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COLDIRETTI BERGAMOCOLDIRETTI BERGAMO

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MENSILE D’MENSILE D’INFORMAZIONE AGRICOLAINFORMAZIONE AGRICOLA E E CULTURA RURALECULTURA RURALEANNO LXV - N.RO 05 - GIUGNO 2014ANNO LXV - N.RO 05 - GIUGNO 2014

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2 3

EditoreColdiretti Bergamo

Direzione e amministrazione24125 Bergamo - via Mangili, 21

AutorizzazioneTribunale di Bergamon. 252 del 15/11/1952

Direttore responsabileGianfranco Drigo

Responsabile di redazioneAnnamaria [email protected]

Hanno collaboratoa questo numeroIvan Bonomi, Luigi Carminati, Catello Vitaglione, Simonetta Perico, Giuseppe Paro, Roberto Pizzagalli,Bruno Redaelli, Mario Scaiani

Grafi caStudio Grafi co L’AzzurroTelefono 035 31 53 47

StampaLitoClap s.r.l.24126 Bergamo - via Carnovali, 31Telefono 035 31 74 [email protected]

Poste Italiane SpaSpediz. in abb. post. D.L.353/2003(conv. in L. 27/02/2004 n. 48) art. 1 comma 1 DCB, Bergamo

Pagamento assolto tramite versamento quota associativa

06 16 38

Le notizie di Coldiretti Bergamo si trovano anche sul sito

www.bergamo.coldiretti.it

IMPRESA VERDEBando ISI INAIL 2013,

inviate le domande

30IMPRESA VERDE

Misure di rilancio della suinicoltura italiana

32

ATTUALITÀ SINDACALEAgricoltura risorsa

per i giovani e il lavoro

11

EDITORIALELo sguardo oltre

05

ATTUALITÀ SINDACALENelle campagne

è allarme nutrie

14

ATTUALITÀ SINDACALEAssemblea Coldiretti Bergamo:

forte impegno per la Pac e la Direttiva Nitrati

06

ATTUALITÀ SINDACALECon #campolibero

passo in avanti per l’agricoltura

16ATTUALITÀ SINDACALE

Il Consorzio di Bonifi cataglia i costi

18

ATTUALITÀ SINDACALEBene il decreto

sulla quarta gamma ma manca l’origine

20ATTUALITÀ SINDACALE

Olio, bene il tappo anti-rabbocco

22

IMPRESA VERDEProduzione energia:

la documentazione necessaria ai controlli antimafi a

29ATTUALITÀ SINDACALE

Il caldo scatena il killer del mais

24

IMPRESA VERDECos’è la TASI?

37

IMPRESA VERDEIl punto sul

bonus “80 euro”

35 IMPRESA VERDEAssegni familiari,

aggiornate le tabelle

36

CAMPAGNA AMICAUn giovane frutticoltore

bergamasco lancia l’iniziativa “frutteti aperti”

38

CAMPAGNA AMICAI trucchi e i pericoli

della tintarella

42

VITA ASSOCIATIVAMangio locale,

penso universale porta l’Expo nelle scuole bergamasche

44

CAMPAGNA AMICALa top ten dei cibi

che inquinano

43

VITA ASSOCIATIVAI giovani in agricoltura

sognano meno tasse e burocrazia

47

PREVIDENZANuovi servizi per i soci

Ue.coop, fi rmato l’accordo quadro con Epaca

49SPECIALE

Bambù gigante: nuovo business ecosostenibile

50

CAMPAGNA AMICALe Langhe e il Monferrato

patrimonio dell’Unesco

41CAMPAGNA AMICA

Nuovo sistema per la “fi rma” del Formai de Mut dell’Alta

Valle Brembana DOP

40

Anno LXV - n.ro 05Giugno 2014

44

40

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5TESSERA 2013 5

Si è da poco conclusa la lunga kermesse elettorale che, al di là dell’apatia verso la po-litica “partitica” espressione di una certa rappresentanza ormai logora nelle proposte

ma soprattutto nei fatti, quando ha presentato persone e programmi all’insegna della svolta ha generato movimenti diversi di opinione all’in-terno del dibattito quanto mai vivo. Non intendo commentare in alcun modo i risultati che le urne hanno decretato, quanto invece il segnale che gli italiani hanno voluto lanciare a chi, non solo in Europa e nelle diverse amministrazioni comunali, ma anche in Italia, ci governerà.Un reale desiderio di cambiamento si è manife-stato e lo stesso impressionante risultato elet-torale conseguito dal partito di riferimento oggi al governo in Italia credo sia un importante atto di fi ducia concesso al suo leader e presidente del Consiglio e alla sua compagine di Governo sulla base di riforme annunciate di cui, pur non conoscendone per alcune i contenuti, tutti sen-tiamo forte il bisogno, anche solo per il fatto che l’intero sistema istituzionale politico e funziona-riale dello stato non risulta più adeguato ai tempi odierni. Ma la speranza più profonda è che dopo i risultati gratifi canti quanti ne hanno benefi ciato non disperdano il loro valore esclusivamente nel panorama circoscritto delle singole amministra-zioni comunali o anche, seppur in scala più gran-de, nazionale, come spesso siamo stati abituati a subire, quando la “vecchia politica” ha utilizzato il consenso per occupare posizioni di potere senza poi far seguire ad esso risposte concrete ai reali bisogni della gente. Una cosa è certa e spero che quanti sono stati eletti se ne rendano bene con-to: si sta aprendo una nuova stagione che, nella pesantezza della situazione economica ma so-prattutto sociale ed istituzionale, presenta carat-teri di straordinarietà ben più importanti di quella che dopo “mani pulite” era stata identifi cata nella cosiddetta “seconda repubblica”. I recenti scandali giudiziari legati a presunti casi di corruzione per gli appalti di Expo e del Mose di Venezia, ancor più di quanto successe nel 1992 quando il quadro economico ancora reggeva, re-clamano la massima fermezza vista l’attuale fase congiunturale che ci investe, richiamando tutti a un senso alto di responsabilità nel costruire, o meglio, ricostruire un sistema interno al Paese e una credibilità esterna che possa essere, e non solo promettere, un fattore di rinascita non solo economica, a maggior ragione con la conco-mitanza con il semestre europeo di presidenza della Ue affi dato all’Italia.

Il mondo intorno a noi sta cambiando radical-mente, segnando passaggi epocali quanto mai rapidi nella loro successione, a cui dobbiamo prestare la massima attenzione per gestirne poi al meglio le inevitabili conseguenze. Senza avventurarmi sui terreni accidentati della fanta-politica o delle previsioni macroeconomiche, per restare nell’ambito territoriale che più mi compe-te, mi è facile riconoscere come proprio in que-sto contesto in continua “ebollizione” i capisaldi su cui fonda la propria azione Coldiretti siano gli unici in grado di assicurare continuità, pur nelle evidenti diffi coltà, all’agricoltura bergamasca ed italiana.La rincorsa ai modelli imprenditoriali “global” sta evidenziando i suoi limiti ma soprattutto il pesan-te strascico in termini di perdite occupazionali propri dei riferimenti estremamente volubili che insegue, sempre più legati alla speculazione più indiscriminata che all’economia reale, sempre più avversati da una parte crescente dell’opi-nione pubblica. Modelli a cui nonostante tutto continuano evidentemente a credere solamente, guarda caso, i grandi gruppi industriali multina-zionali e le organizzazioni agricole che si defi -niscono “cugine” nel momento in cui chiedono l’introduzione degli Ogm in Italia (8 italiani su 10 non li vuole!), ribadendo che la totalità degli aiuti comunitari debba essere riservato solo alle aziende agricole in grado di competere sui mer-cati internazionali (magari con mais Ogm italiano alla borsa dei cereali di Chicago!!), immagine a loro volta di un’agricoltura senza identità che non lascerebbe possibilità alcuna di ingresso ai giovani. Modelli di un’agricoltura mantenuta in stato “vegetativo” sulla base di incentivi anziché di produzioni in certe realtà hanno snaturato la fi gura stessa dell’agricolture o ancor peggio trasformato all’occasione in agricoltore chi “fi utando” l’opportunità, agricoltore non è mai stato, fi no alla durata degli stessi, per affi dare poi all’azzardo speculativo, spero ormai tramontato, il futuro delle proprie aziende. È uno scenario che rifi uto proprio perché limitato nel tempo, certamente diverso da quello immagi-nato da chi prima di noi ha fondato e sviluppato nel tempo le nostre realtà aziendali, non solo quindi per assicurarsi un reddito, o peggio, con esclusive mire speculative, che ha certamente riposto nelle proprie fatiche soprattutto una spe-ranza di futuro per le prossime generazioni. Le attese impongono a tutti noi ed a quanti, a tutti i livelli istituzionali, operano scelte inerenti l’agri-coltura, di ampliare i propri orizzonti e proprio pensando non ad un immediato utilitarismo, ma al futuro migliore di gettare uno sguardo oltre….

5

di Alberto BrivioPresidenteColdiretti Bergamo

5EDITORIALE

LO SGUARDO OLTRE

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66 ATTUALITÀ SINDACALE

E ra uno dei temi più attesi dagli agricoltori e il presidente di Coldiretti Bergamo, Alberto Brivio, lo ha affrontato subito nel-

la relazione che ha presentato nel corso dell’assemblea dei presidenti di sezione che si è tenuta lo scorso 23 giugno ad Albano S. Alessandro. “Per quanto riguarda la Pac - ha detto - dopo una “falsa partenza” che ci aveva preoccupato non poco, siamo riusciti a riequilibrare le cose a nostra favore. L’accordo recente-

mente raggiunto sull’attuazione in Italia della Politica agricola comune 2014-2020 vale 52 miliardi di euro”. È con soddisfazione che Brivio ha sottolineato come grazie al grande lavoro di Coldiretti si è arrivati a col-pire le rendite di una casta di intoc-cabili che per anni ha succhiato le risorse destinate al mondo agricolo. “È totale la nostra opposizione - ha affermato - a quella casta composta da banche, assicurazioni e altri sog-getti che nulla hanno a che fare con l’agricoltura che rappresenta lo 0,2 per cento dei beneficiari e assorbe

il 15 per cento delle risorse destina-te al settore agricolo”. Per il presidente della Coldiretti bergamasca tra le varie decisioni assunte, quelle di maggiore inte-resse per il comparto provinciale riguardano le risorse destinate ai settori della zootecnica da carne e da latte e ad alcune colture come i seminativi. Significativo è il soste-gno al lavoro giovanile, che prevede la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi cin-que anni di attività per le aziende condotte da under 40, ai quali viene

ASSEMBLEA ASSEMBLEA COLDIRETTI BERGAMO: COLDIRETTI BERGAMO: FORTE IMPEGNO PER LA PAC FORTE IMPEGNO PER LA PAC E LA DIRETTIVA NITRATIE LA DIRETTIVA NITRATIMartina: “Bilancio dei primi 100 giorni da Ministro”

Alcuni momenti dell’assemblea

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9ATTUALITÀ SINDACALEATTUALITÀ SINDACALE8

anche assicurato il livello massimo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro. È positiva anche l’attenzione riservata alle aree svantaggiate e di montagna.

Il mondo agricolo tira un sospiro di sollievo anche per quanto riguarda la vicenda nitrati. Si è infatti fatta finalmente un’ope-razione verità sulla responsabilità delle fonti di inquinamento delle acque. Risulta ormai chiarito an-che dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA) come il coinvolgimento del-la zootecnica nelle problematiche ambientali sia del tutto trascurabile o minimo e che le vere cause vanno ricercate altrove, dall’industria agli scarichi civili. “C’è in gioco il futuro delle nostre stalle – ha spiegato Brivio - ora bi-sogna procedere speditamente alla revisione delle aree vulnerabili e dare nuove certezze e nuove prospettive alla nostra zootecnia”.Al Ministro delle Politiche Agrico-le Martina che è intervenuto ai lavori, Brivio ha chiesto un intervento de-ciso sul fronte del contenimento della burocrazia. “Non solo coltiviamo la terra ha denunciato - sia-mo costretti anche a coltivare le scartoffie!”.Coldiretti ha calcolato che per sbrigare la pletora di adempimenti che ci vengono imposti dobbiamo togliere alla nostra vera attività di impresa ben 100 giorni l’anno. Nel settore vitivinicolo si contano 70 adempimenti burocratici, nel settore florovivaistico 57, nel setto-re orticolo 59, nel settore della zoo-tecnia da latte 60, nel settore della

zootecnia da carne 59.“Un’altra importante partita che ci attende a breve – ha ricordato Brivio - è il rinnovo del prezzo del latte, alla luce anche della imminen-te fine del regime delle quote. Dopo la boccata di ossigeno dell’ultimo accordo, i nostri allevatori hanno bisogno di ulteriori certezze per programmare il futuro delle loro imprese. Si è già messa in moto la macchina delle trattative, faremo il possibile affinché si possa arrivare a un traguardo che tenga conto del-le reali condizioni del mercato del latte e risponda alle esigenze delle nostre stalle”.Per il Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina l’as-

semblea della Coldiretti di Bergamo è stata l’oc-

casione per fare un primo bilancio del

lavoro svolto nei circa 120 giorni dalla sua nomina.“Abbiamo dato il segnale - ha evidenziato -

che vogliamo prendere in mano

in modo decisivo questioni irrisolte del

mondo agricolo. Per quanto riguarda la Pac siamo

partiti svantaggiati rispetto ad altri paesi europei e abbiamo invece portato a casa risultati importanti. Abbiamo dimostrato di essere un Paese che quando si pone degli obiettivi è in grado di raggiungerli”.Martina ha inoltre evidenziato la sintonia con Coldiretti e come i temi dell’agricoltura siano stati al centro dell’agenda del Governo, che li ha visti come un’opportunità.

“Nel nostro semestre di presidenza europea - ha annunciato Martina - dobbiamo affrontare dossier impor-tanti come quello relativo all’agri-coltura biologica e all’impostazione dello scenario che riguarda il latte in vista dell’imminente fine del regi-me delle quote”. Della buona collaborazione con il Ministro Martina ha parlato anche il presidente di Coldiretti Lombar-dia Ettore Prandini. “Sulla Pac - ha puntualizzato - gli dobbiamo riconoscere che ha sa-puto mantenere la barra dritta e questo ci ha permesso di contenere i danni. Quando si è partiti con la di-scussione della riforma, l’agricoltu-ra italiana aveva come prospettiva una riduzione degli aiuti del 46%. I nostri sforzi però sono stai premiati e le cose hanno preso una piega diversa”. Prandini ha poi ricordato l’impegno che Coldiretti sta mettendo in cam-po per Expo 2015, per riempirlo di contenuti e riportare al centro del dibattito l’agricoltura e il suo ruolo di produttrice di cibo per sfamare il mondo.Anche il presidente della Camera di Commercio di Bergamo Paolo Malvestiti ha parlato dell’impor-tanza di Expo “un’occasione da non perdere per le nostre Imprese che per superare la crisi dovranno rim-boccarsi le maniche”. Nella parte privata dell’assemblea è stato approvato il bilancio e sono state approvate anche le modifiche statutarie che hanno introdotto il limite dei 2 mandati per il presiden-te provinciale e il limite della durata di 5 anni per ogni mandato.

Annamaria Fortini

C’è in gioco il futuro delle nostre stalle, ora bisogna procedere alla revisione delle aree vulnerabili e dare nuove certezze e nuove prospettive alla nostra zootecnia

L’accordo recentemente

raggiunto sull’attuazione in Italia della Politica

agricola comune 2014-2020

vale 52 miliardi di euro

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11ATTUALITÀ SINDACALE

Una piazza virtuale dove si incontrano la domanda e l’of-ferta per sviluppare il mercato del lavoro in campagna.

È questo il portale “Job in country” (http://lavoro.coldiretti.it), una strut-tura di intermediazione tra domanda ed offerta di lavoro avviata da Col-diretti e autorizzata dal Ministe-ro del Lavoro. L’attivazione nella bergamasca del portale e le sue potenzialità sono state presentate nel corso dell’assemblea di Coldiretti Bergamo che si è tenuta il 23 giugno presso l’agriturismo S. Alessandro ad Albano S. Alessandro. “Abbiamo attivato questo strumento - spiega il presidente della Coldi-retti provinciale Alberto Brivio -

perché sono in costante aumento le richieste di lavoro in campagna, sia per la forte crisi occupazionale sia per la riscoperta delle opportunità che la terra può offrire. In pratica Job in country è una pre-ziosa banca dati di aziende e profi li consultabile e aggiornabile in qual-siasi momento, un fi lo diretto fra im-presa e lavoratore”. Job in Country si propone come una risorsa per le aziende in cerca di ma-nodopera e un’occasione unica per giovani, ma non solo, di fare espe-rienza nel settore agricolo. Il tutto con un semplice click. A disposizione presso ogni sede del-la struttura Coldiretti, quindi anche presso la Federazione di Bergamo, il sistema è gestito da personale quali-fi cato, che provvederà a fornire tutte

AGRICOLTURA RISORSA PER I GIOVANI

E IL LAVOROColdiretti Bergamo presenta il portale “Job in country”,

lo “Sportello giovani” e due borse di studio per periti agrari

Il delegato di giovani impresa Daniele Filisetti

Page 7: Coldiretti BERGAMO

12 13ATTUALITÀ SINDACALEATTUALITÀ SINDACALE

IL PRESIDENTE MONCALVO INCONTRA IL COMMISSARIO CIOLOS Il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo insieme al Segretario Genera-le Enzo Gesmundo e a tutti i componen-ti della Giunta nazionale ha incontrato il Commissario europeo all’Agricoltura Da-cian Ciolos nella sede di Palazzo Rospi-gliosi a Roma, alla vigilia delle decisioni sulle nuove nomine nelle Istituzioni co-munitarie. Nel corso dell’ incontro sono stati affrontati i temi della riforma della Politica Agricola Comune, della regola-mentazione delle produzioni, dal latte al vino, del negoziato in corso per l’area di libero scambio con gli Stati Uniti, dell’or-ganizzazione economica dei produttori agricoli e dell’etichettatura di origine dei prodotti agroalimentari con l’obiettivo di una agricoltura europea più vicina agli interes-si dei cittadini, anche alla luce del semestre di presidenza italiana dell’Unione Europea e dell’appuntamento dell’Expo. “C’ è bisogno di un gioco di squadra del Paese per por-tare più Italia in Europa”, ha affermato il Presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel sottolineare che “proprio nell’agroalimentare Made in Italy, distintivo, sostenibile e legato al territorio, si trova il modello di sviluppo migliore per far tornare a crescere l’Europa e dare una traiettoria di futuro a molti giovani”.

le informazioni utili per caricare e aggiornare i dati, oltre che assistenza nella delicata fase di incontro fra do-manda e offerta di lavoro. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la responsabile dell’Uffi cio paghe di Coldiretti Bergamo Simonetta Perico email [email protected]é sono incostante aumento le richieste di informazioni su come si

avvia un’attività agricola (ne sono arri-vate 20 negli ultimi due mesi), Coldiretti Bergamo ha promosso anche uno “Sportello Giovani”. A partire dal pros-simo luglio, il primo e il terzo lunedì del mese, dalle 9,00 alle 12,00, gli esperti di Coldiretti Bergamo, presso la sede, saranno a disposizione di chi vuole diventare agricoltore e ha bisogno di consulenza. Per accedere al servizio è

necessario prenotare, mandando una mail a [email protected] oppure chiamando lo 035/4524125.“I giovani che scelgono di impegnarsi in agricoltura - sottolinea il Delegato Provinciale di Giovani impresa Da-niele Filisetti - portano una carica di entusiasmo, innovazione, nuovi visioni e nuove competenze che fanno cre-scere il settore e sono un forte contri-buto per superare la crisi”.L’attenzione ai giovani per la Coldiretti bergamasca è andata oltre. Ha infatti messo a disposizione due borse di studio da 500,00 euro per due studenti, uno dell’Istituto Tecnico Agrario G. Can-toni di Treviglio e uno dell’Istituto Tec-nico Agrario R. Stern di Bergamo, che all’esame di stato del prossimo anno presenteranno la tesina che meglio rappresenterà le caratteristiche dell’a-gricoltura bergamasca. “Ci è sembrato giusto dare un segnale di incoraggiamento agli studenti che hanno la prospettiva di lavorare in agricoltura - spiega il direttore di Coldiretti Bergamo Gianfranco Drigo -; riteniamo inoltre che il legame tra il mondo della scuola e il mondo del lavoro debba essere sempre più stretto e qualifi cante”.

A.F.

Il portale Job in country

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15ATTUALITÀ SINDACALE14 ATTUALITÀ SINDACALE

Èormai emergenza nutrie in provincia di Bergamo. Lo afferma la Coldi-retti bergamasca che si fa portavoce delle preoccupazione degli

agricoltori, costretti a fare i conti con i gravi danni provocati da questi roditori, che sono sfuggiti a qualsiasi forma di controllo e contenimento e hanno un impatto fortemente negativo sulle col-ture e sulla stabilità idrogeologica del territorio. Coldiretti Bergamo sottolinea che la nutria è un animale che è stato immes-

NELLE CAMPAGNE

È ALLARME NUTRIESono ingentissimi i danni causati all’agricoltura,

ma preoccupa anche la sicurezza pubblica

so irresponsabilmente in un territorio non pronto a sostenerla. Infatti è una specie alloctona che non viene minimamente contemplata nel nostro ambiente, con una altissimo tasso di proliferazione dove non esi-stono antagonisti naturali utili a tenerla sotto controllo.“Da stime effettuate nelle provincie lombarde maggiormente interessate al problema - spiega Coldiretti Berga-mo - si evince che ormai siamo invasi da più di due milioni di esemplari, con un trend della popolazione in costante aumento. Nella nostra provin-cia la zona più colpita à la Bassa bergamasca ma già da tempo sono stati avvistati esem-plari, e purtroppo i segni della loro presenza, anche a Bolgare, Telgate e Seriate”. Questi animali, sca-vando le loro tane in prossimità di canali e arginature, mettono a serio rischio la sicurezza idraulica del territorio il cui ripristino comporta elevati costi sociali. Inoltre quando sca-vano lunghe ed ampie gallerie, origi-

nano fenomeni di abbassamento delle strade poderali, rendendo pericoloso il transito dei trattori. Va evidenziato anche il pericolo che rappresentano per la circolazione, quando attraversa-no improvvisamente le strade. Non va inoltre sottovalutato il fatto che la nu-tria è anche potenziale portatrice di un rischio di diffusione di malattie gravi, come ad esempio la Leptospirosi.“Le perdite che le aziende agricole devono sostenere - sottolinea Col-diretti Bergamo - sono mediamente del 6/8% ma in alcuni casi arrivano

anche al 20% e mettono se-riamente a rischio la red-

ditività delle imprese. La situazione attuale

purtroppo eviden-zia che le soluzioni fi nora adottate non hanno portato i frutti sperati e si sono rivelati co-

munque insuffi cienti per arginare questa

piaga. Coldiretti Berga-mo riconosce alla Regione

Lombardia e alla Provincia di Bergamo di aver dimostrato la precisa volontà di porre in atto interventi tem-pestivi per il contenimento della spe-

cie, ma i risultati che questi porteranno si potranno vedere solamente nei pros-simi anni. È adesso però che siamo in piena emergenza”.Secondo Coldiretti Bergamo per il futuro è necessario un maggior co-ordinamento delle azioni di controllo della specie tra tutti i soggetti preposti (istituzioni e soggetti privati) al fi ne di permettere maggior effi cacia dei singoli interventi. Serve inoltre la pos-sibilità di abbattere gli animali anche all’interno delle zone di protezione ambientale (Sic e Zps), che rappresen-tano un habitat privilegiato per le nu-trie e all’interno delle quali prolifi cano indisturbate mettendo a repentaglio la stessa fl ora e fauna che in realtà si vorrebbe proteggere.

A.F.

Siamo invasi da più di due milioni

di esemplari, con un trend

della popolazione in costante aumento

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Page 9: Coldiretti BERGAMO

16 17ATTUALITÀ SINDACALEATTUALITÀ SINDACALE

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L’approvazione del pacchetto #cam-polibero a favore dell’agricoltura rappresenta un si-gnificativo passo in

avanti per lo sviluppo del settore che deve essere accompagnato da un maggiore impegno sul piano del-la semplificazione a sostegno delle imprese come ad esempio con il registro unico dei controlli.

È quanto ha affermato il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nell’esprimere apprezzamento per l’approvazione in Consiglio dei Ministri delle norme proposte dal Ministro delle Politiche Agricole Maurizio Martina che con #campo-libero accoglie proposte formulate dall’organizzazione degli imprendi-tori agricoli.“Le misure a favore dei giovani - ha sottolineato Moncalvo - rap-

presentano una risposta concreta alla domanda di agricoltura di un numero crescente di giovani che desidera fare esperienza di lavoro in campagna per intraprendere con idee innovative o trovare una occu-pazione lontano dalla città”.“Positivo è anche - conclude Mon-calvo - l’impegno per la tutela della tipicità e della distintività delle pro-duzioni agricole con Introduzione di sanzioni per chi coltiva Ogm in Italia

e rafforzamento degli strumenti per assicurare l’effettività del divieto sul territorio nazionale”.Ecco nel dettaglio le misure conte-nute nel provvedimento. Sul fronte giovani, previsti detrazione per affit-to dei terreni al 19% per coltivatori diretti e imprenditori agricoli fino a 35 anni e incentivi all’assunzione di giovani con contratto a tempo inde-terminato o determinato di minimo 3 anni, con sgravio di 1/3 della retri-buzione lorda.Su lavoro, deduzioni Irap per ogni lavoratore assunto con contratto a tempo determinato di almeno 3 anni e per almeno 150 giornate all’anno. Si prevede un importo pari a 3.750 euro, su base annua, per ogni lavoratore dipendente impiega-to nel periodo di imposta, aumen-tato a 6.750 euro per i lavoratori di sesso femminile nonché per quelli

di età inferiore ai 35 anni.Inoltre, il 50 per cento dei contributi assistenziali e previdenziali relativi ai lavoratori assunti con il contratto a tempo determinato avente le ca-ratteristiche indicate sopra. Istituita inoltre una rete del lavoro agricolo di qualità contro il sommerso e per promuovere la regolarità delle imprese agricole, certificandone l’attività.Sul fronte semplificazioni, il Consi-glio dei Ministri ha approvato l’e-stensione della diffida prima delle sanzioni amministrative pecuniarie e semplificazioni nel settore vitivi-nicolo. Nell’ambito dell’innovazione d’im-presa, via libera al credito d’impo-sta per innovazione e sviluppo di prodotti e tecnologie al 40% degli investimenti fino a 400mila euro;

credito d’imposta per nuove reti d’impresa di produzione alimentare al 40% degli investimenti e fino a 400mila euro; credito d’imposta per l’e-commerce di prodotti agroali-mentari al 40% degli investimenti e fino a 50mila euro.Provvedimenti anche su sicurezza, con il rafforzamento azioni nella Terra dei fuochi con possibilità di ampliare i controlli e Organismi ge-neticamente modificati, con l’intro-duzione di sanzioni per chi coltiva Ogm in Italia e rafforzamento degli strumenti per assicurare l’effettività del divieto sul territorio nazionale. Altri interventi di Campolibero come i mutui a tasso zero per nuove im-prese agricole under 40, l’apertura società agricola in 60 giorni e il registro unico dei controlli aziendali confluiscono nel Collegato Agricol-tura alla Legge di Stabilità.

Le misure a favore dei giovani rappresentano una risposta concreta alla domanda di agricoltura

Roberto Moncalvo

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19ATTUALITÀ SINDACALEATTUALITÀ SINDACALE18

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Un risparmio di cir-ca 500 mila euro con la riscossione diretta dei tributi. È questo uno degli obiettivi ottenuti

dal “nuovo corso” del Consorzio di Bonifica della Media Pianura Bergamasca. Il presidente Franco Gatti è soddisfatto della scelta fatta di rinunciare ad Equitalia e spiega le economie che si sono potute

realizzare effettuando il servizio con risorse interne. “Nel 2013 per la riscossione sono stati pagati ad Equitalia 748 mila euro di oneri, con la riscossione diretta invece ne paghiamo solo 256 mila euro, una spesa necessaria per la stampa e la spedizione dei bollettini postali”.“Abbiamo contenuto i costi anche per quanto riguarda le attività del Consorzio - rileva invece il vice-presidente Mario Scaini - come ad esempio le spese di rappresen-tanza e le pubblicazioni. Positiva è stata anche la decisione di gestire internamente l’help desk per le informazioni ai cittadini, Questo ha portato benefici agli utenti in termi-ni di velocità e professionalità nella risposta e le risorse risparmiate sono state destinate ad investimen-ti per nuove opere”.Ma la dirigenza del Consorzio di Bonifica oltre a pensare al risparmio ha anche puntato sulla trasparenza nel rapporto con i contribuenti. “Per un discorso di chiarezza e corret-tezza - spiega Gatti - abbiamo in-dicato la cifra relativa alla stampa e alla spedizione che è pari a un euro. Questo non significa che abbiamo applicato un costo in più rispetto al passato, come hanno pensato in molti, ma semplicemente che lo ab-biamo evidenziato. Anzi, mentre in passato questa spesa erano molto più alta, andava da un minimo di 2,58 euro per i piccoli contribuenti fino a un massimo di 150 euro per le aziende o per chi possedeva dei terreni, per una questione di equi-tà abbiamo deciso di spalmare in modo omogeneo la spesa su tutti i nostri 255 mila utenti di città e pro-vincia”.Anche per le forme di pagamento

IL CONSORZIO IL CONSORZIO DI BONIFICADI BONIFICATAGLIA I COSTITAGLIA I COSTIMantenuta l’esenzione per i fabbricati rurali

l’orientamento è finalizzato al con-tenimento dei costi. Al riguardo, per avere un’indicazione utile sulle esi-genze dei cittadini, è stata realizza-ta un’analisi dell’utenza consortile in base all’età. È risultato che il 46% ha un’età compresa tra i 41 e i 60 anni, il 35% ha oltre 60 anni e il 19% ha sino a 40 anni.“Queste informazioni - dice Gatti - ci sono state molto utili per capire in quale direzione ci possiamo muo-vere. Stiamo infatti studiando nuove modalità meno onerose, come il bollettino presso la banca tesoriere del Consorzio, il servizio on- line e l’installazione di totem presso la nostra sede. Per quest’anno la mag-gioranza dei contribuenti ha scelto il bollettino postale, solo in 557 hanno utilizzato il MAV(che prevede costi per il Consorzio)”.Nonostante il periodo di crisi, non si è verificata una flessione delle ri-scossioni. “Molti cittadini - eviden-zia Gatti - non hanno ancora ben

chiaro il lavoro svolto dal Consorzio di Bonifica e faticano a compren-derne l’utilità. Per la tutela del territorio e la ge-stione delle acque il nostro Ente, utilizzando anche fondi europei, ha fatto investimenti per 40 milioni di euro e le opere messe in campo vanno a vantaggio di tutti”.Tra i vari interventi realizzati figura ad esempio la messa in sicurezza della zona di Brignano Gera D’Ad-da che prima ad ogni temporale si allagava. È stato fatto un lavoro importante anche per la sistema-zione di numerosi fontanili della bassa bergamasca. Il Consorzio di Bonifica inoltre ha provveduto a mantenere efficienti 1.500 km di canali, compresa la loro pulizia e lo smaltimento dei rifiuti. Tra le opere in programma, la più significativa in termini di costi (quasi 14 milioni di euro) è l’automazione dell’impianto dell’Isola per il canale dell’Adda.

A.F.

Per una questione di equità abbiamo deciso di spalmare in modo omogeneo la spesa su tutti i nostri 255 mila utenti di città e provincia

ESENZIONE PER FABBRICATI RURALIPer quanto riguarda i fabbricati rurali in uso alle attivi-tà agricole di cui all’articolo 2135 del codice civile, an-corché sottoposti all’obbligo accatastamento al catasto edilizio urbano e quindi assoggettabili al versamento del contributo consortile, il Consorzio di Bonifi ca, condi-videndo quanto sostenuto da Coldiretti Bergamo, ha ri-tenuto opportuno esentare tali immobili dal versamen-to del contributo consortile in quanto facenti parte del reddito dominicale ed agrario del fondo al quale risulta-no destinati.

Il presidente del Consorzio Franco Gatti

Page 11: Coldiretti BERGAMO

ATTUALITÀ SINDACALE20

Il Ministero delle Politi-che agricole comunica che è stato emanato il decreto interministe-riale sulla commercia-lizzazione dei prodotti

ortofrutticoli di quarta gamma, le cosiddette “insalate in busta”. Il prov-vedimento defi nisce i parametri chi-mico-fi sici e igienico-sanitari del ciclo produttivo, del confezionamento, del-la conservazione e della distribuzione dei prodotti ortofrutticoli di quarta gamma, nonché i requisiti qualitativi minimi e le informazioni che devono essere riportate sulle confezioni a

tutela del consumatore, oltre a pre-vedere l’utilizzo obbligatorio di imbal-laggi ecocompatibili.La norma è stata adottata di concerto con i Ministri della Salute e dello Svi-luppo economico, per dare pratica at-tuazione alla legge 13 maggio 2011 n. 77, recante “disposizioni concernenti la preparazione, il confezionamento e la distribuzione dei prodotti orto-frutticoli di quarta gamma”. Coldiretti denuncia però che nel provvedimen-to manca l’obbligo di etichettatura di origine, creando una disparità di fatto con i prodotti di prima gamma.Le insalate in busta, la quarta gam-

ma, sono percepite dai consumatori come insalate allo stato naturale che hanno un servizio aggiunto, es-sendo lavate e confezionate, e non si capisce perché non debba essere previsto, come nel caso delle insalate in cespo, l’obbligo dell’etichettatura di origine.L’Unione Europea, che si è opposta all’obbligo di etichettatura di origine che era originariamente previsto nel decreto italiano, ha perso ancora una volta l’occasione per portare traspa-renza sui mercati e per tranquillizzare i cittadini rispetto al fatto di non es-sere in balia delle multinazionali della triangolazione.

BENE IL DECRETO SULLA BENE IL DECRETO SULLA QUARTA GAMMA QUARTA GAMMA

MA MANCA L’ORIGINEMA MANCA L’ORIGINEDenuncia della Coldiretti

Page 12: Coldiretti BERGAMO

ATTUALITÀ SINDACALE22

Èimportante lo stop alle oliere truccate nei risto-ranti che potranno ser-vire l’extravergine solo in bottiglie dotate di tappo antirabbocco per

evitare che possano essere “allunga-te” o addirittura riempite ex novo con prodotti che non hanno nulla a che vedere con quello originario. È quanto afferma il presidente della Coldiretti Roberto Moncalvo nel commentare positivamente l’emendamento ap-provato sul tappo “antirabbocco” alla legge Comunitaria in discussione nell’aula della Camera che ha anche approvato l’aumento del contenuto minimo di succo di frutta nelle bibite

gassate dal 12 al 20 per cento.“Nel rispetto della normativa comuni-taria l’Italia non ha rinunciato questa volta a svolgere il ruolo di leader nella tutela della qualità e della sicurezza alimentare in Europa” ha afferma-to il presidente della Coldiretti nell’apprezzare “la decisa svolta dell’Esecutivo che si è dimostrato vi-cino agli interessi reali delle imprese agricole e dei consumatori”. “Si tratta di salvaguardare prodotti base della dieta mediterranea come l’olio di oliva e la frutta che - sottolinea Moncal-vo - offrono un contributo determi-nante alla salute dei cittadini e sono realtà produttive da primato nazionale che possono offrire importanti sboc-

chi occupazionali nel Mezzogiorno in cui più duramente si sta facendo sentire la crisi”.La norma approvata prevede che gli oli di oliva vergini proposti in confe-zioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di ido-neo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modifi cato senza che la confezione sia aperta o alterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne per-metta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato in etichetta.

OLIO,OLIO, BENE IL TAPPO ANTI-RABBOCCOBENE IL TAPPO ANTI-RABBOCCO

Stop alle frodi in bottiglia

MENO NASCITE DALL’INIZIO DELLA CRISIDati ISTATNel 2013 si contano 62.315 nascite in meno rispet-to all’inizio della crisi con un calo record del 12 per cento rispetto al 2008. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sul bilancio demogra-fi co dell’Istat dal quale si evidenzia che nel 2013 per la prima volta a diminuire sono anche i nati stranieri, in calo di 2.189 unità rispetto all’anno precedente. Dal 2000 in avanti le nascite in Italia sono aumentate costantemente anno dopo anno ma a partire dal 2008, con l’inizio della crisi, la si-tuazione è cambiata bruscamente e si è verifi cata una progressiva riduzione. Una tendenza che era stata ponderata almeno in parte dall’aumento dei nati stranieri che ora si è però fermato. La riduzio-ne delle nascite è un segnale preoccupate per un Paese che deve tornare a crescere e deve signifi -care un maggiore impegno a sostegno della fami-glia che rappresenta il nucleo di riferimento della società e della gran parte delle imprese italiane.

Page 13: Coldiretti BERGAMO

ATTUALITÀ SINDACALE24

OGM: PESANTI SANZIONI CONTRO I CAMPI ILLEGALINon ci sono più scuse: il decreto legge del 24 giugno 2014, n. 91 ha fi nalmente previsto le sanzioni a carico dei trasgressori. E’ quanto afferma la Coldiretti nel sottolineare che da ora in poi, chi intende seminare OGM in violazione delle norme che ne vietano la coltivazione, deve sapere che potrà andare incontro alla reclusione da sei mesi a tre anni e potrà essere sanzionato con una multa che può arrivare anche a trentamila euro. Alle Regioni spetterà di defi nire, nell’ambito del proprio territorio, e sulla base dei rilievi effettuati dagli organi di polizia giudiziaria, modalità e tempi delle misure che il trasgressore dovrà adottare, a pro-prie spese, per rimuovere le coltivazioni vietate. La disposizione contenuta nel decreto legge chiude fi nalmente il cerchio intorno ad una vicenda allarmante che tante preoccupazioni ha sollevato negli ultimi tempi tra i numerosi agricoltori contrari agli Ogm: si tratta di un risulta-to importante, che si aggiunge a quelli conseguiti di recente nelle aule giudiziarie davanti al Tar del Lazio e al Consiglio di Stato. E anche in quelle occasioni Coldiretti c’era, insieme con altre organizzazioni della Task force per un’Italia libera da Ogm, per difendere le produzioni agroalimentari tipiche italiane.

PAC 2014-2020 L’agricolt ura it aliana verso il futuro

I produttori sono preoccupati per l’assalto della Diabrotica, il killer del mais arrivato dagli Stati Uniti, favorito anche dalle alte temperature. Se-condo le ultime previsioni del

servizio fi tosanitario della Regione in diverse zone le larve si stanno tra-sformando in pupe che sono quasi pronte a far partire l’attacco. Il mais in Lombardia si estende su ol-tre 350 mila ettari (un terzo di tutta la superfi cie agricola regionale) ed è la base dell’alimentazione delle mucche da latte di oltre 5 mila allevamenti nei quali si produce il 40 per cento di tut-to il latte italiano. Le maggiori superfi -ci a mais in Lombardia sono concen-trate nelle province di Brescia (79.584 ettari), Cremona (86.728), Mantova (66.923), Lodi e Pavia (oltre 32 mila ettari a testa), Milano (24.179) e Ber-gamo (20.418). La metà delle larve di Diabrotica presenti ha già raggiunto l’ultimo stadio di evoluzione in quasi tutte le zone considerate dal moni-toraggio. Tranne che per la pianura di Varese e il Comasco, la minaccia è imminente per il basso Pavese e la pianura pavese occidentale, l’alto Lodigiano, la provincia di Brescia, la pianura Mantovana, l’alta pianura bergamasca, il basso Garda, il Crema-sco e il Cremonese. Il killer del mais - spiega Coldiretti Lombardia - schiu-de le uova verso maggio e le larve si nutrono delle radici delle piante che, una volta mangiate, crollano a terra come fossero state spianate da una ruspa invisibile. A quel punto gli indi-vidui adulti partono all’attacco delle spighe. L’assalto prosegue per tutto

giugno e luglio, con la trasformazione delle larve in farfalle che a loro volta diffondono le uova in altri terreni. In Italia il parassita è stato segnalato per la prima volta nel 1998 in Veneto,

mentre il debutto in Lombardia risale al 2002 nelle zone di Varese e Como. Da allora l’invasione è proseguita a una velocità dai 40 e gli 80 chilometri all’anno.

IL CALDO SCATENA IL CALDO SCATENA

IL KILLER IL KILLER DEL MAISDEL MAISPreoccupazione per l’assalto della Diabrotica

Page 14: Coldiretti BERGAMO

I Numeri• La dotazione assegnata all’Italia è di circa 52 miliardi di euro, in 7 anni.

• Circa 27 miliardi di euro totali (circa 4 miliardi di euro l’anno) saranno a disposizione dell’I-talia per gli aiuti diretti del I° Pilastro (Pagamenti diretti), completamente fi nanziati dall’Europa;

• Circa 21 miliardi di euro saranno a disposizione (circa 3 miliardi di euro l’anno) per fi nan-ziare le misure del II° Pilastro (Sviluppo rurale). Queste risorse sono stanziate per la metà da Fondi europei e per la metà da una quota nazionale.

• Ai fondi destinati al fi nanziamento delle misure dei due pilastri (48 miliardi) va aggiunta una quota relativa ai fi nanziamenti dell’OCM (Organizzazione comune di mercato) di circa 4 miliardi di euro (per l’OCM non vi sono spese pre-allocate tranne per il settore vitivinicolo e l’olio di oliva).

Il disegno dell a Pac• Ricambio generazionale - Misure a favore dei giovani imprenditori agricoli.

• Sostegno alle zone montane - L’azione è fi nalizzata alla tutela del territorio e al manteni-mento della vitalità dei contesti socio-economici più a rischio. Verranno create le condizioni per un nuovo modello di sviluppo.

• Sostenibilità ambientale - Incentivi a favore dei sistemi produttivi maggiormente sostenibili.

• Qualità degli alimenti - Forte attenzione alle questioni legate al benessere animale.

• Pagamenti diretti - Gli aiuti accoppiati vengono concentrati su settori più in diffi coltà con l’obiettivo di recuperare margini di effi cienza e sostenere le produzioni “made in Italy”.

Le principali misure• Aiuti accoppiati - è stata fi ssata una quota all’11%, pari a oltre 426 milioni di euro, lascian-do il 4% delle risorse al pagamento di base. I settori sui quali sono state concentrate le risorse sono: zootecnia da carne e da latte, seminativi, piano proteico e grano duro, olivicoltura.

• Lavoro giovanile - è prevista la maggiorazione degli aiuti diretti nella misura del 25% per i primi 5 anni di attività per le aziende condotte da under 40, assicurando il livello mas-simo di plafond disponibile che ammonta a circa 80 milioni di euro all’anno.

• Pagamenti diretti - viene applicata una riduzione del 50% sulla parte eccedente i 150.000 euro del pagamento di base e del 100% per la parte eccedente i 500.000 euro. Il taglio sarà effettuato dopo aver escluso i costi relativi alla manodopera, salari e stipendi, contributi versati a qualsiasi titolo per l’esercizio dell’attività agricola.

Le principali misure/2• Agricoltore attivo - Non riceveranno più contributi Pac: banche, società fi nanziarie, assicu-rative e immobiliari (ampliamento della “black list”). Vengono defi nite le condizioni della fi gura di agricoltore attivo (IAP, CD, partita IVA).

• Convergenza - Viene stabilito di considerare l’Italia come Regione unica.

• Aree svantaggiate e di montagna - In queste aree vengono considerati agricoltori attivi tutti coloro che percepiscono aiuti diretti annui per un ammontare massimo di 5.000 euro. Nelle altre zone la soglia è fi ssata a 1.250 euro. Vengono introdotti anche un premio differenziato per il latte di montagna, benefi ci dal processo di convergenza e dall’inseri-mento dei pascoli nel sistema dei pagamenti diretti.

PAC 2014-2020 L’agricolt ura it aliana verso il futuro

Page 15: Coldiretti BERGAMO

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PRODUZIONE PRODUZIONE ENERGIA:ENERGIA:LA DOCUMENTAZIONE LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA AI NECESSARIA AI CONTROLLI ANTIMAFIACONTROLLI ANTIMAFIA

Il GSE, in ottemperanza a quanto previsto dall’art. 99, comma 2-bis del D. Lgs. 159/2011, ha l’obbli-go di acquisire d’uffi cio, tramite le Prefetture, la

documentazione antimafi a per tutti gli operatori che ricevono incentivi dal GSE per un importo superiore a €150.000, calcolato per l’intera dura-ta del periodo incentivante.Tali dichiarazioni, opportunamente fi rmate e corredate da copia dei docu-menti di identità in corso di validità di ogni dichiarante, dovranno essere trasmesse al GSE sempre ed esclusi-vamente tramite la sezione dedicata del portale. Il GSE acquisirà tutte le dichiarazioni caricate nella sezione de-dicata del portale GWA riservandosi, in ogni caso, di avvertire, tramite invio di specifi ca comunicazione, gli operatori interessati da tale raccolta che non avessero ancora caricato la documen-tazione necessaria ai controlliIl GSE, al riguardo ha spedito circa 10.000 comunicazioni inerente la co-municazione Antimafi a ai sensi Del competente d.l., ai circa 160.000 soggetti responsabili, presenti nelle loro anagrafi che; Tutti i soggetti, che nell’arco di 20 anni riceveranno più di 150.000 di incentivi, sono tenuti alla comuni-cazione richiesta, anche se privati.Sono coinvolti tutti i Conto Energia, dal primo al quinto; tutti gli impianti con meno di 10/12 kW hanno un introito, nei 20 anni, inferiore alla soglia richiesta e quindi non sono soggetti alla comunicazione. Gli uffi ci della Sede e gli Uffi ci Zona di Coldiretti Bergamo sono a disposizione per eventuale as-sistenza all’invio della comunicazione.

Catello Vitaglione

Obbligatoriala comunicazione

Tutela dell ’ambiente• Rilancio di un piano proteico nazionale, capace di favorire la diversifi cazione produttiva verso produzioni con minor fabbisogno di input chimici, maggiormente rispettose dell’am-biente e, parallelamente, di ausilio alla zootecnia nazionale. In particolare si mette in campo un piano d’azione per favorire la coltivazione di soia ogm free italiana, che contribuisca anche al miglioramento qualitativo dei mangimi per gli allevamenti.

• Sostegno al settore olivicolo, per i suoi vantaggi indiscussi in tema di preservazione del paesaggio e del territorio.

• Sostegno all’agricoltura praticata in zone interne e montane, grazie anche a un maggior livello di premio per ettaro.

1° Pilastr o AIUTI DIRETTI

I principali settori interessati dagli interventi per favorire la sostenibilità e aumentare la competitività sono:

• Zootecnia da carne e da latte: € 210.290.000

• Piano proteico e grano duro: € 95.390.000

• Seminativi *: € 50.900.000

• Olivicoltura: € 70.000.000

* (riso, barbabietola e pomodoro da industria).

2° Pilastr o SVILUPPO RURALE

• Il valore complessivo dei fondi per lo svi-luppo rurale è di 20,85 miliardi di euro in set-te anni, di cui 18,6 destinati all’attuazione dei programmi regionali e 2,2 destinati a misu-re nazionali, nel settore della gestione delle crisi, delle infrastrutture irrigue, della biodi-versità animale e al fi nanziamento della nuo-va rete rurale, come di seguito specifi cato:• Rete rurale nazionale: € 100.003.534

• Gestione rischio: € 1.640.000.000

• Biodiversità animale: € 200.000.000

• Piano irriguo: € 300.000.000

PAC 2014-2020 L’agricolt ura it aliana verso il futuro

Page 16: Coldiretti BERGAMO

IMPRESA VERDE3030

BANDO ISI INAIL 2013,BANDO ISI INAIL 2013,INVIATE LE DOMANDE INVIATE LE DOMANDE

Pubblicate le prime graduatorie

Lo scorso 29 maggio si è conclusa la fase di invio dei codici relativi ai progetti di miglio-ramento dello stato di sicurezza delle azien-

de che hanno deciso di aderire al bando ISI INAIL 2013 pubblicato lo scorso dicembre 2013 e aperto dal 21 gennaio al 8 aprile 2014. Questa edizione prevede due tipo-logie di progetti ammessi a contri-buto: a) progetti per la sostituzione o l’adeguamento di attrezzature di lavoro messe in servizio prima del settembre1996;b) progetti di investimento quali ri-strutturazioni o modifiche strutturali e/o impiantistiche che consentano l’abbattimento del tasso di rischio nei luoghi di lavoro.Nel primo asse di investimenti il capitale messo a disposizione da INAIL per la Regione Lombardia è di poco più di 1,5 milioni di euro men-tre nel secondo asse sono oltre 47

milioni di euro. Il limite massimo di contributo percepibile dalle aziende agricole, stabilito da un regolamen-to comunitario, quest’anno è di 15.000 euro contro i 7.500 delle scorse edizioni.All’inizio di giugno sono state pubbli-cate le graduatorie dei due assi di contributi; come nei tre anni precedenti la percentuale di aziende ammesse rispetto a quelle che hanno parteci-pato è stata bassa.In Regione Lombardia oltre 560 aziende hanno gareg-giato per ottenere un contributo per la sostituzione o adeguamento di macchine immatricolate prima del settembre 1996 e quelle che si sono aggiudicate il contributo sono state il 2,84%. Sempre in Lombardia quasi 3.400 aziende hanno presentato la

domanda di contributo per progetti di modifiche strutturali e/o impianti-stiche (prevalentemente sostituzio-ne di coperture in eternit) e solo il

17,5% di aziende sono rientrate tra quelle finanziabili.

Tra le domande delle diverse aziende che

hanno scelto di farsi assistere dai tecnici di Coldi-retti Bergamo, il 25% è rientrato tra quelle finan-ziabili; ben 7,5

punti percentuale in più rispetto a

quelle finanziabili a livello regionale.

Certamente i numeri non sono molto confortevoli ma costituiscono un discreto incentivo per le azien-de che da tempo attendono l’input idoneo per intraprendere un investi-mento al fine di migliorare il proprio stato di sicurezza sul lavoro.

Giuseppe Paro

Tra le domande delle diverse aziende

che hanno scelto di farsi assistere

dai tecnici di Coldiretti Bergamo, il 25%

è rientrato tra quelle finanziabili

Page 17: Coldiretti BERGAMO

3332 IMPRESA VERDE IMPRESA VERDE32 333332

MISURE DI RILANCIO DELLAMISURE DI RILANCIO DELLA SUINICOLTURA SUINICOLTURA

ITALIANAITALIANA

La suinicoltura italiana vive da diversi anni una congiuntura economica

diffi cile che rende necessarie iniziative per un suo rilancio facendo leva su due perni:• sulla distinzione qualitativa • sul legame col territorioAll’inizio dell’anno è stato aggiornato il sistema di classifi cazione delle carcas-se che, discriminando maggiormente tra tipologie di suini, impone scelte nette circa l’indirizzo produttivo degli allevamenti interessati alle produzioni tutelate.Le misure per ridare slancio alla fi lie-ra suinicola italiana si basano su tre principali assi: il miglioramento della qualità e dell’effi cienza, la trasparenza commerciale e il miglioramento della valorizzazione economica per ridare reddito agli allevamenti suinicoli italiani.

1. PIÙ QUALITÀ ED EFFICIENZAImportanza della qualitàLa competitività delle carni suine italia-ne necessita del costante miglioramen-to del loro profi lo qualitativo. In parti-colare, le produzioni tutelate (DOP e IGP) devono puntare ad esaltare gli ele-menti di differenziazione rispetto alle produzioni generiche attraverso una coerente attuazione dei Disciplinari.

Qualifi cazione geneticaLe caratteristiche produttive qualita-tive sono fortemente condizionate dall’origine genetica degli animali. La suinicoltura italiana deve consolidare

la propria identità e quindi è prioritaria la diffusione negli allevamenti delle razze selezionate in Italia per le carat-teristiche tecnologiche e sensoriali dei prodotti trasformati italiani, in primis i prosciutti DOP.

Particolarità produttivaL’allevamento del suino pesante italia-no costituisce un’importante opportu-nità per promuovere pratiche di alleva-mento rispettose del benessere e della salute animale. A questo riguardo, si ricorda che la specifi cità italiana per le produzioni tipiche è stata recepita an-che dalla Dichiarazione europea sulle alternative alla castrazione, operative dal 2018.

Effi cienza produttivaUn aspetto rilevante per il sistema pro-duttivo italiano è rappresentato dai co-sti legati all’alimentazione dei suini che sono gravati da un eccessivo onere derivante dal settore della produzione mangimistica. I mangimi italiani hanno un costo medio del 25% superiore alla media europea. Si tratta di una criti-cità che deve trovare una soluzione attraverso una diversa organizzazione dell’industria mangimistica.

2. TRASPARENZA COMMERCIALECommissione Unica NazionaleL’attività della CUN suini grassi da macello, nonostante le inevitabili la-cune, rappresenta un’esperienza po-sitiva perché ha permesso di defi nire con criteri più aggiornati rispetto al passato i prezzi settimanali dei sui-ni. Si ritiene che la defi nizione di un prezzo nazionale di riferimento sia di estrema importanza per tutelare i diritti dei suinicoltori. Certamente è necessario operare per rendere i lavori della CUN più oggettivi e tra-sparenti.

Innovazione della contrattazioneLa variabilità dei comportamenti com-merciali e lo sproporzionato rapporto di forze tra i pochi acquirenti (macelli) e i numerosi fornitori (allevatori) rende improcrastinabile la defi nizione di re-gole contrattuali generali e condivise. In altre parole, è necessario addivenire ad un contratto tipo che faccia leva non su logiche punitive, ma premianti la qualità e l’impegno economico so-stenuto per ottenerla (costi di produ-zione, criteri oggettivi di qualità e resa).

Coldiretti traccia le linee guida

Misure oggettive e verifi cabiliAlla luce di quanto sopra, è necessario dare piena attuazione ad alcune previ-sioni dell’intesa di fi liera sottoscritta l’8 luglio 2013 con la messa a regime di procedure per la taratura dei sistemi di pesatura al macello, per la rilevazione indipendente dei dati di misurazione delle carcasse (scatole nere), di messa a disposizione tempestiva dei dati di dettaglio a tutti gli operatori interessati: allevatori, macellatori e organi di con-trollo (portale dedicato).

Specializzazione linee produttiveÈ necessario superare con decisione la commistione tra le produzioni tipiche tutelate e altre produzioni generiche. Per questo, è di estrema importanza la separazione degli impianti di tra-sformazione dedicati alle lavorazioni DOP da quelli che realizzano altri tipi di produzione.

3. MIGLIORARE LA VALORIZZAZIONEIndicazione d’origineL’informazione al consumatore sull’ori-gine delle carni è una chiave importan-te per migliorare la fi delizzazione del consumatore stesso e per promuovere il consumo delle carni suine italiane. Dal prossimo aprile 2015 l’indicazione d’origine sarà operativa per le carni fresche, refrigerate e congelate (Rego-lamento 1337 del 13 dicembre 2013): è un primo parziale risultato che deve essere completato con la previsione dell’indicazione di origine anche e so-prattutto per le carni trasformate che costituiscono la parte più rilevante del-la produzione e dei consumi italiani.

Carni fresche dei suini per Parma e San DanieleI suini prodotti per il circuito DOP sono allevati nel rispetto di rigidi disciplinari che tra l’altro, prevedono un affi dabile sistema di tracciabilità. Fino ad oggi non è stato possibi-le comunicare al consumatore in modo effi cace le caratteristiche e soprattutto l’origine di queste carni fresche. Buona parte del consumo di carne fresca italiana è soddisfatto dalla carne dei suini pesanti alle-vati per Parma e San Daniele. I due marchi sono molto qualifi cati ed apprezzati. È giunto il momento di sfruttare que-sto sistema produttivo e l’immagine dei due marchi dei prosciutti per informare il consumatore e quindi promuovere in modo snello, ma innovativo, il consu-mo di carne fresca di suini che sono nati e allevati con prati-che tradizionali in Italia.

Allevamento rurale razze localiLe razze locali con-servate in Italia sono sei e costituiscono un importante patrimonio di biodiversità zootecnica e socio-culturale. Queste razze sono allevate in am-bienti rurali per produrre carni fresche e salumi per mercati di nicchia. Nonostante la loro limitata diffusione costituiscono un’oppor-

tunità per valorizzare numerose e virtuose filiere locali.Queste sono le linee guida che Col-diretti intende portare nei tavoli di confronto con il Ministero e gli altri soggetti della filiera per ridare alla suinicoltura italiana il giusto ricono-scimento che le compete in termini economici e di qualità. Come ampiamente denunciato e dimostrato nelle manifestazioni di Reggio Emilia e al Brennero del di-cembre scorso è di fondamentale importanza tracciare l’origine delle carni suini per evitare quel furto di identità e di reddito che si nasconde nel richiamare un’immagine di italia-nità a prodotti ottenuti con materie prime di altri Paesi e non riconosci-bili dal consumatore.

Fattori che si rifl ettono anche sulla suinicol-

tura lombarda che con 4.486.000 capi allevati, di cui 1126.000 suini grassi, rappre-senta circa il 50% della suinicoltura

nazionale. Per quanto riguarda la

provincia di Bergamo sono stati censiti, alla

data del 31/12/2013 attra-verso la BDN, n° 300 allevamenti

professionali da ingrasso e n° 32 alle-vamenti a ciclo chiuso con una con-sistenza complessiva di n° 332.556 capi allevato di cui 68.610 da ingras-so, 27077 scrofe e 84.685 magroni.

Luigi Carminati

A Bergamo sono stati censiti,

n° 300 allevamenti professionali da ingrasso e

n° 32 allevamenti a ciclo chiuso

BRUCIARE LE RAMAGLIE NON È REATOConsentita la combustione in piccoli cumuli

Bruciare in campagna il materiale agricolo derivante da sfalci e potature non è considerato reato. Col-diretti Bergamo informa che adesso c’è una legge nazionale, che inserisce una disposizione nel codice ambientale evidenziando che alla combustione in loco delle “ramaglie” non si applicano le sanzioni legate alla gestione dei rifi uti. Un risultato molto importante per gli agricoltori, raggiunto grazie al forte impegno di Coldiretti. L’articolo 14, comma 8, lettera b) del decreto legge 24 giugno 2014, n.91, inseri-sce nel codice ambientale una precisa disposizione (articolo 256 bis, comma 6 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152) per precisare che non si applicano le sanzioni connesse alla gestione dei rifi uti, né quelle previste per la combustione illecita di rifi uti abbandonati introdotti dal decreto legge sulla Terra dei fuochi, alla combustione in loco di materiale agricolo e forestale derivante da sfalci, potature o ripuliture in loco, nel caso di combustione in loco delle stesse. La norma precisa che di tale materiale è consentita la combustione in piccoli cumuli e in quantità gior-naliere non superiore a tre metri steri per ettaro nelle aree, periodi ed orari individuati con apposita ordinanza del Sindaco competente per territorio. La combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata nei periodi di massimo rischio per gli incendi boschivi, dichiarati dalle Regioni.

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35IMPRESA VERDE 3535

Il Decreto Legge n. 66/2014 ha stabilito un “bonus” annuo ripro-porzionato in base ad alcuni parametri che dipendono:

• dal reddito annuo del 2014 ;• dal periodo lavorato nello stesso anno;• dall’eventuale esistenza di imposta a debito.Nella circolare dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti che hanno diritto al credito sono coloro che nel 2014 percepiscono redditi da lavo-ro dipendente fi no a 26 mila euro, purché l’imposta lorda dell’anno sia superiore alle detrazioni per lavoro dipendente. Il credito spetta nel caso in cui l’imposta lorda è azzerata da altre detrazioni come ad esempio quelle per carichi di famiglia.Il bonus complessivamente am-monta ad euro 640, ovvero 80 euro mensili a partire da maggio, vale per i redditi fi no a 24mila euro. Se il reddito oltrepassa i 24mila il bonus diminuisce gradualmente fi no a 26 mila in base ad una formula sta-bilita dall’Agenzia.Il bonus spetta a:• lavoratori dipendenti (contratti a tempo pieno e contratti part-time);• lavoratori con contratto di collabo-razione;• lavoratori che percepiscono cassa integrazione, indennità di mobilità o disoccupazione (per i quali il bonus va calcolato dall’ente che elargisce i sussidi);• alle categorie appena elencate per intero se aventi un reddito tra gli 8.000 ed i 24.000 euro oppure riproporzionato se il reddito supera i 24.000 ma non eccede i 26.000 euro.Coloro che ritengono di non avere i requisiti per il ricevere il bonus, ad esempio perché hanno un reddito complessivo superiore a 26mila euro

per via di altri redditi (diversi a quelli erogati dal sostituto d’imposta), devo-no comunicarlo al datore di lavo-ro, che recupererà il credito a congua-glio di fi ne anno e/o fi ne rapporto.In caso di mancanza del sostituto d’imposta, il bonus Irpef si può ot-tenere presentando richiesta nella dichiarazione dei redditi 2014.Il bonus 80 euro attualmente non spetta ai :• titolari di partita iva;• pensionati (nemmeno quelli con reddito inferiore ai 24000 euro);

• redditi inferiori agli 8.000 e superio-ri ai 26.000 euro.Per i datori di lavori per i quali Col-diretti Bergamo elabora le paghe si precisa che già nelle retribuzioni del mese di maggio 2014 è stato inserito il bonus spettante in base ai redditi noti. Coldiretti ha inoltrato a mezzo mail sia l’informativa che il modulo di richiesta non applica-zione del bonus nel caso in cui un dipendente chieda che lo stesso non venga erogato.

Simonetta Perico

Stabiliti i parametri

ENERGIA, IN ARRIVO IL TAGLIA-BOLLETTE PER LE IMPRESE

Prevista una rimodulazione degli incentivi per i fotovoltaici

I ministri dell’Economia, Pier Carlo Padoan, e dello Sviluppo economico, Federica Guidi, hanno illustrato le principali linee del provvedimento omnibus che consentirebbe risparmi in bol-letta, per 800 milioni, mentre con gli altri provvedimenti nor-mativi e di indirizzo previsti si arriverà, entro un anno, a un risparmio complessivo di 1,5 miliardi. Le misure riguardanti la bolletta della luce inserite nel decreto porteranno ad una ridu-zione media della spesa per l’energia elettrica di un miliardo e mezzo di euro a regime. Lo sconto riguarderà prevalentemente le piccole e medie imprese (70% dei risparmi complessivi a fa-vore di circa 700 mila soggetti) ma avrà effetti benefi ci anche per le famiglie (30%). È prevista una rimodulazione degli incen-tivi per gli operatori fotovoltaici, che garantirà la gran parte dei risparmi, colpirà i titolari di impianti di taglia oltre i 200 kW di potenza, circa 8.600 soggetti su un totale di circa 200.000 degli operatori che, si legge nelle slide del ministero, percepisce il 60% degli incentivi. Gli operatori saranno chiamati a scegliere tra un’erogazione dell’incentivo su 24 anni (piuttosto che su 20 anni) e una riduzione di ammontare equivalente all’incentivo, erogato su 20 anni. Nel caso di allungamento a 24 anni sarà possibile benefi ciare di provvista dedicata o di garanzia Cdp. Il contenuto del provvedimento che dovrebbe essere redatto sotto forma di decreto legislativo ad oggi non è ancora stato pubblicato in Gazzetta Uffi ciale. Per maggiori informazioni, con-sulta il sito http://www.fattoriedelsole.org/.

IL PUNTO SULIL PUNTO SUL

BONUS “80 EURO” BONUS “80 EURO”

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36 IMPRESA VERDE36363636

L’INPS ha pubblicato le tabelle aggiornate degli assegni al nucleo fa-miliare in vigore dal 1° luglio 2014 al 30 giugno 2015. In agricoltura l’as-

segno per il nucleo familiare (ANF) per i lavoratori assunti a tempo indeter-minato viene anticipato dal datore di lavoro. Gli avventizi devono presentare domanda telematica direttamente all’istituto che provvede poi al paga-mento. La richiesta può essere fatta anche attraverso l’Epaca. L’importo degli assegni varia a seconda del red-dito complessivo del nucleo familiare, che non deve superare i limiti annuali indicati dalla legge e rivalutati ogni anno in base agli indici Istat.L’assegno è comunque subordinato dai seguenti tre fattori:- il numero dei componenti della famiglia;- il reddito del nucleo familiare;- le fasce di reddito stabilite dalla legge.I componenti del nucleo familiare sono:- il richiedente;- il coniuge purché non separato;- i fi gli ed equiparati (non coniugati), minori di età, maggiorenni inabili, stu-denti o apprendisti di età compresa tra i 18 ed i 21 anni facenti parte di un nucleo familiare con almeno 4 fi gli con meno di 26 anni;- i minori in affi damento;- i familiari di cittadino italiano, comu-nitario, straniero di stato convenzionato;- nipoti minori in linea retta a carico dell’ascendente (nonno, bisnonno);- i fratelli, le sorelle e i nipoti (non coniugati) minorenni oppure maggio-renni inabili (purché orfani di entrambi i genitori senza benefi cio della pensio-

ne ai superstiti).L’assegno spetta anche per i fi gli natu-rali di coppie di fatto, legalmente rico-nosciuti e conviventi, purché almeno uno dei genitori rientri nelle categorie di lavoratori previste dalla legge. In tal caso bisogna ottenere un’autorizza-zione preventiva dall’Istituto.Il reddito del nucleo familiare è costituito dalla somma dei redditi as-soggettati all’Irpef conseguiti nell’anno solare precedente dal lavoratore e da tutti i componenti il nucleo.Sono compresi tra i redditi rilevanti per aver diritto all’ANF:- tutti i redditi percepiti sia in Italia che all’estero derivanti da lavoro dipenden-te, da pensione, da prestazioni tempora-nee, compresi gli arretrati a tassazione separata, le borse di studio, gli assegni di ricerca, i redditi da contratti di colla-borazione a progetto o co.co.pro, l’asse-gno di mantenimento del coniuge;- i redditi di qualsiasi natura, derivanti ad esempio da lavoro autonomo, da fabbricati e da terreni;- i redditi esenti da imposta (ad es. pensioni, assegni e indennità a ciechi, sordomuti e invalidi civili) e i redditi soggetti a ritenuta alla fonte (ad esem-pio gli interessi su titoli o su depositi bancari e postali), se di importo supe-riore a euro 1.032,91.L’importo da erogare viene stabilito in base della fascia di reddito a cui ap-partiene il contribuente, al numero dei componenti della famiglia e a specifi -che tabelle legate alle varie tipologie di nucleo familiare.Sono esclusi dal calcolo del reddito:- il trattamento di fi ne rapporto;- i trattamenti di famiglia;- le rendite vitalizie erogate dall’INAIL;

- le pensioni di guerra e quelle tabella-ri ai militari di leva vittime di infortunio;- le indennità di accompagnamento e di trasferta;- l’assegno di mantenimento dei fi gli.L’assegno per il nucleo familiare non spetta quando la somma dei redditi da lavoro dipendente, da pensione o da altra prestazione previdenziale derivante da lavoro dipendente è inferiore al 70% del reddito complessivo del nucleo familiare.L’assegno va richiesto utilizzando il modulo ANF/DIP dell’INPS:1. al proprio datore di lavoro nel caso in cui il richiedente sia un lavora-tore dipendente. Il datore provvede poi al pagamento dell’assegno per conto dell’INPS per il periodo in cui il dipen-dente ha lavorato presso di lui e, anche nel caso in cui la richiesta sia stata inol-trata dopo la cessazione del rapporto di lavoro, nel termine di 5 anni.2. direttamente all’INPS, quando il richiedente sia operaio agricolo dipen-dente a tempo determinato, collabora-tore domestico, lavoratore iscritto alla gestione separata, lavoratore di ditte cessate o fallite.Decorrenza dell’assegnoIl diritto all’assegno decorre da quan-do ha inizio l’attività lavorativa ovvero dal momento in cui si verifi cano le situazioni che determinano il diritto all’assegno (come, ad esempio, il giorno del matrimonio o della nascita di un fi glio) e termina alla data in cui dette condizioni vengono a mancare (ad esempio la separazione dei coniu-gi o il raggiungimento della maggiore età del fi glio).

S.P.

Invio telematico per la domanda

ASSEGNI ASSEGNI FAMILIARI,FAMILIARI,AGGIORNATE LE TABELLE AGGIORNATE LE TABELLE

IMPRESA VERDE 3737IMPRESA VERDE 3737

A decorrere dal 2014, a seguito della soppressione della Tares, è previsto il pagamento della Tari (tassa raccolta

e smaltimento rifi uti solidi urbani) e della Tasi (imposta per far fronte ai cosiddetti servizi indivisibili). Presupposto per il pagamento della Tasi è il possesso o detenzione di immobili, ivi compresa l’abitazione principale, di aree scoperte ed aree edifi cabili.

L’aliquota base è pari all’1 per mil-le ma le amministrazioni comunali hanno la possibilità di defi nire in autonomia proprie aliquote purché, per l’anno 2014, la somma di queste e delle aliquote applicate ai fi ni IMU non superi:• l’aliquota dell’1 per mille per i fab-bricati rurali strumentali;• l’aliquota del 3,3 per mille per l’abi-tazione principale e pertinenze;• l’aliquota del 11,4 per mille per gli altri fabbricati ed aree edifi cabili.

Per l’anno 2014 il pagamento della Tasi è dovuto:• entro il 16 giugno la rata di acconto per tutti gli immobili posseduti in co-muni per i quali la pubblica ammini-strazione ha provveduto a pubblicare nel sito delle Finanze entro lo scorso 31 maggio la delibera di approvazio-ne della Tasi;• entro il 16 ottobre (data in fase di defi nizione) la rata di acconto per gli immobili diversi dall’abitazione prin-cipale posseduti in comuni per i quali la pubblica amministrazione non ha provveduto a pubblicare nel sito delle Finanze entro lo scorso 31 maggio la

delibera di approvazione della Tasi;• entro il 16 dicembre il saldo per gli im-mobili diversi dall’abitazione principale ubicati in comuni per i quali la pubblica amministrazione abbia o meno provve-duto a pubblicare nel sito delle Finanze entro lo scorso 31 maggio la delibera di approvazione della Tasi;• entro il 16 dicembre in unica so-luzione per gli immobili destinati ad abitazione principale posseduti in comuni per i quali la pubblica am-ministrazione non ha provveduto a pubblicare nel sito delle Finanze en-tro lo scorso 31 maggio la delibera di approvazione della Tasi.

La base imponibile ai fi ni del calcolo della TASI è la stessa dell’Imu: quindi la rendita catastale rivalutata del 5% e moltiplicata in base ai coeffi cien-ti stabiliti per ogni categoria immobi-liare (es. 160 per l’abitazione principa-le e relative pertinenze). L’importo così ottenuto si deve moltiplicare per le aliquote decise dai singoli comuni.

Diversamente dall’IMU, nel caso in cui un immobile sia occupato da un soggetto diverso dal proprietario, entrambi sono tenuti al versamento dell’imposta. L’occupante sarà tenuto ad un versamento dell’imposta nella misura dal 10% al 30% dell’imposta totale dovuta (la percentuale è defi ni-ta dal comune).

Il pagamento avviene mediante Mo-dello F24 utilizzando i codici tributo “3958” per abitazione principale e relative pertinenze, “3959” per i fab-bricati rurali strumentali, “3960” per le aree edifi cabili e “3961” per gli altri fabbricati. I nostri uffi ci hanno già provveduto al

calcolo e predisposizione del modello F24 relativo all’acconto Tasi per gli immobili ubicati in comuni che han-no deliberato le aliquote entro il 23 maggio scorso e pubblicato nel sito del MEF le relative entro il 31 maggio e provvederanno a calcolare quanto dovuto per le prossime scadenzze.

Roberto Pizzagalli

Chiarimenti e informazioni sul nuovo tributo

COS’ÈCOS’È LA TASI?LA TASI?

COLDIRETTI CHIEDE UNA SEMPLIFICAZIONE SUGLI IMBALLAGGI

È necessario avviare un percor-so per conciliare le esigenze ambientali con la necessaria semplifi cazione amministrativa e burocratica e valutare una re-visione normativa fi nalizzata a rivisitare gli obblighi di adesio-ne e contribuzione al Consorzio nazionale imballaggi a carico delle imprese agricole ed a ren-dere proporzionate ed adegua-te le relative sanzioni. Questo il contenuto della lettera che Coldiretti ha inviato al Mini-stro dell’Ambiente, in occasione della recente pubblicazione del decreto ministeriale 22 aprile 2014 (Attuazione della diretti-va 2013/2/Ue della Commissio-ne del 7 febbraio 2013, recante modifi ca dell’allegato I della di-rettiva 94/62/Ce del Parlamento europeo e del Consiglio sugli im-ballaggi ed i rifi uti di imballag-gio) che ha riproposto le proble-matiche - già precedentemente segnalate alle competenti Istitu-zioni - relative agli onerosi obbli-ghi connessi al sistema Conai.

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38 CAMPAGNA AMICA 39CAMPAGNA AMICA 3939

Con il “pick your own” le ciliegie si comprano in campo

formula - spiega Matteo - e il ri-scontro che abbiamo avuto è stato molto positivo. L’dea di fare la spe-sa all’aria aperta, nel rispetto della stagionalità, è piaciuta molto. Intere famiglie, anche con bambini al segui-to, si sono cimentate con rami e cas-sette e dopo aver vissuto una bella esperienza sono tornate a casa con sacchetti di gustose ciliegie raccolte al giusto grado di maturazione”.Coldiretti Bergamo sottolinea che questa modalità di raccolta, molto diffusa in altri Paesi come gli Stati Uniti e da alcuni anni importata an-che in Italia, è denominata “pick your own” che sta appunto ad indicare la possibilità offerta ai consumatori di scegliere direttamente dalle piante o nell’orto frutta e verdura freschis-sime. Matteo Locatelli, 25 anni, dopo aver conseguito il diploma di perito agra-rio, sei anni fa è subentrato nella conduzione dell’azienda frutticola di famiglia e ha subito apportato alla sua attività un tocco di creatività in-troducendo questa novità.“Vendere la frutta in questo modo - sottolinea Matteo - mi sta dando molte soddisfazioni. Per ora abbiamo aperto le “porte” del nostro frutteto

per la raccolta delle ciliegie, prossi-mante daremo la possibilità anche di raccogliere le pesche. A partire dal mese di luglio poi saranno in produzione anche i nostri alberi da frutta situati in Val d’Astino, nell’am-bito di un progetto di riqualifi cazione agricola in vista di Expo, e anche lì la raccolta sarà self -service”.“Con il “pick your own” - evidenzia Coldiretti Bergamo - la frutta è a

“metri zero” e i cittadini hanno la possibilità di familiarizzare con il lavoro agricolo e i ritmi della natura. È un bel modo per fare incontrare campagna e città nonché dare nuove opportunità di sviluppo ai giovani e al sistema agricolo della nostra pro-vincia”. Ulteriori informazioni sull’ini-ziativa si possono trovare sul profi lo Facebook Matteo Locatelli.

A.F.

Fare la spesa diretta-mente in campo racco-gliendo personalmente dalle piante le ciliegie, per risparmiare e pas-sare una bella giornata

all’aria aperta. Offre questi e altri vantaggi tutti da scoprire l’iniziativa

proposta da Matteo Locatelli, giovane frutticoltore di S. Omobono, che nei fi ne settimana del mese di giugno ha aperto le porte del suo frutteto di Val-brembo (zona Madonna del Bosco), vicino a Bergamo, per dare la possibi-lità a tutti di fare questa esperienza..“Abbiamo già sperimentato questa

UN GIOVANE FRUTTICOLTORE UN GIOVANE FRUTTICOLTORE BERGAMASCO LANCIA L’INIZIATIVA BERGAMASCO LANCIA L’INIZIATIVA

“FRUTTETI “FRUTTETI APERTI” APERTI”

Matteo Locatelli

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40 CAMPAGNA AMICA 41CAMPAGNA AMICA 4141

Ora è più facile anche risalire all’azienda produttrice

NUOVO SISTEMA PER LA “FIRMA” DEL FORMAI DE MUT DELL’ALTA VALLE BREMBANA DOP

Con la tutela delle vigne vola il turismo gastronomico

LE LANGHE E IL MONFERRATOLE LANGHE E IL MONFERRATOPATRIMONIO DELL’UNESCO

In seguito dell’aggior-namento del Piano dei Controlli previsto per

la DOP del Formai de Mut dell’Alta Valle Brembana, dall’inizio dell’an-no la marchiatura delle forme av-viene tramite l’applicazione di una pelure, una sorta di pellicola già pronta con il logo che identifica il formaggio bergamasco. “Questa modalità di marchiatura - spiega Francesca Monaci presi-dente del Consorzio Produttori Formai de Mut dell’Alta Valla Brembana - è più agevole e quindi facilita l’organizzazione interna del-le singole aziende. L’impiego delle pelure consente inoltre di mantene-re il marchio perfettamente inalte-rato ed elimina il rischio di sporcare la pasta stessa del formaggio come invece poteva accadere quando si utilizzava l’inchiostro. In questo

modo si migliora l’offerta qualitativa del nostro prodotto, a garanzia del consumatore finale e soprattutto nel rispetto della qualità del lavoro svolto”. Coldiretti Bergamo sottolinea come

questa procedura sia un’ulteriore garanzia di trasparenza e tracciabi-lità della fi liera di questo “gioiello” dell’agricoltura bergamasca oltre che l’ennesimo passo avanti degli allevatori di valorizzare il loro lavoro e di rafforzare il legame con il terri-torio. Va infatti sottolineato che ogni pelure impiegata è numerata e ciò consente di avere un’indicazione aggiuntiva al bollo CE presente sullo scalzo della forma circa l’azienda in cui è stata effettuata la selezione e marchiatura del prodotto.“Così come nel caso delle migliori bottiglie di vino - prosegue Mona-ci - anche le nostre forme verranno immesse sul mercato con un nu-mero ben preciso di identificazione, a tutela del consumatore finale. Ancora per un breve periodo si po-tranno trovare in commercio forme marchiate ad inchiostro, ma sempli-cemente perché sono state selezio-nate e marchiate a fine 2013”.

A.F.

“È un atteso rico-noscimento al lavoro di intere generazioni di agricoltori che hanno realizza-

to nel tempo un territorio unico ed ini-mitabile di una bellezza straordinaria ma capace anche di esprimere produzioni da primato conosciute ed apprezzate in tutto il mondo”. È quanto ha affermato il presidente nazionale della Coldi-retti, il piemontese Roberto Mon-calvo, nel commentare con soddisfazio-ne il via libera all’iscrizione dei “Paesaggi vitivinicoli del Piemonte: Langhe-Roero

e Monferrato” nella lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco, avvenuto Doha in Qatar. Un successo per il Piemonte e per l’Italia intera alla vigilia del semestre di presidenza dell’Unione e dell’Expo che potrà contribuire alla ripresa di un Paese in cui - sottolinea Moncalvo - turi-smo, cultura e alimentazione rappresen-tano le leve strategiche determinanti per uscire dalla crisi. Si consolida il primato mondiale dell’Italia nel turismo enoga-stronomico che da solo vale 5 miliardi ed è in continua crescita ma una spinta determinate - continua Moncalvo - viene anche per l’insieme della vacanza Made in Italy con un terzo (32,7 per cento) del

budget destinato da italiani e stranieri all’acquisto di prodotti alimentari o ai pasti consumati in ristoranti o trattorie. Le ricadute positive del riconoscimento potrebbero portare tra l’altro ad una crescita del turismo intorno al 30% nei primi cinque anni sulla base degli effetti sui siti promossi in passato. Monferrato, Langhe e Roero coprono il 90 per cento della produzione vinicola del Piemonte, che è complessivamente pari a circa tre milioni di ettolitri di vino l’anno con un fatturato sui 335 milioni di euro con il 60 per cento dell’intera produzione che è esportato in Germania, Gran Bretagna, Francia, Svizzera e Stati Uniti.

MONDIALI: L’USCITA DEGLI AZZURRI COSTA CARA AL PAESEL’uscita degli azzurri dai Mondiali costa cara al Paese in termini di immagine del Made in Italy sul merca-to internazionali ma anche a livello economico tra mancati introiti, occasioni di crescita perse e incassi sfumati con effetti sulla crescita del Pil e sui livelli di disoccupazione. Ad affermarlo è un’analisi della Coldiretti che ha fatto i conti degli effetti dell’eliminazione dell’Italia giunta dopo la bruciante sconfi tta contro l’Uruguay. Il ritorno anticipato a casa e la pessima performance di Balotelli & company hanno tolto importante chance per le imprese nazionali che si confrontano quotidianamente sui mercati esteri dove la spinta favorevole sulla domanda di prodotti nazionali deve essere colta per valorizzare le qualità offer-te dal sistema economico. Basta fare il confronto con l’ultima vittoria mondiale dell’Italia, quella del 2006 in Germania. L’anno successivo al trionfo azzurro l’economia nazionale è cresciuta in modo sostenuto con un aumento record del 4,1 per cento del Pil a valori correnti mentre il numero di disoccupati è diminuito del 10 per cento. Nel 2007 si è anche verifi cato un incremento delle vendite nazionali all’estero del 10 per cento e a benefi ciarne maggiormente sono stati i prodotti simbolo del Made in Italy nel mondo come i prodotti artistici e culturali, che hanno fatto registrare un aumento record del 30 per cento, le automobili che sono cresciute del 16 per cento così come i macchinari, i cibi e le bevande con una performance positi-va del 9 per cento, oltre a scarpe e articoli in cuoio (+6 per cento), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Istat. Va registrato infi ne un aumento 2,36 milioni di stranieri che sono venuti in Italia in vacanza nell’anno successivo la memorabile vittoria che signifi ca in termini percentuali un +3,5 per cento.

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42 CAMPAGNA AMICA 43CAMPAGNA AMICA 4343

I TRUCCHI E I PERICOLII TRUCCHI E I PERICOLI

DELLA TINTARELLADELLA TINTARELLA

Latintarella è l’obiettivo dichiara-to di ben 4 italiani su 10 che

con l’arrivo del caldo si espongono al sole per far assumere il colore ambrato alla pelle, con una maggio-ranza sia tra le donne (53 per cento) che tra i più giovani tra i 18 e 24 anni (66 per cento). Se il consiglio è quello di esporsi gradualmente al sole e di evitare le ore più calde soprattutto in caso di carnagione chiara, l’alimentazione aiuta a “catturare” i raggi del sole ma è anche in grado di difendere l’organismo dalle elevate tempe-rature. La dieta adeguata per una abbronzatura sana e naturale si fonda sul consumo di cibi ricchi in Vitamina A che favorisce la produ-zione nell’epidermide del pigmento

melanina per donare il classico co-lore scuro alla pelle. Sul podio del “cibo che abbronza” secondo la speciale classifica sti-lata dalla Coldiretti salgono carote, radicchi e albicocche ma sono d’aiuto anche insalate, cicoria, lat-tughe, meloni, peperoni, pomodori, fragole o ciliegie. Il primo posto è conquistato indiscutibilmente dalle carote che contengono ben 1200 microgrammi di Vitamina A o quan-tità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile. Al posto d’onore salgono gli spinaci che ne hanno circa la metà, a pari merito con il radicchio mentre al terzo si posizionano le albicocche seguite da cicoria, lattuga, melone giallo e sedano, peperoni, pomodori, pesche gialle, cocomeri, fragole e ciliege che presentano comunque contenuti elevati di vitamina A o ca-roteni. Con il caldo infatti è impor-

tante consumare frutta e verdura fresca, fonte di vitamine, sali mine-rali e liquidi preziosi per mantene-re l’organismo in efficienza e per combattere i radicali liberi prodotti come conseguenza dell’esposizione solare. Antiossidanti “naturali” sono infatti le vitamine A, C ed E che sono con-tenute in abbondanza in frutta e verdura fresca.Soprattutto all’inizio della stagione è bene seguire secondo la Coldi-retti alcune regole di buion senso nell’esposizione al sole 1) Conosce-re il proprio fototipo ed utilizzare creme adeguate alla propria pelle, soprattutto su bambini 2) Ridurre al minimo le esposizioni ai raggi solari, specie nelle ore centrali della giornata 3) Non esporsi al sole con profumi ed essenze 4) Utilizzare in-dumenti adeguati (cappelli, magliet-te, occhiali).

Come conquistarla a tavola

Dalle ciliegie cilene ai mirtilli argentini fino agli asparagi del Perù salgono sul podio della top ten dei cibi che

inquinano perché arrivano sulle ta-vole degli italiani dopo lunghi viaggi con mezzi inquinanti che consu-mano petrolio ed emettono gas ad effetto serra. È quanto emerge dal Dossier “Lavorare e vivere gre-en in Italia” con la top ten dei cibi che inquinano di più elaborata da Coldiretti. Nella lista dei prodotti a rischio ci sono anche le rose dell’Ecuador per le quali sono state denunciate anche situazioni di sfruttamento del lavoro, condi-zioni a rischio per la salute, messa in pericolo dai numerosi prodotti chimici con cui sono trattati i fiori e la mancanza di tutele sindacali. Nell’elenco ci sono anche le more del Messico i cocomeri del Brasile, i meloni di Guadalupe, i melograni da Israele e i fagiolini dall’Egitto che arrivano sulle tavole a causa della cattiva abitudine di consu-mare fuori stagione alimenti di cui è ricca anche l’Italia. È stato calcolato che un chilo di ciliegie dal Cile per giungere sulle tavole italiane deve percorrere quasi 12mila chilometri con un consumo di 6,9 chili di petrolio e l’emissione di 21,6 chili di anidride carbonica, mentre un chilo di mirtilli dall’Ar-gentina deve volare per più di 11mila chilometri con un consumo di 6,4 kg di petrolio che liberano 20,1 chili di anidride carbonica e gli asparagi dal Perù viaggiano per oltre 10mila km, bruciando 6,3 chili di petrolio e liberando 19,5 chili di

anidride carbonica per ogni chilo di prodotto, attraverso il trasporto con mezzi aerei.

Secondo la Coldiretti consumando prodotti locali, di stagione e a chilo-metri zero e facendo attenzione agli imballaggi, una famiglia può arriva-re ad abbattere fino a mille chili di anidride carbonica l’anno. Fare la spesa con attenzione all’am-biente significa anche impegnarsi per il territorio, la cultura, le tradi-zioni ed i prodotti che rendono il Made in Italy unico e competitivo nel mondo e quindi sostenere l’e-conomia e il lavoro in Italia in un difficile momento di crisi.

LA TOP TEN LA TOP TEN DEI CIBI DEI CIBI CHE INQUINANOCHE INQUINANO Sul podio ciliegie cilene, mirtilli argentini e asparagi peruviani

LA TOP TEN DELLA TINTARELLA DELLA SALUTE - Vitamina A (*)

1. Carote 1200

2. Radicchi 500-600

3. Albicocche 350-500

4. Cicorie e lattughe 220-260

5. Meloni gialli 200

6. Sedano 200

7. Peperoni 100-150

8. Pomodori 50-100

9. Pesche 100

10. Cocomeri e ciliegie 20-40

(*) in microgrammi di Vitamina A o in quantità equivalenti di caroteni per 100 grammi di parte edibile

LA TOP TEN DEI CIBI CHE INQUINANO

PRODOTTO PAESE DISTANZA KM

PETROLIO IN KG CO2 IN KG

CILIEGIE CILE 11.968 6,93 21,55

MIRTILLI ARGENTINA 11.178 6,47 20,13

ASPARAGI PERÙ 10.852 6,28 19,54

NOCI CALIFORNIA 10.497 6,08 18,90

ROSE EQUADOR 10.205 5,91 18,38

MORE MESSICO 10.162 5,88 18,30

ANGURIA BRASILE 9.198 5,33 16,56

MELONI GUADALUPE 7.800 4,52 14,05

MELOGRANI ISRAELE 2.250 1,30 4,05

FAGIOLINI EGITTO 2.132 1,23 3,84

Fonte: Elaborazioni Coldiretti calcoli effettuati sulla base del trasporto aereo per chilo di prodotto

Page 23: Coldiretti BERGAMO

44 VITA ASSOCIATIVA

Con gli elaborati realizzati dagli alunni è stata allestita una mostra aperta al pubblico

L’ingresso ad Expo 2015 per tre classi, due fotocamere di-gitali e cesti di pro-dotti del territorio. Sono i premi che

si sono aggiudicate le classi delle scuole primarie di Bergamo che hanno partecipato al concorso pro-posto da “Mangio locale, penso universale”, il progetto promosso dal Comune di Bergamo - Assesso-rato Istruzione con “Bergamo Servi-zi Pubblici”, “Coldiretti Bergamo” e “SerCar Ristorazione Collettiva” per stimolare le risorse creative degli alunni sull’importanza di una sana educazione alimentare e per favo-rire la conoscenza della ricchezza delle tradizioni alimentari del ter-ritorio e l’importanza del settore agricolo.

Sono stati oltre 400 gli alunni che con i loro cappellini con il logo dell’iniziativa, in occasione della fe-sta di premiazione, hanno trasfor-mato la sala consiliare del Comune di Bergamo in una grande e festosa aula scolastica, dove l’emozione dei vincitori e l’entusiasmo genera-le hanno accompagnato tutti i mo-menti delle cerimonia, dai discorsi di rito delle autorità intervenute alle premiazioni vere e proprie. Gli ingressi ad Expo 2015 sono stati assegnati alle classi terze della scuola primaria Cavezzali, alle clas-si seconde della scuola primaria Ghisleri e alle classi quarte della scuola primaria Scuri. Tutti gli alun-ni hanno ricevuto un attestato di partecipazione e gustose sfoglie di frutta essiccate. Con gli elaborati prodotti dalle

MANGIO LOCALE, MANGIO LOCALE, PENSO UNIVERSALEPENSO UNIVERSALEPORTA L’EXPO NELLE SCUOLE BERGAMASCHEPORTA L’EXPO NELLE SCUOLE BERGAMASCHE

Per stimolare le risorse creative degli alunni sull’importanza di una sana educazione alimentare

Il presidente Alberto Brivio premia i vincitori

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46 VITA ASSOCIATIVA 47VITA ASSOCIATIVA 4747

scuole durante il percorso forma-tivo è stata allestita, presso la Sala Simoncini di Palazzo Frizzoni, una mostra aperta al pubblico, una colorata e divertente esposizione che ha raccontato ai visitatori, con grande creatività e fantasia, i vari aspetti delle produzioni agricole del territorio, dalla stagionalità alla ti-picità, dalla tecniche di produzione alle caratteristiche organolettiche.Unitamente ai 5.000 pasti con menù a chilometro zero serviti una volta al mese in tutte le scuole cit-tadine, il progetto ha proposto per l’intero anno scolastico interventi educativo-didattico ed esperien-ziali per accompagnare gli alunni in un percorso con laboratori rea-lizzati in classe da un esperto, vi-site guidate in “fattorie didattiche” e nei mercati di Coldiretti “Cam-

pagna Amica” che si svolgono a Bergamo.Quest’anno il progetto ha previsto anche la realizzazione di due orti didattici, per far vivere in prima persona ai bambini la fase produt-tiva e i ritmi della natura, nonché il gemellaggio con una scuola della Polonia.Per la sua valenza educativa, il progetto “Mangio locale, penso universale” è stato inserito nel piano dell’offerta formativa del Comune di Bergamo e ha ricevuto il patrocinio del Padiglione Italia di Expo 2015. Per aver sostenuto questa iniziativa, il Comune di Ber-gamo si è aggiudicato, per la cate-goria Paese Amico, l’Oscar Green regionale, promosso da Coldiretti Giovani Impresa.

A.F.

FESTA REGIONALE DEL PENSIONATO

Una folta delegazione di pensionati bergamaschi ha partecipato alla festa regionale del pensionato che quest’anno si è tenuta a Cadenabbio in provincia di Como. Come di consueto, la santa messa è stata uno dei momenti più significativi dell’iniziativa, che ha previsto anche un gita sul lago, la visita a Villa Carlotta e l’immancabile pran-zo sociale.

L’attività più praticata è la vendita diretta

I GIOVANI IN AGRICOLTURAI GIOVANI IN AGRICOLTURA

SOGNANO MENO SOGNANO MENO TASSE E BUROCRAZIATASSE E BUROCRAZIA

In Lombardia gli agricolto-ri sotto i 40 anni titolari di azienda o che collaborano nella gestione delle imprese agricole sono circa 15 mila e operano in tutti i settori:

dall’allevamento alla coltivazione di alberi da frutta e ortaggi. Il 15% dei giovani agricoltori - spiega un’analisi realizzata dalla Coldiretti Lombardia - possiede una laurea, mentre il 68% ha un diploma superio-re. Le nuove generazioni tornano in campagna spinti dalla passione (36%) o per mantenere in vita l’azienda di famiglia (26%). Per il futuro sognano materie prime ed energia meno care (65%), una burocrazia che rubi meno tempo al lavoro (57%) e con maggiori possibilità di accesso al credito (33%).Oggi le aziende sono in mano a ra-

gazzi sempre più preparati la maggior parte di loro ha conseguito titoli specifi ci (perito agrario, agrotecnico, scienze agrarie, viticoltura ed enolo-gia), ma non mancano meccanici, ge-ometri, esperti di pubbliche relazioni e ingegneri elettronici che nonostan-te studi non agricoli hanno scelto il “ritorno alla terra”. I settori dove i giovani sono più impegnati sono: l’allevamento (49%), la coltivazione dei cereali (38%), la coltivazione degli ortaggi (14%), la coltivazione degli alberi da frutto (11%).Il 50% dei giovani agricoltori utilizza le nuove tecnologie come siti web, facebook e twitter per promuovere la propria impresa, che nel 60% dei casi è multifunzionale. La vendita diretta in azienda o nei farmers’ market è l’attività più praticata (45%).

LA CRISI TAGLIA I DIVORZI, LA VITA DA SINGLE COSTA DI PIÙ I 7,1 milioni di italiani che vivono da soli devono affrontare un costo della vita superiore del 66 per cento rispetto a quello medio di ogni componente di una famiglia tipo. È quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati Istat in occasione della diffusione dei dati sul calo dei divorzi e delle separazioni in Italia. Una inversione di tendenza per una scelta doloro-sa ma anche costosa che è stata favorita dalla crisi che ha fatto anche aumentare il numero di divorziati e separati in grave diffi coltà economica. La presenza di separati e divorziati è peraltro in forte crescita tra i 4,1 milioni di abitanti che sono stati costretti a chiedere aiuto per mangiare. Vivere da soli è piu’ costoso secondo una analisi Coldiretti sulla base dei dati Istat dalla quale si evidenzia che la spesa media per alimentari e bevande di un single è di 332 euro al mese, il 62 per cento superiore a quella media di ogni componente di una famiglia tipo di 2,3 persone che è di 204 euro. Per i single l’aumento di costi è più del doppio (101 per cento) per l’abitazione, del 76 per cento per i combustibili e per l’energia e del 29 per cento per i trasporti rispetto alla media per persona di una famiglia tipo.I motivi della maggiore incidenza della spesa a tavola sono certamente da ricercare nella ne-cessità per i single di acquistare spesso maggiori quantità di cibo per la mancanza di formati adeguati che comunque anche quando sono disponibili risultano molto piu’ cari di quelli tra-dizionali. D’altra parte gli appartamenti e le case piu piccole hanno prezzi piu’ elevati al metro quadro sia in caso di acquisto che di affi tto, usare l’automobile da soli costa di più come pure riscaldare un appartamento.

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49PREVIDENZA

Assistenza garantita su tutto il territorio

NUOVI SERVIZI NUOVI SERVIZI PER I SOCI UE.COOP,PER I SOCI UE.COOP, FIRMATO L’ACCORDO QUADRO

CON EPACA

Realizzare una sinergia di esperienze, porre la persona al centro, garantire attenzione ai bisogni, affermazione dei diritti, promozione

e accoglienza: questi i reciproci intenti che hanno portato a concludere e fi rmare un importante accordo valido su tutto il territorio nazionale tra il Patronato Epaca e Ue.coop. Obiettivo del documento è stato quello di formaliz-zare l’impegno di Ue.coop di avviare una specifi ca convenzione con l’Epaca, patronato presente da oltre 60 anni in tutte le province del territorio nazionale, per offrire gratuitamente ai soci delle cooperative aderenti e alle loro famiglie una migliore e più qualifi cata

assistenza e consulenza in campo previdenziale e socio-assistenziale, garantendo agli stessi anche la tutela e l’assistenza necessaria in caso di contenziosi amministrativi, giudiziari e medico-legali.La preziosa collaborazione fra Ue.coop ed Epaca potrà sicuramente contribui-re a consolidare un fruttuoso scambio

di idee, oltre a portare molteplici benefi ci per i soci Ue.coop

che potranno così ac-cedere più facilmente

ai numerosi servizi offerti gratuitamen-te da Epaca, primo Patronato in Italia nel mondo del lavoro autonomo

e per l’assistenza Inail.

Ecco in sintesi i princi-pali servizi offerti da Epa-

ca: Pratiche pensionistiche del settore pubblico e privato; Inva-

lidità civile; Pratiche di disoccupazione

e di maternità; Trattamenti di famiglia; Prosecuzione volontaria; Riscatti, ricongiunzione, cumulo e totalizzazio-ne; Apertura posizione assicurativa; Rilascio e verifi ca estratto contributivo; Avviamento al lavoro domestico; Rila-scio e rinnovo permessi di soggiorno e ricongiungimenti familiari.Fornisce, inoltre, tutta l’assistenza ne-cessaria nel far valere i diritti nei casi in cui il lavoratore abbia subito un dan-no alla salute a seguito di infortunio sul lavoro e/o di una malattia professiona-le, avvalendosi di un servizio di consu-lenza medico legale qualifi cata. Epaca garantisce questi servizi su tutto il ter-ritorio nazionale grazie ad una rete di 620 uffi ci, 750 unità di personale, 140 avvocati e 160 medici convenzionati. Per ulteriori informazioni contattare gli uffi ci Epaca di Coldiretti Bergamo.

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ONLYMOSO SELEZIONA ACCURATAMENTE LE PIANTINE PER LA COLTIVAZIONEONLYMOSO SELEZIONA ACCURATAMENTE LE PIANTINE PER LA COLTIVAZIONE

BAMBÙ GIGANTE:BAMBÙ GIGANTE: NUOVO BUSINESS ECOSOSTENIBILENUOVO BUSINESS ECOSOSTENIBILEUn solo ettaro di piantagione può produrre redditi per oltre 50.000 euro/anno

Nuove prospettive di business ecososte-nibile. Sta nascendo anche in Italia grande interesse, infatti, intorno a una varietà di bambù gigante chiamata Moso che, contrariamente a quanto accade per le altre specie, è in grado di ben adat-tarsi alle nostre latitudini. Promotore di questa nuova nicchia di mercato è OnlyMoso, l’azienda che seleziona con cura le piante madri di bambù da destinare alla coltivazione. Graminacea gigante in grado di raggiungere i 14/25 metri di altezza e con un fusto dal diametro di 8/15 cm, il Bambù Moso cresce benissimo dal nord al sud Italia, sopportando temperature anche fi no a meno 25 gradi centigradi. Il Moso pro-duce un legno di qualità migliore, per

durezza e resistenza, a quella di molti legni pregiati, tipo rovere e noce. I suoi germogli, ricchi di sali minerali e vitamine, sono persino molto utilizzati sia nella cucina occidentale, sia in quella orientale. Le

foreste di Moso rappresentano un’ec-cellente barriera di contrasto al disse-sto idrogeologico, creano polmoni verdi che purifi cano l’aria e generano occu-pazione perché il bambù di Moso vanta oltre 1.500 applicazioni commerciali e industriali: legno per arredamento e par-quet, fi lati, carta, cosmesi, mangimistica, uso per biomassa (carbone, pellet...). Gli esperti si spingono fi no alla realizzazio-ne di proiezioni secondo le quali un solo ettaro di bambù gigante può produrre redditi oltre i 50.000 euro l’anno.

Tutto ciò nell’assoluto rispetto dell’am-biente perché grazie a sostanze naturali autoprodotte il Moso non deve essere trattato con alcun tipo di pesticida. OnlyMoso propone questo nuovo eco-business a privati, Enti, Comuni, aziende agricole, fattorie didattiche, agriturismi. La fi liera delle piantagioni che si realiz-zano in primavera e autunno, è seguita dal Consorzio Italiano Bambù.

Agente di zona Massimiliano ColomboCellulare: 329 2320015E-mail: [email protected].

CASE HISTORY COLDIRETTI PIEMONTE:Nel 2012 è stata premiata con l’Oscar Green di Coldiretti una col-tivazione di bambù nelle langhe piemontesi, in provincia di Cuneo.

50 SPECIALE

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