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INNOVAZIONI NELLA
RIABILITAZIONEDELL’ OSTEOPOROSI
Prof. Valter Prof. Valter SantilliSantilliDirettore della Cattedra e della Scuola di
Specializzazione di Medicina Fisica e Riabilitativa Università “Sapienza” Roma
OSTEOPOROSI
”A skeletal disorder characterized by compromised bone strength predisposing to an increased risk of fracture. Bone strength reflects the integration of two main features: bone density and bone quality.
Bone quality refers to architecture, turnover, damage Bone quality refers to architecture, turnover, damage accumulation (e.g., microfractures), and
mineralization.”
• NIH Consensus Development Panel on Osteoporosis Prevention, Diagnosis, and Therapy. March 27-29, 2000. Published in JAMA 2001;285:785-795.
OSTEOPOROSI
Per l’O.M.S.: malattia sistemica ad eziopatogenesi multifattoriale,
è determinata da una patologica riduzione progressiva della massa ossea e da
alterazioni microarchitetturali del tessuto alterazioni microarchitetturali del tessuto osseo, che diventa fragile e maggiormente
esposto al rischio di frattura.
� La prevalenza aumenta all’aumentare dell’etàdal 2% nelle donne >50aa a più del 25% nelle donne >80aa
EPIDEMIOLOGIAEPIDEMIOLOGIA
� Si stima che in Italia 3,5 milioni di donne e 1 milione di uomini soffre do osteoporosi
� Più di 90.000 fratture di anca l’anno nella popolazione al di sopra di 50 anni
DefinizioniDefinizioni
•• Bone MassBone Mass – quantità di osso totale
•• Bone Mineral Density (BMD)Bone Mineral Density (BMD) – quantità di osso per unità di superficie (g/cm2)
•• Bone StrengthBone Strength – capacità dell’osso di •• Bone StrengthBone Strength – capacità dell’osso di resistere alle sollecitazioni esterne prima di andare incontro a rottura.
Rimodellamento osseo: processo fisiologico attraverso cui la massa ossea viene mantenuta costante nel periodo di tempo
che va dalla fine della pubertà alla fine dell’attività gonadica (menopausa, andropausa)
[Frost HM, Calcif Tissue Res 1969]
Legge di Wolff
(~1 secolo fa)
“As bones are subjected to stress demands in weight
bearing posture, they will model or alter their shape
accordingly.”accordingly.”
Journal of Subluxation Research
Ogni cambiamento nella funzione ossea è seguito da precisi cambiamenti nella sua architettura
interna e conformazione esterna
“Use it or Loose it” “Use it or Loose it”
Legge di WolffContribuiscono alla perdita
di massa ossea:1.Perdita di peso1.Perdita di peso2.Allettamento prolungato3.Immobilizzazione
Lo Scopo delle procedure di “screeening“ dell’osteoporosi e del trattamento dei soggetti
“a rischio”, è la prevenzione delle fratture
benchè la densità ossea sia il singolo più efficace parametro predittivo del rischio di frattura, molti aspetti della resistenza meccanica del
tessuto scheletrico non possono venire interpretati facendo riferimento esclusivamente
a questo parametro
a parità di riduzione percentuale della densità ossea un processo che causi un uniforme assottigliamento delle trabecole ossee determina sulla resistenza meccanica del tessuto
è oramai largamente condiviso l’assunto secondo il quale la resistenza meccanica del tessuto
scheletrico non è funzione esclusivamente della densità ossea ma anche della macro-architettura e della organizzazione nano-strutturale di questo
Van der Meulen M, etal., Understanding bone strength: size isn’t everything. Bone 2001; 29(2): 101–104.
Hernandez CJ & KeavenyTM.Abiomechanical perspective on bone quality. Bone 2006; 39(6): 1173–1181.
assottigliamento delle trabecole ossee determina sulla resistenza meccanica del tessuto scheletrico effetti meno rilevanti della riduzione del numero delle trabecole per unità di
volume
Fattori che influenzano il rimodellamento osseo
• Livello di attività fisica
• Età
• Forze agenti sull’osso
– Compressione– Compressione
– Torsione
– Stiramento
– Taglio
• Dieta (calcio & Vitamina D)
• Etc. Amonette WE, Trevathan MV,
Astronaut Strength, Conditioning, and Rehabilitation Team Johnson Space Center – NASA - 2005
Il riabilitatore si Pre/Occupa della qualità dell’osso in quanto …
• OSSO PATOLOGICO
Potenziale limite alla riabilitazione
• RIABILITAZIONE
Potenzialmente terapeutica per la patologia dell’osso
Alterazioni della qualità dell’osso sono spesso presenti nella storia naturale di patologie da
riabilitare o nel corso di terapie mediche prolungate!
Perché l’osso si frattura?
Le fratture si determinano quando l’energia potenziale che il corpo possiede in stazione eretta non viene assorbita cadendo.assorbita cadendo.
(La caduta da posizione eretta libera 500 joules di energia, 20 volte superiore a quella richiesta perché si determini una frattura).
Meccanismi di assorbimento di energia
�Coordinazione motoria�Reazione muscolare�Effetto cuscinetto di muscoli e adipe�Effetto cuscinetto di muscoli e adipe
Tutti questi meccanismi sono deficitari nell’anziano.
La caduta diventa quindi il principale fattore di rischio di frattura.
Rischio di frattureRischio di fratture
Frattura da fragilità
Frattura conseguente a caduta dallaposizione eretta o da un ’’’’ altezzainferiore o che si presenta in assenza diun trauma evidente
Frattura causata da un trauma che nonsarebbe sufficiente a fratturare unosso normale: il risultato di una ridottaforza compressiva e/o torsionale
(AAOS 2003)
Nella popolazione italiana con oltre 50 anni d’età il numerodi fratture di femore in un anno supera le 90.000
(SIOMMMS 2013)
forza compressiva e/o torsionaledell’’’’osso (WHO 1999)
Alterazioni morfologiche vertebrali sono state riscontrate in oltre il 20% dei soggetti con oltre 65 anni d’età di entrambi i sessi.
Sedi più colpite
• Vertebre (13%)• Femore (8%)• Altri sedi: polso, omero, ginocchio, piede omero, ginocchio, piede
(complessivamente 79%)
Rappresentano una causa importante di fratture traumatiche
BMD da solo non è in grado di predire il rischio di fratture
(Gillespie et al. 2003)
Rischio di caduteRischio di cadute
cadute rappresentano cadute rappresentano il maggior rischio di il maggior rischio di
fratturafrattura
L’incidenza delle cadute nei soggetti con più di 65 anni che vivono in comunità è del 35-40%/anno
Rappresentano una causa importante di fratture traumatiche
La caduta è la causa più diretta di frattura scheletrica nell’anziano ed il femore è il segmento più pericolosamente colpito
Epidemiologia Rischio di caduteRischio di cadute
ed il femore è il segmento più pericolosamente colpito
Il 75% degli anziani con frattura di femore (FF) muoiono entro il 1 anno; il numero di ricoveri per FF è in aumento con alti costi anche per la disabilità permanente che ne segue
Il 60% delle cadute avviene all’interno delle abitazioni, il 30% negli spazi pubblici, il 10% nelle strutture residenziali
- Nei soggetti ospiti delle strutture per anziani l’incidenza è 3 volte più alta [1].
- Il 65% delle morti da caduta si verificano in pazienti
Epidemiologia Rischio di caduteRischio di cadute
- Il 65% delle morti da caduta si verificano in pazienti con più di 75 anni. La percentuale di cadute che porta a morte è più alto tra gli uomini che tra le donne. Il 5% degli anziani che cadono vengono ospedalizzati.
1
American Geriatric Society, British Geriatric Society, and American academy of Orthopaedic Surgeons Panel on FallsPrevention. Guideline for the prevention of falls in older person. JAGS 2001;49:664-672
FATTORI DI RISCHIO INTRINSECI
Rischio relativo
• Debolezza muscolare 4,4 4,4
• Storia di cadute 3
• Deficit del cammino 2,9
• Deficit dell’equilibrio 2,9
• Uso di ausili per la deambulazione 2,6
• Deficit visivi 2,5
• Patologia articolare 2,4
• Compromissione delle ADL 2,3
• Depressione 2,2
• Deficit cognitivi 1,8
• Età > 80 anni 1,7
FATTORI DI RISCHIO ESTRINSECI: I FARMACI
• ANTIPERTENSIVI (soprattutto Diuretici) : Ipotensione ortostatica; incontinenza da urgenza
• IPNOTICI Sedazione e confusione• IPNOTICI Sedazione e confusione
• IPOGLICEMIZZANTI Ipoglicemia
• NEUROLETTICI (soprattutto Aloperidolo) :
Effetti extrapiramidali
• NARCOTICI
Un anziano su 5 ha deficit del cammino; tra i soggetti con più di 75 anni il 30% ha difficoltà a salire le scale, il 40% non è in grado di camminare per più di 500 metri e il 7% necessita di assistenza per deambulare.
Il declino età - correlato della postura e dell’equilibrio è multifattoriale, difficilmente valutabile in modo complessivo. Si pensi alla patologia del piede e alle alterazioni della sensibilità profonda .
Prevenzione delle cadute
VALUTAZIONE FUNZIONALE
motilità articolare
forza muscolare aa iiforza muscolare aa ii
sensibilità propriocettiva
sistema vestibolare
capacità visiva.
andatura ed equilibrio
funzioni cognitivefunzioni cognitive comportamento e personalitàcomportamento e personalità
• Illuminare bene gli ambienti• Evitare tappeti, sgabelli, sedie sconnesse.• Evitare cere per pavimenti Non camminare su pavimenti bagnati. • Evitare letti troppo alti. Evitare pantofole chiuse ed evitare le
ciabatte. • Evitare l'uso dei gradini se possibile; installare dei corrimano lungo i
muri per le scale • Nella vasca da bagno mettere sul fondo un tappeto o delle striscie
antiscivolo
INTERVENTI igienico- ambientali MOTIVATI MOTIVATI
antiscivolo• Nella stanza da bagno far installare dei sostegni che facilitino la
possibilità di rialzarsi dopo la "seduta" ed eventualmente dei rialzi sul " water ".
• Preferire la doccia al bagno e mettere nella vasca o nel locale doccia uno sgabello solido che consenta di sedersi, oltre ad una maniglia ben fissata alla parete per avere un appiglio
Deambulazione sicura
Protezione delle zone più esposte al rischio di traumi
(nella fig. è esemplificato un “protettore femorale”)
HipHip ProtectorProtector
Obiettivi della RiabilitazioneObiettivi della Riabilitazione
riduzione del rischio di fratture
riduzione del rischio di cadute
Riduzione della perdita ossea
Miglioramento dello stato di forma fisica
riduzione del rischio di cadute
Gestione conservativa del pazientecon frattura osteoporotica
Migliorare la qualità di vitaMigliorare la qualità di vita
La pratica regolare di attività fisica:La pratica regolare di attività fisica:
Migliora le competenze neuromuscolari
Mantiene o migliora la BMD FRAGILITA’ SCHELETRICA
RISCHIO DI FRATTURE
Kohrt WM, et al., Physical activity and bone health. Med Sci Sports Exerc 36, 1985–1996. (2004)
Effetti dell’esercizio fisico
Effetto piezoelettrico
Effetto vascolare( variazioni di flusso ematico)
Stimolazione enzimi locali
sull’OSSOL’impulso meccanico trasmessosull’osso viene convertito in impulsoelettrico per la presenza di cristalli diidrossiapatite:la superficie sottoposta asollecitazione meccanica si caricanegativamente.Ca e P si depositano maggiormentesulla superficie a polarità negativa,
Globalmente
[Sinaki M. Curr Opin Rheumatol, 1996]
Aumenta le capacità aerobicheAumenta la vascolarizzazione ( > microcircolo)Aumenta ossigenazioneMigliora forza, equilibrio e coordinazione (riduzione rischio cadute)
sulla superficie a polarità negativa,sulla quale, inoltre, è presente unamaggiore attività osteoblastica.
Obiettivi primari Obiettivi primari dell’attività dell’attività fisica per la prevenzione fisica per la prevenzione
dell’osteoporosidell’osteoporosi• Incremento della massa ossea (tramite
stimolazione meccanica dinamica, utilizzo di carichi distrettuali, utilizzo utilizzo di carichi distrettuali, utilizzo della forza di gravità)
• Miglioramento della capacità aerobica
• Potenziamento muscolare
Obiettivi secondari Obiettivi secondari dell’attività dell’attività fisica per la prevenzione fisica per la prevenzione
dell’osteoporosidell’osteoporosi
• Miglioramento dell’equilibrio
• Miglioramento della coordinazione
• Incremento del trofismo dei tessuti molli (riduzione dell’effetto traumatico sull’osso)
• Educazione posturale ed ergonomia
• Prevenzione delle fratture
Principi Principi che regolano l’effetto che regolano l’effetto
dell’esercizio fisico sull’ossodell’esercizio fisico sull’osso
…La pianificazione
dell’attività motoria
specifica per l’osteoporosi.
1) Caratteristiche dell’esercizio1) Caratteristiche dell’esercizio
• La risposta adattiva positiva richiede stimolazioni meccaniche dinamiche sufficienti ad ottenere un effetto osteoblastico sull’osso.
Gli studi di settore più recenti riconoscono come miglior stimolo possibile la forza muscolare trasmessa
tramite i tendini al tessuto osseo durante la contrazione. contrazione.
• L’attività dinamica oltre a produrre stress osteogenici intermittenti sull’osso, aumenta la secrezione ritmica di ormoni anabolici che favoriscono la risposta adattiva dell’osso stesso.
2) Carico2) Carico
� Esiste una correlazione tra forza muscolare e massa ossea;
� Le forze agenti devono variare in orientamento ed intensità rispetto a quelle che normalmente agiscono sull’osso.
� I carichi intermittenti e di breve durata sono più osteogenici dei carichi continui;carichi continui;
� L’alternanza di trazione e compressione potenzia l’effetto osteogenico;
� Indicati esercizi sotto carico (contro forza gravitazionale) assiali, compressivi, trazionali, torsionali misti, esercizi aerobici condotti con continuità e a lungo termine.
Attenzione: Attenzione: il sovraccarico per le il sovraccarico per le persone anziane può persone anziane può
essere nocivo. essere nocivo. essere nocivo. essere nocivo. In questi casi è meglio In questi casi è meglio
variare velocità e variare velocità e modalità di esecuzione modalità di esecuzione
dell’esercizio. dell’esercizio.
3) 3) Specificità…Specificità…
a. SITO-SPECIFICO: interessa solo le ossa sottoposte al carico
• Femore prossimale: squat, step, walking, press
• Colonna lombare: esercizi in estensione
• Polso: esercizi per l’arto superiore
• Anca: glutei per grande trocantere; ileopsoas per piccolo trocantere;adduttori ed estensori anca per triangolo di Ward (collo femore)
Adattamento osseo alle sollecitazioni meccaniche Adattamento osseo alle sollecitazioni meccaniche
adduttori ed estensori anca per triangolo di Ward (collo femore)
b. STIMOLO-SPECIFICO• > a livello delle inserzioni muscolari
tipo di contrazione muscolare
L’attività è efficace sulla deposizione di matrice ossea in relazione al punto di inserzione del muscolo che sta lavorando.
…3…3) Specificità) SpecificitàAdattamento osseo alle sollecitazioni meccaniche Adattamento osseo alle sollecitazioni meccaniche
• tipo di contrazione muscolare
• durata e natura dell’esercizio
4) 4) FrequenzaFrequenza
• Sessioni di esercizio, intervallate nell’arco della giornata.
l’osso richiede un minimo di 6-8 ore di riposo
per rispondere in modo ottimale ad un carico dinamico che superi la soglia.
5) 5) Substrati indispensabiliSubstrati indispensabili
• Disponibilità di nutrienti energetici.
• Abbondante disponibilità di calcio e colecalciferolo
(vitamina D3).
66) Reversibilità) Reversibilità
• I benefici che l’esercizio fisico provoca come risposta adattive sull’osso possono perdersi in tempi medio-brevi se perdersi in tempi medio-brevi se l’attività è discontinua o interrotta.
Schwab and Scalapino 2011
Quale esercizio fisico?Quale esercizio fisico?
Quale• aerobico• della forza
Quanto
• di equilibrio
• di agilità
Quanto
Quando
RISULTATIRISULTATI
473 473 RCT’sRCT’s 4320 pz.4320 pz.
COLLO FEMORECOLLO FEMORECOLONNA COLONNA
VERTEBRALE VERTEBRALE ARTI INFERIORIARTI INFERIORI
L’esercizioL’esercizio fisicofisico rappresenzarappresenza unauna strategiastrategia sicurasicura eded efficaceefficace nelnelprevenireprevenire la la riduzioneriduzione delladella massamassa osseaossea nelnel donnedonne in in
postmenopausapostmenopausa
Esercizi FUORI CARICO di alta intensità
Esercizi di resistenza con incrementi progressivi
Programmi combinati
non-weight bearing high force exercise ESERCIZI DI RINFORZO MUSCOLARE FUORI CARICO
ESTENSIONE M QUADRICIPITEFLESSIOE HAMSTRINGLEG PRESS SHOULDER PRESSFLESSIONE DEL GOMITO VOGATORECICLOERGOMETRO
progressive resistance
Esercizi con elastici e a corppo libero con incrementi della intensità del carico progressivi
resistance strength training
combination exercise programmes
libero con incrementi della intensità del carico progressivi ma tali da consentire almeno 8-10ripetizioni
Quale "Dose" minima efficace Quale "Dose" minima efficace di attività fisicadi attività fisica
In Letteratura…………Solo pochi studi indagano l’effetto dose-risposta all’esercizio fisico sull’osso
•Kemmler & Riedel, 1998;•Cussler et al., 2005; •Bailey & Brooke-Wavell, 2010•Kemmler & Riedel, 2012
PROGRAMMA DI ALLENAMENTO:(a) Riscaldamento (20 min); (b) Salti (3–5 min); (c) Esercizi di resistenza (35–40 min).
≥2-4 sedute/settimana (n=25)
<2 sedute/settimana (n=16)
Frequenza di allenamento per 12 mesi
Prima IpotesiFrequenza media > 2-4 sedute/settimana è più efficace rispetto ad una frequenza media 1.5<2 sedute/settimana
Seconda Ipotesi:Frequenza media 1.5<2 sedute/settimanaè più efficace rispetto ad un gruppo di controllo non allenato
CONFERMATA
CONFUTATA
Conclusioni
�LA RISPOSTA DI ADATTAMENTO DELL’OSSO �LA RISPOSTA DI ADATTAMENTO DELL’OSSO ALL’ESERCIZIO FISICO E’ PIU’ EFFICACE PER UNA FREQUENZA MEDIA DI 2-4 SEDUTE/SETTIMANA
��LA DOSE MINIMA EFFICACE RISULTA ESSERE LA DOSE MINIMA EFFICACE RISULTA ESSERE ≥ 2 ≥ 2 SEDUTE/SETTMANASEDUTE/SETTMANA
• L’intesità del carico è più importante del numero delle ripetizioni
• Gli sport di resistenza (corsa) sono meno trofici sull’osso rispetto a sport di breve durata, ma con sforzi intensi (sollevamento pesi)
Quale esercizio fisico?
…IN SINTESI
sport di breve durata, ma con sforzi intensi (sollevamento pesi)
• Esercizi ad intensità mista (alto impegno/ resistenza) sono associati ad un maggiore incremento della BMD a livello lombare e femorale
Kerr D, et al., (1996) Exercise effects on bone mass in postmenopausal women are site-specific and load-
dependent. J Bone Miner Res 11, 218–225.
• Programmi di allenamento combinati di durata dai 6 and 24 mesi riducono il rischio di frattura (Howe et al.,2011)
L’attività fisica ha effetti positivi contro l’osteoporosi se svolta con regolarità ed efficacia durante tutto l’arco della vita di un soggetto.
Il programma si differenzia per metodologia e obiettivi nelle varie età:
Programma di attività fisica Programma di attività fisica specifico per l’etàspecifico per l’età
Il programma si differenzia per metodologia e obiettivi nelle varie età:
• Bambini ed adolescenti (accrescimento della MO)
• Età adulta (mantenimento del PMO)
• Età anziana (rallentamento della perdita di minerale osseo e prevenzione delle fratture)
Martyn-St James and Carroll 2009; Martyn-StJames and Carroll 2008; Kelley et al. 2001.
Attività per l’età adulta: Attività aerobica contro gravità, Allenamento alla forza con carichi/resistenze; Intensità da moderata ad alta Frequenza: attività aerobica 3-5 sedute/settimana
esercizi contro resistenza 2-3 sedute/settimana
Programma di attività fisica Programma di attività fisica specifico per l’etàspecifico per l’età
esercizi contro resistenza 2-3 sedute/settimana Durata: 30-60 min/dì combinando i due tipi di attività.
Attività per gli anziani: Attività sia di tipo aerobico Allenamento alla forza Esercizi di balance e di prevenzione delle cadute.
RISPETTARE i limiti di sicurezza
Attività motorie consigliate:Attività motorie consigliate:
• Camminata veloce;• Salire e scendere le scale;• Eseguire corse brevi;• Praticare lo sci di fondo;• Ballare;• Saltare;• Saltare;• Esercitarsi con pesi, macchine;• Praticare ginnastica.
Ed inoltre…..Ed inoltre…..
� fissano l’atteggiamento corporeo in posizioni dimantenimento dell’equilibrio
� comportano contrazioni isometriche� esercizi con movimenti ampi e armoniosi degli arti� controllo della respirazione
Esercizi di coordinazione e Esercizi di coordinazione e propriocetivipropriocetivi
discipline come il Tai Chi Chuan e la ginnastica conelementi di tecniche posturali e respiratorie
Chodzko-Zajko et al. 2009; Nelson et al. 2007
Cosa evitare?Cosa evitare?
�Gli esercizi in flessione del tronco sottopongono ilcorpo vertebrale a forze di compressione chefavoriscono lo stimolo osteogenico (indicatinell’osteopenia) ma aumentano il rischio di fratturain osteoporosi
�L’attività fisica nel paziente osteoporotico deve�L’attività fisica nel paziente osteoporotico deveessere sempre individualizzata, e non puòprescindere dalla conoscenza del suo statocardiovascolare e dai valori della densità mineraleossea
Attività in acquaAttività in acquaL’attività in acqua risponde meglio alleesigenze motorie dell'anziano (rinforzoglobale, coordinazione dinamico generale,aumento delle capacità respiratorie,cardiocircolatorie, socializzazione,autostima) permettendo di diminuire glistress fisici sfruttando la spintaidrostatica, il galleggiamento indotto e laidrostatica, il galleggiamento indotto e lapressione.
Energia VibratoriaEnergia Vibratoria
Una strategia Alternativa….Una strategia Alternativa….
Energia VibratoriaEnergia Vibratoria
Energia Vibratoria in Medicina
Whole Body Vibration
(WBV)
vibrazione estesa a
tutto il corpo
Vibrazione Segmentale:
trasmessa ad un singolo
segmento corporeo
tutto il corpo
Frequenze delle vibrazioni
Basse frequenze (fino a 2 Hz)
tipiche di mezzi di trasporto
Medie frequenze (2-20 Hz)
Alte frequenze ( > 20 Hz) tipiche delle macchine vibranti
Whole Body Vibration
Medie frequenze (2-20 Hz)tipiche di macchine industriali
Effetti positivi WBV di alta frequenza
� incrementa la massa ossea nel periodo postmenopausale;
�migliora il tono trofismo muscolare;
Whole Body Vibration
�migliora il tono trofismo muscolare;
�modificare i fattori di rischio per le cadute e le fratture in donne in età più avanzata;
�migliorare il controllo posturale.
Cardinale MPope MH the effects of whole body vibration on humans: dangerous or advantageus? Acta Physiol Hung. 2003;90 (3): 195-206
Gilsanz V Wren TA Sanchez MDorey F Judex SRubin C low-level, high- frequency mechanical signals enhance musculoskeletal development of young women with low bmd. Bone Miner Res. 2006 Sep;21(9):1464-74.
Verschueren SMRoelants MDelecluse CSwinnen SVanderschueren DBoonen S. Effect of 6 month whole body vibration training onhip densisty, muscle strenght and postural control in postmenopausal women: a randomized controlled pilot study. J Bone MinerRes. 2004 Mar;19(3):352-9. Epub 2003 Dec 22
Diversi studi sugli animali ed in vitro hanno dimostrato tra il 1990 ed il 2010 l’efficacia del trattamento
vibratorio sulla densità ossea
Energia vibratoria e Densità ossea
vibratorio sulla densità ossea
Recentemente sono state sviluppate ricerche sull’uomo con risultati
generalmente buoni
….La Letteratura Scientifica…..
Energia vibratoria e Densità ossea
….La Letteratura Scientifica…..
L’EFFETTO DELLA WHOLE BODY VIBRATION SI MANIFESTA SOPRATTUTTO RIDUCENDO IL RISCHIO DI CADUTE IN PAZIENTI CON OSTEOPOROSI – 151 DONNE POSTMENOPAUSA – CONFRONTO TRA ESERCIZIO SU PEDANA VIBRANTE E ESERCIZIO TERAPEUTICO
CONVENZIONALE
Energia vibratoria e Densità ossea
….La Letteratura Scientifica…..
L’UTILIZZO DELLA WHOLE BODY VIBRATION INCIDESIGNIFICATIVAMENTE SUL BMD DELLE DONNE AFFETTE DAOSTEOPOROSI POSTMENOPAUSA.
…Energia vibratoria e controllo neuromuscolare
….La Letteratura Scientifica…..
68 donne
Post menopausa
WBW training
Esercizi per coordinazione
ed equilibrio Salti con contro-movimento,
salti multipli su un piede,
sit to stand
La WBW ha un maggior impatto sulle funzioni neuromuscolari rispetto agli esercizi propriocettivi
Parametri Valutati
Pedana VibratoriaPedana Vibratoria
ProtocolliProtocolli
• Range di frequenza tra 15-60 Hz
• Spostamento: 1 mm - 10 mm
Non sono stati delineati né protocolli univoci né il più valido range di ampiezza e frequenza vibratoria da applicare in maniera sicura.
Cataldo P, Di Bella N, Barbera A, et al. Eur Med Phys 2008; 44 WBV: possible impiego per l’osteoporosi? Review
Diverse sindromi neurologiche
predispongono all’osteoporosi a causa della
ridotta mobilità, all’uso di farmaci
Osteoporosi e Patologie neurologiche
ridotta mobilità, all’uso di farmaci
corticosteroidei e all’uso di farmaci
antiepilettici.
Osteoporosi e Stroke
• La perdita ossea inizia nei giorni immediatamente successivi all’evento vascolare
• Incrementa progressivamente fino a quando il 3 ° -4 ° mese dopo l'ictus
• Progredisce a velocità inferiore quasi fino alla fine del primo anno dopo l'ictusl'ictus
• Nel primo anno post-stroke si osserva una diminuzione della massa ossea
nel lato paretico (omero: -17,4%; femore: -12,2%)
• Le fratture rappresentano una complicanza comune nei pazienti emiplegici, soprattutto dal lato paretico
Chiu KY and Pun WK, Injury, 1992;Ramnemark A et al. Osteop Int, 1998Ramnemark A et al. Osteop Int, 1999
Osteoporosi e stroke
• Il non-uso è stato considerato a lungo il fattore causale principale della perdita di massa ossea
Karlsson et al, Bone, 1996
Takamoto S et al, Calcif Tissue Int, 1995;
• Tuttavia non esiste correlazione fra perdita di massa ossea e attività motoria residua, deambulazione o autonomia nelle ADL
Ramnemark A et al. Osteop Int, 1998Ramnemark A et al. Osteop Int, 1998
• Il recupero della deambulazione entro il primo mese dallo stroke contrasta la progressiva atrofia muscolare, ma non influenza la perdita di massa ossea
Jørgensen L and Jacobsen BK. Bone, 2001
Osteoporosi e stroke
Nei pazienti con emiplegia post-stroke,
soprattutto durante il primo anno dall’evento acuto,
si osserva un deficit di 25-OH-VitD,
a causa di un diminuito apporto con la dieta
e di una minore esposizione ai raggi solari.
Tale deficit, non è contrastato da
un iperparatiroidismo secondario
a causa dell’ipercalcemia
indotta dall’immobilizzazione
prolungata
[Sato Y, Arch Phys Med Rehab, 2000]
• Nei pazienti con osteoporosi l’evento
Osteoporosi e stroke
• Nei pazienti con osteoporosi l’evento ictale comporta una rapita perdita
di BMD nei primi 2 anni dall’ictus.
BMD (anca e vertebrale) pre e post stroke in pz.
con osteoporosi
� Il rischio di fratture nei pazienti post ictus è raddoppiato
� Il rischio di frattura è più elevato nelle donne rispetto agli uomini
Osteoporosi e stroke
� Il rischio di frattura è più elevato nelle donne rispetto agli uomini
Programma di prevenzione delle caduteValutazione della BMDTerapia con Bifosfonati
Nel PROGRAMMA RIABILITATIVOdeve essere incluso
Osteoporosi e Stroke
• Ridotta mobiltà• Deficit di vitamina D• Sesso• Tempo trascorso dall’evento acuto
Fattori di rischio per la perdita di massa ossea
� Una precoce mobilizzazione potrebbe ridurre la perdita di massa ossea e ridurre il rischio di fratture (necessariemaggiori evidenze)
� Supplementi di vitamina D in associazione con Bifosfonatitende a ridurre la perdita di massa ossea
Osteoporosi e Mielolesione
I pazienti con mielolesione
sviluppano una osteoporosi
localizzata esclusivamente
Confronto tra Perdita di massa ossea in pazienti mielolesi Vs sani
• La perdita di massa ossea agli AAII è generalmente maggiorenelle lesioni complete rispetto alle incomplete
[Garland DE, J Spinal Cord Med 2004; Sabo D et al, Arch Orthop Trauma Surg 2001]
localizzata esclusivamente
a livello sottolesionale
Dauty M et al, Bone 2000]
Osteoporosi e mielolesioneColonna
vertebrale
Collo
femoraleTrocantere
Confronto dei valori di Z-score in pz affetti da mielolesione Vs sani
• La demineralizzazione predomina a livello delle ossa lunghe con parziale preservazione dell’osso trabecolare vertebrale.
[Dauty M et al, Bone, 2000]
• La perdita ossea a carico delle epifisi tibiale e femorale è circa il doppio rispetto a quella delle diafisi (50% vs 30%)
• A livello epifisario si osserva un decremento esponenziale della BMD totale e trabecolare fino a 4 anni dalla lesione, momento in cui il metabolismo osseo raggiunge uno steady- state.
Osteoporosi e MielolesioneRelazione tra gli tempo trascorso dalla insorgenza della paralisi e caratteristiche strutturali dell’osso
in cui il metabolismo osseo raggiunge uno steady- state.
• A livello corticale, la perdita di massa ossea avviene per riassorbimento endostale (circa 0,25 mm/anno per i primi 5-7 anni dal trauma)
Eser P et al, Bone, 2004
• La diafisi femorale di un soggetto con lesione midollare completa è generalmente di dimensione normale, ma presenta pareti corticali più sottili ed una espansione relativa della cavità midollare.
�Diminuita resistenza a torsioni e flessioni
�Fratture
Osteoporosi e Mielolesione
�Fratture
[Modlesky CM et al, Bone, 2005]
A
MIELOLESO
CONTROLLOB
• Da un punto di vista terapeutico, la verticalizzazione ed il cammino con tutori sono mezzi di prevenzione insufficienti
• La verticalizzazione precoce, tuttavia, consente di contrastare gli effetti negativi di un prolungato allettamento nei confronti degli AAII
Osteoporosi e Mielolesione
[Dauty M et al, Bone 2000]
allettamento nei confronti degli AAII
“i programmi riabilitativi attuali sono
basati sull’idea che i cambiamenti
nella fisiologia dell’osso nei pz con
mielolesione siano dovuti
all’immobilità, mentre appare
Osteoporosi e Mielolesione
all’immobilità, mentre appare
evidente come alterazioni legate al
danno neurologico in sè possano
avere un ruolo addirittura maggiore
nell’induzione di osteoporosi”
Maimoun L et al, Spinal Cord 2005
Osteoporosi e Sclerosi Multipla
• Donne affette da SM: massa ossea diminuita rispetto alla norma per età e sesso (colonna lombare: -10%; femore: -22%)
[Nieves JW et al. Neurology 1994]
• Fratture in assenza di traumi maggiori si rilevano nel 22% dei pz con SM rispetto al 2% dei controlli.
• La durata della terapia con steroidi, le ridotte capacità di deambulazione ed i bassi livelli plasmatici di 25-OH-VitD sono potenziali fattori causali per la deplezione di BMD.
Ozgocmen S et al, J Bone Min Metab 2005
Cosman F et al, Neurology 1998;
La BMD a livello del collo femorale è maggiore nei pazienti con punteggi più alti di FIM motoria.
La diminuzione di BMD nei pz con SM riguarda, a livello femorale, soprattutto la zona del grande trocantere (inserzione della muscolatura abduttoria d’anca deficitaria).
La BMD lombare diminuisce con l’aumentare della soglia del dolore della muscolatura paravertebrale.
[Ozgocmen S et al, J Bone Min Metab 2005]
Osteoporosi e Sclerosi Multipla
Osteoporosi e Morbo di Parkinson
Nei pazienti affetti da MdP si osserva
Diminuzione della BMD totale
Una diminuzione dei livelli plasmatici di 25-OH-VitD.Una diminuzione dei livelli plasmatici di 25-OH-VitD.
Incremento del rischio di cadute
Fink HA,et al.,. Osteoporos Int 2008
Petroni ML et al, Acta Diabetol 2003
Osteoporosi e Morbo di Parkinson
Reviewed 5 RCTs
Efficacia di 3 tipi di intervento: % Riduzione rischio di frattura anca
Strategie di prevenzione delle fratture di anca nei pazienti con MdP
1. Esposizione alla luce solare2. Menatetrenone (nelle donne)3. Bifosfonati e vitamina D (donne)
73% Esposizione solare87% Menatetrenone 71-80% Bifisfonati e vitamina D
Conclusioni
Questi tre interventi
si sono dimostrati efficaci
nel ridurre il rischio di frattura dell’anca
RISCHIO DI OSTEOPOROSI
Gli uomini hanno rischio maggiore rispetto alle donne
Valutazione del rischio di insorgenza di Osteoporosi
e
della variazione della densità minerale ossea
OSTEOPOROSI(Analisi di 5 pubblicazioni)
Gli uomini hanno rischio maggiore rispetto alle donne
Le Donne con MdP presentano valori di BMD inferiori rispetto alla popolazione generale(anca, femore e colonna vertebrale )
Bone Mass density(Analisi di 11 pubblicazioni)
PREVENZIONE DELL’OSTEOPOROSI
La prevenzione deve essere attuata a tutte le età
Adeguato apporto di Ca e vit D
Astensione dal fumo
Attività fisicaEvitare abuso alcool
…nella donna inmenopausa eventualeterapia ormonale (HRT)
Terapia farmacologica dell’osteoporosiTerapia farmacologica dell’osteoporosi
• Farmaci che promuovono la neoformazione di osso
• TERIPARATIDE
• RANELATO DI STRONZIO
• Farmaci che inibiscono il riassorbimento• Farmaci che inibiscono il riassorbimento
• BIFOSFONATI
• Modulatori selettivi del recettore estrogenico
(SERM’S)
• DENOSUMAB
TeriparatideTeriparatide
Secrezione cronica o infusione continua causa riassorbimento osseo
Somministrato in modo pulsatile (iniezione una volta al giorno)
• stimola la formazione ossea agendo sugli osteoblasti,
• incrementa l’assorbimento del calcio a livello intestinale
• Previene l’eccessiva dispersione mediante le urine
Girotra e al, Rev Endocr Metab 2006
Berg et al, Nat Rev Drug Discov 2003
TeriparatideTeriparatide
POSOLOGIA: per iniezione sottocutanea 20µg/die; durata massima del
trattamento 18 mesi
INDICAZIONI: trattamento dell’osteoporosi post menopausale, su
prescrizione dello specialista
CONTROINDICAZIONI: ipercalcemia persistente, malattie neoplastiche
dello scheletro, metastasi ossee, malattie metaboliche delle ossa (Paget,
AIFA, Guida all’uso dei Farmaci 2008
dello scheletro, metastasi ossee, malattie metaboliche delle ossa (Paget,
iperparatiroidismo), aumentati livelli di FAL, precedente radioterapia allo
scheletro, gravidanza, allattamento
Raccomandato nelle donne >65 anni che non possano assumere bifosfonati in caso di:-BMD estremamente bassa-BMD molto bassa, storia di fratture >2 e presenza di altri fattori di rischio per fratture
National Institue for Clinical Excellence, 2005
RanelatoRanelato di Stronziodi Stronzio• Aumenta la massa trabecolare ossea, il numero e lo spessore
delle trabecole osse
• Miglioramento della resistenza dell'osso.
POSOLOGIA: 2 mg 1 volta al dì sciolti in acqua, preferibilmente al
INDICAZIONI: trattamento dell’osteoporosi post menopausale per
ridurre il rischio di fratture vertebrali e dell’anca
POSOLOGIA: 2 mg 1 volta al dì sciolti in acqua, preferibilmente al
momento di coricarsi. Si consiglia di evitare l’assunzione di alimenti (calcio)
e antiacidi 2 ore prima e dopo l’assunzione
CONTROINDICAZIONI: gravidanza, allattamento
Da utilizzare quando i bifosfonati sono controindicati o non tollerati
INTERAZIONI: riduzione dell’assorbimento di chinolonici e tetracicline
AIFA, Guida all’uso dei Farmaci 2008
L’USO DI Protelos/OsseorProtelos/Osseor è ora limitato al trattamento dell’OSTEOPOROSI SEVERAOSTEOPOROSI SEVERA
•donne in post-menopausa ad alto rischio di frattura•uomini con aumentato rischio di frattura
DenosumabDenosumab
Anticorpo monoclonale umano di tipo IgG2 prodotto in una linea cellulare di
mammifero mediante tecnologia del DNA ricombinante
DenosumabDenosumab
Il blocco dell’interazione tra RANKL e RANK inibisce la formazione, la inibisce la formazione, la funzionalità e la sopravvivenza degli osteoclastifunzionalità e la sopravvivenza degli osteoclasti, riducendoriducendo in tal modo il
riassorbimento osseoriassorbimento osseo, sia a livello corticale che trabecolare
• si lega con elevata affinità e specificità, AL RANKL,• previene l’attivazione del suo recettore RANK, presente sulla superficie
degli osteoclasti e dei loro precursori.
DenosumabDenosumab
Indicazioni terapeutiche
trattamento dell’osteoporosi in donne in post-menopausa ad aumentato rischio di fratture
trattamento della perdita ossea associata a terapia ormonale ablativa in uomini con cancro alla prostata ad aumentato rischio di fratture.
Posologia
60 mg s.c una volta ogni 6 mesi nella coscia, nell’addome o nella parte posteriore
del braccio.
I pazienti devono ricevere un adeguato supplemento di calcio e vitamina D.
Criteri di elegibilità- Età > o = 70 anni- Diagnosi di osteoporosi post-menopasusale con un aumentato rischio di fratture- almeno una pregressa frattura osteoporotica femorale o vertebrale- Valori di T-score della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno < -4,0
La MODALITA’ PRESCRITTIVA in regime di SSN prevede la compilazionedel piano terapeutico (scheda di monitoraggio AIFA) che ne restringel’utilizzo secondo dei precisi criteri di eleggibilità
DenosumabDenosumab
- almeno una pregressa frattura osteoporotica femorale o vertebrale- Valori di T-score della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno < -4,0
(o < -5,0 per ultrasuoni falangi),- valori di T-score della BMD femorale o ultrasonografica del calcagno < -3,0
(o<4,0 per ultrasuoni falangi)
E con almeno uno dei seguenti fattori di rischio aggiuntivi:
- storia familiare di fratture vertebrali e/o di femore- artrite reumatoide e altre connettiviti- pregressa frattura osteoporotica al polso- menopausa prima 45 anni di eta'- terapia cortisonica cronica
La durata dell’esposizione a Prolia al momento della diagnosi di
DenosumabDenosumab
La durata dell’esposizione a Prolia al momento della diagnosi di frattura femorale atipica era a partire da 2 anni e mezzo
SEDESEDE
RXRX
TRAUMI MINIMIATRAUMATICHE.
Tali eventi possono essere bilaterali!!!Tali eventi possono essere bilaterali!!!
REGIONI SUBTROCANTERICHE DIAFISI FEMORALE
• Frattura semplice trasversale o obliqua con “beaking” corticale• Ispessimento corticale diffuso della parte prossimale della
diafisi
Terapia farmacologica dell’osteoporosiTerapia farmacologica dell’osteoporosi
• Farmaci che inibiscono il riassorbimento• BIFOSFONATI
• SERM’S
BIFOSFONATIBIFOSFONATI Inibiscono il riassorbimento osseoInibiscono il riassorbimento osseo
Clodronato
AlendronatoRisedronatoNeridronatoPamidronato
Frith et al, J Bone Miner Res 1997Luckman et al, J Bone Miner Res 1998
ALENDRONATOALENDRONATO
• Amino-bifosfonato di seconda generazione
• Utilizzato come sale sodico
• 10 mg/die: osteoporosi post-menopausale e osteoporosi dell’uomo
• 70 mg/sett: osteoporosi post-menopausale
• 5-10 mg/die: prevenzione dell’osteoporosi indotta da cortisonici
AIFA, Guida all’uso dei Farmaci 2008
CONTROINIDICAZIONI: anomalie dell’esofago e altri fattori che ne ritardano lo svuotamento, ipocalcemia, gravidanza, allattamento
RISEDRONATORISEDRONATO
• Amino-bifosfonato di terza generazione
• Utilizzato come sale sodico
• 5 mg/die o 35 mg/sett: osteoporosi post-menopausale
• 5 mg/die: prevenzione dell’osteoporosi indotta da cortisonici
AIFA, Guida all’uso dei Farmaci 2008
CONTROINIDICAZIONI: ipocalcemia, gravidanza, allattamento
IBANDRONATOIBANDRONATO
• Amino-bifosfonato di terza generazione
• Per os 150 mg una volta al mese
• Via e.v. 3 mg (in 15-30 secondi) ogni 3 mesi
AIFA, Guida all’uso dei Farmaci 2008
Trattamento dell’osteoporosi postTrattamento dell’osteoporosi post--menopausalemenopausale
CONTROINIDICAZIONI: gravidanza, allattamento
CLODRONATOCLODRONATO
• Non-amino-bifosfonato
• Per os 400 mg/die
• Via i.m. 100 mg/3,3 ml 1/settimana
AIFA, Guida all’uso dei Farmaci
Trattamento dell’osteoporosi postTrattamento dell’osteoporosi post--menopausalemenopausale
Clodronato ed analgesia
Studi sul clodronato in modelli murini hanno evidenziato una riduzione
della nocicezione sia centrale che periferica (Bonabello A, 2003).
Un effetto antidolorifico del farmaco è stato osservato anche in pazienti
neoplastici con metastasi ossee e in pazienti con fratture vertebrali
osteoporotiche (Rovetta et al 2011).osteoporotiche (Rovetta et al 2011).
Inoltre, il clodronato sembra possedere anche un’attività antinfiammatoria
che suggerisce il suo utilizzo in pazienti con artriti infiammatorie, artrosi,
e altre malattie degenerative dello scheletro
BifosfonatiBifosfonati-- AVVERTENZEAVVERTENZE
Disturbi del tratto GI superiore
Storia nell’anno precedente di ulcera, sanguinamento GI attivo o interventi
chirurgici al tratto GI superiore
Insufficienza renale (ClCr <35ml/min)
Prima di iniziare il trattamento correggere gli squilibri del calcio e del
metabolismo minerale (carenza di vit.D e ipocalcemia)
AIFA, Guida all’uso dei Farmaci
metabolismo minerale (carenza di vit.D e ipocalcemia)
Prendere in considerazione un trattamento dentale preventivo (igiene
dentale) prima di iniziare la terapia
Modulatori selettivi del recettore Modulatori selettivi del recettore
estrogenico (SERM)estrogenico (SERM)
Composti sintetici in grado di legarsi al recettore per gli estrogeni
e produrre effetti agonistici a livello osseo ed epatico e
antagonistici per mammella ed apparato genito-urinario
TAMOXIFENE
RALOXIFENERALOXIFENE
RaloxifeneRaloxifene
POSOLOGIA : 60 mg 1 volta al giorno
INDICAZIONI: trattamento e prevenzione dell’osteoporosi post menopausale
CONTROINDICAZIONI: anamnesi positiva per TV, sanguinamenti uterini di ndd, carcinoma endometriale, insufficienza epatica, insufficienza renale grave, colestasi, gravidanza, allattamento
AIFA, Guida all’uso dei Farmaci 2008
Rappresenta un’alternativa nelle donne che non possono assumere bifosfonati o che hanno avuto fratture malgrado il trattamento per 1 anno con tali farmaci o nelle donne in cui vi sia una diminuzione dei livelli di BMD sotto i livelli pre-trattamento
National Institute fo Clinical Excellence, 2005
INTERAZIONI: antagonismo dell’effetto anticoagulante
Aumentato rischio di eventi tromboembolici e può accentuare ifenomeni vasomotori postmenopausali.
Nota 79
“ ….Prima di iniziare la terapia con i farmaci sopraindicati, in
tutte le indicazioni è raccomandato
OSTEOPOROSI PREVENZIONE OSTEOPOROSI PREVENZIONE E E
TRATTAMENTO FARMACOLOGICOTRATTAMENTO FARMACOLOGICO
Bollettino d’informazione sui farmaci n. 3-4 ‘99.
tutte le indicazioni è raccomandato
un adeguato apporto di calcio e Vitamina D,
ricorrendo, ove dieta ed esposizione solare siano
inadeguati,
a supplementi con Sali di calcio e Vitamina D3(e non ai
suoi metaboliti idrossilati)”
• Un corretto apporto di calcio e Vitamina D è necessario per una normale
mineralizzazione ossea
La concentrazione ematica di 25(OH)D e direttamente correlata con la
Il Ruolo della Vitamina D
Vitamina D e mineralizzazione ossea
• La concentrazione ematica di 25(OH)D e direttamente correlata con la
densità minerale ossea
• L’ipovitaminosi D aumenta il rischio di cadute e fratture ossee
• Il deficit di Vitamina D provoca debolezza muscolare.
• L’aumentato introito di Vitamina D riduce il rischio di cadute del 72%
Forza muscolare, rischio di cadute e fratture ossee
Il Ruolo della Vitamina D
• L’aumentato introito di Vitamina D riduce il rischio di cadute del 72%
• Un corretto apporto di calcio e Vit D è già di per se capace di ridurre il
rischio di fratture da osteoporosi
• L’ipovitaminosi e rende meno efficace la terapia farmacologica
dell’osteoporosi
• La carenza di Vit D è frequentissima nelle popolazioni anziane che sono
quelle soggette all’osteoporosi, ma anche nei soggetti più giovani
Il Ruolo della Vitamina D
quelle soggette all’osteoporosi, ma anche nei soggetti più giovani
• La supplementazione di calcio e Vit. D con la dieta è pertanto quasi sempre
necessaria nella prevenzione e terapia dell’osteoporosi
…..INOLTRE STUDI RECENTI HANNO DIMOSTRATO….
• Ipovitaminosi Vitamina D è associata a più scarse funzioni cognitive più alto rischio di sviluppare M. Alzheimer
• Pazienti affetti da malattia di Alzheimer hanno concentrazioni ematiche di • Pazienti affetti da malattia di Alzheimer hanno concentrazioni ematiche di 25(OH)D inferiori rispetto alla popolazione di controllo
• Un maggior introito di vitamina D in donne anziane è associato a un minor rischio di sviluppare M. Alzheimer
• Ipovitaminosi D è associata a Risultati dei test cognitivi peggioriAlta frequenza di demenza
RUOLO DELLA RUOLO DELLA
SUPPLEMENTAZIONE DI SUPPLEMENTAZIONE DI
….RICERCHE FUTURE….
SUPPLEMENTAZIONE DI SUPPLEMENTAZIONE DI
VITAMINA D NELLA VITAMINA D NELLA
PREVENZIONE DEL PREVENZIONE DEL
DECADIMENTO COGNITIVODECADIMENTO COGNITIVO