Nexus New Times 107

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    Rivista bimestrale nr. 107 - dicembre 2013 gennaio 2014

    107n.107ed.

    italiana

    E D I Z I O N E I T A L I A N A

    I DANNOSI EFFETTI

    DELLE TECNOLOGIE WI-FI

    FITOLACCA: UN ANTICO

    RIMEDIO TERAPEUTICO

    RISCHIO GLIFOSATOPER GLI ALIMENTI OGM

    VI-AQUA, UNA RIVOLUZIONARIA

    TECNOLOGIA PER LAGRICOLTURA

    CONTATTI ET ED EVOLUZIONE UMANA

    IL FENOMENO DEL CERCHIO FIRENZE 77

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    ACCEDI AL CODICE DEL TUO CERVELLOVol. II - Stato Theta

    NEUROSONIC PROGRAMMING

    Questo secondo volume diAccedi al codice del tuo cervello stato studiato per aiutarci

    a incrementare le onde theta nel nostro cervello. Le onde cerebrali theta sono frequen-

    ze che vibrano tra i 4 e i 7,9 cicli per secondo e sono presenti quando ci stiamo per

    addormentare o per risvegliare. La presenza di onde theta potenzia le nostre capacit

    cerebrali e la sincronizzazione tra i due emisferi, ma normalmente pi difficoltoso atti-

    vare lo stato theta rispetto allo stato alfa o allabitudinario stato beta.

    Disponibile nelle principali librerie e nel nostro shop:

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    Novit Nexus Edizioni

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    ISBN 9788889983355

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    EDIZIONE ITALIANAPeriodico Bimestrale

    Anno XIX - Numero 107DICEMBRE 2013 - GENNAIO 2014

    DICHIARAZIONE DI INTENTINEXUS riconosce che lumanit sottoposta

    ad un massivo processo di trasformazione.Tenendo presente tutto ci, NEXUS cerca di

    fornire informazioni difficili da ottenere, perassistere le persone attraverso tali cambiamenti.

    NEXUS non ha legami con alcuna ideologia odorganizzazione religiosa, filosofica o politica.

    POLITICA DI AUTORIZZAZIONEALLA RIPRODUZIONE

    Mentre incoraggiamo attivamente la riproduzionee la diffusione delle informazioni di NEXUS,

    chiunque colto a guadagnarci soldi,senza la nostra espressa autorizzazione,finir nei guai quando lo becchiamo!

    LETTERE AL DIRETTORE 4

    EDITORIALE 5

    VILLAGGIO GLOBALE 6

    Parliamo della ricodificazione del genoma di un batterio, delleruzione che caus una mini-eraglaciale, dei piani del Queensland per confiscare terreni agricoli da cedere allindustria carboni-

    fera, degli antenati degli ebrei aschenaziti, dei delfini dichiarati in India persone non umane,degli impianti cerebrali per connetterci a Internet, dellisola di rifiuti tossici creata dallo tsuna-mi in Giappone, e molto altro.

    LA TECNOLOGIA WI-FI: UN ESPERIMENTO SENZA CONTROLLO 13

    Di Marko Markov e Yuri G. Grigoriev. Decenni di ricerche scientifiche sui rischi dei campi elet-tromagnetici mettono in guardia verso luso delle tecnologie di comunicazione mobile e wi-fi,specialmente perch le radiazioni nocive possono penetrare in profondit nel tessuto cerebrale.

    OGM, GLIFOSATO E FUTURO 21

    Unintervista di Chris Walters al Dr. Don Huber. Un agente infettivo di recente scoperta, mi-nuscolo come un virus, correlato alla diffusione di patologie fra le piante trattate con il glifo-sato, nonch a gravi problemi di salute fra gli animali nutriti con i prodotti OGM contaminati.

    I POTERI CURATIVI DELLA FITOLACCA 27

    Di Shabari Bird. La ricerca moderna conferma lantico sapere dei Nativi americani e della me-dicina popolare sulluso delle bacche e delle radici di fitolacca per curare vari problemi di salute,fra cui cancro, mastite, reumatismi, artrite, osteofiti e infezioni cutanee fungine.

    CONTATTI ET E LA NUOVA RAZZA UMANA 31

    Di Mary Rodwell. Sono sempre pi numerose le segnalazioni di bambini e adulti in cui siravvisano capacit avanzate in seguito a contatti con creature extraterrestri e multidimensionali,tanto che il caso di chiederci se questo possa rappresentare unevoluzione della specie umana.

    SCIENCE NEWS 39

    Presentiamo un articolo sulla tecnologia Vi-Aqua, che utilizza le onde radio per energizzare lac-qua e aumentare la crescita delle piante, e due tributi per ricordare la scomparsa del CapitanoBruce L. Cathie, che ha scoperto il sistema della Griglia Globale, e di Cleve Backster, che hascoperto che le cellule rispondono alle nostre emozioni.

    CERCHI NEL GRANO 2013: LA NUOVA ERA? 45

    Di Andy Tomas. Nonostante la stagione dei cerchi del grano in Inghilterra sia partita inritardo, a causa forse di un inverno pi lungo del normale o di fattori pi complessi, alla finei campi hanno sfoggiato disegni bellissimi e interessanti, soprattutto nel Wiltshire, ai quali siaccompagnano anche abbondanti esemplari nel resto dEuropa.

    AVVISTAMENTI DI UFO SUL KAZAKISTAN 51

    Di Paul Stonehill. Le segnalazioni raccolte da spedizioni ufficiali e ricercatori locali indicano

    che il Kazakistan stato uno dei fulcri dellattivit ufologica negli ultimi decenni dellera sovie-tica. Fra gli avvistamenti vi erano ghirlande di luce, sfere argentee e grossi fusi neri.

    THE TWILIGHT ZONE 59

    In questo numero ripubblichiamo unintervista a Sixto Paz Wells, un peruviano contattatodagli E, che racconta di interazioni telepatiche e dirette con evoluti esseri originari di Orione eattualmente stanziati su Ganimede, una delle lune di Giove. Racconta dei suoi viaggi attraversoil portale dimensionale Xendra e delle profezie riguardanti il futuro della erra .

    PUNTO ZERO 65

    La presunta scoperta del Bosone di Higgs contrapposta al Vuoto Quantomeccanico diCorbucci, il resoconto della spedizione Inkari 2013 sulle tracce del mitico Paititi, linspie-gabile fenomeno del Cerchio Firenze 77, il fenomeno della cimatica e lintroduzione a un

    Pensiero Sferico.RECENSIONI 91

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    Lettere al [email protected]

    Il bicarbonato di sodio alleviala gottaCaro Redattore,lei deve essere uno dei pochi a cuinon ho ancora raccontato la mia sto-ria sulla gotta. Ho maturato la con-vinzione che si possa sconfiggerequesta malattiain soli tre giorni conil bicarbonato di sodio. una magia!In due giorni, sono passata dal bar-collare sostenendomi con due ba-stoni al camminare con due bastoni,

    fino a quella che per me la norma-lit, ovvero un solo bastone. Unamattina mi ero dovuta alzare primadellalba perch le lenzuola mi irrita-vano il piede dolorosamente. Ho de-ciso di fare un pediluvio con lacquapi calda che riuscissi a sopportaree, impulsivamente, ho aggiunto delbicarbonato. Mentre facevo scorrereil liquido avanti e indietro sul piede,i miei polpastrelli mi avvisarono chedal piede si stava staccando qualco-sa,mentre lacqua stava diventandopiuttosto torbida. Quando ho osser-vato la bacinella alla luce del gior-no, ho visto uno strato di sedimentopiuttosto alto sul fondo. La mia ipo-tesi che si trattasse di acido uricoche il bicarbonato aveva fatto usciredal mio piede.Dopo aver passato 5 o 10 minuti conil piede a bagno, lho asciugato ac-curatamente e sono tornata a letto.

    Le lenzuola ora non davano pi fasti-dio: ero meravigliata. Ho raccontato

    del bicarbonato a chiunque fosse di-sposto ad ascoltarmi. Per quanto so-no riuscita a scoprire, finora nessunoaveva mai usato il bicarbonato percombattere la gotta, ma funziona... ein tempi rapidi.Credo che tutti coloro che soffronodi questo disturbo dovrebbero cono-scere i benefici del bicarbonato. Sonocerta che NEXUSpotr dare spazio aqueste informazioni.Grazie per lottima rivista.

    Saluti,Viv B., Williamstown, SA,Australia

    Linsabbiamento dellAIDSsenza HIVSpettabile Redazione,sono milioni i casi di AIDS infettivosenza HIV (come il mio) che ven-gono celati dalla classificazione ICD[Classificazione Internazionale delleMalattie] sotto letichetta di sindro-me da fatica cronica (CFS). Neen-yah Ostrom, nel suo libro del 1993

    Americas Biggest Cover-up TeChronic Fatigue Syndrome Epidemic

    And Its Link o AIDS, affermava:Alcuni casi di CFS potrebbero es-sere in realt dei casi di AIDS senzaHIV. Sempre nel 1992 notava cheilricercatore sulla sindrome da fa-tica cronica Dott. Paul Cheney haannunciato di avere nella sua clini-

    ca 20 pazienti con CFS che hannolo stesso tipo di immunodeficienza

    dei casi di AIDS senza il virus HIV.La Dott.ssa Lorraine Day ha dichia-rato a Te Power Hour di Joyce Riley(24 settembre 2012): [...] i casi di

    AIDS HIV-negativo falsamente dia-gnosticati e trattati come CFS po-trebbero rappresentare uno dei pigrossi insabbiamenti mai visti.La Dott.ssa Judy Mikovits, inunintervista su In Short Order (4novembre 2012) sulla CFS e len-cefalomielite mialgica (ME), ha di-

    chiarato: [...] consideratelo comeun AIDS senza HIV.LAIDS HIV-negativo stato cen-surato dai media generalisti fin dal1992. Potremo mai raggiungerequalche progresso nella cura dellaCFIDS [sindrome della disfunzioneimmunitaria e della stanchezza cro-nica] o dellAIDS finch non pren-deremo atto di questa orrenda verit?Il mio caso stato presentato agliIstituti Nazionali di Sanit, ai Cen-tri di Controllo per le Malattie, al-la Casa Bianca, allOrganizzazioneMondiale per la Sanit e alle NazioniUnite. Ho testimoniato in unudien-za federale a Washington D.C. e ilmio caso stato pubblicato 16 voltein 4 continenti.My Life with Non-HIV AIDS(con la trascrizione della mia testi-monianza) disponibile su www.cfsstraighttalk.blog spot.com. Spero

    che anche voi diffonderete la notizia.Karen Lambert, USA

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    DIRETTORE RESPONSABILETom Bosco

    [email protected]

    REDAZIONE E AMMINISTRAZIONETel. 049 9115516 - Fax 049 9119035

    [email protected]

    [email protected]@nexusedizioni.it

    HANNO COLLABORATOMassimo Corbucci, Marco Zagni,

    Enrico Ruggini, Deborah Maffizzoli,Barbara Tutino Elter, Jacopo Castellini,Lea Glarey, dallestero: Giorgio Iacuzzo

    TRADUZIONIDenise Misseri

    ILLUSTRAZIONE DI [email protected]

    IMPAGINAZIONE

    [email protected]

    EDITORENEXUS Edizioni S.r.l.

    Via Terme 51 - 35041 Battaglia Terme (PD)

    UFFICIO STAMPALea Glarey

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    SERVIZIO [email protected]

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    NEXUS NEW TIMESPubblicazione bimestrale registrata presso

    il Tribunale di Padova n.1466 del 27/07/95Iscritta al R.O.C. n.5090

    In questo numero la pubblicit non supera il 45%

    Tutti i diritti riservatiLa responsabilit dei contenuti degli articoli

    firmati lasciata agli autori.Il materiale ricevuto e non richiesto,

    anche se non pubblicato, non sar restituito.Leditore si dichiara disponibile a regolare

    eventuali spettanze per quelle immagini di cui

    non sia stato possibile reperire la fonte.DISTRIBUZIONE LOGISTICA

    MESSAGGERI PERIODICI SpA - Milano

    STAMPACOOPERATIVA TIPOGRAFICA

    DEGLI OPERAI - Vicenza

    Prodotto con autorizzazione di Duncan M. Roadseditore di NEXUS NEW TIMES

    REDAZIONE CENTRALE EUROPEAPer la corrispondenza in inglese:

    PO Box 30, Mapleton, Qld 4560, AustraliaTel +61 (0)7 5442 9280

    Fax +61 (0)7 5442 9381E-mail: [email protected]: www.nexusmagazine.com

    EditorialeDuncan M. Roads

    Sebbene sia in chiusura della rivista, ho altre cose per la testa. Derivano dallasoffiata di una fonte affidabile allinizio di questanno (2013). Il nocciolo che dal novembre 2013 al febbraio 2014 dovrebbero entrare in gioco alme-no tre o quattro comete, oltre a una gran quantit di grosse rocce e detriti chepioverebbero sulla erra contemporaneamente a possibili blackout elettrici acatena derivanti dallattivit solare (un evento di tipo Carrington?). Come alsolito, posso solo scrollare le spalle, aspettare e vedere.Dunque, a che punto siamo? l11 novembre e, mentre scrivo questo editoria-le, i media generalisti danno notizia di quattro comete in transito: C/2012 S1ISON, C/2013 R1 Lovejoy, 2P/Encke e C/2012 X1 Linear. Internet traboccadi segnalazioni di bolidi e meteoriti che solcano i cieli in quantit inaudite, esoprattutto dalla met di ottobre il nostro Sole passato da una fase di relativaquiete ad una assai attiva, con brillamenti di classe X e M ogni giorno o due,al momento. Forse guardare il film documentarioAmerican Blackoutdi Ame-rican Geographicha annebbiato il mio punto di vista; nondimeno, noto cheverso met gennaio 2014 la erra attraverser la zona dove passata ISON innovembre, il che significa che se ISON si trascinasse una nuvola di detriti nellapropria scia, quello sarebbe il momento in cui potremmo aspettarci qualco-sa. Dunque, dove si trovano in questo momento tutte queste rocce in arrivo, epotremmo aspettarci anche di peggio prima che sia finita?Sempre in tema di faccende cosmiche, ho il piacere di offrirvi un estratto da

    unintervista col peruviano Sixto Paz Wells, che da quasi quarantanni viveesperienze di contatto con extraterrestri. Si tratta di un caso straordinario inquanto il primo di questi contatti avvenne con un gran numero di persone.Col passare degli anni, Sixto ha pi volte accompagnato dei giornalisti a vede-re coi propri occhi gli atterraggi e le visite, col risultato di numerosi libri (inspagnolo) che raccontano tutto. Noto con interesse il punto di vista scientificodegli alieni, secondo i quali le energie emozionali e mentali negative degli esse-ri umani sono in grado di provocare la collisione di comete ed asteroidi con laerra. Considerando la mia scarsa conoscenza del caso Sixto, mi viene da do-mandarmi quanti altri casi di contatti in corso vi siano in altri paesi, l dovela barriera linguistica ha limitato la loro diffusione.Sulla copertina di questo numero (nelledizione australiana, cos come larti-colo che sar pubblicato nella prossima uscita, NdR) avrete notato un voltomitico, cosa che non abbiamo fatto in maniera cos evidente in passato. Ciriconduce a un intrigante articolo che esplora le relazioni tra gli di che inmolti oggi associano agli Anunnaki e gli di della mitologia nordica. Eranola stessarazza, divisa da contrasti interni? Sembra sempre pi evidente che lastoria dellumanit sulla erra sia prevalentemente quella di svariati umanoi-di alieni in visita sul nostro pianeta alla ricerca di risorse necessarie, e che poihanno usato, addestrato e persino soggiogato mentalmente gli umani a secon-da dei loro desideri.Malgrado la soffiata, rimango eternamente ottimista sui futuri in costantemutamento che abbiamo di fronte, e a livello interiore sento che il nostro

    punto di vista a modellare realmente il futuro di cui facciamo esperienza.I miei migliori auguri per le festivit e oltre.

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    Villaggio Globale

    LERUZIONE VULCANICA CHEHA CAUSATO UNA MINI-ERAGLACIALEUn vulcano sullisola di Lombok inIndonesia nel XIII secolo produsseuneruzione tanto potente da scate-nare per tutta lEuropa delle carestiedovute a una mini-era glaciale.Un testo del XIII secolo, scritto ingiavanese antico su pergamena difoglie di palma e conservato in unabiblioteca olandese, descrive il ca-taclisma delleruzione a Lombok.Questa scoperta ha condotto FranckLavigne, geografo dellUniversitPanthon-Sorbonne di Parigi, insie-me ad altri ricercatori sullisola, dovehanno rinvenuto frammenti di car-bone e strati di detriti vulcanici in-torno a un grande lago formatosi inun cratere.

    Hanno ritrovato il luogo delleru-zione del 1257, che stato probabil-mente il pi intenso evento vulcanicoin 7.000 anni. Fu talmente potenteda annientare il vulcano Monte Sa-malas, da lungo tempo dimenticato,e da distruggere un intero regno.Nei tardi anni Cinquanta del Due-cento, gran parte del mondo fu in-teressata da fenomeni meteorologiciinsoliti, tipici di unatmosfera per-turbata vulcanicamente. Le cronacheeuropee dellepoca descrivevano unapioggia eccessiva che rovinava i rac-colti scatenando carestie, il che pro-babilmente contribu al diffondersidi epidemie. Matthew Paris, mona-co di St. Albans, a nord di Londra,annot le condizioni: Nessuno, inverit, potrebbe ricordare di aver as-sistito in precedenza a una simile mi-seria e carestia.Lo scorso anno si parlato in toni vi-

    vidi delle proporzioni della calamitquando i ricercatori del Museo Ar-

    cheologico di Londra hanno pubbli-cato i dettagli degli scavi in cui sonostati rinvenuti oltre 10.500 scheletriin fosse comuni allOspitale St. Ma-ry di Londra, che fu un monasteroin epoca medievale. La datazione alradiocarbonio delle ossa indicava cheappartenevano per lo pi a personemorte nel periodo dei cattivi raccolti,dalla fine del 1257 al 1260.(Fonte: NewScientist.com, 18 ottobre

    2013, http://tinyurl.com/kxrupl9)

    UN BATTERIO RIPROGRAM-MATO PARLA UN NUOVO LIN-GUAGGIO DELLA VITAIl linguaggio della vita stato riscrit-to. Un batterio stato sottoposto aricodificazione del genoma in mo-do da liberare una delle sue parolegenetiche affinch assumesse un di-

    verso significato, consentendo la cre-azione di proteine che non esistonoin natura. Il lavoro stato descrittocome il primo passo verso una nuovabiologia, poich le tecniche usate do-vrebbero aprire le porte alla reinven-zione del significato di diverse parolesimultaneamente.Ci potrebbe portare a: nuovi tipi dibiomateriali e farmaci dalle proprietoriginali; lintegrazione di organismi

    geneticamente ricodificati (OGR)negli organismi viventi; laggiunta diamminoacidi che conferiscono pro-priet insolite alle proteine, come lacapacit di legarsi ai metalli; o lo svi-luppo di enzimi che si attivano soloin presenza di altre molecole, unap-plicazione utile in farmacologia. Ilcodice genetico si conserva per tut-ta la vita, dunque un fondamentalepasso in avanti, dice Philipp Holli-ger del Laboratorio di Biologia Mo-

    lecolare dellMRC di Cambridge,Regno Unito, sostenendo che dato

    che gran parte del codice genetico ridondante, potrebbero esserci altricodoni potenzialmente riassegnabiliper espandere la chimica degli orga-nismi viventi.Il potenziale per il futuro immen-so: anzich un solo codone qua e lsi potrebbero sostituire tantissimi co-doni e creare dei biopolimeri com-pletamente nuovi fatti di cellule,dice Holliger. un primo passo sul-la strada di una biologia completa-mente nuova.(Fonte: NewScientist.com, 23 ottobre

    2013, http://tinyurl.com/l6xqxsj)

    ALTRI DIPENDENTI DELLNSAINTENDONO SEGUIRELESEMPIO DI SNOWDENIl Government Accountability Pro-

    ject (GAP) sostiene che il coraggio

    dellinformatore Edward Snowden hagenerato un afflusso di altre talpe.Il coraggio di Edward Snowden contagioso, dice lavvocato JesselynRadack, sostenitrice della trasparen-za secondo cui anche altri dipendentidellAgenzia di Sicurezza Nazionale(NSA) si starebbero facendo avantidenunciando alcune pratiche dei lorodatori di lavoro che considerano di-scutibili. Secondo Radack, molti altriinformatori si sono avvicinati al GAP la maggiore organizzazione nazio-nale per la protezione e il sostegnoagli informatori, di cui direttriceper la Sicurezza Nazionale e i DirittiUmani da quando emersa la sto-ria di Snowden allinizio del 2013.La guerra alle talpe dellammini-strazione Obama, secondo lei, non fache produrre leffetto contrario.In una lettera aperta inviata daSnowden al governo tedesco in me-

    rito alla possibilit di collaborare conle autorit locali per fornire dettagli

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    sulle intercettazioni telefoniche delcancelliere tedesco Angela Merkel daparte dellNSA, Snowden ha espressoosservazioni simili:Sono rincuorato dalla reazione almio atto di espressione politica, sianegli Stati Uniti che altrove. I citta-dini di tutto il mondo, oltre che al-cuni alti ufficiali anche negli StatiUniti hanno accolto come un servi-zio pubblico la rivelazione che esisteun sistema inaffidabile e pervasivo disorveglianza. Il fatto che questo spio-naggio sia emerso ha generato moltenuove proposte per leggi e politicheper contrastare quelli che prima co-stituivano abusi della fiducia pubbli-ca camuffati.(Fonte: CommonDreams.org, 1 novem-bre 2013, http://tinyurl.com/pu2jhzl)

    FU UN FIUME SCOMPARSOSOTTO IL SAHARA A GUIDA-RE I PRIMI UOMINIOrmai da qualche decennio i ricerca-tori ipotizzano che le rotte migratoriedei nostri antenati abbiano seguitotre corsi dacqua, oggi prosciugati, inNord Africa. Nessuno ancora riu-

    scito a scoprire esattamente quandoe dove scorressero questi fiumi, nquanto si estendessero lungo il de-serto, dice om Coulthard dellUni-versit di Hull. Oggi, Coulthard e isuoi colleghi hanno creato un model-lo della regione cos come appariva100.000 anni fa per comprendere iflussi delle piogge monsoniche allin-terno del paesaggio. Hanno scoper-to che probabilmente lacqua scavtre grandi fiumi in mezzo al deserto,che scorrevano verso nord. Due fiu-mi si trovavano nella parte orientaledel continente, attraversando buonaparte della moderna Libia. Il terzo,lIrharhar, era a ovest, in Algeria.Secondo Michael Rogerson, collegadi Coulthard, fra i tre fiumi ricostru-iti il pi promettente doveva essereloccidentale Irharhar, in quanto se-

    guendolo si poteva raggiungere unaregione umida posta fra il deserto ela costa. Chi avesse seguito gli altridue fiumi, spiega Rogerson, si sareb-be ritrovato arenato nelle zone aridedella Libia.(Fonte: NewScientist.com, 16 settem-bre 2013, http://tinyurl.com/mg9vcoz)

    COMPAGNIE ESTRATTIVESI ACCAPARRANO TERREE ACQUELamministrazione del Queenslandha ammesso che esproprier terre, ce-der carbone e scavalcher i legittimiprocessi pur di permettere alle com-pagnie estrattive di creare le pi gran-di miniere di carbone dAustralia.Stando alla strategia di sviluppo peril bacino Galilee, di recente pubblica-zione, la sua apertura allestrazione delcarbone antieconomica. Drew Hut-ton, presidente della Lock the Gate

    Alliance, afferma: da non credereche stiano considerando di promuo-vere per lennesima volta lindustriadel carbone a spese dei contribuenti,viste le proporzioni dellimpatto chequeste miniere avranno sulle falde ac-quifere e la biodiversit della regio-

    ne. Parlano di espropriare le terre allagente terre agricole fertili e di co-struire ferrovie per un paio di compa-gnie estrattive indiane che non hannoabbastanza liquidit per costruirsi leminiere da sole.Queste miniere priveranno di ol-tre 1.000 miliardi di litri dacqua difalda una regione semi-arida e at-tualmente soggetta a siccit. Offrirelacqua pubblica a prezzi stracciati aquelle compagnie non fa che aggiun-gere al danno la beffa per i tanti alle-vatori in difficolt.(Fonte: Lock the Gate Alliance, 7 no-vembre 2013,http://www.lockthegate.org.au)

    RIVOLUZIONARIA SCOPERTAPER CONVERTIRE IL WI-FI INENERGIA ELETTRICAConfigurando e sintonizzando deimateriali a basso costo in modo da

    captare i segnali a microonde, i ricer-catori della Pratt School of Enginee-

    Villaggio globale

    I reperti archeologici rivelano la migrazione di antiche popolazioni a nord lungo il fiume Irharhar, oggi scomparso,

    prima di spostarsi verso est (immagine: Coulthard e all.)

    Probabilit

    Media et della Pietra

    (compreso Ateriano)

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    ring della Duke University, Carolinadel Nord, hanno progettato un di-spositivo in grado di assorbire ener-gia elettrica con unefficienza analogaa quella dei moderni pannelli solari.Il dispositivo converte, senza fili, ilsegnale a microonde in tensione dicorrente continua in grado di rica-ricare la batteria di un cellulare o dialtri piccoli apparecchi elettronici,secondo un rapporto pubblicato sul-la rivista

    Applied Physics Lettersnel di-

    cembre 2013.Il funzionamento si basa su un prin-cipio simile a quello dei pannelli so-lari, che convertono lenergia dellaluce solare in corrente elettrica. Masecondo i ricercatori questo versati-le collettore di energia si potr sin-tonizzare in modo da raccogliere ilsegnale da altre fonti di energia, fracui segnali satellitari, segnali sonori osegnali wi-fi. Il segreto del colletto-

    re lapplicazione di metamateriali:strutture artificiali in grado di cap-

    tare varie forme di energia donda esintonizzarle per applicazioni utili.I ricercatori hanno usato una serie dicinque conduttori denergia in vetro-resina e rame collegati insieme su uncircuito stampato per convertire lemicroonde in energia elettrica a 7,3V. Per fare un confronto, i caricato-ri USB per piccoli dispositivi elettro-nici forniscono circa 5 V di energia.Proseguendo su questo filone, si po-trebbero usare questi materiali persvariate applicazioni di consumo. Peresempio, rivestendo il soffitto di unambiente con un metamateriale sipotrebbero ridirezionare, recuperaree convertire i segnali wi-fi.Unaltra applicazione potrebbe esserelottimizzazione dellefficienza ener-getica delle apparecchiature attraver-so il recupero dellenergia attualmentedispersa durante luso, il tutto senzafili. Con ulteriori modifiche, a detta

    dei ricercatori, i metamateriali collet-tori di energia si potrebbero integrare

    in un telefono cellulare, permetten-do la ricarica senza fili della batteriadel telefono quando non in uso. Inlinea di principio, questa caratteristi-ca permetterebbe anche a chi vive inluoghi senza accesso a prese di cor-rente convenzionali di prendere le-nergia dai vicini ripetitori.(Fonte: Duke University, 7 novembre

    2013, http://tinyurl.com/kaz3blh)

    NUOVI DATI SULLE ORIGINIDEGLI EBREI ASCHENAZITILe origini degli ebrei aschenaziti, ov-vero gli ebrei che hanno ascendentirecenti nellEuropa centrale e orien-tale, sono oggetto di una lunga di-sputa. generalmente accettato chei loro progenitori fossero migrati inEuropa dalla Palestina nel I secolod.C., dopo la distruzione del Secon-

    do empio da parte dei Romani, e inseguito abbiano intrecciato matrimo-ni misti con gli europei.uttavia, qualcuno ha ipotizzato chela loro ascendenza fosse principal-mente europea e derivasse dalla con-versione al Giudaismo di europeiindigeni, specialmente in Italia. Al-tri hanno perfino sostenuto che fos-sero stati prevalentemente assimilatinel Caucaso settentrionale nel pe-riodo dellImpero Cazaro, intornoal X secolo d.C.Larcheogenetica pu contribuire arisolvere questa disputa. Gli studi sulcromosoma Y mostrano che la lineadi discendenza maschile sembra ri-salire al Medio Oriente, ma la lineafemminile, messa in luce dagli studisul DNA mitocondriale, finora si dimostrata molto pi difficile da in-terpretare.Il Prof. Martin Richards e colleghi

    dellArchaeogenetics Research Grouphanno studiato i grandi numeri di in-

    Villaggio Globale

    Questa matrice in metamateriali a cinque celle, sviluppata presso la Duke University, capta lenergia con uneffica-

    cia del 36,8%, analogamente a una cella fotovoltaica. (Fonte: Duke Photography, Durham, Carolina del Nord, USA)

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    teri genomi mitocondriali, attraversoil sequenziamento delle 16.568 basidella molecola, di numerosi sogget-ti provenienti da tutta lEuropa, ilCaucaso e il Medio Oriente. Han-no scoperto che, nella maggior par-te dei casi, le linee di discendenzaaschenazite sono imparentate pistrettamente con lignaggi dellEuro-pa occidentale e meridionale presentiin Europa da molte migliaia di anni.Ci significa che possibile che degliuomini ebrei fossero migrati in Eu-ropa dalla Palestina circa 2.000 annifa, ma senza portare con s le mogli,se non in rari casi. Apparentemen-te sposarono delle donne europee,prima nellarea mediterranea, spe-cialmente in Italia, e in seguito (maprobabilmente in numero minore)nellEuropa occidentale e centrale.

    (Fonte: Universit di Huddersfield,Regno Unito, 8 ottobre 2013, http://ti-nyurl.com/kqe7yt3)

    PATTI PER IL LIBERO SCAM-BIO O MINACCIA PER LA SO-

    VRANIT?Larbitrato nelle controversie stati-investitori (ISDS) una disposizionedei trattati sugli scambi internazio-nali e sugli investimenti che concedeagli investitori il diritto di perseguireun governo straniero in base alle leg-gi internazionali e commerciali. Se,per esempio, una compagnia estrat-tiva non soddisfatta delle normeambientali che restringono il suooperato, se una compagnia farma-ceutica non contenta dei prezzi acui deve vendere i suoi prodotti, seunazienda chimica contraria al di-vieto di usare un certo pesticida, seunazienda del tabacco si oppone alle

    leggi che limitano le vendite di siga-rette, le disposizioni dellISDS negli

    accordi commerciali offrono a tuttiloro i mezzi per intentare una cau-sa. E sono sempre pi numerose leaziende che lo fanno, spesso rivendi-cando risarcimenti esorbitanti.LAustralia lunico paese che finora riuscito a resistere allinsistenza degliUSA perch inserisse le clausole ISDSnei suoi accordi commerciali. Avevadato ascolto a chi avvertiva che questadisposizione avrebbe posto una gran-de minaccia alla sovranit nazionale. Ilnuovo governo australiano per sem-bra voler acconsentire, e non a un sin-golo caso di ISDS, ma a una ventina,per diversi tipi di accordi commercia-li. E ora sta arrivando il pi grande ditutti, laccordo voluto dagli USA delrans-Pacific Partnership (PP), incorso di negoziazione fra USA, Au-stralia, Canada, Nuova Zelanda, Mes-

    sico, Per, Cile, Singapore, Brunei,Malesia, Giappone e Vietnam.Fra le controverse richieste avanzatedagli USA per il PP figurano moltedi quelle che lAustralia aveva rifiu-tato nei precedenti accordi sul liberoscambio, come lAUSFA, che con-tiene disposizioni ISDS. Il lato iro-nico che se lAustralia firmer, nonguadagner alcun vantaggio com-merciale rispetto allAmerica oltrea ci che gi previsto dallaccordo

    AUSFA.(Fonte: Te Global Mail, 20 settembre

    2013, http://tinyurl.com/myduf7x)

    SPIAGGIAMENTO DI MASSA

    DELLE BALENE ATTRIBUITO AI

    SONAR AD ALTA FREQUENZA

    Una giuria indipendente di revisio-ne scientifica ha tratto la conclusio-ne che lo spiaggiamento di massa, nel2008, di circa 100 balene della specie

    peponocefalo nella laguna di Loza,a nord-est del Madagascar, fu dovu-

    to principalmente a stimoli acustici:pi precisamente, un sistema di eco-scandaglio multifascio a bordo di unmezzo di ricognizione usato dalla di-visione del Madagascar settentrionaledi ExxonMobil Exploration and Pro-duction Limited.Si tratta del primo spiaggiamento dimammiferi marini di queste propor-zioni ritenuto correlato a sistemi dimappatura sonar ad alta frequenza.Queste informazioni sollevano pre-occupazioni per quanto riguardalimpatto del rumore sui mammiferimarini, poich simili sistemi di map-patura sonar ad alta frequenza sonoutilizzati da molti soggetti con va-ri interessi in gioco: lindustria degliidrocarburi, lapparato militare e altrisettori che utilizzano mezzi di ricerca.Il rapporto completo consultabile

    su http://iwc.int/2008-mass-stran-dingin-madagascar.(Fonte: ScienceDaily.com, 25 settembre

    2013, http://tinyurl.com/kf3zwjd)

    LINDIA DICHIARA CHE IDELFINI SONO PERSONENON UMANE E METTE ALBANDO LA CATTIVITDopo settimane di proteste contro undelfinario nello stato del Kerala e variealtre strutture dintrattenimento conmammiferi marini la cui costruzioneera prevista per questanno, lIndia haufficialmente riconosciuto i delfini co-me persone non umane i cui dirittialla vita e alla libert devono essere ri-spettati. I delfinari in corso di costru-zione nel paese verranno chiusi.Il Ministero dellAmbiente e del-le Foreste indiano ha ordinato al-le amministrazioni statali di vietaredelfinari e altre strutture dintratte-

    nimento commerciali che prevedonola cattura e la prigionia di cetacei. Il

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    Ministero ha emesso una dichiarazio-ne secondo cui la ricerca ha stabilitocon chiarezza che i cetacei sono alta-mente intelligenti e sensibili e che idelfini dovrebbero essere considerati

    come persone non umane e in quan-to tali dovrebbero godere di dirittispecifici. LIndia diventa il quartopaese al mondo a vietare la cattura elimportazione di cetacei per lintrat-tenimento commerciale, insieme aCosta Rica, Ungheria e Cile.(Fonte: White Wolf Pack, 29 ottobre

    2013, http://tinyurl.com/lukazv2)

    GLI IMPIANTI CEREBRALI VICONNETTERANNO A INTER-NET ENTRO IL 2020Vi piacerebbe navigare in Internet,telefonare e mandare messaggi usan-do nientaltro che il vostro cervello?Vi piacerebbe scaricare un libro di-rettamente nella vostra memoria inmeno di un secondo? Vi piacereb-be avere dei nanorobot che circola-no costantemente per il vostro corpomonitorando che non ci siano malat-tie? Vi piacerebbe poter accedere al-

    la conoscenza collettiva dellumanit,ovunque vi troviate, allistante?

    Secondo alcune delle pi potentiaziende di hi-tech del mondo, en-tro lanno 2020 sar davvero pos-sibile realizzare queste tecnologie.uttavia, insieme a tutti i possibi-

    li vantaggi che queste tecnologieporterebbero, c anche il potenzia-le per unenorme tirannia. Questiimpianti verrebbero usati anche percontrollarci e manipolarci?In questo momento, ci sono circa100.000 persone nel mondo a cui stato inserito un impianto nel cervel-lo. Per la maggior parte di loro la mo-tivazione medica, ma questo non che linizio. Secondo il Boston Glo-

    be, la DARPA (Agenzia per proget-

    ti di ricerca avanzati) del Ministerodella Difesa USA sta pianificando dispendere oltre 70 milioni di dolla-ri in cinque anni per portare gli im-pianti cerebrali al livello successivo.Questo nuovo progetto stato chia-mato SUBNES (Neurotecnologiabasata su sistemi per terapie emer-genti) e il suo obiettivo riuscire amonitorare la sanit mentale di sol-dati e reduci. Un recente articolo di

    CNE descriveva SUBNES:SUBNES si ispira alla Stimola-

    zione cerebrale profonda (DBS), untrattamento chirurgico in cui nel cra-nio del paziente viene impiantato unpacemaker cerebrale che interferiscecon lattivit del cervello alleviando isintomi di malattie come lepilessia eil Parkinson.Il dispositivo della DARPA sar si-mile, ma anzich prendere di miraun sintomo specifico sar in grado dimonitorare e analizzare i dati in tem-po reale e attuare un intervento spe-cifico in base allattivit cerebrale.

    Anche il settore privato sta lavorandoallo sviluppo di questo tipo di tecno-logia. Infatti, secondo Scientific Ame-rican, gli scienziati sono sempre pientusiasti per i possibili usi degli im-pianti cerebrali per riavviare i cer-velli dei soggetti con depressione. Inogni caso, la maggior parte di noi non

    avr bisogno di impianti cerebrali permotivi medici. In che modo, dunque,saranno commercializzati? Se peresempio vi dicessero che possono dar-vi dei superpoteri? Lo vorreste unimpianto cerebrale, allora?Quello che segue un estratto da unrecente articolo di Scientific Ameri-can: Il nostro mondo determina-to dai limiti dei nostri cinque sensi.Non possiamo sentire suoni troppo

    acuti o troppo gravi, n vedere la lu-

    ce ultravioletta o infrarossa, sebbenequesti fenomeni non siano sostan-zialmente diversi dai suoni e imma-gini che le nostre orecchie e occhisono in grado di rilevare. Ma se fos-se possibile ampliare i nostri limitisensoriali oltre i vincoli fisici dellanostra anatomia? In uno studio pub-blicato di recente su Nature Com-munications, gli scienziati avevanousato impianti cerebrali per insegna-

    re ai ratti a vedere la luce infraros-sa, che in genere invisibile per loro.

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    Le implicazioni sono incredibili: seil cervello cos flessibile da riuscirea imparare a elaborare segnali senso-riali nuovi, un giorno le persone conprotesi agli arti potrebbero recupera-re il tatto, oppure chiunque potrebbevedere il calore con la luce infrarossao persino sviluppare un sesto sensoper il nord magnetico.

    Alcune aziende di Internet moltoin vista danno ormai per scontatoche molti di noi finiranno per ave-re impianti al cervello che ci con-netteranno direttamente al Web. Aquesto punto forse starete pensandoche non succeder mai, perch in-serire un impianto nel cervello unintervento molto complesso e costo-so. Ebbene, secondo un articolo delWall Street Journal, non proprio co-s: infatti la procedura tipica moltoveloce e in genere sufficiente unasola notte in ospedale.

    Ma allora, quanto gi avanzata que-sta tecnologia? Secondo un articolo

    di Computerworld UK, entro lan-no 2020 non ci sar pi bisogno diuna tastiera e un mouse per control-lare il computer, a detta dei ricerca-tori Intel. Gli utenti potranno inveceaprire documenti e navigare in retesenzaltro strumento che le proprieonde cerebrali.

    A un certo punto del futuro, un im-pianto al cervello sar comune tantoquanto possedere uno smart-phoneoggi.(Fonte: Te American Dream, 29 otto-bre 2013, http://tinyurl.com/m3lhhmu)

    UNA GIGANTESCA E TOSSICAISOLA DI RIFIUTI COLPIRLA WEST COASTUnenorme isola galleggiante di de-triti formatasi dopo lo tsunami del2011 in Giappone si sta spingendoverso la costa occidentale degli USA,portando con s oltre un milione di

    tonnellate di rifiuti che occupanounarea pari a quella del exas. Il trat-

    to pi concentrato, ribattezzato daFox News il mostro tossico, attual-mente si trova a circa 2.700 km dallacosta, fra le Hawaii e la California,ma altri milioni di tonnellate di de-triti restano sparsi per il Pacifico. Se irifiuti dovessero continuare ad aggre-garsi, larea combinata di questa di-scarica galleggiante sarebbe pi estesadi quella degli Stati Uniti.Fra i numerosi oggetti inglobatinellisola di spazzatura si trovano bar-che, case, elettrodomestici e prodottidi consumo: tutti trascinati via dal-le coste settentrionali del Giapponedopo il devastante tsunami del marzo2011. Le statistiche giungono da unrapporto del Dipartimento naziona-le statunitense per lamministrazionecommerciale oceanica e atmosferica(NOAA). Il NOAA aveva commis-

    sionato il rapporto nel tentativo diprevedere esattamente quando e do-ve la gigantesca discarica galleggianteavrebbe raggiunto le coste.I dati indicano che il movimento deidetriti resta per lo pi imprevedibile,e gli esperti ritengono che il nucleopi grosso di rifiuti potrebbe riversar-si in un qualsiasi punto fra lAlaska ele Hawaii nei prossimi anni.

    Alcuni dei detriti per potrebbero gi

    avere attraversato il Pacifico, comeindicano le segnalazioni di pesche-recci giapponesi trascinati sulle costedel Canada gi nellinverno 2011. Se cos, il livello di rifiuti tossici cheinquineranno le spiagge statunitensiprobabilmente sar altissimo.Il Ministero dellAmbiente giappo-nese dice di ritenere che solo il 30%dei rifiuti sia giunto a galleggiare allargo nel Pacifico.(Fonte: Te Independent, Regno

    Unito, 5 novembre 2013, http://ti-nyurl.com/n6rwjvq)

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    FALSO STUDIO SCIENTIFICO INGANNA 157 RIVISTE

    Uno studio scientifico-bufala stato recentemente ac-cettato per la pubblicazione da 157 riviste scientifiche ditutto il mondo, dimostrando quanto siano fallibili alcu-ne pubblicazioni ad accesso libero.Il falso studio faceva parte di unoperazione sotto coper-tura orchestrata da John Bohannon, corrispondente del-la prestigiosa rivista a revisione paritaria Science.Bohannon aveva scritto il rapporto sotto il falso nome

    di Ocorrafoo Cobange, presunto biologo dellIstitutoMedico Wassee di Asmara. N listituto n il biologo esi-stono in realt.Bohannon, in un articolo pubblicato sullultimo nume-ro di Science, descrive cos il falso documento:La molecola X della specie di lichene Y inibisce la cresci-ta della cellula tumorale Z. Per sostituire queste variabili,ho creato un database di molecole, licheni e linee cellula-ri tumorali e ho scritto un programma per computer pergenerare centinaia di studi tutti diversi fra loro.Linformazione di partenza pu sembrare abbastanzasensata, ma lo studio era infarcito di errori e contraddi-zioni evidenti che un esperto in materia avrebbe dovutoriconoscere immediatamente.Bohannon non si fermato qui, e ha cambiato legger-mente ogni versione dello studio prima di inviarla alle va-rie riviste. Inviare degli studi identici a centinaia di rivistesarebbe stato come darsi la zappa sui piedi, spiegava.Per creare delle varianti per le affiliazioni, per esempio, hacombinato in modo casuale parole in swahili e nomi afri-cani insieme a nomi generici di istituti e capitali africane.

    Mi auguravo che luso di autori e istituzioni di paesi invia di sviluppo avrebbe destato meno sospetti se un re-dattore curioso non avesse trovato informazioni a riguar-do su Internet, scriveva Bohannon.Per essere credibile come straniero che scriveva in unalingua diversa dalla sua lingua madre (tutti gli studi in-viati erano in inglese), ha tradotto il testo in francese conGoogle ranslate e poi ha ritradotto il risultato in ingle-se, correggendo gli errori pi palesi.Per garantire che le versioni del documento fossero cre-dibili come studi da pubblicare ma al tempo stesso pie-

    ne di gravi errori, ha fatto rivedere il testo a due gruppi

    indipendenti di biologi molecolari di Harvard per mo-dificare gli errori scientifici in modo che, come dice Bo-hannon, fossero evidenti oltre che grossolani.Poi ha sottoposto le varie versioni dello studio, al ritmodi 10 alla settimana, a 304 riviste a revisione paritaria ead accesso aperto nel mondo. Nonostante gli incredibilierrori presenti nello studio, 157 riviste hanno accettatodi pubblicarlo. Solo 36 riviste hanno risposto con com-

    menti che riconoscevano i problemi scientifici del testo.Inoltre, Bohannon ha scoperto che alcune delle rivistenon avevano sede nei paesi dichiarati. Nonostante i titolirichiamassero lAmerica e lEuropa, molte di queste pub-blicazioni avevano sede in India. Paul Ginsparg, fisicodella Cornell che ha fondato una piattaforma editorialeper il suo campo, lamenta che un numero troppo altodi riviste scientifiche ad accesso aperto non compie revi-sioni adeguate degli studi. Le riviste senza un controlloqualit sono dannose, ha detto Ginsparg a Bohannon,specialmente per i paesi in via di sviluppo i cui governie universit si stanno popolando di gente con finte cre-denziali scientifiche.(Fonte: Science, 4 ottobre 2013, http://tinyurl.com/probwhg)

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    Decenni di ricerchescientifiche sui rischi deicampi elettromagneticici suggeriscono diadottare un approcciopi cauto verso lusodelle tecnologie dicomunicazione mobile

    e wi-fi, specialmenteda parte dei bambini,in quanto le radiazioninocive possonopenetrare in profonditnel tessuto cerebrale.

    La tecnologia Wi-Fi:un esperimento senza controllo

    di Marko Markov e Yuri G. GrigorievTratto dallarticolo pubblicato su Electromagnetic Biology and Medicine(giugno

    2013, vol. 32, n. 2, pp. 200-208) 2013

    Il XXI secolo caratterizzato da uno sviluppo esponenziale delle tecnologieche permettono la comunicazione senza fili. Allinquinamento atmosfericodato dai segnali radio e televisivi si vanno ad aggiungere non solo le comuni-cazioni satellitari, ma anche varie tipologie di reti wi-fi. Nel 2010, negli USA,si contavano 285 milioni di abbonamenti di telefonia cellulare su poco pidi 300 milioni di abitanti. La stima a livello mondiale di oltre 5 miliardi diutenti di telefonia mobile, su circa 7 miliardi di persone che abitano il pianeta.

    Allincirca due anni fa, la IARC (Agenzia internazionale per la ricerca sul can-cro) ha classificato i campi elettromagnetici usati nelle comunicazioni mobilicome potenziali agenti cancerogeni. Questo articolo si occupa dei principalirischi per la salute e dellassenza di valutazioni scientifiche e provvedimenti

    normativi per la protezione della vita sul pianeta.

    Il problema: radiazioni ionizzanti e non-ionizzantiLa scienza contemporanea sta sfruttando e studiando sempre dipi due fat-tori fisici, le radiazioni ionizzanti e le radiazioni non-ionizzanti,nel tentativodi trovare dei meccanismi comuni di azione e di valutarne i vantaggi pubbli-ci contro i rischi per la salute. Nonostante la parola radiazione in comune, dal punto di vista della Fisica si tratta di due fattori distinti che si possonotrovare in un ambiente. importante notare che agiscono simultaneamentema vengono considerati separatamente, trascurando del tutto la presenza difondo dellaltro fattore. ormai appurato che le radiazioni ionizzanti in ge-nere provocano effetti basati sui meccanismi energetici e la ionizzazione deitessuti. Questa azione caratterizzata da livelli di soglia e potrebbe svilupparsientro breve tempo dopo lirradiazione. Scienziati ed esperti di salute pubblica,parlando delle radiazioni ionizzanti in base a decenni di indagini, sono oggi aconoscenza di unampia gamma di effetti negativi e potenzialmente nocivi chesi sviluppano a ore (e a volte giorni) di distanza dallirradiazione. Ci statoulteriormente confermato nella valutazione degli effetti sulla salute,e durantele cure prestate al personale e alla popolazione dopo lincidente di Chernobyl,verificatosiun quarto di secolo fa (Grigoriev, 2012a, 2012b; Sage, 2012).Che cosa sappiamo delle radiazioni non-ionizzanti? Sostanzialmente nulla.

    Anche i comportamenti pi semplici e pi studiati dei campi magnetici, elet-trici ed elettromagnetici in natura sono noti solo in piccola parte. Daltra

    parte, il pianeta esposto a vari campi elettromagnetici che hanno originenello spazio. Lanalisi pi sofisticata dellevoluzione della biosfera dal punto

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    di vista delle relazioni spazio-erra stata effettuata di-verso tempo fa da Chizevskii. Pi di 35 anni fa, il famo-so magnetobiologo sovietico Kholodov (1976) scrisse unlibro intitolato Man in the Magnetic Web. Molto primadellavvento delle comunicazioni mobili, Kholodov fecenotare che lintera biosfera immersa in un oceano di

    onde elettromagnetiche. Eppure, questa non che unaparte del problema. Il rapido sviluppo delle comunicazio-ni satellitari, seguite dalle comunicazioni senza fili (wire-less) e recentemente dalla tecnologia wi-fi, ha trasformatodrasticamente lambiente elettromagnetico. Lintera bio-sfera e ogni organismo vivente sul pianeta sono espostiallazione continua di campi elettromagnetici complessi eignoti (per origine, ampiezza, frequenza). In genere nonci curiamo di questa rete complessa, che include trasmis-sioni radio e televisive, segnali satellitari, telefoni cellulari,ripetitori e comunicazioni wireless.Parlando dei potenziali rischi delle tecnologie wi-fi, nondovremmo dimenticarci che non riguardano solo i tele-foni cellulari, ma soprattutto i mezzi che emettono e di-stribuiscono segnali wi-fi in toto, ein particolare antenne,ripetitori e satelliti. In molti luoghi pubblici sono presenti

    sistemi di questo tipo per facilitare la produttivit lavora-tiva, il che tutto sommato pu essere comprensibile. ut-tavia, perch assicurare le comunicazioni wi-fi anche neitunnel sotterranei della metropolitana? Chiaramente cicomporta unesposizione elevata e direzionata che colpiscetutti i passeggeri dei treni... solo per garantire la comodi-

    t di usare telefoni cellulari o altre apparecchiature wi-fi.Specificamente, parlando di tecnologia wi-fi si indicano: la tecnologia popolare che consente a un dispositivoelettronico di scambiare dati senza fili (usando le onderadio) su una rete di computer, fra cui la rete Internet adalta velocit; un dispositivo che usa questatecnologia per collegarsia una risorsa di rete come Internet attraverso un accesspoint di rete senza fili. Laccess point ha una portata dicirca 20 metri negli ambienti chiusi e una portata supe-riore allaperto.

    I campi elettromagnetici nella biosferaPer le radiazioni non-ionizzanti non si pu mai dire, senon in rarissimi casi, che gli effetti siano visibili durante oappena dopo lirradiazione;effetti chenon si sviluppano inmodo analogo a quelli delle radiazioni ionizzanti. Anchequando si considerano i meccanismi termici e lapproc-cio del tasso di assorbimento specifico (SAR),si riconoscela necessit di un certo periodo ditempo prima che gli ef-fetti si sviluppino e si manifestino (Markov, 2006).

    Lintera biosfera e ogni organismo viventesul pianeta sono esposti allazione continuadi campi elettromagnetici complessi e ignoti.

    Immagine di Nickolay Lamm che rappresenta come apparirebbe il wi-fi se fosse visibile allocchio umano. (Fonte: http://tinyurl.com/mwd9vu7)

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    La nostra lunga esperienza in radiobiologia e magnetobio-logia ci permette di affermare che gli effetti biologici deicampi elettromagnetici sono non-termici edevono esserediscussi secondo criteri di bassa energia, quali le variazio-ni conformazionali nelle strutture biologiche, gli effettisui processi di trasduzione del segnale e la loro manife-

    stazione a livello di biomolecole importanti. Pi plausi-bilmente, gli effetti dei campi elettromagnetici hanno uncarattere informativo, e per questo occorre un certo tem-po perch si manifestino e avviino ulteriori cambiamentidi ordine biochimico e fisiologico (Markov, 2012). Dopoil 1976, sono emerse due graviproblematicheallinternodeldibattito sulla salute pubblica: il potenziale rischio deicampi elettromagnetici a bassa frequenza dovuti a lineeelettriche (nei tardi anni Settanta e Ottanta) e,in segui-to, le comunicazioni mobili (telefonini, Internet wi-fi eripetitori) che utilizzano campi elettromagnetici ad altafrequenza e rappresentano un rischio attuale. Uno degliautori evidenziava che oggi il genere umano partecipa aun esperimento globale che il settore delle telecomuni-cazioni sta conducendo senza norme, regole n controlli(Grigoriev, 2012b).Durante gli ultimi due decenni, le comunicazioni wireless(telefonini, Internet e tecnologia wi-fi) sono diventate latecnologia a pi rapido sviluppo e diffusione in tutto ilmondo. Sono quasi 5 miliardi i telefonini registrati neipaesi sviluppati e in via di sviluppo. Oltre agli utenti diqueste tecnologie, lintera popolazione mondiale espo-sta a rischi da radiofrequenze (RF) in crescita esponenzia-

    le per via dei ripetitori e delle antenne satellitari. Girandoin ambienti pubblici come scuole, supermercati e ospeda-li, nonchsui mezzi di trasporto, ci possiamo accorgereche quasi tutti i giovani hanno con s un dispositivo elet-tronico, dalle console portatili per videogame allultimaversione dello smartphone. questo che offrono la tecnologia e lindustria contem-poranee come segno di progresso. La domanda : a cheprezzo? Il telefono cellulare produce una potenza speci-fica di radiazioni RF di circa 2 milioni di volte maggio-re rispetto a quella naturalmente presente nellambiente.Dato che i telefonini sono fatti per funzionare a contattocon la testa dellutente, una grande quantit dellenergiatrasmessa viene irradiata direttamente nel cervello dellapersona. Lenergia assorbita potenzialmente in grado dicausare effetti pericolosi e dannosi allinterno del cervello.I piccoli telefoni cellulari sono in grado di depositare unagrande quantit di energia in piccole aree della testa e delcervello dellutente.

    Il problema dellemissione e dellassorbimento deicampi elettromagnetici ragionevole osservare che questo problema, che si

    aggravato nel corso del tempo, non nuovo. Nel 1995,Robert C. Kane diceva: Mai, nella storia umana, si vi-

    sta una pratica simile a quella odierna nel promuoveree commercializzare prodotti ostili al sistema biologicoumano da parte di un settore industriale a conoscenza ditali effetti (Kane, 2001). Che cosa si potrebbe aggiunge-re a questa eloquente dichiarazione fatta proprio da Kane,ex dirigente di Motorola?

    Uno dei primi studi sullassorbimento dellenergia elet-tromagnetica era stato pubblicato da Schwan e Piersol(1954), e collegava lassorbimento alla composizione deitessuti. importante notare che la composizione dei tes-suti molto complessa e varia da organo a organo e dapersona a persona. Dal punto di vista biofisico, lassorbi-mento dellenergia dipende anche dalla profondit di pe-netrazione per la gamma di frequenza specifica; per unagamma da 825 a 845 MHz, la profondit di penetrazionenel tessuto cerebrale va da 2,0 a 3,8 centimetri (Polk &Postow, 1986).Quarantanni fa, Michaelson (1972) scriveva: Si dovreb-be comprendere che un effetto cumulativo lassommarsidei danni risultanti da esposizioni ripetute, ciascuna dellequali singolarmente in grado di produrre un danno diesigua entit. In altre parole, una singola esposizione puprodurre uninvisibile lesione termica, che per si auto-ripara nellarco di un periodo di tempo sufficiente, peresempio ore o giorni, e dunque reversibile e non pro-gredisce a uno stato permanente o semi-permanente os-servabile. Se una seconda esposizione o varie esposizioniripetute avvengono con intervalli di tempo pi brevi di

    quelli necessari allautoriparazione, il danno pu progre-dire a livelli osservabili.In altre parole, la ripetuta irritazione di una particolarearea biologica, come una minuscola zona del cervello,pu provocare danni irreparabili. Data lesistenza dellas-sorbimento di energia, i punti caldi sommati a ogniesposizione dannosa alle radiazioni RF creano una nuo-va opportunit perch il danno diventi permanente. Unaparte del problema risiede nel fatto che il soggetto espostonon si accorge mai della penetrazione ndel danno.Come abbiamo visto, dagli anni Cinquanta agli anni No-vanta,la scienza ha provato che i campi elettromagneticiad alta frequenza possono avere effetti nocivi sullorga-nismo umano, e in particolare sul cervello. stata per-

    sino individuata la gamma di frequenza interessata: da900 a 2500 MHz. Numerosi studi hanno evidenziato

    Dal punto di vista biofisico, lassorbimentodellenergia dipende anche dalla profonditdi penetrazione per la gamma di frequenza

    specifica; per una gamma da 825 a 845 MHz,la profondit di penetrazione nel tessuto

    cerebrale va da 2,0 a 3,8 centimetri.

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    che lenergia elettromagnetica nella regione dei 900 MHzpotrebbe essere pi nociva per via della sua maggiore ca-pacit di penetrazione rispetto ai 2450 MHz; dunque, soprattutto lenergia nella gamma di frequenza dei 900MHz che si deposita in profondit nei tessuti biologici.Nel 1976, Lin concluse che lenergia a 918 MHz costitu-

    isce un rischio maggiore per la salute del cervello umanorispetto allenergia a 2450 MHz per una potenza specificaincidente analoga (Lin, 1976).Vogliamo ricordare che gli studi sulle applicazioni diater-miche mostrano in modo coerente che lenergia elettro-magnetica a frequenze vicine a 900 MHz e minori ha piprobabilit di penetrare nel tessuto cerebrale. La profon-dit di penetrazione notevolmente maggiore in questagamma di frequenza, che include le frequenze del tele-fono cellulare, rispetto a frequenze maggiori. Importan-te anche la dimostrazione del fatto che pu avvenireriscaldamento dei tessuti profondi senza che si rilevi unsurriscaldamento di rilievo sui tessuti superficiali. Per lo-

    ro natura, apparentemente le frequenze che forniscono il

    miglior riscaldamento terapeutico sono anche le frequen-ze che, in una situazione non controllata, possono esserele pi rischiose per luomo. Lalto assorbimento avvienenel tessuto interno come quello cerebrale, mentre lassor-bimento nelladipe e nelle ossa notevolmente inferiore(Johnson & Guy, 1972).

    Problemi con standard e linee guidaSorge unovviadomanda: se la scienza aveva gi sviluppa-to queste conoscenze vari decenni fa, perch questi inter-rogativi non sono una priorit della ricerca odierna? Quisottolineeremo i due principali motivi: il potere politicodel settore industriale e il fallimento della comunit scien-tifica. I principali standard e lelinee guida stabiliti dallacomunit ingegneristica lIEEE (Institute of Electricaland Electronics Engineers) nel 2005 e lICNIRP (Inter-national Commission on Non Ionizing Radiation Protec-tion) nel 2009 offrono un approccio e una terminologiache non sono accettati dalla comunit di fisici e biologi, eciononostante continuano a regolamentare il settore.Ci si pu solo chiedere come sia possibile parlare di po-tenziali effetti sulla salute delle RF anzich di rischi perla salute. Probabilmente, il termine fuorviante effetti

    per la salute viene usato appositamente per non allar-mare il pubblico sui rischi delluso di radiazioni di micro-

    onde in vicinanza del cervello umano. Altrove (Markov,2006) stato evidenziato che le commissioni di ingegnerisecondo le quali non esisterebbero effetti biologici non-termici stabiliti delle RF, sostanzialmente indirizzano lascienza e la societ nella direzione sbagliata. Gi declina-re la possibilit di effetti non-termici non ragionevole,

    ma soprattutto, in questo modo, si creata confusionefra effetti e rischi. Nella letteratura magnetobiologica,sono stati pubblicati centinaia di articoli che discutono digenotossicit,di mutazioni del DNA e di altre importantimolecole biologiche. Nellarticolo di Israel, Zaryabova eIvanova (2013), si sottolineava giustamente che persinola definizione di effetto termico adottata da questi entiinternazionali non accurata.I team epidemiologici sostengono che non esistano provecoerenti del fatto che avvengonodei cambiamenti. Inol-tre,sostengono chenon ci sono prove definitive e coe-renti secondo le qualile radiazioni non ionizzanti emessedai telefoni cellulari siano associate a rischio di cancro(Boice & arone, 2011). da notare che questo articolo stato pubblicato dopo che la IARC ha definito le RF co-me potenzialmente cancerogene per luomo.In un articolo recente, Markov (2012) ha notato comela tardiva pubblicazione dei dati dello studio Interphoneabbia prodotto uninsolitasituazione,in cui due gruppi dipartecipanti al progetto hanno pubblicato due studi chesostanzialmente si contraddicono lun laltro.Un ulteriore punto critico da considerare, che le carat-teristiche dellassorbimento di energia che rendono desi-

    derabili le frequenze di 750 e 915 MHz per i trattamenticon ipertermia e diatermia sono esattamente le stesse ca-ratteristiche che rendono tanto pericolose le bande di tra-smissione del cellulare da 825 a 845 MHz (Kane, 2001).Per pi di mezzo secolo, un gruppo di autorevoli politi-ci e persino scienziati ha giocato con il termine SAR.Si presume che il SAR, dato in termini di watt per chi-logrammo (W/kg) o milliwatt per grammo (mW/g),offra una misura dellenergia assorbita in un dato tes-suto: quindi lassorbimento, non lemissione. Questo ter-mine particolarmente vantaggioso per lindustria, inquanto lassorbimento di energia nei corpi biologici enegli organi specifici non uniforme e non dipendedalla frequenza.uttavia, fino a oggi, stato il SAR la misura pi usataper descrivere lenergia emessa dalla fonte di campi elet-tromagnetici. Non possiamo che chiederci in che modoun dispositivo possa essere caratterizzato dal SAR. Ri-petiamo che il SAR identifica la quantit di energia cheviene assorbita in un grammo di tessuto. Luso impro-prio del SAR induce i sostenitori della tecnologia wi-fiad affermare che dato che non c riscaldamento del cer-vello da parte di campi elettromagnetici RF, non c ri-

    schio per il cervello umano, trascurando completamenteil fatto che la maggior parte degli effetti biologici sono

    Vogliamo ricordare che gli studi sulleapplicazioni diatermiche mostrano in modocoerente che lenergia elettromagnetica afrequenze vicine a 900 MHz e minori ha piprobabilit di penetrare nel tessuto cerebrale.

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    non-termici. Siamo convinti che glistandard di sicurezza dovrebbero es-sere riaffermati in termini di assorbi-mento interno di energia.

    Wi-fi e comunicazioni mobili: gli

    effetti sui bambiniSiamo tutti esposti alla vasta gam-ma di campi elettromagnetici ad altafrequenza: dai bambini agli anziani,gran parte dei quali non ha alcun in-teresse nelle comunicazioni mobili.Lesposizione estremamente perico-losa, specialmente per i bambini cheusano i telefonini fin dalla tenera et,senza controllo da parte dei genitori.Nel valutare il rischio dei campielettromagnetici dei telefonini peri bambini, il problema principale leffetto diretto dei campi elettroma-gnetici sul cervello, lorgano criticoper antonomasia.Dovremmo ricordare che il cervellodel bambino sta ancora attraversandoil processo di sviluppo fisiologico. Ol-tretutto, usando i telefoni cellulari ibambini sono esposti ai campi elettro-magnetici ogni giorno e per anni, coneffetti non solo sul cervello ma an-

    che sulle complesse strutture nervosedellorecchio interno, responsabili delnormale funzionamento delludito edegli analizzatori vestibolari (Grigori-ev, 2006a, 2006b, 2012b).Esaminiamo ora i principi fondamen-tali per la stima del rischio da campielettromagnetici di microonde relati-vamente alla fascia di popolazione cheusa pi spesso gli attuali mezzi di comunicazione senzafili: i bambini e i giovani adulti.Per la prima volta nella storia della nostra civilt, i sistemipi critici dellorganismo umano il cervello e le strut-ture nervose dellorecchio interno sono esposti a livellicomplessi e ignoti di campi elettromagnetici.Per motivi fisiologici, il cervello di un bambino presentatassi di assorbimento specifico dei campi magnetici pielevati rispetto al cervello delladulto. Questo comportache pi compartimenti del cervello sono esposti ai campimagnetici ad alta frequenza, compresi quelli responsabilidello sviluppo intellettivo.Recentemente, sono stati pubblicati dei dati circa lin-fluenza negativa dei campi elettromagnetici sulla funzio-

    ne cognitiva del cervello (Grigoriev, 2012b).Inoltre, come dimostrato da Divan, Kheifets e Obel

    (2008), oggi non possibile trascurare il fatto che an-che durante lo sviluppo embrionale il bambino pu essere

    esposto a influssi elettromagnetici. utile ribadire la posizione dellOrganizzazione Mondia-le della Sanit (OMS) per cui i bambini sono diversi da-gli adulti: I bambini sono particolarmente vulnerabili.Durante la crescita e lo sviluppo, si verificano finestre divulnerabilit: periodi in cui i loro organi e apparati pos-sono essere particolarmente sensibili agli effetti di deter-minate minacce ambientali (OMS 2013).Purtroppo, non si dispone di sufficienti dati scientifici eanalisi esaustivesulle stime dei potenziali rischi della co-municazione mobile. Nessuno conduce indagini comple-te sui potenziali danni al cervello che possono verificarsi

    durante lo sviluppo (Markov, 2012). Non esiste neppureuno studio sul potenziale sviluppo di mutamenti a lungo

    BAMBINA A DA 5 A 16 ANNI ESPOSTA AL WI-FI A SCUOLAPossibili danni alla prima generazione e successive

    BAMBINA B FETO DELLA BAMBINA A CHE ORA ADULTA E INCINTACon possibili danni al DNA

    LA BAMBINA B INCINTA DI C'C da adulta potrebbe essere gi stata irradiata

    Le irradiazioni da microonde possono causarestress ossidativo e nitrosativo ai mitocondri;questo DNA 10 volte pi sensibile ai bassi livellidi radiazione cronica da microonde rispetto adaltri tipi di DNA.

    Basso contenuto in proteine istoniche, ovveromitocondriopatia; N2 e O2 sono essenziali per ilcervello/sistema immunitario, qualsiasi danno alDNA irreparabile e si pu trasmettere a tutta ladiscendenza femminile.

    100 giorni per la formazione dei follicoli: non c struttura definitadunque 150+120 gg. per la maturazione

    Assenza di proteina 53 (x4) per combattere le radiazioni Assenza di proteine del complesso del poro nucleare (x30) per ladifesa Assenza di proteina fattore 1* (apoptosi) Di 100.000 strutture proteiche, solo 600 sono note

    Ogni aspetto della vita di C corre il massimorischio dalle fasi 1, 2 e 3.

    Il rischio maggiore deve ancora venire: dalle

    irradiazioni del wi-fi nelle scuole

    I primi 56 giorni sono il momento in cui gliembrioni sono pi vulnerabili. Durante leprime 4-6 settimane, la madre pu non saperedi essere incinta e quindi non proteggerelembrione dalle radiazioni.

    7 gg = 100 cellule28 gg = cuore

    *40 gg = occhio47 gg = ditadi mani e piedi

    Il corpo inizialmente rovesciato, ovvero gliorgani principali sonoi pi irradiati

    La donna potrebbe nonsapere di essere incintain questa fase, quindinon prende precauzioni

    = 400.000 FOLLICOLI= 400 DESTINATI A MATURAZIONE= 14 PER OGNI CICLO PRODURRANNO

    UOVA CHE POSSONO ESSEREFECONDATE

    * I GANGLI FOTOSENSIBILIASSORBONO RADIAZIONI: EFFETTISU FUNZIONI CORPOREE

    (Fonte: Barrie Trower, Humanity at the Brink, http://rense.com/general96/trower.html)

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    termine delle funzioni cerebrali nei bambini il cui cervel-lo stato esposto alla continua irradiazione da campi elet-tromagnetici ad alta frequenza.Dunque bisognerebbe partire da zero. Allo stesso tem-po, le agenzie internazionali e nazionali responsabili deglistandard prendono tempo per consentire la crescita espo-

    nenziale delle tecnologie e, in linea di principio, trascu-rano completamente il rischio per i bambini (Grigoriev,2008; Markov, 2012).Oltre 10 anni fa, a un meeting organizzato dallOMS perlarmonizzazione degli standard, uno degli autori fece no-tare che trascurare i rischi dei campi elettromagnetici adalta frequenza per i bambini un crimine contro luma-nit (Markov, 2001).

    Un appello a scienziati e ingegneri bene sottolineare che con le radiazioni ionizzanti il rap-porto di dipendenza dosi-effetti presente in ogni casoconsiderabile, mentre con le radiazioni non-ionizzan-ti leffetto soglia sostanzialmente assente e occorre deltempo prima che i bioeffetti si sviluppino, e oltretutto

    potrebbero essere ridotti o aumentati dalla modulazione

    (Grigoriev, 2006a, 2006b). disdicevole che fino ad orascienziati, politici e legislatori abbiano sottovalutato glieffetti nocivi per la salute umana che possono derivare daunesposizione prolungata e continua a radiazioni non io-nizzanti (spesso dovuta a fattori diversi).Noi riteniamo che la comunit scientifica debba insisteredi pi per comprendere i potenziali rischi che lo scambiomobile di informazioni provoca potenzialmente negli or-ganismi umani. A questo proposito, significativoche laIARC abbia classificato i campi elettromagnetici da RF co-me possibili agenti cancerogeni (2B). importante notareche da meno di due anni questa agenzia internazionale diriferimento passata dalla dicitura nessuna prova definiti-va di rischi per la salute a possibile agente cancerogeno.

    Allo stesso tempo, lICNIRP continua ad affermare chelatendenza riscontrata attraverso le prove recenti va controlipotesi che luso di telefoni cellulari possa causare tumorial cervello negli adulti (Boice & arone, 2011).

    Alla fine sorge una domanda: perch lICNIRP pren-de questa posizione? Possiamo offrire due risposte diversema, in ultima analisi, complementari: la prima che lamaggior parte dei fondi per lICNIRP proviene dal settoreindustriale; la seconda,pi importante, che la maggior

    parte dei membri dellICNIRP sono ingegneri convintichesolo gli effetti termici possano causare effetti biologici.

    Nel 2003, lIEEE ha pubblicato uno standard secondocui gli effetti biologici possono essere solo termici (Cho& DAndrea, 2003). Niente calore, niente effetti. La po-litica ben asservita allindustria, ma crea una deplore-vole barriera che impedisce una valutazione della saluteumana basata sulla biologia. Inoltre, lo sviluppo della

    medicina nucleare e dellenergia nucleare innalza le ra-diazioni di fondo in tutto il pianeta, senza considera-re i disastri di Chernobyl e Fukushima (Akahane e all.,2012; Grigoriev, 2012c). ora che si faccia sentire la comunit scientifica nel suocomplesso,e non solo i radiobiologi e i magnetobiologi. ora di riconoscere e stimare il potenziale rischio per la saluteumana dei livelli sempre pi elevati di radiazioni di fondo.

    Osservazioni conclusiveIn conclusione, vorremmo sottolineare i seguenti punti:1. Per diversi motivi, negli ultimi 60 anni si studiata la va-lutazione e prevenzione dei rischi da radiazioni ionizzanti.2. Il problema del potenziale rischio delle radiazioni non-ionizzanti stato studiato per un tempo decisamenteminore, e inoltre da un paese allaltro si riscontrano no-tevoli differenze negli standard. Infatti nel Nord Americasi basano su criteri ingegneristici, mentre nellex UnioneSovietica e nellEuropa dellEst su criteri biologici. No-nostante gli sforzi di armonizzazione da parte dellOMS,oggi gli standard non considerano il reale inquinamentoda radiazioni non-ionizzantinellambiente.3. Il confronto fra le due fonti di radiazioni porta alla

    conclusione che lesposizione continua e non controllatadellintera popolazione a campi elettromagnetici a bassaintensit oggigiorno rappresenta un problema pi graveper lumanit rispetto alle radiazioni ionizzanti, nel cuicaso le fonti delle radiazioni sono sotto stretto controlloe ben localizzate.4. Per la prima volta nella storia dellumanit, dato lu-so intensivo dei telefoni cellulari, i bambini sono espostia pericolose radiazioni non-ionizzanti e sono potenzial-mente soggetti a rischi maggiori rispetto agli adulti. An-che se la dose ricevuta dal cervello la stessa che per gliadulti, a causa delle specificit delle dimensioni corporeee dello sviluppo fisiologico, i bambini corrono maggioripericoli. Si pu fare unanalogia con il rischio dei campielettromagnetici per alcuni gruppi professionali.5. Allinizio del 2012, il Parlamento Europeo ha votatocon 512 voti a favore e 16 contro una direttiva per esor-tare i paesi membri a imporre limiti pi severi per le-sposizione alle radiazioni da telefoni cellulari e tecnologiewi-fi, specialmente tenendo conto della popolazione in-fantile, pi sensibile.6. La comunit scientifica e medica ha lobbligo di darelallarme: le istituzioni sanitarie e normative devono svi-

    luppare con urgenza standard e azioni per la protezionedella popolazione, e in particolare dei bambini.

    ora di riconoscere e stimare il potenzialerischio per la salute umana dei livelli semprepi elevati di radiazioni di fondo.

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    7. Dovremmo smettere di dire a scienziati, politici e alpubblico generale che il wi-fi non fa male.8. Dovremmo essere onesti e dire che non sappiamo qualipotrebbero essere gli effetti a lungo termine.Se non noi, chi altri?Se non ora, quando?

    Gli autori: Il Dott. Ric. Marko Markov biofisico e presidente di Research Inter-national a Williamsville, New York. Fa parte anche della commissionescientifica della Nura Life Sciences Corporation. Markov pu esserecontattato per posta elettronica allindirizzo [email protected]. Il Dott. Ric. Yuri G. Grigoriev presidente della Commissione nazionalerussa sulla protezione da radiazioni non ionizzanti, e fa parte dellAcca-demia russa delle scienze per lingegneria elettrica, della commissioneinternazionale del Progetto Internazionale per i Campi ElettromagneticidellOMS e dellIstituto di ingegneria elettrica ed elettronica.

    Nota di redazione:Questo articolo tratto da Wi-Fi technology: an uncontrolled globalexperiment on the health of mankind, pubblicato su ElectromagneticBiology and Medicine (giugno 2013; 32[2]:200-208) da Informa UKLtd. Larticolo originale disponibile (a pagamento) sul sito di InformaHealthcare, http://tinyurl.com/pj25odw.Riferimenti

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    vato dallautorit medico-sanitaria della Federazione Russa il 31gennaio 2003, Mosca IARC, OMS, IARC classifies radiofrequency electromagnetic fieldsas possibly carcinogenic to humans, comunicato stampa n. 208, 31maggio 2011 IARC (2011), Carcinogenicity of radiofrequency electromagneticfields, Lancet Oncology 12(7):624-626

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    Un agente infettivodi recente scoperta,minuscolo come un virus, correlato alla diffusionedi patologie fra le piantetrattate con il glifosato,nonch a gravi problemidi salute fra gli animali

    nutriti con i prodottiOGM contaminati. Unoscienziato preoccupatocerca di intervenire primache sia troppo tardi.

    OGM, Glifosato e futuro

    Intervista a Don Huberdi Chris Walters 2011Tratta daAcres U.S.A.(Vol. 41, N. 5, maggio 2011)Sito Web: http://www.acresusa.com

    I semi si sono evoluti per milioni di anni prima che luomo inventasse il bu-siness dellindustria agraria. La selezione genetica per migliorare i raccolti haavuto inizio solo con la nascita dellagronomia. Prima di allora, nellimmensavariet di piante a disposizione, i semi venivano selezionati in base a diverse ca-ratteristiche di robustezza, crescita, qualit, produttivit o resistenza alle malat-tie. Anche dopo anni di intensa selezione e la creazione di vari ibridi da parte didiligenti ricercatori del secolo scorso, la maggior parte di questa eredit non brevettabile e dunque non utile per acquisire potere o profitti aziendali.Lingegneria genetica applicata alla modificazione dellecolture esiste perch lamaggior parte dei coltivatori del mondo ha bisogno dei semi, e i nuovi metodiper manipolare i geni sono una risorsa ancora inviolata per avere il controllo

    della propriet intellettuale. Ad oggi, ci sono due tratti checaratterizzano pra-ticamente tutte le specie geneticamente modificate [OGM] del mondo. Untipo sfrutta la tolleranza agli erbicidi attivata da una forma del codice geneticoEPSPS insensibile al glifosato (questo OGM basato sul batterio del suolo

    Agrobacterium tumefaciens). Gli altri utilizzano la resistenza agli insetti dovutaa uno o pi geni di tossine derivati dal batterio del suolo Bacillus thuringiensis.Quello che ci interessa qui il primo tipo, poich senza il glifosato lindustriabiotech non sarebbe altro che unorfana senza ragion dessere. Il glifosato, for-se pi noto con il nome commerciale di Roundup adottato dalla Monsanto,ma presente anche sotto altre forme da quando il brevetto scaduto nel 2000, il complemento obbligato per le piante OGM.Si tratta diun ingegnoso er-bicida ad ampio spettro che blocca laccesso ai nutrienti delle piante infestanti,anzich ucciderle direttamente. Per molti anni stato osannato come un so-stituto relativamente benigno dei terribili erbicidi alla diossina usati in passa-to. Le cifre non mentono: gli OGM fanno aumentare le vendite del glifosato.Ne parliamo con il Dott. Don Huber, fitopatologo delle piante con unesperien-za cinquantennale, oggi professore emerito alla Purdue University,con unin-tensa attivit post-accademica. Huber considerato a livello internazionaleunautorit in materia di malattie delle piante dovute a carenze di nutrienti, ed la persona giusta per fare commenti sul glifosato che, come detto, possiede ap-punto la funzione di bloccare gli elementi nutritivi senza essere di per s tossico.Dopo il pensionamento, Huber nuovamente in piena attivit da quando trapelata una lettera da lui inviata al Segretario per lAgricoltura om Vilsack.

    Sebbene molti dei media generalisti non se ne siano interessati, la lettera [da-tata 16 gennaio 2011] ha fatto immediatamente scalpore. Huber informa-

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    va Vilsack della scoperta di un nuovo agente infettivo.diffuso, molto pericoloso e si trova in concentrazionielevatissime nella soia e nel mais Roundup Ready (RR),scriveva. Lanciava un appello al Segretario perch aiutassegli scienziati procurando risorse per la ricerca. La letteraha scatenato un turbine di allarmismo e diniego, e come

    ci racconta Huber nellintervista, il Ministero dellAgri-coltura statunitense [USDA] sta indagando sul problemanonostante, ascoltando cattivi consigli, abbia recente-mente approvato lalfa-alfa OGM. Gli abbiamo chiestodi commentare la sua lettera e di offrirci pensieri e opinio-ni su questa onnipresente sostanza usata in agricoltura.

    Chris Walters, redattore diAcres U.S.A.

    INTERVISTA AL DOTT. DON HUBERAcres U.S.A.: Che differenza c fra il glifosato e gli erbi-cidi che si usavano in precedenza?Don Huber: Le differenze fra il glifosato e la maggiorparte degli altri erbicidi sono numerose. Gli erbicidi sonoquasi sempre chelanti di minerali che agiscono immobi-lizzando fisiologicamente uno specifico nutriente mine-

    rale necessario per uno specifico enzima critico. Quando

    questo percorso fisiologico viene bloccato, la pianta in-festante a cui applicato muore. Anche il glifosato unchelante chimico che pu legarsi a elementi nutritivi diorigine minerale e immobilizzarli fisiologicamente, inmodo che non siano pi disponibili per le funzioni fisio-logiche che regolano. La differenza del glifosato che non specifico per un solo nutriente minerale, ma ne immo-bilizza diversi e non colpisce un meccanismo primario percausare direttamente la morte. Semplicemente, disattiva imeccanismi di difesa della pianta, cos che i funghi che sipropagano nel suolo, che normalmente impiegherebberosettimane o mesi per danneggiare una pianta, riescano aucciderla in pochi giorni una volta applicato il glifosato.Quando si usa la tecnologia di tolleranza al glifosato, siimmette un ulteriore gene che mantiene in qualche mo-do attivo il meccanismo di difesa della pianta, cos da po-ter mettere il glifosato direttamente sulla pianta coltivatasenza che questa venga uccisa. Ma la tecnologia non influ-isce in nessun modo sul glifosato, che continua a legarsiagli elementi nutritivi minerali.Ogni volta che si inserisceil gene, si riduce la capacit della pianta di assorbire nu-trienti, anche se non al punto da distruggere la sua capa-cit di sopravvivenza. Ma, per lo meno fisiologicamente,

    la pianta handicappata.Acres: Prima che venissero introdotti i geni tolleranti al

    glifosato, come facevano i coltivatori a scongiurare il ri-schio di uccidere anche le piante buone?Huber: Si occupavano della disinfestazione del terrenoprima di seminare le piante buone o prima che spuntas-sero dal terreno. Allepoca, non cerano molti erbicidi chesi potessero applicare direttamente sulla pianta. Ce nera

    qualcuno, il 2,4-D e qualche altro, che era semi-selettivoe molto efficace contro le latifoglie, che hanno una fisio-logia diversa rispetto alle piante erbacee. Succede una cosasimile con il ordon: lo si pu spargere su una coltivazio-ne erbacea, e uccide le pianti infestanti a foglia larga pertre o quattro anni. Ha una discreta azione residuale, mauna volta sparite le piante infestanti a foglia larga, lerbasembra appena fertilizzata.

    Acres: Linnovazione per cui il glifosato diventato co-s potente sul mercato centra con il fatto che concentratutto un arsenale in ununica arma? Non serve pi usaretanti erbicidi diversi?Huber: Gli erbicidi avevano unazione selettiva. Il glifosa-to, sulle piante non dotate del nuovo gene, ha un effettoad amplissimo spettro, quindi agisce su tutte le piante in-festanti. Vengono tutte uccise dai funghi del suolo. Anchese non proprio la stessa cosa, potremmo dire che quan-do si usa il glifosato si fa ammalare la pianta di AIDS. Sidisattiva il sistema immunitario, il sistema di difesa.

    Acres: In che modo limmobilit del glifosato, dato che un chelante di metalli pesanti o dielementi nutritivi, sitraduce negli effetti a lungo termine dellaccumulo di gli-fosato dopo anni di uso costante?

    Huber: Finch legato strettamente a quegli elementiminerali, non disponibile, o per lo meno non in formaattiva, per danneggiare le piante. Se avviene qualcosa chespezza quel legame, allora pu essere nuovamente rilascia-to e disponibile per essere assorbito dalle radici e danneg-giare le piante. Dipende da quanto tempo sopravvive nelsuolo, e questo a sua volta dipende principalmente da duefattori: il primo,importante per la stabilit, il pH delsuolo; laltro il contenuto di argilla. Pi il pH alto, me-no il glifosato stabile, mentre maggiore il contenuto diargilla, pi stabile. In un suolo molto argilloso, potrebbe

    sopravvivere per vari anni. In una soluzione acquosa pudegradare piuttosto in fretta e non avere pi molta azio-ne residua. Credo che probabilmente questo sia uno deimotivi per cui la Corte Suprema francese, due anni fa, hasentenziato che sarebbe considerata frode affermare che ilglifosato biodegradabile nel suolo: perch non davverosempre prevedibile. In certi tipi di suolo pu sopravvivereper tempi lunghi, mentre in altri per periodi significativa-mente pi brevi. Con le informazioni di cui attualmentedisponiamo, non assolutamente possibile dare delle ci-fre prevedibili. Sappiamo che, nonostante il glifosato ven-gaimmobilizzato rapidamente in diversitipi di suolo, in

    seguito pu essere riattivato oppure liberato e riattivatoper danneggiare successive colture.

    "...nonostante il glifosato vengaimmobilizzatorapidamente in diversitipi di suolo, in seguitopu essere riattivato oppure liberato e riattivatoper danneggiare successive colture."

  • 5/26/2018 Nexus New Times 107

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    Acres: Che cosa deve succedere perch si riattivi?Huber: Una delle cose che, secondo una scoperta recente,lo riattiva lapplicazione di fertilizzanti a base di fosforoalla coltura. Da un punto di vista nutritivo, questi fertiliz-zanti sono in grado di liberare il glifosato che cos ritornaattivo, pu essere assorbito dalle piante e danneggiarle.

    Acres: I ricercatori hanno dimostrato che ha un impattosulle colture quando viene rilasciato?Huber: S. Pu essere piuttosto dannoso per i raccolti edeffettivamente limita lassorbimento dei nutrienti neces-sari per le piante fino al 60-70%, e ci avviene in modoabbastanza indiscriminato. La maggior parte degli ele-menti si riduce di circa il 60%, e alcuni intorno al 70%.In questo modo, la pianta sottoposta a una carenza nu-trizionale piuttosto grave, anche se magari nel suolo glielementi nutritivi sono presenti, mala pianta non riesce autilizzarli a causa della tossicit del glifosato.

    Acres: I suoi colleghi hanno riscontrato un impatto simile?Huber: S. Diversi microbiologi del suolo stanno segna-lando lo stesso tipo di impatto sulla biologia del suolo.Uno studio dice che il glifosato un potentissimo erbici-da, ma al contempo un potentissimo biocida. piuttostoselettivo, nel senso che stimola alcuni organismi del suolomentre fortemente tossico per altri organismi: tossicoper i batteri contenuti nei noduli delle leguminose chefissano lazoto; piuttosto tossico anche per gli organismiche rendono disponibili il manganese e il ferro per lassor-bimento delle piante, e questi sono nutrienti importantis-simi; stimolainvece i patogeni del suolo che uccidono le

    piante infestanti, ma ne stimola anche altri creando unasorta di super-patogeno letale. Questo super-patogenopermane poi nel suolo e attacca anche altre piante nellesuccessive rotazioni delle colture.

    Acres: La lettera che ha mandato al Segretario per lAgri-coltura om Vilsacknelgennaio del 2011 stata attaccatasu vari fronti, comera prevedibile. Dato che lagente pa-togeno scoperto non stato descritto dettagliatamente inuna pubblicazione scientifi