2016 Urbanistica, per iniziare! On the begin of a talk on planning looking at the territory

URBANISTICAPROGETTAZIONE URBANA SOSTENIBILE

Luca Marescotti

Urbanistica, per iniziare! … osservando il territorio e interpretando il senso delle definizioni

DOI: 10.13140/RG.2.1.5069.9927

2015-2016 2° semestre

Luca Marescotti 2 / 64

IL SENSO DELLE PAROLETHE MEANING OF WORDS

Le lezioni seguono il libro di testo:

Luca Marescotti, Urbanistica. Fondamenti e teoria.

Nelle diapositive sono riportati estratti del testo



OSSERVANDO IL TERRITORIOLOOKING AT THE TERRITORY



La vita nelle città è esperienza urbana

L'abitare su questa terra è vivere in pace assieme agli “altri” e aver cura della terra: questa è l'esperienza

ambientale

Io sono l'altro


Firenze

FIRENZEQual era l'esperienza urbana dei cittadini di

quell'insediamento che sarebbe diventato

Firenze?

dalla carta nessuna spiegazione!



Firenze: demolizione del ghetto ebraico per predisporre la futura capitale d'Italia.

Poi fu scelta Roma, ma quale fu l'esperienza urbana dei fiorentini?









Il piano urbanistico si riassumeva nella rete stradale, nelle zone da demolire, ma l'esperienza umana riguarda i cittadini.

DI LORO RESTANO POCHE TRACCE

SPESSO LE LORO STORIE NON TROVARONO VOCI PER NARRARLE



Il 40% delle terre emerse è stato modificato dagli esseri umani, anche se solo lo 0,6% è suolo artificiale (*).

Il paesaggio è nello stesso tempo prodotto (ambiente costruito) e registro/archivio delle azioni

umane

SEGNI

[(*)Global Land Cover share 2014]



Consapevolezza delle criticità della questione urbana



“At least 600 million people in human settlements (cities, towns and villages) already live in health- and life-threatening situations, and almost 50 per cent ofthese are children. These concerns transcend the borders of developed and developing countries.”

[1996 UN-HABITAT / Istanbul Conference]



Consapevolezza dei limiti delle risorse ambientali



“La politica fornisce gli strumenti di controllo delle tecnologie e queste sono a loro volta strumenti di controllo dell’intero processo

di produzione del territorio. Il contesto in cui si realizza l’urbanistica non può che essere questo. Il controllo, dunque le

tecnologie di controllo, dell’intero processo “pianificazione–

programmazione–costruzione–manutenzione” è il requisito sostanziale per trasformare il destino in progetto, per garantire la

sopravvivenza del patrimonio ereditato, per offrire a tutte le comunità qualità nell’organizzazione territoriale nei termini di

sostenibilità ambientale, di libertà territoriale e di eguaglianza.”[LM 2008]



CULTURA POLITECNICAPerorazione per una cultura politecnica



«Malgrado la delicatissima e precaria condizione idrogeologica del paese, non si trova necessario avere nell’organico statale più di un paio di geologi, ma

nemmeno si ritengono prioritarie opere per consolidare il suolo, per irreggimentare le acque e per il rimboschimento. Le relazioni ministeriali e i

progetti di investimento restano senza risposta. Se la formazione degli urbanisti è trascurata, alla pianificazione del territorio si rinuncia, lasciando che i nodi da sciogliere si inglobino nel cemento che avanza sul territorio. Piani regionali e piani comprensoriali sono rimandati continuamente al futuro, per ora spetta

quindi soltanto ai piani comunali e alla partecipazione dei cittadini il compito di salvare il territorio e di rispondere ai bisogni sociali.»

[Marescotti 1980, p. 27]



«Una teoria scientifica è pertanto paragonabile a una complessa rete sospesa nello spazio. I suoi termini sono rappresentati dai nodi, mentre i fili colleganti questi

corrispondono, in parte, alle ipotesi fondamentali e derivative della teoria. L’intero sistema fluttua, per così dire, sul piano dell’osservazione, cui è ancorato mediante le regole interpretative. Queste possono venire concepite come fili non appartenenti alla

rete, ma tali che ne connettono alcuni punti con determinate zone del piano di osservazione. Grazie a siffatte connessioni interpretative, la rete risulta utilizzabile come teoria scientifica: da certi dati empirici è possibile risalire, mediante un filo

interpretativo, a qualche punto della rete teorica, e di qui procedere, attraverso definizioni e ipotesi, ad altri punti, dai quali, per mezzo di un altro filo interpretativo, si

può infine scendere al piano dell’osservazione.»

[Hempel 1970 la formazione dei concetti e delle teorie nelle scienze empiriche, p. 46-47.]



LA DEFINIZIONE DI URBANISTICAdizionari, storia, leggi

TOWN AND COUNTRY PLANNING DEFINITION

dictionaries, history, laws



Cerdá Ildfonso, Teoria generaI de la urbanización y applicación de sus principios y doctrinas a la reforma y ensanche de Barcelona, Instituto de Estudios Fiscales

- Editorial Ariel, Barcellona, 1968-1971, fac-simile (1867), 2 voll.



1859







Town and Country Act 1904

Town Planning Review 1910 (Liverpool)

RTPI The Royal Town Planning Institute 1914



Nell’Enciclopedia Italiana le voci generali che riguardano l’urbanistica sono essenzialmente tre: città, piano regolatore, urbanistica;

mentre piano e pianificazione sono riferiti espressamente all’economia. Nella voce urbanistica Luigi Piccinato ha scritto che

«il fine pratico dell’urbanistica è quello di dettare norme per l’organizzazione e il funzionamento di una vita urbana che sia a

un tempo bella, sana, comoda ed economica»


IL SENSO DELLE PAROLETHE MEANING OF WORDS … nella voce <urbanistica> di Luigi Piccinato trovo:

In primo luogo, quindi, l’espansione dell’industria e dei trasporti collettivi e privati che ha mutato i rapporti produttivi e il concetto di distanza su cui si basavano le città.

Mentre prima del XIX secolo gli interventi sulle città si fondavano sulla cultura rinascimentale, le innovazioni dell’età industriale rendono necessaria la soluzione di

questa continuità.

In secondo luogo, il nuovo modo di concepire la città è dimostrato in Francia dalle trasformazioni parigine attuate da Napoleone III e da George Eugène Haussmann

(1851-1870); in Austria dalla costruzione di edifici pubblici, privati e parchi lungo il Ring in sostituzione delle vecchie mura e dei bastioni (1855-1880) e dagli studi di Camillo Sitte ed infine, in Inghilterra dalla costruzione della prima città giardino a

Letchworth (1904).

In terzo luogo, i criteri operativi adottati fanno ritenere che l’urbanistica in senso moderno si discosti decisamente dal passato perché significa inquadramento

globale della città e non soltanto cultura architettonica edilizia e tecnica.



Enciclopedia Italiana, “piano regolatore”

Gustavo Giovannoni ribadisce il binomio di tecnica e arte:

«La sistemazione edilizia di una città e la previsione del suo sviluppo futuro rappresentano il tema del piano regolatore, cioè

l’opera concreta della tecnica e dell’arte urbanistica.»



Per Quaroni i compiti dell’urbanistica e del contenuto del piano urbanistico, risolvono i rapporti tra architettura e urbanistica. L’interesse dell’urbanistica si amplia dalla città al

territorio,riportando «i problemi dell’architettura alla loro vita primitiva».

L’urbanistica si fonda sulle ricerche sociali (codificazione dei comportamenti attraverso la sociologia) e sulla pianificazione economica e politica, dall’altro il piano

regolatore urbano diviene opera di architettura, redatto dai tecnici edilizi (gli architetti), a cui spetta il progetto artistico.



«Una città, architettonicamente, è un insieme di edifici: e i rapporti fra un edificio e l’altro non possono essere cristallizzati in una legge, né possono essere stabiliti da un superficiale piano

(...).

Secondo questa tendenza l’ideale da raggiungere è che una casa possa sorgere accanto all’altra, organicamente, come dettano le

esigenze del luogo e delle persone: si tratta solo di eliminare tutte le forze esterne -dalla speculazione edilizia fino al

disinteresse di chi redige un piano regolatore- che possono opporsi al legittimo desiderio di un uomo qualsiasi.»



Nel terzo aggiornamento all’Enciclopedia Italiana pubblicato nel 1961 Luigi Piccinato affrontare lo sviluppo dell’urbanistica:

«se la sfera dell’urbanistica si è vieppiù allargata passando dai termini della pianificazione urbana a quella della pianificazione rurale ed infine a quella dei piani regionali (...), si può affermare

che oggi essa si è diluita fino a quella più generale dell’organizzazione di tutto il suolo (...).

L’urbanistica dunque nelle sue varie manifestazioni, città, porti, edilizia, agricoltura, reti stradali, istituzioni, ecc., tende storicamente ad essere considerata una espressione

-poeticamente più o meno raggiunta- della cultura di una società»



Giovanni Astengo 1966 “Urbanistica” in Enciclopedia Universale dell’arte

Tre parti: nella prima è analizzato il significato di urbanistica e di città; nella seconda la trasformazione dello spazio urbano nella storia, fino all’individuazione delle fonti della concezione moderna della pianificazione e delle diverse tendenze; infine nella terza

parte sono indicate le prospettive future.

«la scienza che studia i fenomeni urbani in tutti i loro aspetti avendo come proprio fine la pianificazione del loro sviluppo

storico»


Amsterdam

AmsterdamIl primo piano di

Amsterdam fu predisposto nel 1607 da Staets e approvato nel 1609,

l'attuazione fu perseguita per decenni.



Amsterdam In seguito furono

approntati altri piani, mantendo il carattere unico

della pianificazione di Amsterdam, fino ai famosi

piani moderni: quello di Hendrik Petrus Maria von

Berlage del 1902, aggiornato nel 1917, e

quello dell’Ufficio Tecnico, redatto tra il 1928 e il 1935 sotto la guida di Cornelis

van Eesteren, che conosceva avanguardie

artistiche

e sviluppi teorici del Movimento Moderno.



«La definizione di arte e tecnica della costruzione della città, per lungo tempo accettata come semplice parafrasi dello Städtebau, suonava come

simmetrica della definizione accademica dell’arte e tecnica della costruzione di edifici (...) e denunciava, con tale parallelismo, una posizione concettuale

che riteneva l’urbanistica coincidente sostanzialmente con la stessa architettura, salvo, se mai, le differenze di scala, come se si trattasse di una

particolare categoria di architettura in grande, ricadendo così nell’ormai inattuale definizione, di arte urbana; al tempo stesso tale definizione,

assegnando all’urbanistica una ibrida natura di arte e tecnica, apriva una lunga serie di equivoci e di dispute sulla priorità dell’arte sulla tecnica o della

tecnica sull’arte o del modo di accompagnare e di adattare l’una all’altra.»[Bruno Zevi]



La questione urbanistica non è questione italiana.

Il panorama della «cultura urbanistica» negli altri paesi riflette le stesse condizioni

e gli stessi problemi, anche se con diversi accenti.



Hénard 1903.

Studi sulle trasformazioni di Parigi: l’allineamento interrotto del Boulevard à redans.



Di fronte alla rapida espansione delle industrie l’urbanistica resta inerte, anzi l’unica commessa di tipo industriale la si ritrova nel secolo dei lumi con il progetto studiato e

realizzato da Claude-Nicolas Ledoux tra il 1774 e 1776 per la città salina di Chaux presso Arc-et-Senans vicino a Besançon.

Per Werner Hofmann fu, tutto sommato, opera di architettura (Christian Norberg-Schulz la definirà prima città ideale dell’industrializzazione), né sarebbe nuovo parlare

della pianificazione estesa a tutto il territorio, una richiesta che già Boullée aveva avanzato per la Francia del XVIII secolo.





Le Corbusier 1922. Plan d’une ville contemporaine. Perspectives.

Disegni per l’esposizione del Salon d’Automne.

Per Hofmann, dunque, non sono quindi queste le innovazioni quanto piuttosto quelle di Le Corbusier sul contenuto funzionale delle città e sul recupero alla collettività di

spazi comunitari contro la privatizzazione di tutta l’area urbana, tipica del XIX secolo.



William L. C. Wheaton l’elemento cardine della pianificazione urbana sin dall’inizio della crescita della città è l’accessibilità del territorio per l’uso pubblico contrapposta

agli interessi privati.

Per Wheaton il movimento City Beautiful è fondamentale per i rapporti tra Stati Uniti ed Europa e il 1909 è l'anno chiave per l'urbanistica:

● Approvazione di Housing and Town Planning Act (legge sulla pianificazione edilizia e urbana), ● Pubblicazione del piano Burnham per Chicago (manifesto del movimento City Beatiful,

promosso dalla Camera di Commercio)● la prima conferenza statunitense sull’urbanistica

●



Burnham 1909. Il Piano per Chicago (Fonte: Bryn Mawr College).



Burnham 1909. Il Piano per Chicago (Fonte: Bryn Mawr College).



Il discorso si può ampliare, frugando nelle enciclopedie e nei vocabolari, nelle discipline (archeologia, diritto, diritto amministrativo, urbanistica) e nelle leggi.

Ma queste ultime, le leggi, sono cogenti, cioè normano il significato per tutti!

La serie non è lineare, mostra un processo continuo di modificazioni del significato teorico e operativo.



Si prenda per esempio il contesto legislativo italiano.

La legge urbanistica del 1942,

le integrazioni delle leggi nazionali negli anni sessanta e settanta (edilizia pubblica, legge ponte, riforma del suolo),

le leggi regionali degli anni settanta,

la riforma del Titolo V della Costituzione (2001) con l'urbanistica come materia residuale,

le leggi regionali degli anni successivi,

….


A proposito di Barcellona

Ecologia e pianificazione: Richard T. T. Forman, Urban Regions, Ecology and

Planning Beyond the City, Cambridge University Press, 2008

Consulente per la pianificazione strategica di Barcellona


Richard TT Forman, Urban Regions: Ecology and Planning Beyond the City, Cambridge University Press, Cambridge, 2008

Forman sostiene...Nel prossimo futuro l'urbanistica dovrà essere indirizzata soprattutto alla pianificazione della aree libere interne alle regioni urbane. Dal punto di vista di:

relazioni con l'ambiente [ecologia], valorizzazione delle risorse naturali, compensazione dell'urbanesimo.


FOUR RED THREADS IN FORMAN

“(1) urban regions, rather than cities or all-built metropolitan areas, are the key big objects today and in our future;

(2) natural systems, or simply nature, and human uses of them in an urban region are of major importance;

(3) all regional characteristics are changing, driven by growing populations, more cities, and diverse urbanization patterns;

(4) using principles and a rich array of existing solutions, society can significantly improve every distinctive urban region.”


(a) maintaining diverse productive agricultural landscapes on the best soils;

(b) concentrating rather than dispersing growth to reduce infrastructure and servicing costs;

(c) investing in key areas for nature protection and nature-based tourism;

(d) rethinking floodplain design to reduce flood-damage costs;

(e) targeting a handful of pollution sources, plus creating stormwater wetlands, to increase a scarce supply of costly clean water.

Urban Regions: Ecology and Planning Beyond the City

Linee d'azione


\

150-200 km

Forman's Urban Region


150-200 km

Ma questa è la dimensione della REGIONE LOMBARDIA, per intenderci


ON CHECKING FOR PLANNING PROCESSES

Capacità di pianificazione e di attuazione

In primo luogo: integrare i processi, normalmente separati in settori non

comunicanti

In secondo luogo: descrivere dettagliatamente i processi e le intersezioni



Roma 2001: la cura del ferro.

Il piano urbanistico proposta dalla giunta Veltroni e predisposto da Giuseppe Campos Venuti e Federico Oliva.

[Fonte: URBANISTICA, numero monografico]






SOCIETÀ UMANE E NICCHIA ECOLOGICA

Ritorniamo alla lezione precedente, quando si descrivevano i caratteri originali dello sviluppo umano nel Vicino Oriente ...


AMBIENTE E SOCIETÀ UMANE HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA

Il passaggio dal nomadismo “caccia e raccolta” alla stanzialità con la rivoluzione agricola, che avvenne 10-

12 millenni fa.

Il lavoro femminile selezionò le sementi e inventò l'agricoltura che permise l'accumulazione di risorse.

Dopo 4,5 millenni quel motore avviò la rivoluzione urbana. Diversi habitat nella mezzaluna fertile e diverse nicchie

ecologiche per lo sviluppo delle prime città.Le prime città moltiplicano la produttività sociale: sono le

megamacchine secondo Lewis Mumford.


Crescita umana e ambiente

La lettura del rapporto tra società umane e ambiente nella storia permette di

comprendere il significato di nicchia ecologica prima di passare alle unità di

paesaggio.


Mario Liverani 1988, cap. 2: I caratteri originali. Realtà ecologica e mappe mentali

Commistione, contaminazione e contatti tra le popolazioni in zone dotate di potenzialità e vocazioni diverse furono le basi del commercio (pp.28-36):

• La Mezzaluna Fertile non è terra omogenea.• Interfaccia, frontiera e nicchia ecologica e culturale caratterizzano la

nascita di città (resa possibile dalla disponibilità di eccedenze alimentari).• I rapporti centro periferia non sono dominio-sudditanza.• L'interpretazione dei documenti richiede la conoscenza di chi scrive e a chi

scrive (il messaggio è in funzione del ricevente). Il documento archeologico deve essere interpretato tramite ipotesi della organizzazione sociale.

• Instabilità dell'ambiente, alterazioni planetarie, sfruttamento delle risorse e collasso socio ambientale.


La Mezzaluna Fertile (Fertil Crescent) include il Tigri e l'Eufrate nella Mesopotamia e il Delta del Nilo in Egitto

La rivoluzione urbana inizia circa 5500 anni fa, matura e si sviluppa nell'arco di

mezzo millennio.

Le prime città antiche (come Ur, Uruk, Ebla) si differenziano dai villaggi

fortificati (come Gerico o Çatal Höyük) per l'organizzazione sociale e per il forte

rapporto città campagna.

In Mesopotamia e Egitto si sviluppano due modelli dello stato: città-stato e

territorio-stato.

[TPR numero del centenario, scaricabile]


villaggio & città / città-stato & territorio-stato


SOCIETÀ UMANE HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA

La rivoluzione industriale iniziò 250 anni fa in Inghilterra e in mezzo secolo si diffuse fino

all'Europa. In 150 coinvolse i centri dell'Occidente.

Oggi quella rivoluzione, ingigantita dalla potenza coinvolge l'intero mondo e diviene il motore

principale di un cambiamento epocale.

Dagli anni '50 è esplosa con una forza inaudita, è il passaggio dall'Olocene all'Antropocene.


SOCIETÀ UMANE HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA

GLI HABITAT SONO MOLTEPLICI E DIVERSI SULLA TERRA,

MA LA NICCHIA ECOLOGICA DEGLI UMANI è ORMAI LA TERRA INTERA


SOCIETÀ UMANE, URBANISTICA, HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA

RIPENSARE L'URBANISTICA

RIPROGRAMMARE IL NOSTRO MODO DI PENSARE


SOCIETÀ UMANE, URBANISTICA, HABITAT E NICCHIA ECOLOGICA

Un possibile percorso per approfondire le proprie conoscenze:

Richard T. T. Forman, - Landscape Ecology, 1986

- Land Mosaics: the Ecology of Landscapes and Regions, 2001 - Urban Ecology: Science of Cities, 2014

IMPARARE DALL'ECOLOGIA PER RIPROGRAMMARE IL NOSTRO MODO DI

PENSARE

Education

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