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LA RIVISTA DEL LA RIVISTA DEL TREKKING 259 CLEMENTI EDITORE Euro 4 Settembre 2012 Anno XXIX Mensile Nr. 8 Clementi Editore s.r.l. 43100 Parma Sped. in a. p. 45 art. 2 comma 20/b Legge 662/96 Milano www.trekking.it 259 CLEMENTI EDITORE Sentieri del GUSTO Sentieri del GUSTO &OUTDOOR ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA SARDEGNA il sapore della Tradizione CIOCIARIA nella terra del Cesanese del Piglio SILA GRANDE ospitali per natura SIENA il Grande Anello

Presentazione 259

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La presentazione di TREKKING&Outdoor 259

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CLEMENTI EDITORE

Sentieridel GUSTOSentieridel GUSTO

&OUTDOOR

ITINERARI E VIAGGI NELLA NATURA

SARDEGNA il sapore della Tradizione

CIOCIARIA nella terra del Cesanese del Piglio

SILA GRANDE ospitali per natura

SIENA il Grande Anello

Siamo partiti alla grande. La prima Giornata Nazionale del Camminare del 14 ottobre è un banco di prova straordi-nario per la neonata FederTrek e senza presunzione dobbiamo dire che le premesse perché l'evento faccia brecciaa livello nazionale ci sono tutte.Vi invitiamo a visitare il sito della Giornata www.giornatadelcamminare.org e darcisuggerimenti di ogni tipo. Ad oggi sono molte le grandi città che hanno aderito con entusiasmo ed in particolare cipiace segnalare, oltre al ruolo attivo del Ministero dell'Ambiente, l'adesione in qualità di copromotrici dell'eventodelle città di Milano, Firenze,Torino, Bologna, Bari, Reggio Emilia, Genova, Foligno e Rieti.

VISITA IL SITO DELLA FEDERTREK www.federtrek.org

La prima Giornata Nazionale del CNoi siamo pronti. E voi?

A Bologna in particolare si terrà il convegno nazionale nellaGiornata del 13 ottobre per dar modo di aprire, proprio a par-tire da questo primo appuntamento nazionale, una riflessionepiù approfondita sull'importanza del camminare in città met-tendo in campo, attraverso esperti di vari settori, quelli chesono i risvolti positivi a 360°. Riprenderci le nostre città, gran-di o piccole che siano, con la filosofia del camminare vuol direprendere tutti insieme la “Giusta Direzione”, parafrasando loslogan della Settimana Europea della Mobilità Sostenibile chequest'anno si terrà dal 16 al 22 settembre. Sì, la direzione giu-sta secondo noi è quella di lasciare sempre più spesso la mac-china in garage e riattivare le nostre gambe. Proprio la setti-mana europea può servire da slancio per preparare le città, le

associazioni o i comitati che vorranno aderire alla Giornata del14 ottobre .Sul sito della Giornata potete leggere i documenti di caratterescientifico che verranno implementati continuamente, le dichia-razioni dei vari testimonial, le realtà che aderiranno e soprattut-to il format della settimana che va dall'8 ottobre al 14.Parliamo di settimana quindi e non solo del 14 ottobre perchél'obiettivo che ci siamo dati è quello di riuscire a coinvolgere ilpiù possibile le associazioni di base e anche i singoli cittadinicon azioni quali andare a piedi a scuola e a lavoro, muoversi incittà in modo intermodale tra trasporto pubblico e camminare emolto altro. Insomma, vogliamo che le azioni poste in essere danoi cittadini e dalle istituzioni siano concrete.Non aspiriamo a un 14 ottobre celebrativo sul modello di altrieventi nazionali ma vogliamo una settimana in cui provare avivere veramente, in concreto, un altro modo di muoverci inambienti urbani che forse ormai non conosciamo più, compres-si come siamo nelle auto private o nei motorini, sempre travoltida un ritmo forsennato anche quando non ne avremmo assolu-tamente bisogno.Il 14 ottobre e la settimana che precede vogliamo che non sia

solo l'evento FederTrek ma che sia invece la prima occasioneper fare rete e “lobby” da parte di tutto il popolo dei camminato-ri. Per questo cercheremo di portare anche al convegno diBologna le testimonianze di tutte le realtà che si muovono atti-vamente in questo momento in cui sta crescendo l'attenzione altema della mobilità dolce.Vi aspettiamo numerosi allora e ringraziamo le tante città chegià ci hanno inviato i loro programmi, in particolare Milano eFirenze per essere state le prime a crederci fino in fondo e peraverci dato carica ed entusiasmo per andare avanti, dicendo finda subito che a loro l'idea piaceva molto .Stiamo dimostrando che con la forza della ragione, del cuore econ un pizzico di follia, e grazie anche ai nostri collaboratorivolontari, “We Can”.Dal 14 ottobre facciamo in modo che il camminare diventi la pie-tra miliare di un cambiamento positivo della nostra società.Come dicemmo alla fondazione del Movimento Camminare perConoscere, anticipatore della Federtrek, passiamo dalla societàdella velocità alla società della lentezza.Vi aspettiamo numerosi.

IL CONSIGLIO NAZIONALE FEDERTREK

Camminare

18 • TREKKING • settembre 2012

Scegliere di andare al lavoro o a scuola a piedi (o, se il tragitto è un po’ più lungo,in bicicletta) porta una molteplicità di benefici, in particolare alla salute, restituendoforza e tonicità ai muscoli e aiutando a prevenire malattie anche gravi come quellecardiovascolari, all’ambiente, riducendo emissioni e inquinamento e, da non dimenti-care, all’umore! Inoltre, andare alla scoperta della propria città camminando è unpiacere che chiunque si può concedere, è un’attività accessibile a tutte le età e atutte le tasche, che può regalare un intermezzo di piacere e di “lentezza” nella corsaquotidiana fra mille attività.

Il Comune di Bologna organizzerà il convegno della GiornataNazionale del Camminare il 13 ottobre 2012, evento a cura diFedertrek e patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e dellaTutela delTerritorio e del Mare. L'impegno di Bologna si inse-risce nella strategia messa in campo negli ultimi annidall’Amministrazione Comunale per contrastare gli effettinegativi provocati dal traffico nell’area urbana: principalmen-te congestione, inquinamento e incidentalita stradale.Particolare attenzione viene riservata alla sensibilizzazionedei bambini, cittadini e utenti della strada di domani, cheavranno l’occasione di scoprire la piacevolezza della mobilitàattiva nell’ottica di una (ri)trasformazione delle città in chiavepedonale.Ce ne parla Andrea Colombo, assessore alla mobilità soste-nibile del Comune di Bologna.

Trekking - Sabato 13 ottobre Bologna ospiterà l’evento cen-trale della prima edizione della ‘Giornata nazionale del cam-minare’, promossa da Fedetrek e Ministero dell’Ambiente:quali sono i motivi di questo impegno?La nostra amministrazione, che si è insediata ormai un anno fa, hamesso al centro del programma di mandato scelto dai cittadini una“svolta ecologica”, obiettivo ambizioso che stiamo sperimentandosoprattutto nel campo della promozione di un modello di mobilitàpiù sostenibile. In particolare, i progetti maggiormente innovativiriguardano proprio il tema dell’andare a piedi, che proponiamo ai

cittadini non più solo come occasione di svago nel tempo libero,maanche come modo quotidiano di vivere e spostarsi in città: a talpunto che qualche mese fa abbiamo lanciato un vero e proprio“piano della pedonalità”. In questo contesto, è stato quindi naturalecandidarci a organizzare l’evento centrale di un’iniziativa che final-mente coglie e valorizza il camminare come aspetto fondamentaledella vivibilità urbana.

L’INTERVISTA

a Andrea Colombo

TREKKING • settembre 2012 • 19

In cosa consiste questo ‘piano della pedonalità’?E’ un piano integrato di rigenerazione del cuore della città, cheunisce in modo trasversale mobilità sostenibile, riqualificazioneurbana e ambientale, valorizzazione commerciale e turistica. Ilsenso è concentrato nel titolo, “Di nuovo in centro”: l’obiettivo difondo è infatti riportare la gente – bolognesi e turisti – a frequen-tare in modo piacevole e tranquillo il centro storico e il suo tessu-to di cultura e commercio, da godersi camminando. Siamo infatticonvinti che un centro con meno traffico, smog e rumore sia piùvivibile e attrattivo, anche per le attività economiche. Per dirla conuno slogan, siamo impegnati per un centro sempre più chiuso allemacchine e aperto alle persone. Il piano prevede l’ampliamentotemporale e spaziale delle ZTL, nuove aree pedonali sia piccoleche grandi, interventi di riqualificazione e arredo urbano, l’intro-duzione generalizzata della raccolta porta-a-porta dei rifiuti, nuoviservizi igienici, agevolazioni per gli esercizi commerciali, unpotenziamento dei mezzi pubblici, il servizio di bike sharing e per-fino una ‘tangenziale’ delle biciclette.Quali progetti in concreto state portando avanti per aumen-tare gli spostamenti a piedi?Il primo progetto sono stati i “T-Days”, ossia la completa pedona-lizzazione delle tre vie più importanti del centro (che idealmenteformano appunto una “T”), tutti i week-end. Lo scorso anno liabbiamo provati due volte in forma di evento, riscuotendo sempreun grande successo, con i cittadini che si sono riappropriati amigliaia di strade e piazze.Grazie a questo esperimento, Bolognaha anche vinto il primo premio della UE per la Settimana dellamobilità sostenibile 2011, tra oltre 2.300 città candidate da 41paesi. E così a partire da maggio abbiamo deciso di rendere per-manente quest’isola pedonale di oltre 2 ettari, potenziandonel’accessibilità con nuove navette ecologiche.A questo progetto sene affiancano molti altri non meno importanti, come ad esempio i“pedibus”, che coinvolgono ormai alcune centinaia di bambini incittà. Insieme a famiglie e insegnanti abbiamo studiato itinerarisicuri da casa a scuola, spesso solo poche centinaia di metri cheprima molti bambini percorrevano in macchina accompagnati daigenitori e che adesso, invece, percorrono a piedi ogni mattina.

Come hanno accolto i cittadini queste novità?Ci sono state alcune polemiche soprattutto da parte delle cate-gorie commerciali, ma la stragrande maggioranza dei cittadini hareagito con entusiasmo: i bolognesi attendevano da troppo tempouna scelta netta in favore della pedonalità, dopo un referendumdel 1984, rimasto in buona parte inattuato, in cui oltre il 70% votòa favore. E la grande sensibilità che già allora era emersa perl’ambiente, la salute e la qualità della vita, oggi è anche più forte:fra stravolgimenti del clima e crisi, rispetto al passato l’opinionepubblica è molto attenta e consapevole. A livello locale non c’ècontrapposizione con il Comune, ma anzi collaborazione: molteassociazioni ormai da tempo si sono unite nella “Consulta dell’e-scursionismo”, per il trekking urbano e collinare, e nella “Consultadella bicicletta”, per le due ruote. Fino alla neonata rete di asso-ciazioni e comitati di cittadini “per Bologna pedonale”, il cui nomestesso ben testimonia l’interesse che il tema del camminare stasuscitando in città grazie alle nuove iniziative intraprese dall’am-ministrazione.

Bologna non è l’unica a muoversi in questa direzione, d’altraparte.Se guardiamo in giro per l’Italia, ormai questa tendenza è gene-ralizzata. Si può chiamare T-Days a Bologna, Area C a Milano, ZtlaTorino eVenezia, pedonalizzazione a Napoli, Firenze e Bari, mail senso è sempre lo stesso: in città (e non solo), girare meno inauto e camminare di più vuol dire vivere meglio. A noi ammini-stratori, con progetti coraggiosi, e a tutti i cittadini, con nuovi stilidi vita, sta la responsabilità di promuovere e realizzare questoche è prima di tutto un grande cambiamento culturale.

L'associazione A.P.D. Libertas Il Carrubo con la sua sezioneEyra Trekking ha organizzato con grande successo il 2° con-vegno del progetto “Camminare per Conoscere 2012”.Quest’anno l’appuntamento si è svolto a Matera il 28 luglionella splendida cornice dei Sassi. Al convegno ha avuto il pia-cere di essere invitato in qualità di relatore Italo Clementi, vicepresidente FederTrek e nostro editore, che ha trattato il tema“Camminare per Conoscere, un progetto di eccellenza nazio-nale”, illustrando il lavoro fatto in questi anni e i prossimi pro-getti. I nostri lettori sanno quanto noi di TREKKING&Outdoorda 30 anni crediamo nel camminare come mezzo per cono-scere il territorio, favorire il turismo sostenibile e stare benecon se stessi e con gli altri. La nostra partecipazione è ancheun riconoscimento al nostro lavoro e al contributo che attra-verso la nostra rivista diamo ad un approccio lento al viaggioe all'esplorazione del territorio.L'Associazione Eyra ha voluto soffermarsi su alcuni temi, oggimolto importanti, quali: il camminare come prevenzione allasalute, il camminare come sviluppo territoriale, il camminarecome educazione della persona a partire dal settore scuola.Particolare rilievo ha avuto l'intervento del presidente di EyraTrekking il prof. Gianni Pisicchio, che ha illustrato ilProgramma EPOS – Programma strategico 2010-2013 perl’Educazione e la promozione della sostenibilità ambientale .

Camminare per conoscere: una pratica salutare per tutti, a tutte le etàIl vice presidente di FederTrek Italo Clementi ha partecipato in qualità di relatoread un interessante convegno organizzato a Matera dall'Associazione EyraTrekkingdel prof. Pisicchio.

FederTrek partecipaa un interessante convegno

nella città dei Sassi

FederTrek partecipaa un interessante convegno

nella città dei Sassi

20 • TREKKING • settembre 2012

Il progetto prevede l’organizzazione di ben 10 giornate di trek-king organizzate durante tutto l’anno, un raduno nazionaleprevisto per ottobre 2012 e un concorso e mostra fotograficada realizzarsi entro dicembre 2012.I temi specifici affrontati nelle relazioni sono stati di particola-re interesse per tutti quelli che amano la pratica del cammi-nare, sottolineando innanzitutto quanto sia salutare: sonoormai quotidiani gli allarmi sulla salute, a iniziare dai bambini,legati alla sedentarizzazione della popolazione, e sono tutticoncordi - medici, educatori ed economisti che valutano incosti reali la ridotta produttività causata da problemi fisici e illievitare dei costi per l’assistenza sanitaria - nell’affermareche la principale medicina, oltretutto assolutamente gratuita,è camminare. Un’attività fisica costante allontana l’invecchia-mento ed inoltre induce un miglior stato di salute, riducendo ilrischio di coronaropatie, ipertensione, diabete non insulino-dipendente, alcune forme tumorali nonché la depressione.In secondo luogo si è discusso del camminare come modali-tà di fruizione turistica responsabile: in un mondo sempre piùfrenetico, camminando ci si riappropria di sensazioni ed emo-zioni fisiche e mentali che arricchiscono e permettono di rial-lacciare il legame tra uomo e ambiente.Conoscere un territorio aiuta a rispettarlo e a valorizzarlo equindi a difenderlo e a promuoverlo.Un altro aspetto interessante trattato è stato infine quellodella costruzione di una rete del camminare.Il progetto si propone infatti di diffondere, con molteplici ini-ziative a carattere divulgativo, la cultura del camminare, conl’obiettivo di mettere in rete i partecipanti di ogni regioned’Italia, tracciando e delineando sentieri di conoscenza terri-toriale capaci di collegare e unire tra loro culture e tradizioni

diverse. A convegno oltre alProf. Pisicchio e al vice presiden-te di Federtrek Italo Clementi sonointervenuti il Consigliere RegionaleLuca Braia, il Presidente di AGEFORMA Nico Trombetta e irelatori Cornelio Bergantino, Assessore al Turismo della Cittàdi Matera, Angelo Veneziar responsabile dell'Unità operativadi Diabetologia e Malattie metaboliche dell'OspedaleMadonna delle Grazie di Matera e il Prof. Giuseppe Grilli.

Parchi attivi

UMBR

IA

La natura che mantiene in forma

LA NATURA IN UMBRIA È UN SERBATOIO DI INESTIMABILE VALORE PAESAGGISTICO

E AMBIENTALE: UNA REALE RISORSA PER LA REGIONE, DA PROTEGGERE

E VALORIZZARE ANCHE ATTRAVERSO UNA PRATICA SPORTIVA SOSTENIBILE

ALL’INTERNO DEI PARCHI

Parchi Attivi è la nuova frontiera dei Parchi regionali che mira a far conoscere le peculiaritàlegate alla biodiversità e le attività legate al binomio sport-natura che rendono dinamicoquesto territorio. In particolare grande importanza ha l’ausilio del portale web

www.parchiattivi.it, ricco di informazioni e sempre aggiornato sulle più recenti iniziative, ed ingenerale di tutte le possibilità offerte dai social media marketing.Sul sito www.parchiattivi.it è possibilescoprire in tempo reale la fitta rete dieventi e manifestazioni che animano iParchi: trekking, passeggiate a cavallo,voli in deltaplano, vela, rafting, tarza-ning, degustazioni e seminari.Una risorsa per il turista, ma ancheun’opportunità per le strutture ricettive

che sapranno in tempo reale dove indiriz-zare i propri ospiti. Il progetto è statopresentato dal Dirigente del Servizio AreeProtette Paolo Papa e dal Presidente delConsorzio ITACA Matteo Ragnacci.Al seminario, che ha visto la presenza dinumerosi ospiti di rilevanza nazionale,hanno partecipato tra l’altro Francesco

Petretti, esperto naturalista del program-ma “Geo & Geo”, e Laura Zegna,Responsabile territoriale dell’Oasi Zegna,che hanno illustrato gli strumenti comu-nicativi e promozionali e le possibili rica-dute positive in termini economici eturistici che un progetto di rete comeParchi Attivi può attivare.

www.parchiattivi.it

26 • TREKKING • settembre 2012

Qual è l’importanza dei Parchi nell’ambi-to del turismo regionale?L’Umbria è stata promossa come cuore verded’Italia proprio per la sua componenteambientale. I Parchi dell’Umbria rappresen-tano i luoghi più significativi in questo sensoe racchiudono in se stessi grandi potenzialitàturistiche. Oltre a rappresentare aree di con-servazione della biodiversità, sono luoghi incui poter apprezzare gli aspetti tradizionali,storico-culturali, artistici ed eno-gastronomi-ci della nostra regione. Inoltre i Parchi sonoun ambiente di “benessere”, dove l’attivitàfisica si lega alla scoperta della natura.

Com’è nata l’idea di creare un progettoche valorizzasse le aree Parco della regioneUmbria e come si è arrivati a Parchi Attivi?Malgrado le loro potenzialità, i Parchidell’Umbria faticano ad affacciarsi sui grandiscenari del turismo nazionale ed internazio-nale e a rappresentare la meta prescelta dalturista che visita la nostra regione. Questodetermina una scarsa capacità di produrreeconomia e di consentire lo sviluppo di atti-vità ecocompatibili, fragilità da attribuireanche alla ridotta riconoscibilità della retedelle aree protette, che non permette di fareemergere le aziende turistiche che operano inquesti territori. Solo la modalità di rete, chequalifica ed individua un territorio turistica-mente di valore tramite azioni promozionaliinnovative e dinamiche, può far emergere il“brand Parchi” come elemento attrattivodella nostra regione. Si è deciso quindi di raf-forzare la spinta in questa direzione, ed è cosìche è nato il progetto Parchi Attivi, nel qualeeventi sportivi, promozione turistica e tuteladell’ambiente sono il fulcro di una nuovastrategia, che mira a potenziare il ruolo dei

Parchi, a rafforzare il radicamento dellapopolazione e a sviluppare processi virtuosidi promozione e sviluppo economico.

Questo progetto potrà davvero essere unincentivo per far diventare le aree Parcouna reale risorsa economica?Grazie all’impegnodi chi ci lavora e grazie alleadesioni e ai riscontri positivi che abbiamoottenuto, crediamo che tutto stia andando inquesta direzione. Le aree Parco sono già ani-mate da attività ricettive e società, associazio-ni e cooperative che, oltre a fornire ospitalità,prodotti tipici e servizi, rendono il territoriocompetitivo. Siamo partiti dall’esistente emiriamo a rafforzare le eccellenze tramite unsistemamonitorato ed integrato che rispondaa protocolli di qualità. Il progetto fornirà aqueste aziende un supporto ed una riconosci-bilità importante soprattutto in questomomento di crisi. La Regione assolve al suocompito di incentivo fornendo alle imprese lapossibilità di attestarsi sul mercato turistico.

Secondo lei cosa si può fare per sensibiliz-zare di più le persone e indirizzarle versoun turismo sostenibile? Il progetto ParchiAttivi può contribuire al raggiungimentodi questo obiettivo?Siamo tempestati ogni giorno da migliaia diinformazioni che ci esortano ad adottarecomportamenti ecocompatibili nella vitaquotidiana. L’attenzione verso l’ambiente, lasfida della sostenibilità impone di ripensare ilproprio stile di vita, il proprio concetto dibenessere e quindi anche di vacanza. Il nostroufficio si impegna da tempo per praticare lemigliori soluzioni e per reperire i fondi neces-sari ad attuare politiche di sviluppo efficaciper la promozione delle Aree Naturali

Protette, che le politiche nazionali degli ulti-mi anni purtroppo hanno penalizzato. Il pro-blema è che finora non era stato attuato unpiano di valorizzazione turistica adeguato.Col progetto Parchi Attivi, turismo e prote-zione dell’ambiente si incontrano in unacomunione di intenti per raggiungere l’obiet-tivo comune della valorizzazione del territo-rio. Parchi Attivi è la concretizzazione di que-sto percorso: la salvaguardia delle aree protet-te diventa l’elemento chiave per lo sviluppodel territorio e di un turismo sostenibile.

notizie utili

L’intervista a Paolo Papa - Dirigente del Servizio Aree Protette

� Parco Nazionale dei Monti Sibilliniwww.sibillini.netwww.parks.it/parco.nazionale.monti.sibillini

� Parco del LagoTrasimenowww.parcotrasimeno.itwww.parks.it/parco.trasimeno

� Parco del Monte Cuccowww.discovermontecucco.itwww.parks.it/parco.monte.cucco

� Parco di Colfioritowww.parks.it/parco.colfiorito

� Parco di Monte Peglia e Selva di Meana (S.T.I.N.A)www.parks.it/parco.monte.peglia.selva.meana

� Parco del Monte Subasiowww.parks.it/parco.monte.subasio

� Parco Fluviale del Nerawww.parks.it/parco.fluviale.nerawww.parcodelnera.it

� Parco Fluviale delTeverewww.parks.it/parco.fluviale.tevere

NUMERI UTILI� Parchi Attivi

www.parchiattivi.it

Sentieri delGUSTOSe c’è un luogo dove la cultura dei sapori, la riscoperta delle tradizioni e

il fascino di un paesaggio disegnato dall’uomo in modo sostenibile si amalgamanoin un connubio perfetto e irripetibile tra ambiente naturale e conoscenze

contadine, è proprio la nostra penisola.In questo numero osserveremo insieme le potenzialità del nostro territorio,e andremo alla scoperta di sentieri e itinerari seguendo le tracce della preziosatradizione enogastronomica italiana.

Sila autentica

FORESTE, ACQUA, FAUNA SELVATICA E HABITAT INCONTAMINATI:IL CUORE DELLA SILA È IL LUOGO IDEALE PER COLTIVARE, PORTARE AL

PASCOLO LE MANDRIE E SPERIMENTARE PRODOTTI GENUINI CHE SI

TRAMANDANO DA SECOLI. SULLE FERTILI TERRE DELL’ALTOPIANO VARIE

SONO LE RICCHEZZE CHE SI TROVANO NELLE AZIENDE AGRITURISTICHE,NEI RISTORANTI E NELLE BOTTEGHE CHE ONORANO LA GENEROSITÀ

DI QUESTO TERRITORIO

TESTI DI ITALO CLEMENTI, MARCO TAGLIABUE E MICHELE VACCARI / FOTO DI GABRIELE PALMATO

OSPITALI PER N

NATURA

“S algono allora da Cosenza, da Pietrafitta, da Spezzano, dai tanti paeselli,ammucchiati nelle falde, ove l’inverno è clemente… Gli altipiani e levallate si popolano di buoi, di vacche, di pecore, di giovenche… ferve la

vita… e tutto un popolo di lavoratori si affaccenda su pei monti…” (Nicola Mi-sasi, 1883). Un “itinerario diffuso” – con direttrice di marcia la SS107 – attraver-sa l’altopiano e avvicina la Sila alle coste del Cosentino e di Crotone. Seminati peri variegati terreni, gli incontri per sperimentare le declinazioni enogastronomichenon mancano. La Sila Grande è rinomata per i funghi, le castagne e i deliziosi frut-ti di bosco che ricoprono generosi le sue ampie foreste. CA

LABR

IA

TREKKING • settembre 2012 • 31

L’altopiano silano è un’emozione continua per il turista:i sapori dell’antica sapienza contadina ancora

profondamente radicata al territorio si svelano a pocoa poco lungo gli svariati sentieri escursionistici o

di mountain bike che si offrono agli amanti dell’outdoor.

UN’ATMOSFERA A METÀ TRA

RACCONTO LETTERARIO E

STORIA SI RITROVA

ADDENTRANDOSI ALLA

SCOPERTA DEL CENTRO

STORICO MEDIEVALE DI

ASTI. UNA STORIA VIVA

NELLE IMPONENTI MURA,NELLE ARCHITETTURE

RELIGIOSE, NELLE CASE-FORTI, NELLE TORRI E NEI

PALAZZI NOBILIARI CHE OGGI

OSPITANO ALLOGGI PRIVATI,LOCALI E NEGOZI.UN PASSATO CHE SI

CELEBRA ANCHE SULLE

TAVOLE DELLA CITTÀ, CON

VINI E PIATTI CHE SANNO

DI TRADIZIONE

TESTO DI MARZIA BAROSSO / FOTO DI ENRICO BOTTINO,ARCHIVIO PROVINCIA DI ASTI E ASTITURISMO

I l Medioevo: un’epoca di secolibui quanto affascinanti, un tem-po lontanopopolato dimiti e leg-

gende, perfetta cornice per le avven-ture di prodi cavalieri e nobili fan-ciulle, racconti di duelli, intrighi dicorte e amori impossibili sullo sfon-do di alte mura e torri merlate...

Città delleCento Torri

ASTI

TREKKING • settembre 2012 • 41

PIEM

ONTE

La provincia di Asti è notasoprattutto per i suoi vini, nonsolo Moscato; la produzione è

spesso ancora di tipo familiare,si segue la tradizione e si

“insegue” la qualità più dellaquantità. Una qualità che si può

toccare con mano anche neipiatti della cucina locale,saporiti, vari e genuini.

UN ITINERARIO DI TREKKING IN GRAN PARTE SU STRADE BIANCHE E SENTIERI,ATTRAVERSO IL CHIANTI, LE CRETE SENESI E LA MONTAGNOLA, CON LA TORRE

DEL MANGIA QUASI SEMPRE IN VISTA. SCOPRENDO LUOGHI QUASI SCONOSCIUTI

ANCHE AI SENESI, COME LA CARATTERISTICA CHIESETTA DI SAN GIORGINO,LE CRETE DI CAMPOSODO, QUERCEBELLA E PRESCIANO, IL PAESE CHE NON C’È PIÙ

SienaIl Grande Anello

”C hi dice Palio dice Siena” citavauna vecchia pubblicità, e viceversa,dicendo Siena la prima cosa che si

associa ad essa è il Palio. E in effetti, la grandemassa del turismo si rivolge a Siena per questonoto evento, per la città con le sue bellezze e peri paesi più conosciuti della provincia, come San Gi-mignano, Pienza e Montalcino. Ma Siena ha anche un’al-tra particolarità: si trova in una posizione privilegiata, al centro esatto del punto di unio-ne di tre territori tra i più belli della Toscana, strettamente uniti tra loro ma profonda-mente diversi.

TESTO E FOTO DI ENEA DESI

TREKKING • settembre 2012 • 47

La coloratissima sfilata del corteodegli sbandieratori che ogni annoprecede la corsa del Palio, unospettacolo che da solo valeuna visita in terra diSiena.

La Certosa di San Pietroa Pontignano, fondata nel 1343 daBindo di Falcone Petroni, riportòmolti danni durante la guerra di

Siena (1554-55) e fu soppressa nel1784 in seguito alle leggi leopoldine

e, nonostante il salvataggio deglieremiti camaldolesi di Monte Celso,nuovamente nel 1810 da Napoleone.Dopo vari passaggi di proprietà, nel

1959 grazie alla passione eall’impegno del Rettore

dell’Università di Siena, ilmonastero fu acquistato e

trasformato in CollegioUniversitario.

TOSC

ANA

OltrepoS ituata a sud della provincia di

Pavia, dalla quale è divisa dalfiume Po, questa zona confina

con il Piemonte e l’Emilia Roma-gna e comprende ben 78 comuni,ognuno dei quali reca con sé un pa-trimonio storico, artistico e cultura-le unico vantando suggestivi borghimedioevali, torri e antichi castelli.Il territorio si estende per circa1100 km2, un terzo dei quali è co-stituito da pianura, mentre i restan-ti due terzi sono ripartiti fra collinae montagna.

TESTO DI MICHELA ROVATIFOTO DI CONSORZIO TUTELA VINIOLTREPO PAVESE E PIERMARIAGREPPI

In bicicletta nella bassa collina d’Oltrepo,si attraversa un campo invaso da profumate fioriture di camomilla.

Varzi, capitale dell’Oltrepo Pavese, con la Torre Malaspina,dall’alto della quale lo sguardo abbraccia tutto il paese con lesue colline, i suoi vicoli e il suo torrente, e la Torre Soprana,più conosciuta come Torre dell’Orologio.

Pavese

TREKKING • settembre 2012 • 55

LOM

BARD

IAGRAPPOLO O POLMONE: ENTRAMBE LE FORME

SI ADDICONO IN MODO EMBLEMATICO AL

TERRITORIO DELL’OLTREPO PAVESE, CULLA DI VINI

PREGIATI E ZONA RICCA DI VEGETAZIONE E

PAESAGGI DI PIACEVOLE VARIETÀ CHE

PERMETTONO DI RISCOPRIRE L’ARIA PULITA

E FRESCA TIPICA DEI PICCOLI COLLI

Il sapore della naturaLe delicate cromie del lino.

TERRA DI CONGIUNZIONE TRA NORD E SUD, TERRA FATTA D’AMORE, SACRIFICIO

E SAPIENZA MILLENARIA. RUSTICHE, MORBIDE, SERENE, LE MARCHE SONO

ESATTAMENTE COME I SUOI UOMINI E LE SUE DONNE. SANNO DEL LORO IMPEGNO

E DELLA LORO PARSIMONIA, DELLA LORO RUVIDITÀ E ASSIEME DI GENUINITÀ

TESTO DI FABIANA PELLEGRINO / FOTO DI MAURIZIO FUSARI, ARCHIVIO TREKKING&OUTDOORE ARCHIVIO REGIONE MARCHE - P.F. TURISMO

Percorsi del G

U na terra dai contorni delicati tranneper l’impennata rocciosa del Conero,fatta di dolci colline e di una striscia

montagnosa, culla di un’antichissima civiltàrurale. Questa regione continua a camminarecon il ritmo lento dei tempi antichi, la gentevive con grande decoro, in un ambiente sere-no, senza asprezze. Allo stesso modo, la tavolamarchigiana è sana, saporita e autentica.

MAR

CHE

TREKKING • settembre 2012 • 59

Gusto

Una regione che si svela apoco a poco, sospesa tra

mare e montagna, travallate e colline, dove il

paesaggio è quellodisegnato dall’uomo.

In basso, distese di vignetiapparentemente senza fine,

una delle immagini piùfrequenti di un’esperienza

di trekking nel Marchigiano.

Nella terra del

S iamo in provincia di Frosinone, nell’alta Ciociaria, dove nasce il Ce-sanese del Piglio, primo vino del Lazio a vantare dal 2008 il marchioDOCG. I suoi vitigni rossi crescono nei paesi di Piglio, Serrone e

parte dei territori di Acuto, Anagni e Paliano, ad un’altitudine di 300-500metri sul livello delmare, protetti dalle cime deiMonti Ernici, con lo Sca-lambra e il Pila Rocca che circondano la bella Valle del Sacco.

Cesanese del P

64 • TREKKING • settembre 2012

DISTESE DI PRATI VERDEGGIANTI, COLLINE DAI PROFILI MORBIDI, CITTÀ MEDIEVALI

ARROCCATE SU SPERONI ROCCIOSI A CUSTODIRE TESTIMONIANZE DI ANTICHE

DOMINAZIONI. E POI LORO, LE VITI, DISPOSTE IN FILARI ORDINATI DISEGNATI DALLE

MANI DI CONTADINI ESPERTI, CHE ALL’ORIZZONTE SI MISCHIANO AI PASCOLI E

AGLI ULIVETI FORMANDO UNA SAPIENTE GEOMETRIA DI FORME E COLORI

LAZIO

Piglio

TESTO DI ROBERTA PIZZOLANTE / FOTO DI ROBERTA PIZZOLANTE,ASSOCIAZIONE PER LA STRADA DEL VINO CESANESE E CANTINA SOCIALE CESANESE DEL PIGLIO

Questi uomini vivono tuttiin piccoli paesi della pro-vincia sarda, probabilmen-

te non si conoscono tra loro,masono legati da un amore sconfi-nato nel produrre un vinostraordinario, la Vernaccia diOristano. Il vitigno bianco Ver-naccia è senz’altro il più noto trai vitigni sardi, anche se la suapresenza è limitata alla bassavalle del Tirso, in provincia diOristano, con una superficiecoltivata che non supera i 250ettari complessivi. Il suo ristret-to areale di diffusione permettedi ipotizzare che sia stato intro-dotto dai colonizzatori fenici,fondatori di Tharros, l’approdoubicato nella penisola del Sinis,e che da qui si sia diffuso nellaretrostante pianura formata dal-le alluvioni del fiumeTirso, do-ve ha trovato il suo habitat idea-le e le condizioni ottimali perl’invecchiamento del famoso vi-no omonimo.

VernacciaVernacciaSA

RDEGNA

TESTO E FOTO DI MASSIMO PIACENTINO

storia di un vino (q

Gran parte delle Cantinedell’Oristanese aprono aivisitatori e offrono possibilitàdi degustazione.L’azienda Attilio Contini coltivala sua passione dal 1898 ed ètra le più antiche e prestigiosecase vinicole della Sardegna(www.vinicontini.it)

TREKKING • settembre 2012 • 69

quasi) perduto

MARCO È UN GEOMETRA AFFERMATO DI UN PICCOLO PAESE DELLA SARDEGNA,DOVE SI OCCUPA DI PROGETTI E RISTRUTTURAZIONI;ELVIO, UN SIMPATICO PENSIONATO AMANTE DELLA NATURA, COLTIVA LAVANDA

PROVENZALE E NE RICAVA OLII ESSENZIALI; MAURO, LAUREATOSI

BRILLANTEMENTE IN INGEGNERIA, ABBANDONA UNA PROFICUA E SICURA

CARRIERA IN CITTÀ PER OCCUPARSI DELLA CANTINA DI FAMIGLIA…

TESTI DI STEFANO OLLA E MATTEO CASULA / FOTO DI MATTEO CASULA, ETTORE FESTA CAVALLI,ARCHIVIO ECOMUSEO ALTO FLUMENDOSA SEULO

formaggioformaggioSeguendo i profumi di un

I l nostro percorso ci porterà dallacosta occidentale della Sardegna asud del Gennargentu. Seguiremo

greggi di pecore, imprescindibili nelpaesaggio rurale sardo, e allevatori,interpreti della trasformazione dellatte in formaggio secondo quantocomanda la natura. In questa terradi produzioni casearie, la ricercanon è banale: nel tempo il settore siè cucito addosso un abito industria-le che ha deprezzato i valori, avvilitol’unicità dell’ambiente e disperso sa-voir faire e biodiversità.SA

RDEG

NA

FONTE DI PROTEINE E SALI

DI PRONTO IMPIEGO,UN PEZZO DI FORMAGGIO STA

COMODAMENTE IN OGNI

ZAINO. SELEZIONARE IL PIÙ

INVITANTE E ADATTO ALLA

SITUAZIONE (SPESSO L’IDEALEÈ UNA FORMA DURA E NON

TROPPO GRASSA), È GIÀ DI

PER SÉ UN BEL GIOCO.MA ANCOR PIÙ INTRIGANTE

È VISITARE LE VALLI E I MONTI

DOVE QUESTI FORMAGGI

VENGONO PRODOTTI

TREKKING • settembre 2012 • 75

Crevari

NON C’È NESSUNO CHE ABITI TRA

VOLTRI ED ARENZANO CHE NON LE

CONOSCA: SOFFICI, GUSTOSE,CROCCANTI E APPENA SALATE,FARCITE O SEMPLICI, PICCOLE O

ENORMI, RIGOROSAMENTE AVVOLTE

NELLA CARTA STRACCIA E SERVITE

CON UN SORRISO GENUINO

D’ACCOMPAGNAMENTO.SONO LE FOCACCETTE DI CREVARI

TESTO DI ELENA PARODI / FOTO DI ELENA PARODIE ANDREA SESSAREGO

Il sapore della se

emplicità

C’è sempre una buona occasione per mangiare i fugassin deCrevei, le focaccette di Crevari. Il 25 aprile come la festadel Patrono S. Eugenio, il 1° maggio sui prati come la

Madonna della Guardia, i concerti rock di “Crevari Invade” co-me S. Pietro a Vesima. A Ponente, dove finisce il comune di Ge-nova e le case si riversano in mare come pietre che rotolano lun-go la collina, molte strade portano a Crevari, paesino invasodalla luce del sole e dal verde dei campi, in cui c’è ancora chicoltiva i prodotti di sempre, alleva le bestie nelle stalle e va “a farlegna” per aspettare l’inverno.

LIGUR

IA

TREKKING • settembre 2012 • 81

Panorami, architettura,storie e profumi di tradizione:l’entroterra ligureè un dipinto ad acquarellodalle rappresentazionicangianti, inserito condelicatezza nella cornicepreziosa di una naturaincontaminata.

A caratterizzare il sugge-stivo paesaggio belìcinosono in particolare le

Riserve naturali di Grotta diEntella e Grotta di SantaNinfa, che permettono di ve-nire a conoscenza di peculia-rità geologiche, vegetazionalie faunistiche, attraverso un’e-scursione nel tipico paesag-gio dell’entroterra gessosodella Sicilia occidentale.

Luoghi in cui la valle si coglie nella suainterezza, fino a giungere alla Riservanaturale della Foce Belìce e alle dunelimitrofe. Ambienti più conosciuti perl’interesse archeologico legato al periodopreistorico, come la contrada Stretto aPartanna e il Castello della Pietra aCastelvetrano, consentono di osservareuna natura incontaminata che ha avuto lafortuna di mantenersi tale per secoli.Diverse aree forestali, ed in particolare laRiserva naturale di Monte Genuardo,sono invece abitate da vaste aree di rim-boschimento attrezzate e sempre piùnaturalizzate. Di particolare fascino l’areadell’abbazia di Santa Maria del Bosco, a

ridosso di Contessa Entellina, nel territo-rio comunale di Sambuca di Sicilia. Lanidificazione della cicogna, ai margini dellago Arancio, completa in bellezza l’in-credibile itinerario nel territorio sambu-cese.

Sapori di SiciliaTrekking, menu gastronomici allettanti,passeggiate salutari, ma anche pomeriggirilassanti nelle acque calde e benefichedelle terme sono gli ingredienti per vive-re pienamente giornate in un luogo anco-ra poco conosciuto al turismo.Una fetta di pane nero, sarde appenapescate, un filo di olio extravergine di oli-

SICILIA

UN PAESAGGIO UNICO, FRUTTO DI ARMONIE E RAPPORTI COSTRUITI NEI SECOLI,CHE DALLA COSTA DI SELINUNTE SI SVILUPPA NEL CUORE DI UNA VALLE INTRISA

DI NATURA E STORIA. UNA NATURA DALLA BELLEZZA PARTICOLARE,UNA TAVOLOZZA DI COLORI RICCA DI ESSENZE E PROFUMI, CHE DIFFICILMENTE

SI CANCELLA DAI RICORDI

TESTO E FOTO DI DOMENICO CACIOPPO

Valle del BeliValle del Beli

84 • TREKKING • settembre 2012

Sicani, Elimi, Fenici, Greci: la Valle del Belìce è stata molto frequentata sindall’antichità, popoli diversi hanno lasciato imponenti rovine e manufatti d’ogni genere.

In auto. Da Palermo A29 Palermo-Mazara del Vallouscita Castelvetrano, segue SS115 Castelvetrano-Sciacca, uscita Montevago. In treno. Dalla stazione FSPalermo Centrale, linea FS Palermo Centrale-Castelvetrano Centrale fino a Castelvetrano, segueSS115 fino a Montevago. In aereo. Aereoporto FalconeBorsellino, segue A29 Palermo-Mazara del Vallo uscitaCastelvetrano, segue SS115 Castelvetrano-Sciacca,uscita Montevago.

CCoomm

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Itinerari� sicurezza sui sentieri con

Laboratorio del Camminare LE TERRE DEL GATTOPARDO Santa Margherita di Belìce (AG)

Tel. 0925.33707Cell. 333.8066163 (Domenico Cacioppo)Cell. 333.9515122 (Vita Di Campo)[email protected] www.istitutomediterraneo.it

notizie utili

tra natura e archeologiava Nocellara del Belìce ed un calice dinero d’Avola rappresentano a testa alta lagastronomia siciliana: una regione ine-briante, e ancor di più in quest’area delBelìce così vicina all’Africa, che conquistacon il suo sole, le fragranze, i profumi egli echi di storia antica e moderna. Da

non perdere il Montevago Wine Festival,la rassegna dedicata al vino siciliano diqualità che ha luogo il 22 e 23 settembrea Montevago in provincia di Agrigento.Un week-end perfetto per visitare la zonae degustare il vino delle migliori etichettee i prodotti tipici, alla scoperta delle

numerose cantine, e soprattutto senzadimenticare la produzione della vasteddadel Belìce, l’unico formaggio di pecora apasta filata che per qualità e caratteristi-che organolettiche del latte utilizzatoassume un carattere peculiare e non ripe-tibile altrove.

Valle del Beli ce Valle del Beli ce

La Via dei Mulini Località di partenza Ruderi Chiesa Madre (m 380)Località di arrivoTerme Acqua Pia (m 450)DifficoltàT/E Dislivello ��295 metri Tempo di percorrenza1.30 ora circaSegnaleticasegnavia direzionale in legnoPeriodo consigliatoda aprile a giugno e da settembre a ottobre

Descrizione: dalla Chiesa Madre, antica opera archi-tettonica sorta nel 1822 su progetto di Emanuele Po-liziotto, ad opera del Cardinale Pietro Gravina, e di-strutta dal sisma del ’68, ci si dirige verso la Villa delPioppo; da questa è possibile scorgere una veduta pa-noramica sulla valle del Belìce e la contrada Sajaro, conuna vegetazione naturale tipica dell’area mediterranea.Dalla Villa del Pioppo, inoltrandosi nell’incantevolepaesaggio naturalistico, si raggiunge la cappella deno-minata “Fiuredda di la Madunnuzza”. Lungo questotratto è possibile osservare, sulla destra, la vecchia “Se-

nia Araba”, innovazione apportata dagli arabi per irri-gare i campi. Superata la cappella ci si lascia coinvolge-re dai piaceri che offre la natura: sentire il vero profu-mo della terra, ascoltare il verso acuto della poiana edel gheppio che volteggiano alti nel cielo, in una valleincontaminata. Il sentiero non ha subito modifichenel corso degli anni, il passaggio delle greggi di pecorenella zona ha contribuito a salvaguardarne i confini.Degli elementi che in passato caratterizzavano questopercorso rimangono gli antichi mulini, che ricopriva-no un ruolo di grande importanza. Continuando, ci sidirige verso la meta del percorso, un angolo di relax ca-ratterizzato dal benessere proveniente dall’acqua cal-da, da cui il nome antico Terme Acqua Pia.

Serra PistoieSerra PistoieAlla scoperta dellamontagna morbida

A 850 metri sul livello delmare, al centro dellasplendida Alta Valdinievolecon i suoi boschi di castagno,i dolci ruscelli e il sottoboscoricco di funghi, il borgo èda anni centro di villeggiaturaper chiunque abbia vogliadi natura, ospitalitàe sincera convivialità.

I l “viaggiare con lentezza” èstato definitivamente con-sacrato come una delle ten-

denze più in voga nel turismodegli ultimissimi anni, tantoche alcune aree hanno cercatodi reinventarsi per inserirsi inquesta traiettoria.Atri territori non hanno fattoaltro che riscoprire la loro na-turale vocazione al turismolento, consapevoli di poteroccupare a pieno titolo l’O-limpo delle destinazioni au-tenticamente “dolci”.

TRA TURISMO DOLCE E SOCIAL MEDIA, IL BORGO

MEDIEVALE ARROCCATO SU UNA COSTA DELL’APPENNINO

TOSCO-EMILIANO È LA META IDEALE PER UN’AUTENTICA

VACANZA SLOW E UN PERCORSO DI TREKKING

ALLA PORTATA DI TUTTI

seseTO

SCAN

A

TESTO DI LUCA PARENTI / FOTO DI MARCO INNOCENTI

TREKKING • settembre 2012 • 87

CONOSCIUTA COME CAPITALE

FINANZIARIA DEL CANTON TICINO

E OGGI SBOCCIATA ANCHE

COME CITTÀ CULTURALE,LUGANO RIVELA IL SUO AMORE

PER LA NATURA

Lugano

TESTO DI WANDA CASTELNUOVOFOTO DI TICINO TURISMO E SVIZZERA TURISMO

Paradiso del trekking

TREKKING • settembre 2012 • 91

R icca di cultura, grazie alla presenza di musei le cui espo-sizioni temporanee rappresentano sempre vere chicche,ma anche grazie all’imminente e attesissima apertura

del nuovo polo artistico polifunzionale LAC, prevista per il2013, Lugano dispone ora di ampie aree verdi, complici ilmantenimento dello straordinario Parco di Villa Ciani pro-spiciente il lago ed un passato agricolo-pastorale non cosìlontano nel tempo e rilevabile dalla presenza, a cominciaredai sobborghi, di splendide ed estese macchie di vegetazione.

SVIZZ

ERA

Particolare del Giardino Botanico Parco San Grato di Caronacon il Monte San Salvatore e il lago di Lugano sullo sfondo.

Il GPS ha rivoluzionato l’approccio alle attività outdoor divenendoun’autentica “guida esperta” capace di accompagnarci, se correttamenteutilizzato, su ogni itinerario.In collaborazione con , leader nel settore

Tips & tricks per diventare

Dimentichiamoci degliaccrocchi che si usavanoprima, oggi possiamoutilizzare direttamentesul nostro Montanae su altri navigatoriGarmin cartografiepersonalizzate.

96 • TREKKING • settembre 2012

della strumentazione GPS dedicata all’outdoor, eccoci a un nuovoappuntamento di questo “corso sul campo” che insegna a sfruttareal meglio, nell’uso pratico, tutte le funzionalità di questo utile – a volteanche indispensabile – strumento tecnologico.

Trucchi e consigli per diventare esperti. In cosa? Nello sfruttare al meglio il nostro nuovo navigato-re Garmin ovviamente…Uno dei grandi cambiamenti portati dall’arrivo del Garmin Montana, uno di quelli (si direbbe)

dopo i quali il mondo - almeno dei Gps - non sarà più lo stesso, è il fatto di avere a disposizione unostrumento sul quale, finalmente, sia possibile visualizzare in maniera pienamente soddisfacente qual-siasi tipo di cartografia, un miglioramento che ancora non sembra sia stato compreso a fondo in tuttele sue potenzialità. L’ampio display permette di localizzare una porzione più ampia di cartografia ri-spetto ad altri navigatori dedicati all’outdoor, a tutto vantaggio del controllo sulla propria direzione dimarcia. Inoltre, la grande memoria interna e l’hardware evoluto consentono di gestire anche grandiquantità di cartografie raster (CustomMaps o Birdseye) senza battere ciglio.

Un passo in avantiAncora oggi, nonostante i passi avanti fat-ti dalle major nel campo della produzionedi navigatori satellitari, ed in particolareda Garmin, incontro amici overlandersche mi chiedono consiglio sull’opportuni-tà di utilizzare in viaggio un computerpalmare o magari un tablet per affiancareall’unità Gps uno strumento in grado di“far vedere” in dettaglio correttamente i

vari tipi di cartografia. Ogni volta nonmanco di stupirli dimostrando come ilnuovo Montana oggi permetta di dimen-ticarsi il passato dei collegamenti fai-da-tee dei pesanti accessori per passare ad unnuovo modo di viaggiare in sicurezza.Le carte vettoriali Garmin, come quelleche acquistiamo nei cd e dvd o in forma-to sd, siano esse serie TrekMap o Topo, oancora stradali, contengono una serie di

informazioni che và anche al di là dellasemplice cartografia; tuttavia, per specifi-che situazioni, non è inusuale doveraffiancare alle informazioni fornite dalGps quelle provenienti da altre cartografiemaggiormente dettagliate, magari prodot-te proprio al fine di approfondire uno spe-cifico territorio, oppure mappe come lesatellitari, che hanno il fondamentale sco-po di permettere di reperire tracce su ter-

GEEK TESTO E FOTO DI MASSIMO RAVARA

Finalmente qualsiasicartografia usata sul PCpuò essere trasformatacon facilità e precisionesul nostro GPS Garmin.

LA PROVA SUL CAMPOCome anticipato nel numero precedente, siamo pronti per latemuta “prova sul campo”.La nuova Nikon 1 promette cose mirabolanti, ma spesso leperformances “testate” negli ambienti asettici dei laboratori nontrovano reali corrispondenze nell’utilizzo pratico, talvolta “estre-mo” come quello che caratterizza gran parte del mio lavoro.Appena arriva il pacco con il gioiellino non posso rinunciare aprendere in mano questo magnifico oggetto; abituato alla soli-dità delle reflex, rimango piacevolmente colpito dall’impressio-ne di solidità e “peso” che non significa pesantezza ma l’ideadi avere in mano qualcosa di ben strutturato e affidabile. Nes-suna impressione “plasticosa” (a parte il coperchietto checopre la scina porta accessori a sinistra dell’oculare, destinatoa perdersi subito!), il corpo è in solido metallo e come da tradi-zione Nikon, tutti i controlli si trovano sulla parte destra, perpermettere, con un po’ di allenamento, di settare la macchinausando solo una mano.Impagabile il mirino ottico: infatti ho chiesto di poter provare ilmodello “V”, poiché esiste anche la versione “J” senza questoparticolare per me fondamentale, ma non sono ancora prontoa girare con la macchina tra le mani guardando l’infinito invecedei piedi… dove cammino io, di solito è meglio guardare perterra!Anche l’obiettivo – la mia 1 monta il 10-30 3,5/5,6 fornito diserie – col suo movimento zoom progressivo e fluido, dà l’ideadi essere un “vero” obiettivo, a prescindere dalle dimensioni; ilblocco/sblocco è Nikon, inutile aggiungere parole: perfetto,senza incertezze.Non ci resta che caricare la batteria e partire!

CEVEDALE, SOLE, NEVE, NUVOLECon l’immancabile Attila – ormai mio figlio ha preso la “malat-tia” e mi segue ovunque per carpirmi i “segreti” dell’immaginee delle montagne – scegliamo un trekking di due giorni tra icrinali del Cevedale, dove siamo sicuri di trovare tutte le condi-zioni “impegnative” per il test.Innanzitutto prendo confidenza coi controlli scatto: la V1 pos-siede tutte le opzioni delle sorelle reflex, anche se è necessa-rio accedervi dal menù, selezionando il MODO ESPOSIZIONEtrovo “Selezione automatica scene” che salto a piedi pari, equindi P – Auto programmato; S – priorità di tempi; A – prioritàdi diaframma e, fantastico per una macchina di queste dimen-sioni e caratteristiche, l’irrinunciabile M – controllo totalmentemanuale.Ci metto appena un attimo per scoprire che posso controllareil diaframma con la ghiera principale e i tempi con la levettazoom posta nella parte alta del dorso.Per quanto riguarda i formati, la scelta è la stessa delle migliorireflex: NEF (Raw), Jpeg in tre dimensioni da Fine a Basic (da3872x2592 a 1936x1296), e qualsiasi selezione mistaNEF+Jpeg Fine.Scatto a fotogramma singolo e sequenza; simulazione ottura-tore meccanico (la mia scelta, mi piace ancora sentire il “clic”)ed elettronico; misurazione esposimetrica Matrix, ponderatacentrale e spot; bilanciamento bianco con preset e misurazio-ne manuale; regolazione ISO da 100 a 3200; Noise Reductionsu tempi lunghi o ISO elevati, e poi riduzione vibrazioni, modoaerea Autofocus, Spazio colore con opzione Adobe… c’è vera-mente tutto, non resta che mettere alla prova questa 1 dellemeraviglie.

Colorimetria e dettaglioScelgo un panorama “misto”, alberi verde scuro, cielo e nuvole,varie tonalità di marron sulle pietre e licheni, e sfondo roc-cia/neve. Attila vestito coi colori più “sparati” che si può… unmix in grado di mettere in difficoltà qualsiasi sensore.Risultato eccellente, tutto nella toanlità giusta, rumore inesi-stente. In particolare stupisce la gamma sui marron delle pie-tre e la “forzatura” (voluta) sui colori dell’abbigliamento.

ContrastiLa neve, esattamente come uno specchio, riesce a mettere incrisi qualsiasi esposimetro, ma anche in questo caso la V1riesce a leggere e compensare in modo egregio il forte sbalzo, eil risultato è un impasto omogeneo e reale con sfumature dicolore coerenti con le aspettative. Anche qui, rumore zero e otti-ma incisione.

A CURA DI MICHELE DALLA PALMA

Cogli l’attimo!

102 • TREKKING • settembre 2012

NIKON 1, piccolo grande mostro

MovimentoChiedo ad Attila di dare dinamicità all’azione saltando il ruscel-lo e scatto lavorando in manuale in modo da dare, con un mini-mo di “mosso” sui piedi, l’idea dell’azione. Risultato ineccepibi-le, Attila e l’ambiente perfettamente a fuoco e “congelati”, azio-ne dei piedi realistica.

Ambiente e paesaggioImpostazione P, autoscatto e corsa per entrare nella scena… ilrisultato mi sembra ottimo, compresa la lettura “mista” di rocce,neve, macchia di cielo più chiara e soggetti umani, nonostantela luce sia poca in questo tramonto nuvoloso, e potrebbe met-tere in crisi la scelta del Matrix. La V1 si comporta invece inmodo egregio.

MacroNon me ne vogliano i “superpro”, ma nel macro la soluzione piùsemplice, se non si vuole fare un set di scatto, è usare l’imposta-zione Selezione Automatica Scene, selezionare “FIORE” che iden-tifica il modo macro, preoccuparsi solo dell’inquadratura e scattare.La foto parla da sola, notare i “pelucchi” sui petali superiori.

RisultatiNon abbiamo provato la parte video, ne abbiamo avuto a suffi-cienza con la parte “foto” per decretare questo gioiello compa-gno ideale per chiunque voglia avere una macchina completae dalle prestazioni superlative in ogni situazione outdoor. Dopol’uscita sul Cevedale, l’abbiamo provata in una salita a un4000, il Breithorn, e anche in condizioni limite (vento a 50 km/he temperatura -15°, notare la corda che lievita nell’aria tesa dalvento) non ha avuto incertezze; arrampicando in parete non tiaccorgi di averla, attaccata all’imbragatura, ma all’occorrenza èpronta a colpire.Ci ha soddisfatto particolarmente la saturazione dei colori,l’assenza di rumore, il contrasto e il dettaglio dell’incisione.Regalatevela!

drasticamente la forzanecessaria per l’utilizzo; nel-le scarpe la nuova WILDFI-RE conquista il top della col-lezione.

FERRINO PERI PROFESSIONISTIConsolidata ulteriormente lalinea abbigliamento HL connuovi modelli sempre piùidonei alle esigenze “estre-me” ma utilizzabili con gran-de soddisfazione nella quoti-dianità, la casa torinese pro-segue la collaborazione coivertici del Soccorso AlpinoNazionale creando prodottispecifici come il Cybersafeche offrela massima prote-zione contro le valanghe, e ilnuovissmo RESCUE 45 cheinsieme all’HOVERING vienefornito ai tecnici e operatoridel CNSA che lavoranoanche negli interventi conl’elicottero.

A CURA DI MICHELE DALLA PALMA

Provati per voiIn barba ai Maya, diamo uno sguardo

Non siamo superstiziosi,pertanto guardiamoavanti, e se anche gli

antichi abitatori dello Yucatanci avessero preso e il mondocosì come lo conosciamodovesse finire tra pochi mesi– la data fatidica è il21/12/2012 - noi appassio-nati di outdoor dovremmoessere abbastanza attrezzatie abituati ad affrontare unpianeta finalmente liberatoda automobili, telefoni, con-dizionatori, pubblicità di pro-fumi e surrogati per l’igieneintima… purtroppo dovremocontinuare a cercare un po’di spazio per i nostri pensieritra boschi e prati!Vediamo allora cosa ci pro-pone Friedrichshafen, la fierainternazionale di riferimentoper il mercato outdoor, cheanche quest’anno, nonostan-te l’evidente crisi che hacoinvolto ogni settore dellanostra società, ha offertouno sguardo al futuro intrisodi entusiasmo e di novitàche potremo vedere neinostri negozi di fiducia nellaprossima primavera. Sembracontinuare, dilagando anchea marchi “classici”, l’ondacolorata di azzurri, arancio,verdi e gialli vivi e brillanti,forse antidoto alla nebbiosacoltre grigia che spessoavvolge la nostra quotidiani-tà metropolitana; nel settore“tecnico” non sembra fer-marsi l’inseguimento allaleggerezza, che sta raggiun-gendo traguardi incredibili,soprattutto nei “telai” dei pro-

dotti, con materiali, tessuti eaccessori che, finita l’era del-la conquista spaziale, vengo-no utilizzati per migliorare lenostre ore di relax sportivo.

SALEWA VERSOLA CIMAIl bran altoatesino proseguenella ricerca per garantire lemassime performances, pro-ponendo la tenda CAPSULEZOOM II in grado di modifi-care le dimensioni e profilo– e di conseguenza la resi-stenza al vento – e realizza-ta con un materiale estrema-mente resistente per affron-tare le peggiori bufere del-l’alta quota; le absidi rimovi-bili offrono ulteriore spazioalle attrezzature.Con un sistema di tiranti laparte bassa in colore grigiopuò essere “compressa” aterra offrendo minor attrito alvento.Altro must della collezione ilnuovo moschettone da ferra-ta ERGOTEX che riduce

Gli spazi della fiera tedesca offrono anche l’opportunità di “provare”le novità all’aperto

I colori vivacisono stati iprotagonistidi questa edizione

MoschettoneERGOTEX

CAPSULEZOOM II

La nuova WILDFIRE

La linea abbigliamento HL copre tutte leesigenze dall’alpinismo al trekking

Pagina successiva: le sperimentazionicon gli zaini per il Soccorso Alpinodiventano poi vantaggi che tuttipossiamo utilizzare negli zaini Ferrino.

KARPOS,LA MONTAGNA DIMAURIZIO GIORDANIL’arrivo dell’ottimo alpinista eproduct manager trentinonella squadra Karpos hasegnato la svolta definitivaper questo marchio che sipone l’ambizioso obiettivo diraggiungere i vertici dellatecnicità nel mondo dellamontagna: dai pantaloni daarrampicata ai gusci, la ricer-ca è totalmente orientata arealizzare capi “perfetti”, neitessuti e nei dettagli, peraffrontare l’estremo in ogniambiente outdoor.

GUSCI PATAGONIA,UNA GARANZIATecnicismo assoluto per lacasa americana, sempre unacertezza per chi necessita dicapi dalle caratteristiche indi-spensabili per affrontarel’outdoor: TORRENTSHELLSTRETCH è un hard shellcon tessuto a 2.5 strati lungola schiena e le braccia, com-binati a una costruzione arti-colata delle maniche chegarantisce un’ampia libertàdi movimento.Zip con spalmatura a provad’acqua, tasche che noninterferiscono con imbragatu-ra e zaino, cappuccio arroto-labile e comprimibile checonsente di indossare ilcaschetto. L’insieme di que-ste caratteristiche rendono lagiacca ideale per le attivitàpiù impegnative.

COLUMBIALAVORA“SOTTOPELLE”La scelta del colosso Usa èdi migliorare costantemente“quello che non si vede” peroffrire capi dalle caratteristi-che uniche:la tecnologia Omni-Techassicura un’impermeabilitàtotale e una grandissimatraspirazione, mentrela soluzione Omni-WickEVAP disperde il sudoreattraverso una vasta superfi-cie permettendoall’umidità di evaporare piùvelocemente.

CAMP, TRIONFODELLA LEGGEREZZAFa impressione provare asollevare lo zaino GHOST,sembra di alzare… aria! Unsuperleggero da 15 litri perportare l’essenziale a un’e-scursione o per una via suroccia che da vuoto èappunto un fantasma delpeso di 150 grammi, non-ostante questo offre soluzio-ni tecnologiche di prim’ordi-ne tra cui il tessuto NylonRipstop, gli spallacci in retetraspirante e cordino por-taoggetti esterno. Predispo-sto per hydrobag.

alle novità 2013

TREKKING • settembre 2012 • 105

Il guscioWALL JACKETdella coloratacollezioneKarpos

Il pantalone da arrampicata BOULD

TORRENT HELLS STRETCH per affrontareogni intemperia

TECH ATTACK, il jolly dell’estatedi Columbia

Lo zaino GHOST sembrafatto di… aria

DEUTER, LO ZAINO!La qualità paga, perché sem-pre più facile è vedere in bel-la mostra nei negozi specia-lizzati gli zaini tedeschi chesi caratterizzano per rifiutarequalsiasi compromessoriguardo alla qualità e alleprestazioni. E fedele alla tra-dizione, la collezione presen-ta continui e costanti miglio-ramenti in tutte le sue linee,Aircomfort per trekking impe-gantivi, Futura per utilizziestremi, Actlite e Pro per glispecialisti, mantenendo peròle caratteristiche essenziali.

GROUSE KREEK,PIACEVOLE NOVITÀProdotti performanti a un otti-mo prezzo, questa la chiavedel successo di una nuovalinea italiana che si affaccianel mondo dell’outdoor conuna collezione completa –abbigliamento, scarpe, zaini –dedicata agli appassionati del-le attività escursionistiche. Unnome che ci abitueremo avedere nei negozi specializza-ti nelle prossime stagioni.

GARMIN PERGLI ESCURSIONISTIDEL FUTUROFENIX, presentato in antepri-ma proprio a Friedrichshafen,rappresenta il punto di arrivoper gli appassionati dellamontagna: un GPS da polsoche riunisce in un unico stru-mento tre funzioni cardineper le attività in quota, alti-metro, barometro e bussola.Fïnix è dotato di sensori

integrati in grado di fornireinformazioni in tempo realesu direzione, altitudine ecambiamenti climatici, enaturalmente informazioniquanto più precise sulla viada percorrere per raggiunge-re la meta e ritornare poi alcampo base o al punto dipartenza.Ne parleremo più approfondi-tamente nel test chepubblicheremo nella nostrarubrica dedicata al GPS.

FJÄLL RÄVEN,ECOLOGIA ERISPETTO PERL’AMBIENTECapi e prodotti a impattozero, questa è la parola d’or-dine del brand svedese,impegnato nella produzionedi tessuti riciclati e riciclabilial 100%, privi di fluorcarbon.E ancora una volta,il leggendario tessutoG1000 utilizzato in tutta lalinea di abbigliamento –giacche, pantaloni,accessori – rinnovato coninserti elasticizzati o rinfor-zati nei punti di maggior usu-ra o sfregamento,si conferma come uno deiprodotti tecnici più interes-santi per gli appassionati diattività all’aria apertain ogni condizione climatica.

DOLOMITE, DALTECNICO ALLA MODASTEINBOCK APPROACH,nelle due versioni alta e bas-sa, è la soluzione “all in one”presentata per camminare earrampicare fino al 5° grado,ma la vera novità dello stori-co marchio di Montebellunaè la linea 79, derivata dalleleggendarie scarpette daarrampicata di Patrick Edlin-ger, autentico mito degli anni’80. Tomaie di cordura, can-

Provati per voi

106 • TREKKING • settembre 2012

ACTLITE 45 e FUTURA 28 sono ottimicompagni per l’escursionista

La giacca BOB e la scarpa da approachTITANIUM sono due prodotti di puntadella collezione Grouse Kreek

Autentico gioiello per l’outdooril nuovo FENIX

Il pantalone Kalfjäll è un mustper l’escursionismo; i gusci svedesipossono affrontare qualsiasi situazione

TREKKING • settembre 2012 • 107TREKKING • settembre 2012 • 107

vas e pelle, colorate con letonalità moda, si assembla-no su strutture e suole deri-vate dall’enorme bagaglio dicompetenze tecniche dellaboratorio ricerca Dolomite,per offrire un intero campio-nario di calzature “urban”,tutte rigorosamente marchia-te Vibram, capaci di muover-si agevolmente sui pavimentilucidi degli uffici come suerbe e pietre dei sentieri out-door.

GARMONT,CAMMINARE A 360°Il PINNACLE si proponecome scarpone idealeper l’escursionista espertoche frequenta tutti i terrenie affronta trekkingplurigiornalieri anche impe-gnativi; la tomaia inpezzo unico di pelle siadatta idealmenteal piede.All’opposto della gamma,la CRAW VENTEDè la soluzione Garmont peril fitness all’aperto,l’arrampicata veloce e ilbouldering.

LA SPORTIVAVELOCITÀESTREMAMorphodynamicè la tecnologia propostadalla casa trentina per offrireal piede il miglior adattamen-to alle asperità del terrenorendendo sicurae redditizia la corsa e gliappoggi più stabili.I tasselli della suolain schiuma poliuretanicaaumentano l’adattamentoe il grip, lavorandosinergicamente con latomaia ergonomica chefascia il piede allaperfezione.

LOWA, 90 ANNI MANON LI DIMOSTRACompleanno importante peruno dei più conosciuti e diffu-si brand nelle scarpe daescursionismo; fedele allasua tradizione di ricerca delcomfort assoluto, si presentain questa nuova stagione dicamminate con modelli leg-geri insieme a calzaturestrutturate per affrontare ogniterreno.

ZAMBERLAN,TRADIZIONE SENZACOMPROMESSIDue modelli “pesanti” per l’a-zienda delle Piccole Dolomiti:il PAMIR in Goretex è in gra-do di affrontare e superarequalsiasi terreno, fino all’altaquota, mentre il FITZ ROY,più “agile” ma altrettantostrutturato, è perfetto peralpinismo su ghiaccio e vieferrate.

STEINBOCK, “all in one”, ideale ancheper l’arrampicata; Affascinante linearetrò per la collezione 79

Il PINNACLE è predisposto per ramponisemiautomatici; la “leggera” diGarmont CRAW VENTED ha una suolacon un grip eccellente su ogni terreno

Per chi in montagna vuole “correre”La Sportiva propone QUANTUM 2.0

Per la primavera 2013 Lowa proponealcuni modelli in versione “limited”contrassegnati dalla sigla 1923 cheindica i 90 anni del marchio tedesco.Soluzioni di eccellenza peril CEVEDALE PRO

I terreni innevati solo i preferiti dal PAMIR,mentre agilità e performances sono lagaranzia che offre il versatile FITZ ROY

I più esperti conoscitori del territorio, che aderiscono alprogetto “Laboratori del Camminare”, sono i partners idealiper scoprire luoghi e suggestioni con la garanzia dell’espe-rienza e competenza del marchio TREKKING&Outdoor.Con la nostra supervisione, guide alpine, escursionistiche,ambientali, organizzate in gruppi e società locali, offrono

proposte e servizi escursionistici di alto livello per indimentica-bili gite a piedi, in bicicletta o a cavallo. Non solo sport e attivi-tà ricreative nella natura, ma anche e soprattutto cultura delterritorio sono le caratteristiche principali delle proposte offer-te dai “Laboratori del Camminare”, in armonia con lafilosofia che da sempre distingue TREKKING&Outdoor

Laboratorio del CamminareAVANGUARDIE

Tante idee alla scoperta delleterre salentine nel programma diEmanuela e Salvatore di Avan-guardie: si inizia con le visiteguidate (anche per bambini) nelParco Naturale Regionale natu-rale “Portoselvaggio e Paludedel Capitano” e dintorni, tutti igiovedì pomeriggio di settembre.Ogni giovedì mattina e domeni-ca pomeriggio, “Tour tra torri &masserie”: visita guidata lungo illitorale jonico, tra il parco “Porto-selvaggio e Palude del Capita-no” e l’Area Marina Protetta“Porto Cesareo”, nel comune diNardò: partendo dalla Torre del-le Quattro Colonne, a S. Mariaal Bagno, visiteremo la campa-gna neretina incontrando alcunedelle torri più belle, con sostepresso varie masserie. Dadomenica 23 a venerdì 28 set-tembre “Salento mare e dune,grotte e pescatori”, un viaggio apiedi tra i parchi che si affaccia-no sul lungomare tra Punta Pro-sciutto e Punta Pizzo.Il primo è la riserva naturale“Palude del Conte e dunacostiera” che ci accompagnafino all’Area Marina Protetta diPorto Cesareo. Il viaggio prose-gue lungo la costa ancora nel-l’Area Marina Protetta fino alparco regionale naturale “Porto-selvaggio e Palude del Capita-no”.Tra uliveti e masserie fortificate,si rientra nel parco regionalenaturale di Portoselvaggio ePalude del Capitano, passandodalle grotte preistoriche di Uluz-zo e dalla splendida baia di Por-toselvaggio.Raggiungiamo la bellissimachiesetta di San Mauro e dopo

ancora qualche passo di lungo-mare alle porte di Gallipoli. Dallacittà raggiungiamo il parco “Isoladi S. Andrea e litorale di PuntaPizzo” e l’ecoresort affacciatosul mare.L’ultimo giorno si cammina nelparco attraversando pineta,macchia odorosa, gariga, dunefossili e dune boscate e raggiun-gendo la punta dell’Acroterio,oggi punta Pizzo, dove svetta lacilindrica e bianca torre omoni-ma. Per il 30 settembre è in pro-gramma il trekking ad anello nelParco Naturale Regionale “Por-toselvaggio e Palude del Capita-no”: un paesaggio aperto sulmare che offre scorci naturali eangoli di antichità.Tutte le escursioni sono facili odi media difficoltà e richiedonoabbigliamento adeguato.Per informazioniCell. 349.3788738(Emanuela Rossi)Cell. 347.952770(Salvatore Inguscio)

Laboratorio del CamminareGENIUS LOCI

Elisa e Valentina ci hanno pre-parato un programma ricchissi-mo di appuntamenti escursioni-stici da non perdere per tutto ilmese di settembre: da giovedì 6a domenica 9 si andrà in trasfer-ta in Francia, in visita dello spet-tacolare canyon del Verdon, aCastellane, Provenza. “Meravi-glia senza pari in Europa”, cosìsi espressero agli inizi i primiesploratori alle gole del fiumeVerdon. Uno spettacolo chelascia davvero tutti a boccaaperta: un gigantesco canyonprofondo fino a 700 metri e lun-go oltre 21 chilometri. Saliremopoi sulla cima dei faraglioni ecome aquile potremo ammirareun panorama grandioso che,nelle giornate limpide, spaziadalle Alpi alla Costa Azzurra.Saranno quattro giorni di emo-zioni indimenticabili, statene cer-ti. Il 15 settembre sarà “una not-te di bramiti”: nella Valle delRossenna, a Prignano sullaSecchia (MO), la magia dei bra-

miti nella stagione degli amori,quando il verso del cervomaschio riecheggia come unrombo nella valle e le sagomedurante i combattimenti creanoemozioni uniche nella notte.Sconsigliata ai piccoli perchétermina in tarda serata. Domeni-ca 16 settembre “La Valle deiMulini”: passeggiata nella Riser-va Orientata Sassoguidano, aPavullo nel Frignano (MO):assaporiamo le bellezze naturalidella Riserva e la straordinariastoria dei suoi mulini. Il 23 set-tembre “Profumi di Liguria”: tra iprofumi della macchia mediter-ranea, per camminare nel bluinfinito del Golfo dei Poeti, conla sguardo all’isola della Palma-ria e del Tino, approdando apunta Bianca, punta Corvo eall’incanto finale di Tellaro, pas-sando per il borgo di Montemar-cello. Per il 30 settembre è pre-visto “Guardiamoci dentro”: arri-viamo alle miniere abbandonateed ecco aprirsi un mondo dicuriosità sulla fauna interna del-le grotte, sulla flora dei dintornie anche sulle avventure e le sto-

A CURA DI ITALO CLEMENTI

per vivere natura e ambiente in compagniaLaboratori del C

Le proposte del mese

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rie dei tempi passati. Infine, il 7ottobre, “un grande bosco traRossenna Mocogno e Scolten-na”: funghi, castagne e parmi-giano, torrenti impetuosi, antichiborghi e boschi maestosi sonocibo per la fantasia e alloracominci la storia: un percorsonel bosco d’autunno fatato. Alrientro e per tutto il weekendeventi della Rassegna del Par-migiano Reggiano da gustare.Per informazioniCell. 347.7418152(Valentina Parenti)Cell. 339.3480730(Elisa Montorsi)[email protected]

Laboratorio del CamminareOFFICINAE ITINERIS

Ancora una volta un fitto calen-dario di appuntamenti alla sco-perta della Campania outdoor ciarriva da Andrea Perciato e soci.Domenica 9 settembre si va trale Vie del Pallagrello, sulle colline“pettinate” dall’uomo, a Caiazzo:un luogo magico nel cuore delCasertano, un paradiso di verdee di profumi agresti ove è possi-bile scoprire angoli di naturaancora incontaminata. In collabo-razione con la Fattoria Didattica“Natureduca”. Domenica 16: sen-tiero Abu Tabela, viaggio nelle

“terre alte” sul mare, sulle cimedei Monti Lattari. Un paesaggiounico al mondo intriso di fascino,mistero, avventura... bellezza!Case aggrappate alla roccia,scogliere che sprofondano tra ilcobalto e il turchese, anzianipescatori d’indole saracena eun profumo di mare che sa diantico.Domenica 23 settembre: lungo ‘oCimmarino di Kerhae, al monteAlifano (valle del Volturno, CE),tutto un concentrato di elementi,di un’accurata organizzazionedel territorio e di un recuperodelle attività che sono la vivatestimonianza di un retaggio cul-

turale che da millenni ha incisoprofondamente nel contesto diqueste zone. Domenica 30: alladimora di Sant’Elia, Monte LaNuda da Postiglione (ParcoNazionale del Cilento): tra i piùbelli itinerari per conoscere, nelsuo insieme, l’incredibile edaspra natura calcarea dei MontiAlburni occidentali. Sabato 6 edomenica 7 ottobre: corso diaggiornamento per Guide GAEad Agropoli (SA), presso il Palaz-zo “Civico” delle Arti, Via C. Pisa-cane - Ex Pretura: una “due gior-ni” di Aggiornamento su “tecni-che di comunicazione e condu-zione dei gruppi in escursione”

dei migliori professionisti

Camminare

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ora 360°

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GRUPPO CLEMENTICorso Torino 24 / 3 - 16129 Genova

Tel. 010.5701042 - fax 010.5304378

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