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Vol. 84 - Quaderno 4/2013 ISSN 0392 - 4203 PUBLISHED QUARTERLY BY MATTIOLI 1885 Atenei parmensis founded 1887 POSTE ITALIANE S.P .A.-SPED. IN A. P. - D.L. 353/2003 (CONV IN L. 27/02/2004 N. 46) ART. 1, COMMA 1, DCB PARMA - FINITO DI STAMPARE NEL SETTEMBRE 2013 ACTA BIO MEDICA Listed in: Index Medicus / Medline, Excerpta Medica / Embase Disordini da carenza iodica e iodoprofilassi Lucia Montanelli, Francesco Latrofa, Massimo Tonacchera, Paolo Vitti Now free on-line www.actabiomedica.it OFFICIAL JOURNAL OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA QUADERNI

P M 1885 ACTA BIO MEDICA - Mattioli Health · La nutrizione iodica di una popolazione è valutata mediante la misurazione dello iodio escreto con le uri-ne (ioduria) che, all’equilibrio,

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Vol. 84 - Quaderno 4/2013ISSN 0392 - 4203

PUBLISHED QUARTERLY BY MATTIOLI 1885

A t e n e i p a r m e n s i sf o u n d e d 1 8 8 7

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D.L.353/2003(C

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L.27/02/2004N.46)

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TTEMBRE2013

ACTA BIO MEDICA

Listed in: Index Medicus / Medline, Excerpta Medica / Embase

Disordini da carenzaiodica e iodoprofilassi

Lucia Montanelli, Francesco Latrofa,Massimo Tonacchera, Paolo Vitti

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OFFICIAL JOURNAL OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA

Q U A D E R N I

Il mezzo è stato realizzato con il grant educazionale di IBSA Farmaceutici Italia

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EDITOR IN CHIEFMaurizio Vanelli - Parma, Italy

DEPUTY EDITORSLoris Borghi - Parma, ItalyMarco Vitale - Parma, Italy

HONORARY EDITORSCarlo Chezzi - Parma, ItalyRoberto Delsignore - Parma, ItalyAlmerico Novarini - Parma, ItalyGiacomo Rizzolatti - Parma, Italy

ACTA BIO MEDICAOFFICIAL JOURNAL OF THE SOCIETY OF MEDICINE AND NATURAL SCIENCES OF PARMA

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A t e n e i p a r m e n s i sf o u n d e d 1 8 8 7

Fernando Arevalo - Caracas, VenezuelaJudy Aschner - Nashville, TN, USAMichael Aschner - Nashville, TN, USAFranco Aversa - Parma, ItalyAlberto Bacchi Modena - Parma, ItalySalvatore Bacciu - Parma, ItalyCesare Beghi - Parma, ItalySergio Bernasconi - Parma, ItalyStefano Bettati - Parma, ItalyCorrado Betterle - Padova, ItalySaverio Bettuzzi - Parma, ItalyMauro Bonanini - Parma, ItalyAntonio Bonati - Parma, ItalyAntonio Bonetti - Parma, ItalyLoris Borghi - Parma, ItalyDavid A. Bushinsky - Rochester, NY, USAOvidio Bussolati - Parma, ItalyCarlo Buzio - Parma, ItalyArdeville Cabassi - Parma, ItalyPaolo Caffarra - Parma, ItalyAnthony Capone Jr. - Detroit, MI, USAFrancesco Ceccarelli - Parma, ItalyGian Paolo Ceda - Parma, ItalyFranco Chiarelli - Chieti, ItalyMarco Colonna - St. Louis, MO, USAPaolo Coruzzi - Parma, ItalyLucio Guido Maria Costa - Parma, Italy

Cosimo Costantino - Parma, ItalyMassimo De Filippo - Parma, ItalyFilippo De Luca - Messina, ItalyGiuseppe Fabrizi - Parma, ItalyGuido Fanelli - Parma, ItalyVittorio Gallese - Parma, ItalyLivio Garattini - Milano, ItalyMario J. Garcia - New York, NY, USADominique Gendrel - Paris, FranceGeoffrey L. Greene - Chicago, IL, USADonald J. Hagler - Rochester, MINN, USARick Hippakka - Chicago, IL, USAAndrew R. Hoffman - Stanford, CA, USAJoachim Klosterkoetter - Colonia, GermanyIngrid Kreissig - Heidelberg, GermanyRonald M. Lechan - Boston, MA, USAAnnarosa Leri - Harvard, Boston, MA, USANicola Longo - Salt Lake City, UT, USAWanyun Ma - Beijing, ChinaMarcello Giuseppe Maggio - Parma, ItalyNorman Maitland - York, United KingdomGian Camillo Manzoni - Parma, ItalyEmilio Marangio - Parma, ItalyJames A. McCubrey - Greenville, NC, USATiziana Meschi - Parma, ItalyMark Molitch - Chicago, IL, USAAntonio Mutti - Parma, Italy

Giuseppe Nuzzi - Parma, ItalyJose Luis Navia - Cleveland, OH, USADonald Orlic - Bethesda, MD, USAMarc S. Penn - Cleveland, OH, USASilvia Pizzi - Parma, ItalyFederico Quaini - Parma, ItalyStephen M. Rao - Cleveland, OH, USALuigi Roncoroni - Parma, ItalyShaukat Sadikot - Mumbai, IndiaSimone Cherchi Sanna - New York, NY, USALeopoldo Sarli - Parma, ItalyMario Savi - Parma, ItalyRobert S. Schwartz - Denver, Colorado, USAAnthony Seaton - Edinburgh,

United KingdomMario Sianesi - Parma, ItalyCarlo Signorelli - Parma, ItalyNino Stocchetti - Milano, ItalyMario Strazzabosco - New Haven, CT, USAMaria Luisa Tanzi - Parma, ItalyRoberto Toni - Parma, ItalyFrederik H. Van Der Veen - Maastricht,

The NetherlandsVincenzo Violi - Parma, ItalyPietro Vitali - Parma, ItalyRichard Wallensten - Solna, SwedenIvana Zavaroni - Parma, Italy

EDITORIAL BOARD

LINGUISTIC ADVISOR EDITORIAL OFFICEMANAGER PUBLISHERRossana Di Marzio Anna Scotti Alessandro Corrà Mattioli 1885 srl Casa EditriceParma, Italy Mattioli 1885 srl - Casa Editrice Società di Medicina e Strada di Lodesana, 649/sx, Loc. Vaio

Strada di Lodesana 649/sx, Loc. Vaio Scienze Naturali 43036 Fidenza (PR), Italy43036 Fidenza (PR), Italy Via Gramsci, 12 - Parma, Italy Tel. ++39 0524 530383Tel. ++39 0524 530383 Tel./Fax ++39 0521 033027 Fax ++39 0524 82537Fax ++39 0524 82537 E-mail: [email protected]@actabiomedica.it

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INDEXVolume 84 / Quaderno 4/2013

Rassegna

5 Lucia Montanelli, Francesco Latrofa, Massimo Tonacchera, Paolo VittiDisordini da carenza iodica e iodoprofilassi

Mattioli 1885srl - Strada di Lodesana 649/sxLoc. Vaio - 43036 Fidenza (Parma)tel 0524/530383fax 0524/82537www.mattioli1885.com

DIREZIONE GENERALEDirettore GeneralePaolo CioniVice Presidente e Direttore ScientificoFederico CioniVice Presidente e Direttore SviluppoMassimo Radaelli

DIREZIONE EDITORIALEEditing ManagerAnna ScottiEditingValeria CeciForeign RightsNausicaa CerioliSegreteriaManuela Piccinnu

MARKETING E PUBBLICITÀMarketing ManagerLuca RanzatoProject ManagerNatalie CerioliMassimo RadaelliResposabile DistribuzioneMassimiliano FranzoniResponsabile Area ECMSimone Agnello

EXECUTIVE COMMITEE OFTHE SOCIETY OF MEDICINEAND NATURAL SCIENCES OFPARMA

PRESIDENTAlmerico NovariniVICE-PRESIDENTSilvia IaccarinoPAST-PRESIDENTMaria Luisa TanziGENERAL SECRETARYMaria Luisa TanziTREASURERLuigi RoncoroniMEMBERSGiorgio ZanzucchiGiorgio CocconiAngelo FranzèEnrico CabassiPatrizia Santi

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DISORDINI DA CARENZA IODICA E IODOPROFILASSILucia Montanelli, Francesco Latrofa, Massimo Tonacchera, Paolo VittiSezione di Endocrinologia, Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa

R A S S E G N A

ACTA BIOMED 2013; Quaderno: 5-14 © Mattioli 1885

MMEETTAABBOOLLIISSMMOO DDEELLLLOO IIOODDIIOO

Lo iodio è un micronutriente essenziale per lasintesi degli ormoni tiroidei che contengono atomi diiodio nella loro molecola (3 per la triiodotironina, T3e 4 per la tiroxina, T4) (Figura 1).

Gli ormoni tiroidei esercitano innumerevoli azionimetaboliche con effetti su diversi organi e apparati qua-li apparto cardiovascolare, sistema nervoso e scheletrico.

La carenza nutrizionale di iodio è la causa più fre-quente della patologia tiroidea nella popolazionemondiale. Il gozzo è la manifestazione più comunedella carenza iodica nell’adulto, ma questa è molto più

temibile nella vita intrauterina e nell’età neonatale incui l’insufficiente produzione di ormoni tiroidei puòprovocare difetti di sviluppo del sistema nervoso e os-seo con conseguenti deficit neuropsichici e accresci-mento disarmonico (1).

Le acque degli oceani, che sono la sede d’originedella vita animale, sono ricche di iodio. Al contrario, laquantità di iodio presente nella crosta terrestre e quindinegli alimenti è scarsa in vaste aree del pianeta a seguitodegli eventi climatici verificatisi nelle diverse ere geolo-giche. Il contenuto di iodio negli alimenti è molto varia-bile. L’alimentazione quotidiana espone pertanto ai ri-schi della carenza di questo micronutriente. Il gozzo dacarenza iodica (gozzo endemico) è più frequente nelleregioni montane, ma può essere presente anche in mol-te aree pianeggianti e della costa. Più spesso sono coin-volte le popolazioni delle aree extra-urbane, specialmen-te rurali, che si nutrono in larga misura di alimenti pro-dotti localmente e poveri di iodio.Nelle aree urbane, do-ve l’alimentazione proviene dalla grande distribuzione, sihanno maggiori probabilità di assumere una quantitàsufficiente di iodio, perché molti alimenti sono conser-vati con additivi contenenti iodio (profilassi silente). Glialimenti di origine marina contengono alte quantità diiodio. Solo poche popolazioni, come quelle delle costegiapponesi, che consumano grandi quantità di alghe,hanno un elevato introito di iodio. In generale, in assen-za di programmi di iodoprofilassi, l’introito di iodio ri-sulta insufficiente perché molti cibi e bevande ne con-tengono basse quantità. Per questo motivo in molti pae-si si sta facendo lo sforzo di eradicare la carenza iodicamediante programmi di iodoprofilassi.

Figure 1. Struttura della tetraiodotironina (T4) e della triio-dotironina (T3)

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6 L. MONTANELLI, F. LATROFA, M. TONACCHERA, P. VITTI

Lo iodio contenuto nel cibo è assorbito per circail 90% dallo stomaco e dal duodeno e insieme a quel-lo proveniente dal metabolismo periferico degli ormo-ni tiroidei costituisce il pool extratiroideo dello iodioinorganico. Il 90% dello iodio plasmatico è escreto conle urine e solo una piccola quantità con le feci, per cui,in condizioni di equilibrio, lo iodio assorbito dall’ap-parato gastrointestinale equivale a quello escreto con leurine. La tiroide concentra attivamente lo iodio attra-verso la pompa sodio-iodio (sodium/iodine symporter,NIS) che è localizzata sulla membrana baso-lateraledei tireociti (Figura 2). Un adulto utilizza circa 80-100µg di iodio al giorno per produrre gli ormoni tiroidei.Quando l’introito di iodio è insufficiente (inferiore a100 µg al giorno) si attivano dei meccanismi di adat-tamento alla carenza nutrizionale di iodio. Il TSH au-menta e stimola la captazione dello iodio da parte del-le cellule follicolari tiroidee tramite una maggioreespressione del NIS e induce anche una sintesi prefe-renziale dell’ormone attivo T3 che contiene un atomo

di iodio in meno rispetto alla T4. Nonostante questimeccanismi di adattamento, il prolungarsi della caren-za iodica porta da una parte ad una diminuita riservadi iodio intratiroideo e dall’altra ad un aumento delvolume della tiroide (gozzo) poiché il TSH, oltre allaproduzione di ormoni tiroidei, stimola anche la proli-ferazione delle cellule follicolari (Figura 3).

La nutrizione iodica di una popolazione è valutatamediante la misurazione dello iodio escreto con le uri-ne (ioduria) che, all’equilibrio, corrisponde a quella in-trodotta con gli alimenti. Un sufficiente apporto iodicocorrisponde ad un valore di ioduria uguale o superiore a100 µg/L. Il grado di carenza iodica viene definito inbase alla ioduria e alle sue conseguenze sulla salute.

EEPPIIDDEEMMIIOOLLOOGGIIAA DDEELLLLAA CCAARREENNZZAA IIOODDIICCAA

Il gozzo endemico è dovuto ad un insufficienteapporto alimentare di iodio e appartiene allo spettro

Figure 2. Localizzazione del NIS nella cellula tiroidea

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7DISORDINI DA CARENZA IODICA E IODOPROFILASSI

delle manifestazioni cliniche conosciute come “disor-dini da carenza iodica”, Iodine Deficiency Disorders(IDD) (Tabella 1). Nel 1990 solo pochi paesi (USA,Canada, Svizzera, Australia e alcune regioni dellaScandinavia) erano iodo-sufficienti. Asia, Africa eAmerica Latina erano storicamente le regioni delmondo più iodo-carenti, ma una recente profilassi suvasta scala mediante l’arricchimento con iodio del sa-le per uso alimentare (iodurazione universale del sale)ha reso molti di questi paesi iodo-sufficienti. Nel 2008è stato rivalutato il grado di nutrizione iodica a livellomondiale mediante la revisione degli studi epidemio-logici sulla ioduria eseguiti tra il 1997 e il 2006 (2). Idati coprivano il 92,4% della popolazione mondiale tra

6 e 12 anni di età e mostravano che il 31,5% (264 mi-lioni) di bambini in età scolare avevano un apporto io-dico insufficiente (meno di 100 µg/L) (Tabella 2). Unrecente aggiornamento del 2013 ha mostrato un ulte-riore incremento dei paesi iodo-sufficienti (3). La piùbassa prevalenza di carenza iodica era in America(10,6%) dove più del 90% degli abitanti consumanosale arricchito con iodio. Molti paesi Europei, dovemancano ancora programmi specifici di iodo-profilas-si, sono ancora oggi a moderata carenza iodica. Infat-ti, anche se la prevalenza della carenza iodica in Euro-pa è stata ridotta del 30% dal 2003 al 2010, il 44% deibambini in età scolare hanno ancora un introito di io-dio insufficiente (4-5).

Figure 3. Rapporto tra carenza iodica e sintesi degli ormoni tiroidei e sviluppo del gozzo

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8 L. MONTANELLI, F. LATROFA, M. TONACCHERA, P. VITTI

In Italia la presenza di gozzo e cretinismo era giànota sin dall’antichità. La carenza iodica fu inizial-mente descritta nelle regioni dell’arco alpino, ma stu-di epidemiologici successivi hanno evidenziato la suapresenza in tutte le regioni e in particolare nelle areerurali delle regioni centro-meridionali e insulari. I da-ti delle prime indagini epidemiologiche, condotte inItalia tra il 1978 e il 1991, sulla popolazione in età sco-lare residente in aree extraurbane, per lo più collinari emontane, di numerose località distribuite su tutto ilterritorio nazionale mostravano un insufficiente ap-porto iodico (inferiore a 100 µg/L); nella maggior par-te delle popolazioni la ioduria era inferiore a 75 µg/Led in alcune aree era addirittura inferiore a 50 µg/L(6). Recentemente è stato valutato lo stato della nutri-zione iodica in un campione numeroso di popolazionedelle regioni dell’Italia meridionale (7) . La ioduria èstata misurata in più di 23.000 ragazzi in età scolarenell’ambito di un progetto del Consiglio Nazionale

delle Ricerche per l’eradicazione del gozzo endemico edei disordini da carenza iodica in Italia meridionale(Figura 4). Ne è emerso che la carenza iodica è con-nessa al grado di urbanizzazione della zona di residen-za e verosimilmente dipende dalla diversificazionedella composizione della dieta.

CCAARREENNZZAA IIOODDIICCAA EE RRIITTAARRDDOO MMEENNTTAALLEE

Se il gozzo costituisce la manifestazione più co-mune della carenza iodica nell’adulto, in realtà la ca-renza di iodio è più temibile nel periodo fetale e neo-natale in quanto l’ipotiroidismo in queste fasi può pro-vocare un difetto di sviluppo del sistema nervoso cen-trale. Questo deficit, in base al grado di carenza iodi-ca, può essere più o meno grave, comprendendo qua-dri clinici che vanno da difetti cognitivi lievi al creti-nismo endemico. Nella sua forma classica il cretinismo

Tabella 1. Conseguenze della carenza iodica, modificata da “ICCIDD, UNICEF, WHO 2001 Assessment of Iodine Deficiency Di-sorders and Monitoring their Elimination”

In tutte le età Gozzo

Nel feto e nel neonato Aborto, mortalità perinatale, cretinismo, ipotiroidismo, difetti psicomotori

Nel bambino e nell’adolescente Ipotiroidismo subclinico e franco, ritardo di sviluppo psicosomatico

Adulto Gozzo nodulare, ipertiroidismo da gozzo nodulare

Tabella 2. Stima dei soggetti con insufficiente apporto di iodio (< 100 µg/L) in età scolare (6-12 anni) e nella popolazione genera-le, modificata da “ICCIDD, UNICEF, Report 2008. IDD Newsletter 2008

Ragazzi in età scolare Popolazione generalePercentuale Numero totale Percentuale Numero totale(%) (milioni) (%) (milioni)

Africa 40,8 57,7 41,5 312,9America 10,6 11,6 11,0 98,6Sud-est Asiatico 30,3 73,1 30,0 503,6Europa 52,4 38,7 52,0 459,7Mediterraneo Orientale 48,8 43,3 47,2 259,3PacificoOccidentale 22,7 41,6 1,2 374,7

Totale 31,5 263,7 30,6 2000

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9DISORDINI DA CARENZA IODICA E IODOPROFILASSI

endemico viene suddiviso in una forma neurologica euna mixedematosa. Il cretinismo neurologico si mani-festa con grave ritardo mentale, strabismo, sordo-mu-tismo, spasticità motoria e gozzo, mentre la formamixedematosa presenta un ritardo mentale meno gra-ve e caratteristiche dell’ipotiroidismo più pronunciate,incluso un grave ritardo di crescita, incompleta matu-razione ossea, pelle secca e sottile, capelli radi e secchie ritardo della maturazione sessuale. Fortunatamente icasi di cretinismo endemico, che erano descritti neglianni passati nelle aree africane e asiatiche gravementeiodo-carenti, sono oggi scomparsi grazie ai program-mi di iodo-profilassi. Paradossalmente, rispetto ai pae-

si meno evoluti in Europa persiste una carenza iodicalieve o moderata a causa della incompleta attuazionedei programmi di iodo-profilassi che sono invece mol-to attivi nei paesi africani, asiatici e sudamericani. Vasottolineato che anche i bambini nati in aree di caren-za iodica lieve-moderata possono presentare dannineuropsicologici di minore entità (8) (Tabella 3).

FFAABBBBIISSOOGGNNOO GGIIOORRNNAALLIIEERROO DDII IIOODDIIOO

Alcuni studi hanno stabilito la quantità di iodionecessaria in base alle differenti età e alle condizioni

Figure 4. A) Ioduria nelle città capoluogo di provincia e non capoluogo di provincia nelle regioni dell’Italia meridionale. B) Ioduria in aree con < 100 abitanti/ Km2 , 100-500 abitanti/ Km2 and > 500 abitanti/ Km2 rielaborati da Aghini-Lombardi F. etal. J. Endocrinol. Investig. 2013; 36(5): 282-6

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10 L. MONTANELLI, F. LATROFA, M. TONACCHERA, P. VITTI

fisiologiche (2, 9). Secondo la World Health Organi-zation/International Council for the Control of Iodi-ne Deficiency Disorders (WHO/ICCIDD) la quan-tità di iodio raccomandata è 90 µg/die nei neonati enei bambini sotto i 6 anni, 120 µg/die nei bambini tra6 e 12 anni e 150 µg /die negli adulti (Tabella 4).L’introito di iodio raccomandato nell’adulto non sem-bra cambiare con l’età, tuttavia durante la gravidanza el’allattamento la dose di iodio raccomandata aumentaa 250 µg/die, come conseguenza dell’aumentato fabbi-sogno di ormoni tiroidei della madre, della richiestafetale di iodio, dell’aumento della escrezione renaledello iodio e del passaggio dello iodio nel latte.

La ioduria, la prevalenza del gozzo, i valori delTSH neonatale e la tireoglobulina costituiscono i pa-rametri di valutazione dell’apporto di iodio nella po-polazione (Tabella 5).

La misura della ioduria costituisce un indice at-tendibile dell'introito di iodio con l'alimentazione nel-la popolazione. La sua determinazione è direttamen-te correlata con la frequenza di gozzo e con i disordi-ni da carenza iodica. Nei ragazzi in età scolare una io-duria mediana < 100 µg/L indica iodio-insufficienza:se la ioduria è < 20 µg/L la iodio carenza è grave, secompresa tra 20 e 49 µg/L è moderata e se tra 50 e 99

µg/L è lieve. Una ioduria compresa tra 100 e 199 µg/è adeguata mentre una ioduria superiore a 300 µg/Lviene considerata eccessiva (Tabella 6).

Tabella 3. Difetti neuropsicologici in neonati e bambini in età scolare residenti in aree dell’Europa a lieve o moderata carenza iodi-ca, modificata da Aghini Lombardi et al. J. Endocrinol. Invest. 1995

Regione Test Risultati Autori

Spagna Baylely Capacità psicomotorie Bleichrodt 1989McCarthy e sviluppo mentale modificati ridotti

Italia Bender-Gestalt Ridotte capacità motorie Vermiglio 1990Sicilia percettive e integrative e

anomalie neuromuscolarie neurosensoriale

Toscana Wechsler Raven Ridotte QI verbale Fenzi 1990basse capacità percettivee motorie

Toscana WISC Ridotta risposta motoria Vitti 1992Tempo di reazione Aghini Lombardi 1995agli stimoli visivi

Tabella 4. Introito di iodio raccomandato (µg/die), modificatada “ICCIDD, UNICEF, WHO 2001 Assesment of Iodine De-ficiency Disorders and Monitoring their Elimination”

Bambini 0-5 anni 90

Bambini 6-12 anni 120

Adulti > 12 anni 150

Gravidanza 250

Allattamento 250

Tabella 5. Metodi per la valutazione dello stato di nutrizioneiodica nella popolazione

• Ioduria

• Prevalenza di gozzo

• Valore sierico di TSH neonatale

• Tireoglobulina

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11DISORDINI DA CARENZA IODICA E IODOPROFILASSI

La presenza di gozzo può essere valutata conl’ispezione e la palpazione del collo e con l’ecografia ti-roidea che è più sensibile e specifica della palpazione, marichiede la definizione dei valori di riferimento del volu-me tiroideo per l’età.

La WHO ha definito la gravità della carenza iodicanella popolazione in base alla prevalenza di gozzo, deter-minata con l’ecografia tiroidea, nei ragazzi in età scolare:una prevalenza di gozzo: sotto il 5,0% indica sufficienzaiodica, tra 5,0 e 19,9% carenza lieve, tra 20,0 e 29,9% ca-renza moderata e sopra il 30% carenza grave (2).

Il valore del TSH ottenuto allo screening perl’ipotiroidismo congenito nei neonati costituisce un uti-le strumento per valutare l’apporto di iodio della popo-lazione generale con la dieta. Infatti la carenza iodica siassocia a uno spostamento verso valori più alti del TSHmisurati nello screening neonatale dell’ipotiroidismocongenito, espressione di un meccanismo di adattamen-to della tiroide del neonato. Il rilievo di un valore diTSH > 5 mU/L allo screening neonatale e persistenteper qualche settimana in più del 3% dei neonati indicacarenza iodica nella popolazione (2, 9).

Nei ragazzi in età scolare un elevato valore di ti-reoglobulina circolante costituisce un indicatore sensi-bile sia di un insufficiente introito di iodio che di unpossibile eccesso (10), ma è poco praticabile in quantorichiede un prelievo ematico e un dosaggio di labora-torio aggiuntivo.

MMEETTOODDII DDII IIOODDOOPPRROOFFIILLAASSSSII

Il metodo più semplice ed economico per incre-mentare l’apporto iodico giornaliero consiste nell’uso

di sale arricchito con iodio nell’alimentazione quoti-diana. Le tecniche di iodazione del sale sono sempli-ci, ben standardizzate e di basso costo. Inoltre, le ca-ratteristiche organolettiche del sale da cucina e da ta-vola arricchito in iodio non sono alterate ed il prodot-to è generalmente ben accettato dal consumatore. Loiodio viene aggiunto al sale da cucina in quantità di20-40 mg di iodio per Kg di sale sotto forma di iodu-ro di potassio (KI) o di iodato di potassio (KIO3).Considerando che il consumo medio di sale da cucinaè di 3-5 gr al giorno, l’uso di sale iodato fornisce 90-150 µg di questo microelemento. Comunque, al mo-mento, l’uso universale di sale iodato nell’alimentazio-ne dell’uomo e degli animali non è stato ancora rag-giunto. L’aggiunta di iodio nelle acque potabili e nelleacque di irrigazione costituiscono metodi alternativi emeno pratici di supplementazione con iodio. Un me-todo alternativo di iodoprofilassi adottato in passato inpaesi di carenza iodica grave e nei quali la distribuzio-ne di sale iodato era problematica, è stata la sommini-strazione di olio iodato come iniezione intramuscola-re alla dose di 200-400 mg di iodio/anno. Lo iodiopuò essere somministrato anche come ioduro di potas-sio (30 mg/mese) o iodato di potassio.

IIOODDIIOO EE GGRRAAVVIIDDAANNZZAA

Durante la gravidanza la carenza iodica può ave-re conseguenze sia sulla madre (gozzo) che sul feto(gozzo e difetti neuro-psichici). Pertanto fornire unadeguato apporto di iodio in questo periodo costitui-sce il fine principale dei programmi di iodoprofilassinel mondo (11).

Tabella 6. Criteri epidemiologici per la stima della nutrizione iodica in base alla ioduria mediana nei ragazzi in età scolare modifi-cata da “ICCIDD, UNICEF, WHO 2007 Assessment of Iodine Deficiency Disorders and Monitoring their Elimination”

Ioduria (µg/L) Introito iodico Nutrizione iodica

<20 Insufficiente Carenza iodica grave

20-49 Insufficiente Carenza iodica moderata

50-99 Insufficiente Carenza iodica lieve

100-199 Adeguato Ottimale

>200 Più che adeguato Rischio di tireotossicosi iodo-indotta

>300 Eccessivo Rischio di effetti avversi sulla salute

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12 L. MONTANELLI, F. LATROFA, M. TONACCHERA, P. VITTI

I numerosi cambiamenti che si verificano nella fi-siologia tiroidea durante la gravidanza comportanouna stimolazione dell’attività tiroidea. Gli estrogeniaumentano l’escrezione renale dello iodio con un in-cremento del fabbisogno di questo microelemento edurante i primi mesi di gestazione determinano un in-cremento dei livelli della proteina legante la tiroxina(thyroxine binding globulin, TBG) con aumento degliormoni tiroidei totali e una relativa riduzione della ti-roxina libera. Il fenomeno della ipotiroxinemia (TSHnella norma con valori di tiroxina libera sotto il deci-mo percentile della norma) caratteristico della gravi-danza, viene amplificato dalla carenza iodica. Duran-te la seconda metà della gravidanza aumenta anche ilmetabolismo della tiroxina materna ad opera della io-dotironina-monodesiodasi tipo 3 di origine placenta-

re. Successivamente anche il passaggio di iodio nell’u-nità feto-placentare contribuisce all’aumentato fabbi-sogno di iodio nella madre (Figura 5). Alla fine delprimo trimestre l’aumento dei livelli di gonadotropinacorionica (hCG) determina una transitoria stimola-zione della tiroide che contribuisce insieme al TSH al-la formazione del gozzo. La tiroide materna si adattamediante l’incremento della captazione iodica e la de-plezione della riserva intratiroidea di iodio. Per questimotivi nelle aree con carenza iodica anche lieve, nelladonna in gravidanza si verifica un aumento del gozzoche è solo parzialmente reversibile in epoca post-par-to e che può essere associato a vari gradi di ipotiroidi-smo della gestante.

La carenza iodica della gestante si può ripercuo-tere sulla funzione tiroidea del feto e del neonato de-

Figure 5. Adattamento della funzione tiroidea in gravidanza

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13DISORDINI DA CARENZA IODICA E IODOPROFILASSI

terminando, oltre allo sviluppo di gozzo, anche un ipo-tiroidismo nel feto e un ipotiroidismo, generalmentetransitorio, nel neonato. Lo sviluppo cerebrale del fetoe del neonato è particolarmente sensibile alla mancataazione degli ormoni tiroidei per cui la carenza iodicain gravidanza può comportare difetti cognitivi di variogrado. In gravidanza è essenziale ottenere una norma-le funzione tiroidea per garantire un corretto svilupposomatico e neuropsichico nel feto, e quindi nel neona-to e nel bambino (Tabella 1). Pertanto la prevenzionee la correzione del deficit nutrizionale di iodio nellagravida rappresenta un obiettivo primario dei pro-grammi di iodoprofilassi. Studi controllati nella aree agrave carenza iodica hanno mostrato che la profilassicon sale fortificato con iodio, specialmente se effettua-ta prima e durante i primi stadi della gravidanza, è ef-ficace non solo nel prevenire la formazione del gozzonelle donne in gravidanza, ma anche nella prevenzio-ne dei difetti neurologici neonatali e nella riduzionedella mortalità infantile (12).

Nelle aree in cui i programmi di iodoprofilassihanno interessato per almeno due anni più del 90%degli abitanti, la mediana della ioduria ha indicato unaiodo-sufficienza di entità tale da non richiedere un’ul-teriore supplementazione in gravidanza e in allatta-mento (13). Nelle aree iodocarenti, anche in presenzadi uno stato nutrizionale adeguato, la gestante dovreb-be fare fronte all’aumentato fabbisogno attraverso fon-ti diverse dal sale arricchito con iodio (12). LaWHO/ICCIDD consiglia che per portare l’apportodi iodio al livello di 250 µg al giorno durante la gravi-danza e l’allattamento, è necessario ricorrere a fonti al-ternative e in particolare agli integratori minerali neiquali è generalmente presente lo iodio in quantità di

150 µg per compressa. Nella gravidanza programmataè opportuno che questa integrazione venga effettuatagià 2-3 mesi prima del concepimento.

IIOODDIIOO EE EETTÀÀ IINNFFAANNTTIILLEE--NNEEOONNAATTAALLEE

Come nell’adulto anche nel bambino la carenzaiodica è causa di un aumento di dimensioni della ti-roide che nel bambino è più spesso diffuso e raramen-te nodulare. Come già discusso precedentementel’aumento di volume della tiroide in età scolare è unodei parametri più usati per stabilire il grado di carenzaiodica in una popolazione.

Sebbene sia certo che la carenza iodica danneggila crescita e lo sviluppo fetale, i suoi effetti sulla cre-scita e sullo sviluppo neuropsichico del neonato e delbambino non sono del tutto chiari. Diversi studi con-dotti sui bambini nati in aree di carenza iodica da gra-ve a lieve hanno riportato una riduzione delle funzio-ni intellettuali e delle capacità motorie di modesta en-tità, in particolare una riduzione dei movimenti fino-motori (Tabella 3). In aree di iodo carenza cronica èstata rilevata anche una riduzione del quoziente intel-lettivo di 12,5-13,5 punti. Gli effetti della supplemen-tazione iodica sulle prestazioni cognitive dei bambinihanno dato risultati contrastanti, anche se sembra chei difetti cognitivi rilevati nei bambini nati e cresciuti inaree di carenza iodica siano parzialmente reversibilidopo iodoprofilassi (14). Tuttavia non è possibile di-stinguere se i difetti di sviluppo neuropsichici dipen-dano dalla carenza iodica nella vita intrauterina o an-che dallo stato di lieve ipotiroidismo, che persiste nel-l’epoca post-natale (14).

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