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Longevità e welfare: il ruolo dell’Inps Paper di Antonio Mastrapasqua, Presidente Inps 1

Antonio Mastrapasqua: Longevità e welfare -il ruolo dell’Inps

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Paper di Antonio Mastrapasqua, Presidente Inps, sul ruolo dell'Ente previdenziale in tema di longevità e welfare.

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Page 1: Antonio Mastrapasqua: Longevità e welfare -il ruolo dell’Inps

Longevità e

welfare:

il ruolo dell’Inps

Paper di Antonio Mastrapasqua, Presidente Inps

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Più nonni che nipoti

La demografia, primo motore

Le previsioni demografiche parlano chiaro:

l’invecchiamento della popolazione è il fenomeno più

potente con il quale fare i conti

Nel periodo 2005-2060:

la componente di popolazione tra 0 e 19 anni sul totale

scenderà dal 19,1 al 17,1%

la componente tra 20 e 54 anni calerà dal 49,4 al 38%

la componente degli over 65 anni salirà dal 19,5 al 33%

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Le ipotesi sottostanti le previsioni demografiche dello scenario nazionale Istat centrale base 2011 sono: un tasso di

fecondità leggermente crescente che passa dall’1,4 del 2010 all’1,6 del 2060, con una progressione lineare,una speranza di

vita al 2060 pari a 86,2 anni per gli uomini e 91,1 anni per le donne, con un incremento di 7,1 e 6,9 anni rispetto al 2010,un

flusso migratorio netto che passa dalle 280 mila unità annue del decennio 2011-2020, alle 200 mila unità attorno al 2050,

per poi scendere a 180 mila unità circa al 2065. Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e

socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 – Ragioneria generale dello Stato

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Più nonni che nipoti

La demografia, primo motore

L’evoluzione degli indici di dipendenza e di quello di

vecchiaia modifica prepotentemente l’assetto socio-

economico del nostro Paese e la dinamica della spesa

per welfare e sanità

Nel periodo 2005-2060:

l’indice di dipendenza degli anziani è destinato a passare

dal 29,3 del 2005 al 60,7% del 2060

l’indice di dipendenza totale, a sua volta, salirà dal 62,7

del 2005 al 100,4% del 2060

l’indice di vecchiaia crescerà dal 148,8 del 2010 al 256,3

del 2060

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L’indice di dipendenza degli anziani è il rapporto fra popolazione anziana e popolazione in età di lavoro

L’indice di dipendenza dei giovani è il rapporto fra popolazione giovane e popolazione in età di lavoro

L’indice di dipendenza totale è il rapporto tra giovani ed anziani insieme rispetto alla popolazione in età di lavoro

Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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La longevità: opportunità o rischio?

L’impatto sulla spesa di welfare

L’impatto dell’invecchiamento demografico sulla spesa

per welfare in senso lato è crescente negli anni, ma con

modulazioni diverse in relazione al tipo di spesa e agli

effetti degli interventi delle riforme, come quella

previdenziale, che sono state prodotte

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La longevità: opportunità o rischio?L’impatto sulla spesa di welfare

La spesa per pensioni

Nel periodo 2010-2060, dopo un fase iniziale di crescita, esclusivamente imputabile alla recessione economica che è prevista proseguire anche nel 2013, la spesa per pensioni in rapporto al PIL flette gradualmente fino a raggiungere il 14,8% nel 2029

Negli anni successivi, si apre una nuova fase di crescita che porta il rapporto al suo punto di massimo relativo, pari a circa il 15,6%, nel triennio 2044-2046

Da qui in poi, il rapporto spesa/PIL scende rapidamente attestandosi al 15,3% nel 2050 ed al 13,9% nel 2060, con una decelerazione pressoché costante

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Le ipotesi macroeconomiche – in aggiunta a quelle demografiche riportate - sottostanti le previsioni di impatto sulla spesa sono

quelle dello scenario nazionale Istat centrale base 2011 per il periodo 2010-2060:

-tasso di attività da 62,2 a 70,4%, tasso di disoccupazione da 8,4% a 5,5, tasso di occupazione da 56,9 a 66,0%; produttività come

variazione media del decennio predente da 0,1 a 1,5%; Pil reale, come variazione media del decennio precedente, da 0,8 a 1,4%.

Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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La longevità: opportunità o rischio?L’impatto sulla spesa di welfare

La spesa per pensioni

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Le previsioni della spesa pensionistica e socio-sanitaria sono state effettuate sulla base di due differenti scenari: uno definito

a livello nazionale, denominato “nazionale base”, e l’altro elaborato a livello europeo, denominato “EPC-WGA baseline”.

Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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La longevità: opportunità o rischio?

L’impatto sulla spesa di welfareLa spesa per sanità

Nel periodo 2005-2060 la previsione del rapporto fra spesa sanitaria pubblica e PIL, dopo la flessione iniziale dovuta alle politiche di contenimento scontate nelle previsioni di breve periodo, presenta una crescita piuttosto regolare a partire dal 2018

Il ritmo di crescita mostra una leggera flessione nell’ultimo decennio del periodo di previsione, dovuta all’uscita delle generazioni del baby boom

Complessivamente, il rapporto si incrementa di circa 1,1 punti percentuali passando dal 7,1% del 2012 all’8,2% del 2060

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Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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Spesa pubblica per sanitàSpesa in rapporto al Pil

Scenario nazionale base

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L’approccio di “pure ageing scenario” rende le variazioni del rapporto spesa sanitaria/PIL dipendenti esclusivamente dalla

modificazione della struttura della popolazione. Il “reference scenario” considera anche altre variabili, come il

miglioramento della qualità della vita.

Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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La longevità: opportunità o rischio?

L’impatto sulla spesa di welfareLa spesa per LTC – 1

La spesa pubblica rivolta agli anziani e ai disabili non autosufficienti, definita come spesa per LTC, include tre componenti:

i) la componente sanitaria,

ii) la spesa per indennità di accompagnamento

iii) la spesa per “Altre prestazioni LTC”

L’aggregato, pari a circa 1,8 punti percentuali di PIL nel 2012, comprende il totale delle prestazioni erogate ai soggetti non autosufficienti, a prescindere dall’età del beneficiario

La componente sanitaria rappresenta il 47% del totale contro quasi il 44% della spesa per indennità di accompagnamento, le altre prestazioni assistenziali coprono, invece, circa il 9%

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Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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La longevità: opportunità o rischio?

L’impatto sulla spesa di welfareLa spesa per LTC - 2

La spesa pubblica per LTC in rapporto al PIL passa

dall’1,8% del 2012 al 3,2% del 2060

In particolare, aumenta il peso delle indennità di

accompagnamento e quello delle altre prestazioni LTC a

discapito della componente sanitaria

In relazione alla struttura per età, si registra una

crescita della quota di spesa destinata agli

ultraottantenni la quale passa dal 45% del 2010 a circa il

70% del 2060

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Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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Spesa pubblica per LTCSpesa in rapporto al Pil

Scenario nazionale base

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Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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La longevità: opportunità o rischio?

L’impatto complessivo

sulla spesa di welfare

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Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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La longevità: opportunità o rischio?La protezione “monetaria”

della disabilità e della Long Term Care - 1

La protezione monetaria della disabilità e della Long TermCare comprende l’indennità di accompagnamento e le pensioni/assegni di invalidità civile

Nel complesso, tali prestazioni esprimono il costo della tutela, di tipo assistenziale, rivolta ai soggetti disabili e non autosufficienti sotto forma di prestazioni monetarie

La spesa per pensioni di invalidità si attesta intorno allo 0,2-0,3% per tutto il periodo di previsione raggiungendo il livello massimo nel 2034

Al contrario, la spesa per indennità di accompagnamento, rispetto al PIL, mostra una crescita costante passando dallo 0,8% nel 2012 all’1,5% nel 2060

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Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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La longevità: opportunità o rischio?La protezione “monetaria”

della disabilità e della Long Term Care - 2

I due diversi andamenti derivano, principalmente, dalla differente dinamica della struttura della popolazione interessata: l’invecchiamento della popolazione implica, da una parte, un aumento della popolazione anziana, e quindi della platea dei percettori di indennità di accompagnamento e, dall’altra, una sostanziale stabilizzazione della popolazione con età inferiore al requisito anagrafico minimo richiesto per l’accesso all’assegno sociale, dove si collocano i potenziali percettori delle pensioni di invalidità civile

All’Inps, peraltro, fanno capo anche le prestazioni, di natura previdenziale e non più assistenziale, rivolte ala tutela dei lavoratori in caso di invalidità e inabilità: l’assegno di invalidità e la pensione di inabilità

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Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n.

14/2013 – Ragioneria generale dello Stato

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La longevità: opportunità o rischio?La protezione “monetaria”

della disabilità e della Long Term Care - 3

Le dimensioni dell’attività dell’Inps per la

protezione “monetaria” della disabilità e della non

autosufficienza nel 2012:

numero di istanze per prestazioni previdenziali: 171.801

di cui: 105.318 per invalidità (accolte: 47.323)

66.483 per inabilità (accolte: 10.678)

numero di istanze per benefici assistenziali: 2.088.177

di cui: 1.081.142 per invalidità civile (412.194

prestazioni liquidate)

verifiche straordinarie (inv. civ.) sulla permanenza dei

requisiti medico legali: 250.000

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Fonte: Inps

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La longevità: opportunità o rischio?Spesa per pensioni/indennità di accompagnamento

in % del PIL

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Fonte: Le tendenze di medio-lungo periodo del sistema pensionistico e socio-sanitario – Rapporto n. 14/2013 –

Ragioneria generale dello Stato

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La longevità: opportunità o rischio?La protezione “monetaria” della malattia - 1

L’Inps eroga un’indennità giornaliera ai lavoratori

assicurati (dipendenti del settore privato e lavoratori

autonomi) che, a causa di malattia, si trovino

temporaneamente nell’impossibilità di svolgere le

proprie mansioni

Nel 2012 sono stati trasmessi, on line, all’Istituto:

11.387.281 certificati di malattia per i propri assicurati

5.402.411 per pubblici dipendenti

2.672.051 per lavoratori privati non assicurati Inps

Nel 2012 sono state espletate più di 1.200.000 visite di controllo

che nel 27% dei casi hanno dato esito di idoneità al lavoro

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Fonte: Inps

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La longevità: opportunità o rischio?La protezione “monetaria” della malattia - 2

I dati estrapolabili dagli archivi informatici dell’Inps

potrebbero fornire al Sistema Sanitario Nazionale una

rappresentazione dinamica e fedele sullo stato di salute

“attuale” della popolazione, specie per ciò che riguarda

l’insorgenza, l’andamento e la distribuzione geografica

delle malattie epidemiche o diffusive, facilitando così la

programmazione e la tempestiva attuazione di

interventi mirati di prevenzione, anche primaria

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La longevità: opportunità o rischio?La protezione “monetaria” della malattia - 4

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Fonte: Inps

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34.4

29.8

24.8

21.3

18.9

16.7

15.5

14.3

13.1

12.5

12.4

15.6

25.7

22.9

20.6

17.7

14.8

13.4

12.5

11.6

11.4

8

4.2

Totale

65 e oltre

Da 60 a 64

Da 55 a 59

da 50 a 54

Da 45 a 49

Da 40 a 44

Da 35 a 39

Da 30 a 34

Da 25 a 29

Da 20 a 24

Fino a 19

Anni e acciacchiNumero medio annuo delle giornate di malattia per ciascun lavoratore,

per classe di età (anno 2011)

Pubblica Amministrazione Settore privato

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La longevità: opportunità o rischio?La protezione “monetaria” della malattia - 5

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Fonte: Inps

2.830.840 1.099.178

Domenica

Sabato

Venerdì

Giovedì

Mercoledì

Martedì

Lunedì

Pubblica amministrazione

Settore privato

Mai di domenicaNumero eventi di malattia per giorno di inizio (anno 2011, in milioni)

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La longevità: opportunità o rischio?Proposte e prospettive - 1

Revisione della governance del sistema di welfare correlato alla salute e alla no autosufficienza, definendo una cornice nazionale delle politiche socio-sanitarie, dei livelli di integrazione tra soggetti istituzionali (Regioni, Asl, Comuni, Inps), delle forme di collaborazione tra pubblico, privato sociale e privato, in una prospettiva di promozione della sussidiarietà

Ridefinizione più efficace delle funzioni e dei processi di collaborazione tra Inps (a cui dovrebbe essere attribuito l’intero procedimento accertativo) e Regioni/Asl per le invalidità civili e le indennità di accompagnamento in chiave di integrazione tra apporti monetari e servizi assistenziali

Valorizzazione, nell’ambito dei servizi socio-sanitari-assistenziali, della dimensione territoriale, in particolare delle cure domiciliari e della figura del caregiver familiare

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La longevità: opportunità o rischio?Proposte e prospettive - 2

Ridefinizione in termini di efficacia, efficienza e

appropriatezza, dei servizi pubblici e privati socio-sanitari-

assistenziali, in un’equa ripartizione tra ospedale e territorio

Sviluppo del secondo pilastro, con fondi sanitari integrativi

che prevedano formule incentivanti per la destinazione di

quote di spesa riservate per la non autosufficienza

Introduzione di forme di compartecipazione alla spesa in

particolare nella home care, ovviamente secondo principi di

equità e di promozione delle migliori pratiche

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