29
PROGETTO WET Water Education for Teachers Educare alla risorsa acqua GUIDA PER L’INSEGNANTE conoscerla, rispettarla proteggerla.

Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

  • Upload
    vuthu

  • View
    217

  • Download
    0

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

PROGETTO

WETWater Education for Teachers

Educare alla risorsa acqua

GUIDA PER L’INSEGNANTE

conoscerla, rispettarla proteggerla.

Page 2: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

2 3

Cari insegnanti,

l’acqua è l’elemento più semplice e più prezioso del Pianeta.

Oggi prendersi cura di questa risorsa vitale per eccellenza e dell’ambiente è un dovere euna responsabilità: ogni azione che riguarda il consumo d’acqua deve essere ponderata,con l’obiettivo di salvaguardarla.

La tutela dell’acqua è per Sanpellegrino un impegno quotidiano, sia attraverso lo sviluppodi progetti finalizzati alla riduzione dei consumi idrici nei processi produttivi, sia attraversoiniziative di sensibilizzazione nei territori in cui l’azienda opera e verso i consumatori.

Tra i progetti di difesa e valorizzazione della risorsa acqua, WET (Water Education forTeachers) rappresenta per il nostro Gruppo un’iniziativa concreta e di grande valore, concui le nuove generazioni imparano a riconoscere l’importanza dell’acqua per l’equilibriodell’ecosistema e per la vita dell’uomo e a consumarla con consapevolezza e responsa-bilità. Nel corso delle varie edizioni del progetto, al tema dell’acqua abbiamo voluto af-fiancare anche i temi, sempre più importanti, del riciclo della plastica e della corretta rac-colta differenziata.

Questa guida, con il prezioso contributo di voi insegnanti, è così uno strumento per trasfe-rire agli studenti un principio fondamentale: l’importanza di una coscienza ambientale, in-dividuale e collettiva.

Giunto in Italia alla sua sesta edizione, il progetto quest’anno si rinnova sviluppando il te-ma dell’idratazione. L’acqua infatti rappresenta il 70% del peso del nostro corpo ed è al-la base di ogni funzione vitale nel nostro organismo, influendo anche sulla mente e suglistati cognitivi.

Ad oggi, WET è stato accolto con entusiasmo da circa 6000 scuole su tutto il territorio na-zionale, per un totale di circa 280.000 studenti. Questa guida gode dell’importante patro-cinio del Ministero dell’Ambiente, a conferma della priorità e dell’interesse dei temi trattati.

Invito tutti voi a coinvolgere i vostri studenti in un impegno comune per la conoscenza ela salvaguardia dell’acqua e del nostro Pianeta, mettendo a disposizione la vostra perso-nale sensibilità e il vostro vissuto quotidiano.

“Ogni goccia conta”, proprio come il contributo di ognuno di noi.

Buon lavoro a tutti!

Stefano AgostiniPresidente e Amministratore Delegato Sanpellegrino S.p.A.

Un progetto sull’acqua “dagli educatori per gli educatori”

Nelle sue sempre attuali “Sette leggi dell’insegnamento”, il famoso educatore John Mil-ton Gregory scrisse: “La lezione ideale deve essere composta da un insieme di cose giànote allo studente. Le cose non conosciute devono essere spiegate per mezzo di quel-le conosciute”. Voleva suggerire che impariamo meglio ciò che si basa sulla nostraesperienza personale.

L’acqua è qualcosa di cui tutti abbiamo esperienza. Riguarda il passato, il presente e il fu-turo. Ricopre il 70% della superficie terrestre, costituisce quasi i tre quarti del corpo uma-no, fa girare l’economia, collega e sostiene gli ecosistemi. L’acqua è il “dato di fatto giànoto” per tutti noi.

Il Progetto WET (Water Education for Teachers) è il risultato di 20 anni di esperienza nel set-tore e del lavoro di migliaia di educatori motivati e creativi, che hanno contribuito a produr-re questi materiali. I loro sforzi hanno permesso a insegnanti e bambini di avere una buo-na conoscenza sul tema dell’acqua, anche rispetto ai punti critici, agli standard educativi eculturali, alle priorità locali e internazionali.

Il Progetto WET è stato creato “dagli educatori per gli educatori”. È utile sia agli inse-gnanti già esperti che sono alla ricerca di spunti didattici innovativi sia ai neofiti del set-tore, alla ricerca di attività semplici e accattivanti, già pronte per essere svolte in classe.I materiali del Progetto WET sono diffusi attraverso una rete di distribuzione, formazio-ne e aggiornamento.

Il Progetto WET crede fermamente che educatori, coordinatori e facilitatori possano stimo-lare i giovani a partecipare in modo attivo ai progetti sull’acqua nelle loro case, scuole ecomunità, e che il loro impegno possa durare tutta la vita.

Lavoriamo insieme. Il futuro dell’acqua dipende dal nostro impegno di oggi.

Dennis NelsonPresidente e CEO Project WET International

Page 3: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

4 5

Questa guida nasce insieme al quadernoper lo studente Acqua, ogni goccia con-ta, disponibile su www.sanpellegrino-corporate.it nella sezione dedicata al Pro-getto WET. La guida contiene 8 attività darealizzare in classe, all’interno delle attivitàcurricolari della scuola dell’obbligo. Come il quaderno, è stata pensata dallafondazione Progetto WET, dove la parolawet (“umido”) è una sigla per Water Edu-cation for Teachers (“educazione all’ac-qua per gli insegnanti”).

Cosa è l’educazione all’acquaIn queste pagine si parla dunque di “edu-cazione all’acqua”, o meglio, di educazio-ne alla risorsa acqua. Da un punto di vista didattico, l’educazio-ne all’acqua è una parte importante del-l’educazione ambientale e dunque delgruppo che rientra nell’Educazione allaconvivenza civile.

L’approccio seguito in queste pagine è in-terdisciplinare e multidisciplinare: parlan-do di acqua si parla di storia ed economia,scienze e tecnologia, geografia e salute;seguendo le attività di questo manuale sipuò fare anche pratica di matematica eitaliano, si usano le risorse creative dellediscipline visive e si affrontano argomentivicini alle nostre scienze motorie.L’interdisciplinarietà permette il coinvolgi-mento di insegnanti afferenti a diverse di-scipline, la collaborazione fra classi, e ga-rantisce la possibilità di non “rubare” oreal programma, ma di svolgerlo in modocoinvolgente ed efficace, nei punti speci-fici di ogni insegnamento.Le attività sono basate sul lavoro di grup-po: insieme i ragazzi hanno modo di for-mulare ipotesi, di sviluppare il proprio pen-siero critico e di abituarsi a ragionare auto-nomamente; possono mirare a un obietti-vo comune dividendosi i compiti e aiutan-

dosi a vicenda; possono uscire dal mec-canismo di valutazione-com petizione eavere come traguardo non tanto un buonvoto quanto un buon risultato collettivo.

Le attivitàIl libro è strutturato in attività. Per ognuna,oltre a obiettivi ed elementi di verifica, so-no elencati i materiali necessari, i tempi egli spazi opportuni, il livello (o età di riferi-mento), i prerequisiti e le competenze ri-chieste, i possibili collegamenti e l’ambitodisciplinare, le parole chiave e una sintesidel lavoro. Sono informazioni immediate,che permettono di identificare rapida-mente un’attività e sono utili anche per unbreve ripasso prima di proporla in classe.Dentro ogni scheda ci sono molte altre in-formazioni: dove queste non bastino, ab-biamo adattato le indicazioni bibliografi-che al contesto italiano, proponendo libridi facile reperibilità.

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

INTRODUZIONECosa è il Progetto WET?

Cosa è il Progetto WETIl Progetto WET è un programma scienti-fico internazionale non profit, sull’educa-zione all’acqua, che ha sede a Bozeman,in Montana (USA).

Fondato nel 1984, il Progetto WET ha co-me obiettivo quello di diffondere l’educa-zione all’acqua tra ragazzi, genitori, edu-catori, comunità del mondo, attraverso lacreazione e distribuzione di kit didattici elo sviluppo di programmi nazionali e in-ternazionali su questo tema.

Il progetto si avvale della collaborazione disponsor pubblici e privati sensibili alle te-matiche ambientali ed è partner di orga-nizzazioni e associazioni internazionaliquali l’UNESCO e il World Water Council.

La Project WET International Foundationè sostenuta da migliaia di donatori tra iquali Nestlé Waters, che è partner diquesto progetto in 12 Paesi (USA, Cana-da, Messico, Filippine, Vietnam, Libano,Emirati Arabi, Ungheria, Italia, Francia,Argentina e Pakistan).

Il Progetto WET promuove l’educazioneall’acqua partecipando attivamente acongressi e forum mondiali. Nel 2006 si èaccreditato come primo progetto mon-diale sull’acqua al IV Forum Mondialedell’Acqua tenutosi a Città del Messico.

Principi di fondo del Progetto WET● L’acqua, muovendosi attraverso siste-

mi viventi e non viventi, connette lacomplessa ragnatela della vita.

● È importante che tutti i consumatorid’acqua (agricoltori, produttori, fauna ecollettività umana) abbiano accesso auna quantità di acqua sufficiente e diqualità.

● La gestione sostenibile dell’acqua èfondamentale per offrire alle generazio-ni future una stabilità sociale ed econo-mica, e un ambiente sano.

● La consapevolezza e il rispetto delle ri-sorse idriche possono stimolare a unimpegno personale e duraturo e a unapartecipazione positiva alla vita dellacomunità.

Attività del Progetto WET

Il Progetto WET:● è editore di materiali e programmi di-

dattici per gli insegnanti;● è editore di materiali didattici per bam-

bini;● elabora e mette a disposizione corsi,

seminari e laboratori sul tema acquaper educatori e insegnanti;

● agisce come rete globale di divulgazio-ne delle informazioni per raggiungere iragazzi attraverso i loro educatori;

● è fonte di informazione e consultazioneper insegnanti e ragazzi sul tema del-l’educazione all’acqua.

Questa guida è una selezione delle attivi-tà proposte nel “Project WET Curriculumand Activity Guide”, che comprende 91attività multidisciplinari pensate comeprogramma educativo organico.

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE

La scatola della vita Scienze Scuola primaria Terra, acqua, fotosintesi, aria,sole, vita

Corpi acquosi Scienze, matematica, educazione alla salute

Scuola primaria Corpo, contenuto idrico

Segui il flusso Educazione alla salute,scienze

Scuola primaria (tutte le classi)

Equilibrio idrico, idratazione,disidratazione

Un incredibile viaggio Scienze Ultime classi della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

Condensazione, evaporazione

Una goccia nel secchio Scienze, matematica, geografia

Scuola secondaria di primogrado

Acqua salata, acqua dolce,spreco

Proteggiamo insiemel’acqua

Educazione alla convivenza civile, scienze, educazione ambientale

Ultime classi della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

Usi diretti/usi indiretti

La somma delle parti Educazione alla convivenza civile, scienze, educazione ambientale

Ultime classi della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

Bacino idrografico, fonti di in-quinamento tracciabili, fonti diinquinamento non tracciabili,buone pratiche

Ogni goccia conta Scienze, matematica, arte e immagine, educazione alla convivenza civile, educazione ambientale

Ultime classi della scuola primaria e scuola secondaria di primo grado

Conservazione, xerofite

QUADRO SINOTTICO DELLE ATTIVITÀ

Page 4: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

PER CONCLUDERE…Mettiamo di fronte a tutti la pianta in va-so, la pietra e il compagno scelto per ladimostrazione iniziale. Discutiamo insie-me di come ognuno di questi organismiutilizzi i 4 fattori della vita.Invitiamo i ragazzi a prendere una scato-la e a mostrarla ai propri genitori a casa,per vedere se riconoscono subito i 4 fat-tori della vita.

VERIFICAGli studenti devono:● aver identificato tutti e quattro i fattori

della vita;● aver descritto come gli esseri viventi li

utilizzano.

PER PROSEGUIRE…Gli esseri viventi hanno anche bisognodi un ambiente sano: cibo, abitazioni,acqua e spazio a sufficienza.Piantiamo qualche seme o fagiolo nella

scatola e innaffiamoli leggermenteogni giorno: verificheremo così che i4 fattori permettono ai semi di ger-minare e crescere. Ricordiamo che il

coperchio della scatola va tenuto apertoper permettere alla luce di entrare.Se la cosa appassiona i ragazzi, posso-no proporre a loro volta un esperimentoche dimostri o smentisca come acqua,luce del sole, aria e terra sono essenzialiper la vita. Si potranno fare esperimenticon le piante vedendo per esempio cosasuccede se a una pianta viene tolto unodei fattori della vita.

Indicazioni bibliografiche

per gli insegnanti:

Acqua, Milano, Jaca book, 2004De Villiers, Marq, Acqua, Milano, Sper-ling Paperback, 2004Greco, Pietro, Pianeta acqua, Padova,Muzzio, 2004Lacoste, Yves, L’acqua e il pianeta: la lottaper la vita, Milano, Rizzoli Larousse, 2003Mosetti, Ferruccio, L’acqua e la vita, Fi-renze, La Nuova Italia, 1978

per gli studenti: L’acqua, Trieste, Edizioni E. Elle, 1997I segreti del nostro pianeta: Acqua, Mila-no, Rizzoli, 1997 (Cd-rom) Albanese, Lara, Acqua!, Milano, Jacabook, 2003Guidoux, Valérie, L’acqua, Milano, Mon-dadori, 2001Michel, Francois, L’acqua a piccoli passi,Milano, Motta junior, 2003Vester, Frederic, Acqua = vita: un libro ci-bernetico sull’ambiente con 5 cicli del-l’acqua, Torino, Ulisse, 1989

6 7L A S C AT O L A D E L L A V I TA

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

obiettivi ▼Identificare i 4 fattori necessari alla vi-ta e spiegare come sono usati dagliesseri viventi.

materiali ▼● Una pianta in vaso● Una pietra ● 4/5 scatole da scarpe (o altra scatola

con coperchio)● 4/5 tazze piene di terra● 4/5 bottigliette d’acqua ● Un cartone di latte da 500 ml per ogni

sperimentatore (facoltativo)● Terra (facoltativo)● Acqua (facoltativo)● Colla (facoltativo)● Forbici (facoltativo)● Materiale da disegno (facoltativo)

argomento ▼La maggior parte degli studenti sa già chel’acqua e l’aria sono necessarie agli uomi-ni per sopravvivere. Alcuni forse saprannoanche che le piante per vivere hanno biso-gno dell’acqua, dell’aria, dei minerali pre-senti nel terreno e della luce del sole. In questa attività possiamo verificare

sperimentalmente i quattro fattori fonda-mentali da cui dipendono animali e pian-te. Ci soffermeremo in particolare sulla ri-sorsa acqua. Nel corso dei secoli, gli esseri umanihanno inventato diversi metodi per assi-curarsi l’acqua di cui avevano bisogno eper proteggersi da eventi naturali comeinondazioni o siccità. L’acqua non com-pare con uno schiocco di dita; non si puòsperare che cada dal cielo a comando eche appaia da sotto il terreno se non c’è.Le foreste, le colonie di animali e le co-munità umane si sono sempre formatevicino all’acqua.

Cosa fare:PREPARAZIONEMostriamo in classe una pianta in vaso,una pietra e un compagno di classe.Identifichiamo insieme le due cose viven-ti fra queste tre. Annunciamo che stiamoper scoprire che cosa serve alla vita.

L’ATTIVITÀ PASSO PER PASSO1° passo● Prepariamo le “scatole della vita” met-

tendo in ogni scatola una bottiglia d’ac-qua e una tazza di terra. Chiudiamolecol coperchio. Incolliamo sul coperchio

un’etichetta con scritto “L’acqua è vita”.● Facciamo ora girare le “scatole della vi-

ta” tra gli studenti. Chiediamo a ognunodi aprire la scatola e identificare che co-sa c’è dentro.

● Dopo che ogni studente ne avrà esami-nato il contenuto dovrà richiudere lascatola con il coperchio e passarla a unaltro studente.

2° passo● Discutiamo insieme che cosa abbiamo

trovato nella scatola. ● Le risposte più comuni saranno proba-

bilmente “una tazza di terra” e “unabottiglia d’acqua”.

● Suggeriamo che nella scatola ci sonoaltre due cose.

● Facciamo girare di nuovo le scatole perla classe, chiedendo di individuare co-s’altro c’è nella scatola.

● Se dopo una breve discussione gli stu-denti non hanno ancora identificato ariae luce, diamo la risposta giusta.

● Ogni scatola contiene le 4 cose indi-spensabili alla vita.

Volendo, ogni alunno può realizzare lapropria scatola della vita usando un car-tone del latte lavato e aperto completa-

LIVELLOScuola primaria (tutte le classi)

AREA DISCIPLINAREScienze

DURATAPreparazione: 30 minutiAttività: 50 minuti

LUOGO In classe

ABILITÀ Analisi (identificazione deicomponenti e della loro rela-zione)Interpretazione (deduzione)

PAROLE CHIAVETerra, acqua, fotosintesi,aria, sole, vita

COLLEGAMENTIÈ un’attività di base, quindipuò essere usata per intro-durre altre attività sull’acquae sulla sua indispensabilitàalla vita. Potrà introdurre adesempio Corpi acquosi (qui apagina 8) in cui gli studenti im-parano che una grande per-centuale del corpo umano ècostituita da acqua.

Quali necessità in comune hanno piante e animali?

mente sul lato superiore. Gli studentipossono metterci dentro acqua e terra,e provare a indovinare quali tra le 4 co-se necessarie alla vita si trovano nellascatola. Dopo aver identificato questifattori, possono decorare l’esterno dellascatola, con illustrazioni che mostrano i4 fattori. Oppure possono disegnare oappiccicare foto delle cose che preferi-scono (genitori, fratelli, animali, cibo). Chiediamo loro di spiegare come ognu-na delle persone o cose disegnate habisogno dei 4 fattori della vita.

TERRA, SOLE, ARIA E ACQUA

Sono 4 i fattori indispensabili alla vita.

La terra deriva dalle rocce frantumate attraverso processi fisici e/o chimici dierosione. La terra contiene anche materia organica che deriva dalla decompo-sizione di vegetali e di animali. La terra fornisce alle piante i minerali e i nu-trienti e facilita il trasporto dell’acqua alle radici.

La luce del sole illumina e scalda la superficie terrestre. Le piante utilizzanol’energia del sole per ricavare zucchero dall’anidride carbonica e dall’acqua, inun processo chiamato fotosintesi. La luce solare e la terra sono utilizzate in modo diretto dalle piante e in modoindiretto dagli animali. Le piante, infatti, ricavano cibo e acqua direttamente dalterreno, mentre gli animali ottengono il nutrimento di cui hanno bisogno dallepiante stesse o dagli animali che le mangiano.

L’aria è un miscuglio di molti gas, tra cui azoto, ossigeno, idrogeno, anidridecarbonica, argon, neon, elio e altri. Grazie alla fotosintesi, le piante utilizzanoanidride carbonica per produrre zuccheri. L’ossigeno aiuta molte piante e ani-mali a metabolizzare gli zuccheri nelle loro cellule: bruciare zuccheri fornisce

energia agli organismi viventi.

L’acqua è il risultato della combinazione di due gas privi di colore e odore:idrogeno e ossigeno. È necessaria per sciogliere e trasportare cibo e scarti

all’interno degli organismi. Anche il processo di fotosintesi richiede acqua.

L’erosione del suolo e l’inquinamento dell’acqua o dell’aria compromettonotutte queste risorse. Dobbiamo preservarne la qualità e la disponibilità, pernoi e per le generazioni future.

TH

EL

IFE

BO

X

LASCATOLADELLAVITA

Lo sapevate che...

Page 5: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

8 C O R P I A C Q U O S I

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

CORPIACQUOSI

LIVELLOScuola primaria (tutte le classi)

AREE DISCIPLINARIScienze, matematica,educazione alla salute

DURATAPreparazione: 40 minutiAttività: 90 minuti

LUOGOUna stanza ampia e vuota

ABILITÀOrganizzazione delle infor-mazioni (stima, calcolo, ca-tegorizzazione)Analisi (confronto, identifi-cazione, modellizzazione)

PAROLE CHIAVECorpo, contenuto idrico

COLLEGAMENTIAttività propedeutica ad al-tre attività che riguardino gliesseri viventi e l’acqua. Puòintrodurre dibattiti sugli am-bienti naturali, o sulle teoriedell’evoluzione, sulle scien-ze motorie e sull’educazionealla salute, presentando ilconcetto di fabbisogno idri-co giornaliero.

Che differenza c’è tra un chicco d’uva passa

e uno d’uva fresca?

obiettivi ▼Comprendere che l’acqua è la princi-pale componente degli esseri viventi:per far questo confrontiamo la quantitàd’acqua contenuta in un cactus, in uncespo di lattuga e in una balena, quin-di quella contenuta nei nostri corpi.Scoprire quanta parte del nostro corpoè formata d’acqua, dove si trova que-sto liquido e che funzioni ha.

materiale ▼● Frutta essiccata● Frutta fresca matura● Bilancia (facoltativo)● Carta da pacchi (circa 30 metri per una

classe di 25 ragazzi) o 2-3 fogli di gior-nale attaccati l’uno all’altro per ognistudente

● Gesso (facoltativo)● Colori● Bilancia per persone● Contenitori in cui mettere dell’acqua

(taniche, secchi, brocche...) ● Cartoncini 10 x 15 cm● Nastro adesivo

argomento ▼Tutti i giorni beviamo acqua: raramenteinvece ci fermiamo a pensare alla per-centuale del nostro corpo costituita daquesta sostanza, ai luoghi in cui si trovae alle funzioni che compie nel corpoumano. Saperlo aiuta a riflettere sull’im-portanza dell’acqua per la vita.

Cosa fare:PREPARAZIONE E INTRODUZIONETutti noi beviamo acqua quando siamoassetati, ma raramente pensiamo all’im-portanza dell’acqua nei nostri corpi. Fo-calizzandoci sulla quantità d’acqua pre-sente in essi, sui posti in cui è immagaz-zinata e sul ruolo che gioca per farli fun-zionare perfettamente, impareremo a co-noscere la nostra dipendenza dall’acquae la necessità di consumarne adeguatequantità.● Proponiamo agli studenti la seguente

situazione: due persone si trovano neldeserto. Una ha un cesto di provviste(carne in scatola, pane, torte ecc.) suf-ficienti per un mese. L’altra ha soltantouna riserva di acqua per un mese. Chidei due sopravviverà più a lungo? Il

tempo in cui si può restare senza cibo ècirca un mese, che corrisponde a diecivolte il tempo in cui possiamo sopravvi-vere senza acqua (circa 3 giorni).

● Spieghiamo che quasi tutti gli esseri vi-venti sono costituiti almeno per il 50% diacqua. Mostriamo frutta e verdure fre-sche e altri frutti essiccati o appassiti econfrontiamo il loro contenuto in acqua(vedi tavola qui accanto) o il peso con labilancia. Confrontiamo per esempiol’uvetta secca con un grappolo d’uvamaturo o le prugne secche con quellefresche.

● Per rappresentare la percentuale di ac-qua di un frutto o un ortaggio tagliamo-ne via un pezzo in proporzione. Peresempio, dato che quasi il 92% dellecarote è fatto di acqua, dovremo taglia-re via il 92% della carota: quest’acquaè contenuta all’interno dei tessuti e del-le cellule, quindi non sgorga dalla caro-ta nel punto in cui viene tagliata! Nonlasciamo credere che l’acqua circoli li-beramente all’interno dei corpi.

● Anche il nostro corpo, come quello di tut-ti gli esseri viventi, contiene acqua. Provia-mo insieme a indovinare qual è la percen-tuale del nostro corpo costituita da acqua.

L’ATTIVITÀ PASSO PER PASSO1° passo● Dividiamo la classe in coppie: ogni ragazzo

traccia la sagoma del proprio compagno suun foglio di carta da pacchi. Finita la primasagoma, i due si danno il cambio per trac-ciare l’altro profilo.

● Spieghiamo che la percentuale di acquadei nostri corpi è fra il 65 e il 70%. Laquantità può cambiare in base all’età e alsesso. Per comodità, utilizzeremo il va-lore di 70, pari a circa 3/4. Visualizziamo ilconcetto di 3/4 con l’aiuto di un diagram-ma a spicchi.

● Facciamo colorare il 70% delle figure di-segnate sulla carta. Può essere di aiutomostrare a quanto equivale il 70% di va-ri oggetti. In alternativa gli studenti pos-sono dividere il disegno in 10 parti ugua-li e colorarne 7.

2° passo● Assegniamo a ogni studente un numero

che rappresenta un possibile peso cor-poreo: 30, 35, 40 o 45 kg. Facciamoglicalcolare la percentuale approssimata di

ALIMENTO % ACQUA

Fiocchi di mais 5

Pane 29

Patatine fritte in busta 12,1

Pizza rossa 41

Yogurt 87

Uova 77,1

Bistecca di maiale 69,6

Fegato di bovino 70

Petto di pollo 74,9

Arance 87,2

Banane 73,8

Uva fresca 80,3

Carote 91,6

Cetrioli 96,5

Lattuga 95,6

Patate crude 78,5

Pomodori 94,2

Zucchine 93,6

Fonte: i dati sono stati ricavati dalle Tabelle di composizione degli alimenti, pubblicate dal l’INRAN, Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione

Medusa 95%

Lombrico 80%

Mucca 65%

Cervo 64%

Cane 63%

Gatto 62%

Coleotteri 48%

Il contenuto d’acqua di alcuni animali

Il contenuto d’acqua di alcuni alimenti

acqua, usando questa formula: pesocorporeo x 0,70. Troveremo per esempioche in un corpo che pesa 40 kg si trova-no 28 kg di acqua: 40 kg x 0,70= 28 kg.

● Riempiamo i contenitori con 28 litri diacqua. Quella è l’acqua contenuta in uncorpo di 40 kg.

● Ogni studente dovrebbe fare lo stessocalcolo per il proprio peso.

3° passo● Ogni studente sceglie una pianta o un

animale. ● Disegniamo l’animale o la pianta scelti

su un cartoncino (circa 10 x 15 cm): nonserve il disegno completo, ma solo ilprofilo o la sagoma dell’organismo pre-scelto.

● Valutiamo il contenuto di acqua presen-te nell’organismo e coloriamo la porzio-ne corrispondente sul disegno.

● Indipendentemente dalle condizioni am-

bientali, tutti gli organismi viventi hannoun contenuto di acqua pari almeno al50%.

● Se necessario, gli studenti possono cor-reggere i loro disegni per raffigurare lapercentuale di acqua relativa all’organi-smo in modo ancora più preciso. Il con-tenuto di acqua di alcuni organismi è ri-portato nella tabella qui sopra.

AQ

UA

BO

DIE

S

Page 6: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

Feto ~ 94 %

Neonato ~ 75 %

Adulti ~ 60 %

Anziani ~ 55 %

Percentuali di acqua corporea per età

10 11C O R P I A C Q U O S IE D U C A R E A L L A R I S O R S A A C Q U AP R O G E T T O W E T

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

Gli studenti possono anche calcolare i li-tri di acqua contenuti nel corpo di geni-tori e amici. Usiamo i disegni per ricordarci quanto èimportante l’idratazione.

VERIFICA

Gli studenti devono:● indicare in che percentuale l’acqua è

presente nel loro corpo (si veda il 1°passo);

● calcolare il peso dell’acqua contenutanel loro corpo, utilizzando il valoreespresso dalla percentuale, la formula eil metodo descritti al 2° passo.

PER PROSEGUIRE…

Facciamo misurare e comparare il pesodi un cibo prima e dopo l’essicazione.Potremo così conoscere il peso dell’ac-qua che era contenuta nel cibo. I più intraprendenti potranno procurarsio addirittura costruirsi un essiccatore dicibo (per gli usi che ne faremo è suffi-ciente procurarsi una retina ed esporla auna buona luce, al riparo dall’acqua edagli insetti). Con questo strumento si potranno disi-dratare diversi cibi (come ad esempio igrappoli d’uva, per ottenere l’uvetta).Sarà interessante provare a indovinare,prima che vengano essiccati, qualeaspetto assumeranno i cibi dopo esserstati privati dell’acqua. Possiamo poi sperimentare il sapore delcibo disidratato e confrontarlo con quel-lo del cibo fresco. Per dare libero spazio alla fantasia e allacreatività, potrebbe essere divertente estimolante per gli studenti anche inven-tare un fumetto o scrivere un racconto incui immaginano come sarebbero gli or-ganismi una volta tolta loro l’acqua.Infine, per consolidare le conoscenze ac-quisite grazie alle attività svolte, sarebbesenz’altro utile chiedere agli studenti dipreparare un poster o realizzare un dé-pliant che spieghi l’importante influenzache l’acqua esercita sul corpo umano.

Indicazioni bibliografiche

per gli insegnanti: Carnovale, Emilia - Marlet, Luisa, a curadi, Tabelle di composizione degli alimenti,INRAN – Istituto Nazionale di Ricerca pergli Alimenti e la Nutrizione, Roma, 2000Gislon, Metta, Disegnare l’acqua, Bolo-gna, Zanichelli, 1984

per gli studenti: Cole, Joanna, Allacciate le cinture, Viag-giando si impara! Dentro il corpo umano,Milano, Mondadori, 2004Day, Trevor, 1001 domande e risposte sulcorpo umano, Lainate, Vallardi, 1994Dalton, Stephen, Un mondo d’acqua: vi-ta segreta di un lago e di un torrente, Mi-lano, Vallardi, 1991Deary, Terry - Allen, Barbara, Quiz scintil-lanti n° 2. I misteri del corpo umano, Trie-ste, Editoriale Scienza, 2001Mettler, René, La natura a filo d’acqua,Trieste, EL, 2002Romanini, Olivio, Io abito nell’acqua, avolte vado al mare, Firenze, Giunti, 2000 Wright, Paul, Lo stagno, Trieste, Editoria-le Scienza, 1993

l’acqua nel nostro corpo è presente neitessuti e negli organi, ma che tuttaviala presenza di liquidi al di fuori degli or-gani deputati può dar luogo a fenome-ni come “versamenti” ed “emorragie”,o essere sintomo di malattie e disturbi.

PER CONCLUDERE…

Confrontiamo il contenuto di acqua re-lativo alle piante e agli animali indicatonei disegni degli studenti con quello delcorpo umano.Le sagome dei corpi possono anche es-sere regalate ai genitori (per verificare lacurva di crescita) o esposte in classe onei corridoi della scuola.

Lo sapevate che...

CREATURE D’ACQUA

Gli organismi viventi sono costituiti almeno per il 50% di acqua. Questo ri-guarda sia quelli che vivono nel deserto (per alcune specie di cactus la per-centuale è del 90%), sia quelli che abitano gli oceani (il contenuto di acquapresente nel corpo di molte balene è calcolato nel 75%). Dovendo adattarsi all’ambiente in cui vivono, tutti gli organismi sono ingrado di raggiungere e mantenere un corretto equilibrio idrico all’internodel proprio corpo. Il 65-70% del corpo umano è composto da acqua. Se gli esseri umaniperdono più dell’8% dell’acqua presente nel loro organismo, possonoavere problemi gravissimi. Ma in quali parti del corpo si trova quest’acqua? Circa il 67% è conte-nuto nelle cellule, mentre il 25% si trova negli spazi tra esse. La parterestante, approssimativamente l’8%, è presente invece nel sangue.

Ma che ruolo ha l’acqua all’interno del corpo umano?L’acqua regola la nostra temperatura interna; mantiene umidi i nostri tessuti; avvolge e protegge il nostro cervello, i nostriorgani e tessuti; lubrifica le articolazioni; rende accessibili i nutrienti trasportando vitamine, minerali e ossigeno alle nostrecellule e aiuta a lavar via gli scarti attraverso i reni e il fegato. L’acqua è una componente essenziale della nostra saliva, ècontenuta nelle nostre feci e nella nostra urina. Quando sudiamo, l’evaporazione dell’acqua ci permette di rinfrescarci. Per-ciò senza assumere acqua gli esseri umani non possono vivere per più di 3-5 giorni.

4° passo● Attacchiamo al muro i cartoncini degli

organismi viventi scelti dai ragazzi, rag-gruppandoli a seconda degli habitat: lepiante e gli animali del deserto sarannotutti nello stesso gruppo, quelli delle fo-reste pluviali in un altro, quelli degli am-bienti temperati in un altro ancora, e co-sì per tutte le categorie.

● Possiamo inoltre suggerire ai ragazzidi rappresentare graficamente la per-centuale di acqua relativa agli organi-smi viventi (piante e animali) da loroscelti.

5° passo● Forniamo a ogni studente una copia

delle gocce d’acqua presenti a pagina13. Diciamo loro di ritagliarle e di attac-carle con il nastro adesivo sui disegnidel corpo umano eseguiti nelle prece-denti attività (si veda il 1° passo), neipunti del corpo che essi ritengono piùappropriati in base alla funzione descrit-ta. Per esempio, la goccia che dice “l’ac-qua è importante per il mio corpo per-ché mi aiuta a raffreddarmi quando so-no accaldato” può essere posizionatasulla pelle a indicare il sudore; la gocciasulla rimozione degli scarti può essereposizionata sui reni o sul fegato dal mo-mento che essi filtrano le scorie; la goc-cia che dice di mantenere i tessuti inter-ni umidi può essere messa sugli occhi,sul naso o sulla bocca; e la goccia che

parla della decomposizione del cibopuò essere appiccicata sull’area dellostomaco o anche della bocca, dove lasaliva contribuisce al processo di dige-stione del cibo.

● Una volta che gli studenti hanno posi-zionato le gocce d’acqua su organi etessuti, esortiamoli a discutere in grup-po su ciascuna funzione, attraverso ilcontrollo dei disegni preparati.

6° passo● Gli studenti più grandi possono dise-

gnare le sagome dei diversi organi etessuti del corpo (vedi la tabella sotto-stante) e indicare la quantità di acquapresente in ognuno di essi; per esem-pio, il contenuto d’acqua che troviamonel cervello è circa del 73%.

● In un secondo tempo, sfidiamo gli stu-denti a cercare parti del corpo senza

acqua: non esistono parti del corpo chenon ospitino una anche minima percen-tuale di acqua, ma ci sono organi neiquali la presenza di acqua libera sareb-be mortale: tra questi, un esempio è co-stituito dai polmoni.

● Dal dato appena osservato possiamoprendere spunto per sottolineare che

Polmoni 83%

Reni 79%

Sangue 79%

Muscoli 79%

Cervello/Sistema nervoso/Midollo spinale 73%

Cute 64%

Fegato 71%

Ossa 31%

Il contenuto d’acqua di alcuni organi del corpo umano

Page 7: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico

12 E D U C A R E A L L A R I S O R S A A C Q U AP R O G E T T O W E T

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

Può essere didatticamente utile affiancare a questa attivitàuna caccia… all’acqua! Abbiamo detto che la gran quantità di acqua presente intutti i corpi non è libera, né contenuta in apposite “cister-ne”, ma si trova all’interno delle cellule. Alcune cellule so-no facili da vedere, le abbiamo a disposizione tutti i giorni:si tratta delle uova, cellule tanto grandi da poterle esami-nare a occhio nudo. Se rompiamo un uovo ci rendiamoconto facilmente di come un oggetto apparentemente so-lido possa contenere tanto liquido senza difficoltà. Ovvia-mente, le uova sono un tipo particolare di cellula (cellule

uovo): tanto per cominciare sono cellule “solitarie”, mentretutte le altre cellule degli organismi viventi (pluricellulari) sitrovano in gruppi numerosi. La stessa parola “cellula” ven-ne in mente al fisico inglese Robert Hooke mentre osser-vava al microscopio una sezione di sughero, materiale incui le cellule sono disposte affiancate e strette proprio co-me le celle in un monastero. Una struttura simile è facilmente osservabile, per esempio,in una buccia di cipolla (più facile da reperire e osservabi-le anche a occhio nudo o con una lente di ingrandimento)o in un’oliva.

CACCIA ALL’ACQUA

SPREMI L’OLIVA

È facile immaginarsi il contenuto di acqua di un frutto suc-coso come un limone o un cocomero. Più complesso, spe-cie per un bambino, è capire dove si trovano i liquidi in unfrutto compatto come un’oliva, da cui pure estraiamo gran-di quantità d’olio. Vediamolo con una breve esperienza, cherichiede delle olive grandi verdi (fresche o al massimo sot-t’olio: non secche), un mortaio con pestello (con ragazzigrandi e responsabili, anche più di uno).Sezioniamo un’oliva e osserviamone con unalente la polpa: potremo notare delle piccole li-nee, le pareti cellulari che dividono una celluladall’altra; l’olio si trova neglispazi fra queste o den-tro grandi cellule roton-deggianti dette “a otricello”.Premiamo dentro il mortaio alcuneoli ve: con un po’ di fatica ne esce delliquido, pieno dipezzetti di oliva,dal sapore amaro.È da questo liqui-do che si estrael’olio, separandolodalle impurità conla centrifuga.

CENTRIFUGA, CHE FORZA

Un altro modo per sperimentare, piacevolmente, quanto li-quido è contenuto nei vegetali, prevede l’uso di una centri-fuga. È questo un semplice elettrodomestico da cucina chefa girare frutta e verdura lungo un piano irto di piccole lamebucate; qui i vegetali vengono “grattati”, fino a ottenere unsucco denso e ricco di polpa. Girando, per effetto della for-za centrifuga, il succo è spinto sulle pareti da cui i liquidi fil-trano in una ciotola che li raccoglie. Si tratta di un esperimento semplice, e perfino gustoso, da-to che alla fine avremo un buon succo da bere. Per farlo oc-corrono una centrifuga e della frutta e verdura di stagione:carote, mele, arance, finocchi, patate, sedani… Da alcunifrutti e ortaggi (banane, avocado, melanzane ecc.) non èpossibile estrarre il succo, non perché abbiano meno liquido,ma perché la disposizione delle fibre e la loro consistenzanon si prestano alla centrifuga. Per trasformare questa esperienza in esperimento, occorreanche una bilancia. Prendiamo alcune carote fresche (o al-tra verdura di stagione), pesiamole e introduciamole nellacentrifuga. Pesiamo quindi il succo (ricordandoci di toglierela tara del bicchiere in cui si trova) e, a parte, la polpa aran-cione che rimane nella macchina. Sommiamo i due risultati per verificare quanta carota ri-mane nella macchina; probabilmente la percentuale disucco così ottenuta sarà leggermente diversa da quellariportata in tabella. Proviamo a fare delle ipotesi sui mo-tivi di tale differenza (ogni carota è diversa, può esserepiù o meno fresca e/o matura; dentro la polpa sarà rima-sto un po’ di liquido che non è possibile estrarre con lacentrifuga ecc.).

Attività di approfondimento

L’acqua è importante nel mio

corpo perché mi aiuta a raffreddarmi quando

sono accaldato.

L’acqua è importante nel mio

corpo perché mi aiuta a mantenere umidi occhi, naso, bocca

e altri tessuti.

L’acqua è importante nel mio

corpo perché mi aiuta a decomporre il cibo cosicché il mio corpo

può usarlo per ottenere energia.

L’acqua è importante nel mio

corpo perché mi aiuta a rimuovere le scorie.

Page 8: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

14 15S E G U I I L F L U S S O

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

SEGUI ILFLUSSO

LIVELLOScuola primaria (tutte le classi)

AREE DISCIPLINARIEducazione alla salute,scienze

DURATAPreparazione: 20 minutiAttività: 70 minuti

LUOGOIn classe o in un campo da gioco

ABILITÀRaccolta di informazioni (os-servazione, ascolto)Organizzazione delle infor-mazioni (preparazione, ca-tegorizzazione)Analisi (identificazione dirapporti fra singoli compo-nenti, identificazione di mo-delli, discussione)Interpretazione (generalizza-zione, sintesi, identificazio-ne di rapporti causa-effetto)Applicazione (predizione)

PAROLE CHIAVEEquilibrio idrico, idratazione,disidratazione

Siamo in movimento, proprio come i livelli

d’idratazione del nostro corpo.

1 Bere succo al mattino Muoversi verso l’interno del corpo attraverso la bocca Ingerire acqua bevendo

2 Camminare fino a scuola Muoversi fuori dal corpo attraverso la pelle e la bocca Sudare, esalare vapore acqueo

3 Mangiare frutta fresca Muoversi verso l’interno del corpo attraverso la bocca Ingerire acqua mangiando

4 Giocare a nascondino Muoversi fuori dal corpo attraverso la pelle e la bocca Sudare, esalare vapore acqueo

5 Bere acqua a pranzo Muoversi verso l’interno del corpo attraverso la bocca Ingerire acqua bevendo

6 È un giorno caldo; Muoversi fuori dal corpo attraverso la pelle e la bocca Sudare, esalare vapore acqueosi suda in classe

7 Bere acqua con la Muoversi verso l’interno del corpo attraverso la bocca Ingerire acqua bevendo,merenda dopo la scuola possibilmente anche attraverso

il cibo

8 Usare il bagno Muoversi fuori dal corpo attraverso le vie urinarie Eliminare acqua attraverso urine/feci

9 Giocare a calcio Muoversi fuori dal corpo attraverso la pelle e la bocca Sudare, esalare vapore acqueodopo la scuola (maggiormente dovuto allo sforzo)

10 Leggere un libro prima Muoversi fuori dal corpo attraverso la bocca Esalare vapore acqueo,di andare a letto piccola quantità di evaporazione

d’acqua attraverso la pelle

Gruppo Situazione Movimento dell’acqua Meccanismi

GO

WIT

HT

HE

FL

OW

Da 1 a 3 anni: 0,9 litri/giorno

Da 4 a 8 anni: 1,2 litri/giorno

Da 9 a 13 anni (ragazze): 1,6 litri/giorno

Da 9 a 13 anni (ragazzi): 1,8 litri/giorno

Da 14 a 18 anni (ragazze): 1,8 litri/giorno

Da 14 a 18 anni (ragazzi): 2,6 litri/giorno

Oltre i 19 anni (uomini): 3,0 litri/giorno

Oltre i 19 anni (donne): 2,2 litri/giorno

Tabella: Il fabbisogno giornaliero di acquaI fabbisogni d’acqua per bambini e adulti dipendono dal clima, dalla salute e dal livello d’attività.Secondo l’Institute of Medicine of the National Academies of Sciences americano (Istituto di Me-dicina dell’Accademia Nazionale di Scienze) le medie giornaliere di assunzione d’acqua per età esesso, attraverso bevande, sono:

obiettivi ▼ Comprendere l’importanza dell’acquaper il buon funzionamento dei nostri cor-pi; per far questo introduciamo il con-cetto di equilibrio idrico del corpo e de-scriviamo i meccanismi attraverso cui ilcorpo umano assume e perde acqua,elenchiamo i sintomi della disidratazio-ne e i modi per combatterla.

materiale ▼● Nastro adesivo o gesso● Un grosso contenitore di plastica traspa-

rente o di vetro● Una brocca● Una tazza (circa 0,25 l)● Un secondo contenitore di plastica (cio-

tola o catino)

argomento ▼L’acqua è importantissima per mantenereidratati i nostri corpi. Ogni giorno assumia-mo acqua bevendo e mangiando, ma allostesso tempo la perdiamo con la sudora-zione, la respirazione, l’evaporazione, l’uri-na e le feci. Per stare bene e mantenercisani la quantità di acqua immessa nei no-stri corpi dovrebbe essere uguale alla quan-

tità persa. Sapere come comportarsi perevitare la disidratazione è molto utile nellavita di tutti i giorni e aiuta a mantenere ilgiusto equilibrio idrico nei nostri corpi.

Cosa fare:PREPARAZIONE E INTRODUZIONE● Poiché il fabbisogno d’acqua varia con

l’età e con il sesso (come da tabella al-legata), nelle attività considereremo ilconsumo di 1,5 litri d’acqua al giornocome la media giornaliera raccomanda-

ta per i bambini, cioè approssimativamen-te 8 bicchieri da 200 ml al giorno.

● Tutti beviamo acqua quando siamo as-setati, ma perché l’acqua è importanteper i nostri corpi? Spieghiamo chiaramen-te agli studenti il concetto di equilibrio idri-co (illustrato alle pagine 17 e 19).

● Diciamo poi agli studenti che dovrannofare un esercizio fisico per questa attivi-tà: correre sul posto o saltare per qual-che minuto. Dopo uno o due minuti di ri-scaldamento, chiediamo loro di spiegare

alcuni dei cambiamenti che vedono neiloro corpi. Probabilmente descriverannola mancanza di respiro, il caldo, il sudo-re, la sete ecc.

● Discutiamo questi cambiamenti metten-doli in relazione alla perdita d’acqua neinostri corpi.

● Sudore: è principalmente acqua, si sudaquando il corpo diventa caldo. Il sudoreevapora dalla pelle, rinfrescando il nostroorganismo.

● Respiro affannoso (mancanza di respiro):quando ci sentiamo mancare il respiro èperché stiamo respirando più rapidamen-te. Il vapore acqueo esce dai nostri cor-pi attraverso il respiro (facciamo respira-re gli studenti su uno specchio o su unavetrata per dimostrare loro la condensa-zione del vapore acqueo).

● Sete e bocca secca: un sottile strato d’ac-qua riveste la nostra bocca e la nostra go-la, formando la saliva.

L’ATTIVITÀ PASSO PER PASSO1° passo● Spieghiamo agli studenti che dovranno

focalizzarsi su alcune delle attività e deifattori che contribuiscono all’equilibrioidrico nei loro corpi. Disegniamo col ges-so una grande sagoma del corpo uma-no nel cortile, oppure spostiamo i ban-chi contro i muri dell’aula e usiamo delnastro adesivo per disegnare i contornidi un corpo umano sul pavimento. Lasagoma deve essere abbastanza gran-de da accogliere tutti gli studenti.

● Dividiamo gli studenti in 10 gruppi fa-cendo la conta. Gli studenti dovrebberostare in piedi su una linea che riproducala sagoma del corpo. Diciamo agli stu-denti che essi rappresenteranno l’acquae che verrà assegnata loro una delle di-verse situazioni sottostanti: dovranno mi-marla, decidendo se muoversi dentro ofuori dal corpo (per classi piccole si puòscegliere di dividere la classe in cinquegruppi e presentare solo cinque delle si-tuazioni proposte).

● Leggiamo la prima situazione al gruppo1. Solo il gruppo 1 deve muoversi, men-tre gli altri gruppi devono rimanere sullalinea finché non verrà il loro turno. Unavolta che il gruppo si sarà mosso dentroo fuori dal corpo, deve rimanere fermo fi-no alla fine dell’attività. Possiamo stimo-lare gli studenti più grandi a entrare o usci-re dal corpo attraverso le appropriate par-ti anatomiche.

● Leggiamo le altre situazioni in ordine, fin-ché tutti i gruppi si saranno mossi dentroo fuori dal corpo.

● Facciamo rimanere gli studenti nella po-sizione scelta e leggiamo ancora una vol-ta tutta la lista di situazioni, chiedendo aogni gruppo di spiegare alla classe ilmeccanismo con cui l’acqua (gli studen-ti) è entrata o uscita dal corpo. Alcunesituazioni prevederanno meccanismimultipli. Completiamo l’attività leggendoogni situazione un’ultima volta e facen-do muovere dentro o fuori tutti gli stu-denti allo stesso tempo.

Page 9: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

16 17S E G U I I L F L U S S OE D U C A R E A L L A R I S O R S A A C Q U AP R O G E T T O W E T

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

2° passo● Nota: questa attività può essere svolta da

gruppi di studenti se vi sono materiali di-sponibili per tutti.

● Prima dell’arrivo degli studenti, riempia-mo un largo contenitore trasparente condell’acqua fino a un livello che rappre-senti il 60%. Usiamo un pennarello inde-lebile o un pezzo di nastro adesivo permarcare chiaramente il livello dell’acqua.Etichettiamo questo livello come “Idrata-to”. Etichettiamo l’area sotto la linea co-me “Disidratato”. Questo contenitorerappresenterà un corpo umano. Ponia-mo accanto all’immaginario “corpo”d’acqua una brocca d’acqua e una cioto-la o un altro contenitore vuoto.

● Ricordiamo agli studenti che ora sappia-mo come l’acqua si muove dentro e fuo-ri dal corpo. Come prossima attività an-dremo a guardare più da vicino l’equili-brio idrico. Spieghiamo agli studenti cheil contenitore con il 60% di acqua rappre-senta il corpo, e finché l’acqua raggiungela linea (il 60%), il corpo è idratato. Se illivello dell’acqua scende sotto la linea, ilcorpo diventa disidratato. Ora dimostre-remo come il corpo perde e assume ac-qua attraverso una serie di attività gior-naliere. Per cominciare chiediamo aglistudenti di dirci se il corpo è o non è inequilibrio all’inizio dell’attività e dopoogni successivo cambiamento. Usandole situazioni dell’attività precedente, fac-ciamo indovinare agli studenti se sottrar-remo o aggiungeremo acqua al “corpo” eperché. Leggiamo i meccanismi in giocoin ciascuna situazione spiegando perchéil corpo perda o guadagni acqua dopoogni azione.

● Dormire di notte (togliere un bicchiered’acqua dal contenitore trasparente eversarla nell’altro contenitore): il corpousa l’acqua anche quando dorme, e si èquindi disidratato.

● Bere latte al mattino (versare l’acqua dal-la brocca nel bicchiere e versare il bic-chiere d’acqua nel contenitore trasparen-te): il corpo è idratato e in equilibrio.

● Andare a piedi a scuola (togliere un bic-chiere d’acqua dal contenitore traspa-rente e versarla nell’altro contenitore): ilcorpo non è idratato ed è fuori equilibrio.

● Mangiare frutta fresca (versare l’acquadalla brocca nel bicchiere e versare il bic-chiere d’acqua nel contenitore trasparen-te): la frutta contiene acqua, il corpo èidratato e in equilibrio.

● Giocare a nascondino (togliere due bic-chieri d’acqua dal contenitore trasparen-te e versarli nell’altro contenitore): un vi-goroso esercizio fisico causa la perdita diuna maggior quantità d’acqua, il corpo èdisidratato e fuori equilibrio.

● Bere acqua durante il pranzo (versarel’acqua dalla brocca nel bicchiere e ver-sare due bicchieri d’acqua nel contenito-re trasparente): il corpo è ora idratato e inequilibrio.

● Giorno caldo, in classe si suda (togliereun bicchiere d’acqua dal contenitore tra-sparente e versarla nell’altro contenitore):il corpo non è idratato e in equilibrio.

● Bere un succo con uno spuntino nel do-poscuola (versare l’acqua dalla broccanel bicchiere e versare il bicchiere d’ac-qua nel contenitore trasparente): l’acquanel cibo e nelle bevande aiuta il corpo arecuperare idratazione ed equilibrio.

● Giocare a calcio dopo la scuola (toglieretre bicchieri d’acqua dal contenitore tra-sparente e versarli nell’altro contenitore):attività fisica molto intensa, il corpo non èin equilibrio e si disidrata.

● Bere acqua durante la cena (versare duebicchieri d’acqua nel contenitore traspa-rente): ci stiamo reidratando attraverso ilmangiare e il bere.

● Leggere un libro prima di andare a letto(togliere mezzo bicchiere d’acqua dalcontenitore trasparente e versarlo nell’al-tro contenitore): il corpo perde acqua an-che quando stiamo semplicemente se-duti; non è completamente in equilibrioed è leggermente disidratato.

● Chiediamo agli studenti di riflettere sul-l’attività dell’equilibrio idrico. Questo cor-po è in equilibrio? È idratato o disidrata-to? Cosa ha bisogno di fare questa per-sona per mantenere l’equilibrio idrico?

Lo sapevate che...

IN EQUILIBRIO

L’acqua è una componente fondamentale dei nostri corpi. Mantiene umidi i no-stri tessuti e aiuta a decomporre il cibo così che lo possiamo usare come ener-gia. Ci aiuta a regolare la nostra temperatura attraverso la sudorazione e l’evapo-razione e a rimuovere gli scarti attraverso l’urina e le feci. Una persona normale,per essere idratata, deve avere circa il 60% del corpo composto d’acqua. Que-sto permette ai tessuti e agli organi di funzionare correttamente. Invece, se nonmanteniamo il nostro equilibrio idrico, corriamo il rischio di disidratarci.

Ogni giorno il nostro corpo perde costantemente acqua, respirando, starnuten-do, sudando, urinando e defecando. Attraverso l’evaporazione della pelle e la re-spirazione viene perso un po’ meno di un litro d’acqua, per esempio. Ma comesi fa allora a rimanere idratati? Si bevono liquidi e si mangia. Infatti un terzo del-l’acqua di cui ha bisogno un individuo viene estratta dal cibo. Tutti i cibi conten-gono una certa quantità d’acqua, alcuni più di altri (vedi il capitolo Corpi Acquo-si). Frutta e verdure sono per l’80-95% composte d’acqua; le carni ne contengo-no il 50%, e i cereali il 35%. Vi è anche una piccola quantità di acqua prodottadai nostri corpi attraverso il naturale processo di metabolismo, chiamata appun-to acqua metabolica.

COME ENTRA E COME ESCE L’ACQUA DAI NOSTRI CORPI

Un adulto sano e sedentario che vive in un clima temperato

Irritabilità (scontroso, lunatico)

Sonnolenza

Mal di testa

Mancanza di concentrazione

Bocca secca

Goffaggine

Sintomi di disidratazione

3° passo● Spieghiamo che i bambini sono maggior-

mente esposti al rischio di disidratazionerispetto agli adulti, perché in proporzionehanno una superficie corporea più ampia.

● Informiamo che i sintomi della disidrata-zione hanno effetti negativi sul corpo.

● ll “corpo” della precedente attività (il con-tenitore) non è più in equilibrio, e al mo-mento sta sperimentando i sintomi delladisidratazione. Per imparare quali sonoquesti sintomi gli studenti giocheranno afare i mimi. Scriviamo i sintomi su striscedi carta separate (o fotocopiamo la tabel-la sottostante e ritagliamola) e mettiamole strisce in un contenitore. Scegliamouno studente per estrarre un sintomo dalcontenitore e mimarlo senza usare le pa-role, mentre la classe cerca di indovinare.

● Chiediamo agli studenti se alcuni di lorohanno mai sperimentato qualcuno diquesti sintomi. Se sì, pensano di poteressere stati disidratati?

● Spieghiamo che un ulteriore sintomo didisidratazione è una diminuita produzionedi urina. Il colore dell’urina è uno dei mo-di migliori per monitorare costantementel’idratazione personale: urina leggermen-te colorata indica una buona idratazione,mentre urina di colore scuro indica disi-dratazione e carenza di acqua.

● Spieghiamo che il miglior trattamento peruna leggera disidratazione è bere acquaregolarmente: 8 bicchieri al giorno sonoraccomandati per mantenere un sano li-vello di idratazione.

Respirazione 0,35 l

Sudore 0,45 l

Urine 1,50 l

USCITA d’acqua 2,50 l

ENTRATA d’acqua 2,50 l

Feci 0,20 l Acquametabolica 0,30 l

Acquanei cibi 0,70 l

Acquadalle bevande 1,50 l

Page 10: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

18 19S E G U I I L F L U S S OE D U C A R E A L L A R I S O R S A A C Q U AP R O G E T T O W E T

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

Perdiamo acqua in tanti modi e per tante ragioni diverse, emolti sono i fattori che influenzano tali perdite. Per esempio,consumiamo più acqua quando facciamo un esercizio fisicoo quando siamo esposti al caldo, al grande freddo o ad am-bienti secchi. Anche quando si è malati – specialmente condiarrea, vomito, e/o febbre – si perde una grande quantitàd’acqua. È importante capire come questi fattori ci influen-zino, per evitare che il nostro corpo perda più acqua diquanta ne assume e si arrivi così alla disidratazione, cioè lamancanza di acqua che impedisce di svolgere correttamen-te le funzioni corporee essenziali.Prendiamo allora confidenza con alcuni sintomi della disi-dratazione che si presentano già quando il peso corporeodiminuisce dell’1% a causa della perdita di fluidi. La sete è

un segno tardivo di disidratazione, poiché solo quando nelcorpo manca già l’acqua il centro della sete del cervello vie-ne stimolato ad assumere più fluidi. Se la disidratazione siintensifica diminuiscono il sudore e l’urina. Il corpo tenta dimantenere la pressione sanguigna e l’acqua si muove dal-l’interno delle cellule al flusso sanguigno. I tessuti e le cel-lule cominciano così a seccarsi e ridursi, funzionando male.Livelli di disidratazione ancora più severi producono confu-sione mentale, poiché vengono colpite le cellule del cervel-lo, composte per circa il 73% da acqua. Se il processo didisidratazione non viene interrotto si può arrivare al coma ereni, fegato e cervello possono venire danneggiati. Una per-dita di più dell’8% di acqua corporea può avere conse-guenze serissime.

SE PERDIAMO ACQUA

Attività di approfondimento

IL DIARIO DELL’ACQUA

Mantenere ogni giorno un giusto equilibrio idrico richiedeconsapevolezza, conoscenza, una onesta valutazione per-sonale. Possiamo raggiungere questo obiettivo tenendo undiario dell’acqua o annotando in una tabella oraria la quan-tità d’acqua consumata e assunta giornalmente (per spuntivedi 1° passo de “L’attività passo per passo”). Certo, ci vuo-le pazienza, costanza, attenzione e può servire avere un“compagno d’idratazione o fitness” che ci aiuti in questo la-borioso compito. Con gli studenti formiamo le coppie che ascuola e a casa cercheranno di monitorare costantemente,per un giorno o più, le perdite e le assunzioni d’acqua, aiu-tandosi reciprocamente. Stimoliamo gli studenti dicendo lo-ro che focalizzandosi sul raggiungere un equilibrio idricogiornaliero potranno mantenere un peso corporeo più sanoed essere atleti migliori.

COS’È L’EQUILIBRIO IDRICO?

Introduciamo l’idea di equilibrio idrico: la quantità d’acquache il nostro corpo perde dovrebbe essere uguale alla quan-tità d’acqua che assume. Se non reintegriamo l’acqua cheperdiamo, cominceremo a manifestare i sintomi della disi-dratazione: mal di testa, irritabilità e stanchezza (vedi tabel-la sottostante).

Discutiamo con gli studenti qualche altro esempio che si fo-calizzi sull’importanza dell’acqua per la funzionalità dei no-stri corpi.

● Siamo seduti vicini a un fuoco quando il fumo ci raggiun-ge. Cosa succede ai nostri occhi? (Diventano umidi poi-ché i nostri dotti lacrimali producono lacrime per lavare viale particelle di fumo).

● Come sono rimossi gli scarti dal nostro corpo? (L’acquatrasporta gli scarti fuori dal nostro corpo attraverso le uri-ne e le feci).

.

PER CONCLUDERE…● Combattere la disidratazione. Chiedia-

mo agli studenti quattro esempi di co-me hanno perso acqua oggi e quattroesempi di cosa potrebbero fare per ri-mediare a questa disidratazione.

VERIFICA

Gli studenti devono: ● spiegare il concetto di equilibrio idrico;● elencare i meccanismi che causano la

fuoriuscita d’acqua dal corpo (2° passo);● elencare i sintomi della disidratazione

(3° passo);● elencare i modi per combattere la disi-

dratazione (3° passo).

PER PROSEGUIRE…● Incoraggiamo gli studenti a tenere un dia-

rio sull’idratazione per uno o più giorniannotando le attività e i processi che cau-sano l’entrata e l’uscita dell’acqua dailoro organismi e gli specifici meccanismiattraverso i quali il loro corpo perde ac-qua. Ricordiamo agli studenti che è im-portante consumare almeno 1,5 litri o 8bicchieri d’acqua al giorno per mante-nere l’idratazione, e che il colore dell’uri-na può essere usato come un indicato-re di idratazione. Il loro corpo è in equi-librio? Quali cambiamenti devono attua-re per ottenere un’idratazione migliore?

● Creiamo poster per i corridoi della scuo-la e per la sala mensa, per incoraggia-re gli studenti a rimanere idratati. Invi-tiamo un ospite, magari un medico, undietologo o uno sportivo, a parlare allaclasse per discutere l’importanza del-l’idratazione. Facciamo presentare da-gli studenti ciascuna delle attività sul-l’idratazione alle altre classi.

● Gli studenti più grandi possono ancheandare a consultare il sito in inglesehttp://projectwet.org/use-project-wet/children-water-games/hydration-game, dove troveranno il gioco del Pro-getto WET che insegna come mantene-re il corpo idratato.

Cambiamento d’umore

Sonnolenza

Mal di testa

Ridotto stato di vigilanza

Ridotta abilità di concentrazione

Bocca secca

Ridotta produzione di urina

Ridotta capacità di lavoro fisico

Tabella: I sintomi di disidratazioneNella tabella sono elencati alcuni sintomi che possono derivare da una leggera disidratazione

Indicazioni bibliografiche

per gli insegnanti:Sitografia

www.acqua2003educazione.ch Sito del-la Fondazione Educazione e Sviluppoper l’Anno Internazionale dell’acqua.

http://www.ips.it/scuola/concorso_99/acqua_1/Corpouman.html

http://www.my-personaltrai-ner.it/disidratazione.html

http://www.my-personaltrai-ner.it/allenamento/quanto-bere.html

http://www.my-personaltrai-ner.it/nutrizione/quando-bere.html

http://www.my-personaltrai-ner.it/nutrizione/acqua-alimentazio-ne.html

http://www.sinu.it/larn/acqua.asp

http://www.inran.it/files/download/linee_guida/lineeguida_05.pdf

BibliografiaBatmanghelidj, Fereyodoon, Il tuo corpoimplora acqua, Cesena, Macro Edizioni,2004Costa, Ottaviano - Tessarotto, Dario - Cor-tella, Carlo K., L’acqua specchio della vi-ta, Milano, Editoriale Delfino, 2006Vasey, Christopher, L’acqua fonte di salu-te. I danni della disidratazione, Torino, L’Etàdell’acquario, 2004Picciulin, Marta, Acqua e scienza, Bolo-gna, EMI, 2007

per gli studenti:Ben Kemoun, Hubert, L’acqua: un beneprezioso, Milano, Mondadori, 2000Desjours Pascal, Acqua, un bene prezio-so, Trieste, Editoriale Scienza, 2008AA.VV., L’acqua è volata in cerca di… co-lori, suoni, sorgenti, rumori, Milano, MC,2003Lacoste, Yves, L’acqua e il pianeta: la lottaper la vita, Milano, Rizzoli Larousse, 2003

Page 11: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

20 21U N I N C R E D I B I L E V I A G G I O

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

UNINCREDIBILEVIAGGIO

LIVELLOUltime classi della scuola pri-maria e scuola secondaria diprimo grado

AREE DISCIPLINARIScienze

DURATAPreparazione: 50 minutiAttività: 90 minuti

LUOGOUna grande stanza o un cam-po da gioco

ABILITÀOrganizzazione (mappatura)Analisi (identificazione di com-ponenti e loro relazioni)Interpretazione (descrizione)

PAROLE CHIAVE Condensazione, evaporazione

COLLEGAMENTIQuesta attività è un’ottima in-troduzione ad altre attività de-dicate al ciclo dell’acqua, aipassaggi di stato (condensa-zione ed evaporazione), alcarsismo e ai paesaggi sotter-ranei (filtrazione dell’acqua at-traverso il suolo), alle catenealimentari.

Dove sarà domani l’acqua che bevi oggi?

obiettivi ▼ Descrivere il ciclo dell’acqua, identificaregli stati dell’acqua nelle diverse fasi delciclo tramite una simulazione di gruppo.

materiali ▼ ● 9 grandi fogli di carta● 9 copie della tabella del ciclo dell’acqua

a pagina 24● Evidenziatori● 9 copie della pagina col dado da co-

struire (pagina 25)● Copie delle etichette da incollare sui

dadi (pagine 26-27)● Una campanella, un fischietto o un og-

getto rumoroso

argomento ▼ Quando i bambini pensano al ciclo del-l’acqua, spesso immaginano uno schemacircolare, un flusso che va dai corsi d’ac-qua verso l’oceano, evapora fino alle nu-vole, ricade sotto forma di pioggia sullaTerra e, scorrendo, arriva di nuovo ai cor-si d’acqua. Impersonare una molecolad’acqua aiuta a concettualizzare il ciclodell’acqua più di un semplice grafico omodello bidimensionale.

Cosa fare:PREPARAZIONE● Facciamo 9 copie di tutte le fotocopie

necessarie (pagine 24-27).● Identifichiamo insieme, con la metodo-

logia del brainstorming, o con una di-scussione collettiva, i diversi luoghi incui l’acqua può andare quando si muo-ve dentro e sopra la Terra. Scriviamo lerisposte sulla lavagna.

L’ATTIVITÀ PASSO PER PASSO1° passo● Annunciamo agli studenti che si trasfor-

meranno in molecole d’acqua: così po-tranno muoversi dalle nuvole al mare,nelle 9 tappe del ciclo dell’acqua.

● Identifichiamo i 9 luoghi dove l’acquapuò spostarsi: nuvole, piante, animali,fiumi, oceani, laghi, acqua sotterranea,terra e ghiacciai. Scriviamo questi nomisu grandi fogli di carta e scegliamo perognuno di essi un posto all’interno del-la stanza o del cortile. Se c’è tempo, lipossiamo anche illustrare in classe.

2° passo● Assegniamo un numero pari di studenti

a tutte le 9 tappe (alla tappa “nuvole” sipuò assegnare un numero qualunque).

● Identifichiamo i diversi luoghi in cuil’acqua si può spostare tappa per tap-pa: discutiamo insieme delle forze chefanno muovere l’acqua, anzitutto l’ener-gia solare e la forza di gravità. Esisto-no anche condizioni che tengono l’ac-qua ferma (per esempio può restarenel fusto della pianta o rimanere inprofondità sottoterra).

● Dopo che ogni gruppo avrà identifica-to tutti gli spostamenti possibili dallapropria tappa, condividiamoli insieme.

3° passo

● Distribuiamo le 9 copie della paginacon il dado da costruire, una per grup-po: ogni gruppo ritaglia e costruisce ilproprio dado.

● Diamo a ogni gruppo le etichette daincollare sul proprio dado; le etichettesono relative alla casella da cui si par-te: così il gruppo Terra dovrà ricevereun’etichetta pianta, una fiume, una ac-qua sotterranea, un fermo un giro edue etichette nuvole. Per un rapidoconfronto si può far riferimento alla ta-bella a pagina 24.

● Distribuiamo una copia della tabelladel ciclo dell’acqua a ogni gruppo: i

ragazzi dovranno verificare di avereavuto le etichette corrette e controlla-re se durante la discussione avevanoindividuato tutti i luoghi in cui l’acquapuò andare a partire dalla loro tappa.

● Ogni gruppo incolla le etichette sul pro-prio dado.

4° passo● Spieghiamo le regole del gioco: i ra-

gazzi riprodurranno in classe il ciclodell’acqua simulandone il movimentoda un luogo all’altro. Quando rappre-senteranno i movimenti che avvengo-no nella forma liquida si muoverannoquindi in coppie, perché dovrannorappresentare molte molecole d’acquacontenute in un’unica goccia di piog-gia. Quando evaporeranno verso lenuvole, si separeranno dai compagni esi muoveranno individualmente (l’ac-qua nel vapore non è aggregata ingocce). Quando l’acqua cade dalle nu-vole come pioggia (condensazione),gli studenti si metteranno di nuovo acoppie e si sposteranno verso unanuova tappa del ciclo.

● In questo gioco, è il lancio dei dadi adeterminare dove va l’acqua. Gli stu-denti si spostano dove indica il lanciodel dado, da soli o a coppie: alla tappa“nuvole” stanno in fila per uno, nelle al-tre stanno in coppia. Gli studenti lancia-no il dado e vanno sulla tappa indicatadal risultato del lancio. Se il dado indi-ca “fermo un giro” devono tornare infondo alla fila.

● Quando gli studenti arrivano alla tappasuccessiva si mettono in fondo alla fila.Via via che raggiungono l’inizio della fi-la, ritirano il dado e si muovono verso lanuova tappa (o di nuovo in fondo alla fi-la se il dado indica “fermo un giro”).

● Nella tappa “nuvole” gli studenti lancia-no il dado individualmente, ma se la-sciano la nuvola devono mettersi incoppia con il ragazzo dietro di loro emuoversi verso la successiva tappa. Ilcompagno, a quel punto, non deve lan-ciare il dado.

● Ognuno deve tenere traccia del propriopercorso. Si possono per esempio scri-vere i movimenti (compresi i “fermo ungiro”) su un blocchetto oppure lasciareun segno personalizzato a ogni tappatoccata.

Un’altra possibilità è far giocare solo me-tà classe mentre l’altra metà assiste. Aquest’ultima può essere assegnato ilcompito di annotare i movimenti dell’al-tra. Poi i ruoli verranno scambiati.

● Il gioco terminerà con il suono del no-stro campanello/fischietto.

● Iniziamo a giocare!

IL CICLO DELL’ACQUA

TH

EIN

CR

ED

IBL

EJ

OU

RN

EY

Page 12: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

22 23U N I N C R E D I B I L E V I A G G I O

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

Sebbene l’acqua cambi di luogo e di stato durante il ciclo del-l’acqua, le strade che essa può prendere variano. Il calore influenza direttamente il movimento delle molecole diacqua. Quando l’acqua si scalda, il movimento aumenta el’acqua passa dallo stato solido a quello liquido o gassoso. Aogni cambiamento di stato segue di solito uno spostamentofisico da un luogo a un altro. Per esempio, quando i ghiacciaisi sciolgono, apportano acqua ai fiumi, dove questa evaporae finisce nell’atmosfera.

La gravità influenza ulteriormente la capacità dell’acqua dimuoversi sopra e sotto la superficie terrestre e nell’aria. Chesia allo stato solido, liquido o gassoso, l’acqua ha una massaed è soggetta alla forza di gravità. L’acqua delle cime dellemontagne si scioglie e scende, passando attraverso i baciniidrografici, fino agli oceani.

Lo stato in cui i suoi movimenti sono più visibili è lo stato li-quido: l’acqua liquida scorre e, sotto forma di torrenti e fiumi,si butta nell’oceano. L’acqua viaggia anche sotto la superficieterrestre, si infiltra e affiora attraverso le particelle di terra e laporosità della roccia.

Benché non siano visibili, gli spostamenti più rilevanti dell’ac-qua hanno luogo però quando essa è allo stato gassoso. L’ac-qua evapora costantemente, passando dallo stato liquido aquello gassoso. Sotto forma di vapore, può viaggiare attraver-so l’atmosfera. Viviamo circondati dal vapore acqueo. Perchéil vapore si condensi per tornare alla Terra, serve una perdita

di energia termica, la forza di gravità euna struttura della superficie terrestreadatta.

La condensazione dell’acqua è visibilecome rugiada sulle piante o gocciolineche si formano all’esterno di un bicchie-re di acqua fredda. Nelle nuvole, le mo-lecole d’acqua inglobano anche piccoleparticelle di polvere. Alla fine, le goccediventano troppo pesanti e la gravità lefa cadere sulla Terra come pioggia.

Anche gli organismi viventi contribuisco-no a mettere in circolo l’acqua: l’uomo egli altri animali contengono acqua nel loro corpo e la portano daun luogo all’altro. L’acqua è consumata direttamente dagli ani-mali o viene estratta dal cibo durante la digestione; viene anchesecreta come liquido o lascia il corpo sotto forma di gas, di so-lito durante la respirazione.Se l’acqua è presente sulla pelle di un animale (per esempiocon la sudorazione), può anche evaporare.

I principali vettori dell’acqua tra gli organismi viventi sono lepiante. Le radici delle piante assorbono acqua. Parte di essaviene utilizzata nei tessuti del fusto, ma la maggior parte arri-va alle foglie. A questo punto è esposta all’aria e all’energiadel sole ed evapora facilmente. Questo processo è chiamatotraspirazione.

LE VIE DELL’ACQUA

PER CONCLUDERE…● Possiamo creare in classe un grafico

collettivo (o tanti individuali) per traccia-re gli spostamenti fatti durante questo“incredibile viaggio”: se serve si potran-no usare le illustrazioni delle diversetappe, fotocopiandole o ricopiandole.

● Le annotazioni prese possono essereusate anche per scrivere brevi temi o rac-conti sui posti dove l’acqua è stata. I te-mi dovrebbero contenere descrizioni del-le condizioni necessarie perché l’acqua sisposti da un luogo all’altro e dello stato incui l’acqua si trova quando si muove.

● Assegniamo a ogni studente un luogo:un campo, un parcheggio, un fiume, unghiacciaio o anche un organo del corpoumano, come la vescica, e chiediamo-gli di identificare in che modo l’acqua sipuò muovere da o verso questi luoghi.

VERIFICA

Gli studenti devono: ● aver impersonato l’acqua all’interno del

suo ciclo;

● aver identificato gli stati dell’acqua al-l’interno del ciclo;

● aver scritto una storia che spieghi ilmovimento dell’acqua.

PER PROSEGUIRE…● Possiamo confrontare i movimenti del-

l’acqua nelle varie stagioni e nei diversiluoghi della Terra: volendo, si può adat-tare il gioco ai vari habitat e climi, cam-biando le facce del dado o aggiungen-do nuove tappe.

● Possiamo fare una ricerca sulle causedell’inquinamento e su come l’acquaviene purificata attraverso il ciclo. Peresempio, assorbendo inquinanti dalterreno e lasciandoli dietro di sé quan-do evapora: in termini di gioco, questopuò essere tradotto con dei pezzi discotch che rappresentano gli inqui-nanti e si appiccicano ai giocatoriquando passano dalla tappa “terra”,per poi essere abbandonati nell’acquapassando da un lago…

Indicazioni bibliografiche

per l’insegnante:Costa de Beauregard, Diane - de Sairi-gné, Catherine, L’acqua, dalla sorgente almare, Trieste, E. Elle, 1995 AA.VV., Classi contro corrente: percorsieducativi sui fiumi, Roma, WWF Italia,2001Degiorgi, Emiliano, L’acqua: un percorsotra scienza e insegnamento, Roma, Ca-rocci Faber, 2004

per gli studenti:Michel, Francois - Larvor, Yves, Il ciclodell’acqua, Milano, Mondadori, 1993Gazzaneo, Lucia - Gostoli, Renata, Ac-qua, nuvole, pioggia, Cinisello Balsamo,San Paolo, 2001Glauber, Uta, Il lungo viaggio dell’acqua,Milano, Mondadori, 1963Manning, Mick - Granström, Brita, Splish,splash, splosh: un libro sull’acqua, Trie-ste, Editoriale Scienza, 2000Mantegazza, Giovanna, Il lungo viaggiodell’acqua, Varese, La Coccinella, 1996

Il viaggio dell’acqua non è solo una questione geografica:l’acqua si sposta e sale anche all’interno delle piante, princi-palmente attraverso gli apparati radicali. Ma da dove e comesale l’acqua? È facile vedere gli animali mentre bevono: macome “bevono” le piante?Proviamo a osservarlo con un facile esperimento, che richie-de due gambi di sedano, del colorante per alimenti, due bic-chieri e dell’acqua.Mettiamo il colorante alimentare in un bicchiere, in modo daavere acqua colorata. Immergiamoci un gambo di sedano.Immergiamo l’altro gambo di sedano in acqua normale, cometest di controllo. Lasciamoli tutta la notte in acqua.La mattina successiva, i due gambi di sedano saranno bellidritti; l’acqua è salita dentro il fusto e li ha raddrizzati (la co-sa può essere più o meno evidente). Il sedano immerso inacqua colorata sarà tutto innervato da strisce colorate: cosaè successo? L’acqua colorata, salendo, ha lasciato il coloredove è passata. Adesso possiamo seguire il percorso che hafatto e riconoscere le “vie” che la pianta ha previsto perprendere e distribuire l’acqua. Se guardiamo delle foglie(d’albero o comunque abbastanza grandi da non aver biso-

gno di ingrandimenti), ricono-sciamo un sistema di innerva-ture simile: sono i capillari chedistribuiscono l’acqua in tuttele cellule della pianta.A cosa serve il gambo immerso inacqua normale? Ci rassicurasul fatto che il colore preso dal-l’altro sedano non è dovuto a in-vecchiamento o alla qualità dell’ariama solo alla diversa acqua in cuierano immersi: è l’unica condizioneche li distingue. Ovviamente,anche questo sedano ha “be-vuto” dell’acqua: solo che ètrasparente e non la vediamo.Per verificarlo, possiamo misu-rare l’acqua versata e quellaadesso presente nel bicchiere:un po’ sarà evaporata in aria, mail resto è tutto dentro il sedano.

UN VIAGGIO LUNGO UN GAMBO DI SEDANO

NON PIOVE MAI!

Attività di approfondimento

E D U C A R E A L L A R I S O R S A A C Q U AP R O G E T T O W E T

Lo sapevate che...

Dappertutto particelle di acqua salgono verso il cielo ecompiono la prima tappa del loro incredibile viaggio. Eppu-re non dappertutto si formano le nubi: dunque in alcuni po-sti non piove mai, in altri piove molto; a cosa è dovuta que-sta differenza?Perché le nubi si formino è necessario l’incontro di aria fred-da e aria più calda e umida (quindi densa d’acqua); questopuò accadere in molti modi. È facile per esempio vedereanelli di nuvole intorno alle cime montuose: questo perchéquando l’aria calda sale lungo il pendio di una montagna ini-zia a raffreddarsi e a condensarsi in nuvole intorno alla ci-ma. Anche in alcune zone vicine al mare siformano spesso delle nuvole: qui ilfenomeno è dovuto all’incontrodi due fronti d’aria, quello cheviene dal mare e quello prove-niente dalla terraferma, chepossono dar luogo allaformazione di nuvole.

Ci sono molti altri modi, come la collisione di correnti d’ariao la convezione (il calore si trasmette da alcune aree di su-perficie terrestre più calde di altre): in ogni caso, a determi-nare l’aspetto del cielo è quasi sempre il paesaggio. Contadunque la geografia: quella fisica, che dipende da rilievi ecoste, ma anche quella umana, dove diventano determinan-ti i riscaldamenti artificiali e l’emissione di inquinanti. Inoltre,dove si forza l’acqua a un rapido deflusso, questa ha mino-ri possibilità di evaporare: è quanto accade nelle regioni do-ve si cementa tutto o dove si elimina la vegetazione.

L’uomo, dunque, può fare qualcosa perla pioggia: non tanto le leggendarie

danze, ma un controllo scrupolosodei propri interventi sul paesag-

gio e una piena attenzione al-le proprie responsabilità.

Page 13: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico

TAPPA ETICHETTE PER LE FACCE DEL DADO SPIEGAZIONE

Terra

Pianta (1 lato) >

Fiume (1 lato) >

Acqua sotterranea (1 lato) >

Nuvole (2 lati) >

Fermo un giro (1 lato) >

L’acqua viene assorbita dalle radici

Il terreno è saturo e l’acqua va nel fiume

L’acqua filtra nel terreno per effetto della gravità

Per effetto del calore l’acqua evapora

L’acqua resta sulla superficie (nel fango o perché aderiscealle particelle di terra)

PiantaNuvole (4 lati) >

Fermo un giro (2 lati) >

L’acqua abbandona la pianta attraverso la traspirazione

L’acqua è utilizzata dalla pianta e resta nelle sue cellule

Fiume

Lago (1 lato) >

Acqua sotterranea (1 lato) >

Oceano (1 lato) >

Animale (1 lato) >

Nuvole (1 lato) >

Fermo un giro (1 lato) >

L’acqua si immette nel lago

L’acqua filtra nel terreno per effetto della gravità

L’acqua si immette nell’oceano

Un animale beve l’acqua

Per effetto del calore l’acqua evapora

L’acqua resta nella corrente del fiume

Nuvole

Terra (1 lato) >

Ghiacciaio (1 lato) >

Lago (1 lato) >

Oceano (2 lati) >

Fermo un giro (1 lato) >

L’acqua condensa e cade al suolo come pioggia

L’acqua condensa e cade come neve su un ghiacciaio

L’acqua condensa e cade su un lago

L’acqua condensa e cade nell’oceano

Resta come goccia nella nuvola incorporando una particella di polvere

OceanoNuvole (2 lati) >

Fermo un giro (4 lati) >

Per effetto del calore l’acqua evapora

L’acqua resta nell’oceano

Lago

Acqua sotterranea (1 lato) >

Animale (1 lato) >

Fiume (1 lato) >

Nuvole (1 lato) >

Fermo un giro (2 lati) >

L’acqua filtra nel terreno per effetto della gravità

Un animale beve l’acqua

L’acqua entra in un fiume

Per effetto del calore l’acqua evapora

L’acqua resta nel lago

Animale

Terra (2 lati) >

Nuvole (3 lati) >

Fermo un giro (1 lato) >

L’acqua esce dal corpo attraverso feci e urine

L’acqua è espirata o evapora dal corpo

L’acqua resta nei tessuti

Acqua sotterranea

Fiume (1 lato) >

Lago (1 lato) >

Sorgente (1 lato) >

Fermo un giro (3 lati) >

L’acqua filtra in un fiume

L’acqua filtra in un lago

L’acqua riaffiora in superficie come sorgente

L’acqua resta nella falda sotterranea

Ghiacciaio

Acqua sotterranea (1 lato) >

Nuvole (1 lato) >

Fiume (1 lato) >

Fermo un giro (3 lati) >

Il ghiaccio si scioglie e l’acqua filtra attraverso il suolo

Il ghiaccio evapora (sublimazione) e l’acqua sale alle nuvole

Il ghiaccio si scioglie e l’acqua scorre verso il fiume

L’acqua resta come ghiaccio nel ghiacciaio

Tabella: Il ciclo dell’acqua

Page 14: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico

Page 15: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

28 29U N A G O C C I A N E L S E C C H I O

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

UNAGOCCIANELSECCHIO

LIVELLOScuola secondaria di primo grado

AREE DISCIPLINARIScienze, matematica, geografia

DURATAPreparazione: 30 minutiAttività: 30 minuti

LUOGOIn classe

ABILITÀRaccolta di informazioni (os-servazione e calcolo)OrganizzazioneIinterpretazione (tracciare leconclusioni)

PAROLE CHIAVEAcqua salata, acqua dolce,spreco

COLLEGAMENTIPrima di iniziare, gli alunni do-vrebbero ripassare il concettodi percentuale e conoscere laparte di superficie terrestre co-perta di acqua. L’attività rafforza i concetti le-gati al ciclo dell’acqua, pro-posti in questa guida con laquarta attività, Un incredibileviaggio (pagina 20).

Che cosa è abbondante escarso al tempo stesso?

obiettivi ▼ Stimare, quindi calcolare la percen-tuale di acqua dolce disponibile perl’uomo; introdurre il concetto di risor-sa limitata, riferito all’acqua.

materiali ▼● Cartoncino Bristol di due diversi colori ● Fogli di carta bianca● Evidenziatori● Acqua● Mappamondo o planisfero● Un recipiente con beccuccio da 1000 ml● Recipienti graduati da 100 ml● Piattini● Un contagocce● Un secchiello o una bacinella di metallo ● Copie della tabella della disponibilità di

acqua (a pagina 31, fotocopiabile)● Sale (facoltativo)● Freezer o una bacinella con ghiaccio (fa-

coltativo)

argomento ▼In molti sanno che l’acqua occupa buonaparte della superficie terrestre, ma pochiconoscono quanto piccola è la quantitàdisponibile per il consumo umano. Impa-rare che l’acqua è una risorsa limitatasensibilizza gli studenti sull’utilizzo consa-pevole di questa risorsa.

Cosa fare:PREPARAZIONE● Spieghiamo che stiamo per svolgere in-

sieme un’attività che ci permetterà difare una stima della percentuale di ac-qua potabile presente sulla Terra e diconfrontarla con la quantità totale pre-sente sul pianeta.

● Dividiamo la classe in piccoli gruppi. ● Ogni gruppo deve disegnare con un

evidenziatore un grande cerchio su unfoglio di carta bianco.

● Diamo a ogni gruppo 2 fogli di carton-cino di diverso colore: uno rappresental’acqua dolce disponibile, l’altro il restodell’acqua presente sul pianeta. Ognigruppo deve tagliare i due fogli in 100piccoli pezzi.

● Ogni gruppo prova a fare una stima diquanti pezzi serviranno per rappresen-tare l’acqua potabile e quanti per tuttoil resto, disponendo i pezzetti selezio-nati all’interno del cerchio e prendendovia via nota dei risultati.

L’ATTIVITÀ PASSO PER PASSO1° passo● Mostriamo alla classe il contenitore da

1 litro pieno d’acqua e diciamo chequesta rappresenta tutta l’acqua sullaTerra.

● Chiediamo di individuare, sul mappa-mondo o sul planisfero, dove è princi-palmente localizzata l’acqua sulla Terra.

● Versiamo 30 ml d’acqua dal contenito-re in un cilindro graduato da 100 ml.Questa quantità rappresenta l’acquadolce della Terra, circa il 3% del totale.Possiamo mettere del sale nei rimanen-ti 970 ml per meglio rappresentare il97% di acqua marina non idonea alconsumo umano.

● Chiediamo ora che cosa c’è ai Poli. Cir-ca l’80% dell’acqua dolce della Terrasta nelle calotte polari o in ghiacciai.Versiamo 6 ml di acqua dal cilindro gra-

duato in un piccolo piattino. Possiamomettere i rimanenti 24 ml in un freezer oin una bacinella piena di ghiaccio.

● L’acqua del piattino (circa lo 0,6% deltotale) rappresenta l’acqua dolce noncongelata. Solo l’1,5% di essa è acquadi superficie, il resto è sotterranea. Ri-spetto al nostro piattino (6 ml), quella disuperficie è solo 0,09 ml.

● Utilizziamo ora un contagocce per pre-levare una singola goccia dal piattino(0,03 ml). Lasciamola cadere in un sec-chiello o bacinella di metallo. Questorappresenta tutta l’acqua non inquina-ta, cioè circa un terzo di quella effettiva-mente disponibile. Chiediamo ai ragaz-zi di essere molto silenziosi durantequesta operazione, così potranno sen-tire il suono della goccia che cade sulmetallo! Questa rappresenta tutta l’ac-qua dolce, potabile, non inquinata enon inutilizzabile per qualche altra cau-sa. È circa lo 0,003% del totale! Questapreziosa goccia deve essere gestitacon cura.

2° passo● Discutiamo i risultati della dimostrazio-

ne. Tutti concorderanno che solo unaminima parte dell’acqua è disponibile.Tuttavia, questa singola goccia rappre-senta una grande quantità, se riportatasu vasta scala. Facciamo calcolarel’entità dell’acqua disponibile utilizzan-do la soluzione alla tabella della dispo-nibilità d’acqua che segue, copiandolaalla lavagna.

L’ACQUA DISPONIBILE

Ironicamente, in un pianeta dove l’ac-qua occupa il 71% della superficie,questa risorsa è uno dei più limitati fat-tori di vita sulla Terra. La tabella di pagina 31 riassume i prin-cipali fattori che incidono sulla dispo-nibilità di acqua. Se tutta l’acqua dolce e pulita fosse di-stribuita in modo equo tra la popola-zione, ce ne sarebbero circa 8,4 milio-ni di litri per persona. Questo equivalesolo allo 0,003% dell’acqua totale pre-sente sulla Terra.

Su scala globale, solo una piccola per-centuale di acqua è disponibile, maquesta percentuale rappresenta unagrande quantità per persona. Il para-dosso è che per qualcuno l’acquasembra una risorsa abbondante, men-tre per altri è scarsa. Perché ci sono persone che non han-no abbastanza acqua? Geografia, cli-ma e condizioni atmosferiche influi-scono largamente sulla distribuzionedi acqua nelle diverse aree del pianeta.Ma anche gli usi agricoli, industriali egli stili di consumo domestico giocanoil loro ruolo.

Acqua totale (100%) presente sulla Terra divisa tra la popolazione (5 miliardi di persone)

280 miliardi di litri a persona

Sottrarre il 97% (271,6 miliardi) che contiene sale (oceani, mari, alcuni laghi e fiumi)

8,4 miliardi di litri a persona

Sottrarre da questi 8,4 miliardi di litri l’80% (6,72 miliardi di litri) che è congelato ai poli

1,68 miliardi di litri a persona

Sottrarre il 99,5% di 1,68 miliardi di litri (pari a circa 1,67 miliardi) che non è disponibile (perché troppo in profondità, inquinata, inglobata nelle rocce magmatiche)

8,4 milioni di litri a persona

Soluzione alla tabella della disponibilità di acqua

AD

RO

PIN

TH

EB

UC

KE

T

Lo sapevate che...

Page 16: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico

30

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

PER CONCLUDERE…● Riprendiamo le prime risposte sulla

quantità di acqua disponibile e con-frontiamole con il risultato correttocontrollando i dati riportati nella solu-zione qui accanto.

● Chiediamo di spiegare su quali basi iragazzi avevano dato le proprie rispo-ste. Come possono ora correggere leproporzioni?

● Circa metà di uno dei 100 pezzetti rap-presenta l’acqua potenzialmente di-sponibile (0,6%). Solo un angolino pic-colissimo di esso (0,003% del totale) èacqua davvero potabile.

● Discutiamo insieme se la quantità diacqua disponibile è sufficiente. Se di-vidiamo questa quantità per la popola-zione mondiale (5-6 miliardi di perso-ne), abbiamo 8,4 milioni di litri d’acquaa testa. In teoria, è più dell’acqua dicui una persona ha necessità nel cor-so della sua vita. E allora, perché unterzo dell’umanità non ha accesso al-l’acqua potabile?

● Discutiamo i fattori che determinano ladistribuzione dell’acqua sulla Terra(struttura del territorio, vegetazione,vicinanza a grandi bacini idrici). Altrielementi ambientali influenzano la di-sponibilità (siccità, inquinamento, inon-dazioni). Gli studenti dovrebbero ricor-dare che anche gli altri esseri viventiutilizzano l’acqua, non solo gli esseriumani.

VERIFICAGli studenti devono:● determinare la percentuale di acqua

dolce disponibile; ● calcolare il volume dell’acqua disponi-

bile per uso umano.

PER PROSEGUIRE…● Possiamo calcolare quanta acqua i ra-

gazzi utilizzeranno nella loro vita. Ba-sterà prendere nota di quanta acquautilizzano in un giorno (in media in Ita-lia sono 220 litri), moltiplicare questaquantità per 365 giorni e poi per 70(aspettativa media di vita), quindi con-frontare il risultato con gli 8,4 milioni dilitri disponibili (stiamo parlando solo diconsumi diretti!).

● Possiamo identificare le aree della Ter-ra dove l’acqua è scarsa e dove è in-vece abbondante, e discutere le cause

geografiche e climatiche che contri-buiscono a questa situazione. Peresempio possono esserci grandi diffe-renze nel livello delle precipitazioni an-che nello stesso Stato: in Italia ci sonozone in cui le precipitazioni possonosuperare anche i 2500 millimetri/annoe zone (prevalentemente alcune areedel Sud) in cui la precipitazione nonraggiunge i 500 millimetri/anno. Que-ste variazioni hanno effetti molto fortisu piante, animali e uomini.

● Per un ulteriore approfondimento,possiamo inventare uno spot pubblici-tario che evidenzi i motivi per cui l’ac-qua è una risorsa limitata e preziosa.

Indicazioni bibliografiche

per l’insegnante:De Villiers, Marq, Acqua. Storia e destinodi una risorsa in pericolo, Milano, Sper-ling & Kupfer, 2004Masotti, Luigi, Alla ricerca dell’acqua po-tabile: passato, presente e prospettivefuture nella realtà italiana, Bologna, Cal-derini, 1990Rusconi, Antonio, Acqua: conoscenze surisorsa e utilizzo, Roma, Editoriale Verdeambiente, 1994

per gli studenti:Il mistero dell’acqua perduta, Novara,Istituto Geografico De Agostini, 2002[Cd-rom]Associazione Les petits débrouillard,L’acqua, un bene prezioso, Trieste, Edi-toriale Scienza, 2005Camino, Elena - Calcagno, Carla, Cercal’acqua sottoterra, ferma l’acqua ferman-do la terra: gioco di ruolo su acqua ederosione nel Sahel, Torino, Gruppo Abe-le, 1991 Jennings, Terry, Acqua, Trieste, Editoria-le Scienza, 2001Jervis, Paola, La risorsa acqua, Modena,Panini, 1995

● Completiamo le prime 4 fasi dell’attivi-tà: finita la dimostrazione, possiamosostituire tutti i calcoli con un procedi-mento più intuitivo, usando il disegnodi pagina 32 (un grafico a torta, o ae-rogramma) per costruire una o piùRuote dell’acqua.

● Fotocopiamo la pagina 32 e incollia-mo la figura su un foglio di cartoncino(per costruire più ruote, serviranno ov-viamente più fogli di cartoncino). Co-

loriamo il disco e ritagliamolo. Rita-gliamo anche le rondelle e il puntato-re. Fissiamo il puntatore e le rondelleal centro del disco con un piccolo fer-macampione o una puntina da dise-gno in modo che il puntatore possaruotare liberamente.

● Fotocopiamo il “Tabellone dell’acqua”di pagina 33 e distribuiamone una co-pia a ogni bambino.

● I bambini faranno girare il puntatore ea seconda di dove si fermerà colore-ranno una casella del tabellone nellariga corrispondente al risultato.

● Quale riga, secondo loro, sarà com-pletata per prima?

Attività alternativa per la Scuola dell’infanzia e le prime classi della Scuola primaria

Tab

ella

: La

dis

po

nib

ilità

di a

cqua

nom

e ..

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

....

..d

ata

....

....

....

....

....

....

....

....

....

..

Qua

ntit

à d

a d

ivid

ere

per

il n

umer

o d

i ab

itan

ti d

ella

Ter

raQ

uant

ità

dis

po

nib

ile (

litri

per

per

sona

)%

del

l’acq

ua t

ota

le

Tutt

a l’a

cqua

del

la T

erra

280

mili

ard

i10

0%

Sol

o l’a

cqua

dol

ce (c

alco

lare

il 3

% d

el t

otal

e)3%

Sol

o l’a

cqua

dol

ce n

on c

onge

lata

(cal

cola

re

il 20

% d

i que

lla r

imas

ta)

0,6%

Acq

ua d

olce

dis

pon

ibile

che

non

è in

qui

nata

o

situ

ata

trop

po

in p

rofo

ndità

ecc

(cal

cola

re lo

0,5%

di q

uella

rim

asta

)0,

003%

E D U C A R E A L L A R I S O R S A A C Q U AP R O G E T T O W E T

Page 17: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico

Page 18: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

34 35P R O T E G G I A M O I N S I E M E L’ A C Q U A

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

PROTEG-GIAMOINSIEMEL’ACQUA

LIVELLOScuola primaria, scuola se-condaria di primo grado

AREE DISCIPLINARIEducazione alla convivenza ci-vile, educazione ambientale

DURATAPreparazione: 30 minutiAttività: 50 minuti

LUOGOIn classe

ABILITÀRaccolta di informazioni (os-servazione)Analisi (identificare i compo-nenti e la loro relazione)Interpretazione (inferenza)

PAROLE CHIAVEUsi diretti e usi indiretti del-l’acqua

COLLEGAMENTIGli argomenti affrontati po-tranno essere introduttivi alezioni sull’economia, la con-divisione e l’educazione al ri-sparmio dell’acqua, il gover-no del territorio.

Che cosa hanno in comune una fetta

di pane, un foglio di cartae un’automobile?

obiettivi ▼ Capire la differenza tra usi diretti e in-diretti dell’acqua, illustrare le intercon-nessioni tra i consumatori di acqua inuna collettività, cogliere la complessi-tà del problema della scarsità di acquaall’interno di una collettività di consu-matori interdipendenti.

materiali ▼ ● Una copia della Descrizione dei consu-

matori di acqua (pagina 37)● Cartoncini● Pennarelli● Un nastro o uno spago● Due tanichette di plastica o flaconi vuo-

ti di detersivo da bucato o candeggina ● Un grande rotolo di spago o di filo

argomento ▼ Se pensiamo ai consumi idrici, spessoabbiamo in mente solo quelli diretti: bere,lavarsi i denti, fare la doccia. Consumia-mo però anche quando mangiamo unapera, accartocciamo un pezzo di carta oascoltiamo la radio. La complessità dellaconservazione dell’acqua è più chiaraquando facciamo esperienza dei bisognie della interconnessione tra gli utilizzatori.

Cosa fare:PREPARAZIONE● Chiediamo agli studenti di fare una lista

dei modi in cui consumano acqua. ● Probabilmente questa domanda porte-

rà alla luce solo i consumi diretti. Senessuno menziona i consumi indiretti,diciamo loro che tutti usiamo acqua an-che quando andiamo in auto o leggia-

mo un giornale. Produrre automobili ecarta richiede infatti un’ingente quantitàdi acqua. Proviamo a trovare insiemealtri esempi di consumi indiretti.

● Proponiamo di indovinare quanta ac-qua serve per produrre ognuno dei be-ni indicati nel box sottostante. Non sve-liamo subito le soluzioni, ma aspettia-mo la conclusione dell’attività.

L’ATTIVITÀ PASSO PER PASSO1° passo● Distribuiamo le copie della Descrizione

dei consumatori di acqua (pagina 37): èun prospetto generale dei possibili di-versi usi dell’acqua.

● Volendo, possiamo distribuire questa li-sta una settimana prima di svolgerel’attività in classe, chiedendo a tutti difare delle ricerche specifiche per mette-re meglio a fuoco l’uso dell’acqua nelnostro territorio.

● Ognuno scorre velocemente la lista esceglie un particolare consumatore diacqua. Prepara un cartello o un’etichet-ta ben visibile che mostri a tutti qualeruolo sta interpretando.

● Ognuno legge (a bassa voce) la descri-zione del consumatore scelto e riflettesu come dipenda dalla risorsa acqua, eda altri prodotti e servizi. Per esempio,l’industria siderurgica utilizza l’acquaper produrre acciaio e per eliminare gliscarti; la produzione di acciaio però ri-chiede energia, per cui dipende anchedalla centrale elettrica.

2° passo● Spostiamoci al centro dell’aula, facen-

do spazio e spostando i banchi (oppu-re spostiamoci in un’aula libera). Met-tiamo al centro le due taniche di plasti-ca, incollando su una l’etichetta “Acquadi superficie”, sull’altra l’etichetta “Ac-qua sotterranea”. Con un cordino o delnastro adesivo leghiamole insieme peril manico e appoggiamole su un tavoloo su una sedia.

● Prendiamo il rotolo grande di spago eleghiamone un’estremità alle taniche.Le taniche rappresentano le fonti idri-che e lo spago simboleggia il bisognodi acqua del consumatore.

● Mettiamoci tutti in cerchio intorno alletaniche.

● A turno tutti descriveranno i beni o iservizi che forniscono alla collettività(ognuno secondo il proprio ruolo) e co-me impiegano l’acqua. Chi si presentaper primo riceve lo spago, ne tiene unpezzo e lo fa rotolare poi verso il centro:significa che ha consumato acqua. Ilconsumatore successivo fa fare allospago un giro intorno alle taniche, quin-di torna a posto con lo spago e fa roto-lare il gomitolo di nuovo al centro. Si vaavanti fino a quando non si sono pre-sentati tutti.

● Quando tutti hanno in mano lo spago,scegliamo un consumatore (numero 1)e chiediamogli cosa produce: tutti quel-

1 paio di jeans 6840 litri

1 kg di pane 3800 litri

0,5 kg di carne macinata 15.200 litri

1 bibita da un litro 2,66 litri

1 tonnellata di acciaio necessario per fare un’auto 121.600 litri

40 fogli di carta 380 litri

Quanta acqua ci vuole per produrre...

li che usano i beni e i servizi forniti dalcompagno alzano la mano. Il numero 1tiene un capo dello spago e passa il ro-tolo a uno di quelli che hanno alzato lamano (numero 2). Il numero 2 descrivecome utilizza i prodotti e i servizi del nu-mero 1, quindi, a sua volta, dice cosaproduce.

● Tutti quelli che sfruttano i beni o serviziprodotti dal numero 2 alzano la mano: ilnumero 2 fa rotolare lo spago verso unodi questi (numero 3), che a sua volta sipresenta… Andiamo avanti finché nonci sono connessioni tra tutti i consuma-tori o quasi. Alla fine si sarà prodottauna stella o rete di connessioni.

● Per sottolineare l’interdipendenza tra gliutilizzatori di acqua, chiediamo a unconsumatore di dare un leggero stratto-ne allo spago: tutti quelli che si sentono“tirare” devono alzare la mano. Lo strat-tone simboleggia il legame tra l’acqua eil prodotto di ogni consumatore.

● A un certo punto le due taniche potreb-bero essere spostate o sollevate dal ta-volo in modo che si crei una tensionesul filo: questo indica che si sta sfrut-tando troppo la risorsa.

● Discutiamo l’esperienza e sveliamo altrisignificati del modello a rete. Cosa suc-cede se un consumatore esce dal cer-chio? Quanto si può “tirare la corda”?

RIDURRE I CONSUMI

L’acqua si usa in modo diretto o indi-retto. Gli usi diretti sono lavarsi, bere,cucinare… Quelli indiretti comprendono le grandiquantità di acqua necessarie a coltivareil grano, lavorare il legno da cui ricavarecarta, produrre acciaio per costruire au-tomobili ecc.

L’agricoltura, l’industria, la produzionedi energia sono tutte attività che utiliz-zano molta acqua (rappresentano la piùgrande causa di consumo). A volte cri-tichiamo la grande quantità di acquanecessaria per realizzare un certo pro-dotto, ma poi spesso ne siamo grandiutilizzatori. Per risolvere il dilemma,

molti produttori stanno cercando unastrada per ridurre i consumi. Oggi, molti agricoltori ricorrono a me-todi di irrigazione più efficienti, comel’irrigazione a goccia. Gli industrialiutilizzano meno acqua usando mate-riali riciclati o riciclando la stessa ac-qua che consumano nei processi diproduzione. Per esempio, produrreuna tonnellata di carta riciclata richie-de 230 mila litri di acqua, una quanti-tà minore rispetto a quella che serveper produrre una tonnellata di cartavergine. Persone che risparmiano ac-qua ed energia e utilizzano materialericiclato sostengono gli sforzi di questiindustriali e agricoltori, e contribuisco-no largamente ad assicurare la dispo-nibilità di acqua per tutti.

WA

TE

RW

OR

KS

Lo sapevate che...

Page 19: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico

36

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

IN ALTERNATIVA● Un modo alternativo per mostrare le

connessioni tra i consumatori è dare aognuno 5 foglietti di carta, su cui scri-vere l’attività scelta (la stessa su ognifoglietto).

● I ragazzi potrebbero inventare un per-sonaggio e scrivere e decorare il suo“biglietto da visita” con i disegni deiprodotti o dei servizi che offrono.

● Uno alla volta, o in piccoli gruppi, glistudenti distribuiscono i loro biglietti adaltri consumatori di acqua da cui dipen-dono per poter lavorare. Per esempio,l’agricoltore lo darà all’industriale side-rurgico che produce l’acciaio per fare lemacchine con cui egli lavora la terra.Alla fine ognuno avrà i biglietti di consu-matori che dipendono l’uno dall’altro.

● Concludiamo facendo leggere a vocealta i nomi scritti sui biglietti e facendodescrivere il tipo di collegamento che iragazzi hanno creato tra questi.

PER CONCLUDERE…● Discutiamo l’attività. Proviamo a dise-

gnare un grafico che dimostri come iconsumatori di acqua dipendano dallemerci e dai servizi a loro volta prodottida altri utilizzatori.

● Sveliamo le soluzioni alla domanda suiconsumi indiretti dell’acqua propostenella preparazione (si veda il box a pa-gina 34).

● Se lo sfruttamento dell’acqua è ecces-sivo, come può la collettività deciderequale produttore deve ridurre i propriconsumi? Discutiamone insieme: forsela soluzione più giusta è chiedere a tut-ti di consumare meno.

VERIFICAGli studenti devono: ● descrivere i loro usi diretti e indiretti del-

l’acqua; ● fare un disegno che mostri come gli uti-

lizzatori di acqua dipendano da prodot-ti e servizi forniti da altri.

PER PROSEGUIRE…● Per ora non abbiamo sfruttato il fatto che

le taniche fossero due: proviamo a diffe-renziarle, mettendo qualche goccia di co-lorante alimentare in una, per rappresen-tare una fonte di inquinamento. Discutia-mo insieme come anche la qualità del-l’acqua influenzi la quantità disponibile.

● Possiamo verificare “sul campo” se i pro-duttori del nostro territorio si pongono ilproblema del risparmio idrico e quali me-todi applicano.

● Possiamo creare un murales sulla “retedell’acqua” nel nostro territorio, mostran-do come ognuno utilizzi l’acqua, dipendadagli altri e, se lo fa, come risparmia que-sta risorsa.

● Possiamo simulare un’assemblea cittadi-na in cui proporre soluzioni contro la pe-nuria di acqua, discutendole ed eviden-ziando la difficoltà di identificare un unicosoggetto il cui lavoro possa essere limita-to per risolvere il problema.

Indicazioni bibliografiche

per l’insegnante:Acqua e comunità. Crisi idrica e responsa-bilità sociale, Milano, Eleuthera, 2003L’acqua come cittadinanza attiva, Bolo-gna, EMI, 2003

per gli studenti:Cole, Joanna, Allacciate le cinture! Viag-giando si impara. Dentro l’acquedotto,Milano, Mondadori, 2004 Gomboli, Mario, Ecogalateo, Milano,Fabbri, 2001Jennings, Terry, Acqua, Trieste, Editoria-le Scienza, 2002Lamarque, Vivien - Orecchia, Giulia, Pic-coli cittadini del mondo, Trieste, Emme,2001

Agricoltura: l’acqua è usata per produrre cibo (ma anche fibre vegetali per tessuti, mangimi ecc.)

Descrizione dei consumatori di acqua

Azienda agricola: usa l’acqua per irrigare i campi

Allevamento di bestiame: usa l’acqua per coltivare il cibo per il bestiame e fornirgli acqua da bere, ma anche per pulire le stalle e trasportare i rifiuti in vasche di decantazione

Industria: l’acqua è usata nel processo di produzione e lavorazione delle merci (auto, cibo, medicine ecc.)

Industria siderurgica: usa grandi quantità di acqua per trasformare il ferro in acciaio

Industria tessile: usa l’acqua per lavare e trasformare la materia prima (lana, cotone…), ma anche per colorare i tessuti (con coloranti miscelati all’acqua)

Industria alimentare: usa l’acqua per produrre cibi e bevande e per pulire le attrezzature

Cartiera: usa l’acqua per trasportare la cellulosa ed eliminare i rifiuti

Industria chimica: usa l’acqua per produrre fertilizzanti, detersivi ecc.

Settore energetico: l’acqua è utilizzata per la generazione di energia elettrica

Centrali idroelettriche: irreggimentano l’acqua tramite dighe e condotte forzate, per sfruttarne l’energia con turbine che producono elettricità

Centrali atomiche: usano l’acqua per mantenere le barre di uranio alla corretta temperatura ed evitare che si surriscaldino, provocandoun incidente nucleare

Centrali termoelettriche a carbone: l’acqua viene fatta bollire per produrrevapore che mette in moto turbine e genera elettricità

Collettività: l’acqua è consumata per usi domestici, igienici e ricreativi

Utilizzi domestici: l’acqua è usata in molti modi dentro e fuori le abitazioni(pulizia, cucina, irrigazione di giardini ecc.)

Vigili del fuoco: usano l’acqua per spegnere gli incendi

Nettezza urbana: l’acqua viene usata per pulire le strade da tracce di carburante, immondizia e altri rifiuti

Ristoratori: usano l’acqua per cucinare, lavare piatti e fornelli, tavoli e pavimenti, innaffiare le piante ecc.

Giardini pubblici: utilizzano l’acqua per innaffiare prati e piante, per le fontane e i laghetti

E D U C A R E A L L A R I S O R S A A C Q U AP R O G E T T O W E T

Page 20: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

38 39L A S O M M A D E L L E PA R T I

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

LASOMMADELLEPARTI

LIVELLOUltime classi della scuolaprimaria e scuola secondariadi primo grado

AREE DISCIPLINARIEducazione ambientale, educazione alla convivenzacivile

DURATAPreparazione: 50 minutiAttività: 50 minuti

LUOGOIn classe

ABILITÀRaccolta e organizzazionedelle informazioni (osserva-zione)Analisi (identificazione di sin-goli componenti)Interpretazione (identificazio-ne di rapporti causa-effetto)Proposta di soluzioni

PAROLE CHIAVEBacino idrografico, fonti di in-quinamento tracciabili, fon tidi inquinamento non traccia-bili, buone pratiche

COLLEGAMENTIDiscutiamo più in generale ilproblema dell’inquinamento(non solo dell’acqua); parlia-mo del monitoraggio dellaqualità delle acque e del-l’aria. Più le acque sono in-quinate, meno ne possiamousufruire: da qui è facile tor-nare all’attività Una goccianel secchio a pagina 28.

obiettivi ▼ Distinguere le fonti di inquinamentotracciabili da quelle non tracciabili.Capire che ognuno contribuisce a inqui-nare ed è quindi responsabile per la qua-lità dell’acqua di un fiume o un lago.Identificare i migliori comportamentiper ridurre l’inquinamento.

materiali ▼ ● Uno o due fogli di cartoncino bristol

bianco di misura 70 x 100 cm ● Pennarelli e matite colorati● Oggetti di cancelleria (matita, puntine

da disegno, un libro…)

argomento ▼ Tutti noi siamo stati a concerti, partite dicalcio, feste patronali o altri eventi dimassa: tante persone insieme lascianosolitamente una gran quantità di immon-dizia. Ogni persona presente, da sola,non lascia molti rifiuti, ma se 500, 1000 opiù persone fanno la stessa cosa, laquantità aumenta. Analogamente, ognuno di noi rischia dicontribuire in modo negativo alla qualitàdell’acqua: la simulazione qui proposta

vuole offrire uno stimolo per assumereun atteggiamento più responsabile.

Cosa fare:PREPARAZIONE● Ripassiamo quanto sappiamo sui baci-

ni idrografici, le loro caratteristiche e ladistribuzione: quali sono i principali fiu-mi d’Italia? Guardiamo sulla carta geo-grafica dove nascono e dove vanno afinire. Quante regioni attraversa ognu-no di essi?

● Come è utilizzato il territorio nelle areeattraversate da questi fiumi? Cosa sitrova, ad esempio, lungo il corso delPo? Quali usi possono avere un impat-to sul fiume? Qual è l’atteggiamentodella regione a valle nei confronti diquella a monte?

L’ATTIVITÀ PASSO PER PASSO1° passo● Con un pennarello o evidenziatore blu,

disegniamo e coloriamo un fiume sulcartoncino bristol, come nella figuradella pagina accanto. Dividiamo poi ilfiume in due metà, lungo la linea oriz-zontale, e poi in quadranti.

● Ogni quadrante deve contenere unpezzo di fiume e uno spazio bianco sucui disegnare.

● Il numero dei quadranti deve essere pa-ri a quello degli studenti. Se la classe ènumerosa, possiamo lavorare a piccoligruppi o usare due cartelloni.

● Numeriamo i quadranti della metà su-periore in ordine crescente da sinistra adestra, quindi quelli della metà inferiorecon lo stesso criterio, in modo che iquadranti che si trovano l’uno sull’altroriportino lo stesso numero. Ritagliamo iquadranti.

2° passo● Ognuno di noi ha appena ricevuto in

gestione un appezzamento di terrenosul lungofiume e una certa somma didenaro, diciamo un milione di euro, perrealizzare qualcosa sul proprio terreno.Ognuno fa una lista delle cose che po-trebbe fare investendo quei soldi suquel terreno.

● Distribuiamo i quadranti ritagliati dal ta-bellone con il fiume. Ogni quadrantecorrisponde a un “pezzo” di proprietà.

● Distribuiamo anche pennarelli e matitecolorati. Nel pezzo di carta che ognu-

Spesso le sponde dei fiumi sono sporcate

da immondizia e inquinanti… di chi è

la responsabilità?

no riceve il fiume è tracciato in blu,mentre il bianco è la terra in gestione,che ognuno può usare come megliocrede. Si può costruire un’aziendaagricola o un allevamento, scavare mi-niere o abbattere alberi per il legname,costruire villaggi turistici, case, fabbri-che, realizzare parchi, piantare fore-ste…

● Il limite di un milione di euro è puramen-te indicativo: ci serve per lasciar vagarela fantasia e per fermare progetti troppoaudaci (una base spaziale o una centra-le nucleare costerebbero decisamentetroppo!).

● Quando tutti avranno finito il proprio di-segno, chiediamo di guardare il numero

del quadrante e di riassemblare il puz-zle del corso del fiume secondo la nu-merazione (tenendo conto che ogni nu-mero corrisponde a un pezzo con iltratto di fiume in basso e uno con il trat-to di fiume in alto).

● Disponiamoci intorno al fiume, ciascunovicino al proprio appezzamento: a turno,descriviamo cosa abbiamo costruito ecome abbiamo utilizzato l’acqua. In par-ticolare cerchiamo di identificare le azio-ni che inquinano attraverso lo scarico didetriti in acqua. Discutiamone in gruppoaiutandoci con la tabella delle buonepratiche che troviamo a pagina 41.

● Ogni azione che ha conseguenze sullasalute del fiume dovrà essere simbo-

leggiata da un oggetto (vanno bene glioggetti che ciascuno ha sul banco: unfoglietto, una gomma, un temperino, unquaderno, una graffetta…).

● Prendiamo questi oggetti e formiamodue file parallele secondo la disposizionedelle proprietà lungo il corso del fiume.Stiamo per mandare a valle l’inquina-mento prodotto. Chi ha il quadrante 1passerà il proprio oggetto al 2, il 2 passe-rà il proprio oggetto e quello dell’1 al 3 ecosì via, finché gli ultimi si ritroveranno inmano tutti gli oggetti. Attenzione: quandosi passa un oggetto, bisogna annunciareche tipo di inquinanti stiamo passando.

SU

MO

FT

HE

PA

RT

S

Page 21: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

Buone pratiche adottabili per limitare l’inquinamento delle acque

Fonti d’inquinamento Buone pratiche

Strade e grandi vie di comunicazione ● Buttare vernici, solventi e derivati del petrolio in luoghi dedicati e non negliscarichi o tombini

● Praticare una buona manutenzione di tutti i veicoli a motore● Utilizzare sostanze antigelo naturali (sabbia e sale) sulle strade ● Praticare una buona manutenzione dei tombini e delle vasche di raccolta

per le acque di scorrimento ● Ridurre la velocità di dilavamento delle acque con vasche di raccolta

(sotterranee) e verde urbano (in superficie)

Agricoltura ● Usare prodotti chimici conformemente alle istruzioni; limitarne l’uso per ridurne l’impatto ambientale

● Utilizzare pratiche di coltivazione sostenibili● Realizzare vasche di espansione lungo gli argini ● Praticare la rotazione delle colture● Piantare siepi ● Terrazzare le aree esposte all’erosione● Piantare erba lungo i corsi d’acqua● Sigillare le discariche non più in uso per evitare la percolazione e il dilavamento

Settore del legname ● Monitorare le acque in entrata e in uscita dalle aree sottoposte al taglio● Impedire ai detriti di raggiungere corsi d’acqua e laghi attraverso la

realizzazione di terrazzamenti, vasche di raccolta e barriere naturali● Mantenere efficienti i canali di displuvio● Mettere in atto provvedimenti contro l’erosione

Settore minerario ● Monitorare tutte le acque in entrata e uscita dalle aree di escavazione● Confinare eventuali zone contaminate ed evitare che vi scorra l’acqua;

depurare le acque contaminate dalle estrazioni● Realizzare vasche di raccolta e terrazzamenti, piantumare per intercettare

detriti e prevenire l’erosione● Consolidare i canali di scolo● Consolidare le aree per la raccolta dei rifiuti per impedire il percolato

e il dilavamento

Settore edilizio ● Controllare e gestire i detriti prodotti durante le demolizioni● Conferire i rifiuti tossici a siti appositi● Realizzare fossati temporanei per fermare il dilavamento ● Realizzare vasche di raccolta dei sedimenti trascinati dalle acque di scorrimento● Filtrare e purificare l’acqua prima di reimmetterla nell’ambiente

Cittadini ● Concimare le piante del giardino con compost● Portare i rifiuti tossici nelle aree di raccolta dedicate● Praticare una buona manutenzione di motori ed elettrodomestici

potenzialmente inquinanti● Controllare periodicamente i filtri di ogni impianto (caldaie, cappe aspiranti,

condizionatori…)

40 41L A S O M M A D E L L E PA R T I

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

PROTEGGERE L’ACQUA

La qualità dell’acqua di unfiume o di un lago è, in granparte, il riflesso di come vieneutilizzato il territorio. Se il suolo nei pressi di unfiume o di un lago è sogget-to a erosione, c’è la possibi-lità che il fiume abbia sedi-menti e si intorbidisca. Se ilterritorio è coperto da vege-tazione permanente, l’ero-sione è tenuta sotto control-lo; se un territorio è forte-mente antropizzato ed edifi-cato, la qualità dell’acqua nerisente. Arare i campi, taglia-re le foreste, costruire città,scavare miniere e altre attivi-tà influiscono sulla qualitàdell’acqua.

Ognuno è responsabile per lasalute del bacino idrograficoin cui vive e di tutti i corsid’acqua (fiumi, laghi, paludi)che si trovano al suo interno.Per valutare lo stato dell’ac-qua di un fiume o di un lagobisogna analizzare le condi-zioni delle acque che vi afferi-scono. Se sono inquinate, losarà anche il fiume.

Il controllo idrico si attua at-traverso indagini sulle acquedi bacino, portate avanti perdiverse ragioni. Alcune ricer-che tengono sotto controllo icambiamenti nella portataidrica, per proteggere la pe-sca, gestire le piene e farfronte a bisogni stagionali. Al-tri studi determinano i metodi

migliori per proteggere fiumi elaghi dall’inquinamento, o perindividuare le aree che piùcontribuiscono a esso.

Quando si analizzano gli usidel territorio che possonoavere delle conseguenze sul-la qualità dell’acqua, dobbia-mo considerare due fonti diinquinamento: quelle traccia-bili e quelle non tracciabili. Le fonti tracciabili sono pro-vocate da singoli fattori iden-tificabili con precisione: gliscarichi di una fabbrica, i ca-nali di scolo, le fogne. Le fonti non tracciabili nonsono invece identificabili per-ché non corrispondono a unsingolo soggetto ma hannoun’origine diffusa. Per esem-

pio, i prodotti chimici (nitrati opesticidi) che possono perco-lare dai campi agricoli, carbu-ranti e oli esausti che arrivanodalle aree urbane, sedimentiportati dall’erosione dei fiumi. La protezione delle acque disuperficie e sotterranee dal-l’inquinamento non tracciabi-le è una sfida enorme, sia perl’ampiezza del problema, siaper la sua natura multifatto-riale. Gli amministratori pub-blici si rifanno alle cosiddette“buone pratiche”, linee guidada adottare, per ridurre o eli-minare l’inquinamento nontracciabile. Nella tabella qui afianco trovate una lista dellefonti di inquinamento nontracciabile e delle misure daadottare per limitarlo.

PER CONCLUDERE…● Quando tutti gli oggetti avranno rag-

giunto l’ultimo studente, discutiamo ilsenso dell’attività. Come si sono sentitii ragazzi nel mezzo o in fondo alla fila?Che ne è dei loro progetti sulla propriaterra? Uno studente che si trova a vallepuò ritrovarsi danneggiato da uno che èa monte? I consumatori a monte hannoil diritto di alterare la qualità dell’acquadi quelli a valle?

● Tutti riprendono i propri oggetti. ● Gli oggetti che ognuno riconosce facil-

mente come propri (un quaderno, undiario, una penna speciale…) rappre-sentano le fonti di inquinamento trac-ciabili. Gli altri oggetti (una puntina dadisegno, delle graffette, una matita co-mune, foglietti…) di cui è più difficile ri-conoscere il proprietario, rappresenta-no gli inquinanti che hanno origini mul-tiple, cioè le fonti non tracciabili.

● Ognuno svolge un breve tema in cuidescrive le modalità per ridurre la fontedi inquinamento che ha prodotto nellasimulazione (vedi la tabella delle Buonepratiche). Per approfondire l’argomentoè possibile cercare i regolamenti comu-nali o consultare la legislazione in pro-posito. Se si scopre che le leggi sonoinadeguate si possono scrivere lettereall’assessore responsabile per sensibi-lizzarlo sull’argomento.

VERIFICA

Gli studenti devono:● distinguere le fonti tracciabili di inquina-

mento da quelle non tracciabili; ● aver espresso la propria opinione sulla

responsabilità individuale nel processodi contaminazione dell’acqua;

● scrivere un breve tema in cui identifica-no le cose che possono fare per pro-teggere la qualità dell’acqua.

PER PROSEGUIRE…● La simulazione appena conclusa pre-

sentava diverse semplificazioni, rappre-sentando il fiume come una linea rettapriva di confluenze e biforcazioni: unbacino idrico è ovviamente un oggettopiù complesso. Per introdurre gradual-mente una complessità maggiore pos-siamo far lavorare i ragazzi su un siste-ma lacustre: uno studente impersona illago, un gruppetto gli sta intorno in cer-chio come le case costruite attorno allago, un altro gruppetto si mette in fila erappresenta il fiume immissario. Tutti sipassano degli oggetti seguendo il cor-so ipotetico della corrente finché tuttigli oggetti saranno nelle mani del ragaz-zo al centro che interpreta il lago.

● Analogamente, possiamo immaginarcianche una situazione che rappresentiun fiume con affluenti: la fila sarà allorapiù ramificata e articolata.

● Un altro livello di approfondimento puòessere dato da una simulazione più le-gata al nostro territorio: possiamo rifarel’attività del fiume ricoprendo i ruoli deiprincipali operatori che si trovano nelbacino idrografico dove abitiamo.

● Assegniamo dei ruoli (contadini, abitan-ti dei quartieri residenziali….) e provia-mo a immaginare un modo coerente diutilizzare le proprietà. Quali provvedi-menti potremmo prendere per proteg-gere le risorse idriche?

● Scriviamo insieme un regolamento perla tutela dell’acqua nel nostro territorioin modo che l’immissione di inquinantinell’ambiente sia ridotta al minimo.

Indicazioni bibliografiche

per l’insegnante:Bardi, Simona, a cura di, Proposte per ilmiglioramento della qualità degli ambientifluviali, Roma, Edicomp, 2001Martino, Nino, a cura di, Tutela e gestionedegli ambienti fluviali, Roma, WWF, 1991Cunningham, William P. - Cunningham, M.Ann - Saigo, Barbara W., Ecologia appli-cata, McGraw-Hill Companies, 2004per gli studenti:Bonnefoy, Christophe - Msihid, Bernard,La terra: un pianeta da proteggere, Mila-no, Mondadori, 2004 [con Cd-rom]Fabbri, Fabrizio, Gli oceani in pericolo, Mi-lano, Jaca book, 2003Jennings, Terry, Acqua, Trieste, EditorialeScienza, 2002

E D U C A R E A L L A R I S O R S A A C Q U AP R O G E T T O W E T

Lo sapevate che...

Page 22: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

2° passo● Facciamo una ricerca sulle strategie

per la conservazione dell’acqua. Met-tiamo a punto una serie di azioni mirateper non sprecare la risorsa, a scuolacome a casa. La ricerca può esseresupportata dai 12 consigli per rispar-miare acqua a pagina 46 (liberamentefotocopiabili).

● Identifichiamo 3 o 4 buone abitudini daadottare. Ognuno sceglierà le più adat-te al proprio contesto familiare, scriven-dole e provando, per una settimana, ametterle in pratica. I risultati devono es-sere riportati su un grafico.

● Discutiamo insieme i risultati e passia-mo alle conclusioni (paragrafo “perconcludere” a pagina 44).

PICCOLI GESTI PER RISPARMIAREUn supplemento di attività per il rispar-mio idrico1° piccolo gesto● Riprendiamo la lista delle abitudini spre-

cone che la classe avrà prodotto nellafase di preparazione (per esempio, la-sciare aperto il rubinetto, azionare losciacquone inutilmente, far gocciolare irubinetti, fare docce interminabili).

● Dividiamo la classe in due gruppi.● Scriviamo ogni abitudine “sprecona” su

un diverso biglietto, quindi dividiamo ibiglietti in due mucchietti: assegniamoogni metà a un gruppo diverso.

● Ogni gruppo dovrà mimare o drammatiz-zare il comportamento descritto nel fo-glietto. Quando l’altro gruppo indovina,dovrà anche mettere in scena il compor-tamento corretto corrispondente.

2° piccolo gesto● Ragioniamo insieme sui rubinetti dotati

di frangigetto.● Alcuni forse conoscono i frangigetto o

le testine per la doccia con i forellinipiccoli.

● Proviamo a coglierne il principio realiz-zando delle clessidre ad acqua: dividia-mo la classe in piccoli gruppi e diamo lo-ro una copia delle istruzioni a pagina 47.

3° piccolo gesto● Mostriamo come si può diminuire la por-

tata di uno sciacquone se inseriamo unabottiglia nella cassetta.

● Uno sciacquone consuma mediamente12 litri di acqua. Se inseriamo nella cas-setta due bottiglie di plastica da 1,5 litri,ben chiuse, lo sciacquone consumerà 3litri di acqua in meno, quindi solo 9 litri.

42 43O G N I G O C C I A C O N TA

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education © 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

OGNIGOCCIACONTA

LIVELLOUltime classi della scuolaprimaria e scuola secondariadi primo grado

AREE DISCIPLINARIScientifico-matematica, artistico-espressiva, educa zio ne alla convivenzacivile

DURATAPreparazione: 50 minuti Attività: 2 settimane

LUOGOIn classe e a casa

ABILITÀRaccogliere informazioni (os -servazione, raccolta, misura-zione)Analisi (confronto)Valutazione

PAROLE CHIAVEConservazione, xerofite

COLLEGAMENTIGli studenti possono studia-re la quantità di acqua dolcedisponibile con l’attività 5:Una goccia nel secchio (pa-gina 28 di questa guida). Daqui è possibile anche at tivareragionamenti e progetti dieducazione al risparmio e at-tività di consumo consape-vole, monitorando consumidiretti e indiretti dell’acqua.

Perché conservare l’acqua è un investimento

per il futuro?

argomento ▼ La consapevolezza del risparmio idrico èper fortuna sempre più diffusa, tanto checapita spesso di trovare anche su riviste,giornali o in televisione utili consigli per ri-sparmiare acqua. Sensibiliz zare i ragazzisu quello che possono fare significa co-municare alle famiglie piccoli e sempliciaccorgimenti che permettono il risparmio,e diffondere un comportamento consape-vole. Respon sabilizzare gli studenti signi-fica anche far loro comprendere comepossono contribuire in modo positivo al-l’uso sostenibile dell’acqua.

Cosa fare:PREPARAZIONE● Facciamo stilare agli studenti una lista,

intuitiva, dei modi in cui normalmenteutilizzano l’acqua.

● Facciamo descrivere o disegnare le si-tuazioni in cui pensano che l’acquavenga sprecata. Discutiamo insieme sucome utilizzare l’acqua più razional-mente, facendo una lista dei modi in cuipuò essere risparmiata e non sprecata.

L’ATTIVITÀ PASSO PER PASSO1° passo● Proviamo a stimare i nostri consumi di

acqua nell’arco di una settimana. ● Fotocopiamo la tabella dei consumi gior-

nalieri di acqua (a pagina 45) e distri-buiamone una copia a ogni studente.

● I ragazzi dovranno annotare sulla tabel-la il loro consumo di acqua giornaliero.Diciamo loro di ricopiare la tabella e diripetere l’operazione per sette giorni.Come alternative o approfondimenti iragazzi possono anche tenere un diarioo disegnare un grafico in cui riportanol’utilizzo e i litri consumati.

● Discutiamone insieme: stiamo adottan-do comportamenti corretti? Possiamomigliorare? Come?

● Perché l’acqua non va sprecata? Tra ifattori da prendere in esame, la dispo-nibilità futura, il fatto che è un bene co-mune limitato, la sostenibilità, il rap-porto costi-benefici ecc.

● Per far toccare con mano l’entità diquesto risparmio, simuliamo questa si-tuazione in aula.

● Mettiamoci tutti in piedi vicino alla lava-gna per rappresentare le riserve d’acquadella città o una falda sotterranea. Ogniragazzo rappresenta 3 litri di acqua. Dueragazzi faranno i “contatori”: si colloche-ranno ai lati della stanza e conteranno glistudenti che passeranno davanti a loro.

● La metà sinistra della stanza rappresen-ta una casa con lo sciacquone a flussoridotto (A) e la destra con lo sciacquonenormale (B). Il fondo dell’aula è l’impian-to di trattamento delle acque.

● “Scarichiamo” una prima volta lo sciac-quone: tre studenti dovranno andare dalbagno A verso sinistra, poi spostarsi infondo all’aula; dal bagno B quattro stu-denti passeranno davanti al contatore didestra e poi andranno in fondo insiemeagli altri. Continuiamo a “scaricare losciacquone” finché tutti gli studenti nonsono passati. Sentiamo dai contatori:quale delle due case consuma meno ac-qua, ha bollette meno care e producemeno acque di scarico?

EV

ER

YD

RO

PC

OU

NT

S

obiettivi ▼ Cogliere l’importanza del risparmio diacqua.Determinare in che modo uno stile divita sostenibile consente di risparmia-re acqua.Identificare comportamenti corretti daadottare.

materiali ▼

● Copie della tabella dei consumi giorna-lieri (pagina 45)

● Copie dei 12 consigli per risparmiareacqua (pagina 46)

● 4 copie delle istruzioni per costruire leclessidre ad acqua (pagina 47)

● 8 grandi bicchieri di carta (potreste far-vi regalare dei bicchieri da frullato o dabibita al bar)

● 4 rotoli di nastro adesivo robusto● Un cronometro o un orologio con se-

gnatempo● 4 puntine da disegno● 4 chiodi

Page 23: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico

44

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education

IL CICLO DELL’ACQUA

La quantità di acqua dolce epotabile sulla Terra non è in-finita. Per fortuna viene rici-clata in modo naturale (rac-colta, depurata e distribuitanuovamente) attraverso il ci-clo dell’acqua. Gli uomini hanno inventatodelle tecnologie per accele-rare questo processo. Eppu-re, a causa di diversi fattori(siccità, inondazioni, crescitademografica, inquinamento)la disponibilità di acqua puònon essere sufficiente per ibisogni della collettività. Proteggere e conservare l’ac-qua significa garantire a tutti

l’accesso a questa preziosarisorsa, oggi e domani. Il risparmio idrico avviene siaa livello istituzionale (renden-do più efficienti le reti di di-stribuzione e limitando leperdite), sia a livello persona-le. Questo comporta un cam-biamento nelle nostre abitu-dini: un cambiamento a voltedifficile, ma necessario.

Meglio allora cominciare dacose semplici. La prima azio-ne, semplicissima, è chiude-re il rubinetto quando non sista usando l’acqua. Quandosi sciacquano i piatti, l’acquapuò essere raccolta nel la-vandino, per successivi utiliz-

zi. Si può anche fare la doc-cia più velocemente o mette-re meno acqua nella vasca.Ne parliamo nella scheda dei12 consigli per risparmiareacqua (pagina 46).

I prati richiedono grandiquantità di acqua. È possi-bile risparmiarne innaffiandoal mattino presto o alla seratardi, quando fa più fresco ec’è meno evaporazione. Altri provvedimenti consi-stono nell’installare sistemidi irrigazione goccia a goc-cia e di scegliere, a scopoornamentale, piante xerofi-te, che richiedono piccolequantità di acqua.

In alcune zone del mondo,dove l’acqua è abbondante,non si sente il bisogno di ri-sparmiarla. Tuttavia, l’uso ef-ficiente di questa risorsa haeffetti positivi sull’ambiente el’economia. Dal punto di vista ambienta-le, garantisce una maggioredisponibilità per tutti e riducela quantità di acque di scari-co. Dal punto di vista econo-mico garantisce un risparmioimmediato. Inoltre, comportaun risparmio collettivo, evi-tando alle amministrazionil’onere di nuovi impianti dipotabilizzazione o depura-zione, con un risparmio po-tenziale di milioni di euro.

PER CONCLUDERE…● Alla fine della settimana, discutiamo i

consumi di acqua. ● Guardiamo i grafici stesi dai ragazzi e

confrontiamo le quantità di acqua con-sumate prima e dopo la messa in prati-ca delle strategie di risparmio.

● Che cosa è stato più facile fare? E checosa più difficile? Quali altri comporta-menti virtuosi potremmo adottare?

VERIFICA

Gli studenti devono: ● elencare e spiegare come l’acqua può

essere risparmiata;● dimostrare come prodotti pensati a

basso consumo idrico possono ridurrela quantità di acqua usata;

● confrontare la quantità d’acqua usataprima e dopo l’adozione di misure dirisparmio.

PER PROSEGUIRE…● Quali sono stati gli ostacoli al rispar-

mio? Come possiamo chiedere alleistituzioni (scuola, comune, quartiere)di aiutarci nel nostro progetto di rispar-mio? Cerchiamo di capire se esistonodelle politiche statali o regionali per so-stenere il risparmio. Se la collettivitànon ha sufficiente sostegno da partedel governo, possiamo scrivere unalettera per chiedere di prendere prov-vedimenti, spiegando la situazione.

● Realizziamo dei cartelloni pubblicitarisui benefici del risparmio di acqua,con una lista di cose che le personepossono fare.

● Possiamo far scrivere un breve tema oinventare uno spot televisivo sull’impor-tanza di risparmiare acqua.

Indicazioni bibliografiche

per l’insegnante:De Villiers, Marq, Acqua. Storia e destinodi una risorsa in pericolo, Milano, Sper-ling & Kupfer, 2004

per gli studenti:Brugnara, Rita, Limpida come l’Acqua,Firenze, Fatatrac, 1993 The Earth Works Group, 50 cose da fareper aiutare la Terra, Milano, Salani, 2005Jennings, Terry, Acqua, Trieste, Editoria-le Scienza, 2001Jervis, Paola, La risorsa acqua, Modena,Panini, 1995Kemoun, H. Ben - Lamblin, Christian -Turci, Lilia, L’acqua: un bene prezioso,Milano, Mondadori, 2000Lastrego, Cristina - Testa, Francesco, Ilmio quaderno dell’acqua, Firenze, GiuntiProgetti Educativi, 1995Luciani, Roberto, Acquagame. Libro-gio-co a fumetti, Firenze, Giunti Progetti Edu-cativi, 1996Mastrodonato, Marco, L’ecologia attiva,Colognola, Demetra, 2001Michel, François, L’ecologia a piccolipassi, Milano, Motta Junior, 2000Savan, Beth, Intorno al mondo in ecoci-clo, Trieste, Editoriale Scienza, 2000

Cosa fai?Quante volte

Consumo medio Consumo totaleal giorno?

Scaricare lo sciacquone……………….... x 12 litri = ………………....

Fare la doccia……………….... x 80 litri = ………………....

Fare il bagno……………….... x 200 litri = ………………....

Lavarsi i denti……………….... x 10 litri = ………………....

Farsi la barba……………….... x 20 litri = ………………....

Cucinare……………….... x 20 litri = ………………....

Lavare i piatti a mano……………….... x 50 litri = ………………....

Usare la lavastoviglie……………….... x 40 litri = ………………....

Usare la lavatrice……………….... x 120 litri = ………………....

Lavare la macchina……………….... x 200 litri = ………………....

Minuti di annaffiamento……………….... x 35 lt/min = ………………....

………………...............….. ……………….... x ...........… litri = ………………....

Totale della giornata...................… litri

Tabella: I consumi giornalieri

nome . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . data . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

In bagno

In cucina

In giardino

Altro

E D U C A R E A L L A R I S O R S A A C Q U AP R O G E T T O W E T

Lo sapevate che...

Page 24: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico© 1995 – Project WET International Foundation, Inc. and Council for Environmental Education – Scheda liberamente fotocopiabile per esclusivo uso didattico

12 consigli per risparmiare acqua

● Procuratevi due grandi bicchieri di carta uguali, un chiodo,una puntina da disegno, del nastro adesivo.

● Con il chiodo, fate 5 fori nella base di uno dei due bicchieri.Con la puntina, fate 5 fori nella base dell’altro bicchiere. Laposizione dei fori deve essere la stessa. Coprite i fori di en-trambi i bicchieri con nastro adesivo resistente.

● Riempite di acqua il bicchiere con i fori grandi. Scegliete unvolontario per cronometrare il flusso: deve essere pronto afar partire il cronometro. Un altro toglierà con uno strappoveloce il nastro adesivo. Cronometrate in quanto tempo tut-ta l’acqua sarà uscita dal bicchiere. Fate attenzione a nonschiacciare i bordi.

● Ripetete la procedura due volte, avendo cura di riempire ilbicchiere sempre allo stesso livello (potreste segnare il livel-lo dell’acqua sul bordo del bicchiere quando questo è pieno).Calcolate il tempo medio.

● Ripetete la procedura con il secondo bicchiere (anche questavolta prendete tre tempi e poi fate la media).

● Confrontate i risultati dei due bicchieri. ● Che differenza c’è nei tempi? ● Che differenza c’è nel flusso che esce dai due bicchieri? ● Uno dei due bicchieri potrebbe essere un miglior soffione da

doccia dell’altro?● Come potremmo utilizzare i risultati di questa attività per aiu-

tare a risparmiare acqua in casa?

Riduci il gettito dello sciacquone, instal-lando uno scarico con doppio pulsante.Se hai uno sciacquone a cassetta, puoimettere una bottiglia di plastica(chiusa e piena d’acqua) nellacassetta per ridurre il consu-mo di acqua.

3

Se vedi che un rubinetto sgoc-ciola, chiudilo bene: se conti-nua a sgocciolare, fallo riparare.

2

Chiudi il rubinetto quando non lo utilizzi.Non fare scorrere l’acqua men-tre ti spazzoli i denti, fai loshampoo o ti insaponi le mani.Aprilo solo quando ti sciacqui.

1

Usa la lavapiatti e la lavatrice soloa carico pieno. Se non hai lalavapiatti, usa l’acqua correntesolo per sciacquarli.

6

Non usare il water comebidone della spazzatura.

5

Preferisci la doccia al bagno(e se proprio non vuoi rinunciareal bagno, non esagerare conl’acqua). Fai docce di 10minuti o meno.

4

Quando lavi l’auto, usal’acqua di un secchioanziché quella del tubo.

9

Lava frutta e verdura in una va-schetta sfregandole con le ma-ni, anziché metterle sotto l’ac-qua corrente. Tieni da partel’acqua per innaffiare le piante.

8

Tieni una bottiglia d’acquanel frigo anziché far scorrerel’acqua del rubinetto peraverla fresca.

7

Installa frangigetto e soffioni dadoccia con forellini piccoli.

12

Controlla il contatore: se continuaa girare anche quando tutti irubinetti sono chiusi, c’è unaperdita da qualche parte.Chiama l’idraulico.

11

Innaffia le piante al mattino prestoo alla sera tardi, quando l’acquanon evapora tanto in fretta.Se possibile, utilizza acquapiovana o recupera quellausata per lavare le verdure.

10

Page 25: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

48 49

I consigli della nostra classe per risparmiare acqua

1 3

2 4

5 7

6 8

Page 26: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

NOTE NOTE

Page 27: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

NOTE 53

INDICECosa è il Progetto WET? . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 4

Introduzione . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 5

Attività 1 La scatola della vita . . . . . . . . . . . . . . . . . 6

Attività 2 Corpi acquosi . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 8

Attività 3 Segui il flusso . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . 14

Attività 4 Un incredibile viaggio . . . . . . . . . . . . . 20

Attività 5 Una goccia nel secchio . . . . . . . . . . 28

Attività 6 Proteggiamo insieme l’acqua . . . . . 34

Attività 7 La somma delle parti . . . . . . . . . . . . . . 38

Attività 8 Ogni goccia conta . . . . . . . . . . . . . . . . . 42

Page 28: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

54 55

La missione Sanpellegrino: la-vorare per garantire all’acquaun futuro di qualità.

L’acqua è vita. Noi di Sanpellegri-no lavoriamo ogni giorno con l’ac-qua e per l’acqua. A questa risor-sa dedichiamo la nostra passionee il nostro impegno con l’obiettivodi preservarla e proteggerla.

Lavorare in modo responsabile esostenibile significa per noi rispet-tare il territorio in cui operiamo, in-

tervenire sulla qualità dei nostriprocessi produttivi, pensare al fu-turo in ogni nostra scelta e azione.

Per Sanpellegrino prendersi cu-ra dell’acqua e dell’ambientevuol dire innanzitutto proteggerele sorgenti, affinché le nostre ac-que arrivino ai consumatori puree di qualità.Le 9 fonti nelle quali la nostraazienda opera – Levissima, Pan-na, Pejo, Nestlé Vera Fonte InBosco, Nestlé Vera Fonte S. Ro-

salia, Nestlé Vera Fonte Ulmeta,Recoaro, S. Bernardo e S. Pel-legrino – sono infatti ubicate perla maggior parte all’interno diparchi naturali e di ambienti in-contaminati, che Sanpellegrino siimpegna a tutelare.

Politiche di risparmio energetico,programmi di logistica sostenibi-le, riduzione dei consumi d’ac-qua nei processi produttivi, pro-getti di ricerca scientifica per laprotezione dei ghiacciai sono al-

tri esempi tangibili del contribu-to che l’azienda mette quotidia-namente in campo in favore diuno sviluppo sostenibile.

Il Progetto WET è quindi parteintegrante di un percorso di sen-sibilizzazione sul valore dell’ac-qua, che è partito all’interno diSanpellegrino e che si è estesoalle comunità locali dove l’azien-da ha le sue fonti, alle istituzio-ni, ai consumatori, al mondodella scuola.

Pejo Fonte AlpinaOrigine: Cogolo di Pejo (TN)

Nestlé Vera Fonte In Bosco Origine: San Giorgio in Bosco (PD)

RecoaroOrigine: Recoaro Terme (VI)

Acqua PannaOrigine: Scarperia (FI)

LevissimaOrigine: Cepina Valdisotto (SO)

S. PellegrinoOrigine: San Pellegrino Terme (BG)

S. Bernardo Origine: Garessio (CN)

FONTEFONTEFONTE

InBOSCOIIIInnBOSCOBOSCOBOSCOBOSCO

Nestlé Vera Fonte UlmetaOrigine: Ormea (CN)

O EFONTEFONTEFONTE

DOVE NASCONO LE NOSTRE ACQUE

Nestlé Vera Fonte S. RosaliaOrigine: Santo Stefano Quisquina (AG)

S.ROSALIAFONTE

S.ROSALIAS.ROSALIAS ROSALIAFONTEFONTE

Un impegno e uno sforzo comu-ni, dunque, con l’obiettivo dipreservare un bene vitale e ren-derlo disponibile per le genera-zioni future.

Page 29: Water Education for Teachers - Sanpellegrino Corporate ... · Il Progetto WET (Water Education for ... TITOLO AREE DISCIPLINARI LIVELLO PAROLE CHIAVE La scatola della vita Scienze

La pubblicazione Progetto WET – Educare alla risorsa acqua è l’edizione italiana del progetto internazionale Project WET – Water Education for Teachers realizzato da Project WET International Foundation

Edizione italianaProgettazione editoriale: Giunti Progetti EducativiResponsabile editoriale: Rita BrugnaraCoordinamento editoriale: Micol Vignoli, Margherita RomagnoliCoordinamento e supervisione per Sanpellegrino S.p.A.: Fabia RuggeriAdattamento testi: Delia Modonesi e Beniamino SidotiTraduzione dall’originale inglese e adattamento testi pp. 8-19: Silvia RicciI testi di pag. 11 e 15 sono a cura di ConUnGiocoIllustrazioni: Fabio VisintinProgettazione grafica e impaginazione: Chia labRedazione: Morgana ClintoUfficio tecnico: Elena Orsini

© 2007 Project WET International Foundation, Inc. Dennis Nelson, President and CEOJohn Etgen, Senior Vice PresidentSandra De Yonge, Vice President of PublicationsMeg Long, Chief Financial OfficerStephanie Kaleva, Director of Communications and MarketingLaurina Lyle, Executive Director, Project WET USALinda Hveem, Office Manager and Assistant to the President and CEOKristen Read, Publications ManagerJessica Patrick, International Projects AssistantVerna Schaff, AccountantLindsay Lemon, BookkeeperScott Frazier, Executive Director, Project WET’s Native Waters and Indigenous People’s LiaisonLeo Schlenker, Warehouse Shipping Assistant

Per informazioni su questo progetto a livello internazionale:Project WET International FoundationWater Education for Teachers1001 West Oak Street, Suite 210Bozeman, MT 59715 [email protected]

Stampato nel mese di ottobre 2011 presso Giunti Industrie Grafiche S.p.A. – Stabilimento di Prato, azienda certificata FSC

Questa pubblicazione è stata realizzata con il Patrocinio del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare