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Risk and Accounting. L’IFRS 9 – Financial Instruments: Classificaizone e misurazione. Marco Venuti 2013. Agenda. Le problematiche dello IAS 39 e le richieste del G20 e UE IFRS 9 e le 3 fasi Classificazione e misurazione attività finanziarie Business model test - PowerPoint PPT Presentation
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L’IFRS 9 – Financial Instruments: Classificaizone e misurazione
Marco Venuti2013
Risk and Accounting
Le problematiche dello IAS 39 e le richieste del G20 e UE
IFRS 9 e le 3 fasi
Classificazione e misurazione attività finanziarie
Business model test
“Charateristics of the financial asset” test
Strumenti ibridi con derivati impliti
Fair value option
Classificazione e misurazione passività finanziarie
Agenda
Pagina 2
Le problematiche dello IAS 39: le richieste del G20 e Ue
Criticità IAS 39:
- Complessità
- Problemi interpretativi e applicativi di difficile soluzione
- convergenza con U.S. Gaap
- Discussion Paper “Reducing Complexity in Reporting Financial Instrument” (marzo 2008)
- Crisi dei mercati finanziari
- Richieste provenienti dagli stakeholder: G20 e UE
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Richieste degli stakeholder nel 2008
Implementare standard per la valutazione di strumenti finanziari che consideri liquidità e orizzonte temporale dell’investitore e riaffermare la contabilizzazione al fair value
Ridurre la complessità degli standard contabili relativi agli strumenti finanziari
Rafforzare la contabilizzazione di accantonamenti per perdite su crediti incorporando un ampio range di informazioni
Migliorare gli standard contabili di accantonamenti, esposizioni fuori bilancio e incertezze nelle valutazioni
Concentrarsi su specifici set di standard globali di elevata qualità
Incrementare il coinvolgimento degli stakeholders, inclusi gli organismi di vigilanza ed i mercati emergenti (IASCF)
Implementare linee guida per la valutazione del fair value in mercati illiquidi
Consentire la riclassifica degli strumenti finanziari designati per la Fair value option da fair value a conto economico alle altre categorie
Chiarire la contabilizzazione di synthetic CDOs e lo scorporo dei derivati incorporati
Prevedere regole per la svalutazione dei titoli di debito classificati Disponibili per la vendita simili a quelle dei Finanziamenti e crediti o degli Investimenti detenuti fino a scadenza
Consentire che le svalutazioni dei titoli di capitale classificati Disponibili per la vendita siano riprese a conto economico
Coordinamento con gli organismi di vigilanza per la definizione dei requisiti per gli accantonamenti per perdite su crediti
G20 EU
Pagina 5
IFRS 9 Il punto di vista IASB
► Un approccio di classificazione► Elaborato per consentire agli utilizzatori di ottenere informazioni sui flussi di cassa
attesi
► Assicura la valutazione delle attività in modo appropriato
► Unico metodo di impairment utilizzato
► Riduce la complessità► Unico approccio di classificazione utilizzato► Eliminazione della separazione dei derivati impliciti► Eliminazione delle regole anti-abuso
L’IFRS 9 – le 3 fasi e tempi dell’omologazione
- Nell’aprile 2009 lo IASB ha deciso di articolare il progetto in tre fasi, cadenzate con tempistiche e entrate in vigore diverse.
Lo IASB ha articolato il progetto sugli strumenti finanziari nelle seguenti fasi:
• 1) classificazione e valutazione delle attività e passività finanziarie,
• 2) procedura di svalutazione,
• 3) operazioni di copertura.
- Nel corso del 2009 sono stati pubblicati i primi capitoli dell’IFRS 9 in tema di classificazione e misurazione delle attività finanziarie
- Nel corso del 2010 sono stati aggiunti i nuovi capitoli in tema di classificazione e misurazione delle passività finanziarie.
- IFRS 9 diventerà obbligatorio dal 1° gennaio 2015.
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Le fasi del progetto (nel programma iniziale)
Giugno
2009 Nov
2009
Gen-
Mar
2010Luglio
2009
Richiesta di informazioni: Impairment
ED: Classificazione e Misurazione(C&M)
Final standard C&M(attività finanziarie)
Final standard C&M(attività finanziarie)
ED: Costo ammortizzato e svalutazione
ED:Coperture
Final standard:C&M(passività finanziarie)
Final standard: Costo ammortizzato e svalutazione
ED(revised): Eliminazione (*)
Final standard: Coperture
Final standard:Eliminazione
Completa sostituzione di IAS 39
Completa sostituzione di IAS 39
Gen-
Giu
2010
Luglio-
Dic
2010
(*) Progetto separato
L’IFRS 9 – le 3 fasi e tempi dell’omologazione
- UE ha deciso di soprassedere all’adozione dell’IFRS 9 (ARC 11 novembre 2009).
- Comunicato EFRAG del 12 novembre 2009 (fonte sito Efrag)
• Le ragioni di tale decisione sono principalmente legate:
a) effetto negativo sulla comparabilità dei bilanci durante il lungo periodo in cui è facoltativo;
b) difficoltà di esprimere giudizio ponderato sull’IFRS 9 e sugli impatti che esso può produrre fintantoché non siano state completate tutte le fasi;
c) alle eventuali modifiche che potrebbero essere apportate ai fini della convergenza con gli U.S. GAAP. delle attività finanziarie) oppure la versione dell’IFRS 9 del 2010.
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Costo ammortizzato ► Se il modello di business (Business model) prevede il mantenimento dello strumento
per l’incasso dei cash flow contrattuali; E► In base ai termini contrattuali, i cash flows derivati dallo strumento a specifiche date
rappresentano solo il pagamento del capitale e degli interessi sul capitale residuo
► Fair value► Fair Value Through Profit or Loss (FVTPL) tutti gli altri strumenti, ad eccezione di
quelli per i quali sia stata esercitata l’opzione per la classificazione a Fair Value a Conto Economico Complessivo
► Fair Value Through Other Comprehensive Income (FVTOCI) Strumenti di capitale non di trading (per scelta). Dividendi a conto economico
► Nessuna esenzione dal Fair Value per titoli di capitale non quotati – guida applicativa per determinare se il costo è idoneo a rappresentare il fair value
Riclassifiche► Ammesse solo quando il business model cambia► Nessuna riclassifica tra Conto Economico Complessivo O Conto Economico
Derivati impliciti No scorporo per i derivati impliciti in strumenti finanziari
Classificazione e misurazioneAttività finanziarie - sintesi
Pagina 10
“Business model” test
• L’obiettivo dell’entità, riflesso nel proprio modello di business, è quello di
possedere lo strumento al fine di incassare i cash flows contrattuali piuttosto che vendere lo strumento prima della scadenza contrattuale al fine di realizzare plusvalenze
– Non è previsto un approccio “strumento per strumento”
– La classificazione può essere effettuata a livello di portafoglio
• La rappresentazione del modello di business deve fornire una rappresentazione fedele di come le attività di business sono effettivamente gestite
Pagina 11
“Business model” testEsempio n. 1
Scenario: • La società A possiede gli strumenti finanziari al fine di incassare i cash flows
contrattuali ma vorrebbe vendere l’investimento in particolari circostanze, quali, ad esempio:
(a)Lo strumento non è più adeguato alle policy di investimento di A (ad esempio, il credit rating dell’emittente diminuisce al di sotto di una certa soglia),
(b)A è un emittente che adegua il proprio portafoglio per riflettere i cambiamenti nelle duration attese (tempistica dei pagamenti in uscita attesi), o
(c)A necessita capitali per investimenti in immobilizzazioni
Analisi: • Sebbene A consideri l’attività finanziaria dal punto di vista della liquidità, il
suo obiettivo è quello di possedere lo strumento al fine dell’incasso dei cash flows contrattuali
• Alcune vendite possono non essere in contraddizione con il suddetto obiettivo• In ogni caso, se vengono effettuate un numero di vendite “maggiore di
infrequente”, A deve verificare se e come tali vendite sono coerenti con l’obiettivo di incassare i cash flows contrattuali
Pagina 12
“Business model” testEsempio n. 2
Scenario: • La società C origina crediti e successivamente li cede ad un veicolo (SPV)• Il veicolo emette strumenti finanziari acquistati da un investitore • C controlla e consolida il veicolo • Il veicolo incassa i cash flows contrattuali e li trasferisce all’investitore • Si ipotizzi che i crediti continuino ad essere contabilizzati nel bilancio
consolidato
Analisi: • A - Bilancio consolidato:
– Il gruppo origina i crediti con l’obiettivo di possederli per incassare i cash flows contrattuali
• A – Bilancio individuale: – C realizza l’obiettivo di incassare i cash flows del portafoglio crediti
cedendoli al veicolo– Nel bilancio d’impresa di C non deve essere considerata la gestione
dei crediti al fine di incassare i cash flows contrattuali
Pagina 13
“Business model” testEsempio n. 3
Scenario: • La società D fa una gestione attiva del portafoglio di attività
finanziarie al fine di realizzare le plusvalenze derivanti dai cambiamenti di fair value
• D è attiva nell’attività di compravendita
Analisi: • D gestisce il proprio portafoglio al fine di realizzare gli utili
derivanti dalle variazioni di fair value piuttosto che incassare i cash flows contrattuali
Pagina 14
“Charateristics of the financial asset” test
• In base ai termini contrattuali, lo strumento finanziario deve originare, a date specifiche, cash flows che rappresentano esclusivamente il pagamento di quota capitale e interessi
• ‘Interessi’ sono il compenso per il time value e per il rischio di credito associati al capitale residuo lungo un certo periodo di tempo
• I cash flows contrattuali che incorporano un “effetto leva” (leverage) non hanno più la caratteristica di interessi sul capitale residuo. Esempi: option, contratti forward e swap
• Uno strumento finanziario subordinato a un’altro strumento può comunque avere cash flows contrattuali rappresentano esclusivamente il pagamento di quota capitale e interessi
• La quotazione dello strumento in un mercato attivo (o meno) non è un elemento considerato nelle misurazioni ai sensi di IFRS 9
“Characteristics of the financial asset” test Strumenti perpetui
Scenario: • L’emittente ha la facoltà di rimborso in ogni momento e paga il valore nominale più
gli interessi cumulati dovuti• Gli interessi sono ad un tasso di mercato ma i pagamenti non possono essere
effettuati se l’emittente non rimane solvibile dopo il loro pagamento• Gli interessi differiti non generano addizionali interessi
Analisi:• I cash flows contrattuali non rappresentano il pagamento di capitale e di interessi in
quanto all’emittente può essere obbligato - o può scegliere – di differire il pagamento degli interessi
• Se gli interessi sono dovuti anche sull’importo differito, i cash flows contrattuali possono rappresentare pagamenti per capitale e interessi (e lo strumento può essere idoneo per la classificazione al costo ammortizzato)
• Il fatto che uno strumento sia perpetuo non comporta di per sé che i cash flows contrattuali non rappresentino pagamenti per capitale e interessi
• Il fatto che uno strumento sia “callable” non comporta che i cash flows contrattuali non rappresentino capitale e interessi, a meno che esso sia “callable”per un importo che non rappresenta il capitale residuo, interessi ed il compenso per l’estinzione anticipata
Pagina 16
Classificazione Albero decisionale
Business model test e Characteristics of the financial asset test
Fair value option?
Costo ammortizzato Fair value
No
Si
Si
No
Pagina 17
Costo ammortizzato
Caratteristiche di cash flow contrattuali
Capitale
Termini contrattuali che determinano pagamenti di capitale ed interessi
Interessi = Remunerazione per: Time value Rischio di credito
Pagina 18
Strumenti di debito Nuova classificazione
Strumenti di debito con derivati incorporati
L’intero contratto ibrido:►Ha caratteristiche di cash flow contrattuali?
Tutti gli altri contratti ibridi (con ospite strumento finanziario)
Intero strumento ibrido al Costo ammortizzato(con impairment)
Intero strumento ibrido al Fair value a conto economico(no impairment)
19 novembre 2009Pagina 19
Titoli di capitaleNuova classificazione
A Fair Value attraverso il conto economico
Opzione per titoli di capitale non di trading: ►Fair value a Conto economico complessivo (dividendi a conto economico, nessun riversamento di utili e perdite da realizzo)►(no impairment)
Pagina 20
Fair Value Option for financial assets
Fair value option ammessa se…
Asimmetrie contabili
Gestione al fair value
Derivati impliciti
Strumento non gestito per l’incasso dei cash flows contrattuali Fair Value
Contratti ibridi con ospite “strumento finanziario” considerati nella loro interezza
Classificazione e misurazione passività finanziarie
Classificazione e valutazione delle passività finanziarie
Il performance risk
Gli strumenti ibridi con derivati impliciti
Alcune considerazioni