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La Neet generation. Caratteristiche del fenomeno in Italia A. Laudadio, L. Mazzocchetti, F. Romano, R. Vacca SIMPOSIO 7: PERCORSI VERSO IL LAVORO

Pavia2014 la neet generation v011

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Presentazione al Convegno Nazionale sull'Orientamento 2014 del contributo: "La Neet generation. Caratteristiche del fenomeno in Italia" all'interno del simposio: Percorsi verso il lavoro di Andrea Laudadio Eulab Consulting

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La Neet generation.

Caratteristiche del fenomeno

in Italia

A. Laudadio, L. Mazzocchetti, F. Romano, R. Vacca

SIMPOSIO 7: PERCORSI VERSO IL LAVORO

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NEET: Not in Education, Employment or Training

Pesano sull’intero sistema economico dell’UE la cifra monstre di oltre 150 miliardi

di euro, pari all’1,2% dell’intero PIL di tutta l’UE (Eurofound, 2012). In Italia, questa

percentuale supera il 2% per un valore di oltre 32,6 miliardi di euro.

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NEET: Not in Education, Employment or Training

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Secondo i dati dell’Eurostat,nel 2011 in Europa 14milioni di giovani tra i 15 e i29 anni sono esclusi dalmondo del lavoro edell’istruzione.

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NEET: Not in Education, Employment or Training

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Se nel 2008 i NEET erano l’11% tra i 15 e i 24 anni e il 17% tra i 25 e i 29 anni,nel 2011 la cifra è salita rispettivamente a 13% e 20%.

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Identikit

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Quanti sono i NEET in Italia?

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In Italia il fenomeno è particolarmente sentito: circa il 19,2% dei giovani tra i 15e i 29 anni si trova nella condizione di NEET. Se i giovani italiani che nonstudiano e non lavorano entrassero a far parte del sistema produttivo, sipotrebbero guadagnare 2,06 punti percentuali di PIL e una crescita in terminiassoluti di circa 32,6 miliardi di euro.

GIOVANI NEET DI 15-29 ANNI PER SESSO IN ITALIA NEL 2010

Ripartizione

geografica

Uomini Donne Totale

Nord-ovest 13,2 18,8 16,0

Nord-est 11,4 18,9 15,1

Centro 14,2 20,1 17,1

Centro-Nord 13,0 19,2 16,1

Mezzogiorno 28,6 33,2 30,9

Fonte: Istat

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Come li identifichiamo?

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Eurostat: i NEET sono i giovani che nella settimana di riferimento: non sono occupati(sono disoccupati o inattivi)e non frequentano alcun corso d’istruzione o diformazione (formale, informale, non formale) nelle quattro settimane cheprecedono l’intervista.

OCSE: i giovani NEET sono le persone dai 15 ai 29 anni che non lavorano (sonoquindi disoccupati o inattivi) e che non frequentano corsi formali d’istruzione oformazione. I NEET comprendono di conseguenza i giovani che non lavorano e nonstudiano, anche se sono impegnati in corsi o attività d’istruzione e di formazionenon formale e informale.

ISTAT: i NEET sono i giovani, con fascia di età compresa tra i 15 e i 29 anni, che nellasettimana di riferimento: non sono occupati (sono disoccupati o inattivi) e nonhanno frequentato corsi regolari d’istruzione o di formazione professionale nellequattro settimane che precedono l’intervista. Si fa riferimento esclusivamenteall’istruzione scolastica/universitaria e ai corsi di formazione professionale regionalidi durata uguale o maggiore a sei mesi che consentono di ottenere una qualifica eai quali si accede solo se in possesso di un determinato titolo di studio.

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Il modello inglese

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Il Regno Unito è il paese che mostra la maggioreattenzione a questo fenomeno, spesso associato amanifestazioni di devianza giovanile e che per questeragioni ha adottato la più ampia gamma d’interventi dipolitica attiva per ridurre il loro numero. Inoltre è proprionel Regno Unito che è pubblicata la più vasta letteraturasui NEET dalla quale emerge che i NEET possono esseresuddivisi in nove gruppi omogenei sulla base delle causeche determinano il loro status. Molte di queste causesono correlate fra loro.

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I 9 gruppi

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• Giovani con scarsa attitudine allo studio (Educational disaffection). Nel RegnoUnito la prima e principale ragione che determina lo status di “young people notin employment, education or training” (NEET) è la scarsa attitudine allo studioche si traduce spesso nell’abbandono prematuro della scuola o nell’incapacità diandare oltre la scuola dell’obbligo. Il basso livello di qualificazione determina lascarsa occupabilità di questi giovani e l’alto rischio di rimanere a lungo fuori dalmercato del lavoro;

• Giovani di famiglie svantaggiate e povere (Family disadvantage and poverty).Gran parte dei giovani che hanno scarsi rendimenti scolastici proviene dafamiglie svantaggiate e povere. Gli effetti dello svantaggio familiare sugli scarsirendimenti scolastici si manifesta molto presto, fin dai primi anni dell’istruzioneprimaria;

• Giovani affidati ai servizi sociali (Young people in care). I giovani britanniciaffidati ai servizi sociali (oltre 50.000) hanno altissime probabilità di diventareNEET, anche perché tre quarti di loro abbandona la scuola senza alcuna qualifica;

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I 9 gruppi

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• Giovani delle minoranze etniche (Membership of certain ethnic groups). NelRegno Unito i giovani afro-caraibici, pakistani e bengalesi hanno maggioreprobabilità di diventare NEET rispetto ai loro coetanei britannici, indiani ocinesi;

• Giovani criminali (Young people involved in crime - Youngsters). Tre quarti dicoloro che sono giudicati dai tribunali dei minori sono NEET e molti di lorodiventano recidivi anche perché non riescono a trovare un lavoro.

• Giovani tossicodipendenti e alcolisti (Young people participating in riskactivities). Nel Regno Unito i giovani tossicodipendenti o alcolisti hannomaggiori probabilità di diventare NEET, così come i giovani NEET hannoun’altra probabilità di abusare di queste sostanze.

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I 9 gruppi

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• Ragazze madri (Teenage mothers). Il 22% delle donne NEET nel Regno Unitosono ragazze madri. Queste ragazze, una volta divenute madri, escono condifficoltà dallo status di NEET anche perché molto spesso abbandonano ilsistema scolastico senza alcun titolo di studio;

• Giovani con disturbi di apprendimento (Having special educational needs). Iragazzi con disturbi specifici di apprendimento hanno il doppio delleprobabilità di divenire NEET rispetto agli altri giovani perché molto spessonon riescono a qualificarsi e incontrano serie difficoltà a farsi assumere;

• Giovani che accudiscono altri familiari (Young carers - caring for other familymembers). Valgono le stesse considerazioni riportate per le ragazze madri;

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I 9 gruppi

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INDICATORI NEET

PAESE ETÀ CARATTERISTICHEREGNO UNITO

16-24

Inattivo o inoccupato.

Non frequenta alcun corso d’istruzione.

Non frequenta nessun corso di formazione, formale, non formale o informale.

GIAPPONE

15-34

Non frequenta alcun corso d’istruzione.

Non frequenta corsi di formazione.

Non è sposato.

Non convive.

Inattivo che vuole lavorare ma non cerca lavoro.

Non vuole lavorare.

COREA DEL SUD

15-34

Non è occupato.

Non è sposato.

Non ha responsabilità familiari.

È disoccupato e non sta cercando lavoro.

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I 9 gruppi

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INDICATORI NEET

PAESE ETÀ CARATTERISTICHECINA

=

Ha terminato gli studi ma non si attiva per cercare tempestivamente lavoro

preferendo rimanere a casa.

Anche la famiglia tende a trattenere il giovane a casa.

NUOVA ZELANDA

15-24

Non lavora e non studia

Non partecipa ad attività formative formali o informali.

Non assiste familiari non auto-sufficienti.

AUSTRALIA

15-20

Non impegnato in un percorso a tempo pieno d’istruzione o formazione.

Occupato con contratto di lavoro part-time.

Disoccupato e inattivo.

STATI UNITI

16-24

Inattivo che non cerca attivamente lavoro perché pensa di non riuscire a

trovarlo.

Ha abbandonato prematuramente la scuola.

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INDICATORI NEET

PAESE ETÀ CARATTERISTICHEITALIA

15-35

Disoccupato.

Inattivo indisponibile a lavorare.

Cerca lavoro non attivamente ma è disponibile a lavorare.

Cerca lavoro ma non è disponibile a lavorare entro due settimane

dall’intervista.

Non cerca lavoro ma è disponibile a lavorare qualora se ne presentasse

l’opportunità.

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Il committente

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Campione

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Per conto del Quotidiano Metro,

Eulab Consulting ha intervistato 3372 giovani tra i 19 e i 29 anni.

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Strumento

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Interviste telefoniche in modalità CATI.

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Analisi dei dati

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Una cluster analysisgerarchica con il metodo dellegame completo. Letecniche hanno suggerito difissare a 6 il numero deicluster da estrarre.

Analisi fattoriale di tipo Q (6 fattori in grado di spiegare il 75,3% della varianza.

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Cluster neurale (rete di Kohonen)

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Specifiche metodologiche

A. Laudadio, L. Mazzocchetti, F. Romano, R. Vacca

Il processo di clustering offerto dalla rete di Kohonen (basato cioè

sull’individuazione di prototipi e per similarità) è simile a quella che alcuni

autori (Solso e McCarthy, 1981) presuppongono alla base del

funzionamento del sistema umano di classificazione, ad eccezione del

fatto che nelle reti di Kohonen il numero di neuroni “vincitori” – prototipi –

è prefissato.

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Specifiche metodologiche

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I 500 soggetti sono stati utilizzati per l’apprendimento della rete neurale.

Il ciclo di apprendimento è stato di 500.000 cicli, vale a dire che ogni

soggetto è stato presentato alla rete circa 1000 volte.

Per ciascun soggetto è stato presentato il vettore normalizzato, in cui il

totale era posto come uguale a 1. Al termine della procedura ognisoggetto era stato assegnato ad uno dei quattro gruppi.

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Risultati

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6 tipologie di NEET

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Descrizione

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I Fiduciosi (30,8%) sono i più giovani e soprattutto maschi. Sperano di

trovare lavoro, ma lo cercano solo attraverso l’invio telematico del CV,

canale che in Italia non dà molte opportunità. Usano pochissimo canali

alternativi di ricerca. Hanno poca o nulla esperienza di lavoro.

I Disimpegnati (25,4%) hanno investito molto poco nella propria

formazione spesso interrompendo gli studi, perché ritengono che lo

studio non serva per trovare lavoro. Si impegnano pochissimo nella

ricerca del lavoro.

Gli Sfiduciati (19,4%) non cercano il lavoro perché considerano il

Mercato del Lavoro in modo marcatamente negativo e ostile. Hanno

perso la speranza di ottenere opportunità e non vedono spiragli nel

proprio futuro lavorativo.

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Descrizione

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Gli Esigenti (7,8%) sono giovani che si ritengono altamente formati, in

possesso di un alto livello di istruzione che ha comportato un significativo

sacrificio. Attendono un’opportunità lavorativa in linea con le proprie

aspettative.

Gli Agiati (7,6%) scelgono la condizione di NEET perché se lo possono

permettere, in attesa di un’opportunità lavorativa che non stanno

cercando e che corrisponda alla propria istruzione.

I Sognatori (5,2%) conservano il proprio "sogno professionale" in un

cassetto insieme alle poche conoscenze acquisite nel proprio iter

formativo. Sperano di trovare il lavoro desiderato ma nel frattempo non

fanno nulla per ampliare la propria formazione e non cercano attivamente

un’occupazione.

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Fattori di rischio

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I fattori di rischio sono definiti come condizioni sfavorevoli della persona o delsuo ambiente prossimale o distale, presenti a partire dalle prime fasi della vita oinsorti in seguito. Le possibili classificazioni di un fattore di rischio sono leseguenti:

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Fattori di protezione

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Le possibili classificazioni di un fattore di protezione sono le seguenti:

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Fattori di rischio e protezione in letteratura

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Possedere un’adeguata istruzione.

Aver frequentato un corso di laurea che presenta un alto tasso di

occupabilità nel mercato del lavoro.

Possedere modeste competenze professionali.

Efficienti canali d’incontro tra domanda e offerta di lavoro.

Bassi livelli di scolarizzazione.

Problemi di salute o forme di disabilità.

Provenienza da ambienti familiari difficili e con redditi bassi.

Essere giovani immigrati.

Scarso livello di occupabilità.

Possedere una qualifica professionale ma, non aver integrato

questo titolo con attività formative.

Avere disturbi di apprendimento.

Essere ragazze madri.

Avere problemi di tossicodipendenza e alcolismo.

FATTORI DI PROTEZIONE ALLA

CONDIZIONE DI NEET

FATTORI DI RISCHIO PER LA

CONDIZIONE NEET

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Prospettive

A. Laudadio, L. Mazzocchetti, F. Romano, R. Vacca

Dalla nostra ricerca emergono due fattori di protezione rispetto al

fenomeno dei NEET.

Il primo fattore protettivo è il supporto familiare: la presenza della

famiglia durante la fase di ricerca e ingresso nel mondo del lavoro è

fondamentale, sia in ordine agli aspetti materiali sia rispetto al sostegno

affettivo.

Un secondo fattore che mette i giovani al riparo dal diventare NEET è

aver fatto esperienze di McJob, ossia lavori saltuari fatti durante le

vacanze o in parallelo a un percorso di studi.

Il McJob consente al giovane di iniziare a ostruirsi un’identità lavorativa,

e sperimentarsi in reazione al Mercato del lavoro e alle sue dinamiche.

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Andrea Laudadio

www.EulabConsulting.it

[email protected]

@AndreaLaudadio

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