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OROBIE BERGAMASCHE

Bergamo Estate 2009

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Bergamo Estate 2009

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OROBIE BERGAMASCHE

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Bergamo - Lombardia - Italia

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Bergamo

Bergamo - Orio al Serio

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Val Taleggio

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San Pellegrino Terme

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Val Taleggio

Valle Imagna

Gandino - Corpus Domini

Urgnano

San Pellegrino Terme

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Quando affermiamo che ci sono molte buone ragioni per una vacanza inBergamasca, sappiamo bene che esprimiamo una considerazione di parteperché noi amiamo questa terra e ci siamo impegnati a svilupparne il turi-smo. Ma in realtà si tratta di una affermazione onesta.Ce ne convinciamo noi stessi pensando semplicemente allo stupore cheogni volta ci prende per le vie intricate di Gandino o di Clusone, ché quandosi alzano gli occhi sui muri delle case capita sempre di intravedere tracce diaffreschi e sui portoni stemmi di antiche casate nobiliari, i cui uomini han-no consumato queste pietre, si sono mossi per queste vie e stanze. Buoneragioni per scegliere la Bergamasca.Il senso di contemplazione, quasi di timore che suscita la mole del GrandHotel di San Pellegrino, con quel suo sapore spettrale, con le grandi cupolee i fregi del liberty che parlano di lussi, di «belle époque», di gioia della vita efrivolezze. Il Grand Hotel e il Casinò di San Pellegrino in mezzo a quei colliche proteggono il paese, verde cupo contro l’azzurro del cielo. Villeggiaturadi collina, come a Clusone, villeggiatura termale come a Sant’Omobono,Trescore, Bracca, Gaverina.A un passo dalla montagna. La montagna bergamasca ci affascina sempre, ciriporta ogni volta più vicini a noi stessi. Le Prealpi e le Alpi Orobie.Dai colli dolci attorno a Bergamo ai duemila metri della cresta tormentatadell’Alben che sembra un castello delle streghe, alla imponenza splendidadel gruppo dell’Arera a 2500 metri, sopra la Valcanale, gola percorsa da abetie disseminata di antiche frazioncine dove si respira l’atmosfera più genui-namente alpina, dove d’estate si incontrano numerose mandrie e greggi. Epoi le regine delle Orobie con la Presolana, il Pizzo dei Tre Signori, il CornoStella, il Pizzo del Becco da un lato e dall’altro i grandi “tremila”, il Pizzodi Coca, il Redorta, lo Scais, con sentieri e laghetti e percorsi fra pascoli,ghiaioni, rocce la cui emozione è difficile da descrivere. Buone ragioni peruna villeggiatura in Bergamasca.E allora ci vengono in mente pinete e silenzi della Valle di Scalve, un lembodi terra all’estremo limite della provincia, che quando ci si arriva scendendodal Passo della Presolana o salendo dalla Via Mala sembra di perforare unadimensione diversa del tempo.Sono tutti luoghi dove un turismo discreto, un tempo soltanto di élite, esi-ste dal secolo scorso e pure da prima: San Pellegrino, Clusone, Passo dellaPresolana, Schilpario...Ci torna in mente il richiamo dell’acqua. Il piccolo e incantevole Lago diEndine, incassato fra le montagne, con i suoi canneti e i pescatori mime-tizzati dentro e le barche a remi che lo solcano pigramente tra le spondeverdi. Il Lago d’Iseo, il Sebino, con Lovere, Predore, Sarnico, patria dellanautica, la rara suggestione di Monte Isola, in mezzo al lago, l’isola lacustrepiù grande d’Europa.E poi i fiumi in certi tratti ancora godibili come il Brembo con il suo «lido»di Clanezzo, fra i resti di fortezze medievali.Potremmo parlare della bellezza della Bergamasca per ore, e riempire libridi ragioni per invitarvi a trascorrere una villeggiatura da noi.Un’idea potrete farvela leggendo quest’opuscolo.Un’idea migliore ve la farete venendoci di persona.

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Valle BrembanaValle Seriana Superiore

Valle di ScalveValle SerianaValle Imagna

SCHILPARIO, CIMON DELLA BAGOZZA

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Equitazione

Sci d’erba

Pattinaggio

BocciodromoBowling

Bob estivo

Aree protette

Pista tubby

Campeggio

Rifugio

Guardia medica

Pronto soccorso

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Bagni termali

Discoteca/night club

Volo a vela

Itinerari cicloturistici

Tennis

Golf, Minigolf

Piscina

Vela

Windsurf

Cinematografo

Informazioni TuristicheUfficio I.A.T.

Vestigia storiche

Museo

Parco naturale

Canoa, canottaggio,kayak, rafting, hydrospeed

Curiosità

Pesca

Tiro a segnoo al piattello

Scuola di roccia

Passeggiate, escursioni,ascensioni

Deltaplano, parapendio

Specialità gastronomiche

Soccorso Alpino

Corpo soccorso Alpino

Soccorso Eliolombardia

Sci acquatico

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UFFICIO I.A.T. BERGAMO ALTAVia Gombito 13, - 24129 BERGAMOTel. 035.242.226 - Fax 035.242.994www.comune.bergamo.it - [email protected]

UFFICIO I.A.T. BERGAMO BASSAPiazzale Marconi - 24100 BERGAMOTel. 035.210.204 - Fax 035.230.184www.comune.bergamo.it - [email protected]

UFFICIO I.A.T DI VALLE BREMBANAVia S. Carlo 4 - 24016 S. PELLEGRINO TERMETel. 0345.23.344 - 0345.21.020 - Fax 0345.23.344 - 0345.21.020www.vallebrembana.com - [email protected]

UFFICIO I.A.T. DELL’ALTOPIANO DI SELVINO-AVIATICOC.so Milano, 19 - 24020 SELVINOTel. 035.765.959 - Fax 035.765.928www.comunediselvino.it - [email protected]

UFFICIO TURISTICO ALTO SEBINOPiazza XIII Martiri - 24065 LOVERETel. 035.962.178 - Fax 035.962.525www.comune.lovere.bg.it - [email protected]

UFFICIO I.A.T. BASSO SEBINOVia Lantieri, 6 - 24067 SARNICOTel. 035.910.900 - Fax 035.4261.334www.comune.sarnico.bg.it - [email protected] - [email protected]

UFFICIO I.A.T. VALCAVALLINAVia Suardi, 20 - 24069 TRESCORETel. 035.944.777 - Fax 035.944.777www.prolocotrescore.it - [email protected]

UFFICIO I.A.T. MARTINENGO e ComprensorioVia Tadino - 24047 MARTINENGOTel. 0363.986.031 (pro loco) - 0363.986.006 (Municipio)Fax [email protected] - [email protected]

UFFICIO I.A.T. TREVIGLIO e ComprensorioPiazza Cameroni 3 - 24047 TREVIGLIOTel. 0363.45.466 - Fax 0363.59.5559www.prolocotreviglio.it - [email protected]

UFFICIO I.A.T. SOTTO IL MONTE-ISOLA BERGAMASCAVia IV Novembre 1 - 24039 SOTTO IL MONTETel. 035.4376.798 - Fax 035.4375.239www.isolabergamasca.org - [email protected]

UFFICIO I.A.T. DEGLI ALMENNOVia Papa Giovanni XXIII - 24030 ALMENNO SAN BARTOLOMEOTel. 035.548.634 - Fax 035.548.634www.iatvalleimagna.com - [email protected]

UFFICI INFORMAZIONE

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Isola di Fondra, Piazzatorre

Alpe Corte, Baita Armentarga, Benigni, Ca’ San Marco,F.lli Calvi, F.lli Longo, Gherardi, Laghi Gemelli

Piazza Brembana,S. Giovanni Bianco, Zogno

S. Giovanni Bianco

S. Pellegrino Terme

Carona, Foppolo, Moio de’ Calvi, Piazzatorre, PiazzaBrembana, S. Pellegrino Terme, Valleve, ZognoCarona, Piazzatorre,S. Pellegrino Terme, Valtorta, Zogno

S. Pellegrino Terme

Averara, Camerata, Ubiale-Clanezzo, Cusio, PiazzaBrembana, S. Brigida, S. Giovanni Bianco,S. Pellegrino Terme, Sedrina, Valtorta, Zogno,Isola di Fondra,

Casa dell’Arlecchino (Oneta)Museo Etnografico di Valtorta e di Zogno

Parco Naturale Regionale delle Orobie

Fiume Brembo: Torrenti Ambria, Antea, Brembilla,Enna, Imagna, Pascante, Stabina, Val Mora

Moio de’ Calvi, Piazza Brembana, S. Pellegrino Terme

Foppolo, Isola di Fondra, Piazzatorre

Branzi, Piazza Brembana, S. BrigidaS. Pellegrino Terme

S. Giovanni Bianco, S. Pellegrino Terme,Sedrina, Ubiale-Clanezzo, ZognoPolenta taragna, formaggio Branzi,Formai de Mut

Pizzo Tre Signori, Pizzo del Diavolo,Passi del Branchino e del PublinoLenna, S. Pellegrino Terme,Zogno (palestra di arrampicata)

Carona, Foppolo, Valleve

Valbrembo

Branzi, Camerata, Carona, Cusio, Foppolo,Isola di Fondra, Olmo al Brembo, Piazzatorre,Roncobello, S. Brigida, S. Giovanni Bianco,S. Pellegrino Terme, Sedrina, Zogno

Foppolo, S. Pellegrino Terme

Foppolo, S. Pellegrino Terme

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© copyright by bolzano

VALLEBREMBANABREMBANA

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VALLE BREMBANA

LodiCrema

VALBONDIONE

COLERESPIAZZI

LIZZOLA

GROMO

ARDESIO

AZZONE

ValCamonica

SCHILPARIO

OLTRE-SENDA

CLUS0NE

PONTENOSSA

MONTEPORA

GANDINO

LEFFEENDINE

ONETACOLZATE

BRACCA

SERINA

OLTRE IL COLLE

SELVINO

CENE

GAVERINATerme MONASTEROLO

del Castello

Lago diEndine

ZOGNOSEDRINA

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D'ALME'

GEROSA

VALCAVA

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FUIPIANO

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PassoS. Marco

CUSIOORNICA

VALTORTA

LENNA

RONCOBELLO

PIAZZATORRE

CARONA

BRANZI

FOPPOLO

VALCANALE

Malpaga

MARTINENGO

ROMANOdi LombardiaCARAVAGGI O

MILANO

MILANO

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SOTTO IL MONTEGIOVANNI XXIII TRESCORE

BALNEARIO

SARNICOBERGAMO

Rovato Brescia

VERONA

OLMO ALBREMBO

SAN SIMONE

ValCamonica

Passo delVivione

Passo dellaPresolana

VILMINORE

Lagod'Iseo

Monte Isola

LOVERE

LeccoTALEGGIOVEDESETA

ROTAImagna

TREVIGLIO

S. GIOVANNIBianco CASTIONE

d. PresolanaPEGHERA

BREMBILLA

S. PELLEGRINOTerme

SAN GIOVANNI BIANCO

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S cavata dal fiume Brembo, lavalle diventa presto piuttosto

impervia, incassata, di sapore alpi-no e di non facile accesso e in que-sto si differenzia notevolmente dal-la più dolce e aperta Valle Seriana.Il fiume Brembo presenta una por-tata d’acqua ben superiore a quel-la del Serio e questa è la ragione,unitamente al fatto che i prelieviavvengono in minore misura, percui il corso d’acqua risulta normal-mente più ricco del fratello. La Val-le Brembana parte subito mostran-do paesaggi scoscesi e impervi, macontinuando a percorrerla verso lesue origini si incontrano improv-vise aperture, magnifiche e ampieconche, nuovi restringimenti equindi il frastagliarsi in numero-

se convalli. Biglietti da visita dellavalle possono venire consideratiVilla d’Almè e soprattutto Almennoe Clanezzo, località poste al confi-ne tra la Valle Brembana e la ValleImagna.Qui il paesaggio è ancora collinare,ma ben presto diviene roccioso. Aquindici chilometri da Bergamosi trova Sedrina che è consideratoil primo comune davvero apparte-nente alla Valle Brembana. Siamoal principio, eppure la valle si pre-senta già scoscesa, con pareti roc-ciose, e il Brembo scorre in fondoa un dirupo.A Sedrina il visitatore può soffer-marsi a visitare la chiesa con lafacciata progettata dall’architettoMauro Codussi nel XV secolo.All’interno una pala d’altare diLorenzo Lotto. Poco oltre l’abita-to di Sedrina si arriva ad uno deipunti più caratteristici di tutta laVal Brembana: ci troviamo ai Pon-ti di Sedrina, il luogo dove la ValleBrembilla confluisce nella ValleBrembana in uno scenario di roc-ce e pareti strapiombanti unite daquattro ponti di epoca diversa. DiSedrina fu il Pacì Paciana, il piùfamoso brigante della Bergamasca,figura leggendaria vissuta nel XVIIIsecolo.Oltre Sedrina proseguiamo versoZogno, piccola capitale ammini-strativa ed economica della ValleBrembana. Lungo la strada sullanostra sinistra l’ingresso alle Grot-te delle Meraviglie, vera e propriaattrazione, i cui androni naturalisono tappezzati di stalattiti e stalag-miti sognanti.Zogno è il paese più popolato dellavalle con i suoi ottomila abitanti.Nel centro storico alcune antichebotteghe e palazzi tra i quali quelloappartenuto a Bortolo Belotti, sto-rico e uomo politico bergamasco.A Zogno tappa d’obbligo per unavisita è il Museo della Valle dovesono custoditi circa cinquemila og-

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getti che testimoniano l’evoluzionedella civiltà della valle nel corsodei secoli.In una sezione del museo sono con-servati reperti archeologici scoper-ti in alcune grotte della zona: Busade l’Andrea, Busa de l’Edera, Busadel Pusù, in prossimità dei Pontidi Sedrina. Le caverne rappresen-tavano tombe nell’età del bronzo,dove si sono rintracciate ossa e restiumani oltre a utensili. Da segnalarealcune belle frazioncine del paesecome Endenna, Somendenna, Sta-bello, Poscante, luoghi di grandetranquillità tra prati e boschi, idealiper vacanze rilassanti. Oltre que-sto grande anfiteatro verde la valletorna a restringersi e la strada, co-steggiando il Brembo, arriva allacapitale turistica, San PellegrinoTerme, di cui parleremo successi-vamente.Oltre San Pellegrino, sulla destra,la salita che conduce a Dossena, amille metri sul livello del mare inuna posizione felice, con circa no-vecento abitanti.Un gioiello d’arte è la chiesa par-rocchiale dedicata a San Giovanni

Battista con all’interno due grandipolittici, uno attribuito a Palma ilVecchio e l’altro a Francesco Rizzodi Santa Croce. Sempre nella chie-sa si trovano dipinti di Carlo Cere-sa, Paolo Veronese, Rubens e vieneconservata una croce processionalein argento dorato del XVI secolo,che è fra le più preziose della Ber-gamasca. A Dossena si dà vita al piùimportante carnevale contadinodella nostra provincia. Torniamoa valle e riprendiamo a inoltrar-ci fino a incontrare San GiovanniBianco a circa trenta chilometri daBergamo, forse il paese più anticoe più ricco di storia della valle. ASan Giovanni Bianco e a Cornellodei Tasso dedicheremo una piccolasezione a parte. Proseguendo in-contriamo lo svincolo per la ValleTaleggio (capitolo a parte) e quindiCamerata Cornello, nota proprioper la frazione Cornello dei Tasso,antico borgo rimasto come era du-rante il medioevo, patria della cele-bre famiglia che inventò il serviziopostale a partire dal XIII secolo eda cui nacque anche il famoso Tor-quato Tasso.Continuiamo il nostro percorsoverso il cuore dell’Alta Valle Brem-bana e raggiungiamo Lenna chesorge sui 560 metri di quota allaconfluenza dei due rami del Brem-bo che scendono rispettivamenteda Olmo e da Fondra.La valle in questo punto si apre inuna piccola piana dove sonnecchiaun bel laghetto artificiale circonda-to da boschi di abeti. La chiesa par-rocchiale dalla facciata neogoticaospita numerose opere d’arte. Len-na diede i natali all’architetto quat-trocentesco Mauro Codussi.A Lenna la valle si dirama in variedirezioni: una sale verso Branzie quindi giunge a Carona e Fop-polo, un’altra piega verso PiazzaBrembana.Da Piazza Brembana altre dira-mazioni conducono a Valtorta, al

PONTI DI SEDRINA

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Passo di San Marco, a Cusio con ilMonte Avaro. Prendiamo il ramoche sale verso Carona e Foppolo eincontriamo il piccolo comune diValnegra con soli 230 abitanti, allefalde del Monte Torcola a 581 metrisul livello del mare.A 650 metri sul livello del mare sitrova Moio deí Calvi (circa due-cento abitanti), località che diedei natali ai quattro fratelli Calvi, tredei quali periti tragicamente nellaGrande Guerra ed uno sull’Ada-mello.Nel centro del paese alcuni caseg-giati conservano le loro caratteri-stiche antiche, risalgono al 1300, eraffigurano bene l’architettura ru-stica. Nel paese si conservano anco-ra edifici di stile veneziano risalential Cinquecento e Seicento. La chie-sa parrocchiale, del Quattrocento, èdedicata a San Mattia.Proseguendo si incontra un biviocon una strada sulla destra che con-duce alla Valsecca, in cui si trovanogli abitati di Bordogna, Baresi, ilpaese di Roncobello e Capovalle.Si tratta di una valle incantevole,scavata dal torrente Valsecca checonserva abitati rustici in buona

parte rimasti autentici, caratteri-stici. Roncobello fu uno dei primiluoghi della Val Brembana ad esserescoperto dalla villeggiatura propriograzie alla grande bellezza del pae-saggio in cui è immerso.Da segnalare la bellezza rustica eaustera di Capovalle, villaggio or-mai abbandonato di antiche case.Da Capovalle è possibile raggiun-gere il Passo del Lago Branchino equindi scendere in una bella escur-sione al Rifugio Alpe Corte: ci tro-viamo in piena Valle Seriana.Altra escursione è quella che con-duce al Passo dei Laghi Gemelli equindi al rifugio omonimo. Altrainteressante escursione è quellache porta alla Cima di Menna (2300metri).Il paese successivo è composto dadue nuclei, Fondra e Trabuchello,che formano il comune di Isola diFondra, un piccolo nucleo di circa180 abitanti. Isola di Fondra vivevadell’attività mineraria ed era notoper la produzione di chiodi.Da Isola di Fondra sono possibilinumerose e interessanti passeg-giate lungo mulattiere che condu-cono in luoghi incantevoli come le

CORNELLO DEI TASSO

VALLE BREMBANA

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frazioncine sulle pendici del MonteTorcola (1636 m): Foppa, Cornelli,Forcella, Pusdosso, attorno ai millemetri di quota. Altre gite quelle checonducono ai Tre Pizzi (2216 me-tri), al Monte Pietra Quadra a 2356metri lungo verdi vallate. Segnalia-mo anche la salita al Pizzo Badile(2044 m) con il passo di Monte Col-le che scende a Valleve.Eccoci arrivati a Branzi (870 m- 850 ab.); centro importante diquesta parte di valle, noto per il suo

formaggio, alla confluenza del tor-rente Borleggia con il Brembo, è ilpaese più popolato fino al terminedella valle. Branzi è meta di un mas-siccio turismo dovuto soprattuttoall’incantevole posizione del paese,in mezzo a grandi montagne, a duepassi dalla meravigliosa conca deiLaghi Gemelli. Branzi ha sviluppa-to anche un turismo invernale ba-sato sulla bella pista di fondo dellaGardata. Altra attività che rendenota Branzi è l’estrazione della pie-tra di ardesia, da cui si traggono lecaratteristiche piode dei tetti dellecase di montagna.Molto suggestive le passeggiate dicui possono godere i villeggianti.Anzitutto quella che in circa dueore e mezza conduce ai Laghi Ge-melli seguendo l’incantevole ValBorleggia e toccando il Lago delleCasere e il Lago Marcio.Dai Laghi Gemelli sono quindipossibili interessanti escursioni alPizzo del Becco, al Passo di Aviasco,alla Valle dei Frati. Ai Gemelli ci sicongiunge anche al celebre Sentie-ro delle Orobie. Possibili da Branzianche escursioni al Monte del To-nale (2425 m) seguendo la ValleScura e la Val Carnera. Altra gita èquella che conduce al Pizzo Vacca(1914 m) toccando la Baita Tabia.Ci stiamo avvicinando alla testatadella valle.Oltre Branzi troviamo il bivio perCarona (1110 m - 450 ab.) impor-tante non solo per il turismo esti-vo, ma anche per quello invernaleche sfrutta numerosi impianti sci-istici. Il paesino offre un bel lagoartificiale, alcune testimonianzestoriche come la chiesina seicente-sca di San Gottardo nella bella, ca-ratteristica frazioncina di Pagliari,posta sulla strada carrozzabile,ma sterrata, che conduce fino alladiga del Lago di Fregabolgia e poial Rifugio Calvi. Poco oltre Paglia-ri si ammira una cascata formatadal torrente che scende dalla Val-SAN PELLEGRINO TERME

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VALLE BREMBANA

CASINÒ DI SAN PELLEGRINO

le Sambuzza. È questa una dellepasseggiate più piacevoli che offrela montagna bergamasca: si parteappena dopo la cascata in localitàForcella, si percorre l’amena valleSambuzza fino al laghetto omoni-mo (2085 m) e da lì si sale al Passodi Publino (2368 m), al confine conla Valtellina.Da Carona le passeggiate tuttaviapiù frequentate sono quelle checonducono ai Laghi Gemelli, alRifugio Longo, ma soprattutto allaConca del Rifugio Calvi, punto dipartenza per indimenticabili pas-seggiate ed escursioni al Pizzo delDiavolo, al Passo di Valsecca (lun-go il Sentiero delle Orobie), MonteMadonnino, Cabianca e numerosialtri. Torniamo al bivio e risaliamola valle fino a Valleve a 1141 metricon circa 170 abitanti. La chiesaparrocchiale conserva opere diCarlo Ceresa, Gian Paolo Cavagnae Antonio Cifrondi. Da segnalareanche la seicentesca chiesetta diSan Rocco. Valleve offre ai villeg-gianti numerose passeggiate, quel-la che conduce al Monte Pegherolo(2369 m), al Monte Cavallo (2223m), al Pizzo del Vescovo (2175 m).Da Valleve in pochi chilometri siraggiunge la fredda Conca di SanSimone, una delle località sciisti-che della Bergamasca dove lo sportbianco è praticato per un notevolenumero di mesi proprio grazie alparticolare clima. Lasciamo Valle-ve e saliamo fino alla testata dellavalle dove sorge Foppolo, anticominuscolo nucleo di contadini emandriani convertitosi, con suc-cesso, al turismo.Foppolo, a 1515 metri, rappresentail comune più elevato in quota del-la nostra provincia, è meta di unturismo internazionale, d’invernooffre un ricco comprensorio scii-stico, mentre d’estate garantisceun clima fresco, panorami verdi,quiete, e la possibilità di numero-se escursioni. Ne citiamo alcune:

Monte Toro (2525 m), Corno Stella(2620 m), Monte Cadelle (2483 m).Scendendo dal Passo del Porcile(2290 m) si giunge in Valtellina aiLaghi del Porcile (2095 m). Bello elungo anche il sentiero che portada Foppolo alla Casera di Carisole,e quindi alla Val Sambuzza.Tornando verso Lenna si prendela strada che porta verso l’altrogrande ramo della Valle Brembana,quello che sale a Piazza Brembana,quindi a Olmo al Brembo per poidiramarsi ulteriormente. PiazzaBrembana è la piccola capitale deirami occidentali della valle, con-ta circa mille abitanti ed è postaa 553 metri sul livello del mare.

RIFUGIO LONGO

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Ogni anno a settembre vi si svolgela grande rassegna del Formai deMut, pregevole prodotto caseariodella valle.Alcuni scorci del paese sono anco-ra intatti e ricordano le rustiche,antiche architetture di valle. Ri-cordiamo il Palazzo Comunale, lachiesa che conserva un politticodi Lattanzio da Rimini e sculturelignee di Andrea Fantoni, la chiesadi San Bernardino del Seicento.Il paese è meta di un buon afflussodi villeggianti, durante l’estate, chegodono della quiete e tranquillitàdi questi posti. Tra le passeggiate,quelle al Monte Torcola (1636 m) eal Pizzo Badile (2044 m).Olmo al Brembo (556 m - 560 ab.)si trova alla confluenza delle valliStabina e Averara con il ramo occi-dentale del Brembo.Nel centro storico del paese, chesi affaccia su un bella piazzettadi atmosfera medievale, esistonoancora le antiche case in pietralocale squadrata. Si incontrano,tra vicoletti e piccoli porticati, an-goli suggestivi. Da segnalare, nellafrazione di Cugno, la chiesa di SanPietro risalente al XIV secolo.Da Olmo si dipartono tre rami del-

la Valle Brembana che culminanorispettivamente a Valtorta, a Cu-sio (Piani dell’Avaro) e a Mezzoldocon il Passo di San Marco. Il primoramo è quello della Valle Stabinache tocca il comune di Cassiglio(602 m - 135 ab.), minuscolo paesecon la chiesa di San Bartolomeorisalente al XV secolo e quindi ri-maneggiata.Da segnalare la Danza Macabradipinta su una parete della CasaMilesi, risalente al XVII secolo. DaCassiglio parte il Sentiero delleOrobie occidentali, affascinantepercorso che in ottanta chilome-tri, attraverso sei rifugi, conducefino al Calvi e quindi all’innestocon il Sentiero delle Orobie clas-sico. Passeggiate da Cassiglio alRifugio Cazzaniga (1889 m), alPasso di Baciamorti a 1540 metriche congiunge con la Val Taleggio,quindi al Pizzo Baciamorti (2009m), al Monte Venturosa (1993 m) eal Monte Aralalta (2020 m).Ornica (922 m - 300 ab.) è un al-tro paesin o di villeggiatura estiva,punto di partenza per alcune trale più interessanti escursioni del-la Valle Brembana. Nella parroc-chiale un bellissimo polittico del

MEZZOLDO, PASSO SAN MARCO

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Cinquecento e l’altare maggiorein legno intagliato appartenentealla stessa epoca. Nella sacrestiaaffreschi del 1485 eseguiti da An-gelo da Averara. Meta classica daOrnica è la montagna principe ditutta la Valle Brembana, il Pizzodei Tre Signori, splendido massic-cio che culmina a 2554 m. Altrapasseggiata alla cima del Camisoloa 2157 metri.Valtorta (935 m - 350 ab.) sorgealla testata della Valle Stabina, per-corsa dall’omonimo torrente.Negli ultimi anni si è sviluppatoanche come importante stazionesciistica in collegamento con laValsassina e in particolare con iPiani di Bobbio.Nella parrocchiale sono conservatidue polittici in scomparti risalential XV secolo. Nella frazione dellaTorre da segnalare la bella chieset-ta romanica. All’interno interes-santi affreschi del XV secolo.Da Valtorta è possibile unirsi alSentiero delle Orobie Occidentaliraggiungendo il Rifugio Cazzanigao il Rifugio Grassi; altre splendidepasseggiate nel verde e nelle pinetefino alla Baita Ceresola (1600 m),

al Pizzo dei Tre Signori, ai Piani diBobbio in Valsassina. Torniamo adOlmo al Brembo e imbocchiamo ilramo che sale fino a Cusio e ai Pia-ni dell’Avaro.Incontriamo la celebre contrada diAverara (650 m - 400 ab.) dove untempo transitava la Strada dei Mer-canti che raggiungeva il Passo diSan Marco. Ancora oggi restano levestigia di quei tempi, e sono testi-monianze splendide. Assolutamen-te da visitare la via porticata, dove imercanti sostavano prima dell’ul-tima difficile salita. Ancora oggi siammira l’architettura e si osserva-no gli affreschi che l’adornavano.Nella chiesa parrocchiale, sulla fac-ciata e sotto il porticato, affreschi diSimone Baschenis, della celebre fa-miglia di pittori noti a livello inter-nazionale, ma soprattutto da nonperdere una visita alla frazioncinadi Redivo intorno all’antica chiesadi San Pantaleone con il campani-le romanico. Nei pressi si trova lacelebre dogana veneta con la suaparticolare architettura e le curiosescale esterne in legno. Suggestivaanche la frazione di Valmoresca.Più avanti incontriamo Santa Bri-

VALLE BREMBANA

CUSIO, LAGO PONTERANICA

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gida (805 m - 680 ab.) che conservaancora l’antica parrocchiale dellafrazione Foppa costruita intorno almille, con testimonianze della suaantichità tra cui gli affreschi risa-lenti al 1400.Nell’oratorio di San Lorenzo si con-serva una lapide in cui si ricordaFlavia, donna morta nel 435 dopoCristo. La zona è ricca di cave digesso. Passeggiate al Monte Avaro(2088 m), alla Collina di Santa Cro-ce (1718 m), al Monte Disner (1330m) da cui poi si scende in Valle Sta-bina. Alla testata di questo settoredella Valle Brembana si trova il pae-sino di Cusio, (1050 m - 400 ab.).Cusio non è solo meta di villeggia-tura estiva ma ha sviluppato anche

il turismo invernale grazie allosfruttamento dei Piani dell’Avaro,zona di grande interesse sia per ivilleggianti che per l’antica attivi-tà contadina: i piani offrono deglisplendidi pascoli verdi posti a 1700m di quota. Da visitare il piccolooratorio della Maddalena con sug-gestivi affreschi trecenteschi.Interessante anche il cuore anticodel paese con la sede della doganaveneta e alcuni caseggiati risalential 1200. Da Cusio belle passeggia-te ai Piani dell’Avaro (serviti dauna carrozzabile), ai Laghetti diPonteranica, a Cà San Marco, alPizzo dei Tre Signori e al Pizzo diTrona (2510 m), al Pizzo di Cusio(1466 m).Eccoci di nuovo a Olmo pronti a in-traprendere il terzo ramo che con-duce fino al Passo di San Marco e dilà in Valtellina.Primo paese che incontriamo èPiazzolo (700 m - 120 ab.), minu-scolo centro agricolo e di villeggia-tura, immerso nel verde, con pia-cevoli escursioni al Monte Torcola(1636 m) e da qui all’altro ramodella valle scendendo verso Fondrae a Branzi. Salite anche al MonteZuccone (1506 m) e al Monte Faino(1562 m).Piazzatorre (860 m - 490 ab.) loca-lità turisticamente più sviluppatadell’Alta Valle Brembana, a circacinquanta chilometri da Bergamo,con diversi impianti sciistici e unapista coperta di pattinaggio. DaPiazzatorre partono numerose pia-cevoli escursioni al Monte Torcola,al Monte Secco (2293 m), al For-colino di Torcola (1856 m), passoche conduce a Branzi, al Costone(1565 m).Ultimo paese di questo ramo è Mez-zoldo (830 m - 339 ab.).Mezzoldo è una località sviluppataturisticamente che ospita testimo-nianze storiche come la doganasettecentesca con la facciata affre-scata, le numerose case rustiche inORNICA, BORGO ANTICO

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pietra ricavata dalla roccia che con-tribuisce a inserire naturalmentequesto antico borgo nel paesaggiomontano. Nel porticato della par-rocchiale un affresco del 1522.All’interno una pala centrale d’alta-re di Lattanzio da Rimini. La stradacarrozzabile prosegue oltre Mez-zoldo fino all’incantevole localitàdi Ponte dell’Acqua con il RifugioMadonna delle Nevi e quindi sale fi-no al Rifugio Cà San Marco e poi alPasso di San Marco con la discesa inValtellina. Sono luoghi che si pos-sono raggiungere in auto o a piedilungo sentieri e attraverso l’anticamulattiera detta Via Priula, fattacostruire dalla Repubblica Venetaper favorire i rapporti con la Valtel-lina e la Svizzera.Il Rifugio di Cà San Marco possiedeuna straordinaria capacità sugge-stiva dettata dalla pietra di rocciacon cui è costruito, dalle volte mas-sicce delle sue stanze, dalla fontananell’androne interno, tutti elemen-ti che raccontano dell’antica storiadi questo edificio nato come postodi frontiera tra la Repubblica di Ve-nezia e la Valtellina.Da Mezzoldo e dal Passo di San

Marco partono passeggiate indi-menticabili al Monte Ponteranica(2378 m), al Passo di Verrobbio (a2026 m con le fortificazioni dellaPrima Guerra Mondiale), al LagoPescegallo (1862 m) e quindi a Ge-rola, in Valtellina, al Monte Tartano(2292 m).

VALLE BREMBANA

PORTICI DI AVERARA

AVERARA, CASA REDIVO

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Oltre il Colle

S. Giovanni Bianco

Bracca

Oltre il Colle, Serina

Oltre il Colle, Serina

Algua, Costa Serina, Serina, Dossena

Sentiero dei FioriGiardino Botanico Arera

Parco Naturale Regionale delle Orobie

Torrenti: Ambria e Antea

Poligono di tiro a Serina

Cornalba, Oltre il Colle

Polenta e coniglio, polenta e osei, casonsei

Cornalba (free climbing)

Oltre il Colle, Serina

Algua, Cornalba, Costa Serina, Dossena, Oltre il Colle, Serina

Serina

Orrido di Bracca

Oltre il Colle, Serina

Serina

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© copyright by bolzano

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VALLESERINASERINA

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VALLE SERINA

LodiCrema

VALBONDIONE

COLERESPIAZZI

LIZZOLA

GROMO

ARDESIO

AZZONE

ValCamonica

SCHILPARIO

OLTRE-SENDA

CLUS0NE

PONTENOSSA

MONTEPORA

GANDINO

LEFFEENDINE

ONETACOLZATE

BRACCA

SERINA

OLTRE IL COLLE

SELVINO

CENE

GAVERINATerme MONASTEROLO

del Castello

Lago diEndine

ZOGNOSEDRINA

ALZANO L.VILLA

D'ALME'

GEROSA

VALCAVA

COSTAImagna

FUIPIANO

ALMENNOS. Salvatore

Valtellin a

PassoS. Marco

CUSIOORNICA

VALTORTA

LENNA

RONCOBELLO

PIAZZATORRE

CARONA

BRANZI

FOPPOLO

VALCANALE

Malpaga

MARTINENGO

ROMANOdi LombardiaCARAVAGGI O

MILANO

MILANO

DALMINE

SOTTO IL MONTEGIOVANNI XXIII TRESCORE

BALNEARIO

SARNICOBERGAMO

Rovato Brescia

VERONA

OLMO ALBREMBO

SAN SIMONE

ValCamonica

Passo delVivione

Passo dellaPresolana

VILMINORE

Lagod'Iseo

Monte Isola

LOVERE

LeccoTALEGGIOVEDESETA

ROTAImagna

TREVIGLIO

S. GIOVANNIBianco CASTIONE

d. PresolanaPEGHERA

BREMBILLA

S. PELLEGRINOTerme

SERINA

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D a Zogno si piega sulla destra,salendo, e ci si immette in una

sorta di tunnel tra le montagne, pa-reti scure, dirupi, roccia viva scavatadove transita la strada accanto ad untorrente. Una gola paurosa, al puntoda essere definita orrido.È il biglietto da visita contraddit-torio di una valle che poco oltre siallarga in una verde, ampia e as-sai soleggiata conca con i due ramiche salgono verso Selvino e versoSerina e Zambla. La grande concaè racchiusa tra le cime dell’Alben,dell’Arera, del Menna. La valle vantauna storia antica e importante: daqui passava la strada dei traffican-ti che collegava Bergamo e la ValleSeriana alla Valle Brembana. Era laVal Serina il centro amministrativo

di tutta la Valle Brembana. All’iniziodella valle la località di Ambria conPonte Merlo. Più avanti sulla sinistraBracca (620 m - 680 ab.), localitàassai nota per via delle sue sorgentie dell’acqua minerale. Oltre il bivio:una parte verso Selvino, l’altra versoSerina. Pieghiamo verso Selvino eincontriamo il paese di Algua (432m - 720 ab.).Da visitare la parrocchiale della fra-zione Pagliaro, all’interno affreschiinteressanti e uno in particolare,attribuito a Lorenzo Lotto, che raffi-gura San Francesco.Da visitare anche la parrocchiale del-la frazione Frerola, il santuario delPerello costruito nel 1580 sull’omo-nimo monte. Interessante anchela chiesa di Rigosa con all’internoaffreschi del primo Cinquecento.Più sopra la salita sfocia nell’alto-piano di Selvino a cui dedichiamoun capitoletto a parte. Scendiamo dinuovo a fondovalle e intraprendiamola strada che sale verso Serina.Primo paese sulla destra è Costa diSerina (907 m - 910 ab.), paese cheoffre belle passeggiate nei boschicircostanti e alle vette dei MontiAlben (2019 m), Suchello (1505 m),al Passo di Blumen (1277 m) checonduce in Valle del Riso.Dopo Costa di Serina incontriamoalcune frazioncine fino a Cornalba(900 m - 300 ab.).Nella parrocchiale si conservano tretavolette del Quattrocento. Si segna-la, fra le diverse santelle dipinte sullecascine, caratteristica della monta-gna bergamasca, in particolare unaDeposizione dipinta su una vecchiacasa. Tra le passeggiate le stesse diCosta Serina e in più quella al Passola Forca (1848 m) che scende in Valdel Riso. È disponibile nel territo-rio di Cornalba anche una palestranaturale di roccia, attrezzata perl’arrampicata libera.Incontriamo, salendo, la frazioncinadi Lepreno e quindi arriviamo a Seri-na (850 m - 2.000 ab.), una delle più

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importanti località turistiche dellabergamasca e borgo dalla lunga eprestigiosa storia testimoniata dallaricca architettura.Ci sono da vedere a Serina diversimonumenti ed edifici. La Fontanadel Vicario, del ’500, e quella pureantica con le tre cuspidi e la boccadi leone che sfocia nella vasca (risaleal 1645).La parrocchiale dell’Annunciataè stata ricostruita dai Caniana nel’700. All’interno affreschi di GianBattista Rodriguez (1750), stucchidi Eugenio Camuzio di Lugano, laPala del Redentore di Palma il Vec-chio, grande pittore cinquecentesconativo proprio di Serina, altre operedi Palma il Giovane, dei Fantoni, diFrancesco Rizzo di Santa Croce, diAndrea Previtali.Da visitare anche la chiesa di SanRocco, il monastero della Santis-sima Trinità, la Casa del Vicario,edificio quattrocentesco con il leonedi San Marco, il porticato di SanBernardino con affreschi, il tracciatoantico della Via dei trafficanti.Interessanti anche le frazioni di Le-preno, Valpiana e Corone.A Serina a settembre si tiene unaimportante fiera del bestiame. Nu-merose le passeggiate nel verde diquesti luoghi: Monte Alben, Menna,Passo La Forca, Monte Zucco (1336m).Un sentiero conduce anche a Dosse-na e poi in Valle Brembana attraversoil Passo della Crocetta a 1051 m.Da Serina si sale anche al Monte Vac-careggio (1474 m), al Monte Castello(1474 m), al Pizzo Arera (2512 m).Oltre il Colle è l’ultimo paese com-posto da diverse frazioni: ZamblaAlta, Zambla Bassa e Zorzone.Oltre il Colle è adagiato sui 1030m di quota in una splendida con-ca circondata dall’Alben, dall’Arera,dalla Cima di Menna. Sulle pendicidell’Arera troviamo impianti sciisti-ci. A Oltre il Colle si trova anche unabella pista di fondo. In estate la zona

ORRIDO

COSTA SERINA, ASCENSIONE

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è abitata da numerosi villeggianti.Da vedere nella chiesa parrocchialeuna tela di Enrico Scuri.A Zambla Bassa la parrocchia possie-de un dipinto di Gian Paolo Cavagna.La chiesa di Zorzone è opera deiCaniana. Antica e caratteristica lachiesetta di Grimoldo con affreschisulla facciata, intitolata alla SantaCroce.All’interno una Madonna opera diAndrea Fantoni. Numerosissime lebelle passeggiate da Oltre il Colle eZambla.

Partendo da Zorzone attraverso laVal Vedra e il suo passo (1850 m) sipuò raggiungere il Lago Branchinoe la Valle Seriana. Ancora da Zorzonesi sale al Passo del Vindiolo, 1974 m,e quindi si scende a Roncobello. Pas-seggiate conducono quindi all’Arera,con il Sentiero dei Fiori.Da Zambla Alta si sale alla Cima diGrem (2049 m), si raggiunge la baitadi Camplano (1826 m) e poi si scendelungo la Valle Gorgolina fino a PonteNossa. Altra gita, quella che conduceal bivacco Nembrini e poi all’Alben.

VALLE SERINA

COSTA SERINA

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Gherardi

S. Giovanni Bianco e Zogno

S. Giovanni Bianco

Taleggio

Taleggio

Parco Naturale Regionale delle Orobie

Gola dell’Enna (Orrido)

Formaggio, Taleggio e polenta taragna

Taleggio

Monte Cancervo:Oasi «Cassiglio, Valtorta, Vedeseta, Taleggio» / Campocervo

Taleggio e Brembilla

Torrente Enna e Brembilla

Vedeseta e Gerosa

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VALLITALEGGIOTALEGGIO

E BREMBILLAE BREMBILLA

© copyright by bolzano

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VALLI TALEGGIO E BREMBILLA

LodiCrema

VALBONDIONE

COLERESPIAZZI

LIZZOLA

GROMO

ARDESIO

AZZONE

ValCamonica

SCHILPARIO

OLTRE-SENDA

CLUS0NE

PONTENOSSA

MONTEPORA

GANDINO

LEFFEENDINE

ONETACOLZATE

BRACCA

SERINA

OLTRE IL COLLE

SELVINO

CENE

GAVERINATerme MONASTEROLO

del Castello

Lago diEndine

ZOGNOSEDRINA

ALZANO L.VILLA

D'ALME'

GEROSA

VALCAVA

COSTAImagna

FUIPIANO

ALMENNOS. Salvatore

Valtellin a

PassoS. Marco

CUSIOORNICA

VALTORTA

LENNA

RONCOBELLO

PIAZZATORRE

CARONA

BRANZI

FOPPOLO

VALCANALE

Malpaga

MARTINENGO

ROMANOdi LombardiaCARAVAGGI O

MILANO

MILANO

DALMINE

SOTTO IL MONTEGIOVANNI XXIII TRESCORE

BALNEARIO

SARNICOBERGAMO

Rovato Brescia

VERONA

OLMO ALBREMBO

SAN SIMONE

ValCamonica

Passo delVivione

Passo dellaPresolana

VILMINORE

Lagod'Iseo

Monte Isola

LOVERE

LeccoTALEGGIOVEDESETA

ROTAImagna

TREVIGLIO

S. GIOVANNIBianco CASTIONE

d. PresolanaPEGHERA

BREMBILLA

S. PELLEGRINOTerme

VAL TALEGGIO

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A lla Valle Taleggio si accedeprincipalmente da San Gio-

vanni Bianco oppure da Sedrinapercorrendo la Valle Brembilla.L’ingresso da San Giovanni Biancoè particolarmente suggestivo, lastrada è stretta, scavata nella mon-tagna, la roccia viva si trasformaa tratti quasi in galleria, lo stra-piombo a fianco finisce nel torrenteEnna, selvaggio e spumeggiante.D’inverno è di casa il ghiaccio concolate, piccole cascate, stalattiti digelo. Curve, ponticelli, dirupi sisusseguono.La valle è un’oasi di verde e di quie-te, punto di partenza per belle pas-seggiate, l’ideale per chi in mon-tagna cerca pace, tranquillità e ri-lassamento. Famosa anche per il

formaggio che ha preso il nomeproprio da Taleggio e che ancora og-gi si trova sebbene l’allevamento inmontagna oggi non sia più pratica-to come una volta. Salendo lungo lastrada da San Giovanni Bianco, do-po circa undici chilometri si incon-trano quattro piccole località: Olda,Pizzino, Sottochiesa e Peghera cheformano il comune di Taleggio (700abitanti).Olda è la frazione più importante.Da visitare il Santuario di San Bar-tolomeo dove in antichità esistevaun sepolcreto per i nobili delle Vallidi Averara e di Cassiglio, a cui si ac-cede attraverso sentieri che condu-cono al Passo di Baciamorti, confinetra la Valle Taleggio e l’Alta ValleBrembana con la Valle Stabina.A Peghera, nella parrocchiale sitrova l’opera d’arte più interessan-te della valle: il polittico di Palma ilVecchio a sette scomparti, risalenteal XVI secolo.Pizzino, a 900 m di quota, dominadal suo poggio le altre frazioni erappresenta con molta probabilitàl’insediamento più antico: qui pas-sava il confine tra Repubblica diVenezia e Ducato di Milano. La par-rocchiale risalente all’XI secolo fupoi ricostruita.Il comune di Taleggio è ospitatodalla frazione di Sottochiesa, la cuiparrocchiale conserva una pala diAndrea Vicentino (1589).A Sottochiesa si trova la Colonnadella Fidelitas Talegii che nel 1609Venezia fece porre a suggello delgiuramento di fedeltà della vallealla Repubblica Veneta. È possibileammirare anche una torre risalen-te al XIII secolo facente parte di undispositivo di difesa. Tra le passeg-giate, da consigliare è quella che daPizzino in venti minuti conduce aFraggio, bellissimo borgo agricoloantico, oggi completamente ab-bandonato.Fraggio costituisce un villaggioesemplare dell’urbanistica rurale e

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montana di questi luoghi e della lo-ro particolare architettura.Le semplici case possedevano tettialti e stretti, assai spioventi, costru-iti con le pesanti pietre della roccialocale. Tra le escursioni interessantie affascinanti, quella che dal Pontedel Becco, prima di arrivare a Sot-tochiesa, a 593 m di quota, conduceattraverso un lungo e variegato sen-tiero fino alla cima del Monte Can-cervo a 1835 m di quota. Si tratta diuna montagna dalla superficie assaivasta dove si alternano cime, rocce,tratti di falsopiano e dove vive unafauna ancora ricca, dai caprioli aicamosci e a molte delle specie che sitrovano nelle Orobie.Accanto al Cancervo, il Monte Ventu-rosa a 1999 m. Da Pizzino si raggiun-ge il Passo dei Baciamorti, anticotracciato delle salme di Cassiglio.Da Pizzino si può salire al MonteAralalta (2006 m), al Rifugio CesareBattisti (1685 m) e al Monte Soda-dura (2010 m).Secondo paese della Valle Taleggioè Vedeseta (805 m - 323 ab.) dove sipossono ammirare le case torri che

sono testimonianza di un passatoguerresco.Vedeseta apparteneva al-la fazione ghibellina e spesso avevada scontrarsi con i confinanti di Ta-leggio, guelfi.Del comune è il Santuario di SanBartolomeo, costruito intorno al1200. La chiesa è immersa nel ver-de ed è meta di passeggiate, comequella tradizionale del giorno diPasquetta dove sul prato antistanteviene consumata la la classica co-lazione a base di uova e radicchioe salame.Da Vedeseta si raggiunge il culminedi San Pietro (1260 m) e la successi-va discesa in Valsassina. Altra meta èlo Zuc di Valbona (1546 m), si salire,inoltre, verso le belle sorgenti deltorrente Enna e quindi l’impegna-tiva ascesa al Resegone. Dalla For-cella di Bura a 884 m si scende inValle Brembilla e si incontra Gerosa(760 m - 430 ab.) , paese la cui eco-nomia era basata sull’allevamentoe che oggi si apre al turismo con laforza della sua incantevole posizio-ne e natura.La parrocchiale venne costruita nel

FRAGGIO, I TRE FAGGI

Page 30: Bergamo Estate 2009

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Settecento su progetto dei Caniana.Tra le passeggiate, quelle al Castel-lo della Regina (1424 m), al MonteSornadello (1580 m), allo Zucco diPralongone (1503 m) e al Santuariodella Madonna della Foppa.Un’altra passeggiata conduce al mi-nuscolo comune di Blello, il piùpiccolo della Bergamasca con i suoi107 abitanti, posto sui 900 m di quo-ta, nei pressi del confine con la ValleImagna. Blello è stato definito unangolo di paradiso, un luogo dove iflussi frenetici della società sembra-no lontani decenni. Un angolo in-contaminato. La chiesa parrocchialeè una piccola costruzione sacra tipi-ca dell’architettura religiosa poveradella montagna. Sorge sul cocuzzolodetto Monte Faggio perché ospitavaanticamente un grande faggio. La siraggiunge in circa mezz’ora.Realtà ben diversa è quella di Brem-billa (417 m - 4.000 ab.), grosso pae-se dal notevole sviluppo artigianalee anche industriale.Brembilla nel 1443 dovette subireuna diaspora: il senato della Repub-blica Veneta decise che tutti i brem-billesi dovevano lasciare la propriaterra perchè avevano appoggiato iVisconti contro la Serenissima.I brembillesi ebbero tre giorni per

andarsene, tutti, giovani, vecchi ebambini. La maggior parte raggiun-se il territorio dei Visconti, Milano.Ancora oggi Brembilla è uno dei co-gnomi più diffusi del milanese.Da visitare le frazioni di Sant’An-tonio Abbandonato e Catremerio,località poco popolate, con carat-teristiche abitazioni e architetturedella montagna.

BREMBILLA, PONTE ROMANO

VALLI TALEGGIO E BREMBILLA

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Capriate, Ponte S. Pietro, Bonate Sotto

Ponte S. Pietro

Sant’Omobono Terme

Oasi del Resegone, Versante destro torrente Imagna,Monte Albenza, Monte Tesoro

Costa Imagna

Sant’Omobono Terme

Parco Naturale Regionale delle Orobie

Torrente ImagnaFiume Brembo

Costa Imagna

Berbenno

Roncola, Capizzone, Corna Imagna

Tomba dei Polacchi

Cornalba (free climbing)

Fuipiano Imagna

Strozza Sant’Omobono T., Fuipiano, Berbenno,Rota, Locatello, Roncola

Almenno San Bartolomeo

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© copyright by bolzano

Page 32: Bergamo Estate 2009

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VALLEIMAGNAIMAGNA

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VALLE IMAGNA

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ValCamonica

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OLTRE-SENDA

CLUS0NE

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GANDINO

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CENE

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MILANO

MILANO

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ValCamonica

Passo delVivione

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LOVERE

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ROTAImagna

TREVIGLIO

S. GIOVANNIBianco CASTIONE

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BREMBILLA

S. PELLEGRINOTerme

VALLE IMAGNA

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P orte della Valle Imagna sonogli antichi e interessanti paesi

di Almenno e di Clanezzo. AlmennoSan Salvatore e San Bartolomeo,disposti su colline dolci e terraz-zate, attorno ai 350 m di quota.Clanezzo più in basso, all’esattaconfluenza del torrente Imagna colfiume Brembo, in un paesaggio daleggenda medievale, con rupi, scar-pate e boschi che vi si arrampicano,con l’antico castello (oggi ristoran-te) e le torri, fortificazioni messea guardia dei ponti dove un tempooccorreva pagare pedaggio, con gliaffreschi di guerrieri in armi e co-razza; uno di questi ponti fu fattocostruire al principio dello scorsomillennio da Attone Leuco. Questalocalità fu teatro per molti decenni

di scontri sanguinosi fra Guelfi eGhibellini. A Clanezzo ricordiamoanche la passerella caratteristicache congiunge le due sponde delBrembo, passerella in legno e cavi diferro. Da visitare anche l’antico ma-glio che si trova sul corso dell’Ima-gna e che appare come una neracasa del diavolo. Ad Almenno SanSalvatore da visitare la chiesa dellaMadonna del Castello con tre edi-fici distinti: cripta, chiesa antica echiesa rinascimentale. La cripta po-trebbe risalire all’epoca longobarda,periodo in cui Almenno doveva pos-sedere notevole importanza.Testimonianze di età romanica sihanno anche nella bellissima Chie-sa di San Giorgio con affreschi di seisecoli di storia, con le pitture mu-rali più antiche della Bergamasca.Da visitare anche il convento di SanNicola (oggi ristorante) costruitonel Quattrocento. Ad Almenno SanBartolomeo è da visitare la Rotondadi San Tomè, costruita nel XII se-colo, romanica, a pianta circolare.Nella Parrocchiale opere di GianBattista Moroni, Pietro Ricci, Barto-lomeo Vivarini, Cristoforo Caselli.Sopra Almenno si trova il paese diRoncola, adagiato su un altopianodel Monte Albenza a 900 m di quo-ta. La Roncola è una delle località divilleggiatura estiva più sviluppatedella Bergamasca. Sopra la Ronco-la, la cima dell’Albenza sui 1350 me il Passo di Valcava (1250 m) con lafrazioncina omonima attualmentequasi del tutto spopolata. La vistaè splendida su tutta la Pianura Pa-dana. Riprendiamo la Valle Imagnae dopo Strozza e Capizzone incon-triamo la strada che a sinistra salefino a Costa Imagna (1014 m - 635ab.), stazione turistica sviluppatache ancora conserva testimonianzedella caratteristica architettura de-gli stal, edifici con abitazione, stallae fienili collegati e un ampio corti-le interno. Da Costa sono possibilipasseggiate al Passo di Valcava, al

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Monte Tesoro, all’Albenza, al Pertus,al santuario della grotta della Corna-busa dedicato alla Madonna. Si scen-de e si supera Bedulita. Sulla destrala salita che porta a Berbenno (750m - 2474 ab.), tra i centri più popo-lati della valle. Nella zona sono statieffettuati interessanti ritrovamentiarcheologici, in particolare nellagrotta del Bus del Cunì: vennero tro-vati resti umani e monili ricavati dazanne di animali, pugnali in pietradell’inizio dell’età del bronzo, circacinquemila anni fa. La zona è purericchissima di fossili.A Berbenno, sulla cima di un collea mille metri, si trova la chiesa piùantica della Valle Imagna, costruitanel quattordicesimo secolo e dedi-cata a San Pietro, che conserva unatela di Andrea Previtali, originarioproprio di Berbenno. Scendiamo dinuovo sulla strada di fondovalle, ol-trepassiamo Ponte Giurino e SelinoBasso e puntiamo verso il ramo cheporta a Corna Imagna, Locatello eFuipiano (1019 m - 233 ab.), ultimopaese della valle. Fuipiano si trovava

anticamente al confine tra Ducatodi Milano e Repubblica di Venezia.Importantissima la frazione di Ar-nosto dove ancora oggi è possibileammirare le rustiche e originalicostruzioni valdimagnine imparen-tate con quelle della Val Taleggio. AdArnosto sorgeva la casermetta deiVeneziani ed è possibile visitare lachiesetta datata 1605. Nell’attualeparrocchiale di Fuipiano (costruitanel 1739) sono racchiuse numeroseopere d’arte di Giacomo Francia, diFrancesco Quarenghi, della scuoladel Tiepolo. Ci sono pure statuettedel Quattrocento di artigianato lo-cale, di grande valore.Corna Imagna (750 m - 984 abi-tanti) presenta numerose frazionicon dipinti e santelle sui muri checoprono secoli di storia. Anche quii tetti caratteristici della valle fatticon le pesanti pietre della zona.Locatello (557 m - 800 abitanti). Nelpaese è conservato un’interessantenumero di affreschi del Quattrocen-to e Cinquecento che, posseggonoun grande valore storico oltre cheartistico. Sull’altro ramo della valleincontriamo Rota Imagna (700 m -883 ab.) con le due parti Rota Fuorie Rota Dentro. Sono stati effettuatiimportantissimi ritrovamenti ar-cheologici nella Tomba dei Polac-chi, risalente all’età del bronzo, at-tualmente al Museo di Bergamo. ARota Fuori ebbe i natali GiacomoQuarenghi, celebre architetto e pit-tore nato nel 1744. Classica passeg-giata da Rota Imagna è la salita alResegone, la montagna che dominail lago di Lecco. Altra passeggiataalla Grotta dei Polacchi, alle fonti diSant’Omobono, al Pertus e al San-tuario della Cornabusa.Oltre Rota Imagna alla testata dellavalle sorge Brumano (913 m - 99ab.), immerso nel verde, alle faldedel Resegone, paesino che ha con-servato la sua caratteristica arcaica,il profumo di antico che lo pone insintonia con la natura della mon-PONTE DI CLANEZZO

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VALLE IMAGNA

tagna. Passeggiate al Resegone, alPasso del Pallio (1362 m) con discesaa Morterone in Valle Boazzo, alla Co-sta del Pallio (1480 m), al Monte Ser-rada (1875 m). Altro ramo della ValleImagna è quello che porta a Valseccain un’ampia conca (630 m - 410 ab.).Valsecca conserva l’antica gendar-meria veneta. La chiesa parrocchialerisale alla fine del Quattrocento conopere del Ceresa e del Quarenghi.Accanto, la Cappella del Crocifissodove è conservato un crocifisso delSeicento di Fra’ Giovanni da Reg-gio. È un luogo di preghiera moltosentito dai valdimagnini. La festa sicelebra ogni cinque anni, nel mese diluglio. La strada continua, si collegaa quella che scende da Costa Imagnae raggiunge Sant’Omobono Terme,il centro più importante della zona(450 m - 3505 ab.). Sant’Omobonofonde in realtà le frazioni di Cepino,Mazzoleni, Selino Basso e SelinoAlto. Celebri sono le sue fonti conla sorgente principale della Bettola.L’astro delle terme brillò in parti-colare nella seconda metà dell’Ot-

tocento. Si curavano in particolarele malattie della pelle e del fegato.Oggi le terme rappresentano uncomplesso all’avanguardia. Semprea Sant’Omobono il santuario più ca-ro ai valdimagnini e conosciuto nonsoltanto nella bergamasca: è il San-tuario della Cornabusa, ricavato inuna grotta e dedicato alla Madonnache sostiene il corpo del Cristo.Venne costruita poco alla volta nelcorso dei secoli a partire dal Cin-quecento. Alla Madonna del San-tuario vengono attribuiti numerosimiracoli.

FUIPIANO

SANTUARIO DELLA CORNABUSA

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Alzano L., Gazzaniga

Albino, Casnigo, Vertova

Gazzaniga, Selvino

Selvino

Albino, Alzano L., Colzate, Clusone, Fiorano,Nembro, Vertova

Valle dei Mulini

Parco Naturale Regionale delle Orobie

Alzano L., Selvino

Selvino

Alzano L., Fiorano, Nembro

Polenta e uccelli, polenta e capriolo, casonsei, salumi

Alzano L., Fiorano, Nembro

Albino

Albino, Alzano L., Ardesio, Casnigo, Fiorano, Vertova

Selvino (minigolf)

Selvino

Albino, Casnigo, Selvino

Fiume Serio

© copyright by bolzano

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VALLESERIANASERIANA

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VALLE SERIANA

LodiCrema

VALBONDIONE

COLERESPIAZZI

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ARDESIO

AZZONE

ValCamonica

SCHILPARIO

OLTRE-SENDA

CLUS0NE

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MONTEPORA

GANDINO

LEFFEENDINE

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ZOGNOSEDRINA

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VALCAVA

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FUIPIANO

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VALTORTA

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MILANO

MILANO

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SOTTO IL MONTEGIOVANNI XXIII TRESCORE

BALNEARIO

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VERONA

OLMO ALBREMBO

SAN SIMONE

ValCamonica

Passo delVivione

Passo dellaPresolana

VILMINORE

Lagod'Iseo

Monte Isola

LOVERE

LeccoTALEGGIOVEDESETA

ROTAImagna

TREVIGLIO

S. GIOVANNIBianco CASTIONE

d. PresolanaPEGHERA

BREMBILLA

S. PELLEGRINOTerme

SELVINO

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L a villeggiatura tradizional-mente trova in Valle Seriana

perlomeno due grandi possibilità,quella della vacanza montana equella della vacanza collinare.La villeggiatura di montagna vienepraticata nell’Alta Valle Seriana,dove i paesi si trovano a quote nonelevatissime, attorno ai mille me-tri, e dove passeggiate ed escursio-ni conducono subito verso luoghidi notevole altitudine: svettano inAlta Valle Seriana le cime più arditedelle Orobie, superiori ai tremilametri di quota.La Bassa e Media Valle Seriana of-frono paesaggi più dolci eppureclimi freschi e piacevoli che fannodella villeggiatura estiva un mo-mento di grande benessere. Alcune

località della Bassa e Media ValleSeriana vantano una tradizioneturistica affermata, da Monte diNese a Lonno, alla Valle del Lujo,alla celebre Selvino con l’altopia-no posto sui mille metri, in cui sitrova anche Aviatico. Ci troviamoancora alle porte di Bergamo: lacittà dista non più di una ventina dichilometri da questi luoghi che siraggiungono dal fondovalle in unamanciata di minuti. Il paesaggioofferto dalla bassa valle è incante-vole e ancora oggi offre vari spuntidi interesse.Si tratta di un paesaggio di collinee colli interamente ricoperti di bo-schi, un paesaggio verde, ameno,in parte sfruttato dall’uomo perl’agricoltura, dove taluni pendii so-no terrazzati e coltivati con vitignie alberi da frutta.L’accesso alla bassa valle dalla pia-nura è naturale, largo, estrema-mente facile, a differenza di quantoaccade per la stretta e incassata Val-le Brembana.Sentinelle della valle, sono i no-tevoli rilievi del Canto Alto, dallacima scoscesa e rocciosa a 1146 mdove svetta una torreggiante crocee il Monte Misma, dolce montagnadalla forma di panettone che rag-giunge i 1160 metri di quota.Sia l’una che l’altra rappresenta-no mete piacevoli per escursioni eoffrono panorami indimenticabilisull’arco alpino, sul fondovalle e lacittà. Dal Canto Alto si dominanoentrambe le valli mentre dal Mismalo sguardo spazia sulla pianura,sulla catena orobica e dalla parteopposta punta verso il lago d’Endi-ne e il lago d’Iseo, piccole perle az-zurre del territorio Bergamasco.Le colline verdi della bassa ValleSeriana sono costituite da arena-rie, calcari marnosi e materialiargillosi.Lo sviluppo economico basato sul-la piccola e media industria oltreche su un fiorente artigianato, ha

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reso questa parte della valle ricca efiorente, dotandola di conseguen-za anche di interessanti opere ar-tistiche.Cominciamo parlando di AlzanoLombardo (304 m - 11000 ab.), co-mune a soli sei chilometri da Ber-gamo che tuttavia offre un centrostorico ben caratterizzato e antico.Alzano presenta numerose opered’arte e sta alla base di una incante-vole conca che si spinge in alto finoa Monte di Nese, piccola frazioneposta a ottocento metri di quota inmezzo al verde dei colli orobici.Monte di Nese offre un clima in-

vidiabile in estate, la possibilità ditranquille e amene passeggiate inmezzo a prati e boschi e in più pos-siede un’ulteriore pregio: si trova asoli cinque chilometri da Alzano edodici chilometri dal centro di Ber-gamo! Non sorprende che nel pe-riodo estivo raddoppi il numero deisuoi abitanti. Ma nella conca chesta sopra Alzano Lombardo trovia-mo altre piccole e ridenti località,da citare le Buche di Nese, profondepozze d’acqua celeste formate daltorrente Anesa, le piccole località diBurro e Brumano.A Nese, da segnalare la preziosa

BASILICA DI SAN MARTINO

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VALLE SERIANA

chiesa parrocchiale che contienenumerose opere d’arte di Palma ilGiovane, di Giampaolo Cavagna edi Carlo Ceresa oltre a dipinti di An-tonio Cifrondi.Ancora più interessante la frazio-ne di Olera, vero gioiello adagiatonella Conca e dominato dalla cimadel Canto Alto. Il paesino presentaun abitato che ha conservato le suecaratteristiche antiche, medievali,stretti vicoli, androni bui, volte epietre antiche. Si segnala, inoltre,la chiesa parrocchiale che contieneun polittico attribuito a Cima daConegliano.Alla base della conca, Alzano Lom-bardo che merita senza dubbio unavisita. Il paese si trovava in unaposizione importante dal punto divista delle comunicazioni: da quipartivano fino all’inizio del Seicen-to le mulattiere che collegavanoBergamo e la Val Seriana alla ValleBrembana salendo fino a Miragoloe Selvino per poi scendere verso Zo-gno. Da menzionare, nel cuore delcentro storico, la Basilica di SanMartino di origine altomedioevale,ma ristrutturata completamentenel Seicento ad opera dell’architet-to Gerolamo Quadrio. All’interno idipinti di Palma il Vecchio, Tinto-retto, Cavagna, Appiani.Tra le grandi opere conservate dasegnalare il pulpito eseguito dallafamiglia Caniana di Alzano e dal-la bottega di Andrea Fantoni daRovetta.Ma è d’obbligo segnalare tre sagre-stie della chiesa. La prima fu rea-lizzata da Grazioso Fantoni con ilfiglio Andrea intorno al 1679. Laseconda presenta sulla volta unaffresco del Cifrondi e sulle pare-ti laterali si offrono allo sguardole suggestive sculture in legno diAndrea Fantoni e della sua botte-ga effettuate su tre armadi: in unospazio relativamente ristretto siammirano trentuno medaglie concentosedici angeli, cinquantasette

martiri, settantotto putti, cento-quattro testine ornamentali. Nellaterza sagrestia sulle pareti lateralisi ammirano gli stalli eseguiti daGiambattista Caniana aiutato dallafiglia Caterina.Nelle lesene, opera dei Caniana,si osservano frutti, fiori e animalicaratteristici della Bergamasca. Lachiesa offre numerosi altri elemen-ti di interesse fra cui il tesoro, unaraccolta di paramenti sacri, arrediin argento finemente lavorati chestanno fra il quindicesimo e il di-ciottesimo secolo. Il valore del te-soro è inestimabile.Sempre ad Alzano, nell’architettu-ra religiosa appaiono interessanti lachiesetta di San Pietro, nota comeSantuario della Beata Vergine Ad-dolorata, risalente al quindicesimosecolo, di stile gotico, con archi asesto acuto e soffitto a cassettoni.Bella è la facciata dell’antico Palaz-zo Pelandi, ristrutturato nel XVIIsecolo che tuttora conserva affre-schi di interesse; da visitare anche

CHIESA DI BURRO

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la casa dei Caniana, casa Carlessi,casa Mottoni Mosca e infine il Ca-stello detto Il Grumello a Nese, at-tualmente azienda agricola.Viaggiando verso la Media Valle in-contriamo Nembro (309 m - 11000ab.), sulla cui sinistra, salendo, sitrova la strada che conduce a Sel-vino, una delle più importanti sta-zioni turistiche della Bergamasca,vicina al capoluogo e a Milano e amille metri di quota, all’inizio di unpiacevole altopiano.Ma a questa zona dedicheremo unaparticolare sezione. Avanzando an-cora arriviamo ad Albino, cittadi-na caratterizzata dalla presenza dinumerose frazioni, di cui alcune dinotevole interesse turistico.Da citare la Valle del Lujo con i pa-esini di Fiobbio, Vallalta, Abbazia,Casale per raggiungere il passo delColle Gallo a 763 m, passo che con-giunge la Valle Seriana alla ValleCavallina; oltre il Colle Gallo si tro-va Gaverina Terme (400 m - 1000ab.), altra località importante delturismo bergamasco. La zona delLujo si presenta come una vallatadolce, verde, un poco arcadica.Importante è la chiesa di origine

romanica conservata nella frazionedi Abbazia; anticamente si trattavadi una chiesa dei benedettini cister-censi fondata nel 1135 e rimaneg-giata nei secoli successivi, mante-nendo tuttavia l’impronta antica, diprofondo misticismo.Nella frazione di Fiobbio meritauna visita la chiesetta della Trini-tà, la quale conserva affreschi delQuattrocento. Fiobbio è un incan-tevole paesino divenuto noto negliultimi anni a causa della beatifica-zione di una sua figlia, la giovanePierina Morosini, morta al princi-pio degli anni Cinquanta.Sopra Vallalta si trova il noto San-tuario di Altino, eretto dopo il 1496per ricordare un miracolo avvenutoin quel luogo: le preghiere di uncarbonaio rivolte alla Madonna fe-

cero sì che dalla roccia sgorgassel’acqua. La Valle del Lujo un tempoera nota in Bergamasca per la pro-duzione dei tradizionali biligocc,le castagne affumicate che la con-suetudine vuole in vendita per lafesta di Sant’Antonio. Ancora oggi aVallalta si tiene in gennaio la “Sagradei Biligocc”.Avanzando nella Valle incontria-mo Cene (268 m - 2900 ab.), dovenel 1973 in una cava abbandonatavennero trovati fossili appartenen-ti al più antico rettile volante co-nosciuto, il pterosauro, risalenti aduecento milioni di anni fa e oggiconservati al Museo di Scienze Na-turali di Bergamo.Da Cene parte la Valle Rossa, inte-ressante vallata prealpina, verde diboschi e pascoli, che culmina ad unpasso detto il Forcellino a 664 m.Oltre si scende verso Bianzano eRanzanico per planare sopra il Lagodi Endine.Sul Monte Bo (707 m) da indicarel’esistenza del Buco della Volpe,una suggestiva grotta meta di spe-leologi.Gazzaniga, Fiorano, Vertova e Col-zate rappresentano i quattro comu-

SAN PATRIZIO

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VALLE SERIANA

ni centrali della Valle Seriana oltre iquali comincia l’Alta Valle Seriana.In questa zona da segnalare la me-ravigliosa area naturale della ValVertova, scavata nei millenni daltorrente Vertova, un corso d’acquacristallina che forma, lungo il suocorso, mirabili pozze dette Marmit-te dei Giganti .Il sentiero, comodo e ben tenu-to, che percorre la valle sfocia suimilleduecento metri di quota allependici del Monte Alben (2020 m),prima vera, affascinante montagnadelle Orobie, con rocce e guglie chesi stagliano contro il tramonto, seviste dall’Alta Valle Seriana e con-tro l’alba se osservate dalla ValleBrembana.Vertova costituisce un paese assaiinteressante dal punto di vista ar-chitettonico e storico. Conserva an-cora numerosi edifici medievali: lacasa torre in piazza Castello, la casafortificata Paganessi, la torre di viaSanta Caterina, oggi sede dell’uffi-cio postale, e via dicendo.Del periodo barocco, XVII secolo, siindicano il complesso dell’ex con-vento, Casa Guerini, Casa Donini.Importante è anche il nucleo sto-rico di Semonte risalente al Quat-trocento.Nella zona segnaliamo l’ex Con-vento con Chiesa di San Patrizio,appollaiato su una rupe a picco sulfiume Serio, con le sue caratteristi-che arcate.Una citazione anche per Orezzo,sopra Gazzaniga (600 m), in posi-zione panoramica: Orezzo è metadi villeggiatura durante il periodoestivo.Dal paesino è possibile raggiunge-re, lungo una bella stradina che sisnoda tra i colli prealpini orobici,l’Altopiano di Selvino.In questa zona sono importanti an-che le testimonianze di archeologiaindustriale che ritroviamo a partireda Alzano e che presentano aspettitalvolta di grande suggestività. CASCATA VAL VERTOVA

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Gandino

Gazzaniga

Valle Rossa, Monte Sparavera,Località Monte d’Avena-Montagnina, Monte Farno, Croce

Cazzano, Gandino, Leffe, Peia

Gandino, Leffe

Gandino

Casonsei, polenta e osei, biscotto Melgotto

Gandino

Cazzano, Gandino, Leffe

Monte Farno, Valpiana

Casnigo

Gandino, Leffe

Gandino

Laghetto Corrado (Gandino)

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VALLEGANDINOGANDINO

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VALLE GANDINO

VALPIANA DI GANDINO

A d est di Vertova si apre unavallata di notevolissima im-

portanza economica, artistica e turi-stica: la Val Gandino. Nota per le sueindustrie tessili fin dal medioevo, lavalle ha saputo mantenere questa suacaratteristica attraverso i secoli. Lavalle divenne famosa per la produzio-ne del panno grosso bergamasco cherappresentava un tessuto pregiatoruvido, caldo e robustissimo, tra l’al-tro utilizzato dalle truppe militari didiversi Paesi europei. Nel novecentoè stata culla di alcune grandi societàdel ramo tessile arrivate ad avere im-portanza internazionale.Capitale industriale dell’antica terradei panni di lana è Leffe, mentre lalocalità più ricca di storia e di arteè Gandino. Altri comuni della valle

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sono Peia, Cazzano Sant’Andrea eCasnigo.La storia della valle è rappresentatasoprattutto dal comune di Gandi-no (552 m - 5550 ab.), che conservadocumenti risalenti all’anno 830. Ilcentro storico, tra i più suggestividella bergamasca, conta numerosipalazzi e chiese ed alcune torri. Ri-salente al XV secolo il Palazzo delVicario, oggi palazzo comunale, conil porticato, quindi il chiostro dellacasa di riposo, un tempo ospedale econvento dei Frati Francescani. Diperiodo cinquecentesco Casa Fran-china, Palazzo Ongaro-Frana, Ca-sa Caccia. Nel 1600 venne eretto ilPalazzo Giovanelli con l’artisticafacciata ed il portale del 1648: sullafacciata si notano tredici finestroni

con inferriate in metallo battuto. Delperiodo barocco anche il Palazzo delSalone della Valle. Altre case e pa-lazzi si trovano nelle diverse vie delcuore storico del paese. Dal punto divista dell’arte religiosa importante èla Basilica barocca di Santa MariaAssunta, ospitata in una piazzetta alcentro del paese. La prima edificazio-ne avvenne intorno al 1100, ma poi furicostruita nel 1420 e infine trasfor-mata nel 1649 su progetto dell’archi-tetto Gian Maria Bettera di Peia. Lafacciata è in pietra locale, il battisterorisale al 1565, la balaustra in bronzoal 1590, i confessionali sono di Giam-battista Caniana e dei Fantoni. Il bat-tistero esterno, recente opera di Lui-gi Angelini, conserva all’interno unafonte battesimale del 1500.Importante è il Museo della Basilicainaugurato nel 1929 e rifatto all’ini-zio degli anni Sessanta. Vi sono riu-niti arazzi fiamminghi, ritratti degliuomini illustri di Gandino dal XVIsecolo ai nostri giorni, antichi stru-menti artigianali per lavorare la lana,pergamene storiche, un paliotto divelluto del ’400 ed un altro in broccatod’oro con monogramma dell’impera-tore Massimiliano (XVI secolo). La ValGandino offre piacevoli passeggiatedai suoi paesi verso la Conca del Far-no, il Pizzo Formico, il Monte Fogaro-lo, il Monte Pizzetto, la Valle Piana, ilMonte di Sovere da cui si scende versoil Lago d’Iseo. Da visitare inoltre ilSantuario della Trinità che per l’ar-chitettura e gli affreschi conservatirappresenta un patrimonio di eccezio-nale importanza. La chiesa, del Quat-trocento, è stata ampliata un secolodopo e conserva affreschi di quel pe-riodo. Sull’arco del presbiterio un di-pinto raffigura il Giudizio Universalecon tratti drammatici di grande rilie-vo. Ultima annotazione riguardante lavalle: gli interessanti edifici industria-li, inutilizzati, che rappresentano unpatrimonio architettonico, esempiodi una cultura e di una civiltà dellaproduzione ormai superata.

VALLE GANDINO

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Resti miniere zinco e piombo

Parco Naturale Regionale delle Orobie

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Torrente Riso

© copyright by bolzano

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VALLEDEL RISODEL RISO

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50

VALLE DEL RISO

ONETA, SANTUARIO

LodiCrema

VALBONDIONE

COLERESPIAZZI

LIZZOLA

GROMO

ARDESIO

AZZONE

ValCamonica

SCHILPARIO

OLTRE-SENDA

CLUS0NE

PONTENOSSA MONTE

PORA

GANDINO

LEFFEENDINE

ONETACOLZATE

BRACCA

SERINA

OLTRE IL COLLE ONETAGORNO

SELVINO

CENE

GAVERINATerme MONASTEROLO

del Castello

Lago diEndine

ZOGNOSEDRINA

ALZANO L.VILLA

D'ALME'

GEROSA

VALCAVA

COSTAImagna

FUIPIANO

ALMENNOS. Salvatore

Valtellin a

PassoS. Marco

CUSIOORNICA

VALTORTA

LENNARONCOBELLO

PIAZZATORRE

CARONA

BRANZI

FOPPOLO

VALCANALE

Malpaga

MARTINENGO

ROMANOdi LombardiaCARAVAGGI O

MILANO

MILANO

DALMINE

SOTTO IL MONTEGIOVANNI XXIII TRESCORE

BALNEARIO

SARNICOBERGAMO

Rovato Brescia

VERONA

OLMO ALBREMBO

SAN SIMONE

ValCamonica

Passo delVivione

Passo dellaPresolana

VILMINORE

Lagod'Iseo

Monte Isola

LOVERE

LeccoTALEGGIOVEDESETA

ROTAImagna

TREVIGLIO

S. GIOVANNIBianco CASTIONE

d. PresolanaPEGHERA

BREMBILLA

S. PELLEGRINOTerme

Page 52: Bergamo Estate 2009

51

S i apre all’imbocco dell’AltaValle Seriana sulla sinistra,

salendo. È percorsa dal torrenteRiso, sempre ricco d’acqua, e guar-da in faccia la parete est dell’Albencon le sue rocce drammatiche, stra-piombanti.La Valle del Riso si innalza per unaquindicina di chilometri fino al Col-le di Zambla, un passo che sui 1260m mette in comunicazione l’AltaValle Seriana con la Val Serina chepoi sfocia nella Val Brembana.Il paesaggio della Valle del Riso èverde, incantevole, ricco di fagge-te e abetaie. Nella prima parte ilpaesaggio è abbastanza ampio epianeggiante, poi dopo il bivio perChignolo e Gorno, la strada prendea salire decisamente, sebbene i pen-

dii opposti delle montagne restinodistanti, dando così vasto respiro alpanorama.Si incontrano solamente due paesi-ni, Gorno (475 m -2100 ab.) e Oneta(740 m - 800 ab.), e numerose pic-cole frazioni.Tutta la valle conta circa tremilaabitanti. I nuclei di case sono gra-ziosi, ben conservati.Ricordiamo la piazzetta della chiesadi Oneta con i suoi spazi ridotti, lesue armonie da paese di Lilliput. Pri-ma della scoperta del turismo, l’eco-nomia di questi luoghi era affidata inparte all’allevamento di bestiame, inparte all’emigrazione, ma soprattut-to al duro lavoro della miniera.Nella Valle del Riso sin da epoca ro-mana venivano sfruttate numeroseminiere di zinco e piombo. Le galle-rie esistono ancora oggi insieme airesti di baracche dei minatori, fornie laverie del minerale. In questa zo-na naturalmente è possibile rintrac-ciare minerali interessanti e fossili,soprattutto verso l’Alben e per chiama le passeggiate, è possibile l’in-contro nei boschi con il capriolo opiù in alto con il camoscio. Sonopresenti anche ricci, volpi, tassi.Per concludere il ritratto di questaincantevole e intatta vallata, ricor-diamo il Santuario della Madonnadel Frassino situato su un poggioalle pendici del Monte Alben, vennecostruito in seguito all’apparizionedella Madonna il 2 luglio del 1501.In quel punto si trovava un magnifi-co frassino che venne abbattuto perfare posto al santuario.La chiesetta è a tre navate e conser-va numerose opere d’arte del Cin-quecento, tra cui un grande politti-co di Gerolamo da Santa Croce.Nel corso dell’anno si svolgono di-verse feste, la più importante è quel-la della Sagra, che si celebra la terzadomenica di luglio, durante la qualesi procede all’incanto per potereportare in processione la statua del-la Madonna.

Page 53: Bergamo Estate 2009

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Castione, Clusone, Onore, Valbondione

Albani, Alpe Corte, Baita Cernello, Brunone, Coca, Con-soli, Curò, F.lli Calvi, Magnolini, S. Maria in Leten

Castione, Clusone, Gromo

Clusone

Castione, Clusone, Gromo,Rovetta, Valbondione

Castione, Clusone, GromoValbondione

Ardesio, Castione, Clusone,Fiorano, Gromo, RovettaFantoniano a Rovetta, Dei Magli a Ponte Nossa,Storico-Etnografico-Religioso ad Ardesio

Cascate fiume Serio (apertura programmata)

Polenta e osei, polenta e capriolo, casonsei, salumi

Clusone

Clusone

Aviatico, Castione, Cornagera (free climbing)

Castione

Ardesio, Castione, Clusone, Gandellino, Gromo, Oltressenda,Parre, Rovetta, Songavazzo, Valbondione

Castione, Clusone

Fiume Serio, Torrenti Acqualina, Bondione, Borlezza, Nesa,Valgoglio, Valzurio

Castione, Valbondione

Castione

Clusone

Spiazzi di Gromo

Valle Sedornia

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ALTA VALLESERIANASERIANA

© copyright by bolzano

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ALTA VALLE SERIANA

LodiCrema

VALBONDIONE

COLERESPIAZZI

LIZZOLA

GROMO

ARDESIO

AZZONE

ValCamonica

SCHILPARIO

OLTRE-SENDA

CLUS0NE

PONTENOSSA

MONTEPORA

GANDINO

LEFFEENDINE

ONETACOLZATE

BRACCA

SERINA

OLTRE IL COLLE

SELVINO

CENE

GAVERINATerme MONASTEROLO

del Castello

Lago diEndine

ZOGNOSEDRINA

ALZANO L.VILLA

D'ALME'

GEROSA

VALCAVA

COSTAImagna

FUIPIANO

ALMENNOS. Salvatore

Valtellin a

PassoS. Marco

CUSIOORNICA

VALTORTA

LENNA

RONCOBELLO

PIAZZATORRE

CARONA

BRANZI

FOPPOLO

VALCANALE

Malpaga

MARTINENGO

ROMANOdi LombardiaCARAVAGGI O

MILANO

MILANO

DALMINE

SOTTO IL MONTEGIOVANNI XXIII TRESCORE

BALNEARIO

SARNICOBERGAMO

Rovato Brescia

VERONA

OLMO ALBREMBO

SAN SIMONE

ValCamonica

Passo delVivione

Passo dellaPresolana

VILMINORE

Lagod'Iseo

Monte Isola

LOVERE

LeccoTALEGGIOVEDESETA

ROTAImagna

TREVIGLIO

S. GIOVANNIBianco CASTIONE

d. PresolanaPEGHERA

BREMBILLA

S. PELLEGRINOTerme

ARDESIO

Page 56: Bergamo Estate 2009

55

L,Alta Valle Seriana si apre aPonte Nossa e subito si dira-

ma in due grandi zone all’altezza diPonte Selva: da una parte l’Alta ValleSeriana propriamente detta con i pae-si di Villa d’Ogna, Piario, Oltressenda,Ardesio, Valgoglio, Gromo, Gandel-lino e Valbondione, ultima località acinquanta chilometri da Bergamo.Dall’altra, sulla destra salendo, l’alto-piano di Clusone e poi la Conca dellaPresolana con la Val Borlezza.Tra le due grandi zone, una doppiacresta di montagne che culminanonel massiccio della Presolana. Conl’Alta Valle Seriana si passa da un ti-po di villeggiatura collinare al turi-smo vero e proprio della montagna.Sebbene i paesi e le frazioni non sitrovino ad alta quota (sono collocati

tra i seicento e i milleduecento me-tri), il paesaggio risulta sovrastato darocce e montagne che arrivano finoai tremila metri. Prima parte dell’al-ta valle è rappresentata dalla Concadi Ponte Nossa con un paesaggio chepresenta caratteristiche sia collinarisia montane. In un ambiente verde ecollinare è per esempio adagiato Pre-molo, ridente contrada di circa milleabitanti con numerose frazioncine.Poco più avanti si trova Parre, postosu un piccolo altipiano sempre bat-tuto dal sole. Parre (640 m - 2500 ab.)vanta un’economia piuttosto fiorentecon artigianato e piccole industrie.In passato Parre fu la capitale dellapastorizia, tradizione che è ancoramolto sentita.Importanti i costumi del luogo che silegano ad una radicata idea del pas-sato, dando luogo ad attività di tipofolcloristico. Interessanti le scoper-te effettuate negli ultimi dieci anniin località Castello: gli archeologihanno rinvenuto numerosi repertirisalenti all’età del bronzo e i muriperimetrali di un antichissimo inse-diamento da far pensare addiritturache Parre potesse costituire la capi-tale delle popolazioni celtiche dettedegli Orobi. Sopra Parre si segnala lachiesetta dal caratteristico porticatodedicata alla Trinità.A Ponte Nossa per il turista da visita-re la Valle Nossana con i tipici magli,la cui attività è conservata nel museoposto lungo il corso del torrente.Salendo lungo il fiume Serio, che inquesto punto è abbastanza ricco diacque e presenta scenari di intensabellezza con le rive lambite dal boscodi abeti, incontriamo sulla sinistrail paesino di Piario al confine con lagrande pineta di Clusone e quindiVilla d’Ogna (un gioiellino è la piaz-zetta di Ogna).Al di sopra si apre una splendida pic-cola valle in cui sono incastonate lepoche e antiche case di Nasolino epiù avanti di Valzurio: le due localitàformano il paese di Oltressenda Alta.

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Si giunge poi ad Ardesio, il paese piùpopolato di questo ramo di valle.Conserva un centro storico di grandeinteresse dove segnaliamo l’oratoriodi San Pietro, la chiesa parrocchialedei Caniana, il Santuario della Ma-donna delle Grazie, meta di un devotopellegrinaggio nel giorno della festa,il 22 di giugno. Nel comune di Arde-sio rientra una delle valli laterali delSerio, tra le più suggestive della Ber-gamasca, che nulla ha da invidiare aiseveri panorami dolomitici.Si tratta della Valcanale, scavata daltorrente Acqualina, un’ampia vallataincassata fra alte montagne di rocciadolomitica che si sollevano con i pen-dii coperti di fitte abetaie fino al con-fine delle rocce, le cui creste dram-matiche si innalzano come un’ondadi pietra sopra le piccole frazioncinedi cui la zona è disseminata.Queste minuscole località merite-rebbero una visita: vi si riscontra unmondo particolare, legato a saporiantichi, in parte spopolato e caden-te. La frazione di maggior rilievoè appunto Valcanale. Al di sopra gliimpianti sciistici si snoda il sentiero,lungo uno splendido tragitto dentroal bosco fino ad un grande pianoro a1450 m di quota, che conduce al Rifu-gio Alpe Corte. Da Valcanale ha iniziol’affascinante Sentiero delle Orobie

che in otto tappe e ottanta chilometridi percorso conduce nei luoghi piùinaccessibili e seducenti delle AlpiOrobie. Torniamo al fondovalle. DopoArdesio la valle si restringe e diventabuia, con il Serio che scorre incassatotra le rocce. Superato il Ponte Nuo-vo, un improvviso grande slargo inmezzo al quale sorge l’antico paesedi Gromo, celebre per il suo borgomedievale, forse il più prezioso del-la montagna bergamasca. Il paesino(1300 ab.) merita assolutamente unavisita. La sua piazzetta con il Castel-lo Ginami e il Palazzo Comunale,risalenti rispettivamente al XIV e XVsecolo, suscitano una profonda emo-zione. Il borgo medievale è completa-to dagli alti caseggiati e dalle stradineche lo percorrono. Un gioiello artisti-co è la Parrocchiale che nella formaattuale presenta ancora elementi ro-manici a cui si sono sovrapposti suc-cessivi interventi. Si ammirano affre-schi quattrocenteschi, il battisterodel Cinquecento con numerosi affre-schi, un altare ligneo dei Fantoni. Trale frazioncine di Gromo meritano unavisita la Ripa Alta, da cui parte l’anticamulattiera romana che raggiungevail Passo di Portula per poi scenderein Valle Brembana e, sul versante op-posto, la frazione di Boario, antico eminuscolo borgo agricolo lambito dafolte abetaie che salgono fino ai pa-scoli del Monte Timogno. In una po-sizione elevata rispetto agli altri paesisi trova Valgoglio (929 m - 600 ab.),posto su un leggero pendio tra pra-ti e boschi che scendono dal MonteAgnone è costantemente soleggiato.Da Valgoglio si diramano stupendeescursioni montane che raggiungo-no Selva d’Agnone, la Val Sanguigno,la zona dei laghi (Lago Nero, Lagod’Aviasco, Lago Succotto...) attor-no ai duemila metri di quota con ilRifugio Cernello. In paese meritauna visita la chiesa parrocchiale conpareti interamente rivestite di affre-schi del 1400 e del 1500. Interessantile frazioni di Novazza e Colarete; inGROMO

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57

quest’ultima si trova la Chiesetta diSan Michele, tutta affrescata anch’es-sa e con un bellissimo soffitto a cas-settoni del Cinquecento. Penultimopaese della Valle è Gandellino (682m - 1100 ab.) con la grossa frazionedi Gromo San Marino. Il paesino è si-tuato in un punto ameno della valle.Partono da qui numerose e belle pas-seggiate che su un versante condu-cono alla Val Sedornia e sull’altro ailaghetti di Cardeto. Oltre Gandellinocomincia il comune di Valbondione(750 m - 1700 ab.), ultimo della valle.Prima del paese troviamo Fiumenero,caratteristica frazione, da cui parte ilsentiero che conduce al Rifugio Bru-none a 2295 m di quota e quindi allacima del Pizzo Redorta a 3038 m.Siamo nel pieno del regno alpino oro-bico con la sua storia, i suoi pastori, isuoi animali selvatici che si muovonotra le rocce.Il paese di Valbondione ci offre an-zitutto il piccolo gioiello della fra-zioncina di Maslana a mezz’ora dimulattiera, poco oltre la quale piùvolte all’anno si gode lo spettacolodella cascata del Serio che con i suoitre maestosi salti compie un balzo di315 m. Da Valbondione hanno inizioi sentieri che conducono a suggestivevallate alpine dove esistono soltantoavamposti dell’uomo: si possono rag-giungere il Rifugio Coca (1892 m diquota) e il Rifugio Curò (1915 m).Da questi rifugi è poi possibile salireverso i laghetti alpini, le vallate e levette più elevate delle Orobie come ilPizzo di Coca (3050 m), lo Scais (3038m), il Gleno con il suo piccolo ghiac-ciaio. Una frazione importante diValbondione è Lizzola (1250 m - 300ab.) alla base di un grande anfiteatrodi montagne con importanti impiantisciistici. Abbandoniamo il ramo de-nominato dell’Alta Valle Seriana edentriamo nell’altopiano di Clusone.A questa cittadina verrà dedicato unospazio. Gli altri paesi dell’altopianovanno da Rovetta (660 m - 2100 ab.),patria dei celebri Fantoni, scultori e

artisti del legno e poi anche del mar-mo, attivi dal Quattrocento in avanti,la cui dimora è stata trasformata inun’interessantissima casa-museo. Ri-dente in mezzo al verde dell’altopianoè la frazione di San Lorenzo, vecchioborgo agricolo dove sopravvive l’al-levamento del bestiame. Confinantecon Rovetta e diviso da un ponte dipochi metri è il comune di Fino delMonte (700 m - 820 ab.).Piegando a destra rispetto alla salitasi apre la zona della Val Borlezza incui si possono fare rientrare i comunidi Songavazzo e Cerete: la valle poiscende fino a Sovere e sfocia nel Lagod’Iseo. A Cerete Alto si possono am-mirare ancora oggi elementi di arteantica come gli affreschi della Cap-pella Marinoni e la Crocifissione inuna piazzetta del paese. A Cerete Bas-so merita una visita il vecchio mulinoche a tutt’oggi trita il grano con ma-cine di pietra, mosse da una granderuota spinta dal ruscello.Eccoci nella Conca della Presolanacon i comuni di Castione della Preso-lana (870 m - 2800 ab.) e Onore (700m - 700 ab.). La Conca sale fino alPasso della Presolana in un paesaggioverde di pascoli e boschi dalla gran-de ampiezza e soleggiato per tutto ilgiorno. Si tratta di un luogo incan-tevole che non a caso è stato elettoprincipe della villeggiatura montananella Bergamasca.Di Castione della Presolana parlere-mo più avanti.

ALTA VALLE SERIANA

RIFUGIO ALPE CORTE

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Schilpario

Albani, Cima Bianca, Tagliaferri

Colere, SchilparioVilminore

Clusone

Valle del Vò

Parco Naturale Regionale delle Orobie

Schilpario

Schilpario, Vilminore

Colere, Schilpario, Vilminore

Azzone, Colere, Schilpario, Vilminore

Schilpario, Vilminore, Azzone, Colere

Orrido “Via Mala”

Schilpario

Pelacör: polenta fredda bollita con latteFormaggi e salumi nostrani, formagella delle Val di ScalveCasonsei, Scarpinóc, stufato d’asino, torta San Bartolomeo

Colere, Schilpario, Vilminore

Pizzo Tre Signori, Pizzo del Diavolo,Passi del Branchino e del PublinoLenna, S. Pellegrino Terme,Zogno (palestra di arrampicata)

Carona, Foppolo, Valleve

Colere, Schilpario

Vilminore

Schilpario

© copyright by bolzano

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VALLESCALVESCALVE

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60

VALLE DI SCALVE

LodiCrema

VALBONDIONE

COLERESPIAZZI

LIZZOLA

GROMO

ARDESIO

AZZONE

ValCamonica

SCHILPARIO

OLTRE-SENDA

CLUS0NE

PONTENOSSA

MONTEPORA

GANDINO

LEFFEENDINE

ONETACOLZATE

BRACCA

SERINA

OLTRE IL COLLE

SELVINO

CENE

GAVERINATerme MONASTEROLO

del Castello

Lago diEndine

ZOGNOSEDRINA

ALZANO L.VILLA

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GEROSA

VALCAVA

COSTAImagna

FUIPIANO

ALMENNOS. Salvatore

Valtellin a

PassoS. Marco

CUSIOORNICA

VALTORTA

LENNA

RONCOBELLO

PIAZZATORRE

CARONA

BRANZI

FOPPOLO

VALCANALE

Malpaga

MARTINENGO

ROMANOdi LombardiaCARAVAGGI O

MILANO

MILANO

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SOTTO IL MONTEGIOVANNI XXIII TRESCORE

BALNEARIO

SARNICOBERGAMO

Rovato Brescia

VERONA

OLMO ALBREMBO

SAN SIMONE

ValCamonica

Passo delVivione

Passo dellaPresolana

VILMINORE

Lagod'Iseo

Monte Isola

LOVERE

LeccoTALEGGIOVEDESETA

ROTAImagna

TREVIGLIO

S. GIOVANNIBianco CASTIONE

d. PresolanaPEGHERA

BREMBILLA

S. PELLEGRINOTerme

CAMPELLI DI SCHILPARIO

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61

S i apre oltre il Passo dellaPresolana la vallata alpina

più suggestiva della Bergamasca,di una bellezza selvaggia, intatta,varia. Una zona ampia dove sonosorti nei secoli solamente quattropaesini e dove oggi vivono com-plessivamente circa quattromila ecinquecento anime.L’economia di questi luoghi è sta-ta per secoli imperniata sul lavorodella miniera, le cui testimonianzesono raccolte nel museo di Schil-pario. Decine le miniere di mine-rali ferrosi e di barite.La Valle di Scalve è dominata dallerocce e dai dirupi drammatici del-la Presolana da una parte, mentredall’altra è chiusa dalle cime dolo-

mitiche del Pizzo Camino (2491m) con le sue guglie e pinnacoliche fanno pensare ai castelli dellestreghe, del Cimon della Bagozza(2409 m), dal Passo dei Campelli(1892 m) e dal Passo del Vivione(1828 m) e quindi dalle pareti neredel Monte Venerocolo (2590 m) edel Monte Gleno (2882 m).Si accede alla Valle di Scalve graziea due strade carrozzabili: quellache scende dal Passo della Preso-lana e quella chiamata Via Malache sale da Boario Terme. Il colle-gamento con la Valcamonica è as-sicurato anche dalla strada che daAzzone raggiunge Borno e quindiscende nei pressi di Breno. Nellabella stagione è percorribile ancheil Passo del Vivione.Ultimo paese della valle, al princi-pio della salita che conduce al Pas-so del Vivione, è Schilpario (1124m - 1300 ab.), a 66 chilometri daBergamo, ultimo lembo della pro-vincia bergamasca. Il paese vantaun ricca storia turistica, essendoforse stato tra i primi ad ospitaresistematicamente una numerosavilleggiatura a cominciare dall’ini-zio del secolo.La natura offerta da questi luoghinon teme paragoni: tranquillità,silenzi, verde, passeggiate, possibi-lità di effettuare sport, ritmi di vitaconsoni ad una dimensione umanasono di casa sia a Schilpario sia intutta la Valle di Scalve.Il paese offre un interessantissimomuseo etnografico, assai ricco didocumentazione, allestito all’in-terno dell’edificio che ospitava imacchinari del mulino e del ma-glio mossi dalle pale spinte dall’ac-qua del torrente Dezzo.Numerose le passeggiate da Schil-pario per gli amanti delle escur-sioni e dell’alpinismo (Valle delVo, Laghetti del Venerocolo, PizzoCamino, Cimon della Bagozza...),ma anche per i cercatori di funghi(famosi i porcini della valle) e per

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62

gli appassionati di pesca nei tor-renti e laghetti.Durante l’inverno Schilpario offreuna delle più belle piste per lo sci difondo di tutto il Nord Italia.Vilminore di Scalve (1019 m -1800 ab.), ha rivestito nei secoli lafunzione di piccola capitale dellavalle e la sua economia ancora oggisi fonda in parte sull’allevamentodel bestiame e sulla produzionedei formaggi. Da citare la LatteriaSociale di Scalve i cui prodotti fanleccare i baffi.A Vilminore il centro storico pre-senta spunti interessanti, in par-ticolare per quel che riguarda ilPalazzo Pretorio, una costruzio-ne risalente al XIV secolo. Tra lepasseggiate offerte da Vilminoresegnaliamo quella che sale ai restidella Diga del Gleno, protagonistadella tragedia del 1923, quella alPasso della Manina dalla frazio-ne di Nona, al Rifugio Tagliaferri(2320 m).Centro di soggiorno estivo e disports invernali, Colere si situaalle pendici della parete Nord dellaPresolana, nella media Val di Scal-ve, in un ambiente di suggestiva edaustera bellezza. D’estate Colerevuol dire soprattutto «montagnada vivere» in tutti i suoi aspetti: iltrekking su sentieri tradizionali esu quello delle Orobie, l’arrampi-cata classica sulle «vie storiche»,l’incombente bellezza dello «Spi-golo Nord», la scoperta degli al-peggi. A questo e molto altro an-cora Colere ha dato completezzacon attività più tradizionali, qualiil tennis, il calcio, la passeggiatatranquilla e la scampagnata. Direcente realizzzazione l’ecomu-seo delle miniere della Presolanamette in mostra fossili, minerali,vecchi arnesi e macchinari chevenivano utilizzati per il lavoro inminiera.Sull’altro lato della valle, sempre alsole, è situato Azzone (973 m - 500

VILMINORE

AZZONE

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63

ab.), il più piccolo dei paesi dellavalle stessa, con i suoi cinquecen-to abitanti divisi tra le frazioni delDosso e di Dezzo. La presenza dellaRiserva del Giovetto ed ora anchedi un nuovo museo del legno re-alizzato nelle vecchie segherie delFurfì sottolinea l’importanza che

da sempre lega il territorio di Az-zone al bosco e al legno.In tutte e tre le località il villeg-giante può respirare l’atmosferaprofonda della montagna, che na-sce dalle rocce come dalle pietredelle case e dalle espressioni dellagente.

VALLE DI SCALVE

PRESOLANA

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VAL CAVALLINA

BASSO SEBINO

ALTO SEBINO

Casazza, Trescore

Predore, Sarnico

Riva di Solto

Lovere

Trescore

Sarnico

Parco Naturale Regionale Oglio Nord

Magnolini

Costa Volpino, Lovere

Lovere

Riva di Solto, Lovere, Solto Collina

Accademia Tadini Lovere

Sorgente acqua minerale sufurea fredda(Valle del Tuf)Riserva Faunistica Berta, Valle del freddo,Lago d’Iseo

Lovere

Costa Volpino

Costa Volpino, Lovere

Lovere (canottaggio e rafting)

Bossico, Costa Volpino, Lovere, Riva di Solto

Lovere

Riso e rape, Bernia (carne di pecoraessicata), pesce di lago

Bossico, Casto, Costa Volpino, Fonteno,Lovere, Riva di Solto, Solto Collina

Lovere (free climbing)

Sarnico

Sarnico

Chiuduno

Predore

Lovere

Gaverina Terme

Grone, Ranzanico, Trescore

Predore, Sarnico

Grone, Trescore

Sarnico

Monasterolo, Spinone

Sarnico

Pesce di lago

Tinca ripiena

Casazza, Endine, Grone, Monasterolo, Ranzanico, SpinoneTrescore

Sarnico, Vigolo

Riserve Naturali Regionali Valle del Freddo e Valpredina

Spinone al lago

Trescore

Spinone

vv

vv

vv

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Tavernola, Parzanica

Zone Endine-Iseo, Colli San Fermo,Basso e Colle Giogo, lago d’Iseo

Casazza, Endine, Monasterolo, Spinone, Trescore

Adrara S. Martino, Predore, Sarnico, Tavernola

Page 66: Bergamo Estate 2009

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LAGHIBERGAMASCHIBERGAMASCHI

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LAGHI BERGAMASCHI

LAGO D’ISEO E MONTE ISOLA

L a villeggiatura in bergama-sca non si svolge solamente

in montagna, ma anche in alcunesplendide zone di lago, grandi spec-chi d’acqua dolce che si aprono trale Prealpi Orobie.Cominciamo parlando dell’incan-tevole Lago d’Endine, in al Caval-lina, incantevole specchio d’acquadalla forma allungata tipica deilaghi prealpini di origine glaciale.Lungo circa cinque chilometri,con settecento metri di larghezzamassima e cento metri di minima,è privo di un immissario impor-tante ma è alimentato dai torrentidelle valli laterali. Suo emissario èil fiume Cherio.Appena terminato il Lago di Endi-ne di apre il piccolo ma pittoresco

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Laghetto di Gaiano, lungo duecen-to metri e largo cento.Prima del Lago di Endine, incon-triamo i paesi Casazza e GaverinaTerme (500 m -831 ab.). Il primo, èsede del Museo della Val Cavallina,che si occupa di studiare il rappor-to tra uomo e ambiente nella storiadella valle. Gaverina è formato daquattro frazioni: Fonti, Trate, Ga-verina e Piano. Oltre alle impor-tanti fonti, nel comune di trova latorre trecentesca dei Suardi, collo-cata nella località Piano. Salendo siraggiunge il Colle Gallo a 753 me-tri e quindi la Valle del Lujo e la Val-le Seriana. Nei pressi, il Santuariodel Colle Gallo con il Museo dellaMadonna dei ciclisti.Oltre Gaverina e Casazza troviamo

Spinone, dove comincia il Lagod’Endine. A Spinone al Lago si se-gnalano alcuni lidi, canneti e risto-ranti, con la possibilità di fare gitein barca e praticare la pesca.Nel paese, da notare la chiesettadi San Pietro in Vincoli, risalenteall’XI secolo. Intorno al 1420 lachiesetta è stata leggermente am-pliata. Di particolare interesse gliaffreschi del presbiterio rappresen-tanti profeti e sibille, che si ispira-no alla pittura di Lorenzo Lotto.A Spinone sono celebri le Fonti diSan Carlo, dove la storia raccontaessersi ristorato San Carlo Borro-meo durante la sua visita nel 1575.Risalendo la Valle del Tuf si rag-giunge, in un ambiente incantevo-le, una sorgente di acqua mineralesulfurea fredda, molto rinomata.Dalla parte del lago opposta a Spi-none, troviamo Monasterolo delCastello.Caratteristica del Lago di Endine èproprio questa: la possibilità di go-dere, volgendo lo sguardo in ognidirezione, di bellissimi scorci, sitratti di angoli di natura, di borghilacuali o di strutture fortificate. AMonasterolo, impossibile non sof-fermarsi sul castello medievale,risalente al XIII secolo ma arricchi-to dalle aggiunte del cinquecentoe del seicento. Nella Parrocchialedel SS. Salvatore si trovano inveceopere di Carpinoni, Sanz e AndreaFantoni.Sulla riva sinistra, salendo, si in-contra il comune di Endine Gaiano(380 m - 2800 ab.).Il paese offre la bella chiesetta diSan Remigio, con all’interno operedel Carpinoni. Un vero angolo dipace e raggiungibile invece risalen-do il torrente della Valle del Ferro,con area pic-nic e percorso vita.Da segnalare anche gli altri paesiche si affacciano sul lago: Ranzani-co e Bianzano. Tutti e due conser-vano tracce importanti della lorostoria antica.

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A Ranzanico il quattrocentescooratorio di San Bernardino, aBianzano il Castello Suardi del1300.Da visitare, per chi si reca nellazona del Lago di Endine e del Lagodi Iseo, è la Valle del Freddo, zonaprotetta che presenta una naturaspettacolare.La valle si distende lungo il pen-dio che scende verso Riva di Sol-to a circa 400 metri sul mare; es-sa ospita una vegetazione di altamontagna a causa dell’aria freddache emerge dal sottosuolo. Vi sipossono trovare addirittura rodo-dendri e stelle alpine, oltre a vereproprie rarità.Si consideri che la temperatura delsuolo anche un estate raramentesupera i 4-5 gradi. L’area è protetta,ma vi si possono effettuare delle vi-site guidate. Sbuchiamo dopo En-dine nella grande conca del Sebino,ed ecco il Lago d’Iseo, circondatoda alte vette.Il lago è alimentato dal fiume Oglio,vanta una profondità massima di251 metri, una larghezza di duechilometri e mezzo e un perimetrodi circa sessanta chilometri.Al centro del lago la più grande iso-la lacustre d’Europa: Monte Isola,vero gioiello verde disseminato diminuscole contrade e di discreteville patrizie.Il Lago d’Iseo rappresenta un im-portante polo di villeggiatura siaper la balneazione che per la nauti-ca, il wind-surf, la pesca, la possibi-lità di gustare la pace di questi luo-ghi tra il lago e il verde delle mon-tagne, di effettuare passeggiate.Il lago è diviso tra la sponda bre-sciana e quella bergamasca.Principali località bergamascheaffacciate sul lago sono Lovere, Ca-stro, Riva di Solto, Tavernola, Pre-dore e Sarnico.Dal punto di vista turistico citiamoin particolare Lovere ricco di pa-lazzi, monumenti, chiese, con un

BOSSICO, RIFUGIO MAGNOLINI

PREDORE

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centro storico di epoca medievaledegradante verso il lago.Ricordiamo la Basilica di SantaMaria in Valvedra, rinascimenta-le, costruita nel 1473. All’interno,in parte rifatto in periodo barocco,opere del Moroni, Moretto, Cava-gna, Carpinoni.Interessante anche la vecchia par-rocchiale dedicata a San Giorgio.Citiamo anche la Torre del Comu-ne (XIV secolo), la Torre Soca (XIIIsecolo), la chiesa di San GiorgioMartire (XIV secolo).Da segnalare la pinacoteca del Pa-lazzo Tadini che è anche moto-re dell’attività culturale della cit-tadina. L’edificio venne costruitoall’inizio dell’Ottocento in stileneoclassico dal conte Luigi Tadiniche fece redigere il progetto all’ar-chitetto Sebastiano Salimbeni.All’interno opere di Jacopo Bellini,del Parmigianino, del Pitocchet-to, di Antonio Cifrondi, Tiepolo,Van Dijck.Nel museo si trovano una sculturadel Canova, porcellane di Sèvres eCapodimonte, bronzi rinascimen-tali, armature medievali e numero-si interessanti oggetti. Si possono

ancora notare i resti di un forte diorigine gallica risalente al IV secoloavanti Cristo, alle falde del MonteCala. Lovere è oggi ricca di risto-ranti, luoghi di ritrovo, club di nau-tica, vela e wind-surf. In una corni-ce unica, il Porto Turistico di Love-re è una delle strutture nautichepiù moderne e attrezzate del pano-rama lacuale europeo. Situato inuna posizione ideale, all’ avanguar-dia dal punto di vista funzionale etecnologico, costituisce l’attraccoideale sia per chi vuole godersiun lago bello e affascinante comequello Sebino, sia per chi vuolevisitare e scoprire le meravigliedell’entroterra e delle isole vicine.La bellezza stilistica e architettoni-ca, la qualità dei materiali, gli ampispazi verdi, ricreativi e commercia-li e le numerose opportunità spor-tive ne fanno una struttura moder-na idonea ad una nautica di altolivello e un luogo dove godere dellabellezza del paesaggio in un’atmo-sfera raffinata e rilassante.Vicino a Lovere, a novecento metridi quota, da visitare e da scegliereper villeggiatura il paese di Bossicoinserito in un bell’altopiano verde e

LAGHI BERGAMASCHI

MONASTEROLO, CASTELLO

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TAVERNOLA

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ridente, non toccato da inconsultisviluppi edilizi, luogo di pace, dibelle passeggiate e di frequentipuntate al lago. Altre località im-portanti dal punto di vista turisti-co sono Castro, Predore e Sarnico,centri di villeggiatura. A Castro èpossibile ammirare il porticciolocosteggiato da caseggiati.Da qui parte la strada a tratti sug-gestiva, scavata nella roccia, chepercorre la sponda occidentale dellago e che raggiunge Tavernolae poi Predore e Sarnico. Sopra illago alcune bellissime località divilleggiatura estiva come Vigolo(600 m), centro collinare e Taver-nola, da vedere tra l’altro la frazio-ne di Cambianica con la chiesettaromanica di San Michele, e Pre-dore dove fioriscono numeroseattività artigianali e industrie delsettore nautico e attività turisti-che legate alla balneazione e allapesca. Uno dei centri più impor-tanti della vacanza lacustre ber-gamasca è senza dubbio Sarnico,attrezzato con numerosi alberghie locali, con una bella passeggiataa lago, con un centro commercia-le ricco di bar, negozi e boutiques.

Un’impronta al paese venne datain periodo liberty dall’architettoSommaruga.Anche a Sarnico esiste un’indu-stria avviata nel settore nautico esullo specchio del lago vengonoeffettuate gare di velocità e garedel chilometro lanciato. La sto-ria della località affonda nel buiodei secoli.È noto che nel 1102 l’imperatoreEnrico IV parlava di privilegi ri-guardanti Sarnico e Iseo. È a Sar-nico che verso la metà del 1800fece, primo in Italia, la sua appa-rizione sul lago il primo battelloa vapore. Il natante fu varato nel1841, era l’«Arciduca Leopoldo».All’inizio del secolo il lago vennecollegato alla ferrovia con unalinea di pochi chilometri che ag-ganciava Paratico a Palazzolo, li-nea tuttora esistente. Cominciòun servizio di ferry boats lacustriche trasportavano carri ferroviariverso i vari paesi della zona.Da visitare la chiesetta romanicadedicata ai Santi Rocco e Naza-rio posta appena sopra la frazionedi Castione e risalente al 1100 (ilporticato è del Quattrocento).

LAGHI BERGAMASCHI

BIANZANO

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Val Taleggio, Pizzino

Castello di Marme

Piani dell’Avaro - Gruppo pizzo 3 Signori

LE LOCALITA,

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LOCALITÀ

LodiCrema

VALBONDIONE

COLERESPIAZZI

LIZZOLA

GROMO

ARDESIO

AZZONE

ValCamonica

SCHILPARIO

OLTRE-SENDA

CLUS0NE

PONTENOSSA

MONTEPORA

GANDINO

LEFFEENDINE

ONETACOLZATE

BRACCA

SERINA

OLTRE IL COLLE

SELVINO

CENE

GAVERINATerme MONASTEROLO

del Castello

Lago diEndine

ZOGNOSEDRINA

ALZANO L.VILLA

D'ALME'

GEROSA

VALCAVA

COSTAImagna

FUIPIANO

ALMENNOS. Salvatore

Valtellin a

PassoS. Marco

CUSIOORNICA

VALTORTA

LENNA

RONCOBELLO

PIAZZATORRE

CARONA

BRANZI

FOPPOLO

VALCANALE

Malpaga

MARTINENGO

ROMANOdi LombardiaCARAVAGGI O

MILANO

MILANO

DALMINE

SOTTO IL MONTEGIOVANNI XXIII TRESCORE

BALNEARIO

SARNICOBERGAMO

Rovato Brescia

VERONA

OLMO ALBREMBO

SAN SIMONE

ValCamonica

Passo delVivione

Passo dellaPresolana

VILMINORE

Lagod'Iseo

Monte Isola

LOVERE

LeccoTALEGGIOVEDESETA

ROTAImagna

TREVIGLIO

S. GIOVANNIBianco CASTIONE

d. PresolanaPEGHERA

BREMBILLA

S. PELLEGRINOTerme

CLUSONE, S. LUCIO

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CLUSONELa piccola capitale dell’Alta ValleSeriana sorge a 648 metri di quo-ta e conta circa ottomila abitan-ti. Il centro risulta turisticamentesviluppato a partire dall’inizio delsecolo. All’epoca Clusone vantavaun turismo d’élite: erano in pochicoloro che, allora, potevano per-mettersi una vacanza.Arrivare a Clusone, nel cuore del-la valle, nel ridente altopiano, erasemplice: bastava prendere il tre-nino della Valle Seriana e in circaun’ora si coprivano i 33 chilome-tri di distanza da Bergamo. Conle carrozze e i cavalli il tempo eraalmeno triplicato. Gli alberghi diClusone cominciarono a fiorire in

quel periodo. Oggigiorno l’attivitàturistica è fondata soprattutto sullaseconda casa, in affitto o di proprie-tà. La cittadina offre un clima invi-diabile, una pineta di eccezionaleimportanza, piacevoli passeggiatee un centro storico di assoluto valo-re. Anzitutto nominiamo il PalazzoComunale risalente all’anno mille,che sulla facciata presenta numero-si affreschi riguardanti la vita laicae anche alcuni di tipo religioso.Del resto quasi tutte le facciate delcentro storico dovevano risultareanticamente affrescate: se ne trova-no tracce ovunque. Sempre sul Pa-lazzo Comunale spicca il mirabileOrologio Planetario Fanzago chedal 1583 segna non solamente leore, ma anche i giorni, i mesi, i se-gni zodiacali e persino le stagioni ele lune. Un’opera di formidabile im-portanza. Nell’abitato di improntamedievale spiccano palazzi antichicome Palazzo Marinoni Barca, Pa-lazzo Fogaccia, Carrara Spinelli...Da visitare la chiesetta dei Discipli-ni con all’interno un importante ci-clo di affreschi che narrano le prin-cipali scene evangeliche e risalgonoal 1470 circa. Sopra il presbiterioun’opera di fondamentale impor-tanza: una ricchissima crocifissio-ne che per la forza drammatica co-stituisce una vera opera d’arte delQuattrocento. Sulla facciata altraopera di rilevanza internazionale:il triplice affresco con la Danza Ma-cabra, il Trionfo della Morte e il de-stino dei beati e dei peccatori, operadi ignoto, risalente al 1485.Da visitare anche la chiesa del Pa-radiso di fondazione romanica,Sant’Anna con i suoi affreschi difacciata, la chiesa di San Defenden-te, ricca di pitture del Quattrocentoe Cinquecento, la grande basilicadella fine del Seicento con il fontebattesimale del ë400, l’altare di An-drea Fantoni, opere di SebastianoRicci, Cavagna, Cifrondi, Querena,Carpinoni. Nella pineta da visitare

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la Cappella dei Morti Vecchi, delSeicento, eretta sull’antica stradadi valle, oggi una mulattiera cheattraversa la pineta alle porte dellafrazione Fiorine in un ambiente na-turale di rara bellezza. Da Clusonesono possibili numerose passeg-giate nel verde dolce dell’altopianoo all’interno dell’ombrosa e pro-fumata pineta, oppure risalendo isentieri che conducono a San Lucio(mille metri) o al Pizzo Formico(1637 metri) oppure al Fontaninodella Mamma, al Monte Blum e viavia fino alla Presolana.

CASTIONEDELLA PRESOLANASi tratta del comprensorio turisticopiù importante della Valle Seriana edi tutta la Bergamasca.Si pensi che ben l’83 per cento delpatrimonio di abitazioni di Castio-ne della Presolana è adibito ad usocasa per vacanze.La Conca della Presolana, dominatadalla montagna regina delle Oro-bie, presenta prima di tutto un am-biente naturale di bellezza inegua-gliabile che sta alla pari con i piùcelebri panorami dolomitici. Si tro-

vano nella Conca pinete, montagnenon elevatissime, vallette, ruscelli,in una zona ampia e dolce.Le attrazioni della Conca sono ditipo essenzialmente naturalistico,legate al clima, al paesaggio e allepasseggiate ed escursioni.Da segnalare anzitutto il Passodella Presolana a 1297 metri con lazona di alberghi, le pinete, il luogochiamato Salto degli Sposi con ilpanorama sulla Valle di Scalve.Dal Passo prendono il via le passeg-giate che conducono alla cima dellaPresolana e ad alcune località dellamontagna come la Grotta dei Paga-ni, il rifugio Rino Olmo del CAI diClusone, il Monte Visolo. Al Passodella Presolana termina il Sentierodelle Orobie classico. Altri sentieridella Conca sono quello detto Viadel Latte, attraverso baite e casere,quello per il Monte Varro e l’incan-tevole Valle di Tede, Cima di Cam-po, Malga Bassa di Pora.Il Monte Pora (1879 metri) è assaiimportante per il turismo invernaledella Conca: ospita impianti sciisti-ci fra i più rinomati della Bergama-sca. D’estate una passeggiata classi-ca è quella che conduce al RifugioMagnolini (1612 m), posto sull’al-topiano da cui si ha una splendi-da visione del Lago d’Iseo. Da ve-dere, a Castione, la Parrocchialecon preziosi dipinti del Carpinonie sculture dei Fantoni. A Dorga davisitare il Santuario delle Grazie aLantana, ai piedi del Monte Pora,costruzione che risale al quindice-simo secolo, ma che presenta unascultura sul portale dell’XI secolo,raffigurante San Silvestro.Interessanti anche le numerosesantelle affrescate sui muri dellebaite e cascine.

SAN PELLEGRINO TERMEBaciata dall’incantevole e decaden-te stile liberty di inizio secolo, SanPellegrino ha conosciuto i fasti del-la località di villeggiatura di presti-

CLUSONE, PARTICOLARE DANZA MACABRA

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gio assoluto, addirittura di richia-mo per la famiglia reale.Tra la fine dell’Ottocento e l’iniziodel Novecento la cittadina dellaValle Brembana ebbe il suo massi-mo sviluppo turistico indicato dal-le realizzazioni del tempo: l’impo-nente e affascinante Grand Hotel, ilricchissimo casinò, la ferrovia conle stazioncine disseminate lungo lavalle, tutte costruite con particola-re cura architettonica.San Pellegrino deve la sua famaalla collocazione in mezzo al verdedella valle, dominata da cime nonelevatissime, ricche di piacevolipasseggiate, alla sua acqua notain tutto il mondo, ma soprattuttoalla presenza delle terme, momen-taneamente chiuse in attesa dellarealizzazione del nuovo progettodi rilancio della stazione terma-le. La prima testimonianza scrittadell’esistenza delle acque risale aglistatuti comunali del 1452.Del 1740 sono le Dissertazionisull’acqua di San Pellegrino delmedico Alberto Astori. Un secolodopo le acque di San Pellegrinoerano consigliate per curare cal-colosi delle vie urinarie, iperurice-mia, diatesi linfatica, obesità, ma-lattie del fegato e delle vie biliari,dell’apparato digerente. Attorno al

1840 venne edificato il primo stabi-limento termale.Ma le grandi realizzazioni risalgo-no ai primi del Novecento: il Casi-nò, il Grand Hotel, il nuovo Stabi-limento Bagni e Cure, la sala per lecure idropiniche.La località brembana, posta a 358m sul mare non offre al villeggian-te soltanto le terme, San Pellegrinoè dotata di alberghi, ritrovi, mini-golf, sci sull’erba, tennis, piscina,tiro al piattello... numerose infra-strutture turistiche. Esiste persinouna funicolare, temporaneamenteferma, costruita nel 1909, che sa-le alla Vetta, sui 650 m di quota,terrazza naturale dove nel 1931sono state scoperte le Grotte delsogno. Purtroppo non esiste più iltrenino della valle che conducevada Bergamo a Piazza Brembana eche aveva in San Pellegrino la sta-zione principale: si trattava di unmezzo di collegamento, ma anchedi un’attrattiva turistica. In estatesi svolgono a San Pellegrino nu-merose manifestazioni di intratte-nimento: concerti, sagre, mostre evia dicendo.I turisti hanno a disposizione unpercorso vita e numerose passeg-giate a Sant’Antonio Abbandonato,al Pizzo Cerro, Monte Sornadello,Monte Gioco, Monte Zucco, tuttecime comprese fra i mille e i mille-seicento metri.

S. GIOVANNI BIANCOE CORNELLO DEI TASSOSan Giovanni Bianco, con la casadi Arlecchino e il borgo di Cornel-lo, è il luogo di villeggiatura dellavalle più ricco di storia, di atmo-sfere antiche, di testimonianze dialtri tempi.San Giovanni Bianco sorge a 450metri sul livello del mare alla con-fluenza del torrente Enna con ilBrembo, all’incrocio tra le Valli Ta-leggio e Brembana. Il suo abitato sisviluppa a cavallo del fiume e con-

LOCALITÀ

S. PELLEGRINO, CASINÒ

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serva testimonianze della sua an-tichità sia nell’assetto urbanistico(vicoletti, case addossate una all’al-tra, spiazzi che si aprono improvvi-si e irregolari) sia nell’architettura(case in pietra, portali, porticati convolte a crocera, ponti).Di San Giovanni Bianco segnalia-mo la Piazza Zignone con il monu-mento al soldato Vistallo Zignoneche nel 1495 donò a San GiovanniBianco una spina della corona diGesù Cristo. La spina venne dona-ta allo Zignone dalla RepubblicaVeneta come riconoscimento delsuo eroico comportamento duran-te una battaglia contro Carlo VIII.Anticamente era conservata in unacappella a Parigi. La spina è attual-mente custodita nella chiesa par-rocchiale. Accanto alla suggestivapiazza Zignone, da visitare i vicoli,ma soprattutto lo spettacolo deiponti sul Brembo e la via porticatache si estende dall’altra parte delfiume e che fino al 1882 costituivala strada principale di collegamen-to della valle. In quell’anno vennecostruita la strada nuova, quellaattuale, ottenuta sventrando unaparte del centro storico del paese.

La casa che la leggenda vuole diArlecchino, bergamasco emigratoa Venezia, sorge nella frazioncinadi Oneta. In realtà essa appartenneal famoso attore Giovanni Ganassadella Compagnia dei Gelosi che abi-tualmente impersonava la masche-ra. La casa ha mantenuto il saporeantico con una particolare mesco-lanza di rustico e di veneziano.Pochi chilometri dopo San Giovan-ni Bianco si lascia l’automobile e sisale lungo una mulattiera che incinque minuti conduce al Cornellodei Tasso, antico borgo fortificatocostruito su un pendio verde, rima-sto com’era cinque secoli orsono.Si tratta di una visita suggestiva.Una via porticata interamente, do-ve un tempo si aprivano stalli elocande, una piazzetta amena, unapiccola chiesa romanica con il cam-panile pendente. Cornello dei Tassoera importante luogo di sosta peri mercanti che con le carovane dimuli risalivano la valle. Il saporedi storia emanato da questi luoghiè affascinante. Qui la famiglia deiTasso organizzò il primo serviziopostale d’Europa, la stessa famigliada cui nacque Torquato Tasso.

BERGAMO, PARCO DEI COLLI

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SELVINOL’Altopiano di Selvino, dopo la Con-ca della Presolana, costituisce unadelle località turisticamente piùsviluppata della Bergamasca.Centro principale di questa fiori-tura turistica risulta senza dubbioSelvino, vecchio borgo agricolo,trovatosi quasi d’improvviso bacia-to dalla buona sorte turisticper ladolce bellezza di questi colli posti amille metri di altitudine.Le infrastrutture turistiche sonodiverse: segnaliamo una piscina,campi da tennis e bocce, due cam-pi da calcio, numerosi ristoranti epizzerie, ritrovi.Selvino si trova con il suo altopia-no sui colli che fanno da spartiac-que fra la Valle Seriana e la ValleBrembana. Una delle importantistrade che collegavano anticamen-te Bergamo alla Val Brembana pas-sava proprio da qui, favorendo losviluppo della località. Il turismoriguarda tutte le località della zo-na, a cominciare dal comune diAviatico (1100 m - 500 ab.), la cuieconomia per secoli fu legata allapastorizia e all’allevamento. Nellachiesa parrocchiale sono ospitatetele di Giambattista Moroni, di An-tonio Cifrondi, di Enea Talpino e diPietro Gualdi.Diverse opere d’arte sono conser-vate nelle parrocchiali delle piccolee ridenti frazioni di Amora, Ama,Ganda.Numerose le passeggiate. Da Sel-vino quella che per prati e boschiscende fino alla Maresana e quin-di a Bergamo (incantevole e dolcepercorso prealpino), quella checonduce al Monte Podona (1228metri) e a Monte di Nese, quella cheporta al Monte Rena (1145 metri),paradiso di deltaplanisti e di appas-sionati di parapendio.Sia da Aviatico che da Selvino sipuò salire al Monte Poieto, alla bel-la palestra naturale di roccia dellaCornagera.

Da Aviatico altre belle passeggiateal Monte Suchello (1505 metri) epoi all’Alben (2020 metri), al MonteCedrina (1125 metri) con la discesain Val Vertova.Piacevole è la villeggiatura anchenelle frazioncine, in grado di offri-re maggiore tranquillità. Da Gandae Amora una bella passeggiata con-duce fino a Orezzo.

FUORI CIRCUITOEsistono diverse località che pervarie ragioni rientrano prepotente-mente nell’interesse turistico, mache stanno al di fuori delle zone tra-dizionalmente di villeggiatura.Segnaliamo per esempio l’aeropor-to di Valbrembo per gli appassionatidi volo a vela, che possono stare aguardare planare i delicati aliantioppure informarsi per l’iscrizionead appositi corsi.Interessante una visita anche alParco Fantasy World-Minitalia aCapriate San Gervasio, verso Mi-lano, una sorta di Penisola in mi-niatura con le città e i monumentiriprodotti in scala ma con estremaattenzione, con un grande parco,posti di ristoro, intrattenimenti.Da segnalare il Parco delle Cor-nelle, dove è possibile incontraredecine e decine di specie animalilibere di scorrazzare in zone ampiee modernamente attrezzate. So-prattutto indichiamo al turista del-le valli o del lago, il Parco dei Collidi Bergamo, una riserva naturaledove il verde vive a contatto congli antichi insediamenti umani inun’armonia esemplare che ricordai colli toscani.Il parco comprende soprattutto ilcomune di Bergamo, ma si estendea diversi comuni limitrofi: Almè,Sorisole, Mozzo... Un’oasi di verdee di sentieri, di vecchie stradine aipiedi delle Prealpi Orobie.E ricordiamo l’area protetta delFontanile Brancaleone, a Caravag-gio, in piena Pianura Padana, dove

LOCALITÀ

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il fenomeno delle risorgive incanala-te fin dall’epoca romana assume unaspetto di grande suggestione.Ai confini con la provincia di Berga-mo il parco delle incisioni rupestridi Capodiponte (BS), di importanzainternazionale.Per il tempo libero si segnala Aqua-splash, non lontano da Sarnico, con isuoi divertenti giochi d’acqua.Un capitolo a parte meriterebbe il tu-rismo di carattere religioso.Ricordiamo qui soltanto Sotto ilMonte, luogo dove nacque Papa Gio-vanni XXIII, da anni meta di uncontinuo e massiccio pellegrinag-gio e Caravaggio, con il Santuariodella Madonna alla cui fonte, segnosensibile del prodigio avvenuto nellontano 1432, attingono milioni dipellegrini.

I RIFUGINumerosi i rifugi che si trovano suisentieri della montagna bergamasca.I più elevati in quota sono quello delBrunone in Valle Seriana (2295 m) eil Nani Tagliaferri in Valle di Scalve(2328 m).Tra i principali rifugi segnaliamoquelli che si trovano lungo il Sen-

tiero delle Orobie: Alpe Corte (1410m), Laghi Gemelli (1968 m), FratelliCalvi (2015 m), Brunone (2295 m),Coca (1892 m), Curò (1915 m), Al-bani (1939 m).In Valle Brembana si sviluppa il Sen-tiero delle Orobie Occidentali chetocca i seguenti rifugi: Gherardi(1647 metri), Cazzaniga (1889 m),Grassi (1987 m), Benigni (2222 m),Cà San Marco (1830 m), Calvi (2015m). I due sentieri delle Orobie costi-tuiscono un’attrazione di ecceziona-le rilevanza per coloro che amano lamontagna. Si tratta rispettivamentedi otto e sette tappe che possono ve-nire percorse anche parzialmente. IlSentiero delle Orobie classico parteda Valcanale e si snoda per ottantachilometri fino al Rifugio Curò sopraValbondione e poi raggiunge Albanie Presolana.Il Sentiero Occidentale parte da Cas-siglio in Valle Brembana, sale al Ri-fugio Gherardi e poi prosegue fino alRifugio Calvi, sopra Carona.

LE TERMEVilleggiatura in Bergamasca vuoldire possibilità di soggiorni termali.In Val Brembana le Terme di Bracca

LAGHI GEMELLI

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con acque oligominerali-alcalino-litiose, cura idropinica per malattiedell’apparato digerente, nelle alte-razioni del ricambio e per la calco-losi renale.Le celebri Terme di San Pellegrinocon acque solfato-bicarbonato-alca-line adatte alla cura idropinica, ina-latoria, irrigatoria. Sono possibilibagni, idromassaggi e fanghi. Cureindicate per malattie dei reni e dellevie urinarie, del ricambio, dell’appa-rato digerente, del fegato e delle viebiliari e respiratorie.A Sant’Omobono esistono acque sul-furee ad uso idropinico, inalatorio eirrigatorio adatte alla cura dell’appa-rato digerente, del fegato, delle vieurinarie e di affezione respiratoriee della pelle.A Trescore Balneario le terme offro-no acque sulfuree-clorurato-sodichericche di idrogeno solfurato. Sonoutilizzate per inalazioni e fanghi esono indicate nelle affezioni dellevie respiratorie. Con i fanghi di Tre-score si curano forme artritiche ereumatiche.Le Terme di Gaverina sono caratte-rizzate da acque bicarbonato-alca-lino-sulfuree con la cura idropinicaper malattie gastro-intestinali, perdisfunzioni di malattie biliari e re-nali e per la cura della gotta.

RISERVE E PARCHILa provincia di Bergamo presentadiverse aree protette di piccole egrandi dimensioni. Ricordiamo in-nanzitutto il Parco dei Colli di Ber-gamo, di grande importanza perchéracchiude un’area vasta attorno allacittà, un’area collinare dove boschi,sentieri, cascine e strade costruitedall’uomo fino ai primi anni del se-colo sono rimasti intatti, in perfettaarmonia tra di loro. Il parco è percor-so da numerosi, affascinanti sentieri,in una natura verde dove è possibileincontrare interessante fauna e flo-ra. In provincia importanza notevoleriveste la riserva naturale del Gio-vetto in Valle di Scalve dove in unameravigliosa abetaia vive la celebreformica rufa, fattore equilibrante deiboschi grazie alla sua capacità di eli-minare diversi parassiti degli alberi,tra cui la processionaria. Incantevo-le anche la Riserva del Barbellino eBelviso che parte dal Rifugio Curòsopra Valbondione e comprende unavastissima area, scendendo poi inValtellina e coprendo le province diBergamo, Sondrio, Brescia.Un vero e proprio polmone faunisti-co dove vivono migliaia di camosci,stambecchi, mufloni, cervi, caprioli,aquile, marmotte, ermellini.Nella zona di Cenate da ricordare lariserva naturale regionale Valpre-dina, oasi WWF, caratterizzata dallapresenza di un orto botanico conuna vegetazione mediterranea arti-ficialmente inserita ed ottimamenteadattatasi alle condizioni climatichefavorevoli. Sono presenti pini, ulivi,cipressi, corbezzoli, alberi della can-fora, pitosfori ecc. oltre ad una faunatipica della fascia prealpina, tra cuimolte specie di passeriformi, rapaci,tassi, faine, ricci, scoiattoli ecc.Il Parco delle Orobie Bergamaschecomprende il versante bergamascodella catena orobica, caratterizzatoda rilievi tra i 2000 e i 3000 metridi altitudine e da profonde incisio-ni vallive che alimentano i pricipali

LOCALITÀ

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fiumi bergamaschi. I boschi rappre-sentano, per estensione e ricchezza,uno degli aspetti più pregiati del par-co e comprendono, lungo le diversefasce altitudinali, le faggete, i boschidi abete rosso e bianco, i lariceti, lepraterie e i pascoli d’alta quota, finoalla zona rupicola e nivale. Notevolela presenza della caratteristica faunaalpina, anche con specie di partico-lare pregio, come la pernice bianca el’aquila reale. Di recente reintrodu-zione lo stambecco. Segnaliamo in-fine il Parco Fluviale del Serio il cuielemento caratterizzante è l’acquae dove la presenza di un paesaggioricco e variegato è alla base della pre-senza di molteplici ecosistemi all’in-terno dei quali si sviluppano una flo-ra e una fauna adattate a specifichecondizioni ambientali. Nel Comunedi Valbrembo esiste inoltre il ParcoFaunistico delle Cornelle che ospita,in una zona ricca di verde, decine dispecie di animali di tutti i continenti.L’area è visitabile tutti i giorni nel pe-riodo da aprile a settembre dalle ore9.00 alle 19.00, mentre nel periododa ottobre a marzo dalla ore 9.00 alleore 17.00. Una presenza di altissimovalore scientifico e naturalistico, fa-

mosa anche a livello internazionale,è il Sentiero dei Fiori, nei comuni diOltre il Colle e Zambla, in cui, in unambiente montano di grande sugge-stione, vivono piante di antichissimaorigine sopravissute alle ere glaciali.Da non dimenticare, inoltre, la riser-va naturale della Valle del Freddo dicui è fatta menzione a parte.

I MUSEIOltre alle numerose e interessantiesposizioni offerte dalla città di Ber-gamo diamo un’occhiata ai museidella Provincia. Alcuni musei sononotissimi, come l’Accademia Car-rara e le altre raccolte cittadine, laGalleria Tadini di Lovere, il Museodella Basilica di Gandino, il VillaggioAfricano di Urgnano; altri hanno ca-rattere più locale, ruotano intorno atemi specifici; altri ancora sono dellepiccole raccolte d’arte e di oggettistorici gelosamente custoditi dallecomunità.Ad Almenno S. Bartolomeo il Museodel Legno di Tino Sana, dove si am-mirano attrezzi, utensili, la ricostru-zione di botteghe e di oggetti comealcune carrozze, con l’angolo deiburattini e il Museo della Bici con lastoria del campione Felice Gimon-di. Ad Ardesio il Museo Etnograficodove sono presentate le attrezzaturedelle miniere e quelle usate per lavo-rare i metalli, gli oggetti di boscaiolie carbonai e quelli che riguardavanola coltivazione e la lavorazione dellino. Interessante anche il Museod’arte e cultura africana, a Calcina-te, con la ricostruzione di un villag-gio africano a grandezza naturale. IlMuseo permanente del Presepio aDalmine, il Museo della Basilica diGandino, l’Accademia di belle artiTadini di Lovere con la ricchissimaesposizione di quadri, il Museo deiMagli a Ponte Nossa ricavato in unantico maglio ancora funzionante, laCasa-Museo dei Fantoni a Rovetta,dove si possono ammirare oggetti,strumenti, progetti dei grandi scul-

ACCADEMIA TADINI

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tori del legno. A Schilpario si trovaun altro importante museo etnogra-fico con la ricostruzione della vitadella valle. A Sotto il Monte si segna-la il Museo di Papa Giovanni XXIII,e a Gandino il Museo della Basilicadi Santa Maria Assunta. A Zogno ilMuseo della Valle con raccolte di tipoetnografico sulla civiltà e la vita dellazona e a San Pellegrino Terme il Mu-seo Brembano di Scienze Naturali.In tutto il territorio della provinciadi Bergamo, inoltre, sono moltis-sime altre le raccolte d’arte sacrae collezioni monografiche che cu-stodiscono i capolavori della storiaartistica bergamasca, centinaia ecentinaia di opere, quadri, sculture,disegni, tessuti, oggetti di oreficeria,ceramiche, bronzi.Un insieme di inestimabile valore,che dimostra la straordinaria sensi-bilità dei bergamaschi verso la bel-lezza e le sue manifestazioni.La maggioranza dei musei bergama-schi nasce da raccolte private, fruttodel generoso impegno di appassiona-ti collezionisti che seppero in passa-to conciliare la loro passione e i lorointeressi con il desiderio di favorire ilcrescere della cultura pubblica.

ARTE E FOLCLORELa provincia di Bergamo deve farei conti con un capoluogo che vantaun tesoro artistico tra i più impor-tanti del nostro Paese.Non è possibile non accennare inquesta sede alle bellezze di Città Al-ta e dei borghi di Bergamo.Proprio nei borghi sorge una dellepiù interessanti pinacoteche d’Ita-lia, l’Accademia Carrara, collezionericchissima dove i Raffaello stannoaccanto ai Moroni, ai Tiziano, aiCanaletto. Rapidissima carrellatasui tesori notevoli che si trovano inprovincia. Lungo la Valle Serianada visitare la chiesa parrocchialedi Alzano con le sagrestie dei Fan-toni e dei Caniana, quindi il centrostorico di Gandino con la chiesa e ilmuseo, il Santuario della Trinità diCasnigo, risalente al Quattrocento,con cicli di affreschi dell’epoca.In Alta Valle si apre lo scrigno diClusone con il Palazzo del Comu-ne, l’Orologio planetario Fanzago,il Palazzo Fogaccia, l’affresco dellaDanza Macabra e la chiesetta deiDisciplini con gli affreschi quattro-centeschi della Vita di Gesù.A Rovetta consigliata la visita alla

LOCALITÀ

MUSEO DEL LEGNO DI TINO SANA

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Casa Museo dei Fantoni, celebriartisti del legno che lavorarono frail ’400 e il ’700. In Valle Brembanaanzitutto il tempietto di San Tomèad Almenno, del XII secolo, quindi iresti del borgo di Clanezzo, di epo-ca medievale. Numerose testimo-nianze d’arte a San Pellegrino conil Grand Hotel e il Casinò di stileliberty del primo Novecento.A San Giovanni Bianco l’abitatomedievale con la Piazza Zignone ela Via Porticata che si trova anche aCornello dei Tasso, suggestivo bor-go rimasto come nel periodo me-dievale, ancora oggi non raggiuntoda strada carrozzabile.Ad Averara ancora un tratto dellaVia Porticata dei mercanti e l’anti-ca dogana veneta.A Serina è consigliabile una punta-ta nel centro storico e una visita allachiesa di Santa Maria Assunta.Nella zona dei laghi numerose letestimonianze conservate a Lovere:in particolare l’Accademia Tadini eil bel centro storico. Gli spunti delfolclore, del legame tra arte e tradi-zione popolare, si trovano un po’ intutta la provincia di Bergamo.Ne segnaleremo soltanto alcuni.Legate alla fede religiosa sono leespressioni focloristiche delle gran-di processioni di Gandino (per ilCorpus Domini) e di Vertova (Ve-nerdì Santo).Sull’aspetto laico e profano si po-

ne la Scassada del Zenerù, cioè lacacciata del terribile mese di gen-naio che ad ogni 31 di quel mesesi realizza per le strade di diversipaesi di montagna, ma in partico-lare ad Ardesio. Tolle, campanacci,tric-trac, qualsiasi cosa pur di farrumore, cacciare il gelo e invocarela primavera.Per il Carnevale ricordiamo la ma-scherata di Dossena, mentre a metàQuaresima si colloca il Rasgamen-to della Vecchia, rogo che si svolgein diverse località della Bergamascae a cui è affidato il compito di bru-ciare qualcosa che non si vorrebbepiù. Diversi i festival del folcloreche si svolgono in provincia.

ARCHEOLOGIAImportante anzitutto una visita alriccamente dotato museo archeolo-gico di Bergamo, nella cornice sto-

CORPUS DOMINI A GANDINO

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rica di Piazza Cittadella. In provin-cia, testimonianze dell’archeologiadella Bergamasca si trovano nelMuseo della Valle a Zogno, risalen-ti a diversi periodi e in particolareall’età del bronzo, oggetti venuti al-la luce in alcune grotte come la Bu-sa de l’Andrea, la Busa de l’Edera,la Busa del Pusù che si trovano traZogno e Sedrina, non lontane dallaGrotta delle Meraviglie.Altre zone di interesse archeologicoin provincia si trovano a Parre, dovenegli ultimi dieci anni, in localitàCastello, sono stati rinvenuti og-getti dell’età del ferro e dove sonostati scoperti i resti di un villaggiodell’epoca. Insediamenti interes-santi da un punto di vista storicoanche a Clanezzo, al principio dellaValle Imagna e a Rota Imagna, nellastessa valle. A Rota Imagna si trovala Tomba dei Polacchi dove venne-

ro rinvenuti oggetti di ceramiche eresti umani.In Valle Seriana furono effettua-ti ritrovamenti interessanti a Ca-stione della Presolana nella Grottadella Mandibola e del Riparo dellaLancia.In Valle Cavallina il famoso Bucodel Corno a Entratico, con oggettie resti umani preistorici.

I CASTELLINumerose le testimonianze del pas-sato guerresco dal medioevo fino alsecolo scorso: castelli, rocche, for-ti-ficazioni, sono presenti in Berga-mo Alta e provincia.Nella pianura bergamasca sonoospitati i castelli più interessanti.Possenti, carichi di storia e ancoraben conservati, sono un preziosoe suggestivo ricordo di un’epocalegata in particolare alla figura del

LOCALITÀ

CASTELLO DI ROMANO DI LOMBARDIA

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grande condottiero BartolomeoColleoni. Celebre quello di Malpa-ga, frazione di Cavernago, risalen-te al ë400, con il fossato e il pontelevatoio. All’interno un grandecortile con loggiato, e nelle bellesale cicli di affreschi di diversi se-coli dal ’400 al ’700. BartolomeoColleoni acquistò il castello in ro-vina nel 1456 e lo riedificò trasfor-mandolo nella sua abitazione.A Cavernago un’altra bella forti-ficazione, anche questa dal 1470proprietà del Colleoni, passata poiai Martinengo che nel ’500 la in-gentilirono e trasformarono inabitazione.A Urgnano è possibile visitare labella Rocca Viscontea, Castellodei Conti Albani, che ha originenel 1354, con pianta quadrata, duetorri all’ingresso, fossato e mer-latura di ispirazione ghibellina.All’interno affreschi del Seicento.A Romano di Lombardia si ergeuna rocca, in buono stato di con-servazione, con due corti interne,un pozzo e resti di affreschi.I Visconti la fortificarono nel Tre-cento; dapprima degli Sforza e poiconquistata dal Colleoni. Sede del-la biblioteca comunale.A Pagazzano il Castello Visconteo,che risale forse a prima dell’annoMille. Venne ricostruito tuttaviadai Visconti nella seconda metà delQuattrocento con cinque torri dicui ne restano tre.Si trova in buone condizioni eospita un’azienda agricola.Da menzionare inoltre il Castel-lo Visconteo, di Brignano Gerad’Adda (sec. XVIII), fastosa sede dicampagna con bel cortile d’onore,il Castello dei Suardi di Bianza-no con affreschi ed il Castello deiConti Calepio nel paese omonimo,d’origine medievale, trasformatonel ’400 a residenza, suggestiva-mente inserito in un borgo chepresenta anche un notevole com-plesso fortificato carolingio po-

sto presso la Chiesa parrocchiale.ACosta di Mezzate è tutt’ora abita-to il bel Castello Camozzi Vertova,ricco di opere d’arte, fatto costrui-re per la difesa di Bergamo controil Barbarossa.Nelle valli ricordiamo il Castellodi Clanezzo in una zona naturaledi incanto, il Castello Ginami diGromo e sul lago di Endine il Ca-stello di Monasterolo con originenel XIII secolo.

PRODOTTIENOGASTRONOMICIALIMENTARIDELLA BERGAMASCALa Provincia di Bergamo per le ca-ratteristiche del territorio e la ca-pacità dei suoi imprenditori, pos-siede una grande varietà di pro-dotti agroalimentari caratterizzatida tipicità e genuinità: frutto diuna produzione che unisce elevatistandard di qualità alle lavorazionitradizionali legate alla cultura ru-rale del territorio.La pratica dell’acquisto direttopresso fattorie e spacci cooperativista prendendo sempre più piede.Nei prodotti trasformati in ambitolocale si possono riscontrare altre-sì qualità organolettiche e saporiormai pressoché sconosciuti algrande pubblico assuefatto ai con-sumi di massa.Presso il punto vendita di Agripro-mo a Bergamo, si può trovare unavasta gamma di prodotti e saporitipici e tradizionali bergamaschi:• I Formaggi - una vastissima

gamma di prodotti provenientidalle Valli bergamasche e daicaseifici di pianura che pon-gono Bergamo al vertice dellagraduatoria nazionale in fattodi Dop: otto attualmente men-tre sono in arrivo altri due o tredenominazioni. Accanto ai for-maggi vaccini esiste anche unagrossa produzione di formaggidi capra e una produzione di

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LOCALITÀ

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FotografieArchivio Provincia di Bergamo,Archivio Circolo Marianese,Tino Rovetta

Coordinamento editorialeProvincia di Bergamo - Servizio Turismo

TraduzioniStudio First, Bergamo

Progetto grafico e realizzazioneCRE8, Bergamo

StampaCormar, Bolzano 4212

© Provincia di Bergamo - 2009Riproduzione vietata.Tutti i diritti sono riservati.www.provincia.bergamo.it

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ORIO AL SERIO

BRANZI844 m

SOTTO IL MONTEGIOVANNI XXIII BERGAMO

A4

MILANO

PIZZO DEITRE SIGNORI

2554 mPASSO DI S. MARCO

1985 m

VALTELLINA

SAN SIMONE1670 m

FOPPOLO1600 m

VALLEVECARONA

1100 m

CORNOSTELLA2620 m

PIZZO DELDIAVOLO

2914 m

PIZZODI COCA

3050 m

BACINO DEL BARBELLINO1895 m

MONTETORENA

2911 m

PASSO DEL VIVIONE1892 m

VALCAMONICA

PIZZO CAMINO2498 m

SCHILPARIO1134 m

VILMINORE

AZZONE

DEZZO DI SCALVE

TEVENO

LIZZOLA1250 m

VALBONDIONE

FIUMENERO

GANDELLINO

GROMO678 m

VALCANALE1200 m

VALGOGLIO

ARDESIO

VILLA D’OGNA

PIARIOPARRE CLUSONE

647 m

ROVETTA

FINODEL MONTE

CERETE

ONORE

CASTIONE870 m

DORGABRATTO

PASSO DELLAPRESOLANA

1300 m

PIZZODELLA PRESOLANA

2521 m

COLERE1000 m

LOVERE

DARFO

COSTA VOLPINO

ROGNO

ANGOLO TERME

CASTRO

PIANICOSOVERE

BOSSICO

MONTE PORA1500 m

CANTONIERA DELLAPRESOLANA

RIVADI SOLTOLAGO

DIENDINE

ENDINERANZANICO

MONTE FARNO

GANDINO

BIANZANO

PONTE NOSSA

PREMOLOGORNO

CAZZANOSANT’ANDREA

ONETA

ZAMBLA1000 m

BRACCA

ALGUA

COSTA SERINA

CORNALBA

SERINA823 m

OLTRE IL COLLE

VALPIANAMONTE ALBEN

2019 m

MONTE ARERA2512 m

ISOLA DI FONDRA

MOIODE CALVI

VALNEGRA

PIAZZABREMBANA

536 m

LENNA

CAMERATACORNELLO

S. GIOVANNIBIANCO

DOSSENA

OLMO ALBREMBO

PIAZZOLO

PIAZZATORRE900 m

MEZZOLDO

MONTEPEGHEROLO

2369 m

AVERARA

SANTA BRIGIDA

CUSIO

MONTE AVARO1650 m

ORNICA

CASSIGLIO

VALTORTA935 m

PIANI DI BOBBIO1662 m

BARZIO767 m

LECCOLAGO DILECCO

TALEGGIO

VEDESETA

PEGHERA900 m

SAN PELLEGRINOTERME

BREMBILLA

BRUMANO

FUIPIANO

ROTA IMAGNA

VALSECCABERBENNO

GEROSA

BLELLO

LOCATELLO

CORNAIMAGNA

S. OMOBONO

BRESCIA

LAGO D’ISEO

ISEO

ROVATO

A4

ROVATO

PONTE OGLIO

PALAZZOLO

PALAZZOLO

CHIARI

CASTREZZATO

SERIATE

DALMINE

COSTA DIMEZZATE MONTELLO

CHIUDUNO

GRUMELLO

CASTELLICALEPIO

CREDARO

VILLONGO SARNICO

DALMINE

BERGAMO

AZZANOS. PAOLO

STEZZANOZANICA

URGNANO

MALPAGA

GHISALBA

CALCINATE

BOLGARETELGATE

MORNICO

PALOSCO

CIVIDATE AL PIANOCORTENUOVA

MARTINENGO

ROMANO DI LOMBARDIA

COVO

BARBATA

ANTEGNATE

FONTANELLA

PUMENENGO

TORRE PALLAVICINA

CALCIOURAGO D’OGLIO

MOZZANICA

FORNOVO S. GIOVANNI

BARIANO

ISSO

FARA OLIVANACON SOLA

TREVIGLIO

CALVENZANO

VAILATE

ARZAGO

CASIRATE

MISANOGERA

D’ADDA

CARAVAGGIO

SANTUARIODI CARAVAGGIO

PAGAZZANO

BRIGNANO

LURANO

MORENGO

COLOGNO

SPIRANO

POGNANO

CASTELROZZONE

ARCENE

VERDELLOVERDELLINO

LEVATE

LALLIO

TREVIOLO

CISERANO

ZINGONIA

BOLTIERE

PONTIROLONUOVO

FARA GERA

CANONICAD’ADDA

CASSANOD’ADDA

RIVOLTAD’ADDA

MELZO

CAMBIAGO

CAVENAGO

TREZZOSULL’ADDA

BREMBATE

CAPRIATE

FILAGO

ZOGNOCANTO ALTO

1146 m

PONTERANICAVILLAD’ALMÈ

SORISOLE

RANICA

AVIATICO

SELVINO1050 m

ALBINO

NEMBRO

VILLADI SERIO

SERIATE

PEDRENGOALBANO

TORREDE’ ROVERI

SCANZOROSCIATE

CENE

PRADALUNGA

CAZZANIGA

FIORANO

LEFFE

VERTOVA

COLZATE

SPINONEMONASTEROLO

COLLI DIS. FERMO

1100 m

FONTENO

PARZANICA

VIGOLO

PREDORE

TAVERNOLABERGAMASCA

MONTEISOLA

VIADANICA

ADRARAS. MARTINO

ADRARAS. ROCCO

MONTE TORREZZO1378 m

FORESTOSPARSO

GANDOSSO

CARROBBIODEGLI ANGELI

ZANDOBBIO

GORLAGO

ENTRATICO

VIGANO

BORGO

BERZOS. FERMO

GRONECASAZZA

GAVERINATERME

LUZZANA

TRESCOREBALNEARIO

CENATESOTTO

CENATESOPRA

MONTE MISMA1160 m

S. PAOLOD’ARGON

BRUSAPORTO

BAGNATICA

GRASSOBBIO CAVERNAGO

FIUM

E SE

RIO

FIU

ME

BR

EM

BO

OSIO DI SOTTO

OSIO DI SOPRA

CURNO

MOZZO

VALBREMBO

PALADINA

ALMÈ

PONTE S.PIETRO

BONATESOTTO

BONATESOPRA

MADONE

PRESEZZO

MAPELLO

BREMBATEDI SOPRA

BARZANA

GOLFALMENNO

S.BARTOLOMEO

ALMENNOS.SALVATORE

SEDRINA

UBIALECLANEZZO

STROZZA

CAPIZZONE

PALAZZAGO

VALCAVA1250 m

PONTIDA

AMBIVERE

TERNO

MEDOLAGO

SUISIO

BOTTANUCO

CHIGNOLOD’ISOLA

SOLZA

CALUSCIO

CARVICO

FIU

ME

ADDA

LAGO DIOLGINATE

OLGINATE CALOLZIOCORTE

MONTEMARENZO

MERATE

ATRUNOVILLA

D’ADDA

BRIVIO

CELANA

CAPRINO

CARENNO

TORRE DE’ BUSI

VERCURAGO ERVECOSTA

IMAGNA

RONCOLA

BEDULITA

SANTUARIOCORNABUSA

CAPRIATE

CAVENAGO-CAMBIAGO

TREZZO

BOARIOTERME

RESEGONE1875 m

LAGHI GEMELLI1953 m

CULMINES. PIETRO

1270 m

LAGODI COMO

CUSANO

AUTOSTRADA A4

CANALE

MUZZA

DELLA

COMUN NUOVO

SERIO

FIUME

ALZANO

GORLE

TORRE BOLDONE

RONCOBELLO

OG

LIO

FIUME

AUTOSTRADA A4

OSPITALETTO

OSPITALETTO

MARONE

EDOLO

OGLIO

FIUME

SOLTO COLLINA

CASNIGOPEIA

GRUMELLO

ADRO

BORNO900 m

SONGAVAZZO

SPIAZZI

OLTRESSENDAALTA

LAGO DIGARLATE

MARNE

MOGGIO

PARATICO CLUSANE

PISOGNE

SALEMARASINO

SULZANO

249 m

PIANI DI ARTAVAGGIO

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OROBIE BERGAMASCHE

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NORD

Bergamo - Lombardia - Italia

Milano

Bergamo

Bergamo - Orio al Serio

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Gromo

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Gandino - Corpus Domini

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San Pellegrino Terme

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OROBIE BERGAMASCHE

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Bergamo - Lombardia - Italia

Milano

Bergamo

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Valle Imagna

Gandino - Corpus Domini

Urgnano

San Pellegrino Terme