Le Strategie Di Coping

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Le strategie di copingElisabetta Crocetti Universit di Macerata [email protected]

Il coping

un processo: un individuo con le sue caratteristiche e la sua storia interagisce con una situazione stressante

Una rassegna storica degli studi sul coping (1)

S. Freud: difese psicologiche (es. repressione) A. Freud: meccanismi di difesa Anni 60: studio sul coping diventa autonomo dallo studio dei meccanismi di difesa Lazarus et al. (1974) Strategie centrate sul problema Strategie centrate sulle emozioni Poi fu individuata la Strategia di evitamento

Una rassegna storica degli studi sul coping (2)Coping come risposta a situazioni estreme Anni 70-80: attenzione allimportanza del contesto (pi che della personalit): coping come processo Anni 80-90: rinnovato interesse per i fattori di personalit

Il modello transazionale di Lazarus

Lewin C = f (P, A) Frydenberg C = f (P, S, pS)

Modello illustrato a pag. 97 di Le vie del benessere (vedi figura)

Modello integrato di Moos e SchaeferScopo: integrare approccio disposizionale (stili di coping) con approccio contestuale 4 categorie di base del coping:

Attivo cognitivo Attivo comportamentale Evitamento cognitivo Evitamento comportamentale

Modello dello stress psicosociale di Barbara Dohrenwend

Importanza di integrare vari livelli di intervento (servizi della comunit, ecc.)

Modello sociocontestuale del coping

Gli altri incidono nelle risposte di coping a vari livelli, fin dalla valutazione dellevento: Individuale solitaria Individuale parallela Relazionale indiretta Relazionale condivisa

Strategie di coping proattive

Influenzano leventualit che certi eventi accadano (Aspinwall e Taylor, 1997): Individuazione di un potenziale evento stressante Appraisal iniziale (me ne devo occupare?) Sforzi iniziali di coping Feedback

Tipi di strategie di coping

Strategie stabili/variabili Strategie funzionali/disfunzionali efficaci/non efficaci

Strategie di coping in adolescenza

La specificit delladolescenzaEsperienza della pubert Acquisizione del pensiero ipoteticodeduttivo Sviluppo sociale

Necessit di sviluppare la propria identit

Ricerche sul coping in adolescenza: lorientamento clinico (fine anni 60-primi anni 80 )

Poche ricerche condotte con adolescenti e centrate soprattutto su eventi fortemente stressanti (come la malattia o un lutto) che incidono sul normale percorso evolutivo

Ricerche sul coping in adolescenza: lorientamento evolutivo (met anni 80 fino ai giorni nostri)

Maggiore interesse al coping in adolescenza. Come fanno gli adolescenti ad affrontare i normali compiti evolutivi?

Il modello di Inge SeiffgeKrenke (1995)coping attivo (comprende le strategie dirette ad affrontare il problema, compresa la ricerca di sostegno sociale); coping interno (comprende le strategie che richiedono una riflessione sui problemi); coping di evitamento (comprende le risposte di ritiro dalla situazione).

Lapproccio fenomenologico di Erica Frydenberg (1997)soluzione del problema (comprende le strategie caratterizzate dal lavorare ai problemi che si presentano, rimanendo ottimisti, e fiduciosi); riferirsi ad altri (comprende strategie caratterizzate dal rivolgersi ad altri per un sostegno); coping non produttivo (raccoglie strategie di evitamento).

Lapproccio strategico della scuola di Tolosa (Tap et al.,1997)

Le strategie di coping riguardano tre ambiti: lambito comportamentale fa riferimento allinsieme dei processi mediante i quali gli individui gestiscono le azioni che mettono in atto per far fronte agli eventi problematici lambito cognitivo riguarda le informazioni che le persone raccolgono per fronteggiare le situazioni difficili lambito affettivo concerne linsieme delle reazioni emotive e dei sentimenti associati alla gestione degli eventi che si presentano

Lapproccio strategico della scuola di Tolosa (Tap et al.,1997)

Larticolazione dei tre ambiti permette di individuare quattro possibili strategie di coping Gli individui che adottano la strategia del controllo tendono a padroneggiare attivamente la situazione difficile, stabilendo degli obiettivi da raggiungere (controllo cognitivo), coordinando le proprie attivit (controllo comportamentale) ed evitando di lasciarsi prendere dal panico (controllo emotivo). Gli adolescenti che fanno ricorso alla strategie del sostegno sociale chiedono aiuto sia a persone competenti, per riceverne consigli e suggerimenti (sostegno informativo), sia a persone vicine per condividere con loro le proprie esperienze (sostegno affettivo) e per svolgere attivit per contenere lo stress (cooperazione per distrarsi). Gli individui che usano la strategia del rifiuto fanno finta che il problema non esista (negazione), si distraggono facendo altre attivit (distrazione) e hanno difficolt a descrivere i propri vissuti (alessitimia). Coloro che adottano la strategia del ritiro cercano di non pensare al problema (ritiro mentale), evitano la situazione difficile (ritiro comportamentale) e ricorrono ad altre attivit per non affrontarla (dipendenza).