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Milan napoli 29 2013

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Page 1: Milan napoli 29 2013

www.stadio5.it [email protected] COPIA OMAGGIODomenica 22 settembre 2013 Anno 3 n. 29

TECNO MOTORS SPA Corso Novara, 135

27029 Vigevano (PV) 0381-326978

TECNO MOTORS SPAVia Don Minzoni, 24

21053 Castellanza (VA)0331-426711

TECNO MOTORS SPA Via Renè Vanetti, 6621100 Varese (VA)

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domenica 22 settembre 20132

“Napoli attento, il Diavolo non muore mai”Kakà non sgomma ma spero sia decisivo nei due derby. Contro la violenza negli stadi serve tolleranza zero

Arriva un Napoli che vola e guarda i rossoneri dall’al-to verso il basso. Dobbiamo prendere atto che è cambiata la geografia calcistica?“Spero proprio di no, anche se Na-poli ha espresso in passato grandi campioni ed eccellenti performance. Scaramanticamente faccio i miei mi-gliori auguri per ogni successo alla squadra partenopea, ma spero che almeno domenica il Milan faccia valere il suo blasone di team più ti-tolato d’Europa”.Se i partenopei passassero a San Siro, il Milan  si ritrove-rebbe a 8 punti di lunghezza. È già un match decisivo per lo scudetto?“È decisivo in quanto otto punti sarebbero davvero difficili da recu-perare a questi livelli e a quel punto ci rimarrebbe solo da sperare nella Champions League, ma il Diavolo è il Diavolo e non si può mai dare per morta una squadra come il Milan”.Come giudica il mercato del Milan?“Complessivamente il mercato del Milan di quest’anno non mi ha entu-siasmato. Ho grande stima per Kakà ma, come temevo, il suo acquisto si è rivelato poco produttivo come pur-troppo dimostra anche il suo infortu-nio di questi giorni”. Kakà è una “minestra riscal-data” o è ancora in grado di garantire un salto di qualità alla squadra grazie alle sue proverbiali “sgommate”?“Kakà è un grande campione anche se adesso ha dei limiti che vediamo: mi basterebbe che ci facesse vincere i due derby segnando i gol decisivi, poi nel resto della stagione può anche ti-rare il fiato”.In campionato i rossoneri hanno avuto una partenza un po’ stentata. Perché?“Ritengo sia una questione di pre-parazione. Penso che il Milan punti giustamente ad essere al meglio della condizione non a inizio stagione ma quando serve davvero, ovvero per la partita più importante dell’anno che è la finale di Champions League che si gioca a maggio: è quella la partita in cui conta davvero essere in forma. È chiaro che questo tipo di prepara-zione penalizza la squadra nell’ini-zio di campionato ma questo avvio stentato non mi preoccupa perché c’è tempo e modo per recuperare e lo ab-biamo già visto in passato”.Sacchi sostiene da sempre che una squadra di calcio è come un’orchestra che gioca interpretando uno spartito. È d’accordo il musicista Ma-

roni?“Assolutamente d’accordo. Sacchi per me è un idolo, lo conosco di persona e lo stimo moltissimo. Lo considero il miglior allenatore che il Milan abbia mai avuto: ha costru-ito una squadra che ci ha regalato emozioni che difficilmente possono essere ripetute e se cita la musica come armonia con me sfonda una porta aperta”.Allegri sembra sempre sul punto di prendere la valigia,  è un allenatore da Milan?“Per me Allegri è da Milan, so che alcuni hanno dei dubbi, ma per me è assolutamente un allenatore da Milan e l’anno scorso lo ha dimo-strato portando un Milan da sesto/settimo posto fino al terzo posto ov-vero in Champions League e questo risultato è stato solo merito suo”.Il ct della nazionale azzur-ra Cesare Prandelli in vista dei Mondiali si è lamentato che nel nostro campionato ci sono troppi stranieri. È d’accordo? “Se per stranieri parliamo anche dei giocatori europei c’è poco di cui parlare, perché la normativa europea prevede questo e se siamo nell’Europa unita non ci possiamo essere solo quando ci fa comodo es-serci. Del resto queste regole non le hanno scelte le squadre e non si può neanche pretendere che le squadre di club si sacrifichino per aiutare la Nazionale, rinunciando alle poten-zialità che hanno mettendo gioca-tori stranieri più forti. Detto questo

penso che, se ci fosse la volontà, i gio-catori italiani potrebbero avere più spazio. Per esempio la Figc potrebbe mettere in atto politiche di incentiva-zioni per le società che puntano sui vivai e questo potrebbe portare ad avere più talenti che avrebbero più facilità a trovare spazio”. Si è parlato recentemente dell’ipotesi di una cittadella dello sport nell’area Expo per il dopo-evento. Pensa che si possa costruire lì uno stadio nuovo di proprietà del Mi-lan?“L’unico stadio degno del Milan è quello di San Siro. Sono favorevole alla costruzione di un nuovo stadio a Milano ma per l’Inter, in modo da lasciare la ‘Scala del calcio’ solo al Milan!”.Il campionato è iniziato un grave atto teppistico con l’as-salto al bus del Verona. A che punto siamo sulla questione violenza negli stadi?“Quando ero ministro dell’Interno avevo preso misure impegnative e severe per contrastare la violenza negli stadi e infatti in quel periodo gli incidenti erano diminuiti. Ma al-cune di queste misure sono state poi cancellate o ridotte. È chiaro che nel contrasto alla violenza negli stadi bi-sogna intervenire con forza e deter-minazione senza guardare in faccia nessuno, senza cedere alle pressioni dei club o delle tifoserie organizzate e io lo avevo fatto prendendomi in-sulti e minacce dai tifosi ma, lo ripe-to, sotto la mia gestione gli incidenti erano diminuiti”.

Roberto Maroni è con Galliani e Maldini al Palazzo Lombardia di Milano, sede della Regione,in occasione del 50esimo anniversario della prima Coppa Campioni conquistata dal Milan

Galliani consegna la maglia personalizzata al Governatore

L’ europarlamentare Lara Comi intervista il Governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni

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domenica 22 settembre 2013 3

Allenatore:Massimiliano Allegri

MILAN (4-3-1-2)

Arbitro: Luca Banti di Livorno

STADIO MEAZZA ORE 20.45MILANIn CasaUltima Vittoria 1/9/13Milan-Cagliari 3-1

Ultimo Pareggio 12/5/13Milan-Roma 0-0

Ultima Sconfitta 11/11/12Milan-Fiorentina 1-3

Fuori CasaUltima Vittoria 19/5/13Siena-Milan 1-2

Ultimo Pareggio 15/9/13Torino-Milan 2-2

Ultima Sconfitta 25/8/13Verona-Milan 2-1

NAPOLIIn Casa

Ultima Vittoria 15/9/13Napoli-Atalanta 2-0

Ultimo Pareggio 3/3/13Napoli-Juventus 1-1

Ultima Sconfitta 16/12/12Napoli-Bologna 2-3

Fuori Casa

Ultima Vittoria 1/9/13Chievo-Napoli 2-4

Ultimo Pareggio 14/4/13Milan-Napoli 1-1

Sconfitta 19/5/13Roma-Napoli 2-1

Miracolo a Milano! L’In-ter non si è macchiata

dell’omicidio della Vecchia Si-gnora, ma per lunghi minuti è stata indagata del misfatto. Il campionato, per il momento, è salvo. Tre giornate sono po-che, ma bastano per riempire il buco dello stomaco. Oscar Wilde chiosava: “Elargisco sempre buoni consigli, non saprei che altro farmene”. Altri non se ne vergognano e sono pronti a dispensare tributi e lodi alla squadra nerazzurra che, contro i campioni d’Italia, ha mostrato piglio e autorevo-lezza. Gli stessi che per mesi hanno scambiato la stesa come un’accozzaglia di pelabroc-chi. Il calcio non è una scien-za esatta, ma non è per tutti. Abbiamo modo di sentire in qualche radio o televisione d’improvvida esperienza. “Se arriva Mazzarri io non tengo più l’Inter”, oppure: “Kovacic è il vero fenomeno della squa-dra” o ancora: “Moratti è me-glio che se ne vada, altrimenti non vinciamo più niente”. Ora come stanno le cose? Non che certe riflessioni siano state del tutto smentite, ma il buon sen-so è un’altra cosa. I tifosi col microfono sono i più pericolo-si, perché non fanno salire né la conoscenza, né la coscienza, alimentando alibi in caso di sconfitte e tracimare l’orgoglio fino all’esasperazione una vit-toria, a volte, immeritata. Chi vince ha sempre ragione, ma chi arriva secondo non può es-sere tacciato da perdente o da scarpone. Dall’altra parte del Naviglio le cose non cambiano di molto. Allegri è sempre sul-la graticola. Il pari di Torino ha mostrato ancora una volta la difficoltà del Milan agli ini-zi di stagione. I preliminari di Champions sono andati più che bene, “ma davanti c’era una squadra scarsa”, poi la vittoria in campionato “ma il Cagliari è un’altra cosa”, ora il pareggio con il Torino “pareggiare con una squadra di scarponi…”. Il tifoso quando punta qualcuno è terribile. Stasera c’è il Napo-li, il big-match di giornata. Gli uomini di Benitez comandano la classifica a punteggio pieno e fanno paura, ma non vin-cono al Meazza da 27 anni. E i rossoneri stanno crescendo, sperando che non sia un’ag-gravante per Allegri. Non si sa mai.

Pensiero Stupendo...

di Beppe Vigani

Napoli, 27 ANNI SENZA VITTORIEI r o s s o n e r i s o n o i n r i t a r d o d i 5 p u n t i Finite in parità le ultime due stagioni al Meazza

Stasera Milan e Napoli si sfidan o al Meazza per la 66ª vol-

ta in Serie A. I rossoneri hanno ottenuto 31 vittorie contro le 11 dei rivali. In tutto i pareggi sono 23. La vittoria più larga del club di via Turati risale alla stagione 1958/1959, 19ª giornata, quan-do vinse 6-1 con doppiette di Grillo e Altafini e gol di Danova e Bean, mentre per gli azzurri arrivò un’autorete di Liedholm. Per gli ospiti, la vittoria più net-ta fu durante la 4ª giornata nella stagione 1932/33, andarono in gol Benatti, Vojak (rigore) e Sal-lustro. Un’altra vittoria sonante i partenopei la ottennero sempre alla 4ª giornata ma della stagio-ne 1956/57 quando piegarono i milanesi 5-3 con doppietta di Pesaola e Vinicio e rete di Posio, mentre per i rossoneri andarono a segno due volte Schiaffino e gol di Galli. Veniamo ai gol siglati. Complessivamente in questa sfi-da, sono stati realizzati 174 gol,

Allenatore:Rafael

Benítez

Napoli (4-2-3-1)

di cui 113 a favore dei rossoneri e 61 per gli azzurri. Nella ripresa sono state segnate più reti: 91. Nel primo tempo, invece, i gol sono 83. Nella prima frazione di gioco il Milan ha messo a segno 50 gol, mentre il Napoli 33. Nella ripresa i rossoneri hanno bucato la por-ta partenopea 63 volte, contro 28 degli avversari. L’ultimo successo del Napoli risale alla 28ª giornata della stagione 1985/1986, quando vinse 2-1 con gol di Giordano e Maradona, mentre per i padroni di casa realizzò Di Bartolomei. L’ultima vittoria de Milan, inve-ce, risale alla 27ª giornata della stagione 2010/2011, che piegò la squadra di Mazzarri per 3-0 con gol di Ibrahimovic, Boateng e Pato. Tra Massimiliano Allegri e Rafael Benitez è il primo confronto, ma ricordiamo che in parti invertite il tecnico toscano vinse un derby in trasferta (14 novembre Inter-Milan 0-1, rete di Ibrahimovic su rigore al 5’) contro il collega spagnolo.

Notte di gala a San SiroMilan sempre in emergenza, ma è vietato sbagliare

Per la quarta giornata di cam-pionato San Siro è già costretto ad indossare l’abito scuro, quel-lo della festa, quello che si mette solo in certe serate, solo in occa-sione dei derby o di grandi sfide con squadre di livello. Il Napoli è certamente una di queste e con il cambio di guida tecnica in estate, sembra aver guadagnato in auto-revolezza, i numeri parlano chia-ro, che sia Serie A o Champions League la squadra di Benitez non ha perso un solo punto per strada. Decisamente diversa la situazione in casa Milan dove, se è vero che il mercoledì di coppa ha regalato gioie, è anche vero che la buona sorte è andata incontro ai rosso-neri. Tre punti nel girone più tan-to morale ma anche la consapevo-lezza che i molti infortuni hanno condizionato la prestazione del Milan soprattutto nella zona cen-trale del campo. Allegri ha gli uo-mini contati e di questi, qualcuno è anche in fase grigia come Noce-rino e Robinho, senza contare gli “esordienti” alle prese con mesi

di inattività forzata alle spalle. Le brutte notizie per il tecnico to-scano non finiscono qui, infatti, classifica alla mano, una sconfitta porterebbe il Milan a meno otto punti dalla vetta ricreando quella brutta situazione già vissuta dodi-ci mesi fa. La sconfitta di Verona e l’anonima prestazione di Torino sono due jolly che Allegri si è già giocato e sono due in tre gare di campionato, per questo motivo le aspettative salgono ulteriormen-te. Non dovrebbero esserci gros-se sorprese in difesa con i soliti Mexes e Zapata centrali e sugli esterni dovrebbe trovare confer-me Constant a sinistra e Zaccar-do a destra a meno di un miraco-loso recupero di Ignazio Abate. L’esperimento Emanuelson tre-quartista, come nella prima sua stagione al Milan, non è andato come si aspettava Allegri, così da decidere di rispedirlo terzino e li si giocherà il posto con Constant. La linea mediana vedrà certa-mente De Jong davanti alla difesa e probabilmente Muntari con Poli nel ruolo delle classiche mezzali. Nocerino morderà il freno ancora una volta ma sembra davvero un lontano parente di quello ammi-

rato due anni e mezzo or sono. Stessa sorte toccata a Robinho che però ha come antagonista Birsa e quindi qualche chance in più di spuntarla. Lo sloveno è ancora fuori dagli schemi di Al-legri e pare aver pagato un po’di emozione nella gara con il Cel-tic. Lo schieramento di Robinho nel ruolo di trequartista libera la strada alla coppia Balotelli-Matri che non ha sfigurato mercoledì scorso, ma che necessita di più palloni giocabili. Benitez invece dorme sonni tranquilli vedendo l’approccio tattico e mentale dei suoi prima di gare semplici sulla carta o dei grandi appuntamenti come quello con i vicecampioni d’Europa. Molto probabilmente il tecnico spagnolo confermerà il 4-2-3-1 con Higuain, Callejon ed Hamsik nel reparto d’attacco e sarà titolare Paolo Cannavaro per far rifiatare Britos in difesa.

Balotelli

Abbiati ReinaMaggio Albiol

Behrami

Callejon Hamsyk

Britos

Inler

Insigne

ZunigaAbate

Poli De Jong

Robinho

Matri

Mexes Zapata Emanuelsson

Muntari

Higuain

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domenica 22 settembre 20134

LA CLASSIFICA TURNO ODIERNO

PROSSIMO TURNO

classifica marcatori

4ª Giornata Sabato 21 Settembre 18:00Cagliari - Sampdoria: Nereo Rocco,Trieste Sabato 21 Settembre 18:00 Chievo - Udinese: Marc Antonio Bentegodi, Verona Sabato 21 Settembre 20:45Genoa - Livorno: Luigi Ferraris, Genova Domenica 22 Settembre 12:30Sassuolo - Inter: Città del Tricolore, Reggio Emilia Domenica 22 Settembre 15:00Atalanta - Fiorentina: Azzurri d’Italia, Bergamo Domenica 22 Set, 15:00Bologna - Torino: Dall’Ara, Bologna 22 Settembre 15:00Roma - Lazio: Stadio Olimpico, Roma Domenica 22 Settembre 15:00Catania - Parma: Angelo Massimino, Catania Domenica 22 Settembre 15:00Juventus - Verona: Juventus Stadium, Torino Domenica 22 Settembre 20:45Milan - Napoli: Giuseppe Meazza, Milano

5ª Giornata Martedì 24 Settembre 20:45Udinese - Genoa: Friuli, Udine

Mercoledì 25 Settembre 25 Set, 20:45 Lazio - Catania Olimpico, Roma 25 Set, 20:45Chievo - Juventus: Marc Antonio Bentegodi, Verona25 Set, 20:45Livorno - Cagliari: Armando Picchi, Livorno 25 Set, 20:45Napoli - Sassuolo: San Paolo, Napoli 25 Set, 20:45Bologna - Milan: Dall’Ara, Bologna 25 Set, 20:45Parma - Atalanta: Ennio Tardini, Parma 25 Set, 20:45Sampdoria - Roma: Luigi Ferraris, Genova 25 Set, 20:45Torino - Verona: Stadio Olimpico, Torino

Pos. Squadra P.ti G V N S Gf Gs +/-

1 Napoli 9 3 3 0 0 9 2 72 Roma 9 3 3 0 0 8 1 73 Inter 7 3 2 1 0 6 1 54 Fiorentina 7 3 2 1 0 8 4 45 Juventus 7 3 2 1 0 6 2 46 Livorno 6 3 2 0 1 6 3 37 Lazio 6 3 2 0 1 6 5 18 Verona 6 3 2 0 1 4 4 09 Milan 4 3 1 1 1 6 5 110 Udinese 4 3 1 1 1 5 4 111 Torino 4 3 1 1 1 4 4 012 Cagliari 4 3 1 1 1 4 5 -113 Atalanta 3 3 1 0 2 3 4 -114 Genoa 3 3 1 0 2 5 7 -215 Bologna 2 3 0 2 1 3 6 -316 Parma 1 3 0 1 2 2 6 -416 Sampdoria 1 3 0 1 2 2 6 -418 Chievo 1 3 0 1 2 2 7 -519 Catania 0 3 0 0 3 1 7 -620 Sassuolo 0 3 0 0 3 1 8 -7

4 retiHamsik (Napoli) 3 retiCallejon (Napoli) Rossi (Fiorentina)Vidal (Juventus)Paulinho (Livorno)2 retiStendardo (Atalanta)Paloschi (Chievo)Gomez (Fiorentina; 1 rigore)

Contro la prima in classi-fica a punteggio pieno e

con nove titolari in inferme-ria, l’imperturbabile e pacifi-co Allegri non avrà vita facile nell’affrontare la “Corazzata Napoli”. Per fortuna i Bioritmi, che esprimono la potenzialità Fisica, la partecipazione Emo-tiva e la rapidità delle intuizioni di gioco dei singoli atleti, sono favorevoli ai rossoneri con 5,99 contro un valore medio di 5,94 del Napoli. Secondo questa analisi, il Milan dovrebbe es-

con 6.06 di valore assoluto: Reina 6.45, Maggio, Callejon, Mertens e Higuain 6.39 contro Zaccardo e Muntari 6.49, Abbiati e Nocerino 6.45. Sul fronte delle energie intel-lettive ed intuitive, la formazione milanese risulterà più concentrata e fortemente determinata con 6.14 rispetto agli avversari con 5.8: Sapo-nara 6.50, Robinho 6.49, Zaccardo e Saponara 6.48 e Balotelli 6.42 (forte intuizione e sesto senso) contro Fer-nandez 6.50 (grande perspicacia), In-signe 6.37 e Higuain 6.26 (decisamen-te in palla). Partita emotiva.

BALOTELLI SUPER STAR

Milan-Napoli. Allegri disperato per l’incidente a Kakà. I medi-ci gli hanno detto che rimarrà fuori squadra solo per quaranta giorni.

Mario Gomez infortunato, per sei settimane porterà il gesso alla gamba destra. Della Valle ha commentato: “Meglio, ri-sparmio su una scarpa”.

Milan-Napoli. Sulla carta, gran-de disparità di valori. San Gen-naro ha un tesoro di diamanti, brillanti, argenti, coralli lavo-rati, zaffiri, smeraldi, e collane d’oro massiccio; San Siro ha solo tre anelli.

Lodi (Genoa; 1 rigore)Nagatomo (Inter)Palacio (Inter)Tevez (Juventus)Candreva (Lazio; 1 rigore)Emeghara (Livorno; 1 rigore)Balotelli (Milan; 1 rigore)Higuain (Napoli)Florenzi (Roma)Cerci (Torino)Muriel (Udinese; 1 rigore)

Toni (Verona)1 reteLucchini (Atalanta)Diamanti (Bologna)Kone (Bologna)Moscardelli (Bologna)Cabrera (Cagliari)Nainggolan (Cagliari)Pinilla (Cagliari)Sau (Cagliari)Barrientos (Catania)

Aquilani (Fiorentina)Borja Valero (Fiorentina)Pizarro (Fiorentina)Antonini (Genoa)Calaio’ (Genoa)Gilardino (Genoa)Alvarez (Inter)Icardi (Inter)Vucinic (Juventus)Cavanda (Lazio)Hernanes (Lazio)Klose (Lazio)

Berlusconi, malgrado i guai poli-tici e giudiziari, può sorridere. Il suo Milan ha strappato in extre-mis tre punti pesanti al Celtic in Champions gettando le basi per un bel testa a testa col Barcellona e, dopo la paura di Torino contro i granata di ventura, si appresta ad incrociare le armi con quel Napoli da favola che ha messo sotto l’Ata-lanta in campionato e il Borussia Dortmund in Europa. Non sarà facile contro i ragazzi di Benitez perchè Allegri, purtroppo, ancora una volta sarà costretto a guardare cosa succede nell’infermeria ros-sonera prima di poter stilare una formazione decente da opporre al Napoli. Il Milan, è inutile nascon-derlo, è partito col piede sbagliato cadendo rovinosamente a Verona nel match inaugurale di campio-nato con i gialloblu di Mandor-

lini, guarda caso un ex interista. Poi ha rialzato la testa battendo il Cagliari a San Siro, quindi ha rimediato quel pareggio fortuno-so in zona Cesarini all’Olimpico torinese conquistando il quarto punto in tre partite. Intanto Na-poli e Roma, vincendo sempre, sono andate in fuga distanziando i rossoneri di cinque punti, che non sono pochi pur considerando che se siamo alle prime battute. Il futuro molto dipenderà dal risul-tato di stasera, dove gli avversari si presentano con un biglietto da visita eclatante per aver battuto in Champions i vice campioni d’Europa del Borussia. I pericoli per il Milan arrivano da diverse direzioni, in primo luogo da Hi-guain e Hamsik, poi da Insigne, il cui calcio piazzato messo a segno con i tedeschi è già entrato nella storia del club partenopeo e pron-

tamente paragonato alle prodezze di Maradona. Senza Kakà e senza altri gioielli, Allegri, se lo augu-rano i tifosi, cercherà di fare del suo meglio per bloccare l’armata di Benitez. per l’Inter, fuori dalle coppe, il discorso è un po’ diver-so. I nerazzurri targati Mazzarri, finora hanno fatto bene: hanno liquidato senza grandi patemi il Genoa a San Siro nella gara inau-gurale, poi hanno messo sotto il Catania al Cibali senza grandi difficoltà, quindi hanno inchio-dato la Juventus costringendola al pareggio una settimana fa. La classifica dei nerazzurri è buona se non ottima. L’Inter sarà di sce-na a Reggio Emilia oggi a mezzo-giorno contro il Sassuolo fanalino di coda. Facile sulla carta, però meglio non fidarsi perchè il ricor-do di due stagioni fa col Novara al Piola brucia ancora parecchio.

BELLA INTER

SBIADITO MILAN sere avvantaggiato ed avere più possibilità di vittoria rispetto alla formazione allenata dall’ottimo Rafa Benitez. Nello specifico delle potenzialità di rendimento, le due contendenti, dal punto di vista tonicità e resistenza alla fatica, hanno lo stesso valore assoluto di 6.02: Zaccardo 6.50, Zapata e Saponara 6.20, Balotelli 6.13 con-tro Reina 6.50, Inler 6.47, Insigne 6.44 e Fernandez 6.41. Dal punto di vista emozionale, i partenopei dimostreranno maggior agoni-smo 6.09 degli uomini di Allegri

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domenica 22 settembre 2013 5

Gol, assist, affetto, passione e sudore, lavoro e impegno. Leader, uomo immagine in campo e fuori, il Pipita dice grazie ai nuovi tifosi a suo modo: tanti gol e poche parole

Ha regalato i tre pun-ti e un primo po-

sto in classifica al Na-poli in una domenica all’insegna di un ritmo incalzante. Gonzalo Hi-guain ha le spalle forti, il fiuto da goleador ed è ricco di un’esperienza che solo in una squadra come Real Madrid si può imparare. “A Madrid ci sono stati momenti in cui mi sono divertito, altri in cui le cose sono andate diversamente”, spiega il giocatore, che ha trovato la propria di-mensione all’ombra del Vesuvio. “In Spagna ho vissuto momenti positi-vi, altri meno. Soffrivo il fatto di dovermi dividere le partite con Benzema”.

Che l’argentino sia un elemento speciale lo si è potuto notare anche un paio di settimane fa, quando, durante una grande festa all’Offi-cial Store del Napoli al Centro Commerciale Campania, è stato ospi-te del punto vendita esclusivo di Marcianise improvvisandosi com-messo. “È comunque sempre bellissimo essere a contatto con la gen-te e con i tifosi azzurri in un modo diverten-te e diverso dal solito”.Dopo essere rientra-to dalla Francia insie-me alla sua famiglia, Higuaín muove i primi passi in ambito calcisti-co tra le file dell’Atléti-co Palermo. Dall’omo-nimo club del quartiere di Buenos Aires, il River Plate lo acquista all’età di 10 anni. Higuaín fa

una trafila nelle giova-nili e debutta in prima squadra il 29 maggio 2005, all’età di 17 anni. Il River Plate lo cede poi al 50% (del cartellino) al Locarno. Il 14 dicembre del 2006, pochi giorni dopo aver compiuto 19 anni, viene acquistato a titolo definitivo dal Real Madrid per 13 milioni di euro. Firma un contrat-to di sei anni e mezzo a decorrere dal gennaio seguente. A fine anno la-scia il Real Madrid dopo sei stagioni e mezzo con sei trofei vinti, 264 par-tite giocate e 121 reti realizzate. Il 27 luglio scorso è stato acquista-to a titolo definitivo dal Napoli e bloccato con un contratto quinquennale.

Chi è Gonzalo HiguainNato a Brest, in Fran-cia, il 10 dicembre 1987,

Gonzalo Gerardo Hi-guaín è un calciatore argentino in possesso del passaporto francese e con lo status di comu-nitario. Figlio d’arte (il padre Jorge, ex difen-sore, ha trascorso qua-si per intero la propria carriera in Argentina), è soprannominato el Pi-pita, nomignolo che trae origine dal soprannome del padre, detto el Pipa.

I L P E R S O N A G G I O D E L N A P O L I : G O N Z A L O H I G U A I N

Lo chiamavano Speedy Gonzalo

“O’ Ciucc”

Gira che ti gira, il Napoli, dopo l’esperienza positiva con Mazzar-ri, sembra aver trovato l’allenato-re giusto all’ambiente partenopeo. Rafael Benitez è di sangue ca-liente, gioviale, quasi una figura perfetta del napoletano prima maniera, quello che riesce ad identificarsi il più possibile con l’ambiente in cui lavora. Non stia-mo parlando male di Mazzarri, che il suo lavoro lo ha fatto bene, ma, evidentemente, non aveva indossato l’abito giusto per esse-re “napoletano”, nonostante gli sforzi. Un posticino nel cuore dei tifosi azzurri lo aveva, comunque, conquistato per aver portato la squadra al calcio che conta. Da questa posizione ora è ripartita la compagine vesuviana che si trova a guidare la classifica e cerca la conferma questa stasera contro i rossoneri. Gli undici di De Lau-rentis sono saliti in terra lombar-da senza aver portato a seguito il loro miglior amico, un certo San Gennaro, perché sperano, dopo aver visto quello che ha combi-nato l’altro santo a Torino, non ne cali dal cielo un collega con la stessa maglia a strisce. Il Napoli è cambiato, prima di ogni altra cosa nella mentalità, lasciando da parte il vecchio e consunto “fata-

lismo” di cui spesso si è fatto scu-do. Il Ciuccio, non ronzino ben inteso, sa come galoppare accom-pagnato dall’entusiasmo. Il Milan ne è consapevole e sa che non ba-sterà l’apporto di un balbettante, e non più giovanotto, ripescato dal Naviglio come Mosè dal Nilo. La differenza, però, sta nel fatto che quest’ultimo era il “predestinato” del Signore, mentre Kakà non as-somiglia, almeno per il momen-to, nemmeno ad un calciatore di serie C. Napoli e Milan, al di là del sarcasmo, si affronteran-no come hanno sempre fatto in passato, con lealtà e forza. Il pri-mo per rafforzare il suo primato, il secondo per non perdere altro terreno, sperando che il Napoli, come gli succede spesso, davanti agli ottantamila di San Siro per-da la concentrazione e fallisca la stoccata. I figli del Vesuvio, ovvia-mente, non ci stanno e lo dimo-streranno con tutta la loro intatta forza, in onore di don Raffaele, il nuovo “profeta” del calcio napo-letano. Un vero “guappo” della panchina.

La Mazzarrinter cerca conferme col Sassuolo

Abbiamo parlato in lungo e in largo di un Inter-Juventus

che sarebbe stata decisiva, so-prattutto dal punto di vista psi-cologico (perlomeno seguendo il pensiero di Antonio Conte) per il percorso futuro dei nerazzurri in campionato. Il pareggio scaturito al Meazza dopo una prestazione maiuscola e ad armi pari contro la regina del campionato, non può che aver rinfrancato, soprattutto per la tenuta fisica della squadra, l’intero ambiente nerazzurro.Dopo aver sistemato la condizio-ne atletica grazie al lavoro di Giu-seppe Pondrelli,  infatti, Walter Mazzarri si è dedicato a sistemare e rivoluzionare dal punto di vista psicologico la condizione mentale dell’intera squadra. La conferma non arriva soltanto dalla persona-lità messa in campo dai giocatori nella sfida contro Genoa, Catania o, ancor di più, contro la Juven-tus a San Siro. Il vero segreto di questo colpo di spugna risiede proprio nei numeri e nelle stati-stiche che mettono l’Inter ai primi posti in tutte le categorie. A parti-re dai contrasti (oltre la media è la percentuale dei contrasti vinti) passando per l’elevato numero di cross per partita (in cui può leg-gere la ritrovata fiducia per gli esterni) e infine nel numero di

Nella nuova casa degli uomini di Squinzi sarà gara vera e carica di tensioni

falli fatti nella zona nevralgica del campo (sintomo di un ritrovato coraggio,  nell’interrompere ag-gressivamente le trame di gioco avversarie) Mazzarri è riuscito ad infondere, per ora perlomeno nei suoi titolarissimi, una nuova per-cezione delle prprie potenzialità. E allora spazio, anche a Sassuolo, al confermatissimo undici in gra-do di iniziare così bene la stagio-ne. Gli unici ballottaggi riguar-dano il rientro degli infortunati, Samuel su tutti dato il problema al piede che sta tormentando Andrea Ranocchia e il possibile inserimento fin dal primo minu-to di una vera prima punta, con conseguente arretramento sulla linea mediana di Ricky Alvarez. Mazzarri, probabilmente lancerà ancora una volta Icardi o Belfodil dalla panchina, a partita in corsa, quando la prestanza atletica dei due bomber potrebbe spaccare in due la partita. Taider ha dimo-

strato come con il suo dinamismo possa meritare una maglia da ti-tolare relegando la classe e le ge-ometrie di Mateo Kovacic ancora verso la panchina.L’impegno con-tro il Sassuolo, carico di tensioni dovute alle dichiarazioni da tifoso del presidente Squinzi, non fanno altro che caricare di significato il vero banco di prova per il nuovo corso nerazzurro. Il Sassuolo di Eusebio Di Francesco è una squa-dra vivace, aggressiva e pungente. Zaza e Floro Flores sono in grado di essere attivati con pericolosità dalla coppia di centrocampisti Kurtic-Marrone, due che sanno abbinare con costanza qualità e quantità; Terranova è ormai lea-der e trascinatore del reparto di-fensivo che, seppur fragile, offre comunque un grande contributo alla fase di costruzione. Una for-mazione tutt’altro che battuta in partenza, che davanti al proprio pubblico ha tutta l’intenzione di

Senza Santi a San Siro

mettere i bastoni fra le ruote a questa Inter.Una squadra ritro-vata e rinfrancata, comunque, dal lavoro di Walter Mazzarri che partendo dalle basi, ha ridato vitalità e concretezza ad un grup-po che aveva perso la convinzio-ne di essere importante. E se a questo aggiungessimo il recu-pero di Mateo Kovacic  e  Diego Milito otterremmo innanzitutto una squadra con due armi in più a disposizione del tecnico, con una dose di qualità in campo o in panchina più elevata e la pos-sibilità di variare in corso d’opera schemi, ritmi e tattiche per of-frire soluzioni alternative al co-munque collaudato 3-5-1-1. Due frecce in più, quindi, nella fare-tra di Walter Mazzarri che potrà giostrare i propri uomini anche con un po’ di turnover lanciando la rincorsa della sua Inter verso le posizioni che contano. La sfida è lanciata.

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squadra Calloni, andando a segno anche nella finale di San Siro contro l’Inter. La stagione successiva, però, non viene confermato e par-te alla volta del Foggia. L’at-taccante Giuseppe Damiani, da tutti conosciuto come Oscar Damiani, cresciu-to nelle giovanili dell’Inter gioca nel Napoli la stagio-ne ’72-73 segnando 5 gol in 26 partite. Con i rossoneri, invece, giocherà dal 1982 al 1981, di cui una stagione in Serie B. “Flipper” , questo il suo soprannome, con il Milan vincerà il Campiona-to italiano di Serie B 82-83. Dopo l’attività agonistica ha intrapreso la carriera da procuratore occupandosi di Billy Costacurta,  Massimo Marazzina,  Beppe Signo-ri,  Christian Panucci,  Mar-co Simone, Lilian Thu-ram  e  Andriy Shevchenko. Oggi e agente di Tommaso Rocchi,  Kevin Constant,

M i k a e l S i l v e s t r e ,   S e r-g i o Pe l l i s s i e r,   J e a n -F r a n ç o i s G i l l e t   e   F l a -v i o R o m a .

amarcordIl figlio d’arte Ignazio Abate, dotato di grande velocità, difensore del Milan e della Nazionale italiana, inizia la sua carriera nelle giovanili della squadra di Rescaldina e nel 1999 passa al Milan

con il quale ha vinto il Cam-pionato Allievi Nazionale nella stagione 2002-2003. L’esordio in prima squadra, a 17 anni, è in Coppa Italia contro la Sampdoria in so-stituzione di Dario Šimić. La settimana successiva, a San Siro, contro il Celta Vigo ottiene anche la prima presenza in Champions Le-ague, diventando a 17 anni e 27 giorni il giocatore più

giovane, successivamente superato da Bryan Cristan-te, nella storia rossonera a esordire nella competizio-ne. Successivamente viene mandato, in prestito, al Na-poli in Serie C1. Con i par-tenopei collezionerà 32 pre-senze e 2 reti. Dopo essere passato da Genoana, spon-da blucerchiata, Piacenza, Modena, Empoli e Torino, nel 2009 torna al Milan.

Con i rossoneri ha vinto un Campionato italiano e una Supercoppa italiana. Anche

il padre Beniamino Abate, di ruolo portiere, parte dalla primavera rossonera senza, però, mai esordire in prima squadra. Nella stagione 82-83 indosserà la maglia del Napoli senza mai scendere in campo. In carriera con-quisterà solo una Coppa UEFA, ma con l’Inter. At-tualmente Abate è allenato-re dei portieri della Prima-vera, ma dal 2004 al 2008 ha allenato i portieri della prima squadra. L’attuale al-lenatore rossonero Massi-miliano Allegri ha iniziato la carriera come calciatore nella Cuoiopelli, successi-vamente ha fatto esperienza nelle società toscane di Li-vorno, Pisa e Pro Livorno, i campi si Serie A li calpeste-rà con la maglia del Pescara e il suo primo gol lo segnerà

proprio al Milan al primo minuto, partita persa poi per 4-5. Con il Pescara, in Serie A, segnerà 4 gol in 46 presenze. Una volta appese le scarpette al chiodo inizie-rà la carriera di allenatore. Con il Milan ha vinto uno scudetto e una Supercoppa italiana e al Gran Galà del calcio AIC ha vinto il pre-mio individuale quale mi-gliore allenatore, tutto nella

stagione del suo esordio sul-la panchina rossonera. Chi non ricorda il grande José João Altafini, brasiliano ma di origini italiane? Ha fat-

to parte sia della Nazionale brasiliana, con cui ha vinto il mondiale nel 1958 in Sve-zia segnando due reti in tre partite, che della Nazionale italiana dal 1961. Dal ‘58 al ’76, con 120 reti in 205 pre-senze, ha indossato i colori rossoneri vincendo due scu-detti e una Coppa dei Cam-pioni, in quest’ultima com-petizione ha segnato ben 14 reti e nella partita vinta contro l’Union Luxembourg per 8-0 segnò 5 reti, record che detiene con altri otto calciatori e ancora imbattu-

to. In rossonero sarò anche capocannoniere della Cop-pa Italia ’60-61, della Serie A nella stagione successiva e della Coppa dei Campio-ni l’anno successivo ancora. Dopo le sette stagioni al Mi-lan passò altri sette anni con la maglia del Napoli colle-zionando 71 reti in 180 par-tite giocate e vincendo una Coppa delle Alpi. Piccola nota di Gossip che all’epo-ca, parliamo della fine degli anni ’60, era semplicemente uno scandalo. Josè Altafini, già sposato con una ragazza brasiliana, si innamora di Annamaria Galli moglie del suo ex compagno di squa-dra al Milan Paolo Barison e madre di tre figli. La donna lascerà il marito per andare a vivere con Altafini che poi sposò nel 1973. Lasciamo la cronaca rosa per tornare a calciare il pallone con Gior-gio Braglia arrivato al Na-poli allenato da Luís Vinício nell’estate del 1973. Con gli azzurri vivrà il periodo più brillante della sua carriera, in tre stagioni segnerà ven-tiquattro reti in ottanta par-tite contribuendo alla con-quista della Coppa Italia del ’76, suo uno dei quattro gol che il Napoli segnò al Vero-na nella finale dell’Olimpico. Finita l’avventura campana Braglia arriva al Milan nel ’76 giocando poco in cam-pionato, solo tre incontri disputati, ma determinante per la conquista della Cop-pa Italia, di cui si aggiudica anche il titolo di capocan-noniere con sei reti a pari merito con il compagno di

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domenica 22 settembre 2013 7

IL NAPOLI PROVA A BRUCIARE LE ALI AL DIAVOLO

Il Sud domina il campionato. La classifica, dopo tre giorna-

te, parla chiaro: Napoli e Roma sono in fuga a punteggio pieno con tanti saluti a Juventus, Inter e Fiorentina bloccate sul pareg-gio nel turno precedente. Il bello però deve ancora venire. Il Na-poli di Rafa Benitez stasera a San Siro incrocerà le armi col Milan di Allegri reduce dal pirotecnico e polemico 2-2 col Toro, partita che sembrava ormai chiusa per Kakà e compagni dopo la secon-da rete di Cerci. Il match di oggi dovrà dire, in sintesi, se il Milan nel suo dna ha ancora la poten-za degli scorsi ani per far fuori i partenopei in modo da rimonta-

re lo svantaggio in classifica, op-pure concedere semaforo verde agli avversari mettendo già da parte con largo anticipo ambi-zioni di scudetto o piazzamenti per la futura Champions. Il Na-poli è inutile negarlo è una for-za dirompente del campionato. Higuain ha già fatto dimenticare Cavani mentre Benitez è entrato con prepotenza nel cuore dei na-poletani dopo l’addio di Mazzar-ri. Ma la quarta di campionato non regala solo Milan-Napoli. All’Olimpico va in onda il derby della Capitale con una Roma lan-ciatissima che affronta un Lazio tonificata dal rotondo successo col Chievo. bestia nera dell’un-dici di Petkovic da quasi dieci tornei. Dei due scontri al vertice potrebbero trarre vantaggio gli immediati inseguitori, cioè Fio-

rentina, Juventus e Inter. La Viola andrà a Bergamo contro un’Ata-lanta dal dente avvelenato per lo 0-2 del San Paolo, i bianconeri ospiteranno la rivelazione Vero-na di mister Mandorlini mentre i nerazzurri di Mazzarri terranno a battesimo il fanalino di coda Sassuolo oggi a mezzogiorno a Reggio Emilia. La formazione di Di Francesco è alla caccia del pri-mo successo in serie A dopo tre sconfitte (pesanti) coinsecutive. Per il resto la giornata ha rega-lato i tre anticipi del sabato fra Cagliari-Samp, Chievo-Udinese

e Genoa-Livorno. Da seguire la

trasferta del Torino a Bologna e

quella del Parma, bastonato dalla

Roma, al Massimino contro un

Catania ancora a quota zero mal-

grado il discreto avvio.

Milan-Napoli festival del golAl Meazza sfida tra difese in rodaggio e attacchi atomici

Nel posticipo del terzo turno il Napoli di Rafa Benitez fa visita al Milan di Max Allegri, con i ros-soneri imbattuti nelle ultime 19 sfide dirette a San Siro. Le 2 squa-dre, ritenute tra le più agguerrite rivali in chiave scudetto, arrivano a questo appuntamento con ren-dimenti opposti: percorso netto degli azzurri, in testa alla classifica a punteggio pieno, mentre i ros-soneri, falcidiati dagli infortuni, hanno perso a Verona, vinto con il Cagliari e pareggiato, tra mille po-

lemiche, allo scadere contro il To-rino. Da verificare, inoltre, quante scorie psico-fisiche ha lasciato nei calciatori l’impegno in Champions League di mercoledì con entram-be le compagini alla terza partita in sette giorni e attese dal turno infrasettimanale; con il Milan a Bologna e gli azzurri che ospitano il Sassuolo, mentre sabato il Napoli sarà al “Galileo Ferraris” con il Ge-noa e il Milan che ospiterà la Sam-pdoria. In virtù dell’intenso calen-dario e delle caratteristiche simili

delle due protagoniste, che vanta-no attacchi tra i migliori d’Europa, ma difese non del tutto collaudate, ci si può attendere una sfida ricca di gol: se non vi gusta molto il pa-reggio (offerto mediamente a 3.20) vi segnaliamo l’Over 3,5 che sfiora quota 3,40. Vi ricordiamo che, at-traverso i vostri smartphone, ipho-ne e tablet scaricando le applica-zioni dei maggiori concessionari, potete divertirvi scommettendo in modalità Live sull’evento. Ricorda-tevi sempre di giocare con respon-sabilità. Vi proponiamo, infine, le quote relative al Primo marcatore della gara, ovvero colui che segne-rà il primo gol dell’incontro: getto-natissimi i bomber Balotelli e Hi-guain, che pagano 4 volte e mezzo la puntata, interessanti anche le opzioni Callejon a 6,50, Hamsik ed El Sharaawy a 7 e Matri a 8. Da non escludere Insigne e Robinho entrambi in lavagna a 11 volte la posta.

Due Coppe dei Campioni, una Coppa Intercontinentale, una Coppa delle Coppe, due scudetti e due coppe Italia. Giovanni Lo-detti è un grandissimo pezzo di storia del Milan e della nazionale italiana. Se l’Italia può vantare in bacheca una vittoria nei campio-nati Europei, lo deve anche alla grinta, alla dinamicità e alla gran-de dedizione che il centrocampi-sta di Caselle Lurani ha sempre messo in campo al servizio della squadra. Era così coriaceo e deci-sivo nel suo apporto difensivo che descrivendone l’incisività tanti opinionisti e giornalisti coniaro-no il detto “11 Lodetti vinceran-no sempre contro 11 Rivera”. Da quando ha appeso gli scarpini al chiodo non ha mai lasciato vera-mente il mondo del calcio, diven-tando lui stesso un volto tv di nu-merose trasmissioni, non ultima quella di Odeon – Il campionato dei campioni.

Milan-Napoli che partita si aspetta di vedere al Meazza?Prima di tutto mi aspetto di vedere un Milan all’altezza della partita. Diverso da quello sceso in campo in Champions. Credo che sarà co-munque una partita interessante. Entrambe le squadre avendo vinto in Europa sono moralmente rinvi-gorite. Sarà una partita combattu-ta ma sicuramente molto bella.

Milan che, però è in emergenza

infortuni, con Allegri che sarà costretto ad affidarsi, ancora una volta al solo estro di Mario Balotelli…Che poi Balotelli non sta neanche

giocando benissimo. Affiancato da Matri il peso dell’attacco in re-altà ricadrà anche sull’attaccante ex-Juventus. Il problema è che il

punto chiave della partita sarà il centrocampo ed è lì che il Milan sta soffrendo, soprattutto dal pun-to di vista della creazione di trame

offensive.Però in Champions alla fine sono arrivati i tre punti con un centrocampo molto chiuso e

solido partendo già dal trequar-tista, Birsa, più difensivo di Ro-binhoSicuramente dal punto di vista del-la quadratura Birsa assicura più

quantità. Il problema è che non lo ritengo adatto a quel ruolo e, forse anche ad un Milan con obiettivi importanti. Io continuo a credere

Lodetti trema. L’ex centrocampista del Milan: ‘’Mi auguro che la vittoria in Champions sia servita”che Robinho possa essere decisivo, perché è un giocatore che può assi-curare sia un aiuto in fase difensi-va, ma soprattutto può dare viva-cità ed imprevedibilità alle trame

offensive di Allegri.La vittoria del Napoli contro il Borussia Dortmund garantisce un morale diverso alla squadra

di Benitez?Il Napoli ha entusiasmo, volontà di far bene e una squadra molto forte. La vittoria in Champions ha ovviamente implementato la fiducia nei propri mezzi di questa squadra. Benitez mi ha stupito, perché diversamente da quanto fatto vedere all’Inter, sta dimo-strando tutto il suo valore lancian-do il Napoli verso obiettivi impor-tanti.

Quale giocatore toglierebbe a questo Napoli?In mezzo al campo toglierei quello che più mi ha impressionato: Va-lon Behrami, un centrocampista incredibilmente atletico, che recu-pera un sacco di palloni e garanti-sce equilibrio alla squadra. Noi ci concentriamo spesso sui giocatori che fanno gol, ma sono giocatori come Behrami e Maggio a far qua-drare il cerchio. Oltretutto sulla fascia sinistra del Milan Emanuel-son e Costant non sono secondo me all’altezza di fronteggiare un esterno offensivo come Maggio.

Pronostico e marcatori?Nessun pronostico, questa è una partita da tripla sopra ogni punto di vista. Diciamo che mi auguro che la vittoria in Champions abbia ridato il giusto morale al Milan e, quindi che con il cuore i rossoneri possano uscire vincenti da questa sfida.

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UNA SFIDA COL BATTICUORE, OCCHIO A HIGUAIN

Una bella Inter. Sincera-mente non me l’aspet-

tavo. Ha tenuto in scacco la Juve ribattendo colpo su colpo fino al fischio di chiu-sura. Avessimo vinto nessu-no avrebbe avuto da ridire. Sono contento perché Maz-zarri sta lavorando bene e i ragazzi gli rispondono po-sitivamente. Ma passiamo al campionato. Ho visto un grande Napoli. La squadra di Benitez ha dimostrato tutta la sua potenza pie-gando una tenace Atalanta. Stasera avrà nelle gambe la partita di Champions con il Borussia, però sono certo che darà parecchio fastidio al Milan tentando il colpac-cio. Il Napoli è una signo-ra squadra. La partenza di Cavani ha regalato al club partenopeo la possibilità di rinforzare parecchio la

squadra in ogni settore. Hi-guain è un fior di giocatore, Callejon è l’uomo giusto per questa squadra, Albiol è un grande mentre fra i pali c’è un portiere esperto come Reina senza togliere nulla al partente De Sanctis Poi se guardiamo quanto ha fatto Hamsik nelle prime tre gare di campionato c’è da rima-nere a bocca aperta. Lo slo-vacco è arrivato sicuramen-te al top della carriera e per il Milan in questa gara sarà il sorvegliato a vista. Perso-nalmente ritengo che il Na-poli abbia le carte in regola per vincere lo scudetto. An-che se la Juventus resta la fa-vorita d’obbligo. Il campio-nato è bello e interessante perché insieme alla Vecchia Signora, oltre al Napoli, a pole ci sono Roma, Inter e Fiorentina. La Roma anche a Parma ha dimostrato di essere un squadra con gran-di risorse e il derby di oggi con la Lazio penso confer-

merà la mia analisi. Peccato per la Fiorentina. Montella ha perso Gomez per un po’ di tempo e questo potrebbe influire sul rendimento del-la squadra , soprattutto in una trasferta insidiosa come quella di Bergamo con l’A-talanta. Sono curioso di ve-dere l’Inter impegnata col Sassuolo. Finora la squadra emiliana ha deluso le aspet-tative prendendo gol a raf-fica. Mi auguro che non si rifaccia con l’Inter. Se penso al Sassuolo mi viene in men-te la partita di due stagioni fa al Piola col Novara, dove noi eravamo i favoriti, poi ci abbiamo clamorosamente lasciato le penne Mazzarri sa benissimo quali sono i ri-schi per una gara del genere. Ho seguito con attenzione il Genoa nel derby della Lan-terna. Una bella squadra, complimenti a Liverani.

IL CALCIO ITALIANO TORNA AI GRANDI NOMIFinalmente qualcosa di nuovo,

anzi di antico: tornano final-mente in Italia i grandi nomi del calcio internazionale, calciatori di un certo livello dopo che per anni c’è stata una emorragia che ha portato il nostro calcio ad un pre-occupante impoverimento. Balo-telli, Llorente, Tevez, Mario Go-mez e non finisce qui. Non è gente di basso profilo che è approdata in Italia anzi, sino a qualche mese fa era impensabile immaginare Gomez alla Fiorentina. Quelle di Llorente e Tevez sono state due operazioni portate avanti con grande attenzione e maestria, te-

nendo conto anche del cosiddetto Fair Play finanziario che, spes-so, è una scusa dietro la quale si nasconde la poca voglia di spen-dere o la mancanza di strategia finanziaria. Anche sul mercato interno ci sono stati movimenti molto importanti, specialmen-te da parte della Juventus che ha scavato intorno tra se e le altre squadre un vero e proprio abisso, vista la facilità con cui ha vinto l’ultimo campionato. Il Napoli, da canto suo, ha preso Callejon, Higuain e Alviol, oltre a Reina e Zapata con i soldi incassati dalla cessione di Cavani. Il Milan si è

ripreso Kakà e secondo me è stato un errore, questi rientri lasciano sempre qualche dubbio, vedere il ritorno di Shevchenco. L’Inter, dopo Belfodil e Icardi avrebbe potuto e dovuto trovare un sosti-tuto di Zanetti che, anche dopo il recupero di questo infortunio, potrebbe non essere più lo stesso calciatore che abbiamo visto in campo fino alla partita che lo ha visto protagonista dell’infortunio.

IL NAPOLI SU MESSI E MASCHERANO

Il Milan insiste con Honda. L’attaccante del Cska dovrebbe

arrivare a gennaio nel mercato di riparazione ma su di lui è piom-bata anche l’Inter, non tanto per fare uno sgarbo ai cugini quan-to al fatto che il giapponesino non disdegnerebbe il passaggio dall’altra parte del naviglio per via dell’amico e compagno di nazio-nale Nagatomo. Vedremo come andrà a finire. Insistono invece le voci riguardo a El Sharawy in merito al passaggio al Napoli ma il club partenopeo smentisce. Un nuovo arrivo, sempre per quanto concerne la squadra di Benitez, riguarda Mascherano. Il Barca lo lascerebbe libero però quale con-tropartita vorrebbe un’opzione su Hamsik in prospettiva della pros-sima stagione. De Laurentiis ci

sta pensando. Ma non è finita. Il Napoli milionario pensa addirit-tura al colpaccio di Messi, come fece ai tempi con Maradona. Na-poli sogna. E nel calcio mai dire mai. L’Inter, indipendentemente da Honda, prova a tastare il ter-reno per Osvaldo. L’ex bomber della Roma nel Sunderland di Di Canio non gira e con la squadra all’ultimo posto in Premier Lea-gue vorrebbe fare le valige per ri-entrare al più presto in Italia dove l’Inter lo accoglierebbe a brac-cia aperte. Occhi, ritornando in casa nostra, anche sul bresciano Mitrovic andato in gol con una doppietta l’altra sera nella gara del campionato cadetto delle ron-dinelle contro la Ternana. Il croa-to è seguito con attenzione dalla Lazio e dalla Sampdoria. Intanto il Real pare sia tornato alla carica per Handanovic ma l’Inter pren-

de tempo. Sulla Juve è piombato qualche giorno fa il Psg di Lorent Blanc. La squadra parigina vor-rebbe Pogba ma il club bianco-nero ha risposto che il giocatore è incedibile. Facendo mente su Zidane anche allora la Vecchia Signora aveva dichiarato ince-dibile il fuoriclasse francese ma alla fine i quattrini (tanti) messi a disposizione dal Real Madrid hanno fatto fare marcia indietro ai dirigenti bianconeri conceden-do via libera a Zidane. I possibile acquirenti di Cristiano Ronaldo invece possono mettersi il cuo-re in pace. CR7 era inseguito da parecchi club, in primis il Tot-tenham di Vilas Boas forte degli euro incassati dalla cessione di Bale. Ebbene CR7 ha rinnovato il contratto con le Merengues fino al 2018, per una cifra che si aggira attorno ai 17 milioni a stagione.

Osvaldo verso l’Inter?

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e compagni ma alla fine ha dovuto arrendersi. Nello stesso girone della Viola il Dnipro ha dilagato a Cluj superando per 1-3 i rumeni del Panduri collocandosi a pari pun-ti con i toscani al comando della classifica del Gruppo E. bene anche la Lazio che all’Olimpico vince di stretta misura con i polacchi del Le-gia Varsavia. Petkovic ha fatto pa-recchio turn over in prospettiva del derby di domenica con la Roma. Il gol partita è stato realizzato da Hernanes con un perfetto colpo di testa. Fa clamore in questo primo turno la sconfitta casalinga del Psv con i bulgari del Ludogores ritenuti la cenerentola del girone. Uno 0-2 tondo tondo indiscutibile che mette sotto accusa gli olandesi che, come è noto, erano stati eliminati dal Mi-lan nello scontro diretto dei preli-minari di Champions. Nel gruppo A bravissimo il San Gallo a battere

per 2-0 i russi del Kuban nella gara disputata in Svizzera, colpaccio del-lo Swansea a Valencia con un secco 0-3 legato però agli 80 minuti e pas-sa giocati dagli spagnoli in inferio-rità numerica. Lo Swansea è bene ricordare aveva bloccato in Premier League sabato scorso il capolista Liverpool. Da segnalare il succes-so dell’Eintracht Francoforte con il Bordeaux. I francesi non sono mai stati in partita e i tedeschi li hanno puniti. Impattano Siviglia e Lione mentre il Genk espugna alla grande Kiev battendo la Dinamo. Travol-gente anche il Rubin Kazan che va vincere a Maribor e il Salisburgo che abbatte gli svedesi dell’Elfborg. I russi dell’Anzhj pareggiano in casa dei moldavi dello Sheriff e il Totten-ham chiude la pratica con i norvege-si del Tromso per 3-0. Pareggio con reti inviolate fra Maccabi Tel Aviv e Apoel Nicosia.

Partenza col piede giusto per la Fiorentina in Europa League. I viola di Montella, pur orfani di Go-mez e Cuadrado, hanno liquidato tranquillamente la pratica Pacos de Ferreira battendo i portoghe-si al Franchi con un secco 3-0. A segno Rodriguez, Matis e Pablito Rossi. Un bel segnale in prospetti-va dell’impegno di campionato di giovedì sera con l’Inter a San Siro. Il Pacos, arrivato terzo lo scorso anno nella Premiera lusitana, era stato eliminato nei preliminari di Cham-pions dallo Zenit San Pietroburgo di Spalletti. Un cliente, comunque, non facile che la Fiorentina ha mes-so sotto costruendo poco per vol-ta il successo. Costinha, mister dei portoghesi, le ha tentate tutte per frenare gli attacchi di Borja Valero

TRIPLETTA DELLA FIORENTINA CON ROSSI SUPERSTARLazio di misura sul Legia Varsavia

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domenica 22 settembre 2013 9

Champions - Europa League - Serie A TIMsu MAXI schermo - diretta PREMIUM

La Coppa Italia per Milan Club è stata, a giudicare dalle par-

tecipazioni, un grande successo che bissa quello degli anni pas-sati per la partecipazione di mol-ti Milan Club affiliati all’AIMC. Nell’organizzazione di questo torneo, grande merito deve es-sere riconosciuto ad Alessandro Capitanio, dirigente AIMC pur-troppo recentemente scomparso, autore di tantissime iniziative che hanno coinvolto il mondo della tifoseria rossonera. Torniamo ad una “sua” creatura, la Coppa Italia per Milan Club, le cui fasi finali si sono svolte nella stupen-da cornice del Centro Sportivo di Milanello. Sono state, queste conclusive del Trofeo Nereo Roc-co, due magnifiche giornate di sport con tantissimo pubblico e con una grande partecipazione dei soci dell’Associazione, tutto reso possibile dalla disponibili-tà della Società, che ha concesso l’uso dell’impianto sportivo e dal

suo Direttore Antore Peloso. Ec-cezionale la partecipazione delle squadre a tutte le fasi eliminato-rie della competizione che hanno dato il “passaporto” per le finali di Milanello e molta “chiassosa” la presenza delle famiglie dei cal-ciatori che, oltre a fare un gran tifo per i propri parenti, hanno colto la bella occasione di visita-re Milano. Sei squadre, anziché le solite quattro, in rappresentanza di altrettanti Milan Club, sono giunte alle finali dell’8 e 9 giugno e, per la prima volta, ecco anche una rappresentante dei numerosi club esteri iscritti alla Associazio-ne Milan Club. Le squadre sono state premiate dal Direttore di Milanello Antore Peloso, dal Pre-sidente dell’AIMC . Munafò, dai consiglieri Maestroni , Malvestiti , . Carrara e Buongiorno e dalla segretaria Arabella Pozzato. Sono stati premiati anche i singoli at-leti per i ruoli più importanti: Il goleador del torneo Francesco

De Gennaro (Terlizzi), Il miglior portiere: Qentin Frauenlob (Bal-dersheim); Il miglior giocatore: Leonardo Cioce (Terlizzi). In ri-cordo di “Alessandro Capitanio” , alla squadra vincitrice è stato consegnato, dalle nipoti, il tro-feo dedicato al presidente di tanti

anni storici dell’Associazione.

40^ Coppa Italia per Milan ClubVince MC Cassano Murge

Classifica Finale 1° ASD Olimpia Sacro Cuore Ter-lizzi –M.C.Cassano Murge (Puglia);

2° ASD Athletic Felsinea – M.C. Forza Milan Argenta (Emilia);

3° SC Adelkam – M.C. Alcamo (Sicilia);

4° ASD Trezzano Sul Naviglio – M.C. M.Tassotti (Lombardia);

5° ASD Sesto Bagnarola – M.C.Cordovado (Friuli);

6° FC Baldersheim – M.C. Alsace

Le squadre sono state premiate dal Direttore di Milanello Anto-

re Peloso, dal Presidente dell’AIMC . Munafò, dai consiglieri Maestroni , Malvestiti , . Carrara e Buongiorno e dalla segretaria Arabella Pozzato. Sono stati premiati anche i singo-li atleti per i ruoli più importanti: Il goleador del torneo Francesco De Gennaro (Terlizzi), Il miglior portie-re: Qentin Frauenlob (Baldersheim); Il miglior giocatore: Leonardo Cioce (Terlizzi). In ricordo di “Alessandro Capitanio” , alla squadra vincitrice è stato consegnato, dalle nipoti, il trofeo dedicato al presidente di tanti anni storici dell’Associazione

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domenica 22 settembre 2013 11

Volano in Liga l’Atletico Ma-drid di Simeone e il Barca di

Leo Messi. Le due squadre sono a punteggio pieno dopo quattro turni mentre il Real di Carlet-to Ancelotti è stato costretto al pareggio nella sfida di Villareal contro l’avversario con il quale condivideva il primato in classi-fica insieme alle Merengues e ai catalani. Ancelotti, adesso in ri-tardo di due lunghezze sulla cop-pia di testa, si consola col rinnovo del contratto di Cristiano Ronal-do fino al 2018 per una cifra che si aggira attorno ai 17 milioni di euro a stagione. Bale ha esordito con un gol ma quanto ha scucito in quattrini il Real per strappar-lo al Tottenham resta sempre un affronto al miseria per quanto se ne dica. Intanto al Barca sono preoccupati per l’infortunio di Jordi Alba per uno strappo mu-scolare alla gamba. Ne avrà per un mese. In Germania il Borussia Dortmund, nel frattempo, con-

FA PAURA L’ ATLETICO MADRID AL BARCAMONACO IN FUGA. DORTMUND A PUNTEGGIO PIENO. LIVERPOOL OCCASIONE SPRECATA

tinua a far sfracelli, col Bayern Monaco che non sta comunque alla finestra. La formazione che ha affrontato il Napoli mercoledì in Champions ha rifilato per sei gol al povero Amburgo mentre i bavaresi di Guardiola hanno re-plicato superando l’Hannover per 2-0 all’Allianz Arena. Al momen-to l’unica squadra a tenere il pas-so della coppia regina e domina-trice in Europa lo scorso anno, è il Leverkusen terzo a quota dodici con un ritardo di tre punti sul ca-polista Dortmund. Botta pesante dell’Herta Berlino che cade all’O-limpiastadium con lo Stoccarda. In ripresa lo Schalke 04 che espu-gna Magonza. Crolla il Werder Brema davanti al pubblico di casa incassando tre reti dall’Eintracht Francoforte mentre il neo pro-mosso Braunschweg conquista il primo punticino in Bundesliga impattando col Norimberga. In Premier frena il Liverpool bloc-cato dallo Swansea sul 2-2 nel posticipo di lunedì. La squadra di capitan Gerrard vincendo avreb-be potuto innestare un piccola fuga dal momento che Arsenal e

Tottenham erano appaiati a quo-ta nove. Tonfo invece del Chelsea di Mourinho a Liverpool con l’E-verton. In ripresa lo United che vince in casa col Crystal Palace mentre non va oltre il pari il City sul campo dello Stoke. In coda il Sunderland di Di Canio battuto dall’Arsenal. In Francia continua il braccio di ferro fra il Monaco e il Psg. La squadra del Principato batte di stretta misura il Lorient mentre i parigini di Blanc fanno man bassa a Bordeaux battendo i Girondini col classico 0-2. Tiene il passo il Sant’Etienne, ora secon-do, che va a vincere a Valencien-nes, si salva il Marsiglia a Tolosa contro la coriacea formazione dei Pirenei impattando 1-1. Bene il Nizza che spugna Lille alla grande. Ancora in crisi il Lione.

IL SAMURAY SUL CAMPO DEL BAREGGIO

Dopo Nagatomo il Sol Le-vante ci propone una

nuova futura stella, almeno questa è l’ambizione di Yanai, tifosissimo del nerazzurroNa-gatomo. Shunya Yanai, classe 1988, è in Italia per motivi di studio e, grazie all’agente FIFA Cataldo Bevacqua e del suo collaboratore Riccardo Mag-gese, calcherà i campi di calcio locali con la società del San Martino intenzionata a gio-carsi il campionato 2013-2014

da protagonista, potendo con-tare, ora, anche dell’apporto tecnico e fisico del nipponico, marcato a vista dal DS Emilia-no Cofrancesco. Yanai è stato presentato, come le grandi star, al Just Cavalli di Milano il 12 settembre scorso, dopo un amichevole disputata contro il Seregno al campo sportivo “Falcone” del AC Bareggio San Martino. Il nipponico unirà l’utile al dilettevole, mentre studia la nostra lingua cer-cherà, anche, di sfondare nel mondo pallonaro, almeno su questo punta il suo agente Be-vacqua dopo l’anno in standby imposto dalla norma che vieta l’ingresso in squadre di FGCI prima dell’anno passato sul nostro territorio.

Inzaghi e l’Europa hanno un fe-eling particolare: Superpippo,

che da calciatore ha segnato più di 50 gol in Champions, supera alla grande il suo primo impegno eu-ropeo da allenatore. I suoi ragaz-zi, infatti, s’mpongono, allo Stadio di Breda di Sesto San Giovanni, per 3-1 ai danni dei pari età del Celtic. Una vittoria dalla doppia importanza: primo perché hanno tenuto testa a una squadra fisica-mente notevole, e secondo perché tra giocatori prestati ad Allegri e fuori quota non ammessi (il li-mite d’età nella Champions gio-vanile è di 18 anni, quindi classe 95’) Inzaghi si è ritrovato con la squadra decimata. Tuttavia, la grinta e la caparbietà dell’allena-tore dei baby rossoneri va oltre a queste difficoltà, e in campo i suoi ragazzi lo ascoltano che è un pia-cere mostrando la stessa voglia di vincere di Superpippo. Nel primo tempo il Milan, dopo aver trovato il vantaggio grazie ad una perla su

punizione di Pinato, si mostra pa-drone assoluto del campo anche se alla prima ingenuità difensiva viene punita dagli scozzesi grazie a un gol allo scadere del centro-campista Lindsay. Nella ripresa il Milan schiaccia sull’acceleratore e, nel giro di dieci minuti trova prima il vantaggio su rigore, sem-pre con Pinato, e poi la terza rete con una percussione di Tamas, il quale conclude a rete con un ra-soterra imprendibile. E’ proprio il versante sinistro rossonero, com-posto da Tamas e Pinato, ad aver permesso a Inzaghi di ‘sgretolare’ il bunker difensivo scozzese. Pi-

nato, figlio d’arte, la scorsa stagio-ne schierato quasi sempre terzino sinistro da Dolcetti, ha espresso, nel dopo partita, tutta la sua soddisfazione: “Sono contento, da piccolo ho ricoperto spesso il ruolo da attaccante. Sono a di-sposizione del Mister, e non ho nessun problema a giocare più avanzato. Per me fare la mezzala o il terzino è totalmente indifferen-te. La mia crescita? Sicuramente devo ringraziare Dolcetti e tut-to lo staff rossonero dello scorso anno – conclude -, ma anche in questa stagione la fiducia di Inza-ghi mi sta dando tanto”.

Primavera: esordio vincente per il MilanNella Champions Youth League i baby di Inzaghi s’impongono 3-1 sul Celtic

MILAN OK, BARCA E REAL DIECI GOL IN UNA NOTTEAlla tripletta di Ronaldo al Galatasaray risponde Messi con un tris all’Ajax

Un Napoli da favo-la stende il Borussia

Dortmund al San Paolo e lancia il guanto di sfi-da all’Arsenal (vittorioso a Marsiglia) prossimo avver-sario nel secondo turno di Champions del Gruppo F. Apre Higuain con un per-fetto colpo di testa, chiude Insigne con una punizio-ne capolavoro. Tedeschi in dieci per l’espulsione di Weidenfeller e con Klopp, nervosissimo e cacciato dal-la panchina, ma a rete nel finale grazie a un autogol di Zuniga. Bene anche il Mi-lan del batticuore che piega l’ostico Celtic in dirittura d’arrivo grazie a una devia-zione di Izaguirre e centro finale di Muntari. I rosso-neri rischiano grosso con gli scozzesi e dopo aver sfio-

rato il kappaò per una tra-versa scheggiata da Stokes si rimettono in gioco un po’ come è accaduto col Toro in campionato sabato scorso. Il prossimo impegno dell’un-dici di Allegri è in trasferta ad Amsterdam contro un Ajax travolto al Camp Nou dal Barcellona che fa poker con una tripletta di Messi che risponde, ventiquattro ore più tardi, a Cristiano Ronaldo a segno ad Istan-bul con tre prodezze segna-te al Galatasaray di Drogba che va al tappeto sommer-so da sei reti. Un dramma per Terim. Per CR7, un re-cord: si tratta del 206° gol in 205 partite ufficiali. La Juve, che doveva asfalta-re il Copenaghen, fa fatica invece a portarsi a casa un pareggio (gol di Quagliarel-la) dalla Danimarca. Una figuraccia, o quasi, per la squadra di Conte chiamata alla prossima gara interna col frastornato Galatasaray. Nella serata della grande goleada non poteva manca-re il Bayern Monaco, cam-pione in carica. L’undici di Guardiola punisce il CSKA all’Allianz Arena con le reti di Abala, Mandzukic e Robben a dà appuntamen-

to al City a Manchester nel secondo turno. Gli inglesi di Pellegrini in Repubblica Ceca rifilano tre gol al Pl-zen grazie a Dzeko, Tourè e Aguero dopo aver sciupato l’impossibile. Fa poker an-che lo United (doppietta di Rooney e gol di Van Persie e Valencia) col Leverkusen mentre lo Shakhtar di Luce-scu espugna alla grande San Sabastian battendo la Real Societad col classico 0-2. Bene anche il Psg di Blanc che stende al Pireo l’Olim-piacos con una doppietta di Thiago Motta, gol di Cavani e Marquinhos. Spettacolare la rete greca della bandie-ra segnata dall’ex pescarese Weiss. Vittoria del Benfica a Lisbona con l’Anderlecht e successi nel gruppo G di Porto (con l’Austria Vien-na 0-1) e Atletico Madrid (con lo Zenit 3-1). Clamo-roso, infine, a Londra dove il Basilea beffa il Chelsea di Mourinho con i gol di Salah e Streller nella ripresa. Un disastro per i Blues. Senza problemi lo Schalke 04 che ne fa tre alla Steaua Buca-rest con il nostro Piovacca-ri stranamente lasciato in panchina fino al 19’ del se-condo tempo.

di Luigi Sada

Shunya Yanai

Riccardo Maggese e Cataldo Bevacqua consegnano la maglia a Shunya Yanai

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LA NOTTE E’ PICCOLA A SINGAPOREMOTOMONDIALE TARGATO SPAGNA

In attesa della prossima gara, prevista il 29 settembre a Lagu-

na Seca, i protagonisti fanno ana-lisi delle prestazioni fin qui messe in pista. Jorge Lorenzo si gode la vittoria di Misano, sul circuito dedicato a Marco Simoncelli, di domenica scorsa. Ha fatto una bella partenza che lo ha portato a superare Marquez e prende-re il largo già nei primi giri, poi è stato tutto più semplice senza avere mai la necessità di voltarsi indietro dando oltre tre secondi alle Honda ufficiali: “Ho fatto una bella partenza e ho passato Mar-quez, è stata una gara molto fisi-ca. Abbiamo messo la forcella più

dura, sono stato fortunato a tro-vare la soluzione, dopo il warm up ero molto convito di fare una bella partenza e andare via. Nelle ultime gare ho fatto la stessa stra-tegia, ma non era andata bene. Oggi invece dopo i primi giri ho messo secondi importanti e ho vinto. Marc Marquez è l’avver-sario più duro da quando corro, non si arrende mai”. Il compagno di scuderia Valentino Rossi, quar-to alla bandiera a scacchi, ha qual-che rimpianto e molta stima dello spagnolo: “Lorenzo è da paura, soprattutto nei primi 2 giri, non sbaglia mai la partenza ed è sem-pre davanti. Come me lo spiego? Probabilmente è bravo... All’i-nizio è stata una bella gara, ma purtroppo Pedrosa mi ha passato subito. Cercavo di tenere il ritmo di Dani, sono stato lì con lui per un po’ ma faticavo molto in fre-

nata. Le Honda avevano qualche decimo da spendere, sarebbe sta-to bello salire sul podio ma non ce l’ho fatta. Peccato, volevo il po-dio ma sapevo che sarebbe stata molto dura. I primi 3 hanno fatto una gara di livello altissimo, mi è mancato qualcosa. In qualifica ad ogni modo le cose sono anda-te bene e anche nei primi giri le note sono positive. Diciamo che bisogna mettere insieme la fase iniziale di oggi con quella finale delle altre gare...’’. Marc Marquez resta leader del mondiale, nono-stante non sia riuscito a sfrutta-re la pole, accontentandosi del secondo piazzamento a danno del compagno di squadra Dani Pedrosa arrivato terzo. Valentino Rossi, invece, partendo dalla prima fila riesce ad arrivare quarto a quin-dici secondi dal compagno di squa-dra precedendo Bradl e Crutchlow.

A Singapore si rinnova il duello Red Bull-FerrariNei paddock non si parla d’altro. Nonostante l’attualità impegni i piloti nel GP di Singapore, il ritorno di Kimi Raikkonen alla Ferrari a partire dalla prossima stagione ha destato di colpo gli animi addormentati da fine cam-pionato. Nel corso della settimana non si sono sprecati i commenti sulla scelta del pilota finlandese, campione del mondo con la mo-noposto del Cavallino nel 2007, al posto di Felipe Massa, da sette stagioni in rosso. E proprio il bra-siliano si è concesso una piccola rivincita scherzando con i diri-genti della Scuderia : godetevi la tranquillità, perché l’anno prossi-mo l’atmosfera sarà molto diver-sa. In un’intervista alla rete tele-visiva brasiliana Globo, l’ormai ex ferrarista si è tolto qualche sasso-lino dalle scarpe. «Conosco bene Fernando e Kimi – ha affermato il pilota brasiliano– e penso che siano ottime guide, ma temo che ci saranno scintille fra loro quan-do si troveranno a fare squadra insieme». Persino Michael Schu-macher ha alzato il sopracciglio. In un intervento su Bild, ha com-

mentato così la strana coppia  : «un mélange esplosivo » ma, poi, ha rettificato aggiungendo che i due saranno un osso duro per gli avversari e uno spettacolo per i tifosi. Gli interessati si attengono alle dichiarazioni di rito, senza di-menticare che restano ancora set-te gare e che oggi è in program-ma il Gran Premio più duro della stagione. Sul circuito cittadino di Marina Bay si corre in notturna, ma questo non basta a rendere più sopportabile l’umidità. Per i piloti è un vero e proprio bagno di sudore, senza contare che la gara difficilmente si completa in meno di due ore, il tempo mas-simo previsto dal regolamento. Impegnativo anche il tracciato, fatto di curve in cui il minimo errore del pilota può costare caro, ma che ne esalta le caratte-ristiche tecniche, specialmente quest’anno che la pista ha subito qualche modifica per agevolare la guida e conta due zone in cui è permesso il DRS. Fondamentale tanto carico aerodinamico e una buona resa di freni e sospensioni, sollecitati a ripetizione nel corso

dei 61 giri previsti. Il favorito per la vittoria è, manco a dirlo, Seba-stian Vettel, che su questo circuito ha trionfato per due anni di fila. Il leader della classifica iridata sa di poter contare su una vettura superiore alle avversarie e pun-ta dritto al titolo, mentre le altre scuderie sembrano già battere in ritirata per preparare al meglio la prossima stagione. Per domeni-ca, resta l’incognita del meteo : le previsioni danno pioggia anche il giorno della gara e sarebbe la pri-ma volta che accade a Singapore. Alonso può solo sperare in un errore del tedesco per risalire la china, mentre Massa lotta con i brutti ricordi. E’ stato qui, durante la prima edizione del Gran Premio nel 2008, che il brasiliano ha perso il titolo mondiale a causa di un errore dei meccanici  : allora il tubo del rifornimento era rimasto attaccato alla monoposto.

Scatta oggi in Toscana il Mon-diale di ciclismo su strada con la Cronometro femminile da Pi-stoia a Firenze sulla distanza di 42,7 chilometri. A seguire quella a squadre riservata ai maschi con partenza da Montecatini Terme e arrivo sempre in riva all’Arno a Firenze con 57,8 chilometri da percorrere. Si andrà avanti in set-timana con le gare junior, elite 23 con il via fissato dalle Cascine. Il clou è naturalmente l’appunta-mento di domenica 29 riservato ai professionisti, con partenza da Lucca e arrivo al Forum Mandela dopo 272 chilometri. Il tracciato iridato prevede due strappi ini-ziali a Montecatini e San Baronio per poi concludersi sul circuito di Fiesole lungo 6,6 chilometri da ripetersi dieci volte. Il sindaco

Renzi, che ha tenuto a battesimo l’impegno mondiale, tiene molto al successo della manifestazione e una vittoria azzurra potrebbe consegnargli qualche punto in più nella corsa alla poltrona di segretario del Pd. Politica a par-te, con Berlusconi che potrebbe assistere alla gara dei professio-nisti, l’uomo da battere domeni-ca pomeriggio dovrebbe essere Peter Sagan, recente vincitore del GP di Montreal e con un curri-culum che vanta ben 23 successi nel 2013, Un record, quello del-lo slovacco, che ha fatto alzare le antenne al campione uscente, il belga Philippe Gilbert, andato a segno quest’anno una sola volta nella Vuelta di Spagna conclusa sette giorni fa con la vittoria del-lo statunitense Chris Horner, 42 anni suonati, davanti a Vincen-zo Nibali maglia rossa di leader sino a tre tappe dal termine. Il messinese resta il nostro uomo di

punta e il citi Bettini, nella circo-stanza gli metterà a disposizione i seguenti corridori:Alessandro Vanotti,Luca Paolini, Rinaldo Nocentini, Ivan Santaromita, Mi-chele Scarponi, Filippo Pozzato, Diego Ulissi, Giovanni Visconti, Simone Ponzi, Giampaolo Caru-so. In settimana Bettini deciderà le due riserve. Fra gli altri favo-riti alla maglia iridata, lo svizze-ro Fabian Cancellara vincitore quest’anno del Fiandre e della Roubaix, Alejandro Valverde, Mark Cavendish e Bradley Wig-gins. Un occhio particolare per Gerrans e e Goss, i due portacolo-ri dell’australiana Orica Greened-ge di Vittorio Algeri. Per quan-to concerne la Cronometro gli azzurri saranno Adriano Malori e Marco Pinotti. Favorito Fabian Cancellara. Il presidente della FCI Renato Di Rocco ha detto: “Spero che questo mondiale possa essere utile alla promozione dell’Italia”.

SAGAN E CANCELLARA DA BATTERE AL MONDIALE DI FIRENZENibali, reduce dalla Vuelta prova a fare lo squalo

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È UNA TRIBU CHE BALLADopo tanti festival questa estate, la musica dance invade le radio e anche le discoteche italiane con le sue star

Avicii, è la volta dell’album

Protagonista dell’iTunes Festi-val lo scorso venerdì, Avicii

ha presentato l’album durante un esclusivo concerto alla Roun-dhouse di Londra. Il dj svedese si è impossessato delle prime posi-zioni di tutte le classifiche radio e digitali del mondo con il singolo “Wake Me Up!”, al primo posto della classifica dei singoli più ven-duti in Italia da 8 settimane con-secutive (su iTunes ha raggiunto la vetta della classifica dei singoli in 70 paesi e non ha nessuna inten-zione di mollare la presa). Dopo il successo mondiale di “Wake Me Up!” con oltre 4 milioni di singo-li venduti e un video che ha già superato le 58 milioni di visualiz-zazioni, Avicii presenta “True”, in vendita da martedì 17 settembre nei negozi tradizionali e su iTunes.Sito internet: HYPERLINK “http://www.avicii.com” www.avicii.com

Amsterdam Dance Event verso il tutto esaurito

Sono esauriti da qualche settima-na gli abbonamenti validi per 5

giorni che consentono di accedere ai saloni del Felix Meritis, quartier generale dell’Amsterdam Dance Event. Da tempo il club festival olandese è il più importante mo-mento di ritrovo in Europa per dj, organizzatori, discografici (insom-ma, chi lavora nell’industria musi-cale che ruota intorno alle discote-che). Di notte la città si riempie di dj set, di giorno si assiste a confe-renze, come quelle che terranno i dj Hardwell, Richie Hawtin, Tiesto e il blogger Bob Lefsetz. Il pro-gramma è praticamente infinito e l’organizzazione quasi perfetta.Sito internet: HYPERLINK “http://www.amsterdam-dance-event.nl” www.amsterdam-dance-event.nl

Un libro sulla libertà delle radio

L’autore Michele Anelli, in-trecciando le vicende locali

di Radio Libertà con quelle glo-bali delle radio (ancora) libere e indipendenti che sopravvivono e combattono ogni giorno, ha scritto un libro che ricostruisce l’identità dell’emittenza radiofonica indi-pendente attraverso un colto e me-ticoloso lavoro di ricerca storica e una narrazione semplice ma ac-curata che predilige sempre il lato popolare e musicale delle trasmis-sioni. Sulle frequenze di “Radio Libertà” trovano posto Eugenio Finardi e Pierangelo Bertoli, i canti delle Resistenza e le canzoni ribelli dei Gang, Woody Guthrie e Bruce Springsteen, i Clash e Billy Bragg, Elvis Presley e i Rolling Stones.Sito internet: HYPERLINK “http://www.vololiberoedizioni.it” www.vololiberoedizioni.it

Midance conquista la discografia

Lunedì 16 settembre presso il Sio Cafe di via Temolo a Mi-

lano si è tenuta la nuova edizione del Midance, la manifestazione itinerante e non a scopo di lucro che permette a dj, produttori, mu-sicisti, promoter e discografici di scambiare idee, promo e quant’al-tro. Midance si tiene ogni qual volta i partecipanti – nella maggio-ranza addetti ai lavori della musica dance (underground, pop ed elet-tronica) – dimostrino disponibi-lità a interesse nell’incontrarsi per dibattere delle tematiche relative ai problemi dell’industria discografi-ca e musicale. Artisti, produttori, giornalisti, speaker, dj e promoter del mondo delle sette note, indi-pendente e non, si incontrano dal 2002 nel massimo della serenità tra vinili, cd, chiavette con mp3 e drink.Sito internet: HYPERLINK “http : / /w w w. faceb o ok .com/g r o u p s / 1 4 9 7 2 3 7 8 1 7 1 7 3 8 3 ” w w w . f a c e b o o k . c o m /groups/149723781717383

Unica data in Italia per Bloody Beetroots

I Bloody Beetroots saranno in Italia, per un’unica data, l’11

novembre all’Alcatraz di Milano. Sir Bob Cornelius Rifo, il re della dance punk rock più famoso come Bloody Beetroots, ha pubblicato martedì 17 settembre il suo nuovo album su etichetta Ultra Music/Sony Music. Si tratta di “Hide”, quindici brani con la partecipa-zione di numerosi artisti, tra cui il rapper di Brooklyn Theophilus London, Paul McCartney & Youth, il chitarrista Peter Frampton (vin-citore di un Grammy), Tommy Lee (fondatore dei Mötley Crüe) e il cantautore australiano Sam Sparro.Sito internet: HYPERLINK “ ht tp : / / w w w. t h e b l o o dy b e e-trootsofficial.com” www.the-bloodybeetrootsof f ic ia l .com

E’ finalmente uscito l’ultimo al-bum del cantautore di Cattolica. “En e Xanax” il titolo del singolo che ha preceduto l’uscita dell’ul-timissimo lavoro di Samuele “Nuvola Numero Nove”. Ormai da anni abituati alla stravaganza dei suoi lavori, anche in questo caso, Samuele stupisce e trascina l’ascoltatore nel suo mondo, un mondo che iniziò nel 1991 gra-zie anche a colui che diventerà il suo mentore per tantissimi anni: Il grandissimo Lucio Dalla. “Il mostro” fu il primo brano con cui Samuele convinse il suo pubblico, “un mostro peloso a sei zampe”, uno di quei brani che, ascoltato attentamente, non può non en-trare dentro e farti venire la pelle d’oca. Un artista che va ascoltato e mai sentito distrattamente, per-ché la musica dovrebbe essere anche questo a volte. La ricerca delle parole non è mai banale, mai scontata esattamente come le armonie e le melodie che carat-terizzano tutte le sue produzioni. L’elaborazione è davvero al limite della genialità. Quello che cantava “Chicco e Spillo” con forte accen-to Emiliano e sempre lui che nel 1994 è riuscito ad incantare tutti con “Freak” con oltre 150 mila

copie vendute e a rimanere per ol-tre 56 settimane consecutive nella TOP 100 FIMI. Le sonorità di Sa-muele sono spesso al limite della ricerca musicale, apparentemente senza regole ma con grande mae-stria alla fine tutto torna sempre. Nel 1996 scrive “Canzone” che Dalla porta al successo immedia-tamente e che riesce a stare in vet-ta alle classifiche per 4 mesi con-secutivi. Ma Samuele è solamente all’inizio perché l’anno successivo entra in maniera dirompente nel-le case degli italiani con uno dei brani più belli in assoluto che gli fece vincere nel 1998, il Premio Lunezia come miglior testo let-terario. “ Giudizi Universali”. I premi della critica non sono cer-to novità: Nel 2000 vince il Pre-mio Mia Martini, con la canzone Replay e nello stesso anno viene premiato con uno dei premi più ambiti in ambito musicale: La Targa Tenco. Di certo a Samuele non mancano le collaborazioni di calibro, come Mina, Fiorella Mannoia,Ornella Vanoni e fa in fretta nel 2004 a vincere questa volta ben due Targhe Tenco per il miglior disco dell’anno “Caramel-la Smog”. Forse non è facilissimo prendere una chitarra e cantare sulla spiaggia, attorno ad un falò, le canzoni di Samuele perché la ricerca melodica e armonica che determinano le sue opere, ren-dono l’impresa assai complicata a chi non ha frequentato un cor-so avanzato di armonia, ma po-

trebbe anche bastare chiudere gli occhi e provare ad ascoltare nel silenzio quello che la musica re-gala. Nuvola Numero Nove dopo un paio di ascolti convince. Forse questa volta convincono di più’ i testi delle musiche e degli arran-giamenti, che probabilmente non spiccano, a differenza di molti altri lavori. Sicuramente non è facile oggi inventare qualcosa di nuovo ed innovativo in ambito musicale poiché sono in molti a sostenere che ormai è già stato fatto tutto ma noi, dai grandissi-mi come Samuele Bersani, ce lo aspettiamo sempre e comunque.

BERSANI E LA NUVOLA NUMERO NOVE

“Monet au coeur de la vie” è il titolo dell’esposizione, a cura di Philippe Cros, alle Scuderie del Castello di Pavia dal 14 settembre al 15 dicembre 2013, che presenta una selezione di opere pro-venienti da prestigiosi musei di tutto il mondo. La mostra, ripercorre la produ-zione dell’artista dalla formazione fino alla maturità. Oltre alle opere esposte, una serie di videoinstallazioni permette-ranno al pubblico di rivivere i momenti salienti della sua vita per comprenderne meglio l’opera. Ma chi era Monet e qual era il suo tempo? Monet, viene definito il pittore della luce. E’ l’impressionista vero, il suo tempo è quello che sancisce la fine del movimento neoclassico carat-terizzato dai due grandi pittori francesi, Ingres e Delacroix, l’uno più neoclassico,

l’altro più romantico, i quali raccontano la storia e la cronaca del loro tempo. Il mondo sta cambiando velocemente, la città diventa grande metropoli. L’artista non lavora più per una committenza che lo imbriglia al contenuto dell’opera, ma si fa strada il movimento naturalista e poi quello impressionista che dipingono paesaggi emozionali. Gli impressionisti di cui  Monet, sarà l’interprete princi-pale, guarda al paesaggio, alla natura, dipinge molte volte uno stesso soggetto in diverse ore del giorno, come le Ninfee nel suo giardino a Giverny, o la Catte-drale di Rouen, per dimostrare come la luce modelli il mondo e, come ciò che vediamo, può essere trasformato veloce-mente per restituirci l’emozione del qui ed ora, dell’ attimo del tempo che fugge.

Monet, il pittore della luce. Le opere dell’artistafrancese sono esposte al Castello Visconteo di Paviadi Marbyfly

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*** Vincenzo Nibali è di tendenza,

anche lui, come molti personaggi famosi, usa i

mezzi che l’era moderna ci mette a disposizio-

ne. Se ti sposi o ti nasce un figlio, è molto più

semplice comunicarlo a parenti, amici e sem-

plici fan, attraverso i social network. Il ciclista

messinese ha comunicato, attraverso il proprio

profilo twitter, di aspettare un figlio dalla mo-

glie Rachele: “Ragazzi volete sapere qual è sta-

ta la vittoria più bella tornando a casa dopo la

Vuelta??? Provate a indovinare!!! Se voi doveste

scegliere, cosa preferireste: maglia rosa o ma-

glia azzurra?” facendo riferimento al sesso del

nascituro. Siamo felici per il 28enne siciliano

che ha potuto, così, superare in fretta la delu-

sione del secondo posto alla Vuelta, alle spalle

di Chris Corner, dopo aver mantenuto la testa

per gran parte della competizione. Auguri al

corridore dell’Astana e alla moglie Rachele.

*** Amanda Lear sembra non poterne più della televisione

italiana divenuta troppo trash e coglie al volo l’occasione di “sputare”

nel piatto in cui ha mangiato per decenni. La musa di Dalì, vero

ruolo impegnato della sua vita, è felice della sua seconda giovinezza

vissuta con successo in Francia: “Basta con patetiche trasmissioni tv,

ormai vivo solo per il teatro. Per anni in Italia ho presentato trasmis-

sioni tv patetiche. Non ne potevo più. Questo mondo mi ha stufata.

Se tornerò in tv sarà solo per un telefilm o una serie”. L’artista fran-

cese, reduce dal successo di ‘Panique au ministere’ e ‘Lady Oscar’, sta

lavorando al progetto ‘Divina’ che la vede protagonista, i costumi di

scena sono tutti rigorosamente creati dal suo amico Jean Paul Gaul-

tier, dal 13 settembre al Teatro delle Varietà di Parigi e di Questo

l’Italia ringrazia.

*** Nicole Minetti sembra inghiottita dal nul-

la. Non si hanno più notizie pubbliche di lei, ancor pri-

ma della condanna in primo grado subita nel processo

Ruby. La militante del PDL, ex consigliera della regione

Lombardia, sembra avere ritrovato serenità a Ibiza. In

terra spagnola risulta ospite del suo ex Giuseppe Cipria-

ni, imprenditore nella ristorazione. Sembra essere cadu-

ta in una profonda crisi esistenziale, vorrebbe trasferirsi

in America e provare a rifarsi una vita. La famiglia, però,

la incita a tornare e riprendere la sua vita esattamente da

dove l’ha lasciata, ma Nicole sembra non volerne sapere,

preferisce vivere alla giornata.

*** Raffaella Fico ha vita difficile

con il padre di sua figlia. Mario Balotelli

pare non si sia ancora deciso a conoscere

la piccola Pia, nata ormai nove mesi fa. L’ex

gieffina, durante la trasmissione che condu-

ce su Radio Kiss Kiss ha chiesto al patron

del Napoli di invitarla alla partita di que-

sta sera. De Laurentiis ha colto l’occasione

al volo pregandola, però, di sedersi accan-

to a lui per fare invidia a Galliani. Raffa-

ella potrebbe presentarsi a San Siro con la

piccola Pia, nella speranza che sia arrivato

il momento delle presentazioni ufficiali e,

con ogni probabilità, a San Siro ci sarà an-

che Fanny, l’attuale fidanza. Conoscendo le

capacità di dribbling dell’attaccante rosso-

nero, temiamo una fuga sulle fasce. Mario,

metti la testa a posto.

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