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7/30/2019 Massimo Panebianco, Droit international public di D. Ruzi- G. Teboul, Paris Dalloz, 2012, 21 ed., Pag. I - IV Pag.
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Rivista elettronica del Centro di Documentazione Europea
dellUniversit Kore di Enna
Droit international public di D.RUZI - G.TEBOUL, Paris Dalloz, 2012, 21
ed., Pag. IIV Pag. 1 - 346
Droit europen di J. C. GAUTRON, Paris Dalloz, 2012, 14 ed, Pag. I - VIIPag. 1 - 347
I due volumi qui recensiti, rappresentativi delle rispettive sezioni di diritto
internazionale pubblico e di diritto europeo nella ben nota collana dei Mementos delleditore
Dalloz, appaiono accomunati dal numero particolarmente elevato delle edizioni succedutesi
nel tempo. Compaiono nel settore largamente collaudato della serie droit public science
politique, secondo un formato tipografico suddistinto in un numero straordinariamente breve
di parti, per una visione essenziale e completa della disciplina, ma ciascuna ben articolata in
una pluralit di titoli capitoli e sezioni dettagliate e precise. Trattasi ovviamente di opere
elementari di avvio allinsegnamento ed allapprendimento degli studi giuridici, Preliminari
alle pi avanzate forme di tipo manualistico nonch ai veri e propri trattati di presentazione ed
esposizione approfondita dellintera materia euro-internazionale. Nel quasi mezzo secolo
intercorso dalla loro prima apparizione la dottrina di lingua francese ha istituito due punti di
osservazione particolarmente utili a seguire le complesse vicende evolutive della societ
internazionale e di quella europea in particolare. Il lungo periodo prescelto, dagli inizi ai
successivi momenti di evoluzione conferisce un grande coefficiente di oggettivit alle presenti
trattazioni in esame, idonee a cogliere i lineamenti essenziali, nonch le interconnessioni tra le
varie parti delle discipline esaminate. Ci vale in modo particolare per gli ormai classiciMementos di Ruzi-Teboul ben attenti a cogliere tutti i punti di intersezione tra lesperienza
della societ internazionale del suo insieme rispetto a quella della societ europea, ben
evidenziata come suo momento o fattore essenziale di sviluppo, fino a coglierne nellaltro
Mementos di Gautron i singoli segmenti organizzativi e strutturali approdati fino allattuale
fase di integrazione particolarmente spinta ed evoluta del cosiddetto Droit europen.
Il primo volume qui esaminato ha dovuto affrontare in spazi espositivi volutamente
limitati il largo campo dellesperienza internazionalistica contemporanea, ben inquadrata in
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una premessa introduttiva, nonch in cinque parti essenziali ed in una appendice finale
dedicata al contenzioso presso la Corte internazionale di giustizia, repertoriata mediante
lillustrazione dei principali casi della sua giurisprudenza nelle controversie giuridiche tra
stati dellultimo mezzo secolo. E da segnalare allattenzione del lettore il ruolo strategico
assunto dalla sintetica e precisa esposizione introduttiva, dedicata allesame preliminare dei
caratteri fondamentali della societ internazionale, nonch delle pi note teorie giuridiche che
la descrivono ed infine alle sue divisioni territoriali e materiali pi rilevanti. Gli autori
condividono in vero lassunto ormai pacifico dalla dottrina internazionalistica francese, quasi
unanime nellindividuare nelluniversalismo-regionalismo della societ internazionale, il
vero e proprio modo per conciliarne unit e diversit. Trattasi ovviamente di un universalismo
esaminato come somma di sub-sistemi regionali particolari e tra loro finitimi, da quello
europeo a quelli contigui sia africano che islamico. Sempre nella predetta introduzione di
uguale utilit appare la distinzione dei campi propri del diritto internazionale, tra un diritto
dellIntero ambiente umano ed un correlato diritto della bio-etica ovvero delle relazioni
umane tra singoli e gruppi di individui e di persone singole o collettive. Come gi detto
lopera si articola in cinque parti rispettivamente dedicate alle fonti giuridiche del diritto
internazionale vigente ed osservato, nonch alla teoria generale del soggetto statale e dei beni-
spazi pubblici internazionali, ed infine alle strutture organizzate della vita interstatale tanto
impegnate per i relativi rapporti di cooperazione integrazione e di soluzione delle controversie
internazionali. Naturalmente le dimensioni ridotte dellopera non consentono quasi mai
approfondimenti analitici, tanto nella parte introduttiva quanto in quelle espositive, ma ci
nonostante un inquadramento completo ed essenziale risulta sempre ricavabile da parte del
lettore. Come si diceva innanzi lintersezione sempre presente nel percorso euro-internazionale consentire agli autori di verificare come gli strumenti giuridici e le competenze
utilizzate dagli Stati singoli, in realt si trovino collocati e ripartiti in modo diverso se ad
entrare in gioco come attori essenziali intervengono proprio lUnione Europea o le Comunit
europee nello spazio giuridico sicuramente loro proprio.
Laltro volume qui recensito oggetto persegue ovviamente finalit rispettose
dellautonomia ordinamentale e scientifica del settore definito e definibile come Droit
europen. Invero anche nella dottrina doltralpe esistono particolari esigenze e sensibilit
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dottrinali, ovviamente insoddisfatte dal possibile assorbimento della disciplina giuridica
europea nel solo contesto del Diritto internazionale pubblico latamente inteso. La nozione
adottata strictu sensu appare sapientemente tripartita secondo una complessa architettura a tre
cerchi, a partire da quello proprio delle organizzazioni euro-internazionali sorte nel decennio
degli anni quaranta del secolo scorso nei settori della sicurezza regionale e della salvaguardia
dei diritti fondamentali della persona, con specifico riferimento al sistema NATO o OCSE-
Consiglio dEuropa. Solo in tale contesto organizzativo di diritto antico, si transita al
cerchio intermedio del vero e proprio diritto dellintegrazione, notoriamente rappresentato dal
Diritto comunitario nel mezzo secolo delle sue origini e del suo sviluppo. Si approda solo
nella parte finale allesame dellUnione Europea, secondo il sistema definito dal vigente
Trattato di Lisbona. Alcuni cenni complementari concernono sviluppi del post-Lisbona,
ancora inesplorati per effetto dellapplicazione iniziale del nuovo Diritto unionistico
comunitario, ma soprattutto della sua strisciante revisione secondo le procedure e i metodi
semplificati previsti dal medesimo Trattato. In vero proprio lunione economica e monetaria
europea(UEEM), descritta nella parte finale del volume si trova ad affrontare eventi
straordinari previsti o prevedibili, determinati dalla crisi internazionale dei mercati finanziari
e dalle ricorrenti difficolt di piazzamento e di pagamento dei titoli del debito pubblico
sovrano dei Paesi delleuro-zona. Si tratta ovviamente di problematica ancora in fieri,
suscettibili di determinare modelli diversi di unione economica monetaria nonch processi pi
o meno ristretti o allargati di unione con moneta unica o viceversa con monete nazionali
sottoposte ad un regime unitario. Peraltro limpostazione metodologica del volume consente
di superare lottica anche ristretta dellunione economica monetaria in un contesto
ordinamentale pi ampio di integrazione dotata di radici pi antiche rispetto alle crisinormative pi o meno ricorrenti dellultimo decennio.
In conclusione i volumi sopra indicati meritano la conferma di un pi che favorevole
apprezzamento, gi loro riservato e confermato negli ambienti accademici e professionali
anche nel nostro paese. La tradizionale ed ineguagliabile chiarezza semplicit e precisione del
discorso, non fa mai velo alla seriet dei giudizi espressi e non mai occasione di un
esposizione sommaria o semplicistica. In sostanza trattasi di scritti che fanno onore alla
dottrina euro-internazionalistica di lingua francese e sono senzaltro destinate a rimanere
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punto di riferimento nella pi ampia comunit scientifica internazionale di estrazione
accademica e non.
Prof. Massimo PanebiancoOrdinario di Diritto internazionale