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Inverno 2012 - Supplemento a Broadcast&Production 6/2012 Editore: NewBay Media Italy Srl - Direttore Responsabile: Andrea Rivetta - Stampatore: Sady Francinetti s.n.c. Tutta la più recente tecnologia audiovisiva Report da IBC 2012 RADIO E IPAD Tutta la più recente tecnologia audiovisiva Report da IBC 2012

Webcast & Production - Inverno 2012

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Soluzioni tecniche per l'audiovisivo via Internet. Dagli editori di Broadcast&Production, la prima pubblicazione dedicata alla tecnologia per lo streaming web.

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Inverno 2012 - Supplemento a Broadcast&Production 6/2012

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Solo sei mesi fa, non sarei stato in grado discrivere questo articolo in modo compiuto.Dei prodotti Apple ho fatto sempre un usominimo, se non nullo. Per darvi un’idea, miafiglia si è diplomata e voleva un iPad, ma nonme l’ha detto. Non voleva sentirlo pronuncia-re da me. Un giorno, all’inizio dell’autunnoscorso, stavo discutendo di computer con unmio collega di Crawford BroadcastAlabama, il Capo Tecnico Stephen Poole,mentre eravamo in viaggio per raggiungereuna postazione di trasmissione, ed è saltatofuori l’argomento del tablet. Stavamo pensan-do agli ambienti desktop e a cosa Microsoftproponeva su questa linea (ad esempio, la suainterfaccia Metro), e anche che le distribuzio-ni Linux avevano qualche nuovo ambientedesktop in uscita (Unity e Gnome 3 diUbuntu). L’iOS 5 di Apple e il sistema opera-tivo Android di Google facevano già la partedel padrone in questo campo. Tutte questeinnovazioni per il desktop sono tese ad inte-grarsi pienamente nella crescente tendenzaverso gli schermi “touch” tipici dei tablet.

Il troppo storpia sempreMentre stavamo considerando tutto questo,abbiamo convenuto che i più recenti laptopquad-core con 4 GB di RAM erano davveroenormi rispetto a quel che serve alla maggioreparte dei nostri impiegati. Abbiamo conclusoche circa l’85% di loro avrebbe potuto cavar-sela con la potenza di calcolo offerta da unmoderno tablet. La maggior parte degliimpiegati utilizza il proprio computer per l’e-mail, la navigazione Web e l’elaborazione deitesti, senza alcun particolare software per svol-gere questi lavori. Dato che i moderni tabletoggi hanno processori dual core da oltre 1GHz, con 1 GB di RAM, sono più che adattiper quel tipo di utilizzo. Alla fine dell’autun-no Laura Scotti, il General Manager, mi hachiesto di verificare se e come avremmo potu-to far funzionare i tablet nella struttura diCrawford a Birmingham. Così, ho accettatola sfida per decidere se gli iPad di Apple aves-sero le carte in regola per soddisfare le nostre

necessità. In particolare, avevo alcune perples-sità sui tablet. Quanto durano gli iPad? Nonavevamo nessuna delle stampanti raccoman-date (circa 10), per le quali fosse garantito ilfunzionamento con iPad, e ovviamente la pos-sibilità di stampare i documenti non era indiscussione. Poi gli iPad hanno una capacitàdi memoria limitata (fino a 64 GB): ma seserve più memoria, come si può risolvere ilproblema?Ero anche preoccupato di come le applicazio-ni per l’ufficio sarebbero state rese disponibiliper un impiego di tipo commerciale. Nonvolevo mettere un giocattolo davanti ai nostriimpiegati, sebbene molti ne fossero letteral-mente innamorati.Ma questo mi ha colpito: la scuola che fre-quentano i miei figli si sta dotando di labora-tori completamente basati su iPad. Ho scrittoun’e-mail al loro staff IT e ho chiesto che midedicassero un po’ di tempo per discutere dicome i tablet funzionino nel loro caso. Mihanno prontamente risposto e abbiamo passa-to circa un’ora e mezza al telefono.Quando il personale IT mi ha detto che ave-vano oltre 800 iPad in servizio nel distretto eche solo due di essi erano tornati indietrorotti (uno dei quali per evidente negligenza),mi sono convinto della loro robustezza. Mihanno spiegato che impostare un server per lastampa e qualche memoria di massa in reteavrebbe alleviato le altre mie preoccupazioni.Mi hanno anche assicurato che la suite di pro-duzione per ufficio era all’altezza del compito.Con i risultati della mia ricerca in mano, hodato a Laura e al Responsabile Finanziario diCrawford Broadcasting, Mike Cary, una giu-

stificazione per comprare tre Apple iPad. Persoli 2.200 dollari o poco più, ho comprato treiPad (Wi-Fi, 32 GB) ciascuno con la suapenna per digitazione, la sua tastieraBluetooth, la sua custodia e un po’di software.Parecchie caratteristiche chiave hanno fatto diiPad una scelta raccomandata. La prima è ilprezzo, paragonabile a quello dei computerportatili. È stato come prendere apparecchia-ture equivalenti, allo stesso prezzo o a meno.La seconda ragione è il prezzo del software.Durante la mia ricerca, ho trovato che ciascuniPad può essere collegato a fino cinque AppleID. In pratica, avrei potuto comprare il soft-ware una sola volta e installarlo su ciascuniPad che la società acquista. Così, come partedei 2.200 dollari, è stata aggiunta una cartaiTunes da 50 dollari per potere comprareapplicazioni che sarebbero state parte dello“standard” che avrei avuto su ciascun iPadintestato alla società nella sede di Birmingham(dove avrebbero dovuto essercene 33). Comeho potuto verificare, questo è sia legale, siaeticamente corretto. Pensateci un minuto: hocomprato una serie di applicazioni per ufficioa 35 dollari e posso metterle su tutti gli iPadche comprerò qui. Se avessi comprato MSOffice per un computer portatile, avrei pagato149 dollari. Per il successivo, altri 149. A miomodo di vedere, il gioco vale la candela, giàsolo per questo risparmio economico.Altre considerazioni: gli impiegati riescono aprodurre di più quando non devono aspettareche il software si carichi o il loro computer siavvii. Le applicazioni si aprono pressoché all’i-stante e l’iPad è in modalità “sempre acceso”.Permette anche ai nostri impiegati di essere

Quando la radio morde la Mela con gustoCrawford Broadcast trasformagli iPad di Apple in strumentiutili per le emittenti

di Todd DixonTodd Dixon, di CBNT, è assistente tecnico di Crawford Broadcasting Co. a Birmingham, in Alabama - USA

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Le notizie le trovi anche in www.webcastandproduction.it

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più mobili. Le batterie al loro interno duranogrosso modo tutto il giorno con una singolaricarica. Con oltre 500.000 applicazioni dis-ponibili sull’App Store di iTunes, i tabletdiventano davvero il “coltellino svizzero” nelmondo dei computer. Infine, nel caso qualcu-no decida di cambiare azienda, l’iPad è sem-plice da riportare alle impostazioni di fabbricae tutto il software fondamentale che ho com-prato si può caricare in circa 15 minuti. Con inostri attuali portatili standard, questo proce-dimento richiede circa due ore.

Trovare le giuste cavieLa parte difficile è iniziata quando li abbiamomessi nelle loro mani. Laura voleva che i treiPad fossero dati a un redattore (AshleyPetty), a un venditore (Jennifer Paepcke) e aun membro del suo staff (MarkMcCollister). In questo modo, lei avrebbeottenuto un riscontro da loro, rispetto ai trediversi tipi di lavoro, in base a come si fosserotrovati, e avrebbe capito se fossero adatti ainostri uffici. Il nostro pacchetto “standard”contiene le seguenti applicazioni: Keynote perle presentazioni, Numbers per i fogli elettro-nici, Pages per le pubblicazioni, iBooks comelettore di e-book, Dragon Dictation e l’audioeditor Twisted-Wave.Il grande cambiamento, per noi utenti, è statoche l’Apple iOS richiede agli utenti Windows

di ragionare in un modo un po’ diverso perfare le varie cose. Lo definisco come una bucadi sabbia: puoi giocarci con molti giochi tuttoattorno, ma se il rastrello è troppo lontanodella buca, devi comunque trovare un modoper prenderlo, o usare i giochi che hai a dispo-sizione come un rastrello. Così, con l’iPad,quando un file viene creato con un’app, l’app“possiede” il file. Sebbene l’app sia programma-ta per “condividerlo” con le altre app (funzionedetta “open in”), esso non è disponibile nellealtre app. La maggior parte del lavoro che hofatto, è stato dedicato all’attivazione dei printserver, dei file server di rete e all’installazionedelle app, cosicché tutti gli utenti potesserolavorare in modo confortevole con iOS. Il soft-ware Colobos ha semplificato la parte del printserver. Una volta che il software “Fingerprint” èstato installato su uno dei nostri computer, hapermesso a tutti gli iPad dell’edificio di vederee utilizzare le nostre stampanti di rete. Ci ècostato “ben” 10 dollari.Stiamo utilizzando un’app gratuita che sichiama WebDAV Navigator, per far sì che gliutenti iPad possano condividere e salvare i filee le cartelle in un modo a cui gli utentiWindows sono abituati. Ho assegnato a cia-scuno dei nostri utenti iPad uno spazio su unWeb server locale per salvare i file, il che per-mette loro di caricare o scaricare i loro docu-menti in sicurezza quando sono collegati a

Internet con WebDAV. Dropbox e l’iClouddi Apple, entrambi basati su sistemi di salva-taggio tipo “cloud”, sono stati utilizzati perspostare i file dove ce n’è bisogno. Dropboxpermette ad ogni utente di immagazzinare2GB di dati, gratuitamente. iCloud offre 5GB di memoria di massa, gratuitamente, agliutenti Apple. Quello su ci sono dei limiti,come sempre, è la connettività. Abbiamocomprato le versioni Wi-Fi, ma la rete dellenostre apparecchiature non è accessibile dauna rete Wi-Fi. Per avere questo tipo di colle-gamento, occorrerebbe accoppiare l’iPad adun servizio dati prepagato di tipo cellulare,senza quindi avere dei reali benefici. Così, amalincuore, abbiamo deciso che siamo partedel 15% che dovrà continuare a usare unapiattaforma di computer più convenzionale,sia con il Wi-Fi, sia con la connessioneEthernet, ovvero i nostri PC portatili!Con tutto ciò attorno a loro, le nostre tre“cavie” hanno abbandonato i loro vecchi PCportatili e hanno incominciato a utilizzare gliiPad a tempo pieno. Considerato che gli altriPC portatili stanno raggiungendo i 7 o 10anni di servizio, credo che il lavoro fatto pertestare questa nuova modalità di lavoro, ciporterà ad avere più iPad nella nostra sede diquanti ce ne siano già e davvero ci consenti-ranno di trarre vantaggio dalla loro natura didispositivi portatili.

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R E P O R T E V E N T I

IBC 2012

Le più belle novità perla produzione A/VMolte delle soluzioni presentate sono per i “fratelli maggiori” delle radio e tv online, tuttavia siamocerti che in molti stanno cominciare a pensare più in grande. Anzi… “da grandi”!

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Apriamo il capitolo delle news per laproduzione audiovisiva radiotelevisiva.Le due stelle acclamate del NAB 2012,cioè la “Cinema Camera” di BlackmagicDesign e il registratore KiPro Quad diAJA, per il 4k non compresso, sono oradisponibili per le consegne al pubblico.Simon Westland, responsabile venditeEMEA di Blackmagic Design, ammettesenza difficoltà che le consegne hannoseguito un ritmo meno sostenutorispetto agli ordini ricevuti, ma questo haconsentito di apportare ulteriorimiglioramenti alla camera. Blackmagicsa bene che, con la propria mossa nelcampo delle camere cinematografiche, siè attirata l'attenzione dell'intero settore euna iper-esposizione mediatica sullastampa specializzata: per cui la CinemaCamera deve essere da subito unprodotto pienamente maturo, e non sipuò permettere il minimo passo falso.A conferma del grande interesse cheanche il mercato ha riservato al nuovoprodotto Blackmagic, Simon ci mostra trevetrine bene in vista allo stand Blackmagic.“Per quanto io mi ricordi, è la prima volta cheal nostro stand esponiamo prodotti che nonsiano i nostri. Ma stavolta ci sembrava ungiusto messaggio da dare ai nostri clienti”. Letre vetrine accolgono diversi accessori diripresa specifici per la Cinema Camera, e sonotutti prodotti di costruttori specializzati nelsettore dell'accessoristica per le riprese,compresi i nomi eccellenti. Sono stativi,impugnature, staffe per illuminatori, kit diconnessione, staffe per accessori esterni o peradattare accessori esistenti alla nuova cameraBlackmagic. “Se anche nomi di questo calibrohanno rotto gli indugi e a pochi mesi dallapresentazione della Cinema Camera hanno giàlanciato una tale quantità di accessorispecificamente disegnati per il nostroprodotto, vuol dire che il mercato ci crede. Pernoi è un grande successo, è fondamentale che inostri clienti possano non solo acquistare una

camera, ma soprattutto la possano impiegareall'interno del loro modo di operare giàacquisito e con gli accessori che già conosconoe di cui si fidano.”Fra le altre novità, Blackmagic offre ora unsistema completo basato su interfacciaThunderbolt per le riprese 4k. Sorprendentepoi la versatilità di impiego del pannelloMaster Control per i conosciuti VideoHub,l’apprezzata linea di matrici del marchio. Ilpannello Master Control è alto una sola unitàrack, ed è spesso meno di tre centimetri. Èdotato di trenta pulsanti retroilluminati,disposti su due file. Ogni tasto può esserepersonalizzato con scritte o etichette, anche acura dell’utilizzatore. La retroilluminazione è aled, bianchi o RGB, per ottenere la specificacombinazione di colori desiderata. Un displayLCD permette la visualizzazione in anteprimadell’ingresso o dell’uscita selezionati per ilpreview. Un numero a piacere di tasti puòessere assegnato ad uno specifico ingresso o ad

una specifica uscita. Gli altri, possono di voltain volta essere associati all’ingresso/uscitadesiderati, scelti attraverso la comodamanopola di selezione e guidati in questo delleindicazioni riportate sul display del pannello.Uno dei tasti può essere configurato come“take”, rendendo possibile la commutazionefra tutti gli ingressi e tutte le uscite del routerconnesso alla medesima rete cui è collegato ilpannello. Si, perché l’unica connessione delpannello al resto del mondo è un cavoEthernet, e anche se l’ingresso o l’uscita chevoglio commutare non sono assegnatipermanentemente ad un tasto sul frontaleposso semplicemente assegnare quello che miserve ad un tasto qualsiasi, utilizzare quel tastoper fare il “take”, e dopo riassegnare il tastoall’ingresso/uscita che desidero. Oppure faretutto con la manopola. Lo abbiamoovviamente voluto mettere alla prova, lasemplicità e la velocità d’uso lasciano senzaparole.

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Le camere CanonCanon conferma la propria attenzione al mondo dei cineasti, e ha presentatoall'IBC la nuova EOS C100, insieme asempre nuove obiettivi per completarequella che, ad oggi, è una delle più ampieserie di ottiche disponibili per il cinemadigitale.Basata sulla tecnologia della EOS C300,grazie al sensore CMOS Canon Super35mm da 8,3 MP per una risoluzione videodi 1920x1080 (Full HD), la EOS C100combina un’eccezionale qualità d’immaginein un corpo macchina più piccolo di circa il15% della sorella EOS C300. Progettatapensando ai cineasti che operano con troupesemplificata, ma anche in autonomia, la C100 non si fa mancare un avanzatomotore di imaging basato su codec AVCHD4:2:0 con registrazione su schede SD a 24Mbps. A sottolineare le ambizioni della nuova nata,è possibile anche la registrazione noncompressa– inclusi i dati timecode – su unregistratore esterno, tramite una interfacciaHDMI, che in questo segmento di mercatorappresenta una soluzione diffusa, efficaceed economica. Versatilità: la C100 supporta frame rate di24/25/30p e 50/60i, con una gamma ISO di320–20.000, ma soprattutto la nuovafunzione di Canon “Wide DynamicGamma” che consente una gamma dinamicafino all’800% senza la necessità di interventiin post-produzione. La funzione Canon Log Gamma, ereditatadai modelli superiori C500 e C300,permette inoltre la cattura di video di alta

qualità perfetti per il color grading,garantendo al contempo filmati coerentianche nel caso la C100 venga utilizzataassieme ad altre videocamere EOS Cinemain riprese multi-camera. La EOS C100 integra inoltre una serie difunzioni automatiche a supporto deidocumentaristi o dei reporter di cronaca: il pulsante One Shot AF consente dicontrollare la messa a fuocoautomaticamente sull’area centraledell’immagine prima della registrazione, ilPush Auto Iris valuta l’esposizione e apportale modifiche necessarie prima delle riprese, enel 2013 (tramite un aggiornamentofirmware) sarà inoltre disponibile ilfunzionamento automatico continuo dimessa a fuoco e diaframma in abbinamentoagli specifici obiettivi Canon EF Stepper

Motor (STM). In quanto parte del sistemaEOS, EOS C100 è compatibile con oltre 60obiettivi EF ed EF Cinema, compresa lanuova coppia di ottiche cinema zoomcompatte e leggere: CN-E15,5-47 mm T2,8L S e CN-E30-105 mm T2,8 L S.

Buona alimentazioneBHV Broadcast ci ha sorpreso con unsistema di alimentazione phantom percamcorder. Il prodotto si chiama Video Ghost, e nascedalla constatazione che sempre più spesso icamcorder nati per impiego ENG hannouna ottica ed una qualità tali da poter essereutilizzati anche per riprese in studio. Un’eccellente soluzione per le aziende chesono impegnate su entrambi i fronti inmodo non continuativo, in modo da poterlimitare gli investimenti ed impiegare lastessa macchina indifferentemente perriprese in studio o in esterna. Unico limite: la durata della batteria. Il Video Ghost è un apparato estremamentecompatto in grado di instradare anchel'energia elettrica necessaria alfunzionamento del camcorder utilizzando ilmedesimo cavo coassiale che trasporta ilsegnale video. Può essere impiegato con camcorderalimentati a 12 o 24V, con un assorbimentomassimo di 45W o, per la versione Plus, di65W. La lunghezza complessiva del cavo puòraggiungere i 90 metri per riprese HD, eaddirittura 150 metri per riprese SD. Ilricevitore è disponibile anche con innesto V-lok. Da notare che il sistema è bidirezionale:può quindi essere utilizzato anche peralimentare un monitor remoto utilizzando ilmedesimo cavo che trasporta il relativosegnale video.

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Piccole alla grandePotrebbe sembrare un prodotto di nicchia, mala sua versatilità è tale da consentire un decisosalto di qualità e di versatilità all'interacategoria di queste applicazioni. Lemicrocamere HD hanno prestazioni sempremigliori, in termini di qualità dell'immagine eresa cromatica; le loro dimensioni lillipuzianeconsentono però di effettuare riprese da puntidi vista assolutamente inediti (provate ariprendere la partenza di un'automobileposizionando l'asse ottico a tre centimetri dalsuolo, senza scavare buche, intendo) comepure di essere utilizzate in tutte le situazioni incui si richiede una invasività del mezzo diripresa pari a zero. Dopo un avvio durante ilquale gli oggettivi limiti dei sensori di ripresafacevano passare in secondo piano leprestazioni e la versatilità dell'otticautilizzabile, con le più recenti generazioni disensori il mercato si è accorto che questecamere possono essere utilizzate in unamiriade di situazioni di ripresa. A patto diavere l'ottica giusta. L’obiettivo zoom 10xmotorizzato per microcamere Z10-HDCF diResolveOptics lascia senza parole. Ècompatto, compattissimo: misura 45 x 45 x98.3 mm, e montato sulle microcamere HDpiù diffuse per impieghi professionali(Toshiba IK-HD1 e IK-HR1S, IndieCam,Iconix, per citarne alcune) permette diconservare la distanza fra superficie diingombro e asse ottico del sensore: cioè seguardate la camera da dietro, probabilmentenon vi accorgerete che l'obiettivo è montato.La lunghezza complessiva dell'ottica è tale chepotreste tenerlo fra pollice ed indice di unamano. Ma è uno zoom 10x motorizzato,completamente on-board. Grazie all’innestointercambiabile questo obiettivo può essereadattato per lavorare con formati di sensore da1/3 e fino a 2/3 di pollice, singolo e 3CCD.L'escursione focale può essere comandata coni classici comandi a manopola, o con un

telecomando dedicato, per riprese a distanzacon camera non presidiata. L'estetica “rugged”è la classica ciliegina sulla torta per unprodotto che, anche dopo una presa dicontatto sul campo, si confermaentusiasmante ed in grado di aprire nuoveprospettive di ripresa.

Mi faccio lo stereoNel campo delle produzioni stereoscopiche, lafrancese Binocle 3D propone una suite distrumenti per verificare e correggere prima (odopo) la ripresa i parametri fondamentali dellastereoscopia. Il TaggerLive è pensato per esserefacilmente trasportabile, ed è disponibileanche in una versione completamenteentrocontenuta in una valigia che includel'hardware di elaborazione (di fatto un Mac dibuona potenza) e le periferiche di acquisizioneed uscita dei segnali HD-SDI. Una voltacollegate ed attivate le camere di ripresa, ilsistema valuta automaticamente una serie di

parametri. Può restituire i risultati su dueschermate separate, una per ogni camera,sovraimponendo una serie di poligoni, linee esimboli in grado di rendere immediatamentechiara la profondità reale di ciascunparticolare, l'esposizione, il movimento, ealtro ancora. L'immagine “unificata” mostrainvece con il medesimo linguaggio grafico,facile, immediato ed intuitivo, il risultato intermini di profondità, distanza e coerenza diogni particolare rispetto al piano principaledella stereoscopia e rispetto agli oggettiadiacenti. Sono disponibili allarmi perevidenziare quando la maschera delleprofondità apparenti esce dai valori limiteimpostati. Può effettuare automaticamente lecorrezioni richieste, in tempo reale: questo lorende uno strumento perfetto per ilbroadcasting live. Spiegare il risultato a parole è piuttostocomplesso, ma bastano due minuti davanti alvideo per comprendere in pieno l'utilità diquesto sistema ed il risparmio di tempo e laconfidenza nel risultato finale che permette diottenere in fase di ripresa. Il TaggerMovie è una versione semplificata delTaggerLive: l’hardware è molto più compatto,e richiede unicamente una periferica diacquisizione ed un portatile Mac. Di contro perde la possibilità di effettuarecorrezioni live, e invia tutte le informazioniper effettuare le necessarie correzioni in post-produzione.A quel punto si può intervenire anche con ilDisparityKiller, un software semplice edintuitivo che regola con precisione il perfettoallineamento dei bordi delle immagini destra esinistra (a livello del singolo pixel), eliminandouna delle cause più subdole che comportanofatica di visione per lo spettatore.

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Tv onlineUna volta c'era la televisione, e anche iltelevisore poteva di fatto ricevere la totalitàdelle emissioni disponibili in aria. Conl'avvento delle connected TV stiamo inveceassistendo ad un vorticoso proliferare diapplicazioni dedicate che permettono divedere questo o quel canale. E solo quello, o allimite i canali inseriti nei bouquet di chi harealizzato quella applicazione. Dal nostropunto di vista è un controsenso tecnico edeconomico: una moltitudine di soggetti staspendendo soldi per realizzare, ciascuno, la“propria” app. Come dire, il proprio standardtrasmissivo, che va benissimo per seguire iprogrammi di chi l'ha realizzata (leggi:pagata), ma è ovviamente bloccata suiprogrammi della concorrenza. Così lospettatore, per “cambiare canale”, deve“uscire” da una app e avviarne una differente.A patto che la trovi sul menu del televisore.Già, perchè magari il televisore è usccito dallafabbrica senza avere quella app fra quelle pre-caricate com standard. Oltre alla corsa arealizzare (pagare) le app, si è quindi scatenatala gara a convincere (pagare) ogni costruttoredi primo piano ad includere le proprie appcome standard: se è facile che una minoranzadi appassionati navighi sul web alla ricercadella app che serve a visuaizzare i propriprogrammi preferiti, la maggior parte dellepersone si limiterà a fare quello che sinora hafatto: considerare il televisore come unelettrodomestico ed utilizzarlo “as is”, né piùné meno di come gli è stato consegnato dalnegoziante. I grandi operatori stannoinvestendo molte risoprse in questa attività, estanno addirittura proliferando le app per isingoli eventi: non più la app (diciamo) “Rai”,ma la app Rai per le Olimpiadi. Terminate le

quali rimarrà di fatto un ricordo. Potenza delmarketing, e da questo punto di vista sembratutto ineccepibile. Ma cosa può fare unpiccolo produttore di contenuti, indipendentema con ottime idee? Non avrà mai ladisponibilità finanziaria per fare realizzare unaapp “engaging”, e soprattutto con i grandiproduttori di televisori non riuscirà nemmenoa parlare. Quindi, in mancanza di una app“universale”, che permetta di scegliere evisualizzare tutti i contenuti disponibili sulweb, diversi contenuti potenzialmente validiresteranno fuori dai televisori più evoluti. LabritannicaMiomni ha trovato una soluzione.Si è focalizzata esattamente su quanto i piccoliproduttori non potrebbero permettersi di fare:hanno realizzato una loro app e hannoottenuto che venga inclusa in fabbrica indiversi televisori connessi. Poi hanno offerto a

chiunque la possibilità di inserire la propriaprogrammazione in questa app, pagando siintende. Ad Amsterdam è stato citato il caso diFishing TV, un canale specializzato sulla pesca,diffuso unicamente via IP. Dopo l'approdosulla piattaforma Miomni, questo canale, cheevidentemente produce contenuti che gliappassionati del genere hanno apprezzato, hamoltiplicato per i propri contatti per unfattore iperbolico, con un analogo incrementodelle entrate pubblicitarie. Con la piattaformaMiomni anche il più piccolo produttore videopuò riuscire ad arrivare nella prima fila deicontenuti delle smart tv, e giocarsela alla paricon i “grandi” unicamente in base all'appealdei propri contenuti. Un risultato eccellente. Icosti sono in base ai contatti, per cui il canaleweb può iniziare dal piccolo e, conl'aumentare dell'audience (e quindi dei ricavipubblicitari) potrà crescere con la garanzia dipoterselo permettere.

JVC per tutto e per tuttiDiverse le novità JVC, concentrate suicamcorder e sui monitor. La GY-HM600 èuna videocamera per applicazioni ENGversatile e facile da usare. Ha tre sensoriCMOS full-HD (1920 x 1080) da 1/3 dipollice, elaborazione colore a 12 bit, ottimeprestazioni in condizioni di scarsa luminosità,e un’ottica zoom 23x autofocus. Registrafilmati HD o SD in diversi formati, fra cui ilnativo XDCAM EX, Final Cut Pr, AVCHD eH.264 su schede di memoria SDHC o SDXC.Il pre-record è di 20 secondi La GY-HM650(foto sotto) è un passo avanti in termini diversatilità: dotata di doppio codec, permettedi registrare file HD su una scheda dimemoria e contemporaneamente di crearefiles a risoluzione ridotta (1/4 HD o SD) suuna seconda scheda.

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Con un FTP e la connettività Wi-Fi integrati,la GY-HM650 può inviare direttamente ilgirato su rete IP pubblica o privata, senzarichiedere quindi la disponibilità collegamentiin ponte radio o via satellite. La GY-HM650supporta le codifiche MPEG-2, AVCHD,H.264 e il nuovo formato AS-10. Il web serverintegrato permette la piena gestione dellacamera da remoto, inclusi messa a fuoco,zoom, iris e modifica dei metadati, tramite unqualsiasi browser e anche da tablet osmartphone, senza richiedere softwareaggiuntivi. Ricordiamo anche la GY-HMQ10,la prima videocamera palmare 2K/4K almondo. Fra i monitor, il DT-V17G15 è un nuovo 17pollici con pannello full HD con tecnologia diretroilluminazione RGB: è una soluzione cheavvicina le prestazioni dei “grado 1” marimanendo decisamente più economica.Sony ha ampliato la propria gamma diprodotti XDCAM HD422 con il camcorderportatile PMW-150 50mbps HD422 munitodi 3 sensori CMOS Full HD da 1/3 polliciExmorTM e ottica zoom 20x con lunghezzafocale di 29,5-590 mm. L’ottica dispone di treghiere indipendenti per messa a fuoco, zoom eregolazione del diaframma, con controllocompletamente manuale, più una funzione distabilizzazione dell’immagine. Il PMW-150 vaad aggiungersi alla famiglia di camcorderHD422 SxS che includono il PMW-100, ilPMW-200 e la versione a spalla PMW-500,ciascuno dei quali può essere impiegato con ilField Gear PMW-50 SxS, con slot doppioSxS e un pannello LCD da 3.5” per lamassima flessibilità operativa. I prodotti Sonyper produzione live includono ora la serie ditelecamere HD a doppio formato HDC-1700, le unità di controllo per telecamereHDCU-1700 e lo switcher multiformatoMVS-6530/6520. Con un fattore di formamolto compatto garantiscono facilità d’uso eun’elevata produttività per eventi live,produzione multicamera e green screencompositing. Sarà invece disponibile sulmercato a partire da gennaio 2013 il nuovosistema di produzione live NXL-IP55: un verosalto in avanti, in grado di semplificareradicalmente l'integrazione utilizzandoun'infrastruttura IP, garantendo la consuetaqualità broadcast ma con un colpo d’aliall’efficienza operativa. Pensato per l'uso inproduzioni live con configurazioni multi-camera, NXL-IP55 utilizza un collegamentoIP standard su una rete LAN e permette agliutenti di trasmettere fino a quattro flussi videoHD-SDI (tre in downstream e uno inupstream, o due in downstream e due inupstream). Il sistema supporta inoltre fino a10 canali audio, tra cui intercom, segnali dicontrollo, Tally, GPIO e genlock. Produrre

con l’NXL-IP55 significa ridurre radicalmenteil numero di cavi necessari e di semplificarenotevolmente il funzionamento rispetto aisistemi tradizionali con cavi coassiali.Combinato con le telecamere BRC di Sony(BRC-H900, Z330 e Z700), il sistema NXL-IP55 costituisce un sistema di produzione liveHD IP che potrà trasmettere video, audio edati di qualità broadcast con valori di latenzabassissima, inferiore a un campo (1/2 frame),su una connessione LAN singola. Un altroesempio di come il sistema NXL-IP55 puòmigliorare la produzione live è nel settoredello sport. Un set-up con tre telecamere HDposizionate in diversi punti dello stadio econnesse a NXL-IP55 può essere configuratoin modo efficiente riducendo al minimo ilcablaggio. In questo modo, il team diproduzione può acquisire diverse scene inqualità HD utilizzando più telecamere. Oltreai vantaggi esclusivi nella semplificazione delcablaggio necessario per la produzione dieventi live, NXL-IP55 può aiutare le aziendespecializzate in Outside Broadcast a contenerei costi del controllo delle operazioni daremoto. Il costo inferiore dei collegamentiGbE LAN, insieme a un accesso più sicuro aun maggior numero di collegamenti in fibradedicati in tutto il mondo, permetteranno aibroadcaster di utilizzare le reti IP insieme alsistema NXL-IP55 per generare una bassalatenza, fondamentale nel mercato broadcast.

Gamma audio e videoSono molte le novità in casa ARET per questoIBC 2012, che rendono sempre più attrattivoe completo il bouquet di apparati distribuito,permettendo di offrire ai propri clientisoluzioni di elevata affidabilità e sempreequilibrate nelprezzo. Inoltre,sono propriodegli inizi diSettembre alcuniannunci cheriguardanol’introduzione diimportanti novitàtecnologiche nelmercato italiano.Primo fra tuttiriguardaTelerecord, unadelle principaliaziende italiane diproduzione edoutsidebroadcasting,conosciuta dalmercato per lacapacità diinnovare ed

adottare per primi le ultimissime tecnologie(la ricordiamo tra le prime ad adottaretecnologie digitali, tra i primissimi in HD edin 3D). L’unità 18 di Telerecord in HD haadottato Calrec Artemis Beam come mixeraudio che ha iniziato ad operare proprio neigiorni precedenti all’ IBC. Calrec Artemis è laconsole più diffusa negli HD OB Van nelmondo anglosassone e si distingue per la suaincredibile potenza (370DSP… e se nonbastano se ne possono avere 640! 128 programbusses, 64 IFB/track outputs e 32 ausiliarie),matrice audio integrata 8000x8000.Compattezza: la massima densità di fadernella categoria. Affidabilità: la console è al100% ridondata a caldo. Infine flessibilità edintuitività d’uso.Secondo, ma non meno importante, èl’annuncio della prima azienda italiana ingrado di fornire servizi di riprese in HyperMotion. Cinevideo, azienda di Pescara cheoffre servizi di OBvan e SNG, ha acquisito daARET un sistema I-Movix Sprintcam Vs HDcompleto di tutti gli accessori ed in grado dieffettuare riprese ad altissima velocità in HD.La camera raggiunge i 5.600 fps in 720p ed i2.600 in 1080i, è integrata con RCP e CCUcome una camera broadcast ed è equipaggiatacon l’opzionale doppio buffer da 16G perpermettere un replay workflow semplice edistantaneo occupando un solo canale di videoserver. Per completare l’offerta, denominata Ultra E-Motion, Cinevideo ha commissionato adARET il primo Hyper Motion OB Vanitaliano, capace di ospitare fino a 4 camere adalta velocità. I-Movix, nella stessa IBC, hapresentato X10: sistema sviluppato incollaborazione con EVS, capace di operare a

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10x che vengono ingestati in tempo realerendendo il flusso identico ad un tradizionalereplay. Vinten ha esposto Blue5, il cavallettoideale per l’ultima generazione di cameredigitali. La testa Blue5 ha una base da 75mm,offre+/-90° di tilt, ed un range dicontrobilanciamento continuo da 5,5 a 12Kgche è una delle prerogative del marchioinsieme alla grande affidabilità. KromaTelecom ha lanciato la nuova serie di monitor7000, completi di ingressi 3G, IMD, audiometers, WFM e Vectorscope. CobhamBroadcast ha esposto il suo sistema di radiocamera H.264 eccellente sotto tutti i punti divista, dal delay di 80ms, con un ‘low delay’ diappena 15ms, alla qualità e robustezza delsegnale, al minor peso e minori consumirispetto alla concorrenza ma, soprattutto,presenta il futuro delle coperture di radiocamere: la novità consiste nella presentazionedi una radio camera in tecnologia IP,bidirezionale, che utilizza la tecnologia‘MESH’come ‘nodo di rete’ wireless IP. Èproprio in questa caratteristica che si fonda lavalenza della soluzione: l’estensione dellacopertura si ottiene aggiungendo un nodo direte wireless che ne veda ‘almeno un altro’, conla stessa modalità con cui si estende una reteIP fissa. Non solo, in ogni rete possiamo averefino a 12 radiocamere sulla stessa frequenza.Multidyne presenta il proprio Silverback II,sistema da installare sul retro di unatelecamera per remotarla via fibra otticatrasportando 3G HDSDI, Audio/AES, MIC,IFB/PGM, SYNC, RCP CTRL, Tally,232/422, Time Code. L’interfaccia può avere alimentazione locale abatteria oppure remota utilizzando i caviSMPTE. Inoltre, Multidyne presenta gliHUT ed i Fiber Saver, due componenti chepermettono di utilizzare una sola fibra ottica

per il trasporto dei segnali di ‘cluster dicamere’ in applicazioni sportive come lo sci.

Editing in promozioneAvid ha annunciato la nuova release dei propristrumenti di editing video, Media Composer6.5, Symphony 6.5, e NewsCutter 10.5, cheintegrano sistemi di workflow aperti in gradodi assicurare una efficienza ancora migliore. Lenuove versioni di Media Composer eNewsCutter, sul modello di collaborazione diAvid Interplay Sphere supportano laconnettività universale e di produzionecollaborativa, dando ai collaboratori la libertàdi lavorare in un ambiente distribuito che siestende su più sedi e fusi orari. Con ilsupporto per i nuovi standard che aiutano asnellire la gestione dei media e l'archiviazione,oltre a nuove funzionalità audio, queste ultime

versioni consentono ai clienti di migliorareulteriormente la loro creatività e laproduttività. Fra i miglioramenti piùsignificativi introdotti da Media Composer6.5, Symphony 6.5 e NewsCutter 10,5ricordiamo Avid Media Authoring, chepermette di gestire e archiviare i progetti inmodo più efficiente soprattutto a chi opera instrutture che gestiscono una grande varietà diformati di input e con la necessità di fornirepiù formati di output. Completano le novitàl'aggiunta del supporto nativo del codec JPEG2000 e dell’Active Format Description (AFD).

Video server dopBLT è sport ed emozioni. Reduce dai successiolimpici di Casa Italia, che vi abbiamoraccontato nello scorso numero di B&P, lastorica azienda di Lido di Camaiore hapresentato all’IBC la più recente evoluzionedei propri video server della serie SMS: ilSMS-4U consente ora la registrazionesimultanea e la riproduzione di dieci canalifull HD, la registrazione con loop infinito,funzioni slow motion e super slow motion etutte le funzionalità e l'affidabilità di fasciaalta per uso professionale in occasione dieventi sportivi live, dove l’audience è massimae non vi è la possibilità di commettere errori.Il sistema BLT consente poi di annullarevirtualmente le distanze fra diversi videoserver della serie SMS connessi fra loromediante connessione IP: i diversi operatori sitrovano ad operare come se fossero sedutipresso tavoli affiancati. In occasione delleultime Olimpiadi è stata sfruttata appieno unaprestazione di eccezione di queste macchine:la produzione e condivisione remota deicontenuti tra due postazioni distanti svariatichilometri e collegate tra loro tramite “leased

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line” in VPN. Oltre che per la realizzazionedei servizi giornalistici, questo sistema è statointensivamente sfruttato per effettuare tutta lacontribuzione "live" di RAI durante le diretteda Casa Italia. Il sistema BLT TECA presentauna architettura scalabile e potenti capacità dicreazione e gestione dei metadati,permettendo di memorizzare centinaia dimigliaia di clip: una autentica miniera d'oro,che può essere facilmente consultata e che èsempre disponibile in tempo reale e con pochiclick.

Grandeur belga

Un menu veramente ricco di novità attendevail visitatore allo stand EVS. Denominatorecomune, le produzioni dal vivo, per le quali latecnologia EVS offre caratteristiche unicheche consentono di velocizzare e semplificare ilprocesso di raccolta di notizie e filmati,rendendoli disponibili su più piattaforme inmodo rapido ed efficiente. Iniziamo con iserver della serie XT3/XS. A partire dal 2013,ogni contenuto acquisito dai server XT3/XSsarà immediatamente disponibile in tre diversiformati: I-frame codec per l'editing in temporeale, long-GOP codifica con Sony XDCAMHD422 a 50 Mbps e proxy file generatiapplicazioni connesse e per scopi di controllodurante le operazioni di produzione(comprese le produzioni bidirezionali). EVSassicura che i propri server saranno i primi adoffrire questa triplice codifica contemporanea. Il sistema di “second screen” C-Cast è ormai

una realtà nelle produzioni sportive live di piùelevato livello, e all’IBC hanno debuttato gliultimi aggiornamenti, come ad esempio lapossibilità di riprodurre filmati a velocitàvariabili e importare le statistiche di terzeparti. I server di ingest OpenCube presentanoora un supporto migliorato il supporto per ilformato MXF JPEG2000 AS02, il formatoIMF per il mastering di produzione e laarchiviazione a lungo termine, e una completagenerazione di proxies H.264.Una news non tecnologica ma da segnalare èl’arrivo in azienda del nuovo CEO: si tratta diJoop Jannsen (foto a sinistra, preveniente dalgruppo Vitec) che subentra a Pierre L'Hoest,co-fondatore dell’azienda.

Qualità e prezzo, ma davvero!Newtek hapresentato ilTricaster 40,ultimo natonella famiglia deisistemi diproduzione live.Tricaster 40 è ilnuovo entry-point per leemittenti ed iproduttori chevoglionoaffrontare lasfida delleproduzioni livemulticameraFull HD e checercanofunzionalità distreaming ad un prezzo irresistibile. Tricaster40 è un sistema di produzione video “chiavi in mano” che integra in un'unica soluzionecompatta e professionale tutto quanto serveper effettuare la commutazione fra gli ingressivideo, la grafica, i titoli, gli effetti, lariproduzione multimediale, virtual set, keying

e registrazione, eliminandoinoltre la necessità dieffettuare complesseconfigurazioni e, non daultimo, il cablaggio tra idiversi apparati “verticali”normalmente necessari perrealizzare una produzione diquesto livello. Tricaster 40nella produzione video liveHD e SD permette diutilizzare più telecamere,ingressi video, cliparchiviate, grafica, computerportatili, dispositivi iOS ealtri ancora per creare edistribuire programmi

televisivi alla risoluzione nativa delle sorgentivideo, senza compromettere la qualità. Ledimensioni del Tricaster 40 sonoparticolarmente ridotte, e consentono diprodurre una trasmissione di qualitàprofessionale virtualmente da qualsiasiposizione, aggiungendo una grande facilità dispostamento da uno studio all’altro. Nessuncomponente esterno da collegare, il Tricaster40 richiede di collegare solo le camere, l’audio,e le uscite: tutto è integrato a bordo, compresoil sistema di Live Streaming, per raggiungereistantaneamente un pubblico globale suqualsiasi schermo e con distribuzione in tuttoil mondo attraverso la CDN di vostra scelta.La funzionalità integrata di Virtual Setconsente poi di trasformare qualsiasi luogo inun elegante studio virtuale di trasmissione.

Ogni set virtuale include più angolazioni,posizioni set distinti, sfondi in movimento,monitor video attivi, e svariati effetti grafici.

Volando altoBroadcast, ma non solo per il systemintegrator Professional Show. Le tecnologievideo d’avanguardia, campo nel qualel’azienda con sede centrale a limena (PD)occupa da oltre 30 anni un posto in prima fila,unite all’esperienza maturata nel corso delleproprie attività, hanno permesso aProfessional Show di creare innovazione edefficienza anche in un ambito solo inapparenza completamente diverso: lasimulazione avanzata di volo. All’IBC, ilFlight Simulator Center era presente anchequest'anno. Le sfide che il mondo del videoprofessionale pone riguardo all'affidabilità edefficienza dei sistemi di gestione dei contenutimultimediali infatti hanno permesso aProfessional Show di accumulare negli anniuna competenza di altissimo livello, che oraviene trasferita nei sistemi di Flight Simulator

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Center. Professional Show crede che le propriesoluzioni siano la miglior dimostrazione dicome una passione per un mondo così vastocome quello della simulazione di volo, unitaalla solidità, all'organizzazione e alleconoscenze di un'azienda leader in un campoaltrettanto complesso come quello delBroadcast possano portare a grandi risultati.

Facciamo luceDall'EBU un importante strumento peroperare al meglio con le illuminazioni led.Questo nuovo tipo di illuminatori presentauna vasta gamma di vantaggi, ma dal punto divista della temperatura colore può dare più diun mal di pancia agli operatori di ripresa e dipost, soprattutto con gli illuminatori menoavanzati tecnologicamente. L'EBU ha saputointegrare tecnologie ormai mature (destinatead altri settori) e disponibili a basso costo perottenere uno strumento preziosissimo pervalutare la resa cromatica effettiva di unasorgente luminosa. Il componente “nuovo” èuno spettrometro ottico: di fatto unanalizzatore di spettro che lavora sullefrequenze delle luce visibile e su quelleadiacenti (in sostanza, sulle frequenze a cui èsensibile un elemento di ripresa. Dieci anni faquesto tipo di sensori erano ingombranti,pesanti e costavano come una automobile dibuon livello. Ora siamo a livello dellecentinaia di euro, e il sensore può esserecollegato via porta USB. Il cuore del sistema è

invece un software cheanalizza il tipo di lucecaptata dal sensore(basta avvicinarglil'illuminatore di cui sivuole conoscere lacaratteristica diemissione) e per ognifrequenza (o range difrequenza,corrispondente ad unospecifico colore dellapalette) restituisce ladifferenza rispetto alla

resa cromatica che sulle stesse frequenzesarebbe consentita dall'illuminazione diriferimento. Ma non si limita a restituire unatabella o un grafico: oltre a questi dati e allacanonica schermata relativa alla risposta infrequenza, sullo schermo viene mostrata lapalette colori desiderata dall'utente, sottoforma di un array di quadrati colorati, ognunocorrispondente alla specifica tonalità che siotterrebbe con l'illuminazione di riferimento.Al centro di ogni quadrato viene invecevisualizzato in sovraimpressione un quadratopiù piccolo, il cui colore corrisponde alla resadella medesima tonalità che si otterràutilizzando l'illuminazione testata. Diventaquindi immediato ed estremamente intuitivorendersi conto del risultato che si potràottenere e delle correzioni da effettuare inpost. E' anche possibile confrontare fra loropiù illuminatori, per poter scegliere quello chesi adatta meglio a quella specifica scena e almood che si vuole ottenere.Come sviluppo futuro, ma giunti a questopunto è davvero un passo quasi immediato, siprevede di interfacciare questo software con lesuites di colour correction: in base al tipo diluce che impiego per la specifica scena, possomemorizzare il profilo di correzione che servead ottenere il risultato desiderato: pariall'illuminazione di riferimento o a scelta delregista. In base ai metadati del girato ilsoftware di correzione colore saprà giàautomaticamente (e senza intervento utente,

se non per validare lapreview del risultato) comeintervenire su quellaspecifica scena per ottenereil risultato desiderato.L'abbiamo vista all'opera, edobbiamo dire che lafacilità d'uso èimpressionante, il risultatoarriva in tempo reale e lavisualizzazione delrisultato, soprattutto con lapalette di quadraticoncentrici è di unaefficacia sorprendente.

Luci, ah…

Da quasi tre anni Lupo Light ha focalizzato leproprie energie e le proprie competenze sullostudio e sulla progettazione di pannelli a ledche offrissero prestazioni ottimali sia nelleriprese con telecamere che con le nuovefotocamere DSLR, impiegate sempre piùspesso sia per riprese fotografiche che perriprese video. Proprio i grandi sviluppi messi asegno dai dispositivi di ripresa, sempre piùcompatti, leggeri e facili da impiegare anche inmovimento, hanno reso sempre più pressanteper gli operatori video la necessità di disporredi illuminatori a luce continua capaci diseguire in movimento il soggetto dariprendere: servivano dei pannelli moltoleggeri, autonomi (alimentati cioè a batteria),e in grado di emettere luce diurna (5600° K) oartificiale (3200° K) a seconda delle necessità,gestibili inoltre anche a mano. Dopoapprofondite ricerche in particolare sulle curvespettrometriche più opportune per l'ottenimento di led esenti da dominanti dicolore (soprattutto il verde, particolarmentesgradito), i pannelli Lupo Light presentano unbilanciamento di colore pressoché assoluto. Èun aspetto fondamentale: se in una ripresa inesterni il viso di una persona è illuminato daun lato dalla luce solare e dall’altro, invece,dalla luce di un pannello a led, impiegando unpannello a basso CRI (con dominante verde)la camera non riesce ad effettuare ilbilanciamento del bianco. Ma se il pannello èad alto CRI (senza dominanti) la macchinariesce a settarsi facilmente. Per la parte meccanica si è scelto un corporealizzato in fibra di carbonio, leggera e moltoresistente anche agli urti. La parte elettronica è costruita con gli ultimicomponenti miniaturizzati, compresi icondensatori non più elettrolitici, ma solidi,che hanno una durata molto superiore. I led Lupo Light, oltre ad avere un CRI> 94 edessere a 5600° K o a 3200° K, hanno unadurata di oltre 50.000 ore e un ridottissimoconsumo: appena 38W con una resa luminosapari a 650W per il Lupolight 560.

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Innovativo il Bubblepack di Blueshape:avete mai utilizzato una batteria ad altapotenza per la piccole videocamere digitali,con in più 4 uscite per alimentazioneesterna? Bubblepack lo rende possibile. La batteria è dotata di 4 uscite condifferenti tensioni: 14.8 V (tensionenominale della batteria), e 8.4 V

commutabile a 11V. Vari cablaggi condiversi connettorisono disponibili,compatibili per lenumerosevideocamere digitalicome Canon,

Blackmagic, Sony, Panasonic. La grande versatilità è completata dallevarie possibilità di montaggio: sul tripod,in uno slider elettronico, su un sistema distabilizzazione, sotto il corpo della camera esul retro della camera (con i sistemi aspalla). Con Bubblepack si possono fare tantetipologie di lavorazioni con un solo edunico prodotto, estremamente potente(65W) considerando la sua compattezza ecompleto di caricatore in dotazione.Powerstation è un altro prodotto eccellentenel settore della soluzione power per ilcinema. Blueshape sta completando la realizzazionedi una Powerstation portatile, con unequipaggiamento speciale in grado dieffettuare una conversione di tensione sinoa 28V ma allo stesso tempo contenuto nelledimensioni (170 x 150 x 280mm), èpossibile ottenere una fonte di energiautilizzando da una a 4 batterie VLOCK.Per esempio utilizzando 4 batterieBlueshape BV190HD (190W) si ottieneuna stazione di energia pari a 760W . Puòessere utilizzata per alimentareequipaggiamenti da 14.8V e anche unauscita per alimentare 28V . Ideale quindiper alimentare camere da settorecinematografico così come luci LED da settelevisivo e cinematografico con rating diutilizzo 14.8V o 28V.

Blueshape e Bubblepack

Email:

www.blueshape.netNEWp

Bubblepack

BUBBLEPACKUniversal battery designed for medium, small and handheld camera applications.

Provides 4 simultaneous output:- 2 x nominal 14.8V through a standard D-TAP connector

- 2 x regulated 8.4V or 11.1V switchable through a dedicated connector.

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BUBBLEPACKUniversal battery designed for medium, small and handheld camera applications.

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Page 17: Webcast & Production - Inverno 2012

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