirle.

Non pecchiamo di presunzione ma se sei arrivato fino a noi e magari sei un nuovo iscritto un motivo ci deve pur essere. Qui sei tra

amici motociclisti e non solo tra motociclisti.