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Disprassia, Disturbi della Disprassia, Disturbi della Coordinazione Motoria Coordinazione Motoria (DCD, DCM), Disgrafia(DCD, DCM), Disgrafia
Dr.ssa Caterina Dr.ssa Caterina PacilliPacilliTerapista della Neuro e PsicomotricitTerapista della Neuro e Psicomotricitàà delldell’’etetàà
[email protected]@virgilio.it
DIFFICOLTA' DI ORGANIZZAZIONE MOTORIA
•Disgrafia
•Interferenze in materie con chiara implicazione motoria (Ed. fisica, tecnica,
artistica)
Altre difficoltà di apprendimento (area logico-matematica, organizzazione del testo…)
??OK!
2
ESPERIENZA MOTORIA EFFICACE
CONOSCENZA E ACQUISIZIONE DI CONCETTI (SPAZIALI)
INTERIORIZZAZIONE
RAPPRESENTAZIONE
4
ATTO MOTORIO ATTO MOTORIO
FINALIZZATO FINALIZZATO
ALLALL’’USO DI USO DI
OGGETTIOGGETTI
PRASSIAPRASSIA
““INTERVENTO MOTORIOINTERVENTO MOTORIO””sulla realtà esterna con strategie adeguate, economiche, rapide ed efficaci
Input e anticipazioneRAPPRESENTAZIONE MENTALE dell’attività
Conoscenza degli oggetti
Conoscenza delle azioni (repertorio motorio)
Processazione e programmazione dell’attivitàFormulazione del programma motorio,
sequenza delle azioni
Esecuzione e verificaRealizzazione dell’azione
Controllo dell’azione e del risultato attraverso
informazioni visive, tattili, cinestesiche…
3
5
DCDDCD (DISTURBO DELLA COORDINAZIONE MOTORIA)(DISTURBO DELLA COORDINAZIONE MOTORIA)
E DISPRASSIA EVOLUTIVAE DISPRASSIA EVOLUTIVA
MovimentoMovimento Atto Motorio Atto Motorio
finalizzatofinalizzato
DCDDCD DISPRASSIADISPRASSIA
Disturbo della capacità di
CONTROLLO ED ESECUZIONE
del movimento finalizzato o meno
all’uso di oggetti
Disturbo della capacità di
PROGETTAZIONE, CONTROLLO,
ESECUZIONE
degli atti motori finalizzati all’uso di
oggetti
Attenzione alla terminologia!Attenzione alla terminologia!
6
• COMPONENTE PROGETTUALE
• COMPONENTE ESECUTIVA
Difficoltà nelle abilità relative ai
problem-solving della vita pratica
e delle capacità adattive
““Che cosa fareChe cosa fare””
““Come fareCome fare””
Difficoltà inerenti l’armonia, la
fluidità, l’economia del gesto,
l’uso della forza e della
resistenza
QUANDO LA COMPROMISSIONE QUANDO LA COMPROMISSIONE RIGUARDARIGUARDA……
4
DISPRASSIA“Come si manifesta?”
• difficoltà di organizzazione dell’atto motorio e di integrazione delle varie componenti sequenziali dell’atto motorio
• difficoltà ad adattare il movimento al variare della situazione ambientale
• difficoltà a proporre e individuare strategie motorie originali per risolvere un problema nuovo o posto in modo diverso dal solito
• difficoltà percettive tattili, cinestesiche, visive
…e di conseguenza difficoltà• ad imitare
• a far finta
• grafomotorie
• di orientamento e organizzazione spaziale
• visuo-costruttive e di memoria visiva
• nelle azioni necessarie alla vita quotidiana (es.: abbigliamento)
5
DCD“Come si manifesta?”
• stile motorio goffo e pesante
• movimenti legati, poco precisi,
lenti
• discontinuità nelle sequenze
• spreco energetico muscolare
(compenso all’imprecisione)
• paratonie e sincinesie
• difficoltà di integrazione dei
movimenti (per esempio dei 2
emilati)
• difficoltà grafomotorie
• difficoltà di dissociazione
dei movimenti
• difficoltà di equilibrio
• disturbi percettivi
• difficoltà nel regolare la
velocità o l’intensità tonica
con una buona distribuzione
della forza muscolare
10
… POSSIBILI DISTURBI ASSOCIATI
DCD E DISPRASSIADCD E DISPRASSIA
LabilitLabilitàà attentivaattentiva
Reazioni Reazioni
oppositive/provocatorie, oppositive/provocatorie,
talvolta fobietalvolta fobie
Tendenza allTendenza all’’iperattivitiperattivitààInibizione
Disagio Disagio emotivoemotivo--relazionalerelazionale
6
DISPRASSIA EVOLUTIVA• QI nella norma
• Assenza di patologie neuromotorie conclamate• Assenza di psicopatologie conclamate
DISPRASSIA
In concomitanza con patologie neuromotorie, psichiche, genetiche, disturbi cognitivi, DPS…
12
ALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
COSA DOBBIAMO OSSERVARE ?
AUTONOMIEAUTONOMIE
Vestirsi/svestirsi,
utilizzo delle posate,
ig.personale,
gestione materiale
personale,
organizzazione/
memorizzazione di
sequenze adattive …
ABILITABILITÀÀ MANUALIMANUALI
Puzzle, utilizzo delle
forbici, costruzioni,
aprire/chiudere
barattoli, disegno,
abilità grafiche …
MOTRICITMOTRICITÀÀ GLOBALEGLOBALE
Movimento nello spazio,
coordinazione, equilibrio,
gioco con la palla …
COMPORTAMENTO e COMPORTAMENTO e
RELAZIONI SOCIALIRELAZIONI SOCIALI
Integrazione nel gruppo,
capacità di adattamento a
cambiamenti/situazioni nuove,
approccio vs impegno motorio
e fisico, rifiuto vs particolari
attività, reazioni di fronte
all’insuccesso, autostima …
DCD E DISPRASSIADCD E DISPRASSIA
7
13
AUTONOMIEAUTONOMIE
Vestirsi/svestirsi,
utilizzo delle posate,
ig.personale,
gestione materiale
personale...
MOTRICITMOTRICITÀÀ GLOBALEGLOBALE
Movimento nello spazio,
coordinazione, equilibrio,
giochi di movimento e
sport …
APPRENDIMENTI APPRENDIMENTI
SCOLASTICISCOLASTICI
Grafomotricità
(disgrafia), utilizzo dello
spazio (foglio,
incolonnamento), org.
dello studio, org. del
materiale scolastico, copia
dalla lavagna, utilizzo di
strumenti tecnici …
DCD E DISPRASSIADCD E DISPRASSIA
ALLA SCUOLA PRIMARIA
COSA DOBBIAMO OSSERVARE ?
COMPORTAMENTO e COMPORTAMENTO e
RELAZIONI SOCIALIRELAZIONI SOCIALI
Integrazione nel gruppo,
capacità di adattamento a
cambiamenti/situazioni nuove,
approccio vs sport/impegno
motorio, reazioni di fronte
all’insuccesso, accettazione di
ev. strumenti di supporto,
autostima …
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AUTONOMIEAUTONOMIE
Cura del materiale
scolastico e
personale…
MOTRICITMOTRICITÀÀ GLOBALEGLOBALE
Movimento nello spazio,
coordinazione, equilibrio,
giochi di movimento e
sport … stile motorio…
APPRENDIMENTI APPRENDIMENTI
SCOLASTICISCOLASTICI
Scrittura (disgrafia),
tempi di esecuzione, org.
dello studio, org. del
materiale scolastico, copia
dalla lavagna, utilizzo di
strumenti tecnici …
DCD E DISPRASSIADCD E DISPRASSIA
ALLA SCUOLA SECONDARIA INFERIORE
COSA DOBBIAMO OSSERVARE ?
COMPORTAMENTO e COMPORTAMENTO e
RELAZIONI SOCIALIRELAZIONI SOCIALI
Integrazione nel gruppo,
capacità di adattamento a
cambiamenti/situazioni nuove,
approccio vs sport/impegno
motorio, reazioni di fronte
all’insuccesso, autostima …
8
15
AUTONOMIEAUTONOMIE
Cura del materiale
scolastico e
personale…
MOTRICITMOTRICITÀÀ GLOBALEGLOBALE
Movimento nello spazio,
coordinazione, equilibrio,
giochi di movimento e
sport … stile motorio…
APPRENDIMENTI APPRENDIMENTI
SCOLASTICISCOLASTICI
Scrittura (disgrafia),
tempi di esecuzione, org.
dello studio, org. del
materiale scolastico, copia
dalla lavagna, utilizzo di
strumenti tecnici …
DCD E DISPRASSIADCD E DISPRASSIA
ALLA SCUOLA SECONDARIA SUPERIORE
COSA DOBBIAMO OSSERVARE ?
COMPORTAMENTO e COMPORTAMENTO e
RELAZIONI SOCIALIRELAZIONI SOCIALI
Integrazione nel gruppo,
capacità di adattamento a
cambiamenti/situazioni nuove,
approccio vs sport/impegno
motorio, reazioni di fronte
all’insuccesso, autostima …
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DCD E DCD E DISPRASSIADISPRASSIA…… E POI?E POI?
Scuola dell’Infanzia•Si orienta verso una Diagnosi(compromissione significativa)• Inizia, eventualmente, la collaborazione con gli operatori di riferimento•Si lavora in Prevenzione(compromissione lieve)
Scuola Primaria•Si orienta verso una Diagnosi
•Inizia il percorso terapeutico
•Inizia la personalizzazione del
percorso didattico
Scuola Secondaria Inferiore
•Il ragazzo è diagnosticato, ma può non essere autonomo nell’uso di strumenti compensativi e dispensativi
•Diagnosi tardive
Scuola Secondaria Superiore
•Il ragazzo potrebbe essere autonomo (?!), ma possono subentrare dinamiche conflittualirispetto agli strumenti di supporto
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A CHI POTREBBE ARRIVARE IN PRIMA BATTUTA IL BAMBINO CON SOSPETTO DI
DCD, DISPRASSIA O DISGRAFIA?
IN RELAZIONE ALLE DIFFICOLTA’ PIU’ EVIDENTI E AL CONTESTO “SOCIO-SANITARIO”:
• al medico npi
• al foniatra
• allo psicologo
• alla logopedista
• al neuropsicomotricista
• all’oculista/optometrista/ortottista
LA SCELTA DELLO SPECIALISTA E’ IMPORTANTE!
DIAGNOSI
SCELTETERAPEUTICHERIABILITATIVE
SCELTE
DIDATTICHE
SCELTE
PSICOPEDAGOGICHE
10
LE CAUSE
?
?? ?
?
LA QUOTIDIANITA’
ELA SCUOLA
L’interferenza del disturbo sull’autonomia, le relazioni
sociali, l’apprendimento
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Le autonomie della vita quotidianapossibili ripercussioni
• difficoltà ad apprendere i movimentinecessari all’ utilizzo corretto delle posate
• difficoltà nel vestirsi e svestirsi e usare bottoni, cerniere, stringhe ecc..
• autonomie nella vita pratica (es organizzare gli oggetti per l’igiene personale)
• riordinare la propria stanza • gestire la cartella e gli oggetti sul banco• l’approccio agli sport (bicicletta)
Le relazioni socialipossibili ripercussioni
• scarsa autostima e vissuti di inadeguatezza• reazioni di opposizione o evitamento verso
l’impegno motorio e fisico• scarsa accettazione degli strumenti di
supporto• difficoltà ad adattarsi a cambiamenti e
situazioni nuove• talvolta reazioni oppositive e provocatorie,
panico e fobie
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L’apprendimento scolastico possibili ripercussioni
• disgrafia (faticano a imparare e/o scrivono male) spesso con disortografia
• difficoltà nell’organizzare lo spazio del foglio difficoltà nell’area logico-matematica
• difficoltà nell’organizzare lo studio(compiti sequenziali riassunti, temi, riordinare)
L’apprendimento scolastico possibili ripercussioni
• difficoltà nel copiare (lavagna)
• difficoltà nell’uso di strumenti tecnici quali squadrette, compasso ecc
• difficoltà nell’affrontare proposte che richiedono una continua analisi visuo-spazialecome schemini e collegamenti con frecce
• difficoltà di attenzione simultanea
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Variabili• Età del bambino e età in cui è stato
riconosciuto il disturbo
• Dinamiche emotivo-relazionali legate al disagio proprio del bambino e al livello di comprensione e accoglienza del disturbo da parte del contesto familiare e scolastico
• Entità della compromissione
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COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO?COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO?
COSA SI FA?COSA SI FA?
• Ridurre il più possibile l’interferenza del disturbo sugli apprendimenti
scolastici
• Favorire l’accesso agli apprendimenti utilizzando strategie adeguate al
singolo individuo
• Evitare la demotivazione all’apprendimento(questi bambini studiano spesso il doppio degli altri, fanno molta più
fatica, con ripetizioni, terapie e compiti a casa con un rendimento molto inferiore rispetto agli altri studenti)
• Contenere gli eventuali disagi emotivi associati quali scarsa autostima,
ansia da prestazione
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27
COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO?COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO?
COME SI FA?COME SI FA?
•Utilizzare il canale di apprendimento privilegiato dall’alunno per
spiegazioni e correzioni di errori
(visivo, motorio, verbale, grafico)
•Valutare una abilità alla volta (ortografia/testo, calcolo/problema)
•Laddove è possibile evitare richieste in cui è necessario passare
rapidamente da una competenza/conoscenza ad un’altra
( no espressioni + problemi nella stessa prova)
•Limitare dispendio energie attentive
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COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO?COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO?
COME SI FA?COME SI FA?
• Riduzione del carico esecutivo, p.e.
- verifiche a scelta multipla (impaginate ad hoc)
- testi di problemi e schede prescritte
• Preferire verifiche orali piuttosto che scritte, se necessario
supportate da schemi o mappe che facilitino e la sequenzialità
dell’esposizione
• Eventuale uso della calcolatrice come strumento di verifica o per le
operazioni più complesse o nei problemi matematici e geometrici….
• Utilizzo di quaderni con spazi e righe segnati
•Utilizzo del computer e di soft-ware mirati
•Versatilità, fiducia e rispetto
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29
COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO?COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO?
COME SI FA?COME SI FA?
•PROGRAMMAZIONE E
SEQUENZIALITA’: mappe
concettuali, tabelle,
formulari, promemoria……….
•ESECUZIONE: PC, no
copiature superflue,
calcolatrice, impaginazione………………….
Gli strumenti compensativi e
dispensativi devono supportare sia
i processi di programmazione
mentale sia i processi di
esecuzione (motoria, visiva…)
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33
COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO?COME SI INTERVIENE IN AMBITO SCOLASTICO?
CON CHI SI FA?CON CHI SI FA?
TUTTI INSIEMETUTTI INSIEME
SCUOLA FAMIGLIA
OPERATORI
DISGRAFIA
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DISTURBO SPECIFICO DELL’APPRENDIMENTODifficoltà a riprodurre graficamente segni numerici ed alfabetici
(aspetti motori coinvolti nella grafia)
SCRITTURA DEFICITARIA PER CRITERI DI:
-- VelocitVelocitàà
-- LeggibilitLeggibilitàà
-- QualitQualitàà della grafia (calligrafia)della grafia (calligrafia)
IN ASSENZA DI SEGNI NEUROLOGICI O COGNITIVI SIGNIFICATIVI
La scrittura è una PRASSIA COMPLESSA!
DISGRAFIADISGRAFIA
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ABILITA’ NEUROPSICOMOTORIE
DISGRAFIA DISGRAFIA
AbilitAbilitàà visuovisuo--percettivepercettive
LateralitLateralitàà
AbilitAbilitàà visuovisuo--spazialispazialiAbilitàmotorie
Organizzazione spazialeOrganizzazione spaziale
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CAPACITÀ DI REGOLAZIONE
DEL TONO MUSCOLARE
COORDINAZIONI CINETICHE
e MOTRICITA’ FINE
Controllo della postura
(capo – tronco – spalle – avambraccio –
polso)
Arto superiore sostenuto
Dissociazione del movimento delle dita
Coordinare le parti prossimali dell’ AS tra
loro (spalla – braccio – gomito)
Coordinare le parti distali dell’AS tra loro
(polso – mano – dita)
ABILITA’ MOTORIE
REGOLAZIONE DEL TONO MUSCOLARE
• mantenere il CAPO alla giusta distanza dal foglio• mantenere il TRONCO alla giusta distanza dal bordo
del tavolo al fine di avere l’arto superiore libero e sorreggere il capo
• mantenere le SPALLE rilassate• mantenere l’AVAMBRACCIO e il POLSO riposati sul
bordo del foglio
Questi quattro aspetti permettono la dissociazione del movimento delle DITA, necessaria alla
presa dello strumento grafico(45° rispetto al piano del foglio)
ABILITA’ MOTORIE
20
39
… EVOLUZIONE DELLE ABILITA’ GRAFOMOTORIEPOSTURA
• CAPO: Progressivo innalzamento del capo
• TRONCO: Progressivo miglioramento della capacità di
sostegno e della stabilità del tronco
Progressiva diminuzione del carico sull’avambraccio•AVAMBRACCIO:
• POLSO: Progressiva diminuzione dei movimenti di sollevamento,
flessione e rotazione interna di polso e mano
•MANO: Progressivo adattamento dei rapporti angolari tra mano e piano d’appoggio
•DITA:
• Rilassamento progressivo delle articolazioni SPALLA-GOMITO-POLSO-DITA
Progressivo miglioramento della presa dello strumento
grafico e della capacità di dissociazione delle dita
ABILITA’ MOTORIE
COORDINAZIONI CINETICHE
• coordinare le PARTI PROSSIMALIdell’arto superiore tra loro (spalla, braccio, gomito)
• coordinare le PARTI DISTALIdell’arto superiore tra loro (polso, mano, dita)
ABILITA’ MOTORIE
21
41
… EVOLUZIONE DELLE ABILITA’ GRAFOMOTORIE
L’ATTO GRAFOMOTORIO È COSTITUITO DALLA SUCCESSIONE E
COMBINAZIONE DI SPOSTAMENTI DI TUTTO L’ARTO SUPERIORE INSIEME
AI MOVIMENTI FINI DIGITALI.
INSCRIZIONE: Movimenti di dita e polso
PROGRESSIONE: Movimento dato dal concatenamento dell’estensione del polso e dello
spostamento globale in abduzione dell’arto superiore
• “Grande progressione” (spalla e gomito)
• “Piccola progressione” (polso, mano, dita)
- La mano ruota intorno al polso (lunghezza della parola)
- L’avambraccio ruota sul gomito
- La mano riprende la posizione
- A fine riga la spalla funge da perno per retrocedere
LA PRESA DELLO STRUMENTO GRAFICOLA PRESA DELLO STRUMENTO GRAFICO
• POLLICE E INDICE tengono lo strumento
• MEDIO sostiene lo strumento
• ANULARE E MIGNOLO assicurano il contatto sul foglio
ABILITA’ MOTORIE
22
Eventuali difficoltà correlate alle abilità motorie sono:
• difficoltà di posizione- mano- dita - foglio
• difficoltà toniche- spalle contratte- polso e dita rigide (movimenti quasi assenti)
ABILITA’ MOTORIE
…e possono tradursi in:
• Difficoltà nella realizzazione delle FORME
• Difficoltà nel realizzare la PROGRESSIONE, scarsa fluidità, frequenti interruzioni del tratto
• Scarsa regolazione della PRESSIONE (ipo o iper)
• Mancata CONCATENAZIONE tra lettere,
• INVERSIONE nella direzione del gesto grafico
• Crampi, FENOMENI DOLOROSI, sudore, tremori
23
45
ABILITA’ MOTORIE
PROPOSTE PRATICHE
COORDINAZIONI, CONTROLLO E
DISSOCIAZIONE DEI MOVIMENTI,
REGOLAZ. TONICHE, EQUILIBRIO:
- Percorsi (p.e. spazi strutturati,
traiettorie definite,a diverse volocità…)
- Attività con la palla
- Spingere/colpire ogg.con bastone
- Rimandi verbali rispetto alle
prestazioni motorie
- Ripetere movimenti e posture
degli altri
MOTRICITÀ FINE, ABILITÀ PRASSICA,
RAPPRESENTAZIONE GRAFICA:
- Manipolazioni varie (plastilina, creta,
carta di giornale, pasta di sale,…)
- Attività grafiche con vari strumenti
(matite, pastelli, pennarelli, pennelli)
- Prassie semplici (ritagliare, incollare,
infilare, impilare, incastri, puzzle,…)
- Canzoncine/filastrocche con gesti e
adattamenti suono-movimento
(utilizzando tutte le parti della mano)
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ABILITÀ GRAFOMOTORIE:
- Controllo del tono con lo strumento grafico
(attività con il pennello, controllo della pressione: tratto spesso/sottile, colore
marcato/sfumato, riconoscimento propriocettivo …)
- Contorno delle mani, contorno di oggetti, stancil
- Controllo della traiettoria: tracciati da seguire stando all’interno o ripassando
- Controllo cambi di direzione (p.e. gioco dei pallini)
- Piccole progressioni con icone che riprendono i segni principali della scrittura
- Studio delle lettere (attenzione sul percorso della traccia)
ABILITA’ MOTORIE
PROPOSTE PRATICHE
24
47
ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI
Una corretta ANALISI VISUO-SPAZIALE e PERCETTIVA permette:
• il riconoscimento della corretta sagoma delle lettere rispetto al modello
proposto
• la valutazione delle relazioni spaziali tra le lettere e nella pagina
(distanza tra le parole, orizzontalità, margini)
• di integrare e coordinare vista e movimento
(guida del movimento attraverso il controllo visivo)
• di effettuare delle anticipazioni visuo-esplorative del tracciato
Tutto ciò deve essere supportato da una buona ORGANIZZAZIONE SPAZIALE
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ORGANIZZAZIONE SPAZIALE
• TOPOLOGICO: conoscenza delle nozioni topologiche semplici
• PROIETTIVO: conoscenza delle relazioni spaziali (sopra – sotto, destra – sinistra)
• EUCLIDEO: costanza di grandezza delle dimensioni e delle figure
È necessario che siano acquisiti e integrati i tre aspetti dello spazio
LA LETTERA
Sp. Topologico: aperto-chiuso (c – o)
unione (m – n )
separazione (tra una parola e l’altra)
Sp. Proiettivo e Euclideo supportano le relazioni topologiche al
fine di ottenere lettere chiare e leggibili (orientamento, corpo
centrale e appendici, confronto dimensioni e distanze, posizioni
relative …)
Conoscenza dello SPAZIO-FOGLIO finalizzato alla scrittura
25
Eventuali difficoltà correlate alle abilità visuo-spaziali e visuo percettive:
• Irregolarità nella dimensione delle lettere
• Irregolarità nei rapporti spaziali tra le lettere
• difficoltà nella riproduzione delle forme
• difficoltà nel copiare dalla lavagna
ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE E VISUO-SPAZIALI
50
ABILITA’ VISUO-SPAZIALI
PROPOSTE PRATICHE
- Costanza della forma
- Riproduzione grafica di linee formate da segmenti
di colori diversi distanziati o non
- Trasposizione grafica di modelli realizzati con
bastoncini
- Velocità visuo-motoria
- “Andare a capo”
- Riempire dei quadrati in cui è stato suddiviso il
foglio
rispettando la direzione sx-dx, alto-basso
- Disporre dei dischetti/figure geometriche sopra-
sotto un
segmento disegnato su un foglio
- Ricomposizione di figure
26
51
ABILITA’ VISUO-PERCETTIVE
PROPOSTE PRATICHE
- Coordinazione occhio-mano (percorsi, labirinti)
- Posizione nello spazio
- Ricerca delle differenze
- Ricerca di un particolare ripetuto
- Discriminazione figura-sfondo
- Completamento di figura
- Riproduzione di modelli realizzati su un foglio A3 con un cerchio
di carta colorata e un bastoncino con 3 punti di riferimento
- Riproduzione di modelli realizzati su un foglio A3 con un cerchio
di carta colorata e 2 bastoncini di diversa misura
Immagini da: D.Hammill, N. Pearson, J. Voress, TPV Test di percezione visiva e integrazione visuo-motoria Ed.Erickson
52
LATERALITA’
ASIMMETRIA FUNZIONALE A LIVELLO DEI DIVERSI SEGMENTI CORPOREI
che si traduce con la prevalenza di un elemento sul proprio omologo
PREFERENZA MANUALE ≠ DOMINANZA MANUALEAcquisita con l’esperienza Innata
La discordanza fra le due può talvolta dare origine ad una LATERALITÀ MAL DEFINITA,
associata o meno a difficoltà grafiche
La dominanza laterale si stabilisce progressivamente nel corso
dell’infanzia e dopo i 3 anni dovrebbe essere evidente una preferenza
27
Eventuali difficoltà correlate ad una lateralità non definita o a mancinismo:
• Orientamento destra sinistra nella riga
• Orientamento del tratto non funzionale per la scrittura occidentale con conseguente lentezza (scarsa economia della traccia )
• Tendenza ad allontanarsi dal margine sinistro nel corso della produzione
• Maggiore affaticabilità in fase di apprendimento
LATERALITA’
54
LATERALITA’
PROPOSTE PRATICHE
- Camminare a gambe divaricate a cavalcioni di una riga
disegnata a terra
- Camminare su mattoncini di colore diverso prima con un
piede poi con l’altro
- Lanciare e ricevere palline/foulard ora con una mano ora
con l’altra
- Lasciare l’impronta delle due mani colorate in modo
diverso
- Specchiarsi in uno specchio colorato per metà
(verticalmente) in un modo e per metà in un altro
(in modo da vedere il proprio corpo metà di un colore,
metà di un altro)
- Movimenti crociati (p.e. braccio sx – ginocchio dx e
viceversa)
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Disgrafia
LE CAUSE
Disprassia
Disturbo relazionale
Difficoltà visuo-spaziali e visuo-
percettive
Lateralitànon definita (transitoria)
DCM
INDICATORI DI RISCHIO
6/7 anni
- leggibilità- rispetto dei rapporti spaziali- velocità di scrittura- movimenti di aggiustamento- scioltezza arto scrivente- impugnatura- affaticabilità- presenza di dolore
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INDICATORI DI RISCHIO8/10 anni
- leggibilità- rispetto dei rapporti spaziali- velocità di scrittura- movimenti di aggiustamento- presenza di sincinesie- scioltezza arto scrivente- impugnatura- presenza di eccessivi stacchi della penna
(corsivo)- affaticabilità- presenza di dolore
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STRUMENTI FACILITANTI
Strategie e supporti per facilitare il bambino con
DISGRAFIA
• RIDUZIONE DEL CARICO ESECUTIVO IN FAVORE DEGLI APPRENDIMENTI,
p.e. - verifiche a scelta multipla
- testi di problemi e schede prescritte
• Concedere che venga utilizzato lo STAMPATELLO MAIUSCOLO O LO STILE DI
SCRITTURA PREFERITO dal bambino, purché permetta di ottenere leggibilità
(p.e. caratteri mescolati)
• Preferire VERIFICHE ORALI piuttosto che scritte
• Lasciare PIÙ TEMPO per lo svolgimento di temi o in genere produzioni scritte
lunghe
30
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STRUMENTI FACILITANTI
Strategie e supporti per facilitare il bambino con
DISGRAFIA
• Eventuale uso della CALCOLATRICE come strumento di verifica o per le operazioni più complesse
• Utilizzo di QUADERNI con spazi e righe segnati
• Utilizzo del CORRETTORE DI IMPUGNATURA o di una PENNA ADATTA
• Utilizzo del COMPUTER per le produzioni lunghe
Attenzione all’INDIVIDUALITÀ!
Ogni disgrafia ha caratteristiche di unicità!
36
71
COME SI INTERVIENE?
TUTTI INSIEMETUTTI INSIEME
• Miglioramento delle abilità risultate deficitarie
(TERAPIA)
• Ridurre il più possibile l’interferenza del disturbo sugli apprendimenti scolastici
(TERAPIA + SCUOLA)
• Evitare la demotivazione all’apprendimento
(questi bambini studiano spesso il doppio degli altri, fanno molta più fatica, con ripetizioni,
terapie e compiti a casa con un rendimento molto inferiore rispetto agli altri studenti)
(SCUOLA + FAMIGLIA + TERAPIA)
• Contenere gli eventuali disagi emotivi associati quali scarsa autostima,
ansia da prestazione
(SCUOLA + FAMIGLIA + TERAPIA)
Riferimenti bibliografici
• C. Ambrosini, K. Zaghen, L’intervento terapeutico psicomotorio con i bambini disgrafici, Psicomotricità-Vol.13, n. 2, giugno 2009, Ed. Erickson
• L.Blason, M. Borean, L. Bravar, S. Zoia, Il corsivo dalla A alla Z, 2004-Ed. Erickson
• M. Lee Dunn, Imparo a…scrivere, 1992-Ed. Erickson
• M.Pratelli, Disgrafia e recupero delle difficoltà grafo-motorie, 1995-Ed. Erickson
• A. Kirby, Disprassia, un disturbo nascosto, 2003-Ed. La Scuola