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Avvenire 07/03/2010 Page : A01 Copyright (c) Avvenire July 3, 2010 10:07 am / Powered by TECNAVIA / HIT-MP Copy Reduced to 49% from original to fit letter page Anno XLIII N. 156 1,20 San Tommaso, apostolo www.avvenire.it ara Madre, ieri le dicevo di sentirmi (sperarmi) perdonato ma non consolato. E di non poter chiedere di più: forse non rassegnarsi a essere quel che si è stati – con tutta la fatica e tutto il dispiacere che comporta – è a un certo punto l’unica salute. Ma se poi non è solo il passato che ti viene addosso ma il presente, ciò che hai appena finito di fare, che ancora stai facendo? Intendo la tristezza d’aver perso il pelo, completamente o quasi, ma non il vizio; la tristezza che a un certo punto si confonde con l’intera tua storia, l’intera tua vita, perfino con il tuo futuro, intimandoti: tu sei questo. Sì, il senso di irrimediabilità, di irredimibilità che ti stringe alla gola. Ma Dio ha davvero tanta pazienza? Un teologo insegnava che c’è peccato ogni volta che viene da dire: che peccato. Quando per colpa nostra una cosa non diventa se stessa, non matura il suo destino, secondo il disegno della Creazione. E il peso del peccato è avvertire l’incompiutezza, trovarsi prigionieri dentro di essa; e separati: da tutto. Per contrappasso, lo spreco delle occasioni di vita relega fra gli avanzi delle cose consumate invano; la cieca scelta di sé, e non degli altri, rinchiude in recinti sempre più stretti, sempre più bui. Sapremo mai uscirne? Cara Madre, preghi per me la Pazienza di Dio. C Sabato 3 luglio 2010 LA PAZIENZA DI DIO SALVATORE MANNUZZU Clamorosa vittoria L’Olanda fa arancione il Brasile di Dunga C’è Argentina-Germania Tredicesime nel mirino MONDIALI IN SUDAFRICA OGGI IN ITALIA E NEL MONDO n mese dopo, siamo qui a chiedercelo: a che cosa è servito il sacrificio di monsi- gnor Luigi Padovese? Avvinti come siamo da u- na mentalità pragmatista, la tentazione di mi- surare l’«efficacia» di quella morte potrebbe es- sere pericolosamente forte. Così – mentre le in- dagini in Turchia sembrano procedere a sten- to e ancora non s’è dissipata la fitta coltre dei dubbi su circostanze e moventi dell’assassinio – l’interrogativo rimane. Pesante come un ma- cigno. A che cosa è servito tutto questo? A volerlo leggere come un fatto di cronaca, l’o- micidio di Padovese appare nient’altro che l’e- sito drammatico di uno scatto di follia. Chi pro- pende per una lettura "politica" lo interpreterà come la conferma di un autentico ostracismo nei confronti dei cristiani. Ma non sono questi gli approcci che aiutano a comprendere in profondità il messaggio che la vicenda conse- gna a chi voglia interpretarla con occhi di fede. «Questo chicco di grano caduto sulla terra porta e porterà molto frutto», ha detto il cardinale Tet- tamanzi, il giorno dei fu- nerali a Milano. Che co- sa significa? Per com- prendere il senso di quella morte, occorre partire dal significato dell’esistenza del vesco- vo Padovese. La sua te- stimonianza culmina con il sacrificio, ma non comincia con esso. Co- me ha scritto su Mondo e Missione padre Claudio Monge, domenicano di stanza a Istanbul: «Monsignor Luigi aveva già iniziato molto prima del tragico 3 giugno a vivere "da martire". Molti aspetti della sua vita ci consentono di affermare che non è morto di- versamente da come era vissuto: in un inces- sante cammino di conversione, in un rinnova- to dono di sé e della propria vita, in una quoti- diana testimonianza del fatto che solo la ra- gione che sostiene la nostra vita consente an- che di affrontarne l’esito estremo, ovvero la morte». Non era certo un ingenuo, il vescovo ucciso. Conosceva i rischi che correva, ma amava profondamente la sua terra di missione. In no- me del Vangelo. La sua testimonianza risuona oggi più attuale che mai. E scandalosamente eloquente per noi, cristiani della Vecchia Euro- pa. «In altri Paesi dove la maggioranza è cri- stiana, è più grande il rischio di dirsi cristiani senza esserlo. Qui da noi – scriveva Padovese ai suoi cristiani turchi, piccolo gregge esposto ai pericoli – dobbiamo esserlo e mostrarlo. Il no- stro impegno non è di convertire altri alla no- stra fede, ma di mostrare semplicemente che è bello essere cristiani». Per uno dei misteriosi disegni con cui la Prov- videnza continua a stupirci, a pochi giorni di di- stanza dal sacrificio di Padovese, a Roma è sta- to ordinato sacerdote il primo gesuita di na- zionalità turca, padre Antuan Ilgit. Nell’omelia della sua prima Messa ha dedicato un passag- gio proprio a Padovese, oltre che a don Santo- ro, ricordando che entrambi non ignoravano la possibilità di donare la vita. «Da cristiani cre- denti e da presbiteri umili l’avevano messo in conto». E concludeva: «Se vogliamo partecipa- re alla loro testimonianza, nei nostri cuori de- ve esserci posto soltanto per il perdono, la spe- ranza, la carità». Ecco il vero frutto del sacrificio di Padovese: se sapremo ricordare il suo gesto di amore incon- dizionato non col risentimento di chi si sente derubato o il livore di chi invoca vendetta, ma con le parole del perdono e della misericordia, allora il chicco di grano avrà portato il suo in- sperato frutto. Allora il piccolo seme avrà mi- steriosamente dato il suo germoglio. U MONSIGNOR PADOVESE, UN MESE FA LA SCANDALOSA ELOQUENZA DI UNA VITA OFFERTA GEROLAMO FAZZINI Crocifisso «Non toglietelo dai muri è un simbolo che parla a tutti» WEILER A PAGINA 8 Nazionalismi nel cuore d’Europa Il caso Budapest Ru486 L’Umbria sfida Ministero e legge: per le linee guida si sente il popolo VALLI A PAGINA 11 Catania Studentessa ferita per caso Preso lo sparatore: «È distrutto» ISOLA A PAGINA 12 Una nuova proposta del relatore sulla manovra mette in piedi uno scambio: l’intervento sulla mensilità di fine anno va a compensare un blocco più flessibile degli stipendi pubblici Via l’aumento dei 40 anni di contributi per la pensione. Arriva la mini-naja SANTAMARIA NEL PRIMOPIANO A PAGINA 5 GENINAZZI A PAGINA 3 RESTA ALTA LA TENSIONE NEL PDL GRASSO A PAGINA 9 FESTA NAZIONALE VIETATA DAI RIBELLI Somalia sempre senza pace: la Costituzione nasce in esilio Nel vicino Stato di Gibuti i rappresentanti politici e della società civile Somala hanno festeggiato l’indipendenza, vietata in patria dagli shabaab: i miliziani che stanno mettendo a ferro e fuoco in queste ore anche il centro di Mogadiscio. Dalla riunione nasce anche la bozza di una nuova Costituzione, elaborata da una Commissione indipendente. FRASCHINI KOFFI A PAGINA 6 AFGHANISTAN Arriva Petraeus Massacro di una ong Usa Nel giorno in cui il generale è sbarcato a Kabul per assumere il comando delle forze Nato, i taleban hanno assaltato la sede di una Ong americana. Tragico il bilancio: 11 i morti. Tra le vittime anche tre stranieri. PRIMOPIANO A PAGINA 7 I CASI APERTI Tremonti: le Regioni del Sud «sprecone» Anffas: colpiti i disabili Daremo battaglia» FATIGANTE A PAGINA 4 D’ANGELO A PAGINA 5 INCHIESTA / CRESCE IL PARTITO ANTI-ROM E ANTI-BRUXELLES Possibili «tagli» per magistrati e poliziotti diplomatici e prefetti, soldati e vigili del fuoco Il premier ora cerca la pace con il Quirinale sul ddl per le intercettazioni e chiederà al neo-ministro di lasciare Ma è sempre più insofferente alle sortite di Fini, accusato di «tradimento» Si profila la resa dei conti Berlusconi: ora ci penso io Brancher, passo indietro? IL RICORDO «Un dolore difficile da accettare» OTTAVIANI 16 il fatto. Via l’emendamento sulle pensioni Ma un altro fa rumore. Casini: ancora refusi... Idee PERCHÉ LA GRANDE MISTICA PIACE A TUTTI POSSENTI 23 CON AVVENIRE AFGHANISTAN: IL PAESE CHE VALE UN TESORO Opportunità di acquisto in edicola: AVVENIRE + Luoghi dell’Infinito 2.50 CASTELLANI A PAGINA 29

nel mirino Tredicesime - anffascorreggio.it · cendono le spese e salgono le entrate. E così il deficit nei conti pubblici italiani, nel primo trimestre di quest anno, si è ridotto

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Page 1: nel mirino Tredicesime - anffascorreggio.it · cendono le spese e salgono le entrate. E così il deficit nei conti pubblici italiani, nel primo trimestre di quest anno, si è ridotto

Avvenire 07/03/2010 Page : A01

Copyright (c) Avvenire July 3, 2010 10:07 am / Powered by TECNAVIA / HIT-MP

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Anno XLIII N. 156

€ 1,20

San Tommaso, apostolo www.avvenire.it

ara Madre, ieri le dicevo disentirmi (sperarmi) perdonatoma non consolato. E di non

poter chiedere di più: forse nonrassegnarsi a essere quel che si èstati – con tutta la fatica e tutto ildispiacere che comporta – è a uncerto punto l’unica salute. Ma sepoi non è solo il passato che tiviene addosso ma il presente, ciòche hai appena finito di fare, cheancora stai facendo? Intendo latristezza d’aver perso il pelo,completamente o quasi, ma nonil vizio; la tristezza che a un certopunto si confonde con l’interatua storia, l’intera tua vita,perfino con il tuo futuro,intimandoti: tu sei questo. Sì, ilsenso di irrimediabilità, diirredimibilità che ti stringe allagola. Ma Dio ha davvero tanta

pazienza?Un teologo insegnava che c’èpeccato ogni volta che viene dadire: che peccato. Quando percolpa nostra una cosa nondiventa se stessa, non matura ilsuo destino, secondo il disegnodella Creazione. E il peso delpeccato è avvertirel’incompiutezza, trovarsiprigionieri dentro di essa; eseparati: da tutto. Percontrappasso, lo spreco delleoccasioni di vita relega fra gliavanzi delle cose consumateinvano; la cieca scelta di sé, e nondegli altri, rinchiude in recintisempre più stretti, sempre piùbui.Sapremo mai uscirne? CaraMadre, preghi per me la Pazienzadi Dio.

C

Sabato3 luglio2010

LA PAZIENZA DI DIOSALVATORE MANNUZZU

Clamorosa vittoriaL’Olanda fa arancioneil Brasile di DungaC’è Argentina-Germania

Tredicesimenel mirino

MONDIALI IN SUDAFRICAOGGI IN ITALIA E NEL MONDO

n mese dopo, siamo qui a chiedercelo: ache cosa è servito il sacrificio di monsi-

gnor Luigi Padovese? Avvinti come siamo da u-na mentalità pragmatista, la tentazione di mi-surare l’«efficacia» di quella morte potrebbe es-sere pericolosamente forte. Così – mentre le in-dagini in Turchia sembrano procedere a sten-to e ancora non s’è dissipata la fitta coltre deidubbi su circostanze e moventi dell’assassinio– l’interrogativo rimane. Pesante come un ma-cigno. A che cosa è servito tutto questo?A volerlo leggere come un fatto di cronaca, l’o-micidio di Padovese appare nient’altro che l’e-sito drammatico di uno scatto di follia. Chi pro-pende per una lettura "politica" lo interpreteràcome la conferma di un autentico ostracismonei confronti dei cristiani. Ma non sono questigli approcci che aiutano a comprendere inprofondità il messaggio che la vicenda conse-gna a chi voglia interpretarla con occhi di fede.

«Questo chicco di granocaduto sulla terra portae porterà molto frutto»,ha detto il cardinale Tet-tamanzi, il giorno dei fu-nerali a Milano. Che co-sa significa? Per com-prendere il senso diquella morte, occorrepartire dal significatodell’esistenza del vesco-vo Padovese. La sua te-stimonianza culminacon il sacrificio, ma noncomincia con esso. Co-me ha scritto su Mondo

e Missione padre Claudio Monge, domenicanodi stanza a Istanbul: «Monsignor Luigi avevagià iniziato molto prima del tragico 3 giugno avivere "da martire". Molti aspetti della sua vitaci consentono di affermare che non è morto di-versamente da come era vissuto: in un inces-sante cammino di conversione, in un rinnova-to dono di sé e della propria vita, in una quoti-diana testimonianza del fatto che solo la ra-gione che sostiene la nostra vita consente an-che di affrontarne l’esito estremo, ovvero lamorte».Non era certo un ingenuo, il vescovo ucciso.Conosceva i rischi che correva, ma amavaprofondamente la sua terra di missione. In no-me del Vangelo. La sua testimonianza risuonaoggi più attuale che mai. E scandalosamenteeloquente per noi, cristiani della Vecchia Euro-pa. «In altri Paesi dove la maggioranza è cri-stiana, è più grande il rischio di dirsi cristianisenza esserlo. Qui da noi – scriveva Padovese aisuoi cristiani turchi, piccolo gregge esposto aipericoli – dobbiamo esserlo e mostrarlo. Il no-stro impegno non è di convertire altri alla no-stra fede, ma di mostrare semplicemente che èbello essere cristiani».Per uno dei misteriosi disegni con cui la Prov-videnza continua a stupirci, a pochi giorni di di-stanza dal sacrificio di Padovese, a Roma è sta-to ordinato sacerdote il primo gesuita di na-zionalità turca, padre Antuan Ilgit. Nell’omeliadella sua prima Messa ha dedicato un passag-gio proprio a Padovese, oltre che a don Santo-ro, ricordando che entrambi non ignoravanola possibilità di donare la vita. «Da cristiani cre-denti e da presbiteri umili l’avevano messo inconto». E concludeva: «Se vogliamo partecipa-re alla loro testimonianza, nei nostri cuori de-ve esserci posto soltanto per il perdono, la spe-ranza, la carità». Ecco il vero frutto del sacrificio di Padovese: sesapremo ricordare il suo gesto di amore incon-dizionato non col risentimento di chi si sentederubato o il livore di chi invoca vendetta, macon le parole del perdono e della misericordia,allora il chicco di grano avrà portato il suo in-sperato frutto. Allora il piccolo seme avrà mi-steriosamente dato il suo germoglio.

U

MONSIGNOR PADOVESE, UN MESE FA

LA SCANDALOSAELOQUENZA

DI UNA VITA OFFERTAGEROLAMO FAZZINI

■ Crocifisso

«Non toglietelodai muriè un simboloche parla a tutti»

WEILER A PAGINA 8

Nazionalisminel cuore d’Europa

Il caso Budapest

■ Ru486

L’Umbria sfidaMinistero e legge:per le linee guidasi sente il popolo

VALLI A PAGINA 11

■ Catania

Studentessaferita per casoPreso lo sparatore:«È distrutto»

ISOLA A PAGINA 12

● Una nuova proposta del relatore sullamanovra mette in piedi uno scambio:l’intervento sulla mensilità di fineanno va a compensare un blocco piùflessibile degli stipendi pubblici

● Via l’aumento dei 40 anni di contributiper la pensione. Arriva la mini-naja

SANTAMARIA NEL PRIMOPIANO A PAGINA 5GENINAZZI A PAGINA 3

RESTA ALTA LA TENSIONE NEL PDL

GRASSO A PAGINA 9

FESTA NAZIONALE VIETATA DAI RIBELLI

Somalia sempre senza pace:la Costituzione nasce in esilioNel vicino Stato di Gibuti irappresentanti politici e dellasocietà civile Somala hannofesteggiato l’indipendenza,vietata in patria dagli shabaab:i miliziani che stannomettendo a ferro e fuoco inqueste ore anche il centro diMogadiscio. Dalla riunionenasce anche la bozza di unanuova Costituzione, elaboratada una Commissioneindipendente.

FRASCHINI KOFFI A PAGINA 6

AFGHANISTAN

Arriva PetraeusMassacrodi una ong Usa

Nel giorno in cui il generale èsbarcato a Kabul per assumere ilcomando delle forze Nato, italeban hanno assaltato la sede diuna Ong americana. Tragico ilbilancio: 11 i morti. Tra le vittimeanche tre stranieri.

PRIMOPIANO A PAGINA 7

I CASI APERTI

Tremonti:le Regioni del Sud«sprecone»

Anffas: colpitii disabiliDaremobattaglia»

FATIGANTE A PAGINA 4

D’ANGELO A PAGINA 5

INCHIESTA / CRESCE IL PARTITO ANTI-ROM E ANTI-BRUXELLES

Possibili «tagli» per magistrati e poliziottidiplomatici e prefetti, soldati e vigili del fuoco

● Il premier oracerca la pacecon ilQuirinale sulddl per leintercettazionie chiederà alneo-ministrodi lasciare

● Ma è semprepiùinsofferentealle sortitedi Fini,accusato di«tradimento»Si profila laresa dei conti

Berlusconi: ora ci penso ioBrancher, passo indietro?

IL RICORDO

«Un doloredifficileda accettare»

OTTAVIANI 16

il fatto. Via l’emendamento sulle pensioniMa un altro fa rumore. Casini: ancora refusi...

Idee

PERCHÉ LA GRANDE MISTICAPIACE A TUTTI

POSSENTI 23

CON AVVENIRE

AFGHANISTAN:IL PAESE

CHE VALEUN TESORO

Opportunità di acquisto in edicola: AVVENIRE + Luoghi dell’Infinito € 2.50

CASTELLANI A PAGINA 29

rspeziale
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Page 2: nel mirino Tredicesime - anffascorreggio.it · cendono le spese e salgono le entrate. E così il deficit nei conti pubblici italiani, nel primo trimestre di quest anno, si è ridotto

Avvenire 07/03/2010 Page : A05

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MANOVRAECONOMICA

Ancora tensioni sugliinterventi dell’esecutivoLe riduzioni sullamensilità aggiuntiva

interessano anchemilitari, ricercatorie professori. Ipotesimini-naja per i ragazzi

SABATO3 LUGLIO 2010 5

Migliorano i conti pubblici: il deficit scende all’8,7% del PilMILANO. cendono le spese esalgono le entrate. E così il deficitnei conti pubblici italiani, nelprimo trimestre di quest’anno, siè ridotto sia in valore assolutoche in rapporto al prodotto

interno lordo. Il dato dei primitre mesi del 2010, comunicatoieri dall’Istat, indica un rapportodeficit/Pil all’8,7%, in diminuzionerispetto al 9,2% del primotrimestre del 2009. Se l’Italiaaveva aperto l’anno scorso conun passivo nazionale di 33,8miliardi di euro, quest’anno è

riuscita a contenere il "rosso" deiprimi tre mesi a 32,2 miliardi.Merito, soprattutto, delcontenimento della spesa. Leuscite infatti si sono ridotte dello0,7%, cioè di 1,2 miliardi, a 179

miliardi totali, mentrel’aumento delle entrateha garantito 404 milioniin più rispetto alloscorso anno (+0,3% a146,8 miliardi). Va dettoperò che il dato è"grezzo", cioè non tieneconto delle differenze

nei calendari tra un trimestre el’altro. Comunque tra le voci dispesa che hanno garantito imigliori risparmi ci sono i "redditida lavoro dipendente": per glistipendi degli statali nel primotrimestre l’Italia ha speso 38,9miliardi, 1,1 miliardi in menorispetto al 2009 (-2,9%). La

diminuzione della spesa per gliinteressi sul debito (scesa del3,8% a 15,3 miliardi) hacontribuito a migliorare i conti,ma il grosso del risparmio arrivadalle uscite in conto capitale, cioèquelle non strutturali, con gliinvestimenti fissi ridotti di 765milioni (-9,5%) e le altre uscitetagliate di quasi 2 miliardi (-37,9%). Tra le entrate si sonoinvece fatti sentire gli effetti delloscudo fiscale: è la stessa Istat agiustificare con lo scudol’aumento del 37,7% (+311milioni) delle entrate in contocapitale. Il gettito delle impostedirette è calato di 228 milioni dieuro (-0,6%) ed è diminuitoanche l’incasso di "contributisociali" (presumibilmente pereffetto del calo dell’occupazione):la diminuzione, in questo caso, èdello 0,7%, cioè 323 miliardi. Le

imposte dirette hanno invecegarantito all’erario 460 milioni dieuro aggiuntivi (+0,9%). Ilrisultato, oltre al calo del deficit, èil peggioramento del saldocorrente: la differenza tra entratee uscite strutturali ènegativa per 22,8 miliardiquando erano 21,4 miliardinel 2009. Il saldo primario(che esclude la spesa perinteressi sul debito) èinvece negativo per 16,8miliardi, meglio del rossoda 17,9 miliardi del 2009. Èla prima volta dal 2007 che ildeficit del primo trimestre, inrapporto al prodotto internolordo, riesce ad essere inferiorerispetto a quello dell’annoprecedente. Ed è un segnaleincoraggiante verso ilraggiungimento degli obiettivi chel’Italia si è impegnata a

raggiungere con l’Unioneeuropea: cioè quello di riportareil deficit sotto il 3% entro il 2012.L’Italia dovrebbe chiudere il 2010con un rapporto tra deficit e Pilvicino al 5%: il Fondo monetario

internazionale ha previsto un5,2%, il centro studi diConfindustria un 5,1%. Sarebbeun buon risultato consideratoche il Fmi prevede un rapportotra deficit e Pil al 6,8% per la zonaeuro, al 5,7% per la Germania eall’8,2% per la Francia.

Pietro SaccòIl ministero dell’Economia

Le uscite si sono ridotte dello0,7% mentre l’aumento delle entrate ha garantito 404 milioniin più rispetto al 2009 (+0,3%)

Segnale incoraggiante versol’obiettivo che l’Italia si èimpegnata a perseguire con la Ue:rapporto sotto il 3% entro il 2012

Tredicesime, rischio tagli per polizia e togheAncora emendamenti del relatore. Pensioni, partenza sprint per l’aumento dell’etàDA ROMA GIANNI SANTAMARIA

n colpo d’acceleratore sull’aggan-ciamento dei requisiti di pensiona-mento all’aumento dell’aspettati-

va di vita. E un colpo di forbice alle tredi-cesime di magistrati, personale militare,forze dell’ordine, professori e ricercatori u-niversitari, diplomatici, prefetti, dirigentidell’amministrazione penitenziaria. Sonole novità contenute in due tra gli emenda-menti del relatore alla manovra, AntonioAzzollini, che toccano anche Forze arma-te, farmaci e scuola.Ma mentre quello in materia pensionisti-ca è una riformulazione di quello conte-stato l’altroieri (il «refuso», che per la Cgilè diventato una «retromarcia»), a spunta-re dal cilindro è il taglio alla mensilità ag-giuntiva. «Le tredicesime possono essereridotte» al fine di assicurare «un risparmiodi spesa». L’entità dei tagli verrà definitacon appositi decreti del presidente del Con-

Usiglio. Per i magistrati il decreto sarà ema-nato «su conforme delibera degli organi diautogoverno». Potranno essere emanati di-stinti decreti per tutte le altre categorie. Lamisura va a copertura di una nuova normache prevede di escludere promozioni,straordinari e arretrati dai tagli della pub-blica amministrazione. Ma si scontra conil no del Pd: «Ci opporremo con tutta la no-stra forza istituzionale a questo ennesimoatto di arroganza della maggioranza», an-nuncia Emanuele Fiano, responsabile delforum sicurezza. Parla di iniziativa «scon-certante» il leader Udc Pier Ferdinando Ca-sini. E ironizza: «Spero sia solo un nuovoclamoroso refuso».La novità della proposta di modifica in ma-teria di pensioni, invece, è che il secondoadeguamento dei requisiti alla speranza divita (previsto ogni tre anni) scatterà dal 1°gennaio 2016, cioè solo un anno dopo ri-spetto al primo gennaio del 2015. È stato in-vece tolto lo stop al requisito dei 40 anni dicontributi, che aveva sollevato un vespaiodi polemiche. «Il testo è stato ripulito. Nonc’è problema, è tutto risolto», ha tranquil-lizzato il ministro del Lavoro, Maurizio Sac-coni.Per effetto delle numerose questioni aper-te, il via libera alla manovra della Commis-sione Bilancio del Senato è, dunque, slitta-to a lunedì. Il provvedimento potrebbe es-sere approvato in quella stessa data con u-na seduta no-stop, ha riferito Maurizio Saia(Pdl). Potrebbero entrare nella manovra an-che la cosiddetta mini-naja. Infatti, è pos-sibile che in un emendamento venga inse-rito quanto già previsto in un ddl governa-tivo attualmente in discussione in Senato,che prevede per i ragazzi e le ragazze tra 18e 30 anni, la possibilità di partecipare vo-lontariamente a corsi di formazione teori-co-pratici, non superiori a tre settimanenelle Forze armate. Pronto anche il testoche sarà presentato lunedì e prevede pos-sibili tagli all’intero settore farmaceutico,comprese quindi le aziende, così comechiedevano i titolari di farmacie. «In atte-sa dell’adozione di una nuova metodolo-gia di remunerazione delle farmacie per ifarmaci erogati in regime di Ssn», le quotedi spettanza a grossisti e farmacisti sul prez-zo di vendita al pubblico dei medicinali difascia A vengono rideterminate nella mi-sura del 3% per i primi (era il 6,65%) e del30,35% per i secondi (era il 26,7%) «comequota minima spettante».Infine, il 30% dei risparmi previsti dal set-tore scuola e reinvestiti nel comparto ver-ranno accantonati - nonostante il conge-lamento triennale 2011-2013 - e potrannoin seguito essere destinati a scatti di anzia-nità e progressioni del corpo docente.

«Attacco ai disabili, daremo battaglia»DA ROMA ROBERTA D’ANGELO

uello del governo è «un at-tacco al mondo della disabi-lità vergognoso, che grida

vendetta». E le associazioni,che pure per lungo tempo hanno sop-portato e atteso un segnale di aper-tura, questa volta promettono batta-glia con le armi legislative di cui di-spongono. Perché il limite si è supe-rato con questa manovra. Spiega ilpresidente dell’Anffas (Associazionefamiglie di persone con disabilità in-tellettiva e/o relazionale) RobertoSpeziale: «Il messaggio che arriva dalgoverno e dalla gran parte della stam-pa, rimasta indifferente, è che c’è unattacco culturale rispetto alla disabi-lità. Sta passando il concetto che ladisabilità è un problema, è un costosociale che l’Italia non si può per-

Q

mettere». E «le famiglie restano vera-mente sole».Scusi presidente, ma il Pdl si è im-pegnato a contattarvi durante l’esa-me della manovra al Senato...Noi non siamo stati contattati da nes-suno. Anzi, dopo le comunicazioniprima di Gasparri e poi di Letta, la Fe-derazione aveva revocato la manife-stazione del 2, ma poi, di fatto, i prov-vedimenti che avevano proclamatodi ritirare sono andati avanti e sono

diventati peggiorativi.Ma c’è un impegno a mo-dificarli. Non crede che cisia la buona fede dei grup-pi di maggioranza?No, guardi, c’è da parte delgoverno un attacco ragio-nato. Non c’è bisogno dichissà quale scienziato. Ilgoverno deve risparmiaresoldi. Il mondo della disa-bilità oggi vale 6 miliardi.Bisogna tagliarne 4? Il ta-glio è lineare. Tagliano pez-zi di qualità di vita per lepersone in difficoltà. Matrovino il coraggio di dirlo.Gli emendamenti al Sena-to dovevano venire incon-tro alle vostre richieste...Macché, non solo non vie-ne cancellato l’innalza-mento della percentuale diinvalidità, ma si aggiungeanche questa revisionedella procedura di accer-tamento dell’indennità di

accompagno. L’emendamento è sta-to inserito dal presidente della com-missione Bilancio, con una ulteriorediscriminazione.Vale a dire?C’è un altro emendamento di cuichiediamo la cancellazione, che ri-vede i requisiti medico-legali di fat-to con un artificio, perché mentre pri-ma l’indennità di accompagnamen-to veniva riconosciuta laddove non siera in grado di compiere gli atti quo-tidiani della vita, oggi si aggiunge iltermine assolvere al "complesso de-gli atti quotidiani della vita". Quindi,terminologicamente, sembra la stes-sa cosa ma di fatto stravolge comple-tamente il criterio.Ci spieghi meglioSemplice: una persona che ha delleautonomie ma che da sola non è ingrado di assolvere agli atti della vitaverrebbe esclusa.È la lotta ai falsi invalidi?Doveva esserlo e noi ci eravamo di-chiarati d’accordo, perché siamo i pri-mi interessati, poiché i falsi invalidisono stati alimentati dalla cattiva po-litica e dai cattivi medici, da com-missioni conniventi che hanno pro-dotto questa situazione che toglie ri-sorse al mondo della disabilità vera.Se il governo chiedesse aiuto al mon-do associativo, potremmo indicaredelle modalità di risparmiare note-voli risorse. Che intende quando dice che non viarrenderete?Noi associazioni e famiglie stiamoreagendo compatte e se fino a oggi e-ravamo disposte a trattare, chiedere-mo l’applicazione dell’articolo 14 del-la 328, che dice che i Comuni hannol’obbligo di predisporre i progetti glo-bali di vita. E dove non verrà fatto, ri-correremo alla giustizia per farci ri-conoscere i diritti. Questo comportaspese per 6 miliardi di euro. Se vo-gliono aprire un tavolo... Altrimentiandremo avanti per vie legali.

Speziale, presidentedell’Anffas, denuncia:«Ci trattano comeun lusso, ma siamopronti a difenderci conla legge e nei tribunali»

Roberto Speziale

intervista

La proposta dei funzionari pubblici:dimezzare Asl e limitare gli organiciDA ROMA

aglierebbero anche loro, ma al-trove. E il risparmio per le cassedello Stato, assicurano, am-

monterebbe a un miliardo e mezzo dieuro. Sono i dirigentipubblici iscritti alle si-gle Fp-Cida e Confedir,che hanno messo apunto una loro contro-manovra e per lunedìhanno convocato unariunione di "collettibianchi" pubblici comeprefetti, diplomatici,medici, presidi, professori universitarie manager di pubbliche amministra-zioni, tutte categorie "alleate" nella bat-taglia contro le misure del governo.L’appuntamento servirà a fare il puntoe decidere le azioni di lotta.

Tra le proposte, il dimezzamento delleAsl (sufficiente una ogni 400 mila abi-tanti), per accorpare servizi ammini-strativi e gestionali e unificare gli ac-quisti. Risparmi: oltre 140 milioni l’an-no. Poi, fissare limiti invalicabili agli or-

ganici dei ministeri (400milioni in meno). Con-fezionare le medicinenon in blister, ma in fla-coni (210 milioni). Con-versione degli ospedaliminori in residenze sa-nitarie assistenziali (250milioni). Altri 400 mi-lioni verrebbero dall’u-

nificazione di organici dei piccoli Co-muni in ragione della distribuzione ter-ritoriale. Infine, l’eliminazione dellerappresentanze delle Regioni in Italia eall’estero taglierebbe le spese di deci-ne di milioni.

TFissata per lunedìla riunione dei "collettibianchi" aderentia Fp-Cida e Confedir

L’ALLARME

Confindustria: «Rischio stopper le energie rinnovabili»Il presidente di Confindustria,Emma Marcegaglia, boccial’articolo 45 della manovra e loetichetta come «molto sbagliato,perché rischia di mettere unostop definitivo alle energierinnovabili in Italia». Marcegaglia,parlando all’assemblea dell’Anie,

ha sottolineatoche la finedell’obbligo,per il Gestoreservizienergetici(Gse), diritirare i"certificativerdi" ineccesso sulmercato «crea

un danno importante alleaziende che hanno investitosulle rinnovabili, contando sugliincentivi». Gli industrialiconfidavano che, alla fine, lanorma potesse essere, anche senon abolita, comunque ritoccatain modo consistente. Inoltre perConfindustria «c’è ancora spazioper rivedere» la mancataproroga della "Tremonti-ter".

Marcegaglia

I NODI

Ecco gli emendamenti giudicatipeggiorativi e incostituzionaliDiventano due gli emendamentiall’articolo 10 della manovra messisotto accusa, che discriminano ecolpiscono il mondo dei disabili,secondo le associazioni, pronte asollevare dubbi di costituzionalità. Lalista delle patologie stilata dalrelatore lascia fuori diverse disabilitàche non raggiungono la percentualerichiesta. Nel primo, relativoall’assegno, spiegano le associazioni,chi «ha la "fortuna" di essere affettoda una patologia singola per la qualeè prevista una invalidità del 75 percento avrà l’assegno (di 265 euro)anche se non raggiunge l’85 percento di invalidità. Chi invece ècolpito da due patologie omenomazioni, la cui somma dà l’80

per cento di invalidità, non ha dirittoa nulla». C’è poi una secondamodifica, relativa all’indennità diaccompagnamento. «La nuovadefinizione medico-legale – spieganole associazioni – consente l’accessoall’accompagnamento solo allepersone in stato vegetativo», poichéè prevista solo per chi «non è ingrado di svolgere il complesso degliatti elementari» della quotidianità:mangiare, bere, vestirsi, camminare.Un criterio che, con la sola aggiuntadel termine "complesso", «creanuovi esclusi» come persone con«sindrome di down, chedeambulano ma non sanno dovevanno, persone che riescono avestirsi o a mangiare ma che magarinon sanno dove si trovano o chisono».