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TUTTO LO SPORT DEL FRIULI VENEZIA GIULIA A 360 GRADI 06|15 25|03|2015 magazine www.tremilasport.com CLOCCHIATTI SULLE ORME DI PASSALENT pag 18 PUDDU, L´AURORA È CASA MIA pag 14 LA MIA RIVINCITA TESTIMONIAL Laura Bassi con la maglia dell'Achilles International, di cui è presidentessa voluta dal professor Mauro Ferrari pag 27 pag 6 ALESSIA, STAR DI VISSANDONE CALCIO FEMMINILE DOPO UN TERRIBILE INCIDENTE LAURA BASSI PARTECIPERÀ ALL'UNESCO CITIES MARATHON

n° 06 TremilaSport 25 03 2015

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Laura Bassi all’Unesco Cities Marathon: “Ecco la mia rivincita” Lega Pro – Rosania: “Basta farci male da soli!” Eccellenza – Rosa Gastaldo: “Col Tolmezzo è decisiva” Promozione – Puddu: “A Lumignacco rischiai di chiudere col calcio” Prima Categoria – Clocchiatti: “Sogno di emulare mister Passalent” Calcio Donne – Alessia Tuttino, la star di Vissandone Volley – La stagione nera del volley maschile giovanile Basket – San Daniele, viene prima la linea verde Le Belle di Tremila Sport – Erica Franzolini Gli Itinerari di Tremila Sport – Le Cascate del Kot

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T U T T O L O S P O R T D E L F R I U L I V E N E Z I A G I U L I A A 3 6 0 G R A D I

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CLOCCHIATTI SULLE ORME DI PASSALENT pag 18

PUDDU, L´AURORA È CASA MIApag 14

LA MIA RIVINCITA

TESTIMONIALLaura Bassi con

la maglia dell'Achilles International,

di cui è presidentessa voluta dal professor

Mauro Ferrari

pag 27

pag 6

ALESSIA, STAR DI VISSANDONE

CALCIO FEMMINILE

DOPO UN TERRIBILE

INCIDENTE LAURA BASSI PARTECIPERÀ

ALL'UNESCO CITIES

MARATHON

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SOMMARIO

CALC

IO

18

28-29 UDINESE

9 LEGAPRO

10 SERIED

12-13 ECCELLENZA

14-17 PROMOZIONE

18-19 PRIMACATEGORIA

20-22 SECONDACATEGORIA

23 TERZACATEGORIA

24-25 GIOVANILI

26 CALCIOA5

27 FEMMINILE

36-37 BASKET

40-43 VOLLEY

44 PUGILATO

45 TENNIS

27

Le belle di Tremila Sport:Erica Franzolini

GABRIO CLOCCHIATTIIlcapitanodellaRisanese(adestra)sognaunfuturodaallenatore:«IlmiomodelloèErvinoPassalent»

RUBRICHE34-35 AMARCORD

30-33 LEBELLEDITREMILASPORT

11 NONSOLOSPORT

46-47 MONDOLIBERTAS

38-40 GLIITINERARIDITREMILASPORT

LAURA BASSIQUI CON IL PROFESSOR FERRARI, PARTECIPERÀ ALL'UNESCO CITIES MARATHON

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TremilaSport+ | 25 03 2015 | 03

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DIRETTORE RESPONSABILE Edi FabrisVICEDIRETTORE Massimo MuzzinEDITORE MEDIATREMILA EDIZIONI srl Viale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 893 [email protected]

Registrazione Tribunale Udine n. 38/07 del 19.11.2007Responsabile trattamento dati (D.LGS. 30-6-2003 N. 196) Edi Fabris

Questo numero è stato chiuso in redazione mercoledì 25 marzo 2015.

Il DirettoreEdi Fabris

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REDAZIONEViale Palmanova 146 - 33100 Udine Tel. 0432. 33 30 [email protected] www.mondoudinese.com

Mondo UdineseQUOTIDIANO D’OPINIONE BIANCONERA

LA RADIO UFFICIALE DELL’UDINESE CALCIO

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DIZ IONI

MediaTremila EdizioniViale Palmanova 146 - UdineTel. 0432. 33 30 893 [email protected]

Una prima di grande significato,quella che abbiamo voluto dare al nuovo numero del nostro magazine, con la ventenne di Cussignacco, Laura Bassi, indiscusso esempio di forza morale dopo il grave incidente stradale della scorsa estate che ha

segnato la sua vita e di cui parla nell'intervista all'interno. Con l'aiuto fondamentale del professor Mauro Ferrari, con lei nella foto, e di un gruppo di amici che indosseranno la maglietta del Laura Team, la ragazza percorrerà domenica in carrozzina i 16 chilometri del tratto Palmanova-Aquileia dell'Unesco Cities Marathon, esprimendo così la propria gioia di vivere a dispetto di quanto le è accaduto. Altri sono comunque gli esempi di solidità friulana cui abbiamo inteso offrire uno spazio di rilievo, quelli dell'ex cestista della Snaidero e della Nazionale, l'aquileiese Michele Mian, e della calciatrice di Vissandone di Basiliano, Alessia Tuttino. Il primo ci offre un personale "amarcord" con in primo piano la figura di un allenatore, Boscia Tanjevic, che credette fermamente in lui, facendone un caposaldo della nazionale che si laureò campione d'Europa nel 1999, mentre la Tuttino, talentuosa e schiva, più che parlare di sè preferisce spaziare su argomenti riguardanti il Tavagnacco e la nazionale, della quale fa parte da dodici anni. Ed è un'altra campionessa (di atletica leggera), Erica Franzolini, ad occupare un posto di rilievo nel nuovo magazine, proponendosi in veste sexy ma con anche dei contenuti che ne evidenziano il talento sulla pista rossa. Parte del leone, comunque, con l'Udinese e i campionati dilettantistici e giovanili, appannaggio del calcio ed è una questione di passione popolare dai numeri sempre rilevanti.

Conlaforzadeltalentoedellasolidità

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 05

PERSONAGGILEGAMI«GLI AFFETTI SONO IMPORTANTISSIMI E MI SONO LEGATA MOLTO ALLA RAGAZZA CHE PER PRIMA MI SOCCORSE SUBITO DOPO L'INCIDENTE»

ALTRI SPORT

Ho incontrato Laura Bassi in un pomeriggio piovoso, al Gervasutta. La ventenne di Cus-signacco è ritornata

protagonista in occasione del-la sua prossima partecipazione all’Unesco Cities Marathon del 29

marzo. La ragazza friulana parte-ciperà simbolicamente alla mara-tona, correndo assieme allo scien-ziato di fama mondiale Mauro Ferrari, che l’ha voluta come pre-sidente di Achilles International Italia. Percorrerà gli ultimi 16 chi-lometri da Palmanova ad Aquileia.

Il 22 giugno 2014 un terribile in-cidente stradale a Gemona le ave-va portato via il fidanzato Marco, in moto con lei, e l'amico Kevin. Riuscì a sopravvivere per miraco-lo, ritrovandosi priva della gamba sinistra, e oggi, dopo il traumatico risveglio e molti mesi di terapia in-tensiva, è ancora degente al Ger-vasutta: “Quando mi trovai in tera-pia intensiva per la prima volta, il papà di Marco chiese al professor Ferrari, esperto di nanotecnologie e presidente del Methodist Rese-arch Institute di Houston in Texas, di aiutarmi. Per caso si trovava in Friuli in visita alla famiglia. La mia amputazione è molto alta e mi avevano detto che probabilmen-te non avrei potuto più nemme-no stare seduta. Ho conosciuto anche la moglie Paola, presidente della sede di Houston dell’associa-zione nata a New York nel 1983 con lo scopo di promuovere l’at-tività sportiva tra i disabili. Mi si è aperto grazie a loro un nuovo mondo e ho ritrovato la speran-za e la forza per andare avanti e credere in qualcosa". E considera poi: "Se sono rimasta viva nell’inci-dente c’è un senso. Probabilmente dovevo conoscere questa realtà e vivere quest’esperienza. Se vivia-mo, lo facciamo anche per gli altri, non solo per noi stessi”.

Laura si era diplomata allo Za-non e aveva lavorato qualche mese in un distributore di benzina a Udine con il suo ragazzo prima di essere assunta in un istituto bancario: “Marco ed io avevamo progettato di andare a vivere in-sieme e oltre a questo coltivavo un sogno fin da ragazza, quello di riuscire ad entrare nell’Arma dei Carabinieri. Lo scorso marzo

Dopoilterribileincidente,LauraBassiparteciperàall'UnescoCitiesMarathon

LA MIA SECONDAPOSSIBILITÀ

Libertà è scrivere e ascoltare la musica di Bach e Chopin

Fondamentale per Laura Bassi è stato il sostegno del professor Mauro Ferrari (con lei nella foto), uomo di sport udinese, esperto di nanotecnologie e presidente del Methodist Research Institute di Houston, nel Texas, e della moglie Paola. Lo scienziato percorrerà con la ragazza i 16 chilometri da Palmanova ad Aquileia e con loro correranno anche gli amici del Laura Team. Un esempio e un impulso notevoli all'attività sportiva dei disabili. "Grazie a loro ho ritrovato la speranza e la forza di andare avanti", dice Laura.

SERENITÅTrasmette fiducia nella vita il sorriso di Laura, qui ritratta da Silvano Zandonella. "Non va mai sprecata, per quanto dura possa essere la realtà", dice la ventenne di Cussignacco.

di BIANCAMARIA GONANO

LA SPINTA DEL PROF

PERSONAGGI

avevo sostenuto il concorso ma i miei 80 punti non erano risultati sufficienti. Però sono stata molto orgogliosa di me. L’amore per la divisa lo devo a mio nonno, che era un alpino, e al fatto di aver prati-cato per anni arti marziali con un maestro appassionato di storia militare e in un ambiente molto impostato. Ho sempre avuto un forte senso di giustizia dentro di me”. Mille volte Laura rivive quegli istanti che le hanno stravolto la vita. Bastava passare di lì un mi-nuto prima o dopo, tornando da un week end trascorso a Sauris: “Non è facile trovare un senso in ciò che è accaduto e per sempre mi chiederò perché sia succes-so proprio a noi. Un istante può cambiare i piani di una vita. Avrei voluto perdere entrambe le gam-be ma avere Marco ancora al mio

fianco. Vorrei dedicarmi a delle conferenze sulla sicurezza stra-dale nelle scuole perché vedere dal vivo una persona che porta i segni di una menomazione è più efficace di qualsiasi corso teori-co. Se riuscissi a far entrare nella testa di almeno un solo ragazzo il valore della vita, mi sentirei già realizzata”.

Laura è sportiva da sempre e ha praticato nuoto, tennis, palla-volo, anche se sono le arti marziali le sue preferite, una disciplina in cui ha potuto sfogare tutta la sua vitalità di adolescente. Ma l'inci-dente l’ha cambiata radicalmente, come lei stessa racconta: “Sono sempre stata molto impulsiva, un terremoto, e Marco mi dava equi-librio. Ora ho imparato ad essere più riflessiva e cerco sempre di seguire il suo esempio”.

Le persone a lei vicine sono molte, sottolinea: “Nel momento di emergenza sono tutti premurosi con te, poi rimani con te stesso e con i pochi cari. La mia famiglia è stata ed è molto importante e mi sono legata tantissimo alla ragaz-za che per prima mi ha soccorsa. Le ho preso la mano e non gliel’ho mai mollata. È come se mi avesse salvato”.

Al Gervasutta, che è diventata la sua casa da novembre, Laura legge molto e scrive: “Amo legge-re le poesie di Alda Merini e Pablo Neruda oltre a testi di psicologia e vorrei scrivere un libro su di me e sulle storie dei pazienti con cui condivido le ore di speranza e di riabilitazione. Come lo era la moto, scrivere per me è libertà. Così come mi sento libera quando ascolto Bach e Chopin o le esecu-zioni di Allevi. Ho iniziato ad ascol-tare musica classica in terapia intensiva prima di addormentarmi ed ora mi è rimasta dentro. Re-centemente ho iniziato a nuotare in piscina e mi sento un cavalluc-cio marino con la sensazione di essere pervasa dall’acqua”. Il 29 marzo la giovane avrà una sua squadra, la Laura Team: “”Saremo cinquanta, in grigio i runners e in verde i sostenitori, in una corsa a ritmi diversi con un unico grande traguardo - riferisce -. Ho capi-to che la vita, per quanto dura e tremenda possa essere, val sem-pre la pena di essere vissuta e mai sprecata e non si ferma con la disabilità. Io ho avuto una se-conda possibilità e la voglio vivere con consapevolezza. Anche per Marco".

MOMENTINella foto in alto, Laura Bassi alla presentazione dell'Unesco Cities Marathon a Udine e, qui sopra, con amici e maglietta del suo team.

TITOLI E TOP RUNNERS

L'EVENTO

La terza edizione della maratona, valida anche per il campionato regionale Fidal e per quello dell'Unvs, si svilupperà domenica 29 marzo lungo i 42 chilometri che dividono Cividale, sede della partenza, da Aquileia, attraverso Palmanova. Nelle due precedenti edizioni hanno vinto Pertile nel 2013 e Leonardi lo scorso anno. Numerosi i top runners annunciati, su tutti i kenyani Kibet (nella foto), Tiongik e Tum, ma accreditati sono pure Kosovely e gli italiani Canaglia e Santi. Tra le donne pronostico vincente per la kenyana Kebaso.

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 7

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COMITATOREGIONALEFRIULI VENEZIA GIULIA

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Comune di Talmassons

Comune di Latisana

Comune di Lignano

LIGNANO SABBIADORO

Palazzetto dello Sport Latisana - via Bottari

3-4 aprile 2015ingresso gratuito

FINAL FOUR COPPA ITALIASERIE B2 FEMMINILE2014-15

TALMASSONS (UD)NAPOLI

MONSELICE (PD)S. VITALE (VI)

La partecipazione della ASD Volley Talmassons alla “Final Four” di Coppa Italia di Serie B2 femminile è stata l’occasione per sancire una costruttiva alleanza tra le Amministrazioni comunali di Talmassons, Lignano Sabbiadoro e Latisana, al fine di garantire la possibilità che la finale si potesse svolgere per la prima volta nella nostra Regione e dando un concreto esempio di una collaborazione che nasce dal “basso”. Abbiamo unito, in un unico progetto, le forze della comunità a cui fa riferimento la squadra, della “perla” del turismo balneare regionale e nazionale e di una città che vanta un glorioso passato nel volley. Le ragazze del Volley Talmassons giocheranno la finale, Lignano Sabbiadoro darà ospitalità alle altre finaliste che giungono da Napoli, Monselice (PD) e Montecchio (VI) e il Palazzetto dello sport di Latisana sarà l’arena dove si svolgeranno le gare. Il prossimo 3 e 4 aprile, le nostre comunità sapranno accogliere dirigenti federali, atlete, tecnici, accompagnatori e tifosi celebrando un grande avvenimento sportivo e promuovendo le ricchezze turistiche, ambientali ed enogastronomiche della nostra terra. Questo esempio di “buone pratiche” tra amministrazioni pubbliche e volontariato sportivo certifica ancora una volta la verità del motto: “l’unione fa la forza”. Alle squadre un caloroso benvenuto e che vinca la migliore!

Piero Mauro Zanin, Sindaco di TALMASSONSLuca Fanotto. Sindaco di LIGNANO SABBIADORO

Salvatore Benigno, Sindaco di LATISANA

Il Friuli è terra di sport. La vivacità del nostro territorio sotto l’aspetto agonistico è confermata dalle tante discipline praticate da un crescente numero di appassionati, dall’infanzia all’età adulta. E’ un bel segnale per le nostre comunità che, nello sport, colgono l‘occasione per stare in forma, investire nel proprio benessere e fare gruppo. Un contesto particolarmente attivo tanto da diventare spesso punto di riferimento per l’organizzazione di manifestazioni sportive di alto livello. E’ il caso della “Final Four” di Coppa italia di serie B2 femminile di pallavolo che arriva per la prima volta in Friuli e il cui coordinamento è stato assegnato alla Volley Talmassons, compagine che, oltre ad occuparsi della kermesse dal punto di vista operativo, sarà schierata anche in campo. La società saprà sicuramente misurarsi su entrambi i terreni, in primis quelo dell‘ospitalità per presentare al meglio le ricchezze del nostro territorio, paesaggistiche, enogastronomiche, culturali e sportive. A tutto lo staff dell’associazione e alle comunità di Talmassons, Lignano Sabbiadoro e Latisana, dove si svolgerà l’evento, da parte della Provincia di Udine il ringraziamento per l’impegno dedicato al coordinamento della manifestazione che verrà sicuramente ripagato da un’ottima riuscita.

Pietro Fontanini, presidente della PROVINCIA di UDINE

Un caloroso saluto alle atlete, ai dirigenti, ai tifosi appassionati che parteciperanno alla Final Four di Coppa Italia di Serie B2 femminile. Riteniamo che sostenere iniziative importanti come questa manifestazione metta in risalto il vero ruolo dello Sponsor che con il suo contributo, oltre il mero valore economico, riesce ancora una volta a contribuire a creare una rete tra i diversi attori in gioco al fine di creare valore condiviso. Le imprese, anche se di piccole dimensioni, sono in un rapporto di stretta interdipendenza con la comunità locale: se da un lato offrono posti di lavoro

e forniscono contributi economici, dall’altro dipendono dalla qualità della vita, dalla stabilità e dal livello di sviluppo delle comunità in cui operano. Inoltre, in un proficuo scambio “energetico”, possono e devono restituire al territorio parte di quel “Genius loci” che le ha viste nascere e prosperare, spesso proprio grazie al valore aggiunto del contesto territoriale e sociale. Anche per questo si parla sempre più spesso di “cittadinanza d’impresa”, intesa come ambito di relazioni e iniziative promosse volontariamente dall’impresa sul territorio in cui opera e interagisce. Nel confermare che essere protagonisti in questa Manifestazione diventa per le nostre Aziende motivo di orgoglio e soddisfazione, vogliamo porgere un sincero “in bocca al lupo” a tutte le atlete partecipanti per il loro risultato sportivo e agli organizzatori per la buona riuscita della manifestazione.

C.D.A. di Cattelan SrlMTF Srl

Ospitare una fase finale di un torneo nazionale è, innanzitutto, uno splendido momento di condivisione di passioni e valori tra sportivi di varie parti d’Italia, accomunati nello spirito della sana competizione e della crescita delle persone. È per noi un onore accogliere questa manifestazione nel nostro territorio, in una regione notoriamente sportiva per tradizione, certi che questa possa essere una grande festa sul campo da gioco e, al contempo, una occasione per conoscere meglio la nostra Terra e le sue straordinarie peculiarità. Prendiamo ad esempio la caparbietà evidenziata dalla società Volley Talmassons nell’organizzare l’evento, quanto il fatto che vi sia una opportuna distribuzione territoriale tra sedi e campi, per sottolineare la validità di alcuni tra i principi fondanti della Pallavolo: la squadra vince e ci si batte con tutti se stessi fino alla fine. Con ciò formuliamo l’in bocca al lupo da parte di tutto il movimento pallavolistico territoriale e regionale alle squadre partecipanti e l’auspicio di un grande ed appassionato divertimento per tutti i sostenitori che saranno presenti.

Ferruccio Riva, Presidente Comitato Territoriale FIPAV di UdineGiorgio Tirel, Presidente Comitato Regionale FIPAV Friuli Venezia Giulia

In qualità di Presidente della Società Asd Volley Talmassons voglio esprimere il più caloroso saluto di benvenuto, mio e dei miei collaboratori, alle atlete, tecnici, dirigenti e arbitri che si ritrovano a Lignano e Latisana in occasione della Final Four di Coppa Italia di Serie B2 femminile che, mi auguro, possa rappresentare un importante momento di sport, all’insegna della lealtà, per gli atleti, per gli organizzatori e per gli spettatori. Abbiamo cercato di accogliere nel migliore dei modi gli ospiti, coniugando sport e turismo per far conoscere, o approfondire la conoscenza della vasta offerta del nostro territorio e l’ospitalità della nostra gente. Un caloroso ringraziamento alle Istituzioni e agli Sponsor che hanno dimostrato sensibilità e sposato con entusiasmo la nostra iniziativa condividendone le finalità. Auspico infine che ancora una volta il Volley, senza nulla togliere all’aspetto tecnico, sappia esaltare nel migliore dei modi quello della socialità e dell’amicizia, diventando così per le ragazze un’importante occasione di crescita non solo dal punto di vista sportivo ma anche umano e personale.

Gianni De Paoli, Presidente Asd VOLLEY TALMASSONS

VENERDI 3 APRILEore 16:30 AS Megaride Napoli S. Vitale Montecchio VIore 18.30 CDA V. Talmassons UD Monselice Cl. Euganea PD

Palazzetto dello Sport Latisana (Ud) - via Bottari

diretta webwww.fvgsportchannel.com

SABATO 4 APRILEore 16:00 Finale 3°/4° postoore 18:00 Finale 1°/2° posto

LEGAPROCALCIO

BASTA CADERENELLE TRAPPOLE!

DANIELE ROSANIA

I cinque gol subiti non intaccheranno la nostra autostima

“DANIELE ROSANIA

Il Pordenone esce malconcio dalla sconfitta con il Como per 5 a 2, forse però più a li-vello di risultato che di gioco. I Ramarri infatti ben avevano

approcciato all'incontro, finendo col pagare però a caro prezzo singo-li episodi (l'espulsione di Mattielig e l'errore di Bazzichetto su tutti). Nella peggior sconfitta stagionale c'è da tirare fuori il lato positivo e Daniele Rosania, jolly difensivo neroverde che domenica ha spen-to 24 candeline, ci aiuta a tirare le somme. D: Il match col Como è stato spet-tacolare. Come lo descriveresti?

«Partita dalla doppia faccia: il primo tempo siamo stati molto compatti, soprattutto creando oc-casioni da gol in ripartenza: il 2-2 a fine primo tempo ci stava stretto. A inizio ripresa non so cosa possa essere successo: incassiamo subito la terza rete e poi il quarto gol ci dà il colpo di grazia. Il calcio è fatto di episodi e sfortunatamente ci sono stati avversi. Poi chiaro che nella seconda frazione è anche emersa la qualità degli avversari, la loro su-premazia».D: A livello psicologico quanto pe-sano le 5 reti incassate?

«Eravamo tra le migliori difese nel girone di ritorno, un peccato. Pesano inevitabilmente a livello di testa ma dobbiamo essere bravi

«In settimana studieremo le partite precedenti come da abi-tudine. In base a quello il mister ci schiererà: la cosa bella è che non c'è mai una formazione standard, tutti si allenano al massimo e cerchiamo di metterlo in difficoltà con le scelte fino alla fine. Loro all'andata hanno dimostrato di essere squadra, ben compatti dietro. Oramai però ogni partita è una battaglia, quindi pochi calcoli».D: Il tuo più bel ricordo calcistico?

«Ho avuto la fortuna di andare a Lanciano il primo anno di profes-sionismo: raggiungere la Serie B in una città come Lanciano che non è molto nota regala emozioni in più. Si era creata un'alchimia stupenda, quel qualcosa che poi cerchi sem-pre di trovare in tutte le squadre». (l.f.)

a cancellare e proseguire. Chiaro, analizzeremo gli errori fatti, ma con una buona dose di autostima sare-mo di nuovo pronti. Il mister ha fat-to un grandissimo lavoro in questi mesi. Dobbiamo andare avanti con tanto lavoro e tanto sudore. Nel calcio è tutta testa: se stai bene sotto questo profilo, le gambe poi viaggiano da sole».D: Un giudizio su Ganz?

«Ci ha fatto male in entrambi i match. Un giocatore che fa gol e si fa trovare sempre pronto. Ha dimostrato di essere calciatore di categorie superiori. Poi l'attaccan-te deve far gol, se segna ha fatto il suo. Adesso comunque Ganz non è più un problema: testa solo alla salvezza».D: Il dato sulle espulsioni fa riflet-tere. Cosa ne pensi?

«Cadere nei tranelli e nelle no-stre lacune è l'ultima cosa che dob-biamo fare. A lungo andare ha influ-ito sui risultati: dobbiamo migliorare su questo aspetto che ci ha privato spesso di giocatori chiave. Vuoi per lo stress della partita, vuoi per la posizione in classifica che psicolo-gicamente comunque incide, tanti fattori che non devono essere però alibi. Chiamasi calciatore chi riesce a gestire le situazioni e ad essere equilibrato. Siamo grandi, non siamo più ragazzini. L'espulsione di Mattie-lig è l'ultimo esempio di come un episodio del genere possa tagliare le gambe alla squadra. Speriamo di non ripetere più questi errori nel finale di stagione».D: Domenica mattina alle ore 11 si riparte con il Mantova. Che parti-ta ti aspetti?

TROPPI ROSSIAncora un'espulsione a mettere il bastone tra le ruote a mister Rossitto

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ersaAgenzia regionale per lo sviluppo rurale

COMITATOREGIONALEFRIULI VENEZIA GIULIA

Comune di Talmassons

Comune di Latisana

Comune di Lignano

LIGNANO SABBIADORO

Palazzetto dello Sport Latisana - via Bottari

3-4 aprile 2015ingresso gratuito

FINAL FOUR COPPA ITALIASERIE B2 FEMMINILE2014-15

TALMASSONS (UD)NAPOLI

MONSELICE (PD)S. VITALE (VI)

La partecipazione della ASD Volley Talmassons alla “Final Four” di Coppa Italia di Serie B2 femminile è stata l’occasione per sancire una costruttiva alleanza tra le Amministrazioni comunali di Talmassons, Lignano Sabbiadoro e Latisana, al fine di garantire la possibilità che la finale si potesse svolgere per la prima volta nella nostra Regione e dando un concreto esempio di una collaborazione che nasce dal “basso”. Abbiamo unito, in un unico progetto, le forze della comunità a cui fa riferimento la squadra, della “perla” del turismo balneare regionale e nazionale e di una città che vanta un glorioso passato nel volley. Le ragazze del Volley Talmassons giocheranno la finale, Lignano Sabbiadoro darà ospitalità alle altre finaliste che giungono da Napoli, Monselice (PD) e Montecchio (VI) e il Palazzetto dello sport di Latisana sarà l’arena dove si svolgeranno le gare. Il prossimo 3 e 4 aprile, le nostre comunità sapranno accogliere dirigenti federali, atlete, tecnici, accompagnatori e tifosi celebrando un grande avvenimento sportivo e promuovendo le ricchezze turistiche, ambientali ed enogastronomiche della nostra terra. Questo esempio di “buone pratiche” tra amministrazioni pubbliche e volontariato sportivo certifica ancora una volta la verità del motto: “l’unione fa la forza”. Alle squadre un caloroso benvenuto e che vinca la migliore!

Piero Mauro Zanin, Sindaco di TALMASSONSLuca Fanotto. Sindaco di LIGNANO SABBIADORO

Salvatore Benigno, Sindaco di LATISANA

Il Friuli è terra di sport. La vivacità del nostro territorio sotto l’aspetto agonistico è confermata dalle tante discipline praticate da un crescente numero di appassionati, dall’infanzia all’età adulta. E’ un bel segnale per le nostre comunità che, nello sport, colgono l‘occasione per stare in forma, investire nel proprio benessere e fare gruppo. Un contesto particolarmente attivo tanto da diventare spesso punto di riferimento per l’organizzazione di manifestazioni sportive di alto livello. E’ il caso della “Final Four” di Coppa italia di serie B2 femminile di pallavolo che arriva per la prima volta in Friuli e il cui coordinamento è stato assegnato alla Volley Talmassons, compagine che, oltre ad occuparsi della kermesse dal punto di vista operativo, sarà schierata anche in campo. La società saprà sicuramente misurarsi su entrambi i terreni, in primis quelo dell‘ospitalità per presentare al meglio le ricchezze del nostro territorio, paesaggistiche, enogastronomiche, culturali e sportive. A tutto lo staff dell’associazione e alle comunità di Talmassons, Lignano Sabbiadoro e Latisana, dove si svolgerà l’evento, da parte della Provincia di Udine il ringraziamento per l’impegno dedicato al coordinamento della manifestazione che verrà sicuramente ripagato da un’ottima riuscita.

Pietro Fontanini, presidente della PROVINCIA di UDINE

Un caloroso saluto alle atlete, ai dirigenti, ai tifosi appassionati che parteciperanno alla Final Four di Coppa Italia di Serie B2 femminile. Riteniamo che sostenere iniziative importanti come questa manifestazione metta in risalto il vero ruolo dello Sponsor che con il suo contributo, oltre il mero valore economico, riesce ancora una volta a contribuire a creare una rete tra i diversi attori in gioco al fine di creare valore condiviso. Le imprese, anche se di piccole dimensioni, sono in un rapporto di stretta interdipendenza con la comunità locale: se da un lato offrono posti di lavoro

e forniscono contributi economici, dall’altro dipendono dalla qualità della vita, dalla stabilità e dal livello di sviluppo delle comunità in cui operano. Inoltre, in un proficuo scambio “energetico”, possono e devono restituire al territorio parte di quel “Genius loci” che le ha viste nascere e prosperare, spesso proprio grazie al valore aggiunto del contesto territoriale e sociale. Anche per questo si parla sempre più spesso di “cittadinanza d’impresa”, intesa come ambito di relazioni e iniziative promosse volontariamente dall’impresa sul territorio in cui opera e interagisce. Nel confermare che essere protagonisti in questa Manifestazione diventa per le nostre Aziende motivo di orgoglio e soddisfazione, vogliamo porgere un sincero “in bocca al lupo” a tutte le atlete partecipanti per il loro risultato sportivo e agli organizzatori per la buona riuscita della manifestazione.

C.D.A. di Cattelan SrlMTF Srl

Ospitare una fase finale di un torneo nazionale è, innanzitutto, uno splendido momento di condivisione di passioni e valori tra sportivi di varie parti d’Italia, accomunati nello spirito della sana competizione e della crescita delle persone. È per noi un onore accogliere questa manifestazione nel nostro territorio, in una regione notoriamente sportiva per tradizione, certi che questa possa essere una grande festa sul campo da gioco e, al contempo, una occasione per conoscere meglio la nostra Terra e le sue straordinarie peculiarità. Prendiamo ad esempio la caparbietà evidenziata dalla società Volley Talmassons nell’organizzare l’evento, quanto il fatto che vi sia una opportuna distribuzione territoriale tra sedi e campi, per sottolineare la validità di alcuni tra i principi fondanti della Pallavolo: la squadra vince e ci si batte con tutti se stessi fino alla fine. Con ciò formuliamo l’in bocca al lupo da parte di tutto il movimento pallavolistico territoriale e regionale alle squadre partecipanti e l’auspicio di un grande ed appassionato divertimento per tutti i sostenitori che saranno presenti.

Ferruccio Riva, Presidente Comitato Territoriale FIPAV di UdineGiorgio Tirel, Presidente Comitato Regionale FIPAV Friuli Venezia Giulia

In qualità di Presidente della Società Asd Volley Talmassons voglio esprimere il più caloroso saluto di benvenuto, mio e dei miei collaboratori, alle atlete, tecnici, dirigenti e arbitri che si ritrovano a Lignano e Latisana in occasione della Final Four di Coppa Italia di Serie B2 femminile che, mi auguro, possa rappresentare un importante momento di sport, all’insegna della lealtà, per gli atleti, per gli organizzatori e per gli spettatori. Abbiamo cercato di accogliere nel migliore dei modi gli ospiti, coniugando sport e turismo per far conoscere, o approfondire la conoscenza della vasta offerta del nostro territorio e l’ospitalità della nostra gente. Un caloroso ringraziamento alle Istituzioni e agli Sponsor che hanno dimostrato sensibilità e sposato con entusiasmo la nostra iniziativa condividendone le finalità. Auspico infine che ancora una volta il Volley, senza nulla togliere all’aspetto tecnico, sappia esaltare nel migliore dei modi quello della socialità e dell’amicizia, diventando così per le ragazze un’importante occasione di crescita non solo dal punto di vista sportivo ma anche umano e personale.

Gianni De Paoli, Presidente Asd VOLLEY TALMASSONS

VENERDI 3 APRILEore 16:30 AS Megaride Napoli S. Vitale Montecchio VIore 18.30 CDA V. Talmassons UD Monselice Cl. Euganea PD

Palazzetto dello Sport Latisana (Ud) - via Bottari

diretta webwww.fvgsportchannel.com

SABATO 4 APRILEore 16:00 Finale 3°/4° postoore 18:00 Finale 1°/2° posto

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 09

La prossima giornata29|03|2015

Arzichiampo KRAS REPEN Biancoscudati Dro FONTANAFREDDA UnionRipaLF Giorgione LegnagoSalus ItalLentiBl SACILESE Mezzocorona AltoVicentino MoriS.Stefano Montebelluna TAMAI UnionPro TRIESTINA Clodiense

BASTA CHIACCHIERE,ADESSO SERVONO PUNTI

GORAN KOCMAN

DopoildeludentekocontroilMoriS.StefanoilpresidentedeicarsolinipretenderisultaticontroArzignanoeMezzocorona

Sconfitta pericolosa per il Kras in casa contro il Mori S.Stefano, un ko che complica non poco i piani salvez-

za dei carsolini come si evince dalle parole dello stesso patron dei biancorossi, Goran Kocman: «Sono molto rammaricato per la prestazione di domenica – com-menta il presidente -. Vista la situazione di classifica, fare tre punti contro una squadra ormai matematicamente condannata era fondamentale. Indubbia-mente questa sconfitta com-plica un po’ i nostri piani per quanto concerne la salvezza diretta. Bisogna anche però dire che il Mori ha segnato sull’unico tiro in porta della partita, men-tre noi abbiamo sbagliato alme-no quattro palle gol nitide. Ci è mancato quel pizzico di fortuna necessaria per vincere, anche se è indubbio che la prestazione sia stata nel complesso troppo sot-totono».

Con il ko di domenica il Kras staziona ora al terz’ultimo po-sto con 25 punti a sette gare dal termine della regular season: «Non nascondo che le tre scon-fitte in questo momento della stagione preoccupano un po’, ma ora la squadra deve assoluta-mente riprendersi, rimboccarsi

le maniche e provare a fare quei cinque punti che ci separano dal Giorgione. Anche perché fra tre partite avremo lo scontro diret-to con l’undici di Castelfranco e dobbiamo fare di tutto per arri-vare a quella partita con i giochi ancora aperti. Contro Arzignano e Mezzocorona servono assolu-tamente punti».

«Se mi aspettavo una stagione così? Solo in parte. Certo, l’obiet-tivo era la salvezza diretta, quin-di si sapeva che ci sarebbe stato da battagliare nelle zone basse della graduatoria, ma c’era la speranza di un cammino più tranquillo ed equilibrato. Per questo non posso dirmi conten-to di come sono andate fin qui le cose. In particolare il girone d’andata è stato negativo e ab-biamo faticato parecchio; l’inizio del girone di ritorno ha portato alla squadra una buona serie di risultati, mentre ora si torna a far fatica. Tutto ciò testimonia anche l’equilibrio di questo tor-neo. A parte il Padova, che con-sidero di categoria superiore, tutte le altre più o meno si equi-valgono. Proprio per questo nu-tro molta fiducia nelle possibilità della squadra di recuperare lo svantaggio e di riuscire a mante-nere la categoria, eventualmente anche passando dai play-out».

KO PERICOLOSO La sconfitta contro il Mori complica i piani salvezza del Kras. (Foto E. Trampuz)

Scampoli di Serie D

TORNA IL "FONTANAFREDDA"E'partitalamacchinaorganizzativadel15°TorneoNazionaleCittàdiFontanafredda,chesiterrànellosplendidopalcoscenicodelloStadioOmeroTognondal16maggioal7giugnoconlaSupercoppaMarioPagotto.IltorneosaràdedicatoaCarloCastellarineRinoMalutaindimenticatocapitanoevicepresidentedellaComunaleFontanafredda.

ARVIA: «CREDIAMOCI!»UnpassettoallavoltaperlaTriestinachesiportaacasaunpunticinoecontinuaacrederenelsognosalvezza.«Questasquadranonmollamai-commentailcentrocampistaGiuseppeArvia-.Nonsaremobelliavedersi,macredochelasalvezzasiapossibile.Oraabbiamodavantisettefinali.DomenicaaffrontiamolaClodienseincasaedobbiamofarepunti».

MBOUP SUGLI SCUDIE'unadellepiacevolisorpresediquestasecondapartedicampionatodellaSacilese:stiamoparlandodelventiquattrennesenegaleseAssaneMboup,cheanchecontroilFontanafreddasièrivelatotraipiùpositivi.Nonostantesiaarrivatodapochissimo,domenicahagiocatodaveterano,comesequelderbyloavessestampatoaddosso.

DOCCIA FREDDAMeritavadipiù,decisamentedipiùilTamaiinqueldiValdagno.L'undicidiDeAgostiniallafinetornaacasaconlepivenelsacco,maquantomenounpareggioloavrebbemeritato.Peccatoperchèoralaclassificacominciaascricchiolare.Cinquepuntisullazonarossanonsonotranquillizzanti,mabastanounpaiodivittoriepermettersiinsalvo.

Esclusa la Sacilese, nessuna delle altre formazioni regionali può ancora dirsi fuori dalla lotta salvezza. Un piede e mezzo nel prossimo campionato di Serie D lo ha il Fontanafredda che, a 35 punti, può guardare con un certo ottimismo al finale di stagione. In una sorta di limbo c'è il Tamai: le Furie Rosse hanno 31 punti, abbastanza per non farsi prendere dal panico, troppo pochi per stare tranquilli. Il calendario lo metterà di fronte a Union Pro, Triestina e Arzignano in casa, e Montebelluna, Mori, Fontanafredda e Mezzocorona in trasferta. Le occasioni per

fare punti, quindi non mancano.La Triestina, quart'ultima a 26 punti, dovrà sfruttare al meglio i match interni contro Clodiense, Dro, Mori e Fontanafredda, mentre in trasferta andrà ad affrontare Union Pro, Fontanafredda e Legnago. Una risalita difficile, ma non impossibile, quindi. A rischiare di più, per la classifica e il calendario è il Kras, terz'ultimo con 25 punti: i carsolini si giocheranno molto contro Arzignano, Mezzocorona e Giorgione nelle prossime tre sfide. Poi avranno Belluno e Dro in casa, e Padova e Clodiense in trasferta.

IL PUNTO

10 | 25 03 2015 | TremilaSport+

NONSOLOSPORT

CULTURANovità su mostre, spettacoli, eventi, personaggi del panorama culturale

OLIVER TRUC LO STRETTO DEL LUPO MARSILIO

Nello splendore della primavera artica, quando l'intensità della luce comincia a diventare quasi insopportabile, mentre i branchi di renne tornano all'isola della Balena dopo avere trascorso il rigido inverno nella tundra, una serie di morti sospette scuote la comunità di Hammerfest. Mentre la tundra si risveglia, le indagini della pattuglia p9 di Klemet Nango e Nina Nansen seguono le rischiose vie della transumanza, mettendo in luce il profondo conflitto tra diritto e natura, in una terra affascinante e misteriosa percorsa dall'eco delle storie dei sami, in cui voltare le spalle alla tradizione può costare la vita.

TESS GERRITSEN MUORI ANCORA LONGANESI

Ancora una volta Boston ha bisogno del duo Maura Isles e Jane Rizzoli perché una mano assassina ha colpito con violenza: la prima vittima è un cacciatore che amava imbalsamare le sue vittime e a cui è stato riservato il medesimo, macabro trattamento di un trofeo di caccia. Un delitto orribile e, secondo Jane, collegabile ad altre morti avvenute in città nello stesso periodo e in passato. Un delitto bestiale, nel vero senso della parola. Per venire a capo del mistero Jane e Maura dovranno ricostruire un evento del passato, un fatto lontano nel tempo e nello spazio ma le cui ramificazioni si estendono al presente con conseguenze orribili... perché i tentacoli del male raggiungono i punti più nascosti dell’anima.

L’ANGOLO DELLA LETTURA

ANTONIO MONDA OTA BENGA MONDADORI

Arianna Sarris è una ragazza coraggiosa: vuole essere indipendente, studiare, lavorare. Ma, nella New York degli inizi

del Novecento, per una giovane donna di origini greche non è facile percorrere la strada dell'emancipazione. Arianna trova lavoro nello zoo del Bronx proprio nel momento in cui arriva una nuova sorprendente attrazione: un pigmeo di ventitré anni, destinato a vivere insieme a orangutan e scimpanzé. Il suo nome è Ota Benga, ed è stato liberato dalla schiavitù da un missionario americano che ne è poi divenuto amico e lo ha portato con sé in America. L'esposizione di Ota Benga nella gabbia – organizzata nel 1904 sull'onda di

un'interpretazione distorta delle teorie darwiniane, secondo cui il pigmeo sarebbe l'anello di congiunzione tra l'uomo e la scimmia – ha un enorme successo e suscita al contempo violente proteste. Ma la colta Arianna entra in crisi.

FRANCISCO G. LEDESMA CINQUE DONNE E MEZZO GIUNTIPalmira Canadell, un'avvenente ragazza del barrio del Raval, è stata violentata e assassinata da tre individui. Apprezzata massaggiatrice in una clinica di lusso, Palmira era però nota a tutti per i suoi modi maneschi ed era stata più volte denunciata e perfino incarcerata per aggressione. L'ispettore Méndez, commosso dal dolore impotente della madre e della sorella gemella della vittima (che al contrario di Palmira è dolce come il miele), inizia un'indagine non autorizzata sul delitto, battendo a tappeto i piccoli caffè, i vicoli angusti, gli appartamenti soffocati e le corti interne che nascondono i segreti di Barcellona.

DENNIS LEHANE CHI È SENZA COLPA PIEMMEBob è un uomo solitario. Una vita spesa tra la casa dove vive da solo e il bar del cugino Marv, nei Flats, dove serve da bere. Finché un giorno nella sua vita entra Nadia, la nuova vicina di casa. Quella stessa notte, da Cousin Marv’s c’è una rapina. Bob e Marv sono i soli testimoni. Ma una rapina in un bar che, come quasi tutti i bar dei Flats, è in mano ai ceceni, che lo usano come “parcheggio” per i soldi guadagnati illegalmente, è qualcosa di molto pericoloso. E Bob, adesso che forse ha per la prima volta una ragione per vivere, è deciso a non farsi piegare. Dennis Lehane ambienta questo piccolo capolavoro nelle stesse strade e negli stessi bar di Mystic River.

«Il nostro dovere è quello di sperimentare» afferma-va nel 1924 il grande fotografo Aleksandr Rodcenko, alla cui produzione artistica è dedicata la seconda parte della mostra in corso a Villa Manin “Avanguar-dia russa 1910-1930”. Una frase presto diventata un

vero e proprio slogan per il movimento Costruttivista, che in quegli anni stava rivoltando come un calzino il concetto di opera d’arte tradizionale, intesa quasi sempre come banale riproduzione della realtà. Ecco quindi che raggiungendo il primo piano della villa di Passariano ci rendiamo esattamente conto di quale fosse l’intento rivoluzionario degli scatti di Rodcenko: prospettive inusuali dall’alto verso il basso e viceversa, angolazioni distorte e strani contrasti di luci e forme che disorientano per un attimo lo spettatore e lo obbligano a soffermarcisi per decifrarne il risultato. Si tratta infatti di immagini che rendono mostruoso un viso di una persona che sorride, o impregnano di un senso di mistero la vista di un edificio squadrato immortalato dal basso, o ancora ingannano l’occhio mentre osserva una donna mentre sale una scalinata. Ma il genio del fotografo russo risiede proprio nell’aver saputo cambiare il punto di vista da cui si osserva la vita delle persone e delle cose che ci circondano per far sì che la fo-tografia non sia più una forma artistica secondaria che vive all’ombra della pittura. Ma il Costruttivismo fu solo una delle tante correnti artistiche che la Russia conobbe in quel periodo, e le sale del piano terra della mostra ci conducono alla scoperta dell’opera di numerosi altri artisti, fautori anch’essi di un pro-fondo rinnovamento sul piano della pittura. Successivamente alle influenze dell’Impressionismo e Fau-vismo provenienti dalla Francia e gli impulsi del Futurismo arrivati dall’Italia, che in Russia produssero pittori avanguardisti come Popova, Morgunov, Kljun, Ekster, prese forma il cosiddetto Suprematismo di Kazimir Malevic. Il nome di questa corrente derivava appunto dalla superiorità del colore e delle forme su tutte le altre componenti dell’immagine: dipinti astratti costituiti esclusivamente da diverse figure geometriche e colori, che volevano imporre l’idea di come le forme generino i contenuti e siano quindi più importanti di esse. Una stagione di radicali trasformazioni, insomma, quella della Russia degli anni ‘10 e ‘20, le cui opere più significative (circa 300), collezionate dal greco George Costakis durante il periodo del regime Stalinista, sono state raggruppate ed esposte per la prima volta in Italia. L’esposizione durerà fino al 28/6 e sarà aperta da martedì a domenica dalle 10 alle 19; chiusa il lunedì, tranne il 6/4.

Massimo Gaudino

IL DOVERE DI SPERIMENTARE

MOSTRE

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 11

12 | 25 03 2015 | TremilaSport+

L a vittoria di domenica ha regalato ossigeno puro alla Sanvitese, ri-emersa dalle posizio-ni hot dei playout. A 5

partite dal termine, però, il ca-lendario non sembra regalare ai biancorossi un cammino sempli-cissimo, visti gli imminenti match contro squadre che occupano la parte alta di classifica, tra cui il Monfalcone, fresco vincitore del-lo scontro al vertice nella scorsa giornata. Simone Rosa Gastaldo, bomber sotto la guida di mister Tomei, fa il punto della situazione di questa sfrenata ed agguerrita corsa alla salvezza.D: Fondamentali i punti conqui-stati con il Chions?

«Un 2 a 0 importantissimo. Avevamo troppo bisogno di quei punti. Siamo stati bravi nono-stante numerose assenze come

ROSA GASTALDO

COL TOLMEZZO È DECISIVA

Il bomber della Sanvitese suona la carica in vista del cruciale match contro i carnici di Fabrizio Damiani

La prossima giornata29|03|2015

CjarlinsMuzane Manzanese IsmGradisca Tricesimo Ol3 UfmMonfalcone Sanvitese Tolmezzo TorrePn Chions Vesna Cordenons VirtusCorno Gemonese Zaule Lumignacco

ECCELLENZACALCIO

LA SCHEDA

Natol'8settembre1993aManiago,figliodell'exportiereeallenatoreStefanoRosaGastaldo,l'attaccanteSimoneRosaGastaldoèallasuaprimastagioneallaSanvitese.Dopolatrafiladellegiovanili,chelohavistoapprodareancheall'Udinese,havestitolemagliediSacilese,TamaieFontanafredda,squadraconcuinellepassatastagionehavintoilcampionatodiEccellenza.

Geremia e Cucciardi: i giovani chiamati in causa si sono dimostrati all'altezza. Siamo partiti subito con il piede sull'accelera-tore aggredendolili e l'abbiamo sbloccata nel secondo tempo. Secondo me loro non stanno attraversando un momento sem-plice: avrebbero dovuto trovarsi a lottare ai piani alti ed invece sono lì; sicuramente questa cosa pesa a livello psicologico».D: Ora rush finale salvezza. Si parte col Tolmezzo...

«La partita di domenica sarà il bivio de-cisivo. Match fondamentale: se facciamo 3 punti siamo quasi a posto. Credo che se contro squadre come il Cordenons ci im-pegneremo a mille "spontaneamente" - i derby ci piacciono ultimamente (ride ndr) -, fra 6 giorni dovremo dare l'anima: quindi in settimana tanto sudore e tanta atten-zione per prepararci al meglio. All'andata eravamo in vantaggio 2 a 0 al decimo del secondo tempo disputando una bella gara: quella prestazione va ripetuta, ma con un esito migliore».D: A San Vito avete un'arma in più: i vo-stri calorosi ultras...

«Sono pazzeschi, credo che in questo momento regalino quel qualcosa in più. Penso ai giocatori giovani, ad un fuoriquo-ta che sente gridare il suo nome: la bot-ta di adrenalina e la carica di fiducia che iniettano è fantastica». D: Ultimi match con Cordenons, Monfal-cone, Manzanese e Lumignacco. Molle-ranno un po'?

«Non penso proprio. Ad esempio co-nosco Zoratti e pretende il massimo. Noi dobbiamo lottare fino alla morte per ogni singolo punto: per noi non c'è nulla di scon-tato». D: Sei soddisfatto della tua stagione fino a questo momento?

«Faccio molti sacrifici. Lavoro di notte, essendo panettiere, quindi spesso non è semplice. Faccio l'esempio di sabato: non sono andato neanche a dormire ma di-rettamente al campo. Ho fatto comunque un grande assist (ride ndr). Raggiungere la salvezza sarà importante per tirare le somme, inoltre mi piacerebbe raggiungere

la doppia cifra, magari a partire già da do-menica (al momento sono 6 i gol realizzati ndr).D: Venendo alle tue esperienze passate, quali porti nel cuore?

«Con l'Udinese ho vissuto un'esperien-za indimenticabile: trovarsi catapultati nel ritiro della prima squadra partendo dal nulla è stato qualcosa di incredibile. Dopo l'esperienza a Sacile sono passato al Tamai prima e a Fontanafredda poi. Qui ho vinto il campionato di Eccellenza e quell'ambien-te era davvero stupendo. Penso alle parti-te con il Kras, ad esempio, dove sulla carta eravamo inferiori, ma grazie alla coesione del gruppo e alla nostra continuità abbia-mo tagliato un traguardo storico. Lo si può proprio dire: l'unione fa la forza».

Luca Feole

A San Vito gli ultras sono la nostra arma segreta

EX FONTANAFREDDACon i rossoneri (qui nelle foto di Davide Brescancin) Simone Rosa Gastaldo ha vinto lo scorso anno il campionato di EccellenzaCresce la contestazione in quel

di Chions. Giallocrociati sotto assedio dopo il ko interno subito nel derby contro la Sanvitese, sconfitta che proprio non è andata giù ai supporters locali che dalla loro pagina di facebook hanno invocato l’esonero del tecnico Sante Bernardo.Immediata la replica della dirigenza del Chions: «Bernardo resta fino a fine campionato senza alcun dubbio – commenta il direttore sportivo Giampaolo Sut -. Mi dispiace

per i tifosi ma devono capire che c’è un limite a tutto. Avevamo chiesto al mister di migliorare i 42 punti, bisogna dargli il tempo di raggiungere l’obiettivo. Non dimentichiamo che siamo arrivati in finale di Coppa Italia anche quest’anno».«Il derby con la Sanvitese? È stata una prestazione a dir poco deludente, ma qui il tecnico centra davvero poco. Probabilmente i malumori di qualche mese fa non sono stati digeriti da tutti i giocatori e qualcuno

non ha più l’energia mentale per portare avanti un campionato. Bernardo viene da anni alla guida di settori giovanili dove ha ottenuto ottimi risultati. Sapevamo che poteva pagare lo scotto dell’esordio con una prima squadra, lo avevamo messo in conto. È stato scelto dal consiglio intero, non solo dal sottoscritto o dal presidente. Da alcuni giocatori mi aspettavo molto di più, sia sotto il profilo tecnico che caratteriale. Ma ne terrò conto quando sarà il momento di tirare le somme».

SUT: «DELUSO DA ALCUNI GIOCATORI»

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 13

CALCIOPROMOZIONE

Dopo la sfavillante cavalcata del-la stagione scorsa conclusasi con il trionfo del campionato di Prima Categoria, l’Aurora Buonacquisto si trova quest’anno, per la sua prima

storica volta, a gareggiare nel torneo di Pro-mozione. Per la squadra di Remanzacco i gio-chi e la situazione non sono però affatto facili, mancano cinque partite alla fine del torneo e i rossoblu si ritrovano quartultimi in classifi-ca con 24 punti: sono ora tenuti ad affilare le armi e a strappare coi denti ogni punto pos-sibile messo in palio da queste ultime decisive.Mister Paolo D’Odorico, quarta stagione all’Au-rora per lui, e patron Dante Macorig, per sal-varsi e compiere l’impresa che permetterebbe alla squadra di protrarre la propria avventura in Promozione si affidano più che mai al loro gioiellino più prezioso, la punta di diamante Emanuele Puddu: l’anno scorso, con i suoi 18 gol senza rigori, è stato fra i principali artefici del trionfo in campionato dell’Aurora, mentre quest’anno, con sei reti all’attivo, è il capocan-noniere dei rossoblù. L’ambiente si aggrappa

più che mai alle sue magie per uscire dalle paludi dei play-out, distanti ora due soli punti dopo la sconfitta di domenica per 3-0 contro il San Giovanni.«L’obiettivo dell’Aurora per questa stagione, sin dall’inizio, è stato quello di ottenere la salvezza, possibilmente senza passare per i play-out. Per-sonalmente vorrei arrivare ad almeno 10 gol in campionato così da poter aiutare il mio club a raggiungere tutti gli obiettivi che si è prestabilito. Il campionato è stato duro e lo è tutt’ora ma i giochi non sono per nulla chiusi: devo dire che quest’anno mi ha sorpreso il Torviscosa, non per il campio-nato di alta classifica che sta facendo, quello era più che prevedibile, ma per il bel gioco espresso».

Una passione per il calcio ini-ziata già a quattro anni, e che ha visto Puddu passare per Moimacco, Itala San Marco e Donatello nelle giovanili, per poi esordire in prima squadra al Buttrio, in Eccellenza. «L’anno dopo passai al Lumignacco, ma trovai poco spazio. La società decise di mandarmi in presti-to alla Reanese in Promozione,

Lumignacco è stata una delusione. Ero arrivato al punto di pensare

di chiudere col calcio

AURORA, CASA MIA

PUDDU

L'attaccante di Remanzacco racconta la sua esperienza a suon di gol in maglia rossoblù

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LA SCHEDAEmanuele Puddu è nato il 10 agosto 1994 a Cividale e da un paio di anni è punto di forza dell’Aurora Buonacquisto. In passato ha giocato nelle giovanili di Moimacco, Itala San Marco e Donatello. Successivamente ha esordito in Eccellenza con il Buttrio per poi passare al Lumignacco e alla Reanese. Lo scorso anno ha segnato 18 reti e ha ottenuto la vittoria del campionato con l’Aurora.

LOTTA SALVEZZANel derby contro la Torreanese l'Aurora si gioca ora una buona fetta di salvezza. Nella foto il portiere dei giallorossi Alessandro Tessarin.

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PROMOZIONECALCIO

La prossima giornata29|3|2015

Bannia SestoBagn. Brian Porcia Flumignano Rivignano Pravisdomini Flaibano ProFagagna Diana Reanese C.Fiume/Bannia SpalCordovado Prata Teor Lignano

ALa prossima giornata

29|3|2015 Aurora Torreanese ProCervignano S.GiovanniTs Ronchi JuventinaS.A. SanLuigi Sangiorgina Sevegliano Costalunga Torviscosa Cormonese TriesteCalcio Com.Gonars Valnatisone Muggia

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Il Prata torna a credere nei play-off dopo il successo ottenuto domenica contro la Pro Fagagna per 2-0. «Vittoria decisamente meritata – commenta il tecnico dei mobilieri, Alessandro Giavon -. Siamo stati più concentrati e più attenti rispetto alla partita con il Pravisdomini dove purtroppo abbiamo pagato i soliti errori individuali dovuti alla giovane età e all'inesperienza della rosa. In particolare sono rimasto piacevolmente colpito dal nostro secondo tempo, quando abbiamo espresso un bel gioco senza rischiare nulla».Un Prata in costante crescita, nonostante nel mercato invernale abbia ceduto Infanti e soprattutto Chiarello, tornato in Argentina dopo aver messo a segno sei reti nel girone d’andata. «I play-off? Possiamo giocarceli. Non siamo inferiori a nessuno per cui andremo a Cordovado per provare a fare risultato. Abbiamo raggiunto una buona continuità, cosa non facile visti i quindici volti nuovi di quest’anno. La società ha avuto il merito di non farci mai mancare l’appoggio anche nei momenti difficili. Ci hanno lasciato lavorare in tranquillità e ora stiamo cominciando a raccoglierne i frutti». «Nel girone d’andata abbiamo avuto un percorso difficile, ma i ragazzi non hanno mai fatto mancare l’impegno: serviva solo tempo per riuscire a creare il giusto amalgama. Al di là dei risultati, era importante dare un gioco alla squadra e cominciare a porre le basi per il futuro. Per il resto vedremo il 3 maggio dove saremo stati in grado di arrivare».

GIAVON, GIOCHIAMO SERENI, NON CI PONIAMO LIMITI

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L'INTERVISTA

ma, almeno per come l’ho vissuta io, penso abbia badato più ai suoi interessi. Nessuno mi chiese cosa ne pensassi e se fossi favorevole al passaggio. È stata la più brutta delusione della mia carriera, e mi passò pure la voglia di giocare a calcio. Per fortuna poi mi si aprirono le porte dell’Aurora, con la quale ho vissuto i più bei momenti da quando gioco. La vittoria del campionato lo scorso anno è stata qualco-sa di memorabile».

Tra le figure più importanti nella giovane carriera di Puddu, Italo Scherf, suo allenato-re ai tempi del Moimacco: «Il calcio, oltre ad avermi aiutato a crescere come ragazzo, mi ha fatto incontrare tante persone stupende con cui ho ancora un bellissimo rapporto. Tra questi mi piace ricordare Scherf, che mi allenò ai tempi del Pulcini. Mi ha regalato, assieme ai miei compagni, dei momenti stupendi ed indi-menticabili».

Il prossimo turno potrebbe rivelarsi deci-sivo, visto che i rossoblù dovranno vedersela contro la Torreanese in un vero e proprio spa-reggio salvezza: «Per noi è un appuntamento tanto delicato quanto cruciale: oltre ad essere una sfida salvezza, è da sempre un derby mol-to sentito da entrambe le fazioni. Se giochere-mo come sappiamo, lottando su ogni pallone e aiutandoci l’uno con l’altro, forse riusciremo a guadagnare i tre punti che, mai come ora, ci darebbero una boccata d’ossigeno verso la salvezza diretta».

All'andata, disputata lo scorso novembre, l'undici di Remanzacco riuscì a vincere nella tana della Torreanese per 1-0 con rete decisi-va messa a segno da Coceancigh. Attualmen-te la Torreanese è ultima in classifica con 19 punti, cinque in meno dell'Aurora, e viene da quattro sconfitte consecutive. Elia Bianco

Sei gol quest'anno per Puddu in Promozione. (Foto Alessio Beltrame)

BOMBER ROSSOBLU'Secondo anno all'Aurora Buonacquisto per il puntero di Remanzacco

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CALCIOUDINESECALCIOFOTOGALLEY

SANGIORGINA TORVISCOSA

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PROMOZIONE GIR. B

Foto:DARIO BIANCHI

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UDINESECALCIOFOTOGALLEYCALCIO

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 17

CALCIOPRIMACATEGORIA

Il venticinquesimo turno del campionato di Pri-ma Categoria B ha emesso la sua sentenza: è il terzo posto della Risanese che, travolgendo l’Ancona per 5-0, si è fatto ora più saldo che mai. La vittoria nello scontro diretto ha stac-

cato le due formazioni di cinque punti e ha insieme lanciato i bianconeri di patron Boz a quota 43: si è così concretizzato anche l’aggancio al Fauglis, a sua volta sconfitto sul campo della Fulgor seconda forza del torneo in solitaria.

Lanciata con decisione verso i play-off dopo i nove punti ottenuti nelle ultime tre sfide, gli obietti-vi stagionali della Risanese sono a un passo dall’es-sere raggiunti e a spiegarcelo è lo stesso capitano della squadra, Gabrio Clocchiatti, centrocampista veterano del team allenato dal neo mister Peter Livon, succeduto questo inverno a Paolo Michelini: «L’obiettivo dichiarato della Risanese è chiaro da inizio stagione, ed è il raggiungimento dei play-off. Per la verità avremmo voluto finire fra le prime tre ma per noi si è trattata di una stagione costellata dagli infortuni: la cosa purtroppo ha influito sul no-stro rendimento, tuttavia siamo vicini a raggiungere anche questo ambizioso traguardo».

Dopo aver svolto la trafila giovanile fra Pagnac-co e Udinese, Clocchiatti si è trasferito per mezza a stagione a Trieste prima di approdare al Palmano-

va e vivere il suo esordio in prima squadra, in Serie D, sotto la guida tecnica di mister Gianni Tortolo. Poi il trasferimento alla Pro Fagagna in Promozione e l’anno seguente, nel 2006, in Prima Categoria con la Castionese, dove il numero 10 ha militato per tre stagioni. In seguito l’approdo definitivo alla Risanese e lo sbocciare di un connubio che pare essere diventato inscindibile: questa è per Clocchiatti la settima stagione in casacca bianconera, la terza con al braccio la fascia da ca-pitano: «Per me la Risanese è ormai una famiglia, mi sono trovato bene da subito e non ho altre ambizioni se non quella di continuare a gio-care e vincere per questi colori. Non credo che mi sposterò mai da qui, non ne ho né bisogno né motivo: anzi - continua Clocchiatti -, ti dirò che se ho un sogno nel cassetto, questo sogno è quello di vincere il campionato in famiglia, e la mia fa-miglia è la Risanese».

«Per tutta la carriera ho portato sulle spalle il numero 10, da tre par-tite però sto giocando con il nume-ro 5 in onore di Fernando Redondo, mio idolo calcistico, e visto che ab-biamo vinto tutte e tre le volte e che sono scaramantico, penso con tutta probabilità che non lo cam-bierò più. Sono orgoglioso di essere il capitano di questa squadra e ra-giono in tutto e per tutto da vero

Mister Passalent è stato un grande.Un giorno allenerò e mi ispirerò a lui

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DA SCALATARISANESE

Dall'arrivodiLivoninpanchinaibianconerihannocambiatopasso,comerivelalostessocapitanoCLOCCHIATTI

LA SCHEDAGabrio Clocchiatti è nato a Udine il 13 aprile 1983. Dopo le giovanili nel Pagnacco e nell’Udinese, esordì in prima squadra nel Palmanova di Gianni Tortolo in Serie D. Successivamente il centrocampista offensivo ha vestito le maglie di Pro Fagagna e Castionese, prima di approdare alla Risanese sette anni fa. Da tre stagioni ne è il capitano.

CHI SALE, CHI SCENDE«Ci si attendeva di più dall'Isontina, mentre la rivelazione è stata senza dubbio la Fulgor»

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PRIMACATEGORIACALCIO

La prossima giornata29|03|2015

Fauglis Cassacco Isontina Buiese Ragogna Fulgor RealUdEst Ancona Risanese Santamaria RiveD'Arcano Caporiacco Tarcentina N.Sandanielese U.Martignacco Lav.Mortean

CLa prossima giornata

29|03|2015 Barbeano Gravis Casarsa Valeriano Corva Maniagolibero Rivolto Camino UnionPasiano Pol.Codroipo V.Roveredo S.Quirino Vajont Caneva VivaiRauscedo Vallenoncello

ALa prossima giornata

29|03|2015 Fauglis Cassacco Isontina Buiese Ragogna Fulgor RealUdEst Ancona Risanese Santamaria RiveD'Arcano Caporiacco Tarcentina N.Sandanielese U.Martignacco Lav.Mortean

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capitano: non ho altri obiettivi o ambizioni personali se non il bene di questo club. Da quando sono qui siamo sempre riusciti a mantenere la categoria non spostandoci mai dalla Prima: ci sono state annate migliori, in cui abbiamo lottato per i play-off, e sta-gioni peggiori, in cui al contrario ci siamo ritrovati a lottare per non retrocedere. Comunque sia, il carat-tere di questa squadra è sempre venuto fuori e continuiamo a dimostrarlo sul campo anno dopo anno. Il ricordo più bello risale a un derby giocato contro il Santamaria di sei anni fa, stagione 2009/10, quando vincemmo per 5 a 2 e io segnai quattro gol. A livello di squadra, invece, il nostro anno peggiore coincise con quello che, a livello di numeri, è stato il mio miglior anno personale: era la stagione 2010/11, la Risanese si salvò a fatica ma io realizzai 13 reti, il mio record».

«La delusione più grande che ho vissuto da quan-do gioco a calcio - racconta Clocchiatti – l’ho vissuta alla Castionese: ero al mio primo anno lì, in panchina sedeva Taviani e ci siamo resi protagonisti di un gran campionato non riuscendo ad accedere ai play-off per un punto soltanto. Una gran delusione perché mai come quella volta lo avremmo meritato».

E, a proposito di derby, il prossimo turno di cam-pionato, vedrà la Risanese contro i cugini del Santa-maria: «Sarà certamente un derby caldo e appas-sionante; a me le partite così intense e importanti piacciono in modo particolare: poi, si sa, come in tutti i derby si tratta sempre di un terno al lotto, non si può mai prevedere l’andamento di una par-

ESEMPIOL'indimenticato Ervino Passalent, prematuramente scomparso lo scorso ottobre, rimasto nei cuori dei tifosi della Risanese.

Casarsa campione di Prima categoria A con cinque turni di anticipo. È tempo di brindare per i gialloverdi e per il tecnico Ivan Comisso dopo due stagioni decisamente avare di soddisfazioni: «Finalmente è arrivata la vittoria matematica, ma dentro di me c’era già la consapevolezza di aver messo in saccoccia il titolo dopo la doppia vittoria con Corva e Union Pasiano. Lì ho capito che quest’anno non ce n’era per nessuno – commenta il tecnico del Casarsa -. Faccio un grande plauso ai ragazzi che hanno avuto l’intelligenza di rimanere concentrati e non mollare mai il piede dall’acceleratore».«Ovviamente ad inizio anno l’obiettivo era provare a vincere il campionato; eravamo consci di aver allestito una squadra davvero competitiva e folta, ma non pensavo che le cose sarebbero poi andate così lisce. Anche perché comunque l’anno scorso con gli stessi obiettivi avevamo avuto infortuni pesanti e altre problematiche che non ci hanno permesso nemmeno di approdare ai play-off, quindi c’era parecchia cautela. L’infortunio di Ottocento ad inizio campionato di certo non è stato il migliore dei viatici…».Il punto di svolta sono indubbiamente state le 12 vittorie consecutive: «Sì, lì è stata la chiave del nostro successo. Adesso bisogna comunque rimanere concentrati e, anzi , consolidare quanto di buono fatto mantenendo il distacco dalle altre».«Il futuro? Questa squadra avrebbe già le basi e le potenzialità per affrontare una Promozione. Non ci saranno grandi stravolgimenti, anzi punteremo sui ’97 e ’98 che hanno già una buona dose di esperienza in prima squadra».

COMISSO, ERA IL NOSTRO ANNO.ORA POCHI CAMBI

tita simile perché tutti i valori in campo si annullano e più che altro contano le motivazioni. Vincerà chi avrà più voglia di vincere. In questo senso il cambio di allenatore ci ha fatto bene, ci serviva. Ora abbiamo un buon passo e speriamo di man-tenerlo: Livon ha saputo portare aria nuova, ha apportato rinnova-te motivazioni e dato una scossa a tutto l’ambiente».

Una persona su tutte è rimasta particolarmente nel cuore di Cloc-chiatti nella sua carriera da calcia-tore, l’indimenticato Ervino Passa-lent: «Passalent mi ha allenato a Risano per tre stagioni ed è stata sicuramente la persona che fra tutte mi ha dato e insegnato di più. Semplicemente un grand’uomo, un uomo straordinario che non potrò mai dimenticare e che mai smet-terò di ringraziare e di portare nel cuore. Eravamo molto legati, aveva-mo un rapporto speciale sia a livello umano che calcistico. Il migliore fra tutti gli allenatori che ho avuto. Una volta appesi gli scarpini al chiodo al-lenerò e spero proprio di insegnare ai ragazzi tutto quello che lui ha sa-puto insegnare a me». (e.b.)

GIRO

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L'INTERVISTA

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CALCIOUDINESECALCIOFOTOGALLEY

PAGNACCO VENZONE

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seconda CATEGORIA GIR. B

Foto:ALB

ERTO TRANG

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UDINESECALCIOFOTOGALLEYCALCIO

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 21

CALCIOSECONDACATEGORIA

“Avevamo costruito una squadra per an-dare ai playoff…. Ma ora che ci siamo e siamo lì davanti a tutti, vale una volta tanto provarci…”. A dirlo con tanta dose d’umiltà è il Presidente del Palazzolo

Roberto Buratto. I viola comandano il girone C di Seconda Categoria. Primi, ma non per caso. Perché i numeri sono tutti dalla loro parte: primi per nu-mero di gol segnati: 56 in 25 giornate (più di due a partite), primi per numero di vittorie 16. Primi anche nella classifica capocannonieri con bomber Belleri davanti a tutti nella categoria: 23 gol. Un attacco a mitraglia se si aggiunge anche Fabris (a quota 12) e Corradini (arrivato a 10). Tre attaccanti in doppia cifra. A Palazzolo insomma ci si diverte e a dirlo è lo stesso patron “Le nostre partite non finiscono mai 0 a 0. Segniamo sempre, ma forse subiamo an-che troppo. Con il Buttrio (ultima avversaria ndr) ci è andata bene. Loro sono una delle squadre più in forma. Potevamo chiudere prima l’incontro eppure abbiamo permesso loro di segnare due reti”.

D: Ora viene il difficile…“Sì, e già a partire dalla prossima

gara. Contro il Castions dovremo fare a meno di 5 nostri titolari tutti squalificati e altri due ragazzi che sono in ferie. Ci presenteremo in 12 e dovremo dare il tutto per tutto. E’ ora che si decide il campionato”D: 5 gare dal termine e un calen-dario che parla a vostro favore

“Effettivamente sulla carta noi dobbiamo affrontare tutte le pe-ricolanti (oltre al Castions, ci sono Castionese, Lestizza e Latisana Ron-chis). Non abbiamo alcun scontro diretto. Squadre che verrebbe da dire abbordabile, ma in verità con il coltello tra i denti perché hanno fame di punti e vogliono evitare la retrocessione. Noi ce la metteremo tutta per vincere”.D: Tra voi e l’Azzurra chi la spun-terà?

“Difficile a dirsi. Vinca il migliore. E sono contento che a contenderci la promozione saremo noi e l’Azzur-ra visto che ne è nato tra le due società anche una sorta di gemel-laggio dopo l’ultima partita finita in parità. A quella gara c’erano 250 spettatori ed è stata una bella fe-

sta dello sport. Se noi arriveremo secondi non sarà certo un dramma. Anzi giocheremo i playoff sfruttando le partite in casa”.D: Parliamo di Belleri. È la vostra arma vincente con 23 reti…

“Lo abbiamo preso dal Rivignano. Ha trascorsi in Eccellenza e Pro-mozione. Di lui si diceva che era una grande promessa ma che giocava poco. Abbiamo creduto in lui anche perché ha solo 25 anni. Lo abbiamo strappato al Flambro con il quale stava raggiungendo l’accordo. E ora sta ripagando la nostra fiducia”.D: Se dovesse trovargli un difetto?

“Si fa ammonire troppe volte. E in-fatti domenica non giocherà contro il Castions”.D: Qualche squadra lo avrà già ri-chiesto per il prossimo anno…

“Lui ha detto che a Palazzolo sta bene, qui sarà ancora con noi il prossimo anno”D: Cosa ha di più l’Azzurra rispetto a voi?

“Ha una squadra molto giovane, corrono e prendono meno gol. Ma non hanno partite facili davanti a loro”

Davide Vicedomini

Il Presidente dei viola «Noi favoriti? Il calendario dice di sì, ma il pallone

è rotondo….»

NessunocomeilPalazzolo:56retifattein25giornateeilgoleadordellacategoria,Bellericon23reti.Eoralapromozionenonèpiùunsogno

LA MACCHINA DA GOL

DAVIDE BELLERI bomber del Palazzolo, già a segno 23 volte quest'anno.

Una formazione del Palazzolo, che guida il girone C di Seconda Categoria

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TERZACATEGORIACALCIO

Che sia la volta buona? È la speranza che regna a Cico-nicco. Tre anni di purgatorio, una storia in Seconda Cate-goria. Ora la grande chance

di riprendersi ciò che è stato perduto. I biancoverdi misurano le loro ambizio-ni alla promozione ogni settimana in un girone, quello B di Terza Categoria, che, di sicuro, a detta di tutti, è uno dei più emozionanti dell’intero panorama di calcio dilettanti della nostra regione. E così tolto il Tre Stelle che appare or-mai irraggiungibile con gli undici punti di vantaggio a 7 gare dal termine del campionato, a giocarsela per un posto al sole ci sono ben sei squadre raccol-te in un fazzoletto di soli quattro punti. Tra queste anche il Ciconicco del Presi-dente Mario Lizzi che domenica scorsa ha abbattuto i Rangers balzando così prepotentemente al secondo posto della classifica in coabitazione con il Forum Julii.

“Stiamo mettendo in mostra un bel calcio – dice il Presidente – È una sta-gione equilibrata con belle squadre. Il livello è sicuramente su-periori rispetto agli anni scorsi e ci sarà da lot-tare fino all’ultima gior-nata”D: Questa potrebbe essere la volta buona…

“Ogni anno impostia-mo la squadra per rag-giungere obiettivi ambi-

ziosi. Senza però fare voli pindarici. Il campo ce lo dobbiamo gestire noi e i giocatori non vengono pagati. Non pos-siamo permetterci il lusso di investire”.D: E allora cosa è cambiato dalla passata stagione

“Abbiamo fatto alcuni innesti a costo zero che ci hanno dato più entusiasmo.Vedo più passione nel giocare. Siamo più squadra. Lo scorso anno abbiamo vissuto di alti e bassi che ci hanno con-dizionato nell’intero campionato”.D: Di chi ha paura nel lotto delle pretendenti ai playoff?

“Di noi stessi. Dobbiamo sbagliare di meno se vogliamo centrare l’obiettivo. Le altre squadre sono tutte agguerri-te. Non dobbiamo pensare di aver eli-minato i Rangers solo perché abbiamo vinto lo scontro diretto. La giornata storta può capitare anche a noi. Dob-biamo andare avanti a testa bassa e raggiungere il traguardo. E se torniamo in Seconda Categoria lo possiamo fare tranquillamente con questa squadra. È all’altezza per disputare una categoria superiore”. (d.v.)

CICONICCO LA VOLTA BUONA

Il Calcio Aviano perde il comando della classifica. Va all’Union Rorai il big match e ad approfittarne è il Valvasone che conquista lo scettro. Girone ancora molto equilibrato con sette squadre impegnate per la lotta ai playoff. In coda preziosa vittoria del Vibate sul 3S Cordenons e aggancio riuscito al Villanova.

SUI CAMPI DI SECONDA E TERZA

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Tra il Riviera e la Prima Categoria manca, come si suol dire, solo una firma. A 5 giornate dal termine i giallorossi hanno ben dieci punti di vantaggio sulla diretta inseguitrice il Bearzi che si risveglia dal torpore e torna alla vittoria. Da sottolineare come il Riviera sia anche l’unica squadra del panorama regionale di dilettanti a non aver mai subito una sconfitta. Nello scontro playoff chance persa per la Pasianese che non va oltre il pari contro l’Atletico Grifone, mentre rischia di complicarsi la vita il Pagnacco.

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Scivolone dell’Azzurra Premariacco sul campo della Nuova Pocenia e il Palazzolo vola in testa. Il trivignano intanto vincendo a San Giovanni contro il Centro Sedia spera di agguantare l’ultimo treno per la promozione diretta. Nelle retrovie importante guizzo del Castions sul campo della rivale Lestizza. Nel girone D primo dispiacere in campionato per la Pro Gorizia. La firma è quella dello Zarja che riapre il campionato portandosi a 7 punti dalla vetta.

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Nel girone A a sorridere in vetta alla classifica è solo l’Unione Smt, mentre Azzanese e Falchi portano a casa solo un punto. Nel raggruppamento B manca poco per lo spumante al Tre Stelle che manda in tilt anche il Mereto e allunga a 11 punti di vantaggio sulle dirette inseguitrici, Ciconicco e Forum Julii. Nel girone C infine la Maranese torna a vincere dopo la sconfitta a sorpresa contro il Malisana.

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FOCUS

Dopo tre anni di purgatorio i bianco verdi hanno la grande chance

di tornare in Seconda Categoria

“TRE STELLE A UN PASSO DALLA PROMOZIONE

Il Ciconicco guida il gruppo delle aspiranti ai playoff del girone B

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 23

CALCIOGIOVANILEREGIONALE

350 ragazzi, 20 squadre che par-tecipano ai diversi campionati dei settori giovanili, una nutrita schiera di dirigenti e accompa-gnatori. Benvenuti al San Luigi, in

terra alabardata dove il vuoto lasciato dal-la Triestina calcio pare già essere colmato.

A spiegare i segreti di questa società in crescita è il responsabile del settore gio-vanile, Francesco Schiraldi, che per anni, e non è una semplice coincidenza, ha guidato proprio le giovanili della Triestina “Abbiamo dei giovani molto interessanti soprattutto dal 2000 a scendere e puntiamo a inserirli nelle società professionistiche. Abbiamo squadre in tutte le categorie, addirittu-ra due in quella degli sperimentali. Stiamo andando molto bene, sotto il profilo dei ri-sultati e puntiamo a vincere il campionato dei giovanissimi regionali per dare lustro alla nostra società e portare più ragazzi a giocare nel nostro vivaio”.D: Il vuoto lasciato dalla Triestina è in-colmabile?

“No, e vogliamo diventa-re un punto di riferimento dell’intero territorio giuliano. Vogliamo realizzare le am-bizioni dei giovani calciatori. Non essendoci più una squa-dra nei professionisti è anzi più facile. Già da tempo, a li-

vello regionale, il San Luigi si sta contrad-distinguendo per la sua capacità di inter-cettare le giovani promesse e ora vogliamo continuare su questa strada”D: 350 ragazzi e 20 squadre non è cosa da poco…

“ Infatti. E questo grazie al fatto che ab-biamo anche degli ottimi impianti sportivi. Abbiamo anche due campi di calcio a 7 e tutte le attività le facciamo nel campo a 11. Quando poi ci sono le gare ufficiali siamo comunque costretti a migrare per l’acca-vallamento dei giorni e degli orari. E così disponiamo anche dei campi di Opicina, Prosecco e dell’Alabarda”.D: Fino all’anno scorso il San Luigi era fa-moso per gli juniores, essendo anche de-tentori del titolo, oggi non è più così…

“Infatti puntiamo a vincere l’Elite dei giovanissimi regionali. Ma abbiamo grosse ambizioni e a metà aprile potremmo avere grandi novità. Ma fino a quando non met-tiamo nero su bianco preferisco fare lo scaramantico e non dire nulla”. (d.v.)

Juniores-FlaibanoaunpassodallavittoriadelgironeAdeglijuniores.LasquadradiMaxRossitrovala23esimavittoriain26gare,quasiunrecordinquestacategoria,eportaa13ipuntidivantaggiosullaSanvitese,cheperòhaunagarainmeno.IgolvittoriacontroilLignanoportanolafirmadiSivilotti,Rebustini,PatriarcaeVit.BenpiùdensodiemozioniilgironeBdovelaManzanesecadepermanodellaVirtusCornomailTriesteCalciononècapacediapprofittarnepareggiandoclamorosamentecontrounSanGiovanni(nellafotoquisotto)chenonhapiùnulladachiedereaquestocampionato.Accorcialedistanzeportandosia–8ilSanLuigi,detentoredeltitolo,mapotrebbeesseretroppotardiperrientrarenellalottaaltitolo.

Allievi–Colpodiscenanell’Elitedovel’AnconascivolaincasadelfanalinodicodaFontanafreddaediceforseaddioallalottaperilprimoposto,adappannaggioormaidiDonatelloeTriesteCalcio.NeglialtrigironirestanoalcomandoTricesimo,FalchieSestoBagnarola

Giovanissimi–IlSanLuigiimprimeunasvoltaalgironebattendonelderbyilTriesteCalcio.PiùdistanziatalaManzanesechesorpassainclassificailTricesimobattutodallaSacilese.Neglialtrigironirestanoinvariateleposizionid’altaclassificaconUdineseB,CjarlinsMuzaneeMonfalconesemprealcomando.

Allievi, l’Ancona si arrende

SAN LUIGIA VELE SPIEGATE

350 ragazzi, 20 squadre per una realtà in crescita“

I giovanissimi regionali del San Luigi sono in testa al girone Elite e puntano al titolo.

24 | 25 03 2015 | TremilaSport+

GIOVANILEPROVINCIALECALCIO

JUNIORES Tra i Rizzi e il titolo c’è solo un punto. Il big match con il Tre Stelle si risolve a favore della capolista che ora vanta otto di punti di vantaggio a tre gare dal termine. E già domenica prossima in casa del Chiavris potrebbero esserci i primi festeggiamenti.

ALLIEVI A 5 gare dal termine ancora tutto da decidere nel girone A dove sono ben sei le pretendenti al titolo. Comanda l’Ol3 con tre punti di vantaggio sulla Majanese. Da segnalare la debacle della Buiese contro la Reanese.Nel girone B situazione più definita con il Sedegliano che spazza via con 11 reti l’Esperia e continua a marciare spedita verso la vittoria finale nonostante l’opposizione di Rizzi e Aurora appaiate al secondo posto.

GIOVANISSIMI Continua il derby a distanza tra Martignacco e Fagagna distanziate di soli due punti. Stesso duello nel girone B. A sfidarsi questa volta sono Rizzi e Chiavris per la conquista del raggruppamento a tre gare dal termine. Infine nel girone C c’è già un vincitore, il tre Stelle che accede alle fasi finali.

provincialiinpillole

6 SOCIETÀ, UN’UNICA REALTÀ

Le chiamane nozze di porcel-lana: è l’anniversario dei nove anni di matrimonio. Siamo nel 2006 quando nasce nel set-tore giovanile il sodalizio della

Nuova Sandanielese. Due anni di rodag-gio e di studio, poi il via.

Oggi a distanza appunto di nove anni la sinergia va a gonfie vele: 6 le socie-tà coinvolte nel progetto. 300 i ragazzi che vi partecipano nelle diverse cate-gorie e squadre iscritte ai campionati: 3 negli allievi, 3 nei giovanissimi, 3 negli esordienti, 4 nei pulcini e 4 nei primi calci.

“Da sempre – dice Rober-to Lestani, responsabile del settore giovanile della Nuo-va Sandanielese, l’obiettivo è migliorare la qualità delle nostre squadre”.D: Se dovesse raccontarci una particolarità…

“I ragazzi sono tutti di San Daniele e dei paesi che circondano la cittadina. Abbiamo un’identità ben de-finita e funzio-niamo da polo di aggregazione del circondario per chi vuole fare calcio”.D: I risultati vi stanno premian-do?

“Abbiamo alti e bassi. L’anno scorso abbia-mo disputato e vinto la Cop-

pa Regione con gli allievi regionali che erano arrivati primi nel girone di con-solazione. Abbiamo dei ragazzini molto promettenti. Uno di questi la scorsa settimana è stato convocato nell’Under 16. I nostri giocatori sono seguiti anche da altri vivai rinomati, come Ancona e Donatello”.D: Cosa è cambiato in questi nove anni?

“Diciamo che i primi due anni sono stati di studio e di riorganizzazione. Da 6-7 anni abbiamo iniziato a fare sul se-rio e nel corso delle stagioni abbiamo diminuito il gap dalle altre squadre”.D: Eppure…

“Eppure ci manca ancora qualcosa per arrivare nell’Elite. E questo sarà il nostro prossimo obiettivo anche in vi-sta della prossima ristrutturazione dei campionati. Per noi è importante re-stare nei regionali”.D: Quali sono i prossimi progetti?

“Quella di allargare la schiera dei col-laboratori della società. È vitale se vo-gliamo puntare in alto”.

Davide Vicedomini

300i ragazzi del vivaio

Qui sopra, la formazione dei giovanissimi regionali e sotto, gli allievi regionali, quarti nel girone D.

Compie9anniilsodaliziodellaNuovaSandanielese:obiettivol’Elite

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 25

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DUELLO INFINITO

Undicesima di ritorno in serie C re-gionale di calcio a 5 con il duello tra Starfive e Manzano che prosegue in testa a suon di vittorie, vita facile per la capolista ad Aquileia dove la

squadra di Marega mette in saccoccia il risul-tato nel primo tempo chiuso avanti di quattro reti, amministrando le forze nella ripresa per il 6-1 finale dove risaltano le tre reti del solito Castiello; pronta la risposta del Manzano che si sbarazza del Maniago che con questa scon-fitta vede allontanarsi i play-off, gialloblu di Pittini padroni del campo e sempre in controllo come testimonia il 5-1 finale, grande prova di Goranovic autore di tre reti di grande classe. Il match clou in zona play off andava in scena a Gradisca con la Torriana che dopo due stop di fila ritrova il successo superando per 5-2 con un'ottima ripresa un Lignano apparso troppo sulla difensiva: primo tempo come dicevamo in equilibrio 2-2, nella ripresa lo strappo decisi-vo della squadra di Sfiligoi che mantiene così il terzo posto tenendo a distanza la Bassa Futsal che passeggia come previsto per 8-1 sul campo del fanalino Fiamma Longobarda.

Nell'anticipo del venerdì l'Udinese Futsal si

conferma in zona play off regolando con il classico 2-0, a firma di Mattiola, nello scontro diretto un Pordenone messo in trappola dal-la ragnatela costruita dal tecnico Della Negra. Nel resto della giornata da segnalare il ritorno al successo della Clark Udine, che nel derby supera di slancio per 8-3 la Tana Udine con la tripletta del bomber Zefi, mentre la rabbia del Maccan si scarica su un Basiliano apparso in smobilitazione: finisce in goleada 10-2 per la truppa di Michelutti. Nel posticipo del lunedì infine la sfida tra Pentalcor Grado e Tava-gnacco regala grosse emozioni con la squadra di Movio che mette nel mirino il settimo posto in graduatoria grazie al successo di misura per 5-4.

Nel campionato di serie B, battute finali di stagione, ma salvezza abbondantemente già guadagnata per tempo da Adriatica e Palma-nova. Nel 24esimo turno di campionato, fermo il Palmanova per il turno di riposo, gioca solo l'Adriatica che, in formazione ampiamente ri-maneggiata, subisce una pesante sconfitta per 12-0 in casa del Carrè Chiuppano. Un ri-sultato fragoroso che comunque non scalfisce l'ottima stagione dei ragazzi di mister Jovic.

GORANOVICFA GRANDE MANZANO

FLASHBASSAFUTSAL

ALLAPROVADELNOVE

ELVISZEFITORNAALGOLELACLARKSORRIDE

PICCOLIAMICI,3°INCONTROPERTECNICI

Reducedaseivittoriedifila,ègiuntoilmomentodellaprovadelnoveperlasquadradimisterCriscuolocheandràasfidareilManzanonelprossimoturnodicampionatoconlebocchedafuocoBesic,GrzelyeSolaja.Occasionepermettereafuocolerealipotenzialitàdiunasquadrachepotràrivelarsiautenticaoutsiderneiplay-offsemprepiùviciniperilteamdiLatisanachetral'altronell'ultimoturnodicampionatosfideràlacapolistaStarfive.

PrimavittorianelgironediritornoperigialloverdidimisterTirindellicheritrovanoilsorrisoinunastagioneampiamentetribolatanelderbyconLaTana.DecisivoilritornoalgoldiElvisZefi,ilbomberalbaneserientratoinattivitàdopounpaurosoincidentecheloavevatenutoalungolontanodaicampidigioco.

L’AIACregionaleincollaborazioneconlaF.I.G.C.SettoreGiovanileScolasticodelFriuliVeneziaGiuliaorganizzail3°incontroperallenatoridicalcioa5dellaregioneperlastagionesportiva2014/2015chesiterràmercoledì1Aprile2015alleore17pressolaPalestraComunalediBasiliano,ViaSanPaolino,18.IlrelatoresaràStefanoFlorit(ViceResponsabileperl’attivitàdibase,FIGCSettoreGiovanileeScolasticodelFriuliVG)Argomento:“Propostepraticheperl’allenamentodeiPiccoliAmici”.

SERIE C

SERIE C

GIOVANILI

FEMMINILECALCIO

RINGIOVANIMENTO«Spesso abbiamo raccolto meno di quanto seminato e questo è dovuto in parte al ringiovanimento dell'organico ma bisogna dare tempo alle nuove di accumulare esperienza e continuità»

AlessiaTuttino,asseportantediTavagnaccoeNazionale

Vincere porta a vincere. Ne è con-vinta Alessia Tuttino, centro-campista classe ’83, friulana di Vissandone, rincuorata dall’ot-tima striscia positiva che sta

riportando il suo Tavagnacco nelle posizio-ni che contano della classifica di Serie A. Dopo la vittoria sofferta contro l’Orobica e il 3-0 a tavolino inflitto al Firenze, arriva l’ennesima buona notizia, un 3-1 alla tosta

Res Roma frutto di un’ottima prestazione corale. «Finalmente al bel gioco riusciamo a unire anche le vittorie – lei commen-ta soddisfatta –. L’atteggiamento della squadra è sempre stato positivo anche a fronte di risultati che non premiavano il nostro impegno. Spesso abbiamo raccolto molto meno di quello che abbiamo semi-nato pagando a caro prezzo disattenzioni

individuali.». Peccati di gioventù, sembra voler sottolineare: «Abbiamo tante giovani, soprattutto in difesa: Copetti, Pochero e Peressotti non avevano mai giocato insie-me prima di quest’anno, normale avessero quindi bisogno di oliare bene i meccanismi per riuscire a ottenere costanza ed espe-rienza. È brutto dirlo, ma mentre nella fase offensiva puoi permetterti di sbagliare qualcosina in più, in difesa i cali di concen-

trazione costano cari». Ed ora la trasferta, non più così proibitiva, di Sassari. «Anche la Torres arriva da una serie di risultati posi-tivi, sebbene quest’an-no stia evidenziando qualche difficoltà. Mi aspetto una partita tecnica e vivace, resa ancora più veloce dal campo in sintetico. Noi andiamo in Sardegna per giocarcela a viso aperto, anche perché

non siamo capaci di partite attendiste». Domanda doverosa a una colonna por-tante della nazionale italiana: come valuta Alessia Tuttino l’incontro voluto da Cabrini per discutere di una maggiore collabora-zione tra nazionale e società e il crescen-te interesse per il movimento in rosa che sembra provenire dalle alte sfere federa-li? «Un plauso per coloro che oggi stanno

cercando di attuare queste migliorie, an-che se sono anni che noi ragazze sommer-giamo la Federazione di proposte. Dopo dodici anni di Nazionale vorrei venissero attuati dei fatti concreti, con meno parole, soprattutto per il futuro delle nostre gio-vani. Fondamentale si ricerchi un’omologa-zione, per quanto possibile, di metodologie di allenamento e di preparazione fisica, la deficienza più forte che abbiamo in am-bito internazionale. In Nazionale possiamo finalmente contare su preparatori atletici di riconosciuta esperienza, cosa che do-vrebbe essere la norma anche a livello di club. Troppo spesso riscontriamo la man-canza di strutture per allenarci e, ancora peggio, l’assenza di una copertura medica costante. Questo sarebbe il cambio di pas-so che ci permetterebbe di fare l’agognato salto di qualità troppo spesso sfiorato ma mai raggiunto».

Valeria Degano

Alessia Tuttino è al Tavagnacco dal 2011 e in carriera ha indossato anche le maglie di Basiliano, Rivignano, Verona, Bardolino (con 4 scudetti, 2 Coppa Italia e 3 Supercoppa Italiana), Chiasiellis e Roma. E' in azzurro da 12 anni.

LA STAR DIVISSANDONE

IN GIALLOBLU'Con la maglia del Tavagnacco, Alessia ha conquistato due volte la Coppa Italia e partecipato alla Champions.

SERIE B: BEARZI QUARTO E DOMENICA ARRIVA A UDINE L'IMOLESE

È quarto in classifica con 39 punti a pari merito con il Perugia, il Bearzi (nella foto un'azione) allenato da Giovanni Cesarano, nel campionato di serie B che si concluderà fra quattro giornate. Reduce dal pareggio di Padova (1-1), la formazione udinese affronterà domenica

l'Imolese, confidando in nuovi exploit della ventisettenne bomber Antonella Paoletti, autrice finora di 20 gol e ammiratrice, inutile dirlo, del collega dell'Udinese, Totò Di Natale. Imolese che dal canto proprio viene dal poker interno inflitto alla Reggiana e viaggia al sesto

posto con 32 punti. In testa al girone C il Vittorio Veneto con 58 punti, seguito a 4 lunghezze da un'altra veneta, il Marcon. Sono queste due a giocarsi la prima piazza finale, dal momento che la terza in graduatoria, la Jesina, è lontanissima, a 42 punti. Per il Bearzi obiettivo serie A in un triennio. (e.f.)

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 27

CALCIOUDINESE

Eppur si muove. Alla sua maniera a tratti indeci-frabile - tra contraddi-zioni eclatanti come un primo tempo catenac-

ciaro che neppure al tempo del Padova di Rocco e una ripresa di ruggente offensiva - questa Udinese mostra di possedere valori e una sua forza tecnica e caratteriale: affiorano, scom-paiono, riemergono, in ogni caso esistono come l’acqua che scorre in un fiume carsico. Il 2-2 con la Fiorentina, una vittoria mancata per le troppe occasioni bruciate, è una specie di piccolo romanzo degli opposti tipico dell’adole-

INNAMORARSIIN MEZZ’ORA

Guilherme non convince ancora, ma l’allenatore chiama il pubblico

per sostenerlo e infondergli fiducia: davvero un bel gesto

IL COMMENTO

FinalmentealFriulisièvistaunasquadrachecoinvolge.StramaccionieiPozzovalutanolarosa:tuttisottoesameperilnuovoprogetto

di IDO CIBISCHINO

alla conclusione che non merita bocciature, essendogli venuti a mancare strada facendo i mezzi per esprimersi; e che non potrà essere che lui, forte di queste prime esperienze friulane, a gui-

scenza, di una realtà incompiuta e in divenire. Ecco, scoprire da qui in avanti il buono da conservare, il promettente su cui investire e fi-dare, sarà il compito di Stramac-cioni e dei Pozzo per il program-ma di rilancio, per la squadra che sarà chiamata nella prossima stagione a dare un senso a un progetto che non si limiti alla sal-vezza. Perchè l’Udinese prossima ventura non potrà vivacchiare, dovrà porsi un traguardo per ri-empire di contenuti la nuova casa: che senso avrebbe il nuovo stadio senza una squadra all’altezza che faccia innamorare di sè come ai bei tempi?

Abbiamo ragionato nello scor-so numero del nostro Magazi-ne su Stramaccioni, arrivando

preparatori non all’altezza (da qui le crisi e i tuoni del paron, e tutto sommato risultati non all’altezza del potenziale dell’organico) e un carattere chiuso ed elusivo. Nel suo triennio, Marino non entrò mai nel cuore della gente. All’op-posto Stramaccioni, così curioso e pieno di interesse e di rispetto verso la realtà friulana, è già dei nostri, amato dalla tifoseria alla quale sa parlare nel modo giusto. E lo apprezzano anche i giocato-ri, a sentire le sviolinate di Piris e Kone. Non è sfuggita, tra l’altro, la delicatezza con cui il tecnico ha gestito alla mezz’ora della ri-presa il cambio di Guilherme con Fernandes. Vedendo il brasiliano piuttosto abbattuto, ha invitato il pubblico ad applaudirlo, a inco-

dare la nuova Udinese da allestire secondo presupposti da mette-re a fuoco nei mesi finali di una stagione diventata di passaggio. Per quanto non condivisibile la scelta iniziale votata alla mas-sima prudenza (un 4-5-1 se non 9-1!), contro la Fiorentina, ma non solo in quest’ultimo match, il tec-nico ha dimostrato di saper or-ganizzare bene la fase difensiva, con un catenaccio colossale che ha asfissiato i palleggiatori viola. Nella stessa occasione, muovendo due pedine, ha cambiato faccia alla squadra nel momento in cui doveva rimontare, riuscendo-vi e rischiando di vincere in una mezz’ora ruggente. Il tutto senza avere in panchina, come Montel-la, una seconda formazione dalla

quale attingere. Se è la continu-ità che fa la squadra di succes-so, la curiosità da appagare sarà quella di vedere se Stramaccioni riuscirà a far esprimere l’Udinese sempre a quei livelli. Non è arri-

un orologio, frutto del lavoro e dell’idea di gioco trasmessa da don Pasquale. Si creò e lucidò un regista sontuoso come D’Agosti-no, allora considerato l’erede di Pirlo, che fraseggiava e lanciava a occhi chiusi avendo le spalle co-perte da pretoriani di lusso tipo Inler o Isla. Proprio contro la Fio-rentina di Prandelli, l’Udinese offrì nella stagione 2007-2008 recite sontuose e vittoriose. Sentite un po’ cosa scrivevo: “Meraviglia Udi-nese: gioca con la fantasia e la creatività dei poeti e il compasso degli ingegneri”.

Contro Marino da Marsala con-giurarono due fattori: uno staff di

vata la vittoria, ma il pubblico ha apprezzato.

Considerando Guidolin fuori concorso, è stato Pasquale Mari-no (dopo aver rischiato l’oblio, ora sta facendo benissimo a Vicenza) a offrire nel recente passato il più bel calcio visto a Udine. Per forza, si dirà, coi giocatori che aveva! Giusto, se solo pensiamo all’ar-senale offensivo composto da Di Natale, Quagliarella, Pepe, Floro Flores, Gyan Asamoah e infine pure Sanchez. Ma va ricordato, per onor di cronaca, che andò a vincere a Torino sulla Juve schie-rando una terza linea formata da Zapotocny, Coda e Zapata. Era l’organizzazione mediana (nel 4-3-3 e poi nel nel 3-4-3) che fa-ceva girare quell’Udinese come

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UDINESECALCIO

PROTAGONISTI Wague (a destra) e Kone, autori dei due gol bianconeri nel pareggio contro la Fiorentina.

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È il meno peggio della scombicchierata difesa interista, eppure fino a una decina d’anni fa uno come Andrea Ranocchia la Nazionale l’avrebbe vista col binocolo. Un tanto per dire delle misere forze difensive che popolano oggi il calcio italiano. Meno male che regge il blocco Juve ed è bastato che Barzagli tornasse a respirare per essere inserito, accanto ai compagnoni Bonucci e Chiellini, nella lista che il Ct Conte ha diramato per il doppio impegno azzurro del 28 marzo a Sofia contro la Bulgaria e del 31 a Torino contro l’Inghilterra in amichevole. In questa tornata di convocazioni, Conte ha sdoganato alla grande gli ariundi. Dei tre debuttanti, un italiano, Valdifiori, e due naturalizzati sulla cresta dell’onda come il doriano Eder e l’argentino di madre padovana Franco Vasquez. La voce età incide relativamente (il regista empolese, per dire, ha 29 anni), conta la caratura e su quella il Ct non ha sbagliato. Visti gli orientamenti e, appunto, la penuria di bravi difensori, non appariva fuori luogo l’attesa di una chiamata per il nostro Danilo, che pure ha passaporto italiano e che giusto qualche settimana fa aveva svelato il sogno di vestire la maglia azzurra. Aspirazione per nulla presuntuosa: tecnico e tempista, bravo di testa come nelle letture del gioco a terra, che può agire indifferentemente in una retroguardia a tre o a quattro, Danilo di certo va sul podio dei registi difensivi del nostro campionato. Acquistato dal Palmeiras, è alla quarta stagione italiana: con quella di domenica contro la Fiorentina, ha totalizzato 131 presenze nell’Udinese, con sei gol. Già due nel campionato in corso, entrambi decisivi per la vittoria sul Napoli e il pari con la Samp. Non è giovane (a maggio farà 31), ma se è vero che il valore conta più della carta d’identità Conte farebbe bene a tenere presente questa opzione all’insegna della più totale affidabilità. (Cibis)

SE C’È RANOCCHIADANILO STAREBBE BENONE

IN AZZURRO

Nella pagina di fronte, giovani tifosi entusiasti, Cyril Thereau il cui ingresso ha rivitalizzato l'Udinese, e Guilherme ancora tra luci e ombre.

ROJALE diBiancamariaGonano

L’ideadifondareunUdineseClubsulterritoriodelRojaleprendeformagiànel2003dallacomunepassionediungruppodiamiciperilcalcioeperlasquadraeinquelmomentosembranaturalededicarloallabandieradellacompaginebianconera.E’cosìchenascel’UdineseClub“ValerioBertotto”diReanadelRojale.LasedevienestabilitaalBarBorgobellodiReanaeneiprimianniilclubraccoglieungrannumerodisocientusiastiepienidiidee,tantodadecideredicelebrare

ufficialmentel’inaugurazioneagliinizidel2005.Leiniziativeassuntesononumerose,primefratutteletrasferteinEuropa.Lastagione2004/2005dell’Udinesesiconcludeconlostoricoquarto

postoecosì,nelsuoprimoannodivita,ildirettivodelclubhalapossibilitàdiorganizzareletrasfertedelgironediChampionsLeague.Ilclubseguelasquadrain

tuttelepartiteesternee,neisuoiannidiattività,hacontinuatoasostenereesupportarelasquadra,nellevittorieeneimomentimenofelici.Lasede,nelfrattempo,èstataspostatanel2011dalcircolo

AclidiRizzoloalBarAlTorrediZompitta,dovesitrovaoraedovesipossonoseguirelepartiteelealtreiniziativeorganizzate.IlPresidenteEdyMorandinisatrasmetterel’entusiasmochehaereditatodalsuoprecedenteincaricodipresidenteAUC.Adoggiilclubpuòcontaresuuncentinaiodisociprevalentementedelcomuneozonelimitrofe.IlcluborganizzaognistagionediversiviaggidiunoopiùgiorniperseguirelasquadralontanodaUdine.Moltealtreperòsonoleiniziativeche

vengonoorganizzate,comelefesteatema,legareenogastronomicheelepasseggiateinmontagna.Dalsettembre2014ildirettivoècompostoda10persone.Il17marzoscorsoilclubhaorganizzatounaserataperfesteggiareilsuodecimoanniversario,conlapartecipazionedeigiocatoribianconeriPinzieDomizzi,moltiesponentideglialtriclubregionaliediversirappresentantidelleassociazionicomunali(nellafoto).Unbell'eventoconcircaduecentopersonepresenti.

raggiarlo, a esternare un segno di apprezzamento. Il brasiliano, per l’incidenza del ruolo, sarà uno degli osservati speciali da qui alla fine. Preso dal Corinthians per 4 milioni (una cifra importante per le abitudini friulane), Guilherme resta ancora un oggetto miste-rioso. Ma due cose si possono dire per certo: a fronte di un’ap-prezzabile tecnica individuale, na-turalmente non possiede i tem-pi di gioco del regista, né i ritmi sincopati del calcio europeo. Ma

neppure Pizarro e neppure D’Ago-stino si pensava possedessero il passo e la visione periferica per fare i registi. Un tanto per dire che, lavorandoci sopra e insisten-do, qualcosa di buono si potrà cavare anche da Guilherme, posto che movenze e apparenze da vec-chietto nascondono un ragazzo che non ha ancora compiuto 24 anni. Perchè, lo sappiamo bene, all’Udinese non si butta via nien-te e la resa arriva soltanto dopo averle provate tutte (vedi Muriel).

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 29

le belle di TremilaSport

Una medaglia d’argen-to, quella conquistata di recente negli 800 ai campionati italiani as-soluti indoor di atletica

leggera a Padova, che Erica Fran-zolini, per gli amici Ery, dedica in primis alla figlioletta Nicole, di tre anni, e al compagno Steve Bibalo, maratoneta in stand by a causa di un problema fisico. “È anche il mio fisioterapista personale – sorride l’atleta di Sammardenchia in forza al club di Brugnera - e ogni sera mi scarica pazientemente il polpaccio che mi procura qualche fastidio”.

È alla sua prima esperienza come modella, la ventottenne studentes-sa di neuropsicologia (le mancano quattro esami alla laurea), ma da-vanti all’obiettivo di Silvano Zando-nella si è adattata con nonchalance alle varie pose, evidenziando dut-tilità in presenza di ogni impegno. “Amo il sociale – dice Ery, pensando all’applicazione del proprio titolo di studio – e in futuro vorrei aiutare

i disabili, in particolare i bambini, nell’ambito delle numerose Onlus attive in Friuli. E a questo proposito invito tutti a donare a queste asso-

ciazioni che tanto si danno da fare per i più sfortunati”.

È appassionata anche di animali, la “mammina volante”, tanto da se-guire spesso le gare di agility dog (“Mi piacerebbe lavorare anche in questo campo”, evidenzia), ma il suo impegno costante riguarda naturalmente l’atletica: “Mi alle-no nove volte a settimana, quindi di tempo libero me ne rimane poi davvero poco – ammette - . I miei obiettivi sono ora quelli di infran-gere il record regionale di 2’44”76 detenuto da Marzia Gazzetta (io sono sul 2’04”84) e quello di riu-scire a raggiungere il minimo di 2’02” per poter disputare i Mon-

CAMPIONESSA SCARAMANTICA

EricaFranzolinidavantiall’obiettivotraimpegnifamiliari,distudioesportivi

diali a Pechino. Agli Italiani di luglio a Torino spero poi di conquista-re il titolo ma…meglio non dire al-tro, perché sono scaramantica!”.

30 | 25 03 2015 | TremilaSport+

le belle di TremilaSportle belle di TremilaSport

Le ali ai piediErica

le belle di TremilaSport

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le belle di TremilaSport

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 33

AMARCORD

SFIGATO?

di MICHELE MIAN

amarcord

Michele Mian è nato a Gorizia il 18 luglio 1973 ma è originario di Aquileia (Udine), dove ha mosso i primi passi nel basket. È laureato in sociologia e cura la scuola di minibasket Miky Mian, da lui creata.

MACCHÈ,CAMPIONE!

Perth 2004: eravamo nella stupenda città australiana a fare l’ultimo torneo in pre-parazione per le Olimpiadi di Sidney. Devo subito dire che

Perth mi è rimasta nel cuore, una città affacciata sull’oceano con un picco-lo centro storico e affiancato da una moderna city, si sviluppa in orizzontale con viali larghissimi e lunghissimi, ogni quartiere è separato da dei parchi con prati e alberi stupendi! Il clima poi si è

rivelato il mio preferito: sole di giorno e temperatura intorno ai 20 gradi e la sera una leggera brezza con tempera-ture intorno ai 14 gradi: una stupenda primavera...

Ci stavamo allenando in una delle tante strutture dei campus universi-tari o di high school della città, la ten-sione tra i giocatori e lo staff era alta, affrontare le Olimpiadi dopo 16 anni che la nazionale italiana non vi parteci-pava e per di più da Campioni Europei in carica non è uno scherzo! A ciò si sommavano situazioni personali che riguardavano infortuni, trasferimenti

e carriera di alcuni giocatori cardine della squadra.

Come spesso accade durante una partita di allenamento, il secondo quin-tetto stava dando una sonora lezione al quintetto base. Dopo vari richiami e “sollecitazioni” da parte di coach Tan-jevic la situazione non cambiava, anzi il nervosismo stava man mano aumen-tando così come il predominio delle se-conde file sulle “star”.

A un certo punto il Ct, avendole pro-vate proprio tutte, ferma lo scrimma-ge, chiama a raccolta a metà campo tutta la squadra, lo staff tecnico, me-dico e dirigenziale e inizia una filippica sull’atteggiamento poco combattivo del primo quintetto, ovviamente in un linguaggio colorito che qui non si può riportare…. A un certo punto se ne esce con un discorso che faceva più o meno così:” Guardate Michele (ovviamente io sono diventato più rosso e sudato di quello che già ero!!!) qui tra tutti voi è il giocatore che ha meno talento tecnico e fisico (insomma il più sfigato ho pen-sato, concordando appieno con il giudi-zio del mitico Boscia) ma con la sua vo-lontà, dedizione e intelligenza cestistica vi sta facendo un mazzo così! (ed era proprio vero, in quei giorni stavo gio-cando alla grande, forse merito anche di un massaggio shiatsu fatto a Hong Kong qualche giorno prima...).

Questo discorso è stato uno dei mo-menti più gratificanti della mia car-riera. Per alcuni potrebbe sembrare perfino un insulto o mancanza di tatto e rispetto, invece ha rappresentato il

QuandoBosciaTanjevic,aPerth,schiaffeggiòmoralmentelestarazzurreportandolorol'esempiodell'impegnoedell'intelligenzacestisticadiMichele

L'MVP EUROPEO Gregor Fucka fu l'Mvp dell'europeo vinto nel '99 da un'Italia dalla spiccata identità friulana e triestina.

34 | 25 03 2015 | TremilaSport+

AMARCORD

Guardia di 1,96 per 90 chili, Michele Mian è stato uno dei più significativi esponenti della scuola cestistica del Friuli Venezia Giulia. Riservato e lavoratore, tipico rappresentante, come da definizione del professor Flavio Pressacco, della "rusticitas aquileiese", Mian ha costruito nel corso della sua carriera, conclusasi nell'agosto 2011, un palmarès di tutto rispetto. Dal vivaio della sua Aquileia passò al settore giovanile della Pallacanestro Gorizia, società che costituì per lui trampolino di lancio verso i successivi prestigiosi traguardi raggiunti. Un iter che lo portò ad indossare le canotte di Pesaro, Snaidero Udine, Rieti, Veroli e Cantù, oltre a quella azzurra della nazionale, con la quale esordì nel '94 con l'Under 22, conquistando l'argento ai campionati Europei. Dal 1997 al 2004 fece parte della nazionale A, con la quale ottenne la medagli d'oro ai campionati Europei del '99 in Francia, con Boscia Tanjevic alla guida. Altri allori di prestigio, le medaglie d'argento alle Olimpiadi di Atene del 2004 e in precedenza ai Giochi del Mediterraneo del '97. Agli Europei di Svezia del 2003 si mise al collo invece la medaglia di bronzo. Lasciato il basket attivo nel 2011, si è messo a disposizione dell'Ardita, a Gorizia, con funzioni dirigenziali, fondando poi la scuola di minibasket che porta il suo nome e che lui segue con attenzione, convinto della bontà dell'espressione cestistica regionale.

IL PALMARES DELLA RUSTICITAS AQUILEIESE

riconoscimento da parte di un allena-tore fenomenale di ciò che sono stato come giocatore e persona. Boscia mi ha sempre capito perfettamente e tra noi c’è sempre stata un’intesa perfet-ta, fatta di sguardi e pensieri piutto-sto che di parole e lunghi discordi. Lui sapeva cosa potevo dare alla squadra ed io sapevo che cosa voleva da me: il massimo!

Termino queste righe ricordando la soddisfazione che ho provato quando all’esordio dei Giochi Olimpici di Sidney, come dicevo dopo ben 16 anni dall’ulti-ma partecipazione della nazionale ita-liana, sono partito nel quintetto base contro la Lituania! Ma questa è un’al-tra storia...

TRIONFO Mian e il tecnico Tanjevic (a lato) furono tra i protagonisti del trionfo azzurro (qui sotto l'esultanza) del '99 a Parigi, con finale vinta sulla Spagna 64-56.

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 35

BASKET

A2l'attuale

categoria

GianluigieGiorgioPedrollo,padreefiglio,sonogliarteficidiunaScaligeraBasketincrescitacostanteesempreospitaleconatletietecnicifriulani

Il club veronese, protagonista nel panorama del basket nazionale ne-gli anni ’90 quando schierava atleti, tecnici e dirigenti friulani importanti come Giampiero Savio, Mario Blasone

e Andrea Fadini e che nelle sue file, nel tem-po, si è avvalso delle prestazioni di altri per-sonaggi “nostrani” come l’allenatore Alberto Martelossi, i giocatori Bellina e Dri e l’attuale preparatore atletico Giacomo Braida, sta ri-

salendo autoritariamente la chi-na in A2 Gold dopo anni di limbo. Un’escalation che va a grande merito in primis di una gestione societaria oculata e lungimirante retta in primis dagli industriali Gianluigi e Giorgio Pedrollo, pa-dre e figlio, presidente e respon-sabile dell’area tecnica del club

veronese, stessa anima sportiva, quella che li ha portati quattro anni orsono alla guida dell’ambiziosa Scaligera Basket.

“Mio padre viene dal calcio - ricorda Pedrollo jr. - e anni addietro fu artefice dell’ascesa del S.Bonifacio, che portò ad un passo dall’allora C1. Io, invece, pur sportivo a tutto tondo, ho giocato a basket e sono stato play e capitano del S.Bonifacio in se-rie B. Il nostro approdo alla pallacanestro

veronese di vertice avvenne cinque anni fa, quando Giuseppe Vicenzi, oggi presidente onorario, ci chiese di entrare in società e lo facemmo con una quota iniziale del 20% che divenne in seguito maggioritaria con il 45%. La presidenza di mio padre fece registrare una crescita costante della società e per quanto mi riguarda la prima mossa fu quella di affidare l’incarico di direttore sportivo a un Petronio abilissimo sul mercato. E oggi guardiamo più che mai avanti”. È una Sca-ligera di A2 Gold dall’ampia componente ita-liana, quella affidata attualmente al tecnico Alessandro Ramagli, nel segno del credo dei Pedrollo, solidi industriali e uomini di sport: “Tre stranieri nel roster sarebbero a nostro avviso la giusta quota nel campionato italia-no – conferma Giorgio – e per quanto ci ri-guarda crediamo che i tifosi si affezionino di più a una squadra con molti ènfants du pays rispetto ad una a maggioranza straniera. E su questa linea stiamo agendo, così come ci stiamo impegnando perché alle nostre par-tite vengano con piacere le famiglie per un paio d’ore di divertimento, senza esaspera-zioni di sorta”.

Un’ottica che sta indirizzando il club scaligero anche verso un’attenta cura del settore giovanile. “Quello scorso è stato al

proposito l’anno zero, con il veronese doc Simone Guadagnini preposto alla sua cura – dice ancora il responsabile dell’area tecnica - . E crediamo molto, nell’ambito della cre-scita tecnica e personale dei nostri giovani, anche nelle testimonianze verbali e pratiche dei campioni del passato: ultimamente, ad esempio, Zamberlan ha fatto rimanere a bocca aperta i ragazzini con alcuni “numeri” a canestro, stimolandoli ad imitarlo”.

In un città come Verona, dove moltissime sono le attività sportive di alto livello, il re-clutamento delle nuove leve del basket può apparire non facile ma Giorgio Pedrollo ha al proposito una sua idea ben precisa: “Oggi i ragazzi, rispetto a quelli di dieci o vent’an-ni fa, hanno meno voglia di sacrificarsi e d’impegnarsi, presi come sono da altre di-strazioni e da una tecnologia estrema che li porta a molto tempo trascorso su compu-ter e telefonini e ad un conseguente ridotto dialogo interpersonale. Importante perciò in tale contesto il ruolo delle famiglie e delle società sportive, i cui “spogliatoi” assumono un importante significato. Ai giovani rivolgo dunque questo messaggio: ragazzi, socializ-zate, il confronto è fondamentale per la vo-stra crescita. E la tecnologia va usata nella giusta misura”.

PERNOLo statunitense Darryl Monroe, ala-centro classe 1986, è una delle assi portanti della Scaligera.

I REGGENTIGianluigi e Giorgio Pedrollo, padre e figlio, industriali veronesi, stanno conducendo la Scaligera ai massimi livelli.

IL PREPARATORE Giacomo Braida, udinese di origini "bisiache", cura dal 2012 la preparazione fisica della formazione maggiore della Scaligera basket.

UN ALLENATOREAlberto Martelossi, udinese di via Poscolle, ha guidato in A2 Verona nel 2011/2012. Attualmente, dopo Brescia, è sulla panchina di Ferrara.

RICETTA IN SALSA VERONESEdi EDI FABRIS

36 | 25 03 2015 | TremilaSport+

BASKET

Il vivaio continua a regalare soddisfazioni all’Ardita Gorizia. Nella fase provinciale andata in

scena domenica mattina nella palestra dell’Ugg a Gorizia, i giovani biancoblu hanno conquistato il titolo nelle categorie Under 13 maschile e Under 14 femminile di "Join the game 2015", il torneo 3 contro 3 promosso dalla Fip.

UNDER 13 MASCHILE. Il gruppo Ardita 1 composto da Mattia De Vetta, Samuele Bressan, Marco Munich e Simone Barocco ha vinto in finale il derby con Ardita 2, gruppo composto da Giovanni Concetti, Tobia Venturini e Giona Esposito. Entrambe le squadre, più l’Aibi Fogliano, giunta terza, si qualificano alla fase regionale in programma a Monfalcone il 12 aprile. Per l’Ardita si tratta del terzo successo consecutivo nella fase provinciale dopo quelli ottenuti nel

2013 e 2014.UNDER 14

FEMMINILE. Gradino più alto del podio e titolo provinciale anche per Ardita 1 in rosa, con il gruppo formato da Anna Turel, Anna Marega, Erika Bric e Milena Annatelli, vittoriose in finale sull’Aibi

Fogliano. Le due squadre accedono alla fase regionale di Monfalcone assieme all’Abf, che nella finale per il terzo posto ha superato l’Ardita 2.

LA FASE PROVINCIALE DI JOIN THE GAME 2015, organizzata a Gorizia dal comitato provinciale Fip in sinergia con l’Ugg, promuove alla kermesse regionale del 12 aprile a Monfalcone anche l’Abf under 13 femminile, vittoriosa in finale sull’Aibi. Per la categoria under 14 maschile si qualificano i campioni provinciali della Falconstar e i finalisti dell’Aibi Fogliano. Le gare sono state dirette da miniarbitri. (P.P.)

ARDITA, PICCOLI TALENTI SI FANNO STRADA

C REGIONALE

SAN DANIELE, PRIMA LA LINEA VERDE

È iniziata bene la primavera di San Daniele nel campionato di C regionale con una bella vittoria su Latisana che ha consolidato i collinari al quarto

posto della classifica generale. “È stata una vittoria molto importante che ci fa intravedere il raggiungimento dell’obiet-tivo fissato ad inizio stagione, ovvero entrare nella griglia delle prime otto

per disputa-re poi, senza condiz iona-menti di sor-ta, i play-off – commenta il tecnico Ales-sandro Sgoi-fo -. In ogni caso, anche se mancano solo cinque giornate alla fine delle re-gular season, ci aspettano a l trettante

battaglie e dovremo tenere alta la con-centrazione sino all’ultimo turno di un campionato molto equilibrato, dove solo la capolista Tarcento fa ormai corsa a sé.” L’allenatore sandanielese, che vanta una lunga esperienza nelle squadre gio-vanili, ci ha ben illustrato che, comunque vada a finire la stagione per la prima squadra, il vero obiettivo della politica societaria è quello di investire per con-solidare e far crescere la linea verde, di

cui la squadra maggiore è vista come il completamento del percorso formativo per i ragazzi più meritevoli della zona: “La prima squadra è composta da uno stabile zoccolo duro di giocatori cre-sciuti nel vivaio, a cui ogni anno vengono aggiunti un paio di elementi esterni per garantire la giusta competitività in re-lazione al campionato da disputarsi”.

Abbiamo chiesto quindi al tecnico di fornirci un po’ di numeri del movimento che viene gestito dalla società sanda-nielese da molti anni con grande com-petenza e passione.

“Quest’anno il minibasket conta su 110 tesserati seguiti da cinque istrut-tori, ai quali si è aggiunta di recente da Udine Caterina Colla, mentre per i ra-gazzi con età superiore ai 13 anni il set-tore giovanile annovera tra le sue fila altri 50 tesserati con sei tra allenatori e assistenti, con la new entry di Andrea Melloni.”

Numeri sicuramente importanti quelli di San Daniele per il presente e il futu-ro del basket nella provincia di Udine e quindi è stato naturale alla fine dell’in-tervista sollecitare Alessandro Sgoifo a nominare qualche prospetto interes-sante che dopo la trafila nelle giovanili si sta ora ben comportando nel cam-pionato di C regionale:

“Ce ne sono diversi, e non ho dubbi nel citare Simonutti, Sivilotti, Bertoli, Scagnetti e Colutta, il quale, rientrato a gennaio dopo un infortunio, sta davve-ro ben figurando in campionato”.

Giuseppe Passoni

Il tecnico Sgoifo

PERNOFabrizio Polo, centro classe '86 di un S.Daniele da play off

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 37

ITINERARITREMILA

SLOWTREKKINGAll'insegna del "carpe diem" i percorsi per tutti consigliati nel verde del cividalese

38 | 25 03 2015 | TremilaSport+

ITINERARITREMILA

a cura di ROMANO PALuDGNACH

CASCATA DEL KOT A SAN LEONARDO VALLI DEL NATISONE

Fantastica la cascata del Kot nel comune di San Leonardo (Udine) che con un Facile Slow-Trek in soli 20 minuti, seguen-do il rio Patok, si nota subito

per la sua altezza di circa 12 metri, ali-mentata dall'affluente, il torrente Pod Tamoran.

Due sono che, unendosi, formano il rio Patok, il Pod Starmelico e il Par Senike.

Nelle vicinanze della confluenza, si tro-vano le due belle cascate chiamate Me-linski Kot.

Per questo itinerario non ci sono dif-ficoltà altimetriche, solo qualche salita breve ma scorrevole e poco impegnativa poco prima della cascata, quindi acces-sibile a tutti, adatto anche ai bambini per la loro prima esperienza, prima di affrontare percorsi più impegnativi.

Tra le due cascate si scorge anche una grotta, chiamata Star Čedad, in ita-liano Vecchia Cividale, che con il suo per-corso fino ad ora esplorato di 1200 metri è la seconda in lunghezza tra le numero-se cavità presenti nelle Valli del Natisone.

Una vecchia leggenda ci racconta che la vicina città di Cividale del Friuli

era anticamente ubicata nelle vicinanze della caverna, fino a quando una violen-ta fuoruscita d'acqua dalla risorgiva l'ha sospinta nell'attuale posizione.

Nello “Slow Itinerary of Trekking”, Len-to Percorso di Trekking che nello speci-fico s'intende il camminare sui sentieri di montagna, collina e pianura (walking on mountain trails, hills and plains), non con-tano i minuti e le ore, ma contano il saper

osservare la natura che come in questo periodo fiorisce e ti colpisce con i suoi colori e profumi.

Conta il rallentare per gustarsi con piacere un bel sentiero come quello che porta alla cascata di Kot. Conta anche saper scegliere un punto di sosta pano-ramico per ammirare da un’altra pro-spettiva il paesaggio delle nostre Valli del Natisone, fatto di colline, di ruscelli, cascate, grotte, torrenti e dell’omonimo fiume Natisone. Conta il “carpe diem” il saper cogliere l’attimo, l’osservare at-tentamente ciò che ci circonda, e, se c'è la passione, scattare alcune foto, sempre con la dovuta pazienza, per fissare quel momento per sempre come un bel ricor-do non solo nel cuore.

IL PUNTO DI APPOGGIO VERSO MOLTI ITINERARI Superata Cividale del Friuli in direzione Slovenia, raggiungete Ponte San Quirino, dove trovate un bivio a sinistra. Percorrete la Statale che superato il comune di San Pietro vi porta a Ponteacco e subito dopo, sulla destra, troverete in Località Tiglio il punto di appoggio dell’Hotel Natisone, con piscina, palestra, giardini e pizzeria.L'hotel è l’ideale anche come base di partenza per percorsi in MTB, usufruendo del noleggio gratuito o, in alternativa, in loco si possono prenotare bici e mountain bike più professionali.C'è poi il Sentiero della Pace, un anello che tocca le trincee sul Kolovrat o il Museo di Caporetto.In alternativa si può visitare la grotta d’Antro, e a Biarzo far visita al mulino e alla grotta risalente al periodo preistorico.Presso la reception la signora Teresa vi illustrerà altre iniziative locali a cui vi potrete aggiungere in gruppo.

ALBERGO HOTEL NATISONEDove potrete rilassarvi in piscina all’esterno, attrezzata con lettini, e all’interno mantenervi in forma in palestra. La sera potrete gustare un’ottima pizza in giardino in mezzo al verde e al fresco delle Valli, ascoltando il cinguettio degli uccellini, o all’interno in un ambiente accogliente creato nel 1978.Hotel Natisone - Località Tiglio 35 - San Pietro al Natisone (UD) - Tel 0432 709064 - Fax 0432 709628- Email: [email protected] - www.hotelnatisone.com

Per raggiungere il punto di partenza del sentiero che vi porterà alla Cascata Kot: in auto tornate al Bivio a Ponte San Quirino, dove lasciate la Statale 54 e prendete la strada seguendo le indicazioni per Stregna e San Leonardo, dopo alcuni km svoltate a destra e proseguite fino a Scrutto, dove svoltate a destra per San Leonardo superando il ponte sul torrente Erbezzo. Superate San Leonardo e in fondo al rettilineo sostate sulla vostra sinistra.. Buon SlowTrek.

COME RAGGIUNGERE LA CASCATA KOT

Itinerari nelle ValliItinerari nelle ValliA) SENTIERO CHE PORTA AL MONTE

MATAJUR, PASSANDO PER I PAESI DI MEZZANA, COSTA, RODDA E MERSINO.

B) SENTIERO CHE PORTA AL MONTE CRAGUENZA, PASSANDO PER SPIGNON, MASAROLIS.

C) SENTIERO CHE PORTA ALLA CASCATA DI KOT , PASSANDO PER IL COMUNE DI SAN LEONARDO.

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 39

VOLLEY

CAMPIONATO NAZIONALE SERIE BVITERIA 2000 PRATA - CEC PALLAVOLO CARPI 3-2

Foto di DAVIDE BRESCANCIN

40 | 25 03 2015 | TremilaSport+

VOLLEY

Norbedo, Zonca, Onwelo, D’Odori-co, Codarin. Rossi, Terpin, Princi, Persoglia, Vogrig. Facendo rien-trare tutti questi atleti in regione fra tre anni si potrebbe avere una squadra di A1; inoltre, il progetto ha costruito due squadre di serie C ( Pasian di Prato e VB Gemona) una di B2 ( Olimpia Gorizia) con un investimento del Comitato Regio-nale di € 10.000 all’anno e l’aiuto di sponsor e genitori. Il progetto si è interrotto perché non si è ri-usciti a reperire uno sponsor che andasse a coprire le spese di un progetto di qualificazione per 40 atleti che si allenavano o giocava-no assieme almeno una volta alla settimana partecipando a tornei

Settore maschile in cri-si di numeri e risultati. Continua il nostro viag-gio, questa volta nel mondo giovanile. La si-

tuazione nella nostra regione non brilla anche se va detto che in B1 a tenere alto il nome del Friuli Ve-nezia Giulia è la Viteria 2000 che sta lottando per centrare i play-off per la promozione in A2. Ma dietro cosa c’è? Lo abbiamo chiesto a Paolo Santuz, grande conoscitore del mondo maschi-le, direttore sportivo del Volley Gemona e uno degli ideatori del progetto Club Regione, nato con il Comitato Regionale precedente e terminato con quello successivo. - Qual è lo stato di salute del volley giovanile in regione? «Il livello tecnico sta continua-mente scadendo a causa delle mi-nori ore di palestra che le società dedicano ad ogni singola squadra per diminuire i costi di gestione. Per vincere un titolo regionale basta avere due atleti validi. Va

detto che anche nelle altre regio-ni le cose non vanno meglio». - Quali le proposte per migliora-re la situazione? «La mia è da anni sempre la stes-sa, ossia separare la gestione regionale del settore femminile da quello maschile. Mentre nel femminile si deve razionalizzare le squadre di vertice e migliorare la qualità del lavoro di base con campionati regionali elite per per-mettere alle squadre più attrez-zate di disputare un campionato a parte rispetto all'attività pro-mozionale, il settore maschile ha bisogno di rappresentative regio-nali U13, U14, U16, U18 per allenare i migliori con i migliori per prepa-rare atleti per la serie C e D dei prossimi anni». - Il Comitato precedente ha portato avanti un progetto poi interrotto: quali sono stati i ri-sultati ottenuti? <<Il Progetto Club Regione ha pro-dotto in quattro anni dodici atleti di livello nazionale: Bossi, Allesch,

in tutta Italia, oltre alla parteci-pazione al ritiro estivo di Ajdovsci-na che abbiamo fatto per 4 anni con 100 atleti»>. - Attualmente in regione ci sono atleti che potrebbero interessa-re a società di livello nazionale? «Ci sono sicuramente alcuni at-leti che non riusciremo a vedere giocare da senior sui parquet della nostra regione: Nicola Zonta classe 2000 palleggiatore, gioca in serie C con il VB Gemona, ha la te-sta del campione e una tecnica di altissima qualità. Mateus Liz, clas-se 2002 del VB Gemona, campione regionale di salto in alto con 153 cm, grande coordinazione, 190 cm di potenza, poca tecnica indivi-duale, ma mezzi fisici che potreb-bero farlo diventare un giocatore importante.; Marco Collarini, atle-ta del Centro Coselli, classe 2000, giocatore dotato di grandi mezzi fisici. Purtroppo però i campionati giovanili della nostra regione non offrono molto altro>>.

Valter Fabbro

A Trieste, dove per molti anni la serie A è stata di casa, che aria tira? Lo abbiamo chiesto a Walter Rusich, presidente del Comitato FIPAV di Trieste. «La situazione giovanile a Trieste è simile a quella delle altre province. I maschi sono come i panda: merce rara. Il volley soffre molto la concorrenza di sport dove il contatto fisico è presente, vedi basket e calcio. I numeri sono bassi, però quest’anno abbiamo notato che ai tornei di minivolley organizzati dalla Fipav il numero di presenze maschili è aumentato, lo stesso dicasi nei concentramenti Under 12, U15 e U17. I ragazzi con buone potenzialità ci sono, ma vanno seguiti. In questo senso una serie A in regione farebbe da traino. I valori non mancano e i fondi li si potrebbero trovare, ma manca l'uomo giusto al posto giusto. Purtroppo tutto è sempre canalizzato verso il calcio e il basket. Come Fipav Trieste stiamo lavorando nelle scuole grazie a Dapiran e Peterlin, due motori instancabili, con serie di tornei».

RUSICH: A TRIESTE I MASCHI SONO COME I PANDA

VOLLEY GIOVANILE

LaricettadiPaoloSantuzperprovareadusciredallacrisi

PRIMO PIANO

FUTURO NERO

TALENTI CERCASIPoche le leve di sicuro affidamento. Tra queste a sinistra Elia Bossi, e qui sopra Pietro Allesch.

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 41

42 | 25 03 2015 | TremilaSport+

VOLLEY

CECOT,SERVE PIU' LAVORO TECNICOL'allenatricedellaRappresentativaregionalepuntailditocontroletroppelacuneneifondamentali

FOCUS

La rappresentativa Regionale ma-schile ha difficoltà a farsi valere nel Trofeo delle Regioni. Segnale questo che sta a significare che c’è ancora molto da lavorare. Abbiamo chiesto

a Michaela Cecot, da quest’anno dirigente responsabile della Rappresentativa, coach di lungo corso sulle panchine dell’Ausa Pav, come vede i ragazzi della rappresentativa. «Abbia-mo un discreto bacino a cui attingere per quanto riguarda la formazione della rappre-sentativa regionale. Il tecnico sta visionando una sessantina di atleti. Ci sono delle indivi-dualità interessanti soprattutto dal punto di vista fisico, anche se alle volte non sono supportati dal bagaglio tattico e, soprattutto, tecnico. Purtroppo - ha proseguito - i tec-nici di società sono più attenti a sviluppare il gioco , che a questi livelli vuol dire qualche successo in più, a scapito dell’insegnamento dei fondamentali, che sono quelli che ti per-mettono in situazioni di stress di superare le difficoltà. Soprattutto fino all’Under 17 si

tollerano mancanze tecniche, vedi palleggio e bagher, impostando il lavoro in palestra sulla potenza fisica di attacco e battuta. I ragaz-zi hanno bisogno di lavoro a lungo termine in palestra anche se questo significa non vince-re immediatamente un titolo regionale>>. «In regione non brilliamo per numero di pra-ticanti, ma dobbiamo renderci conto che pro-prio per ciò che riguarda lo sport maschile abbiamo molte più possibilità di scelta per le famiglie ed i ragazzi e siamo bombardati e sommersi da notizie che nel 99% dei casi riguardano il calcio. Nell’emisfero femminile, invece, non c’è uno sport predominante sui mass media e le opzioni di scelta sono minori, per cui abbiamo un maggior numero di pal-lavoliste. Altri fattori sono la crisi economica e la mancanza di spazi dove i bambini posso-no giocare all’aria aperta fin da piccolissimi. Non sono, inoltre, più abituati alla fatica e alla sconfitta perché troppo protetti dai genitori e perché giocano con un avversario che non vedono come la playstation >>.

LA RICETTA: AUMENTARE L'ALFABETIZZAZIONE MOTORIA

La formazione under 19 di Cervignano.

«Il Coni con il Miur devono sviluppare progetti di alfabetizzazione motoria, per consentire a tutti i bambini di apprendere i rudimenti delle diverse discipline sportive», commenta Michaela Cecot.

«La serie A maschile potrebbe essere un incentivo alle iscrizioni – ha ribadito Michaela Cecot –. Sicuramente non è la panacea per il settore. Un settore giovanile in cui gli allenatori abbiano un livello tecnico adeguato ed una formazione specifica per i giovani potrebbe fare molto di più della serie A. La palestra deve essere scuola di vita. Non esistono scorciatoie o risultati positivi immediati, bisogna sudare e sacrificarsi; a ben vedere forse proprio questo manca alle nuove generazioni» Paolo Santuz ci crede, ma mancano i dirigenti. «Oggi una serie A2 maschile con un solo straniero in campo e giocatori residenti ha un budget sostenibile di € 250-300.000. Noi i giocatori ce li siamo costruiti, abbiamo preparato anche i tecnici mandandoli a maturare al Club Italia, Reggio Emilia, Modena, Cuneo, Trento, Macerata, Treviso, Olimpia, Sloga, Molfetta. Ora mancano le persone in grado di gestire una società di serie A, è questo il problema principale della nostra regione». Ma non si ferma qui: «Prendiamo il settore femminile: il fatto che il prossimo anno ci saranno quattro squdre in serie B1 lo considero un insulto perché i dirigenti regionali dovrebbero promuovere una crescita del movimento sostenibile con la qualificazione della base».

SANTUZ: «PER CRESCERE SERVONO DIRIGENTI SERI E PREPARATI»

VOLLEY

CAMPIONATO NAZIONALE B1 FEMMINILELIBERTAS MARTIGNACCO Vs LIU JO MODENA 3-0

Foto di ALESSANDRO SAIN

TremilaSport+ | 25 03 2015 | 43

C'è aria di nuovo all'Associazione Pu-gilistica Udinese con la nomina, a febbraio, di Lorenzo Zalateu (foto sotto) ai vertici del sodalizio cittadino dopo un percorso prima di atleta poi

di insegnante e successivamente di direttore tecni-co, sempre in seno al club di via Marangoni.

Udinese, con la passione della boxe nel sangue, è il più giovane presidente della storia dell'Apu e succede al compianto Alber-to De Marchi. Nella sua mente subito dei propositi ben chiari e trasparenti, in primis l'intento di conferire un certo svecchia-mento al club dando una mano di vernice a tinte accese che dia più luce ed entusiasmo in una realtà dove le cose da fare e i propositi sono di grande lun-gimiranza. Su tutto, lo spazio da

dare agli atleti con degli eventi, specie ai più giovani per dar loro modo di mettersi in evidenza e sopra-tutto conferire un volto nuovo a chi desidera af-facciarsi a questa disciplina con iniziative anche le-gate all'attività non solo sportiva ma anche sociale.

Subito un rimescolamento delle carte nel diretti-vo, formato da un numero ristretto di cinque con-siglieri, con l'ingresso del tecnico Gianluca Calligaro, anima e uomo chiave del team udinese. Utilizzando un termine legato all'informatica, una specie di up-grade portando i programmi ad un 2.0 pur mante-nendo lo spirito e la tradizione che ha da sempre animato la società e che l'ha distinta nel mondo dello sport regionale e nazionale.

“Ho accettato la carica con grande entusiasmo, con dei propositi di crescita e rinnovamento neces-sari - dice Zalateu - Adeguarsi a quello che lo sport richiede diventa importante per il proseguimento di qualsiasi attività dove i passi falsi si pagano ine-sorabilmente”D: Quali le difficoltà che la preoccupano di più nel portare a termine i suoi programmi?

“Diciamo che oggi lo sport vede assottigliarsi i contributi di cui precedentemente godeva e si ri-trova a fare i conti con una serie di ristrettezze di natura economica. Comunque rimango ottimista”D: Cosa sogna per la boxe udinese e per la socie-tà che si trova a presiedere?

“Di portare risultati anche a livello nazionale che

diano lustro al nostro gruppo e che potremmo ottenere grazie anche al vivaio e agli atleti affermati che la nostra scuderia annovera. Tengo a sottolineare che la collaborazione con altri team a livello regionale ci permette di confrontarci e soprat-tutto di crescere ogni giorno”.D: È sempre presente la figuradel-lo scomparso presidente Alberto De Marchi...

“Un uomo formidabile che pur non avendo praticato il pugilato viveva questo sport con grande passione presenziando e parte-cipando alla vita della società. Un

Stiamo elaborando un progetto contro il bullismo, fenomeno che preoccupa i giovani d'oggi

IDEE A GO-GO

NOVITA''Rimpasto nel direttivo dell'Apu, formato ora da cinque consiglieri, tra i quali il tecnico Gianluca Calligaro (foto sopra). Nel programma l'organizzazione di eventi volti a mettere in evidenza le nuove leve della boxe e i campioni affermati come il professionista Nicola Ciriani (foto grande), punta di diamante del club udinese.

SEGNOIndelebile quello lasciato nell'Apu dallo scomparso presidente Alberto De Marchi (nella foto), cui è succeduto a febbraio Lorenzo Zalateu.

Ilprogrammadelneo-presidentedell'Apu,LorenzoZalateu

personaggio che ha dato molto alla boxe cittadina mettendo al servizio le sue doti imprenditoriali e quelle umane, spendendo parole di inco-raggiamento nei momenti meno facili. Spero che i suoi figli ci stiano vicini come ha fatto lui”.D: Un progetto che dovrebbe es-sere preso ad esempio è in can-tiere nel vostro club....

“È un'iniziativa legata al fenomeno del bullismo che sta preoccupando i giovani d'oggi. Stiamo elaborando un progetto a cui spero che le istitu-zioni vogliano aderire. La boxe e l'Apu daranno dal canto loro un segnale avvicinando i giovani al pugilato e infondendo loro i principi della “no-ble art” ossia il rispetto, l'educazione e lo spirito sano e genuino che lo sport dovrebbe conferire ai giova-ni come insegnamento nel modo di affrontare la vita, dando il giusto valore alla vita sociale e alla comu-nicazione”.

Carne al fuoco ce n'è davvero molta con propositi, iniziative e so-pratutto una ventata di nuovo e di entusiasmo al passo con i tem-pi. Riusciranno Lorenzo Zalateu e il suo staff a portare a termine la mission? Come afferma lui, se ne riparlerà tra un po', quando, trac-ciata la classica riga orizzontale, si vedranno i risultati.

Gianfranco Borghesu

PUGILATO

44 | 25 03 2015 | TremilaSport+

TENNIS

MACROAREA NORDEST, UN BOTTO DA 300 ISCRITTI

Nel secondo appello annuale del Circuito Nazionale Babolat, quinto percorso giovanile messo in cantiere dalla Fit, sono pre-senti i migliori atleti regionali e

iniezioni consistenti di verdi concorrenti provenienti dal Veneto, Emilia e Romagna e Trentino Alto Adige. In pratica giocatori dai 10 ai 16 anni spalmati sull’intero territorio di competenza del tecnico federale di Ma-croarea Alberto Tirelli. Giornata di finali coordinate dal rodato tandem composto dal giudice arbitro Mirco Lucchese e dal di-rettore Eurosporting Cordenons, Claudio Bortoletto, con due ondate da quattro in-contri e con le prime passerelle dedicate ai più giovani. Tenerissime le bambine under 10 che ri-spondono ai nomi di Margherita Marcon dell’Atomat Tennis Udinese (ancora finalista dopo l’esordio precedente di Castellazzo) e Asia Bacchilega del Easy Tennis Faenza. Dopo un avvio deciso, scivola nei ripetuti doppi falli e s’imprigiona nel laccio emotivo la dolcissima Margherita, due handicap che

innescano l’avanzata della brava ravennate dal dritto risolutivo e dal servizio incisivo, una marcia che le disegna un limpido 6-3 6-0. Sul versante dei maschietti, analogia ripetitiva da finalista anche anche per il più avanzato decenne della regione. Si tratta dell’irriducibile Tancredi Di Pretoro del Tc Campi Rossi (da poco sfebbrato) che, in-

sieme a Tommaso Parpajola del Tc Padova, dà vita ad un match intenso dai buoni con-tenuti tecnici. Alla lunga è il veneto ad avere maggior soluzioni vincenti nella concretezza del suo forcing, supremazia che gli consente il sudato primato, figlio di un doppio 6-4.

Salendo di categoria, il titolo è disputa tra la favorita Alice Benvegnù del Tc Padova e la parmigiana del Tc Castellazzo Annalisa

Desimoni. Alle spinte incessanti della pado-vana fa riscontro il gioco prevalentemente in slice dell’emiliana, ma è tropo poco per impensierire la prima del tabellone che ha un momento di sbandamento solo sul finire del secondo set, prima di firmare il tie-break che le confeziona il 6-3 7-6. Da menziona-re la semifinale conquistata dalla cividalese Manuela Turolo, stoppata, non senza fatica, dalla vincitrice del torneo. Incontro clou dai piacevoli sapori casalinghi quello degli ultimi dodicenni.

I portacolori under 12 dell’Eurotennis Club, Angelo Rossi e Manfredi Vergine, dopo aver fatto piazza pulita dei rivali si ritrovano, allineandosi da frontisti alle recenti sfide di punta. Contrariamente agli scontri passati, Vergine cava dal cilindro una prestazione autoritaria, imponendo al compagno, uno dei migliori under 12 dello Stivale, la coda del terzo tempo per saldare il conto tota-le con un bollente 6-4 2-6 6-4. Alla buona manualità ed all’istintivo tatticismo di Rossi, fanno riscontro colpi esplosivi del compagno e le sue veloci coperture a tutto campo. Ne esce un match combattuto ed intenso che infiamma il numeroso pubblico e lascia intu-ire quali copioni esaltanti i due ragazzini sa-pranno recitare nelle competizioni giovanili a squadre del prossimo anno.

Si passa alla categoria Under 14, dove si devono registrare due defezioni di peso, quelle di Sara Ziodato e Giacomo Dambro-si, triestini entrambi impegnati a superare le qualificazioni del torneo Tennis Europe di 1a categoria, gara in onda nella cittadina portoghese di Maia. In campo femminile, ci pensa la 3.5 dell’Eurotennis Aurora dal Col a non far rimpiangere l’assenza della giulia-na, grazie ad una gara tutto cuore, altale-nante d’emozioni e colpi di scena, di giocate d’antologia, alternate a qualche voragine di concentrazione. La tenace pordenonese non disarma in carica agonistica, riemergendo

alla distanza, quel tanto che le necessita per siglare il risultato “collinare” di 6-1 1-6 6-2 a danno della pari classifica Lucrezia Sti-vanello del Tc Conselve. Patavina capace di eliminare in semifinale l’ispirata 4.1 Gaia Di Paolo, dell’Atomat Tennis Udinese, 13enne a sua volta esaltante vincitrice della prima del seeding, la trentina Petra Pavesi, racchetta insignita del ranking 3.3! La gara conclusiva dei coetanei parla “foresto”.

Tra i due mancini, Giovanni Peruffo del Tc Comunale di Vicenza e Andrea Calogero del Tc Cesena ha la meglio il veneto che dimostra solidità e tocchi pregevoli, sigillando il match per 6-4 6-1. Tra le sedicenni, ancora nessuna presenza regionale in un match dagli scambi un po’” spezzatino” tra due classificate 3.3. Ai servizi ficcanti di Sara Gregoroni del Tc Valmarecchia rispondono gli affondo di Gaia Cipriani, giovane in forza al circolo di San Giovanni Lupatoto. Nel computo tra vincen-ti ed errori prevale la più attenta veronese con il punteggio di 7-5 6-3.

Chiude il cerchio dei finalisti lo scontro dei coetanei che presentano le stesse creden-ziali di ranking delle ragazze. Duellano Gio-vanni David, bellunese di Ponte delle Alpi da poco entrato nei ranghi del Tc Caneva, e il più giovane Federico Masetti, fresco vinci-tore dell’Osservato di Castellazzo. Cavalcata imperiosa del talentuoso portacolori del Cus Ferrara (6-3 6-1 lo score) che sale in cat-tedra, dispensa servizi angolati, spinge in continuazione, vanificando anche le sortite a rete del generoso David. Tutte doti che l’emiliano aveva ribadito anche in semifina-le fermando in due set il canevese Marco Cernoia.

Tra le note positive dell’evento, il compia-cimento palpabile da parte di giocatori e accompagnatori per la presenza tranquil-lizzante, sui seggioloni arbitrali, dei federali Vegetti, Mercandella, Muscato e Adore.

Fausto Serafini

A SINISTRA, le under 12 femminili Alice Benvegnù e Annalisa De Simoni. Al centro gli under 16 maschili Federico Masetti e Giovanni David. A destra le under 16 femminili Gaia Cipriani e Sara Gregoroni.

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■ Il Friuli Venezia Giulia ha sette dan in più. Sono stati riconosciuti in occasione degli esami di grado sostenuti al Centro Olimpico di Ostia, al cospetto di tre commissioni. Tra i promossi figurano i coniugi azzanesi Marika Sato e Alfredo Sacilotto (tesserati per la Libertas Kuroki Tarcento), che hanno brillantemente superato l’esame per il 5° dan. Alle congratulazioni per i neopromossi si uniscono quelle a Maurizio Scacco, che ha curato la loro preparazione per quanto riguarda i kata.

■ Stage pasquale internazionale in arrivo a Piancavallo con organizzazione a cura dello Skorpion Libertas Pordenone.L’appuntamento è dal 2 al 5 aprile per un evento unico poiché, grazie all’impegno dei tecnici Luca Copat, Luca Feletto e la collaborazione dell’olimpionico Ezio Gamba, i judoka locali potranno confrontarsi con gli atleti della Nazionale russa maschile e femminile, team di massimo livello internazionale.

■ Agli esami federali nazionali svoltisi a Ostia, il 38enne atleta azzurro Marco Durigon è stato promosso cintura nera 4° dan con i complimenti da parte della commissione per l’ottimo test e l’esecuzione di un kata di livello. Durigon è tesserato con il Judo Kiai Atena di Portogruaro, dove allena la sezione kata, e svolge analogo ruolo per il settore agonisti del Judo San Vito. Proprio quest’anno Marco Durigon ha terminato il percorso per la qualifica di allenatore federale.

IN BREVE

A FONTANAFREDDA GRANDE FESTA PER 250 MINI RUGBISTINella splendida cornice dello stadio Tognon di Fontanafredda si è disputato un baby torneo interregionale, che ha visto confluire 261 mini rugbisti (5-12 anni) da Veneto e Friuli. L’evento, organizzato dalla Sfs Intec Fontana Rugby, ha coinvolto i tesserati di Pedemontana Livenza, Pordenone Rugby, Vittorio Veneto, Rugby Piave e Grifoni Oderzo, portando all’allestimento di 15 formazioni che si sono date battaglia sui rispettivi campi di gioco per oltre tre ore.La giornata è stata spunto per un proficuo confronto tra le scuole veneta e friulana della palla ovale. Le oltre seicento presenze tra campi e spalti sono state ben gestite dallo staff del Fontana Rugby, che ha predisposto il terzo tempo dei giovani rugbisti con il determinante contributo di ben trenta volontari.

RUGBY

FRIULI VENEZIA GIULIA IN TRIONFO CON SETTE DAN IN PIÙ

Campionato federale provinciale: vince Pordenone

■ Sulle nevi del Piancavallo, lo Sci Club Pordenone ha vinto il campionato federale provinciale, totalizzando 12.634 punti, portando così a casa il Trofeo "Città di Azzano Decimo". È stato praticamente un dominio assoluto, se si pensa che la seconda classificata (il 5 Cime) si è fermata a 10.273 punti. Il mattatore della kermesse è stato Renato Moretti, un under 14 che al termine della prova di slalom

gigante ha raccolto 315 punti, uno in più del compagno di squadra Stefano Toscano (under 10). Tra i portacolori della splendida vittoria sono da menzionare i 32 podi di categoria conquistati da Sara Sartor, Davide Cagnazzo, Luna Berra, Camilla Ciot, Francesca Pastorini, Matilda Boglione, Stefano Toscano, Angela Chiarotto, Francesco La Grassa, Ginevra Pase, Vanessa Dal Don, Cristian Cusin, Alberto Fabbro, Renato

Moretti, Andrea Toscano, Ingrid Carnelos, Alessia Buffa, Samuele Cusin, Enrico Catania (recente bronzo ai tricolori della categoria Cittadini), Giorgio Basaldella, Luciano Molaroni, Ernesto Bardi, Raniero Mellina, Valerio Mutti, Luigi Porracin, Nicola Ferrandi, Walter Molaroni, Italo Tizianel, Alessandro Cagnazzo, Manuele Masat, Stefano Cescon, Marica Foti, Amanda Pizzutto e Edoardo Gusso.

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■ La palestra dell’istituto Flora di Pordenone ha ospitato la seconda tappa dell’Europa Cup di kata, circuito continentale di tre prove che funge da qualificazione agli Europei in programma a Bruxelles il 23 e 24 maggio.I kata (divisi in 5 gruppi) sono una serie di tecniche codificate, atte a evidenziare il principio e le opportunità di esecuzione delle arti marziali, in questo caso dello judo. Da alcuni anni, Pordenone è diventata piazza forte di questa rassegna, grazie all’impegno profuso da dirigenti e tecnici della polisportiva Libertas Villanova, società organizzatrice dell’evento, una due giorni inglobata nel Trofeo di casa,

giunto alla sua 32esima edizione.Nella prima giornata (dedicata alla Europa Cup) si è registrato il quasi en plein della Nazionale italiana, capace di portare a casa 14 delle 15 medaglie in palio nei cinque kata previsti dalla competizione. Sui tatami si sono esibite 32 coppie in rappresentanza di sette Nazioni: Austria, Belgio, Croazia, Germania, Italia, Slovenia e Svizzera. Il monologo degli Azzurri è stato doverosamente interrotto solo nel Ju No Kata, dove è stata ribadita la classe dei tedeschi campioni del mondo in carica, Wolfgang Dax Romswinkel e Ulla Loosen, che il giorno prima hanno distribuito autografi ai piccoli ed

Trionfale inizio di stagione l’agguerrita Pattinaggio Libertas Porcia, scesa in pista con una cinquantina di tesserati ai campionati provinciali disputati tra Porcia e Pordenone. Tra gli esordi agonistici, si segnala anche quello della squadra Master. Sono saliti sul gradino più alto del podio Giulio

Sartori (nella categoria Giovanissimi 1), AuroraSisani (Giovanissimi 2), Tommaso Lombardi (Esordienti 1), Elena Zanchetta (Esordienti 2), Leonardo Pradella (Esordienti 2), Alexia Sisani (Ragazzi) e Cristian Rossetti (Ragazzi), mentre tra i Master hanno raccolto gloria e applausi Vito Verni e la mamma

sprint Raffaella Gava, che ha così raggiunto le talentuose figlie sui roller.Hanno guadagnato medaglie d’argento e bronzo Giorgia Fasan, Devis Moras, Giulia Poletti, Marco Vitali Biscontin, Marika Melchionna, Vanessa Fasan, Nicole Sisani, Melissa Manfè e Andrea Rebellato.

LA LIBERTAS PORCIA ENTRA NELL'OLIMPO REGIONALE DEL PATTINAGGIOPATTINAGGIO

A Pordenone la seconda tappa dell’Europa Cup

entusiasti componenti il vivaio del Villanova.In pedana, soddisfazione anche per il portacolori di casa Michele Battorti, che con il partner Stefano Bucer (Dopolavoro Ferroviario di Trieste) ha colto l’argento nel Nage No Kata, preceduti da Mauro Collini – Tommaso Rondinini. Nel Kodokan Goshin Gitsu successo per Ubaldo Volpi – Maurizio Calderini, che hanno preceduto Marco Dotta – Marco Durigon (alfieri del Kiai Portogruaro) e Marika Sato – Fabio Polo (Libertas Kuroki Tarcento). Gli altri allori sono andati a Romano Rocco – Gaetano Castano (Kime No Kata) e Andrea Fregnan – Stefano

Moregola (Katame No Kata).Il giorno seguente, il Trofeo Villanova è proseguito con il Gran Prix Fijlkam, gara open (59 i tandem iscritti) dove i teutonici Dax – Loosen hanno concesso il bis, stavolta nel Koshiki. Tra i pordenonesi, nuovamente a medaglia Battorti – Bucer (terzi nel Nage), Dotta – Durigon (oro nel Goshin Jutsu) e Sato – Polo (argento). Gli altri metalli preziosi: Mauro Collini – Tommaso Rondinini (Nage), Andrea Fregnan – Stefano Moregola (Katame), Rocco Romano – Gaetano Castanò (Kime), Laura Bugo – Carlotta Checchi (Ju No) e Stefano Proietti – Alessandro Varazi (Itsuzu).

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