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Windows 10
le novità
Cesit OGS febbraio 2015
Il menu start
A saltare subito all'occhio è il ritorno del menu Start. Ma non si tratta di un completo ripristino di quanto introdotto da Windows XP ed evolutosi fino a Windows 7: piuttosto, il "nuovo Start" è
l'area in cui il sistema operativo esprime appieno la fusione fra classico e moderno:
Il menu Start di Windows 10 è diviso verticalmente in due sezioni. Quella di sinistra, più
conservativa, contiene la lista dei programmi in stile Windows 7, con tanto di indicatore Tutte le
app "alla Windows XP". Sempre lì troviamo le scorciatoie per lanciare Esplora file, Impostazionie
il comando per lo spegnimento o riavvio del sistema.
La sezione di destra, più moderna, raccoglie i riquadri attivi (leggermente animati) capaci di
mostrare notifiche ed informazioni in tempo reale, in modo del tutto analogo a quanto visto sulla
schermata Start di Windows 8. L'utente può bloccare programmi e app sulla sezione di destra e
ridimensionarle, scegliendo fra le varianti previste. In caso siano presenti troppi elementi,
compare la barra di scorrimento verticale, ma è possibile anche ridimensionare tutta l'area
trascinandola per i bordi
Possiamo cercare qualsiasi programma aprendo il Menu Start e digitando subito il nome del
software cercato; il menu cambierà forma dinamicamente mostrando l’eventuale programma
cercato (se presente), alternative simili già presenti nel sistema (nell’immagine in basso segnala
Strumento di cattura come alternativa a Greenshot) e le ricerche correlate sul Web tramite Bing
(per scaricare al volo un eventuale programma mancante).
Cesit OGS febbraio 2015
Ma non finisce qui! La funzionalità di ricerca nel Menu Start è intelligente al punto da adattarsi
alle query senza dover richiamare alcun programma specifico per numerosi compiti e attività; per
esempio digitando un’operazione matematica il motore di ricerca effettuerà il calcolo
automaticamente (nell’esempio in basso 10×2);
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usando la formula “meteo a” più nome della città possiamo ottenere preziose informazioni sul
meteo.
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possiamo usare la barra come convertitore di valuta in tempo reale (nell’esempio in basso 10
euro in dollari);
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oppure usarlo come convertitore di unità (100 km/h in mph).
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La barra delle applicazioni
Di fianco al tradizionale pulsante Start, Windows 10 mostra una lunga barra di ricerca (Ricerca in Windows e nel Web)
Immettendo testo in questa sezione è possibile ricercare fra i contenuti locali (documenti,
programmi e app) e su web, grazie all'integrazione con il motore Bing.
Detta barra è anche il punto d'accesso preferenziale per l'attivazione dell'assistente vocale
Cortana. Già integrata da tempo in Windows Phone come alternativa ai più famosi Siri (iOS) e
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Google Now(Android), Cortana permette di gestire appuntamenti, contatti e luoghi tramite la
voce, effettuare trascrizioni di quanto dettato, nonché avviare ricerche locali (applicazioni,
impostazioni e file), oppure su web. Come già i concorrenti, l'assistente virtuale raccoglie le
preferenze personali per poi rielaborarle, proponendo informazioni specifiche riguardo condizioni
meteo, traffico, stato dei voli, eventi sportivi delle squadre preferite, andamento delle azioni in
borsa eccetera.
Per impostazione predefinita, è necessario avviare manualmente l'assistente vocale cliccando
sul piccolo microfono posizionato all'estremità destra dell'area di ricerca (oppure con la
combinazione da tastiera Win+C), poi formulare la richiesta. Tramite un'opzione, però, è
possibile far sì che la segretaria digitale sia "sempre in ascolto" e risponda al richiamo vocale
Hey, Cortana senza bisogno del click preventivo.
Una novità minore è costituita dalla linea orizzontale colorata che sottolinea le applicazioni in
esecuzione, distinguendole da quelle semplicemente "bloccate" ma attualmente dormienti. È una
buona soluzione, che marca in modo più evidente quanto su Windows 7 e Windows 8 era chiaro
solo guardando con più attenzione.
Uno stile perfezionato
Già da Windows 8, Microsoft ha preso una decisione secca: basta finestre semitrasparenti "di
vetro" (Aero)! Ora si punta tutto sul minimalismo. Windows 10 continua su questa strada,
riducendo a zero i bordi e tutto quello che non sia strettamente necessario. Nell'immagine
seguente, sulla sinistra c'è il Blocco note di Windows 8.1, sulla destra quello di Windows 10
Anche le icone seguono questo approccio: sparita ogni velleità di scheumorfismo, (ovvero
riprendere a schermo l'aspetto di oggetti del mondo reale) la grafica di oggi si propone con un
tratto stilizzato e senza profondità. Come unica nota decorativa a prevenire la piattezza totale, è
stata rafforzata l'ombreggiatura, ora molto marcata e notevolmente più ampia come raggio
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Alle operazioni di riduzione ad icona e successivo ripristino è stata aggiunta, invece, una
gradevole animazione.
Trattandosi di comportamenti gestiti dal sistema operativo, tutti i programmi sono
automaticamente disegnati con il nuovo tema, senza che siano richiesti aggiornamenti specifici.
Desktop virtuali
I Desktop virtuali sono una di quelle funzionalità particolarmente interessanti per coloro che
interagiscano con il sistema operativo tramite tastiera e mouse/touchpad. Caratteristica ben nota
agli utenti Linux e Mac, consentono di impiegare molteplici scrivanie contemporaneamente,
ognuna in grado di raggruppare programmi e app attinenti.
Tangenziale è la funzione per passare da un'applicazione all'altra rapidamente (Visualizzazione
attività, "Task view"), richiamabile cliccando sull'icona bloccata di default sulla Barra delle
applicazioni oppure con la combinazione da tastiera Win+Tab.
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"Snap Assist" e suddivisione in quadranti
Sempre in abito desktop, esordiscono altre due nuove caratteristiche: "Snap Assist" suggerisce
le applicazioni da affiancare, mentre la possibilità di fare "Snap" anche sugli angoli facilita la
suddivisione in "quadranti".
È interessante notare che, ora, la comoda funzione di "snap" ai lati per suddividere il display a
metà fra due applicazioni funziona anche sui bordi centrali delle configurazioni multimonitor.
Stampante PDF integrata
Windows 10 integra nativamente tutto quello che serve per convertire qualsiasi documento in
formato PDF tramite una comoda "stampante virtuale".
addio Internet Explorer, benvenuto "Microsoft Edge"!
Un browser tutto nuovo complementa la generazione "2015" di Windows. Microsoft ha infatti
deciso di abbandonare Internet Explorer e proporre al suo posto l'inedito Microsoft Edge.
Caratterizzato da un'interfaccia minimale ma utilizzabile sia con le dita, sia con le tradizionali
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periferiche di input, l'ultimo arrivato è equipaggiato con un "motore" profondamente rivisto,
snellito grazie alla rimozione della compatibilità ActiveX e di molte altre tecnologie obsolete
ormai da decenni.
Purtroppo però molti siti come Anac, Ascot, Gestione documentale contratti usati in OGS utilizzavano ancora quelle tecnologie. E’ comunque possibile utilizzare il vecchio internet explorer aprendo edge, e dal menù in alto a sinistra scegliere Apri con Internet Explorer.
Più spazio libero su disco
WIMBoot è il nome di una tecnologia introdotta con Windows 8.1 Update 1 il cui scopo è ridurre
lo spazio su disco occupato dal sistema operativo. WIMBoot poggia sul fatto che molti produttori
configurano i propri PC e tablet affinché conservino una copia dei file di Windows all'interno di un
archivio compresso .wim (formato Windows Imaging) memorizzato in una partizione di ripristino.
Tramite gli strumenti di diagnostica è poi possibile ripristinare il funzionamento regolare della
macchina in caso qualcosa vada storto. Grazie a WIMBoot, il sistema operativo poteva essere
eseguito direttamente dall'archivio .wim, eliminando la necessità di mantenere un'ulteriore copia
noncompressa dell'intero Windows 8.1. WIMBoot è stato impiegato solo su pochi e specifici
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sistemi: per abilitarlo, infatti, era necessario che il produttore del device installasse il sistema
operativo in maniera specifica.
Con Windows 10, Microsoft ha intrapreso una strada diversa: la partizione di ripristino è stata
eliminata del tutto, ottimizzando gli strumenti di correzione affinché possano utilizzare le copie
dei file di sistema "regolari", estraendole dai Punti di ripristino (copie di backup create
periodicamente in modo automatico). Questo consente di risparmiare 412 GB di spazio.
Tangenzialmente, si rende superflua la reinstallazione delle patch in seguito ad un ripristino
d'emergenza, dato che vengono recuperati file già patchati e non quelli del sistema operativo
"originale".
Se installato su un device sufficientemente veloce e dotato di una buona quantità di RAM, come
tutti quelli in dotazione nell’Ente, viene applicata anche una seconda ottimizzazione: i file di
sistema stessi sono compressi, liberando 1.5 GB (32 bit) o 2.6 GB (64 bit) di spazio, al quale va
aggiunto un ulteriore risparmio proveniente dalla compressione delle Windows app.
Sommando tutto quanto, si parla di orientativamente di oltre 6 GB di spazio d'archiviazione
restituito all'utente.
Windows 10 svolge automaticamente le misurazioni del caso durante l'aggiornamento da
generazione precedente, applicando le varie ottimizzazioni a seconda delle caratteristiche della
macchina. Ai produttori è lasciato invece il compito di stabilire la configurazione migliore per i
nuovi sistemi con Windows 10 nativo.
Windows Update e l'aggiornamento continuo
Windows 10 introduce un approccio all'aggiornamento sostanzialmente differente rispetto al
passato e nettamente più vicino alla modalità di "update continuo" visto sulle piattaforme per
smartphone: non più solo patch di sicurezza, ma anche nuove funzionalità e modifiche
sostanziali al sistema operativo. Inoltre, l'utente non ha più la libertà di disabilitare l'installazione automatica degli update (il download non avviene in caso sia in uso una connessione dati con
soglie massime di traffico o tariffazione "a consumo"), né di scegliere puntualmente quali
installare e quali rifiutare.
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Sussistono però alcune differenze importanti fra le edizioni.
Con Windows 10 Home, l'utente può unicamente scegliere se essere avvisato o meno prima del
riavvio automatico necessario per completare l'operazione.
Gli utenti di Windows 10 Pro (tutti i computer installati dal CeSIT sono dotati di questa versione)
sono in una situazione simile, anche se possono decidere di ritardare l'aggiornamento per
qualche tempo (fino al rilascio di un update successivo, presumibilmente, e comunque non in
modo "indefinito"). Inoltre, questa edizione ha accesso a Windows Update for Business, un
servizio gratuito tramite il quale il personale IT può decidere quali macchine debbano ricevere gli
aggiornamenti per prime, in quali fasce orarie e in quali giorni: lo scopo è minimizzare le
interruzioni per i lavoratori o evitare periodi "caldi" come il fine mese o i le chiusure dei trimestri
fiscali.
Rivoluzionaria è poi la possibilità di scaricare le patch non solo direttamente da Windows
Update, ma anche da altri PC della rete locale o su Internet che abbiano già ottenuto i nuovi
byte. Questo permette di velocizzare il download degli aggiornamenti, in particolar modo per
quelli più voluminosi e nelle realtà dove fossero presenti molteplici computer.
Backup, ripristino e pulizia del sistema
Esattamente come succede da Windows 7, anche in Windows 10 sono presenti i classici
“Backup & Ripristino” e Cronologia File (reperibili entrambi dal pannello di controllo classico di
sistema, nella sezione “Sistema e Sicurezza”): il primo permette di creare backup del sistema
operativo e dei file memorizzati sui dischi rigidi, da ripristinare all’occorrenza con una procedura
oltremodo semplice; come al solito è possibile definire nel dettaglio i file e le cartelle da
conservare ed è possibile impostare come percorso di salvataggio un disco esterno, una
partizione separata o un lettore ottico a patto che la capienza del dispositivo sia almeno pari a
quella prevista dal backup. Questo strumento garantisce inoltre la retrocompatibilità con i
Backup creati in Windows 7.
Lo strumento permette di creare una intera immagine di sistema o un disco di ripristino.
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Anche Cronologia File mantiene il suo utilizzo “classico”: una volta configurato, esso è in grado di
tenere traccia delle versioni precedenti dei file sui dischi, che potranno essere rapidamente
ripristinate dal menu contestuale relativo a ciascun file.
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A mio avviso, l’opzione più pratica per effettuare il backup dei file in Windows 10 è la funzionalità
Backup offerta nel pannello delle impostazioni di sistema (Impostazioni > Aggiornamento e
sicurezza > Backup) che, con un’interfaccia semplice ed intuitiva, può guidare l’utente nella
creazione di copie di backup dei file (usando di base Cronologia File visto in precedenza).
Per quanto riguarda invece il ripristino del sistema operativo, esattamente come Windows 8.1
anche Windows 10 permette di effettuare diverse operazioni senza avvalersi del supporto: da
Impostazioni > Aggiornamento e sicurezza > Ripristino, potrete accedere alle opzioni per
“ripulire” il sistema operativo.
In particolare, potrete Reimpostare il PC eliminando programmi, app installate ed impostazioni,
senza però toccare i file personali oppure eliminando anche tutti i file personali (volendo anche
su dischi diversi da quello di sistema). Le operazioni verranno gestite completamente dal sistema
operativo, chiedendo conferma e dettagli con delle pratiche ed intuitive finestre di notifica e
scelta.
Cesit OGS febbraio 2015
Ulteriori informazioni
Ulteriori informazioni le potete trovare sul sito Microsoft http://windows.microsoft.com/itit/windows10/getstartedwhatsnewnovemberrelease
o all’indirizzo:
http://cesit.inogs.it/windows10