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1 Prayer to Venerate Any Saint Saint Evaristus: Feast Day October 26 Rev. 8:3-4 [3] And another angel came, and stood before the altar, having a golden censer; and there was given to him much incense, that he should offer of the prayers of all saints upon the golden altar, which is before the throne of God. [4] And the smoke of the incense of the prayers of the saints ascended up before God from the hand of the angel. ETERNAL Father, I wish to honor St. (Name), and I give You thanks for all the graces You have bestowed upon him (her). I ask You to please increase grace in my soul through the merits of this saint, and I commit the end of my life to him (her) by this special prayer, so that by virtue of Your goodness and promise, St. (Name) might be my advocate and provide whatever is needed at that hour. Amen. PROMISE: "When you wish to honor any particular saint and give Me thanks for all the graces I have bestowed on that saint, I increase grace in your soul through the merits of that saint. When you commit the end of your life to any of the saints by special prayers, I appoint those saints to be your advocates and to provide whatever you need at that hour."-Our Lord to St. Gertrude Blessed Anne Catherine Emmerich revealed in her Visions that saints are particularly powerful on their feast days and should be invoked then. MESE DI PREGHIERA PER I DEFUNTI Preghiera per liberare 15 anime del Purgatorio : SENTIMENTI DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA La seguente devozione è stata trovata in una cappella in Polonia sopra una tabella. Fu approvata da Innocenzo XI, il quale concesse la liberazione di quindici anime del Purgatorio ogni volta che si reciterà. Lo stesso fu confermata da Clemente III. La stessa liberazione ( di quindici anime del Purgatorio) ogni volta che si reciterà questa orazione, fu confermata da Benedetto XIV con indulgenza plenaria. La stessa concessione fu confermata da Pio IX con l'aggiunta di altri 100 giorni d'indulgenza. Data nel dicembre 1847. SENTIMENTI DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA quando ricevette nelle braccia il Suo diletto Figlio. O fonte inesausta di verità, come Ti sei disseccato! O saggio dottor degli uomini, come t'e ne stai taciturno! O splendore di eterna luce, come Ti sei estinto!

Indulgenze Per Le Anime Del Purgatorio Nel Giorno Dei Morti 1

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Indulgenze Per Le Anime Del Purgatorio

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Prayer to Venerate Any Saint

Saint Evaristus: Feast Day October 26

Rev. 8:3-4 [3] And another angel came, and stood before the altar, having a golden censer; and there was given to him much incense, that he should offer of the prayers of all saints upon the golden altar, which is before the throne of God. [4] And the smoke of the incense of the prayers of the saints ascended up before God from the hand of the angel.

ETERNAL Father, I wish to honor St. (Name), and I give You thanks for all the graces You have bestowed upon him (her). I ask You to please increase grace in my soul through the merits of this saint, and I commit the end of my life to him (her) by this special prayer, so that by virtue of Your goodness and promise, St. (Name) might be my advocate and provide whatever is needed at that hour. Amen.

PROMISE: "When you wish to honor any particular saint and give Me thanks for all the graces I have bestowed on that saint, I increase grace in your soul through the merits of that saint. When you commit the end of your life to any of the saints by special prayers, I appoint those saints to be your advocates and to provide whatever you need at that hour."-Our Lord to St. Gertrude

Blessed Anne Catherine Emmerich revealed in her Visions that saints are particularly powerful on their feast days and should be invoked then.

MESE DI PREGHIERA PER I DEFUNTI

Preghiera per liberare 15 anime del Purgatorio : SENTIMENTI DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA

La seguente devozione è stata trovata in una cappella in Polonia sopra una tabella.

Fu approvata da Innocenzo XI, il quale concesse la liberazione di quindici anime del Purgatorio ogni volta che si reciterà. Lo stesso fu confermata da Clemente III. La stessa liberazione (di quindici anime del Purgatorio) ogni volta che si reciterà questa orazione, fu confermata da Benedetto XIV con indulgenza plenaria. La stessa concessione fu confermata da Pio IX con l'aggiunta di altri 100 giorni d'indulgenza. Data nel dicembre 1847. SENTIMENTI DI MARIA SANTISSIMA ADDOLORATA quando ricevette nelle braccia il Suo diletto Figlio.

O fonte inesausta di verità, come Ti sei disseccato! O saggio dottor degli uomini, come t'e ne stai taciturno! O splendore di eterna luce, come Ti sei estinto! O verace amore, come mai la tua bella faccia è divenuta deforme! O altissima divinità, come Ti fai vedere a me in tanta povertà. O amore del mio cuore, quanto è grande la Tua bontà! O delizia eterna del mio cuore, quanto eccessivi e molteplici sono stati i Tuoi dolori! Signor mio Gesù Cristo, che hai comune col Padre e con lo Spirito Santo una sola e medesima natura, abbi pietà di ogni creatura e principalmente delle anime del Purgatorio! Così sia.

Vanno poi recitati :

5 Credo 1 Salve Regina 1 Pater

1 Ave 1 Gloria secondo la intenzione del Sommo Pontefice ed un Eterno riposo .

Credo Credo in un solo Dio, Padre Onnipotente, creatore del cielo e della terra, di tutte le cose visibili e invisibili.Credo in un solo Signore Gesù Cristo unigenito figlio di Dio nato dal Padre prima di tutti i secoli. Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero, generato, non creato, dalla stessa sostanza del Padre.Per mezzo di Lui tutte le cose sono state create. Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo e per opera dello Spirito Santo si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo. Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto e il terzo giorno è resuscitato secondo le Scritture ed è salito al Cielo e siede alle destra del Padre e di nuovo verrà nella gloria per giudicare i vivi e i morti ed il suo Regno non avrà fine.Credo nello Spirito Santo che è Signore e dà la vita e procede dal Padre e dal Figlio e con il Padre ed il Figlio è adorato e glorificato e ha parlato per mezzo dei profeti.Credo la Chiesa una, santa, cattolica e apostolica.Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati e aspetto la resurrezione dei morti e la vita del mondo che verrà. Amen

Salve ReginaSalve Regina, madre di misericordia, vita dolcezza e speranza nostra, salve. A te ricorriamo noi esuli figli di Eva; a te sospiriamo gementi a piangenti in questa valle di lacrime. Orsù dunque, avvocata nostra, rivolgi a noi gli occhi tuoi misericordiosi e mostraci dopo questo esilio Gesù, il frutto benedetto del tuo seno. O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria.

Padre NostroPadre Nostro, che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo Regno, sia fatta la tua volontà, come in cielo così in terra. Dacci oggi il nostro pane quotidiano, rimetti a noi i nostri debiti, come noi li rimettiamo ai nostri debitori, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. Amen.

Ave Maria Ave Maria, piena di grazia, il Signore è con te, tu sei benedetta fra le donne e benedetto il frutto del tuo seno, Gesù. Santa Maria, Madre di Dio, prega per noi peccatori, adesso e nell’ora della nostra morte. Amen.

Gloria al Padre Gloria al Padre, al Figlio e allo Spirito Santo, come era nel principio, ora e sempre nei secoli, nei secoli. Amen.

Eterno riposo

L'Eterno riposo dona loroo Signore

e splenda ad essi la Luce Perpetua.Riposino in pace.

Amen.Preghiere in suffragio delle Anime del PurgatorioVa inoltre ricordato che le Anime vanno aiutate nelle espiazione delle loro pene affinché si presentino Pure al cospetto di Dio. Per suffragare le Anime del Purgatorio ci si può adoperare in vari modi:- Con la S. Messe. Per ogni S. Messa celebrata molte Anime escono dal Purgatorio. Esse non provano nessun tormento durante la messa offerta per loro (S. Girolamo).

- Con la Comunione. La S. Comunione, dopo il sacrificio dell'altare, è l'atto più sublime della religione, meritorio per i vivi e per i defunti (S. Agostino)- Facendo elemosine. Conviene soccorrere i morti non con le lacrime ma con elemosine (S. Giovanni Crisostomo)- Facendo visita, al Cimitero, presso le tombe dei nostri defunti e recitando preghiere in loro suffragio.- Con l'Atto Eroico. E' l'intenzione di offrire il bene che possiamo fare a vantaggio delle Anime del Purgatorio.

«Io sono sgomenta nel vedere quanto si trascurano e sidissipano gli aiuti che la Chiesa ci offre con tanta abbondanza, mentre le povere Anime del Purgatorio li sospirano con tanto amore e languiscono nel dolore!» (Ven. Caterina Emmerich)

1 NOVEMBRE. CHE COSA TROVEREMO NELL'ALDILÀ?

«Nessuno è mai venuto a dirmelo», risponde qualcuno...Ebbene, ce l'ha detto Dio, perché ci rendiamo conto del nostro destino eterno: È stabilito che gli uomini muoiano e, dopo la morte, vi è il giudizio (Eb. 9, 27).

Ci sono due giudizi:

- uno personale per ciascun'anima, subito dopo la morte: Senza riguardi personali, Dio giudica ciascuno secondo le sue opere (I Pt. 1, 17);

- l'altro universale: Quando il Figlio dell'uomo (Cristo) verrà nella sua gloria con tutti i suoi angeli, si siederà sul trono della sua gloria. E saranno radunate davanti a lui tutte le genti, ed egli separerà gli uni dagli altri (Mt. 25, 31.32).

Dopo il primo giudizio, che cosa avviene dell'anima?

- Se è senza peccato e totalmente purificata dai peccati commessi, va in Paradiso: Servo buono e fedele, prendi parte alla gloria del tuo Signore (Mt. 25, 23).

- Se è in peccato veniale (leggero) o non si è totalmente purificata dai peccati commessi, va in Purgatorio: Lo fece gettare in carcere, fino a che non avesse pagato tutto il debito (Mt. 18, 30).

Se è in peccato mortale e non ha voluto chiederne perdono a Dio, va all'inferno: Legatelo mani e piedi e gettatelo fuori nelle tenebre; là sarà pianto e stridore di denti (Mt. 22, 13).

Quanto dureranno il Paradiso e l'Inferno?

Il Paradiso e l'Inferno dureranno eterni:

Se ne andranno i giusti alla vita «eterna». Via, lontano da me, maledetti, nel fuoco «eterno», preparato per il diavolo e per i suoi angeli (Mt. 25, 46.41).

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

2 NOVEMBRE. IL PURGATORIO

Il Purgatorio è il patimento temporaneo (cioè non eterno) della privazione di Dio (non si vede e non si gode Dio), e di altre pene che tolgono dall'anima ogni resto di peccato, per renderla degna della piena comunione con la Trinità divina: E canterò di quel secondo regno dove l'umano spirito si purga e di salire al ciel diventa degno. Dante, Purgatorio, I, 4-6 L'esistenza del Purgatorio e la possibilità di aiutare le Anime che vi si trovano sono due verità di fede insegnate dalla Chiesa. Tra i molti passi biblici che ce ne parlano, ricordiamo questo di S. Paolo, il quale con linguaggio fortemente espressivo, ci avverte di stare molto attenti a costruire il nostro edificio spirituale, perché alla fine sarà provato col fuoco: se l'opera resisterà, riceveremo la ricompensa; se invece sarà esca per il fuoco, finirà bruciata; tuttavia «il peccatore si salverà, come attraverso il fuoco» (Cf. 1 Cor. 3, 10-15). Fin dalle sue prime origini, la Chiesa di Cristo ha sempre insegnato l'esistenza del Purgatorio. Tutte le liturgie antiche hanno preghiere per i Defunti e, nel corso dei secoli, sono sorte numerose Istituzioni religiose con l'intento di aiutare le Anime del Purgatorio.

Il Concilio di Trento, nella sua «Professione di Fede Tridentina», ordina a tutti i vescovi, sacerdoti, teologi, predicatori, catechisti, professori di teologia questa Professione di Fede:«Credo fermamente che c'è il Purgatorio». Il Concilio Vaticano II, nella Costituzione - Lumen Gentium - parla delle anime che hanno lasciato questo mondo e vengono purificate nell'Aldilà; nell'art. 11 dice:. «questa fede della Chiesa fu rivolta da sempre e anzitutto con venerazione e affetto agli Apostoli e Martiri di Cristo... e ricordiamo la viva Comunione dei santi con i nostri fratelli e sorelle già nella Beatitudine del Paradiso o ancora stanno nel Purgatorio, come ci hanno tramandato i Concili di Firenze e di Trento...». Chi perciò nega l'esistenza del Purgatorio è eretico e non va creduto. Lasciamo che se ne faccia personalmente i conti, quando andrà di Là a vedere... D'altra parte, se è vero, come ci insegna la Bibbia, che nulla di macchiato può entrare nel Cielo: «nulla vi entrerà di impuro» (Ap. 21, 27), tutti quelli che muoiono macchiati anche di minime colpe, dovrebbero essere condannati al fuoco dell'Inferno... Il Purgatorio apre perciò il cuore alla speranza a quanti - e sono il numero stragrande - non hanno potuto in questa vita raggiungere quella santità per la quale siamo stati creati.

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

Nota: Vien detta eresia, l'ostinata negazione, dopo aver ricevuto il Battesimo, di una qualche verità che si deve credere per fede divina e cattolica, o il dubbio ostinato su di essa» (Codice di Diritto Canonico, Can. 751).

3 NOVEMBRE. NEL PURGATORIO SI SOFFRE

L'argomento è molto importante (perché, prima o poi la cosa ci toccherà da vicino) ed è determinante a procurare il nostro aiuto a quanti vi si trovano. Per questo sarà trattato a lungo nei capitoli che seguono. Facciamoci subito una domanda: «Chi va in Purgatorio?». Ci vanno quelle Anime che lasciano questo mondo macchiate di peccati veniali (leggeri), ed anche non totalmente purificate dai peccati confessati. La gravità più o meno grande di una colpa morale si giudica dalla violazione della Legge di Dio (i dieci Comandamenti): Legge che ogni persona saggia, rispettosa e amante di Dio, procura di conoscere per non offenderlo e per non dover scontare dopo questa vita i suoi falli. La disobbedienza alla Legge di Dio comporta sempre due tristi effetti: l'offesa a Dio e l'impurità dell'anima. L'offesa a Dio viene perdonata dalla Confessione; l'impurità invece che si è contratta deve essere tolta per mezzo di preghiere, mortificazioni ed opere di carità, le quali hanno il compito di ristabilire nell'anima l'amore a Dio, turbato dal peccato. L'anima che passa da questo mondo alla vita eterna, non totalmente purificata dalle colpe commesse, anche se confessate, deve completare la sua purificazione nel Purgatorio. Ci è facile capire che molto poche sono le anime le quali, lasciando questo mondo, possono entrare direttamente nella felicità del Cielo. Infatti per essa si richiede un totale distacco dalle creature e una pienezza d'adesione alla volontà di Dio non facilmente raggiungibile in questa vita. La stragrande parte delle anime deve compiere questo perfezionamento oltre la vita, prima di entrare nel possesso di Dio.

Le pene del Purgatorio sono di due specie: la pena del danno, che consiste nella privazione della visione di Dio; e la pena del senso che è la purificazione dolorosa da ogni indebito attaccamento alle creature. Tutte e

due le pene durano fino a quando l'Anima ha raggiunto la totale purificazione, richiesta per entrare nella comunione perfetta con Dio e perciò nella sua visione beatifica: Beati i puri di cuore, perché vedranno Dio (Mt 5,8).

«Se l'uomo potesse vedere la cura che Dio ha dell'anima, ne avrebbe stupore e confusione. E noi che ne avremo l'utilità o il danno, non ne facciamo alcuna stima» (S. Caterina da Genova).

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

4 NOVEMBRE. CHI SOFFRE NEL PURGATORIO È L'ANIMA

Dio è spirito. Lo insegna la Bibbia e la ragione lo dimostra. Egli ha creato esseri spirituali (gli angeli), esseri materiali (l'universo che ci circonda) ed esseri composti di spirito e di materia (gli uomini). La presenza dello spirito (anima) nell'uomo è resa manifesta dalla sua intelligenza e dalla sua volontà, che sono due facoltà dello spirito. Gli animali, i quali non hanno lo spirito, non ne hanno neppure le operazioni e il loro agire è riducibile all'istinto sensibile. L'anima è la parte spirituale dell'uomo, per cui egli vive, intende ed è libero, capace perciò di conoscere, amare e servire Dio. Che in noi ci sia un'anima spirituale, ce lo dice la Bibbia, il libro della parola di Dio all'uomo. Fin dalle sue prime pagine, infatti, ci fa sapere che egli fu fatto: A immagine e somiglianza del Creatore (Gen 1,26): Dio plasmò l'uomo con la polvere del suolo e soffiò nelle sue narici un alito di vita (lo spirito) per cui l'uomo divenne essere vivente (ib. 2,7). Gesù ci ammonisce: Non abbiate timore di quelli che uccidono il corpo, ma non hanno potere di uccidere l'anima (Mt 10,28). Poiché l'anima nostra è spirituale, essa è immortale, e perciò non muore con il corpo, ma vive in eterno. Soltanto la materia può perire. Noi dobbiamo quindi avere dell'anima nostra la massima cura, perché è di noi la parte migliore e, solo salvando l'anima, saremo eternamente felici: Che gioverà all'uomo se guadagnerà il mondo intero, e poi perderà la sua anima? (Mt 16,26). Noi parliamo del Purgatorio e delle sue pene, perché vi si trovano «le anime» di coloro che sono morti. Ad esse, vogliamo far giungere la carità del nostro fraterno aiuto. S. Tommaso afferma che questo stato dell'anima separata dal corpo, è una ragione in più per rendere alle Anime purganti terribilissima la pena del fuoco: sia perché, prive del corpo, sono molto più sensibili, sia perché tale pena, senza alcun impedimento fisico, le compenetra in tutto il loro essere.

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

5 NOVEMBRE. LA PENA DEL DANNO

Le pene del Purgatorio, non solo sono riservate a quasi tutte le creature umane, ma, per la loro intensità, non sono neppure da paragonare ai patimenti della vita presente. S. Tommaso d'Aquino (il quale non fa che esporre l'insegnamento di tutti i Padri della Chiesa), afferma che la più piccola pena del Purgatorio supera in intensità qualunque sofferenza della terra. Lo stesso asseriscono i Mistici. Ascoltiamo S. Caterina da Genova: «Le Anime purganti provano un tale tormento, che nessuna lingua umana può esprimere, nè alcuna in-telligenza darne la minima nozione, se Dio non glielo concede per una grazia speciale». E spiega il motivo di tanta sofferenza: «L'anima (nel suo primo incontro con Dio) prova tanto orrore dei suoi peccati al confronto con l'infinita santità e purezza di Lui, che irresistibilmente si immerge nella purificazione». «Dio, continua la Santa, ha creato l'Anima pura., semplice, monda da ogni macchia, attratta verso di Lui da un profondissimo istinto beatifico. Il peccato originale e quelli personali hanno indebolito e quasi soppresso tale istinto divino» (ed è per questo che noi sulla terra sentiamo così debolmente l'attrattiva di Dio). «Quando però essa viene a riscoprire la sua profonda relazione con Dio, sente il suo istinto di felicità rinascere con tanta veemenza di fuoco d'amore che l'esserne privata le diviene tormento indicibile. E tale tormento cresce nella misura in cui l'anima, compiendo la sua purificazione, scopre sempre meglio il Bene infinito che è Dio». Non è difficile comprendere questa verità, almeno un tantino... Già fin d'ora, quanto più conosciamo il valore di un oggetto, tanto più ne ambiamo il possesso e ci rammarichiamo di non poterlo avere. Restiamo tuttavia molto lontani dalla realtà: «Essendo voi ancora sulla terra (ci dice un'Anima del Purgatorio), non potete immaginarvi, né farvi un'idea adeguata di ciò che è il Buon Dio! Noi invece lo sappiamo e lo comprendiamo, poiché siamo

sciolti da tutti i legami che ci trattenevano e ci impedivano di comprendere la santità, la maestà del Buon Dio e la sua misericordia. Noi siamo Martiri, ci struggiamo d'amore, per così dire. Una forza irresistibile ci spinge verso il Buon Dio come a Colui che è il nostro centro, e, al tempo stesso, un'altra forza ci respinge verso il luogo di espiazione» (Manoscritto del Purgatorio).

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

6 NOVEMBRE. LA PENA DEL SENSO

«Ciascuno sara' salato col fuoco» (Mc 9,49). «Si incontrano cristiani i quali, benché convinti dell'esistenza del Purgatorio, dicono con imperdonabile leggerezza: "Non temo il Purgatorio, purché mi salvi!" Parlano così, perché non sanno che cosa siano quelle sofferenze...» (S. Cesario d'Arles). «I demòni, benché puri spiriti, dice S. Gregorio Magno, sono tormentati dal fuoco dell'inferno (Mt 25,41): così le anime umane separate dai corpi sono tormentate nel Purgatorio. Il fuoco degli abissi è uno strumento della giustizia di Dio». S. Bernardo, dopo aver avuto una visione del Purgatorio, così si espresse: «Noi infelici, se non faremo tutta la nostra penitenza sulla terra e ci toccherà un giorno andare a farla in questo fuoco più insopportabile, più tormentoso, più veemente di quanto possiamo immaginare in questa vita!». S. Giovanni della Croce paragona le sofferenze mistiche dell'anima nella «notte oscura» alle sofferenze del Purgatorio e aggiunge: «Come nell'altra vita gli spiriti vengono purificati da fuoco tenebroso e materiale, così in questa si purificano con fuoco di amore tenebroso e spirituale. L'unica differenza consiste nel fatto che di là si rendono puri con il fuoco, mentre di qua solo con l'amore». La materia che alimenta questo fuoco purificatore sono i peccati commessi in questa vita, dei quali non si è fatta la dovuta penitenza: «Dio tiene l'anima tanto al fuoco finché sia tolta ogni imperfezione. Quando ella è purificata, resta tutta in Dio senz'alcuna cosa in sé propria: ed il suo essere è Dio. Allora l'anima resta impassibile; perché più non le resta da consumare. Quand'è così purificata, se ella fosse tenuta al fuoco, questo non le sarebbe penoso; anzi le sarebbe fuoco di divino amore, come vita eterna, senz'alcuna sofferenza» (S. Caterina da Genova).

«Quando sento dire, Dio è buono, ci perdonerà; e intanto si continua a fare il male, quanta tristezza provo per quelle povere anime che ignorano cosa le attende nell'eternità!» (S. Caterina da Genova).

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

7 NOVEMBRE. LA GRAVITÀ DI QUESTE PENE

Racconta S. Margherita Maria, la grande apostola del Cuore di Gesù: «Ho visto in sogno una nostra religiosa, defunta da molto tempo. Mi disse che soffriva grandi pene in Purgatorio e che Dio le aveva fatto provare un dolore indicibile mostrandole una sua parente che precipitava nell'inferno. A queste parole mi svegliai con tanti dolori da sembrarmi che quell'Anima mi avesse comunicate tutte le sue pene: sentivo il corpo quasi completamente stritolato, tanto che a mala pena riuscivo a muovermi. Ma poiché è da credersi poco ai sogni, non ne feci gran conto. Quella religiosa però pensava ben lei a ricordarmelo, contro la mia stessa volontà: mi incalzava con tanta insistenza, che non mi lasciava più pace, ripetendomi continuamente: "Preghi Dio per me; gli offra le sue sofferenze in unione a quelle di Gesù, per dare sollievo alle mie. Mi dia tutto ciò che farà fino al primo venerdì di maggio e faccia in quel giorno la S. Comunione per me". Col permesso della Superiora, così feci e crebbe tanto il mio patire da sentirmene oppressa, senza la possibilità di trovare sollievo. Mi fu concesso di ritirarmi nella mia cella e di pormi a letto. Ma appena mi vi posai, mi parve d'aver accanto quell'anima, la quale di diceva: "Eccoti ben adagiata nel tuo letto, mentre io sono in un letto di fiamme, dove soffro martiri insopportabili". Vidi allora il suo orribile giaciglio, che ancora mi riempie di terrore ogni volta che vi ritorna il mio pensiero». La Santa descrive diffusamente le pene del senso che si soffrono in Purgatorio, poi riferisce il sospiro di quell'anima: «Come vorrei che mi potessero vedere in questi orribili tormenti tutte le anime consacrate! Oh, se io potessi far loro conoscere la gravità delle mie pene e quelle che sono preparate a quelle persone che vivono trascurate nella loro vocazione, perché avessero a divenire più fervorose nel compimento dei loro doveri! A quella vista, io piangevo dirottamente e le

Consorelle cercavano di darmi sollievo, ma quell'anima mi diceva: "Si pensa a dare sollievo ai tuoi mali e nessuno si dà pena di alleggerire i miei...". Al primo venerdì di maggio, dopo aver fatta la Comunione di cui ero stata richiesta, quell'Anima mi disse che i suoi orribili tormenti erano molto diminuiti, anche perché era stata celebrata una S. Messa in onore della Passione. Ella però doveva stare ancora molto tempo in Purgatorio e patire le pene dovute a quelle anime che servono Dio con tiepidezza. Ed io mi trovai libera dalle mie pene. Ella infatti mi aveva detto che non sarebbero diminuite se non quando ne avesse avuto sollievo».

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

8 NOVEMBRE. LA DIVERSITÀ DELLE PENE

Non vi fate illusioni; non ci si può prendere gioco di Dio. Ciascuno raccoglierà quello che avrò seminato» (Gal 6,7). Una descrizione molto precisa sulla diversa gravità delle pene del Purgatorio la troviamo nel «Manoscritto del Purgatorio» già citato. «Quanto ai gradi del Purgatorio, posso parlarvene perché vi sono passata. Nel Grande Purgatorio vi sono diversi gradi. Nel più basso e più tormentoso, che è un Inferno, però non eterno, ma temporaneo, si trovano i peccatori che hanno commesso delitti enormi durante la vita e che la morte ha sorpreso in quello stato, dando loro appena il tempo di ravvedersi. Essi sono stati salvati come per miracolo, sovente per le preghiere di parenti pii o di altre persone. Talvolta non hanno potuto neppur confessarsi, e il mondo li crede perduti; ma il Buon Dio, la cui misericordia è infinita, ha dato loro al momento della morte, la contrizione necessaria per essere salvi, in vista di una o di alcune azioni buone da essi compiute durante la vita. Per tali Anime, il Purgatorio è terribile! E’ l'inferno, con la differenza che nell'inferno si maledice il Buon Dio, mentre nel Purgatorio Lo si benedice e Lo si ringrazia di averci salvato. Vengono poi le anime che, senza aver commesso grandi colpe, come le prime, sono state indifferenti per il Buon Dio; durante la vita non hanno punto soddisfatto al precetto pasquale e, convertite parimenti in punto di morte, sovente non avendo neppure potuto comunicarsi, sono nel Purgatorio in isconto della loro lunga indifferenza, sofferenti pene inaudite, abbandonate, senza preci... o, se se ne fanno per loro, esse non possono trarne profitto. Infine, vi sono ancora in detto Purgatorio Religiosi e Religiose che furon tiepidi, dimentichi dei propri doveri, indifferenti per Gesù; Sacerdoti, che, non avendo esercitato il loro ministero con la riverenza dovuta alla Divina Maestà, non hanno fatto amare abbastanza il Buon Dio dalle anime loro affidate: io ho appartenuto a questo grado. Nel secondo Purgatorio si trovano le anime di coloro che muoiono colpevoli di peccati veniali non espiati prima della morte, ovvero di peccati mortali confessati, ma di cui non hanno pienamente soddisfatto la Giustizia Divina. Anche in questo Purgatorio vi sono diversi gradi, secondo i meriti delle persone. Così, il Purgatorio delle persone consacrate o che hanno ricevuto più grazie, è più lungo e più penoso di quello della comune delle anime. Infine il Purgatorio di desiderio che vien chiamato Vestibolo. Ben poche anime lo evitano; per evitarlo bisogna aver desiderato ardentemente il Cielo, e la visione del Buon Dio, e questo è raro, più che non si creda, poiché molte persone, anche pie, hanno paura del Buon Dio e non desiderano con abbastanza ardore il Cielo. Questo Purgatorio di desiderio ha il suo martirio ben doloroso al pari degli altri: essere privi della visione del Buon Gesù, qual sofferenza!». «Le anime del Purgatorio provano un tale tormento, che nessuna parola umana può esprimere» (S. Caterina da Genova).

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

9 NOVEMBRE. L'INVOLUCRO PESANTE

(Da «Il Mistero del Purgatorio»). «Le Anime del Purgatorio sono avviluppate come da un involucro, da una dura corteccia. E la corteccia che le ha racchiuse nella vita terrena: il proprio "io", l'eccessiva preoccupazione di sé, il mondo, il pensiero della propria reputazione e tutte quelle altre cose che erano loro apparse così importanti... Di queste cose è fatto l'involucro e la luce di Dio penetra molto a stento. a) Le anime sicure di sé Sono quelle che non si pongono interrogativi sui desideri di Dio e fanno tutto senza amore e senza timore di Dio. Ottundono così la loro coscienza con l'adempimento dei doveri esteriori. Se uno fa loro osservare le mancanze, esse trovano una giustificazione per tutto. La luce divina penetra il loro involucro molto

adagio.b) Le anime ambiziose «Ci sono anime che in vita hanno avuto grande saggezza e hanno fatto anche un gran bene all'umanità; ma poiché ciò avveniva solo per la loro ambizione, giungono all'eternità con la più grande ignoranza di Dio e spesso devono rimanere a lungo nel Purgatorio. Fino a quando cioè non sono liberate dallo stordimento del loro "io"». c) Le anime insincereSoffrono un lungo Purgatorio anche quelle anime che sulla terra furono devote a causa degli uomini. Vollero essere virtuose per amor proprio. Non erano umili e non vollero riconoscere nessun errore. Dio non lo si può ingannare! Queste povere anime sono nel Purgatorio in fiamme profonde. d) Le anime maliziose Ci sono in Purgatorio anime che, sotto la parvenza religiosa, combattevano il bene. Specie quelle che hanno attaccato con malizia la Religione. Laggiù esse sono più torturate dei malvagi. e) Le anime ostinate Sono quelle che si sono salvate a mala pena ed hanno abusato fino alla fine della misericordia di Dio. Esse soffrono gravi tormenti, prive delle divine consolazioni. Si sentono come nel profondo di un abisso eterno. Malizie così indurite hanno bisogno di una energica purificazione.

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

10 NOVEMBRE. L'INVOLUCRO LEGGERO

(Da «Il Mistero del Purgatorio») a) Le anime umili «Vorrei dire quali anime sono meno penate nel Purgato-rio, nelle quali l'involucro si dissolve più rapidamente. Ci può essere un disgraziato, un gran peccatore, pieno di debolezze. Solo il Buon Dio sa come egli è stato educato e forse predisposto. E’ un povero peccatore e il Redentore ne ha compassione. Perché egli riconosce i propri errori ed i propri peccati e, senza scusarsi, senza discutere, accetta ogni rimprovero. Egli pensa: se potessi diventare migliore!... Quando un povero peccatore così, è incatenato sul letto di morte, quando si presenta alle porte dell'eternità, allora il suo pentimento è così grande, che egli invoca il perdono del suo Dio misericordioso, in un atto di amore, come mai durante la vita. Come è buono allora il Salvatore, come è buono! b) Le anime di buona volontà Giungono più rapidamente in Cielo le anime che non sono ostinatamente avviluppate dalla propria presunzione. Dio non ci giudica secondo le nostre colpe, ma secondo la nostra buona volontà. Un'anima che è sempre pronta a comprendere ed a compiere la sua volontà si trova bene; e così un' anima che non si offende tanto facilmente quando le si fa notare un suo errore e cerca di liberarsene. Il Buon Dio può lavorare bene con queste anime: non hanno in sè tanta resistenza e tanta menzogna, e il Buon Dio le aiuta perché si liberino dalle loro colpe. c) Anime amanti della Parola di Dio Si trovano bene soprattutto le anime che hanno fame e sete della Parola di Dio. Quando un'anima, ad esempio, accoglie la predica ed ogni ammonimento con devozione, come diretta parola di Dio, e la porta con sè nella vita e non la smarrisce mai: quest'anima è sul retto cammino. L'anima a cui la più semplice parola di Dio è preziosa... Oh, come sono belle le anime che accolgono con devozione la Parola di Dio! Queste anime quando giungono nel Purgatorio, il Buon Dio non deve molto lavorare: una sola parola ed esse sono risanate».

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

11 NOVEMBRE. IL FANCIULLO DINOCRATE

(Dagli «Atti di S. Perpetua», martire cristiana del 3° secolo). La Santa, dopo aver parlato della sua cattura e dei primi giorni passati nel carcere, in compagnia di altri martiri, così continua: «Un giorno, mentre eravamo tutti in preghiera, mi venne sulle labbra il nome del mio Dinòcrate e rimasi stupita di non essermi ricordata di lui, fino a quel momento. Mi afflisse il dubbio della sua felicità e compresi che avrei dovuto pregare per la sua anima. Incominciai quindi a pregare fervorosamente, supplicando Dio di aiutarlo. Nella notte seguente ebbi questa visione. Vidi Dinòcrate uscire da luoghi tenebrosi, dove molti altri stavano con lui. Egli era tutto arso e divorato dalla sete, col volto sfigurato, pallido e ancora corroso dall'ulcere di cui era morto. Questo mio fratello era morto a sette anni di un cancro al viso che lo aveva reso oggetto di orrore a quanti lo aveva -no conosciuto. Per lui io avevo pregato e mi era parso che una grande distanza ci separasse. Vicino a lui vidi

una bacinella d'acqua, il cui orlo, essendo molto più alto del fanciullo, non poteva essere raggiunto dalle sue labbra, per quanti sforzi facesse per appressarsi a quell'acqua refrigerante. Quanto mi addolorava quel supplizio! Mi svegliai per il dolore e conobbi che mio fratello si trovava in stato di pena e sperai di poterlo sollevare. Incominciai dunque a pregare Dio giorno e notte con lacrime e sospiri, perché mi concedesse la grazia della sua liberazione. Continuai le preghiere finché fummo trasferiti nella prigione del campo, per servire di pubblico spettacolo nella festa di Cesare Geta. Il giorno in cui fummo avvinti in catene per essere condotti alla festa suddetta, ebbi un'altra visione. Scorsi il medesimo luogo visto la prima volta, e Dinòcrate col corpo mondo, rivestito di splendide vesti, senza neppure la più piccola cicatrice dove aveva l'antica piaga. L'orlo del bacino era abbassato fino ai suoi fianchi e presso di lui stava un'ampolla d'oro per attingere acqua. Essendosi Dinòcrate avvicinato, incominciò a bere di quell'acqua, senza che essa diminuisse; quando ne fu sazio, abbandonò tutto giulivo la bacinella per andare a giocare, come è abitudine dei fanciulli della sua età. A questo punto mi destai e compresi che mio fratello era ormai libero da ogni pena». Non ci deve stupire la tenera età del fanciullo. Con l'uso della ragione incomincia per ciascuno la possibilità di offendere Dio ed è più facile commettere il peccato che ripararlo. Certamente le pene del Purgatorio sono dalla Bontà divina proporzionate alla responsabilità di ogni anima.

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12 NOVEMBRE. «SAPESTE QUANTO IL TEMPO È LUNGO QUI!»

Leggiamo nella vita di S. Paolo della Croce: «Una sera, mentre il Santo andava a riposo, sentì battere ripetutamente alla porta della sua cella. Credendo fosse il demonio che veniva a disturbargli il sonno, gli comandò risolutamente di andarsene. Continuando quei colpi, domandò chi fosse e che cosa volesse. Gli apparve allora l'anima di un sacerdote morto quella sera stessa e gli disse che si trovava in Purgatorio a causa dei difetti di cui era stato tante volte ripreso dal Santo, senza mai correggersi. «Quanto soffro!, gli disse. Mi pare di essere da più di mille anni in questo oceano di fuoco!». Profondamente commosso, il Santo guardò l'orologio: «Siete spirato da poco..., come vi può sembrare da così lungo tempo?». «Se sapeste, rispose quell'anima, quanto è lungo il tempo qui!» e continuò a supplicarlo di aiutarla. Il Santo prese la disciplina, e si flagellò a sangue, pregando con tutto il suo fervore Dio ad averne pietà: «Mio Dio, ve ne scongiuro, liberate quest'anima per l'amore che avete della mia!». Dio non tardò a consolare il suo Servo, assicurandolo che prima del mezzogiorno del di seguente quell'anima avrebbe lasciato il Purgatorio. Infatti, mentre il giorno dopo celebrava il santo Sacrificio, al momento della Comunione, vide passargli davanti agli occhi quell'Anima bella e splendente, che saliva al Cielo». I Santi, per la grande purezza della loro vita (Mt. 5, 8), possono «vedere» ciò che tutti non vedono. E non siamo troppo faciloni a dire che questo avveniva nel Medio Evo e che ora le cose sono cambiate... Difatti si trovano anche nella vita di Padre Pio e di tanti altri Santi dei giorni nostri. Non c'è da credere che essi si siano presi gusto a inventare delle storie e gli agiografi a scriverle...«Da parecchio tempo sento in me un bisogno, cioè di offrirmi al Signore vittima per i poveri peccatori e per le anime purganti». (Lettera al Direttore spirituale). «Patisci, gemi e prega per gli iniqui della terra e i miseri dell'altra vita, sì degni della nostra compassione nelle loro pazienti ed ineffabili angosce» (Risposta del Direttore spirituale).

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13 NOVEMBRE. LA DURATA DELLE PENE

Le pene del Purgatorio non sono eterne (come lo sono invece quelle dell'inferno): esse cesseranno definitivamente il giorno del Giudizio universale. «Quanto alle pene temporali dovute al peccato, dice S. Agostino, alcuni le soffrono tutte in questo mondo; altri nell'altro; alcuni ancora ne soffrono parte in questo mondo e parte nell'altro, prima del severissimo Giudizio universale». Poiché la durata del Purgatorio è determinata dall'impurità in cui si trova l'anima nell'incontro personale con Dio alla fine della vita terrena, ci

può essere chi appena lo sfiora e chi invece ci rimane per lunghissimi anni. La prassi della Chiesa che non solo permette, ma promuove le Pie Fondazioni e le Messe Perpetue, ci fa appunto pensare alla possibilità di una durata lunghissima di quelle pene. D'altra parte, se noi riflettiamo al modo in cui vive la maggior parte degli uomini, dobbiamo ritenere che la loro purificazione nell'altra vita non potrà essere nè breve, nè leggera. Si vedono infatti commettere senza scrupoli peccati e peccati veniali, ed anche molti peccati mortali. Numerosi sono anche quelli che spavaldamente conducono una vita licenziosa e continuano nei loro disordini fino alla tarda vecchiaia, nella quale poi, sia per la debolezza dell'età, sia per le cattive abitudini inveterate, più non riescono a darsi alla preghiera ed alla penitenza. Arriva così la morte ed essi credono d'aver fatto molto, quando a stento si sono decisi a chiedere perdono a Dio e a confessare le loro colpe. Come si può credere che il pentimento di un'ora possa far santa una lunga vita di peccato?... Di Padre Pio si raccontano molte apparizioni di anime purganti che andavano a chiedere il suffragio della sua S. Messa per poter lasciare il Purgatorio. Un giorno egli celebrò la S. Messa in suffragio del papà di un suo confratello. «Stamattina l'Anima di tuo papà è entrata in Paradiso». Il confratello ne fu felicissimo, e tuttavia disse a Padre Pio: «Ma, Padre, il mio buon papà è morto trentadue anni fa!». «Figlio mio - gli rispose il Padre - davanti a Dio tutto si paga!». Le vite dei Santi abbondano di questi esempi salutari che non si possono rifiutare in blocco, senza gettare il discredito su gli agiografi e sulla Chiesa stessa la quale, canonizzando i Santi, ne ha implicitamente accettato la vita e i fatti. Stando appunto alle loro esperienze, dobbiamo dire che la durata del Purgatorio è ordinariamente assai lunga, anche se sempre proporzionata al numero ed alla gravità delle colpe commesse. Dice infatti S. Agostino: «Colui che invecchiò nel peccato, impiegherà maggior tempo ad attraversare quel fiume di fuoco e, nella misura della sua colpa, la fiamma accrescerà il castigo».

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14 NOVEMBRE. TANTA SOFFERENZA E TANTA GIOIA

S. Francesco di Sales vuole che parlando del Purgatorio, non ci si limiti a descriverne i tormenti, ma che si facciano anche conoscere le disposizioni d'amore delle Anime che vi si trovano e la loro unione alla volontà divina: unione così forte ed immutabile da far loro accettare con piena adesione quelle sofferenze purificatrici che le preparano al possesso eterno di Dio. Per questo egli consigliava la lettura del Trattato magistrale di S. Caterina da Genova. Sappiamo che il martire S. Lorenzo, trovandosi sulla graticola infuocata, era lieto di soffrire il tormento delle fiamme e con ilarità diceva al carnefice: «Da questa parte sono già cotto, voltami e mangia...». La sofferenza era per lui il mezzo per raggiungere la felicità senza fine del Cielo. S. Ignazio di Antiochia, di fronte al martirio: «Sono frumento di Dio, esclama: è necessario che io sia macinato, per essere pane degno di Cristo; mi si avventino pure contro tigri feroci, leoni affamati e le mie ossa siano stritolate: io soffro tutto con gioia, purché mi sia dato di giungere al possesso del mio Dio». Le Anime purganti hanno la certezza assoluta di raggiungere la felicità eterna e quella non meno gioiosa di non poter più offendere la Bontà divina di cui hanno ora una conoscenza profonda: tanto basta perché le loro pene, pur grandissime, siano amorosamente accettate. Ascoltiamo S. Caterina da Genova: «Sappi, che quello che l'uomo giudica in sé perfetto, davanti a Dio tale non è. Infatti l'agire umano, anche se all'anima può apparire privo di imperfezione, è però sempre contaminato dall'io. Perché le opere siano perfette, è necessario che sia Dio, come agente principale, a compierle, ritenendosi l'uomo semplice suo strumento; e questo avviene solo in chi ha raggiunto la perfezione dell'amore: Dio opera in lui senza suo merito. Tali operazioni divine sono talmente penetranti da sembrare fuoco e il corpo si sente ardere, fino a volersi consumare. E anche vero che l'amore di Dio, quando inonda così l'anima, dà una contentezza inesprimibile; questa però non toglie una scintilla di pena. Tanto avviene per le anime del Purgatorio: esse soffrono volentieri, pur soffrendo indicibilmente. La loro gioia è grandissima, pari alla loro pena: l'una non impedisce l'altra». Aiutandole, si fa loro una doppia carità: si liberano dalla sofferenza e si dà il possesso di Dio.

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15 NOVEMBRE. LE PENE DELL'INFERNO E QUELLE DEL PURGATORIO

E ancora S. Caterina da Genova che ce ne parla: «Ciò che costituisce la colpa è la volontà perversa dell'uomo contro la volontà di Dio. Finché persiste la cattiva volontà di peccare, persiste anche la colpa. Poiché i dannati sono passati da questa vita con l'attaccamento al peccato, la loro colpa resta e non hanno più la possibilità del perdono divino, essendo entrati nell'eternità con quella volontà malvagia. Passando nell'eternità, l'anima si fissa nel bene o nel male, secondo le disposizioni dell'ultimo istante. E’ scritto infatti: come ti troverò, così ti giudicherò. I dannati, poiché si sono trovati con la volontà di peccato al momento della morte, restano nella colpa eternamente e conseguentemente anche nella pena. Alle Anime del Purgatorio resta invece solo la pena da scontare, mentre la colpa è stata loro rimessa da Dio, col pentimento sincero. Tale pena è anche destinata a finire, via via che la scontano nel Purgatorio. Oh, miseria sopra ogni altra! e tanto più deplorevole in quanto non è compresa dalla cecità umana! La pena dei dannati nell'Inferno è infinita nella durata, ma non nella intensità (anche se sempre più dolorosa di ogni pena del Purgatorio...), poiché la dolce bontà dì Dio non lascia di far giungere anche là un raggio della sua misericordia. L'uomo, morto nel peccato mortale, meriterebbe una pena infinita, sia nella durata che nell'intensità: la misericordia di Dio l'ha voluta infinita solo nel tempo e non nella intensità, come meriterebbe per sè lo stato di peccato che è rifiuto ostinato a Dio. Oh, quanto è pericoloso il peccato commesso con malizia! Perché l'uomo difficilmente se ne pente. E, non pentendosi, rimane nella colpa e questo stato continua fino a quando egli non detesta sinceramente il peccato, rimanendo nella volontà di commetterlo!».

Ci può essere per l'uomo stoltezza più grande che rimandare all'ultimo momento la cosa più importante della sua esistenza terrena: la salvezza dell'anima? Chi può capire, capisca!

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16 NOVEMBRE. RIFLESSIONI SULLE PENE DEL PURGATORIO

Le pene terribili del Purgatorio non devono assolutamente farci pensare che Dio manchi di misericordia verso di noi, suoi figli... Cosa poteva fare di più per farcele evitare? Devono invece stimolarci seriamente a considerare l'infinita santità di Dio e il mistero profondo dell'eternità. I Santi, i quali hanno saputo farsi gli occhi per vedere bene le cose di Dio, vedono nel Purgatorio una stupenda invenzione della Bontà divina. Scrive S. Caterina da Genova: «L'anima, separata dal corpo, non trovando in sè quella purezza nella quale fu creata, e sentendosi perciò indegna della visione di Dio, si getta istintivamente nel Purgatorio per togliere da sè ogni impedimento all'unione beatificante con il suo Creatore. Se non avesse questa possibilità di purificazione, proverebbe una sofferenza ben più grande, perché non saprebbe in qual modo raggiungere il fine meraviglioso per cui fu creata, Dio; il quale è per l'anima un valore così grande che le sofferenze del Purgatorio le sembrano poca cosa al confronto». Impariamo anche a considerare la divina origine della nostra anima e l'infinito valore che Dio è per noi. Viene ancora spontanea un'altra considerazione: la gravità del peccato! Gli diamo sovente poca importanza... E quanti ci ridono su... Tutta ignoranza: e della santità infinita di Dio e della bellezza divina della nostra anima creata a immagine di Dio e così grossolanamente deturpata dal peccato! Il peccato è un mistero tremendo, in sè e nelle sue conseguenze. E’ il disprezzo di Dio... Chi pecca, infatti, non fa altro che anteporre una creatura al Creatore. Ed ogni scelta, così stolta, comporta necessariamente una diminuzione di felicità eterna. Quanto Paradiso di meno per ogni peccato! Possiamo pur scrollare le spalle, ora. Certo, nell'eternità la penseremo in modo diverso... Gesù ha istituito nella sua bontà infinita un Sacramento per togliere dall'Anima il peccato: la Confessione. Serviamocene! Quanto Purgatorio di meno, per ogni confessione ben fatta! Finchè il Signore ce ne dà il tempo, approfittiamone con riconoscenza e diligenza grande! Non credete che se le Anime del Purgatorio (non parliamo di quelle miserabili che si trovano nell'Inferno...) potessero ancora confessarsi per diminuire la loro pena, lo farebbero tutte? Purtroppo non rimane loro che il rimpianto di non averlo saputo fare.

La nostra libertà contiene in sé due cose tanto estreme: la vita o la morte eterna: perciò sin che tu puoi, consiglia bene e provvedi ai fatti tuoi (S. Caterina da Genova).

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17 NOVEMBRE. AIUTIAMO LE ANIME DEL PURGATORIO!

«Noi possiamo soccorrere e anche liberare le Anime dalle pene del Purgatorio con preghiere, indulgenze, elemosime ed altre opere buone e sopra tutto con la S. Messa» (Catechismo di S. PIO X). «Quanto è infinita la bontà e la misericordia divina che degna servirsi delle sofferenze e dei sacrifici di altre anime per riparare le nostre grandi infedeltà!» (un'Anima del Purgatorio a Suor Josefa Menendez). Quante volte facciamo i commossi e i generosi di fronte ad episodi di sofferenze umane e poi, con imperdonabile leggerezza, non ci curiamo di chi terribilmente soffre nel Purgatorio! C'è sovente, purtroppo tanta premura di entrare in pos-sesso dell'eredità dei Defunti, ma altrettanta negligenza nel dimenticare le loro sofferenze. Questa è grave mancanza di giustizia e di carità che sovente Dio punisce con severissimi castighi. In Lombardia, una fertilissima proprietà era stata interamente distrutta dalla grandine, mentre quelle vicine erano rimaste inspiegabilmente intatte. Il fatto meravigliò molto. L'apparizione agli interessati di un'Anima del Purgatorio fece conoscere che si trattava di un giusto castigo mandato da Dio a figli ingrati che non avevano eseguito la volontà dei Defunti genitori, i quali avevano richiesto nel testamento preghiere in loro suffragio. Numerose sono le testimonianze di sventure misteriose, di bestiame decimato da malattie contagiose, di campagne desolate dalla grandine e di altri mali che hanno colpito individui e famiglie; e sovente si è trovata la spiegazione nel non aver soddisfatto ad obblighi verso le Anime del Purgatorio che reclamavano così i dovuti suffragi. Specialmente nell'altra vita, Dio chiede conto severissimo a quanti hanno il possesso ingiusto dei beni dei Defunti. Dice lo Spirito Santo per bocca dell'Apostolo S. Giacomo: Il giudizio sarò senza misericordia a chi non avrò usato misericordia (Gc. 2, 13). Non c'è da meravigliarsene, perché anche la Legge umana punisce chi non soccorre per negligenza quanti si trovano nella necessità. E noi ricordiamo che nessuna sofferenza della terra, per quanto grande, è paragonabile alle pene delle Anime Purganti.

L'amor proprio, per soddisfare alla sua propria volontà, è crudele a se stesso e agli altri e nonsi cura d'infamia, d'infermità, di Purgatorio, di morte, nè d'Inferno. (S. Caterina da Genova).

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18 NOVEMBRE. QUALI ANIME DOBBIAMO AIUTARE

Se è dovere di carità soccorrere chiunque si trova nella necessità, è chiaro che al primo posto vanno messe le Anime del Purgatorio; tanto più che abbiamo sempre la possibilità di farlo. La precedenza va data a quelle cui siamo legati da doveri particolari di giustizia e di carità: i nostri familiari, gli amici, le persone che ci hanno fatto del bene, sia spirituale che materiale. Siamo anche particolarmente obbligati verso quelle Anime che possono trovarsi in Purgatorio per colpa nostra, perché scandalizzate da cattivi esempi, oppure non aiutate mentre erano in vita. Molto efficace è il suffragio inviato a quanti ci hanno fatto soffrire: questa carità torna utilissima sia a chi la fa, sia a chi la riceve. E infatti molto virtuoso amare i nostri nemici, come vuole il Vangelo:Amate i vostri nemici e pregate per i vostri persecutori (Mt. 5, 45). Perdonate e vi sarò perdonato. Date e vi sarò dato; una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sarò versata in grembo, perché con la misura con cui misurate, sarò misurato a voi in cambio» (Lc. 6, 37.38). Leggiamo, a proposito, nella vita di S. Margherita Maria: «Due anime del Purgatorio per le quali la santa pregava, le furono mostrate entro le prigioni della divina Giustizia, dove l'una soffriva incomparabilmente più dell'altra. La prima si lamentava di se stessa per le mancanze commesse contro la carità che deve regnare nelle Comunità religiose. Queste colpe le avevano attirato, tra le altre punizioni, quella di non prendere parte alcuna ai suffragi che la Co-munità offriva a Dio per le proprie Religiose. In quei terribili patimenti che ella offriva, non riceveva altro sollievo che quello delle preghiere di tre o quattro Religiose verso le quali ella aveva avuto in vita minor stima e minor carità». Una categoria di Anime che deve ancora sollecitare particolarmente la nostra carità fraterna sono quelle più abbandonate, quelle alle quali nessuno pensa. Se consideriamo che ogni giorno scendono nel Purgatorio decine e decine di migliaia di Anime, è facile comprendere che per tante di esse non c'è chi fa una preghiera. E’ vero che a tutte vengono applicati i suffragi universali della Chiesa; tuttavia, queste povere Anime si trovano in una situazione meno fortunata rispetto a quelle che hanno qualcuno che

si ricorda di loro. Grande carità, perciò, è l'aiutarle. Queste Anime, va pure ricordato, sono anche molto sen-sibili al nostro aiuto e lo ricambiano sempre con grazie preziose.

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19 NOVEMBRE. COME AIUTARE LE ANIME DEL PURGATORIO

Gesù ad un'anima religiosa: «Tutte le ricchezze della mia misericordia sono sempre per te, perché tu ne disponga a favore delle Anime del Purgatorio. «Anche i tuoi più piccoli atti d'amore sono per esse un sollievo soave nelle loro grandissime pene: le tue umiliazioni, le tue sofferenze, la tua povertà, le tue pene spirituali, le inimicizie e le ingratitudini che ti fanno soffrire; le malattie, i danni materiali, piccoli e grandi, ogni tua azione...: quanta ricchezza ti mettono nelle mani per soccorrere quelle Anime nel loro carcere di espiazione! «Le tue preghiere sono come incenso profumato che sale al trono della mia misericordia e che Io trasformo in rugiada refrigerante; le indulgenze, i meriti della mia divina Madre e dei Santi, i Sacramenti, soprattutto la S. Messa: quali tesori di grazia per te e per quelle Anime che Io tanto amo!». Come tutto può essere grazia per noi, così tutto può divenire grazia per chi soffre nel Purgatorio. E però da notare che l'efficacia di tutte queste opere buone dipende essenzialmente dallo stato di grazia di chi le compie. «il tralcio che non è unito alla vite, dice Gesù, non può dare frutto» (cf. Gv 15,4). E S. Paolo: «Se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per essere bruciato, se non ho la carità, niente mi giova» (1 Cor 13,3). E' necessario, perciò, che chi desidera compiere opere di misericordia per i Defunti, sia unito a Cristo con l'amore. Dalla intensità di questo amore (il quale ha per fondamento l'osservanza dei dieci Comandamenti: Gv 15,10) dipende il merito delle nostre opere buone e quindi l'efficacia dei suffragi per i nostri Morti. Diceva Gesù a Suor Consolata Betrone: «Santità e anime (conquista delle anime) sono inseparabili. «Poiché hai sete di amarmi e di salvarmi anime, sta sempre in Me: sul lavoro, in ricreazione... Non lasciarmi un istante e porterai molto frutto. «Guarda S. Pietro: da solo aveva pescato tutta la notte e non aveva preso nulla; con Me, appena gettate le reti, le ritirò piene di pesci. «Così tu, se stai in Me, se non mi lasci un istante: a ogni ispirazione di mortificazione che t'invierò, tu, seguendola, getterai la rete e Io la ritirerò su piena di anime, che tu conoscerai quando sarai in Paradiso». Voler essere migliori, per poter salvare i peccatori e liberare le Anime del Purgatorio: è un proposito santo, gradito a Dio. E quanta riconoscenza e quanta gloria troveremo in Cielo!

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20 NOVEMBRE. LA S. MESSA E LE ANIME DEL PURGATORIO

«Il Santo Sacrificio, afferma il Concilio di Trento, è offerto per i vivi e per i morti; le Anime del Purgatorio si possono aiutare con i suffragi dei vivi e specialmente con il Santo Sacrificio della Messa». A Roma, durante la celebrazione della S. Messa, nella Chiesa di S. Paolo alle Tre Fontane, S. Bernardo vide una scala lunghissima che saliva fino al Cielo. Per essa salivano e scendevano tantissimi Angeli, portando dal Purgatorio al Paradiso le Anime liberate dal S. Sacrificio di Gesù, rinnovato dai Sacerdoti sugli altari di tutta la terra. La S. Messa è infatti il Sacrificio di Gesù ed ha perciò un infinito valore espiatorio. Gesù Immolato è la vera vittima di«espiazione per i nostri peccati» (1 Gv 2,2); e il suo Sangue viene sparso «in remissione dei peccati» (Mt 26,28). Che cosa detiene le Anime nel Purgatorio, se non i peccati commessi in vita? Per tre volte, prima della Comunione, il Sacerdote insieme ai fedeli ripete questa ardente invocazione: Agnello di Dio, che togli i peccati del mondo, abbi pietà di noi! Recitiamo sempre questa preghiera col desiderio di liberare dal peccato le nostre Anime e quelle che soffrono nel fuoco purificatore. Il S. Curato d'Ars, nei suoi «Catechismi», così parlava della S. Messa: «Tutte le opere buone riunite insieme non equivalgono al S. Sacrificio della Messa, perché esse sono opera degli uomini, mentre la S. Messa è l'opera di Dio. Anche il martirio è niente in confronto, perché è il sacrificio che l'uomo fa a Dio della propria vita: la Messa invece è il sacrificio che Dio fa all'uomo del suo Corpo e del suo Sangue. «Un santo Sacerdote pregava per un suo amico. Dio gli aveva fatto conoscere che egli era in Purgatorio. Pensò che non poteva fare niente di meglio che offrire per lui il Santo Sacrificio della Messa. «Quando fu al momento della consacrazione, prese l'ostia fra le mani e disse: Padre

Santo ed eterno, facciamo un cambio: Voi tenete l'anima del mio amico in Purgatorio e io tendo il Corpo del vostro Figlio nelle mie mani: -liberate il mio amico e io Vi offro vostro Figlio con tutti i meriti della sua passione e morte. «Nel momento della elevazione dell'Ostia, vide l'anima del suo amico, tutta splendente di gloria, che saliva al Cielo». Per partecipare alla S. Messa nel modo più efficace per noi e per le anime del Purgatorio, è richiesto di fare devotamente la Comunione: «O anime cristiane e devote, esclama S. Bonaventura, volete dare delle vere prove d'amore ai vostri Defunti? Volete inviare loro validi aiuti e la stessa chiave del Cielo? Fate sovente per loro la S Comunione!».

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21 NOVEMBRE. PREGHIERE PER LE ANIME DEL PURGATORIO

Dice S. Francesco di Sales: «Anime fedeli che piangete inconsolabili la perdita dei vostri Cari, io non vi proibisco le lacrime! Sì, piangete pure la loro morte, ma addolcite le vostre lacrime con il balsamo soave della preghiera, la quale, più di tutte le dimostrazioni esteriori, torna utile a voi e alle Anime che la morte vi ha rapito». Gesù, in una apparizione a S. Gertrude, le disse: «Io provo un grandissimo piacere per le preghiere a Me rivolte a favore dei Defunti; soprattutto quando sono fatte con devozione. Esse ridiscendono ad ogni istante sulle Anime del Purgatorio, come una rugiada benefica che mitiga e addolcisce le loro pene ed abbrevia il tempo della loro prigionia». Qualunque preghiera, qualsiasi prativa devota, comunitaria o individuale, può essere offerta alle Anime purganti, dovunque essa venga fatta: in casa, in chiesa, per via, sul lavoro...; purché fatta col cuore. Tra le preghiere più utili a suffragare i nostri Morti, sono da ricordare: - Il Salmo 129 (Dal profondo a te grido, o Signore). - L 'eterno riposo. - La Coroncina dei Defunti. - il S. Rosario. Un'anima liberata dal Purgatorio disse a S. Domenico, il grande apostolo del Rosario: «In nome delle Anime purganti, io vi scongiuro di predicare in tutto il mondo la devozione al S. Rosario. La SS.ma Vergine e gli Angeli godono di questa preghiera e le Anime liberate pregano in Cielo per i loro liberatori». - La Via Crucis e i Cinque Pater-Ave-Gloria alle S. Piaghe del Signore: «Ogni sguardo d'amore a Gesù Crocifisso è da Lui corrisposto con tenerezza paterna e tanto lo commuove che lo dispone a concedere quanto gli si doman-da per i vivi e per i morti» (S. Gertrude). - L'Ufficio dei Defunti. Nella sua autobiografia, S. Teresa d'Avila scrive: «Nel giorno dei Morti, essendomi ritirata nella mia cella per recitare l'Ufficio dei Defunti, mi sentii fortemente ostacolata dal Maligno che voleva impedirmelo. Lo misi in fuga con l'acqua santa e potei fare in pace la mia preghiera, finita la quale, vidi salire dal Purgatorio al Cielo parecchie anime, liberate da quel suffragio». E’ bene pregare per i Defunti specialmente in queste circostanze: passando vicino ai Cimiteri (oh, se potessimo vedere quante Anime sono lì in attesa d'un suffragio!); quando incontriamo un accompagnamento funebre e quando vi partecipiamo; quando sentiamo notizie di incidenti, disastri o morti di persone conosciute o no. Niente ci costa la recita di un'Ave Maria o di una giaculatoria, oppure l'offerta di quanto stiamo facendo. E invece carità preziosa che dà gioia a chi la fa e sempre ritorna in be nedizioni da parte di chi la riceve.

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22 NOVEMBRE. LA PENITENZA E L'ELEMOSINA

Ci insegna la Bibbia che il digiuno è un mezzo potente per espiare i peccati nostri ed altrui:Ritornate a me, dice il Signore con tutto il cuore, con digiuni, pianti e lamenti (Gì 2,12). La città di Ninive era destinata ad essere distrutta a causa dei suoi gravi peccati. Dio la risparmiò per il digiuno e la penitenza dei suoi abitanti: Si impietosì riguardo al male che aveva minacciato di fare e non lo fece (Gn 3,10). Nella vita del Ven. Claudio Colin, fondatore dei Maristi, si legge che quando voleva aiutare un'Anima del Purgatorio, ricorreva alla molta preghiera, al Sacrificio della S. Messa, alla disciplina (flagellazione) e digiunava a pane ed acqua. La Beata Caterina da Racconigi, invitata da Gesù stesso a fare penitenza per le Anime del Purgatorio, vide un giorno il Signore crocifisso, dal cui Costato usciva Sangue abbondante, una parte del quale scendeva sopra i

peccatori e l'altra sopra le Anime del Purgatorio: comprese da questo che Gesù voleva la sua penitenza sia per convertire i peccatori, sia per aiutare i Defunti. Chi non ha la possibilità di praticare grandi penitenze, a motivo del lavoro o della salute, può benissimo supplire con piccole mortificazioni volontarie, soprattutto accettando con fede e amore le sofferenze permesse dal Signore. Non è tanto la penitenza in sé, quanto le disposizioni d'amore con cui viene praticata che la rendono gradita a Dio. Con la penitenza e il digiuno, può dare grandissimo sollievo alle Anime del Purgatorio l'elemosina: Come l'acqua spegne il fuoco, l'elemosina espia il peccato (Sir 3,33). Ascoltiamo quanto dice, a questo riguardo, S. Ambrogio: «Quando la morte vi ha tolto una persona tanto amata, procurandovi un dolore inconsolabile, e vorreste ancora averla con voi per prodigarle le vostre amorose attenzioni, pensate che nulla vi è di più utile e gradito a colei che piangete che aiutare i poveri, ai quali potete fare tutto quel bene che vorreste fare a lei. Aiutando nella persona dei poveri la persona cara che amate, voi le darete più presto la felicità del Cielo, ben più grande di tutte le gioie che potreste procurarle sulla terra».

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23 NOVEMBRE. LE INDULGENZE

Abbiamo già visto che il cristiano, il quale confessa i propri peccati con le dovute disposizioni o fa un atto di pentimento perfetto (dolore di aver offeso Dio) con il proposito di confessarsi al più presto, ottiene il perdono della colpa commessa e della pena eterna, dovuta al peccato mortale; non sempre però ottiene il perdono della pena temporale che dovrà scontare in questa vita (con preghiere, penitenze, elemosine, pellegrinaggi ecc.), oppure nel Purgatorio. L'Indulgenza è la remissione della pena temporale dovuta per i peccati; viene concessa dalla Chiesa, la quale, come ministra della Redenzione, autoritativamente dispensa ed applica il tesoro dei meriti di Cristo e dei Santi. L'indulgenza è parziale o plenaria, secondo che libera in parte o in tutto dalla pena tèmporale. Le indulgenze, sia parziali che plenarie, possono sempre essere applicate ai Defunti. L'indulgenza parziale si acquista anche più volte al giorno, con qualsiasi preghiera, sacrificio od opera buona. L'indulgenza plenaria, invece, si acquista una sola volta al giorno e richiede che sia compiuta l'opera prescritta e si adempia a tre condizioni: Confessione sacramentale, Comunione eucaristica e preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Richiede inoltre che sia escluso ogni attaccamento al peccato, anche veniale. Se manca la piena disposizione o non sono poste le tre condizioni, l'indulgenza è solo parziale. La Confessione sacramentale, per chi non ha commesso colpe gravi, è sufficiente che sia stata fatta entro i venti giorni. L'opera prescritta per acquistare l'indulgenza plenaria, può essere: - la recita di una corona del Rosario (cinque misteri), oppure - l'esercizio della Via Crucis (il venerdì o nei giorni di Quaresima). Si aggiunge il Padre nostro e l'Ave Maria, secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. L'Indulgenza della Porziuncola si acquista il 2 agosto, visitando la Chiesa parrocchiale e recitando il Padre nostro e il Credo, secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Nella Commemorazione dei Defunti (2 novembre) si acquista l'indulgenza plenaria (una sola volta) visitando una chiesa e recitando il Padre nostro e il Credo, secondo le intenzioni del Sommo Pontefice. Dal 1° all'8 novembre, si acquista l'indulgenza plenaria con la visita al Cimitero, pregando per i Defunti (qualunque preghiera) e aggiungendo il Padre nostro e il Credo, per il Papa.

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24 NOVEMBRE. LE SS. MESSE GREGORIANE

Tutti ne hanno sentito parlare. Si tratta della celebrazione ininterrotta di trenta SS. Messe a suffragio di un'Anima del Purgatorio. La pia pratica è nata così. Un monaco del Convento di S. Gregorio Magno aveva accettato, senza il consenso del superiore, tre scudi d'oro da un suo beneficato: mancanza gravissima contro il voto di povertà, professato dai monaci, per la quale era incorso nella pena di scomunica. Essendo il monaco deceduto poco tempo dopo, S. Gregorio, per dare una lezione esemplare a tutta la Comunità monastica, non solo continuò a lasciarlo nella scomunica, ma lo fece seppellire fuori del Cimitero comune, gettando nella sua fossa i tre scudi d'oro. Qualche tempo dopo, preso da compassione, il Santo chiamò l'economo del monastero e gli disse: «Il nostro confratello è tormentato dalle pene del Purgatorio: inco-

mincia subito per lui la celebrazione di trenta SS. Messe, senza interromperla». Il monaco ubbidì; ma, per le troppe occupazioni, non pensò a contare i giorni. Una notte, gli apparve il monaco defunto e gli disse che se ne andava al Cielo, libero dalle sue pene. Si contò allora il numero delle SS. Messe celebrate in suo suffragio e si trovò che erano precisamente trenta. D'allora invalse l'uso di far celebrare trenta SS. Messe per i Defunti, dette appunto Gregoriane dal nome di S. Gregorio: uso che è tuttora in vigore nei monasteri benedettini e trappisti e che Dio con molte rivelazioni ha fatto conoscere essergli molto gradito (Dialoghi, IV, 10). Si può qui rispondere ad una critica facile a sentirsi: «Vedi, si dice, basta avere del denaro e te la cavi anche nell'altra vita. Certa gente fa di qua ciò che vuole e poi, con la celebrazione di Messe, si compra anche il Paradiso». Sentite cosa risponde un'Anima del Purgatorio: «Delle preghiere della terra, in Purgatorio si riceve solo quel tanto che Dio vuole che ciascun'anima riceva secondo le disposizioni meritate. E’ un nuovo dolore aggiunto agli altri per queste povere Anime: il vedere cioè che le preghiere che si fanno per la loro liberazione, vengono applicate a chi ne è più degno. «Il sollievo di ciascun'anima dalle pene è proporzionato al suo merito. Le une ricevono di più, le altre di meno. «La Madre I. non ha avuto alcun beneficio dalle SS. Messe fatte celebrare in suo suffragio. Le religiose non hanno alcun diritto di disporre dei loro beni: ciò è contro la Povertà». (Manoscritto del Purgatorio).

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25 NOVEMBRE. L'ATTO EROICO DI CARITÀ

Consiste nell'offrire, a favore delle Anime del Purgatorio, il valore espiatorio di tutte le nostre opere buone e anche i suffragi che potremo avere dopo morte. In ogni nostra opera buona (preghiera, azione o sacrificio) vi è una parte meritoria (aumento di santità), una parteimpetratoria (diritto agli aiuti divini) e una parte soddi-sfattoria (riduzione della pena dovuta per i peccati). Con «l'Atto eroico di carità», si rinuncia esclusivamente alla parte soddisfattoria delle nostre opere buone, rimettendoci (per quanto riguarda le nostre pene in questa vita o nel Purgatorio), alla misericordia divina. E’ facile comprendere che con tale offerta tutta la no-stra vita acquista un grande aumento di perfezione e di merito che sono appunto proporzionati alla carità e al disinteresse di chi opera. Chi perciò compie questa carità verso le Anime del Purgatorio con purezza e rettitudine di intenzione, andrà esente dalle pene di purificazione nell'altra vita, o almeno se le troverà molto ridotte. E’ vero: con «l'Atto eroico» si rinuncia alla possibilità di soccorrere noi e le Anime dei nostri cari Defunti; dobbiamo tuttavia credere che la Mamma celeste, alla quale sta molto a cuore la liberazione di quelle Anime, provvederà lei stessa a noi e ai nostri Cari, e, con tanta più larghezza, che non sapremmo fare noi. Per questo, la Chiesa, non solo ha approvato «l'Atto eroico di carità verso i Defunti», ma l'ha arricchito di molte indulgenze e privilegi. Esso è stato largamente praticato dai Santi, tra i quali, S. Gertrude, S. Caterina da Siena, S. Teresa e S. Margherita Maria, dai Padri Gesuiti e da intere Congregazioni religiose, sorte per suffragare le Anime purganti. La Vergine Santa l'ha chiesto espressamente ad alcuni dei suoi devoti; chi lo pratica si rende caro a Dio ed è favorito di grandi grazie per la intercessione delle Anime beneficate. «L'Atto eroico di carità» può formularsi così: O mio Dio, per la tua maggior gloria, per aumentare in Cielo il numero dei tuoi adoratori: in unione ai meriti di Gesù e di Maria, io Ti offro, a favore delle Anime sante del Purgatorio, la parte soddisfattoria di tutte le opere buone che io farò nella mia vita e tutti i suffragi che potrò avere dopo la morte; il tutto io depongo, perché ne faccia l'applicazione a suo beneplacito, nelle mani della SS.ma Vergine, Madre di misericordia e Regina del Purgatorio. Amen. Chi è schiavo di Maria, non ha bisogno di fare questo Atto eroico, perché esso è già compreso nella Consacrazione alla Madonna, con la quale tutto le è stato affidato. L'Atto eroico si può anche fare per un tempo limitato (una settimana, un mese, un anno...) e si può anche revocare a piacimento. Non deve perciò creare nessuna ansietà in chi lo compie.

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26 NOVEMBRE. L'ANIMA LIBERATA!

«L'entrata in Cielo di una povera Anima del Purgatorio è cosa indicibilmente bella! Così bella che non si può contemplare senza lacrime. «Quanto più un'Anima diventa povera, tanto più si avvicina alla luce divina. Quando il suo involucro si spezza, allora l'Anima viene come inghiottita dalla luce di Dio: diviene essa stessa come una piccola luce nella luce divina, minuscola scintilla nella luce divina. «E la piccola vita diviene interamente la sua vita, la piccola luce diviene interamente la sua luce. In questa luce eterna, in questa eterna pace, è immessa allora la piccola Anima. «E l'amplesso di un amore infinitamente tenero, mera-vigliosa festa di riconciliazione e di liberazione. Oh, il grazie dell'Anima al suo Liberatore, il grazie per la sua Passione e la sua Morte e per il suo Sangue prezioso, quanto è commovente! «Il Salvatore e l'Anima, ambedue così beati, ora che si posseggono pienamente l'un l'altro! Il Cielo è a tal punto meraviglioso, che perfino chi è puro, non è puro abbastanza per entrarvi... «Questa Patria beata è così pura e bella, che davvero dev'esserci una speciale purificazione, perché l'Anima divenga capace della sua maestà. «Se noi potessimo penetrare nel Cielo con il nostro involucro di amor proprio, non potremmo essere beati: non ci accorgeremmo neppure di essere in Cielo...» (Il Mistero del Purgatorio). Sono in Cielo! «Se mi ami, non piangere! Se conoscessi il mistero immenso dove ora io vivo; se potessi vedere e sentire quello che io sento e vedo in questi orizzonti senza fine e in questa luce che tutto investe e penetra, non piangeresti, se mi ami! «Sono ormai assorbito dall'incanto di Dio, dalle sue espressioni di sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono così piccole e meschine al confronto! «Mi è rimasto l'affetto per te, una tenerezza che non hai mai conosciuto! Ci siamo amati e conosciuti nel tempo: ma tutto era allora così fugace e limitato! «Io vivo nella serena e gioiosa attesa del tuo arrivo fra noi: tu pensami così; nelle tue battaglie, pensa a questa me-ravigliosa casa, dove non esiste la morte, e dove ci disseteremo insieme, nel trasporto più puro ed intenso, alla fontana inestinguibile della gioia e dell'amore! «Non piangere più, se veramente mi ami!» (G. Perico, S.J.).

«Convertire un peccatore o liberare un'Anima dal Purgatorio è un bene infinito: certo più grande che creare il cielo e la terra, perché si dà a un'Anima il possesso di Dio» (S. Luigi M. diMontfort)..

«Gesù prese per mano la fanciulla e la chiamò: "Fanciulla, alzati"... Lo spirito tornò in lei e nello stesso istante si alzò» (Lc 8,54).

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27 NOVEMBRE. LA COMUNIONE DEI SANTI

La Chiesa di Cristo forma una immensa famiglia, composta di tre parti: la prima è la Chiesa trionfante, costituita dagli Angeli e dai Santi, già beati nel Cielo; la seconda è la Chiesa militante:siamo noi viventi sulla terra, in lotta contro i nemici dell'anima (il demonio, il mondo e le passioni), per poterci riunire ai fratelli del Cielo, nella felicità di Dio; la terza è la Chiesa purgante: sono le anime che hanno lasciato la terra e, a causa delle loro imperfezioni e delle colpe non sufficientemente espiate, si trovano nel Purgatorio, in attesa di salire al Cielo: Pur essendo molti, siamo un corpo solo. Un solo corpo, un solo spirito, come una sola è la speranza alla quale siete stati chiamati (1 Cor 10,17; Ef 4,4.5). Com'è bello pensare a questa comunione divina tra noi, i Beati del Cielo e le Anime purganti! Comunione che ci fa partecipi di tutti i beni spirituali, costituiti dalla santità di Cristo (sorgente di tutta la vita divina), dai Sacramenti, dal S. Sacrificio della Messa, dai meriti della S. Vergine e dei Santi, e dalle preghiere e opere buone di tutti i fedeli. E’ detta Comunione dei Santi, perché di essa godono soltanto coloro che sono uniti a Cristo, come tralci alla vite (Gv 15,5); sono perciò esclusi i dannati dell'Inferno e quanti volontariamente sono fuori della Chiesa di Cristo. Mentre noi che ci troviamo nelle amarezze della vita, ci rallegriamo della felicità dei Beati del Cielo e compatiamo le Anime afflitte del Purgatorio, da parte loro i Beati del Cielo guardano a noi e a quelli che soffrono in Purgatorio con fraterna tenerezza, rivolgendo a Dio le loro suppliche per ottenercene l'aiuto a conseguire quanto già essi posseggono. Le Anime del Purgatorio, benché non possano meritare per se stesse, offrono a Dio la loro potente intercessione, mosse dalla più viva riconoscenza, per quanti le aiutano a liberarsi dalle loro terribili pene, facendo discendere sulla terra i doni della Bontà e clemenza divina. Grandissimi sono i favori che la loro preghiera ottiene a quanti le amano e pregano per la loro felicità celeste

alla quale aspirano con desiderio immenso. E’ infatti diffusa convinzione del popolo cristiano che una delle vie più facili, per ottenere grazie da Dio, sia aiutare le Anime del Purgatorio. Un esempio fra tanti. Il professor Parrini, uomo di grande merito, faceva parte della massoneria e si era impegnato con testamento a non ricevere gli ultimi Sacramenti e a farsi seppellire civilmente. Ammalatosi gravemente, fece chiamare il sacerdote della parrocchia e davanti a testimoni ritrattò la sua adesione alla setta e tutti i suoi scritti contro la Chiesa. Egli stesso manifestò la ragione del suo cambiamento: non aveva mai lasciato di recitare ogni giorno un De profundis per i morti e un'Ave Maria alla Vegine, come gli aveva insegnato sua madre.

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28 NOVEMBRE. IL PURGATORIO CI INSEGNA!

Un 'anima religiosa, entrando in cielo, confidava a Suor Joséfa Menéndez: «Come si vedono diversamente le cose terrene, quando si passa all'eternità! «La terra e tutto ciò che contiene sono poca cosa...; tuttavia quanto è amata!... «Ah, la vita, per lunga che sia, è nulla in paragone dell'eternità! Se si sapesse ciò che è un istante solo passato in Purgatorio e come l'Anima si strugge e si consuma per il desiderio di vedere Nostro Signore!». Da «Il Manoscritto del Purgatorio»: «Essendo ancora sulla terra, voi non potete comprendere quel che il Buon Dio esige da un'Anima che espia le sue colpe nel Purgatorio... Chi può comprendere la purezza che Egli richiede da un'Anima, prima di ammetterla alla partecipazione della sua felicità eterna? Oh, se si sapesse, se si riflettesse a tutto questo mentre si sta sulla terra, quale vita si condurrebbe! «Esaminate seriamente quanti peccati veniali commette ogni giorno una persona negligente, poco sollecita della sua salvezza eterna, tutta dedita alle cose della terra... Quanti minuti consacra essa al Buon Dio? Vi pensa almeno con attenta considerazione? «Ed ecco delle vite pressoché nulle che bisogna ricominciare nella espiazione, vite senza amor di Dio, senza purità di intenzione. L'Anima che deve vivere di Dio, non ha vissuto per Lui; bisogna dunque che ricominci la sua vita; e questo tra sofferenze inaudite! «Sulla terra essa non ha approfittato della misericordia divina: era schiava del suo corpo. Una volta giunta nel luogo della purificazione,deve soddisfare fino all'ultimo centesimo e riacquistare il suo primitivo splendore». Da «Il Mistero del Purgatorio»: «Le povere Anime del Purgatorio! Io le considero e scruto i loro dolori ed i loro pensieri: Esse hanno un indescrivibile pentimento per ogni attimo sciupato della loro vita. Vorrebbero con grida richiamare indietro ognuno di quegli attimi e riempirli di Dio. Sono affamate di quella fame di grazia di cui avrebbero dovuto sentire la fame durante la vita. «Il tempo ha un'importanza particolare, specie per i consacrati a Dio. Ci sono tante cose inutili nella vita: sono tutti vuoti destinati al Purgatorio; tutti buchi che devono essere rattoppati nell'eternità. «Nemmeno del nostro stesso tempo siamo noi a disporre. Dio ce l'ha dato perché lo colmiamo di intenzioni sante; ce l'ha dato quasi fosse una coppa da colmare, dicendoci: "Va', attingi alla fonte della vita eterna, poi torna da Me e riportala colma"».

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29 NOVEMBRE. PRESERVIAMOCI DAL PURGATORIO!

Da quanto è stato ricordato sulle sofferenze delle Anime del Purgatorio e sulla necessità che esse hanno dei nostri suffragi, cosa pensare dei Funerali civili, dove la Croce che ci ha redenti viene sostituita con una bandiera, i Canti sacri da una banda che suona, le Preghiere dal chiacchierio, a volte spavaldo, degli accompagnatori?... E c'è da aggiungere che normalmente sono proprio quelle le Anime più bisognose della misericordia divina... E cosa dire dei Funerali pomposi, delle ricche tombe, dei discorsi che celebrano virtù forse mai esistite?... S. Agostino risponde che queste esteriorità servono a consolare i vivi e non a dare sollievo ai morti, i quali avrebbero più bisogno di preghiere e di opere buone. E come se ad un affamato offrissimo fiori e parole invece che pane. Sappiamo che sono i peccati a causare le pene terribili del Purgatorio. Dovremmo perciò avere tanta carità verso noi stessi e verso quanti amiamo, aiutandoci vicendevolmente a evitarli. Un altro grande aiuto dobbiamo saper dare a noi e agli altri: la Comunione come Viatico e l'Olio degli infermi. Liberiamoci per tempo dalla superstizione che questi Sacramenti, istituti da Gesù Cristo per donarci sollievo nella malattia e aiuto di grazia, abbrevino la vita della terra... Quale fortuna

per un'Anima poter compiere il suo cammino verso l'eternità in compagnia di Gesù, ricevuto nella S. Comunione, e purificata dalla Indulgenza plenaria che la Chiesa concede agli infermi! Quanto Purgatorio di meno, se sappiamo approfittare di questi aiuti divini! E dunque saggezza e carità grande abbreviare a noi e agli altri la dolorosa purificazione dell'altra vita. Poiché sappiamo che la misura della santità raggiunta in questa vita ci faciliterà l'ingresso nella felicità del Paradiso e ce lo renderà più glorioso, aiutiamoci fraternamente a correggere i nostri difetti, a praticare le virtù cristiane e soprattutto a crescere nel prefetto amore di Dio e del prossimo: Figlioli, non amiamo a parole, né con la lingua, ma coi fatti e nella verità (1 Gv 3,18); e Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia, perché saranno saziati (Mt 5,6).

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

30 NOVEMBRE. LA MADONNA E IL PURGATORIO

Concludiamo con Lei! Per imparare ad amarla di più e a dimostrarle il nostro amore con una devozione più sentita alle Anime sante del Purgatorio. La Mamma celeste le ama tanto. Sono le Anime dei suoi figli. Per esse ha visto cadere dalla Croce il Sangue di Gesù e vi ha unito le sue lacrime. Ora che Ella vede queste Anime nella più grande sofferenza, come potrebbe restare insensibile al loro dolore? Conosce pure l'immensa felicità che le attende nel Cielo: e quanto desidera loro affrettarla! Deve però rispettare i di ritti della giustizia divina. Con tutta la sua tenerezza materna, Ella veglia perciò sul loro dolore, come veglia sul nostro: e con ogni mezzo possibile al suo cuore, procura di soccorrerle. Quanta gioia noi le diamo e quanto ci rendiamo a Lei cari, aiutandola con i nostri suffragi a compiere la sua opera di materna misericordia verso di esse! S. Bernardino da Siena dice che la divina Madre scende Ella stessa in quelle fiamme per temperarne l'ardore e per consolare le povere Anime che vi si trovano; vi manda i suoi Angeli e si avvale di tutta la sua autorità presso il Trono di Dio per intercedere in loro favore. Sentiamo la testimonianza di una di esse. (Marzo 1874): «Sono nel secondo Purgatorio dal giorno dell'Annunciazione della Santa Vergine. Quel giorno, anche ho visto per la prima volta la Santa Vergine, poiché nel primo non la si vede. La visione di Lei ci infonde coraggio; inoltre questa Buona Mamma ci parla del Cielo. Durante il tempo che la vediamo, le nostre sofferenze sembra che si attenuino». (15 agosto 1875): «Abbiamo visto la Santa Vergine. Ella è risalita al Cielo con molte anime. Io però sono rimasta» (Il Manoscritto del Purgatorio). Noi sappiamo che nel Purgatorio si compie quella purificazione dell'anima che non è stata fatta qui sulla terra. Fortunate le anime che lo sanno evitare con la rinuncia totale a se stesse per amore di Dio! Questo vorrebbe la Divina Madre della Grazia per ciascuno di noi; per questo ci sollecita e ci aiuta a compiere la nostra purificazione. Ce lo dicono i Santi. Ascoltiamo le loro testimonianze. S. Bonaventura: «La Madonna purga e libera i santi dalla radice dei peccati, dal commettere i peccati e dalle concupiscenze che spingono al peccato». S . Veronica Giuliani: «Stàccati, le disse la Vergine, da tutto e levalo da te; adoprati a levare tutto l'imperfetto. Io sarò tua guida e tua maestra». «Non abbiamo portato nulla in questo mondo e nulla possiamo portarne via» (1 Tm 6,7). Porteremo in Cielo soltanto l'amore di cui abbiamo saputo saturare la nostra anima: amore a Dio, amore alla Divina Madre, amore ai fratelli. Se noi avremo amato molto in questa vita la Vergine Santa, questo amore che ci unisce a Lei sulla terra, ci unirà ancora a Lei nell'altra vita. Nel Purgatorio, se dovremo andarci. Ed allora non ci sarà da temere, perché come Ella ha addolcito le nostre pene quaggiù, continuerà ad addolcircele anche Là. Come Ella è stata la nostra più dolce gioia sulla terra, lo sarà ancora in quella purificazione dolorosa per esserlo per sempre nel Cielo. «Oh! quant'è felice chi ha dato tutto a Maria, e a Maria si affida e si abbandona in tutto e per tutto! Egli è tutto di Maria e Maria è tutta sua. Egli può dire arditamente con il Discepolo prediletto: L'ho presa per ogni mio bene; o con Gesù: Tue sono tutte le cose mie e mie tutte le tue!» (Trattato della vera devozione, n. 179).

Preghiamo per i nostri cari Morti: in fondo al libretto.

PREGHIERE

CORONCINA PER LE ANIME DEL PURGATORIO

Credo, Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.

Si usi la corona del S. Rosario:

Sui grani grossi: O anime sante, infiammate la mia anima con il fuoco del Divin Amore perché Gesù crocifisso si riveli in me ora, sulla Terra, e non dopo, in purgatorio.

Sui grani piccoli: Signore Gesù crocifisso, abbi pietà delle anime del Purgatorio.

3 Eterno Riposo…

CORONCINA DEI CENTO REQUIEM (Eterno Riposo)

Sui grani piccoli della corona:

L’eterno riposo dona loro, o Signore, e splenda ad essi la luce perpetua. Riposino in pace. Amen.

Sui grani grandi:

Madre della Divina Misericordia prega per noi e per le Anime sante del Purgatorio

Si termina con la Salve Regina

CORONCINA DELLE CINQUE PIAGHE

In unione a Maria addolorata adoriamo la Passione del Signore. Per le sue mani immacolate, offriamo all’Eterno Padre, in suffragio dei nostri cari defunti:

La Piaga della mano destra dio Gesù. Gloria al Padre…

La Piaga della mano sinistra di Gesù, Gloria al Padre…

La Piaga del piede destro di Gesù. Gloria al Padre…

La Piaga del piede sinistro di Gesù. Gloria al Padre…

La Piaga del Sacratissimo costato di Gesù. Gloria al Padre…

L’Eterno Riposo…

DE PROFUNDIS

Dal profondo a Te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono: perciò avremo il tuo timore. Io spero nel Signore, l’anima mia spera nella tua parola. L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora. Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

GIACULATORIE

Dolcissimo Signore Gesù, ti prego di voler esaudire, per i meriti della tua santissima vita, questa preghiera che ti rivolgo per tutti i defunti di tutti i tempi, soprattutto quelli per i quali non si prega mai. Ti prego di supplire a tutto ciò che quest’anime hanno trascurato nell’esercizio delle tue lodi, del tuo amore, della riconoscenza, della preghiera, delle virtù e di tutte le altre opere buone che esse avrebbero potuto compiere e che non hanno compiuto o che hanno compiuto con troppa imperfezione. Amen.

Cuore divino di Gesù, converti i peccatori, salva i moribondi, libera le anime sante del Purgatorio.

O Gesù, Signore pietoso, dona ai Defunti l’eterno riposo.

PREGHIERE PER LIBERARE ANIME DAL PURGATORIO

Da recitarsi solo al venerdì

TI ADORO O CROCE SANTA

Ti adoro, o Croce Santa, che fosti ornata del Corpo Sacratissimo del mio Signore, coperta e tinta del suo Preziosissimo Sangue. Ti adoro, mio Dio, posto in croce per me. Ti adoro, o Croce Santa, per amore di Colui che èil mio Signore. Amen.

(Recitata 33 volte il Venerdì Santo, libera 33 Anime del Purgatorio.

Recitata 50 volte ogni venerdì, ne libera 5.

Venne confermata dai Papi Adriano VI, Gregorio XIII e Paolo VI).

Da: Il libro delle Novene - Ed. Ancilla

ORAZIONE

da recitarsi avanti al Crocifisso

Adoro te, Croce preziosa, che con le venerabili membra del mio Signore Gesù Cristo foste adornata, e col suo preziosissimo sangue tinta. Adoro te mio Dio, posto su quella Croce per amor mio.

Pater, Ave, Gloria e l’ Eterno Riposo

Con questa orazione si liberano tre anime dal Purgatorio ogni venerdì che si recita, e 33 al Venerdì Santo.

CON APPROVAZIONE ECCLESIASTICA

PER COLORO CHE MUOIONO OGNI GIORNO

Si potrebbero salvare dall’inferno molte anime se mattino e sera si recitasse questa preghiera indulgenziale con tre Ave Maria per coloro che muoiono il giorno stesso.

“O Misericordiosissimo Gesù, che bruciate di un sì ardente amore per le anime, Vi scongiuro, per l’agonia del Vostro Santissimo Cuore e per i dolori della Vostra Madre Immacolata, di purificare con il Vostro Sangue tutti i peccatori della terra che sono in agonia e che devono morire oggi stesso, Cuore agonizzante di Cristo, abbiate pietà dei morenti”. Tre Ave Maria.

INDULGENZA PLENARIA QUOTIDIANA

Una indulgenza plenaria al giorno, non giubilare ma ordinaria. Applicabile anche ai defunti, può essere acquisita sempre da tutti i fedeli, in tutti i giorni dell’anno alle solite tre condizioni:

- Confessione;

- Comunione;

- Preghiera secondo le intenzioni del papa. Ovvero Credo, Pater, Ave

Aggiungendo, a scelta, una delle seguenti opere di carità:

1. Recita comunitaria del Santo Rosario, anche in casa.

2. Il pio esercizio della Via Crucis davanti alle quattordici stazioni, in Chiesa.

3. Visita al Santissimo Sacramento e Adorazione per almeno mezz’ora, in Chiesa.

4. Lettura della Sacra Scrittura a modo di lettura spirituale, per almeno mezz’ora, in casa.

* L’acquisizione della indulgenza plenaria ordinaria, può essere anche offerta a Gesù o alla Madonna per indulgenziare un’anima del Purgatorio a loro scelta.

ROSARIO RECITATO PER I DEFUNTI

N. B. - Quando si prega per un defunto in particolare si aggiunge: e

quella che in particolare vi raccomandiamo.

GAUDlOSl:

1) O Madre di Misericordia e Nostra Signora del Suffragio, noi vi offriamo questa posta di Rosario in onore del mistero (o. v.)dell'Incarnazione - e vi domandiamo per i meriti di Gesù, che si fece prigioniero per noi nel vostro purissimo seno, di liberare dal loro carcere le povere anime del Purgatorio, specialmente quelle dei nostri parenti e quelle più dimenticate.

2)... della vostra Visita a S. Elisabetta - e vi domandiamo per la carità allora usata verso la vostra parente di visitare e soccorrere le povere anime del Purgatorio, specialmente quelle che appartengono alla nostra

congregazione o associazione e quelle che più furono Caritatevoli verso il prossimo.

3)… della Nascita di Gesù - e vi domandiamo per i meriti della povertà di Betlemme di confortare quelle povere anime prive di ogni soccorso e nella totale impossibilità di aiutarsi da sé, specialmente quelle dei nostri amici e conoscenti e di quelle dei poveri che ricevono meno suffragi di Sante Messe.

4)... della Presentazione - e vi preghiamo di presentare i meriti di Gesù ed i vostri alla divina giustizia, onde riscattare quelle povere anime, specialmente quelle dei nostri superiori e benefattori.

5)... del Ritrovamento di Gesù - e vi domandiamo per l'affanno con cui cercaste per tre giorni Gesù, di farlo trovare anche a quelle povere anime, specialmente a quelle che per nostra colpaancora fossero prive della sua dolcissima presenza.

DOLOROSI:

1) ... dell'Orazione e agonia di Gesù nell'Orto - e vi domandiamo per i meriti di esse di liberare quelle povere anime che agonizzano nel Purgatorio, specialmente quelle che per aver trascurata la preghiera si trovano fra quelle fiamme.

2)... della Flagellazione di Gesù - e vi domandiamo per esso lo spirito di mortificazione, onde pagare i nostri debiti verso la divina giustizia e per liberare quelle anime che per un falso ed esagerato amore al proprio corpo e alle comodità della vita si trovano in quel luogo di tormenti.

3)... della Coronazione di spine - e vi domandiamo per le umiliazioni di Gesù di liberare le anime del Pur-gatorio, specialmente quelle che si trovano fra quelle pene per mancanza d'umiltàe per peccati di superbia.

4)... della Salita di Gesù al Calvario - e vi domandiamo per la pazienza di Gesù nel portar la croce e per l'amorosa rassegnazione delle anime purganti alla Volontà di Dio, di concedere a noi la virtù della pazienza e ad esse la liberazione, specialmente all'anima più abbandonata.

5)... della Crocifissione - e vi preghiamo di applicare i meriti del sangue e delle piaghe di Gesù per mezzo della S. Messa a quelle povere anime, specialmente a quelle più devote della Passione, a quelle dei nostri soldati morti per la Patria e a quelle di tanti morti improvvisamente nei più svariati incidenti.

GLORIOSl:

I) ... della Risurrezione di Gesù, esemplare a causa della futura nostra risurrezione - e vi domandiamo di concedere questa consolante speranza a quanti piangono su qualche tomba e la liberazione delle anime del Purgatorio, specialmente di quelle dei Sacerdoti e religiosi a voi consacrati.

2)... dell'Ascensione di Gesù - e vi domandiamo per questo mistero la liberazione delle povere anime del Purgatorio, specialmente di quelle più devote della SS. Eucaresha, e di quelle più lontane dall'uscire da quel luogo di pene, affinchè possano andare in cielo ad amare e lodare Dio a nome nostro.

3)... della Discesa dello Spirito Santo - e vi domandiamo di liberare le anime del Purgatorio, specialmente quelle che in vita si consacrarono al servizio di Dio e del prossimo con i santi voti e quelle che furono più sol-lecite a pregare per i defunti.

4)... della vostra Assunzione in Cielo - e vi domandiamo di rendere partecipi della gloria che ora godete in cielo le anime del Purgatorio, specialmente quelle che in vita furono più devote del S. Rosario, dello Scapolare e della Medaglia Miracolosa.

5)... della vostra Incoronazione a Regina - del cielo, della terra e del Purgatorio - e vi domandiamo, per la vostra Regalità universale, di liberare le povere anime del Purgatorio, specialmente quelle che in vita si professarono vostre fedeli suddite per mezzo della Consacrazione e da zelanti apostole lavorarono ad esten-dere il vostro Regno d'amore.

PER I NOSTRI DEFUNTI

Eterno Padre, ti offro il Sangue che Gesù, tuo Figlio diletto, sparse durante la dolorosa agonia nell'orto degli ulivi, per ottenere la liberazione delle anime benedette del Purgatorio, specialmente per l'anima di... (nome) L'eterno riposo...

Eterno Padre, ti offro il Sangue che Gesù, tuo Figlio diletto, sparse nella crudele flagellazione e coronazione di spine, per ottenere la liberazione delle anime benedette del Purgatorio, specialmente per l'anima di... (nome) L'eterno riposo...

Eterno Padre, ti offro il Sangue che Gesù, tuo Figlio diletto, sparse lungo la via del Calvario, per ottenere la liberazione delle anime benedette del Purgatorio, specialmente per l'anima di... (nome) L'eterno riposo...

Eterno Padre, ti offro il Sangue che Gesù, tuo Figlio diletto, sparse nella crocifissione e nelle ore di agonia sulla Croce, per ottenere la liberazione delle anime benedette del Purgatorio, specialmente per l'anima di... (nome) L'eterno riposo...

Eterno Padre, ti offro il Sangue che Gesù, tuo Figlio diletto, sparse dalla ferita del suo sacratissimo Cuore, per ottenere la liberazione delle anime benedette del Purgatorio, specialmente per l'anima di... (nome) L'eterno riposo...

IMPORTANTE!! Se amiamo veramente i nostri cari che non sono più tra noi, il regalo più grande che possiamo donare è cercare di liberare le loro anime dalle pene del Purgatorio, le loro anime care sono lontane dai nostri occhi, ma non lo sono certo dai nostri cuori! Solo noi possiamo aiutarle ed esse dal canto loro, possono aiutarci e ricompensarci ottenendoci grazie immense! Possiamo aiutarli nei seguenti modi:

- con la preghiera in modo particolare offrendo per loro il S.Rosario e la Via Crucis

- con l’elemosina per i poveri in loro memoria

- altre opere di bene e di carità

- ottenendo per loro le indulgenze che la Chiesa accorda a particolari devozioni

- la più importante è far celebrare la S. Messa per la loro anima, Nostro Signore nel Sacrificio Eucaristico si offre al Padre per ottenere loro misericordia e perdono.

ROSARIO PER I DEFUNTI

1. L'agonia di Gesù al Getsemani

G. Scioglimi, o Dio, dai vincoli delle tenebre, aprimi la tua porta perché trovi riparo.

T. Tu che non sei toccato dalla morte e possiedi una vita senza corruzione.

L. Gesù andò in un podere chiamato Getsemani e disse ai suoi discepoli: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me». Avanzatosi un poco, si prostrò con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se è possibile, passi da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!» (Mt 26, 36-39).

Padre nostro. Ave Maria. Gloria.

G. Preghiamo. (Pausa di silenzio)

Dio, Padre misericordioso, tu ci doni la certezza che nei fedeli defunti si compie il mistero di tuo Figlio morto e risorto; per questa fede che noi professiamo concedi al nostro fratello (sorella) che si è addormentato (addormentata) in Cristo di risvegliarsi con lui nella gioia della resurrezione. Per Cristo nostro Signore.

2. La morte di Gesù sulla croce

G. Guarda, o Dio, alle mie membra umiliate, Ascolta il mio sospiro silenzioso.

T. Nell'ora dell'ultimo anelito, tu solo puoi dare la salvezza senza fine.

L. Era verso mezzogiorno, quando il sole si eclissò e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Il velo del tempio si squarciò nel mezzo. Gesù, grida a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo spirò (Lc 23, 44-46).

Padre nostro. Ave Maria. Gloria.

G. Preghiamo. (Pausa di silenzio)

O Dio, tu sei l'amore che perdona: accogli nella tua il nostro fratello (sorella) che è passato (passata) a te da questo mondo; e poiché in te ha sperato e creduto, donagli (donale) la felicità senza fine. Per Cristo nostro Signore

3. La sepoltura di Gesù

G. Non volgere via da me la tua misericordia, non distogliere da me la tua dolcezza.

T. Presso di te, o Dio, troverò la mia delizia e del tuo amore gioirà l'anima mia.

L. Giuseppe di Arimatea, preso il corpo di Gesù, lo avvolse in un candido lenzuolo e lo depose nella sua tomba nuova; rotolata poi una gran pietra sulla porta del sepolcro, se ne andò. Erano lì, davanti al sepolcro, Maria di Magdala e l'altra Maria (Mt 27, 59-60).

Padre nostro. Ave Maria. Gloria.

G. Preghiamo. (Pausa di silenzio)

Accogli, o Padre di misericordia, il tuo fedele (la tua fedele) che non è più visibilmente tra noi; egli (ella) che ha ascoltato con cuore vigile la chiamata del Salvatore, possa entrare preparato (preparata) all'eterno convito di Cristo, tuo Figlio, nostro Signore e nostro Dio che vive e regna nei secoli dei secoli.

4. La risurrezione di Gesù

G. Riaccendi, o Cristo, Pasqua divina, la mia lampada fumigante.

T. Torni a brillare al fuoco della grazia perché io possa entrare nel tuo convito.

L. L'angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso. Non è qui. È risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era

deposto. Presto, andate a dire ai suoi discepoli: È risuscitato dai morti» (Mt 28, 5-6).

Padre nostro. Ave Maria. Gloria.

G. Preghiamo. (Pausa di silenzio)

O Padre, che ci hai resi partecipi del mistero del Cristo crocifisso e risorto per la nostra salvezza, fa' che il nostro fratello (sorella), liberato (liberata) dai vincoli della morte, sia unito (unita) alla comunità dei santi nel-la Pasqua eterna. Per Cristo nostro Signore.

5. L'ascensione di Gesù al cielo

G. Tu che nei cieli purissimi stai e dall'eternità governi il mondo.

T. Apri anche a me le porte della vita e accoglimi, o Padre, alla tua mensa.

L. Non sia turbato il vostro cuore. Abbiate fede in Dio e abbiate fede anche in me. Io vado a prepararvi un posto; quando sarò andato e vi avrò preparato un posto, ritornerò e vi prenderò con me, perché siate anche voi dove sono io (Gv 14, 1-3).

Padre nostro. Ave Maria. Gloria.

G. Preghiamo. (Pausa di silenzio)

O Dio eterno, Padre di ogni consolazione e di ogni speranza, concedi al nostro fratello (sorella) di ascoltare con gioia nell'ultimo giorno una parola di liberazione e di pace e di avere un posto e un premio tra le creature eternamente felici. Per Cristo nostro Signore.

Litanie dei santi

Signore, pietà Signore pietà

O Cristo, liberaci O Cristo liberaci

Santa Maria Intercedi per lui (lei)

San Michele

San Giovanni Battista

San Giovanni

San Giuseppe

San Pietro

San Paolo

Santa Maria Maddalena

Sant'Andrea

Santo Stefano

San / Santa (nome del defunto)

San Benedetto

San Francesco

Santi tutti Intercedete per lui (lei)

Perdona, o Cristo, tutte le sue colpe Ascolta la nostra voce

Ricorda, o Cristo, il bene da lui [lei] compiuto Ascolta la nostra voce

Ricevilo [ricevila], o Cristo, nella vita eterna Ascolta la nostra voce

Conforta, o Cristo, i tuoi fratelli in pianto Ascolta la nostra voce

L'eterno riposo dona a lui [lei], o Signore E splenda a lui (lei) la luce perpetua

Questo nostro fratello (questa nostra sorella) e tutti i defunti in Cristo per la misericordia di Dio riposino in pace. Amen

PREGHIERA PER I DEFUNTI DA RECITARSI PER 33 GIORNI

La forza e la potenzialità di questa preghiera sono straordinarie. Se recitata con fede e costanza, grandi sono le grazie che essa può far ottenere. Innanzitutto, può servire per la salvezza certa di tante anime del purgatorio che aspettano le nostre preghiere, ma può essere utilizzata anche come preghiera personale per ottenere la grazia a noi necessaria. La preghiera deve essere ripetuta per 33 giorni. Una volta a settimana si deve prendere la Comunione, ed in più la Comunione deve essere presa in suffragio di detta anima. Se si riuscirà a far coincidere il 33° giorno con una Festa importante, per esempio il Natale o il giorno dei Santi, la preghiera sarà ancora più forte. Ogni giorno Ripetere 33 volte di seguito

"Eterno Padre, io Ti offro il Sangue preziosissimo di Gesù Cristo scaturito dalla piaga della mano destra in suffragio dell'anima più sofferente del purgatorio. Vergine Maria, consolatrice degli afflitti e Tu, San Giuseppe intercedi per questa anima. E tu, anima benedetta, vai avanti a Dio, domanda per me questa grazia, e se è utile alla salvezza dell'anima mia fai in modo che mi sia concessa". Amen.

Ripetere 7 volte di seguito

"Addolorata Vergine Maria prega per quest'anima del Purgatorio".

7 L'eterno riposo.

Ricorda:

La prima settimana si offrirà il sangue della mano destra

La seconda settimana si offrirà il sangue della mano sinistra.

La terza settimana si offrirà il sangue del piede destro.

La quarta settimana si offrirà il sangue del piede sinistro.

Gli ultimi 5 giorni si offrirà il sangue e l'acqua scaturiti dal Sacro Costato.

Occorrerà, in fine, ogni settimana e l'ultimo giorno della preghiera (il 33°) prendere la comunione in suf-fragio di detta anima. Si suggerisce nel limite del possibile far coincidere il (33°) giorno con una festa importante come il Natale o il giorno dei Santi, perché la preghiera risulti essere ancora più forte.

PREGHIERE PER I DEFUNTI

Offerta della Santa Messa per le Anime Purganti

Eterno Padre, rammentatevi che con infinito amore il Vostro Unigenito Figlio ha istituito il Santo Sacrificio della Santa Messa non solo per i vivi, ma anche per i Defunti. Perciò io vi offro questo sacrificio d'Amore per l'anima di… e per tutte quelle che hanno più bisogno di soccorso, acciocchè Voi, Dio d'infinita bontà, vogliate raddolcire le loro pene e concedere presto ad esse la liberazione dal Purgatorio.

Deh, accogliete, o gran Padre delle misericordie, i meriti della Vittima Divina che su questo Altare s'immola; accogliete le potentissime preghiere del Vostro Divin Figliuolo, ed anche le mie povere preghiere, e presto liberate dalle loro acerbissime pene le Anime Sante, del Purgatorio. Così sia.

Per il padre o la madre defunti

O Signore, che ci avete comandato di onorare il padre e la madre, Vi muova a pietà il lacrimevole stato dell'anima di mio padre (o mia madre), che forse desolatissima geme nel Purgatorio; rimettetele ogni suo fallo e introducetela presto nella gloria del Cielo.

Me pure aiutate perchè possa ritrovarla nella chiarezza del gaudio Eterno. Ve ne prego per i meriti infiniti di Gesù Cristo Signor Nostro. Tre Eterno riposo…

Per il proprio marito o per la propria moglie

Dio di tutte le virtù, che sollevando alla dignità di Sacramento il matrimonio, avete insegnato a tutti i coniugi ad amarsi vicendevolmente con una carità simile a quella che lega Voi alla Vostra Sposa la Santa Chiesa, quindi a non cessare giammai di procurarsi reciprocamente il vero bene; degnatevi di esaudire le preghiere che io Vi porgo per l'anima di quel (o di quella) consorte, che Voi medesimo mi avete dato a sollievo delle pene di questa misera vita, e che Voi stesso richiamaste al Vostro Seno, per insegnarmi a mettere in Voi solo la mia speranza e la mia contentezza.

Ricevete in isconto dei suoi debiti, contratti forse per causa mia, quel poco bene che faccio in suo suffragio e che intendo di unire ai meriti di tutti i Santi, a quelli di Maria SS., ma più di tutto ai meriti infiniti di Gesù Cristo, per liberarla al più presto possibile dalle fiamme ardenti del Purgatorio e farla volare al possesso dei gaudi eterni del Cielo. Sì, accogliete tra le Vostre braccia quell'Anima benedetta; ed ascoltando la preghiera che essa vi fa in mio favore, fate che io viva così santamente da meritarmi di essere a lei riunito per tutta l'eternità nella Gloria. tre Eterno riposo...

Per i fratelli e per le sorelle

Amabilissimo mio Signore Gesù Cristo, che della fraterna carità, di cui presentaste in Voi stesso il più perfetto modello, avete fatto il primo dovere ed il primo distintivo di tutti i Vostri discepoli, liberate dalle pene che soffrono, e chiamate al possesso della Vostra Gloria i nostri fratelli e le nostre sorelle.

Voi, che Vi degnaste di diventare il nostro fratello maggiore prendendo la nostra stessa carne, ed elevandoci alla dignità di figli del Vostro Eterno Padre, non permettete che siano a lungo da Voi divisi questi minori fratelli, che con gemiti inenarrabili Vi domandano pietà. Con i meriti infiniti della Vostra Passione e della Vostra Morte avvalorate per tal modo le nostre preghiere, le nostre buone opere, i nostri patimenti, che ser -vano a scontare tutti i debiti che hanno ancora con la Vostra Giustizia. Giunti poi che saranno al possesso del Paradiso, esaudite le preghiere che porgeranno per la nostra salute al trono della Vostra misericordia; affinchè possiamo godere perpetuamente della loro compagnia nella gloria, dopo avere emulata la loro rassegnazione e tutte le loro virtù in questa misera vita. Tre Eterno riposo…

Per i parenti e benefattori

O Signore, che vi compiacete di concedere facilmente e volentieri il perdono e che amate la salvezza del peccatore, volgete uno sguardo di misericordia alle Anime dei miei parenti, amici, benefattori; e per i meriti di Gesù Cristo, che per noi s'immola in questo Santo Sacrificio, per la ineffabile materna bontà di Maria, per l'intercessione di S. Giuseppe, degli Angeli, dei Santi tutti del Cielo, fate che presto si allietino nella eterna gloria del Paradiso. Eterno riposo…

Per una persona cara

Ascoltate, o Signore, le mie voci con le quali io supplico la Vostra pietà per l'Anima desiderata e cara di… che Voi avete chiamata da questa terra di esilio. Il Sangue Prezioso di Gesù, che io Vi offro in questo Santo

Sacrificio, la purifichi da ogni macchia contratta nel terreno pellegrinaggio; e per la Vostra infinita misericordia degnatevi concederle refrigerio e pace, ammetterla nel consorzio dei Santi, introdurla nella beatitudine eterna, nello splendore della Divina Vostra luce. Eterno riposo…

Preghiera a Maria SS. per le Anime del Purgatorio più dimenticate

O Maria, pietà di quelle povere Anime che, chiuse nelle prigioni tenebrose del luogo di espiazione, non hanno alcuno sulla terra che pensi a loro. Degnatevi, o buona Madre, abbassare su quelle abbandonate uno sguardo di pietà; ispirate a molti cristiani caritatevoli il pensiero di pregare per esse, e cercate nel Vostro Cuore di Madre i modi di venire pietosamente in loro aiuto.

O Madre del perpetuo soccorso, abbiate pietà delle Anime più abbandonate del Purgatorio. Misericordioso Gesù, date loro il riposo eterno. Tre Salve Regina

Settina alle Anime Purganti

Deus, in adjutorium meum intende.

Domine, ad adjuvandum me festina.

Requiem aeternam dona eis, Domine.

Et lux perpetua luceat eis.

Amabile mio Gesù, Vi offro per le Anime del Purgatorio quel sacro e vivo sangue che, a forza del dolore interno, sudaste, considerando, non tanto le Vostre pene, quanto la vera loro causa, cioè gl'innumerevoli peccati di tutto il mondo. L’Eterno riposo…

Amabile mio Gesù, Vi offro per le Anime del Purgatorio quell'eccessivo dolore che vi trafisse nel vedere un Vostro discepolo, da Voi tanto amato e beneficato, fatto capo dei Vostri persecutori venire sfacciatamente a tradirVi con un bacio sacrilego. L’Eterno riposo…

Amabile mio Gesù, Vi offro per le Anime del Purgatorio la Vostra grande pazienza in sopportare quelle ingiurie che i vostri nemici vi fecero allorchè, avendoVi bendati gli occhi e poi battendoVi a gara, Vi dicevano per maggiore scherno: “Indovina chi ti ha percosso”. L’Eterno riposo…

Amabile mio Gesù, Vi offro per le Anime del Purgatorio quell'ignominia che tolleraste nell'esser condotto e presentato al re Erode, il quale, dopo averVi orgogliosamente interrogato, non ricevendo da Voi risposta alcuna, Vi derise e licenziò come pazzo. L’Eterno riposo…

Amabile mio Gesù, Vi offro per le Anime del Purgatorio quell'eccessivo dolore che sopportaste quando Vi fu posto sul capo la crudele e tormentosa corona, e quando quei ministri spietati ve la calcarono sulle tempia a gran forza, affinchè più nel vivo Vi trafiggesse. L’Eterno riposo…

Amabile mio Gesù, Vi offro per le Anime del Purgatorio quella prontezza di amore e di volontà con la quale Vi distendeste sopra la Croce, offrendo le mani e i piedi ai carnefici perchè fossero crudelmente trafitti; e quell'ineffabile dolore che sopportaste, allorchè il Vostro Corpo SS. nelle parti più nervose e più sentite fu trapassato da chiodi orribilissimi. L’Eterno riposo…

Amabile mio Gesù, Vi offro per le Anime del Purgatorio quella grandissima desolazione e tristezza da cui fu oppressa la Madre Vostra nell'assistere alla Vostra Morte; quel dolore che di nuovo le feri il Cuore, quando foste trafitto da una lancia, quelle lacrime con le quali Vi accolse deposto dalla Croce nelle sue braccia, e quei gemiti con i quali Vi accompagnò, quando foste portato nel sepolcro. L’Eterno riposo…

Vi offro finalmente, o amabile mio Gesù, per le Anime del Purgatorio, tutte le pene da Voi sofferte e che io ignoro; e per i meriti di esse Vi prego a perdonarmi tutti quei peccati che per negligenza o per ignoranza io non conosco. L’Eterno riposo…

O Gesù, perdonate le nostre colpe, preservateci dal fuoco dell'inferno, portate in cielo tutte le anime specialmente le più bisognose della Vostra misericordia.

Preghiera a Gesù Crocifisso

Eccomi, o mio amato e buon Gesù, che alla santissima Vostra presenza prostrato, Vi prego col fervore più vivo del mio spirito a stampare nel mio cuore sentimenti di fede, di speranza, di carità, di dolore dei miei peccati e di proponimento di non più offenderVi, mentre io con tutto l'amore e con tutta la compassione vado considerando le vostre cinque piaghe, cominciando da ciò che disse di Voi il Santo Profeta Davide: “hanno forato le mie mani ed i miei piedi, hanno contato tutte le mie ossa”. Pater, Ave, Gloria

A tutti coloro che hanno recitato la suddetta preghiera dinanzi ad una immagine di Gesù Crocifisso, indulgenza Plenaria se confessati e comunicati hanno pregato secondo l'intenzione del Sommo Pontefice. S. C. Ind. 31 Luglio 1858; S. P. Ap., 2 Febbraio 1934.

Preghiera alla SS. Vergine del Carmelo

O cara Madre Maria, che per la Vostra bontà ci permettete di invocarvi sotto il titolo del Carmelo, soccorreteci propizia nel cammino della vita, acciò possiamo evitare, con la pratica delle virtù, le pene del Purgatorio; deh, liberate con la Vostra intercessione le Anime dei miei parenti e congiunti da quel carcere doloroso.

Ave Maria, Requiem O Vergine del Carmelo, Vi invoco fin d'ora per il punto della mia morte: impetratemi in quell'istante un sincero dolore dei miei peccati ed un atto perfetto . di carità, acciò mi ottenga prima di mo-rire la remissione di tutta la pena da me dovuta alla giustizia divina: ma, deh, ad un tempo, per il Vostro amore a Gesù, vengano liberate dal Purgatorio le Anime dei miei benefattori, superiori ed amici, e di quanti colà soffrono per cagion mia! Ave Maria, Eterno riposo.

Nostra Signora del Carmelo, anch'io forse tra breve, caduto in quella oscura prigione, avrò bisogno del Vostro soccorso e degli altrui suffragi; deh, Vi prego ad essermi sempre Madre. Siate anche allora la mia consolatrice e la mia liberatrice, e fate che presto giunga a vederVi in Cielo. Ma Vi raccomando ancora le Anime abbandonate e quanti patiscono maggiori pene: per il purissimo Vostro Cuore salvatele e conducetele con Voi in Paradiso. Ave Maria, Eterno riposo.

Ossequio alle Cinque Piaghe di N.S. Gesù Cristo in suffragio dei Defunti

Vi offriamo, o Eterno Padre, Padre delle misericordie, per quelle Anime tanto a Voi care del Purgatorio, il Sangue preziosissimo uscito dal piede sinistro trafitto di Gesù Vostro Figlio, nostro Salvatore, e il dolore di Maria, Sua Madre amatissima, presente sul Calvario a questa trafittura.Pater, Ave, Eterno riposo.

Vi offriamo o Eterno Padre, Padre delle misericordie, per quelle Anime tanto a Voi care del Purgatorio, il Sangue preziosissimo uscito dal piede destro trafitto di Gesù Vostro Figlio nostro Salvatore, e il dolore di Maria, Sua Madre affettuosissima, presente sul Calvario a questa trafittura.Pater, Ave, Eterno riposo.

Vi offriamo o Eterno Padre, Padre delle misericordie, per quelle Anime tanto a Voi care del Purgatorio, il Sangue preziosissimo uscito dalla mano sinistra piagata dì Gesù Vostro Figliuolo, e il dolore di Maria Sua Madre carissima, spettatrice sul Calvario di questa piaga. Pater, Ave, Eterno riposo.

Vi offriamo o Eterno Padre, Padre delle misericordie, per quelle Anime tanto a Voi care del Purgatorio, il Sangue preziosissimo uscito dalla mano destra piagata di Gesù Vostro Figlio, nostro Salvatore, e il dolore di Maria, Sua Madre dilettissima, spettatrice sul Calvario di questa piaga.Pater, Ave, Eterno riposo.

Vi offriamo, o Eterno Divin Padre, Padre delle misericordie, per quelle Anime tanto a Voi care del Purgatorio, il Sangue preziosissimo e l'acqua uscita dall'aperto Costato di Gesù Vostro Figlio, Nostro Salvatore, e il dolore di Maria, Sua Madre amorosissima, presente sul Calvario a questa apertura. Pater, Ave, Eo riposo.

De Profundis

Dal profondo a Te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono: perciò avremo il tuo timore. Io spero nel Signore, l’anima mia spera nella tua parola. L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora. Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

Per i defunti. Ti preghiamo, Signore, per tutti i parenti, amici, conoscenti che nel corso di questi anni ci hanno lasciati. Per coloro che in vita hanno avuto fede in te, che in te hanno riposto ogni speranza, che ti hanno amato, ma anche per coloro che di te non hanno capito nulla e che ti hanno cercato in modo sbagliato e ai quali infine ti sei svelato come veramente sei: misericordia e amore senza limiti. Fa' o Signore che veniamo un giorno tutti insieme a fare festa con te in Paradiso. Amen.

PER TUTTI I DEFUNTI L'invocazione seguente è rivolta a Dio Misericordioso per tutte le anime del Purgatorio.

O Dio, onnipotente ed eterno, Signore dei vivi e dei morti, pieno di misericordia verso tutte le tue creature, concedi il perdono e la pace a tutti i nostri fratelli defunti, perché immersi nella tua beatitudine ti lodino senza fine. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Per le Anime purganti

Anime sante anime purganti, pregate Dio per noi, e noi pregheremo per voi, affinché Dio vi conceda presto la gloria del santo Paradiso.

Per più defunti

O Dio misericordioso, concedi a (nomi…) e a tutti i nostri fratelli che riposano in Cristo il dono della tua pace, perché liberi da ogni debito di colpa siano associati alla gloria del Signore risorto, che è Dio e vive e regna con Te, nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Amen.

Per un defunto

Ti supplichiamo, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno, per l'anima fedele di (nome) che per tuo volere ha lasciato questo mondo: degnati di accoglierlo(a) nel luogo del refrigerio, della luce e della pace. Gli(Le) sia concesso di passare oltre le porte di morte e di giungere alla dimora dei beati nella santa luce, che tu un giorno hai promesso ad Abramo e alla sua discendenza. Che la sua anima non soffra pena alcuna, e quando verrà il grande giorno della risurrezione e della ricompensa, degnati, o Signore, di risuscitarlo(la) insieme con i tuoi santi ed eletti; perdonargli(le) tutte le sue mancanze e i suoi peccati, perché in te possa ottenere la vita immortale e il regno eterno. Per Cristo nostro Signore. Amen.

O Dio, che ci hai resi partecipi del mistero del Cristo crocifisso e risorto per la nostra salvezza, fa' che il nostro fratello (nome), liberato dai vincoli della morte, sia unito alla comunità dei Santi nella Pasqua eterna. Per Cristo nostro Signore. Amen.

O Dio, vita di chi muore e beatitudine di chi crede in te, guarda con bontà al nostro fratello (nome)che la morte ha strappato all'affetto dei suoi cari, e ricevilo nella serena ospitalità della tua casa. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Dio, nostro Padre, ascolta la preghiera della tua Chiesa e accogli nella pace il nostro fratello(nome). Tu che lo hai creato a tua immagine e nel Battesimo lo hai fatto tuo figlio di adozione, rendilo partecipe della tua eredità. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Per un Sacerdote defunto

Signore misericordioso, che al tuo servo (nome), sacerdote, nel tempo della sua dimora tra noi, hai affidato la tua parola e i tuoi sacramenti, donagli di esultare per sempre nella liturgia del cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Per un defunto dopo lunga infermità

O Dio, che hai chiamato il nostro fratello (nome) a comunicare alla passione del tuo Figlio nella sofferenza del corpo e dello spirito, donagli di raccogliere il premio nella gloria del cielo. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Per un giovane defuntoO Dio, che conosci e disponi i momenti della vita umana, tu vedi il dolore di questa tua famiglia per la morte del nostro fratello (nome) che in tempo così breve ha concluso la sua esistenza terrena: noi lo affidiamo a te, Padre buono, perché la sua giovinezza rifiorisca accanto a te, nella tua casa. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Per un defunto a causa di morte improvvisa

O Dio, nostro Padre, consolaci con la forza del tuo amore, e illumina la nostra pena con la serena certezza che il nostro fratello (nome), strappato ai suoi cari da una morte improvvisa, viva felice per sempre accanto a te. Per Cristo nostro Signore. Amen.

Per i prorpi figli

Accogli, o Signore, l'Anima di mio figlio (figlia) che hai voluto chiamare a Te da questo mondo; purificata da tutti i suoi peccati, divenga partecipe del gaudio eterno nella luce senza tramonto e sia unita ai tuoi Santi nella gloria della Risurrezione. Tu avesti pietà per la povera vedova che piangeva la morte dell'unico figlio e glielo ridonasti vivo, Ti recasti nella casa di Giairo e sanasti la sua bambina; io credo in Te e so che Tu ci riunirai insieme nella casa del Padre dove ci hai preparato il posto, però Ti prego di donarmi tanta forza e tanta pace per accettare serenamente la tua volontà che mi ha chiesto questo periodo di distacco dal mio amato figlio. Vergine Santissima, Mamma addolorata che ai piedi della croce soffristi un dolore indicibile, tanto da essere chiamata Regina dei martiri, Ti prego di sostenere il mio spirito affranto e di infondere in me la certezza che presto saremo di nuovo insieme. Per Cristo nostro Signore. Amen. Tre L'eterno riposo.

Intercessioni per i defunti

Signore, Signore, Dio degli spiriti puri e di ogni carne, ricordati di tutti, di coloro che abbiamo ricordato e di tutti coloro di cui non ci siamo ricordati e che hanno lasciato questo mondo con la fede gloriosa. Dona il riposo alle loro anime, ai loro corpi, ai loro spiriti. Salvali dalla dannazione futura e rendili degni della gioia che è nel seno di Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, dove risplende la luce del tuo volto, dove sono banditi i

dolori, le angosce e i gemiti. Non imputare loro alcuna colpa; non entrare in giudizio con i tuoi servi poiché nessun essere vivente è giustificato al tuo cospetto e perché nessun uomo sulla terra è immune da peccato e puro da ogni sozzura se non il solo nostro Signore Gesù Cristo, tuo Figlio, per il quale anche noi speriamo di ottenere misericordia e il perdono dei nostri peccati e di quelli dei nostri defunti. Dona il riposo alle loro anime; cancella la nostre e le loro colpe commesse davanti a te volontariamente o involontariamente, coscientemente o inconsciamente. Dona il riposo, rimetti, perdona, o Dio, i peccati volontari e involontari, commessi coscientemente o incoscientemente con parole, opere o omissioni, con pensieri segreti, pubblici, deliberati o commessi per errore e che il tuo santo Nome conosce. Accordaci una fine cristiana senza peccato e riuniscici ai piedi dei tuoi eletti quando vorrai, dove vorrai, come vorrai senza dover arrossire per i nostri peccati perché anche in ciò come in tutte le cose sia molto lodato e glorificato il tuo Nome santo e benedetto, il Nome di nostro Signore Gesù Cristo e dello Santo Spirito ora e sempre nei secoli. Amen.

Preghiera per i defunti

Dio degli spiriti e di ogni carne, che distruggesti la morte e annientasti il diavolo e donasti la vita al tuo mondo; tu stesso, o Signore, dona all'anima del tuo servo (nome) defunto il riposo in un luogo luminoso, in un luogo verdeggiante, in un luogo di freschezza, donde sono lontani sofferenza, dolore e gemito. Tu, Dio buono e benigno, perdona ogni colpa da lui commessa con le parole, le opere o la mente; poiché non v’è uomo che viva e non pecchi; giacché tu solo sei senza peccato, e la tua giustizia è giustizia nei secoli e la tua parola è verità. Poiché tu sei la risurrezione, la vita e il riposo del tuo servo (nome) defunto, o Cristo nostro Dio, noi ti rendiamo gloria, assieme al Padre tuo ingenito con il santissimo buono e vivificante tuo Spirito, ora e sempre e nei secoli dei secoli.

Per le anime dei fanciulli in purgatorio

O Gesù mite e umile di cuore che durante la tua vita terrena hai dimostrato tanto amore per i fanciulli e li trattenevi vicino a Te, chiama presto le Anime dei bambini defunti affinché possano gustare la gioia della tua presenza. Vergine santa, nostra buona Mamma, prega per noi e per i fanciulli che soffrono in Purgatorio. Ave Maria.

Atto eroico di carità

O mio Dio, per la tua maggior gloria, in unione ai meriti di Gesù Cristo e di Maria, io ti offro e cedo, a vantaggio delle anime del Purgatorio, la parte soddisfattoria di tutto il bene che farò, e tutti i suffragi che riceverò dopo la mia morte. Disponi tutto secondo la tua divina volontà.

Anime sante del Purgatorio

Anime sante del Purgatorio, noi ci ricordiamo di voi per alleggerire la vostra purificazione con i nostri suf-fragi; voi ricordatevi di noi per aiutarci, perché è vero che per voi stesse non potete far nulla, ma per gli altri potete moltissimo. Le vostre preghiere sono molto potenti e giungono presto al trono di Dio. Otteneteci la liberazione da tutte le disgrazie, le miserie, le malattie, le angosce e i travagli. Otteneteci la pace dello spirito, assisteteci in tutte le azioni, soccorreteci prontamente nei nostri bisogni spirituali e temporali, consolateci e difendeteci nei pericoli. Pregate per il Santo Padre, per la glorificazione della Santa Chiesa, per la pace delle nazioni, perché i principi cristiani siano amati e rispettati da tutti i popoli e fate che un giorno possiamo venire con voi nella Pace e nella Gioia del Paradiso. Tre Gloria al Padre, Tre L'eterno riposo.

Offerta della giornata per le anime del purgatorio

Mio Dio eterno ed amabile, prostrato in adorazione della tua immensa Maestà umilmente Ti offro i pensieri, le parole, le opere, le sofferenze che ho patito e quelle che patirò in questo giorno. Mi propongo di compiere ogni cosa per tuo amore, per la tua gloria, per adempiere alla tua divina volontà, così da suffragare le Anime

sante del Purgatorio e supplicare la grazia di una vera conversione di tutti i peccatori. Intendo operare ogni cosa in unione alle purissime intenzioni che nella loro vita ebbero Gesù, Maria, tutti i Santi che sono in Cielo ed i giusti che sono sulla terra. Ricevi, mio Dio, questo mio cuore, e dammi la tua santa benedizione insieme alla grazia di non commettere peccati mortali durante la vita, e di unirmi spiritualmente alle Sante Messe che oggi si celebrano nel mondo, applicandole in suffragio delle Anime sante del Purgatorio e specialmente di(nome) affinché siano purificate e finalmente libere dalle sofferenze. Mi propongo di offrire i sacrifici, le contrarietà e ogni sofferenza che la tua Provvidenza ha stabilito oggi per me, per aiutare le Anime del Purgatorio e ottenere loro sollievo e pace. Amen.

Supplica a Gesù per le anime del Purgatorio

Gesù amabilissimo, oggi Ti presentiamo le necessità delle Anime del Purgatorio. Esse soffrono tanto e desi -derano ardentemente venire a Te, loro Creatore e Salvatore, per restare con Te in eterno. Ti raccomandiamo, o Gesù, tutte le Anime del Purgatorio, ma specialmente quelle che sono morte improvvisamente per incidenti, infortuni o malattie, senza poter preparare la loro anima ed eventualmente liberare la loro coscienza. Ti preghiamo anche per le Anime più abbandonate e per quelle che sono più vicine alla gloria, come per le Anime dei difensori della Chiesa, degli scrittori cattolici, degli educatori cristiani. Ti scongiuriamo in modo particolare di aver pietà delle Anime dei nostri parenti, amici, conoscenti ed anche dei nostri nemici. Per tutti intendiamo applicare le indulgenze che ci sarà possibile acquistare. Accogli, o pietosissimo Gesù, queste nostre umili preghiere. Te le presentiamo per le mani di Maria Santissima, tua Madre Immacolata, del glorioso Patriarca San Giuseppe, tuo Padre putativo, e di tutti i Santi del Paradiso. Amen.

Preghiera universale per le anime purganti

O Gesù, Tu che hai sofferto e sei morto perché tutti gli uomini avessero la salvezza e la felicità eterna ascolta, benigno, le nostre umili voci che ti supplicano di avere ancora tanta misericordia per le anime:

dei miei cari genitori e nonni; Signore, pietà;

dei miei fratelli, delle mie sorelle e dei miei parenti prossimi; Signore, pietà;

dei miei padrini e delle mie madrine di Comunione e Cresima; Signore, pietà;

dei miei benefattori spirituali e temporali; Signore, pietà;

dei miei amici e dei miei vicini; Signore, pietà;

di tutti coloro per i quali l'amore od il dovere mi chiama a pregare; Signore, pietà;

di coloro che, per causa mia, hanno sofferto o subito danni; Signore, pietà;

di coloro che sono particolarmente amati da Te; Signore, pietà;

di coloro la cui liberazione dal Purgatorio è imminente; Signore, pietà;

di coloro che maggiormente desiderano ricongiungersi a Te; Signore, pietà;

di coloro che soffrono le pene più dure; Signore, pietà;

dei più dimenticati; Signore, pietà;

di coloro la cui liberazione dal Purgatorio, è la più remota; Signore, pietà;

dei più meritevoli per la loro dedizione e servizio alla Chiesa; Signore, pietà;

dei ricchi, che ora sono i più poveri; Signore, pietà;

dei potenti, che ora sono i più miserabili; Signore, pietà;

di coloro che furono spiritualmente ciechi e che ora si avvedono della loro follia; Signore pietà

dei frivoli, che trascorsero il loro tempo nell'ozio; Signore, pietà;

dei poveri, cioè coloro che non ricercarono i tesori del cielo; Signore, pietà;

dei tiepidi, che dedicarono poco tempo alla preghiera; Signore, pietà;

degli indolenti, che trascurarono di fare opere di carità; Signore, pietà;

di quelli di poca fede, che si accostarono raramente ai Sacramenti; Signore, pietà;

dei peccatori incalliti, che devono la loro salvezza ad un miracolo di grazia, Signore, pietà;

dei genitori che trascurarono i loro bambini; Signore, pietà;

dei superiori che non si impegnarono a fondo per la salvezza di quelli a loro affidati; Signore, pietà;

di coloro che rincorsero i piaceri e le ricchezze del mondo; Signore, pietà;

di coloro che non si prepararono in tempo per la vita dell'aldilà; Signore, pietà;

di coloro per i quali il Giudizio Divino è particolarmente rigoroso perché a loro fu molto affidato;Signore, pietà;

dei Papi, dei re e dei governanti; Signore, pietà,

dei vescovi e dei loro segretari; Signore, pietà;

dei miei insegnanti e consiglieri spirituali; Signore, pietà;

dei sacerdoti e religiosi della Chiesa Cattolica; Signore, pietà;

dei difensori della fede; Signore, pietà;

di coloro che morirono in battaglia; Signore, pietà;

di coloro che combatterono per la propria patria; Signore, pietà;

di coloro che sono sepolti in mare; Signore, pietà;

di coloro che morirono improvvisamente; Signore, pietà;

di coloro che soffrirono e morirono di cancro o di Aids; Signore, pietà;

di coloro che morirono senza i Sacramenti; Signore, pietà;

di coloro che moriranno nelle prossime ventiquattr'ore; Signore, pietà;

della mia povera anima quando dovrò apparire al tuo cospetto; Signore, pietà.

Per suffragare le Anime del Purgatorio

Eterno e onnipotente Signore, per quel preziosissimo sangue che il tuo divin Figlio sparse in tutto il corso della sua passione, e specialmente dalle mani e dai piedi sull'albero della croce, libera dalle loro pene le anime del purgatorio, e, prima delle altre, quelle per le quali ho maggior obbligo di pregarti, o che meritano maggiormente i nostri soccorsi per avere in vita professato devozione particolare ai dolori di Gesù e della sua afflittissima Madre Maria.

Padre santo, mio Creatore e mio Dio, tra le cui braccia sto per prendere il riposo di questa notte, non posso chiudere gli occhi al sonno senza prima raccomandarti i miei cari che soffrono in Purgatorio. Mio dolce Padre, ricordati che quelle Anime sono tue figlie, che Ti hanno amato e Ti amano sopra ogni cosa, e tra le sofferenze del Purgatorio, più che la liberazione dalle pene, sospirano di poterti finalmente vedere e di esse-re unite per sempre a Te. Ti prego, apri per loro le tue braccia paterne, chiamale a Te. In espiazione dei loro peccati accetta da me l'offerta di tutti i meriti infiniti della vita, passione e morte di Gesù. In questa notte intendo ripetere questa preziosa offerta ad ogni palpito del mio cuore. O Regina dell'universo, santissima Vergine Maria, il cui potere ammirabile si estende anche al Purgatorio, Ti prego affinché fra le Anime che provano i dolci effetti della tua materna protezione, vi siano anche quelle dei miei cari. Te le raccomando per quella spada di dolore che Ti trapassò l'anima sotto la croce di Gesù morente. De Profundis. Padre nostro, Ave Maria, Eterno Riposo.

Per gli Agonizzanti

O clementissimo Gesù, io Vi scongiuro per le agonie del Vostro amantissimo Cuore, e per i dolori della Vostra Madre Immacolata, lavate nel Vostro Sangue Preziosissimo i peccatori del mondo, che in questo giorno (o in questa notte), passeranno all'altra vita. Così sia. O Cuore agonizzante di Gesù, abbiate pietà dei moribondi. Tre Eterno riposo

Se mi ami non piangere

Non piangere per la mia dipartita. Ascolta questo messaggio. Se tu conoscessi il mistero immenso del cielo dove ora vivo; se tu potessi vedere e sentire ciò che io vedo e sento in questi orizzonti senza fine, e in quella luce che tutto investe e penetra, non piangeresti. Sono ormai assorbito dall'incanto di Dio, dalla sua sconfinata bellezza. Le cose di un tempo sono così piccole e meschine al confronto. Mi è rimasto l'affetto per te, una tenerezza che non hai mai conosciuto. Ci siamo visti e amati nel tempo: ma tutto era allora fugace e limitato. Ora vivo nella speranza e nella gioiosa attesa del tuo arrivo fra noi. Tu pensami così. Nelle tue battaglie, orientati a questa meravigliosa casa dove non esiste la morte e dove ci disseteremo insieme, nell'anelito più puro e più intenso, alla fonte inestinguibile della gioia e dell'amore. Non piangere, se veramente mi ami. (S. Agostino.)

Atto di accettazione della morte

Signore mio Dio, fin d'ora voglio sottomettermi con amore alla tua santa volontà e accetto dalle tue mani qualunque genere di morte che tu vorrai mandarmi, con tutti i dolori che l'accompagneranno. Te l'offro in unione con l'agonia e la morte del nostro Salvatore Gesù Cristo. Gesù, morto per me, accordami la grazia di morire in un atto di perfetta carità verso dite. Santa Maria, Madre di Dio, prega per me ora e nel punto della mia morte. San Giuseppe, ottienimi di morire della morte dei giusti. Amen.

Breve meditazione

sulle massime eterne (da farsi prima del riposo) Vita breve, morte certa.

Del morire l'ora è incerta.

Un'anima sola si ha: se si perde, che sarà? Dio mi vede, Dio mi giudicherà:

O paradiso o inferno mi toccherà. Se perdo il tempo che adesso ho, alla morte non l'avrò.

Finisce tutto, finisce presto. L'eternità non finisce mai.

(Si faccia una breve riflessione e insieme un esame di coscienza e si concluda con l'atto di dolore e con la preghiera che segue).

Preghiera

O Dio, che avete voluto nascondere l'ora e il momento della nostra morte, concedetemi che vivendo io tutti i giorni della mia vita nella giustizia e nella santità, possa meritare di uscire da questo mondo nella pace di una buona coscienza, e morire nel Vostro amore, per i meriti del Signor Nostro Gesù Cristo che vive e regna con Ve! nell'unità dello Spirito Santo per tutti i secoli dei secoli. Così sia.

PREGHIERA DETTATA DA GESU’ A S. MATILDE PER I DEFUNTI

Padre nostro che sei nei cieli Io ti prego, o Padre celeste, perdona alle povere anime del purgatorio, perché esse non hanno amato Te, loro Signore e Padre, che Tu, per pura tua grazia, hai fatto tue figlie, e non ti hanno reso quell’onore, che ti dovevano, ma Ti hanno allontanato col peccato dal loro cuore, dove Tu volevi abitare sempre. Per lavare quei debiti io Ti offro quell’amore e onore, che il Tuo Unigenito Figlio Ti ha reso durante tutta la sua vita sulla terra, e tutte le azioni e gli atti di penitenza e soddisfazione, con cui Egli ha lavato i peccati degli uomini e li ha espiati. Amen! Sia santificato il tuo nome Io Ti supplico incessantemente, o buonissimo Padre, perdona alle povere anime, perché esse non sempre hanno degnamente onorato il Tuo Santo nome, ma invece così spesso lo hanno avuto superficialmente sulla bocca e con una vita di peccato si sono rese indegne del nome di cristiane. In riparazione di questi loro peccati, io Ti offro tutto l’onore, che il Tuo amatissimo Figlio Ti ha reso sulla terra con la sua predicazione e le sue opere per il Tuo Nome. Amen! Venga il tuo regno Io Ti prego, amabilissimo Padre, perdona alle povere anime, perché esse non sempre e con grande desiderio hanno cercato Te e il tuo regno con premurosa diligenza. Per riparazione della loro superficialità nel fare il bene, io Ti offro i santi desideri di Tuo figlio, con i quali Egli desidera e chiede, che anch’esse siano coeredi del suo Regno. Amen! Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra Io Ti prego, o benignissimo Padre, perdona alle povere anime perché non sempre hanno sottoposto la loro volontà alla Tua e non hanno cercato di compierla in tutte le cose, ma troppo spesso sono vissute secondo il proprio volere e così hanno agito. Per la loro disubbidienza io Ti offro la perfetta unione dell’amorosissimo Cuore di Tuo Figlio con la Tua santissima volontà, e la sua profonda sottomissione con cui Egli Ti fu ubbidiente fino alla morte in croce. Amen! Dacci oggi il nostro pane quotidiano Io Ti prego, Amabilissimo Padre, perdona alle povere anime, perché non sempre hanno ricevuto il Santissimo Sacramento dell’altare con profondo desiderio, ma spesso senza devozione o perfino indegnamente, oppure hanno trascurato di riceverlo. Per questi loro peccati io Ti offro la grande Santità e la devozione di Gesù Cristo, Tuo Figlio, come pure il suo grande amore con cui Egli ci ha fatto questo santissimo dono e ci ha dato questo altissimo Bene. Amen! Rimetti a noi i nostri debiti come noi li rimettiamo ai nostri debitori Io Ti prego, buonissimo Padre perdona alle povere anime del purgatorio tutti i debiti, che esse si sono assunti su di se con i sette peccati

capitali, e soprattutto, perché esse non hanno amato i loro nemici e non hanno voluto perdonare loro. Per questi peccati io Ti offro l’amorosa preghiera, che Tuo Figlio ti ha rivolto sulla Croce per i suoi nemici. Amen! E non ci indurre in tentazione Io Ti prego, o benignissimo Padre, perdona alle povere anime, perché esse tanto spesso non hanno opposto alcuna resistenza alle tentazioni e alle loro passioni, ma hanno seguito il maligno nemico e hanno accontentato i desideri della carne. Per questi loro molteplici e diversi peccati io Ti offro la gloriosa vittoria di Gesù Cristo, con cui Egli ha vinto il mondo, e il suo lavoro, le sue fatiche, la sua santissima vita e la sua amara Passione. Amen!Ma liberaci dal male E per tutti i castighi per i meriti del Tuo amatissimo Figlio, e conduci le povere anime e noi nel Regno dell’eterna gloria, che sei Tu stesso. Amen!

ORAZIONE DI S. GERTRUDE

per i defunti

Santa Geltrude, recitando queste orazioni insieme con 1'Ufficio,chiedeva al Signore quanto e come gli fosse accetta l'opera di coloro che così pregavano. Ed il Signore rispose: "La gradisco tanto ed è come se liberassero me stesso dalla prigionia ogni volta che con queste preghiere si libera un'Anima dalle sue pene. Ricambierò al

momento opportuno queste opere di carità, secondo l'onnipotenza della mia generosità".

De profundis: Dal profondo a Te grido, o Signore; Signore, ascolta la mia voce. Siano i tuoi orecchi attenti alla voce della mia preghiera. Se consideri le colpe, Signore, Signore, chi potrà sussistere? Ma presso di te è il perdono: perciò avremo il tuo timore. Io spero nel Signore, l’anima mia spera nella tua parola. L’anima mia attende il Signore più che le sentinelle l’aurora. Israele attenda il Signore, perché presso il Signore è la misericordia e grande presso di lui la redenzione. Egli redimerà Israele da tutte le sue colpe.

PRIMA ORAZIONE Ti saluto e benedico, dolcissimo Gesù, Ti adoro con tutto il mio cuore e Ti ringrazio per l’amore che ci hai manifestato con la tua incarnazione, la nascita nella povertà e per averci lasciato Te stesso nel Santissimo Sacramento. Ti prego di unire questa mia preghiera, che Ti offro per la cara Anima del defunto (nome) ai meriti della tua santissima vita. Con l’abbondante grazia di tale preghiera desidero supplire e compensare perfettamente ciò che questa Anima ha trascurato nelle tue lodi, nelle preghiere, virtù e buone opere che avrebbe dovuto compiere per tuo amore, avrebbe potuto con la tua grazia e non ha fatto con pura intenzione e perfettamente. Amen. L’eterno riposo. De profundis.

SECONDA ORAZIONE Ti saluto e benedico, dolcissimo Gesù, Ti adoro e Ti ringrazio per l’amore infinito che ci hai manifestato quando Tu, Creatore dell’universo, per Redimerci Ti sei reso Vittima inerme nelle mani degli uomini che Ti hanno legato, trascinato, battuto, insultato, flagellato, coronato di spine e condannato a morte, spogliato, crocifisso, fino a morire d’una morte terribile sulla croce, con il cuore trafitto da una lancia. Mi unisco al tuo immenso amore offrendoti queste mie orazioni e Ti prego, per i meriti della tua santissima Passione e Morte, di cancellare ciò che l’Anima per la quale Ti prego ha fatto contro la tua volontà ha fatto con pensieri, parole ed opere. Ti prego pure di offrire a Dio Padre i tuoi meriti, ogni pena e dolore del tuo Corpo piagato e della tua Anima addolorata per riparare alle mancanze commesse da quest’Anima e soddisfare così la tua giustizia. Amen. L’eterno riposo. De profundis.

TERZA ORAZIONE Ti saluto e benedico, dolcissimo Gesù, Ti adoro e Ti ringrazio per l’amore e la bontà con cui Tu, risorgendo ed ascendendo al Cielo, glorificasti la nostra umanità già vinta dalla morte, e la collocasti alla destra del Padre. Ora ti prego che l’Anima per la quale Ti supplico possa presto partecipare alla tua gloria e al tuo trionfo. Amen. L’eterno riposo. De profundis.

QUARTA ORAZIONE Ti saluto e benedico, dolcissimo Gesù, Ti adoro e Ti ringrazio per tutti i benefici di cui hai colmato la tua gloriosa Madre e tutti i tuoi eletti. Desidero unirmi ora all’amore dei tuoi Santi che Ti

glorificano e Ti ringraziano per la salvezza ottenuta per mezzo della tua Incarnazione, Passione e Resurrezione e Ti prego di supplire con i meriti e con le preghiere della tua e nostra Madre Immacolata e dei Santi a quanto manca a quell’anima per giungere nella Patria beata e poter godere per sempre della tua presenza. Amen. L’eterno riposo. De profundis.