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Marie Kelvedon Ansia (Crave), donde los personajes vive con dolor sus trastornos, sus angustias y su soledad. MATERIALS: flashlights (merka), skirt plastic one, scotch, hands, feet, head covers, pcitures, turnsoleil, cigarretes, photos. 1. You are dead to me Somewhere outside the city, I told my mother, You are dead to me. 2. A CIRCLE is the only geometric shape defined by its centre. No chicken and egg about it, the centre came first, the circumference follows. the earth, by definition, has a centre. and only the fool that knows it can go wherever he pleaes, kowning the centre will hold him down, stop him flying out of orbit. but when your sense of centre shifts, comes whizzing to the surface, the balane has gone. the 3. the balance has gone,the balance my baby has gone combien j'aime tes cheveux, vos yeux, vos lèvres, votre cou, vos seins, vos fesses A : E voglio giocare a nascondino e darti i miei vestiti e dirti che mi piacciono le tue scarpe e sedermi sugli scalini mentre fai il bagno e massaggiarti il collo e baciarti i piedi e tenerti la mano e andare a cena fuori e non farci caso se mangi dal mio piatto e incontrarti da Rudy e parlare della giornata e battere a macchina le tue lettere e portare le tue scatole e ridere della tua paranoia e darti nastri che non ascolti e guardare film bellissimi e guardare film orribili e lamentarmi della radio e fotografarti mentre dormi e svegliarmi per portarti caffè brioches e ciambella e andare da Florent e bere caffè a mezzanotte e farmi rubare tutte le sigarette e non trovare mai un fiammifero e dirti quali programmi ho visto in tv la notte prima e portarti a far vedere l’occhio e non ridere delle tue barzellette e desiderarti di mattina ma lasciarti dormire ancora un po’ e baciarti la schiena e carezzarti la pelle e dirti quanto amo i tuoi capelli i tuoi occhi le tue labbra il tuocollo i tuoi seni il tuo culo il tuo e sedermi a fumare sulle scale finché il tuo vicino non torna a casa e sedermi a fumare sulle scale finché tu non torni a casa e preoccuparmi se fai tardi e meravigliarmi se torni presto e portarti girasoli e andare alla tua festa e ballare fino a diventare nero e essere mortificato quando sbaglio e felice quando mi perdoni e guardare le tue foto e desiderare di averti sempre conosciuta e sentire la tua voce nell’orecchio e sentire la tua pelle sulla mia pelle e spaventarmi quando sei arrabbiata e hai un occhio che è diventato rosso e la’ltro blu e i capelli tutti a sinistra e la faccia orientale e dirti che sei splendida e abbracciarti se sei angosciata e

You are dead to me

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Sarah Kane

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Page 1: You are dead to me

Marie Kelvedon Ansia (Crave), donde los personajes vive con dolor sus trastornos, sus angustias y su soledad.

MATERIALS: flashlights (merka), skirt plastic one, scotch, hands, feet, head covers, pcitures, turnsoleil, cigarretes, photos.

1. You are dead to me

Somewhere outside the city, I told my mother, You are dead to me.

2. A CIRCLE is the only geometric shape defined by its centre. No chicken and egg about it, the centre came first, the circumference follows. the earth, by definition, has a centre. and only the fool that knows it can go wherever he pleaes, kowning the centre will hold him down, stop him flying out of orbit. but when your sense of centre shifts, comes whizzing to the surface, the balane has gone. the

3. the balance has gone,the balance my baby has gone

combien j'aime tes cheveux, vos yeux, vos lèvres, votre cou, vos seins, vos fesses

A : E voglio giocare a nascondino e darti i miei vestiti e dirti che mi piacciono le tue scarpe e sedermi sugli scalini mentre fai il bagno e massaggiarti il collo e baciarti i piedi e tenerti la mano e andare a cena fuori e non farci caso se mangi dal mio piatto e incontrarti da Rudy e parlare della giornata e battere a macchina le tue lettere e portare le tue scatole e ridere della tua paranoia e darti nastri che non ascolti e guardare film bellissimi e guardare film orribili e lamentarmi della radio e fotografarti mentre dormi e svegliarmi per portarti caffè brioches e ciambella e andare da Florent e bere caffè a mezzanotte e farmi rubare tutte le sigarette e non trovare mai un fiammifero e dirti quali programmi ho visto in tv la notte prima e portarti a far vedere l’occhio e non ridere delle tue barzellette e desiderarti di mattina ma lasciarti dormire ancora un po’ e baciarti la schiena e carezzarti la pelle e dirti quanto amo i tuoi capelli i tuoi occhi le tue labbra il tuocollo i tuoi seni il tuo culo il tuo

e sedermi a fumare sulle scale finché il tuo vicino non torna a casa e sedermi a fumare sulle scale finché tu non torni a casa e preoccuparmi se fai tardi e meravigliarmi se torni presto e portarti girasoli e andare alla tua festa e ballare fino a diventare nero e essere mortificato quando sbaglio e felice quando mi perdoni e guardare le tue foto e desiderare di averti sempre conosciuta e sentire la tua voce nell’orecchio e sentire la tua pelle sulla mia pelle e spaventarmi quando sei arrabbiata e hai un occhio che è diventato rosso e la’ltro blu e i capelli tutti a sinistra e la faccia orientale e dirti che sei splendida e abbracciarti se sei angosciata e stringerti se stai male e aver voglia di te se sento il tuo odore e darti fastidio quando ti tocco e lamentarmi quando sono con te e lamentarmi quando non sono con te e sbavare dietro ai tuoi seni e coprirti la notte e avere freddo quando prendi tutta la coperta e caldo quando non lo fai e sciogliermi quando sorridi e dissolvermi quando ridi e non capire perché credi che ti rifiuti visto che non ti rifiuto e domandarmi come hai fatto a pensare che ti avessi rifiutato e chiedermi chi sei ma accettarti chiunque tu sia e raccontarti dell’angelo dell’albero il bambino della foresta incantata che attraversò volando gli oceani per amor tuo e scrivere poesie per te e chiedermi perché non mi credi e provare un sentimento così profondo da non trovare le parole per esprimerlo e aver voglia di comperarti un gattino di cui diventerei subito geloso perché riceverebbe più attenzioni di me e tenerti a letto quando devi andare via e piangere come un bambino quando te ne vai e schiacciare gli scarafaggi e comprarti regali che non vuoi e riportarmeli via e chiederti di sposarmi e dopo che mi hai detto ancora una volta di no continuare a chiedertelo perché anche se credi che non lo voglia davvero io lo voglio veramente sin dalla prima volta che te l’ho chiesto e andare in giro per la città pensando che è vuota senza di te e volere quello che vuoi tu e pensare che mi sto perdendo ma sapere che con te sono al sicuro e raccontarti il peggio di me e cercare di darti il meglio perché è questo che meriti e rispondere alle tue domande anche quando potrei non farlo e cercare di essere onesto perché so che preferisci così e sapere che è finita ma restare ancora dieci minuti prima che tu mi cacci per sempre dalla tua vita e

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dimenticare chi sono e cercare di esserti vicino perché è bello imparare a conoscerti e ne vale di sicuro la pena e parlarti in un pessimo tedesco e in un ebraico ancora peggiore e far l’amore con te alle tre di mattina e non so come non so come non so come comunicarti qualcosa dell’assoluto eterno indomabile incondizionato inarrestabile irrazionale razionalissimo costante infinito amore che ho per te.

CRAVE" DE SARAH KANE

Fragmento de Crave, obra de Sarah Kane. Sin comas, sin puntos, sin respiración:

Quiero dormir a tu lado y hacerte las compras y cargarte las bolsas y decirte cuánto me gusta estar contigo pero me siguen obligando a hacer estupideces (...)

Y quiero jugar al escondite y regalarte mi ropa y decirte cuánto me gustan tus zapatos y sentarme en el borde de la bañera mientras te bañas y hacerte masajes en el cuello y darte besos en los pies y llevarte de la mano e irme contigo a cenar y que no me importe que comas de mi plato y encontrarme contigo en el Rudy's y hablar del día y teclear tus cartas y llevar tus cajas y reírme de tus paranoias y regalarte discos que nunca escucharás y ver películas buenísimas y ver películas malas y quejarme del programa de radio y hacerte fotos mientras duermes y levantarme para prepararte café con tostadas y panecitos y salir contigo a tomar un café al Florent en medio de la noche y dejar que me robes los cigarrillos y que nunca tengas fuego y contarte lo que vi en la tele la otra noche y acompañarte al oculista y no reírme de tus chistes y desearte por la mañana pero dejarte dormir un poco más y mientras darte besos en la espalda y acariciar tu piel y decirte cuánto me gusta tu pelo tus ojos tus labios tu cuello tu pecho tu culo y sentarme a fumar en la escalera hasta que vuelva tu vecina y sentarme a fumar en la escalera hasta que vuelvas y preocuparme cuando te atrases y asombrarme cuando te adelantas y regalarte girasoles e ir a tu fiesta y bailar hasta quedar negro y estar triste cuando me equivoque y feliz cuando me perdones y mirar tus fotos y desear haberte conocido desde siempre y sentir tu voz en mis oídos y sentir tu piel contra mi piel y tener mucho miedo cuando te enojes y se te ponga un ojo negro y otro azul y tu pelo hacia la izquierda y una cara de oriental y decirte estás preciosa y abrazarte cuando estés ansiosa y abrazarte más cuando sufras y desearte sólo con olerte y abusarme al tocarte y gemir cuando esté a tu lado y gemir cuando no esté a tu lado y babear sobre tu pecho y envolverte toda la noche y sentir frío cuando me quites la manta y sentir calor cuando no lo hagas y derretirme cuando sonrías y desintegrarme cuando rías y no entender y preguntarte por qué crees que te estoy rechazando cuando no te estoy rechazando y preguntarme cómo puedes pensar que yo sería capaz de rechazarte a ti y preguntarme quién eres pero aceptarte igual y contarte acerca del ángel del niño del bosque encantado que voló sobre el océano porque te amaba y escribirte poemas y preguntarme por qué no me crees y tener un sentimiento tan profundo que no encuentra palabras y querer compartirte un gatito y sentir celos de él cuando reciba más atención que yo y retenerte en la cama cuando te tengas que ir y llorar como un bebé cuando finalmente te vayas y vaciar los ceniceros y comprarte regalos que no quieras y llevármelos otra vez y pedirte que te cases conmigo y que tú me digas que no otra vez pero siempre fue en serio desde la primera vez y deambular por toda la ciudad pensando que sin ti está vacía y querer todo lo que quieres y pensar que me estoy perdiendo a mí mismo y saber que contigo estoy a salvo y contarte de mí mismo lo peor e intentar darte lo mejor porque tú lo mereces y contestar tus preguntas cuando prefiera no hacerlo y decirte la verdad cuando en realidad no quiera e intentar ser honesto porque sé que tú lo prefieres y pensar que todo se acabó pero aferrarme allí durante diez minutos más hasta que me eches de tu vida y te olvides de quién soy e intentar acercarme a ti porque es hermoso aprender a conocerte y el esfuerzo vale la pena y hablarte mal en alemán y peor en hebreo y hacer el amor contigo a las tres de la madrugada y de alguna de alguna manera comunicarte ese amor abrumador arrasador incondicional omnipresente y sempiterno que enriquece el corazón y libera la mente ese amor eterno y presente que siento por ti"

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fragmento de Crave (ansias) Sarah Kane... teatro británico.

A: ..."Y quiero jugar a las escondidas y darte mi ropa y decirte que me gustan tus zapatos y sentarme en el escalón mientras te bañas y hacerte masajes en el cuello y besarte los pies y tenerte la mano y salir a comer y que no me importe que te comas mi comida y encontrarte en Rudy..s y hablar del día y tipearte las cartas y llevarte las cajas y reírme de tu paranoia y darte cassettes que no escuchas y ver películas buenísimas y ver películas pésimas y quejarme de la radio y sacarte fotos cuando estás durmiendo y levantarme antes para ir a comprar tu café con medialunas y galletitas de manteca y después ir al Florent y tomar café a la medianoche y dejar que me robes cigarrillos y no poder encontrar nunca un fósforo y contarte del programa que vi la noche anterior en la tele y llevarte al hospital de ojos y no reírme de tus chistes y desearte en la mañana pero dejarte dormir un rato más y besarte la espalda y acariciarte la piel y decirte cuando amo tu pelo tus ojos tus labios tu cuello tus senos tu culo, y sentarme en el escalón a fumar hasta que tu vecino llega a casa y sentarme en el escalón a fumar hasta que tú llegas a casa y preocuparme cuando llegas tarde y sorprenderme cuando llegas temprano y regalarte girasoles e ir a tu fiesta y bailar hasta estar negro y sentirme culpable cuando no tengo razón y contento cuando me perdonas y mirar tus fotos y desear haberte conocido desde siempre y escuchar tu voz al oído y sentir tu piel en mi piel y asustarme cuando te enojas y se te pone el ojo colorado y el otro azul y tu pelo a la izquierda y tu cara oriental y decirte que eres maravillosa y abrazarte cuando estás angustiada y ser tu sostén cuando te duele y desearte sólo de olerte y ofenderte al tocarte y lloriquear cuando no estoy a tu lado y lloriquear cuando no estoy y babosearme en tu pecho y sofocarte de noche y morirme de frío cuando te llevas la frazada y de calor cuando no te la llevas y derretirme cuando sonríes y disolverme cuando te ríes y no entender porque piensas que te estoy rechazando cuando no te estoy rechazando y preguntarme cómo es posible que pienses que alguna vez podría rechazarte y preguntarme quién serás pero aceptarte de todos modos y contarte del niño del bosque encantado del ángel de los árboles que voló a través del océano porque te amaba y escribirte poesías y preguntarme por qué no me crees y no tener sentimiento tan hondo que no encuentre palabras para decirlo y querer comprarte un gatito del que ponerme celoso porque se va a ganar más atención que yo y demorarte en la cama cuando te tienes que ir y llorar como un chico cuando la final te vas y matarte las cucarachas y comprarte regalos que no quieres y llevármelos de vuelta y pedirte que te cases conmigo y que me digas que no de nuevo pero seguir pidiéndote porque aunque creas que no lo digo en serio lo digo en serio siempre desde la primera vez que te lo pedí , y vagar por la ciudad pensando que está vacía sin ti y querer lo que tú quieres y pensar que me estoy perdiendo pero saber que estoy a salvo contigo y decirte lo peor de mí y tratar de darte lo mejor de mí porque no te mereces ni un poquito menos y responder tus preguntas cuando preferiría no hacerlo y decirte la verdad cuando la verdad es que no quiero y tratar de serte honesto porque sé que lo prefieres y pensar que se acabó todo pero igual quedarme diez minutos más antes de que me eches para siempre de tu vida y olvidar quien soy y tratar de estar más cerca de ti porque es hermoso aprender a conocerte y vale bien el esfuerzo y hablarte en alemán mal y en hebreo peor y hacer el amor contigo a las tres de la mañana y de algún modo de algún modo de algún modo comunicar algo del abrumador inmortal irrefrenable incondicional omniabarcador enriquecealma abreconsciencia constante inagotable amor que tengo para ti.

C: (en voz baja hasta que A deja de hablar) tiene que acabar tiene que acabar tiene que acabar tiene que acabar tiene que acabar tiene que acabar tiene que acabar tiene que acabar tiene que acabar tiene que acabar (luego en volumen normal) tiene que acabar tiene que acabar tiene que acabar."

here I am, once again, here I am, here I am, in the drakness, once again.

On the edge of nothing Here I am

Hold my hand

Page 4: You are dead to me

Glory be to the Fahter

The truth is behind you

I’d give it all up for you

Into the light

As it was in the beginning

Beyond the darkness

And ever shall be,

Into the light

At the end of the day it comes back to this,

Gaining time

It comes back to me.

Kill me

Free falling

Into the light

Bright white light

World withou end

You are dead to me

Glorious Glorius

And ever shal be

Happy

So Happy

Happy and Free.