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R R i i f f u u g g i i o o 'Severino Bessone' a a l l L L a a g g o o V V e e r r d d e e m m . . 2 2 5 5 8 8 3 3

Rifugio Lago Verde

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DESCRIPTION

rifugio alpino

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Page 1: Rifugio Lago Verde

1

CC..AA..II..–– SSeezz.. VVaall GGeerrmmaannaassccaa ,, vviiaa CC..AAllbbeerrttoo 5599 ,, 1100006633 PPoommaarreettttoo

www.caivalgermanasca.it - www.rifugiolagoverde.it

RR ii ff uu gg ii oo'' SS ee vv ee rr ii nn oo BB ee ss ss oo nn ee ''aall LL aa gg oo VV ee rr dd eemm .. 22 55 88 33

Page 2: Rifugio Lago Verde

... correva l'anno 1967 egli zaini c'era quello che poteva

servire per trasformare il vecchio

avamposto militare del Lago Verde

in un rifugio alpino.

Sulle spalle le assi di legno per il ta-

volato del dormitorio.

elle teste c'era il desiderio di non

rispondere con un’alzata di spalle al

pressante invito dell’ allora presi-

dente Giulio Tessore e il rispetto per

una persona carismatica alla quale

non si poteva dire di no :

Don Severino Bessone

Allora nella comunità degli

escursionisti e alpinisti c'era un forte

senso di solidarietà che poi un po’ si

é perso.

Pur tuttavia lo spirito di chi va in

montagna per vivere le emozioni che

possono scaturire dall'ammirare un

fiore o dallo scorgere in cielo la pos-

sente sagoma di un' aquila, dal supe-

rare una parete strapiombante o

dall'ammirare i giuochi dell' acqua

nei ruscelli è sempre caratterizzato

dalla disponibilità a cogliere non so-

lo i segnali della natura ma anche

dal rispondere alle richieste che pro-

vengono dalle persone, soprattutto

quando esse sono in difficoltà.

Sono passati più di 40 anni ed il rifu-

gio è stato più volte migliorato .

Menzioniamo solo,ma vale anche per

tutti gli altri, l'impegno profuso dal

Presidente Raimondo Genre per la

realizzazione del secondo amplia-

mento .Ora è stato superato l'ultimo

passo, (6A+). . . . . che ha trasformato il

rifugio rendendolo accogliente quasi

come casa nostra.

el tempo il lavoro volontario è stato

in gran parte sostituito da quello

delle imprese perché gli interventi

realizzati richiedevano l'opera di

mezzi, persone e tempo al di sopra

delle nostre possibilità.

Il nostro plauso va a tutti i volontari

che di volta in volta si sono impe-

gnati per portare il Rifugio alla pre-

gevole situazione attuale.

Ricordiamo in particolare il

Consorzio Bout du Col che ci conces-

se il terreno , i fratelli Peyrot Sergio e

Dino , i minatori della Talco & Grafi-

te , l’impresa del F. lli Domard, il

progettista Geom.Costoli e

l'ing.Guido Corino e via via tutti gli

altri fino a chi ha eseguito gli ultimi

lavori.

Senza il loro contributo determinante

alla nascita ed allo sviluppo del rifu-

gio oggi non ci appresteremmo

all'inaugurazione di un'opera che ci

riempie di gioia e di orgoglio .

Tonino Vecchiato

Page 3: Rifugio Lago Verde

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SS OO MM MM AA RR II OO* il Rifugio* la sua storia* come arrivarci* le informazioni* le escursioni e i trekking* le vie alpinistiche

IL GHINIVERT n° 29 ­ giugno 2010notiziario della sezione CAI VALGERMANASCAedizione speciale

RIFUGIO 'Severino Bessone'al LAGO VERDE

Page 4: Rifugio Lago Verde

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Sito a 2583 m. in un angolo del

Piemonte , in alta Val Germanasca

in un ambiente incontaminato di

rara bellezza, habitat naturale di

numerose specie di fauna d’alta

montagna,

il Rifugio Severino Bessoneal LAGO VERDE

è la meta ideale per escursioni di un

giorno e luogo di tappa obbligata

per trekking di più giorni a cavallo

tra le valli Germanasca , Pellice ,

Argentera e il Queyras francese.

E’ inoltre un indispensabile punto

di appoggio per gli alpinisti che

intendono cimentarsi sulle vie di

arrampicata del Bric Bucìe.

Adagiato sulla sponda del lago

omonimo il rifugio è una acco-

gliente struttura di alta montagna

aperta tutti i giorni da metà giugno a

metà settembre.

Dispone di 56 posti letto, parte in

nuove camerette da 6 posti ottima-

mente arredate e con il pavimento

riscaldato da un impianto solare.

In una accogliente sala da pranzo

rivestita con calde doghe di pino e

riscaldata con stufa a legna è possi-

bile apprezzare una cucina rustica ma

genuina ed abbondante .

I servizi igienici , interamente pia-

strellati e riscaldati dall'impianto

solare, sono stati costruiti nel 2009

e dispongono di WC, lavandini e

docce.

L’acqua calda è resa disponibile

dall’impianto solare termico.

Sono a disposizione del cliente :

servizio bar, telefono , riviste, libri,

giochi da tavolo e . . . chiacchere.

Page 5: Rifugio Lago Verde

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Si sale al Rifugio partendo daBout du Col , raggiungibile in autoda Prali, e seguendo un comodosentiero che si percorre in circa 2 oree 30 di marcia.

Un sentiero più panoramico ,ma piùlungo, raggiunge il rifugio dalla concadei 1 3 laghi servita da una seggioviache è aperta anche nel periodo estivo.

. . . e in inverno

Il Rifugio LAGO VERDE

. . . in estate

Page 6: Rifugio Lago Verde

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Dall’origine ai giorni nostri

L'idea di dotare la Val Germanasca diun rifugio maturò nei soci fondatoridella omonima sezione C.A.I. fin dasubito.La scelta cadde sul Lago Verde , aipiedi del Boucìe, nel vallone di Prali

dove esisteva un vecchio ruderemilitare .Il terreno di proprietà del ConsorzioBout du Col venne ceduto alla nostrasezione ad un valore simbolico.

Nel 1967 iniziarono i lavori di tra-sporto del materiale da Bout du Col alLago Verde per la costruzione dellastruttura principale del rifugio.Il materiale fu trasportato, a spalle e

con i muli, da volontari della sezionee da valligiani volenterosi.All'inizio dell'estate 1968 il rifugio fucompletato in ogni sua parte e già il1 4 luglio si ebbe l' inaugurazione

ufficiale :era nato il Rifugio del Lago Verde!Era composto da un solo locale

con funzione di dormitorio conotto cuccette a castello fornite dimaterassi e coperte, di un tavolocon panche, una stufa , fornello agas , pentole e stoviglie, armadiet-to per il pronto soccorso e generidi conforto.

Page 7: Rifugio Lago Verde

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Il 14 luglio 1968 il rifugio è pronto

SI I�AUGURA !

Questo piccolo rifugio, che forsesarebbe stato più esatto chiamare bi-vacco, prese il nome dal vicinissimoLago Verde.

Per alcuni anni assolse egregiamente ilproprio compito, pur avendo il WC el' acqua potabile esterni e scomodi , edospitò centinaia di alpinisti .

L’aumentata richiesta, soprat-tutto dopo la pubblicazione diuna guida monografia delBoucier, rese però presto ilrifugio insufficiente, perciò nel1971 si rese necessario pro-gettare un ampliamento.

Il progetto, elaborato dal socio geom.Costoli, conservava con lievi modifi-che l'edificio esistente e prevedeva lacostruzione di una entrata/disimpegnoda cui era possibile accedere alla cu-cina, al refettorio e al dormitorio dinuova costruzione.

Quest’ultimo disponeva di 24 postiletto in cuccette a castello dotate dimaterassini di gommapiuma e di co-perte di lana, e sorgeva ad Estdell'attuale rifugio.

Una scala in legno permetteva diaccedere, alla mansarda dove eranoallocati una decina di posti letto diemergenza.

Le pareti interne ,isolate e rivestitecon perline di abete dovevano renderecaldi e confortevoli gli ambienti.

Il fabbisogno di acqua potabile eragarantito da una presa che captavauna sorgente ai piedi della GranGuglia.

Il 2° intervento

Page 8: Rifugio Lago Verde

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Pur facendo affidamento su manodo-pera volontaria , e sull'aiuto di un eli-cot-tero militare per il trasporto diparte del materiale , il problema fi-nanziario rimaneva insormontabile.

Il costo del materiale necessario fucoperto grazie ai contributi ricevutidagli Enti pubblici ,dalla sede centra-le e dalle offerte dei soci.

Page 9: Rifugio Lago Verde

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L’ampliamento impegnò i volontariper diverse stagioni e la nuova costru-zione venne inaugurata il 7 settembre1975.

La struttura così ampliata potevaospitare più adeguatamente i fre-quentatori della zona e poteva fi-nalmente definirsi rifugio.

Il rifugio non era ancora stabilmentecustodito ma nei fine settimana deimesi estivi venne stabilita una sorve-glianza volontaria impegnando alcunimembri della locale sezione CAI .

L'impegno si rivelò notevolmentegravoso anche per la mancanza di unlocale privato a disposizione dove po-tersi convenientemente sistemare.

7 settembre 1975

ampliamento completato

Negli anni ’80 si presentò la necessi-tà di un secondo ampliamento perovviare alle seguenti carenze:

il refettorio ospitava solo 10 postitavola, c’era un solo WC esterno ,

mancavano totalmente docce elavandini ,non c’era una camerettaper il gestore né una zona per il de-posito della legna.Il tutto era troppo piccolo e sacrifi-cato.

Il 3° intervento

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Con l’aiuto diun elicottero emolti giricon un trattoreil materialevenne portatoal cantiere.

Ancora unavolta ivolontari sidettero ungran da fare e pian piano la strutturadell’attuale sala da pranzo preseforma.

Anche in questa occasione l’operatodei volontari fu decisivo .

Il 7 settembre 1986 l’edificiocomple- tato in ogni sua parte fu inau-gurato.

La struttura era dotata di un ampiosalone per circa 40 posti tavola,una cucina attrezzata ed adeguataalle necessità , un locale per ilgesto re, una cameretta etre camere con letti acastello per un to- tale dicirca 45 posti letto.

I servizi interni dispo-nevano di 8 lavabi, 3 wce una doccia con acquacalda.

Vi era inoltre un localeper il deposito di zaini e

scarponi ,una cantina dispensa edaltri due locali a disposizione.

Un serbatoio di riserva garantivaun miglior approvvigionamentoidrico ed un impianto fotovoltai-co provvedeva ad alimentare lelampade per l' illuminazione.

Ora dal rifugio era possibile colle-garsi con un ponte radio al fondo-valle ed agli altri rifugi della zona.

Il collegamento telefonico era fonda-mentale per gestire le emergenze.

Page 11: Rifugio Lago Verde

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Il 4° intervento

Nel 2006 , cogliendo l’ opportunità di accedere a stanziamenti regionalivenne presentato un nuovo progetto,sempre a firma del geom. Costoli , per unulteriormente ampliamento e riqualificazione del rifugio.

Secondo il progetto, al termine di questi lavori il rifugio avrebbe potuto offri-re agli ospiti una sistemazione ai livelli di una moderna struttura alberghiera ecompetere alla pari con l'offerta dei migliori rifugi delle Alpi Cozie.

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Si pensò di realizzare :• un nuovo fabbricato su due piani

che avrebbe ospitato al pianorialzato la zona notte composta da4 camerette, ognuna con 6/8 postiletto ed un ampio disimpegno.Questa sistemazione avrebbe

aumentato notevolmente il confortdegli ospiti.

Nel piano sottostante sarebberosorti nuovi e confortevoli servizi,separati per uomini e donne, dotatidi Wc, lavabi e docce con acquacalda.• Un impianto solare-termico ,integrato nel tetto avrebbe prodotto

l’acqua calda necessaria agli usi

sanitari e al riscaldamento deilocali.•L' impianto foto-voltaico opportu-namente ampliato avrebbe fornitol’energia elettrica per l’ illumina-zione e le altre necessità.• Il locale che nel vecchio edificioospitava i servizi sarebbe stato adi-

bito ad uso privato del gestore, condoccia e WC , e a magazzino.

Il progetto è stato accettato dallaRegione Piemonte e finanziato peril 70% del suo costo.

L'appalto per i lavori di movimentoterra e della struttura venne affidatoalla Ditta Barus di Prali.

Gli impianti tecnici alla DittaOrsello di Perosa .

L' arredamento e le parti in legnoalla Ditta Tron di Perrero.

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I lavori iniziarono nell'estate del2007 , in ritardo rispetto al previsto acausa delle condizioni meteo cherallentarono i lavori per renderepraticabile la pista forestale.

L' impresa Barus di Prali proce-dette allo sbancamento necessario alnuovo corpo ospitante le cameretteed i nuovi servizi igenici.

Vennero gettate le fondamenta edelevata la struttura in muratura delpiano terra ,la soletta e posizionate letravi per la copertura .L'arrivo dell'autunno, tuttavia, rese

impossibile posare il tetto ed i lavorivennero rimandati all'anno successi-vo.

Anche nel 2008 i lavori iniziarono astagione inoltrata.Il ripristino della viabilità in seguito

all' alluvione di maggio con lo sgom-bero delle strade dalle frane e daglismottamenti impegnò l'impresa atempo pieno.

Ovviamente la percorribilità delle

strade in Valle ebbe la priorità ed ilcantiere del Lago Verde dovette gio-coforza attendere.

Fino a metà giugno non cominciaro-no i lavori al rifugio; non solo, ma legiornate piovose li ritardarono ulte-riormente e le prime nevicate liinterruppero definitivamente.

La fine lavori previ- sta per il2008 non venne ri-spettata e si dovettechiedire una prorogariman- dando anco-ra tutto all' annosuccessivo.

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Finalmente !A settembre 2009 i lavori terminaro-no ed il rifugio venne completato sianella struttura che negl' impianti.

Il costo complessivo è stato di circa400.000 euro , e nonostante ilcontributo regionale di circa250.000 euro e i 45.000 euro delfondo rifugi CAI , la sezione ha

avuto un impegno economico moltogravoso ed è ancora alla ricerca difondi per la copertura del debito re-siduo.

Il risultato finale,però è stato suffi-ciente a ricompensarci dei sacrifici:

è proprio bello !

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. . . ed ecco

la sala e le camere

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Partenza : m. 1742quota rifugio : m. 2583dislivello : m. 900difficoltà : Etempo : 2:45 oreLoalità partenza : Bout du Col

(Prali)

descrizione:

Si tratta del percorso più comodoe breve per raggiungere il rifugio.

Appena dopo il ponte che immettenel centro di Prali seguire la strada asx che porta alla seggiovia e a Ribba. Proseguire per la sterrata, strettama percorribile, in auto fino a Boutdu Col dove si parcheggia presso labergeria (m 1742),

Si imbocca la larga mulattiera(208) che sale in mezzo ai pascolitra radi larici e rododendri. A trattileggermente più ripidi si alternanotratti praticamente pianeggianti.

In circa 30 minuti si giunge al li-mite della vegetazione arborea,rappresentata da alcuni larici ultracentenari e da pochi gruppi di pinicembri.

Superata la strettoia scavata nellaroccia dell'Eitrangoulou (m 2160),si procede per un centinaio di metrie si perviene al bivio posto a quota2171 m.

Si lascia a sinistra il sentiero22 blu che sale per il Colletto dellaGran Guglia (m 2790) per poiscendere al rifugio.( vedere variante)

Seguendo invece a dx, in lieve disce-sa, si attraversa il pianoro di Freibou-gio ( freddo che si muove) ricco diacque (m 2136). Usciti dal pianoro siprosegue parallelamente al corso deltorrente Germanasca con tratti quasipianeggianti e tratti più ripidisboccando sui prati del Founzét (m2450) dove si incontra il bivio per ilCol d'Abries.Si prosegue verso sx ( 23 blu) e inpochi minuti si giunge alla meta.

Variante

Raggiunto il bivio a quota 2171 come

sopra indicato prendere il sentiero a

sx che sale ai Piani di S.Giacomo

dove si incrocia il sentiero prove-

niente dai 13 laghi.

Proseguire a dx verso un 'altura su

cui è posto un traliccio con campana.

Poco più in alto si arriva al Colletto

della Gran Guglia(m 2790). In 15 mi-

nuti si può salire sulla cima della

Gran Guglia (m 2819 )per lastroni e

massi.Dal colle un ripido canalone in

discesa ci porta al Rifugio Lago

Verde .

Come si raggiungere il Rifugio

a ) Itinerario da Bout du Col

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Punti d’interessestorico

ei dintorni delle bergerie di Bout

du Col esistono ancora due bunker

in buono stato di conserva- zione e

sul versante opposto c'è un tratto

di galleria-deposito sotterra neo.

Presso il colletto (la Coucëtto) che

affaccia su Ribba si trovano alcuni

ruderi di vecchie casermette e pres-

so la bergeria restano pochi ruderi

della stazione della teleferica colle-

gata a Pian Littorio (Freibougio).

ella zona dei Founzét, tra il

Fonta- none e il Colle d'Abriès, sul

sentie- ro che da Bout du Col risale

il fianco destro della valle, si trova-

no i ruderi dell'antica postazione

della guardia di finanza.

Esistevano anche tre bunker, fatti

saltare dopo l'ultima guerra,

di cui restano i ruderi.

Sullo sperone sotto il colletto della

Gran Guglia svetta una

campana, retta da un traliccio

metallico.

Posta in loco prima della se-

conda guerra mondiale era

utilizzata per segnalare l'ar-

rivo degli aerei nemici.

Ripristinata della Giovane

Montagna di Pinerolo è ora de-

dicata a tutti coloro che hanno perso

la vita in montagna.

A fianco del Colletto c'è ancora una

casermetta in discreto stato di

conservazione e un camminamento

protetto che conduce ad un osserva-

torio dominante la conca del Lago

Verde.

el valloncello che sale alla Gran

Guglia esisteva un grosso magazzi-

no sotterraneo protetto da un

terrazzo, che era collegato ottica-

mente con Bout du Col e Rocca

Bianca: non è più visibile perché una

frana ha ormai chiuso l'accesso.

Page 19: Rifugio Lago Verde

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b) Itinerario dai 13 Laghi

' sentiero panoramico'

Questo percorso è più lungo del precedente ma consente di raggiungere ilrifugio con un sentiero che partendo dalla bellissima conca dei 1 3 laghi ,piccoli laghetti alpini posti a diversi livelli su un verde pianoro,percorre ladorsale tra la Val Germanasca e la Val Pellice.

Il tracciato si svolge su un ex sentiero militare che collegava le diversepostazioni presenti in zona ed è molto panoramico con scorci su entrambe levalli.

Di grande aiuto è l' utilizzo della seggiovia che con due tratte raggiunge ilBric Round ed è aperta tutti i giorni in luglio ed agosto.

- vedere : www.nuova13 laghi.com

quota partenza : m. 1490 + 1050 in seggiovia = m.2540 arrivo 2a trattaquota max. : m. 2790 - dislivello : m. 800difficoltà : E - tempo : ore 4:30partenza : Prali – piazzale seggiovia

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descrizione:

Dalla stazione d’arrivo del se-condo tratto della seggiovia ( BricRond 2540 m) ,seguendo le indica-

zioni ci si porta sulla mulattiera chescende rapidamente per un costoneerboso alla conca dei 1 3 laghi.

Da qui si prosegue fino ai ricoverimilitari 2395m, dove lasciata a de-stra la mulattiera che scende a vallesi prosegue in direzione S-O e inleggera discesa si raggiunge il Riodei 1 3 Laghi.

Oltre il rio si risale con alcunitornanti il costone Belvedere.

Di qui, in discesa, si raggiunge esi supera il pietroso vallone di Cla-pou e, seguendo la mulattiera, in salita si perviene al Colle Giulian2451 m, (ore 1 .45 dalla partenza).

Scavalcato il Colle, anzichéscendere verso la Val Pellice e le vi-sibili Bergerie del Giulian 2097 m,per un ampio sentiero si volge a de-stra e si segue un’altra mulattieraben evidente che prosegue parte sulcrinale spartiacque e parte a mezzacosta lungo le erbose pendici meri-dionali del M. Giulian.

Con alcuni comodi tornantisorretti da muri a secco, il tracciatoimmette all’ insellatura del Passo darLoup 2456 m. dal quale, in breve siscende al vicinissimo Passo di Brard2450 m, anch’esso comuni- cantecon la Val Pellice.(ore 2,30 dalla partenza).

Superato il Colle di poche decinedi metri, si prosegue verso il RifugioLago Verde seguendo il tracciato finqui seguito segnalato GTA, che siabbassa con diversi tornanti per attra-versare gli scoscesi canaloni chescendono dalle cime Fiunira e Cere-sira (fino a luglio inoltrato possonoessere colmi di neve, superarli in si-curezza con piccozza e ramponi).

Si risale sul versante opposto(Bari Grand) fino a pervenire sullacresta di Viafiorcia, all'inizio deiPiani di San Giacomo 2562 m.

Qui si incontra la mulattiera (22 blu)proveniente da Bout du Col eda Freibougio, la si segue in salitaattraverso gli ampi pianori di SanGiacomo.

Si risalgono i numerosi tornanti cheportano al cocuzzolo su cui èposto il traliccio con campana uti-lizzata nell'ultima guerra per segna-lare l'arrivo degli aerei. Ora è dedi-cata a tutti caduti della montagna.

A fianco del Colletto c'è ancorauna casermetta in discreto stato diconservazione e un camminamentoprotetto che conduce ad un osserva-torio dominante la conca del LagoVerde.

Page 21: Rifugio Lago Verde

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Punti di interesse storico ell'ampio e ridente pianoro della conca dei Tredici Laghi, dove sin dalla

fine dell'Ottocento esistevano baraccamenti militari ci sono i "ricoveri

Perrucchetti" (2386 m ) costruiti ai primi del '900.

Servirono da appoggio logistico alla difesa mobile che durante la seconda

guerra mondiale aveva l'obiettivo di difendere il Colle d'Abriès.

Sulla sponda del lago

Ramella si trovano ancora

due cannoni su affusto ri-

gido da 149/35, fabbricati

nel 1916 dall'Ansaldo.

I colpi di questi cannoni

nel 1940 distrussero i

villaggi francesi di Echalp

e La Monta.

Seppur privi di volata,

otturatore e congegno di

puntamento, sono gli unici

esemplari rimasti di tutte le

batterie campali della zona

occidentale delle Alpi.

Gli alloggiamenti per i soldati sono sparsi sull'ampio pianoro, sovrastato

dalla Punta Comour (2868 m).

Al Pâ dâ Loup (passo dar Loup), nella zona compresa tra il Colle Giulian

(2451m) e il Passo Brard, si possono vedere postazioni di mortai, poco oltre

i ruderi di una caserma in rovina.

Da qui in pochi minuti si raggiun-ge il colletto della Gran Guglia(2790 m) da cui si ha uno splendidoscorcio sulla parete Nord- est delBucie e sulla Val Germanasca.(ore 4,00 dalla partenza).

Scendere lungo il canalino, dappri-ma malagevole, poi più comodo, checosteggiando due pozze d'acquaconduce al Lago Verde sulle cui

sponde sorge il rifugio .(ore 4:30 dalla partenza)

Salita alla Gran GugliaDal colletto in 15 minuti e possibileraggiungere la croce posta sullacima della Gran Guglia seguendo latraccia che risale il crinale su facililastroni

Page 22: Rifugio Lago Verde

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InformazioniLe prenotazioni sono sempre gradite egodranno,quando possibile, di una si-stemazione migliore per la notte ed unservizio più accurato.Nei giorni di più alta affluenza aigruppi numerosi chiediamo unaconferma impegnativa.

Colazione, pranzo e cenaIl servizio della colazione vieneeffettuato dalle 7,00 alle 9,00Potrete pranzare dalle 12:00 alle14:00. La cena sarà servita alle ore19:00 circa.Il rifugio propone un menù fissooppure una scelta di piatti ,ovvia-mente limitata dall’ubicazione delluogo dove i viveri sono trasportatisoltanto con l’elicottero o negli zaini .Se comunicherete preventivamenteeventuali intolleranze o regimi ali-mentari particolari il gestore farà ilpossibile per prepararvi piatti idonei.Nella Mezza Pensione sono escluse lebevande e gli extra in genere. Non so-no accettati pagamenti con carte dicredito o bancomat.

Uso del posto a tavolaSe ci sono posti disponibili nella salada pranzo potete consumare i vostriviveri; il costo del servizio per chinon è iscritto al Club Alpino è di 3euro.Non si possono utilizzare fornelli agas all’ interno del rifugio.

DormirePer la notte è obbligatorio l'uso del

sacco-lenzuolo personale, nel caso nefoste sprovvisti potrete acquistarli inrifugio.Rispettate il riposo altrui tra le 22 e le7.

RisorseConsiderata la quota e l’ubicazione, ladisponibilità d’acqua è limitata ed èquindi consigliabile non sprecarla.L’elettricità , fornita da pannelli foto-voltaici , è preziosa ed è bene econo-mizzarla non dimenticando di spegne-re la luce quando non necessaria.

DivietiE’ vietato fumare in ogni locale del ri-fugio.Naturalmente è possibile fumare fuo-ri, gettando cicche e mozziconi negliappositi contenitori.Non è permesso portare i caniall’ interno del rifugio. Gli ospitiaccompagnati da animali potrannoessere convenientemente sistematiinsieme in un apposito locale.

Bivacchi in tendaIntorno al rifugio potete montare lavostra tenda, lasciando tassativamenteliberi gli spiazzi adiacenti alla struttu-ra e la piazzola di atterraggio dell’eli-cottero.

Locale InvernaleIl locale invernale è aperto nel perio-do di chiusura del Rifugio e disponedi 6 posti letto e telefono per le chia-mate di emergenza.Lasciate il locale pulito ed in ordine echiudete la porta d’ ingresso.

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Periodo di aperturaIl rifugio è di norma aperto da metàgiugno a metà settembre .

Le prenotazioni siricevono via e­mail :[email protected]@rifugiolagoverde.it

o telefonicamente :durante l’apertura estiva(0039)-0121 806124oppure+39 348 600 9920

Non sono accettate Carte di Credito eBancomat

Per i costi di pernottamento e pasti consultare il sito :

www.rifugiolagoverde.it

Page 24: Rifugio Lago Verde

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Escursioni dal Rifugio

Gran Queyron m.3060dislivello 900 m.

tempo ore 3:30

Dal rifugio si scende per il sentierofino al Fontanone ( disl.m. 80-, circa1 km.) si attraversa il rio e siimbocca il sentiero 210 che sale aserpentina raggiungendo lecasermette diroccate del passoFrappier 2891 m..Poi per cresta si raggiunge la vetta.Il ritorno può avvenire per la stessastrada oppure dal passo Frappier siraggiunge il Colle della Longia 2817m.e si scende lungo il valloneomonimo fino alle bergerie diSellette a m.1798 .

Una sterrata collega le bergerie conBout du Col oppure un sentiero lecollega alla Borgata di Pomieri(Prali).

Gran Guglia m. 2819Dislivello 240 m.

Tempo 45 minuti.

Da dietro il Rifugio parte il sentiero(23 blu) che in breve raggiungeil ripido canalino che porta alColletto m. 2790.Dal Colletto in 15 minuti mante-nendosi per un buon tratto sullasinistra per facili roccetteraggiunge la cima della GranGuglia a picco sul Pian Freibu-gio.

Variante :Si può raggiuncere la vetta ancheseguendo tutta la cresta( tratti di II° ).

Page 25: Rifugio Lago Verde

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1° giorno : rifugio LagoVerdeRaggiungere Prali e portarsi ai 1 3laghi con la seggiovia.Seguire l’ itinerario panoramicodescritto .

2° giorno: rifugio W.Jervis( Pra m.1732)

dislivello : + 630 m -1506 m

lunghezza : km. 13,350

tempo : ore 5:30

difficoltà: escursionisti

Da dietro il rifugio parte ilsentiero che con ripida salita portaal colletto della Gran Guglia( km.1 ,800 ore 0:45 ). Poi scendereper una serie di tornanti, lasciando asx il traliccio con una campanavotiva , fino ad un bivio. Imboccareil sentiero che, salendo per pietraie,conduce al ricovero diruto vicino aPunta Cerisira ( km.2,900 ore 1 :00).

Ora il sentiero scende verso NEfino al colletto denominato diFiunira.

Poi, volgendo verso S, scende supendii erbosi e, alla quota 2300 m,

volge verso E per giungere all'AlpeBancet ( km.5,700 ore 1 :50 ).

Si segue quindi il sentiero che,scendendo dolcemente verso Ssempre per pendii erbosi, porta aduna piccola caserma diroccata(2233 m) e quindi perviene al ColContent ( km.7,200 ore 2:1 5).

Dal colle si scorgono i casolaridell'Alpe Crosenna (agriturismoBessone ), che si raggiungonoscendendo numerosi tornanti lungoil pendio che sovrasta l'alpeggio( km.8,300 ore 2:45 ).

Attraversato il rio Crosenna sisale in un bel lariceto che ci portasulla balconata con vista su tutta laVal Pellice.

Si prosegue passando vicino aduna cascatella e dopo una breve maripida salita si arriva in leggeradiscesa nel vallone dell’Urina doves' incontra il sentiero 1 19 che saleal colle omonimo.Poco dopo siarriva alle Barricate ( km.10,850 ore4:45 ).

Si scende al Pra dove si trova ilRifugio W.Jervis ( km. 1 3,350 ore5:30 ).

TToouurr ddeell

BBrriicc BBuucciiee

33 nnoottttii iinn rriiffuuggiioo

Page 26: Rifugio Lago Verde

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3° Giorno:dalla Val Pellice alQueyraspartenza: rifugio W.Jervis

arrivo : Le Roux d’Abries

dislivello + 797 / - 794

lunghezza : km. 14,700

tempo : ore 4:30

Si imbocca il sentiero che sale pertornanti fino alle grange del PisUvert (m. 1905) che si lasciano sulladx.Il sentiero si inoltra nel vallone fi-no alle casermetta detta Le Barricate( m. 2062).Dopo breve discesa,lasciato a dx ilbivio per l’alpe Crosenna ,il sentierosale sulla sx del Rio Urina giungendoai piedi della pietraia del MontePalavas ,dove sgorga una abbondan-te fontana (il Funtanun ).Seguendo il sentiero che costeggia lapietraia si guadagna il colle dellaUrina (m.2523 ,cippo di frontiera).Il sentiero scende lungo il rio e acirca 2300 m. in vista di una malgail sentiero si divide in numerosi iti-nerari che portano tutti a Valprevey-re. Da qui si segue la strada e dopocirca 2,750 Km. si arriva a Le Roux.

4° giorno : dal Queyras allaVal Germanascapartenza : Le Roux d’Abries

arrivo : rifugio Lago Verde

dislivello : +1002 / - 157

lunghezza : km. 8,700

tempo : ore 3:45

Dal posto tappa di Le Roux recarsi

alla frazione Valpreveyre( km.2,750ore 0:45).Alla fontana vicino alla cappellaprendere il sentiero che segue la rivasx del rio Bouchet.A circa 2000 m. seguire il rio Malau-re che si abbandona a circa 2100m.(km.5,300 ore 1 :45).Si risale il pendio in diagonale e a2224 m. si lascia a dx il sentiero peril Col Malaure e a circa 2450 m. silascia ancora a dx il sentiero per ilcolle Bucie (Bouchet) ( km. 7,250ore 2:45).Si prosegue diritto alla base del BricBucie per raggiungere il colleValpreveyre m.2737 (km. 8,300 ore3:30) .Si scende al rifugio Lago verde visi-bile nella conca sottostante.Dopo una sosta rigeneratrice siscende a Prali,dove attendono le auto,in circa 2 ore

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1°Giorno :dal Lago Verde al Le Roux peril Col d’Abriesdistanza km 9,000

dislivello ↓ 922 ↑ 157

Tempo ore 3:00

Dal rifugio scendere per il sentierofino al bivio ( km. 1 ,000 ↓80m.)dovesi attraversa il torrente.

Abbandonata la mulattiera si segueil sentiero che con diversi tornantiraggiunge il col d’Abries nuovo2657 m.-S.Martin per i francesi-( km. 1 ,200 disl.+ 157 ore 0:40).

Dal colle - cippo di frontiera 42 -scendere verso il fondo valle.A circa 2300 m.,allo sbocco delCoumbal de Clot Laray (km.3,850disl.–357 m. ore1 :30)si incrocia il sentiero proveniente dalvecchio col d’Abries.

Il sentiero ben segnalato a m.2055raggiunge una carrareccia si passa laChapelle St.Antoine m.1801( km.8,000 disl.– 856m. ore 2:30)e in breve si arriva Le Roux m.1760( km. 9,000 disl.– 922 m. ore 2:45 ) .Posto Tappa .

2° Giorno :da Le Roux all’ Alpe Plane peril col Maytdistanza km 11,500

dislivello ↑946↓809

Tempo ore 4:45

Da Le Roux prendere il sentiero GR58D che passa per la Chapelle St.Antoine e attraversa il rio su una pas-serella (km 2,500 ore 0:45 disl.+170)Si sale ad un’altra cappella (de laMontette ) e si prosegue in salita finoalla Basse Gavia m.2705 e si procedesugli alpeggi.

Dopo un’ultima salita si raggiungeil colle Mayt m.2705 dov’è posto ilcippo di confine n.41 ( km.6,400 ore3:1 5 disl.+ 946 ). Si prosegue indiscesa incrociando una casermetta am. 2560 (fontana nelle vicinanza).

Con ripida discesa si raggiunge ilfondo del vallone del Gran Mioul( km 8,000 ore 3:45 disl.- 41 1 ).

Tenendosi a sx del rio scendere fi-no al Piano della Milizia Gravier( km 9,800 ore 4:1 5 disl.– 600 ).Raggiunta la carrareccia prendere a

dx ed in breve si raggiunge il rifugioAlpe Plane m 2032. (km.1 1 ,500 ore4:45 disl.– 809) .www.alpeplane.com

AAnneelllloo ttrraa llaa VVaall GGeerrmmaannaassccaa

iill QQuueeyyrraass ee llaa VVaall AArrggeenntteerraa

Page 28: Rifugio Lago Verde

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3 Giorno :dall’ Alpe Plane al Rifugio LagoVerde ,per il col FrappierDislivello : ↑860↓ 310 m.

Tempo : 5:00

Si ritorna al Pian della Milizia e se-guendo la pista sterrata si raggiungo-no le bergerie del Gran Mioul( km 3,200 ore 1 :1 5 ↑408 ).Si imbocca il sentiero 605,indicazio-ne Gran Queyron ,mantenendocisulla dx del rio che attraversa vastipascoli con molte tracce lasciate dalbestiame,se lo si smarrisce ci si devericordare che al termine della partepianeggiante del vallone si deve de-viare nettamente a sinistra incu-neandosi nel canalone detritico chescende dal Passo della Longia, trami-te un comodo sentiero.Raggiunto il passo della Longia m.2817 (↑ 785 ore 2:30), seguire ilsentiero a dx in direzione del passoFrappier m. 2891 (↑860), e dopocirca 200 metri, piegare a sx pertracce sino a raggiungere in pocheminuti la cima Frappier m. 3003(ore3)

Per un buon sentiero, che segue lacresta , a tratti esposta sul versantevalGermanasca ,si raggiunge il passoFrappier.

Variante per la vetta:

In circa 30 minuti e 170 m di disli-vello seguendo gli ometti di pietra sa-liamo facilmente sulla vetta del GranQueyron a quota 3060 dove è postauna croce in ferro.Incantevole spetta-colo delle vallate sottostanti e delMonviso .

Si ritorna al passo Frappier .

Si prosegue la discesa per il sentiero210 ed a quota 2204 si incrocia ilsentiero che sale al col d’Abries equindi la pista Bout du Col-rifugiolago Verde .

A sinistra del Passo della Longiaesiste un baraccamento militare indiscreto stato di conservazione.Sul Passo Frappier si notano deglispezzoni di muro di un vecchiobaraccamento militare.Poco più avanti, sulla cresta checonduce al Gran Queyron, esiste unaltro baraccamento militare in discre-to stato di conservazione.

Page 29: Rifugio Lago Verde

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L'anello può essere fatto in un

giorno oppure in due pernottando a

Le Roux

Lago Verde – Le Roux per ilCol d'Abriesdistanza km 9,000

dislivello - 922 + 157

ore 3:00

Dal rifugio scendere per il sentierofino al bivio per il Col d’Abries(km. 1 ,000 ↓80m.) dove si attraversail torrente abbandonando la mulattie-ra.Il sentiero con diversi tornantiraggiunge il col d’Abries nuovo2657 m. - col Sant Martin per ifrancesi - (km.1 ,200 ↑ 157 ore 0:40).Da colle - cippo di frontiera 42 -scendere verso il fondo valle.A circa 2300 m ,allo sbocco delCoumbal de Clot Laray ( km.3,850↓357 ore 1 :30 )si incrocia ilsentiero proveniente dal vecchiocolle diAbries.Il sentiero ben segnalato a m.2055 raggiunge una carrareccia,sipassa la Chapelle St.Antoinem.1801 (km.8,000 ↓ 856m. ore2:30) e in breve si arriva Le Rouxm.1760 ( km. 9,000 ,↓922 , ore2:45 ) .

Posto Tappa .

Le Roux ­ Lago Verde per il Colde Valpréveyredistanza km. 8,700

dislivello ↑1002 ↓ 157

ore 3:50

Dal posto tappa di Le Rouxraggiungere la frazione Valpréveyresu strada asfaltata(km 2,75 ore 0:45 ↑90m ) .Dallafontana vicino alla cappella parte ilsentiero che segue la sponda sx delrio Bouchet.A circa 2000 m. si attra-versa il rio Malaure e si segue fino aquota 2100 circa (km 5,3 ore 1 :45↑340m ).Un diagonale risale ilpendio ed a quota 2224 si lascia a dxil sentiero per il Col Malaure. A quo-ta 2500 circa si ignora il sentiero percolle Bouchet e si prosegue a sxverso la base del Bric Bucìe al Colde Valpréveyre m. 2737 ( km 7,25-ore 3:00-↑977 ).Si scende al Rifugio

GGiirroo aadd aanneelllloo

VVaall GGeerrmmaannaassccaa--QQuueeyyrraass

Page 30: Rifugio Lago Verde

30

Il Bric Bucìe è una stupenda vettarocciosa che separa la testata dellaval Pellice dalla val Germanasca edal parco nazionale francese delQueyras , tra il Col Bouchet a S el'intaglio della Passetta a N.

Presenta tre creste che definisconoquattro versanti: quello nord, il piùstretto, quello ovest, formato dalastroni e poco ripido, quello sud,caratterizzato da un canalone pocoinciso, e quello est, visibile dallabassa val Pellice, costituito da unaparete di rocce lisce.

Molte vie di arrampicata sonotracciate sulle sue pareti.

II ll BBRRIICC BBUUCCIIEE oo BBoouucchheett

((mm.. 22..999988))

Page 31: Rifugio Lago Verde

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Il versante Nord, è il più ristretto ditutti e comprende la breve faccia dellamontagna rivolta verso il canale Oche sale alla Passetta. È costituito dalastroni inclinatissimi e salti di rocciapiuttosto friabile. Esso non sale finoin vetta, ma è delimitato da un altogradino che ha origine dall'ultimosalto della cresta N-E sotto la vetta escende per tutta l'altezza della pareteN-O da cui la separa, nel bacinofrancese del Bouchet.Il versante Ovest, è assai ampio ecompreso tra lo spigolo superioredella parete N e la cresta S-O. E ilmeno ripido ed è conformato a grandilastroni e gradini che caratterizzano lamontagna sul versante francese.

Il versante Sud , rivolto verso ilvallone del Boucier o Mait diBoucier, è solcato da un canalonepoco profondo, che ha originedall'intaglio tra l'ultimo tratto dellacresta S-O ed i lastroni dellaanticima, e viene a sboccare ad E delCol Boucier. Dai lastronidell'anticima si stacca anche un pocomarcato crestone che divide, ad Equesto canale da un tratto della parete

S leggermente rivolto verso S-E, chea sua volta è separato dalla parete Eper mezzo del precipitoso crestone S-E il quale ha origine sotto il salto Sdell'anticima ed è caratterizzato al suoinizio da un acuto spuntone.Il versante Est , rivolto pure versol'alto vallone del Boucier, cade dallavetta con una parete verticale di roccelisce su di un incassato canalone chelo solca. Questo canale ha originedall'alto del crestone S-E, a montedell'acuto spuntone che ne segnal'inizio. Questo versante è ben visibiledalla bassa Val Pellice e dall'alto dedispluviate Pellice-Germanasca.La cresta Nord-Est : è composta nellaparte alta da solide rocce e lastroni enella parte inferiore da un salto, darocce rotte e massi accatastati escende dopo breve percorso all’intaglio della Passetta.La cresta Sud-Ovest che, staccandosidai lastroni dell'anticima verso SO,forma un acuto spuntone, poi, dopobreve tratto, volge a S abbassandosisul Col Boucier.La cresta Est-Sud-Est che separa ilversante S da quello E ha origine sulsalto S della vetta. Dopo un saltoverticale ed un tratto di cresta meno apicco, essa s'interrompe sull'intagliodal quale si origina il canale dellaparete E.Dopo aver formato il caratteristicospuntone acuto, precipita con alcunisalti di roccia assai compatta e saltanel sottostante vallone del Boucier.

Page 32: Rifugio Lago Verde

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PPaarreettee EESSTT

Via Don BessoneVia AccademicaVViiaa ddeell GGrraann DDiieeddrrooVarianteCharrier‐Messina

Page 33: Rifugio Lago Verde

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Via normale dalla ValGermanascaPer la cresta N-E dal Passo Boucier ela Passetta.

Difficoltà : F fino alla Passetta e PD

nel tratto finale.

Dal rifugio "Lago Verde" eraggiungere ul colle di Valpreveyre,contornare in basso la Punta delFournas per imboccare il canalone didetriti che conduce alla Passetta 2880m.- ore 1 :1 5 .Dallo Passetta seguire la cresta N-E,dapprima assai larga, di rocce rotte emassi accatastati; poi salire sul filo dicresta, o tenendosi leggermente sulversante E (1 chiodo) , fin sotto ilsalto verticale di roccia dell'anticima.Spostarsi verso destra ed entrare inuno stretto corridoio pieno di massicaduti nella primavera del 1998 e,dopo alcuni metri, aggrapparsi sullasinistra alle rocce solide del versanteche in breve riconducono sul filo dicresta, assai esile, ma di ottima roccia,e si giunge in breve alla vetta.Ore 0,30 dalla Passetta: 1 ,45 dalRifugio.Variante finale: giunti sotto il saltodell’antecima ,anziché i volgersi adestra per il corridoio, attraversare asinistra sul versante E per alcunimetri, superare una placca sul fiancodella cresta, volgere a destra per uncanalino diedro e sbucare sulla crestasopra il salto.

VViiaa ddeell GGrraann DDiieeddrrooAltezza : 150 m. Difficoltà: D+

Tempo: 3 ore.

Si risale il canale Est 50 m. circa oltrela base della via Gay-Ghirardi, incorrispondenza di un evidente diedrocaratterizzato dalla parete sinistranerastra e strapiombante (45 minutidal colle).Itinerario:Attaccare leggermente a dx dellaverticale del diedro e salireobliquamente fino alla base del diedrostesso (sosta 1 - 30 m., III).Innalzarsi lungo la fessura di fondodel diedro fino allo strapiombo che loostruisce(sosta 2- 40 m., V+).Obliquare a dx per placche fessurate edoppiato lo spigolo che segue salirelungo un diedro canale (sosta 3- 40m., V-).Salire dapprima verticalmente e poiverso dx, attraversando una terrazzadetritica fin sotto ad uno strapiomboalla base di un bellissimo diedrogrigio (sosta 4- 40 m, III).Innalzarsi nel diedro per tutta lalunghezza del tiro (sosta 5,-40 m, IV).Proseguire ancora una decina di metrinel diedro e attraversare a sx perplacche povere di appigli fino araggiungere una zona di massi persostare in una nicchia profonda (sosta5- 35 m, IV+).Vincere lo strapiombo sovrastante lanicchia sullo spigolo di sx e portarsiin verticale sulla vetta (sosta 6- 1 5 m..III+).

Page 34: Rifugio Lago Verde

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PPaarreettee SSuudd­vista da Est­Via Don Bessone

Via Accademica

Variante Charrier-Messina

Via Fraschia-Gamba

Page 35: Rifugio Lago Verde

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Via don Bessone per laCresta S­SEAltezza : 250 m.Difficoltà : AD+.Tempo: ore 3:30 dal col Bucìe.

Itinerario:

Dal rifugio Lago Verde raggiungere

il colle di Valpreveyre, scendere

lungo prati erbosi e contornare lo

zoccolo del Bucie fino a raggiungere

il Col Bucie .

Dal Col Bucie salire diagonalmente

a destra sotto la parete sud del Bucie

fino ad un passaggio più stretto ed

erboso, da qui continuare a aggirare

la base della parete.Salire per sfa-

sciumi tenendosi sulla sinistra fino a

raggiungere un bellissimo diedro,

che è il punto di attacco della via.

Salire nel diedro per 35 m (chiodo divia) fino ad incontrare una sporgenzarocciosa che ostruisce il cammino.Superare la sporgenza sulla dx e se-guire lo spigolo fino ad una comodacengia erbosa (sosta 1 -45 m, IV+).

Dalla sosta percorrere una crestinasecondaria fino sotto ad un marcatotetto, attraversare a sx scavalcandouna sporgenza (sosta 2- 35 m, III+ ,split con catena).

Percorrere il diedro successivo perqualche metro e prima di uno stra-piombo, uscire sulla dx in undiedro-canale erboso che si segue fi-no ad uno spigolo secondario (sosta

3- 50 m, III).Proseguire nel diedro successivo ri-volto verso sud per raggiungere unterrazzo erboso e verso sx scalare laparete sul bordo di un canale (sosta4- 45 m, III+). (Si è alla base dell' altolastrone rivolto verso sud, sospeso nel

vuoto, ma solcato da una elegantissima

spaccatura" cfr. don Bessone").

Un breve muretto porta alla basedella spaccatura che si segue fino adun aereo spuntone(sosta 5- 35 m, IV+).

Page 36: Rifugio Lago Verde

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Attraversare su una cengia erbosa,dapprima pianeggiante e poiascendente verso sx (ovest) fin sottoad una placca inclinata (sosta 6- 30m).Scalare la placca fino a raggiungere ilsuo bordo dx, attraversare su di unalarga fessura orizzontale e portarsi sulfilo di cresta fino al sovrastantespuntone (sosta 7- 50 m, V)Scendere all'intaglio successivopercorrendo l'affilata cresta (sosta 8-40 m, III+, possibile eventuale doppianon attrezzata).Portarsi alla base dell'ultimo acutospuntone e qualche metro a dxattaccare verso N un evidente caninoche porta in cima al torrione (sosta 9-40 m, IV+).Scendere con facilità all'intagliosuccessivo (sosta 10- 40 m. II).La cresta ora è rivolta verso S-E; la sisegue, dopo aver superato un brevestrapiombo verso sx (sosta 1 1 - 50 m,1 1 1+).Con breve tratto non obbligatorioportarsi verso dx su di un terrazzosotto gli strapiombi finali (sosta 12-30 m, facile).Aggirare lo spigolo molto esposto,scalare il muro successivo fino aduscire a dx su di una comoda cengia(sosta 1 3- 35 m, IV).Un breve diedro, seguito da un passoin discesa porta sull'ultimo tratto diparete che si scala fino alla vetta(sosta 14 -45 m, III).Discesa : dalla via Normale

�ote:

1) dalla sosta 6 si può proseguire

lungo la cengia ascendente fino alla

base dell'ultimo spuntone prima della

sosta 9; a questo punto, anziché

scalare il camino successivo. si può

raggiungere con facilità direttamente

l'intaglio che origina il canale Est

alla sosta 10.

In caso di cattivo tempo si può

dall'intaglio attraversare verso ovest

inizialmente per un cengia in leggera

discesa e poi per facili passaggi

raggiungere la via del canale S

(normale val Pellice) (100 m, 5 min).

2) el mese di agosto 1997 sono state

attrezzate le soste a spit della prima

parte della via.

Page 37: Rifugio Lago Verde

37

PPaarreettee SSUUDD- vista da Ovest -

-Via Accademica

-Via �ormale dalla valPellice

--VViiaa FFrraasscchhiiaa--GGaammbbaa

-Traverso

Via accademica.Altezza: 270 m.

Difficoltà : AD.

Tempo: 2 ore.

Itinerario:Dal rifugio Lago Verde raggiungere ilcolle di Valpreveyre, scendere lungoprati erbosi e contornare lo zoccolodel Bucie fino a raggiungere il ColBucie e il rifugio Nino Soardi (0.50dal rifugioLago Verde)( il rifugio Soardi può essere

raggiunto dalla Val Pellice per l’alpe

Crousenna in 2 ore da Crousenna e in

3 da Villanova).

Dal col Bucie 2630 si attacca la cresta

di rocce rotte fino ad un caminosbarrato da un gran masso,è preferibile superarlo sullo spigolo adestra con bella arrampicata.(Chiodo)Riprendere il filo di cresta earrampicare su ottimi lastroni fino araggiungere la così detta Sella delCavallo ,una cresta affilata quasiorizzontale percorsa da una piccolacengia ,alla fine della quale bisognaarrampicare per qualche metro indiscesa per portarsi sui lastroni e inbreve raggiungere la cima.

Discesa : Dalla via normale

Page 38: Rifugio Lago Verde

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VarianteCharrier­ Messina

Altezza: 220 m.Difficoltà : D+.Tempo: 3 h.La via supera direttamente lo

sperone roccioso che dallo spuntone

S-E del Boucier si abbassa in

direzione E con un imponente salto a

formare il largo basamento della

cresta S-SE al limite dx della larga

faccia della montagna.

Si tratta di una variante diretta della

via Don Bessone, che viene

raggiunta presso il caratteristico

lastrone grigio.

Attacco a 20 minuti dal colle

Boucier. a quota 2660 in. nel punto

in cui lo sperone della cresta S-SE si

abbassa maggiormente.

Itinerario:

Attaccare a 4 m a dx dello spigolo inuna larga fessura poco profonda esalire fin sotto uno strapiombo (sosta1 - 25 m, V).

Attraversare a sx fin sul filo dellospigolo e salire verticalmente sulla sxdi esso fino ad un diedro dal fondoerboso più facile. Segue un saltobiancastro con fessure oblique ed undiedro camino chetermina ad unacelletta (sosta 2- 35 m, V).Percorrere una cengia ascendente asx e salire verticalmente fino araggiungere la cresta a dx di unmarcato strapiombo (sosta 3- 45 m,III).Proseguire per una lunghezza dicorda su roccette intervallate dacengie erbose (sosta 4- 35 m, III).Portarsi alla base di un caratteristicotorrione a forma di lama verticale,alto una quindicina di metri (sosta 5-35 m, III).Superare il torrione sulla dx lungouna fessura diedro e continuare lungola cresta successiva fin alla base diun diedro (sosta 6- 40 in, IV).Proseguire per il diedro inclinato chesi raddrizza sotto un grandestrapiombo che si aggira obliquandoa dx (sosta 7- 40 in. IV+).

Salire lungo un'elegantespaccatura che solca unaplacca grigia dapprimaverso sx e poiverticalmente fino adentrare in una profondanicchia da cui si esce adx con un passo faticosoe raggiungere la sosta 4della Don Bessone.

Page 39: Rifugio Lago Verde

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Via Fraschia­GambaAltezza: 1 80 m.Difficoltà: D+Tempo: 3-4 ore

La via descritta non è esattamente lavia originale, che percorre passaggi dipiù facile accesso, ma segue conpercorso logico il fondo di un diedro,dapprima poco accennato poi semprepiù evidente.Avvicinamento:

Dal Col Boucier seguire le tracce di

sentiero in direzione E, lungo la base

della parete S (segni gialli) fino a

doppiare uno sperone secondario.

Lasciare il sentiero e portarsi sotto

una china erbosa che si risale fino al

punto più alto di essa (30 minuti dal

colle).Itinerario:

Attaccare il diedro e innalzarsi fino albordo superiore di una cengia erbosa

(sosta 1 - 45 m, IV).Proseguire per un diedro canale esostare qualche metro sopra ungrande prato inclinato, sotto unosperone caratterizzato da un grandestrapiombo (sosta 2- 50 m. III).Spostarsi leggermente a sx e seguire ilfondo del diedro interrotto da unpiccolo strapiombo che vienesuperato. per sostare 3 m dopo in unbuco (sosta 3- 45 m. V+).Continuare nel diedro fino al suotermine alla base di una sporgenza(sosta 4-.45 m, IV+).Superare la sporgenza e attraversarequalche metro verso dx alla base diun muro che superato, porta sullospigolo successivo (sosta 5- 50 m. V).Innalzarsi per una spaccatura a sxdello spigolo fin sotto lo strapiombofinale (sosta 6- 50 m. 1 1 1 ).Vincere lo strapiombo e attraversareprima a dx e poi a sx fino alla vettadel torrione(sosta 7- 20 m, VI).

Da questo punto siprosegue perl'itinerario dellacresta S-SE.

Page 40: Rifugio Lago Verde

40

I GestoriIo sono Guido Frache e con la mia

compagna Silvia gestisco il Rifugio

Lago Verde dal 1992.

Sono nato nella vicina Val Pellice,

poi , quando ero ancora piccolo, la

mia famiglia si è trasferita nel paesi-

no di Ghigo di Prali.

I miei gestivano una attività

alberghiera in Prali ed io davo una

mano.

In seguito ho gestito altri esercizi

pubblici ed attività di intratteni-

mento.

Inoltre ho prestato la mia attività

presso il comprensorio sciistico

della Via Lattea per circa 15 anni

come supporto alla sicurezza ed al

soccorso.

Da molti anni ormai nel periodo

estivo gestisco il Rifugio Lago

Verde e nel periodo invernale sono

impegnato sulle piste sciistiche della

nostra Valle.

Sono membro del soccorso alpino,

mi piacciono gli sport attivi in parti-

colare la bici sia da strada che

MTB.

ella gestione del rifugio la mia

compagna Silvia è una collaboratri-

ce indispensabile e sono ormai molti

anni che lavoriamo insieme in que-

sto ambiente di alta montagna .

A Silvia piacciono le lunghe cammi-

nate in montagna a contatto con la

natura e anche se la vita in rifugio

riserva indubbiamente delle scomo-

dità entrambi riteniamo che queste

siano largamente compensate dal

piacere di vivere in questo ambiente.

Silvia parla sia francese che inglese

e se la cava anche con un po’ di te-

desco , perciò qualunque sia la na-

zionalità dei nostri ospiti possiamo

intenderci benissimo.

Saremo lieti di averVi ospiti.

Vi aspettiamo .

Ciao da Guido e Silvia