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Magazine per il Destination Marketing in Alto Adige luglio / agosto 2010 02 il mondo in una mano Innovazione & Digitalizzazione. A che punto è l’Alto Adige? In caso di mancato recapito restituire al CPO di Bolzano - Poste Italiane S.P.A. – Spedizione in A.B. – 70% NE/BZ, Tassa Pagata/Taxe Perçue

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Magzine per il Destination Marketing

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Magazine per il Destination Marketing in Alto Adigelugl io  /  agosto  20 1002

il mondo in una manoInnovazione & Digitalizzazione. A che punto è l’Alto Adige?

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25.074download dell'applicazione Alto Adige per iPhone [in 6 mesi]

» mediamente nel mondo un'applicazione viene scaricata 22.000 volte: 5 miliardi di download da AppStore per le 225.000 applicazioni disponibili [dati di giugno 2010]

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25.074 Il fascino del futuro Friedrich Nietzsche non avrebbe potuto definirlo meglio: “Piuttosto che riflettere sul passato, preferisco concentrarmi sul futuro nel quale vorrei vivere”. Anche M02 getta, con il megatrend innovazione, uno sguardo su quel futuro che di fatto è già iniziato. Il cuore della storia di copertina è quindi la “digitalizzazione”: Internet mobile, network, il coinvolgimento dei clienti. I clienti esprimono giudizi, veicolano informazioni, descrizioni, foto e video, o ancora segnalano località e itinerari su cartine e immagini satellitari. Tutto questo si traduce in valutazioni attendibili e racconti scritti in prima persona, immagini e filmati spontanei e “veri” al pari delle cartine interattive. L'iPhone di Apple è senza dubbio un grande successo nel campo dell'hardware. Ma al cuore di questo successo non c'è solo l'aspetto tecnologico. Il vero fascino di questo strumento risiede nella semplicità d'utilizzo e nei piccoli ma geniali soft-ware utilizzabili, le cosiddette applicazioni. Col tempo queste App sono destinate a crescere al di fuori degli apparecchi originari ed andare alla “conquista del mon-do”. Grazie a queste applicazioni Internet mobile è entrato in una nuova dimen-sione, e anche l'Alto Adige ha avuto già modo di trarre benefici da questo mondo. Naturalmente il megatrend innovazione non consiste solo in App e Internet mobile. Abbiamo intervistato i ricercatori del futuro, parlato con esperti di Internet, siamo andati a caccia di progetti innovativi. E abbiamo avuto la conferma: anche l'Alto Adige ha tutte le carte in regola per servirsi di questi nuovi canali.

s o m m a r i o

4 Mailbox 5 Metro MountainChaletObertreyen 6 Monitor Ilmondoinunamano14 Menti L'uomochesussurraallegno16 Marchio IlMadeinAltoAdigetira18 Marketing TuttipazziperJabulani19 Mosaico Nell'occhiodeimedia20 Movimento Lamagiadelleopportunità22 Mercato

Christoph Engl, direttoreSMG

Meditazioni

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mandano le tradizioni dei prodotti della terra. Per gli annunci sui giornali italiani sono state selezionate le sequenze più espressive degli spot televisivi sull’Alto Adige. www.smg.bz.it

VAl GArdEnA ACtIVEUna vacanza su misura

tutte le proposte in un colpo solo. Val Gardena Active è nata dall’esigenza di portare a conoscenza il maggior numero possibile di ospiti l’intera offerta turisti-ca della valle, racchiudendo sotto un uni-co marchio gli operatori delle tre località

Ortisei, Santa Cristina e Selva Gardena che offrono cammi-nate in montagna, osserva-zioni faunistiche ma anche corsi di cucina.Ogni struttura ricettiva, ver-sando la quota associativa, ha l'opportunità di proporre gra-tuitamente ai propri clienti

l'intero programma delle attività.Il progetto consente alle strutture ricetti-ve di fornire un ulteriore servizio agli ospiti, conferendo così valore aggiunto alla loro offerta. Le strutture aderenti a Val Gardena Active hanno inoltre la pos-sibilità di iscrivere i propri ospiti on line.www.valgardena.it

po sostenibile ed innovativo dell’inse-diamento abitativo.“La scelta dei progetti è avvenuta dopo parecchi mesi di ricerca, durante i quali sono state individuate nell’intero arco alpino più di 200 costruzio-ni idonee. Il risultato è un insieme di insediamenti abitativi che simboleggia-no in maniera originale l’abitare alpino”, spiega la direttrice di Merano arte Herta Torggler. La ricerca è stata condotta da esperti di architettura e paesaggio, che hanno scre-mato via via i tantissimi progetti perve-nuti fino a giungere ai 37 esposti.www.kunstmeranoarte.org

CAmPAGnA IntEGrAtA L’Alto Adige 40 volte sui giornali

Corriere della Sera, Repubblica, La Stam-pa. La campagna estiva di annunci sui giornali, al pari dei due spot pubblicitari televisivi, si focalizza su due grandi temi: i prodotti agro-alimentari ed il movimen-to attraverso il paesaggio altoatesino.”La campagna di annunci sui giornali è un rafforzativo di quella televisiva, che andrà avanti per tutto l’anno sulle emit-tenti nazionali”, spiega Greti Ladurner, direttrice del reparto Management di Mercato di SMG. “Utilizzando le stesse situazioni in televisione e sui giornali ot-teniamo un elevato livello di riconoscibi-lità, con il risultato di lanciare, a ridosso delle vacanze estive, una campagna pub-blicitaria integrata di dimensioni mai registrate finora”.Un gruppo di parapendisti che, come uno stormo di uccelli, sorvolano il pae-saggio altoatesino, oppure persone che camminano sulla neve vestiti da orsi po-lari. Madri, padri, figlie e figli che si tra-

dEtECtIVE In ErbACampo Esplora Natura per bambini

dai pipistrelli alle erbe del bosco. Una na-tura altoatesina tutta da scoprire, ascol-tare e gustare: ecco una delle tante offer-te create su misura dai 25 Familienhotels Südtirol per portare le famiglie ospiti a stretto contatto con la natura.Una di questa è il “Campo Esplora Natu-ra”, che offre ai piccoli ospiti – ma anche ai grandi – l’opportunità di andare alla

scoperta della natura accompagnati da gui-de esperte. Per tre giorni alla setti-mana i partecipanti diventano investigato-ri della natura affron-tando i temi “Selva e Acqua”, “Vita nottur-na” e “Natura da mor-dere”. Esperti e assi-

stenti d’infanzia diplomati sveleranno perché i pipistrelli non vanno mai a sbat-tere, quali erbe del bosco sono comme-stibili, quali cortecce sono più morbide, che faccia hanno gli insetti acquatici vi-sti con la lente d’ingrandimento e chi produce il latte. Al termine di ogni setti-mana tutti i detective in erba ricevono il diploma di esploratore della natura. www.familienhotels.com

AbItArE lE AlPI Mostra itinerante di Merano arte

l'architettura vista da vicino. Fino al 12 settembre 2010 Merano arte, in collabo-razione con la Fondazione dell’Ordine degli architetti di Bolzano, propone la mostra “Abitare le Alpi”.In esposizione diversi progetti che ri-spettano le peculiarità del territorio alpi-no e pongono attenzione ad uno svilup-

Obiettivo riconoscibilità: la campagna italiana di annunci utilizza scene dello spot televisivo

Un laboratorio nel bosco: grazie al Campo i bambini scoprono il fascino della natura

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Mailbox

Acqua”, “Vita nottur

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Duranteilavoridiristrutturazioneivolumioriginarisonostatisvuotatiepoidotatidellepiùmodernetecnologie;quindi,oppor-tunamenterestaurati,sonostatirimessiitettieirivestimenti.Ilmasodisponediungrandesoggiornoconcaminetto,unavec-chiastubeconstufa,biosaunaconspaziorelax,cucinahightech,trestanzedalettoconbagno,tvsatellitareeimpiantosoundsy-stem,terrazzaegiardino.Puòospitarefinoa10personeesiaffit-tapersoggiornibreviosettimanali.www.chaletobertreyen.com

Un antico maso,con300annidistoriaallespalleeprotettodalleBelleArti,èstatotrasformatoinunMountainChaletriccodistileecharmesenzaintaccarel’animadellacasa.

Committente........................................... Peterschifferegger,BrunicoArchitetti............................................................ bergundtalsrl,Brunicolocalità.......................Michlreisspeikboden-Campotures,1400mSuperficie abitativa netta.......................................................187,27m²Inaugurazione...................................................................... giugno2009

Opera:MountainChaletObertreyenl A S C h E d A

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Metro

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tracinqueanniInternetmobilesorpasseràicollegamentiwebtradizionalisupc.Ilveromotivodiquestatendenza?Ladigitalizzazionepuòcostarepocoonullaagliutenti.

Il mOndO In UnA mAnO

Testi:Maria Cristina De PaoliIllustrazioni: Julia Pfaller eLukas Nagler

Monitor

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mettetevi al collo la centralina riceven-te, posizionate gli auricolari e partite. Chi visita i giardini di Castel Sanssouci a Potsdam non ha bisogno né di una cartina topografica né di una signora attempata che vi guida dall’Ehrenhof fino alla grande fontana, tenendo alto un ombrellino o sventolando con vee-menza una bandierina. All'interno di Castel Sanssouci infatti gli ospiti ven-gono guidati da un’attrazione all’altra via satellite, ovvero tramite un compu-ter tascabile con tecnologia GPS. Sullo

schermo appare una piantina che indi-ca il percorso da seguire, mentre un led lampeggiante mostra la posizione del momento: insomma, non ci si può per-dere. Ad ogni stazione parte automati-camente nelle cuffie il testo esplicativo, e se volete fare una pausa basta premere il tasto “Caffetteria”.

Esploratori digitali

Quello che già da anni accade a Potsdam è stato nel frattempo imitato da altre città.

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cile da usare, dotato di un design accatti-vante, è provvisto non solo di uno scher-mo luminoso e multitouch oppure di connessioni 3G e Wi-Fi rapide e senza fili, ma soprattutto di una straordinaria vita interiore. A cominciare dalle appli-cazioni, vere e proprie finestre virtuali su un mondo reale.

“Nell’Apple Store si trovano attual-mente 225.000 diverse applicazioni, al-cune delle quali sono scaricabili gratui-tamente”, dice Marco Pappalardo. L’of-ferta spazia dalla stravagante bilancia idrostatica agli orari dei treni, dagli elen-chi telefonici alle guide turistiche, dai servizi di informazione ad ogni sorta di portale aziendale. Dentro ci sono anche tutte le guide di Lonely Planet e l’edizio-ne quotidiana del New York Times, non-ché l’applicazione Shazam che ricono-sce in tempo reale le canzoni trasmesse dalla radio; con RTL Pole Position si “as-siste” in diretta alle gare di Formula 1, mentre con Shopper è possibile compi-lare una perfetta lista per la spesa.

l’importanza della localizzazione

Ma gli smartphone possono fare ben al-tro ancora: “Sono in grado di localizzare la posizione, e questo è un grande van-

taggio – afferma Pappalardo – in quanto questa funzione con-sente non solo di sapere sempre dove ci si trova oppure di rin-tracciare facilmente l’auto nel parcheggio, ma anche di trovare quello che interessa di più. Mi spiego: se mi trovo a Bolzano, il mio telefono mi elencherà auto-maticamente le attrazioni, i ri-storanti e gli eventi del capoluo-go, facendomi risparmiare tem-po nella ricerca”.

Basta quindi con ore di navi-gazione e di ricerca sul compu-ter. “Il comportamento dei con-sumatori è diverso, a seconda se essi sono a casa davanti al desk-top o in giro con il cellulare. Ecco perché ogni argomento ha una propria applicazione: per facili-tare l’utilizzo ai navigatori”.

A proposito di internauti: i nuovi telefoni cellulari sono an-che parte in causa nel boom dei cosiddetti social networks.

Chi vuole scoprire Vienna, gustare i “Biergärten” di Monaco o godersi il Fe-stival of Lights di Berlino, deve pro-curarsi un “esploratore” digitale. Gli ap-parecchi si chiamano iGuide, cruso o Merian Scout Navigator, pesano meno di 200 grammi, possono essere noleggiati con pochi soldi o acquistati a caro prez-zo, sono più maneggevoli di qualsiasi altra guida turistica in commercio, riesce ad usarli anche un bambino, usano il GPS e, nelle versioni più high tech, sono anche in grado di elaborare itinerari su misura.

Per i tour individuali comunque esi-ste un dispositivo portatile già molto dif-fuso: lo smartphone, che rappresenta un’opportunità per il turismo moderno nonché il futuro di un mondo sempre più digitalizzato. “Tra cinque anni l'Internet mobile sorpasserà i tradizio-nali accessi fissi alla rete”, profetizza il guru americano del web Jakob Nielsen. Uno scenario che pure il recente studio di Morgan Stanley ha condiviso, corre-dandolo anche di cifre. Secondo il ricer-catore di mercato newyorchese, oggi nel mondo ci sono 1400 milioni di persone che si collegano a Internet tramite com-puter e altri 1000 milioni che navigano regolarmente col telefono. Un rapporto

destinato a cambiare da qui al 2015. Mentre infatti il numero degli utilizzato-ri di Internet mobile sfonderà il muro dei 2000 milioni, i navigatori tradizionali non andranno oltre i 1600 milioni di po-stazioni.

Il boom dei dati mobili

L’era del traffico dati su reti mobili è or-mai scoccata, e porterà con sé cambia-menti epocali “sia nella società che nell’economia”, dice il direttore di Sinfo-net Marco Pappalardo mentre tira fuori dalla tasca il suo iPhone. Questo smart-phone di culto è stato già venduto in 85 milioni di esemplari, e l’isteria globale scatenata dall’arrivo sul mercato del fra-tello più grande iPad lascia supporre che anche l’ultima creatura marchiata Apple sia destinata a diventare un successo.

Con l’invenzione dell’iPhone i cervel-li californiani di Cupertino non hanno solo sbaragliato la concorrenza, ma han-no anche riscritto le regole del mercato, afferma il ricercatore di tendenze e futu-rologo tedesco Andreas Steinle (vedere intervista a pagina 11). E bastano un paio di delicati “sfioramenti” o digitare qual-che tasto per capire che cosa intende. Infatti questo cellulare intelligente e fa-

Un’appl icazioneper   i  Mercatini

9600strutturericettive,1600ristoranti,mani-festazioni,ininvernounbollettinodellanevesempreaggiornato,consigliperescursionievi-siteinestate:eccoicontenutiprincipalidellanuovaapplicazionededicataall’AltoAdige,danovembre2009reperibilenegliAppstore.“Finoraèstatascaricataben25.000volte–in-formaildirettoredisinfonet,MarcoPappalardo–einestatelostessoprodottosaràfornitoan-chedaAndroid”.Ladittasinfonetstalavorandoattualmenteadaltritreprogetti.Entrol’annodovrebbenascereun’applicazionededicataaiMercatinidiNataledell’AltoAdige,edun’altraperl’interaoffertaditrekkinginAltoAdige.“Laparticolaritàrisiedeinunasortaditimbrovirtuale,chevieneappostoquandoilproprieta-riodelcellulareedilsuoapparecchioraggiungo-nolacima”.Incantierec’èancheun’applicazio-neperl’altagastronomiaconl’elencodituttiiristoranticonvalutazione.

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Ormai è solo questione di tempo, ma prima o poi accadrà che il cliente medio cercherà un ristorante non più sulle gui-de ma sul telefonino, che i modaioli an-dranno a caccia di occasioni con il cellu-lare o ancora che gli impiegati pagheran-no il caffé della pausa mattutina con il loro smartphone. E se quest’ultimo sce-nario vi sembra troppo futurista, sappia-te che con Starbucks è già possibile. I ricercatori di tendenze sono altresì con-vinti che, parallelamente ai consumato-ri, anche il marketing scoprirà il mondo digitale in generale e le applicazioni in particolare, che rendono possibile la co-siddetta “pubblicità on demand”. Ovve-ro, chi si installa l’icona di una marca come applicazione, lo fa volontariamen-te ed è lui a cercare negozi e marchi, e non il contrario.

“Lo sviluppo a cui stiamo assistendo si può ricondurre a vari motivi”, afferma Michael Konitzer dell’agenzia Internet Ray Sono di Monaco. I principali sono tre: “Per prima cosa lo spazio di memo-ria per informazioni digitali raddoppia ogni anno e mezzo. In secondo luogo la trasmissione di grandi quantità di dati, grazie ai massicci investimenti, è diven-tata molto più agevole. Infine, abbiamo capito che la digitalizzazione può costa-re poco o niente. E questa è una grande motivazione”.

“La raggiungibilità ad ogni ora è di-ventata fondamentale nel mondo di Fa-cebook, Twitter o MySpace”, conferma il direttore di Sinfonet Marco Pappalardo. Quale portata futura potrà avere il feno-meno delle community, lo si può intuire osservando alcune situazioni attuali. Ba-sti pensare ad esempio che un grande marchio come Ferrero, nella pubblicità della Nutella, non rinvia più alla propria homepage bensì solo all’indirizzo della propria community di appassionati del prodotto.

All'inseguimento di Apple

Apple ha indicato la via, adesso tocca agli altri recuperare il terreno perduto. In te-sta al gruppone che insegue Steve Jobs e “le sue mele” ci sono aziende come An-droid, Nokia o RIM. “A questo punto di-venta importante che anche gli altri set-tori siano consapevoli dei nuovi svilup-pi”, afferma Pappalardo. Chi non vuole stare in panchina, deve imparare a gioca-re bene nel campo digitale, ed essere pre-sente laddove i consumatori lo cercano.

Free   soFtware  nel  tUrisMo

AmetàmarzoiltIsinnovationparkePeerinternetsolutionshannopresentato“mi-xare”.sitrattadiunfreesoftwaresviluppatoinAltoAdigeperl’AltoAdige,ingradodiforniremaggioriinformazionisulterritorioaescursionisti,bikerescialpinisti,intemporealeesfruttandolatecnologiagPs.Eccocomefunzionaunosmartphonesucuièstatoinstallatoilsoftware“mixare”:sipuntailtelefoninoversoilpaesaggiocomesesivolessescattareunafotoedilpro-grammainseriscesull’immagineinformazioniaggiuntivescaricatedaInternet,comeadesempioilnomedellemontagnemaanchequellidilaghi,localitàecastelli.L’ap-plicazioneforniscealtresìinformazionisualberghi,ristorantienegozi.Almomento“mixare”funzionasolosusmartphonecheutilizzanoilsistemaoperativoAndroid,masecondoPeerinternetsolutionsèsolounaquestioneditempoedirichieste,epoilacomunitàdelfreesoftwarerenderàpossibilel’installazionedi“mixare”anchesuiPhoneocellulariNokia.http://download.peer.biz/mixare

non importa se si cerca un ristorante o un negozio: ciò che conta è che le informazioni possano arrivare al cliente nel momento in cui ne ha bisogno

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Le nuove tecnologie forniscono i presup-posti per uno stretto contatto tra produt-tori e consumatori, ed in prima fila ci sono gli smartphone, che consentono ai consumatori non solo di essere raggiun-gibili in qualunque momento, ma anche di avere il mondo a portata di schermo. Per comunicare, informarsi, fare shop-ping comparando i prezzi, per giocare o per reclamare.

Fuori dal gioco rimarranno quelle aziende che non si aprono alla nuova re-altà, non accettano critiche, evitano i con-tatti e soprattutto non si fanno trovare al posto giusto al momento giusto. (mdp)

Adesso tocca al cliente.Peressereinnovativibisognapensaretrasversale,assiemeaglialtrieguardandooltre.Conlenuovetecnologieilclientediventaunacomponentedecisiona-lenelprocessodiinnovazione.Leaziendechenonaccettanolanuovarealtàrimarrannofuoridalgioco.

"Se io avessi chiesto alle persone cosa avrebbero voluto, mi avrebbero risposto: cavalli più veloci”.

Oggi noi sorridiamo della citazione di Henry Ford, ma quell’affermazione è comunque esemplificativa dell’atteggia-mento umano: i contemporanei di Ford non potevano neanche immaginare cosa fosse un’automobile, però sentivano il bisogno di andare più veloci. In fin dei conti è così anche oggi, spiega il ricerca-tore di tendenze e futurologo tedesco Andreas Steinle.

La gente non riesce sempre a spiega-re ciò che vuole, ma è senz’altro in grado

di esprimere i propri bisogni; è sufficien-te darle ascolto. Ma bisogna farlo più at-tentamente di quanto non si facesse fino a qualche anno fa, in quanto son finiti i tempi in cui i consumatori si facevano guidare verso un prodotto.

Oggi c’è l’esigenza di nuove forme di integrazione del cliente, e si sente un gran parlare di “orientamento fattivo del cliente”, “Open Innovation” o “Co-Crea-tion”. Anche multinazionali come Proc-ter & Gamble o Nestlé sembrano aver imparato la lezione, se è vero che tante loro innovazioni arrivano dall’esterno, da intendersi qui come clientela.

Abitudini di utilizzo dei media

Abitudinidiutilizzodeimedia:dalsemplice"rilassatieconsuma"alweb2.0incuisiècoinvoltiattivamente,finoall'immersionetotalenelmondovirtuale.Conil4.0,ilcosiddetto"Webofthings",glielementientranoincomunicazioneeinfine,conilweb5.0,Internetèdapper-tutto,leinformazionisonoovunque,talvoltaancheall'internodelpropriocorpo.

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Search Crowdsourcing Smart search Geospatial web Neuro web interfaces

Radio Podcast Holo tv & gaming Connected space 5ense immersion

Social networks Virtual worlds Augmented googles Claytronics

Wiki Smart av exploration Ai agents Artificial brain

Virals Mmorpg Ultra local networks Real world avatars

Social commerce Virtual shopping Cloud computing Neurobots

Auctions Smart advertising Voice processing Natural language process.

Widgets Console Wearable technology Neuro enhancement

Gaming Mobile community Eyechip

Gesture control Tactile interface

Face recognition

Fullbody prosthesis

Object recognition

Voiceless communication

Shy tech

Brainwave control

Human 2.0

Print Weblog Semantic web Print plus Active contact lense

Fonte:www.trendone.de|giugno2010

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Monitor

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“C'è bisogno anche di tipi strani”.Intervistaalricercatorediten-denzeefuturologoAndreassteinle,amministratoredelegatodelloZukunftsinstitutdiKelkheim.

Andreas Steinle, cominciamo con una domanda fon-damentale. Cos'è una innovazione? Andreas Steinle: Da un punto di vi-sta scientifico, si intende per inno-vazione tutto quello che si dif-ferenzia dall'abi-tuale. Per il mer-cato l'innovazio-ne è invece qualcosa di nuo-vo, che funziona e viene accettato dal mercato stes-

so, a prescindere dal fatto che si tratti di un prodotto, di un processo o di un ser-vizio. Comunque le innovazioni non hanno tutte la stessa portata, e si fa di-stinzione tra innovazioni incrementali, che rappresentano semplicemente uno sviluppo del prodotto, e le cosiddette innovazioni radicali, che rompono con il passato. Un nuovo gusto di yogurt po-trà essere innovativo, ma sarà notato re-lativamente. Con il suo iPhone invece Apple ha riscritto le regole del mercato.

E cosa non è innovazione?Un'idea da sola non basta per dare vita ad un'innovazione. Ci sono migliaia di innovazioni che si sono rivelate un flop, perché nessuno ne aveva bisogno. Crea-re qualcosa di nuovo solo per la voglia di novità non ha senso. Alle volte può invece essere più innovativo tralasciare qualcosa. Pensiamo sempre a Apple, la cui intera produzione può stare su un tavolo, mentre per altre aziende ci vor-rebbero interi capannoni per sistemare i loro cataloghi di prodotti.

Che valore ha l'innovazione in un periodo di crisi economica?L'innovazione è l'unico vantaggio con-correnziale che gli Stati industrializzati dell'Occidente hanno nei confronti dei

Paesi a basso reddito. Poiché non potre-mo mai essere meno cari dei concorren-ti dell'Est, dobbiamo essere più veloci. Una volta si poteva puntare sul tema della qualità, adesso nemmeno questo è più possibile, perché la qualità si può trovare ovunque. Ecco allora che l'inno-vazione è diventata il vero ossigeno per la nostra economia.

Come e dove si produce innovazione?Laddove si incontrano mondi e prospet-tive diverse, dove il biologo si confronta con il chimico e il Controller discute con il Marketing Manager.

ma anche là, dove l'azienda si confronta con i propri clienti. Pensiamo alla Procter & Gamble, in cui oggi il 50% di tutte le in-novazioni arriva dall'esterno, ovvero dai consumatori.Qui affrontiamo una grande tematica. La questione è: come possono le impre-se aprirsi per sfruttare le conoscenze dei loro clienti ma anche il know how dei fornitori e le esperienze dei dipen-denti e dei loro familiari, come è suc-cesso per esempio da IBM? In teoria chiunque è in grado di fornire impulsi, tuttavia è necessaria una certa sistema-ticità per sfruttare questi input. Oltre a ciò, ci sono alcuni espedienti. Per una ditta ad esempio sarà importante che non tutti i collaboratori provengano dal settore, in quanto è utile che ci siano anche un paio di persone eccentriche. Così come bisogna guardare al di fuori del proprio cortile.

Quanto tempo e quanto denaro deve inve-stire nell'innovazione una piccola-media impresa?Per rimanere concorrenziale, una mul-tinazionale chimica non può far altro che investire milioni nella ricerca. Un albergo con 100 posti letto invece non ne ha bisogno. Ad ogni modo l'innova-zione non è solo questione di soldi o di dimensioni aziendali, quanto di ade-guato tempismo e soprattutto di cultu-ra. Grande o piccolo, infatti, non fa dif-

ferenza: il processo di innovazione risie-de sempre nel management. Presso IBM consiste in oltre 100 persone, in un'azienda familiare invece è il capo in prima persona a doversi fare carico dell'innovazione. Anche se sarebbe bene che si aprisse ai suoi collaboratori, concedendo loro la necessaria libertà d'azione. Giusto per fare un esempio: i dipendenti di Google possono utilizzare fino al 15% del loro orario di lavoro per dedicarsi a idee e progetti privati.

Che ruolo giocherà in futuro la digitalizza-zione nel processo di innovazione? Internet ha abbattuto in maniera mas-siccia i costi per la cooperazione, dando vita a svariate forme di intelligenza col-lettiva. Esistono già tante aziende che utilizzano questa opportunità e, ad esempio, quando vogliono sviluppare nuovi prodotti, si rivolgono direttamen-te ai membri del loro fan club su Face-book.

A n d r e A s s t e i n l e

Diplomatoingestionedellacomunica-zioneeamministratoredelegatodelloZukunftsinstitut(Istitutodiricercadelfuturo)diKelkheim(Francoforte),doveinqualitàdiresponsabiledelsettoreConsultingfornisceconsulenzaaclientinazionaliedesterirelativamenteaipro-cessidistrategiaedinnovazione.LoZukunftsinstitutèstatofondatonel1998edasubitohaincisoprofondamen-tesullaricercadelletendenzeedelfutu-roingermania.oggil'istitutovienecon-siderato,inentrambiisettoridiricerca,unodeipiùinfluentithink-tankintuttaEuropa.Laricercadelletendenzeconsi-stenell'analisi,nelladocumentazioneenellaspiegazionedeiprocessidimut-amentonelsettoredell'economia.Lari-cercadelfuturosioccupaprincipalmentedirappresentareecomprendereipossi-biliscenarifuturi.

(mdp)

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energetico Produrre in casa il proprio fabbisogno

IlBoutique-Hotel“stadthalle”diViennaèilprimoalbergoalmondoaemissionezero.Ciòsignificacheriesceaprodurre,grazieallosfruttamentodipompedica-lore,impiantifotovoltaici,pannellisolarietreturbineeoliche,tantaenergiaquan-taneconsuma.Completamenterinnova-to,l'albergodiMichaelaReittererdispo-nedi81stanze,trentottodellequalisitrovanonellanuovaalaaemissionezero.www.hotelstadthalle.at

GenerosoUn intero paese come albergo

Ilpaesinoabruzzesesantostefanodisessanioeraunodeitantiesempidigra-dualespopolamentofinoaquandoDa-nieleKihlgren,figliodiindustrialimilane-si,decisediacquistarelametàdegliedi-ficitrasformandoilborgomedioevalenell'Hotelsextantio:32cameresparpa-gliateindiversipalazzirestauraticonamore,semplici,autentici.Kihlgrenhaimpostoildivietodinuovecostruzioni.C'èunedificio-reception,sononatipostidilavoroegliospitigradi-scono,perchécapisconochequisièrea-lizzatounprogettoculturale.L'ideadelclassicoresortsiètrasformatanell'inno-vativoconcettodi“albergodiffuso”.www.sextantio.it

Alto Adige in rete.Novealtoatesinisudiecidispongonogiàoggidiunaccessoalwebtramitelacosiddettabandalarga.IngrandecrescitaalmomentolatelefoniatramiteInternet.

Per avere Internet veloce si può scegliere tra varie tecnologie: oltre alla classica connessione ADSL, che utilizza la linea telefonica, è possibile accedere tramite fibre ottiche, radio o satellite. Con tre grandi gare d'appalto negli ultimi anni, la Provincia di Bolzano ha incentivato la diffusione della banda larga in Alto Adi-ge. Nel 2008 e nel 2009 si è lavorato so-prattutto alla soluzione radio (wireless), con il consorzio di imprese Broadband 44+ che ha installato questa tecnologia in 65 comuni non raggiunti dalla rete ADSL consentendo così a 5000 nuove aziende e famiglie di accedere a Internet tramite la banda larga.L'offerta è destinata in futuro ad essere ulteriormente migliorata, ad esempio tra-mite l'ampliamento della rete provinciale di fibre ottiche e il passaggio all'ADSL di altre centraline telefoniche di Telecom Italia. Sullo slancio della tecnologia a banda larga, in Alto Adige sta vivendo un grande momento di crescita la conve-niente telefonia tramite Internet (VoIP).“Che la telefonia VoIP sia sempre più ri-chiesta, lo dimostrano i nostri recenti fatturati di vendita”, spiega Peter Nagler, direttore di Raiffeisen OnLine (ROL),

l'azienda di servizi Internet e applicativi con il maggior numero di clienti in Alto Adige: “Nel 2009 il numero dei nostri clienti VoIP è praticamente raddoppiato”.

la tV digitale

Il 28 ottobre del 2009, con l'addio di Bol-zano alla tecnologia analogica, per l'Al-to Adige è iniziata l'era della televisione digitale. L'operazione di conversione si è conclusa a livello provinciale l'11 no-vembre, con l'arrivo del digitale in val d'Isarco. Allo stato attuale il 98% degli altoatesini possiede un televisore digi-tale, a significare che tutti coloro che avevano una tv analogica sono passati al digitale terrestre.La RAS (Radiotelevisione Azienda Spe-ciale) ha digitalizzato complessivamen-te 226 impianti di trasmissione rag-giungendo così il 99,6% della popolazio-ne altoatesina. Nel circondario di Bolzano si possono ricevere fino a 155 canali di digitale terrestre. Circa il 50% delle famiglie possiede un televisore a grande schermo (più di 30 pollici), men-tre il 40% detiene in casa un secondo apparecchio.

Uno sguardo oltre i confini

Collegate via radio: negli ultimi due anni5.000 aziende e famiglie altoatesine sono state

dotate di un accesso a Internet a banda larga

(mdp)

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ConfortevoleAppartamenti con servizi alberghieri

IresidencesFalkensteiner“edel:weiss”rap-presentanounhighlightarchitettoniconelleAlpidellaCarinzia.Progettatedalcelebrear-chitettoaltoatesinoMatteothun,leduetor-rihannolaformadiunapignaesiintegranobenenelloscenarionaturaledelcomprenso-rioKatschberg.I64appartamenti,realizzatiin4diversegrandezze,offronoilcosiddetto“serviciertesWohnen”,ovverol'abitareconiserviziaportatadimano.Iproprietaridiunappartamento“edel:weiss”possonousufrui-reditantiservizidelvicinoHotelCristallo,sempredelgruppoFalkensteiner,chevannodalristoranteallapulizia,dalwellness&spafinoall'assistenzadeibambini.www.edelweiss-residences.com

FrescoI sandwich più buoni e più cari del mondo

“PretAManger”(comunementechiamata“Pret”)èunacatenainglesediristorazioneveloce,icuipuntivenditarientranonellaca-tegoriadeifastfood.L'aziendaèstatafonda-tanel1986aLondraenel2001hacedutoil33%dellaproprietàaMcDonald's.Lacatenadiristorazionesivantadiprodurrepaninifreschiesenzaconservanti.tuttiiprodottivengonofattiilgiornostessodellamessainvenditainunacucinainternaalpuntovendi-taonelleimmediatevicinanze.Afinegiorna-talamerceinvendutavieneraccoltadall'associazionecaritativa“tafeln”econ-segnataapersonebiso-gnose.Paragonatiadaltremarchedisand-wich,iprezzidiPretsonorelativamentealti.www.pret.com

Maneggevolela guida mobile

Almomentosonogià42le“Cityguides”diMarcoPolodisponibilicomeApp.Cosìcomele“LonelyPlanettravelguides”.L'Appdellavastacommunitytripwolf,cheutilizzaancheicontenutidiMairDumont,èpersinoscari-cabilegratuitamente.Eancora:ildiffusissi-moservizioperviaggiatoristatunitenseAAA

(“tripleA”),paragonabilealnostroACI,haresodisponibilisuretemobileisuoiserviziagliassociati(traino,piantine,alberghi,ecc.).Insomma,seimpresecosìriccheditradizio-nemettonoadisposizioneiserviziinappli-cazionidigitali,significacheèinattounatendenzainarrestabile.

Furbo Più si è, meno si paga

Neglistatiunitipiccoleegrandimarchestannoutilizzandoisocialnetworkperven-deremerceaprezzimoltoscontatimaco-munqueredditizi.Ilprincipioèsemplice:loscontopiùaltovieneconcessoquandouncertonumerodipersone,determinatoinpre-cedenza,sidichiaradispostoall'acquisto.Aquestopuntochièinteressatocontatteràpiùpersonepossibili–tramiteFacebook,twitter,sMsoe-mail–perraggiungereilnumerodiacquirentinecessariperaveredirittoallosconto.Perledittenonc'èalcunrischio:senontrovanoilnumerominimodicompratori,lavenditanonhaluogo.

Avveniristicorivoluzione nel settore mediatico

LapiùrecenteinvenzionediApple,l'iPad,unasortadiaccessoaInternetdaldivanodicasa,indicaaigiornalicartaceilanuovastra-dadaseguireperdiffondereinformazioni.Proprioquelleriviste,infatti,chehannonel-letantefotoeneitestielaboraticoncurailoropuntidiforza,perlaprimavoltaposso-

no–grazieallatecnicadigitale–offrirecontenutiinformatridimensionaleesuschermigrandiebrillanti.Eaprezziin-ferioriaquellidell'edicola.unesempioarrivadagliusAconilmagazine“Wired”.www.youtube.com > cerca: "wired magazine on iPad"

UtileInternet mobile e la realtà ampliata

Layarèun'applicazionecreatadaAndroidappartenenteallacategoria“realtàamplia-ta”(AugmentedReality),chegrazieaidatisullaposizionefornitidaltelefoninocon-sentediscaricaredaInternetinformazioniaggiuntive,chevengonovisualizzatesulloschermo.seadesempiovediamounacasainvendita,conLayarèpossibileotteneresubitoinformazionisullagrandezza,sulprezzoesull'agenziaimmobiliare.www.layar.com (bp)

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Menti

Stefan rubner accanto al suomateriale preferito:

"Il legno vive,respira, lavora"

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non sembra proprio uno che, quando nes-suno lo guarda, abbraccia gli alberi. Stefan Rubner, presidente della Rubner Holding, indossa un vestito chiaro e scarpe lucide. La cosa però non gli impe-disce, quando non ha una sedia a portata di mano, di accomodarsi su un tronco d’albero. Uno dei tanti che aspettano, nel cortile della fabbrica Rubner Haus di Chienes, di diventare una trave. O il tela-io di una finestra. Già, perché il lavoro di Stefan Rubner è questo: trasformare gli alberi in legno. E per lui il legno è il ma-teriale con cui si fanno le case.

La Rubner Haus SpA è solo una delle 28 ditte presiedute dall’imprenditore 38enne, ma rappresenta il fulcro dell’impero di famiglia. L’azienda è stata fondata nel 1926 dal nonno di Stefan

l'uomo che sussurra al legno.stefanRubner,patrondellaRubnerHolding,adireilverovolevafareilveterinario.Manel2004èstatocostrettoaprendereinmanolesortidell’azienda.Ritrattodiunuomocheamaillegnoesaquantosiabelloeconfortevoleabitarci.

Testi:Kristina DeppeFoto:Max Lautenschläger

Rubner, Josef, che a Chienes mise in pie-di una segheria. Anche oggi, tutto som-mato, i Rubner si occupano della lavora-zione del legno: dalla filiale più meridio-nale, la Holzbau Sud di Calitri in Campania, fino a quella più settentrio-nale di Magdeburgo, sede della germani-ca Leimbinder-Fabrik Nordlam.

A Chienes, in Val Pusteria, si produ-cono porte CasaClima e abitazioni in le-gno che praticamente sono da consider-are esse stesse CaseClima. Questo per-ché tutte le recenti creazioni, tra cui “Heidis”, la casa unifamiliare progettata dal noto architetto altoatesino Matteo Thun – rispettano le rigide direttive in materia di efficienza energetica. Un aspetto, quest’ultimo, di grande impor-tanza per Stefan Rubner. Malgrado il ta-glio di alberi sia di fatto una componente essenziale della sua attività, la natura ed i boschi gli stanno molto a cuore.

“Quando vado a passeggiare nel bosco, ritorno immediatamente alla mia infanzia”. Anche se bisogna dire che, du-rante la settimana, gli riesce difficile ve-dere gli alberi come organismi viventi piuttosto che come materiale da lavora-re. Il bosco diventa uno spazio vitale nel fine settimana, quando ci va per ricari-carsi, per respirare a pieni polmoni.“Solo adesso comincio ad essere consa-pevole di quanto mi abbiano insegnato mio padre ed i miei zii”. Stefan Rubner, che a Rosenheim ha studiato Economia forestale, da giovane voleva fare il veteri-nario. O magari l’archeologo. Invece in casa Rubner è successo quello che capi-ta spesso nelle aziende a conduzione familiare: come dice il proverbio, la mela non cade mai molto lontano dall’albero.

le  v irtù  del   legno

Illegnohalacapacitàdiassorbireneiporiacquaovaporeacqueo,immagazzi-narloequindirilasciarloquandol’ariadiventapiùsecca.Affinchéquestapro-prietàvengaconservata,illegnodeveesseretrattatoesclusivamenteconver-nicichenonoccludonoipori.Inquestamanieraillegnogarantisceunclimain-ternoaccettabile.L’agenziaCasaClimadiBolzanoesaminaecertificalecaseal-toatesineinbasealloroconsumodienergia.Ilfabbisognoenergeticopiùbassoappartienealla“CasaClimaoro”,checonsumamenodi10Kwhpermetroquadroall’anno–pariadunlitrodiga-soliodariscaldamento–evieneappun-tochiamata“casadaunlitro”.

“Diligenza, umiltà e dedizione”: ecco le virtù dei suoi predecessori. E quando nel 2004, nel giro di nove mesi, tutti e tre i fondatori della Rubner SpA muoiono, viene fatto appello alle virtù familiari sue e dei suoi cugini. “In quel momento la parola “famiglia” ha assunto per me un altro significato, e siamo riusciti a mantenere l’azienda unita”. Non solo: i dipendenti sembrano avere un senso di attaccamento non solo verso l’azienda, ma anche verso la famiglia. O quanto meno parlano tutti con la stessa passio-ne del legno. Ogni anno vengono prodot-te circa 450 case targate Rubner, e alme-no un paio di queste sono case per di-pendenti.

"Fino agli anni Ottanta in pochi avevano notato che, nel resto d’Italia, in estate la gente mori-va di caldo, chiusa in case di ce-mento bollenti. Solo allora le case in legno hanno conosciuto il loro rinascimento".

“Vive, respira, lavora”: con questi verbi Stefan Rubner cerca di spiegare le parti-colarità del suo materiale preferito. Il le-gno regola il clima delle case e le rende confortevoli. “Quando l’uomo ha impara-to a tagliare alberi, ha iniziato anche a co-struire case in legno”. Un materiale ricco di virtù. “Radicamento, stabilità, capacità di andare verso il basso e al contempo puntare sempre più in alto: tutto questo è meraviglioso”. Stefan Rubner scaccia dai pantaloni una scheggia di legno, e non si capisce se in quel momento sta pensando ad alberi o a persone. O forse per un Rub-ner in fin dei conti è la stessa cosa.

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Piccole quantità: la gran parte dei prodotti alimentari al-toatesini richiede un grosso dispendio produttivo. Pren-diamo il settore caseario: mediamente un contadino non possiede più di dieci mucche. Il latte viene raccolto in tutto l'Alto Adige e consegnato entro 24 ore ai caseifici

Marchio

Pur avendo i prodotti altoatesini il loro bel daffare per farsi valere sul mercato di casa, bisogna dire che i ristoratori no-strani badano molto alla qualità dei pro-dotti che utilizzano nelle loro aziende, e quindi si rivolgono assiduamente alla produzione locale.

Tutto questo è confermato da uno studio della Camera di Commercio di Bolzano, che ha analizzato l’importanza dei prodotti alimentari altoatesini nel settore della ristorazione locale. Nell’au-tunno del 2009 è stato intervistato un campione rappresentativo di 277 azien-de; l’inchiesta tendeva da una parte a co-noscere il giudizio dei ristoratori altoate-sini sull’utilizzo di prodotti locali con il marchio di qualità e provenienza, e dall’altra a stabilire la quota di mercato di questi prodotti.

Il fatto che i ristoratori altoatesini uti-lizzino preferibilmente generi alimenta-ri "Made in South Tyrol", non significa automaticamente che questi prodotti portino impresso il marchio “Qualità Alto Adige” e simili. Anzi, la ricerca porta

alla conclusione che per i ristoratori la distinzione tra prodotti con il marchio di qualità e prodotti senza marchio non è affatto una priorità (vedere box nella pa-gina a fianco). Ad ogni modo, c’è un 20% di ristoratori convinto che i generi ali-mentari con il sigillo di qualità e prove-nienza siano migliori di quelli sprovvisti del marchio “Alto Adige”.

Filiera corta e qualità sempre sotto controllo

La fiducia verso i prodotti di marca si nota soprattutto nel settore caseario, dove si utilizzano – a sentire gli impren-ditori – nove prodotti su dieci con il mar-chio “Qualità Alto Adige”. Questo dato non deve sorprendere più di tanto, in quanto proprio nei settori latte, yogurt, formaggio ecc. la percentuale di prodotti marchiati “Alto Adige” è molto alta.

Se però pensiamo che proprio nel set-tore dei latticini esiste una forte concor-renza con le regioni vicine, è allora evi-dente che in questo caso entra in gioco

Il made in Alto Adige tira.Perlaprimavoltaunostudioasserisceconcer-tezzacheiristoratorialtoatesiniutilizzanospessoevolentieriiprodottilocali.Anchesetuttavianonsonoancoradispostiapagarlipiùdeglialtri.

una sorta di “lealtà” dei ristoratori nei confronti dei produttori altoatesini non-ché il fatto che il latte è un cosiddetto “commodity product”, che non dà luogo a rilevanti differenze di prezzo tra pro-duttori.

Lo studio asserisce però anche che gli imprenditori sono molto sensibili al fat-tore prezzo. Il sessanta per cento di loro dichiara di essere disposto a spendere al massimo il 10% in più per un prodotto marchiato. I ristoratori apprezzano sì la qualità, ma la mettono a confronto con quella degli altri produttori, tenendo conto anche del prezzo.

Qualità controllata – superiore agli standard previsti – e produzione limitata da parte di imprese di piccole dimensio-ni: tutto questo logicamente non può dar vita ad un prodotto a basso prezzo, ma ad un prodotto di qualità. Pertanto il com-pito degli imprenditori – siano essi risto-ratori o albergatori – è di comunicare tutto questo ai loro clienti, i quali dal canto loro apprezzano già i prodotti “Made in Südtirol”. (mb)

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Prodotti altoatesini con certificato di qualità e provenienza

Qualità e provenienza

1 | Qualità Alto Adige · Laleggeprovincialedel22dicembre2005haintrodottoilmarchio“QualitàAltoAdige”,chegarantiscelaqualitàcertificatadiprodottiagricoliegenerialimentari.Ilsigilloègaranziadiprovenienzaaltoatesinadelprodottoediqualitàsuperioreaglistandardprevistidallalegge.Ilrispettodeiparametridiqualitàvieneappuratodaentidicontrolloindipendentiecertificati.AttualmenteinAltoAdigenovecategoriediprodottisonoconsiderategeneriali-mentaridiqualità,comeiprodotticaseariedilpane.2 | IGP e dOP ·L’“IndicazionegeograficaProtetta”(IgP)contraddi-stinguequeiprodottiperiqualialmenounodeiprocessidiprodu-

zioneolavorazioneavvieneinunadeterminatalocalità,comeades.lospeckAltoAdige.La“DenominazionediorigineProtetta”(DoP)indicainvecechetuttelefasidiproduzioneavvengonoinunadeter-minatazonageograficasecondounprotocollodefinitivoericono-sciuto,comenelcasoadesempiodelformaggiostelvio.3 | Prodotti con il logo “Gallo rosso” · Ilmarchio“galloRosso”èunsigillodiqualitàriservatoaprodottiaffinatiedigrandepregiopro-venientiesclusivamentedaimasidell’AltoAdige.Ilprodottogrezzodeveprovenireperil75%dallapropriafattoriaeperilrestante25%daaltreaziendeagricoleprovinciali.Iltitolaredelmarchio“galloRosso”èilsüdtirolerBauernbund(unioneAgricoltorieColtivatoridirettidell’AltoAdige).Fo

nte:IRE–Istitu

todir

icerca

eco

nomicade

llaC

ameradiCom

merciodiBolza

no,rile

vazion

epr

opria

spesso50%

talvolta40%

mai10%

insignificante

poco importante

molto importante

oralmente 94%

a colazione 37 %

sul menu 31 %

sul sito 21 %

depliant 19 %

all'ingresso 6%

Utilizzo nella gastronomia dei prodotti altoatesini con certificato

di qualità o di provenienza

1

un buon rapporto qualità-prezzo

1% 6% 93%

reperibilità tutto l'anno

24% 44% 32%

possibilmente da un unico fornitore

34% 40% 26%

3

Come viene informato l'ospite

ciò che conta nei prodotti

2

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sulla scritta “Mi piace”, che trovano figo sia il ritiro della nazionale tedesca ad Ap-

piano sia il fatto che il più grande Jabulani del mon-do si trovi proprio in Alto Adige, ad appena due chi-lometri di distanza dal riti-ro germanico.

L’85% dei fans è altoa-tesino, il 6% tedesco, il 5% austriaco ed il resto di altre nazioni. Quasi il 70% degli iscritti ha tra i 18 ed i 44 anni, e nella grande maggioranza si tratta di uomini. Il gioco a premi invitava i fans a indossa-re i panni di un creativo ed a confeziona-re uno slogan adatto al pallone dei mon-diali, e nel giro di una settimana sono arrivate 238 headlines: “La stagione del pallone comincia adesso!”

Lo Jabulani rimarrà nel Giardino per tutta la durata dei Mondiali.

All'inizio fu la sfera, quella che un viaggia-tore diretto da Bolzano in Oltradige non può fare a meno di non vedere quando arriva all’altezza di Frangarto. Poi, poco prima che la nazionale tedesca di calcio arrivasse a Cornaiano per il ritiro pre-mondiale, sboccia l’idea di rivestire il globo d’acciaio: l’opera dell’artista del Renon Franz Messner dovrà diventare il più grande pallone dei mondiali, il più grande “Jabulani”, e di conseguenza am-basciatore del Mondiale sudafricano.

All’arrivo dei calciatori tedeschi, l’opera più significativa del Giardino del-le sculture di Karl Nicolussi-Leck viene rivestita di un vestito adeguato all’even-to: 200 metri quadri di una speciale pel-licola con il design del pallone dei Mon-diali. Un saluto al Sudafrica, un saluto alla nazionale germanica, ma anche l’op-portunità di mettersi in vetrina sul web.

Già, perché il pallone di otto metri di dia-metro è circondato dagli aspetti migliori dell’Alto Adige, tra meleti, vigneti, lastre di porfido e montagne inneva-te. E così, mentre la sfera indossa il nuovo abito, su Facebook viene aperta una pagina per i fans dello Jabulani made in South Tyrol, che con un concorso a premi hanno pure la chance di vincere ogni giorno una maglietta della nazionale tedesca, con tanto di autografi dei giocatori.

I fans all’unisono su Facebook: “mi piace”

Ben presto si capisce che il coinvolgi-mento è soprattutto verso l’interno, os-sia la nostra provincia. Dopo dieci giorni i fans sono già 1.300, e tantissimi altoa-tesini ci tengono a far sapere, cliccando

tutti pazzi per Jabulani.MarketingviralemadeinAltoAdige.ovvero,comeilpallonedeiMondialipiùgrandedellaterrahatrovatoilsuopostoalsoletraFrangartoeFacebook.

(mb)

La stagione del pallone incomincia adesso!

Il più grande pallone dei mondiali si trova in Alto Adige: gli slogan per esso sono stati creati dai fans dell'Alto Adige su Facebook

Marketing

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Germania: GEO Special "le Alpi"Rivistatematica.unreportagedi6paginesulmusicistaaltoatesinoHerbertPixner.Lastoriaècorre-datadaimmaginimoltoespressi-vedelprecursorediunanuovagenerazionedimusicisti“alpini”.Numerodiaprile/maggio2010

Svizzera: Weltwoche“Stil”,l'allegatodelsettimanaleelvetico.Ilgiornalistaproponeunviaggioculinariosuegiùperimontielevallidell'AltoAdige.Duepaginededicateallespeciali-tàalpineemediterraneedellanostraprovincia.Numerodiaprile/maggio2010

Gran bretagna: Financial timesEdizioneonlinedelquotidiano.Nellarubrica“Food&Drink”sioccupadell'AltoAdigecometerradelgusto:daicuochistellatiaipiattidelterritorioedaivinipre-giatidellatomeridionaledelleAlpi.Pubblicatoingiugno2010www.ft.com

Italia:Case & CountryRivistadiarredamentoeabitareincampagna.

6paginesulpinomugosarentineseedilsuoutiliz-zonellacucinadell'albergo“Badschörgau”inVal

sarentino.Ricetteefotodeipiattiinvitanoilletto-reamettersiaifornelli.Numerodimaggio2010

belgio: GenietenLarivistaperbuongustai.

All'internodiunreportagedi7paginesulgolfnelleAlpivengo-nopresentatiicampidiCastel-rotto,ValPassiriaeMontesan

Pietrononchéalcuniindirizzipergliamantidellabuonatavola.

Numerodimaggio2010

nell'occhio dei media.Comevedonol'AltoAdigefuoridall'AltoAdige,tramusicistialpini,cuochistellati,pinomugosarentineseepallinedagolf.

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Mosaico

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1 IlricercatoreditendenzeNilsMüllerlanciaunosguardonel2021 2 LacollaboratricedisMgAntoniettaDesantisconducelaserata3 Ildiret-toredisMgChristophEnglillustrailtemadellasemplicità4 IlpresidentedisMgReinholdMarsonerel'assessoreprovincialeHansBergerapronoilForum2010 5 FranzgrafPfeil-tenutaKränzel,AntonioLampis-direttoredellaripartizioneCulturaitaliana,LetiziaRagaglia-direttricedelMuseion 6 MarioViganò-presidentedell'Associazionepubblicitarialtoatesini,DadoDuzzi-presidentedell'AziendadisoggiornodiBolzano,FranzJ.Mitterrutzner-direttorediAdverperformanceBolzano7 HelmutHuber-vicepresidenteHgV,KlemensKaserer-presidentediMerano

Basta con tutto ciò che è complicato, poco comprensibile e difficile da maneg-giare. La gente non ne può più di ulterio-ri complicazioni in un mondo già com-plicato di suo, e tenderà sempre più a scegliere oggetti semplici e utilizzabili in maniera intuitiva.

la manifestazione più importante di Alto Adige Marketing (SMG) è una piattafor-ma per le tematiche del futuro. L'edizione 2010 del convegno si è posta come crocevia tra le nuove tecnologie e il desiderio del cliente di ottenere soluzio-ni semplici.

Con la sua conferenza multimediale intitolata “La magia delle opportunità”, il relatore ospite Nils Müller ha catapul-tato i presenti in un viaggio virtuale nel 2021. Il ricercatore amburghese ha tra-sformato il palcoscenico della Wal-therhaus in uno scenario del prossimo futuro, presentando tra le altre cose le nuove possibilità di utilizzo di Internet e delle tecnologie. “L'uomo continuerà ad esercitare il controllo sulla tecnica. Ma

questa è destinata a svilupparsi ancora ed a integrarsi sempre di più nell'am-biente che ci circonda, tanto da diventa-re per noi pressoché impercettibile”. Dalla naturale presenza della tecnologia nella vita dei Paesi industrializzati si è passati senza soluzione di continuità al tema “Il futuro è semplice”, sviluppato dal direttore di SMG, Christoph Engl. Secondo Engl in futuro il successo di un prodotto dipenderà dalla sua semplici-tà, ovvero – questo è il messaggio di fon-do – si aiuta il cliente quando da sistemi complessi si riescono a trovare soluzioni semplici e intelligenti.

Il tema di fondo del Forum SMG 2010 è stato il futuro: un futuro che diventerà più semplice nel vero senso della parola.

la magia delle opportunità.Circa600esponentideisettoriturismo,alimentazioneeservizinonchérappresentantidiagenzieedespertidimarketinghannopartecipatoil10giugnoalForumsMgpressolaWaltherhausdiBolzano.

spreMete   la  Mente

Rendetecipartecipidelvostroconcettodisemplicitàeinviatecilevostrepropo-ste.Ipensieripiùoriginalisarannopubblicatisuwww.smg.bz.it.Perpartecipare:[email protected]

(mb/jm)

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Movimento

321

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Marketing,othmarthaler-tappeinerspA 8 FriederBlickle-Fotografo,HansJ.Kienzl-responsabilemarketinggalloRosso(unioneAgricoltori)9 silviaRottensteiner-MeranoMarketing, thomassteger-sentres.com

4

5

7 8 9

6

LugL Io, Agosto 20 10 | M 2 1

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milano premia l’Alto Adige:glispottelevisividell’AltoAdigehannoricevutoilsecondorico-noscimentonelgirodipochissimotempo.AlteatroNazionalediMilanoèandatainscenalacerimoniadiconsegnadel“grandPrixdellaPubblicità”,unodeiconcorsiitalianipiùprestigio-sinelsettoredeglispotcommerciali.Ifilmatisull’AltoAdigesonorisultativincitorinellacate-goria“Piùameno:ilLowBudget”,chepremiaquelleproduzionitelevisivechenonostanteilcostolimitatoriesconoarenderevincenteunmarchio.

Milano,   i tal ia

2 2   M | LugL Io, Agosto 20 10

Mercato

Page 23: M - Magazine per il Destination Marketing in Alto Adige

“Innovation

distinguishes

between a leader

and a follower.”

Steve Jobs, fondatore di Apple Inc.

Alto Adige marketing S.c.p.a., piazza della Parrocchia 11, 39100 bolzano

direttore responsabile:ReinholdMarsoner|redazione:MartinBertagnolli,MariaC.DePaoli,JasminMathà,BarbaraPruggerCoordinazione:Ruthtorggler| traduzioni:PaoloFlorio|layout:LukasNagler| design: ArneKluge|Infografica: LukasNaglerIllustrazioni: JuliaPfaller,LukasNagler|Fotografie:FriederBlickle,AlexFilz,MaxLautenschläger,oliveroppitz,shutterstockStampa:KaroDruck,Pillhof25,39010Frangarto|senondesiderapiùriceverequestarivistaèsufficienteinviareunadisdettacontenenteilproprioindirizzoam@suedtirol.info.RegistrazionepressoiltribunalediBolzanon.7/2005del9maggio2005

“L'innovazione

fa la differenza distinguishes

fa la differenza distinguishes

tra un leader

e i suoi imitatori”.

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23.07.2010

TechnologyDayInnovazione da mordere

Sviluppare, elaborare,imballare gli alimentari

Con relatori di:Danone, Dr. Schär & Loacker

www.tis.bz.it

technologyday 2010 smg 210x280.indd 2 18.06.2010 13:16:55