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PISIGNANO e la sua gente Tradizioni, usi, costumi e storie della terra di Romagna con testimonianze, fotografie, immagini e documenti inediti. a cura di Gianni Grandu con il patrocinio del Comune di Cervia

Pisignano e la sua gente

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Tradizioni, usi, costumi e storie della terra di Romagna con testimonianze, fotografie, immagini e documenti inediti. è un libro che ripercorre la storia della nostra comunità di Pisignano. Uno sforzo sinergico per recuperare e valorizzare il materiale messo a disposizione da moltissime famiglie, approfondito ed integrato con documenti didattici realizzati dalla scuola elementare Enrico Fermi, che negli anni ha prodotto tanti progetti tesi a recuperare e valorizzare la storia e la cultura delle tradizioni della terra di Romagna.

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Pisignanoe la sua gente

Tradizioni, usi, costumi e storie della terra di Romagna con testimonianze, fotografie,

immagini e documenti inediti.

a cura di Gianni Grandu

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Pisignano e la sua genteTradizioni, usi, costumi e storie della terra di Romagna con testimonianze, fotografie,

immagini e documenti inediti.

è un libro che ripercorre la storia della nostra comunità di Pisignano. Uno sforzo sinergico per recuperare e valorizzare il ma-teriale messo a disposizione da moltissime famiglie, approfondito ed integrato con documenti didattici realizzati dalla scuola elementare Enrico Fermi, che negli anni ha prodotto tanti progetti tesi a recuperare e valorizzare la storia e la cultura delle tradi-zioni della terra di Romagna.Da una presentazione storica del paese, si passa alla centuriazione, alla pieve di Santo Stefano, per proseguire con le tradizioni ro-magnole, i miti, le superstizioni e i sopran-nomi, molto usati da queste parti. Un inte-ro capitolo è dedicato alla resistenza e un altro alla storia della base militare. Si arriva quindi alla voce della gente con tantissime testimonianze, racconti e ricordi. Anche lo sport trova un’ampia collocazione per fini-re con una nutrita rassegna fotografica che, sfogliandola, racconta la storia attraverso le immagini.

L’autore.Gianni Grandu, nato a Martis (SS), risie-de a Pisignano dal 1978 e, pur svolgendo la propria professione a Cesena, ha sempre cercato di essere presente e contribuire nel contesto sociale di Pisignano. è stato pre-sidente del Consiglio di Zona e della Poli-sportiva Grama, ha fatto parte del Gruppo Ambiente, del G.S. Romagna, della Parroc-chia, del Partito Democratico, ha rappre-sentato la componente dei genitori negli organi collegiali delle scuole materne ed elementari. è autore di altri libri e raccolte di atti su convegni inerenti la Sicurezza e la Legalità. Attualmente svolge l’incarico di assessore del Comune di Cervia.

con il patrociniodel Comune di Cervia

con il patrociniodel Comune di Cervia

€ 35,00

9 788890 467516

ISBN 978-88-904675-1-6

a Pisignanoalla sua gente e al suo futuro

Un grazie di cuore alle tante persone e intere famiglie per avere messo a disposizione le foto, i documenti e quindi i loro ricordi.Attraverso le immagini e le testimonianze ci è permesso di rivi-vere il passato e conoscere meglio un breve capitolo di storia del nostro paese: Pisignano.

In particolare a:Nadia Bartonini, Giuseppe Berlini, Gianluca Bosello, Giancarlo Brighi, Maria Brighi, Giovanni Burgini, Gianfranco Camerani, Loris Casacci, Mario Castagnoli, Matteo Dallara, Andrea Fo-schi, Livio Fusignani, Giuliano Giuliani, Oliviero Gualtieri, Mi-rella e Ornella Laghi, Don Lorenzo Lasagni, Giampietro Lippi, Renato Lombardi, Romano Maldini, Laura Molesi, Piergiorgio Molinari, Museo Agricolo di Longiano, Ida Neri, Paola Novara, Gabriella Pepoli, Cristina Poni, Licia Quercioli, Domenico Ro-setti, Fausto Sacchetti, Chira Sama, Guglielma Suzzi in Fantini, Primo Tombetti, Renato Tombetti, Oscar Turroni; il Comando del 5° Stormo di Pisignano; le insegnanti della Scuola Elementare e Materna; l’Istituto Friedrich Schürr; la Cooperativa Agricola Bas-sona; l’A.S.D. Grama di Pisignano-Cannuzzo; il G.S. Romagna di Pisignano; il Consiglio di zona di Pisignano-Cannuzzo e l’Am-ministrazione Comunale di Cervia che, a vario titolo e con varie incombenze, hanno reso possibile la realizzazione di questa pub-blicazione: senza di loro sarebbe stato tutto più difficile se non impossibile.Infine un ringraziamento a Giovanna Benzi per l’impegno messo nella revisione editoriale del libro.

Pisignanoe la sua gente

Tradizioni, usi, costumi e storie della terra di Romagna con testimonianze, fotografie,

immagini e documenti inediti.a cura di Gianni Grandu

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CAPITOLO I

PIsIGNANO, sTORIA dI uNA cOMuNITà

L’ insediamento principale di Pisignano si colloca ancora oggi al termine di via Confine, in un punto di snodo fra le aree centuriate di Cesena e di Cervia.La stessa origine del paese si può collegare alla presenza dell’asse di via Confine, probabilmente un antico tracciato della via costiera Popilia che risale almeno al 132 a.C. e alle opere di bonifica e centuriazione dei terreni sul versante mare della stessa, che costituì poi l’area centuriata cervese.Il legame col mondo romano e latino è suggerito anche dal toponimo che sembra sia da collegare a un nome gentilizio molto comune nella penisola: Pis(s)inius o Pisenius1.

1 - P. Campagnoli e S. Migani, “Il territorio di Cervia in età romana”, in “Storia di Cervia”, vol. I Evo antico, Rimini, B. Ghigi, 1997, p. 88.

Foto degli anni ’30, da sn: Lino Rossi, Ercole Turci, Lino Bevilacqua, Pierina Zavalloni, Tonina Sasselli, Giovanna Giovanardi, Rino Giovanardi, Aurelio Bevilacqua, Rina Gio-vanardi, Claudio Turci, Oscar Bevilacqua, Bruno Fontana, Isotta Turci, Italiano Fonta-na, Rina Fontana, Gilberto Giovanardi, Fernando Fontana, Fernando Giovanardi.

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Fra i principali ritrovamenti archeologici dell’area di Pisignano sono da segnalare gli scavi di fronte alla pieve che, nel 1912, misero in luce ruderi antichi, un frammento di lapide con resto di titolo in latino e un mattone con bollo, mentre sulle murature dell’edificio plebano (parrocchia di cam-pagna) sono inseriti diversi materiali lapidei di età romana e tardoantica2.Ad ogni modo tutta la centuriazione era caratterizzata da un insediamento sparso, con edifici di piccole-medie dimensioni e poche ville rustiche di dimensioni maggiori. Si trattava di edifici in mattoni, spesso di fabbri-cazione locale, con muri intonacati e pavimentazioni, in qualche caso, in mosaico bianco o bianco e nero. Le unità fondiarie dovevano essere di me-die dimensioni e garantivano la sussistenza a una popolazione numerosa e diffusa, come sembrano testimoniare le tracce di piccoli sepolcreti adia-centi ai confini dei terreni, in genere con corredi poverissimi. Dovevano

2 - Un primo repertorio dei ritrovamenti in area cervese si trova in Sara Santoro Bianchi, Un paese d’acque: il territorio cervese nell’antichità, in Cervia Natura e storia, Rimini, Maggioli edito-re, 1988, pp. 109-117. Un carta archeologica è stata pubblicata anche a cura di Maria Giovanna Bertani e Sabrina Migani in appendice al volume Storia di Cervia, vol. I Evo antico, Rimini, B. Ghigi, 1997.

Un gruppo di amici davanti al Bar Casa del Popolo di Pisignano: da sx Elettro Biondi, Nello Erbazzi, Quinto Dell’Amore, Armando Bravaccini, Pasquale Zani det “Macion”, Primo Giorgini det “Brazadena”, Ettore Sasselli, Michele Fantini det “Chilin”, Aldo Maldini det “Brindon”.

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essere presenti anche alcune sepolture di maggiore consistenza con uso di marmi del cui reimpiego successivo troviamo tracce ancora oggi proprio nella pieve di Pisignano.3

Non abbiamo indicazioni certe sull’economia locale in età antica e tardo antica. Le fonti letterarie forniscono, però, alcune notizie sulla produzio-ne agricola in Romagna che si possono presumibilmente intendere come valide anche per il nostro territorio. La viticoltura viene descritta come ad alta redditività anche se gli Autori segnalano che le viti soffrivano delle falde acquifere salmastre. D’altra parte si riferisce che il vino di Cesena era richiesto anche a Roma. Erano poi noti, per la loro bontà, gli asparagi del Ravennate, una coltura presente nei nostri orti fino a qualche decennio fa.Oltre all’agricoltura doveva essere fiorente l’allevamento di animali. I ter-reni salmastri dell’area costiera, si prestavano all’allevamento ovino e ca-prino e sappiamo che, fino all’inizio del secolo scorso, i terreni improdutti-vi non soggetti a bonifica, e la pineta, erano sfruttati anche come pascolo. Altrettanto sviluppato doveva essere l’allevamento suino che si collegava alla tradizione gallica e per il quale doveva esserci una richiesta costante, dato che le carni suine erano fra le basi dell’alimentazione dell’esercito romano.

3 - S. Santoro Bianchi, Un paese d’acque: il territorio cervese nell’antichità, cit., pp. 98-103.

Un bel gruppo di persone al termine della scuola di cucito e relativa festa (anni ’40).

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Accanto all’allevamento, nelle aree boschive e nelle aree vallive più vicine alla costa, si praticavano con tutta probabilità sia la caccia che la pesca, anche in questo caso attività diffuse fino ad epoca recente.Per quanto riguarda le attività economiche di carattere terziario abbiamo tracce e ritrovamenti di fornaci a Castiglione di Cervia, in località casa Dessani e casa Pantoli, e a Cesenatico a casa Turci. Le fornaci erano desti-nate per lo più alla produzione di materiali per l’edilizia ma abbiamo anche tracce di produzioni di vasellame domestico4. A partire dall’insediamento della flotta militare a Classe (intorno al 30 a.C.) anche la nostra zona deve essere diventata un bacino di approvvigio-namento dando impulso alle attività commerciali. Queste erano comunque già favorite dalla presenza dei due importanti porti commerciali di Raven-na e Rimini e da un sistema viario costiero (Popilia) e interno (Cervese, Dismano e Emilia) che si integrava con le vie d’acqua dell’entroterra gra-

4 - P. Campagnoli e S. Migani, Il territorio di Cervia in età romana, cit., pp. 89-91.

Un’immagine della “monda” del riso. La foto è stata scattata durante il periodo fascista, in occasione di una visita in risaia del federale Rambelli di Ravenna, il quale era sempre accompagnato dal fotografo Casadio, anch’egli di Ravenna. Alle ragazze scelte, (le più belle!) vennero fatti indossare dei cappelli di paglia, più fotogenici, ma che non furono mai in uso in Romagna (solamente nel Ferrarese). Per esigenze di inquadratura le ragazze sono state raggruppate e disposte ad arte, dietro infatti si intravedono “le brutte” che continuavano il loro lavoro, con in testa il tradizionale fazzoletto “a capân”.

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zie alla connessione di Ravenna con il sistema deltizio del Po. Attraver-so questo sistema di vie di comunicazione, i prodotti dell’area romagnola potevano raggiungere tutta la pianura Padana.Anche dal punto di vista della popolazione si ebbe probabilmente un certo incremento e rinnovamento. A questo proposito un’informazione puntua-le è fornita dall’ara con rilievo mitraico (vedi anche a pag. 31), usata in passato come pilastro dell’acquasantiera all’interno della chiesa, e che ora è conservata al Museo Arcivescovile di Ravenna. L’ara fa riferimento al culto di Mitra, originario del Mediterraneo orientale e diffuso fra i militari romani. La sua presenza documenta come anche i classiari, cioè gli uomini appartenenti alla marina militare, fossero divenuti assegnatari di terre in questa zona.Per quanto riguarda l’insediamento di Pisignano, le ipotesi degli studiosi vanno dalla presenza di un borgo sviluppato sulla strada in corrispondenza di una villa signorile, all’esistenza di un vero e proprio vicus che giustifica successivamente la presenza della pieve. Si tratta di due ipotesi che non si escludono a vicenda ma possono rappresentare due momenti consecutivi della stessa vicenda insediativa.Il vicus era un aggregato di case e terreni, sia rurale che urbano, apparte-nente con altri vicus ad un pagus cioè una circoscrizione territoriale rurale

Come si presentava negli anni ’50 la via Crociarone all’incrocio con la via Duchino, la ragazza di spalle è Teresa Berti.

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CAPITOLO XVIlE IMMAGINI RAccONTANO

Raccolta fotografica diatt ività commercial i , art igianal i e varie

In questa foto del 1963, Jader Venturelli giovanissimo macellaio mostra ai paesani (que-sta era l’usanza) il bue che sarà “sacrificato”, ovvero macellato per Pasqua.

Adriana Zavagli sorri-dente di fianco al mitico Jukebox che ha fatto la storia della musica degli anni ’60 e ’70 - foto del 1968 - Adriana ha gestito insieme al marito Alfredo il Bar Sport per tanti anni a Pisignano.

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Roberto Dallara con-trolla il maggiolino Vol-kswagen dopo il lavag-gio posto in via Celletta, aprile 1968.

La pesa pubblica di Pisignano gestita per tantissimi anni da Carlo Biondi.

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Nelle due foto l’attività dell’edicola e della merce-ria, a conduzione familiare, che per anni hanno gestito Secondo Spinelli (qui a lato) e la moglie Diana Baldisser-ri (foto in basso) nei locali dove attualmente (2010) vi è la Farmacia.

“Gigion” Egidio Fontana con l’au-tocisterna che ha guidato per tanti anni, ritratto in una foto del 1971.

I

INdIcE

Presentazione pag. V

Ringraziamenti pag. VI

Introduzione pag. IX

Premessa di Gianni Grandu pag. XV

Inizia l’avventura pag. XIX

Cap. I - Pisignano, storia di una comunità pag. 1

Cap. II -La centuriazione romana e il territorio di Pisignano pag. 19

Cap. III - La Pieve di Santo Stefano pag. 29

Cap IV - Ampolle da pellegrino rinvenute a Pisignano pag. 97

Cap. V - Le tradizioni romagnole Come viveva e lavorava la gente di romagna negli anni ’20 e ’30 pag. 115

Cap- VI - Il Trebbo dei falegnami pag. 145 Intervista a Guido merlari pag. 147 Intervista a Eolo Berti pag. 156 Intervista a Carlo Bianchi pag. 164 Intervista a Gilberto Giovanardi pag. 168 Intervista a Guerrino Forlivesi pag. 172 Intervista a Edmondo Zani pag. 174 Intervista a Ferdinando Fontana pag. 177

Cap. VII- La romagna attraverso miti e pregiudizi Gravidanza e nascita pag. 187

II

La morte, storia, usanze e pregiudizi legati alla morte pag. 200

Cap. VIII- Dalle malattie alle superstizioni pag. 209

Cap. IX - L’origine dei Cognomi e dei soprannomi pag. 227

Cap. X - Non sono favole Storie di casa nostra: i nonni raccontano la guerra pag. 245

Cap. XI - C’eravamo anche noi! Le popolazioni di Pisignano e di Cannuzzo durante la Resistenza e la Lotta di Liberazione dal fascismo pag. 273

Cap. XII - La casa del popolo di Pisignano pag. 345

Cap. XIII - L’aeroporto Militare pag. 361

Cap. XIV - Le voci della gente: Racconti, testimonianze e ricordi. Deonilla Foschi. A Pisignano l’insegnante che ha fatto cultura pag. 395 La maestra Luisa Pasi e la famiglia Barbanti pag. 401 La scuola tanti anni fa pag. 404 Un “amarcord” del maestro Matteo Dallara pag. 405 L’intervista a Laura Molesi pag. 415 Alcuni ricordi di Alberto Sintucci Falegname e poeta pag. 416 Storie di partigiani pag. 421 Cittadini che hanno contribuito ad amministrare cervia pag. 430 Dal Trebbo “i nonni raccontano”... pag. 439 Un evento straordinario sulla “via Celletta” pag. 457 Anche a pisignano la tradizione della pasquella pag. 458 Scaldes int al ca di puret: i cuntaden pag. 463 Scaldes int al ca di puret: i sbrazent pag. 465 Garavlè pag. 468

III

Le nostre interviste a: Domenico Rosetti detto “Minghin d’arseta” pag. 473 Intervista a Guglielma Suzzi in Fantini. pag. 479 Intervista a Maria Brighi detta “Maria ad Brigon” pag. 485 Intervista a Gualtieri Oliviero (det Livierin) e a sua moglie Ida Neri pag. 489 Intervista a Loris Casacci pag. 495 Intervista a Renato Tombetti pag. 503 Intervista alle sorelle Mirella e Ornella Laghi pag. 510 Ricostruzione a seguito di tante interviste sul Circolo dei Republicani - “e camaron” pag. 513 Intervista a Livio Fusignani (dett ad Pasqualaz) pag. 517 Una ricostruzione, attraveso le tante testimonianze, dei negozi di un tempo pag. 525 Pio ad Mules “e non Pio” pag. 528

Cap. XV- Una storia di Sport e Ambiente pag. 533 Rassegna fotografica dedicata al calcio pag. 540 Pallavolo maschile e femminile pag. 564 La storia sul ciclismo locale pag. 569 Un “Amarcord” legato al podismo pag. 595 Il Gruppo sportivo ciclistico Romagna di Pisignano pag. 631 Mario Castagnoli: uno sportivo che ha fatto tanta ... strada! pag. 657 Il Gruppo Ambiente pag. 669

Cap. XVI -Le immagini raccontano: Raccolta fotografica di: attività commerciali, artigianali e varie pag. 699 ricordi del servizio militare pag. 718 alcune classi della scuola elementare pag. 729 L’inaugurazione della Scuola Materna Statale XXV Aprile e alcuni momenti didattici. pag. 746 foto varie di bambini pag. 769 ricordando i giovani ... di ieri... pag. 797 Altri ricordi della comunità di Pisignano pag. 823 la civiltà contadina romagnola pag. 847 le foto di famiglia pag. 885 fotografie e ricordi vari pag. 925

momenti sportivi e artistici pag. 957 Ed infine dopo aver lavorato per la storia di Pisignano vi presento la mia famiglia pag. 977 Documenti vari pag. 987 Atto costitutivo per la Scuola materna pag. 1013 La question ad Pisgnen pag. 1020 La prima lettera consegnata ai cittadini di Pisignano per informarli della volontà di realizzare un libro riguardante la storia e le tradizioni della nostra comunità pag. 1022

Cap. XVII - La composizione delle famiglie di pisignano nel 1902 pag. 1025

Sponsor pag. 1027

Finito di stampare nel mese di Dicembre 2010presso la Litografia Stampare srl - San Carlo - Cesena (FC)

www.stamparesrl.it

Stampare EdizioniISBN 978-88-904675-1-6

Pisignanoe la sua gente

Tradizioni, usi, costumi e storie della terra di Romagna con testimonianze, fotografie,

immagini e documenti inediti.

a cura di Gianni Grandu

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è un libro che ripercorre la storia della nostra comunità di Pisignano. Uno sforzo sinergico per recuperare e valorizzare il ma-teriale messo a disposizione da moltissime famiglie, approfondito ed integrato con documenti didattici realizzati dalla scuola elementare Enrico Fermi, che negli anni ha prodotto tanti progetti tesi a recuperare e valorizzare la storia e la cultura delle tradi-zioni della terra di Romagna.Da una presentazione storica del paese, si passa alla centuriazione, alla pieve di Santo Stefano, per proseguire con le tradizioni ro-magnole, i miti, le superstizioni e i sopran-nomi, molto usati da queste parti. Un inte-ro capitolo è dedicato alla resistenza e un altro alla storia della base militare. Si arriva quindi alla voce della gente con tantissime testimonianze, racconti e ricordi. Anche lo sport trova un’ampia collocazione per fini-re con una nutrita rassegna fotografica che, sfogliandola, racconta la storia attraverso le immagini.

L’autore.Gianni Grandu, nato a Martis (SS), risie-de a Pisignano dal 1978 e, pur svolgendo la propria professione a Cesena, ha sempre cercato di essere presente e contribuire nel contesto sociale di Pisignano. è stato pre-sidente del Consiglio di Zona e della Poli-sportiva Grama, ha fatto parte del Gruppo Ambiente, del G.S. Romagna, della Parroc-chia, del Partito Democratico, ha rappre-sentato la componente dei genitori negli organi collegiali delle scuole materne ed elementari. è autore di altri libri e raccolte di atti su convegni inerenti la Sicurezza e la Legalità. Attualmente svolge l’incarico di assessore del Comune di Cervia.

con il patrociniodel Comune di Cervia

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€ 35,00

9 788890 467516

ISBN 978-88-904675-1-6