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L’ambiente di ricerca:
standard e non standard
• Stimoli uniformi
• Dati raccolti in forma matriciale
Ricerca standard
• Stimoli non uniformi
• Dati raccolti in forma libera
Ricerca non standard
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 2
Le origini della ricerca standard: Lazarsfeld e
la definizione operativa dei concetti
Rappresentazione
figurata del concetto
Selezione delle
dimensioni del
concetto
Individuazione degli indicatori
Costruzione degli indici
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 3
Classificazione delle variabili in base a
relazioni tra modalità ed operazioni
matematico-statistiche
• La variabile è lo strumento fondamentale nella ricerca empirica di tipo standard (quantitativa) al punto che Lazarsfeld coniò l'espressione linguaggio delle variabili proprio per riferirsi all'oggetto di studio delle scienze sociali.
• Il ricorso alle variabili consente di rilevare, classificare, ordinare e misurare tutti i fenomeni sociali.
• A seconda del tipo di proprietà che ha suggerito la variabile, sulla base delle possibili operazioni logiche e matematiche alle quali i valori delle modalità possono essere sottoposti e sulla base delle proprietà dei numeri che legittimamente possono essere ascritte alle etichette numeriche (valori) che designano lo stato dei casi (modalità) su ciascuna variabile, è possibile distinguere tra variabili categoriali e variabili cardinali.
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 4
Percy Bridgman (1882-1961)
e l’operazionismo
• Fisico statunitense; premio Nobel nel 1946
• La logica della fisica moderna, 1927
• Influenzato dalla “rivoluzione” apportata
nella fisica da Einstein (relatività generale),
Schrödinger (perturbazione umana nella
fisica quantistica) ed Heisenberg (principio
di indeterminazione) e nella matematica e
nella logica da Gödel (teorema
dell’incompletezza), Bridgman imbocca la
strada dell’unificazione concettuale della
fisica moderna.
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 5
L’operazionismo
• Optando per una sorta di empirismo radicale, Bridgman suggerisce che «per concetto non intendiamo altro che un gruppo di operazioni. Il concetto è sinonimo del corrispondente gruppo di operazioni. Se il concetto è fisico, come nel caso della lunghezza, le operazioni sono effettive operazioni fisiche; se il concetto è mentale, come nel caso della continuità matematica, le operazioni sono operazioni mentali, cioè quelle mediante cui determiniamo se un dato insieme di grandezze è continuo o no» (1927).
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 6
Implicazioni della proposta
operazionista
• I concetti dunque non sono più visti in
termini di proprietà.
• Unificazione dei concetti della scienza
• Raccordo tra teoria e dimensione empirica
• Crollo del concetto di assoluto («assoluto
è assoluto solo relativamente
all’esperienza»)
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 7
Obiezioni all’operazionismo
• Come è possibile lavorare con concetti per i quali non si può fornire alcuna definizione operazionale (per esempio, le “funzioni d’onda” della teoria quantistica o i numeri)? – Operazioni verbali
– Operazioni carta e matita
• Affievolimento della posizione iniziale («Il concetto è sinonimo del corrispondente gruppo di operazioni», 1927) – «Il significato va ricercato nelle operazioni» (1934)
– «Le operazioni sono una condizione necessaria ma non sufficiente per la determinazione del significato» (1938)
– «L’aspetto operazionale non è affatto l’unico aspetto dei significati» (1952)
• Impossibilità di fare previsioni
• Proliferazione di concetti
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 8
Il perno della ricerca standard:
unità di analisi e variabili
• Individui
• Famiglie
• Imprese
• Gruppi
• Regioni
• Documenti
Le unità di analisi sono i
referenti di cui si
occupa la ricerca:
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 9
Esempi
Unità di analisi e proprietà
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 10
• È impossibile, né ha senso, analizzare l’unità di analisi nella sua interezza (come nel caso della famiglia)
• Tuttavia, è possibile scomporre l’unità di analisi nelle sue proprietà
Famiglia
Numero di membri
Reddito mensile complessivo
Numero di computer
Proprietà
Unità di analisi e proprietà
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 11
Famiglia
Numero di membri
1
2
3
4
>4
Reddito mensile complessivo
<1.000
1.001 – 1.500
1.501 – 2.000
2000 - 3000
Numero di computer
>3000
Stati
Dalla dimensione teorica a
quella empirica
Dimensione teorica
Dimensione empirica
Proprietà Variabile
Stato Modalità
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Le condizioni per il passaggio
da una proprietà a una variabile
Deve variare (condizione necessaria)
• deve assumere stati diversi da caso a caso nello stesso momento oppure nello stesso caso in tempi differenti; gli stati dei referenti sulla proprietà devono essere almeno due; se ciò non accade la proprietà è una costante
Deve essere possibile darne una definizione operativa (condizione sufficiente)
• stabilendo in che modo gli stati differenti debbano essere rilevati (assegnati a una delle categorie stabilite in precedenza) e registrati in matrice dati nel modo necessario a permettere la successiva analisi con le tecniche statistiche.
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 13
Classificazione, conteggio,
misurazione, scaling P
rop
riet
à Discrete
Categoriali Classificazione
Ordinali Ordinamento
Cardinali Conteggio
Continue Misurabili Misurazione
Non misurabili Scaling
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 14
Metriche
La gerarchia delle operazioni nel
passaggio dai concetti alle variabili
Misurare
Conteggiare
Ordinare
Classificare
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 15
La classificazione
Classificazione 1 - Operazione intellettuale mediante la quale l’estensione semantica di un determinato concetto è suddivisa in una serie di classi o categorie.
Classificazione 2 - Elenco delle classi o delle categorie secondo cui è stata suddivisa l’estensione semantica di un concetto, ovvero il risultato della Classificazione 1.
Classificazione 3 - Procedura attraverso la quale ogni singolo caso (di norma facente parte di un insieme più ampio di casi) è ricondotto a una e una sola classe o categoria di un elenco, ovvero alla Classificazione 2.
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 16
La classificazione
• La classificazione (a) è l'operazione intellettuale con cui l'estensione di un concetto
è divisa in un certo numero di classi e categorie. Il concetto può essere il tipo di
occupazione di un insieme di soggetti e l'operazione di cui si tratta consiste nel
prendere una serie di decisioni su quali debbano essere le categorie che
compongono la classificazione del concetto di occupazione.
• La classificazione (b) è l'elenco di tali classi, cioè il risultato della classificazione(a).
Se abbiamo deciso che, per gli scopi della nostra analisi, è sufficiente una
classificazione non molto analitica del tipo di occupazione, la classificazione (b) può
consistere nella semplice dicotomia "lavoratore in proprio lavoratore dipendente". La
classificazione può diventare più analitica dividendo, ad esempio, i lavoratori in
proprio tra liberi professionisti, imprenditori, commercianti, artigiani e coltivatori diretti,
mentre i lavoratori dipendenti possono essere divisi in dirigenti, impiegati ed operai.
• La classificazione (c) è il procedimento con cui ogni singolo oggetto di un insieme è
assegnato a una delle classi della classificazione (b). Quest’ultima classificazione
consiste, finalmente, proprio nell'operazione che porta a riempire la matrice dei dati; è
arrivati a questo punto, infatti, che utilizziamo (c) lo strumento (b) che abbiamo
predisposto attraverso la classificazione (a) per rilevare la proprietà! "occupazione" di
una serie di individui. Con la classificazione (c). Rosario, Chiara, Piero e Anna
possono essere classificati, ad esempio, rispettivamente come imprenditore, libera
professionista, operaio e impiegata.
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I principî di classificazione
Esaustività
Mutua esclusività
Unicità del fundamentum divisionis
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 18
I principî di classificazione
• Affinché gli stati sulla proprietà che si intende rilevare possano essere correttamente rilevati e registrati in matrice è necessario rispettare tre regole: – nell'individuazione delle modalità ci si deve riferire ad un
unico fundamentum divisionis, ossia a un unico criterio di classificazione;
– si tenga conto della la mutua esclusività, proprietà di ogni possibile coppia di classi tale che nessun referente possa essere attribuito contemporaneamente a due o più classi;
– sia rispettata l’esaustività, proprietà dell'insieme delle classi secondo cui ogni stato sulla proprietà- assunta come fundamentum divisionis - deve essere assegnato almeno a una delle classi, le modalità previste devono, pertanto, comprendere tutte le «sfaccettature» della proprietà considerata.
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 19
Il principio di esaustività
• Secondo questo principio, ogni stato sulla proprietà – assunta come fundamentum divisionis – deve essere assegnato almeno a una delle classi. Le modalità previste devono, pertanto, comprendere tutte le «sfaccettature» della proprietà considerata.
• Raggiungere la completezza: problemi aperti – Modalità residuali
– Numerosità delle modalità
– «Altro»
– Non risponde
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 20
Il principio di mutua esclusività: un esempio di
definizione operativa complessa
• Ambito: la canzone italiana tra il 1960 e il 2010
• Unità di analisi: disco
• Unità di registrazione: singola canzone.
• Tecnica di raccolta: analisi del contenuto come inchiesta
• Proprietà rilevata: genere di appartenenza dell’interprete – Per ciascun interprete della tradizione melodica sono stati
calcolati due parametri: per quanti decenni (da un minimo di 0 a un massimo di 5) l’artista è riuscito a collocare più di un album nella top 60 e quanti decenni quello stesso artista era riuscito a solcare (in questo caso il valore minimo è 1, quello massimo rimane 5). A questo punto le due “grandezze” sono state dapprima ponderate e in seguito assemblate in un unico indice – con campo di variazione tra 0 e 5 – con valore soglia pari a 2: sopra quella soglia (arrotondata al primo decimale all’intero più prossimo) si entrava nel gruppo dei grandi interpreti; sotto, in quella delle meteore.
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 21
Il fundamentum divisionis: intensione
ed estensione di un concetto
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 22
Intensione (connotazione)
• L’insieme degli aspetti che lo contraddistinguono dagli altri
• es.: Bambino (tutte le caratteristiche che includiamo nel concetto di bambino: è in età pre-puberale, dipende – per lo più – dai genitori, frequenta la scuola dell’obbligo, è basso di statura, eccetera)
Estensione (denotazione)
• L’insieme dei referenti di un concetto
• es.: Bambino (tutti i referenti che riconosciamo come bambini)
Intensione ed estensione di
un concetto
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 23
Este
nsi
on
e: a
lto
liv
ello
di a
stra
zio
ne
Intensione: basso livello di astrazione
Elettore
Cittadino
Giovane elettore irpino che vota
all’ultimo momento nelle elezioni del 2016
Il fundamentum divisionis: intensione
ed estensione di un concetto
• Il concetto-genere è più GENERALE del
concetto-specie:
– tutti i referenti della specie fanno parte dei
referenti del genere;
– ma non tutti i referenti del genere fanno parte
dei referenti della specie (ci sono anche
viterbesi, frusinati …)
• Il concetto-genere è più esteso ma meno
intenso del concetto-specie.
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 24
Una provocazione di Borges
sul fondamentum divisionis
• Con lo stile provocatorio che gli era consueto, J.L. BORGES (Otras inquisiciones, Bs.As., Sur, 1952.; trad. it. Altre inquisizioni, Feltrinelli, Milano, 1996) porta alle estreme conseguenze il tema della relatività dei criteri classificatori allorquando, ne L'idioma analitico di John Wilkins, propone di classificare gli animali in questo modo: (a) appartenenti all'Imperatore, (b) imbalsamati, (c) ammaestrati, (d) lattonzoli, (e) sirene, (f) favolosi, (g) cani randagi, (h) inclusi in questa classificazione, (i) che s'agitano come pazzi, (j) innumerevoli, (k) disegnati con un pennello finissimo di pelo di cammello, (l) eccetera, (m) che hanno rotto il vaso, (n) che da lontano sembrano mosche.
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 25
Il fundamentum divisionis:
genere e specie
Dalla struttura genus specie si ricava una struttura leggermente
più complessa, cioè la CLASSIFICAZIONE.
SE tutti i romani sono italiani ma non tutti gli italiani sono romani,
ALLORA i referenti del concetto di italiani si dividono in 2 gruppi.
Il concetto-genus viene suddiviso di 2 specie, di cui il 2
nega il 1
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 26
Romani
Romani
Non romani
Il fundamentum divisionis:
genere e specie
Laziali
Romani
Frusinati
Reatini
Latinensi
Viterbesi
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 27
ARISTOTELE propone invece una visione politomica del mondo, perché più attinente almeno al mondo naturale → applicabilità della classificazione a situazioni empiriche: Es. è bene distinguere la classe dei non-romani in viterbesi, frusinati, etc.
Genere
Specie
Il fundamentum divisionis:
genere e specie
Laziali
Romani
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 28
La classificazione delle
proprietà in Stevens (1946)
Scale nominali
Scale ordinali
Scale a intervalli
Scale di rapporti
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La classificazione delle
proprietà in Stevens (1946)
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 30
La classificazione delle
proprietà in Stevens (1946)
Scala Operazioni empiriche di base
Statistiche ammissibili
Nominale Determinazione dell’uguaglianza
Numero casi, moda, coefficiente di contingenza
Ordinale Determinazione di minore o maggiore
Mediana; percentuali
Intervalli Determinazione dell’uguaglianza degli intervalli e delle differenze
Media; deviazione standard; correlazione ordinale; correlazione
Rapporti Determinazione dell’uguaglianza dei rapporti
Coefficiente di variazione
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 31
Tipi di proprietà e tipi di
variabili nell’analisi dei dati
Proprietà Operazioni Variabili
Categoriali Classificazione Categoriali
Categoriali a categorie ordinate
Classificazione Ordinali
Con stati enumerabili
Conteggio Cardinali
Continue misurabili Misurazione Cardinali
Continue non misurabili
Scaling Quasi cardinali
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 32
Rielab
orazio
ne d
a Bio
rcio, Pagan
i: 19
97
)
Operazioni di ricerca e scale
Zero assoluto
Sì
Trasferibilità
Sì
Scale di quantità
Tutte le statistiche
No
Scale metriche
Tutte, tranne gli indici di concentrazione di
eterogeneità
No
Scale di posizione
Solo alcune statistiche
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 33
(Rielaborazione da Ricolfi, 1985)
Problemi aperti
• L’aggregazione dei dati
• Prossimità semantica
• Equilibrio frequenze modalità (Marradi
131)
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 34
La tipologia come processo
classificatorio?
Tipo Scopi culturali
(fini)
Norme istituzionalizzate
(mezzi)
Conformista + +
Ritualista - +
Innovatore + -
Rinunciatario - -
Ribelle ± ±
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 35
(Da Merton, 1949)
Tassonomia
Comportamento nelle elezioni X
È andato a votare
Ha espresso un voto
Ha espresso un voto valido
Ha votato per A
Ha votato per B
Ha votato per C
Ha espresso un voto nullo
Ha votato scheda bianca
Non è andato a votare
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 36
Tassonomia
Confessione religiosa
Credenti
Credenti in divinità
Monoteisti
Buddisti
Cristiani
Musulmani
Politeisti
Induisti
Jainisti
Scintoisti
Animisti
Atei
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 37
L’autonomia semantica
• «Per autonomia semantica si intende il grado in cui il termine o espressione che etichetta una modalità assume significato senza dover ricorrere alle etichette delle altre modalità o dell'intera variabile» (Marradi, 1995, p. 34).
• A seconda del tipo di variabile è possibile individuare un diverso grado di autonomia semantica. Le variabili categoriali non ordinate (es. posizione occupazionale: occupato, disoccupato, studente) presentano un elevato grado di autonomia semantica delle modalità.
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 38
L’autonomia semantica
• Il grado di autonomia semantica si riduce per le modalità delle variabili categoriali ordinate (es. grado di favore per il governo: molto, abbastanza, poco, per nulla) per le quali bisogna specificare ciascuna modalità in rapporto alla variabile stessa. Questi due tipi possono tollerare un numero ridotto di modalità in quanto in sede di analisi dei dati è necessario tener conto delle relazioni tra le modalità di ciascuna variabile; per questo il numero delle relazioni da analizzare cresce in modo esponenziale all'aumentare delle categorie delle variabili messe in relazione. Nelle variabili cardinali l'autonomia semantica è quasi del tutto assente (es. età) ed i valori registrati in matrice avranno senso solo se connessi alla variabile dai quali derivano. Tollerano, per tanto, un numero elevato di modalità, poiché quel che conta è l’andamento della distribuzione e non il legame tra le singole categorie.
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 39
L’autonomia semantica
delle variabili
Tipo di variabile Livello di autonomia
semantica
Categoriali non ordinabili Alto
Categoriali ordinabili Contenuto
Metriche Nullo
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 40
La codifica delle variabili
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 41
Valori Categorie
0 Nessun titolo
1 Licenza elementare
2 Licenza media inferiore
3 Licenza media superiore
4 laurea
Valori Categorie
0 Nessun titolo
3 Licenza elementare
2 Licenza media inferiore
4 Licenza media superiore
1 laurea
Relazione monotonica Relazione non monotonica (illegittima)
La codifica delle variabili:
scale ordinali
• Quanto spesso va in chiesa?
– 0 mai
– 2 A Natale e a Pasqua
– 12 una volta al mese
– 52 tutte le domeniche
– 365 tutti i giorni
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 42
Il problema della
curvilinearità delle risposte
• Il voto è il solo modo in cui la gente come
me può avere qualche influenza sulle
decisioni politiche
Prof. Stefano Nobile Classificazione e misurazione 43