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Lo Sviluppo Cognitivonel Ciclo di VitaSTP A.A. 2017-2018040PS – M-PSI/04CinziaChiandetti,PhD
Modulo ITEORIA DELLA MENTE
Pedagogia naturale
• Csibra eGergely (2011)suggeriscono che i meccanismi cognitivi checonsentono latrasmissione culturale della conoscenza attraverso lacomunicazione tra individui sia una sorta diPEDAGOGIANATURALEtipica dell’uomo
• PerPEDAGOGIANATURALEsi intende untipo particolare diapprendimento sociale incuilaconoscenza oil trasferimento dicompetenze tra individui avviene graziealla comunicazione
Pedagogia naturale
• PerPEDAGOGIANATURALEsi intende untipo particolare diapprendimento sociale incuilaconoscenza oil trasferimento dicompetenze tra individui avviene graziealla comunicazione
Pedagogia naturale
• L’idea nasce dalle provesperimentali che gli infanti possiedono deglispecificmeccanismi che lirendono recettivi perlatrasmissioneculturale:
• Essere sensibili ai segnali ostensivi (contatto oculare,infant-directed speech,etc.
• Essere predisposti aindentificare einterpretare leazioni altrui comecomunicative nei loro confronti
• Avere biasinterpretativi che suggeriscono che si aspettano diapprenderedelle conoscenze generali daquei gesti
Pedagogia naturale
• Treragioni sembrano supportare questa visione:
1. Lapedagogia naturale sembra davvero una caratteristica distintivadella nostraspecie
• Mentre l’apprendimento sociale elacomunicazione ingenerale sono capacitàdiffusetra gli animali non-umani,nonabbiamo esempi diapprendimentosociale attraverso lacomunicazione inaltre speciesenonnell’uomo
Pedagogia naturale
2. Lapedagogia naturale è universale:sebbene si possano contaremolteplici soluzioni diversenella pratica diaccudimento deibambini,tutte lecultureumane si basano sulla comunicazione pertrasmettere una varietà diconcetti econoscenze
3. Idati adisposizione sulle primitiveculturetecnologiche degliominidi sono più compatibili conl’idea che lapedagogia naturalefosseunsistema cognitivo adattivo selezionato indipendentemente,piuttosto che uneffetto corollario dialtri adattamenti (comeillinguaggio)quindi qualcosa che consente untipo nuovo ediverso diapprendimento
ToM - definizione
• Cheibimbidell’esperimentodellaHorner eseguisseroilcompitoinquelmodofapensareavesseroun’ideadell’aspettativadell’adulto,quindiinuncertosensopossedesserounateoriadellamente
“Iopenso che tu pensi...”
Cosasignifica possedere una teoria della mente?
“An individual has a theory of mind if he imputes mental states to himself and others. A system of inferences of this kind is properly viewed as a theory because such states are not directly observable, and the system can be used to make predictions about the behavior of others. As to the mental states the chimpanzee may infer, consider those inferred by our own species, for example, purpose or intention, as well as knowledge, belief, thinking, doubt, guessing, pretending, liking, and so forth.”
Premack & Woodruff “Does the chimpanzee have a theory of mind?” (1978)
ToM - definizione
ToM - definizione
• Comprendere gli stati mentali significa• Essere ingrado diattribuire stati interni asé eagli altri• Stati che nonsono direttamente osservabili• Stati che secompresi permettono dispiegare eprevedere il comportamentoaltrui
• Senoncapiamo che lecredenze diuna personadeterminano il suocomportamento,nonriusciamo acomprendere il significato delcopmortamento umano (che apparirebbe arbitrario ocasuale)
ToM - definizione
• Affinché si sviluppi laToM ,è necessario• Diventare consapevoli dell’esistenza distati mentali nonvisibili• Comprendere larelazione tra stati mentali ecomportamenti manifesti• Cogliere l’adeguatezza dell’azione rispetto allo stato mentale dacuidipende
• Quindi• si distinguetra STATOFISICOeSTATOMENTALE• si compiono continueinferenze
ToM - definizione
1. C’è una rappresentazione che va oltre il mondo reale,una realtà mentaleautonoma:larealtà può essere pensata• Ilgioco difinzione è laprimamanifestazione (uso lapenna comelebacchette persuonare il tamburo,ecc.):“farfinta di”,unoggetto perrappresentare unaltro nonesistente ononpresente oppure attribuire aunoggetto presente delle proprietàimmaginate
• sottende lacapacità delbambinodimanipolare modelli contraddittori della realtà
2. Anche gli altri hanno una mente
3. L’altro può avere credenze diversedalle nostre:larealtà pensata puòessere diversa• Questaè una granrealizzazione!
Teoria della Mente (ToM)
Capacità unicamente umana?Oppure anche (almeno alcuni)animalinon-umani possono attribuire stati mentali adaltri agenti?
Possono attribuire stati interni (intenzioni,scopi,desideri,volontà,motivazioni)adaltri agenti conl’intento dianticipare ecomprendere illoro comportamento?
ToM
• Larealtà è immaginata dalproprio punto divista,che sembra l’unico• Adaltre persone sono attribuiti i propri ricordi,sentimenti,leproprieconoscenze
• egocentrismo cognitivo
ToM
• Compito delle 3 montagne di Piaget
• Si chiede al bambino di scegliere, da una serie di fotografie del panorama, quella che corrisponde a una prospettiva diversa dalla propria. Fino a 8 anni i bambini non sono capaci di immaginare quale potrebbe essere la prospettiva di un’altra persona
ToM - testdella falsacredenza
• Wimmer ePerner (1983)predispongono uncompito che perlaprimavolta cerca dirispondere alla domanda seequando ibambinicapiscono che lepersone possonoavere falsecredenze
• i più piccoli noncomprendono che leaspettativepossono essere diversedalla realtà fattuale
• NellaversionedelcompitodiBaron-Cohenetal.(1985),finoa4anni=>SallycercanellascatolapoichélalorocredenzaèugualeaquelladiSally
Critiche altest
• Lasessione sperimentale si protrae troppo alungo peri più piccoli• Capiscono cosa accade nella storia?Overloaddiinfo
• Irisultati sono stati replicati più epiù volte(v.testdegli smarties)
Critiche altest
• testdegli smarties
• Losperimentatore mostra lascatola degli smartiesechiede cosa c’è alsuointerno
• Dopo averottenuto una risposta come”smarties”osimili,mostra chedentro è contenuta una matita
• Richiude lascatola einforma che sta perarrivare unadulto acuiverràmostrata lascatola chiusa
• Chiede didirecosa pensa che dirà ditrovare all’interno della scatolal’adulto
• Fino a3anni sbagliano larisposta
Critiche altest
• Lasessione sperimentale si protrae troppo alungo peri più piccoli• Capiscono cosa accade nella storia?Overloaddiinfo
• Irisultati sono stati replicati più epiù volte(v.testdegli smarties)• smartiesvsmatite
• Inoltre,anche rispetto alle proprie credenze i bimbi di3anni d’età trovanodifficileammettere (comprendere?)diessersi sbagliati quando scoprono chelarealtà sta inunmodo,laloro credenzainunaltro (Gopnick eAstington,1988)
• anche nel testdegli smarties:sono appena stati contraddetti loro stessi!
ToM
ToM
ToM
• Macomesi arriva alla ToM?• Iltestdella falsacredenza“svela”l’approdo allo stadio maturo dellacomprensione edelpossesso della ToM
• Macosa è successo negli anni precedenti?Sipuò parlare diprecursori?
Precursori della ToM
• Fasi disviluppo:
1. PRECURSORI1. inizialmente il bimbodistingueoggetti fisici eanimati sulla basedimovimento
autoprodotto ecausalità adistanza (assenza contatto)2. Attenzione condivisa epointing
Fornire informazioni• Sebbene sia bimbi sia scimpanzé prestino aiuto agli altri, c’èuna specifica foma d’aiuto in cui solo i nostri cuccioli sicimentano con successo:
• La condivisione di informazioni necessarie che avviene attraverso ilgesto deittico o atto dell’indicare (pointing)
• È una capacità indipendente dal linguaggio• Si sviluppa già a partire dai12 mesi di vita
Fornire informazioni• Diciamo che è specifica perché
• Gli scimpanzé e altri primati• non si indicano le cose a vicenda• non ricorrono ad altri mezzi per trasmettere informazioni utili• non sanno usare il pointing di un umano per scegliere il contenuto di una
tazza rovesciata• se indicano qualcosa agli umani lo fanno con motivazione direttiva (gesto
imperativo)• se lo hanno appreso lo usano solo con gli umani
• Nella loro prospettiva, è sensato visto che non fanno mai l’esperienzadi qualcuno che segnala dove si trova il cibo al solo scopo di aiutarle (entrano in competizione per il cibo)
Fornire informazioni• Diciamo che è specifica perché
• Gli scimpanzé e altri primati• Anche quando usano vocalizzi, anche in natura, perché hanno avvistato ad
esempio un predatore, non necessariamente lo fanno intenzione informativa:• Lanciano le grida anche se già tutti gli altri stanno urlando e se tutti hanno già
localizzato il pericolo
• Forse perché c’è un vantaggio personale o della famiglia:• Es. Chiamare rinforzi in aiuto, assicurarsi protezione, etc.
• Quindi non intendono trasmettere informazioni utili ad altri, né tramitela gestualità, né tramite le vocalizzazioni
Fornire informazioni• Un esperimento:
• Bimbi di 12 mesi osservano un adulto che compie un’azione• Durante lo svolgimento della prima azione, l’adulto sta anchemaneggiando un altro oggetto
• In un secondo momento, l’adulto esce dalla stanza e fa l’ingresso un secondo adulto che trasferisce i due oggetti su un ripiano di unoscaffale
• Quindi rientra il primo adulto per continuare la sua prima azione e non trova l’oggetto che gli serve (senza dire nulla di guarda attorno)
Fornire informazioni• Risultati
• I piccoli si rendono conto del problema e sono pronti ad aiutare; indicano la posizione del primo oggetto, molto meno del secondo (nonostante fosse stato maneggiato in egual misura, controllo)
• Non facevano nulla per volere l’oggetto per loro stessi (allungare le mani, piagnucolare, etc.)
• Se l’adulto riprendeva l’oggetto, terminavano le loro azioni
Fornire informazioni• Un esperimento:
• La ricercatrice chiedeva ad alcuni bimbi di 20 mesi di portarle la batteria• Una era sul tavolo che aveva davanti a sé• Un’altra era sul tavolo al lato opposto della stanza
• Se questo fosse stato recepito come “ordine”, non ci sarebbe statadifferenza tra le due batterie; se fosse stato interpretato come richiestad’aiuto, in logica cooperativa avrebbero dovuto supporre che servisse un aiuto a fare qualcosa che da sola non poteva fare
• Risultati• I bambini hanno agito andando a prendere la batteria più lontana
Fornire informazioni• C’è quindi un punto di discontinuità in questo agirecooperativo
• È difficile spiegare quanto osservato nei termini di un apprendimento precoce (tramite ricompense) da parte deibambini
• Sembra piuttosto che ci sia una propensione spontanea a condividere le informazioni
• È vero che imparano presto anche a mentire ma…• Accade qualche anno più tardi• Presuppone l’esistenza di una base di cooperazione e fiducia
Precursori della ToM
• Ibambinidi10-12mesi usano il GESTODELL’INDICAREDICHIARATIVOpercondividere l’attenzione conl’adulto:
• vogliono attenzione condivisa ”Guarda quello!”• l’altro è visto dalbambinocomedotato diuno stato mentale attentivo che èpossibile influenzare
• Diverso dall’Indicare Richiestivo/Imperativo(ProtoRichiestivo/Imperativo):
• elicitare uncomportamento nell’altro (l’altro =unmezzoperottenere unoscopo)“Dammi quello!”
• il gesto è centrato sull’agenticità dell’interlocutore
Precursori della ToM
• Fasi disviluppo:
1. PRECURSORI1. inizialmente il bimbodistingueoggetti fisici eanimati sulla basedimovimento
autoprodotto ecausalità adistanza (assenza contatto)2. Attenzione condivisa epointing
2. Attorno ai 2anni utilizza i desideri pervalutare i comportamenti3. gli agenti vengono dotati dicaratteristiche mentali sofisticate (desideri e
credenze)
Precursori della ToM
• Ildesiderio guida il gesto• Siimpara che è possibile predire l’azione sulla basedeldesiderio
• LostudiodiRepacholi eGopnick (1997)• Comeperaltre specie,sfrutta lapropensione aprendere cibo• Farsioffrire delcibo dalbambino• A14mesi,i bambinioffrono crackers(che è laloro scelta preferenziale)• A18mesi,i bambinioffrono broccoliselosperimentatore aveva manifestatoprimauna preferenza perquella pietanza
• Capiscono i desideri altrui
Precursori della ToM
• Ibambinicapiscono lenostre preferenze:60bambinitra i 7ei 9mesi divita
• Seduti ingrembo algenitore,guardavano una ragazza che afferrava uno didueanimaletti (caneopaperetta)
• FAMILIARIZZAZIONE– lascelta eraripetuta 4voltein3diversecondizioni• Nellacondizione "consistente",una donnaprendeva lapaperetta 4voltediseguito• Nellacondizione "inconsistente",lastessa donnaprendeva 3voltelapaperetta eunail cane
• Nellacondizione ”2attori",ladonnaselezionava lapaperetta 3volte,un’altra donnaselezionava una volta il cane
• TEST– ladonnariappariva ecompiva la5^scelta,oricadendo sullapaeretta oscegliendo exnovoil cane
Precursori della ToM
Precursori della ToM
• Risultati:i bimbi trascorrevano moltopiù tempoguardando laselezione perl’oggetto diverso rispetto alle scelte precedenti
• Vedere che,dopo averscelto 3o4voltelostesso oggetto (condizioneconsistente edueattori),lapersonacompie una scelta diversa lisorprendesignificativamente
Precursori della ToM
• Inunsecondoesperimento,sichiedeva ai bambinidiselezionare tra i dueoggettiquello che ladonnaavrebbepreferito
• Ladonnachiedeva loro “midarestiil gioco?”
• Risultati:Ibimbi sceglievanoquello consistente,assumendolapreferenza della donna
• Laconsistenza sembra essere unfattore importante peri bimbinell’aiutarli acomprendere cosa sta succedendo attorno aloro
• Seuna personafaqualcosa didiverso anche una solavolta,famutarel’aspettativa delbambinosul comportamento dell’individuo stesso
• Comeadireche serompi laroutine,valetutto nei terminidicosa siaspettano date!
Precursori della ToM
Precursori della ToM
Precursori della ToM
• Ibambinicapiscono i nostri sforzi perottenere qualcosa
• Siamo piuttosto bravi nell’inferire lamotivazione diuna personaosservando quanto sforzo investe perottenere uncerto scopo
• Maquando emergequesta capacità?• Iricercatori hanno mostrato abimbi di10mesi videoanimati incuiun"agente"tenta diraggiungere unoscopo (vuole avvicinarsi adunaltroagente).Inuno dei video,l’agentedeve scalare unpendio diuna certaaltezza perraggiungere l’altro agente
Precursori della ToM
• PRIMAVERSIONE– Ibimbi osservano l’agente saltare su diunostacolo bassoepoirifiutarsi disaltare sull’ostacolo medio-alto
• SECONDAVERSIONE– l’agente salta sull’ostacolo medio-altomasirifiuta disaltare su quello alto
• Test:i bambinivedevano una versione delvideoincuil’agentesceglieva tra i dueagenti (i duescopi),senza ostacoli nel mezzo
• Variabile dipendente misurata:tempodifissazione• Risultati:Ibambiniguardavano più alungo lascena incuil’agentesceglieva il primoagente (il primoscopo)perché sorpresi (avevalavorato duramente quindi avrebbe dovuto scegliere il secondo)
Precursori della ToM
Precursori della ToM
• Intutte lecondizioni dello studio,i ricercatori hanno trovato lostessopatterndirisultati:
• Tempidifissazione più prolungati perlascelta dell’opzione cuierastatodedicato meno sforzo
• Questo cimostra che inferiscono laquantità divalore che l’agenteattribuisce agli scopi elaquantità disforzo investita pergli stessi
• Quindi moltoprecocemente calcolano quanto un’altra personadàvalore alle cose sulla solabasedell’investimento (concetti astratti mainterrelati comecosti evalori sono disponibili moltoprecocemente),integrazione diinfosuicosti diottenere qualcosa ebeneficiguadagnati ->intuizione precoce dicomesi prendono decisioni
Precursori della ToM
• Thisstudyisanimportantstepintryingtounderstandtherootsofcommon-senseunderstandingofotherpeople'sactions.Itshowsquitestrikinglythatinsomesense,thebasicmaththatisattheheartofhoweconomiststhinkaboutrationalchoiceisveryintuitivetobabieswhodon'tknowmath,don'tspeak,andcanbarelyunderstandafewwords
Precursori della ToM
• Fasi disviluppo:
1. PRECURSORI1. inizialmente il bimbodistingueoggetti fisici eanimati sulla basedimovimento
autoprodotto ecausalità adistanza (assenza contatto)2. Attenzione condivisa epointing
2. A2anni utilizza i desideri pervalutare i comportamenti3. gli agenti vengono dotati dicaratteristiche mentali sofisticate (desideri ecredenze)4. attorno ai 4anni,agenti capaci diperseguire obiettivi sulla basedei loro desideri e
delle loro credenze (desiderio-credenza-azione)5. dopo i 4anni,piena ascrizione diuna credenzaadaltra entità è possibile solo
quando chieffettua l’attribuzione capisce che l’altro può anche possedere unaFALSACREDENZA(io penso che tu pensi)
6. attorno agli 8anni,emergeil pensiero ricorsivo (lecredenze sulle credenze);metarappresentazione inclusa inun’altra
Teorie - 1
• MODULARISTA• È necessaria lamaturazione dispecifici sottocomponenti omeccanismidominio-specifici
• Dalmoduloperil riconoscimento degli oggetti vsagenti• ModuloTheoryofBodyMechanism(TOBY)perlacostruzione diuna teoria degli oggettifisici eil ModuloTheoryofMindMechanism(TOMM)percomprendere leintenzionirelativeai comportamenti eai processi mentali
• Almoduloperil riconoscimento diintenzionalità erappresentazioni mentali
• Processi innati
• Leslie,1994
Teorie - 2e3
• THEORY-THEORY• Comedegli scienziati,i bambiniformulano ipotesi,traggono inferenze,quindi costruisconoteorie perspiegare epredire il comportamento;falsificabili,eampliabili dall’esperienza
• Perner,1991
• TEORIADELLASIMULAZIONE• Ibambinicomprendono lamente degli altri anche senza capire che lerappresentazionimentali altrui possono essere diverse
• Ilbambinoimmagina qualesarebbe lasua rappresentazione inquella situazione eattribuiscequesta esperienza agli altri tramite GENERALIZZAZIONEeSIMULAZIONE
• si sviluppa attraverso l’INTROSPEZIONE delbimborispetto ai propri stati mentali che peranalogia si mette nei pannidell’altro
• Harris,1989
Teorie - 4
• Gli approcci finquipassati inrassegna tendono avedere il bambinoabbastanza comeisolato nell’elaborazione delle informazioni
• SOCIO-CULTURALEoINTERAZIONISTA• Postula comeimprescindibile l’interazione eil dialogo verbale
• Selosviluppo va inteso comeuna “COSTRUZIONESOCIALE”allora è evidente chebisogna indagare i “LUOGHI”SOCIALIdella crescita delbambino
• Tali luoghi ocontesti nonsono “CORNICE”o“INPUT”perlamente,maparteintegrante delsuo funzionamento
• Composizione delnucleo familiare• Qualità dellegame diattaccamento• Inunottica diattenzione peril CICLODIVITAmolti sono i luoghi cruciali esignificativi perl’abilità mentalistica comeadesempio il CONTESTOSCOLASTICO
• Vygotsky,1989
Teorie - 4
• Diversericerche hanno documentato che il numero dei fratelliinfluenzapositivamente leprestazioni delbambinonei compiti difalsacredenza
• Ladimensione della famiglia sarebbe più rilevante dell’età dei fratelli,ovveroè importante l’interazione tra fratelli,lediscussioni eil gioco cooperativo ...
• ESSEREFIGLIOUNICOsarebbe “fattore dirischio”perl’attività mentalistica delbambino;fratelli maggiori sono “vantaggiosi”peri minori
• Unaserie più recente dilavori nonconferma il semplice effetto dellapresenza dei fratelli sullo sviluppo dell’abilità mentalistica:ènecessario studiare laQUALITÀDELL’INTERAZIONE
Teorie - 4
• Diversericerche hanno evidenziato anche una relazione tra ToM eleconversazioneinfamiglia
• Dai14ai 36mesi lemadri ei fratelli si riferiscono astati mentali (pensieri,sentimenti edesideri)perspiegare il comportamento proprio ealtrui
• lemadri forniscono spiegazioni interminidicredenze perplacare i litigi trafratelli …(ASPETTATIVEMATERNErispetto aciò che il bambinopuòcomprendere esul suo comportamento)
• Pensava che tu avessi finito ...Pensava che fossesua …Lui nonsapeva che teloavevo promesso …
• Lemadri conuno STILEMENTALISTICOpiù elaborato,dettagliato,hanno figliconmaggiori abilità dimentalizzazione,ovvero più alti punteggi nei compiti difalsacredenza
Teorie - 4
• ToM escuola• L’insegnamento consiste nell’interpretazione mentalistica dell’altro (ades.lostudente)che consente laregolazione delcomp.pedagogico
• Questo dato valeanche quando è unbambinoche insegna adunaltrobambino:
• A3½anni il bambinocoordina il proprio comportamento infunzione dell’apprendimentodell’altro
• A5anni collega l’azione dell’insegnamento conlecredenze che l’educatore possiede eformulasulla mente deldiscente
• Ilbambinopuò pensare:Ti insegno una cosa perché credoche tu nonsappia.
Teorie - 4
• ToM ecompetenza sociale• Diversi autori hanno rilevato una relazione positiva tra ToM eCompetenzaSociale valutata dagli insegnanti
• Ilprocesso diattività mentalistica può però anche essere utilizzato conil finedicontrollare,manipolare edominare l’altro.Gli studi sul bullismorappresentano un’evidente testimonianza diquesto fatto
• Questi studi enfatizzano il rapporto tra ToM efunzionamento sociale nella vitaquotidiana più generale,che oggi è oggetto didibattito nella ricerca sullateoria della mente enonhaancora ricevuto univoche risposte
Sviluppo atipico
• Quelli appena visti sono comportamenti che purtroppo sono deficitarinel caso dei disturbi dello spettro autistico
• Queste persone presentano deficitnelle interazioni sociali che spesso sonocompromesse perché
• c’è poco contatto oculare• è difficoltosa l’interpretazione delle espressioni facciali ed è impossibilitatol’inseguimento dello sguardo altrui
Readingthemindintheeyes
Readingthemindintheeyes
Readingthemindintheeyes
• Ilreadingthemindintheeyes è untestincuilapresentazione dei soliocchi consente agli adulti diidentificare uno stato mentale complesso
• «compassionevole»o«pensieroso»(Baron-Cohenetal.,2001)
• È un’attribuzione preliminare diuno stato mentale che nonincludealtri contenuti (peresempio provare compassione alla vistadiunanimale sofferente)mafapur sempre parte(oforse è alla base)dellapiù complessa teoria della mente
Readingthemindintheeyes
• Attenzione:• Nonsono emozioni primarie,riconosciute universalmente
collera paura disgusto
sorpresa felicità tristezza
Secondo Ekman sarebbero 6
Emozioni primarie
• Espressioni facciali ericonoscimento emozioni• Leespressioni delviso che usiamo peresprimere leemozioni sono innateosono apprese?
• Molti dei gesti usati inalcune culturehanno unsignificato opposto inun’altracultura
• Anche leespressioni facciali sono quindi dipendenti dalla cultura?
• Darwinaveva riscontrato che persone appartenenti aculturediversesembravano usare lestesse espressioni facciali perlevarie emozioni
A) E’ arrivato un tuo amico e sei felice
B) Il tuo bambino è morto
C) Sei arrabbiato e pronto a combattere
D) Vedi un maiale morto da molto tempo
Emozioni primarie
• Ekman&Friesen(1967)hanno chiesto ai membri diuna tribù isolatadella PapuaNuovaGuineadiesprimere uncerto sentimento conlamimica facciale
• Che faccia faresti se....
Who’sAfraidofVirginiaWoolf?
• Unbellissimo filmdel1966• Coinvolti dalle dinamiche,cerchiamo dileggere lereazioni emotivenegliocchi degli altri personaggi quando il protagonista hauno scatto d’ira ecompie ungesto eccessivo
• Nel 2002AmiKlin ecolleghi hanno piegato queste sceneall’utilitàscientifica,valutando dovesi fermassero gli occhi dipartecipanti conautismo mentre guardavano il film.
• Hannoscoperto che inmomenti socialmente pregnanti,comequellidescritti,osservavano qualche piccolodettaglio della stanzaslegato daiprotagonisti.Comesegli occhi eil volto nonavessero moltosignificato perloro,bensì il mondo degli oggetti fossecentrale.
Klin et al., 2002
Sviluppo atipico
• Lostesso può dirsi peri bambiniconsviluppo atipico• Questi bambinipresentano deficitnelle interazioni sociali che spesso sonocompromesse perché
• c’è poco contatto oculare• è difficoltosa l’interpretazione delle espressioni facciali ed è impossibilitatol’inseguimento dello sguardo altrui
Movimenti oculari
• Baron-Cohenetal.1995• Gli sperimentatori chiedono ai bambiniconsindrome diautismo diriportareselosguardo (gli occhi)diuna personafosserivolto versodiloro
• Falliscono
Movimenti oculari
• Studiando i movimenti oculari dei bambini,econfrontando quelli dibambiniasviluppo tipico eatipico,è emerso che
• l’esplorazione delle scenesociali è alterata già nell’infanzia• così comedelle facce• è compromessa lapercezione delmovimento biologico
• afronte dialtre situazioni incuilapercezione nonè diversa daquella dei bambiniasviluppo tipico (Klin etal.,2009;Blakeetal.,2003)
• Catturati dalle contingenze dimovimento locali,sembrano perdere lapossibilità diricostruire unsenso globale alla scena.Laddove disolito èpossibile riconoscere anche l’emozione della silhouetteche si muove (unacamminata leggera espensierata,oviceversa affaticata)i bambinicondisturbi dello spettro autistico nonciriescono (Nackaerts etal.,2012).
Movimenti oculari
• Nei volti,il punto incuic’è maggior coincidenza osimultaneità audio-visiva è labocca (comenel battere delle mani delfilmato)
• Diminuita attenzione agli occhi ediminuita abilità nelle azioni einterazioni sociali inseguito nello sviluppo
• Già adueanni questi bambinisono su unbinario diverso dellosviluppo,dovehanno già appreso che lecontingenze fisiche(coincidenza diluce esuoni)sono più salienti rispetto alleinformazioni sociali veicolate dalmovimento biologico
Movimenti oculari
• Inbambiniconsindrome diautismo inetà scolare,lapercezione delmovimento biologico è compromessa
• Manei periodi critici perlosviluppo delcervello eprimache strategiecompensatorie possano stabilirsi,comesi relazionano almovimentobiologico?
Movimenti oculari
• Nei bambinicondisturbi dello spettro autistico,lafissazione sugli occhipuò essere correlata allivello didisabilità sociale:
• minore è lafissazione oculare,maggiore ladisabilità (Jonesetal.,2008).• Queste osservazioni,tuttavia,sono condotte su bambiniche hanno giàqualche annodivita
• Perabbassare l’età distudio,nella speranza ditrovare indicatori precoci eriuscire quindi aintervenire il primapossibile,alcuni ricercatori hannopensato divalutare,inneonati conelevato rischio diautismo familiare,lapredisposizione aprestare attenzione a
• facce stilizzate• facce conocchi visibili il cuisguardo eradiretto orivolto altrove• movimento biologico diuna gallina
Movimenti oculari
• È emerso che• sia lapercentuale diosservazione• sia il numero difissazioni
• è maggiore perlaversione degli stimoli che nonattrae l’attenzione dibambiniasviluppo tipico (DiGiorgioetal.,2016)
• Sitratta diuna primadimostrazione che lacompromissione deimeccanismi diorientamento versogli stimoli socialmente rilevanti sipuò trovare davvero moltoprestonei bambiniconsiderati adaltorischio.