Gli elementi della comunicazione. 1- Chi dice la fonte che produce il messaggio 2- Che cosa il...

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Gli elementi della comunicazione

1- Chi dice la fonte che produce il messaggio

2- Che cosa il messaggio

3- Attraverso quale canale il canale

4- A chi il ricevente

5- Con quale effetto l’effetto

H. D. Lasswell (1948)

Gli elementi della comunicazione

LinkH. D. Lasswell

Who Says What In What channel To Whom With what effects?

Harold D. Lasswell1902 - 1978

The Structure and Functions of Communication in Society, Harper, New York, 1948

Domande• Chi comunica con chi?• Perché si comunica?• Come avviene la

comunicazione?• Su quali temi?

• Quali sono le conseguenze?

Ambiti di ricerca

• Emittenti e riceventi

• Funzioni e scopi

• Canali, linguaggi, codici

• Contenuti, riferimenti, tipi di informazione

• Intenzionalità, feedback

D.McQuail

Gli elementi della comunicazione

linkIl feedback

• Il feedback può essere definito come:

– Possibilità di risposta da parte del ricevente

– “Ciclo di restituzione della risposta”

SINTESI

• In senso generale identifica chi produce il messaggio

La fonte

• Nodi problematici

intenzionalità comunicativa

competenza e abilità

credibilità della fonte/rapporto con il canale

livelli di efficacia nella costruzione del messaggio

La fonte

N.B.

La coincidenza tra immagine concepita dall’emittente prima della codifica e della trasmissione e immagine ricostruita a seguito della decodifica del messaggio è solo ipotetica

La fonte

La fonte

N.B.

Quando dal semplice scambio di informazioni tra apparati meccanici o elettronici si passa a considerare una situazione comunicativa più complessa, che prevede l’interazione di un soggetto con un testo o di più soggetti fra di loro, si tende a identificare la fonte dell’informazione con l’emittente del messaggio

Il canale

• In senso generale è il mezzo fisico attraverso il quale si svolge l’atto comunicativo

linkDeterminismo tecnologico

"Il medium è il messaggio“

Ogni medium influisce anzitutto sul contenuto del messaggio che veicola, poi anche sul pensiero, sulla cultura e sulla società in virtù delle sue intrinseche caratteristiche, tecniche e tecnologiche

linkDeterminismo tecnologico

L'evoluzione dei mezzi di comunicazione è una delle cause fondamentali, se non la principale, dei cambiamenti sociali e culturali

Marshall McLuhan

linkDeterminismo tecnologico

… Eppure il papiro e l'impero egizio, la stampa e la riforma protestante, il giornale e il nazionalismo europeo, il telegrafo e l'integrazione economica dei mercati americani sono anelli di congiunzione tra le tecnologie della comunicazione e le strutture sociali; congiungono trasportabilità, riproducibilità, linearità, simultaneità a impero, chiesa, nazione, mercato

Nodi problematici

immediatezza=

rapidità nel passaggio di

informazione

capacità=

quantità di informazione

trasmesse in un dato tempo

Il canale

• Generalmente rappresenta il contenuto della comunicazione

Il messaggio

Va necessariamente inserito in un contesto

Nonostante derivi dall’iniziale intenzione dell’emittente può essere modificato dall’intervento di altri elementi: canale, distanza tra E e R, rumore, feedback, attenzione, motivazioni, intensità relativa, valori, cultura

Il messaggio

Nodi problematici

strutturazione/codificazione del messaggio

distinzione tra segno, segnale e messaggio

Il messaggio

Nodi problematici

livelli di efficacia

la identificazione del segnale emanato dall’emittente non implica automaticamente la corretta interpretazione del messaggio da parte del ricevente

Il messaggio

Gli esseri umani per comunicare usano i segni: sono segni le parole, le immagini, i gesti, i suoni, gli oggetti tutti gli elementi sensibili (cioè percepibili attraverso i sensi, soprattutto la vista e l'udito) in grado di esprimere significati.Ogni segno realizza l'unione di un significante (l'elemento sensibile) e di un significato (una cosa concreta, un contenuto concettuale, ecc.)

linkIl Segno

• Un segno, tuttavia, può avere più di un significato. Il significato principale (o corrente o diretto) viene chiamato denotativo; connotativo è invece un significato secondario, aggiunto, particolare.L'attribuzione di un "significato secondo" ai segni è assai frequente. Tutti noi usiamo spesso dei segni fortemente connotati.

link Il Segno

Facciamo un esempio comunissimo: la parola "cane" denota comunemente un animale a tutti noto (significato corrente o primario); ma se io dico: "Quel cantante è un cane", attribuisco alla parola "cane" una connotazione - in questo caso negativa - ovvero un significato aggiunto, diverso da quello corrente o primario: il senso della frase, così, è che il cantante da me indicato canta "come un cane", cioè canta male o malissimo. Il processo di significazione, con questo artificio retorico (uso della connotazione), implica un giudizio di valore: la forma retorica della comunicazione le attribuisce una sostanza ideologica.

Il Segno privato

Deriva dal latino signalis, che deriva a sua volta dal sostantivo signum

Presuppone una forte strutturazione e

la produzione di qualcosa che il ricevente

sia in grado di vedere e/o di sentire

Ha un grado zero di connotazione,

in quanto equivale all’ordine di fare qualcosa

Nonostante sia caratterizzato da immediatezza necessita comunque di una decodifica

Il segnale

Livelli di efficacia

L’identificazione del segnale emanato dall’emittente non implica automaticamente la corretta interpretazione del messaggio da parte del ricevente

Il messaggio

Decodifica aberrante

Link Il codice

• In senso generale è un sistema generalmente condiviso per l’organizzazione dei segni

livello di arbitrarietà/controllabilità ad esempio: digitale/analogico, codici ristretti/codici elaborati

trasferimento/trasformazioneproblema della decodifica e della costruzione di senso

Il ricevente

È il destinatario del processo di

comunicazione su di esso agiscono

la decodifica del testo, i pregiudizi,

i preconcetti, gli stereotipi e

le esperienze precedentemente acquisite

N.B.

Accettando l’idea di una comunicazione paritaria, basata dunque sul fondamentale concetto di feedback positivo, la distinzione tra emittente e ricevente è puramente arbitraria

• Inedita entità collettiva figlia dell’organizzazione industriale e dell’incremento demografico da esso provocato

• Folla uguale criminalità

linkLa massa

“non si fonda sulla personalità dei suoi membri, ma solo su quelle parti che accomunano l’uno a tutti gli altri ed equivalgono alle forme più primitive e infime dell’evoluzione organica”

(Simmel)

Comunicazione di massa

• L’idea di “massa” originariamente connota un aggregato in cui l’individualità sparisce

• Nei processi storici di questo secolo il termine non ha la connotazione prevalentemente negativa che assume in relazione ai processi comunicativi derivanti dallo sviluppo dei media destinati ai molti: appunto i mass-media

• Con lo sviluppo dei nuovi media si pone il problema del loro potere nei confronti delle masse

linkComunicazione di massa

• Il processo di comunicazioni di massa disegna una relazione sostanzialmente asimmetrica:l’emittente dispone di maggiore prestigio, potere, risorse, abilità e autorità rispetto al ricevente

• Questa asimmetria può essere compensata solo mediante il pluralismo e la facilità di accesso ai media.

link

Psicologia delle folle• Scipio Sighele (1868-1913):

– La folla criminale (1891): in tutte le folle vi sono dei capi e dei seguaci, ipnotizzatori e ipnotizzati: solo la suggestione spiega perché i secondi seguano ciecamente i primi

• Tra le forme di suggestione anche gli organi di stampa: i giornalisti capaci di svolgere un’attività performativa sulle folle

• Gustav Le Bon (1841-1913)– Psicologia delle folle (1895): fattore razziale come elemento determinante

nella gerarchia delle civiltà. Diseguaglianze degli individui irriducibili: capacità da parte delle élites naturalmente superiori di manipolare in modo strumentale le forze irrazionali che animano la massa

– Anima della folla: essere autonomo rispetto agli individui che la compongono

Pubblico di massa

• Il concetto di pubblico originariamente si riferisce a collettività che si sedimentano intorno a una causa, un progetto un’opinione. E’ legato alla nascita del giornale e alla formazione della sfera dell’opinione pubblica “borghese”.

• Il pubblico delle comunicazioni di massa non è un’entità indifferenziata ma può essere analiticamente segmentato e contestualizzato.

Massa

Pubblico

Pubblici

Individui

Individuo sociale

Evoluzione del concetto di pubblico

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