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MANAGEMENT DELLE
ISTITUZIONI SCOLASTICHE
Maria Antonietta C
REA
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Ci sono diversi modelli di mangement chedifferiscono per:
� Obiettivi
� Struttura organizzativa
� Strategie di leadership
Maria Antonietta C
REA
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TRA I MODELLI DI MANAGEMENT PIÙ IMPORTANTI VISONO QUELLI :
� Formali� Collegiali� Politici� Soggettivi� Ambigui� Culturali
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Maria Antonietta C
REA
I MODELLI FORMALI
� Gli OBIETTIVI sono espressi in comunicatiufficiali
� LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA ègerarchica e mostra schematicamentele relazioni esistenti tra i componenti
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Maria Antonietta C
REA
MODELLI FORMALI
� LA LEADERSHIP è esercitata da un leaderlegittimato burocraticamente
� le DECISIONI vengono considerate e valutatealla luce di un processo razionale
� i METODI per perseguire gli obiettivi sonoufficiali, razionali e logici
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Maria Antonietta C
REA
MODELLI FORMALIVi sono 5 tipi di MODELLI FORMALI:� Strutturali� Sistemici� Burocratici� Razionali� Gerarchici
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Maria Antonietta C
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MODELLI COLLEGIALI
� GLI OBIETTIVI sono stabiliti e comuni a tutti i membridell’organizzazione.
� LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA ha come focus lacondivisione/collegialità /corresponsabilità delledecisioni e lo scontro tra i membri è da evitarsi a tutti icosti.
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Maria Antonietta C
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MODELLI COLLEGIALIIL MANAGEMENT è fondato:� sull’accordo� sulla condivisione di valori e obiettivi personali� sulle finalità /priorità dell’istituzione mai sullo
scontro� le decisioni sono prese secondo i principi
democratici� l’autorevolezza del leader viene dalla
competenza e dall’esperienza e non dallaposizione gerarchica
� lo status morale dell’autonomia deriva dalconsenso riconoscitivo 8
Maria Antonietta C
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MODELLI POLITICI
GLI OBIETTIVI SONO:�discordi� ambigui� instabili
NELLA STRUTTURA ORGANIZZATIVA:� i gruppi di interesse sono le unità base e si
collabora con chi ha interessi simili� il conflitto è inevitabile
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Maria Antonietta C
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MODELLI POLITICI
LA LEADERSCIP LA SI ESERCITA condecisioni prese solo dopo un lungo processo di trattative,di negoziazione e di dura lotta di potere tra singoli egruppi che influenzano il processo decisionale
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Maria Antonietta C
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MODELLI AMBIGUI
GLI OBIETTIVI sono generali, poco chiari e nonsono classificabili secondo una scala di priorità
LA STRUTTURA ORGANIZZATIVA E’:� costituita da membri che sono entità quasi
indipendenti e la loro partecipazione è fluidanell’ambito di una struttura problematica
� di natura incerta dell’ organizzazione:� instabile/imprevedibile frammentaria/incoerente
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Maria Antonietta C
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MODELLI AMBIGUI
STRATEGIE DI LEADERSHIP:
� scelte operative problematiche in un quadroorganizzativo così frammentario e incerto
� la partecipazione al processo decisionale ècaratterizzata dalla fluidità
� le decisioni sono state definite ‘casuali’, poiché lesoluzioni sono scelte in condizioni di ambiguità, daqui la possibilità di decentralizzazione e didelegare le decisioni
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Maria Antonietta C
REA
MODELLI CULTURALI 1/2
OBIETTIVI:• condivisione di aspetti informali, di ‘tratti culturali
distintivi’:• valori , opinioni e principi condivisi da tutti i componenti
dell’organizzazione• elemento centrale e caratterizzante: la cultura
dell’organizzazione costituita da idee, interpretazionie significati condivisi
STRUTTURA ORGANIZZATIVA:• tenuta insieme dalla condivisione di aspetti informali:
valori, opinioni, principi che costituiscono i tratticulturali distintivi
• la struttura è essa stessa manifestazione della culturacondivisa dall’organizzazione
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Maria Antonietta C
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MODELLI CULTURALI 2/2
STRATEGIE DI LEADERSHIP:� rischio di imposizione di una ‘monocultura, in
quanto la cultura del leader è comune aquella degli altri componenti: ‘cultura d’istituto’
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Maria Antonietta C
REA
MODELLI INTEGRATI
I sei modelli, presi in considerazionesingolarmente, non sono esaustivi.Per realizzare un management scolastico efficaceè necessario integrare i modelli in un unico
MODELLO INTEGRATOin cui il processo decisionale si snoda in 4 fasi
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Maria Antonietta C
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caos politica collegiale formale
CAOS
Vi sono problemi e non soluzionie i partecipanti interagiscono percompiere scelte adeguate.
Maria Antonietta C
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POLITICA
E’ l’inizio della fase politica cheimplica
trattative, negoziazioni tra i pochimembri coinvolti.
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Maria Antonietta C
REA
COLLEGIALE
I sostenitori delle soluzioniproposte, provano a convincere icomponenti passividell’organizzazione affinchèaccettino il compromesso raggiuntonella precedente fase.
Maria Antonietta C
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FORMALE
Le decisioni possono essere ulteriormentemodificate in base alle esigenzeamministrative.
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Maria Antonietta C
REA
IL DIRIGENTE
dovrebbe scegliere le teorie più adatteall’organizzazione scolastica e ai contesti
specifici, attraverso cui avviare un analisi, perpoi porre in atto azioni efficaci alla soluzioni
dei problemi individuati.
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Maria Antonietta CREA