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TESI MASTER “DISTURBI SPECIFICI
DELL’APPRENDIMENTO”
DSA:
INDAGINE SUL RAPPORTO SERVIZI-SCUOLE
IN TRENTINO
Centro Studi Erickson
Dott.ssa Serena Costa, psicologa
Anno 2014/2015
2
INDICE
CAPITOLO 1: RAPPORTO TRA SERVIZI E SCUOLA
1.1. La Certificazione DSA…………….…………………………...............................3
1.2. La formazione ……………………..………........……...…………………………4
1.3. Il referente BES…………………………………………………………………...4
CAPITOLO 2: L’INDAGINE NELLE SCUOLE TRENTINE
2.1. Obiettivi della ricerca……………………………………………………….……..5
2.2. Il questionario……………………………………………………………….……..5
2.3. Soggetti coinvolti……………………………..…………………………….………6
CAPITOLO 3: RISULTATI
3.1. Le Certificazioni…………………………………………………………….……..7
3.2. Rapporto con i Servizi responsabili della diagnosi e del trattamento…….…..10
3.3. La formazione……………………………………………………………….…...14
CAPITOLO 4: CONCLUSIONI……………………………………………….…….16
BIBLIOGRAFIA………………………………………………………………….…..19
ALLEGATO A: I.C. coinvolti e partecipanti alla ricerca……………...……..........20
ALLEGATO B: Testo richiesta collaborazione……………………………….….…21
ALLEGATO C: Questionario…………………………………………...…….…..…22
3
CAPITOLO 1
RAPPORTO TRA SERVIZI E SCUOLA
Il rapporto che si instaura tra i Servizi responsabili della diagnosi di DSA e scuola
dovrebbe essere basato su un intento di collaborazione (Consensus Conference del
2011). Gli strumenti principali attraverso i quali i Servizi comunicano con la scuola e
che ci possono dare informazioni sulla qualità di tale relazione, sono: la Certificazione
DSA, le riunioni e la presenza di formazione nell’ambito. La figura scolastica che tiene
maggiormente i collegamenti con i Servizi sul tema dei DSA è il Referente BES.
1.1. La Certificazione DSA
Il primo strumento di connessione tra i Servizi responsabili della diagnosi e gli
insegnanti che devono poi attivare gli interventi specifici per agevolare la vita scolastica
dell’alunno con DSA, è la Certificazione per il Disturbo Specifico
dell’Apprendimento, così come previsto dalla Legge 170/2010 “Nuove norme in
materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico”. La legge nazionale
mette in evidenza che la diagnosi, e quindi la Certificazione, deve essere redatta dal
Servizio Sanitario pubblico entro 6 mesi ed eventualmente da altri soggetti accreditati o
privati, purché siano presenti almeno tre figure professionali; il neuropsichiatra, lo
psicologo e il logopedista.
Esistono altri due documenti che definiscono gli elementi che dovrebbero essere
contenuti nella certificazione di DSA: l’Accordo sulle “Indicazioni per la diagnosi e la
certificazione dei DSA”, sottoscritto dalla Conferenza permanente per i rapporti tra
lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di Trento e Bolzano nel 2012, e il
documento prodotto dall’APSS di Trento prodotto in attuazione della L.P. n.5 del 2011,
“Bisogni Educativi Speciali. Indicazioni Operative. Disturbi Specifici
dell’Apprendimento” (2012). La certificazione di DSA deve far riferimento alla
Consensus Conference e deve essere articolata e formalmente chiara. Oltre al
riferimento ai codici nosografici e alla dicitura esplicita del DSA in oggetto, deve
contenere la descrizione del profilo di funzionamento, utile per stilare una
programmazione educativa e didattica che tenga conto delle difficoltà del soggetto. Tale
4
profilo va poi aggiornato al passaggio da un ciclo scolastico all’altro. Devono, inoltre,
essere indicati gli strumenti compensativi e dispensativi previsti dalla legge. Nella parte
finale dovrebbe essere indicata una verifica a distanza di un tot di tempo e un referente
con il quale tenere i contatti, oltre alla firma degli operatori (Neuropsichiatra infantile,
psicologo, logopedista).
1.2. La formazione
Anche la questione della formazione sulle tematiche legate ai DSA rappresenta un
elemento di connessione tra la scuola e i Servizi Sanitari. Le linee guida sui Dsa del 12
luglio 2011, infatti, specificano che “gli Uffici Scolastici Regionali attivano gli
interventi di formazione realizzando sinergie con i servizi sanitari territoriali, le
università, gli enti, gli istituti di ricerca e le agenzie di formazione, individuando le
esigenze formative specifiche, differenziate anche per ordini e gradi di scuola e tenendo
conto di priorità dettate anche dalle precedenti attività formative svolte sul territorio”.
L’insegnante referente per i DSA può svolgere un ruolo importante di raccordo e di
continuità riguardo all’aggiornamento professionale per i colleghi.
1.3. Il Referente BES
Il Referente dei Bisogni Educativi Speciali, in qualità di figura all’interno della
scuola che ha seguito un percorso formativo specifico sul tema dei bisogni educativi
speciali e, quindi, anche sui Disturbi Specifici dell’Apprendimento, riveste un
fondamentale ruolo di collegamento tra la scuola e i Servizi Sanitari. Le linee guida sui
Dsa del 12 luglio 2011, parlano di “punto di riferimento all’interno della scuola”
operante “nell’ambito della sensibilizzazione ed approfondimento delle tematiche,
nonché del supporto ai colleghi direttamente coinvolti nell’applicazione didattica delle
proposte”, ma anche all’esterno della scuola svolgendo una funzione di “mediatore tra
colleghi, famiglie, studenti (se maggiorenni), operatori dei servizi sanitari, EE.LL. ed
agenzie formative accreditate nel territorio”.
Il Referente BES si presenta, quindi, come l’interlocutore ideale per capire qual è
lo stato attuale della gestione dell’alunno DSA nella scuola di appartenenza.
5
CAPITOLO 2
L’INDAGINE NELLE SCUOLE TRENTINE
2.1. Obiettivi della ricerca
L'intento della ricerca è quello offrire un’immagine attuale del rapporto che
intercorre tra i Servizi che si occupano di Disturbi Specifici dell’Apprendimento e le
scuole primarie e secondarie della provincia di Trento, a partire dal punto di vista della
scuola, mettendo in luce prassi positive e punti di debolezza.
Più nel dettaglio, l’obiettivo è analizzare:
La correttezza e la tempistica nella diagnosi di alunni DSA, entro e oltre la
fine del primo ciclo scolastico
La tempistica nel rilascio della Certificazione DSA
La completezza o meno delle Certificazioni pervenute alle scuole, in base
alle indicazioni normative
Il tipo di Soggetto responsabile della Certificazione e relativo rapporto
successivo con la scuola attraverso incontri specifici
La conoscenza da parte della scuola di percorsi extrascolastici degli alunni
DSA
L’esistenza e la qualità degli interventi formativi
La percezione di soddisfazione o insoddisfazione della scuola relativamente
ai diversi punti citati precedentemente
2.2. Il questionario
Per poter svolgere l’indagine in oggetto, ho elaborato un questionario a partire
dalla documentazione citata in precedenza. Il questionario, che ho inserito come
allegato C, si suddivide in 3 macro-aree.
Una prima parte indaga l’argomento delle Certificazioni DSA, elemento di
collegamento tra i Servizi e la scuola; un secondo blocco di domande riguarda in modo
più stretto il rapporto instaurato con i Servizi responsabili della diagnosi e del
trattamento; la terza e ultima parte riguarda l’ambito della formazione.
6
2.3. Soggetti coinvolti
La presente indagine ha coinvolto 36 Istituti Comprensivi (I.C.) su 55 presenti
nella Provincia Autonoma di Trento in modo da avere un campione che toccasse le varie
zone del territorio (vedi allegato A).
Ad ogni I.C. ho inviato una mail da sottoporre all’attenzione del Dirigente con la
proposta di collaborazione all’indagine (vedi allegato B). La richiesta era di far
compilare al referente BES di ciascun ciclo scolastico il questionario messo in allegato
(vedi allegato C), uno per la Primaria e uno per la Secondaria di primo grado. La scelta
del Referente Bes come autore della compilazione del questionario si rifà al suo
importante ruolo di collegamento tra il personale della scuola e i Servizi Sanitari.
Illustrerò il contenuto del questionario nel prossimo paragrafo.
Delle 36 mail inviate, ho ricevuto la risposta con il questionario compilato da 17
I.C., corrispondenti a circa il 30% degli I.C. presenti in Provincia. Di questi:
11 I.C. mi hanno inviato entrambi i questionari compilati
3 I.C. mi hanno restituito solo un questionario relativo ad un unico ciclo
scolastico (2 relativi alla Secondaria di Primo Grado e 1 relativo alla
Primaria)
3 I.C. mi hanno inviato un unico questionario relativo all’intero Istituto
Comprensivo
Il numero di questionari realmente validi, perché suddivisi nei due cicli
scolastici, ammonta a 25, circa il 20% dei potenziali. Questi sono suddivisi nel seguente
modo:
Scuola Primaria: 12 questionari
Scuola Secondaria di primo grado: 13 questionari
L’analisi dei dati differenziati per ciclo scolastico farà riferimento a questi 25
questionari ma terrò comunque conto anche dei restanti tre in modo separato, facendo
delle aggiunte nel caso in cui emergano dati significativi.
7
CAPITOLO 3
RISULTATI
3.1. Le Certificazioni
Per quanto riguarda il periodo della diagnosi, solo 3 scuole secondarie su 13 non
sono presenti casi nuovi di DSA perché tutti certificati nel ciclo precedente. In tutti gli
altri casi, il numero di alunni che ricevono una diagnosi di DSA durante la scuola
secondaria di primo grado varia da 1 a 8 (Tab 1).
Tab 1: numero di alunni certificati durante la scuola secondaria di primo grado
Tab. 2: Rinnovo delle Certificazioni nelle scuole secondarie di primo grado
Per quanto riguarda il rinnovo delle Certificazioni, 9 scuole secondarie di primo
grado su 13 hanno dichiarato che le Certificazioni di DSA degli alunni provenienti dalla
Quanti alunni con DSA sono stati certificati durante il ciclo scolastico?
SCUOLE
TAIO 5
CLES 0
FONDO 0
SOLE 2
BORGO 4
CENTROVALSUGANA 1
ROVERETO NORD 3
RENDENA 2
FASSA 2
TRENTO 1 0
TRENTO 6 8
TRENTO 7 4
ARCO 3
Le Certificazioni DSA vengono rinnovate con il nuovo ciclo scolastico? (rispondere solo
nel caso di scuola secondaria di primo grado)
RISPOSTE NUMERO DI SCUOLE
Si 9
No 1
Solo in alcuni casi 3
Non risponde 0
8
scuola primaria vengono rinnovate in corrispondenza del cambio di ciclo scolastici. In 3
scuole, invece, tale rinnovo pare avvenire solo in alcuni casi. Solo in un caso tale pratica
non viene effettuata (Tab 2). I 3 questionari “unici” riportano l’esistenza del rinnovo.
Per quanto riguarda, invece, il livello intellettivo, 10 scuole primarie su 12 hanno
rilevato l’assenza di R.M. negli alunni con diagnosi di DSA e nel caso delle scuole
secondarie, tutte tranne una. Se sommiamo tutte le scuole intervistate, le scuole in cui si
trovano alunni con DSA e con anche diagnosi di Ritardo sono 3 su 25. Anche in un
questionario “unico”, in alcuni casi è presente la diagnosi di Ritardo Mentale.
I ragazzi con Certificazione DSA hanno anche una diagnosi di Ritardo Mentale?
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
Si 0 0
No 10 12
Solo in alcuni casi 2 1
Tab. 3: Numero di scuole in cui ci sono alunni DSA con diagnosi di Ritardo Mentale
Per quanto riguarda il contenuto delle Certificazioni, riporto i risultati emersi
dall’analisi dei questionari commentando una ad una le domande costruite sulla base del
documento nazionale sottoscritto in occasione dell’Accordo Stato-Regioni nel 2012,
ripreso successivamente nel documento prodotto dall’APSS di Trento.
1. Nella Certificazione viene citata la Consensus Conference?
La maggioranza delle scuole primarie e secondarie di primo grado,
compresi 2 questionari “unici”, hanno risposto negativamente alla
domanda, mentre in 4 casi su 25 non è stata data risposta.
2. La certificazione è articolata e formalmente chiara?
In questa domanda nessun referente BES di entrambi i cicli scolastici ha
dato una risposta negativa. Nella scuola primaria sono stati indicati 8
“si”, 1 “quasi sempre” e 3 “a volte”; nella scuola secondaria, invece, ci
sono 11 risposte positive (10 “si” e 1 “quasi sempre”) e 2 “a volte”.
3. La Certificazione contiene il riferimento al codice nosografico F81?
Nella scuola primaria 9 Referenti Bes hanno risposto positivamente,
mentre dei restanti 3, 2 hanno risposto “a volte”, 1 “no”; nel ciclo della
9
secondaria, invece, 11 scuole hanno risposto “si” mentre 2 scuole hanno
risposto “no”.
4. La Certificazione contiene la dicitura esplicita del DSA in oggetto (della
lettura/scrittura o calcolo)?
Questa volta sia le scuole primarie che secondarie si trovano unanimi nel
rispondere positivamente alla domanda, tranne in un caso. Il Referente
Bes di una scuola secondaria ha, infatti, risposto “no”: la dicitura
esplicita del DSA non è presente, sebbene lo sia il codice nosografico.
5. La Certificazione contiene la descrizione del profilo di funzionamento
dell'alunno, cioè la descrizione dei punti di forza e di debolezza?
A questa domanda, solo 8 scuole primarie su 12 e 7 scuole secondarie su
13 hanno risposto “si”. Hanno aggiunto “quasi sempre” 1 scuola primaria
e 2 scuole secondarie; “a volte” 2 scuole primarie e 3 secondarie; “no”
una scuola primaria e 1 secondaria.
6. Se si, tale descrizione è comprensibile e facilmente traducibile in
indicazioni operative per la prassi didattica?
Il parere dei Referenti BES sull’utilità pratica delle Certificazioni
pervenute alle scuole di appartenenza, è prevalentemente positivo. Hanno
risposto “si” 10 scuole primarie su 12 e 10 scuole secondarie su 13. Dei
restanti 5, 4 hanno risposto “a volte” aggiungendo in un caso il
commento “abbastanza”; l’unica risposta “no” corrisponde alla scuola
che aveva dichiarato l’assenza del profilo di funzionamento. Vi è un
parere negativo anche nei questionari “unici” dove si mette in evidenza
che in alcuni casi mancano proprio indicazioni operative.
7. Sono indicati eventuali strumenti compensativi e dispensativi?
A questa domanda, quasi tutte le scuole primarie hanno dato parere
positivo tranne una che ha segnalato “a volte”. Il giudizio delle scuole
secondarie è più critico perché hanno risposto “si” 10 scuole su 13, 1
scuola ha indicato “quasi sempre”, 1 scuola ha risposto “a volte” con la
specifica “solo in alcune relazioni logopediche”. In un solo caso è stato
risposto “no” al quale si aggiunge un questionario “unico” che mette in
evidenza la prevalenza di casi in cui non vengono indicati strumenti.
10
8. E' prevista una verifica a distanza di un tot di tempo?
Rispetto a questo punto, 8 scuole primarie e 8 secondarie hanno risposto
“si”, alcune con la specifica “se richiesto dalla famiglia o dagli
insegnanti”. Le restanti 9 scuole, 4 primarie e 5 secondarie, hanno
risposto “no”, così come 1 questionario “unico”
9. E' indicato un referente con il quale tenere i contatti?
La maggior parte dei Referenti Bes della scuola primaria hanno risposto
“si” eccetto uno che ha indicato “no”. Nella scuola secondaria, invece, ci
sono 3 scuole su 13 che hanno dato una risposta negativa e le altre
positiva. In un caso è stato aggiunto una specifica e cioè che tale
referente viene citato nella firma.
3.2. Rapporto con i Servizi responsabili della diagnosi e del
trattamento
Il tipo di Ente che viene nominato il maggior numero di volte, sia dalle scuole
primarie che secondarie, è il Servizio Sanitario Pubblico. Segue a pari merito nei due
cicli scolastici l’Ente Accreditato e l’Ente privato, sia esso un singolo professionista o
una struttura. Viene selezionato in pochi casi anche l’Ente Universitario.
Tab. 4: Numero di scuole che ricevono Certificazioni dai vari tipi di Servizi
Come si vede dalla tabella precedente, non tutti i Referenti Bes hanno selezionato
il Servizio Pubblico come Ente responsabile dell’invio della Certificazione DSA e la
maggior parte ha indicato più di un Servizio come interlocutore della scuola. Nella
tabella 5 è possibile vedere il numero delle scuole che hanno indicato più Servizi.
Indichi a quale categoria appartengono gli Enti che hanno rilasciato le Certificazioni
DSA inviate alla sua scuola.
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
Pubblico 11 11
Ente accreditato 7 8
Psicologo privato/Ente privato 7 8
Ente Universitario 1 3
11
Tab.5: Numero di scuole che fanno riferimento a più o meno servizi di diagnosi
Per quanto riguarda la tempistica che intercorre tra la segnalazione ai Servizi e
la ricezione della Certificazione, e il grado di soddisfazione delle scuole, i risultati
raccolti con il questionario sono i seguenti:
1 sola scuola primaria (su 12) e 1 secondaria (su 13) hanno dichiarato che
le Certificazioni dei privati arrivano alla scuola entro 2 mesi di tempo.
Non viene espresso nessun parere a riguardo.
7 scuole primarie (su 12) e 8 secondarie (su 13) hanno dichiarato che le
Certificazioni, elaborate in 3 casi dai servizi privati, arrivano alla scuola
entro 6 mesi di tempo. Anche 2 questionari “unici” scelgono tale opzione.
Il giudizio prevalente (5 scuole del ciclo della primaria e 5 della
secondaria) è “discreto”; in un caso un Referente Bes fa notare che la
situazione è migliorata molto rispetto a 2 anni prima visto che per una
Certificazione era necessario attendere anche un anno.
6 scuole primarie (su 12) e 6 secondarie (su 13) hanno dichiarato, invece,
di dover attendere più di 6 mesi per ricevere la Certificazione DSA;
raggruppando i dati per i due cicli scolastici, in 4 casi su 12 viene
specificato che il Servizio al quale si sta facendo riferimento è il Servizio
Pubblico, mentre nei restanti casi il dato può riferirsi anche ad un Ente
Accreditato o Universitario. Il Servizio Privato viene solitamente inserito
nelle prime due categorie. Il giudizio prevalente è negativo con 9 scuole su
12 che rispondono “insufficiente”, ma ci sono anche 3 giudizi discreti.
Relativamente agli incontri successivi con il servizio responsabile della diagnosi,
tutte le scuole primarie e secondarie, tranne una per ciclo scolastico, hanno dichiarato
che essi si realizzano attraverso riunioni specifiche, in alcuni casi richieste da famiglia o
insegnanti. Solo in una scuola primaria e in una scuola secondaria appartenenti allo
Sintesi per numero di Enti di riferimento
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
1 Servizio 3 1
2 Servizi 5 6
3 Servizi 3 5
4 Servizi 1 1
12
stesso Istituto Comprensivo, hanno dichiarato che non vengono effettuati ulteriori
incontri con i Servizi.
Le figure che sono presenti durante gli incontri sono illustrate nella tabella n.6.
Tab. 6: Figure professionali presenti alle riunioni con i Servizi
Ciò che emerge è che, oltre alla famiglia presente per ovvie ragioni, le figure dei
Servizi (neuropsichiatra, psicologo, psicopedagogista e logopedista) non sono sempre
presenti o comunque non sono presenti insieme. La figura più citata è il logopedista in
entrambi i cicli scolastici (9 scuole primarie su 12 e 9 scuole secondarie su 13), a
seguire psicologo e neuropsichiatra che partecipano alle riunioni in particolare nella
scuola secondaria, “a seconda del caso” così come commentato da qualche Referente
BES. Qualche volta è presente anche lo Psicopedagogista. In più casi, invece, sono citati
gli educatori che seguono i ragazzi a casa durante i compiti.
Il numero di questi incontri è variabile a seconda del Servizio responsabile della
diagnosi ma, tra le scuole coinvolte nella ricerca, la maggior parte ha indicato almeno 1
o 2 incontri (Tab.7). In alcuni casi, più numerosi nel caso della primaria, si verificano
anche più di due incontri. Nei questionari “unici” compaiono entrambe le opzioni. Le
scuole in cui non si verifica nemmeno un incontro sono 3 su le 25 totali. La percezione
delle scuole rispetto alla frequenza degli incontri è prevalentemente positiva ma sono
presenti anche alcune scuole che li ritengono insufficienti.
Che figure sono presenti solitamente?
SCUOLA
PRIMARIA
SCUOLA
SECONDARIA
Famiglia 11 12
Neuropsichiatra 3 7
Psicologo 3 7
Psicopedagogista 2 1
Logopedista 9 9
Educatori di sostegno nello studio
(Educatori di centri studio, Homework Tutor..)
5 6
Coordinatore di classe 8 11
Coordinatore Bes 10 11
Fiduciario 0 0
Insegnanti di classe 7 5
13
Quanti incontri con il Servizio responsabile della Diagnosi vengono effettuati?
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
Nemmeno 1 1 2
1 o 2 incontri in tutto il ciclo
scolastico
6 10
Più di 2 incontri 6 4
Tab.7: Numero di incontri con i Servizi responsabili della diagnosi
Nel complesso, comunque, questi incontri vengono percepiti positivamente, in
quanto preziosi occasioni di confronto e condivisione relativamente a obiettivi e
strategie educative e didattiche da mettere in campo sia a scuola che a casa. Ciò che
viene apprezzato, inoltre, sono i suggerimenti operativi dei professionisti responsabili
della diagnosi e gli eventuali chiarimenti sul contenuto della Certificazione e sui punti
di forza e debolezza dei propri alunni con DSA. In un caso si sottolinea che la riunione
con i Servizi può servire per tranquillizzare la famiglia del ragazzo con DSA.
Alcuni Referenti Bes segnalano anche elementi negativi che riguardano la
relazione con i Servizi Pubblici. Ciò che viene percepito negativamente sono: i tempi
lunghi nella consegna della Certificazione che rallentano il percorso scolastico
dell’alunno; la carenza di incontri o la mancata partecipazione degli specialisti alle
riunioni (neuropsichiatri) che lasciano gli insegnanti privi di un aiuto nella gestione di
alcuni casi o di chiarimenti relativamente, ad esempio, ai criteri di valutazione. Viene
segnalata, inoltre, la difficoltà che talvolta gli insegnanti trovano nel programmare e
condividere l’utilizzo degli strumenti compensativi e nel pianificare interventi integrati
con il mondo extra-scolastico. In 1 questionario “unico”, viene lamentata la mancanza
di indicazioni pratiche di professionisti dell’Ente Pubblico e Accreditato.
Un ultimo aspetto utile per comprendere quanto scuola e servizi siano in
connessione tra loro, riguarda la conoscenza o meno di un eventuale percorso
extrascolastico seguito dagli alunni con DSA (Tab. 8 e 9).
Tab.8: Numero di scuole che conoscono il percorso extrascolastico degli alunni DSA
Gli alunni certificati seguono un trattamento specifico extrascolastico?
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
Si 8 6
No 2 5
Non so 2 2
14
Tab.9: Tipo di servizio extrascolastico
La maggior parte dei Referenti Bes della scuola primaria e alcuni della secondaria,
riferiscono che il percorso extrascolastico seguito dagli alunni DSA della propria scuola
è di tipo logopedico. In un numero inferiore di scuole vengono citati anche interventi
educativi/pedagogici e psicologici. In un questionario “unico” viene citata anche la
musicoterapia e la psicomotricità.
2.3. La formazione
Per quanto riguarda la formazione sui DSA, la maggior parte dei Referenti Bes
dichiara che la formazione sull’argomento è stata svolta. Solo in 3 casi è stata data
risposta negativa: 1 nella scuola primaria e 2 nella secondaria. In uno di questi casi è
stato segnalato che comunque gli insegnanti sono al corrente dell’esistenza di corsi
gratuiti organizzati dall’IPRASE, Ente pubblico della Provincia di Trento.
Tab. 10: Numero di scuole che hanno indicato i vari Enti di Formazione
Gli Enti che si occupano della formazione sui DSA nelle scuole della Provincia di
Trento segnalati dai Referenti Bes spaziano dal Servizio Pubblico, agli Enti accreditati,
ai Servizi privati e, in un solo caso nella scuola primaria, al Servizio Universitario. In un
caso di formazione gestito da un Ente privato, è stato specificato che la figura che ha
gestito la formazione è stata la logopedista che segue il progetto della rilevazione delle
Se si, quale?
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
Logopedico 8 5
Riabilitativo 0 0
Educativo/pedagogico 1 2
Psicologico 2 3
Non so 0 0
Se si, da quale Ente?
SCUOLA PRIMARIA SCUOLA SECONDARIA
Servizio pubblico 3 4
Servizio accreditato 4 5
Servizio privato 5 4
Servizio universitario 1 0
15
difficoltà nella letto-scrittura per l’Istituto. In alcuni casi la scuola ha individuato più di
un Ente formativo.
La formazione è stata giudicata dai Referenti Bes prevalentemente in modo
positivo. Di seguito i termini utilizzati: fondamentale, efficace, efficiente e competente,
adeguata, estremamente esauriente e ben fatta, valida, funzionale alla didattica,
indispensabile ai fini di una didattica realmente inclusiva, molto buona, buona, utile,
positiva, occasione di arricchimento professionale. In un caso è stato apprezzato
particolarmente il coinvolgimento di tutto il Collegio Docenti e in un questionario
“unico” si sottolinea l’utilità nella lettura della diagnosi e nelle indicazioni operative.
Una minoranza, tuttavia, ha espresso un parere più critico. E’ stata definita: non
esaustiva, poco fruibile da parte degli insegnanti perché poco pratica, quasi inutile.
Rispetto a quest’ultimo aggettivo “quasi inutile” la spiegazione di tale giudizio viene
ricondotta al fatto che i contenuti sono poco centrati sulla scuola secondaria, con poche
indicazioni pratiche sulla gestione dei ragazzi con DSA in classi ad alta complessità.
Questi elementi vengono ricondotti alla professione del formatore che, in quanto
psicologo, non viene percepito come adatto a fornire indicazioni utili all’insegnante
nella gestione del gruppo classe.
Nonostante la maggior parte delle scuole si sia rivelata soddisfatta della
formazione avuta, l’esigenza di ulteriore formazione nell’ambito dei DSA è ancora
presente. 10 scuole primarie su 12 e 11 scuole secondarie su 13, e 1 scuola che ha
compilato un questionario “unico”, hanno infatti, espresso il desiderio di ulteriori
approfondimenti in particolare su:
Gestione e sensibilizzazione delle modalità relazionali per un corretto approccio
del DSA all'interno del gruppo classe
Didattica inclusiva e attiva, progettazione e produzione di materiale didattico,
utilizzo di tecnologie informatiche (TIC)
Modalità di verifica e criteri di valutazione
Utilizzo di misure compensative e dispensative, in particolare testi digitali e
strategie correlate, l’uso di lettori vocali
Informazioni sui vari tipi di Disturbo, in particolare la Discalculia
Percorsi di recupero specifici per DSA e prospettive evolutive
Normativa di riferimento
16
CAPITOLO 4
CONCLUSIONI
I risultati della presente indagine ci forniscono un’immagine della relazione che
intercorre tra i Servizi e le scuole primarie e secondarie del Trentino sebbene sia
necessario utilizzare le dovute cautele, a causa di possibili deformazioni. Ad esempio: il
numero ridotto degli I.C. partecipanti alla ricerca (il 30% di quelli presenti sul territorio
della Provincia di Trento), lo strumento del questionario che non dà la possibilità di
verificare se i dati siano fedelmente corrispondenti alla realtà della prassi scolastica e il
fatto che i dati riflettano solo il punto di vista della scuola e non quello dei Servizi.
L’analisi dei questionari giunti alla mia attenzione, mettono in evidenza che in
Trentino esiste una realtà piuttosto variegata.
Come primo elemento la ricerca mette in luce che il principale interlocutore delle
scuole per la Certificazione e gestione di alunni con DSA è il Servizio pubblico così
come previsto dalla Legge 170/2010 ma pare non essere l’unico. La pratica più diffusa è
quella di affidarsi anche a Enti Accreditati o privati non solo per quanto riguarda la
diagnosi ma anche per quanto riguarda la formazione. Tale dato è indice che il Servizio
Sanitario locale non riesce a rispondere a tutte le richieste pervenute dal territorio e che
il ricorso a più tipologie di Servizi è una risorsa molto importante per rispondere
all’esigenza di riconoscimento e intervento precoce dei casi di DSA e all’esigenza di
formazione del personale scolastico, così come indicato più volte dai vari documenti
normativi e di indirizzo. L’intervento di più soggetti permette di accorciare i tempi di
rilascio della Certificazione tanto che la prima consegna avviene nei termini previsti
dalla normativa in più della metà delle scuole, sia primarie (7 su 12), sia secondarie (8
su 13), con soddisfazione del personale scolastico. Il numero delle scuole che dichiara
di ricevere una Certificazione dopo i 6 mesi di tempo è comunque ancora elevato e il
grado di insoddisfazione maggiore. Spesso tali tempistiche si verificano quando è il
Servizio Pubblico a rilasciare il documento e a volte anche gli Enti accreditati. Il ricorso
a Servizi privati pare essere una buona soluzione per ridurre ulteriormente la tempistica.
Per quanto riguarda il contenuto delle Certificazioni di DSA, compare un quadro
nel complesso positivo. Nella maggior parte dei casi analizzati, infatti, risulta che le
indicazioni della Consensus Conference del 2011 vengono rispettate, anche se il
17
riferimento ad essa è assente in molte Certificazioni. Esse vengono percepite come
articolate e chiare dato che contengono gli elementi principali: i riferimenti nosografici,
la dicitura esplicita del DSA in oggetto, il profilo funzionale e gli strumenti
compensativi. La maggior parte di esse vengono rinnovate al cambio di ciclo scolastico.
Tali dati mettono in evidenza una certa attenzione dei Servizi, siano essi pubblici,
accreditati o privati, nella comunicazione con la scuola. Gli insegnanti, infatti, non
possiedono la terminologia clinica e, quindi, vanno aiutati a comprendere meglio il
linguaggio specialistico e a tradurlo in elementi operativi per impostare l’attività
didattica. A tal proposito riveste particolare importanza la presenza del profilo di
funzionamento che, quando mancante (soprattutto nelle Certificazioni pervenute ad
alcune scuole secondarie di primo grado), non permette alla scuola di attivare interventi
realmente adattati al bambino in questione. Il rischio è anche di contribuire a diffondere
l’idea scorretta che tutti i DSA siano uguali e che non via siano differenze da un alunno
all’altro. Sebbene, quindi, la pratica di inserire nelle Certificazioni il profilo di
funzionamento sia abbastanza diffusa in Trentino, rimangono ancora dei casi sui quali è
opportuno richiedere ai Servizi una maggiore attenzione e collaborazione. Gli elementi
che vengono inseriti meno frequentemente nelle Certificazioni sono invece: la
tempistica per l’incontro di verifica, presente nella metà dei casi delle scuole coinvolte
nella ricerca, e l’indicazione di un Referente in particolare nelle scuole secondarie di
primo grado.
Dall’analisi dei questionari, sono emersi due dati piuttosto critici che ritengo
opportuno non tralasciare. Il primo è che in Trentino esistono ancora casi in cui la
Certificazione di DSA viene fatta per la prima volta molto tardi tra gli 11 e i 13 anni. Il
riconoscimento del disturbo è sempre meglio di un mancato riconoscimento, ma in
realtà tale ritardo è a danno dell’alunno con DSA perché gli si impedisce di usufruire di
tutta una serie di interventi previsti dalla normativa per agevolare il suo percorso
scolastico. Gli interventi normativi e di indirizzo che incentivano in vari modi, anche
economicamente, la rilevazione precoce di bambini con difficoltà nell’apprendimento
sono molti ma, evidentemente può essere fatto ancora qualcosa per migliorare. Il
secondo dato critico emerso dall’analisi è la presenza di bambini con diagnosi di DSA e
diagnosi di Ritardo Mentale. Il numero di scuole che ha segnalato la presenza di questi
casi è ridotto (circa il 16%) ma, in realtà, questo dato è piuttosto significativo perché per
18
definizione un Disturbo Specifico dell’Apprendimento deve escludere la presenza di un
ritardo intellettivo (Consensus Conference del 2011).
Per quanto riguarda, invece, gli incontri successivi alla diagnosi, ciò che emerge è
che mediamente vi è una buona abitudine del Servizio responsabile della diagnosi di
garantire almeno uno o due incontri, nonostante l’incontro di verifica non venga inserito
spesso nella Certificazione e debba essere in alcuni casi richiesto dalla famiglia o dalla
scuola. Questi momenti di collegamento, quando ci sono, vengono percepiti dai
Referenti Bes come momenti davvero preziosi durante i quali gli insegnanti possono
usufruire di indicazioni utili su diversi livelli. Ciò che viene criticato è il fatto che le
figure sanitarie responsabili della diagnosi non siano sempre presenti o comunque non
insieme. Tale elemento viene percepito da una buona parte dei Referenti Bes come una
criticità perché il confronto con chi ha un quadro clinico chiaro dell’alunno DSA viene
ritenuto come molto importante per impostare correttamente l’intervento educativo e
didattico a scuola. L’esigenza di questa continuità da parte della scuola mette in luce
come questo contatto costituisca davvero un fattore positivo da tenere vivo.
Discreto, invece, è il rapporto della scuola con gli Enti che seguono l’alunno
DSA dopo la scuola. Una buona parte dei Referenti Bes ha dichiarato di conoscere il
percorso extrascolastico dell’alunno che nella maggior parte dei casi è di tipo
logopedico. Buona è anche la partecipazione dei professionisti stessi alle riunioni della
scuola, in particolare del logopedista, principale figura extrascolastica citata. Trovo
molto significativa la presenza degli educatori di sostegno nello studio, figure che in
virtù della frequenza con la quale incontrano gli alunni DSA, rivestono una funzione
importante per dare continuità agli interventi messi in atto sia a scuola sia a casa.
Infine, per quanto riguarda la formazione sui DSA gestita sia dal Servizio
Pubblico, sia da Enti accreditati e privati, le scuole del Trentino intervistate sono
mediamente molto soddisfatte sebbene manifestino ancora dei bisogni di
aggiornamento, in particolare nella Scuola Secondaria, sul tema principale della
didattica ma anche sulla normativa, sulle caratteristiche diagnostiche stesse e
sull’evoluzione del Disturbo.
Molti, quindi, gli spunti emersi dalla ricerca che offrono un’immagine del
rapporto esistente tra i Servizi e la scuola trentina prevalentemente positiva ma anche
eterogenea se analizzata più nel dettaglio.
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BIBLIOGRAFIA
DSA Documento d’intesa, PARCC, 1 febbraio 2011, in materia di “Raccomandazioni
cliniche sui DSA”
L. 8 ottobre 2010, n. 170, in materia di “Nuove norme in materia di disturbi specifici di
apprendimento in ambito scolastico”
L.P. 7 agosto 2006, n. 5, in materia di “Sistema educativo di istruzione e formazione del
Trentino”
Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province Autonome di
Trento e Bolzano, 21 settembre 2012, in materia di “Indicazioni per la diagnosi e la
certificazione dei DSA”
Deliberazione provinciale, 15 ottobre 2012, n. 2172 in materia di “Bisogni Educativi
Speciali. Indicazioni Operative. Disturbi Specifici dell’Apprendimento”
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ALLEGATO A: Istituti Comprensivi coinvolti e
partecipanti alla ricerca
I.C. COINVOLTI I.C. PARTECIPANTI
I.C. di Fassa X
I.C. di Cavalese
I.C. di Predazzo
I.C. di Cembra X
I.C. di Lavis
I.C. di Rovereto Sud X
I.C. di Rovereto Nord X
I.C. di Rovereto Est
I.C. di Isera X
I.C. di Mori
I.C. di Altopiano di Pinè
I.C. di Pergine 1
I.C. di Pergine 2
I.C. di Borgo Valsugana X
I.C. di Centro Valsugana X
I.C. di Folgaria
I.C. di Riva 1
I.C. di Riva 2
I.C. di Arco X
I.C. di Ponte Arche
I.C. di Tione
I.C. di Val Rendena X
I.C. di Sole X
I.C. di Malè
I.C. di Fondo X
I.C. di Cles X
I.C. di Taio X
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I.C. di Bassa Anaunia
I.C. di Revò
I.C. dell’Altopiano della Paganella X
I.C. di Trento 1 X
I.C. di Trento 2
I.C. di Trento 3
I.C. di Trento 5
I.C. di Trento 6 X
I.C. di Trento 7 X
ALLEGATO B: Testo di richiesta di collaborazione
Gentile Dirigente,
sono Serena Costa, psicologa iscritta al Master in Disturbi Specifici dell'Apprendimento
presso il Centro Studi Erickson.
Come elaborato di tesi finale del Master, sto svolgendo un'indagine sul rapporto che
intercorre tra le scuole del Trentino e i Servizi in merito ai Disturbi Specifici
dell'Apprendimento. L'intento è quello di fare una sintesi sullo stato attuale rispetto a
questo argomento nello specifico territorio del Trentino ed evidenziare quali sono le
prassi maggiormente efficaci e quali i bisogni ancora insoddisfatti.
Con la presente, Le chiedo gentilente se può far compilare al Referente BES del suo
istituto (o a 2 Referenti, rispettivamente della scuola primaria e secondaria di primo
grado) il questionario che trova in allegato. Il questionario dovrà poi essermi inviato
compilato entro il 13 novembre.
Nel mese di marzo, avrò cura di inviare all'Istituto una copia dell'elaborato.
Ringraziando anticipatamente per la collaborazione, porgo i miei più cordiali saluti.
Dott.ssa Serena Costa
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ALLEGATO C: Questionario
15/10/2014
Gentile Referente Bes,
sono la Dott.ssa Serena Costa, psicologa frequentante il Master sui Disturbi Specifici
dell'Apprendimento organizzato dal Centro Studi Erickson.
La contatto perché, in occasione dell'elaborato di tesi, sto svolgendo un'indagine sul
tema del rapporto che intercorre tra la scuola e i Servizi che certificano i Disturbi
Specifici dell'Apprendimento. L'intento è quello di fare una sintesi sullo stato attuale
rispetto a questo argomento nello specifico territorio del Trentino ed evidenziare quali
sono le prassi maggiormente efficaci e quali i bisogni ancora insoddisfatti.
Pertanto le chiedo gentilmente la sua collaborazione nel compilare il seguente
questionario che richiederà alcuni minuti. Il questionario compilato va poi inviato
all'indirizzo [email protected] ENTRO E NON OLTRE il 13 novembre 2014.
SCUOLA PRIMARIA/SECONDARIA DI_____________________________
REFERENTE BES: ______________________________________________
QUESTIONARIO
Quanti bambini certificati DSA sono presenti nella sua scuola (in tutto il ciclo
scolastico)?
______________________________________________________________________
Quanti di questi sono stati certificati durante il ciclo scolastico?
______________________________________________________________________
Quanti invece possiedono già una Certificazione fatta in un precedente ciclo scolastico?
______________________________________________________________________
Le Certificazioni DSA vengono rinnovate con il nuovo ciclo scolastico? (rispondere
solo nel caso di scuola secondaria di primo grado)
o Si
o No
o Solo in alcuni casi
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I ragazzi con Certificazione DSA hanno anche una diagnosi di Ritardo Mentale?
o Si
o No
o Solo in alcuni casi
Quali sono le caratteristiche delle Certificazioni che arrivano alla sua scuola? Indichi
con una crocetta se contengono le parti indicate sulla sinistra della tabella.
SI NO
Viene citata la Consensus Conference?
La Certificazione è articolata e formalmente chiara?
Contiene il riferimento al codice nosografico F81?
Contiene la dicitura esplicita del DSA in oggetto (della
lettura/scrittura o calcolo)?
Contiene la descrizione del profilo di funzionamento dell'alunno,
cioè la descrizione dei punti di forza e di debolezza?
(competenze cognitive, linguistiche e meta-fonologiche, visuo-
spaziali, motorio-prassiche, attentive, mnestiche, abilità
scolastiche, situazione affettivo-relazionale)
Se si, tale descrizione è comprensibile e facilmente traducibile in
indicazioni operative per la prassi didattica?
Sono indicati eventuali strumenti compensativi e dispensativi?
E' prevista una verifica a distanza di un tot di tempo?
E' indicato un referente con il quale tenere i contatti?
Indichi a quale categoria appartengono gli Enti che hanno rilasciato le Certificazioni
DSA inviate alla sua scuola.
o Pubblico
o Ente accreditato
o Psicologo privato/Ente privato
o Ente Universitario
Indichi il tempo che solitamente intercorre dalla segnalazione di un bambino/ragazzo ai
servizi alla ricezione della Certificazione DSA
o Entro 2 mesi di tempo
o Entro 6 mesi di tempo
o Più di 6 mesi
Come giudica questo tempo?
o Adeguato
o Discreto
o Insufficiente
24
In che occasione vengono fatti gli incontri?
o Consiglio di classe
o Riunione specifica
o Altro_______________________________________________________
Che figure sono presenti solitamente?
o Famiglia
o Neuropsichiatra
o Psicologo
o Psicopedagogista
o Logopedista
o Educatori di sostegno nello studio (Educatori di centri studio, Homework
Tutor..)
o Coordinatore di classe
o Coordinatore Bes
o Fiduciario
o Insegnanti di classe
Quanti incontri con il Servizio responsabile della Diagnosi vengono effettuati?
o Nemmeno 1
o 1 o 2 incontri in tutto il ciclo scolastico
o Più di 2 incontri
Gli incontri sono stati utili?
o Si
o No
o In parte
Perché?
______________________________________________________________________
_____________________________________________________________________
Gli incontri sono stati sufficienti?
o Si
o No
o Non so
Che tipi di esigenze non sono state soddisfatte?
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
Gli alunni certificati seguono un trattamento specifico extrascolastico?
o Si
o No
o Non so
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Se si, quale?
o Logopedico
o Riabilitativo
o Educativo/pedagogico
o Psicologico
o Non so
E' stata effettuata formazione nell'ambito DSA?
o Si
o No
o Non so
Se si, da quale Ente?
o Servizio pubblico
o Servizio accreditato
o Servizio privato
o Servizio universitario
Come la giudica?
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
La scuola avrebbe bisogno di altra formazione?
o Si
o No
Se si, su cosa in particolare?
______________________________________________________________________
______________________________________________________________________
GRAZIE PER LA COLLABORAZIONE!
Ora invii il questionario all'indirizzo [email protected] entro e non oltre il 13
Novembre 2014. La copia originale la può inviare all'indirizzo: via Centrale 5, 38030
Valda -TN-
Riceverà verso il mese di marzo una copia del lavoro di tesi concluso.
Dott.ssa Serena Costa