Upload
others
View
1
Download
0
Embed Size (px)
Citation preview
PREVENZIONE ABUSO SOSTANZE Programmi evidence-based
Mario Becciu Roma - CRP - 19/03/2016
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
EZIOLOGIA
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
SOGGETTO
SOSTANZE FR/FP AMBIENTE
EZIOLOGIA
� Un insieme multifattoriale di matrice � biologica (neurofisiologica, genetica) � psicologica (costituzionale,
relazionale) � sociale (contestuale, reattiva) (Iacone-
Verde, 2013).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
EZIOLOGIA
� I disturbi da uso di sostanze vengono intesi come risultato di una relazione disfunzionale tra un individuo con la sua complessità fisica e psicologica, una o più sostanze ed un contesto sociale, culturale e familiare definito (Caritas Ambrosiana et al., 2003).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
DATI EPIDEMIOLOGICI SPS-DPA 2014 pubblicato dal Dipartimento Politiche Antidroga e
condotto nel 2014 su un campione di 31.661 studenti
ETÀ SOSTANZE % ITALIA IN EU
DISTRIBUZIONE IN ITALIA
15-19 Cannabis 23,46% 12° > Italia centrale
cocaina 1,58% 10° > Italia centrale
eroina 0,21% 5° > Italia centrale
stimolanti 1,36% 19° > Nord Ovest
allucinogeni
2,03% 18° > Nord Est
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
DATI EPIDEMIOLOGICI ETÀ SOSTANZE %
Di uso almeno 1 v. ultimo anno
CONSUMATORI TOTALI IN ITALIA
15-64 TUTTE 23,46% 2.300.000
Cannabis 4,01
cocaina 0,60%
eroina 0,14%
stimolanti 0,13%
allucinogeni
0,19%
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
DATI EPIDEMIOLOGICI Rapporto 2014 dell’Istituto Superiore di Sanità “Epidemiologia e
monitoraggio alcol-correlato in Italia e nelle Regioni
ETÀ SOSTANZE % Responsabile di
morte in EU
CONSUMATORI TOTALI IN ITALIA
> 11a ALCOOL 3,8% 8.000.000
65-74° M > 75° M
2.000.000
< 18 Ca. 1.000.000
18-24 a. Principale fattore di mortalità
FUMO 700.000 11,3 milioni (6,2 M / 5,1 F)
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
FATTORI DI RISCHIO
GENOTIPO
• le determinanti genetiche possono essere differenti nelle diverse fasi di assunzione di sostanze
• stanno contribuendo ad una più ampia comprensione dei meccanismi biologici della dipendenza
GENERE MASCHILE
• all’aumentare dell’età sono i maschi a risultare i maggiori utilizzatori di sostanze, soprattutto per quanto riguarda l’alcol e le sostanze illegali
• la dipendenza da fumo sembra piuttosto simile nei due sessi e questo può essere influenzato da variabili culturali e sociali.
PUBERTÀ PRECOCE
• Gli studi riportano che adolescenti con sviluppo puberale precoce mostrano di iniziare prima a fumare tabacco, bere alcolici e sperimentare con maggior probabilità sostanze illegali rispetto ad adolescenti con sviluppo nella norma
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
FATTORI DI RISCHIO
ETÀ PRECOCE
• iniziare ad utilizzarle precocemente è un predittore significativo dello sviluppo successivo di abuso di sostanze nel corso della vita, così come della dipendenza alcolica in entrambi i sessi.
DPTS
• Un’ampia letteratura evidenzia come il disturbo post traumatico da stress risulti correlato all’utilizzo di sostanze
• Altri studi evidenziano inoltre una relazione significativa in entrambi i sessi tra molte tipologie di abusi infantili e diverse tipologie di sostanze usate (Afifi et al., 2012).
SENSATION SEEKERS E
NOVELTY SEEKERS
• l’esistenza di specifici tratti di personalità, particolarmente marcati in fase adolescenziale, connessi all’assunzione di rischio e alla ricerca di nuove stimolazioni
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
FATTORI DI RISCHIO
FATTORI STRESSANTI E STRATEGIE DI
COPING EVITANTI
• l'uso di sostanze diventa una strategia non costruttiva per far fronte alle richieste contestuali e ai molteplici compiti di sviluppo legati all'età
DISINIBIZIONE COMPORTAMENTALE E DISTURBO DA
DEFICIT DI ATTENZIONE E IPERATTIVITÀ
• Una carente capacità inibitoria amplifica il rischio di utilizzare sostanze. È noto inoltre dalle ricerche, e ampiamente confermato dalla raccolta dei dati anamnestici nella pratica clinica con tossicodipendenti, che una diagnosi di disturbo da deficit di attenzione e iperattività nell’infanzia è frequentemente associata sia a disturbi d’ansia e dell’umore, sia all’uso di sostanze in età adulta (Konrad-Rosler, 2009).
ATTEGGIAMENTO POSITIVO VERSO
L’USO DI SOSTANZE
• atteggiamenti positivi da parte degli adolescenti rispetto all’uso di tabacco sono associati ad una maggior probabilità di sviluppare l’abitudine al fumo. Anche le opinioni favorevoli di amici e genitori rispetto alla propria scelta di fumare sono associate con il comportamento medesimo (Clark et al., 2011).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
FATTORI DI RISCHIO
DISIMPEGNO SCOLASTICO
• il disimpegno scolastico può essere considerato un segnale di allarme fortemente correlato sia con l’abbandono scolastico successivo, sia con problemi comportamentali nei successivi stadi evolutivi, tra cui l’uso di sostanze (Henry et al., 2012).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
FATTORI DI RISCHIO
VARIABILI FAMILIARI
• Genitorialità inadeguata • Conflitti familiari irrisolti • Genitori/fratelli utilizzatori
di sostanze • Basso/alto reddito familiare
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
FATTORI DI RISCHIO
GRUPPO DEI PARI
• Pari che usano sostanze è il fattore predittivo principale
• soprattutto nella prima adolescenza che è la fase in cui i ragazzi sembrano essere maggiormente vulnerabili alle pressioni dei coetanei (Barnes et al., 2005; Kelly et al., 2011; Van Ryzin et al., 2012).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
FATTORI DI RISCHIO
PUBBLICITÀ
• la pubblicità sulle bevande alcoliche è stata individuata tra le fonti che hanno una maggiore influenza
• Per quanto riguarda inoltre il fumo di sigaretta, un interessante studio multicentrico europeo (Morgenstern et al., 2013) ha individuato una particolare associazione tra l’esposizione al fumo cinematografico e l’effettivo consumo di nicotina tra gli adolescenti, un parametro che non risulta correlato al benessere economico della famiglia e all’etnicità.
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based www.emcdda.europa.eu/best-practice
Programmi benefici
• ciò significa che in revisioni sistematiche di studi significativi sono state evidenziate misure precise di efficacia a favore di quel tipo di intervento
Programmi probabilmente
benefici
• hanno dimostrato avere un effetto costruttivo, ma in misura limitata. Ad esempio si tratta di interventi adatti alla maggior parte dei setting o degli utenti, ma con alcune eccezioni.
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based www.emcdda.europa.eu/best-practice
DIFFERENTI TIPOLOGIE DI PROGRAMMI
• Familiari • Scolastici • Di comunità • Universali • Rivolti a coloro che frequentano feste nei locali
EFFICACIA
• In soli due ambiti, scolastico e di comunità, esistono programmi preventivi di efficacia certa.
• Per ciò che concerne i programmi familiari, rivolti alla popolazione generale e nei luoghi ricreativi, esistono interventi preventivi che hanno un'elevata probabilità di risultare efficaci, ossia con effetti positivi accertati, ma le cui evidenze risultano limitate.
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based www.emcdda.europa.eu/best-practice
SCUOLA
• gli interventi multicomponenti basati sull'influenza sociale e/o sull'apprendimento di abilità sociali risultano di fondata efficacia per ridurre l'uso di alcol e droghe, soprattutto la cannabis (Faggiano et al., 2010).
• I programmi scolastici più citati nella letteratura scientifica per promuovere abilità sociali sono Life Skills Training (Botvin et al., 1984()www.lifeskillstraining.com) e Unplugged (Van der Kreeft et al., 2009).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based www.emcdda.europa.eu/best-practice
SCUOLA
• Inoltre, in questo ambito risultano di probabile utilità anche gli interventi di tipo interattivo rispetto a quelli non interattivi (Tobler et al., 2000; Roona et al., 2003; Porath-Waller et al., 2010)
• i programmi preventivi multicomponenti (Foxcroft et al., 2011a) • gli approcci condotti dai pari (McGrath et al., 2006) • i programmi preventivi alcol specifici per prevenire l'uso dannoso
di alcol entro i 18 anni (Foxcroft et al., 2011b) • gli interventi per promuovere la capacità di assumere decisioni,
resistere alle pressioni dei pari e incrementare l'autostima (Faggiano et al., 2005).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based www.emcdda.europa.eu/best-practice
COMUNITÀ
• approcci comprensivi che coinvolgono comunità, scuola e famiglia hanno dato prove di efficacia nel prevenire, ritardare o ridurre l'uso di alcol, tabacco e sostanze illegali nei giovani ad alto rischio, rispetto a programmi di sola comunità e programmi svolti nel solo ambito scolastico (Jones et al., 2006).
• una revisione sistematica ha dimostrato che nel prevenire l'uso di alcol nei giovani risulta efficace la strategia del mentoring, ossia il mettere in atto nei loro confronti una relazione gratuita di supporto, di guida e di assistenza concreta, basata sulla condivisione di esperienze, senza che vi sia un'aspettativa di beneficio personale da parte del "mentore" (Thomas et al., 2011).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based www.emcdda.europa.eu/best-practice
FAMIGLIE
• I programmi rivolti alle famiglie che hanno mostrato alcune evidenze di efficacia nel ridurre l'uso di sostanze lecite e illecite sono quelli definiti "comprensivi", che includono training per genitori, per figli e per l'intera famiglia, come ad esempio lo Strengthening Families Program (Kumpfer et al., 1996).
• Le visite a casa per famiglie composte da donne non sposate e con basso reddito risultano sufficientemente efficaci nel ridurre il numero di sigarette fumate al giorno e il numero di giorni di consumo alcolico negli ultimi sei mesi (Toumbourou et al., 2007).
• Inoltre, programmi preventivi multicomponenti, ossia realizzati in diversi setting oltre quello familiare, sono risultati efficaci nel ridurre l'uso dannoso di alcol negli adolescenti (Foxcroft et al., 2011a).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based www.emcdda.europa.eu/best-practice
UNIVERSALI
• le campagne tramite mass media sono considerate inefficaci per ridurre l'uso di sostanze lecite e illecite se messe in atto in modo isolato. Al contrario, se abbinate ad altri interventi realizzati in ambito scolastico o nel contesto comunitario, possono aiutare sia nel ridurre l'uso di tabacco (Brinn et al., 2010) sia nel limitare l'incidenza delle guide in stato di ebbrezza e degli incidenti stradali alcol correlati (Agostinelli-Grube, 2002)
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based www.emcdda.europa.eu/best-practice
CONTESTI RICREATIVI
• In una revisione sistematica, i vari servizi orientati ad evitare la guida in stato di ebbrezza, come ad esempio servizi gratuiti di taxi per il trasporto a casa per le persone ubriache, sono risultati efficaci per ridurre i danni negli incidenti stradali e la percentuale di incidenti mortali (Ker-Chinnok, 2008).
• La supervisione delle forze dell'ordine nei luoghi di ritrovo e nelle loro immediate vicinanze risulta ridurre i disordini pubblici (Ker-Chinnock, 2008; Calafat et al., 2009)
• Addestrare i gestori e baristi dei locali nel servire alcol in modo responsabile riduce il consumo di alcol nei clienti e i loro livelli di intossicazione (Calafat et al., 2009; Bolier et al., 2011).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based VARIABILI OGGETTO DI INTERVENTO
LIVELLO INIDVIDUALE
• la capacità di autocontrollo • il pensiero critico e creativo, • l’autoefficacia regolatoria, • l’assertività, • la capacità di problem solving e decision making • il comportamento prosociale (Faggiano et al., 2008).
LIVELLO FAMILIARE
• lo stile educativo autorevole, che include l’importanza di avere frequenti e appropriati spazi di dialogo con i figli, di responsabilizzarli nelle incombenze domestiche, di implementare in generale regole e confini (Castrucci-Gerlach, 2006).
• alcune pratiche molto specifiche e concrete, quali il dare regole sul fumo e sull’alcol, visto che queste influiscono non solamente sul prevenire i comportamenti bersaglio, ma anche altri possibili comportamenti e rischi ad essi collegati (de Looze et al., 2012).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based VARIABILI OGGETTO DI INTERVENTO
LIVELLO CONTESTUALE
• atteggiamenti di non tolleranza della devianza
• politiche restrittive sull'utilizzo di sostanze • l'aumento deL prezzo delle sostanze legali
sono gli interventi normativi che risultano essere le principali variabili oggetto di intervento preventivo (Gallus et al., 2007; Tramacere et al., 2011).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Programmi evidence-based
CARATTERISTICHE DEI PROGRAMMI
DI SUCCESSO
• Programmi multidimensionali • Programmi a livello multiprofessionale • Programmi in età adolescenziale (periodo
sensibile all’uso di sostanze) • Integrazione programmi top-down (pianificati da
esperti) con programmi bottom-up (con il coinvolgimento diretto dei destinatari)
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Il programma UNPLUGGED
� Il programma Unplugged è un programma scolastico, basato su un approccio di influenza sociale comprensivo (comprehensive social influence approach);
� è costituito da 12 unità della durata di un’ora circa, suddivise in in tre parti;
� può essere somministrato dall’insegnante, dopo una formazione di 3 giorni.
� Scaricabile gratuitamente previa registrazione da www.eudap.net
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Il programma UNPLUGGED Prima parte: Conoscenze e attitudini
Unità 1: Introduzione
� Introduzione al programma e inizio di una riflessione sulle conoscenze disponibili sulledroghe.
Unità 2: Scelte- rischi e fattori di protezione
� Gli studenti imparano che vi sono diversi fattori che influenzano le persone nella scelta di usare droghe (effetti desiderati, aspettative sugli effetti della sostanza, fattori ambientali e personali).
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Il programma UNPLUGGED Prima parte: Conoscenze e attitudini
Unità 3: Droghe: essere informati
� Gli studenti imparano quali sono gli effetti positivi, quelli negativi e i rischi legati all’uso delle singole sostanze stupefacenti.
Unità 4: Fumare tabacco: essere informati � Gli studenti imparano quali sono gli effetti, con particolare
enfasi su quelli negativi, del fumo di tabacco; come gli effetti aspettati siano diversi da quelli reali e imparano che le conseguenze positive a breve termine spesso appaiono più importanti di quelle negative a lungo termine.
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Il programma UNPLUGGED Seconda parte: Sviluppo di capacità interpersonali
Unità 5: Le tue convinzioni, le regole che segui e le informazioni che hai: sono corrette?
� Gli studenti imparano ad essere critici verso le varie fonti di informazione e apprendono quali sono le differenze tra le proprie convinzioni e le conoscenze disponibili.
Unità 6: essere o non essere in un gruppo
� Gli studenti imparano a riconoscere quanto le proprie opinioni sono influenzate o vengono modificate dal gruppo e sperimentano come ci si sente quando si è esclusi dal gruppo, riflettendo su questa esperienza.
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Il programma UNPLUGGED Seconda parte: Sviluppo di capacità interpersonali
Unità 7: Esprimete voi stessi
� Gli studenti sono stimolati ad imparare a comunicare le proprie emozioni in modo adeguato, a distinguere tra la comunicazione verbale e non verbale, a sperimentare che comunicare è più che parlare.
Unità 8: Party tiger
� Gli studenti imparano a riconoscere e ad apprezzare le qualità positive dei propri compagni, ad accettare dei feedback positivi, a sperimentare come entrare in contatto con gli altri, come utilizzare modalità verbali e non per presentarsi agli altri.
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Il programma UNPLUGGED Terza parte: Sviluppo di capacità individuali
Unità 9: Alzati in piedi
� Gli studenti danno e ascoltano esempi di assertività, imparano a far riconoscere dagli altri le proprie ragioni, a sviluppare il rispetto delle ragioni e delle opinioni degli altri.
Unità 10: Apprendere nuove capacità
� Conversazioni tra pari sulle proprie difficoltà e sulle proprie emozioni, gli studenti imparano che le emozioni negative non sono né negative né pericolose, affrontano le proprie debolezze e i propri limiti in modo costruttivo.
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Il programma UNPLUGGED Terza parte: Sviluppo di capacità individuali
Unità 11: Risolvere i problemi e prendere le decisioni
� Gli studenti imparano tecniche specifiche per risolvere i loro problemi, imparano un pensiero creativo, imparano a fermarsi e a pensare quando ritrovano di fronte ad un problema piuttosto che reagire impulsivamente, imparano a distinguere tra effetti positivi a breve-medio termine e conseguenze negative a lungo termine delle varie azioni e comportamenti.
Unità 12: Stabilire gli obiettivi
� Gli studenti cercano di modificare gli obiettivi a lungo termine in obiettivi a medio termine, e gli viene richiesto di riflettere sulle opportunità di applicare nel loro individuale contesto ciò che hanno imparato nel corso e di esplorare situazioni e modalità per consolidare l’influenza positiva di queste lezioni sul gruppo classe.
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma
Il programma UNPLUGGED RIVOLTO AI GENITORI E AI PARI
L’intervento che coinvolge i genitori prevede che l’intervento di base è condotto oltre che sugli alunni anche sui loro genitori al di fuori dell’ambiente scolastico da un esperto, nell’intervento che coinvolge i pari, l’intervento di base è condotto da alcuni alunni, opportunamente formati in ogni classe con una supervisione minima da parte dell’insegnante.
prof. Mario Becciu - UPS/AIPRE/CRP Roma