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Tecnoassistenza e long term care
Paolo CavagnaroCommissario straordinario ASL 4 Chiavarese
6 aprile 2016
Tecnoassistenza e assistenza a distanza
Per tecno-‐assistenza s’intende l’insieme delle tecnologie che vanno dai sensori per
misurare la glicemia, ai software che ricordano di prendere la compressa, alla cucina col controllo automatico dei fuochi
Si tratta di soluzioni che aiutano anziani e malati cronici a vivere in autonomia nelle
loro case, anche da soli, ricevendo un’assistenza a distanza
Invecchiamento e malattie croniche
L’invecchiamento della popolazione è un fenomeno globale, che si caratterizza soprattutto per la presenza di patologie cronico-‐
degenerative che incidono sulla qualità della vita delle persone anziane e che causano un notevole incremento dei costi per le cure e per
l’assistenza
Per fronteggiare tale fenomeno globale, che riguarda da vicino l’Italia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha messo a punto un piano che ha come obiettivo primario
“l’invecchiamento attivo” (active ageing), cioè incentivare il passaggio da politiche incentrate sui bisogni delle persone anziane, considerate abitualmente come soggetti passivi, a politiche che riconoscano l’anziano come parte attiva della vita familiare e
comunitaria
I tre pilastri su cui si fonda tale strategia sono:• Salute• Partecipazione• Sicurezza delle persone anziane
Cap. 4 – Condizioni di salutepag.124
Malattie cronicheUn altro importante indicatore per valutare lo stato di salute di una popolazione è la diffusione di patologie croniche, soprattutto in un contesto, come quello italiano, caratterizzato da un elevato invecchiamento della popolazione
Il 38,3 % dei residenti in Italia ha dichiarato di essere affetto da almeno una delle principali patologie croniche rilevate (scelte tra una lista di 15 malattie o condizioni croniche)
Il dato risulta stabile rispetto al 2014
Le patologie cronico-degenerative sono più frequenti nelle fasce di età più adulte:
• nella classe 55-59 anni ne soffre il 51,5 per cento
• tra le persone > 75 aa. la quota raggiunge l’85,2 per cento
Come per la salute, lo svantaggio del sesso femminile emerge anche dall’analisi dei dati relativi alla quota di popolazione che soffre di almeno una malattia cronica. Sono, infatti, le donne ad esserne più frequentemente colpite, in particolare dopo i 55 anni
Cap. 4 - Sanità e salutepag.110
ComorbilitàIl 19,8 % della popolazione ha dichiarato di essere affetto da due o più patologie croniche, con differenze di genere molto marcate a partire dai 45 anni
Tra i > 75 aa. la comorbilità si attesta al 65,4 % (57,3 per cento tra gli uomini e 70,9 per cento tra le donne)
Rispetto al 2014 diminuisce la quota di chi di dichiara due o più patologie croniche nella fasce di età 45-54 anni (-2,8 punti percentuali)
Nel 2015 le persone che, pur dichiarando di essere affette da almeno una patologia cronica, si percepiscono in buona salute sono pari al 42,3 per cento
Le malattie o condizioni croniche più diffuse sono:
• l’ipertensione (17,1 %)• l’artrosi/artrite (15,6 %)• le malattie allergiche (10,1 %)• l’osteoporosi (7,3 %)• la bronchite cronica e l’asma bronchiale (5,6
%)• il diabete (5,4 %)Ad eccezione delle malattie allergiche, tutte le
altre malattie croniche riferite aumentano con l’età e con nette differenze di genere, in linea di massima a svantaggio delle donne
Lo svantaggio femminile nelle età più anziane si rovescia solo per bronchite cronica e malattie del cuore. In particolare gli uomini di 75 anni e più sono più colpiti da bronchite cronica (19,4 %) rispetto alle loro coetanee (16,0 %) e da malattie del cuore (18,2 % contro il 14,1 %)
TECNOASSISTENZA PRESTO NEI LEA: PAROLA DEL MINISTRO LORENZIN
• “Nel settore della sanità e del welfare dobbiamo programmare oggi guardando a quello che avverrà tra qualche anno, quando avremo una società con più persone anziane e malati cronici”
• “In questo contesto la tecnoassistenza è una scelta necessaria, tanto che sarà inserita all’interno dei Livelli Essenziali di Assistenza. Già oggi ci sono esperienze avanzate in diverse Regioni. Immaginiamo poi cosa si potrà fare in futuro grazie alle tecnologie. E se è vero che la sanità digitale ci farà risparmiare circa 6 miliardi di euro l’anno, soprattutto ci farà guadagnare il triplo in termini di servizio reso”
• In particolare, l’incrocio e l’analisi dei dati epidemiologici supporterebbero i medici verso una riduzione della medicina difensiva e delle prescrizioni inappropriate, mentre tele-‐cure domiciliari e tecnoassistenza abbatterebbero i costi dovuti a giornate di ricovero inutili
(Italia Longeva 22.03.16)
TECNOASSISTENZA E LONG TERM CARE
Ruolo strategico delle nuove tecnologie in sanità: • per la sostenibilità del Servizio sanitario nazionale• per l’innalzamento degli standard qualitativi dell’assistenza prestata ai cittadini
In concreto come strutturare il sistema, cioè l’organizzazione, che sia in grado di portare al paziente, sul territorio, i vantaggi di queste tecnologie?
Monitoraggio a distanza e capacità d’intervenire sulle emergenze con una rapidità fino a oggi impensabile, ma anche possibilità di offrire, da remoto, diverse prestazioni delle quali un gran numero di pazienti ha bisogno quotidianamente
E ancora, mettere a punto “abitazioni intelligenti” che consentano agli anziani di esser curati e rimanere a casa propria, nonostante qualche malattia cronica e l’autonomia che può peggiorare con l’età che avanza
Le opportunità sono queste e tante altre, ma a chi spetta impegnarsi per metterle a disposizione dei cittadini?
TECNOASSISTENZA E LONG TERM CARE
Far leva sulla tecnoassistenza per assicurare agli anziani e ai pazienti cronici una presa in carico efficace ed efficiente, continuativa e integrata con l’ospedale
Per gestire le cronicità e l’innalzamento dell’età media degli italiani nei prossimi decenni e assicurare ancora un Servizio sanitario pubblico universalistico ed efficace è necessario investire su una domiciliarità forte, strutturata e supportata da tecnologie d’avanguardia
TECNOASSISTENZA e CRONICITA’
Curare ‘a casa loro’ gli anziani: vantaggi, per la qualità di vita degli assistiti, che possono essere garantiti da una sanità più flessibile, più presente, più prossima e tecnologicamente avanzata
Per far questo la domotica, la telemedicina e la teleassistenza, che assieme a tante altre technicality di ultima generazione costituiscono l’ampio orizzonte della tecnoassistenza, devono divenire parole familiari al mondo della sanità e il Servizio sanitario deve impegnarsi affinché le prestazioni che offre oggi, si possano offrire domani facendo leva su questi strumenti portentosi, autentici moltiplicatori di efficacia, di efficienza e di appropriatezza delle prestazioni rese sul territorio.
È un’opportunità per il sistema sanitario, un’opportunità per i cittadini, ma anche una promessa per i giovani, e in genere per il mondo dell’economia e dell’industria: l’implementazione della tecnoassistenza
Serviranno nuove professionalità, nuovi lavoratori: giovani da impiegare nei centri di controllo di tutti i dati inviati dagli strumenti diagnostici e di monitoraggio a distanza, ma anche alle nuove professionalità sulle quali dovremo contare per strutturare una nuova assistenza di prossimità e tecnologicamente avanzata
Condivisione responsabile per la sostenibilità del SSR
Integrazione di competenze e responsabilità in percorsi assistenziali condivisi, basati sulle evidenze e centrati sul paziente per identificare servizi e prestazioni sanitarie efficaci, appropriate e di «high value» su cui investire il denaro pubblico
L’ Unità di Valutazione Multidisciplinare (U.V.M.), in particolare ospedaliera, per le dimissioni protette e la continuità assistenziale
Strumenti
La valutazione multidimensionale“Perché un gruppo multidisciplinare risulti efficace tutti i membri debbono accettare che nessuno ha tutte le risposte per tutte le domande, dato che tutti in qualche modo dipendono dalla cultura e dalla consapevolezza degli altri. Tutto quello che si ricava dall’insieme è più grande della semplice somma delle parti”
Come l’ICT e la tecnoassistenza
possono supportare questi strumenti?
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12
Quali sono i principali bisogni dei cittadini affetti da pluripatologie croniche e/o non autonome da un
punto di vista funzionale?
1. Bisogni sanitari di emergenza-urgenza
2. Quesiti diagnostico-terapeutici con necessità di risposte puntuali e tempestive (liste d’attesa per visite specialistiche e prestazioni diagnostiche)
3. Bisogni sociosanitari complessi per le patologie croniche e/o per la disabilità
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Modello organizzativo
Assicurare la continuità assistenziale territorio –ospedale - territorio
Presa in carico «globale» dei problemi del cittadino anche attraverso PDTA condivisi ospedale-
territorio (es. scompenso, diabete)
Intensità di cura: non solo ospedale
OSPEDALE PER INTENSITÀ DI CURA (OIC): applicazione del principio dell'intensità di cura esclusivamente alla riorganizzazione dei servizi ospedalieri
ASSISTENZA SANITARIA PER INTENSITÀ DI CURA (ASIC)applicazione del principio dell'intensità di cura alla riorganizzazione dei servizi ospedalieri e territoriali, attraverso percorsi integrati intraziendali
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ASIC
OIC
Dove si deve inserire la tecnoassistenza: nei PDTA
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MMG
UVM
DEA I°livello
RETE SERVIZI TERRITORIALI
Degenza per acuti
La tecnoassistenza deve inserirsi e favorire la collaborazione multidisciplinare
VALORI GUIDA: multidisciplinarietà, medicina evidence based, equità di accesso alle cure, continuità della presa in carico e centralità del cittadino/paziente
Cosa si fa in ASL in
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Strutture e percorsi
1. Le strutture ospedaliere (razionalizzazione: es. centralizzazione laboratorio di analisi e integrazione con centro trasfusionale, ottimizzazione attività di sterilizzazione)
2. Le strutture territoriali 3. I percorsi di cura delle
principali patologie croniche (passaggio dalla cura al prendersi cura)
Tecnoassistenza e reti cliniche integrate
Allo strumento “rete” è stato affidato il compito di rispondere a molteplici esigenze quali ad esempio quelle di:• rispondere alla complessità crescente dei processi assistenziali ed alla necessità di integrare e/o condividere conoscenze, competenze, percorsi di assistenza;;• ottimizzare la gestione del percorso diagnostico-terapeutico-assistenziale del paziente definendo esattamente il ruolo che il singolo nodo è chiamato a svolgere, con un conseguente miglioramento della qualità dell’assistenza (questo obiettivo ha trovato particolare spazio non solo nel rapporto tra ospedali, ma anche nella continuità assistenziale ospedale-territorio e nella conseguente presa in carico del paziente nella “rete territoriale”);;• migliorare l’utilizzo delle risorse complessivamente disponibili;;• adattare maggiormente il sistema delle cure ai bisogni dei pazienti.
Percorsi di integrazione territorio-ospedale-territorio
Polo ospedaliero Liv. 1 di intensità di cura (emergenza, urgenza, terapie intensive e subintensive)
Polo ospedaliero Liv. 2 di
intensità di cura (elezione chirurgica e medica)
Polo ospedalieroLiv. 3 intensità
di cura (Riabilitazione postacuzie, day
hospital, Day service ambulatoriale, PAC)
DSS
DSS
DSS
Ambulatori
Casa salute
Ambulatori
AFT
UCCP
Casa Salute
Ambulatori
UVM
UVM
UVM
UVMMMG
MMG
MMG
Dipartimento Informativo e TecnologicoIng. Franco Greco
2. I progetti regionali ASL4
1. Il progetto H-ERP OASIS4
3. Dettagli moduli H-ERP OASIS4
FLG / 22
Territorio comprendente 30 comuni con una collocazione geografica vasta ed eterogenea
Presentazione dell’ASL4 “Chiavarese”
Lavagna
Rapallo Sestri Levante
1. Investire sul know-how internoa) Selezionare e coinvolgere il
personale ICTb) Potenziare la funzione dei
sistemi informativi2. Definire un’architettura informativa di
riferimento a) Scegliere un modellob) Suddividere i sottosistemi in
base al valore aggiunto del know-how applicativo
c) Considerare l’integrazione e l’univocità dell’interfaccia obiettivi primari
3. Mantenere nel tempo la strategia adattandola alle evoluzioni tecnologiche e normative
Il modello e-health dell’ASL4 “Chiavarese”
ECG Server(80 net ecg)
SincopeWS
PACS
LABORATORIOANALISI
PACS REGIONALE
SCREENING
CENTROTRASFUSIONALE
DIALISI
118Work in progress
ALCUNE CARTELLE CLINICHE
Le realizzazioni (tecnologie)
OASIS4
Le realizzazioni (tecnologie)
ü Ogni ECG attualmente riceve l’elenco dei pazienti da tutti i diversi moduli clinici del sistemainformativo aziendale (CUP, PS, spedalita’, ambulatori, cartelle cliniche, etc)
ü Il tracciato eseguito sull’ECG viene refertato centralmente dal SW interpretativo installato suserver (vedi architettura sotto riportata)
ü Il tracciato è subito visibile su OASIS per il reparto che l’ha eseguito (immagine sotto)ü Il reparto decide se inviare il tracciato al centro cardiologico di riferimento per la refertazione da
parte di un medico specialistaü I medici cardiologi visualizzano le richieste di refertazione corredate delle note cliniche allegate e
dei tracciati precedenti del paziente e validano i tracciati ECGü Il tracciato refertato è immediatamente disponibile sul sistema di gestione ECG e sul Dossier di
OASIS4
Le realizzazioni (tecnologie)
OASIS4
SERVER con
APPLICAZIONE DI BACK END
TABLET CONNESSO
alla RETE LOCALE
AZIENDALE
TABLET fuori RETE LOCALE
Accessi memorizzati via Tablet
Le realizzazioni (tecnologie)
Accessi memorizzati via Tablet
# tablet in dotazione: 24 (Geriatri, Infermieri, Fisioterapisti, Equipe terapia del dolore)
# attivazioni cartelle: 1.300 all’anno
# accessi effettuati: 55.000 all’anno
# prestazioni erogate: 450.000 all’anno
Le realizzazioni (tecnologie)
Il software SincopeWeb coadiuva il medico in tutte le fasi di diagnosi/cura della Sincope seguendo le linee guida europee.Sviluppato in collaborazione con il Dott. Michele Brignole.Attualmente il suo accesso è garantito a 29 Ospedali sparsi su tutto il territorio Nazionale più un centro a Marsiglia in Francia.
Le realizzazioni (tecnologie)
Nome Centro Descrizione
Lavagna Dipartimento di Cardiologia
Ostia Unità Operativa di Cardiologia
Roma UOC Cardiologia
Fucecchio Unità Operativa di Cardiologia
Alessandria Dipartimento di Emergenza e Accettazione
Catania Unità Operativa di Cardiologia
Roma 2 Dipartimento di Cardiologia
Firenze SOD Cardiologia e Medicina Geriatrica
Milano Divisione di Cardiologia
Firenze 2 Sincope Unit
Tradate Sincope Unit
Milano 2 Syncope Unit
Genova Syncope Unit: Dott. Germano Gaggioli
Moncalieri Syncope Unit: Dott. Filippo Rabajoli
Bolzano Syncope Unit Dott. Marco Tomaino
Nome Centro Descrizione
Firenze 3 Dott. Angelo Bartoletti
Marseille Dr J.C. Deharo
Massa Unità Complessa Cardiologia
Catanzaro UTIC Cardiologia Interventistica
Bari Syncope Unit
Roma 3 SYNCOPE UNIT - Azienda Policlinico Umberto I - ROMA
Taranto UO Cardiologia
Reggio Emilia Dipartimento di Cardiologia
Mantova SYNCOPE UNIT
Casarano SYNCOPE UNIT
Seriate Sincope Unit: Medicina Generale
Prato UO Cardiologia
Milano 3 Dipartimento di Cardiologia
Monfalcone Dipartimento di Cardiologia
Syncope Unit aderenti al progetto
FLG / 36Oasis4 – CTI Tempest ASL4
Software aggiornamento stato prenotazione (conferma/disdetta)
Sw estrattore cittadini prenotati
Sistema automatico di chiamata e sintesi vocale (NO PERSONALE DEDICATO)
Sistema automatico di riconoscimento vocale per accettazione CONFERMA/RIFIUTO (IVR) (NO PERSONALE DEDICATO)
½ unità di personale per la gestione di tutto il ciclo
Alcuni esempi di tecnoassistenza
Strumenti di comunicazione con interfacce per il controllo a distanza dei pazienti, case
«intelligenti» con sistemi per rilevare possibili pericoli, sensori «indossati» dai pazienti per un continuo check up e in grado di dare l’allarme in caso di emergenza, orologi che (attraverso il telefono) avvertono se l’anziano cade in casa o
ha anomalie del battito cardiaco
Alcuni esempi di tecnoassistenza
Veneto:• progetto europeo cui partecipa Arsenàl, Consorzio volontario
delle aziende sanitarie e ospedaliere della Regione, sono controllati col telemonitoraggio, da circa due anni, più di 4mila pazienti «fragili», soprattutto quelli con scompenso cardiaco e broncopneumopatia cronica ostruttiva (Bpco)
• I primi risultati segnalano una notevole riduzione delle visite programmate in ospedale. I dispositivi dei pazienti, come per esempio i pacemaker, sono collegati alla centrale unica regionale che, nel caso in cui i parametri rilevati quotidianamente risultino sopra la soglia di attenzione, allerta il medico di riferimento dell’assistito
Alcuni esempi di tecnoassistenza
Piaghe da decubito all’ospedale San Camillo di Roma:Il paziente guarisce prima e costa anche meno: dopo la visita in ambulatorio, viene “addestrato” all’automedicazione che farà a casa, ma sotto la nostra supervisione. In 5 anni di telemedicina abbiamo registrato la completa guarigione delle piaghe nel 90% dei casi, il 15% in più rispetto ai dati riscontrati in letteratura. Il servizio, poi, ha permesso di ridurre le visite in ambulatorio, con minor disagio per i pazienti e una diminuzione dei costi di circa il 20%»
Alcuni esempi di tecnoassistenza
Lecco sono monitorati a domicilio, grazie alla tecno-‐assistenza, circa 500 malati che hanno bisogno di cure palliative: sono «in linea» ogni giorno, dal letto di casa, con gli operatori del Dipartimento «Fragilità» dell’Asl, il che rende meno gravoso anche il «carico» di assistenza da parte dei familiari.
Alcuni esempi di tecnoassistenza
Emilia Romagna:oltre a interventi per migliorare anche con la tecno-‐assistenza l’aderenza alle prescrizioni di farmaci o prevenire le cadute e le fratture nell’anziano, un gruppo di lavoro coordinato dall’Agenzia sanitaria e sociale regionale sta cercando di mettere a punto strumenti in grado di individuare, al fine di prevenirle, condizioni di fragilità cognitiva negli anziani, anche grazie al supporto del database disponibile tramite il sistema SOLE (Sanità On LinE), rete che collega i medici di famiglia con le strutture sanitarie e ospedaliere della Regione.
Alcuni esempi di tecnoassistenza
LA CASA INTELLIGENTE:tra i progetti in sperimentazione, che puntano poi a favorire l’autonomia degli anziani, ci sono «Robot-‐Era» -‐ che l’Istituto di Biorobotica della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa sta verificando insieme agli abitanti del Comune di Peccioli -‐ e il prototipo di «Casa intelligente per una longevità attiva e indipendente dell’anziano», sul quale sta lavorando l’Inrca di Ancona. Il nostro Paese può diventare un laboratorio di nuove tecnologie e prodotti per migliorare la vita degli anziani
Monitoraggio cadute nell’anziano a domicilio e in struttura residenziale
Developing the FARSEEING Taxonomy of Technologies: Classification and description of technology use (including ICT) in falls prevention studies.Elisabeth Boulton, Helen Hawley-Hague, Beatrix Vereijken, Amanda Clifford, NickGuldemond, Klaus Pfeiffer, Alex Hall, Federico Chesani, Sabato Mellone, Alan Bourke and Chris ToddDepartment of Computer Science and Engineering - DISI, University of Bologna, Bologna, Italy [email protected] g Biomedical Engineering Unit, Department