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Anno LIV .

1° LUGLIO 1930 (VIII)

Numero 7.

BOLLETTINO SALESIANOPERIODICO MENSILE PER I COOPERATORI DELLE OPERE

E MISSIONI DI DON BOSCO

SOMMARIO: Due gloriosi cinquantenari dell'Opera Salesiana . - Azione salesiana : L'XI Congresso Inter-nazionale dei Cooperatori Salesiani . - Lettera di Don Giulivo ai Giovani . - La Crociata missionaria . -Omaggi a Don Bosco . - Festeggiamenti in onore del Beato Don Bosco . - Dalle nostre Missioni : Lepreghiere dei buoni propizino grazie alle nostre missioni della Cina. - Pasqua a Shillong. - Un' oppor-t una iniziativa . - Culto e Grazie di Maria Ausiliatrice. - Necrologio.

DUE GLORIOSI CINQUANTENARI

dell'Opera Salesiana

I . - ROMA.La cronaca dei festeggiamenti romani haproporzioni così ampie, che ci toglie la pos-sibilità di aggiungere alcune rievocazioni sto-riche sull'Opera Salesiana in Roma, che puresarebbero quanto mai opportune per dar rilievoallo sviluppo dell'Opera nel suo glorioso Cin-quantennio. Forse avremo occasione di tornaresu questo argomento : per ora limitiamoci allapura cronaca .Le feste si apersero l'11 maggio con un'im-ponente adunata di ex allievi all'Ospizio delS. Cuore di Gesù, cui parteciparono anche tuttele rappresentanze dell'Unione ex allievi dellaregione . Presiedeva il Rev . Sig. D . Ricaldone,rappresentante del Rev . Sig. D. Rinaldi, che sicongratulò pel lavoro fecondo compiuto dai socidell'Unione e li spronò con la sua fervida pa-rola ad un'attività sempre più alta e più in-tensa. Dopo l'adunanza, nel cortile dell'Ospi-zio si ebbe la cerimonia dell'inaugurazione diun monumento a Don Bosco, eretto per inizia-tiva degli ex allievi .

Ai piedi del Papa Pio XI.Uno dei primi atti collettivi della Famiglia

Salesiana volle essere un omaggio di devozionee di riconoscenza al S . Padre. La sera del-

l' 11 maggio, nel cortile di S. Damaso si raccol-sero nuovamente Salesiani e Figlie di MariaAusiliatrice, ex allievi ed ex allieve, alunni edalunne, Cooperatori - « una massa di 15 .ooopersone » (scriveva L'Osservatore Romano), condue bande musicali » .

Il Rev.mo Sig. D. Pietro Ricaldone, PrefettoGenerale della Società Salesiana, in rappre-sentanza del Rettor Maggiore D . Rinaldi, eraaccompagnato dai membri del Consiglio Supe-riore, D . Fedele Giraudi, Economo Generale ;D. Pietro Tirone, Catechista Generale ; e daD. Francesco Tomasetti, Procur. Gener. Vipartecipavano pure varie Superiore dell'Isti-tuto delle Figlie di M . A. con la Superiora Ge-nerale, Madre Vaschetti, e notevoli personalità,quali Mons. Federico Emanuel, vescovo aus .di Sabina, il comm . Eredia, l'avv . Brazioli, ilcomm . Ubaldo Rossi, il prof . Pulvirenti, ecc .Appena apparso il S . Padre, fu salutato da

un'interminabile ovazione, poi dall'Inno Pon-tificio e dalle Acclamazioni .

L'indirizzo di Don Ricaldone .Terminati i canti si appressava al Trono del-

l'Augusto Pontefice il Rev .mo D. Ricaldone,il quale leggeva il seguente indirizzo :

« Beatissimo Padre . - Il nostro Beato GiovanniBosco, quando, 5o anni fa, si stabilì in Roma,

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vide il coronamento di un desiderio da lungotempo vagheggiato, che la sua Opera avessestanza vicino al Papa, sembrandogli che sottolo sguardo del Vicario di Gesù Cristo sarebbestata più benedetta e santificata . A questi suoivoti venne incontro la Santità di Leone XIII,con l'affidargli l'erezione di un Tempio Nazio-nale al Sacro Cuore di Gesù la qual cosa du-plicò la gioia del Beato, poichè gli dava modoe di glorificare il Divin Cuore e di fare attosolenne di obbedienza al Sommo Pontefice .Corse allora con la persona affranta l'Italia,la Francia e la Spagna, chiamando in aiuto ibuoni per suscitare nel Centro del Cattolicismoun grande focolare della divozione al SacroCuore .» L'impresa fu compiuta appena in tempo,

perchè egli, ormai cadente, avesse il confortodi assistere alla consacrazione del Santuariocol duplice scopo, diceva, di porgere un tributodi riconoscenza all'angelico Pio IX, suo veroPadre e Sovrano Benefattore, e di ricevere,prima di presentarsi al Tribunale di Dio, labenedizione del suo Vicario in terra .

» Oggi, Padre Santo, i Salesiani coi loro allievi,ex-allievi, cooperatori, cooperatrici, sono aipiedi del Vostro Trono per testimoniare quantolo sguardo del Papa abbia attirato le benedi-zioni celesti sull'Opera del Beato GiovanniBosco nella Città Eterna . Accanto alla chiesadel Sacro Cuore con tutte le sue attività par-rocchiali è sorto l'Ospizio, che accoglie 400 gio-vani e un buon numero di chierici, ivi radunati,dalle varie Nazioni, per attendere, nell'almaCittà, agli studi ecclesiastici . Mercè la benedi-zione e l'aiuto del Santo Padre Pio X i figli delBeato Giovanni Bosco hanno potuto edificareun'altra chiesa con scuole esterne ed OratorioFestivo nel nuovo quartiere del Testaccio, neicui pressi venne loro affidata anche la vetustaChiesa di S. Saba con cura d'anime ed OratorioFestivo. Dono del medesimo Pio X è il belSan Giovannino della Pigna, sede della Pro-cura Generale . Più tardi si aperse la ScuolaAgricola del Mandrione, ai margini della Città,con un centinaio di alunni .

» Anche l'altra famiglia del Beato GiovanniBosco sperimentò gli effetti della vicinanzadella Cattedra di San Pietro ; le Figlie di MariaAusiliatrice da ben nove residenze dispieganoun'azione multiforme a pro di centinaia, anzidi migliaia di fanciulle .» Ed ecco ormai condotte a buon punto le

grandi Scuole Professionali che la Congrega-zione Salesiana, consacrandovi l'eredità pa-

terna di un confratello, ha voluto costruire,p erchè fossero dedicate al nome della SantitàVostra, con il convincimento che questa vici-nanza al Papa non solo continui a moltiplicarele divine benedizioni sulle opere nostre in Roma,ma ne estenda il beneficio anche a tutte le altre

opere del Beato Giovanni Bosco nel mondo .Contemporaneamente e accanto all'IstitutoProfessionale « Pio XI », per desiderio e muni-fico incoraggiamento di Vostra Santità, stasorgendo il grandioso Tempio dedicato allaCeleste Ausiliatrice .

» Era ben giusto che un monumento imperi-turo s'inalzasse alla memoria del Ponteficeche, proclamando Beato il nostro Fondatore epredicandone ripetute volte coll'augusta Suavoce le virtù, ha dato all'Opera di Lui la mas-sima benedizione ed ha comunicato in paritempo a tutti noi la sicurezza che sulle ormedel Beato Giovanni Bosco si cammina beneper le vie dell'apostolato .» Nel fare umile omaggio alla Santità Vostra

delle anzidette Scuole Professionali, dopo dueanni d'intenso lavoro, in gran parte compiute,noi rinnoviamo nel nome del Beato GiovanniBosco la protesta del nostro attaccamento fedelee filiale al Papa e in modo particolare all'Au-gusta Persona di Vostra Santità .

» Benedite, Santissimo Padre, le nostre buoneintenzioni; accettate i voti più ardenti che noiformuliamo pel Vostro Onomastico . Domani intutte le Case nostre di Roma e del mondo siinalzeranno fervide preghiere, perchè Iddio con-servi, prosperi e consoli Vostra Santità a benedella Chiesa e a gloria del Pontificato Romano » .

La parola del Santo Padre.Terminato l'indirizzo l'immensa folla into-

nava a gran voce il bell'inno popolare « Il La-baro di Don Bosco » . Cessato il canto e ristabi-litosi, dopo rinnovate acclamazioni, il silenzio,il Santo Padre pronunciava un paterno affet-tuosissimo discorso .

L'Augusto Pontefice iniziava dicendo checome gradito giungeva al cuore del Padrel'omaggio dei figli, così, ugualmente caro esollecito doveva giungere ai figli il plausodel Padre, per le accoglienze affettuose cheessi gli avevano tributato coi loro braviconcerti, con i canti ed i cori magnifici .

Bastava avere udito, come il Santo Padreaveva fatto, il sobrio, positivo, storico rac-conto del loro, anzi del suo caro Don Rical-done, relativo ai 5o anni delle opere salesianein Roma, per comprendere come tutti i figlidi D . Bosco, salesiani, salesiane, allievi edex-allievi, cooperatori, cooperatrici abbianoragione di celebrare questo giubileo delleopere del caro D . Bosco, con le più legittimee consolanti soddisfazioni del cuore, con nelcuore quel fremito di « non mentita gloria »,come i cari figli presenti avevano, a giustotitolo, cantato .

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Il Santo Padre proseguiva il suo discorsorilevando come a ragione Egli avesse definitol'indirizzo testè letto dal Rev . D. Ricaldone« sobrio, positivo, storico racconto » perchèin quella schietta enunciazione di opere edi attività nulla v'era, neppur un cenno, dellavoro, della fatica aspra, del sacrificio, delleimmolazioni che quelle opere e quelle atti-vità avevano dovuto costare ed erano cer-tamente costate .Sua Santità diceva poi di avere ragioni

particolari e care di partecipare a questosanto fremito di cuori a cui la celebrazionecinquantenaria dell'opera salesiana in Romadà luogo ; e tali ragioni erano offerte dai ri-cordi carissimi del passato .Sua Santità era nel primo anno del suo

sacerdozio, quando l'opera salesiana di Roma,iniziata con la costruzione del magnificoSantuario del Sacro Cuore, sorgeva dallefondamenta .

Era pure, Sua Santità, nei primi anni delsuo sacerdozio quando la bontà della DivinaProvvidenza lo faceva incontrare personal-mente con il Beato D . Bosco, e passare conlui alcuni giorni di gioia e di consolazione,che solo può valutare chi ebbe quella divinaventura .

Il Beato D . Bosco era allora - soggiun-geva il Santo Padre - al tramonto dellasua ciclopica vita, e già pregustava la gioiache la vita celeste di eterno premio gli avrebberiservato .

Ma un'altra ragione rendeva il Santo Padreparticolarmente partecipe della comune gioia .

Dopo 5o anni di vita attiva, che la riunione

dei cari figli presentì particolarmente ricor-dava, quella stessa divina ineffabile bontàche tutto aveva così sapientemente condotto,avrebbe concesso al Sommo Pontefice diproclamare e decretare al Beato Bosco glionori degli altari .

Ed ora, dal posto ove la Divina Provvi-denza aveva collocato il Santo Padre, Eglinon poteva non volgere l'occhio a tutta quellamèsse di bene che, a cominciare da Roma,si estende per tutto il mondo cattolico .

Sua Santità non poteva non pensare allemigliaia e migliaia di figli e di figlie di DonBosco, sparsi fra tutti i popoli nella prose-cuzione di un'opera di vita cristiana, cosìferacemente e felicemente operosa .

Quando il Santo Padre pensava alle cen-

tinaia , e centinaia di migliaia di giovanianime che erano venute e che venivano intutto il mondo ai Salesiani ; quando immagi-riava tutta questa innumerevole gioventùdi ogni classe sociale, ma specie operaia acui D. Bosco continuava ad insegnare, conil suo esempio, con la sua fede e con l'apo-stolica carità dei suoi figli i sentieri dellavita, la nobiltà del lavoro e le ricompensemateriali e morali che da esso debbono atten-dersi e di cui la vita ha tanto bisogno ; quandoil Santo Padre, in una visione sterminatadi persone ed immensa di bene, pensava atutto ciò, Egli non poteva fare a meno, nelnome dei suoi gloriosi Predecessori, e nelnome stesso di quel Dio che si era degnatochiamarlo a Suo Vicario, di ringraziareD. Bosco ed i suoi figli per tutto il bene cheovunque hanno fatto e fanno .

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Il Santo Padre proseguiva dicendo chesorrideva al suo cuore e splendeva nel suoanimo il pensiero di un avvenire anche piùgrande di bene, che non può mancare adun passato così splendido e ad un presentecosì pieno di certezza .

Indi ringraziava quei cari figli di averevoluto associare il nome del venerato DoliBosco a quello che il Santo Padre diceva« il suo povero nome » ; di avere altresì unitoquello che quei cari figli potevano conside-rare il loro giubileo con il giubileo del Papa,prendendo così viva parte ai suoi eventipersonali ed associandosi al suo onomastico .

Particolare gratitudine e riconoscenza SuaSantità esprimeva in modo tutto particolareper avere i buoni salesiani voluto unire ilnome del Santo Padre al nuovo IstitutoProfessionale che, con accanto il tempio diMaria Ausiliatrice, vuole costituire un centrodi multiforme attività, feconda di bene .

Tale Istituto il Santo Padre diceva divolerlo porre tra le più belle opere delle qualialla Provvidenza era piaciuto seminare, inquesto anno, il suo giubileo ; e perciò il SantoPadre pregava Iddio di tutto cuore, perchèvoglia con dismisura benedirla, la nuovaopera, e benedire tutto il complesso meravi-glioso delle opere salesiane : opere di glori-ficazione divina e di salvazione umana .

Quando si trovava di fronte ad opere cosìbelle e così grandi il Santo Padre amavaripetere una frase che molti avevano da Luiudito : « Sempre più e sempre meglio » .

Parlando ai figli ed alle figlie di D . Boscol'Augusto Pontefice preferiva rivolgere loroun'altra parola raccolta dal labbro stesso delBeato Fondatore .

Quando, infatti, in quel primo anno disacerdozio, Sua Santità si congratulava conDon Bosco per la bella opera iniziata, perle scuole ed i laboratori così bene attrezzati,mediante tutti i ritrovati più completi emoderni della meccanica, il caro Beato, conquella sorridente bonomia e con quell'ar-guzia che tutti notavano sempre in lui, gliaveva risposto : « Ah! in queste cose D . Boscovuole essere sempre all'avanguardia del pro-gresso! » .

Perciò rivolgendosi ai salesiani ed alle sa-lesiane presenti, il Santo Padre diceva lorodi essere e di ambire di essere sempre all'a-vanguardia del progresso . Con tale sicura econsolante previsione l'Augusto Ponteficediceva di impartire la benedizione che quei

cari figli erano venuti a chiedere al Padrenella sua casa, che era altresì la loro casa .La benedizione che il Santo Padre impar-tiva voleva essere estesa a tutti i presentied a quelli che essi rappresentavano .

Quanti erano essi? si domandava a questopunto Sua Santità .Nel mondo universo essi erano un'immensa

folla, una moltitudine innumerevole, comele arene del mare .

E come le sterminate arene del mare -soggiungeva il Santo Padre - era grandeil cuore del Beato D . Bosco .

Con tale mondiale visione di opere, dicose, di apostolato, di lavoro, e sopratuttodi persone - tra le quali Sua Santità met-teva al posto d'onore quelle che combattonoalle trincee della fede, cioè i missionari e lemissionarie - il Santo Padre si apprestavaa dare la Benedizione Apostolica, auspicandodal Signore i più larghi favori del Beato DonBosco e la più valida intercessione .

Terminato il discorso il Santo Padre si sof-fermava ancora qualche istante per salutare lafolla, mentre nell'aria vibrante di rinnovateacclamazioni e di entusiasmi, salivano le notedell'Inno Pontificio .

L'inaugurazione dell'Istituto Pio XI.

Lunedì, 12 maggio, ricorrendo la festa ono-mastica del Papa, si compì con sfarzo, degnodella solennità, l'inaugurazione del nuovo Isti-tuto Pio XI offerto dai Salesiani al Ponteficecome attestato di devozione e di gratitudinenell'anno del suo Giubileo Sacerdotale .

Una vasta tribuna era stata eretta nel cortile,e nella quale presero posto le autorità e gli invi-tati . Intervennero gli Eminentissimi CardinaliBasilio Pompili, Vicario di Sua Santità, Luigi

Capotosti, Achille Locatelli, Giuseppe Mori eDonato Sbarretti ; S . E . il conte De Vecchi, Am-basciatore di S . M. il Re d'Italia presso la S . Sede,S. E. il Governatore di Roma Principe Boncom-pagni Ludovisi ; l'Ecc.mo Corpo Diplomaticoe l'Ecc.ma Sorella di Sua Santità Donna Ca-milla Ratti . Vi erano inoltre S . E . il Governatoredella Città del Vaticano, S. E. il marchesePacelli, Mons . Caccia. Dominioni, Maestro diCarriera di Sua Santità, Mons . Venini, Came-riere segreto partecipante, numerosi Prelati,Arcivescovi e Vescovi, il Comitato pel Giubileodi Sua Santità, l'ex ministro sen . Pietro Fedele,il R. Provveditore agli Studi, l'ing . Contaldi delMinistero dell'Educazione Nazionale, il senatoreSoderini, il Rappresentante del Prefetto . Eranopure largamente rappresentate le Figlie di Maria

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Ausiliatrice con la loro superiora Generale, ele altre famiglie Religiose di Roma .La funzione si aperse con l'inno Salve decus

Italorum e il Labaro di Don Bosco, dopo i qualiil Sig . D. Ricaldone in nome del Rettor Maggioreprese la parola.

Discorso del Signor Don Ricaldone .Partendo dal ricordo delle 33 lire inviate da

D. Bosco a Pio IX, esule a Gaeta nel 1848,come primo omaggio di devozione della Fa-miglia Salesiana, l'oratore dice che altri neseguirono, e ricordando l'esortazione del Beatoai suoi figli : « Amiamoli i Romani Ponteficie non facciamo distinzione di tempo e del luogo

» Il nome Augusto di cui si fregia l'Istituto,è la più salda garanzia delle direttive cristia-namente, salesianamente pedagogiche che rego-leranno tutte le manifestazioni dei Figli diDon Bosco nella formazione dei giovinetti affi-dati alle loro cure. Sulle orme del Padre essivogliono che la luce della Fede rischiari e guidile anime alla pratica delle virtù cristiane cheDon Bosco considerò e pose sempre come basee mèta delle sue attività educative . Solo cosìEgli giudicava possibile la rigenerazione e l'ele-

vazione della gioventù ; formandola nella fedeltàalla Chiesa era convinto - e gliene dava lumi-noso affidamento l'esperienza - di elevarla aquei sublimi ideali da cui traggono origine eforza le familiari, sociali e patriottiche virtù .

ín cui parlano : quando ci dànno un consiglio epiù ancora quando manifestano un desiderio,questo sia per noi; un comando » - mette in rilievocome il « programma da Lui abbracciato, in-tensamente vissuto e legato nell'ora estremacome preziosa eredità ai suoi figli, fosse il ri-spetto, la devozione, l'amore al Vicario di GesùCristo .

« Non è a stupire pertanto ha proseguito- se il terzo Successore di D . Bosco, il SignorD . Rinaldi, abbia voluto, nella fausta ricorrenzadel Giubileo del S. Padre, perpetuare il nomeglorioso colla fondazione di questa nuovaScuola Professionale Pio XI, la quale, oggi, nelgiorno onomastico del Vicario di G . C. vieneinaugurata ed a Lui offerta, tra lo splendoredella Porpora dei Principi della Chiesa, il fa-stigio delle più alte Autorità e questa folla dipopolo inneggiante .

» È l'omaggio dei Salesiani al Pontefice, cheil loro Padre volle inalzato all'onor degli Al-

tari e di cui, con sovrana efficacia, ininterrotta-niente, a loro stimolo e conforto, ne tesseva imigliori e più autorevoli elogi . È l'omaggio, oSignori, di figli devoti alla Chiesa, di figli amantidella Patria .

» L'Istituto Professionale Pio XI, nella mentedel Sig. D. Rinaldi, vuole essere una palestra,un vivaio, ove si esercitino e crescano ai piùnobili sentimenti di moralità e di arte gli operaidestinati a rinsaldare ed accrescere le file deicristiani coscienti e degli onesti cittadini .

» Troppe volte si è tentato di allontanarel'operaio dalla Chiesa, da Dio, strappandoglidalle mani il Catechismo, offuscandone l'intel-ligenza con dottrine sovversive, eccitandone lafantasia con sogni irrealizzabili, prostituendoneil cuore colle bassezze della terra dopo averglitolto la speranza del Cielo . Gli si fece luccicaredinanzi l'instabile prisma di una felicità fatuae irraggiungibile perchè terrena, mentre cru-delmente lo si allontanava da Chi della felicità

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é l'unica vera e inesausta sorgente . Si è dimen-ticato che Dio solo è degno di risolvere quelloche Donoso Cortes chiamava giustamente ilproblema della umanità e della storia .

» Solo col ritorno alla vita e alle Istituzionicristiane disse il grande Pontefice Leone XIII,allorchè rischiarava di luce celeste il complessoproblema operaio, l'umanità ritroverà la suavia. Quando il Decalogo sarà riconosciuto qualeinconcusso fondamento della vita pubblica, edegli ordinamenti sociali, solo allora sarà scioltal'ardua questione » .Dopo aver rilevato quanto oggi l'operaio

scristianizzato sia impotente ad educare lapropria figliuolanza, l'oratore accenna all'ine-sauribile Provvidenza di Dio nel suscitare unrimedio per ogni male .

« Dio suscitò anche ai tempi nostri - pro-segue l'oratore - uomini insigni, colossi disantità, strumenti della sua Provvidenza, de-stinati, come dice Bossuet, a ricondurci allefonti del Vangelo, a versare il balsamo risto-ratore sulle ferite della povera umanità .» Tra questi fu il Beato Don Bosco . Con lo

sguardo dei veggenti Egli non solo scorse emisurò, in tutta la loro profondità, le piaghesociali, ma con animo audace e con cristianasagacia si accinse a rimediare alle funeste con-seguenze: comprese che urgeva ricondurre aDio le novelle generazioni .» Mosso da speciale e intenso amore alla

classe operaia, si propose colle Scuole Profes-sionali e Agricole di formare al progresso delleindustrie e dei campi legioni di baldi giovani,che al coraggio di una vita cristianamentevissuta, sappiano accoppiare un'appropriataattrezzatura intellettuale e l'abilità tecnica delbraccio . Solo ieri il Vicario di G. C. ci ricordavain un'udienza solenne e paterna, aver uditodalle labbra stesse del Beato nell'Oratorio diValdocco che " Don Bosco in queste cose volevatrovarsi sempre all'avanguardia ,, .

» Il Vangelo, ben disse il De Maistre, divi-nizzò le leggi della natura. Don Bosco vuoleche il lavoro, che ne soggioga e coordina le forze,santificato dalla mano e dai sudori di Gesù,non sia più palestra di odio e fucina di sovver-sivismo, ma oasi soave di giustizia e di pace,ambiente giocondo ove il canto della gioia cri-stiana s'innalzi al Cielo sposato al rombare dellemacchine e al tintinnio dei martelli e dei magli .

» Questo è l'alto significato di questa inau-gurazione. Lo splendido edificio che ci sta di-nanzi, sorto colla generosa oblazione di un figliodi Don Bosco che ama nascondersi nel silenzioe volle offerta a Dio anche la gioia che avrebbeprovato assistendo al trionfo di questo giorno ;l'artistica costruzione alla quale concorsero lavalentia (li provetti ingegneri e la cooperazionefattiva di rinomate ditte e abili maestranze ;questo monumento di carità e di arte è l'omag-

gio che il Successore di D . Bosco offre oggi alPapa, nel suo giorno onomastico, come testi-monianza solenne di riconoscente e indefettibaedevozione, come indice e pegno della totaleprestazione delle untili energie salesiane a van-taggio della grande causa cristiana .

» Seguendo le direttive della Chiesa, la quale,al dire di Sant'Agostino, procura il benesseretemporale come se questo fosse l'unico suoscopo, anche la Società Salesiana intende espera di concorrere in tal guisa al benessere ealla grandezza della Patria .

» Il Regio Governo con nuove iniziative econ sapiente lavoro vuol condurre l'Italianostra a sempre più alte vette. L'Istituto Pro-fessionale Pio XI, al cui fianco sorge la ScuolaPratica di Agricoltura e sorgerà fra breve ilgrandioso Santuario di Maria Ausiliatrice, mu-nificamente incoraggiato, benedetto e aiutatodal S. Padre, sarà un vivaio di forti operai che,sorretti dalla Fede, lavoreranno per la gloriadella Chiesa e della Patria » .

La benedizione dei locali.

Quindi l'Em.mo Card. Pompili, indossata lastola, impartì la rituale benedizione all'Istitutomentre la Schola cantorum eseguiva sacri mot-tetti .« L'Eminentissimo Card. Vicario - riferisce

L'Osservatore Romano del 14 maggio - vollequindi manifestare la soddisfazione e il compia-cimento di quanti erano presenti ad ammirarequesta nuova grandiosa opera dei Figli di DonBosco in Roma . Egli si sentiva autorizzato adire che offerta più gradita i Salesiani nonavrebbero potuto fare al Santo Padre . L'Au-gusto Pontefice, ricevendo al mattino gli au-guri del Sacro Collegio per il suo onomastico,aveva avuto la paterna bontà di accennare diaver egli stesso visto cinquant'anni fa le pri-mizie dell'Opera Salesiana a Roma nella Basi-lica del Sacro . Cuore e di avere allora conosciutopersonalmente Don Bosco, che poi la Provvi-denza gli avrebbe riservato di portare all'onoredegli altari .

» Espresse quindi, l'Em .mo oratore, anche lasua riconoscenza come Vicario di Sua Santitàin Roma per tutto il gran bene che i Salesianifanno al popolo romano, con particolare spiritodi sacrificio . Aggiunse che non solo a Roma,ma in tutta Italia i Salesiani fanno dell'immensobene fra la gioventù e che quindi la loro operaridonda anche a bene e a decoro dell'Italia .

» Essi sanno operare ad un tempo cattolica-mente e italianamente : cattolicamente, perchènon vi può essere buona educazione se non ècristiana; italianamente perchè il buon cristianoè anche un buon cittadino . Lo stesso poetapagano, Orazio, diceva che buoni e forti devonocrearsi i cittadini ; e quindi se si vuole che le

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giovani generazioni crescano forti, occorre ancheche crescano buone . Questo fanno le opere diD. Bosco, sulle quali il Cardinale concluse conl'invocare la benedizione di Dio » .

La visita all'Istitutoe un busto a Pio XI.

Le Autorità infine passarono a visitare l'am-plissimo Istituto .Nel gran salone di studio al pianterreno fu

inaugurato, fra un trofeo di fiori e di bandiere,un busto del Santo Padre Pio XI . Lo stessoEm.mo Card . Pompilj tolse di sua mano il veloche lo copriva e sul quale era ricamato in oro

il motto : Ardens . Tutti i presenti applaudironoe acclamarono al Papa .

Quando le autorità furono sulla terrazzasoprastante all'edificio non poterono trattenerela loro ammirazione per il pittoresco panorama,che vi si ammira, dalla cupola di S . Pietro di-segnata nel lontano orizzonte dal sole in tra-monto ai colli di Frascati dorati dell'ultima luce .

E allorche le Autorità e gli invitati lascia-rono soddisfattissimi l'Istituto Pio XI, fu datolibero accesso al popolo che aggiunse la propriacompiacenza per quest'opera ad esso partico-larmente dedicata .

Convegno di Cooperatori.Un convegno di Cooperatori e del Clero fece

parte dei festeggiamenti ed ebbe luogo all O-spizio del S . Cuore .

Ben 7 Arcivescovi e Vescovi vi presero partecon un centinaio di sacerdoti e laici rappresen-tativi, con a capo il Direttore Diocesano diRoma Mons. Faberi .

Don Fasulo spiegò ai convenuti il caratteredella riunione e il Sig . D. Ricaldone recò loroil saluto del Sig. D. Rinaldi. Svolsero due op-portune relazioni il P . Leone da Caluso e Mons .Olivares, cui seguì varia e importante discus-sione, chiusa dal Sig . D . Ricaldone con parole diringraziamento e di saluto .

La chiusura delle feste.Avvenne il 18 maggio. Oltre le solenni fun-

zioni religiose nella Basilica del S . Cuore, ebbe

luogo nel cortile dell'Ospizio una magnificaaccademia cui presero parte alte personalità,Cooperatori, Figlie di Maria Ausiliatrice, Exallievi e gli Istituti Salesiani maschili e fem-minili di Roma .

Pronunciò il discorso commemorativo ilComm. Augusto Ciriaci, presidente generaledell'Azione Cattolica, passando in rassegna leglorie delle opere di D. Bosco in Roma . Segui-rono declamazioni, alternate da canti e musicaeseguiti magistralmente sotto la direzione delM .° Antolisei . Anche tre alunne delle Figliedi Maria Ausiliatrice e la Presidente delle exallieve, dissero parole ispirate dall'amore perD. Bosco .Chiuse D. Trione ringraziando le Autorità

e quanti, cooperarono alla buona riuscita deifesteggiamenti, esprimendo a tutti la ricono-scenza del Rettor Maggiore Sig . D. Rinaldi,

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II . - SICILIA.

Ci mandano dalla Sicilia un resoconto delleimponenti feste cinquantenarie svoltesi colà dalfebbraio al maggio.Nel pubblicarlo proviamo la più viva sod-

disfazione nel portare a conoscenza dei nostriottimi Cooperatori qualche cosa dello straordi-nario entusiasmo con cui i Cooperatori, ex Allievied Amici della Sicilia hanno condiviso la gioiadella Famiglia Salesiana; - ma ci punge il rin-crescimento di non poter riferire tanti dettagliche conferirono nei singoli luoghi alle feste uncaratteristico aspetto di celebrazione trionfale,alla quale aderì con un cuor solo la nobile Isola,dimostrando con un'evidenza meravigliosa quantoessa ami Don Bosco e le sue opere .

Di ciò vorranno scusarci i cortesi lettori pen-sando quanto sia malagevole condensare in pocherighe il trionfo rinnovato in una settantina dilocalità con un'impronta differente .

La data giubilare .Cinquant'anni or sono, in un pallido tramonto

d'Ottobre del 1879, un manipolo di generosi,ossequente ai cenni del Padre loro D . Bosco,che nel sogno aveva divinato i trionfi delle lorofatiche, sbarcava in Sicilia .Era sparuto quel manipolo, ma era grande

l'idea che agitava ; era giovane quel drappello,ma portava in sè maturo il senso dell'aposto-lato e la consapevolezza d'una causa santa .Li guidava un capo : gran mente e gran cuore :D. Pietro Guidazio . C'era in lui la stoffa deicondottieri di razza, fatto, avrebbe detto Dante

Per condurre ad onor lor giovinezza .Questa data giubilare, oggi, si fa presente

e viva nella coscienza di quanti - e sono le-gione oramai - di quella gran mente e di quelgran cuore sperimentarono la luce e la fiamma .Pensate . In cinquant'anni quanta messe di

bene, quanto fermento cristiano non è statolanciato a getto continuo, nella massa giova-nile isolana dell'uno e dell'altro sesso, àuspicii settanta e più Istituti retti dai Salesiani edalle Figlie di Maria Ausiliatrice ! Cosichèoggi, risalendo col pensiero da quell'alba otto-brina del 1879, ansiosa di fede e trepida disperanze, a queste giornate di fervide realiz-zazioni e di consolanti risultati, non si può ameno che inalzare un inno di ringraziamentoal buon Dio che ha fecondato tanti sudori,benedetti tanti sacrifizi .Da Randazzo, prima tappa del cammino

ascensionale dell'Opera di Don Bosco, i suoifigli e le sue Figlie spirituali, affermatisi, attra-verso una vera febbre di crescenza e d'espan-sione, nei centri principali dell'Isola, dovunque

sono andati raccogliendo il più vivo assenso disimpatia per il loro apostolato a bene special-mente della gioventù studiosa ed operaia .

Pensiero provvido quindi ed iniziativa felicequella di commemorare la data giubilare conun ciclo di festeggiamenti che avrebbe dovutosvolgersi in tre tempi nelle tre principali cittàSiciliane : Palermo, Messina, Catania, dovesarebbero convenute larghe rappresentanzedelle plaghe vicine .Ad aggiungere lustro e decoro alla comme-

morazione aveva promesso il suo personaleintervento il Rev .mo Sig . D. Rinaldi; ma impe-dito all'ultim'ora per ragioni di salute, eglidelegò a suo rappresentante il Sig . Don Bar-tolomeo Fascie, autorevole membro del Capi-tolo Superiore, Direttore generale delle ScuoleSalesiane, ben noto e stimato in Sicilia, doveaveva profuso per diciassette anni, come Di-rettore del Real Collegio Capizzi di Bronteprima e poi come Ispettore le sue eminentidoti di mente e di cuore . E a lui s'aggiunge-vano il Comm . Felice Masera, Presidente Na-zionale degli ex-allievi e il Rev .mo D. StefanoTrione, Segretario Generale dei CooperatoriSalesiani, ed uno dei pochi superstiti di quelprimo manipolo inviato dal Beato Don Boscoa Randazzo .

Per una felice coincidenza, anche la Supe-riora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice,Rev.ma Madre Luisa Vaschetti, si degnavapartecipare alla gioia delle sue Figlie, onoran-dole di una sua ambitissima visita .

Tutta la Sicilia Salesiana è stata mobilitataper il fausto evento . Alla sua degna celebra-zione han dato la loro entusiastica adesionetutto l'Ecc .mo Episcopato Siculo, dietro l'esem-pio di S . Fin. il Card. Lavitrano, Arciv . diPalermo, le LL . EE. i Sottosegretari di StatoSiciliani Onorevoli Di Marzo, Russo e Penna-varia, tutti gli Ecc .mi Prefetti delle Provinciedell'Isola, i Segretari Federali e i Podestà dellecittà sedi di, Istituti Salesiani, e le più spiccatepersonalità nel campo dell'Istruzione Pubblica,della Magistratura, del Foro, dell'Esercito,nonchè i più bei nomi dell'alta cultura e dell'a-ristocrazia isolana .

La commemorazione solenne .Ed è stato un trionfo : trionfo nel senso clas-

sico della parola. E il trionfatore è stato DonBosco, portato nei cuori e nelle voci de' suoibenemeriti Cooperatori, esaltato dal plausounanime e riconoscente dei suoi ex-Allievi, dallafine e squisita devozione delle sue ex-Allieve,gridato nelle assemblee, nei cortei dalla giova-nile esuberanza .

Malgrado le difficoltà di viaggio e di alloggio,malgrado i disagi sociali, accorsero tutti aiConvegni : chiamali dalla poesia e dal monito

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Suggestivo dei ricordi, attratti, dal nome delnostro Beato e dal fascino del suo spirito, perdire al Padre e al Maestro la propria fede in-concussa, il proprio attaccamento inalterato,per portare in un fervore di intenti e di vedute,il proprio personale contributo allo svilupposempre crescente dell'Opera sua mediante unamagnifica fioritura di ben 35 Borse Missionarie .

E i festeggiamenti giubilari furono di que-st'Opera appunto un'apoteosi luminosissimae per le adesioni e i consensi autorevoli e perl'omaggio al Rappresentante del Rettor Mag-

giore, omaggio spontaneo di intere cittadinanzetese in uno slancio di entusiasmo vibrante, eper le cerimonie sacre svoltesi, attraverso tuttoil fasto della liturgia romana, in una atmosferadi pietà fervente e per i dibattiti sereni e fecondiin seno alle adunanze, per le solenni funzionidi chiusura e per il superbo spiegamento delleforze salesiane inquadrate nei cortei .Da Messina, dove il Rappresentante del

Rev.mo Sig. D . Rinaldi dovette dall'alto delbalcone del Palazzo Arcivescovile benedire lafolla acclamante, a Modica, dove il Podestàlanciò un caldo appello alla cittadinanza e feceilluminare a festa gli edifizi pubblici e le vie ele Autorità Scolastiche concessero vacanza aglistudenti delle scuole elementari e medie ; -

da Catania, dove le venti parrocchie celebra-rono cori un fervore di pietà e con l'interventodi cinque Vescovi un ciclo di solenni funzioniin onore del nostro Beato culminate in unagrandiosa tornata accademica, a Galtagironedove, tra lunghe teorie di automobili, ondeggiardi bandiere e sfarfallio di placards multicolori,Don Fascie ricevette l'omaggio ufficiale delPodestà e delle altre Autorità civiche e reli-giose ; da Palermo e Messina, dove il nomedi Don Bosco risuonò acclamato e benedettonell'Aula Magna della R . Università, a Bar-

cellona, a Pedara, a Marsala, a Canicatti e cosìdappertutto, dove Don Fascie passò, alla testadi imponenti cortei tra scampanii festosi, suonidi musiche ed evviva di masse di popolo ; --da Canicatti che vide accorrere alla sua gran-diosa celebrazione tre Vescovi e i Rappresen-tanti ufficiali di due provincie, a Randazzo cheintitola una sua piazza a Don Guidazio e aMarsala che dà il nome di una via a Don Bosco,a Catania, a Palermo, a Pedara, e a Modica ea S. Cataldo che inalzano un monumento inonore di Lui senza contare le statue e i quadriinfiniti che già ornano cappelle ed altari ; -dai centri popolosi che salutarono l'élite delClero isolano raccolto intorno ai propri Ecc .miPresuli negli otto riuscitissimi Convegni Sale-

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siani della Cooperazione Missionaria agli altrivibranti di innumeri falangi di ex-allievi ed ex-allieve nei sette affollati raduni delle loro gio-iose giornate sociali; - dalle ridenti cittadineche costellano le incantevoli riviere dell'Isolaai pittoreschi paesi adagiati al piano e nic-chiati tra i monti; dovunque è stato un vastorigurgito di entusiasmo, un puro lavacro difede, una fervida ardenza di pietà, una sana,possente volontà di vita spirituale, in nome esotto gli auspici di Don Bosco ch'è ancora esempre, così come lo vide Mons . Bonomelli,luce e fiamma. Luce di pensiero e fiamma dibene che rivissero, evocate dalla parola fervida

ed animatrice del nostro Don Fasulo, in unciclo di ben sessantadue conferenze da luitenute nel giro di propaganda attraverso laSicilia, e che portarono dovunque l'eco deitrionfi di Roma e di Torino .Luce di pensiero e fiamma di bene che si

perpetueranno, come un monumento perennee un ricordo incancellabile di questa giubilarecommemorazione, nei tre nuovi Oratori festiviaperti all'ampio respiro della giovinezza sici-liana e nella posa della prima pietra delle nuoveScuole Professionali di Catania .

Ecco perche ci piace fermarlo qui, questotrionfo : a ricordanza soave di tante emozionisante, a più lieta promessa per la causa di Dioe pel bene delle anime, a sprone di una piùfervida attività missionaria, ad auspicio dinuove benedizioni celesti . Ed a conforto degli

organizzatori, anche . Perchè, veder maturarein grazia l'Opera propria, coronata dal suc-

cesso dopo l'ansia trepida della vigilia, è certoconforto ineffabile, che della febbre della lungacreazione compensa in un attimo di letizia .Ora questa letizia noi la leggemmo anche

sul volto delle Autorità che ai vari Comitatiorganizzatori furono larghe di plauso e di ap-poggio, nelle loro lettere di adesione, riboccantidi simpatia sentita, nella maschia eloquenzadegli Oratori e degli Ecc .mi Presuli, nelle ela-borate e pratiche conclusioni dei relatori e dellerelatrici, nell'entusiasmo della massa dei Con-gressisti e nel contegno ammirativo e deferente

delle varie cittadine siciliane che, ancora unavolta, rivelarono il loro istintivo senso di gen-tilezza ospitale e il loro tradizionale attacca-mento all'Opera Salesiana .La preparazione scrupolosa del programma

dei festeggiamenti, non fu ultima garanzia delsuccesso. Successo che si delineò subito inquella sensazione di vigile assiduo controlloimpresso dalla parola, dagli scritti e dall'esem-pio del Rev .mo Ispettore Don Orto, animatoregeniale e leva dinamica di tutto il movimento .

All'attività degli Organi centrali dell'Ispet-toria fece riscontro la rispondenza simpatica ditutte le forze periferiche che, agenti in seno oai margini degli Istituti Salesiani e delle Figliedi Maria Ausiliatrice, furono anch'esse arteficimeravigliose della splendida riuscita della giu-bilare commemorazione . Laus Deo!

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L'XI Congresso Internazionaledei Cooperatori Salesiani .

In Bogotà (Colombia) avrà luogo dal 14 al17 agosto l'XI Congresso dei CooperatoriSalesiani, sotto l'alto patronato di S . E. ilNunzio Apostolico e dell'Ecc .mo Arcivescovodella Capitale .

Tre temi importantissimi formeranno oggettodelle discussioni : il 1° riguarda « Lo spiritodel Cooperatore Salesiano » ; il 2° « L'azionesociale » che il Cooperatore può svolgere ; il3° l' « Organizzazione della Pia Unione »,perchè presenti una salda compagine e rendasempre più proficua l'Azione dei CooperatoriSalesiani .

Riservandoci di riferire sull'esito del Con-gresso, riportiamo due preziose Lettere inviatedagli Eminentissimi Cardinali Pacelli, Segre-tario di Stato di Sua Santità, e Gasparri, ilCardinale nostro Protettore :

SEGRETERIA DI STATO

DI SUA SANTITÀ

Dal Vaticano,4 giugno 1930 .

N ° . 9I550

Rev.mo Signore,

I nobilissimi scopi del prossimo CongressoInternazionale dei Cooperatori Salesiani e i bencompilati Ordini del Giorno ne regolano find'ora il lavoro e lo contengono in una linea diperfetta praticità, sono evidentemente ottimagaranzia di successo, ed autorizzano a conce-pirne le migliori speranze .

Pertanto sono lieto di assicurare la S . V. cheil Santo Padre benedice largamente fin d'orala opportunissima iniziativa; e come si congra-tula con i promotori per la loro intelligente edoculata preparazione così non dubita di auspi-care al Convegno i più copiosi frutti di bene,grazie alla fervorosa cooperazione dei singoliinteressati .Con tale augurio l'Augusto Pontefice saluta

l'importante avvenimento, ne raccomanda alSignore la seria celebrazione e invia di cuorea Lei, Rev .mo Padre, ai suoi instancabili Figli,

AZIONE SALESIANA

ai Cooperatori tutti e a quanti in qualsiasiforma lavoreranno per la buona riuscita dell'av-venimento, la confortatrice Apostolica Bene-dizione .

Con sensi di distinta stima mi confermoDella S. V. Rev.ma

Aff.mo nel SignoreE. Card.PACELLI

Rev.mo D. FILIPPo RINALDIRettore Maggiore dei Salesiani

Via Cottolengo, 32 - Torino .

Roma,4 giugno, 1930 .

Ill.mo e Rev.mo Monsignore,

Come Cardinale Protettore del Salesiani delBeato Giovanni Bosco invio la mia adesionee il mio plauso all'XI Congresso Internazionaledei Cooperatori Salesiani, che sotto la Presi-denza Onoraria della Signoria Vostra si terràin cotesta illustre Capitale della nobile Nazionedi Colombia .

Un Congresso Internazionale di CooperatoriSalesiani è sempre un avvenimento di prim'or-dine nel campo dell'azione non solo salesiana,ma anche cattolica, specialmente per quantoriguarda l'apostolato della gioventù, la stampaper le scuole e per il popolo, le missioni tra iselvaggi e gl'infedeli e il filiale attaccamentoalla Santa Sede.Mi auguro che cotesto importante Congresso

- il quale per mezzo dei Salesiani, delle Figliedi Maria Ausiliatrice e dei loro Cooperatori edEx-Allievi avrà un riverbero amplissimo -susciti nuove energie di opere sante a gloria diDio, a salute delle anime e a decoro della ChiesaCattolica, tanto più che è il primo di tali Con-gressi che sarà tenuto dopo la Beatificazionedel Servo di Dio Giovanni Bosco .

Benedico di cuore tutti i benemeriti Congres-sisti congratulandomi con loro per la provvi-denziale azione che vi svolgeranno .

P. Card . GASPARRI .

All'Ill .mo e Rev.moMons. ISMAELE PERDOMO

Arcivescovo di Bogotà .

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Carissimi,La sera del 6 dicembre 1876 mentre il Beato Don

Bosco si trovava nel Collegio Salesiano di Lanzo(Torino) ebbe un magnifico sogno-visione, in cuigli apparve tra fulgida luce, fiori, canti e suoniuna gran folla di giovani suoi allievi già volatiall'eternità . Alla loro testa incedeva Savio Dome-nico con alcuni altri di maggior merito . Giuntidinanzi al Beato si fermarono a pochi passi dalui. Un raggio di luce più viva brillò, le musichecessarono e si fece un profondo silenzio .

«Quei giovani, narrava il Beato, erano pienidi grandissima gioia . . .

« Domenico Savio si avanzò alquanto . Com'erabello ! Le sue vesti erano al tutto singolari . Unatunica candidissima, tutta trapuntata di dia-manti, gli scendeva fino ai piedi . Un'ampia fasciarossa tempestata di gemme gli cingeva i fianchi;dal collo gli pendeva una collana di fiori peregriniche splendevano di una luce sovrumana, più vivadel sole che in quell'istante brillava in tutto losplendore di un mattino di primavera, e riflettevanoi loro raggi su quel viso candido e rubicondo, inuna maniera indescrivibile . Il capo aveva cinto di

Lettera di Don Giulivo ai Giovani .

rose . La capigliatura scendevagli ondeggiante giùper le spalle e gli dava un aspetto così bello, cosìaffettuoso, così attraente che sembrava un angelo .

» Tutti i suoi compagni erano variamente vestiti,ma tutti splendenti e tutti avevano i fianchii cinticon una eguale fascia rossa » .

Domenico Savio tutto gioioso s'intrattenne conD. Bosco, gli spiegò quella scena di paradiso, gliparlò del passato, del presente e dell'avvenire delleOpere Salesiane, dei suoi allievi, e gli fece delleprofezie che pienamente si avverarono .

Mirabile sogno la cui intera narrazione potreteleggere nella stupenda vita di Domenico Savio diMons. Salotti, e che ammirasi rievocata al vivoin un artistico affresco del Prof. Crida di Torinonel gran salone « Don Puppo » del Collegio diLanzo, affresco che s'inaugurò il 25 maggio neisolenni festeggiamenti del B . Don Bosco celebra-tisi colà .

Giovani carissimi, inspiratevi sempre agliinsegnamenti ed esempi del B . Don Bosco e diDomenico Savio, e raggiungerete anche voi quelleglorie di paradiso .

Addio DON GiuLIVo .

Facciamo noto ai nostri benemeriti Cooperatori che le opere nostre hanno il Conto Corrente postale nelN. 2-1355 (Torino) sotto la denominazione DIREZIONE GENERALE OPERE DI D. BOSCO - Torino .

Ognuno può valersene con risparmio di spesa, nell'inviare le proprieofferte, ricorrendo all'ufficio postale locale per il modulo relativo .

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LA CROCIATA MISSIONARIA

BORSE COMPLETE.(III SERIE) .

98. Borsa "PRIMI MARTIRI SALESIANI .,in memoria di Mons . Versiglia e di D . Caravario offerta daun distinto Dottore .

99. Borsa "SAN GIUSEPPE„ (5a)offerta da piissimi coniugi di V .

100 . Borsa "GESU' NEL SS. SACRAMENTO EUCARISTICO„offerta dal Sig. Giovanni Bellotti di Pedrengo (Bergamo) insuffragio dalle anima dei suoi defunti, nell'occasione del suo67° genetliaco,

i . Borsa ' E. B. „offerta da un nobile signore alla vigilia della festa di MariaAusiliatrice, come segno di affettuosa divozione alla Madonnadi Don Bosco.

2 . Borse "VESUVIANA MARIA AUSILIATRICE„a cura del noviziato salesiano di Portici col concorso sopra-tutto dei Cooperatori di Portici e S . Giorgio Cremano .

3 . Borsa "S. ANGELO MARTIRE .,offerta dal Rev.mo Arciprete di S . Angelo Muxaro (Sicilia),Sac. Giuseppe Rizzo.

BORSE DA COMPLETARE.BORSA ANIME DEL PURGATORIO .Somma precedente : L . 5614,30 .Natalina Bertonasco, 2o -- Teresa Prato, 5o -- S . Spinala, 40- Teresa Astegiano con altre due cooperatrici, 30 - MagniAndrea, 1 5 - Michele Scarano, 19 - Fiorasi Mara, 10.

Totale L . 5789,30 .BORSA BEATO D . BOSCO (8") .Somma precedente : L . 6228 .G. Passalacqua, 25 - Rag . Pompilio Cardini, tao -- TinaDe Marchi, tao - D. Ezio Turinesi per la Sig .ra AnninaForzini, 5o - Avon Angelo, 25 - Carolina Franchini, 25 -Franco Antonietta, 20 -- Carlotta Brugioni, 20 - Rina Fa-

ravelli, 10 -Chiesurin Vittoria, io -Giuseppe Mecacci,5- Anita Bruni, 25 - Francesco Massa, io, -- CaliariBianca, 6o - Nones TcrcsA 30 - Elvige I valdi, 20 - FannySartore, 30 - Maria MinateVi Guseo, 20 - Famiglia Galli,tS - .'Masiero Angela Rango, 15 - Agostino Filippini, 15- Moras Ferruccio, io - Ester Topini, 5 - Cuttisa Cate-rina, 5 - Ferrero Giacomo, 25 - Maddalena Fulcheris, 20- Rina e Giulio Rigoletti, 25 - Rigo Marianna, 12 - Ger-mano Margherita, 5 - Bruno Antonio, 25 - Scavino Angelo,i,o - 1) . P., io - Cavallo Tomasina, 5o -- !Merci Angela,io - Rina e Giulio Riguletti, 20 - N. N . (Sacrestia), 50 -A. B . (Genova), 1ooo -- Rabbi Carolina, 450 - OcchienaDelfina, 50 - Mattè Margherita, 5o.

Totale L . 8570 .BORSA D. ANDREA BELTRAMI.

Somma precedente: L. 155.Clementina Perona, io.Totale. L. 165.

BORSA BUON SAMARITANO .Somma precedente : L . 670 .Sac . Andrea Bettoli a nome di una pia persona, 1000 To tale L. 1670.

BORSA D. CIMATTI.Somma precedente : L . 171 .Bigatti Alberto, 75 .

Totale L . 246 .

BORSA DI COLLESALVETTI i S. QUIRICO» .Somma precedente: L. 617,55-

D. Silvio Giovannoli pievano, 42 ).Totale L. 1217,55.

BORSA D. BOSCO FANCIULLO .Somma precedente : L . 130 .

Gale Cesare, n.Totale i.. 140.

BORSA GIUBILEO E RICONCILIAZIONE.Somma precedente : L . 1240.

Dott. Francesco Casalbore, 260.Totale l.. 150o.

BORSA D. BOSCO EDUCATORE' (2") .Somma precedente : L . 15 .393 .30 .Niny Montini Cantalupo (offerta completa), 23,70 -- LuisaVignoli, 100 - Bianca Barelli Chiavarino, 25 - Betta Rag .Guido, 15 - Giuseppina Vivalda, 15-Raggi Anna Bertoldi,500 - Novara Teresa, 5 .

»Totale L. 16 .077 .

BORSA DIVINA PROVVIDENZA .Sonia precedente : L. 1003 .Mariani Armando, 55 .

Totale L . 1058BORSA D. FRANCESIA .

Sostino precedente : L . 65o.Maria Bianco, 5o .

Totale I .. 700 .

BORSA CARD. GIUSEPPE GAMBA .Somma precedente : L . 1000.Sac . Prospero Falletti, 100 - Una Cooperatrice, 25 .

Totale L. 1125 .BORSA D. FEDELE GIRAUDI.Somma precedente : L . 168o .Can. D. F . Lavelli, 100 - Dott. Comm . Gottardo Angella,500 - Un discepolo affezionato (Dr . Diomede Daina), 500- Ex alunno Francesco Brunetti, 5o - Sac . Leone Leto, so .

Totale L. 288c .BORSA INFANZIA ABBANDONATA .

Somma precedente : L . 11oo .Luigi Merlo, 5o .

Totale 1 . . 1150 .

BORSA MONS. LASAGNA .Somma precedente : L . 6669,70 .Ernestina Mazzetti, 5o .

Totale L . 6719,70 .

BORSA MADONNA DI LORETO .Somma precedente : L . 1338,50 .Can. Wandregisilo Carbonetti, so .

Totale I . . 1388,50 .

BORSA MAMMA MARGHERITA .Somma precedente : L . 9657 .Contarini Checchina La Rosa, 5 - E. M . . 5 -- Unamamma, 5o - Coniugi M. S ., 1550 - E. M . i s ,s .

Totale L . 10067 .BORSA MONSIGNOR MARENCO .

Somma precedente : L. 2791 .A mezzo Sìg . Canali, 92,50 .

Totale L . 2883,50.

BORSA MARIA AUSILIATRICE (20a ) .Semina precedente : L . 10.652,8o .G. Passalacqua, 25 - Tommaso Lixi, 500 - N. N . (Torre-

selle,Padova), 1ooo-Camillo Siciliano, 1oo-Merusi Maria,too - Fratelli Rolanli, So - Checchina Maiorano Papavia,50 - Giuseppina Ciarrocchi, 25 - Ferrarini Giovanni, io- Lisa Salomani, 5 - Brando America, io -- AntoniettaCavinato, 150- Clotilde Nigra, Ved . Scavia, 5o-Pavia An-giolina in suffragio dello zio D . Francesco Cotta Ramusino,100 - Pavia Angiolina, 130 - Sig . Negri, 200 - FerodoDomitilla, io - Prof. Luigi Borio, 10o - Bulatich con spe

-

ranza di grazia, 5o .Totale L. 13 .317,90-

BORSA MARTIRI GIAPPONESI.Somma precedente : L. 7279,50 .N. N ., 19o - N. N . G ., io - Chiarle Natalina, io -- ColeriTeresa, 5 .

Totale L. . 7494, so.BORSA D . L. NAI (2a) .

Somma precedente : L. 11 .327,05 .Da varie, 90 - D . Rosa Mortare, 50 - Sorelle Campana, 100- Olivero Andrea, io -- Campana, 1000 - Scalvini Luigi,So - a mezzo Sig. Frano, 20 - Sig . Nai, 5o - DalD . Bertagna (raccolte), 68,15 .

Potale L. 12 .765,20 .BORSA D. MICHELE RUA (29.

Somma precedente : L . 10 .979,75 .Sr . Marie 'Fherese, 100 - Canello Natalia, 1 5-Mons.Bracci Venturino, 15o - Russo Giuseppe, 10 - Maria Ceci,20 -- Giulia Accornero, raccolte col Boll .2486, 35.-Dott.

Isidoro Del Boca,1000 ---Can. Antonino Mangano,82-Sebastiano Imparato, 25 -- Baruero Carolina, 1o -- OdoneGiacomo, io - Raccolte dalle sig.ne Anna e Paola Ber-gere, 115 .To tale L . 12 .881,35 .

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BORSA D. MARCO NASSO'.Somma precedente, L. 4924,00 .Famiglia Peretti, r, 50 - C. M ., o,5o - Sordello Teresa, i .--- Coniugi Fosco, e - Stoppa Rosa, z - A. M., io - R. M .,5 - Aimar Annetta, 6 .

Totale L. 4951,00 .

BORSA MONS. GIUSEPPE NOGARA .Somma precedente : L. 3514,75 .Fadini Francesco, 5 - Micoli-Someda Giovanna, ioo -Rodaro Teresa, 5 - De Anna Antonio, 5 - Fior Elisa, 5 -Avv. A . Botto, io - cassetta studio Botto, 31,05 - N . N., 5- Gaspardo, 2,50 - Balbusso Silvio, 2 - Bolognato, 3 -Tavano, 3 - Mini Eugenia, 1 - Botto Maria, io - Lazza-rini G . e Rizzi M ., 25 - Don L . Venuti, 5 - N. N. io-N. N . 20 - Volpini Filomena, io - N. N. 3 .

Totale L . 3776,30.BORSA REGINA DI MONDO Vi' .

Somma precedente : L. 250 .

5

Famiglia Ricchiesi, 4.5 - Agnese Zoppi, 5 - Anna Montino,- Gregorio Maddalena, 5 - Danni Giovanni, 100 .

Totale L. 410.BORSA PIER GIORGIO FRASSATI.Somma precedente : L. 1434 .Ing. Armando Conto (Chicago), 100 - Vittoria Di Alessan-dro, zoo, raccolte col Boli ., 9o - Coccone Vittoria, 5o .

Totale L . 1874 .BORSA PIO X.

Somma precedente : L. 6907 .Caprile Luigi, i5 - Una signora romana, 6o .

Totale L. 6982 .BORSA D. PISCETTA .

Somma precedente : L . 58 r2 .Lucia Vassalli, 45 -- Gallante Francesca, ro .

Totale L . 5867 .BORSA PRINCIPI DI PIEMONTE.

Somma precedente : L. 1140 .Amalia Vassallo, 15 .

Totale L . r i53 .

BORSA PICCOLI AMICI DI D. BOSCO .Somma precedente : L. 950.A . Fabbri, 100.

Totale L . 105 o.

BORSA D . P. RICALDONE (2a) .Per aver duplicato la pubblicazione di una lista, siamo incorsinell'errore di accrescere il totale di L. 4 .300 . Correggiamo quindila Somma precedente in L. 12 .203 .Acuto Paolo, zo - Paronetto Antonio, io - N. N ., 1500 . -Rogna Celeste, io - Virginio Giuseppe, 5 - Ricaldone Ago-stino, 50 - licaldone Vincenzo, 5 - Ricaldone Pietro, 2 -Murale Giovanni, so - Raselli Pietro, io - Porta Evasio,100 - Raiteri io --- Provera Vincenzo, 5o - San1a-rotto Battista, io -- Derartini Enrico, io - Sisto Giovanni,

6-Ferrando Edoardo,20--Falaguerra Aitonso,io_Fa-laguerra Alessandro, io - Falaguerra Felice, I5 - SistoCarlo, 5o - N. N . Strenna Natalizia, zoo - Garavelli An-gelo, io - Volpi Paolo, 5 -- Coppo Agostino, 5 - Dottor

_ . Caria Piana, 3o - Acuto Giuseppe, 5o -Rogna Pietro, 5o- Provera Andrea, 7 -- Dearbrosis Vincenzo, zo - Rical-done Alfonso, s -- Debernardi Secondo, 1o - Rogna Gio-vanni e Fratello Luigi, 5o - Garavelli Carlo, 5o - Don Za-vanone s Beneficiato i, io - Gatta Domenico, so - Sac . Fi-nara D . Francesco, 5 - Provera Vincenzo, 15 - Avv . Gio-vanni Provera, zoo - Casco Giovanni, io - Porta Lodovina,zo - Provera Giovanni, io - Garavello Pio, 30 - BoccazziSiro, so - Demartini Felice, 20 - Volpi Adolfo, 20 - PortaEugenio, io - Provera Vincenzo, io - Nano Luigi, 30 -Ricaldone Luigi, 25 - Fratelli Rogna, 25 - Deambrosi Giu-seppe, is - Deambrosi Pietro, 1o - Garavelli Leonino, 5o- Debernardi Giuseppe, i - Cav . Castellaro Evasio, io- Geom. Grillo Ulisse, r5 -,Margara, io - Teresa e li Isal3auer, 200 - Porta Luigi, io - Marchese Lorenzo, io -Fratelli Ferrando, io - Sisto Isidoro, io - Ricaldone Vinc.Paolo e famiglia, 20 - Deambrosis Carolina, 5 . - 13isoglioLudovina, 5 - Sisto Lu:gi, 25 - Ferraris Carlo, roo -'t'i-baldi Carlo, io - Ricaldone Pietro, C . D ., 3o - De BattistiErnesta, 17,50 - Arzone Delfina, 20 - Porta Pietro ed Eligio,roo - Porta Vincenzo, io - Vanotti Virginia, 5 - De Ani-brosis Secondino, is - Baldi Giovanni, io - Fumarco Fe-lice, 25 - Sisto Luigi, io -- Sisto Vincenzo, io .

Totale L. 15 .970,50 .BORSA D. FILIPPO RINALDI (3') .Somma precedente : L. 7684,85 .Sommariva Giovanna, 5o .

Totale i,- 7734,85 .

BORSA P. ANCHIETA .Un signore di Goti (India) (P . José Lourdes), 155,90 . - idem,

19o,4)-Mendez Gastone (Casa Anchieta di Virginia, Bra-sile), 462 .

Totale L . 808,30 .

BORSA S. BENEDETTO .Iniziata dal Sac. Ettore Maria Bigi di S . Polo d'Enza con L. zoo.

BORSA S. CUORE DI GESU', CONFIDO IN VOI.Somma precedente : L . 7492,50 .Maria Ferrari, 5 -- Maria Calvi, zoo - Giuseppina Vivalda,in - Selle Maria, io -- Ferraris Ottavio, io - Sorelle Ber-gese, 100 - Una signora di Roma (in suffragio dell'animadello sposo), 100o .

Totale L. 8827,50 .

BORSA S. CUORE DI GESU' SALVATECI (2a ) .Somma precedente : L. 5501,6o .Coniugi Callierotti, 40 - Una cooperatrice, 25 .

Totale L . 5566,6o .BORSA SAVIO DOMENTCO (4a).

Somma precedente : L . 4.153,70 .Dalla Giusta Pietro, 10 - Garrone Luciano, 5 .

Totale L . 4468,70 .BORSA S. ANTONIO DA PADOVA .

Somma precedente : L . 745 .Rina Belli, 2oo - N. N., 4o - N. N., 25 .

Totale L . 1710.BORSA S . ANGELA MERICI.

Somma precedente : L. 485 .Ughetti Malvina, 15 .

Totale L . 5oo .BORSA S. FAUSTINO MARTIRE .

So mina precedente : L. 5oo .Demartini Agnese e Dionigi, 37 - Quattro pii benefattori, 15-- La Franca Tranquillo, 1 - Demartini Enrilia, z - SelvaMaddalena, 1 - Demartini Emilia E. M ., 4 - CattaneoLuigia io .

Totale L . 571 .BORSA S . FILOMENA .

Somma precedente : L. 300 .Dobrosvoling Filomena, 10oo.

Totale L. 1300 .BORSA S. GIUSEPPE

Somma precedente : L. 3 1 7 0 -D . Gius . Arc. Neri, 5o - N. N. (Primaluna), 5o -- ClotildeNigra .Ved. Scavia, 5o -- Ernesta Ailloud, 5o -- N. N . io .

Totale L.3380.BORSA S . TERESA DEL B. GESU' (10a) .

Somara precedente : L . 5107,45 .Barbara Pradetto per Orsola De Pol, 5 - Ferruccio Pergo-lesi, rooo - Giuseppina Chiarlone, 5o- Bianca Martelli,zo - Anna Campanini, io - Ernesta Roletto nell'anniver-sario dell'ultimo viaggio della diletta Wilhelma, 50 - BignottiGiacomo, io - A. Marcuzzi, io - Ruggi Anna Bertoidi, 500- Sereile Bergese, roo - Rigo Marianna, io - AgostinoAssiè, (Torino), zoo.

Totale L. 7072,45 .BORSA a VANGELO DI GESU' s .

Somma precedente : L . 18oo .Dalla Famiglia Conti Pietro Avenuto per ricordare gli indi-menticabili : Architetto Brunone Avenuto, che nella lettura delS. Vangelo Unificato trovò luce e rassegnazione soprannatu-rali : - e Prof. Don Puppo Giuseppe di cara familiare me-moria, tono - C. R ., 1ooo - P. Q ., .633,60 (collettrice) -Comm. Giuseppe Michele Atleta, 1oo - Maria Ved . Ferrero,so -- Angela Collino, 27 - Pezzana Maria, 15 - MazzottiLina, 15 .

Totale L . 4540,60.BORSA VERCELLI .

Somma precedente : L. 1720 .Versate dal Sig . Natale Signoretti, 1740.

TotaleL. 3460,00.BORSA MONS. LUIGI VERSIGLIA .

Somma precedente : L. 9382,50 .Giuseppe e Ferdinando Patrizi, 5o - Vagni Luigi, 25 - Cat-taneo Luigia, 10 - N. N. (da Via Alessandria, Torino), io .

Totale L. 9177,50.BORSA M ONS . VERSIGLIA e DON CARAVARIO..

Sr.Angelo Carù, 50 -Cerrato Francesco, io-Vittoria Ru-schenz, 100 - Bochicchio Vito (raccolte tra amici e cono-scenti), 55 - Giov . Angelo Fasola, 5o - Coniugi Massobrio,5o - S. Fantini, roo .

Totale L,. 415 .BORSA 5. VALERIO .

Sig . Scudo Giuseppe ed un suo amico, 22oo.

BORSA « D. CARAVARIO ».Offerte dalla Mamma del martire pel missionario che pren-derà il luogo del suo figliuolo

1000 .

BORSA EUCARISTICA DEL PICCOLO SERAFINOG. BRUNI.Isabella Balassi, 15 - C . S . (Catania), v .

BORSA S. RITA DA CASCIA .Sorelle Natalina e Maria Valsecchi, io—.

BORSA SACRA FAMIGLIA .Somma precedente : L . 230 .Gilardi Giovanni, 10o .

Totale L. 330.

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Un monumento a La Plata.La provincia di Buenos Aires che tanto si è

distinta nel festeggiare il B . Don Bosco (bastaricordare : S. Nicolàs de los Arrojos che primaaccolse i Salesiani, intitolò a Don Bosco unadelle vie principali - Ensenada fece altret-tanto - la Società delle Ferrovie del Sud bat-tezzò col nome del Beato la nuova stazione al15° Km. sulla via Quilmes) ha aggiunto unnuovo omaggio al grande Educatore .

L'Eccellentissimo Governatore della Pro-vincia, prevenuto dalla Società delle Ferrovienell'omaggio che desiderava offrire alla me-moria di D . Bosco, volle effettuare egualmenteuna sua iniziativa verso il Beato e stabili l'ere-zione di un monumento sulla piazza sita alpunto d'incrocio fra la diagonale 73 e la 58avia. Il monumento consistente in una bellastatua di bronzo su piedestallo di marmo, fusolennemente inaugurato il 28 aprile u . s . dalGovernatore Sig. Dott. D. Valentini Vergara,presenti il Ministro dei Lavori Pubblici, l'In-tendente Municipale, il Capo di Polizia, ilR. Console d'Italia sig . Romolo Bertucioli, ilComandante del 7° Regg . Fanteria e una stra-ordinaria folla di popolo .Dopo l'esecuzione dell'Inno Nazionale can-

tato da migliaia di Alunni dei Collegi salesianidi Buenos Aires e La Plata, il Presidente dellaCommissione, Sig. Campodònico, esaltò conun vibrante discorso i meriti e le virtù di DonBosco . A lui seguì il Sig. Raul Ferrando espo-nendo in mirabile sintesi le ragioni per cui DonBosco è degno di essere esaltato con un ricordoimperituro . Scoperto il bel monumento unamassa di oltre 600o alunni salesiani sfilò dinanzialla statua, cantando inni di gloria.

Don Boscocommemoralo all'Augusteo.

Nell'ampio e maestoso Augusteo di Roma,alla presenza di un numerosissimo pubblico,il Comm . Prof . Nazzareno Padellaro, Provvedi-tore agli Studi del Governatorato, ha tenutouna bella commemorazione del Beato D . Bosco .Propostosi come tema « Il messaggio educativodi Don Bosco », l'illustre oratore lo ha svoltocon competenza pedagogica e con una profondaconoscenza del metodo educativo del grandeMaestro, di cui si è gloriato d'essere stato allievo .

Messi di fronte il truce giovane comunistaKostia Riabtzer, che nell'autodifesa in tribu-nale proclama non esistere nè il bene nè il male,

Omaggi a D. Bosco.e l'angelico alunno di Don Bosco Savio Dome-nico, che tra il bene e il male pose la sua vitagridando : « La morte, ma non peccati », l'oratoreafferma che questo eroico proposito del piogiovinetto è il particolare messaggio educativo,affidato dalla Provvidenza a Don Bosco, perdiffonderlo tra i giovani : messaggio che è unaparola di vita dettata dalla morte .

Quale posto assegnare a Don Bosco tra ipedagogisti? Per un classificatore di metodi esistemi la cosa non è facile . Don Bosco con unatto di umiltà aveva intuito che i sistemi sonocose morte e l'educazione è cosa viva . Al Su-periore del Seminario di Montpellier, che glichiedeva il segreto della sua meravigliosa peda-gogia, egli rispondeva : « Il mio sistema, il miosistema . . . non so nemmeno di averne . Se ho unmerito è quello di aver agito, seguendo la vocedel Signore e adattandomi alle circostanze » .

Due presupposti dell'educazione .

Dopo un lucido accenno alla nuova Scuolaattiva, che vuol difendere la spontaneità delfanciullo, mettendolo in condizione di esprimereliberamente se stesso, e alle antitetiche dedu-zioni di pedagogisti, che pongono il fanciullosugli altari o lo trascinano nel fango, l'oratoresostiene che vi sono due presupposti essenzialiad ogni educazione : Iddio e la grazia; paurosispettri per la sapienza moderna che si credechiamata a difendere l'uomo da Dio e la libertàdalla grazia . Ma oggi fortunatamente si puòporre il problema dell'educazione in terminipiù estremi e quindi più sinceri, oltre la zonagrigia del compromesso e dell'astensione, comel'han posto l'Italia e la Russia : con Dio - con-tro Dio. Sarà dolorosissima l'esperienza dellaRussia, ma servirà a far vedere, come sul pettosquarciato di un suicida, la forza devastatriced'un'idea folle . Don Bosco ha mostrato la vit-toriosa efficacia dell'educazione con Dio, dandoalla volontà del fanciullo il sussidio più valevole,la grazia . Nemo psycologus nisi biologus, affermaHall ; - nemo paedagogus nisi biologus, integrail Ferrière ; e Don Bosco per rispondere a tutti,biologi, psicologi e pedagogisti : Nemo paeda-gogus nisi christianus .

Dopo aver osservato argutamente che uninsegnante cristiano non è per ciò stesso uneducatore cristiano, l'oratore afferma che lagrande intuizione di D . Bosco è questa : Nonc'è vera educazione senza azione di presenza diDio nell'anima del fanciullo. E nel far sentirequesta azione di presenza di Dio rifulge tuttoil genio di Don Bosco .

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La pedagogia del Beato .

Egli comprese che prima che il fanciullo dicadi sì a Dio, è necessario che l'educatore dica disì alla fanciullezza. Così Don Bosco ha accet-tato gli schiamazzi, le importunità, le vivacitàdi carattere, le varietà d'indole, i difetti : haamato i giuochi, i divertimenti fino al punto difare della ricreazione uno degli atti più impor-tanti della giornata . Ecco come Don Bosco hadetto di sì ai giovani .

A tutto egli domanda la nota di gioia, senza

pregiudizio di dignità da custodire . Ma lo stessoDon Bosco, che saluta i giovani in questo modooriginale : sta' allegro! è il creatore di un'origi-nale pratica religiosa tra i giovani : l'Eserciziodella Buona Morte . Una volta al mese i giovanisi confessano e si cómunicano come se fosseronell'ultimo giorno della loro vita. E quel giorno,dopo la pia pratica, lo schiamazzo nelle ricrea-zioni è più intenso con quella gioia, che sa guar-dare con occhio sereno, anche la morte, consi-derandola come il trapasso alla vera vita . C'èun modo di veder terribile il volto della morte ;non guardarla mai! -osserva giustamente l'o-ratore. - Don Bosco intuì che l'ombra dellamorte si sarebbe proiettata paurosa in tuttala vita del fanciullo e volle provvedere . L'ora-

tore non esita a definire come la più grandescoperta pedagogica questo esercizio religiosocon cui Don Bosco fa traversare dai fanciulliil cono d'ombra proiettato dalla morte . È unvero atto di rivoluzione educativa, che si esten-derà e pervaderà quelle dottrine che sincera-niente cercano la perfezione umana . Anchel'Italia -- osserva a questo punto l'oratore -per rinnovellarsi ha scelto il simbolo dellamorte, la camicia nera: e sotto questo simboloè fiorita la gioia della rinascita . Concludendol'oratore scioglie un alato inno alla giovinezza,

conce l'ha voluta Don Bosco. La dotta e origi

-

nale conferenza fu seguita con la più viva at-tenzione e applaudita più volte calorosamentedal numeroso e scelto uditorio .

Prima e dopo la conferenza, la Schola Can-torum dell'Ospizio del S. Cuore, sotto la dire-zione del Maestro salesiano D . Antolisei eseguicon vera finezza d'arte e splendido colorito duemadrigali a 4 voci miste senza accompagna-mento. Le due poderose composizioni furonovivamente apprezzate per lo stile polifonicodel secolo di Palestrina, così bene vivificatodall'arte moderna . E il pubblico espresse calo-rosamente la propria ammirazione al Maestroed agli esecutori .

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Festeggiamenti in onore del Beato Don Bosco

LANZO . - Imponenti e pel numero dei par-tecipanti e per vivissimo entusiasmo si svolserole feste di Lanzo in onore di D . Bosco, il 25maggio . Sfarzoso fu il ricevimento della reliquia,recata dal Rev. Sig. D . Bartolomeo Fascie,direttore generale delle Scuole Salesiane, e rap-presentante del Rev . Sig. D. Rinaldi: erano adattenderla S. E. Mons . Calabrese vescovo diAosta col clero, autorità e popolo, che processio-nalmente la scortarono per le vie pavesate dibandiere e archi trionfali . Alla storica torre ilcorteo sostò, mentre il Podestà scopriva lalapide con cui viene intitolata a D . Bosco la viache dà accesso al Collegio Salesiano, fondatonel 1861 .

Dopo le funzioni religiose, sulla piazzetta delCollegio, venne inaugurato un pregevole mo-numento a D. Bosco dello scultore Nori, allapresenza di un folto stuolo di ex allievi, delleLoro Eccellenze Mons . Milone, vescovo di Ales-sandria, e Mons . Calabrese, vescovo di Aosta,

delle Autorità e della popolazione : vibrantifurono i discorsi .

Anche nel salone D . Puppo fu molto ammi-rato l'affresco del Crida, del quale discorre inqueste pagine il nostro Don Giulivo .

CASTELLAMMARE STABIA. - La festadella beatificazione di D . Bosco ebbe nel Duomodi Castellamare uno svolgimento grandioso edevoto . Vi parteciparono con vero trasporto leLoro Eccellenze Mous . Ragosta, vescovo dio-cesano, Mons . Moriondo, vescovo di Caserta,e Mons . Melchiorri vescovo di Nola e Mons .Del Bene vescovo di Cerreto Sannita, che siavvicendarono nella predicazione del triduoe nei pontificali del mattino e della sera . LeAutorità di Castellammare intervennero a ren-dere più sontuosa la glorificazione di D . Bosco epresero pure parte alla Commemorazione chedel Beato fece con grande competenza il Cav .di Gr. Cr. Antonio Iodice, presidente dellaCorte d'Appello di Napoli, trattando della Fede

e patriottismo nell'apostolato educativo del Beato .Tutto il popolo partecipando alle feste del

nostro Fondatore, ha da esse tratto un'altis-sima influenza di fervore, di pietà per la cele-brazione del mese Mariano .

GUSPINI . - Per quattro giorni il valenteoratore D . Paolino Bartolini nella chiesa par-rocchiale di Guspini ha tracciato la complessafigura di D . Bosco e della sua santa attivitàdavanti a una straordinaria massa di fedeli,disponendoli a una celebrazione devota ed en-tusiastica . La festa ebbe l'onore della presenzadi S. E. Mons. Emanueli che compì le funzioni,consacrò la scolaresca al Sacro Cuore di Gesù epresiedette alla magnifica accademia organiz-zata dalle Figlie di Maria Ausiliatrice in omag-gio a D . Bosco . Egli inoltre distribuì la primacomunione a circa 15o bambini, assistette pon-tificalmente alla Messa solenne e partecipò colCapitolo, colle Autorità e popolo alla grandiosaprocessione .

PAVIA . - Molto solenni furono le festesvoltesi nella parrocchia di S . Maria del Car-mine di Pavia, dopo una sacra missione . ICooperatori salesiani della città vi parteciparonoin gran numero col popolo, e tennero anche uncongresso sotto la presidenza di Mons . Prevosto .Nella bellissima chiesa, splendente di luci e diaddobbi, la soave figura del Beato dipinta daBice Sormani, esercitava un fascino specialesulle anime .Mons. Ballerini, vescovo diocesano, e Mons .

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Manzini di Torino tennero pontificali e parte-ciparono alla processione riuscita assai grandiosapel concorso del popolo .

ALASSIO . - La buona popolazione dellagraziosa cittadina ha partecipato con straor-dinario fervore alla festa dell'11 maggio inonore di D . Bosco. Sono ancora molti in Alassioche hanno personalmente conosciuto il Beato :tutti poi lo conoscono attraverso la beneficaopera che svolge da tanti anni il Collegio Sale-siano Municipale .

Il triduo, dettato nella Parrocchiale da Mons .Evasio Colli vescovo di Acireale, ebbe un udi-torio numerosissimo e devoto, che nel giornodella festa assunse proporzioni veramentestraordinarie . Mons . Cambiaso vescovo di Al-benga e Mons . Bagnara, abate mitrato bene-dettino, gentilmente prestarono il loro attivoconcorso pei pontificali solenni .Nel pomeriggio le Loro Eccellenze presen-

ziarono insieme a S . E. il Sen. Giovanni Celesia,al Commissario Prefettizio, alle Autorità, agliex allievi e al popolo alla magnifica commemo-razione di D. Bosco e all'imponente processioneche sfilò devotissima per le vie di Alassio trauna fitta massa di popolazione .

Sul tardi nel cortile del Collegio si svolse unbrillante trattenimento musicale, cui preseroparte la Banda cittadina e la valorosa Coraledi Spezia diretta dal M° Don Cóncina, eseguendocon meravigliosa perfezione scelti pezzi di autori .

SALE CASTELNUOVO . Devota e solennela festa celebrata per iniziativa del Rev . Sig .Prevosto in onore del Beato il 27 aprile . Vi preseparte tutta la popolazione, e, al completo, lascolaresca coi rispettivi insegnanti . Le funzionireligiose in Parrocchia riuscirono solenni efurono completate da una magnifica accade-mia nell'Asilo delle Figlie di Maria Ausiliatricealla quale intervenne tutta la popolazione .

NOCI . - La buona popolazione di Noci haconsacrato la giornata del 27 aprile in onoredel Beato D . Bosco, partecipando con devotapietà alle solenni funzioni svoltesi nella anticacappella della nobile Confraternita del Purga-torio, ad iniziativa del Rev . Primicerio D . G . B .Notarnicola . Messa, discorso, Te Deum, benedi-zione e bacio della reliquia furono altrettantefasi della viva devozione della cittadinanza chevolle dire a D . Bosco la sua fede e il suo amore .

SAN SEVERO . -- I festeggiamenti di SanSevero in onore di D . Bosco ebbero proporzioniveramente imponenti . Preceduto da una com-memorazione civile fatta dal Prof . Panuntoal teatro « Principe Umberto » presenti le Auto-rità cittadine e S . E. Mons. Cuccurollo, vescovodi Bovino, il triduo si svolse solennissimo nellaricca cattedrale con la partecipazione di asso-ciazioni e di popolo. Quattro eccellentissimiVescovi si alternarono nelle funzioni e nellapredicazione del triduo e della festa, celebrata

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il 27 aprile. La processione eucaristica di chiu-sura si svolse tra la commozione vivissima dellafolla con l'intervento ufficiale delle Autorità .

FERRARA . - Solenni onoranze ha tribu-tato Ferrara al Beato Don Bosco . Le feste,iniziatesi con una conferenza del missionarioD. Sante Garelli al teatro Verdi, si svolsero contridui di predicazione in Cattedrale, a S . Be-nedetto e a S. Maria in Vado, e con la solennitàdel 4 maggio, a cui presero parte Mons . ErnestoCoppo e S . E. Mons. Bovelli arcivescovo diFerrara con concorso straordinario di popolo .Al pontificale, presenti tutte le Autorità citta-dine, Mons . Bovelli pronunciava una smaglianteomelia in lode del Beato .

Nel pomeriggio, dopo i vespri pontificali,dalla Cattedrale al tempio di S. Benedetto sisvolgeva una grandiosa processione cui par-teciparono S. Em. il Card . Nasalli-Rocca, arci-

vescovo di Bologna, l'arcivescovo di Ferraracoll'Ausiliare Mons . Lotti, Mons . Mondainivescovo missionario, Autorità, Associazionie una folla enorme di popolo . A S. Benedettoil Card. Arcivescovo di Bologna rivolse al popolovibranti parole e impartì la benedizione euca-ristica .

Alla sera il Comm . Avv . Masera ha inauguratoun busto di bronzo del Beato offerto dagli exAllievi; indi è stata proiettata la pellicola « Lagloria di D . Bosco » .

L'indomani Mons . Anselmo Rizzi vescovodi Adria e Rovigo tenne il pontificale di chiu-sura con omelia in S . Benedetto . Seguì in finela commemorazione civile del Beato al teatrocomunale, con un discorso del Dott . Nello Qui-lici, ex allievo salesiano .

SCHIO . - Tutta la cittadinanza con unasuperba adunata giovanile (tra cui 4000 soci

della G. C . I . con 95 bandiere) e conl'intervento dei Vescovi di VicenzaMons. Rodolfi, di Padova Mons . EliaDella Costa, e di Chioggia Mons . Mez-zadri, ha glorificato la santità di DonBosco con una giornata tra le piùmemorabili della vita religiosa locale .

Il triduo predicato al Duomo daMons. Mezzadri ammirato ed effica-cissimo oratore, preparò gli animialla più entusiastica celebrazione delBeato. La processione della reliquianella traslazione al Duomo riuscì im-ponentissima, seguita dal pontificaledi Mons . Ridolfi che ha rievocato inuna splendida omelia gli insegnamentidi D. Bosco sull'educazione cristiana .Dopo si svolse all'Oratorio la comme-morazione civile fatta dall'Avv . Gel-metti alle migliaia di giovani fre-menti di entusiasmo . Nel pomeriggioMonsignor Vescovo di Padova dissein Duomo il panegirico di D . Bosco,

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religiosamente ascoltato dall'immensa moltitu-dine . La giornata ebbe pure una bella attrat-tiva nella artistica esposizione missionaria .

FIUME . - Nel Duomo di Fiume, il BeatoD. Bosco ebbe onoranze vibranti di fede e dientusiasmo . L'efficace eloquenza del sac . Dott .Annibale Giordani e del P . Raffaele Radossiattrasse gran concorso di popolo al triduo nellaparrocchiale del SS . Redentore e nell'Oratorio .Il giorno di chiusura tutta la Parrocchia conun corteo devoto capitanato dal Rev . Parroco,pellegrinò all'Oratorio per deporre il suo dono

Spiccava sull'altare tra luci un bel quadrodel Beato, dono di un Salesiano concittadino .

La parte musicale fu eseguita a perfezionedalle giovani dell'Istituto Benedettino di SanGiuseppe, gentilmente concesse dalla Superiora .

I devoti hanno rivolto al Beato un voto delloro cuore, che presto abbia a sorgere in Assisiun Oratorio Festivo per l'educazione della

all'altare del Beato e fare una commoventeComunione generale .

Al pontificale di Mons . Sain, il Duomo eragremito di Autorità con a capo S . E . il Prefettodella Provincia e di popolo, che partecipò purecon slancio di devota pietà alla processione delpomeriggio, riuscita veramente magnifica .

ASSISI . - Ottimo pensiero fu quello di ungruppo di Terziari della Basilica di S . Francesco,di commemorare nella più antica chiesa di As-sisi (S . Maria Maggiore) il glorioso Confratelloche tanto bene operò nel mondo intero per la .Chiesa e per la società .

Premesso un triduo, la festa ebbe il 2 7 aprileil suo svolgimento con la partecipazione di S . E .Mons. Giuseppe Placido Nicolini, vescovo dio-

cesano, che celebrò la Messa della ComunioneGenerale, disponendovi con fervide parole igiovinetti, e tessè nel pomeriggio con efficaceeloquenza il panegirico di D . Bosco, impartendoquindi la benedizione col Santissimo .

gioventù. Ringraziando di quanto essi hannofatto in onore di D. Bosco, auguriamo di cuoreche il loro voto si compia cori la protezione delnostro Beato .

CARDOSO DI STAZZEMA. --- Da tempoottime persone dell'ameno paese apuano pen-savano a glorificare il B . Don Bosco, e loro parvegiunta l'occasione propizia allorquando unap ia signora di Parma regalò alla parrocchiauna bella tela di Don Bosco .

Sorse allora un attivissimo Comitato che inpiena armonia col parroco Sig . Don AristideGherardi organizzò festeggiamenti solenni egrandiosi, provvedendo a tutto ; addobbi, archidi trionfo, illuminazione, musica, ecc .

Un devoto triduo, mentre preparò gli animi

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alla solennità, richiamò per la Domenica inAlbis gran numero di gente dai paesi vicini,che presero vivissima parte alla Messa solenne,alla processione e assistettero alla luminariae al concerto della serata . L 'effigie del Beatofu accolta con venerazione in tutte le vie delpaese e, speriamo avrà diffuso ovunque graziee benedizioni .

Giungano i nostri vivissimi ringraziamenti alRev.mo Sig . Parroco, ai Membri del Comitato,Sig. Dario, Nello e Giulio Battelli, Deri Euro,Luigi e Beniamino Marcucci, alla InsegnanteToti Tecla, e a quanti si adoperarono per lariuscita delle feste .

LUGO. - Le feste di Lugo riuscirono ani-matissime . Si apersero con l'accademia tenutanel Politeama Venturini, durante la quale ilProf. Cremonini dipinse al vivo il Beato e lesue opere . Dal Politeama la folla si riversòall'Istituto Salesiano, per partecipare al corteodel trasporto della reliquia alla Collegiata, dovesi celebrò il triduo solenne e a cui presero partein distinti giorni con speciali funzioni la gioventùfemminile e maschile e il popolo .Mons. Tribbioli, vescovo di Imola, Mons .

Vettori, Vescovo di Pistoia, e Mons . ErnestoCoppo, si alternarono nei solenni pontificali del

mattino e della sera, e nella predicazione . Alpontificale del giorno di chiusura tutte le au-torità - che furono larghe di aiuti d'ogni generealla bella glorificazione di D . Bosco - assistet-tero, con le associazioni e gli Istituti, parteci-pando eziandio alla magnifica processione dellasera. Nel cortile dell'Istituto al ritorno dellareliquia, Mons . Vettori rivolse al popolo ispiratefervidissime parole . Alle feste di Lugo presenziòcome rappresentante del Rev . Sig . D . Rinaldi,il venerando D. Vespignani .

CASERTA . -- Ha scritto « Il Popolo diRoma » : - Le feste di Caserta sono state untrionfo della grazia di Dio . Don Bosco ha parlatoa tutti i cuori : ha detto : - salvatevi l'anima! --Ed è stato felice chi non fece perdere nell'in-differenza la paterna parola, sussurrata, soffiatanell'orecchio dal Santo . - Così fu veramente .Le feste si apersero con una commemora-

zione del Beato fatta dall'avv . Raffaele Iervo-lino, presidente della G . C . I ., nell'ampio cortiledell'Istituto Salesiano riccamente addobbato .Parteciparono all'esaltazione di Don Bosco leLoro Eccellenze Mons . Cuccurollo, vescovo diBovino, Mons. Del Bene, vescovo di CerretoSannita, Mons . Moriondo, vescovo di Caserta,Mons. Di Girolamo ; tutte le autorità e le Asso-

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ciazioni; e sopratutto la gioventù . La cittadi-nanza accorse alle funzioni del triduo e cooperòa dare alla processione il carattere di una vi-brante manifestazione popolare verso il Beato,coll'adornare e illuminare superbamente le case .Su proposta del Podestà on. Tescione, Ca-

serta ha deliberato di intitolare a Don Boscola via « Torino » dove sono le Opere salesiane .

Va ricordato inoltre che le grandiose festeCasertane diedero motivo ad una fioritura diopere artistiche sul Beato: le tele pregiate delprofessore napoletano Luigi Taglialatela ripro-ducenti i due grandi miracoli di D . Bosco eMaria A. che sorride al Beato mentr'egli leoffre una schiera di fanciulli : la tela del Sac .Prof. Busacca, raffigurante il Beato in gloriafra gli angeli, che fu esposta sull'altar maggiorenella chiesa salesiana ; un ritratto del prof . DeCore ex allievo di Caserta ; la statua del prof .Delle Site e un quadro del salesiano Don Gangi- opere tutte che riscossero ammirazione e lodi .

LINGOTTO (TORINO) . --Anche al Lingotto,per iniziativa delle Figlie di M . A . che dirigonoun florido Asilo, si è celebrata con fervore dientusiasmo la festa di D . Bosco, preceduta daltriduo, e terminata con una magnifica confe-renza con proiezioni sul Beato .

ESERCIZI PER PIE SIGNORE E SIGNORINE

nell'Istituto delle Figlie di M . A . in Nizza Monferrato .

Anche quest'anno nell'Istituto delle Figliedi Maria Ausiliatrice in Nizza Monferrato,verrà dettato, da Sacerdoti Salesiani, un Corsodi Esercizi Spirituali per Maestre, Pie Si-gnore, Signorine, Ex Allieve e CooperatriciSalesiane .

Questi Esercizi, che da molti anni avevanoluogo nel mese di Agosto sono rimandati, perinsistente richiesta delle interessate, dal 3 al .l'8 di Settembre .

Le Esercitande verranno alloggiate nell'I-stituto in camerate ariose e belle a letti contende .

La retta è fissata in L . 10 giornaliere . Chidesiderasse qualche riguardo speciale, o pervitto o per camera, potrà averlo dietro richiestae con relativo compenso .

Le domande per la partecipazione ai SantiEsercizi con la specificazione del proprio desi-derio, siano rivolte alla Rev.da Direttrice del-l'Istituto N . S . delle Grazie - Nizza Monferrato(Alessandria) prima del 3o Agosto .

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Il missionario D . Dalmasso scrive in data6 aprile al Sig . D. Rinaldi comunicandogli unanon lieta notizia : l'improvvisa irruzione in NamYoung di reparti dell'esercito comunista chedevastò poco fa il Kiang Si distruggendo variemissioni fiorenti dei PP . Lazzaristi americani .

Il Rev. P . Edoardo Young, che per scam-pare alle ricerche dei comunisti aveva dovutorifugiarsi provvisoriamente a Nam Young,

DALLE NOSTRE MISSIONI

Le preghiere dei buonipropizino grazie alle nostre missioni della Cina .

presso la nostra residenza, ha dovuto prenderela via per Shiu Chow, mentre i nostri si sonoconcentrati a Chi Hing.Non sappiamo ancora quali danni hanno su-

bito le varie nostre residenze del distretto diNam Young: il missionario D. Dalmasso si èaffrettato a salvare le cose più necessarie epreziose, nascondendole, ma chi può dire se,dilatandosi conce una macchia d'olio l'invasione,ritroverà poi ancora qualcosa? Oltre al dannomateriale c'è quello spirituale, assai più vasto .

Ai nostri amici e cooperatori raccomandiamopertanto di pregare in modo speciale per questanostra missione, affinchè la bufera in svilupponon distrugga le fiorenti cristianità, cresciutedai sacrifici e dai sudori dei missionari salesiani .

*

Con successiva lettera del 15 aprile, Don Dal-masso comunica al Sig . D . Rinaldi altre notizie :Le scrissi del nostro esodo da Chi Hing perl'invasione da parte dei bolscevichi della nostramissione di Nam Young . Gli invasori, al co-mando di Chu Mao, formano una banda dicirca 5 mila uomini, che ha devastato negliultimi mesi molte città delle provincie FoukKien e Kiang Si . Prima d'ora non era maipenetrata nel Kwang tung. Il 1° aprile, forzatoil passo del Mei Lin alto 8oo m., i bolscevichipiombarono come un fulmine su Nam Young :per sei giorni saccheggiarono la città aspor-tando circa 20 mila dollari, 800 fucili e moltemunizioni .

Il mandarinato e sei grandi case private fu-rono incendiate; le mura della città, pressole porte, furono smantellate .

Anche la nostra missione dovette pagare ilsuo tributo . I bolscevichi assediarono da treparti la residenza e saltarono entro con la spe-

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ranza di farmi prigioniero ; io però erogià lontano . La residenza di Li HeuKiau sofferse i danni più forti . Tuttociò che poterono trovare fu asportatoo deturpato ; le statue della cappella,tra cui quella al naturale di S . Fran-cesco Saverio dono della generosaSig.ra Schena di Donato, fu fatta apezzi. Rispettarono il quadro di DonBosco nel parlatorio e di Savio Do-menico in una scuola, mentre infran-sero quello del loro Sun Yat Sen .

Certo il danno sarebbe stato assaipiù rilevante se non avessi avuto laprecauzione di mettere in salvo iparamenti e gli oggetti di valore .

Il mio catechista e la sessantennecatechistessa furono condotti legatiper la città: i bolscevichi esigevanoda essi la consegna del missionario,del cavallo, del riso, ecc . . . Poi i po-verini vennero rilasciati .L'8 di aprile tornai alla residenzacol caro D . Ruffini . Egli fu più for-tunato di me . Nella loro ritirata ibolscevichi passarono in parecchiemigliaia a un metro dalla sua resi-denza, ma nessuno vi entrò per lafretta di fuggire .

Sto ora rimbiancando i muri tuttilordi di iscrizioni a caratteri cubi-tali contro l'imperialismo e controla Chiesa Cattolica . Ma neppure orasi vive tranquilli e continui sono incittà gli allarmi .

Purtroppo le notizie della vicina provinciadel Kiang Si sono disastrose . Il Chu Mao,orgoglioso del trionfo riportato a Nam Young,ha assalito la città di Sing Feng ed ha avutouna nuova vittoria. Entrando in città i bolsce-vichi hanno compiuto una carneficina di citta-dini : tutte le autorità caddero prigioniere e ilpovero mandarino legato con filo di ferro in-torno al corpo, fu tagliato lentamente a pezzi .

Povera chiesa di Sing Feng, lavoro di 25anni del P . Bonnanate, lazzarista di Chieri!I Padri Lazzaristi americani si son visti rovi-nare tutte le loro residenze: resta ancora quelladella città episcopale di Kan Chow, già circon-data da ogni parte dalle orde bolsceviche . Inessa sono rifugiati Mons. O'Shea e Mons. DuMont con 7 sacerdoti e 6 suore americani. IlSignore li protegga e li scampi dalla crudeltàdei nuovi tiranni .

Sac . UMBERTO DALMASSO .

D. Guarona, Pro Vicario di Shiu-Chow, inviaal Sig. D. Rinaldi notizie dei solenni funeralicelebrati alla salma di Mons . Versiglia.

Stral-

ciamo dalla corrispondenza alcuni particolariche torneranno cari anche ai nostri ottimi Coo-peratori .

Alla notizia dell'eccidio, telegrammi e let-tere pervennero a Shiu-Chow da ogni parte delmondo, esprimendo l'unanime esecrazione peldelitto e la più calda simpatia per la nostramissione così duramente colpita . Accorseropure solleciti da Hong-Kong e da Macao con-fratelii carissimi per consolarci e animarci : poigiunsero le Loro Eccellenze, Mons . Valtorta daHong-Kong, Mons. Nunez da Ma cao, Mons .Walsh da Kong Moon e Mons Fourquet daCanton, in rappresentanza di S. E. Mons Co-stantini, Delegato Pontificio a Pekino . Ancheil R. Ministro d'Italia a Pekino si è fatto rap-presentare dal P . Spada dell'Istituto M . E. diMilano : vi erano inoltre P . Noval dei Domeni-cani, P. Alves dei Gesuiti, P. Pierrat delleM. E. di Parigi, i Padri Cinesi Yeung, Lei eSi-Tu, e tanti altri .

All'alba del 13 marzo giunsero in città molticristiani dei villaggi ; anche i pagani si accal-carono intorno alle venerande figure degli illu-stri Prelati. Shiu-Chow non vide mai tantagente, non assistette mai a una cerimonia così

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imponente . È stata infatti la prima funzionereligiosa svoltasi in pubblico : per la prima voltala Croce attraversò le grandi vie, rigurgitantidi gente che ammirava lo snodarsi di una lungateoria di bimbi, orfani, studenti, suore, cleroin cotta e quattro Vescovi colle insegne ; e dietroal feretro scortato da una compagnia di soldati,un forte numero di cristiani ed amici. Il Man-darino stesso circondato dalla sua guardia,accompagnò la bara e assistè al pontificale diMons. Fourquet e all'assoluzione del tumuloimpartita da P . Spada e dai quattro Vescovi .

Allora la folla pagana, trattenuta nei cortiliattigui, irruppe nella chiesa per accertarsi cherealmente Mons . Versiglia venisse sepolto inchiesa, vedere il sacro rito e chiederne spiega-zione, e fare anch'essa il suo devoto inchinoalla salma . E come vide che tutto era statocompiuto secondo la voce che era stata divul-gata, fu oltremodo impressionata dei nostristrani costumi europei di voler tenere in casa lasalma e non relegarla lontano nei campi solitari .

Non si fecero discorsi, panegirici . Ma tuttidicevano coll'atteggiamento del volto quel cheavevano nell'anima . Il Mandarino non potèesimersi dal dire : « È meravigliosa la Chiesache dà alla società simili uomini, vittime deldovere, pronti a dar la vita pei figli spirituali! » .E i Vescovi aggiunsero : «Benediciamo il Signoreche ha glorificato i suoi servi donandoci deimartiri, dei protettori, il cui sacrificio daràincremento al lavoro evangelico » .

« Non il requiem, ma il Te Deum - esclamòMons . Valtorta - dovremmo cantare in questogiorno solenne, memorando ; non condoglianzealla missione ed ai Salesiani, ma felicitazioni,perchè se umanamente è una perdita la scom-parsa dei missionari, per la Fede è una gloria,per la Religione un acquisto » .Anche la stampa esaltò l'eroismo dei prodi

missionari e protestò contro lo stato d'anarchiadominante nel Paese .

D. Giov. GUARONA .

ONORIFICENZA PONTIFICIA .

Il S. Padre nominò suo Cameriere d'Onoreil Rev. Sac . Dott. Angelo Ficarra, Arciprete diCanicattì, zelante decurione salesiano.L'onorificenza fu comunicata a nome del Ve-

scovo di Agrigento e del Rev .mo Sig. D . Rinaldidal nostro D . Fasulo il 5 maggio nella ricorrenzadell'onomastico del novello Monsignore primanel Salone dell'Oratorio Festivo M . A. in pre-senza dei Cooperatori, Associazioni e Circolicittadini, indi nella chiesa madre al numerosopubblico accorso per assistere alla conferenzasulla Cina, tenuta dal missionario salesiano DonG. Cucchiara .

Pasqua a Shillong

Amatissimo Padre,Sento il bisogno di ringraziare il buon Dio e

l'Ausiliatrice per le grazie e le benedizioni checi furono concesse in questi giorni di Para-diso. La settimana santa nella chiesa diShillong fu celebrata con tutti i riti dellaChiesa, pontificando Mons . Mathias e assi-stendo i 56 chierici salesiani . La grandiositàdelle funzioni è un mezzo di evangelizzazione .Dai villaggi distanti accorrono numerosi ipagani, i cristiani, i catecumeni per assisterea questi santi misteri e ritornati alle lorocapanne parlano per molti giorni delle mera-viglie vedute dicendo : « Era bello, come inParadiso! » .

Sono impressioni che non si dimenticanoe accrescono negli altri il desiderio di ve-dere e conoscere la religione dei Roman . Lecomunioni distribuite a Shillong nel sologiorno di Pasqua furono 15oo, i battesimiamministrati circa 100 . Moltissimi non po-terono soddisfare il precetto pasquale perla scarsità dei sacerdoti .

Prima del solenne Pontificale Mons. Ma-thias ebbe la consolazione di benedire laveste chiericale a due giovani nativi dell'In-dia che si sono arruolati sotto la bandieradi Don Bosco . Essi si chiamano Joseph eGeorge ; fanno ora il noviziato cogli altrigenerosi giovanì venuti dall'Europa . Cosìil nome di Don Bosco affratella tutti per larealizzazione del comune ideale : condurrel'India a Cristo . Oh! amato Padre, questavasta e nobile India conta 320 milioni d'abi-tanti; i cattolici sono poco più di 3 milioni!L a nostra Congregazione ha sotto le sue curel'Archidiocesi di Madras, la diocesi di Krish-nagar e la Prefettura di Assam senza con-tare le opere nostre a Bombay e Calcutta!Come provvedere ai bisogni spirituali ditanti milioni d'anime? Solo chi è in Mis-sione può comprendere l'importanza del pro-blema delle vocazioni indigene e l'urgenzadi non risparmiare sacrifici per quest'operaindispensabile . Intanto negli orfanotrofi diShillong, Gauhati, nelle nostre scuole diMadras, Bombay abbiamo dei giovani chedesiderano consacrarsi al buon Dio e lavorareesclusivamente per la salvezza dell'India .

Chi, potendo, non vorrà adottare uno di

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questi chierici nativi, chi non vorrà contri-buire alla formazione d'un sacerdote nativoche pratico della lingua, degli usi del popolo,resistente al clima, come un fratello a fra-tello, possa annunziare più efficacemente labuona parola?

Prima di terminare non voglio nasconderela dolce emozione provata dopo i Vespri diPasqua quando i nostri cristiani si raduna-rono nel cortile di Our Lady's House perpresentare i loro auguri al capo della mis-sione Mons. Mathias . Egli dall'alto della

balconata della chiesa circondato dagli altriPadri ascoltò i loro canti, indirizzi vibrantidi affetto e di riconoscenza, fece distribuirele caramelle ai fanciulli e infine li benedissetutti . Era il padre buono che gioiva neltrovarsi tra i figli ; e c'era nel volto di tuttidipinta l'allegria cristiana, la gioia dellaPasqua, quel sorriso, diciamo così, di Dio,che è frutto della pace dell'anima!

Benedica, o amato Padre, questi suoilontani figli assamesi, affinchè il regno diCristo si estenda sempre più e il buon Dioci mandi anche i mezzi materiali per soste-nere tante opere .

Sac. A . FERRANDOMissionario salesiano .

Un'opportuna iniziativa.Per la fine di Luglio saranno nella Città del

Vaticano i doni che gli industriali e commer-cianti d'Italia invieranno al Pontefice per lemissioni come omaggio nel suo anno giubilare .

Ci piace segnalare questa fruttuosa inizia-tiva, ideata da un gruppo di industriali ecommercianti italiani costituitisi in Comitato,per dimostrare la loro deferenza a S . S . Pio XIe nel tempo stesso soccorrere le Missioni Cat-toliche così vive al cuore del Pontefice .

Il Comitato, presieduto dal Sen . StefanoCavazzoni, ha costituito comitati provincialinelle principali città allo scopo di raccogliereoggetti di qualsiasi genere .

Nel prossimo settembre i doni verrannoesposti nella Città del Vaticano e presentatial Papa che ne disporrà per le Missioni .

L'iniziativa - che ha incontrato molto fa-vore - tende ad una finalità elevatissima diciviltà e di religione e dimostra quali sono inobili sentimenti dell'Italia nuova verso ilPontefice e verso le Missioni . Auguriamo il piùfelice successo all'iniziativa, destinata a recareai Missionari un aiuto tanto più apprezzatoquanto più concreto e adatto alle necessità cheessi sperimentano nel campo dei loro sacrifizi .

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CULTO E GRAZIE DI MARIA AUSILIATRICE

La festa di Maria Ausiliatrice.Benchè contrastata dall'imperversare del

maltempo, si è svolta al consueto ritmo di so-lennità e di entusiasmo degli scorsi anni . Ormaiè festa fissata in un programma stabile di son-tuosità e di fervida divozione, che non muteràgran che col variare degli anni .

La folla dei devoti gremì all'inverosimile ilSantuario di Maria Ausiliatrice per assisterealla Veglia notturna, e alle funzioni solenni .

Al pontificale del mattino e della sera leScholae Cantorum dell'Oratorio e dell'IstitutoInternazionale della Crocetta hanno svoltosplendide esecuzioni musicali, che la stazioneEiar di Torino trasmise per radio ai suoi ab-bonati e che lasciarono in tutti la soddisfazionedi un vero godimento .

L'esecuzione - scriveva il Radiocorriere,N. 22 - risultò veramente di eccezione e degnadi alta lode, tanto da far desiderare più fre-quenti le audizioni, molto pregiate, dell'affia-tatissima compagine corale, la quale dalle ore18, 15 alle 19,15 trasmise altri brani di De BonisDe Rause, Mattioli e Pagella, eccellendo comegià al mattino, nella perfezione dell'assiemee nello stile severo ed espressivo a un tempodelle musiche eseguite » .

Ben eseguite e molto apprezzate furono ledue composizioni del M° Pagella : l'antifonaO Maria Virgo potens el'innoSaepe dum Christi,entrambe squisitamente ricche di sentimento .Nelle esecuzioni del 25, fu ottimo accompagna-tore il M° Cav. Giuseppe Mosso, che eseguì puremusica di Dubois e Callaerts negli intermezzi .

Il tempo permise la processione tradizionale,che si svolse secondo il consueto itinerario e conla partecipazione ormai abituale di tante decinedi migliaia di fedeli e delle masse spettatricilungo il percorso. Le Loro Eccellenze Mons .Antonio Malan, Mons . Ernesto Coppo e Mons .Pinardi onorarono con la loro ambita presenzala processione precedendo il simulacro dellaVergine Ausiliatrice, alla quale furono tesi pervarie ore gli occhi e i cuori di turbe divote inuno slancio di elevazione e di fervida preghiera .

Maria, non dubitiamo, avrà risposto alle folledonanti fiori e preci con le grazie divine del suomaterno affetto .

Liberato dal vizio della bestemmia .Mio padre fin da giovane aveva il brutto vizio

di bestemmiare per cose da nulla . Non potendopiù sopportare simili ingiurie scagliate controGesù e Maria, ogni sera e mattina nelle mie ora-zioni presi l'abitudine di recitare una Salve aMaria Ausiliatrice con la giaculatoria, doman-dando alla Madonna che desse a mio padre laforza di correggersi della pessima abitudine .Dopo tanto tempo sono stata esaudita ; oramio padre si diporti in tal modo che sembranon abbia mai avuto il detestabile vizio . LaMadonna accetti il mio vivo ringraziamento .

Acha

L. F .

Mi ha guarito .Con grande consolazione rendo pubbliche

grazie a Maria Ausiliatrice per avermi guaritada grave polmonite . All'inizio della pericolosamalattia mi apparve in sogno D. Bosco il qualemi disse : - Ti sei presa la polmonite per essereandata a comunicarti il primo Venerdì in onoredel Sacro Cuore di Gesù, ma la Vergine Ausi-liatrice ti guarirà . Mi spiegò le fasi della ma-lattia e le cure da seguire, e soggiunse : - Latua fede ti salverà: andrai in punto di morte,ma guarirai e loderai Dio e la Vergine, forzapotente del Cielo . Così fu realmente .

Torino .

CREsTo GIusEPPINA.

Risana la figlia .Lo scorso mese di Luglio, mia figlia, inse-

gnante si recava a Roma per affari concernentila sua carriera . In quella città, colta da improv-viso, misterioso malore, veniva trasportata inuna casa di salute. Immaginarsi la nostra an-goscia, quando ci comunicarono la tristissimanotizia. Era partita alcuni giorni prima in ot-time condizioni di salute, e non potevamo cre-dere al malore che ci veniva dichiarato . Nella

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impossibilità di vederla o di prestarle soccorsoalcuno, con tutti i famigliari mi rivolsi fiduciosaalla Vergine Ausiliatrice affinchè per l'inter-cessione del Beato Don Bosco, mi restituisse lafigliuola come era partita . E la Madonna ciascoltò . Dopo alcuni giorni mia figlia mi scrivevache era guarita e poco dopo la riabbracciavamosana e salva, senza traccia alcuna del malesofferto e del grave pericolo corso .

Strevi, 1° maggio 1930CAVATORE ANGELA MARIA .

Speranze appagate .In un affare che mi stava molto a cuore sia

per la mia famiglia che per me, ho ricorso confiducia a Maria SS . Ausiliatrice e a D . Boscoottenendo, proprio quando tutto sembravatramontato, la realizzazione della mia più vivasperanza. Rendo pubbliche grazie .

Darfo, 9 maggio 1930.Avv . FELICE BONTEMPI.

Un nipotino risanato .Aveva un mio nipotino di 6 anni seriamente

ammalato di polmonite . In pochi giorni la ma-lattia aveva raggiunto un punto assai pericoloso,data la complicazione della deficenza del fun-zionamento cardiaco . Il medico alle nostreinterrogazioni aveva risposto crollando il capoquasi a convincerci che più nulla v'era da spe-rare. Fu precisamente in tal momento che ilmio pensiero si volse con viva fede al Beato DonBosco ed alla Vergine Ausiliatrice, invocai illoro aiuto potente e la mia preghiera venneesaudita . Superata la difficilissima crisi il bimboincominciò a migliorare ed ora è in via di gua-rigione assicurata. Riconoscente offro quantole mie forze consentono colla promessa dellamia continua devozione .

FuMAGALLI CLOTILDE .

Esprimono pure la loro riconoscenza a MariaAusiliatrice e al Beato D. Bosco i seguenti .COnIUGI GALLARATE (Carmagnola). Il loro Paolino di 8 anni,

palpito da angina, poi dalla scarlattina e dall'otite, aggravandosisempre più dovette essere curato in un ospedale . Nel timore diperderlo i genitori pregarono con fede M . A . e D. Bosco. Dopoun anno di suppliche ebbero la desiderata grazia di vederrisanato il loro bimbo .TAVOLA MARIA . Afflitta d a gravi dispiaceri, ebbe sollievo e

conforto ricorrendo a Maria Ausiliatrice .L . C. (Cowley) . Da 17 anni i suoi genitori, separatisi poco

dopo il matrimonio, vivevano l'uno in America, l'altra in Italia .Complicazioni d'ogni genere eressero una barriera insormon-tabile fra i due . Allora il figlio ricorse a Maria A . con una novena .Al quinto giorno, dopo 14 anni di silenzio, i genitori si scam-biavano una prima lettera. . . poi venne la grazia di una completaunione, che ora presenta tutti i caratteri di una stabile felicità .

CASETTA GiuSEPPE (Pralormo) . Per la cornata ricevuta da unavacca al capo, il figlio ventenne dovette essere ricoverato al ma-nicomio con la prospettiva di una disgrazia irreparabile. La fa-miglia raccomandò il poveretto alla protezione di D . Bosco edi Maria A . e contro ogni speranza si rimise completamente.

B . C . (Courmayeur) . Riconoscente a Maria Ausiliatrice perla grazia di una guarigione ottenuta coll'intercessione di D . Bosco.D . SILVIo LESNA per ringraziamento di aver la sorella ricevuta

una segnalata grazia.

M. M . (Riva) . Colta da un male improvviso e portata all'o-spedale fu trovata in grave pericolo. Ricorse alla bontà di Mariae il male dileguò rapidamente.G. G . (Pietraperzia) . Ringrazia la Madonna e D . Bosco per

un contrattempo mandato opportunamente ad impedire la par-tenza del figlio .N . N . (Giaveno) per grazie ricevute dopo novena e triduo .L. ELISA . Dopo cinque anni di persecuzione da parte di una

famiglia per ingiusti sospetti, non potendo più tollerare si ri-volse con una novena a Maria Ausiliatrice e, prima ancora chela novena fosse finita, la persecuzione cessò .

LUIGI SCARAFFIA (Torino) . Colpito da grave malattia cronicasi rivolse alla Madonna Ausiliatrice ed al Beato G . Bosco perattenere guarigione per sè e per la sorella anch'essa ammalata .Essendo molto migliorati invia offerta per le Missioni .EUFROSINA P. Per aver avuto protezione e conforto in affari

finanziariamente mal avviati, e per la guarigione del maritoaffetto da male all'occhio.

LIVIA ROGLIATTI per protezione avuta durante una malattia .MADDALENA Pio (Andora) . In seria apprensione per la mamma,

colpita da grave influenza e di avanzata età, la raccomandò cal-damente a M. A, e al Beato, avendo il conforto di vederla inbreve ristabilita.

Ottennero pure grazie da Maria SS. Ausiliatrice o dalBeato D. Bosco, e alcuni, pieni di riconoscete a, inviarono ,offerteper la celebrazione di Sante Messe di ringraziamento, per leMissioni salesiane o per altre opere di D . bosco, i seguenti :

Ameiotti Margherita, Ablutan Antonio, Allievi Angela, A . G .(Ivrea), Allasino Luigi, Assini Titina per gr. ric., A. E. M. pergr. rie ., Sig-ra Adriani (Roma), Albertis Caterina .

Bestarini Pensa Felicita, Baccino Giuseppina, Baccino Rocco,Bonifacino Maria, Bormioli Buzzone Mafalda, Bellini Emma,Ilagliani Lorenzo, Borella Gina, Berguet Serafino, BenettiSanta, Bonvicini Innocenta, Blackburn Luigia, BarbareschiCarlo, Battezzati Emilia, Adele Bicego Dal Pozzolo, BlandinoCandida, Bergoni Maria per gr . rie ., Balocco Rosina per gr . ric .,Bovo Letizia, Busso Margherita, Beneduce Maria, BarberisTeresa e Carlo, D . Beccuti Novellone .

Carbone Vincenza, Cappellin Luigi, Civran Angela, CasteginiMaria, Calosso Placido, Comino Teresa, Cencigh Cav . D . An-tonio, Cavalli Giulietta, Chiarot Maria, C . E ., Chiappella Fe-licina, Cioppi Sac. Giulio, Cristoforo Domenico, Costa Bene-detta, Crea Gera Nerina, Cacopardo Concettina, Cuteri Maria,Cantone Paolina, C . M. (orecchini d'oro), Cuttica Caterina,Cerrato Luigia, Croset Caterina, C . S. per miglioramento otte-nuto, Cordonetto Angela, Capello Anna, Corsini Clelia, CenaAusilio per gr . ric., Creppi Aida .De Mercanti Emma, Del Corno Giuseppina, D'Abbraccio

Concetta, De Martino Anselmo.Emmanueli Orsolina, Eusebietto Maria, Ella Enrico, Enrico

Daniele Clelia, E . G . (Crema), Eustacchio Maddalena .Fabrini Maria, Faggioni Rosa, Fiorini Ademo, Fraternali

Grilli Primo, Ferrero Emilia, Ferro Elisabetta, Fumasoli Do-menica, Franzone Camilla, Forano Stefanino, Farina Romilde,T eol . Alfredo Ferrero, Francia Giovanni, Freni Domenico pergr. rie .

Giudici Battista, Ghirardi Fiorina, Gonzaga Gertrude, Ge-ramio Alfonsina . Gabbiani Rina, Guerrini Alfredo, GuerrieriGiannina, Gnerro Carolina, Gamalero Rosa, Giavini RadiceMichelina, Ghiglione Giuseppina, Guerciotti Angelo, M . I .Garelli, Gino Maddalena per gr . rie ., Ganna Modesta, GattaDomenica.

Incardona Pasqualino .Luoni D. Aldo, Livio Paolo, Lanino Giuseppe, Lombardi

Attilio, Lago Nana, Livi Emma, Laneri Famiglia (Verduno) .Monti Luigia, Marchetti Elia, Manca Marietta, Melandri

Santina, Monti Lina, Montabone Rita, Maestri Maria Sozzi,Meini Serafino, Monti Elena, Mugavero Filippo, Mori Ninetta,M. C. R. (Milano), Masento Maria, Mazzola Maria, MostaccioConcetta, Maina Teresa Ternavasio, Maffè Carlo, MartinengoD. Francesco, Molinero Cesira .N. N. (Mendrisio), Nani Carolina, N . N. (Valduggia),

N. N . (Brivio), N . N. (Langstrasse) .Pilotti Adele, Pulciano Teresa, Pellegrinelli Giuseppina, Poli

Carlo, Pronzato Maria, Perano Vittoria, Pogolotti Costantina.Quadri Rosa .Rollandini Cecilia, Ragazzo Maria, Rubini D . Gaetano, Ros-

sello Don Giuseppe, Ratti Grandilia Ved . Goisis, Rosetta Maria,Rotto Sabina, Famiglia Rezzato.Sinitò Grazia .Toniolo Isolina, Tournoud D . Anselmo, Testori Maria .Ubaldi Celeste, Uran Mariannina .Veirana Adele, Virando Caterina, Sorelle Veglia, Vay Elena

per gr . rie .Zoppi Cannà Giuseppina, Zattarin Maria, Zeppegno Maria .

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NECROLOGIO

Bar.ssa Annunziata Narducci-Boccaccionata Angelucci .

Ricca di meriti, all'età di anni 90, spiravanel bacio del Signore, in Macerata, addì 22Aprile 1930. Aveva sortito da natura un'in-dole buona e generosa che, l'esercizio delle piùelette virtù, portò a una grande perfezione .Ma fu sopratutto per la sua immensa caritàche brillò quale angelo consolatore delle untanemiserie, quale forte sostegno di tutte le operedi bene. E tutte le istituzioni cittadine di carità,tutti, gli istituti religiosi trovarono sempreapero il suo cuore materno .

Anche l'Opera Salesiana ebbe a godere piùvolte della sua squisita carità . I Figli del BeatoDon Bosco, commossi, depongono sulla tombadell'insigne benefattrice il fiore della preghierae della riconoscenza .

Sacerdote di molto zelo, rivolse costantementea gloria di Dio e a bene delle anime le bellequalità di mente e di cuore di cui l'aveva for-nito il Signore . Il ministero della predicazionesvolse con molto frutto in varie parti dellaSicilia e della Tunisia : curò con ogni premurail culto della chiesa dei Cappuccini di cui eraRettore, abbellendo il sacro tempio con deco-rosi restauri ed ornamenti, perchè riuscissedegno di Dio: ma fu scrupoloso sopratutto deisuoi doveri sacerdotali mirando continuamente

all'edificazione delle anime . La città di Alcamodimostrò quanto dolore le sia costata la per-dita di quest'ottimo sacerdote, partecipandocon commozione ai suoi funerali e alle preghieredi suffragio .

Cambiava la terra pel cielo il 6 febbraio u . s .dopo 7o anni di vita esemplarmente cristiana .Non ci è possibile dire qui delle sue virtù ; ba-sterà ricordare la sua fervida pietà che preparòil figlio sacerdote al santuario e ne favorìl'inclinazione alla vita apostolica ; la sua ca-rità che non solo la portò a soccorrere contenerezza materna i poveri, ma con zelo spiri-tuale le anime più restie alle grazie di Dio .

Dal marito, già assistente all'antico OratorioSalesiano di Cremona, e ancor più dall'averconosciuto personalmente il Beato D . Bosco,si formò quello spirito salesiano che essa ebbee per cui ne parlava ogni giorno e appassiona-tamente seguiva le vicende delle Opere Sale-siane nel mondo . Col figlio volle essere presentea Roma per la beatificazione di Don Bosco econsiderò quella fortuna conte il più bel regalodelle sue nozze d'oro . In ogni ambiente dellasua casa volle esposta l'immagine di D . Boscoed altre molte distribuì a profusione nei cas-setti, tra i libri, sotto il guanciale del letto,nelle tasche dei vestiti.D . Bosco fu il pensiero devoto, l'esempio di

ogni giorno per questa zelante cooperatrice chemodellò la sua vita sulla virtù del Servo di Dioe spirò serenamente nella pace dei giusti di-cendo : Vado a vedere D . Bosco!

Al marito, oggi invalido, al figlio prof . DonLuigi, ai parenti l'espressione più viva del no-stro cordoglio coll'assicurazione delle nostrepreghiere in suffragio dell'estinta .

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Sac. Giuseppe M. Beauvoir .Era oramai il decano dei nostri missionari.

Nato nel 1850 a Torino, entrò da giovanettoall'Oratorio e restò con Don Bosco aggregan-dosi alla Congregazione Salesiana . Nel 1875fu ordinato sacerdote e tre anni piùtardi nel 1878, mentre era insegnantenel Collegio di Alassio, Don Boscogli propose di partire per l'America .

Partito con la spedizione del 1878,dopo una breve tappa nell'Uruguay(1878) e a Buenos Aires (1879), egliraggiunse il suo campo di lavoro nellaPatagonia e nella Terra del Fuoco,dedicandosi con tutte le sue forze allasalvezza dei poveri indi . Forse DonBeauvoir fu il missionario salesianoche ha compiuto il maggior lavoroe che più a lungo si è mantenuto incontatto con quelle tribù .

Prese parte, come cappellano, allaspedizione del gen . Villegas nelleAnde (1882-83), e si meritò pel suozelo un alto elogio e la medagliad'argento. Poi passò 25 anni evange-lizzando le frontiere del Sud e del-l'Ovest della Patagonia .

Fu il braccio destro di Mons . Fagnano, edebbe come lu i il coraggio delle imprese arri-schiate e lo slancio temerario tra le difficoltàdi varia natura . La missione della Candelaraper gli Onas del Rio Grande basterebbe da solaad immortalarlo per i sacrifizi che egli sostennee pei risultati che conseguì .L'amore per gli indi lo indusse a metter

mano alla compilazione di opere, come « IlPiccolo Dizionario della lingua F ueghina

Ona », rifatto e fuso poi con « Los Shelkmanindigenas de la T . del Fuego » sulle tradizioni,costumi e lingue dei popoli magellanici -opere citate e lodate da illustri linguisti, qualiil prof. Dott. Manuel Lafon Quevedo dell'U-niversità di Buenos Aires, Roberto Lehman

Mitsche, Otto Nordenskiold, Mitre eil ministro Le Bretón .Don Beauvoir accompagnò pure

nel 1892 il gruppo di indi magella-nici che presero parte all'EsposizioneColombiana di Genova .Colpito da una lunga e dolorosa

malattia, D . Beauvoir si era ritiratonel Collegio Pio IX di Buenos Airesper prepararsi alla morte. Fino al-l'ultimo conservò l'impronta dell'edu-cazione diretta ricevuta da D . Bosco,che spiccava sopratutto nella sublimemodestia che in D . Beauvoir fu sem-pre una delle rivelazioni più simpa-tiche e più edificanti .

Il29aprile chiudeva cristianamentela sua vita fidente nel premio chegli avevano meritato le opere buonecompiute in 8o anni di esistenza .Ai suoi funerali partecipò anche unacommissione dei Reduci dalla Spe-

dizione al Deserto, memori dell'affetto e dellozelo del loro antico cappellano .

Ai funerali parlarono con sentita commo-zione: il Colonnello Angelo Alegre a nome deireduci del Corpo di spedizione, esaltando ilpioniere che dividendo le fatiche d'una marcialunga recò a tutti, soldati e indi, il conforto dellasua parola cristiana e iniziò fin da quel giornol'opera di civilizzazione - il Dott . FrancescoAlbarracin, aiutante della Marina e Generale

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di Brigata, a nome degli abitanti del Territoriodi S. Cruz, esprimendo la loro riconoscenza e illoro affetto verso il missionario che tanto apo-stolato compì e la cui memoria sarà in bene-dizione presso il popolo Patagonico - e l'Ispet-tore Salesiano D. Seriè, magnificando le virtùreligiose e l'eroico apostolato del defunto perla salvezza delle anime .

Nobil Donna Maria Francesca MassiddaVed. Massidda .

Di profonda pietà, tollerò per 12 anni conedificante rassegnazione la croce che il Signorele aveva mandato. Matura di meriti, spiravail 14 aprile a S. Lussurgiu, all'età di 82 anni,amorosamente assistita da tutti i suoi figli .Fra le opere di carità, prediligeva l'Opera diD. Bosco, che aiutava con i larghi olezzi chele erano consentiti .A tutta la nobile famiglia della nostra com-

pianta benemerita Benefattrice torni di con-forto l'assicurazione delle nostre preghiere ele nostre più cordiali condoglianze .

Avv. Tito Caraffa.Si è spento con serenità, improvvisamente,

a Tolentino nel suo 71° anno di età. Uomo difede e di alte virtù trascorse la vita intemeratanell'esercizio dei molteplici doveri con coscienzadi vero cristiano, meritando l'ammirazione piùviva di quanti lo conobbero. Ebbe per l'Operadel B. Don Bosco venerazione e la sostennecon squisito senso di carità e benevolenza .

Bertoia Maria in Fantin.Spirava a Mazzinis (Udine) a 54 anni. Donna

di elette virtù cristiane si profuse nell'educa-zione dei numerosi figli con tutto lo zelo : coo-peratrice salesiana aiutò le opere del BeatoD. Bosco e si adoperò per diffondere il cultodi Maria Ausiliatrice, di cui era ardente divota .

Cav. Giuseppe Emanuel.Segretario della Società Valdocco, sempre

premuroso di manifestare alle Opere Salesianeil suo ardente affetto e dare tutta la sua coo-perazione al loro sviluppo, è volato al Cielo nel-anno della Beatificazione di D . Bosco . Speriamoche il buon Padre gli avrà ottenuto da Dio ilpremio di gloria, meritato con la sua vita cri-stiana e con le molte opere buone compiute .

Nenè Ripa Buschetti di Meana.Spirava improvvisamente il 7 maggio dopo

lunga malattia sopportata con soave e cristianarassegnazione . Aveva appena 18 anni, ma ilcuore ricco di virtù faceva concepire una vita

nobilmente edificante come quella dei suoiamati genitori Marchese Gualfredo e SignoraTea Marenco, che oggi piangono la scomparsadalla loro casa di un angelo .Le nostre preghiere e quelle dei nostri Coo-peratori ottengano ai desolati genitori il con-forto della rassegnazione .

Cooperatori defunti :AGHEMO MICHELE, Collegno (Torino) .ANNOVAZZI MARGHERITA, Introbbio (Como) .ANSELMINO ELISABETTA, Torino.BASSO FELICITA v ed . PILLA, Altivole (Treviso)BETTOIA BATTISTA, Caluso (Torino) .BERTARIONE RAVAROSSA CECILIA, Vico Canavese (Aosta) .BERTOIA MARIA in FANTIN, Marzinis (Udine) .BERTOIA BoREAN CATTERINA, Cevraia (Udine) .BIFFI DOMENICO, Nava (Como) .BINGHINOTTO Dott .ssa MARIA, Padova .BOTTASSO VERONICA n . BARALE, Peveragno (Cuneo) .BOZZALLA GIORGELLI MARINA, Coggiola (Vercelli) .CAPIAGHI in BFRNASCONI, Gaggino (Como) .CAMMARATA Mons . Cav . CALOGERO, S. Cataldo (Caltanissetta) .CARO CARLO, Somma Lombarda (Varese) .CHESI VIGILIO, Faenza (Ravenna).CHIAPPONCELLI ANTONIO, Londra (Inghilterra) .CARA ROSA, M ontenovo (Torino).COMUNE EDVIGE, Torino .CONTICELLO RIZZO GRAZIA, Troina (Catania).CURCURUTO LEONARDO, Mangiuffi Melia (Messina) .FRASSATI G. B ., Torino.PROVA GIOVANNA n . SGUINZIO, Confienza (Pavia) .GRANDI ALBINA, Tuenno (Trento) .INNECC0 RAFFAELE, Maratea (Potenza) .LANDOLINA ARTURO, Castronovo (Palermo) .MACCHETT MADDALENA, Ciriè (Torino) .M ASOERO MARIA, Carmagnola (Torino) .MEAZZA ADELE, Gaggiono (Milano) .MOLINARI FRANCESCA, Cumberland Md. (U . S . A .)NALDONI GIOVANNI, Palazzuolo (Firenze) .Noero MARIANNA fu MICHELE, Farigliano (Cuneo) .OPEzzi ANGELINA, Camino (Alessandria) .OPEZZI CESARINA Ved . BONZANO, Camino (Alessandria) .OTTONELLO GIOVANNI, Masonc (Genova) .PARMA MARIANNA, S . Albano Stura (Cuneo) .PEDOTTI CAROLINA, Comerio (Varese) .PESCE CATINA BARONCHELLI, B arco (Brescia) .PEGOLI MARIA, Verona.PIOLATTI SORMANI LUISA, Torino .PIZZOLI FRANCESCO, Gallarate (Varese) .PIZZOTTi GIOVANNINA, Ludiano (Svizzera) .SARAINI BONATI CLAUDIA, Bardoiino (Verona) .SAVOINO Cav . Uff. LODOVICO, Torino.SIRACUSA MARIA, Portici (Napoli) .SIRACUSA VITO, Portici (Napoli).SOLARO ANNA, Cavour (Torino) .SOLDATI MARIA fu GIOVANNI, Menzonio (Svizzera).TINTORI MARIA, Rimini (Forti) .TOMASI GIUSEPPE, Osigo (Treviso).TOSI MADDALENA Ved . FRANCINI, Vobarno (Brescia) .TosTO D. GIUSEPPE, Napoli .TRIPOLI D . DOMENICO, Arcipr ete . Motta S. Giovanni (R. Cal .).VALLEISE CECILIA, Arnaz (Aosta) .VEZZOLI GIOVANNI, Chiari (Brescia).

Presentiamo vivissime condoglianze alle fa-miglie, raccomandando ai suffragi dei nostri

Cooperatori gli amici defunti.

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