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Ippologia, Anno 10, n. 4, Dicembre 1999 5 APPROCCIO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO ALLE MALATTIE CUTANEE DI ORIGINE ALLERGICA EQUINE ALLERGIC DERMATITIS: DIAGNOSIS AND TREATMENT ANTHONY A. YU DVM, MS, Diplomate of the ACVD Animal Allergy & Skin Clinic - 4100 SW 109th Avenue - Beaverton, Oregon 97005 Le allergie degli equini si manifestano sia sotto forma di varie dermatosi (orticaria, prurito, squa- me/croste, leucotrichia, noduli) che come affezioni respiratorie (COPD, SPAOD). La tradizionale rispo- sta allergica di Tipo I, in cui un antigene reagisce con le IgE legate alle mast cell a livello di cute/apparato respiratorio, con conseguente rilascio dei mediatori dell’infiammazione, è stata documentata ed anche abbastanza ben caratterizzata nel cavallo Nell’uomo, la risposta allergica è stata ulterior- mente elaborata per coinvolgere i linfociti T, ed in particolare quelli T helper (Th), attribuendo loro un ruolo di guida della risposta allergica. Gli elementi T helper 2 (Th2), in effetti, producono citochine come l’interleuchina (IL) 4, 5, 6, 10 e 13, fra le quali l’IL 4 e la IL 13 sono essenziali per il passaggio alle IgE della classe di immunoglobuline delle cellule B. Negli individui non colpiti da atopia, la linea cellulare T helper 1 (Th1) produce interferon (IFN) ed IL2, che a loro volta sopprimono la proliferazione delle cellule Th2 che promuovono l’allergia e sono responsabili del sistema di difesa immunitario locale. Recentemente, in equini colpiti da pneumopatia cronica ostruttiva (COPD) allergene-indotta sottopo- sti a stimolazione con i rispettivi allergeni naturali è stata dimostrata la presenza di un maggior numero di cellule T helper nel liquido di lavaggio broncoalveola- re. Molti studi dimostrano la capacità degli equini di reagire agli allergeni introdotti per via intradermica, tuttavia il significato di queste reazioni è considerato ancora piuttosto controverso. È evidente che per deli- neare il comportamento allergico del sistema immuni- tario degli equini sono necessari ulteriori studi. Una tendenza che sta cominciando ad apparire è che il cavallo, come l’uomo, il cane ed il gatto è comunemente colpito da varie allergie combinate (ad Manifestation of equine allergies encompass der- matoses (hives, pruritus, scale/crust, leukotrchia, nodules), as well as respiratory conditions (COPD, SPAOD). The traditional Type I allergic response, whereby an antigen reacts with mast cell-bound IgE in the skin/respiratory tract, which then results in the release inflammatory mediators, has been docu- mented and somewhat characterized in the horse. In humans, the allergic response has been further elaborated to involve T lymphocytes, particularly the T helper cell (Th), as the director of the allergic response. The T helper-2 cell (Th2), in fact, produces cytokines such as interleukins (IL) 4, 5, 6, 10 and 13, of which IL 4 and IL13 are essential for B cell immunoglobulin class switching to IgE. In the non-atopic individuals, the T helper-1 cell line (Th1) produces interferon (IFN) and IL2, which in turn suppress the prolifera- tion of allergy promoting Th2 cells, and are responsi- ble for the local immune defense system. Recently, it has been demonstrated in horses afflicted with allergen-induced chronic obstructive pulmonary disease (COPD) and challenged with their natural allergens, that increased the numbers of T helper cells are present in bronchoalveolar lavage. Many studies demonstrate horses ability to react to allergens introduced intradermally, however controversy surrounds the significance of these reac- tions. It is obvious that further studies are necessary to delineate the allergic behavior of the equine immune system. One trend that is coming to light, is the fact that horses, as well as humans, dogs, and cats, commonly have combination allergies (ie. insect allergies and atopy). Therefore, when interpreting a patient’s his- tory and clinical signs, be sure to keep in mind the

APPROCCIO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO ALLE ......8 Approccio diagnostico e terapeutico alle malattie cutanee di origine allergica •I test in vitro non sono affidabili per la diagnosi

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Ippologia, Anno 10, n. 4, Dicembre 1999 5

APPROCCIO DIAGNOSTICO E TERAPEUTICO ALLE MALATTIE CUTANEE

DI ORIGINE ALLERGICAEQUINE ALLERGIC DERMATITIS: DIAGNOSIS AND TREATMENT

ANTHONY A. YU DVM, MS, Diplomate of the ACVD

Animal Allergy & Skin Clinic - 4100 SW 109th Avenue - Beaverton, Oregon 97005

Le allergie degli equini si manifestano sia sottoforma di varie dermatosi (orticaria, prurito, squa-me/croste, leucotrichia, noduli) che come affezionirespiratorie (COPD, SPAOD). La tradizionale rispo-sta allergica di Tipo I, in cui un antigene reagisce conle IgE legate alle mast cell a livello di cute/apparatorespiratorio, con conseguente rilascio dei mediatoridell’infiammazione, è stata documentata ed ancheabbastanza ben caratterizzata nel cavallo

Nell’uomo, la risposta allergica è stata ulterior-mente elaborata per coinvolgere i linfociti T, ed inparticolare quelli T helper (Th), attribuendo loro unruolo di guida della risposta allergica. Gli elementi Thelper 2 (Th2), in effetti, producono citochine comel’interleuchina (IL) 4, 5, 6, 10 e 13, fra le quali l’IL 4e la IL 13 sono essenziali per il passaggio alle IgEdella classe di immunoglobuline delle cellule B. Negliindividui non colpiti da atopia, la linea cellulare Thelper 1 (Th1) produce interferon (IFN) ed IL2, chea loro volta sopprimono la proliferazione delle celluleTh2 che promuovono l’allergia e sono responsabilidel sistema di difesa immunitario locale.

Recentemente, in equini colpiti da pneumopatiacronica ostruttiva (COPD) allergene-indotta sottopo-sti a stimolazione con i rispettivi allergeni naturali èstata dimostrata la presenza di un maggior numero dicellule T helper nel liquido di lavaggio broncoalveola-re. Molti studi dimostrano la capacità degli equini direagire agli allergeni introdotti per via intradermica,tuttavia il significato di queste reazioni è consideratoancora piuttosto controverso. È evidente che per deli-neare il comportamento allergico del sistema immuni-tario degli equini sono necessari ulteriori studi.

Una tendenza che sta cominciando ad apparire èche il cavallo, come l’uomo, il cane ed il gatto ècomunemente colpito da varie allergie combinate (ad

Manifestation of equine allergies encompass der-matoses (hives, pruritus, scale/crust, leukotrchia,nodules), as well as respiratory conditions (COPD,SPAOD). The traditional Type I allergic response,whereby an antigen reacts with mast cell-bound IgEin the skin/respiratory tract, which then results inthe release inflammatory mediators, has been docu-mented and somewhat characterized in the horse.

In humans, the allergic response has been furtherelaborated to involve T lymphocytes, particularly the Thelper cell (Th), as the director of the allergic response.The T helper-2 cell (Th2), in fact, produces cytokinessuch as interleukins (IL) 4, 5, 6, 10 and 13, of whichIL 4 and IL13 are essential for B cell immunoglobulinclass switching to IgE. In the non-atopic individuals,the T helper-1 cell line (Th1) produces interferon(IFN) and IL2, which in turn suppress the prolifera-tion of allergy promoting Th2 cells, and are responsi-ble for the local immune defense system.

Recently, it has been demonstrated in horsesafflicted with allergen-induced chronic obstructivepulmonary disease (COPD) and challenged withtheir natural allergens, that increased the numbersof T helper cells are present in bronchoalveolarlavage. Many studies demonstrate horses ability toreact to allergens introduced intradermally, howevercontroversy surrounds the significance of these reac-tions. It is obvious that further studies are necessaryto delineate the allergic behavior of the equineimmune system.

One trend that is coming to light, is the fact thathorses, as well as humans, dogs, and cats, commonlyhave combination allergies (ie. insect allergies andatopy). Therefore, when interpreting a patient’s his-tory and clinical signs, be sure to keep in mind the

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6 Approccio diagnostico e terapeutico alle malattie cutanee di origine allergica

esempio, nei soggetti che presentano ipersensibilitàagli insetti ed atopia). Quindi, al momento di inter-pretare l’anamnesi ed i segni clinici di un paziente, ènecessario tenere a mente il concetto di “soglia aller-gica” e di “sommazione degli effetti”, dal momentoche non sono solo importanti per la diagnosi delleallergie, ma cruciali per il trattamento delle dermato-si allergiche degli equini.

Ipersensibilità agli insetti

• È la più comune causa di prurito negli equini• È generalmente stagionale, altamente prurigino-

sa ed in grado di coinvolgere l’orticaria• Ipersensibilità agli antigeni salivari degli insetti

morsicatori o inalazione di parti di insetti essic-cate

• Culicoides spp., mosche nere e mosche dei rico-veri sono le cause più comuni

• Occasionalmente zanzare, mosche dei cervidi emosche cavalline

• Le mosche si alimentano all’alba ed al crepusco-lo e necessitano di acqua stagnante nella qualeriprodursi

• Alcune specie (ad esempio C. variipennis) tra-smettono un parassita filaride, Onchocerca cervi-calis, che può determinare di per sé la comparsadi segni clinici simili con formazione dicroste/prurito nella zona ventrale

Patogenesi• Ipersensibilità immediata ai Culicoides e/o rea-

zioni ritardate alle componenti salivari, che cau-sano prurito ed autotraumatismo

• Gli estratti di corpi interi di Culicoides utilizzatinei test intradermici nei cavalli colpiti sono ingrado di indurre una risposta ai test cutanei

concept of “allergic threshold” and “summation ofeffect”, as these concepts are not only important indiagnosing allergies, they are crucial in the treatmentof equine allergic dermatoses.

Insect hypersensitivity

• Most common cause of equine pruritus.• Generally seasonal, highly pruritic, and can

involve urticaria.• Hypersensitivity to salivary antigens of biting

insects or inhalation of desicated insect parts.• Culicoides spp., black flies, horn flies and sta-

ble flies most commonly.• Occasionally mosquitoes, deer flies, and horse

flies.• Flies feed at dawn and dusk, and require stand-

ing water in which to breed.• Some species (e.g. C. variipennis) transmit the

filarid parasite, Onchocerca cervicalis which initself may result in similar clinical signs withventral crusting/pruritus.

Pathogenesis• Culicoides hypersensitivity immediate and/or

delayed hypersensitivity reactions to salivarycomponents, causing pruritus and self-trauma.

• Whole body extracts of Culicoides used inintradermal testing of affected horses are capa-ble of inducing skin test reactions.

• Tendency to develop the disease is multifactori-al (familial; therefore genetic tendency ??; asso-ciated with the major histocompatibility com-plex; geographic).

• The bite itself is painful, due to the chewingmouth parts of these flies.

FIGURA 1 - Culicoides sp.

FIGURE 1 - Culicoides sp.

FIGURA 2 - Test allergico intradermico negli equini.

FIGURE 2 - Equine intradermal allergy test.

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Ippologia, Anno 10, n. 4, Dicembre 1999 7

• La tendenza allo sviluppo della malattia è multi-fattoriale (familiare; [quindi, esiste una tendenzagenetica??]; associazione con il complesso diistocompatibilità maggiore; geografica)

• Il morso degli insetti è di per sé doloroso, acausa delle parti deputate alla masticazione pre-senti nella bocca di queste mosche

Segni clinici• La lesione primaria è una papula o un pomfo• Le lesioni secondarie sono rappresentate da alo-

pecia, formazione di croste, escoriazioni, modifi-cazioni della pigmentazione e lichenificazione

• Il quadro di distribuzione è determinato dallaspecie di Culicoides (soltanto ventrale, a livellodi criniera e coda, dorsale, in tutte le sedi citate)

• Intenso prurito, talvolta fino al punto di nonrispondere agli steroidi

• Sono comuni le infezioni secondarie daStaphylococcus, che possono esacerbare il prurito

Diagnosi• Anamnesi, esame clinico con particolare riguar-

do al quadro di distribuzione• Stagionalità (ad esempio, in primavera: C. niger ed

alachua; in estate: C. stellifer; in autunno: C. insignis;esiste una dipendenza in funzione della regione)

• Presenza di caratteristiche ambientali adatte allariproduzione degli insetti (aree boscose,pozze/acqua stagnante nel raggio di 1 miglio)

• Risposta ad un rigoroso controllo degli insetti• Come mezzo diagnostico viene ampiamente uti-

lizzato il test cutaneo intradermico (Greer Labs,Lenoir, NC) utilizzando Culicoides variipennische dà origine a reazioni crociate con altre spe-cie di Culicoides ed, eventualmente, con altriinsetti (1:5000 peso/volume)

Clinical signs• The primary lesion is a papule or wheal• Secondary lesions include alopecia, crusting,

excoriations, changes in pigmentation, andlichenification.

• Distribution pattern is determined by thespecies of Culicoides (ventral only, mane andtail, dorsal, all of the above).

• Severe pruritus, sometimes to the point of beingsteroid non-responsive.

• Secondary Staphylococcus infections are com-mon and may exacerbate the pruritus.

Diagnosis• History, physical examination concentrating on

the distribution pattern• Seasonality (for example spring - C. niger and

alachua; summer - C. stellifer; fall - C. insignis;depending on the region)

• Evidence of breeding grounds for insects (for-rested area, ponds/still water within a mile)

• Response to stringent insect control• Intradermal skin testing is being used exten-

sively as a diagnostic tool (Greer Labs, Lenoir,NC) using Culicoides variipennis which cross-reacts with other species of Culicoides and pos-sibly other insects (1:5000 w/v)

• In vitro testing is not reliable for insecthypsersensitivities

• Dermatopathology is supportive but not conclu-sive of insect hypersensitivity

Differential diagnoses• Atopy/ Food allergy• Onchocerciasis, especially if not on an iver-

mectin deworming protocol• Other ectoparasites (pediculosis).

FIGURA 3 - Immagine ravvicinata delle reazioni intradermiche.

FIGURE 3 - Close-up of intradermal reactions.

FIGURA 4 - Stallone Tennesse Walking Horse di 11 anni congrave ipersensibilità agli insetti.

FIGURE 4 - 11 yr old Tennessee Walking Horse stallion withsevere insect hypersensitivity.

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8 Approccio diagnostico e terapeutico alle malattie cutanee di origine allergica

• I test in vitro non sono affidabili per la diagnosidelle ipersensibilità agli insetti

• L’esame istopatologico dermatologico è utilecome sostegno, ma non conclusivo in caso diipersensibilità agli insetti

Diagnosi differenziale• Atopia/allergia alimentare• Oncocercosi, specialmente se l’animale non è

sottoposto ad un protocollo antielmintico conivermectina

• Ectoparassiti (pediculosi)

Trattamento• Nel tardo pomeriggio è essenziale il controllo

delle mosche, da effettuare con un prodotto abase di permetrina al 2% (Flypel, Knockout byAllerderm) o Avon’s Skin So-Soft (50:50 inacqua) da applicare almeno settimanalmente

• Modificazioni dell’ambiente- trasferimento dei cavalli lontano da acque sta-

gnanti- chiudere gli animali nei ricoveri da prima del

tramonto a dopo l’alba- impiego di reti antimosche da ± 32 x 32 per 2,5

cm- impiego di ventilatori all’interno del ricovero- spruzzatori automatici di spray insetticidi che si

attivano ad intervalli di tempo regolari• Frequenti spugnature con uno shampoo a base

di acido salicilico/zolfo/clorexidina oppure ben-zoil-perossido solfato ± risciacqui con farina d’a-vena colloidale con pramoxina HCl

• Antistaminici – bloccano l’azione dell’istamina alivello dei siti recettoriali- antipruriginosi, riducono le reazioni urticarioidi

Treatment• Fly control is mandatory in the late afternoon

with a 2% permethrin-based product (Flypel,Knockout by Allerderm) or Avon’s Skin-So-Soft(50:50 with water) applied at least weekly

• Change the environment- move away from standing water- stable before dusk to after dawn- +/- 32x32 per 2.5 cm grid meshing- fans within the stall- timed-release insecticide sprays

• Frequent bathing with a salicylic/sulfur/chlorhexidene shampoo or sulfated benzoyl per-oxide shampoo +/- colloidal oatmeal rinseswith pramoxine HCl

• Antihistamines - blocks the action of hista-mines at receptor sites- antipruritic, reduce urticarial reactions- stabilizing mast cells and having anti-sero-

tonin properties- exact dosing and pharmacokinetics are lacking

in the horse- typically have fewer side effects than corticos-

teroids but not as effective- pyrilamine maleate 1 mg/kg- hydroxyzine hydrochloride 1-1.5 mg/kg TID

(urticaria>>pruritus)- diphenhydramine 0.75-1 mg/kg BID- doxepin hydrochloride 0.5 - 0.75 mg/kg BID- chlorpheniramine 0.25 mg/kg BID- side effects include light sedation, occasional

personality changes- American Quarter Horse-Association recom-

mended withdrawal is 10 days prior to anyshow or competition.

FIGURA 5 - Stallone Tennessee Walking Horse di 11 anni congrave ipersensibilità agli insetti – criniera.

FIGURE 5 - 11 yr old Tennessee Walking Horse stallion withsevere insect hypersensitivity - mane.

FIGURA 6 - Stallone Tennessee Walking Horse di 11 anni congrave ipersensibilità agli insetti – groppa.

FIGURE 6 - 11 yr old Tennessee Walking Horse stallion withsevere insect hypersensitivity- rump.

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Ippologia, Anno 10, n. 4, Dicembre 1999 9

- stabilizzano le mast cell e possiedono proprietàantiserotoniniche

- per il cavallo, non si dispone di dati esatti rela-tivi al dosaggio ed alla farmacocinetica

- determinano tipicamente meno effetti collate-rali dei corticosteroidi, ma non sono altrettan-to efficaci

- pirilamina maleato, 1 mg/kg- idrossizina cloridrato 1-1,5 mg/kg TID (ortica-

ria>>prurito)- difenidramina 0,75-1 mg/kg BID- doxepina cloridrato 0,5-0,75 mg/kg BID- clorfeniramina 0,25 mg/kg BID- gli effetti collaterali sono rappresentati da lieve

sedazione, occasionalmente con modificazionidella personalità

- l’American Quarter Horse Association ha rac-comandato un tempo di sospensione di 10giorni prima di qualsiasi manifestazione ocompetizione

• Integrazione con acidi grassi – si va diffondendonel cavallo

• Fatty acid supplementation- has had increaseduse in the horse- modifies the arachidonic acid cascade- recent study in 14 horses with seasonal

Culicoides hypersensitivity demonstrated that20 g daily of evening primrose and cold watermarine fish oil (80:20) resulted in 4 horsesthat were no better, 5 horses were better and 5horses were much improved.

- a University of Florida study of 17 horses fed200 ml of linseed per day for a 6 week period,showed no significant change in pruritus orlesional surface areas (time frame too short??)

- response has been variable- DVM’s Derm Caps or 3VCaps Liquid Econo

@ double the dose- Allerderm’s EFA Caps HP @ double the dose- Vet Solutions EFA @ 2 2/3 pumps per 500 kg- use these fatty acids as adjunctive therapy

• Hyposensitization - approximately 50% of thehorses have good to excellent responses- hyposensitization based on IDAT provides

optimal responses- after an induction period, injections are given

every 7-28 days- response seems faster than in dogs- response is variable. Dr. Gail Anderson

demonstrated benefit of a mycobacterial cellwall adjuvant based Culicoides extract with80-90% response

• Corticosteroids - often required in many of ourallergic skin disorders- need to be used judiciously and in appropriate

amounts and intervals- each case needs to be treated individually

FIGURA 7 - Tipica perdita di pelo e formazione di croste in uncavallo con ipersensibilità a Culicoides/insetti.

FIGURE 7 - Typical hair loss and crusting on a horse withCulicoides/insect hypersensitivity.

FIGURA 8 - Fattrice Trakehner di 17 anni con reazioni urticarioi-di a carico dell’intero collo; l’animale era allergico ed il relativotest evidenziò un’ipersensibilità agli aeroallergeni.

FIGURE 8 - 17 yr Trakehner mare with urticarial reactionsinvolving the entire neck that was allergy tested and foundallergic to aeroallergens.

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10 Approccio diagnostico e terapeutico alle malattie cutanee di origine allergica

- modifica la reazione a cascata dell’acido ara-chidonico

- un recente studio condotto su 14 cavalli conipersensibilità stagionale da Culicoides ha dimo-strato che trattando gli animali con 20 g al gior-no di rapunzia e olio di pesci marini di acquefredde (80:20) il miglioramento ottenuto è statonullo in 4 casi, presente in 5 e notevole in altri 5

- in uno studio della University of Florida su 17cavalli alimentati con 200 ml di semi di lino algiorno per un periodo di 6 settimane non èstata dimostrata alcuna modificazione del pru-rito o dell’area della superficie delle lesioni(durata della prova troppo corta??)

- la risposta è stata variabile- DVM’s Derm Caps o 3V Caps Liquid Econo:

raddoppiare la dose- Allerderm’s EFA Caps HP: raddoppiare la

dose

- prednisone and prednisolone- prednisone is converted to prednisolone- 0.5-1.5 mg/kg/day 7-14 days (induction),

then taper to 0.2-0. 5 mg/kg every 48h over2-5 weeks

- dosage depends on the severity of the case- some cases will be resistant to prednisone

or prednisolone- dexamethasone - initial loading/pulse dose is

needed at 0.02-0.1 mg/kg- oral maintenance dosage of 0.01-0.02

mg/kg every 48-72h- this regime is particularly helpful in more

refractory cases• Methylsulfonylmethane (MSM, Vita-Flex

Nutrition Co.)- initially at 2 heaping tsp (around 10-12 gm)

BID- then taper to lowest daily dose needed for con-

trol.

FIGURA 9 - Grave caso di orticaria e angioedema in un Quarterhorse risultato positivo al test per molteplici aeroallergeni nono-stante la recente somministrazione endovenosa di steroidi edantistaminici.

FIGURE 9 - Severe case of urticaria and angioedema in aQuarter horse that tested positive for multiple aeroallergensdespite recent administration of intravenous steroids and anti-histamines.

FIGURA 10 - Reazioni nodulari alle iniezioni endovenose ese-guite utilizzando aghi rivestiti di silicone.

FIGURE 10 - Nodular reactions to intravenous injections usingsilicone-coated needles.

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Ippologia, Anno 10, n. 4, Dicembre 1999 11

- Vet Solution EFA: 2 2/3 spruzzi per 500 kg- questi acidi grassi vanno utilizzati come terapia

aggiuntiva• Iposensibilizzazione – il 50% circa dei cavalli ha

presentato risposte buone o eccellenti- l’iposensibilizzazione basata sui risultati del

test allergico intradermico (IDAT) consente diottenere risposte ottimali

- dopo un periodo di induzione, si praticano leiniezioni ogni 7-28 giorni

- la risposta sembra più rapida che nel cane- la risposta è variabile. Il Dr. Gail Anderson ha

dimostrato l’utilità di un estratto di Culicoidescon un adiuvante a base di parete cellulare dimicobatteri, ottenendo una risposta dell’80-90%

• Corticosteroidi - sono spesso necessari in moltidei disordini cutanei allergici trattati dai veterinari- vanno utilizzati in modo oculato e con dosaggi

e intervalli appropriati- ciascun caso va trattato individualmente - prednisone e prednisolone

- il prednisone viene convertito in predniso-lone

- 0,5-1,5 mg/kg/die per 7-14 giorni (induzio-ne) poi ridurre gradualmente a 0,2-0,5mg/kg ogni 48 ore nell’arco di 2-5 settimane

- il dosaggio dipende dalla gravità del caso- alcuni casi sono resistenti al prednisone o

prednisolone- desametazone – è necessaria una dose iniziale

di attacco di 0,02-0,1 mg/kg- posologia di mantenimento per os di 0,01-

0,02 mg/kg ogni 48-72 ore- questo protocollo è particolarmente utile

nei casi più refrattari• Metilsulfonilmetano (MSM, Vita-Flex Nutrition

Co.)- inizialmente, alla dose di 2 cucchiaini colmi

(circa 10-12 g BID)- ridurre gradualmente la dose giornaliera fino a

quella più bassa necessaria per il controllo

Atopia degli equini

• Predisposizione ereditaria alla formazione dianticorpi sensibilizzanti nei confronti di allerge-ni ambientali come i pollini di graminacee, erbeinfestanti, alberi, muffe e polvere

• La formazione di legami crociati da parte delleIgE legate alle mast cell determina il rilascio deimediatori dell’infiammazione, che culmina inprurito, orticaria e bronchite allergica

• La sensibilità all’atopia può anche essere regola-ta da altri geni, come la catena beta del recettoread alta affinità per le IgE presente su mast cell ebasofili

Equine atopy

• Inherited predisposition to form sensitizingantibodies to environmental allergens such asthe pollens of grasses, weeds, trees, molds anddust

• Cross-linking of mast cell-bound IgE results inrelease of inflammatory mediators, culminatingin pruritus, urticaria, and an allergic bronchitis

• Other genes, such as the beta chain of the highaffinity IgE receptor found on mast cells andbasophils, may also regulate susceptibility toatopy

Clinical signs• Pruritus with secondary lesions (alopecia, exco-

riations, lichenification and hypopigmentation)of the face, ears, ventrum, and legs

• Chronic recurrent urticaria, which may or maynot be pruritic

• Chronic Obstructive Pulmonary Disease, simi-lar to that of asthma in humans and cats

• +/- Laminitis• Head-tossing

Diagnosis• Allergy testing determines specific environmen-

tal allergies• Positive reactions indicate antigen-specific IgE

is present in the patient; it does not indicatethat the antigen in question caused the disease.Therefore careful historical evaluation and cor-relation with reactions will improve hyposensi-tization success rates

• Skin testing should not be used to diagnoseatopy. Rather it is a way of confirming yourclinical suspicions and formulating a treatmentplan

Serologic testing- spectrum laboratories (Arizona) and Biomedicallaboratory (Texas)

- hyposensitization based on serologic tests arenot impressive

- expensive (2x the cost of canine assays)

Intradermal Allergy Testing (IDAT)- requires sedation +/- shaving- withdrawal from: EFAs, antihistamines, topi-

cal steroids (14 days): oral glucocorticoids (7-28 days)

- tailored to specific geographic regions- small animal concentrations/allergens with

extra insects & outdoor allergens

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12 Approccio diagnostico e terapeutico alle malattie cutanee di origine allergica

Segni clinici• Prurito con lesioni (alopecia, escoriazioni, liche-

nificazione e ipopigmentazione) di muso, orec-chie, ventre, arti

• Orticaria ricorrente cronica, che può essere omeno pruriginosa

• Pneumopatia cronica ostruttiva, simile a quelladell’asma dell’uomo o del gatto

• ± Laminite• Scuotimento della testa

Diagnosi• Il test allergico permette di determinare le speci-

fiche allergie ambientali• Le reazioni positive indicano che nel paziente

sono presenti le IgE antigene-specifiche; nonindicano che sia l’antigene in questione a causa-re la malattia. Quindi, occorre effettuare l’accu-rata valutazione anamnestica e la correlazionecon le reazioni migliorano le percentuali di suc-cesso dell’iposensibilizzazione

• Il test cutaneo non deve essere usato per diagno-sticare l’atopia. Piuttosto, è un modo per con-fermare i sospetti clinici e formulare un pianoterapeutico

Test sierologici- Spectrum laboratories (Arizona) e Biomedical

laboratory (Texas)- l’iposensibilizzazione basata sui test sierologici

non è di grande effetto- si tratta di esami costosi (il doppio che nel cane)

Test di intradermoreazione allergica (IDAT)- richiede sedazione ± rasatura- sospendere acidi grassi esterificati, antista-

minici, steroidi per uso topico (per 14 gior-ni) e glucocorticoidi per uso orale (per 7-28giorni)

- modulare il test in funzione delle specificheregioni geografiche

- concentrazioni per piccoli animali/allergenicon insetti extra ed allergeni dell’ambienteesterno

- non facilmente disponibile per tutti i clinici(possibilità di rivolgersi ad uno specialista?)

- per la maggior parte dei clinici, conservare gliestratti ed eseguire i test risulta costoso

- la lettura delle reazioni cutanee va effettuata adistanza di 0 e 30 minuti e 4 ore dall’iniezione

- i principali criteri di positività sono le dimen-sioni ed il turgore dei pomfi

- è molto importante valutare al tatto le reazioni- le reazioni false positive/negative possono

essere ridotte al minimo dall’esperienza dell’al-lergologo

- not readily available for all practitioners (spe-cialist availability ??)

- costly for most practitioners to maintainextracts and perform testing

- skin test reactions should be read at 0, 30minutes, and 4 hours after injection

- size and turgidity of wheals are the major pos-itive criteria

- feeling the reactions is very important- false positive/negative reactions can be mini-

mized by expertise of allergist

To intradermal allergy test or to blood test- skin testing assesses tissue-fixed IgE- skin testing assesses the entire inflammatory

cascade vs only circulating IgE- mast cells can augment B cell production of

antigen-specific IgE in tissues without sys-temic (blood) levels being significantlyincreased (previously activated B cells, notnaive B cells) increasing antigen-specific IgEin tissue with allergen exposure, identified byIDAT and not serum testing

- halliwell et al. examined allergen specific IgElevels in the blood and bronchoalveolar lavagefluid (BALF) of asymptomatic and sympto-matic horses with allergic COPD, and com-pared the results to those from normal horses.There was no difference in blood levels ofallergen-specific IgE between COPD (sympto-matic & asymptomatic) horses and controlhorses. COPD horses had statistically signifi-cant increases of allergen-specific IgE in theirBALF compared to normal horses

- laboratory techniques have not been complete-ly refined. Background (nonspecific) binding;lack of standardization among the variouscompany protocols; allergenic extract prepara-tion, incubation, washing and blocking stepsmay result in false negative reactions; lack ofstandardization of result reports; use of poly-clonal anti-IgE reagent which decreases speci-ficity and affinity. These variables helpexplain why one serum sample sent to two dif-ferent labs can yield different results

Treatment• Avoidance or reduced allergen exposure is the

best treatment - often impractical- moving to a different part of the country,

down the road- restricting indoor/outdoor activity depending

on reactions- consider rubber mats, pelleted rations to decreasedust

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Ippologia, Anno 10, n. 4, Dicembre 1999 13

Test allergico intradermico o test ematologico- il test cutaneo effettua la valutazione delle IgE

fissate ai tessuti- il test cutaneo effettua la valutazione dell’inte-

ra reazione a cascata dell’infiammazione inveceche delle sole IgE circolanti

- le mast cell possono aumentare la produzioneda parte delle cellule B di IgE antigene-specifi-che nei tessuti senza che i livelli sistemici (ema-tici) subiscano un incremento significativo(cellule B precedentemente attivate, non cellu-le B non-stimolate), incrementando le IgEantigene-specifiche nei tessuti con esposizioneall’allergene, identificati mediante IDAT e noncon gli esami sierologici

- Halliwell et al. hanno esaminato i livelli diIgE allergene-specifiche nel sangue e nelliquido di lavaggio broncoalveolare (BALF)di equini con COPD allergica asintomatici esintomatici, confrontando i risultati ottenuticon quelli di cavalli normali. Non è statariscontrata alcuna differenza nei livelli emati-ci di IgE allergene-specifiche fra i cavalli conCOPD (sintomatici e asintomatici) e quelli dicontrollo. Rispetto a quelli normali, i cavallicon COPD presentavano aumenti statistica-mente significativi delle IgE allergene-speci-fiche nel BALF.

- le tecniche di laboratorio non sono ancorastate completamente definite. Legami aspecifi-ci, mancanza di standardizzazione fra i proto-colli utilizzati fra le varie compagnie, prepara-zione, incubazione, lavaggio e bloccaggio degliestratti di allergene possono determinare rea-zioni false negative, mancanza di standardizza-zione nel referto dei risultati ed uso di reagentianti-IgE policlonali che riducono la specificitàe l’affinità. Queste variabili contribuiscono aspiegare perché da un campione di siero invia-to a due distinti laboratori si possano ottenererisultati differenti

Trattamento• Evitare o ridurre l’esposizione all’allergene è il

trattamento migliore, ma spesso impraticabile- spostamento in una differente parte del paese- ridurre l’attività all’aperto/al coperto, a secon-

da delle reazioni- considerare l’uso di pavimentazioni in gomma

e razioni pellettate per ridurre la polvere• Antistaminici – vedi ipersensibilità agli insetti• Integrazione con acidi grassi – vedi ipersensibi-

lità agli insetti• Iposensibilizzazione – l’iposensibilizzazione

basata sul test allergico intradermico garantiscerisposte ottimali

• Antihistamines - see insect hypersensitivity• Fatty acid supplementation- see insect hyper-

sensitivity• Hyposensitization - hyposensitization based on

IDAT provides optimal responses- can be used to address pruritic, urticarial and

COPD cases- approximately 60-80% of the horses have

good to excellent responses- fewest longterm side effects- most cost effective route when compared to

symptomatic therapy- it is not difficult to convince owners of its ben-

efits- after an induction period, injections are given

every 7-28 days- response seems faster than in dogs- not a concern with regards to drug testing- response is greater for aeroallergens > mold

spores > insect allergens• Corticosteroids - see insect hypersensitivity Atopy is a treatable condition. Even in competi-

tive trial and show horses, where the concerns aboutthe use of medication and drug testing arise,hyposensitization provides an alternative treatmentmodality that may allow the horse to return to per-formance standards.

New therapies that are currently being investigatein the human field include and anti-IgE antibody thatbinds to the Fc portion of the receptors, thus inactivat-ing the receptor while not causing a reaction. The anti-IgE is being given intravenously and subcutaneouslyin humans with excellent results thus far.

Food intolerance

• Allergic or idiosyncratic reaction to ingestedgrains, grasses, food additives

• Wheat, oats, concentrates, barley, bran, alfalfa,and feed supplements

• Multiple immunologic mechanisms includingtype I, II, III and IV reactions

• Non-immunologic reactions can trigger mastcell release by unknown mechanisms

• May be steroid responsive• Seasonal to non-seasonal pruritus or urticaria of

the lateral caudal thorax and flanks• Pruritus that is limited to the base of the tail• Concurrent gastrointestinal signs; diarrhea/soft

stools that tend to attract more flies

Diagnosis • History and physical findings• Food allergy (as early as 6 months)• Food allergy typically year round history but

can be seasonal based on hay or treats fed

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- si può utilizzare per il trattamento dei casi diprurito, orticaria e COPD

- nel 60-80% dei cavalli si ottengono rispostebuone o eccellenti

- è la terapia con i minori effetti collaterali alungo termine

- si tratta del metodo con il miglior rapportocosto:beneficio in confronto alla terapia sinto-matica

- non è difficile convincere i proprietari dei suoivantaggi

- dopo un periodo di induzione, le iniezioni sipraticano ogni 7-28 giorni

- la risposta sembra più rapida che nel cane- non vi è alcun motivo di preoccupazione dal

punto di vista dei test di ricerca dei livelli difarmaci

- la risposta è maggiore per gli aeroallergeni>spore delle muffe>allergeni degli insetti

• Corticosteroidi – vedi ipersensibilità agli insettiL’atopia è una condizione trattabile. Anche nei

cavalli da competizione e da esposizione, in cui l’im-piego di farmaci a scopo terapeutico può comportaredei problemi, l’iposensibilizzazione costituisce unamodalità di trattamento alternativa capace di riporta-re il cavallo ai normali standard di rendimento.

• Negative fecals; deworming• Dermatohistopathology - not overly rewarding• There is no accurate in vitro or in vivo test for

food allergies

Dietary trials- Dietary trials are the only way to diagnose

food hypersensitivity or intolerance- current recommendations consist of a 4 - 6

week trial- novel food sources ideally- timothy, rolled oats, alfalfa, or barley if not

routinely fed- discontinue unnecessary supplements, vita-

mins and other drugs- rechallenge by adding back one item every

7 days- exacerbation of clinical signs usually occurs

within 24-72 hours

Contact allergies and drug reactions

• Topical and systemic drug and contact reactionsare often overlooked

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Attualmente, nell’uomo sono oggetto di studionuove terapie come l’impiego di anticorpi anti-IgEche si legano alla porzione Fc dei recettori, inattivan-doli così senza causare una reazione. Gli anticorpiIgE vengono somministrati per via endovenosa e sot-tocutanea nell’uomo, con risultati sinora eccellenti.

Intolleranza alimentare

• Reazione allergica o idiosincrasica all’ingestionedi cereali, erbe o additivi alimentari

• Grano, avena, concentrati, orzo, crusca, erbamedica e integratori

• Molteplici meccanismi immunologici come leintegrazioni di tipo I, II, III e IV

• Reazioni non immunologiche possono scatenareil rilascio delle mast cell attraverso meccanismisconosciuti

• La condizione può rispondere agli steroidi• Prurito o orticaria stagionali o non stagionali

della parte caudale laterale del torace e dei fian-chi

• Prurito limitato alla base della coda• Concomitanti manifestazioni gastroenteriche;

diarrea/feci molli che tendono ad attrarre ilmaggior numero di mosche

• Longterm or intermittent exposure to plants,bedding, topical agents (shampoos, insecticides,over the counter products, antibiotics, steroids,etc), and tack

• Primary pruritus and/or hives (drug); pruritusis variable (contact)

• Papular, vesicular, and erythema with alopecia,scale, crusting and thickened skin

• Severe cases, ulcers or erosions can be seen• Location of lesions may raise suspicion

- reactions to plants are seen on the muzzle orlower legs

- reactions to shampoos or insecticides are usu-ally generalized or dorsal

Diagnosis• History and physical findings (especially for

contact allergies)• Dermatohistopathology - not overly rewarding

- eosinophilic perivascular infiltrate with vari-able degrees of crusting or pyoderma.

- contact allergies usually will have some degreeof lymphocytic exocytosis & spongiosis.

• Patch testing - difficult and often not practical• Avoidance and rechallenge is the best diagnos-

tic test

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16 Approccio diagnostico e terapeutico alle malattie cutanee caratterizzate da croste e desquamazione

Diagnosi• Anamnesi e riscontri clinici• Allergia alimentare (già a 6 mesi di età)• Nel caso dell’allergia alimentare, l’anamnesi

segnala tipicamente la presenza della malattiadurante tutto l’anno, ma si può avere un anda-mento stagionale sulla base dell’impiego di fienoo altri alimenti

• Esame coprologico negativo; trattamenti antiel-mintici

• Esame istopatologico – nessun riscontro parti-colare

• Non esiste alcun test accurato, in vitro o in vivo,per le allergie alimentari

Diete di prova- Le diete di prova sono l’unico modo per dia-

gnosticare l’ipersensibilità o l’intolleranza ali-mentare- attualmente, si suggerisce un periodo di prova

di 4-6 settimane- l’ideale è utilizzare fonti alimentari mai consu-

mate in precedenza dall’animale- coda di topo, avena rullata, erba medica od

orzo non vengono utilizzati di routine- sospendere tutti gli integratori non indispensa-

bili, le vitamine e gli altri farmaci- effettuare una stimolazione di prova reinseren-

do nella dieta un ingrediente alla volta ogni 7giorni

- l’esacerbazione dei segni clinici si manifesta disolito entro 24-72 ore

Allergie da contatto e reazioni da farmaci• Le reazioni da contatto e da farmaci topici e

sistemici vengono spesso sottovalutate• Esposizione prolungata o intermittente a piante,

lettiere, agenti topici (shampoo, insetticidi, prodot-ti da banco, antibiotici, steroidi, ecc…) e finimenti

• Prurito primario e/o orticaria (farmaci); pruritovariabile (forme da contatto)

• Reazioni papulari, vescicolari ed eritematosecon alopecia, squame, croste ed inspessimentodella cute

• Nei casi gravi, si possono osservare ulcere o ero-sioni

• La localizzazione delle lesioni può far nascere ilsospetto- le reazioni ai vegetali si osservano a livello del

muso o delle estremità distali degli arti- le reazioni a shampoo o insetticidi sono di soli-

to generalizzate o dorsali

Diagnosi• Anamnesi ed esame clinico (soprattutto per le

allergie da contatto)• Esame istopatologico – non fornisce particolari

riscontri- infiltrazione perivascolare eosinofilica con cro-

ste o piodermite di grado variabile- le allergie da contatto sono di solito caratterizzate da

un certo grado di spongiosi ed esocitosi linfocitaria• Cerottoreazione (patch test) - difficile e spesso

impraticabile• La miglior prova diagnostica consiste nell’elimina-

re le possibili cause e poi provare a reintrodurle.