17
Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano ISSN 1974-0301

ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Embed Size (px)

Citation preview

Page 1: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Poste Italiane Spa - Spedizione in abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. In L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1, DCB Milano

ISSN 1974-0301

Page 2: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello
Page 3: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Sci di fondo

A 38 anni la Marcialonga

diventa “young” Giustino Del Vecchio 6

Gran Fondo Val Casies

torna Bjoerndalen Stefano Girardi 10

Skiman di te stesso per la Marcialonga Stefano Girardi 14

In giro per l’Europa Myriam Cusini 20

Materiali

Tre paia di sci in uno con Clip Clap Giorgio Brusadelli 12

Sport e salute

Una mano tesa per uscire dal doping Giada Bigardi 22

Ultramaratona

Lupatotissima: l’importante è esserci Renata D’Antoni 24

Cronache

Sci di fondo 27

Podismo competitivo 27

Appuntamenti 27

Aziende 28

Agenda del fondista 29

Percorsi circolari 30

Manifestazioni podistiche 31

N.382NovembreDicembre2010

Editrice Jet Sport S.a.s.

Redazione e amministrazioneViale Zara, 3 - 20159 MilanoTel. (02) 87395525 - 3335333824 Fax (02) 45473796E-mail: [email protected]

Direttore responsabileGiustino Del Vecchio

CollaboratoriGiada Bigardi, Giuliana Cassani, Silvia Ciaccio, Angelo Corradini,Myriam Cusini, Renata D’Antoni,Cesare De Monte, Stefano Girardi,Pietro Illarietti, Giordano Maderna, Antonio Mazzeo, Camillo Onesti, Delfino Sartori, Stefano Scevaroli,Nicoletta Zardini, Wanda Zucchi

ImpaginazioneGiada Bigardi

Abbonamento annuo a partire da qualsiasi meseItalia € 20; estero € 31. L’importo può essere versato sul c/c postale n° 12218202 intestato a Jet Sport s.a.s. Viale Zara, 3 20159 Milano oppure con vaglia postale o assegno. Per il cambio di indirizzo inviare € 1 in francobolli oltre alla fascetta di spedizione

Autorizzazione del Tribunale di Milanon.376 del 5/11/1976. Pubblicità inferiore al 50%. Proprietà riservata. E’ vietata la riproduzione di articoli o fotografie anche citando la fonte.Manoscritti e fotografie se nonpubblicati non si restituiscono

Fotolito e stampaGraphicscalve S.p.A. Vilminore di Scalve (BG)

Sommario

VAI 382 5

VAI é anche on lineleggilo con un clic

www.rivistavai.com

Page 4: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

La famiglia della storica granfondo trentina si prepara già a festeggiare i suoi 40 anni e si allarga e abbraccia una nuova edizione pensata per i piccoli fondisti

A 38 anni la Marcialongadiventa “young”

Sci di fondo

6 VAI 382 VAI 382 7

di Giustino Del Vecchio

T rentotto anni e non sentirli. Già, perché la Marcia-longa migliora con il passare degli anni. Un po’ co-me succede con il vino buono, tanto che il presiden-

te del comitato Alfredo Weiss ha reso noto che per la pros-sima edizione, quella in programma per il 30 gennaio, so-no già stati prenotati la bellezza di 7.200 pettorali. Nume-ro di tutto rispetto che, se non fosse che il limite di iscrizio-ni è già stato raggiunto, crescerebbe ancora, ma che ri-specchia pienamente quello che è il blasone della storicacompetizione trentina. Una manifestazione ormai entra-ta stabilmente nella leggenda e che si ripete ogni anno –eccetto i “buchi” delle edizioni 1975, 1989 e 1990 – a par-tire dal 1971 l’ultima domenica del mese di gennaio. La fa-ma e l’unanimità dei consensi raccolti nei decenni dallaMarcialonga è tale da aver addirittura scavalcato i confiniinvernali con la nascita di due “sorelle minori”: la Marcia-longa Running, gara podistica nata nel 2003 e in program-ma per la prima domenica di settembre, e la MarcialongaCycling, granfondo dedicata agli appassionati di ciclismo,nata nel 2007 e solitamente in programma per la primadomenica di giugno (nel 2009 si è svolta l’ultima di mag-gio).Sulla scia di queste due fortunate appendici – la granfon-do ciclistica ha registrato 1.400 presenze già nell’annoinaugurale – Weiss e il comitato che presiede hanno giàpensato a nuovi innesti da aggiungere in parallelo allaMarcialonga “classica” – nelle versioni da 70 km (da Moe-na a Cavalese) e light (45 km da Moena a Predazzo) – allaMarcialonga Stars, la gara di solidarietà a favore della lot-ta ai tumori, e alla Mini Marcialonga per i più piccoli. Gran-de novità dell’edizione 2011 sarà la Marcialonga Young,che vedrà protagoniste le giovani promesse del futuro inazione su un percorso ridotto. E non è ancora finita, per-ché per il 2013, anno in cui la Val di Fiemme ospiterà anche

i Campionati del Mondo di Sci Nordico, è previsto un altroingresso nella grande famiglia della Marcialonga: in occa-sione del quarantesimo anniversario si correrà infattiun’inedita Marcialonga Story, con gli atleti che indosse-ranno sci e abbigliamento d’epoca per rendere un sentitoomaggio ai primi, grandi, pionieri delle gran fondo. An-che se, a differenza di allora, i protagonisti di questa alle-gra sfilata scieranno sulla distanza di soli 15 chilometri conpartenza fissata dallo Stadio del Fondo di Lago di Teseroe arrivo in viale Mendini a Cavalese con giro di boa a Mo-lina. Un’ingegnosa invenzione del team organizzatore,pensata proprio per far rivivere emozioni e colori di untempo con un pittoresco tuffo nella memoria. Pittorescosì, ma senza scherzare, perché quanti vorranno prendereparte alla prova già inserita a calendario per il 26 gennaio2013 dovranno sottoporre la propria attrezzatura e rela-tivo abbigliamento d’epoca al vaglio di un’apposita com-missione esaminatrice, alla quale toccherà convalidarel’autenticità vintage dei materiali in questione. La data li-mite di produzione della dotazione di gara è il 1982: perfortuna c’è tempo fino al 2013 per rovistare in soffitta ochiedere ad amici e parenti qualche bel esemplare deitempi andati, da sfoggiare con orgoglio ai nastri di par-tenza della gara di fondo più originale che si possa pensa-re. Anche perché l’evento revival avrà una vetrina d’ecce-zione, dato che Marcialonga Story anticiperà di un mesela terza edizione in terra trentina dei Campionati delMondo di Sci Nordico, che tornano in Val di Fiemme a undecennio esatto dall’ultima volta, quella targata 2003.Sarà quindi una Marcialonga “Eroica”, sullo stile della mi-tica cicloturistica toscana che dal 2007 ha risvegliato in Ita-lia un certo gusto per le gare endurance approcciate constile antico. A tal proposito, proprio come già fatto dallamanifestazione della due ruote, ancora non paghi di

Page 5: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

quanto fatto per riportare a galla i tempi eroici del fondoche fu, Alfredo Weiss e i suoi collaboratori si sono spinti fi-no a istituire un vero e proprio “Registro degli Sci d’Epo-ca” che raccoglierà notizie, dati e immagini di sci costruitiin epoche diverse e ancora funzionanti. Per ricevere la tar-ghetta “Story”, occorre spostare ancora più indietro lelancette rispetto a quanto previsto per la partecipazioneagonistica: otterranno la patente di Sci d’Epoca solo gli at-trezzi con data di fabbricazione antecedente al 1976, an-no spartiacque per il passaggio dagli attacchi da 75mm aquelli più moderni da 35mm. Dagli sci stretti che furono aquelli che saranno. Perché, come già anticipato in apertu-ra, la novità della Marcialonga 2011 sarà l’attenzione dataai più piccoli con la prima edizione “Young”. Uno sforzoorganizzativo cui gli organizzatori sono stati con piacerecostretti dalla grande affluenza di richieste pervenute. Co-sì che, giocoforza, il comitato presieduto da Alfredo Weissè stato più che lieto di trovare uno spazio da dedicare allecategorie di mini-fondisti non ammesse alla Marcialongadegli adulti; un modo per far vivere anche ai più giovaniquelle emozioni che la granfondo ai piedi delle Dolomitiregala a migliaia di appassionati da quasi 40 anni e percoccolare un pubblico di appassionati e praticanti in co-stante ascesa. Tutto questo è stato reso possibile grazie an-che alla preziosa collaborazione dell’Unione Sportiva Cor-nacci di Tesero guidata dal presidente Giuliano Vaia.La Marcialonga 2011 muoverà però i primi passi all’inse-gna della beneficenza con Marcialonga Stars, passerella divip e personalità note provenienti da vari ambiti (sport,spettacolo e esponenti politici locali) in favore della LegaItaliana per la Lotta contro i Tumori (LILT). I partecipanti,selezionati su base di inviti da parte del comitato organiz-zatore, saranno protagonisti di una gara di fondo noncompetitiva su un anello di circa 3 km da effettuarsi alloStadio del fondo di Lago di Tesero. Data la natura pura-

mente di contorno e a sfondo benefico della manifesta-zione gli ospiti che non hanno mai praticato sci di fondopotranno comunque percorrere i 3.000 metri del traccia-to, calzando però le ciaspole al posto degli sci stretti. Trale personalità che non sono volute mancare alle scorse edi-zioni della Marcialonga Stars citiamo i nomi del campionedel mondo di motociclismo Roberto Locatelli, dell’olim-pionico di canottaggio Antonio Rossi e, ancora, quelli diAntonella Bellutti, Claudio Chiappucci, Maurizio Fon-driest e Gianni Bugno, solo per citarne alcuni. Chiusa la pa-rentesi delle celebrità, i primi partecipanti a calcare i binariche il giorno successivo vedranno all’opera i campioni giàaffermati saranno i cuccioli del fondo: i piccolissimi atletitra i 6 e i 12 anni, non compresi in nessuna categoria, po-tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello re-so semplicissimo proprio per consentire loro di disputarela loro prima gara – non competitiva – in tutta tranquillitàe senza difficoltà tecniche. Terminata la sfilata dei cuccioli(il via è fissato per le 14.30) dalle 15.30 toccherà ai giovanidella categoria “Ragazzi” (nati negli anni 1997 e1998) af-frontarsi in una gara al ritmo del passo alternato lungo untracciato di quattro chilometri disegnato all’interno dellostadio. Il centro del fondo di Lago di Tesero aprirà invecele sue porte domenica mattina dalle 9 a MarcialongaYoung, destinata alle categorie Allievi (nati negli anni1995 e 1996), Aspiranti femminile (1993-1994) e Juniorfemminile (1991-1992), che sulle tracce della Marcialonga“dei grandi” ricopriranno i 9 km di un percorso che da La-go porta in località Cascata e infine a Cavalese. Con dieciminuti di ritardo rispetto a queste categorie partiranno imaschi Aspiranti e Junior, che a differenza delle loro coe-tanee scivoleranno a passo di tecnica classica per cinquechilometri in più (totalizzandone14) effettuando un pas-saggio anche per Molina di Fiemme prima di giungere aCavalese, dopo aver fronteggiato la celebre salita dellaCascata che nel corso dei decenni è stata decisiva per il po-dio Marcialonga. Ovviamente, però, tutta l’attenzione sa-rà puntata sull’appuntamento agonistico dei campioni.Chissà se quest’anno sarà la volta buona per rivedere ilpubblico in piazza a Cavalese applaudire un atleta italianomentre taglia il traguardo per primo. L’ultimo azzurro adessersi aggiudicato la gara sulla distanza più lunga è statoFulvio Valbusa nel 2000, con un podio maschile intera-mente tricolore e completato da Leonardo Follis e FabioGiacomel. Mentre tra le donne – che partecipano dall’edi-zione 1978 – l’ultimo successo di un’atleta di casa nostra èdatato 2006, quando Cristina Pauselli bissò la vittoriadell’anno precedente realizzando una storica triplettagrazie all’oro di Gabriella Paruzzi targato 2004. L’ultimaedizione è stata completo appannaggio della Svezia, ag-giudicatasi tutte le posizioni sui podi delle gare maschili efemminili tranne quello riservato al terzo posto, andato alnorvegese Jorgen Aukland. Una gara risolta dalla bagarresulla salita della Cascata con Oscar Svärd bravissimo nel-l’avere la meglio sul connazionale Ahrlin e sullo stesso Au-kland. Meno emozionante la versione al femminile, conun dominio incontrastato della Hansson. Detto della lun-ga astinenza degli italiani dal primo gradino del podio sul-la distanza dei 70 km rimane comunque da sottolinearel’ottima prestazione generale degli atleti azzurri nell’ulti-ma Marcialonga Light, la versione da 45 km che l’annoscorso è stata appannaggio completo degli atleti di casacon Fulvio Scola primo davanti a Luca Orlandi e Alex Van-zetti e Antonella Confortola a fregiarsi dell’oro sul gradi-no più alto di un podio condiviso con Barbara Antonelli eSara Pellegrini. Comunque vada sarà, come sempre, unagrande festa del fondo da vivere tutti assieme, grandi epiccini.

8 VAI 382

Sci di fondo

VAI 382 9

Page 6: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Sci di fondo

10 VAI 382 VAI 382 11

Mondiale di Biathlon 2011 di Khanty-Mansiysk, che tornain Russia a otto anni di distanza da quello del 2003 (esclu-dendo le edizioni 2005 e dello scorso anno, valide solo co-me campionati a staffetta mista). La località della SiberiaOccidentale sarà l’epicentro del biathlon internazionaledal 2 al 13 marzo, a sole due settimane di distanza dallaventottesima Gran Fondo Val Casies: una ragione in più perseguire con estremo interesse l’esito della gara e la presta-zione di Bjoerndalen, che appare tutto tranne che inten-zionato ad abdicare dalla sua posizione di re indiscusso delbiathlon mondiale e a rinunciare all’opportunità di met-tersi al collo quella che sarebbe la quindicesima medagliad’oro iridata, oltre che la trentaquattresima in assoluto.Numeri di tutto prestigio, ai quali anche la Val Casies si can-dida, a modo suo, a dare supporto come “banco di prova”ideale per testare la condizione di uno dei più decoraticampioni dello sport moderno in assoluto, senza distinzio-ne di specialità. Pur se blasonatissimo, il nome di Bjoernda-len non è però l’unico componente del massimo firma-mento dello sport internazionale tra quanti saranno pre-senti nella starting list della gara altoatesina. Ha infatticonfermato la sua iscrizione anche Jonathan Wyatt. Dopoaver fatto faville sulla neve italiana aggiudicandosi la Cia-spolada dello scorso gennaio, il sei volte campione delmondo di corsa in montagna ha deciso di prenotare unpettorale per la Gran Fondo Val Casies 2011 e cimentarsianche sugli sci stretti. Un grande obiettivo per un grandeatleta che, indifferente all’approssimarsi dei 40 anni (è na-to nel dicembre del 1972) volge lo sguardo a sfide semprenuove e stimolanti. Per questo Wyatt ha posto gli occhisull’evento altoatesino, considerandola un’opportunitàtra le più allettanti a livello internazionale per prendereconfidenza ad altissimo livello con lo sci da fondo. Averloai nastri di partenza è senz’altro un grande onore per laGran Fondo Val Casies, appuntamento che d’altro canto sipuò dire in qualche modo appartenere al Dna familiare,dato che il campione neozelandese è sposato alla naziona-le azzurra di sci di fondo Antonella Confortola, atleta chequi è già salita sul gradino più alto del podio. E non una so-la volta, ma in due differenti occasioni: la prima nel 1997,quando si aggiudicò la gara sulla distanza chilometrica piùcorta, e nel 2001, quando fu invece la prima tra le donne afinire la 42 km. Precedenti che, chiaramente, non farannoche aumentare la voglia di Wyatt di sbalordire anche congli sci stretti ai piedi. Staremo a vedere, di sicuro non ci saràdi che annoiarsi!

gli atleti scatterà l’attesissimo pasta party, a opera di alcunirinomati cuochi della zona. Per recuperare le forze e rac-contarsi le impressioni di gara con gli altri fondisti davantial più meritato dei piatti fumanti! Come ogni anno il comi-tato organizzatore, rodato da 27 anni di ininterrotti suc-cessi, sta lavorando alacremente per mettere a punto ognidettaglio della manifestazione e fare in modo che nulla va-da trascurato. È già stato approntato un piano di inneva-mento programmato per allestire il fondo della pista nonappena le temperature lo consentiranno, un fondo solidoche precederà le solite abbondanti nevicate che hannoconsentito alla Gran Fondo Val Casies di non saltare mai unappuntamento nei suoi 27 anni di storia. L’attenzione degliappassionati è già alta, a giudicare dalla quantità di richie-ste di iscrizioni che stanno letteralmente sommergendo gliorganizzatori. Tra questi, a riprova della validità tecnica eagonistica dell’appuntamento con la granfondo alto ate-sina è da segnalare l’attesissimo ritorno da queste partidella superstella Ole Einar Bjoerndalen. Anche se, forse,parlare di ritorno non è propriamente esatto dato chequello del quasi 37enne blasonatissimo atleta norvegese –6 ori olimpici, 4 argenti e un bronzo nel fondo – con l’AltoAdige non è certo un rapporto di primo pelo né in qualchemodo discontinuo. Il norvegese, sposato con un’italiana eresidente a Dobbiaco, è infatti solito preparare le sue sba-lorditive prestazioni proprio in Val Casies, la cui pista difondo normalmente è agibile fin dai primi giorni di dicem-bre e comunque sempre per le feste natalizie. Idolo indi-scusso del biathlon – 14 medaglie iridate, con 10 argenti, 9bronzi e 6 vittorie in Coppa del Mondo in bacheca – Bjoer-ndalen ha anche già partecipato in passato alla Gran Fon-do Val Casies, apponendo la propria firma sull’albo d’orodei vincitori esattamente dieci anni fa. Per la precisionecorreva l’anno 2001 e in quella edizione anche Saskia San-ter, l’atleta che sarebbe poi divenuta la cognata dell’indi-scusso fuoriclasse, salì sul gradino più alto del podio nellagara femminile, pure se sulla distanza dei 28 km. L’iscrizio-ne del mitico Bjoerndalen alla tradizionale gara della ValCasies si inserisce anche in un quadro di “diplomazia spor-tiva”: il mito vivente degli sci stretti è stato infatti nomina-to “ambasciatore” dell’appuntamento altoatesino nellanatia Norvegia. Tralasciando la parentesi dei rapporti Italia-Norvegia e tor-nando a discutere di agonismo, l’edizione 2011 della granfondo della Val Casies servirà a Bjoerndalen per fare il pun-to sul suo stato di forma in vista dell’appuntamento con il

Gran Fondo Val Casiestorna Bjoerndalen

E’tempo di prepararsi: il terzo week end di febbraiotorna l’appuntamento con uno degli eventi più at-tesi della stagione, quello con la “Gran Fondo Val

Casies”. La kermesse altoatesina, seconda per importanzain Italia e inserita in una serie di qualificati circuiti che neaumentano il prestigio – Euroloppet, Gran Fondo MasterTour – è uno degli eventi cardine dell’inverno a sci strettiche si ripete ininterrottamente dal 1984. Da allora più di42.000 fondisti – 2.430 partecipanti, da 24 differenti nazio-ni, solo lo scorso anno – hanno visto i nastri di partenza del-la Gran Fondo Val Casies, manifestazione articolata tradi-zionalmente in una due giorni di gare che dà l’opportunitàdi competere ad atleti di ogni livello di preparazione e gu-sti: la ventottesima edizione aprirà i battenti la mattina disabato19 febbraio con le due gare in tecnica classica chel’anno scorso incoronarono i fratelli Bruno e Ivan Deberto-lis e le fondiste italiane Eugenia Bitchougova e Barbara An-tonelli. Gli atleti più preparati scivoleranno tra i 42 chilo-metri di binari allestiti dalla collaudatissima macchina or-ganizzativa, affrontando la selettiva, ma affascinante sali-ta di Santa Maddalena. I partecipanti con meno allena-mento alle spalle potranno comunque dare sfogo alla loro

voglia di fondo con la versione del percorso ridotta a 30km. Nel pomeriggio la parola – o, meglio, la pista – passeràinvece ai giovani fondisti in erba, che potranno mettersi inmostra nella Mini Val Casies, anche qui su una duplice di-stanza: 3 e 5 km. Tornando ai grandi, per il duplice appun-tamento della domenica (sempre 42 e 30 km) sarà la tecni-ca libera a vivere la sua giornata di gloria: nella scorsa edi-zione imposero la propria legge il francese AlexandreRousselet e la trentina Clara Bettega nella “lunga”, mentrela “corta” fu appannaggio dello svizzero Candide Pralonge dell’altra transalpina Anouk Faivre Picon. Per quanti, in-vece, volessero semplicemente gustarsi la magica atmosfe-ra di una delle granfondo più apprezzate e ammirare ilpaesaggio circostante c’è un modo per coprire tutto il per-corso tenendosi lontani dall’ansioso rincorrere del crono-metro e dallo sgomitare della mischia di agonisti infervo-rati. Si tratta di Just for Fun, modalità di iscrizione che con-sente di partire in gruppo, separati dalla folla, percorrendoi 30 km del tragitto senza alcuno stress e con il divertimen-to come unico traguardo da inseguire, in compagnia diamici e familiari e del navigato team organizzatore direttoda Walter Felderer. Come di consueto, all’arrivo, per tutti

di Stefano Girardi

Il campionissimo norvegese iscritto alla 28a edizione della gara altoatesina,al via anche il fuoriclasse della corsa in montagna Jonathan Wyatt

Il programma19 febbraio 201128a Gran Fondo Val CasiesVal Casies (BZ) - km 30 - 42 - Tecnica classica - Partenza ore 10.00 - Tempomassimo 4,30 ore - Org. Gran Fondo Val Casies - S.Martino, 12 - 39030 ValCasies (BZ) - Tel. 0474 978393 - Fax 0474 978414 e-mail: [email protected] - Iscrizioni: € 39,50 entro 31.01.11, € 44,50 entro il 19.02.11; iscri-zione per ambedue le gare € 65,00 entro 31.01.11, € 73,00 entro 19.02.10B.B. IBAN IT78R0814859070000301206834 - on line: www.valcasies.com -Euroloppet Gran Fondo Master Tour.20 febbraio 201128a Gran Fondo Val CasiesVal Casies (BZ) - km 30 - 42 - Tecnica libera - Partenza ore 10.00 - Tempo mas-simo ore 4,30 - Org. Gran Fondo Val Casies - S.Martino, 12 - 39030 Val Casies(BZ) Tel. 0474 978393 - Fax 0474 978414 - e-mail: [email protected] Iscrizioni: € 40,00 entro 31.01.11, € 45,00 entro 19.02.11, € 50,00 entro20.02.11; iscrizione per ambedue le gare € 65,00 entro 31.01.11, € 73,00entro 19.02.11 - B.B. IBAN IT78R0814859070000301206834 on-line:www.valcasies.com - Euroloppet - Gran Fondo Master Tour.

Page 7: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Materiali

12 VAI 382

rizza anche il modello Zephir, il più economico, che è unosci sportivo e da allenamento con anima in legno legge-ro con canali d’aria e soletta sinterizzata in grafite e lun-ghezza di 170, 180, 190 cm e larghezza di 42 mm in pun-ta, 44 al centro e 43 in coda. Diamond Skating, invece, èuno sci da competizione per tecnica skating dal pesoestremamente ridotto, scocca a sezione trapezoidale for-temente dinamica, rinforzata con fibre di carbonio e ve-

tro. Durezza del ponte personalizzata, soletta sinte-rizzata in grafite warm o cold trattata a pietra.

Misure 170, 180, 190 cm, larghezza di 42. 44,43 mm. Costituì la novità della stagione

2004/2005 (ed è tuttora attuale), comelogica evoluzione della monoscocca

trapezoidale sperimentata neglianni precedenti, che rispondeva

a 5 precise caratteristiche: mag-gior velocità, maggior leggerezza,

maggior resistenza torsionale, mag-gior tenuta in fase di spinta, maggior

lunghezza del passo. La leggerezza è laconseguenza implicita del profilo trapezoi-

dale: una forma di struttura che ha consenti-to di alleggerire lo sci senza comprometterne

la resistenza. Ne è risultato lo sci più leggero inassoluto e questo, in gara, si traduce anche nel

vantaggio di risparmiarsi della fatica. Di per se stessala scocca trapezoidale assicura una maggior resistenza

torsionale abbinata ad una buona elasticità, proprietàdovute alla particolare geometria della scocca e alla di-sposizione delle fibre che lavorano in modo diversificato.All'interno dello sci interagiscono fibre incrociate a 45°che avvolgono tutta la scocca (sistema triassiale) e altrefibre di vetro e carbonio unidirezionali sovrapposte ascalare. Si viene a formare un'anima in materiale compo-sito con diverse gradazioni di durezza che consentonomaggiore elasticità in punta e coda, e graduale resisten-za allo schiacciamento nella zona del ponte, dove si ope-ra la pressione in fase di spinta, assicurando nello stessotempo un'ottima reattività. Negli sci da skating, che sonopiù rigidi, vengono inseriti più fibra di carbonio e piùstrati; in quelli da tecnica classica meno fibra di carbonioe più fibra di vetro per dare maggior elasticità in puntae coda. La personalizzazione studiata dalla Slegar vienedunque assicurata modificando gli strati delle fibre cheformano l'anima. A seconda del loro numero si rende losci più elastico o più rigido, adattandolo in tal modo alpeso di chi lo deve usare. Al centro dello sci, inoltre, è sta-to applicato un ulteriore rinforzo per fissare le viti del-l'attacco. Gli sci vengono forniti con una piastra premon-tata, sulla quale si colloca l'attacco, che rispetto al pianosuperiore dello sci è più alto di 3,5 mm. Il che offre il dop-

pio vantaggio di tenere la scarpa più lontanadalla neve riducendo possibili sfre-

gamenti, e alza lo sciatore del-la stessa misura aumentando-ne leggermente il passo. La

piastra, che era di nylon, è statamodificata. E’ fatta di Delrin, un

materiale della Dupont, più rigido, ecostituisce un pezzo unico con lo sci. La

maggior tenuta in fase di spinta è la con-seguenza diretta della stabilità assicurata

dalla forma trapezoidale della scocca con lospigolo di scorrimento più incisivo e la geome-

tria carving dello sci. Su tutti i tipi di neve, anchei più difficili, viene assicurato un perfetto connu-

bio fra spinta e scorrimento, consentendo prestazio-ni ineguagliabili.

Tre paia di sci in unocon Clip Clap

I n ogni settore nella crisi di mercato bisogna puntaresull’innovazione: presentare cioè qualcosa di diversoe funzionale di quanto già esistente, e concorrenziale

in tema di prezzo. E’ essenziale ed è ciò che, da anni, stafacendo Giandomenico Tessari, titolare della Slegar, cheè poi il nome cimbro di Asiago. Con una caratterizzazio-ne ed un’impronta personale, derivante dal fatto che lui,maestro di sci alpino, si è messo a produrre però sci dafondo. Non poteva essere diversamente considerando laconformazione del territorio che ha improntato la storiadi Asiago e dell’altopiano dei 7 Comuni legandola stret-tamente allo sci nordico tanto da diventare uno dei“santuari” del fondo, del salto e della combinata che ab-bina le prime due specialità. In più nel suo lavoro aggiun-ge una filosofia di vita di antico sapore, tutta particolare,partendo dagli anni ’60 quando papà Salvatore e zioGianbattista, fino allora falegnami, insieme ai mobili co-minciarono a produrre anche sci nel loro laboratorio incentro paese, a due passi dalla chiesa parroc-chiale. Prima da discesa per il negozio di ar-ticoli sportivi che teneva anche il noleggio,e poi da fondo quando il passo alternato, dapratica per gli amanti della fatica, divenneanche fenomeno di moda. A dare la primaspinta per trasformare in fondisti un popolodi santi, poeti, navigatori e …. sedentari fu lamedaglia d’oro di Nones alle Olimpiadi diGrenoble 1968, primo centroeuropeo a batte-re nordici e sovietici, mentre al decollo provvi-de la Marcialonga nel 1971. Tanto di moda chenel giro di 3-4 anni salirono a 17 le aziende ita-liane produttrici di sci, che si misero in concor-renza con quelle scandinave (Jarvinen quella cheandava per la maggiore), svizzere, francesi, tede-sche e austriache. Oltre 80 mila sci il mercato na-zionale ridotto oggi a poche migliaia. Di aziendeitaliane ne sono rimaste solo due: Ski Trab a Bor-mio, Slegar ad Asiago con Giandomenico Tessariche già dall’inizio ha dato una nuova impronta al-l’azienda quando si costituì la nuova società nel1979 e ancor più quando si trasferì nella nuova sedenella zona industriale di Asiago nel 1995. L’ha infattimantenuta regolarmente aggiornata ad ogni evolu-zione della tecnologia, riuscendo anche, in qualcheoccasione, a giocare d’anticipo sulla concorrenza. Ma-teriali di alta qualità e prezzi più contenuti. L’ultimo scine è la puntuale dimostrazione. Ed è proprio così cheGiandomenico Tessari spiega la sua filosofia imprendi-toriale sul suo sito www.slegar.com: “Noi della Slegarabbiamo scelto di fare un’unica cosa e di farla nel mi-gliore dei modi. Per questo ci dedichiamo soltanto aglisci da fondo che costruiamo da sempre con tenacia e pas-

sione facendo dello studio dei particolari uno dei nostripunti di forza. La nostra è una filosofia semplice: studio,innovazione e ricerca continua al fine di offrire a tutti ifondisti gli sci ideali per ottenere i risultati migliori. L’im-piego di materiali eccellenti e sempre all’avanguardia egli innumerevoli test eseguiti in laboratorio e sulla neveci hanno consentito di sviluppare e realizzare questanuova collezione di sci che presentiamo con orgoglio perl’ altissimo livello tecnico raggiunto”.Si cominciò con illegno con i canali d’aria scavati nella struttura per alleg-gerirne il peso e si è man mano passati alla fibra di vetroe a quella di carbonio; la novità di stagione è il rivoluzio-nario CLIP-CLAP SYSTEM dedicato a chi vuole “viaggiareleggero”: 3 paia di sci in uno grazie agli esclusivi insertiremovibili firmati SLEGAR. L’arte della versatilità in que-sto nuovo sistema ideato e brevettato da Slegar per ren-dere polivalenti gli sci da tecnica classica: finalmente, perla prima volta, è possibile in un unico paio di sci avere sia

la soletta liscia che quelle antiarretra-mento nelle varianti squamata e mohair.E questo avviene mediante inserti che inpochi secondi si inseriscono a pressione(di qui la denominazione clip-clap), conuno schiocco, sulla parte centrale dello sci,il cosiddetto “ponte” dove si effettua lapressione della spinta che porta lo sci adavanzare senza rinculare al momento del-la spinta stessa. Il che è dovuto alla sciolinadi tenuta, oppure, in questo caso, agli in-serti squamato o di mohair che sostituisco-no la funzione della sciolina stessa per chinon ha pratica sufficiente in materia. Lo scipreparato a dovere con la sciolina è ovvia-mente più veloce in presenza di neve fred-da e pista ben battuta quando si impieganoscioline dure (stick) oppure ghiacciata o ba-gnata quando si ricorre invece alle sciolinemolli (klister) in tubetto. E’ in condizioni dineve balorda (umida, cadente attorno a 0°C,quella che si rassoda se la si stringe nel pu-gno e forma lo zoccolo sulla soletta) che sor-gono i problemi che mettono in difficoltàanche gli skimen più provetti. Tanto è veroche ricorrono al pelo che ricavano sulla solet-ta passandovi sopra della carta vetrata che ri-solve contemporaneamente il problema del-la scorrevolezza e della tenuta. Si crea, in di-mensioni più ridotte, lo stesso effetto che si ri-scontra con le pelli di foca nello sci alpinismo.Una specie di compromesso che in condizionidel genere può fare la differenza ma è sconsi-gliabile a chi non è pratico. Con il nuovo sci

della Slegar, invece, il problema è risolto senza tantecomplicazioni: infatti è sufficiente un semplice Clip-Clape il gioco è fatto: in pochi secondi si possono applicare in-serti a squame, mohair, oppure sciolinabili in manieradifferente. Questi ultimi possono addirittura essere pre-parati a casa in tutta tranquillità in modo di scegliere einserire quelli più adatti al momento dell'utilizzo. Piùche per la competizione, dove comunque possono tro-vare applicazione, sono ideali per l’escursionismo: glispeciali inserti in mohair dalla tenuta molto forte esicura permettono infatti di affrontare salite, an-che impegnative, senza problema alcuno, perpoi applicare gli inserti lisci e affrontare unapiacevole discesa per il ritorno a valle. Quelloa squame va bene in ogni condizione: èsempre il miglior ripiego. Ne sa qualcosachi, un tempo, usava i Trak. Per fare unesempio in fatto di tenuta, squame omohair sarebbero ideali nel finaledella Marcialonga, sulla salitadella Cascata, quando i “nonagonisti” quelli che voglionosemplicemente levarsi lo sfi-zio di portare a termine unadelle più prestigiose granfon-do, arrivano con le riserve di forzaal lumicino. Detto della soletta, che èla novità assoluta, il discorso deve a que-sto punto coinvolgere gli sci sui quale il siste-ma clip clap viene inserito, che sono i modelliPremium Classic e Platinum Classic. Il primo è unosci da turismo e allenamento con la scocca a sezionerettangolare rinforzata con fibre di vetro e anima con le-gno leggero con canali d’aria e soletta sinterizzata ingrafite, disponibile nelle misure 170, 180, 190, 200 cm (ilmodello junior 14, 150, 160 cm) con larghezza di 42 mmin punta, 44 al centro e 43 in coda. Il secondo è invece unosci da competizione, sempre con scocca a sezione rettan-golare con fibre di carbonio e vetro. Ha la durezza delponte personalizzata, il che significa che può essere co-struito secondo precisi parametri relativi alle caratteristi-che fisiche, ad altezza, peso e tecnica di sciata di chi lo de-ve usare, con soletta per nevi fredde o calde. Sci che non riportano più la scritta soft, medium, hard,ma la durezza effettiva del ponte espressa in Kg e questaè da anni una delle tante innovazioni della Slegar. Puntae coda estremamente flessibili per assicurare il miglioreadattamento alla pista, anima leggera in materiale com-posito a densità differenziata. Per la precisione il Roha-cell, che è un espanso polimetacrilimmide, rigido, a cellechiuse, utilizzato nell’industria aerospaziale, automobi-listica, navale e sportiva per la sua straordinaria legge-rezza, ma nel contempo eccellente resistenza a deforma-zione da compressione. Materiale ideale per resistere adelevate sollecitazioni come nel caso dello sci del quale co-stituisce il nucleo (o anima che dir si voglia), che viene av-volto in una calza di fibra di vetro. La soletta è sinte-rizzata in grafite warm o cold trattata a pietra. Di-sponibile nelle misure 174, 184, 194, 204 cm (ju-nior 144, 154, 164 cm), con larghezza di 41 mmin punta, 44 al centro e 43 in coda. Di entram-bi i modelli Premium e Platinum c’è anchela versione skating. Se il Premium è iden-tico quanto a scocca (rettangolare) edisponibile nelle misure 170 , 180,190, 200 cm (junior: 140, 150, 160cm) e con larghezze di 42 - 44 –43mm, il Platinum presenta unascocca a sezione trapezoidale, che caratte-

di Giorgio Brusadelli

Il nuovo sistema progettato, realizzato e brevettato dalla Slegar

VAI 382 13

Page 8: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Sci di fondo

14 VAI 382

L’evoluzione della tecnica del passo alternato rende necessarioaggiornare la preparazione degli sci anche per gli amatori

Skiman di te stessoper la Marcialonga

VAI 382 15

di Stefano Girardi

In questi ultimi anni la tecnica del passo alternato negliatleti d’elite delle granfondo ha subito una notevoletrasformazione privilegiando molto la spinta di braccia

in modo da incrementare la velocità di avanzamento. Perottimizzare questo aspetto è cambiata anche la prepara-zione del materiale riducendo o addirittura eliminando lostrato di sciolina di tenuta. Questa trasformazione ha in-fluenzato anche chi atleta di professione non è, con risul-tati non sempre incoraggianti. Ecco perché è importanteconoscere i propri limiti e preparare il materiale di conse-guenza.Prima di entrare nel dettaglio è necessario evidenziare al-cuni aspetti che sono fondamentali e che possono influen-zare in modo importante la scelta e la preparazione deimateriali. Innanzitutto bisogna valutare l’altimetria del percorso che

presenta una prima sezione caratterizzata da un trattoprevalentemente in salita, un tratto centrale molto lungodi leggera ma costante discesa e l’ultimo tratto, il più im-pegnativo, con la salita finale che porta a Cavalese. La po-sizione e l’esposizione al sole della pista; le differenze an-che considerevoli, di temperatura e di tipologia di neve; ladurata della gara; il grado di preparazione fisica e tecnicae di conseguenza il tipo di gara che si intende fare. Perquanto riguarda il materiale i parametri da considerare so-no: Scelta dello sci (stick – Klister); Impronta; Sciolinatura;Prodotti di scorrimento; Scelta dell’attrezzatura (scarpe –bastoni).

AltimetriaAnalizzando il percorso si nota come già subito dopo lapartenza da Moena si presentano le prime salite, non par-

ticolarmente impegnative ma molto lunghe. In questa fa-se, caratterizzata anche da un “traffico in pista” particolar-mente intenso, è senz’altro opportuno disporre di unabuona tenuta per riuscire a svincolarsi dal gruppone e/oper tenere il passo degli altri.Arrivati al giro di boa di Canazei dopo circa 18 Km di gara,il percorso cambia completamente. Per un lungo tratto (aparte la salita di Soraga), praticamente fino a Molina, ci so-no più di 40 km di leggera ma costante discesa. La tenutanon è più necessaria e anzi, fattore predominante diventala scorrevolezza. Ecco che ha questo punto il discorso di prima sulla tecnicadi sciata diventa molto importante in quanto bisogna de-cidere se privilegiare la tenuta o la scorrevolezza. L’atletaevoluto che dispone di ottima tecnica e potenza e che nu-tre ambizioni di un buon piazzamento, darà senz’altro lapreferenza alla scorrevolezza. In caso contrario dopo Ca-nazei si troverebbe certamente in condizione d'inferioritàe la gara sarebbe già irrimediabilmente compromessa. Di-versamente chi non ha una tecnica particolarmente raffi-nata, non ha specifici obbiettivi e prende parte alla garacon tutt’altro spirito, preferirà senz’altro avere una buonatenuta che farà risparmiare senz’altro molta fatica. Nel pri-mo caso si cercherà il modo per avere una discreta tenutasolo nel tratto iniziale dopodichè soltanto scorrevolezza eper far questo possono esserci diverse opzioni. Se la neveconsente l’utilizzo di scioline stick una di queste può esserequella di applicare uno strato sottile di sola sciolina di te-nuta, senza base, in modo che l’usura dei primi chilometrila consumi completamente e non provochi più attrito neltratto in discesa. Ovviamente è necessaria un’ottima conoscenza dei pro-dotti utilizzati, della neve e anche dei propri sci (in partico-lare la durezza) altrimenti si corre il rischio di “sbagliare itempi”, di consumare la sciolina troppo in fretta e di doverpoi spendere molte energie per ovviare al problema. Sipuò anche decidere di accorciare il tratto sciolinato delponte e di allungare la superficie di scorrimento, in questocaso bisogna però essere consapevoli che è necessario ca-ricare maggiormente l’attrezzo per avere tenuta. Ci sonoatleti di altissimo livello che addirittura hanno preparato ipropri sci da classico come uno sci da skating, ma è meglionon imitarli…Nel caso di utilizzo di scioline klister l’alternativa può esse-re quella di ridurre lo “spessore” e magari di utilizzare unosci un po’ più duro, con un carico di appiattimento più ele-vato. In questo modo quando si utilizza la tecnica delladoppia spinta e quindi il peso del corpo è distribuito in mo-do omogeneo su tutte e due le aste, lo sci è leggermentepiù “sollevato” e la sciolina provoca meno attrito con la ne-

ve aumentando di conseguenza la velocità. Anche in que-sto caso la “potenza” necessaria per caricare lo sci e averetenuta deve giocoforza essere maggiore.Anche uno sci più lungo può determinare maggiore velo-cità anche se a scapito della maneggevolezza.Sono scelte che se osservate esattamente possono fare ladifferenza ma che se non applicate o utilizzate corretta-mente e con una preparazione fisica adeguata (la tecnicadel doppio stimolo non s’improvvisa, sono necessari mesid’allenamento) possono avere un effetto boomerang.Rimane infine l’ultimo settore di gara, probabilmentequello più difficile e temuto, la salita della cascata. I miglio-ri, quelli che puntano al podio la “saltano” a stimolo dibraccia, per tutti gli altri sciolinare è d’obbligo visto che èuna salita veramente impegnativa e per di più arriva dopoquasi 70 km. In genere, anche in condizioni di neve fine, siusa una klister rossa che consente un ottimo “grip” e per-mette di salire agevolmente anche al passo.

PistaIl percorso della Marcialonga si snoda lungo le valli di Fassaprima e Fiemme poi, in un ambiente tipicamente alpino.La valle, poco dopo la partenza da Moena, diventa piutto-sto stretta e la pista scorre praticamente a fianco del tor-rente Avisio, sia in andata che al ritorno. La vicinanza dellapista all’acqua comporta, oltre che un aumento dell’umi-dità anche una diminuzione della temperatura, oltre cheuna trasformazione più marcata della neve dovuta allacondensazione dell’umidità sulla superficie (avete mai no-tato quei grossi cristalli che si formano sui bordi dei torren-ti? Si formano per effetto dell'umidità). La ristrettezza el’esposizione a est della valle non consente al sole di riscal-dare la neve (anche la partenza della gara di buon mattinonon aiuta) e pertanto tutta la pista è completamente al-l’ombra fino al traguardo “Light” di Predazzo, dopodichèqualche raggio di sole comincia a farsi vedere e di conse-guenza anche le temperature dell’aria e della neve si alza-no…Il tratto da Masi a Molina è ancora all’ombra, perlo-meno per i primi concorrenti. Da notare anche che il disli-vello tra il punto più in alto di Canazei e quello più bassodi Molina è di ben 600 metri…Questi elementi ci fanno capire come sia praticamente im-possibile trovare la stessa tipologia di neve su tutto il per-corso anche se la Marcialonga è probabilmente l’unicagranfondo la cui organizzazione è in grado di garantirel’innevamento programmato su tutta la pista. E’ successoabbastanza frequentemente (vista anche la quota) che inval di Fassa si scii sulla neve naturale e in val di Fiemme suquella artificiale. Nell arco della gara anche la temperaturadell’aria e della neve possono avere degli sbalzi notevoli,

Page 9: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Sci di fondo

16 VAI 382

per quanto riguarda l’aria persino di una decina di gradi.Nella preparazione dei materiali è dunque necessario te-nere in considerazione tutti questi parametri, non focaliz-zare l’attenzione solamente su un problema ma cercare dimediare tra una condizione e l’altra in modo da avere unrendimento il più omogeneo possibile dall’inizio alla fine.

SciDopo aver analizzato e valutato le possibili condizioni digara la prima operazione che andremo a fare (e probabil-mente anche la più importante) è la scelta dello sci. In baseal tipo di neve si opterà tra uno sci da “stick ” (più teneroe adatto alle nevi fredde/farinose) o un “klister” (più duroe adatto alle nevi più compatte/trasformate o ghiacciate/bagnate). La differenza tra i due modelli di sci sta princi-palmente nella durezza, nella costruzione e nel tipo delpolietilene della suola. Senza approfondire il discorso (sa-rebbe necessario un articolo a parte) si può semplicementedire che la differenza tra le solette sta nelle diverse percen-tuali di grafite (più alta nel klister, anche se alcune marcheutilizzano una soletta unica per ambedue i modelli), la dif-ferenza di costruzione sta nell’elasticità dell’asta, princi-palmente in punta e coda mentre il fattore più importanteè senz’altro la durezza. Uno sci più duro infatti è più “alto”nella zona del ponte (che generalmente è anche più lungo)e questo permette di applicare uno strato di sciolina dimaggiore spessore (la “klister” appunto) senza provocareattriti importanti della stessa. Un errore da non fare è disciolinare uno sci molto tenero con la klister in quantoavremo si un’ottima tenuta (se non sbagliamo la sciolina!)ma allo stesso tempo avremo anche un notevole attrito inquanto il peso dell’atleta andrà a “schiacciare” completa-mente lo sci. Di conseguenza la zona sciolinata a continuocontatto con la neve comprometterebbe la scorrevolezza.Inoltre si accentua anche l’usura della sciolina che è “man-giata” dal continuo sfregamento. All’opposto uno sci trop-po duro sciolinato con la stick avrà molta difficoltà a “te-nere” perché lo strato più sottile di sciolina farà fatica adentrare in contatto con la neve per la difficoltà dell’atletaa comprimere l’attrezzo. E’ dunque evidente che la scelta dello sci può essereun’operazione particolarmente delicata e deve andare dipari passo anche con la tattica di gara di cui abbiamo ac-cennato sopra… Le durezze ovviamente devono essereproporzionate al peso dell’atleta (in linea di massima perun atleta di 70k uno sci morbido sarà intorno ai 0,5/0,8 didurezza mentre uno sci duro attorno ai 1.7/2.0 anche sequesti valori differiscono da casa a casa). Queste sono misure rilevate al dinamometro (che ormai sitrova in tutti i migliori negozi), in alternativa sugli sci nuovile case segnalano questi valori con discreta precisione suun’etichetta adesiva oppure li contraddistinguono con lesigle S, M, H, - (Soft, Medium, Hard). Anche le solette e lecostruzioni si possono distinguere generalmente con le si-gle Plus-Cold, wet-dry ecc. oppure con un inserto coloratodella soletta in punta (p.e. giallo=caldo, blu=freddo). Pergli atleti di buon livello che di regola dispongono di più pa-ia di sci la scelta dello sci migliore andrà fatta direttamentesul campo, in settori di pista diversi e nello stesso periododi tempo della gara in quanto, come abbiamo visto, la ti-pologia di neve può essere anche molto diversa. Per chi di-spone di un solo paio di sci invece, il problema non si po-ne…

ImprontaUna volta individuato e scelto lo sci adatto dovremmo an-che essere sicuri che la soletta dello stesso sia stata lavoratacon un impronta adeguata alle condizioni di neve. Cos’è

l’impronta e a cosa serve? In parole molto semplici possia-mo dire che l’impronta altro non è che una lavorazione del-la soletta effettuata per mezzo di apposite macchine mi-crorigatrici (le più evolute sono a controllo numerico, ge-stite cioè tramite elettronica, microprocessori e softwarespecifico). Con questa operazione viene ripristinata la pla-narità, eliminate le parti ossidate del polietilene e soprat-tutto create delle microincisioni (con una precisione al mil-lesimo di millimetro) che favoriscono l’accumulo/scaricod’acqua e di conseguenza la giusta “lubrificazione” dellasoletta. Infatti lo sfregamento che lo sci ha con la neve pro-voca una fusione della stessa con la formazione di piccoli“cilindri” d’acqua sui quali lo sci scorre, ma se la quantitàd’acqua è troppa o troppo poca ci sarà un decremento del-le prestazioni. Lo scopo primario dell’impronta è quindi diottimizzare il flusso d’acqua per favorire lo scorrimento,ma ripristinando la planarità, anche di aumentare stabilitàe manovrabilità. Come abbiamo visto le condizioni di pista e di neve che èpossibile trovare nel corso di una Marcialonga sarannoprobabilmente diverse e così come nel caso dello sci, anchela scelta dell’impronta diventa determinante. Una buonaimpronta infatti, può anche fare la differenza…

In una gara così lunga è quasi certamente da sconsigliarel’uso di un incisione troppo fine (a meno che non ci sianotemperature estremamente rigide) in quanto questo tipodi impronta dà sì un’ottima sensazione di scorrimento al-l’inizio, ma poi più si và avanti più tende ad “ingolfarsi” so-prattutto se, com’è probabile, andremo “incontro” a nevepiù calda e/o più sporca. E’ preferibile usare una “media”che forse non darà una performance assoluta nei primi chi-lometri (dove in genere la neve è piuttosto fredda) ma chepuò garantire un rendimento più costante durante tuttol’arco di gara. Se invece le condizioni meteo sono sfavore-voli (pioggia o ghiaccio) la scelta di un’ incisione profondaè obbligata. Chi ha la fortuna di avere più paia di sci pro-babilmente avrà già fatto questi abbinamenti (lo sci da ne-ve fredda con un’impronta fine, lo sci da bagnato con unapiù grossa), mentre per chi dispone di un solo paio il consi-glio è di prepararlo con una incisione media ed eventual-mente, se dovesse esserci pioggia, di usare il rigatore ma-nuale nella zona della coda, partendo da sotto l’attacco.Disegni, profondità e sigle delle impronte variano da labo-ratorio a laboratorio per cui è impossibile dare delle indi-cazioni più precise. In ogni caso è bene affidare i propri sci

a personale esperto e competente perché una lavorazionegrossolana della soletta può, invece che migliorare, addi-rittura peggiorare il rendimento dello sci.

Prodotti di scorrimentoLa prima operazione da fare dopo che lo sci è stato impron-tato è di preparare la zona di tenuta (precedentementedefinita applicando con il dinamometro un carico pari ametà del proprio peso sull’asta dello sci) con una normalecarta vetrata grana 200-220 che strofinata sulla soletta(meglio se avvolta attorno ad una spatola in plexiglas o untappo in sughero in modo da non rovinare la planarità)crea una peluria che favorisce il grip della sciolina. Anchese la misura del ponte posteriore (dietro la mezzaria dellosci) risulta essere più lungo dell’attacco è prassi comunenon andare con la zona di tenuta oltre la lunghezza dellascarpa. Una volta finita questa operazione lo sci risulteràdiviso in tre settori: due zone di scorrimento (punta-coda)e una zona di tenuta. La preparazione delle zone di scorri-mento segue lo stesso criterio di preparazione del materia-le per la tecnica libera e cioè paraffina prima e cera poi. Pri-ma di procedere con l’applicazione della paraffina la solet-ta deve essere stata anticipatamente pulita con il solvente,questo per rimuovere eventuali tracce di una precedente

paraffinatura o tracce di sporco. Prima dell’applicazionedella paraffina scelta quale migliore il solvente deve essereevaporato completamente (per accelerare il processo sipuò anche usare il phon). Normalmente in commercio esi-stono 3 diversi tipi di paraffina: agli idrocarburi, poco fluo-rata, molto fluorata. La scelta di una di queste, indipen-dentemente dalla marca, deve essere fatta in base all' umi-dità dell' aria e alla temperatura neve/aria. Si userà una pa-raffina agli idrocarburi in condizione di neve molto freddaed asciutta e con più o meno fluoro via via che la tempera-tura e l' umidità si alzano. La paraffina viene colata sullo scie poi stesa con il ferro. E' importante fare attenzione alletemperature di utilizzo (a tal fine si usano ferri con termo-metro digitale). La paraffina deve essere sciolta ad unatemperatura adeguata per non comprometterne le carat-teristiche e per non danneggiare lo sci. Una buona normaè quella di non far fumare eccessivamente il prodotto. Laparaffina deve raggiungere uno stato totalmente liquidoin modo che in trasparenza la soletta appaia di colore com-pletamente nero e poi a sci ancora tiepido, si può rimuo-vere il prodotto dalla canalina e dagli spigoli con l’appositoraschietto. Questa operazione risulta più facile che non a

freddo ed inoltre si evita di rigare la suola se inavvertita-mente il raschietto dovesse sfuggirci di mano. Dopo circa15'-20' si toglie l’eccesso di paraffina dalla soletta. Si iniziadalla canalina e dai bordi e si procederà poi alla pulizia del-la parte in piano con una spatola in plexiglas facendo at-tenzione a non usare una pressione troppo elevata che po-trebbe danneggiare una eventuale impronta molto fine. Sideve porre particolare attenzione nel rimuovere (o cercaredi rimuovere visto che uno strato sottilissimo pari ad alcunimicron rimarrà sempre a contatto della soletta) tutto ilprodotto in eccesso. A questo punto si passa alla spazzola-tura. La spazzolatura è un’operazione molto importante inquanto in questa fase si rimuove tutta la paraffina in ecces-so dalla soletta, eccesso che altrimenti causerà attrito equindi scarsa velocità. Si usano spazzole in nylon più durecome prima passata e spazzole in crine più morbide per lafinitura. Nel caso di paraffine molto morbide si può usaresolo la spazzola in crine. Anche qui bisogna fare particolareattenzione a non esercitare una pressione molto forte inquanto le setole si piegherebbero e invece che rimuoverefarebbero solo un' azione di lucidatura. Procedere dappri-ma a piccoli settori e in ambedue i sensi mentre per la fini-tura si procederà solo nella direzione punta-coda. Questaoperazione è molto importante soprattutto per rimuoverel' eccesso di paraffina dalle impronte a macchina presentisulla soletta, specialmente quelle molto fini. Per questomotivo sono molto usate le spazzole rotanti, spazzole cioèche sono montate su di un trapano. L' elevata rotazione in-fatti permette una più accurata pulizia. Anche qui fare at-tenzione alla pressione esercitata per lo stesso motivo diprima e alla direzione della spazzola stessa che deve sem-pre girare verso la coda dello sci. Quando si ha finito, pas-sare con un panno di carta per rimuovere l’eventuale pul-viscolo. A questo punto siamo pronti per l' eventuale ap-plicazione della cera. In commercio esistono tipi di cera conogni gradazione di temperatura, dai -25 ai 0 °C e nelle garedi alto livello si usa praticamente sempre in quanto per-mette di guadagnare in media uno 0,3-0,6% che può sem-brare poco ma che nell' economia di una gara ad alto livel-lo può risultare determinante. Inoltre, e non è cosa da po-co, ha un’alta resistenza all’abrasione e quindi permette diavere una costanza nelle prestazioni. Anche qui però il me-todo di applicazione può risultare determinante. La cera èuna polvere e pertanto và sparsa uniformemente sulla su-perficie della soletta. Poi con il ferro si passa lentamentedalla punta alla coda fino a quando la soletta non appariràcompletamente nera. Se rimangono zone dove non c’e sta-ta fusione ripassare con il ferro. Le temperature sono mol-to importanti: si userà una temperatura di 160° in condi-zioni di neve molto bagnata, (si noteranno delle stelline lu-minose ed intenso fumo bianco) mentre per una neve nor-male sono sufficienti 150-155°. Mentre si effettua questaoperazione è buona norma indossare una maschera inquanto anche se la cera allo stato normale non è pericolosaoltre i 150° le molecole si rompono generando un gas cherisulta tossico. E' anche molto importante che il luogo di la-voro sia ben ventilato e che non siano assolutamente pre-senti fiamme libere (o qualcuno che stà fumando). Dopoche abbiamo passato il ferro e dopo aver aspettato il minortempo possibile si può passare alla “rullatura”, si usa cioèun rullo di sughero montato sul trapano che permette conla velocità di rotazione e con il calore generato dall' attritodi "fissare" la cera sullo strato sottostante della base. E'un’operazione piuttosto delicata che richiede un po' dipratica per non avere un risultato negativo. Finita l’opera-zione di rullatura si passerà alla spazzolatura. Con un ra-schietto in plexiglas si rimuove la patina che si è formatacon il rullo e poi con una spazzola dedicata solo a questaoperazione e con lo stesso metodo descritto prima per la

VAI 382 17

Page 10: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Sci di fondo

18 VAI 382

paraffinatura, si rimuove l'eventuale pulviscolo dalla solet-ta. Si può usare anche una spazzola montata sul trapano(molto morbida ed anch' essa dedicata solo a questa ope-razione).

SciolinaConsiderando che la Marcialonga è una granfondo di ben70 km è certamente prioritario trovare una sciolinaturache ci permetta di percorrere il maggior numero di chilo-metri senza avere la necessità di doversi fermare per appli-care ulteriori strati o peggio ancora, essere costretti a cam-biare. Per aumentare la durata della sciolina è necessarioapplicare la “base” e sciolinare a più strati. La base (può es-sere stick se la neve non è particolarmente abrasiva o kli-ster se la neve è gelata) va stesa uniformemente con il ferrocaldo e lasciata poi raffreddare a lungo. Se le condizionimeteo sono stabili e sicure è consigliabile eseguire questaoperazione nella serata che precede la gara. A questo pun-to si passa alla sciolinatura vera e propria, prima però è op-portuno delimitare la zona di sciolinatura con nastro ade-sivo di carta in modo che eccedenze di sciolina non vadanoa finire nella zona di scorrimento. Nel caso venga usata la stick saranno applicati dai 7 ai 10strati molto leggeri di prodotto che vanno singolarmentetirati con il tappo. E’ bene porre attenzione nell’ alternaregli sci (uno strato sulla prima asta, poi si passa alla secondae così via). Questa procedura serve per evitare la formazio-ne di grumi che possono ostacolare la scorrevolezza edinoltre per evitare che la sciolina geli riducendo la tenuta.Se vengono utilizzati tipi diversi di sciolina si applicano pri-ma i prodotti più duri e poi quelli più morbidi. Se inveceviene utilizzata la klister l’applicazione è leggermente piùcomplicata. Lo strato di sciolina è uno solo e se c’è la necessità di mi-scelare i prodotti si usa un movimento circolare del pollice.Successivamente si usa il palmo della mano (direzionepunta-coda) per uniformare il tutto. E’ preferibile eseguire questa operazione in un luogo cal-do in quanto la sciolina rimane più liquida e l’operazionedi miscelatura/tiratura risulta più agevole. Con il freddo la klister tende a consolidarsi molto e se siesegue questa operazione all’aperto è utile munirsi dilampada a gas o di un phon industriale per riscaldare ilprodotto, in caso contrario la sua applicazione risulteràmolto più difficoltosa (attenzione però a non riscaldaretroppo la soletta che potrebbe danneggiarsi irrimediabil-mente). Un altro sistema, da usare in condizioni di neve cadentedove sia le klister che le stick non offrono garanzie di te-nuta e scorrevolezza, è il cosiddetto “pelo”. Questo trat-tamento altro non è che una lavorazione della suola conla carta vetrata; la zona centrale di tenuta viene carteggia-ta con carta vetro grana 100 o 120 e con moto rotatorio siincrespa il polietilene della soletta. L’operazione và fatta

preferibilmente in una sola passata altrimenti con il lavoromultiplo c’è il rischio di “rompere” i semi-cerchi che abbia-mo creato in precedenza e il rendimento finale può nonessere quello voluto. Una volta finito, si applica del silico-ne apposito che impedisce alla neve di gelare. Questo si-stema se usato nelle condizioni di neve appropriate portadei vantaggi incredibili, ma anche dei rischi notevoli. Bastauna variazione di un paio di gradi nella temperatura chelo sci non tenga più nemmeno un passo! Infine, come ab-biamo visto, trovare le stesse condizioni di neve dalla par-tenza all’arrivo è praticamente impossibile. Per questoquindi sarebbe opportuno portarsi un marsupio con qual-che accorgimento per limitare i problemi che eventual-mente si possono incontrare lungo il percorso: qualche tu-betto di multigrade klister o stick (scioline ad ampio rangedi utilizzo), un tubetto di klister rossa per affrontare l’ul-tima salita, un tappo per tirare le stick, una spatola in pla-stica ed uno straccetto imbevuto di solvente che possonoservire nel caso si dovesse rimuovere della sciolina che nonoffre buone doti di scorrevolezza o tenuta. Un ultimo con-siglio è quello di fermarsi e sciolinare piuttosto che conti-nuare la gara con degli sci che non tengono o che fannozoccolo. Con del materiale a posto il tempo perso verrà re-cuperato ampiamente.

VAI é anche on lineleggilo con un clic

www.rivistavai.com

Page 11: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Sci di fondo

20 VAI 382 VAI 382 21

Euroloppet: il circuito che unisce 11 fra le più belle gran fondodel vecchio continente

In giro per l’Europa

di Myriam Cusini

Per la prima volta quest’anno, una seconda garaitaliana fa parte dell’ Euroloppet: alla Val Casies,che vi è compresa da anni, si aggiunge La Sgambe-

da di Livigno del 17/19 dicembre che da il via così allegare del circuito.Euroloppet è nata nel 1974, come ampliamento di Al-pentris, l’unione delle tre più importanti gare popolaridelle Alpi, Dolomitenlauf, Marcialonga e König LudwigLauf, che un anno prima avevano deciso di unire i lorosforzi soprattutto di comunicazione a favore delle granfondo.Le gare del circuito sono ora undici. Dopo La Sgambedadi Livigno, la seconda tappa è in Francia nella bella Sa-voia con la Marathon del Bessans del 9 e 10 gennaio. Ilviaggio per l’Europa prosegue poi nella Slovacchia conla Biela Stopa del 29/30 gennaio, nei Paesi Baltici conuna nuova entry la lettone Apkart Alaukstam del 5 feb-braio, la notissima Koasalauf di St. Johann in Tirol del12/13 febbraio, per approdare poi alla francese Tranju-rassienne. Si ritorna poi in Italia, nella notissima Val Ca-sies che apre le sue piste come il solito nel terzo fine set-timana di febbraio. La vicina Svizzera ospita poi il circuito con la Gommer-

lauf. Si prosegue ancora verso est, destinazione Repub-blica Ceca per la Sumansky Skimarathon. Bodenmais èla sede dell’Euroloppet e vi si svolge la Skadiloppet, ilcui animatore Andreas Adam è anche presidente dellaEuropean Union Country Skiing Marathon che coordinail circuito. Chi ha ancora desiderio di neve deve spostarsi verso ilnord. Il mese di aprile è ideale per visitare la Lapponiae godere dei paesaggi incantati del grande nord.L’occasione è offerta dalla tappa finale dell’Euroloppet,la Lapponia hiihto: una settimana intera di gare di di-stanze e per tecniche diverse.Per ottenere il riconoscimento Euroloppet, medaglia,diploma, trofeo, è necessario portare a termine almeno8 gare in 10 anni.Chi si iscrive a Euroloppet tuttavia ha anche altri van-taggi. Come quello non indifferente di partire in tuttele gare del circuito almeno nel secondo gruppo di meri-to. Offerte speciali di materiali e altri servizi, come assi-stenza per i viaggi verso le diverse sedi delle gare com-pletano l’offerta agli iscritti.Alle gare Euroloppet partecipano appassionati amatoricome atleti del massimo livello. Per i migliori nel circuito

è stato istituito dallo scorso anno un “Campionato eu-ropeo”.Ogni anno vengono scelte due gare della distanza mag-giore, una a tecnica classica, una a tecnica libera: i risul-tati nelle due gare vengono sommati e chi ha ottenutoil tempo migliore viene insignito del titolo di Campioneeuropeo di Ski Marathon. Per la prima volta quest’annoverranno assegnati anche i titoli singolarmente perogni tecnica.Lo scorso anno le gare che hanno assegnato il titolo so-no state l’austriaca Koasalauf e la tedesca Skadiloppet.Hanno vinto Martina Stursova rappresentante della Re-pubblica Ceca e il finlandese Kari Varis.Nella prossima stagione i titoli saranno assegnati dai ri-sultati nella Biela Stopa del 20 gennaio in RepubblicaCeca, 45 km a tecnica libera e nella francese Tranjuras-sienne del 12 febbraio, 50 km a tecnica classica.Non saranno premiati solo i due vincitori assoluti, maanche numerose categorie di età.E’ prevista anche una speciale classifica per team. Non ènecessario appartenere alla stessa società, nemmeno al-la stessa nazione, basta formare una squadra di quat-tro, amici, colleghi, conoscenti. Vengono valutati i tre migliori tempi di ogni gara e pre-miato il team che li ha ottenuti. E’ un modo simpaticodi aggregazione che in fondo è uno dei vantaggi dellosport praticato con passione.Iscriversi al circuito Euroloppet è facile ed è possibilefarlo anche in occasione delle gare che vi partecipano.

Page 12: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

VAI 382 23

Sport e Salute

22 VAI 382

Un interessante progetto pilota per combatterela piaga dello sport contemporaneo

Una mano tesa per uscire dal doping

di Giada Bigardi

D opo tanti, troppi, anni in cui il mondo dello sportnon ha saputo reagire al flagello del doping con-temporaneo recentemente si è assistito a un cam-

bio di prospettiva riguardo un tema così scottante, conistituzioni sportive e governi internazionali che final-mente hanno deciso di combattere in modo sistematicol’utilizzo di sostanze e pratiche illecite. Lo dimostrano lanuova versione del codice mondiale antidoping che, invigore dal 1° gennaio 2009, è improntata all’intransigen-za nei confronti dei disonesti punibili con sanzioni qualila sospensione per quattro anni in caso di prima infrazio-ne. In particolare un nuovo interessante progetto, deno-minato Programma Windpop, sembra ora deciso ad af-frontare con estrema attenzione e rinnovata sensibilitàil delicato tema.Lanciato in Svizzera dall’Università di Losanna, e soste-nuto finanziariamente dall’Agenzia mondiale contro ildoping, il programma Windpop prevede la partecipazio-ne di dieci atleti – rimasti anonimi – di altrettante disci-pline, che hanno accettato di prendere parte a un espe-rimento della durata di un anno, periodo nel quale sa-ranno seguiti costantemente da uno staff appositamen-te dedicato. L'intervento di questo programma innovati-vo è focalizzato sull'aspetto mentale, ribaltando un’im-

postazione che finora è sempre stata vista come reazionelogica alla notizia di una positività all’antidoping. Cosìcome quando il responsabile di un reato penale viene ar-restato ci si preoccupa di recuperarlo dando lui la possi-bilità di reinserirsi con nuove credenziali all’interno dellasocietà e del mondo lavorativo – presupposti minimi in-dispensabili per evitare che cada in un circolo vizioso ditipo criminale – lo stesso tipo di lavoro va effettuato an-che nei confronti di atleti dopati. Secondo il parere di al-cuni autorevoli psicologi dello sport, facenti parte dellostaff del progetto sviluppato dallo psicologo sportivoMattia Piffaretti, per ridurre il rischio di ricadute è neces-sario fornire agli atleti coinvolti i mezzi per ricostruirsi unfuturo, non solo come sportivi ma soprattutto come per-sone e cittadini del mondo. La sanzione, per quanto siachiaramente un atto amministrativo dovuto a quantioperano nel rispetto delle regole e della propria salva-guardia fisica, rappresenta infatti un evento traumaticoche, anche a seconda dell’esposizione mediatica del caso,rischia di avere gravi conseguenze dal punto di vista psi-cologico e comportamentale. Tanto per fare un esempio– forse il più tragico – basti pensare al triste epilogo delcaso Pantani. Risulta quindi chiaro dove risieda la grandenovità che il programma Windpop porta all’argomento:

piede nell’ambiente sportivo di altissimo livello. Non unfatto da trascurare, dato che le cronache di questi ultimianni portano con drammatica urgenza alla nostra atten-zione casi di sportivi che vengono avviati alla sistematicaassunzione di sostanze illecite già nelle categorie giova-nili, con danni che rischiano di diventare permanenti. Inquesto senso uno degli impegni di Windpop è proprioquello di permettere agli atleti in erba di condividere latestimonianza dei dieci partecipanti al progetto pilota.Questi, tutti provenienti dalla Svizzera o dai Paesi limi-trofi, avranno il compito di testimoniare e condividerecon i giovani colleghi che cosa significhi subire una san-zione e mettere loro davanti alla prova vivente di qualisiano le reali e tangibili conseguenze di una sanzione ingrado di distruggere una carriera (e non solo). Nelle in-tenzioni degli psicologi dello sport che hanno collabora-to alla stesura del programma, questo aspetto del pro-getto, al di là delle ripercussioni educative e formative,risulta importante nella misura in cui è auspicabile ven-gano previste riduzioni di pena per gli atleti che vi pren-dono parte: si implementerebbe così un meccanismo dicontrollo più severo determinando criteri precisi per af-fermare che il rischio di recidiva è diminuito. Al momento diverse federazioni sportive internazionali– tra le quali non poteva mancare l’Unione Ciclistica In-ternazionale – stanno già collaborando allo studio pilotae altre ancora si stanno interessando al progetto e con-tano di venirne in qualche modo coinvolte prossimamen-te. Il vero problema per dare il via alla fase sperimentaleè stato quello di trovare atleti disposti a mettersi in di-scussione accettando il loro errore: questo a riprova dicome il clima riguardo doping e dintorni sia ancora po-polato da grande omertà e silenzio. Soprattutto per que-sto risulta di vitale importanza riuscire a far comprende-re come attraverso un pieno sostegno psicologico e fisi-co, e un aiuto nella pianificazione della carriera e degliallenamenti, lo sportivo possa conoscere meglio il pro-prio metabolismo e il funzionamento della propria men-te, per governare al meglio il proprio corpo e aumentarele prestazioni in modo naturale. Nel caso di un successo, la versione definitiva di Windpoppotrebbe costituire una più che valida alternativa allasanzione, riducendo la pena o convertendola in una par-tecipazione al programma, che come abbiamo visto puòavere anche interessanti ripercussioni educative per legiovani leve dello sport mondiale. Nella speranza di sconfiggere una volta per tutte il do-ping e tornare a gareggiare con la sola forza congiuntadi cuore, cervello, polmoni e muscoli.

per lasciarsi definitivamente alle spalle il problema do-ping occorre svolgere un lavoro di responsabilizzazione,di sviluppo delle risorse interiori e della fiducia in se stes-si. A tal proposito occorre ricordare come per la maggiorparte degli atleti delle discipline con meno appeal eco-nomico il venire esclusi dalla pratica professionale possarappresentare il mettere in discussione non solo i risulta-ti, ma anche le prospettive economiche di una vita intera.Certamente il lato psicologico non è l’unico che vienepreso in considerazione da questo programma speri-mentale. Parallelamente al lavoro in questo senso, i dieci atleti chehanno scelto di prendere parte al progetto saranno og-getto di interventi di sostegno che riguardano il grado dipreparazione fisica. Nello specifico verranno aiutati a im-parare a comprendere meglio il funzionamento del lorometabolismo e a scoprire come l’ottimizzazione dellepossibilità di successo passi dall'alimentazione, dallaqualità dell'allenamento e dalla biomeccanica, che inse-gna a migliorare il gesto atletico, quasi in misura equiva-lente. È chiaro a questo proposito come la condizione necessa-ria per prendere piena coscienza di tutto questo sia chel’atleta venga a patti con l’accettazione dei propri limitifisici e biologici. Sembra quasi superfluo ribadirlo, ma cisi accorge di quanto questo non sia un aspetto unanime-mente condiviso ponendo l’accento su come il livello diprestazioni richieste agli atleti d’elite sia diventato negliultimi anni quasi disumano. Pochi allenamenti, calendariaffollati che impediscono di rispettare i tempi biologicidi recupero da traumi e affaticamenti muscolari, pressio-ne alle stelle: le condizioni di stress psico-fisico cui sonocostretti gli atleti professionisti, sommati ai ritmi e al li-vello di competizione che devono fronteggiare, sono taliche – risulta quasi paradossale – è diventato quasi impos-sibile competere ai massimi livelli in modo onesto e ri-spettoso della propria salute. O, quantomeno, è da esclu-dere di poter essere al massimo della forma lungo tuttol’arco di una stagione agonistica, ma solo in qualche ap-puntamento concentrato come infatti avviene per gliatleti dilettanti, con l’ovvia conseguenza di dover rinun-ciare – per atleti di sport individuali – a rendite economi-che di una certa consistenza.Finora si è parlato di recupero di atleti caduti in errore edi consapevolezza dei limiti. Ma il programma Windpop si propone anche di approc-ciare il problema doping da un lato puramente preven-tivo, cercando di anticipare ogni possibile tentazioneformando i giovani atleti già prima che possano mettere

Page 13: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Ultramaratone

24 VAI 382

Il fine settimana di S. Giovanni Lupatoto: un evento che ti resta nel cuore

Lupatotissima:importante è esserci

di Renata D’Antoni

A d un certo momentodella giornata i pre-senti a S. Giovanni Lu-

patoto hanno sperato che lamagia di questa pista conce-desse ancora un doppio re-cord: quello maschile e fem-minile della 6 ore.Del resto la pista di record alsuo attivo ne ha, diversi e pre-stigiosi, come quello femmi-nile della 24 ore di Edit Bergesper nominarne uno per tutti. Purtroppo il colpaccio è riusci-to solo a Monica Carlin. Per-ché Boffo è stato rallentatodai crampi. Comunque en-trambi sono stati bravissimi.Tanto bravi e tanto simpaticida meritare il premio specialeLupetto d’oro e Lupetto rosa,assegnato dai giornalisti chequest’anno non hanno avutodifficoltà a trovare personag-gi che lo meritassero. Ma andiamo con ordine. Laprima gara a partire è statal’Ultramaratona, quest’annocon due opportunità di parte-cipazione: una 100 km e an-che una 6 ore. Come già detto, la gara è vis-suta sulle performance di al-tissimo livello internazionaledi Monica Carlin e Marco Bof-fo, entrambi tesserati per lasocietà Brema Running Team,ed entrambi alla ricerca di ri-scontri cronometrici sulle seiore, rispetto al lavoro finorafatto in funzione del campio-nato del Mondo della 100 kmdi Gibilterra. Per le prime quattro ore è sta-to soprattutto Marco a richia-mare l’attenzione degli ad-detti ai lavori e del pubbliconumeroso, con una proiezio-ne costante superiore ai 92,5km anzi in lieve crescita intor-no alla terza ora di gara: un ri-sultato che gli avrebbe con-

sentito di battere di gran lunga la miglior prestazioneitaliana attualmente detenuta dal grande Mario Arde-magni (90,400 km su pista e 90,000 km su strada). Sfortu-na vuole che intorno alle 4h15’ siano arrivati dei proble-mi muscolari, forse causati dal caldo umido pomeridiano,forse da una minima predisposizione naturale di Marcoper i crampi in queste condizioni, forse dal fondo elasticodella pista, forse (ma non infine) da qualche accelerazio-ne in curva. Ciò non ha impedito a Marco di proseguire ilprevisto test allenante, dopo qualche sosta per massaggi,totalizzando alla fine la distanza di 86,575 km che gli haconsentito di aggiudicarsi la vittoria assoluta ed il titolodi Campione Italiano Iuta della sei ore su pista 2010.Se per le prime quattro ore Boffo e Carlin si sono contesiun pochino l’attenzione del pubblico, nelle ultime dueore gli occhi erano tutti puntati su Monica Carlin. La tren-tina, dopo l’infortunio primaverile, è in ripresa fisica e direndimento. I primi test agonistici non avevano appaga-to del tutto le attese sue personali e del suo tecnico (lostesso Marco Boffo) e le aspettative per questa gara era-no alte. Fin dall’inizio Monica Carlin ha impostato un rit-mo vicino al suo primato italiano della sei ore su strada(80,705 km conseguito nel 2008 a Ciserano) per scendereleggermente con il passare delle ore, fino a stabilizzarsia poco sotto gli 80 km. E’ piaciuta molto la regolarità e latenuta delle 3 ore più difficili (dalla terza alla quinta) alpasso dei 12,7 kmh con l’ultima ora finale confortantesempre sopra i 13 kmh. La distanza finale ottenuta daMonica, pari a 79,804 km, equivale alla nuova MigliorPrestazione Italiana delle sei ore su pista (precedentePaola Sanna 78,426 del 2004 ad Alzano Lombardo) e allamaglia di campionessa italiana Iuta 2010.Sul podio maschile sono saliti il ligure Diego Di Toma, az-zurro della Sanremo Runners (secondo con 77,088 km) edil debuttante padovano Marco Turri dell’Atletica Città diPadova (terzo con 75,339 km) e su quello femminile,l’umbra Katia Alcherigi della Marathon Club Città di Ca-stello, seconda classificata che ha conseguito il personalecon 70,874 km e l’azzurra Maria Grazia Villella della so-cietà Asadetur Napoli, terza con 68,382 km.La gara di Ultramaratona è poi proseguita con il traguar-do della 100 km vinta da Antonio Mammoli (Asd Croced’oro Prato) con 8h01’14” (ormai di casa qui a San Gio-vanni Lupatoto, dove vinse la medaglia di bronzo nelCampionato Europeo di 24 ore del 2006), che ha prece-duto il torinese (ma veneziano di nascita) Stefano Mon-tagner dei Runners Bergamo (società presente con seiatleti alla Lupatotissima), secondo con 8h19’38” e FabioCosti della Pod. Biasiola che ha impiegato 8h47’26”. Trale donne l’unica atleta che ha concluso la gara è stata latriestina Giuliana Montagnin della Marathon Uoei Trie-ste che ha impiegato 15h11’39”. L’altro appuntamentoagonistico della 16a Lupatotissima è invece partito alle12.00 di sabato,la Staffetta 24x1ora. Buono anchequest’anno il numero delle squadre iscritte, con 28 staf-fette al via. La Staffetta è stata una lunga kermesse diatleti. Per quanto riguarda l’elite, i buoni risultati sonostati garantiti dalla partecipazione della squadra pado-vana del Pier Sport di Tencarola. Basti pensare che nei pri-mi 16 uomini classificati, si sono inseriti ben 15 atletischierati dalla staffetta di Paolo Calore, guidata dal Di-rettore Tecnico Giuseppe Monetti. Il risultato finale ha vi-sto, infatti, prevalere con km 416,651 la staffetta del PierSport, che ha preceduto i Turristi Avis Aido di Montegrot-to (366,193 km) con la squadra delle cosiddette Tartaru-ghe (mica tanto lente) capitanata da Alberto Greggio.Terza con la distanza percorsa di 360,988 km, si è piazza-ta l’Avis Malavicina Belvedere, trascinata dal PresidenteDavide Piccoli, che ha presentato al via ben tre squadre,

ClassificheClassifica 6 ore1. Boffo Marco m 86.575,16; 2. Carlin Monica m 79.804,24;3. Di Torna Diego m 77.088,65; 4. Turri Marco m 75.339,17;5. Intini Vito m 72.627,95; 6. Alcherigi Katia m 70.874,47; 7.Ruzzier Sergio m 70.382,73; 8. Accorsi Andrea m70.357,73; 9. Villella Maria Grazia m 68.382,25; 10. Catta-neo Marco m 66.281,40; 11. Fedele Giorgio m 65.566,66;12. Cornolti Eugenio m 65.552,66; 13. Petruzzelli Massimom 64.762,92; 14. Rigo Andrea m 62.831,44; 15. PanzettaAntonella m 62.303,70; 16. Borella Santo m 61.779,33; 17.Valenti Paolo m 60.079,85; 18. Zomer Franco m 58.395,37;19. Sannino Guido m 58.390,37; 20. Angelici Giuseppe m57.251,26; 21. Bruzzolo Giancarlo m 56.143,52; 22. Gallet-to Stefano m 55.417,78; 23. Marchi Federico m 53.263,93;24. Colombo Michele m 52.754,56; 25. Sterni Gabriella m51.094,08; 26. Topolini Silvana m 49.621,60; 27. MichelettiLuciano m 49.206,23; 28. Lupo Stanghellini Davide m47.838,12; 29. Rastello Alessandro m 44.247,16; 30. Ster-pin Claudio m 43.814,42; 31. Sconfietti Claudio m43.714,42; 32. Barchetti Monica m 42.557,68; 33. AloisiGiampaolo m 41.629,57; 34. Orsi Sergio m 30.308,95.

Classifica 100 km 1. Mammoli Antonio 08.01:14; 2. Montagner Stefano08.19:38; 3. Costi Fabio 08.47:26; 4. Tallarita Antonio09.31:54; 5. Cesconetto Daniele 09.34:58; 6. MarchesiTiziano 09.39:55; 7. De Giampaulis Antonio 11.38:19; 8.Cavazzoli Franco 11.51:47; 9. Samsa Alessandro 11.54:37;10. Salvatore Antonio 12.09:26; 11. Bianconi Paolo12.39:02; 12. Mazzeo Antonio 12.46:09; 13. Niego Antonio13.25:34; 14. Stoppa Luca 13. 26:43; 15. Mason Vincenzo13.39:12; 16. Morandin Luciano 13.53:59; 17. PaglialongaDaniele Giorgio 14.27:23; 18. Montagnin Giuliana 15.11:39;19. Salem Mohamed 15.34:18.

VAI 382 25

Page 14: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

VAI 382 27

CronacheUltramaratona Sci di fondo Podismo Competitivo Appuntamenti Aziende

mento a Velden, dall’altra par-te del lago.Davanti al castello-albergo do-tato di casinò (è in vendita, nelcaso qualcuno fosse intenzio-nato ad acquistarlo) sono oltre5.000 i podisti che magari nonpunteranno al podio, ma chein quanto a voglia di divertirsinon sono secondi a nessuno. Ore 9.30, pronti, via. L’idea difare una mezza su un tracciatointeramente chiuso al trafficoche lambisce uno dei laghi al-pini più belli, è farsi un regaloferragostano. Si corre nel si-lenzio interrotto solo dal ru-more delle suole sull’asfalto.Un gruppo di ragazzini dellasquadra locale di hockey pic-chia i propri bastoni sul bordodel marciapiede: chi passa vici-no a loro allunga la mano perun cinque alto contro i loroguantoni. Una manciata dichilometri e un gruppo rock suun tetto di una casa detta il rit-mo ai cinquemila. Quelli davanti però non si cu-rano né dei ragazzini né dei fu-turi Rolling Stones, sono inquattro a menar le gambe da-gli altipiani keniani: Issac Ko-sgei, Philip Yiego, Carlo Mainae Philemon Kisang. Quest’ulti-mo ha un personale in1:00,55 (mica paglia, come di-cono a Nairobi) ma qui a Kla-genfurt non andrà oltre un1:02,44, che corso a quasi 30gradi è di tutto rilievo. Tra ledonne si recita lo stesso copio-ne da sei anni con l'unghereseAniko Kalovics che non ha la-sciato scampo alle avversarie,la croata Lisa Stublic e la kenia-na Ednah Kwambai. Molti gliitaliani che hanno scopertoquesta gara nel bel cuore

I fedelissimi della MarcialongaL’elenco completo dei più fede-li alla gran fondo della Val diFiemme e Fassa37 edizioniAndrich Ivo; Avanzinelli Aulo;Bertocchi Luciano; Bianchi An-gelo; Bucciantini Atto; Costan-tin Costantino; Davarda Giu-seppe; Del Vecchio Santo; Del-vai Luigi; Gianola Antonio; Lu-nelli Fabio; Mariani Giovanni;Nones Marco Aurelio; PiccininiSevero, Pigozzo Giancarlo;Piotti Odillo; Vanzo Mario;Zambaldo Armando.36 edizioniAlberio Giacomo; Bernard Ma-rio; Bortolini Romano; BrunelloFranco; Dal Molin Giorgio;Gaetani Maurizio; Lualdi Pier-giorgio; Perdetti Enrico; RizFaustino; Ronzani Pietro; Sar-tori Sergio; Tonon Ugo; Zam-patti Lino.35 edizioniBonelli Nicola; Buzzi Ferruccio;Cazzaniga Silvano; De RivoSergio; Felicetti Luigi; FranciniFranco; Piazzi Giuseppe; SordoFirmino; Zorzi Diego.34 edizioniBruno Pierangelo; D’AndreaTeodoro; Dicembrini GianFranco; Gaddi Giuseppe; Lodi-giani Pietro; Piaser Roberto; Si-gnori Riccardo; Tamarri Virgilio;Tosato Giuliano.33 edizioniBarzio Franco; Bramanti Mario;Cavallotti Andrea; Fontana Lu-ciano; Marchiol Luciano; Peret-ti Giorgio; Valente Pietro; WeissNicolò; Ventura Alessandro.32 edizioniAbeni Gianpietro; Caola Ugo;Capelli Marcello; CarravieriGianni; Del Longo Orfeo; Man-zoni Giacomo; Postal Ugo; Pu-relli Antonio; Radovan Piero;Simio Giorgio; Zanetti Virgilio.

31 edizioniBonazzi Renato; Brida Corra-do; Bruno Ferdinando; BrunoMario; Calliari Cornelio; Cara-coi Mario; Gagliardo Leonar-do; Grazioli Lauro; Paravisi Sil-vano; Picchiarini Giancarlo;Zurloni Felice. 30 edizioniArchetti Giuseppe; BrasolinGaetano; Brazzelli Angelo;Collavo Luigi; Gennai Umber-to; Ghidi Pietro; Lazzaretti Mo-reno; Magrograssi Giacomo;Marinoni Marcello; MolteniRodolfo Adriano; Moresco Al-do; Pasini Angelo; Patuelli Car-lo; Pettorelli Marco; Rizzoli Mi-chele; Serri Eliseo; TeobaldelliAttilio; Valdinoci Giancarlo;Zambaldo Bruno.

Una mezza in riva al lagoC’è una gara estiva che è qual-cosa di più di una semplicecompetizione podistica. È l’oc-casione per unire vacanza epettorale, riposo con la fami-glia e sfida con amici o nemici,in tutti casi avversari. È la mez-za maratona di Klagenfurt,una ventun chilometri da in-corniciare, che lo scorso 22agosto ha festeggiato la 9°edizione. Ma non si pensi chesi tratti della solita “mezza”,perché a parte la consueta di-stanza, la gara avviene al ter-mine di un lungo weekend dieventi, unici e coinvolgentidall’organizzazione tipica-mente carinziana. Ce n’è pertutti i gusti: dalla gara riservataal mondo femminile a quellakinder per i piccoli campioni didomani, fino alla doggy run,ovvero il padrone con il pro-prio cane. E tutto questo neisoli primi due giorni, perchéper il gran finale si aspetta ladomenica, con l’appunta-

dell’agosto e chissà quanti al-tri navigando su www.kaer-ntenlaeuft.at non si lasceran-no scappare l’occasione di unacorsa in riva al lago.

Carlo Brena

La Montefortiana si faràCome avrete sentito una disa-strosa alluvione si è abbattutasulla nostra zona di Montefor-te d'Alpone e Soave. Il Diretti-vo del nostro Gruppo nella suaultima riunione, ha deciso dipromuovere una iniziative disolidarietà per quelle famiglieduramente colpite da questoevento. Dopo il primo momento diemozione e disponibilità, nondeve sopraggiungere il perio-do del dimenticare e del fata-lismo. La Montefortiana èsempre stata in 35 anni di sto-ria l'espressione della genero-sità e dell'ospitalità della no-stra gente. Vogliamo non di-menticare questi valori e ri-cambiare insieme, con un se-gno tangibile della nostra soli-darietà, la vicinanza alle fami-glie che più di tutte hannosofferto i disagi di questa ter-ribile esperienza. Quindi: ... quest'anno la Tua corsa valeun aiuto... grazie al Tuo contri-buto...aggiungi un Euro al-l'iscrizione alla Montefortiana2011 per gli alluvionati diMonteforte e SoaveSaranno piccole gocce chemesse insieme potranno dimo-strare la sensibilità di tutti e da-re fiducia a questa gente. Oltreal bonus di iscrizione, tutte leofferte straordinarie e non,che saranno inviate alle nostrecoordinate più sotto riportate einserite nel sito www.monte-fortiana.org con la causale "al-luvione Monteforte-Soave"

Scidi fondo

Podismocompetitivo

Appuntamenti

Ultramaratone

26 VAI 382

oltre ad una rappresentativa Comunale, quella di Rover-bella. In totale ben 20 squadre hanno superato i 300 km.Molto avvincente anche la competizione delle squadrefemminili, con tre formazioni partecipanti come lo scor-so anno. Ha vinto ancora una volta, quest’anno con298,565 km il CSI Verona Runner, squadra veronese capi-tanata da Stella Pizzini, sfiorando ancora una volta que-sto limite d’eccellenza dei 300 km; seconda quella man-tovana dell’Avis Malavicina Belvedere e terza l’altrasquadra veronese femminile del Latin Marathon Lovers.La classifica delle rappresentative comunali è stata ono-rata dal premio dedicato alla memoria di un altro grandepersonaggio dello sport e del podismo veronese, il gior-nalista Olimpio Rossin, che per tanti anni ha scritto sullepagine del quotidiano locale L’Arena, fino agli ultimigiorni prima della sua scomparsa avvenuta alla fine del2007. Il premio è stato appannaggio quest’anno del Co-mune di Chiampo, capitanato da Gigi Berti e da RenzoCavestro, che ha preceduto il Comune di Rioverbella, ca-pitanato da Davide Piccoli e Linda Pojani ed il Comune diSan Giovanni Lupatoto guidato dai fratelli Giovanni e Ti-ziano Bussinello. La classifica individuale femminile ha vi-sto primeggiare l’azzurra inossidabile della corsa in mon-tagna Maria Grazia Roberti con 15,628 kmh, che ha pre-

ceduto la veronese Chiara Pacchiega (in versione sprintrispetto alle sue gare preferite di Ultramaratona) secon-da con 14,617 kmh. Sul podio al terzo posto è salita un'al-tra veronese Marianna Buzzi, recente vincitrice della Ve-rona Bosco. Nella classifica individuale maschile ha pri-meggiato l’atleta Solomon Rotich, che ha gareggiato peril Pier Sport Tencarola, unico atleta a superare i 19 kmh(19,019). Sul podio sono saliti due compagni di squadra:Francesco Duca (18,728) e Corrado Mortillaro (18,696).Il primo degli atleti non schierati dal Pier Sport Tencarola,nono classificato, è stato Michele Bedin (17,765 kmh) insquadra con i Turristi di Montegrotto (squadra delle Tar-tarughe). Ai due vincitori individuali della Staffetta 12-24 x 1 ora sono stati assegnati i trofei del memorial GuidoPimazzoni, socio e consigliere Mombocar scomparso nel-l’ultimo anno. Alla cerimonia di premiazione ha presoparte Rosanna Pellizzari, moglie di Guido, che ha conse-gnato i due trofei assieme al Presidente del GSD Mombo-car. Un unico neo in questa lungo fine settimana e noncerto imputabile alla organizzazione: ancora una voltaalle premiazioni ricchissime e curate con particolare at-tenzione brillavano per assenza proprio i premiati. Chi siimpegna con tanta attenzione meriterebbe un maggioreriguardo da parte degli atleti e dai responsabili dellesquadre. Ha completato il programma della Lupatotissi-ma la non competitiva della StraLupatoto, sempre moltopartecipata, con circa 2.000 presenze, grazie anche allabellissima giornata e agli stupendi percorsi, realizzati daiquattro gruppi organizzatori (Atl. Club del Lupo, La Co-meta di Raldon, l’Atletica Lupatotina e il Gsd Mombo-car), iniziativa che avrà il suo epilogo fra qualche setti-mana, come ricodra l’Assessore allo Sport Aloisi, nellaconsegna del ricavato netto ad Associazioni di volonta-riato. A S. Giovanni Lupatoto è d’obbligo esserci, non im-porta a quale titolo: come atleta impegnato o semplice-mente amatore, dalla parte dell’organizzazione o sem-plicemtne del pubblico. Le giornate del GS Mombocarvalgono tutta l’attenzione e rimagono comunque nelcuore.La Lupatotissima non finisce qui. Nella settimana succes-siva è in programma la Staffetta della Speranza, riservataagli studenti di Scuole Elementari, Medie inferiori e su-periori, sempre sulla Pista Nino Mozzo di San GiovanniLupatoto.

Classifica squadre1. GP Pier Sport Tencarola km 416,651; 2. GP Turristi “LeTartarughe” km 366,193; 3. GP Avis Malavicina Belvedere –A km 360,988; 4. ASD La Rustica Pescantina km 358,076;5. ASD GP Monselicensi “Colorificio Tomelleri” km356,306; 6. GSD Valdalpone De Megni – A km 354,883; 7.Polizia Penitenziaria km 352,689; 8. GS Biasin Giancarlokm 345,529; 9. Flying Colours Marathon km 341,788; 10.85° Rav Verona “Esercito” km 340,400; 11. Atletica Banco-le km 337,687; 12. GP Panificio Cavattoni Palu’ km333,849; 13. ASD Atl. Lupatotina Marani Akropolis km325,838; 14. GSD Mombocar “Riso San Marco” km321,278; 15. Latin Marathon Lovers – A km 318,035; 16. GPAvis Malavicina Belvedere – B km 313,431; 17. La CometaFidas – Radon km 310,996; 18. ASD Marciatori SportingClub Mondatori km 310,897; 19. Sezione Arbitri Verona km305,447; 20. GP Turristi “Anniversario” km 303,806; 21.GSD Valdalpone De Megni – B km 299,033; 22. Atl. CSIVerona – Verona Runner femminile km 298,565; 23. TeamSky Explorer Sportler km 288,747; 24. GP Avis MalavicinaBelvedere – femminile km 286,255; 25. Latin MarathonLovers – femminile km 271,634.

Classifiche frazionistiMaschile1. Solomon Rotich km 19.20; 2. Duca Francesco km 18.80;3. Mortillaro Corrado km 18.80; 4. Mokraji Lahcen km18.80; 5. Tosi Renato km 18.40; 6. Abbatescianni Diego km18.40; 7. Bernardi Fabio km 18.40; 8. Barizza Filippo km18.00; 9. Bedin Michele km 18.00; 10. Zahidi Mohamed km17.60.

Femminile1. Roberti Maria Grazia km 15.37; 2. Pacchiega Chiara km14.40; 3. Buzzi Marianna km 14.40; 4. Zamboni Isabella km14.00; 5. Legnaro Daria km 14.00; 6. Pojani Linda km14.00; 7. Pedroni Maura km 13.60; 8. Simonazzi Gonny km13.60; 9. Marcato Chiara km 13.60; 10. Piazzola Claudiakm 13.20.

Page 15: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

VAI 382 29

15 gennaio 201135a Pustertaler Ski-MarathonDobbiaco (BZ) - km 28 - Tecnica libera- Partenza ore 10.00 - Tempo massi-mo 4 ore - Org. C.O. Pustertaler Ski-Marathon - Via Dolomiti, 3 - 39034Dobbiaco - Tel. 0474 972132 - Fax0474 972730 - e-mail: [email protected] - Iscrizioni: € 32,00,combinata € 55,00 entro i l24.12.109; € 37,00, combinata €60,00 dopo il 25.12.10; € 45,00,combinata € 65,00 il 15.01.11 C/cpostale n. 13545397 c/c bancarioCassa Raiffeisen Dobbiaco intestatoa Comitato Organizzatore Pusterta-ler Ski-Marathon oppure B.B.IT59H0808058360000300219444 –SWIFT/BIC: RZSBIT21138 - Iscrizioneon-line: www.ski-marathon.com -Gran Fondo Mastertour.

16 gennaio 201135a Pustertaler Ski-MarathonDobbiaco (BZ) - km 42 - Tecnica classi-ca - Partenza ore 10.00 - Tempo mas-simo 6 ore - Org. C.O. Pustertaler Ski-Marathon - Via Dolomiti, 3 - 39034Dobbiaco - Tel. 0474 972132 - Fax0474 972730 - e-mail: [email protected] Iscrizioni: € 32,00, combi-nata € 55,00 entro il 24.12.10; €37,00, combinata € 60,00 dopo il25.12.10; € 37,00, combinata €65,00 il 15.01.11, € 45,00 il 16.01.11- C/c postale n. 13545397 c/c banca-rio Cassa Raiffeisen Dobbiaco intesta-to a Comitato Organizzatore Pusterta-ler Ski-Marathon oppure B.B.IT59H0808058360000300219444 –SWIFT/BIC: RZSBIT21138 - Iscrizioneon-line: www.ski-marathon.com -Gran Fondo Mastertour.

16 gennaio 2011Planoiras Lenzerheide (Svizzera) - km 25 - 12 -Tecnica libera - Partenza ore 10.30Tempo massimo 2,30 ore - Org. Lenzer-heide Tourismus - Via Principala, 68 CH7078 Lenzerheide (Svizzera) - Tel. 0041813851122 - Fax 0041 813851123 - e-mail: [email protected] -

L’agenda del fondista

17 dicembre 2010La SgambedaLivigno (SO) - km 21 - Tecnica Classica- Partenza ore 11.00 - Tempo massimoore 4 - Organizzazione APT LivignoVia Saroch 1098/A 23030 Livigno(SO) - Tel. 0342 052230 - Fax 0342052259 - e-mail: [email protected]: € 20,00 entro 29.10.10, €25,00 entro 14.12.10 - c/c postale37722618 c/c Bancario 1816 intesta-to CO La Sgambeda - Iscrizioni on-li-ne: www.lasgambeda.it

18 dicembre 2010Minisgambeda Livigno (SO) - km 1 - 3 - 4 - 5 - Tecnicalibera - Partenza ore 13.30 - Organiz-zazione APT Livigno - via Saroch,1098/a - 23030 Livigno (SO) - Tel.0342 052230 - Fax 0342 052259 - e-mail: [email protected] - Età da 8 a17 anni - Iscrizioni: € 10,00 - c/c posta-le 37722618 intestato CO La Sgambe-da - on-line: www.lasgambeda.it.

19 dicembre 2010La Sgambeda MarathonLivigno (SO) - km 42 – km 22,5 - Tec-nica libera - Partenza ore 11.00 - Tem-po massimo ore 5 - OrganizzazioneAPT Livigno - via Saroch, 1098/a -23030 Livigno (SO) - Tel. 0342052230 - Fax 0342 052259 - e-mail:[email protected] - Iscrizioni: €40,00 entro 29.10.10 € 55,00 entro14.12.10 - c/c postale 37722618 c/cBancario 1816 intestato CO La Sgam-beda - Iscrizioni on-line: www.lasgam-beda.it - Gran Fondo Mastertour.

26 dicembre 2010TurmasiVermiglio (TN) Centro del fondo - km25 - Tecnica libera - Org. PolisportivaVermiglio - Via della Prada, 31 - 38029Vermiglio - Tel./Fax 0463 758525 - e-mail: [email protected] -Gran Fondo Mastertour

6 gennaio 2011Comelgo LoppetPadola di Comelico Superiore (BL) -km 30 - Tecnica classica - Partenza ore10.30 - Tempo massimo 3,30 ore -Org. Comelico Nordicski Via Milano

52, 32040 Comelico Superiore (BL) -Tel. 0435 470007 Fax 0435 67040 - e-mail: [email protected] - Iscri-zioni: € 20,00 fino 31.12.10 € 25,00fino ore 9.00 del 06.01.11 - B.B. -www.comeliconordicski.com - GranFondo Mastertour.

8 gennaio 201130a Marathon International de BessansBessans (Francia) - km 15 - 30 Tecnicaclassica – Partenza ore 13.00 - Org.Marathon de Bessans - Rue de la Mai-son Morte - 73480 Bessans (Francia)Tel. 0033 479054284 - Fax 0033479058311 - e-mail: [email protected] - Iscrizioni: € 29 km30, € 26 km 15 entro 26.12.10 - € 35km 30, € 32 km 15, entro 6.01.11, €40 km 30, € 37 km 15 fino al 08.01.11- Iscrizione on line: www.marathon-debessans.com - Euroloppet.

9 gennaio 201130a Marathon International de BessansBessans (Francia) - km 42 - 21 Tecnicalibera – km 10 – 5 – 2,5 (per bambini)Tecnica libera – Partenza km 42 – 21ore 10.00, km 10 – 5 – 2,5 ore 10.25- Org. Marathon de Bessans - Rue dela Maison Morte - 73480 Bessans(Francia) Tel. 0033 479054284 - Fax0033 479058311 - e-mail: [email protected] - Iscrizioni: € 29km 42, € 26 km 21, € 10 km 10, € 4km 5 – 2,5 entro 26.12.10 - € 35 km42, € 32 km 21, € 16 km 10, € 5 km 5– 2,5 entro 06.01.11, € 40 km 42, €37 km 21, € 21 km 10, € 5 km 5 – 2,5fino al 09.01.11 - Iscrizione on line:www.marathondebessans.com - Eu-roloppet.

9 gennaio 2011Attraverso CampraCentro Sci Nordico Campra - Olivone(Svizzera) - km 21 - Tecnica libera - Par-tenza ore 10.30 - Org. Sci Club Sima-no, CH 6718 Olivone Tel.0041 918722278 Fax 0041 91 8722146 e-mail: [email protected] - www.cam-pra.ch - Swissloppet.

Iscrizioni: km 25 CHF 45, km 12 CHF25-IBAN CH2400774110372524300Grandbuendner Kantonalbank, 7002Chur on-line: www.lenzerheide.com -Swissloppet

19 gennaio 2011Alto Adige MoonlightClassicAlpe di Siusi (BZ) - Km 36 - 20 - Tecnicaclassica - Partenza ore 20.00 – Alto Adi-ge Moonlight Classic Alpe di Siusi - viaCompatsch - 39040 Alpe di Siusi (BZ) -Tel. 0471 727904 - Fax 0471 727828 e-mail: [email protected] - Iscri-zioni: km 36 € 45,00 fino 17.01.11, km20 € 40,00 fino 17.01.11 - B.B. IBANIT44C0805623100000300005339Cassa Rurale di Castelrotto on-line:www.moonlightclassic.info

22 gennaio 2011Dolomiten ClassicraceObertilliach - Lienz (Austria) - km 42 -20 - Tecnica classica - Org. Langlaufund Radsportclub Lienzer Dolomiten -Südbahnstrasse 22 - 9900 Lienz (Au-stria) - Tel. 0043 485265999 - Fax0043 4852659999 - e.mail: [email protected] - Iscrizioni: km42 € 52,00 fino 31.12.10, € 57,00 fi-no 21.01.11 - km 20 € 37,00 fino31.12.10, € 40,00 fino 21.01.11 - B.B.IBAN AT851200000473511806 - online: www.dolomitensport-lienz.com- Worldloppet.

22-23 gennaio 201130a Millegrobbe LavaroneLavarone - Centro Fondo Millegrobbe(TN) - km 30 al giorno - Tecnica clas-sica il giorno 22, tecnica libera il gior-no 23 - Partenza ore 10.00 - Tempomassimo 3,30 ore - Org. S.C. Mille-grobbe Lavarone - Via Gionghi,107 -38046 Lavarone - Tel. 0464 724144 -Fax 0464 783118 - e-mail: [email protected] - Iscrizioni: combinata €45,00 entro 19.01.11, € 50,00 dopo;tecnica classica e tecnica libera € 30,00ciascuna entro 19.01.11, € 35,00 dopo- c/c postale 15898380 intestato a SciClub Millegrobbe Lavarone – B.B. IBANIT01O0809134920000002015765 -Gran Fondo Mastertour.

saranno poi inviate in unica so-luzione al "Fondo Concordia"gestito dal Comune e dallaParrocchia di Monteforte d'Al-pone.c/c postale 19084375iban IT75 G051 8859 58000000 0032 707 intestato:Gruppo Sportivo Dilettantisti-co Valdalpone De MegniV.Dante Alighieri, 41 C.P. 53- 37032 Monteforte D’Alpo-ne - VR Tel. 045 9586408Fax 045 6103277 tel. 3382663474 [email protected] www.montefortia-na.org

Myriam Cusini

Prowinter 2011È partita la nuova stagione2010/2011 con una soffice ne-ve fresca caduta sull’arco alpi-no nelle ultime settimane. È ini-ziata la Stagione di Coppa delMondo e anche il Pool Italia e,mentre il mondo della neve siprepara a scendere in pista, aFiera Bolzano è partito il gran-de gigante per l’organizzazio-ne di Prowinter, la fiera interna-zionale dei professionisti, delnoleggio e dei servizi per glisport invernali, in programmaa Bolzano dal 13 al 15 aprile2011. Prowinter ha siglato an-che per il 2011 la partnershipcon la 43a edizione della FISAlpine Ski World Cup Gardena(Saslong Classic). La famosamanifestazione, che prevedeun supergigante e una discesalibera di Coppa del Mondo (17e 18 dicembre 2010), si svolgein un contesto animato da nu-merosi altri eventi che coinvol-gono festosamente la comuni-tà locale, gli stessi atleti e unfolto pubblico. Saslong Classiccontribuisce così da anni ad ali-mentare la fama dell’Alto Adi-ge quale centro nevralgico de-gli sport invernali, così comeProwinter ne promuove lo svi-luppo settoriale e gli aspetti dibusiness. Grazie al costante impegnoprofuso nell’organizzazione dieventi di rilievo e alla sua stra-tegica posizione geografica,l’Alto Adige si conferma inol-tre efficace piattaforma di con-tatto tra la realtà italiana equella d’oltralpe. Di questaopinione è anche Gian FrancoKasper, Presidente Federazio-

ne Internazionale Ski FIS: “Lafiera specializzata Prowinter èuna piattaforma ideale chepermette lo scambio e la con-divisione d’idee, di informazio-ni ed esperienze tra operatoridel settore, di allacciare nuovicontatti e di avviare affari nelsettore commerciale e sporti-vo. Le tante premiazioni degliatleti trasmettono emozioni epermettono di dare onore alleprestazioni ottenute durantel’inverno. In Alto Adige si svol-gono varie manifestazionisportive a livello internaziona-le, soprattutto per quanto ri-guarda le discipline invernali. Per questo Bolzano è il luogoideale per lo svolgimento diuna fiera specializzata comeProwinter. La FIS augura a tuttii partecipanti un buon lavoro euna fiera di successo!”. La Fe-derazione Internazionale SciF.I.S. rinnoverà e rafforzerà ilproprio sostegno anche a Pro-winter 2011, con la premiazio-ne FIS OC AWARD, sottoline-ando in tal modo il valore as-sunto dalle due rassegne nelpanorama fieristico delle spe-cializzate nei settori della tec-nologia e degli sport invernali.L’undicesima edizione di Pro-winter si svolge a Fiera Bolzanoa conclusione della stagioneinvernale per confermare lasua posizione di rete leader a li-vello nazionale e internaziona-le per lo sport business. Dal 13al 15 aprile 2011 Fiera Bolzanoprevede la partecipazione dioltre 250 espositori da unaquindicina di Paesi che presen-teranno le loro ultime tenden-ze ad un pubblico di operatoriinternazionali. All’edizione del2009, anno nel quale Prowin-ter si è svolta senza Apitec, lamanifestazione internazionalelegata alla tecnologia alpina edinvernale, che si svolge ognidue anni e solo negli anni pari,erano giunti a Bolzano circa5.500 operatori qualificati. Da-ta di svolgimento: 13 - 15 apri-le 2011; Luogo di svolgimen-to: quartiere fieristico di Bolza-no; Orari di apertura: mercole-dì e giovedì dalle ore 9.00 alleore 17.00; venerdì dalle ore9.00 alle ore 16.00; Ingresso:riservato agli operatori; Prezzodel biglietto: 10 euro; scontodel 50% con registrazione on-line. Informazioni: www.pro-winter.it

Aziende

Vedi anche su www.vademecundelfondista.it

A cura di

MyriamCusini

Page 16: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello

Maratonina di Natale Loc. Serravalle - Repubblica S.MARINO- - Km 3.7.15 - NC - Org. G.P. Samma-rinese - Inf (0549)901523 Tasini - P.9.30-10 - GA-FIASP/IVV

33ª Maratonina di S.SilvestroLoc. Cusignana Bassa Giavera - Prov.Treviso - Km 6-12-21-30 - N.C. - Org.G.P. Club del Torcio - Via Canova, 58 -31040 Giavera del Montello - BrunoAmadei - Tel(0422)774342 - P. Ore8.30/9.30 Giavera del Montello - GA-FIASP/IVV

33a Maratonina di San Silvestro Loc. Cusignano Bassa - Prov. Treviso -Km 6-12-21-30 - NC - Org. ASD Clubdel Torcio- Inf Amadei Bruno- Tel(0422)774342 - P. 8,30Giavera delMontello - GA-FIASP/IVV

28ª Stravarese Loc. Varese - Km 7-14 - N.C. - Org.G.S. Marciatori Varese - G.T AlarmVicolo Mera 8 21100 Varese - ZucchiAldo - Tel (0332) 242228-Gruppo 340.3928458 - P. Ore 8,30/9,30 - GA-FIASP/IVV -

1a Marcia camminiamoricordandogli amici del gabbiano JonathanLoc. Pradipozzo - Prov. Venezia - Km6-11 Ripetibili - N.C. - Org. G.M. Por-togruaro e C.F. Portovecchio - Via Sta-dio, 10 c/o bar Dreher - 30026 Porto-gruaro - Sergio Zadro - Tel. (0421)71301 - Cell 340.6018960 - P. Ore 9/11 - GA - FIASP/IVV

23a Marcia del Mandorlato di Cologna VenetaLoc. Cologna Veneta - Prov. Verona -Km 6-10-18 - NC-Org. Interauto Podi-stica- Inf Mondardo Valter/Maito Bru-no Tel (0442) 410729 - 410120 - P. 8-8,30-GA-FIASP/IVV

26 DICEMBRE 16a Maratonina di ZanicaLoc. Zanica - Prov. Bergamo - Km 7-11-15-18-23 - N.C. - Org. G.P. Insiemecon amicizia - Via Serassi, 44 - 24050Zanica Maoloni / Rampinelli Tel.(035)

12 DICEMBRE 6a Marcia TelethonLoc. Paladina - Prov. Bergamo - Km 5-8-15-21 - NC - Org. Atl.Valbreno Ami-ci Telethon Via Libertà 78 Paladina InfRota Diego Tel(035)542932 - P. 7,30/9- GA-FIASP/IVV

Happy Run CastenedoloLoc. Castenedolo - Prov. Brescia - Km4-13 - NC - Org. Circolo Amatori Podi-sti- Inf Zanola Tel 335.74661888 - P. 9Centro Sportivo V. Colombo - GA-FIASP/IVV

23a Aspettando il NataleLoc. Cabiate - Prov. Como - Km 6-11-16 - N.C. - Org. G.P.Avis Aido Cabiate -Via Baracca, 1 - 22060 Cabiate - Galim-berti Andrea - Tel(031)766323 - P. Ore8/9 Centro Giovanile - I. € 4 Km 6/ 11/16 - S.R. € 1,50 Km 6/11/16 - C.M. Ore12,15 - Ric. Vaniglia con lenti - GA-FIASP/IVV - Riconoscimento ai primi800 iscritti

Sui colli del GardaLoc. Monzambano - Prov. Mantova -Km 6-12-18 - N.C. - Org. G.S.AndesVia degli Orti 16 Frassino Inf MartiniRemo Tel 339.6312226 - P. Ore 8,30/9- GA-FIASP/IVV

19 DICEMBRE 4a Camminata Bergamo ha un cuore grandeLoc. Bergamo - Km 4-8-15-20 - NC -Org. Assoc. Cure Pagliative Inf Teani/Lupini G Tel(035)531326/333.7585158- P. 7,30 - 9 Via Borgo Palazzo - GA-FIASP/IVV

Corrida del progressoLoc. Castelmaggiore - Prov. Bologna -Km 3-7-13 N.C-21,097 C. - Org. G.P.Progresso Castelmaggiore - Via Lirone,46 - 40013 Castelmaggiore - BalleriniVilliam - Tel (051) 712046 - 711631 -Fax (051) 713474 / 339.4903520 - P.Ore 9/9.30 C - 9,40 mini Centro Spor-tivo Via Lirone - GA-FIASP/IVV

Corsa di Babbo NataleLoc. Brescia -Km 6-12 - NC - Org. Dopo-

lavoro Dipendenti Comunali Brescia . InfBigioli Carlo Tel 347.1360063 - P. 9Castello - GA

5° Trofeo Magic Lake ComoLoc. Como - Stadio - Km 6-12-21 - NC- Org. Consorzio Como Turistica InfAulicino Giuseppe Tel 345.6110764 -P. 8-9 stadio - GA-FIASP/IVV

Due passi nella terra dei GonzagaLoc. Sabbioneta - Prov. Mantova - Km6-10-15 - N.C. - Org. Gruppi FIASP C.P.Mantova - Via Oglio, 65 - 46010S.Michele in Bosco di Marcaria (MN) -Regattieri/Corsini - Tel. (0376) 950201/(0524) 524349 - P. Ore 8.30/9 - GA-FIASP/IVV

38a StracadaLoc. Seveso - Prov. Milano - Km 6-13-21 - N.C. - Org. Marathon Club - ViaMonterosa - Centro Sportivo Comuna-le - 20030 Seveso - Somaschini CarloTel (0362) 508526 - P. Ore 8/9 CentroSportivo - I. € 5 - S.R. € 1,50 - C.M.Ore 13,30 - TI Gruppi 0re 22 del 18/12- Ric. PANETTONE - GA-FIASP/IVV -Riconoscimento ai primi 500 parteci-panti.

Camminata di Natale persolidarietàLoc. Trezzo sull’Adda - Prov. Milano -Km 8-15-21 - N.C. - Org. G.P. AvisAido - Via Biffi 2 bis - 20056 Trezzo sul-l’Adda Giuseppe La Ferla - Tel(02)9091756 [email protected] - P.Ore 8/9 - GA-FIASP/IVV

38a Na caminada par tutiLoc. Roncaglia Di Ponte San Nicolò -Prov. Padova - Km 6-12-18 - N.C. -Org. G.P. Avis Aido Coca Cola - ViaAlfieri, 9 - 35010 Ponte S. Nicolò (PD)- Fusaro Luciano - Tel(049)717593 - P.Ore 9-10 - GA-FIASP/IVV

18a Marcia dell’ErbognoneLoc. Ferrera Erbognone - Prov. Pavia- Km 7-14-18-25 - N.C. - Org. G.P. AvisAido Sannazzaro - Via Cairoli, 37 c/oBar Haiti Claudio Cosio - Tel (0382)996119 - P. Ore 8/9 - GA-FIASP/IVV

672506 /670013 - P. Ore 7,30/9,30Impianti sportivi Comunali - I. € 3,50 -S.R. € 1,00 - C.M. 14,00 - TI GruppiOre 22 del 24/12 - Ric. Conf Alimenta-re - GA-FIASP/IVV - Premi per i primi2500 iscritti

20a Marcia di fine annoLoc. Novedrate - Prov. Como - Km 6-14-20 - N.C. - Org. G.P. Avis Novedra-te - Via Dante, 6 - 22060 Novedrate -Pietroni Paolo - Tel(031)790927 - P.Ore 8/9 - GA-FIASP /IVV

39° Giro della FabronaLoc. Fratta Terme di Bertinoro - Prov.FC - Km 12 - NC - Org. Edera Mara-thon Forlì Inf Mandolesi Daniele - Tel340.8747617- P. 8.30-9,15 - GA-FIASP /IVV

13ª Stramoncucco Loc. Moncucco di Vernate - Prov. Mila-no - Km 6-12 - N.C. - Org. G.P. AtleticaCertosa - Via A.Moro, 1 - 27012 Cer-tosa di Pavia - Zatti Silvio - Tel.(02)9056927 - P. Ore 8/9 - I. € 3,50 - S.R.€ 1,50 - C.M. Ore 12 - GA-FIASP/IVV

30a Marcia dea broxemaLoc. Casalserugo - Prov. Padova - Km5-10-15 - N.C. - Org. G.P. Casalserugo- Severino Zatta - Tel(049)711544/347.8304107 - P. Ore 8.30/9,30 P.leAldo Moro antistante Comune - GA-FIASP/IVV

22a Troviamoci in amiciziaLoc. Canove di Legnago - Prov. Verona- Km 6-11-20 - N.C. - Org. ComitatoFesteggiamenti S. Agostino - Via Ocara,71/B - 37045 Legnago - Ferrari Clau-dio-Tel. (0442) 629360 / 349. 6959098- P. Ore 8.30/9.30 P.zza Galvani - S.R. €1,50 - C.M. 13,30 - TI Gruppi Ore 2024/12 - GA-FIASP/IVV

31 DICEMBRE Corsa di fine annoLoc. S.Pancrazio - Prov. Ravenna - Km10 - N.C. - Org. Podistica S.Patrizio -Via L. Ariosto, 1 - 48020 S. Pancrazio(RA) - Zaccaria Giovanni - Tel(0544)594139 - P. Ore 9.30/10 - GA-FIASP/IVV

VAI 382 31

Percorso circolare Torrente ArtugnaLoc Dardago di Budoia Prov di Porde-none – Km 12 – Org Ass. Pro LocoBudoia P.zza Umberto 1°, 5 BudoiaInf Baracchini Alessandro Tel (0434)671961-654872 P. Bar Pizzeria Artu-gna chuso il lunedì dalle ore 8/18 –percorribile dal 1/1 al 31/12 GA-FIASP/IVV percorso di montagnabastone e boraccia

Ta Lipa Pot Bel SentieroLoc. Stolvizza di Resia - Prov. Udine -km 5 -12 - Org. Vivistolvizza - Via Udi-ne, 12 - 33010 Stolvizza di Resia (UD)- Fiorini Giuliano Cell. 360. 960179 -P. 8,30/16,30 - GA-FIASP/I VV - Per-corso circolare aperto dall’1/04 al31/10-Chiuso il mercoledì-Bar dell’Ar-rivo P.zza all’Arrotino Dopo 3 parteci-pazioni T-Shirt originale Percorso dimontagna

Percorso circolare “Castello di Gronumburgo”Loc Purgessimo di Cividale – Prov. Udi-ne – Km 11(dislivello m. 299-Km 14tmbrati) Org. Associazione Polisporti-va Purgessimo – Via Purgessimo 12933043 Cividale del Friuli – DomenisFabrizio Tel 335.5420807 – P. 9-14Inv. –8-18 Estivo GA/FIASP-IVV- Iscri-zioni Bar Cozzi – Via Ugo Foscolo Pur-gessimo di Cividale del Friuli percorsocircolare aperto dal 20/2 al 20/11 per-corso montagna

Percorso circolare di CastronnoLoc. Castronno - Prov. Varese - km12-15 - 23 - Org. G.P. Castronno – ViaLombardia, 43 - 21040 Castronno(VA) - Zambolin Angelo - Tel. (0332)/892922 - P. ore 7/18 - GA-FIASP/IVV- Percorso circolare aperto dall’1/1 al31/12 Circolo Famigliare di CascineMaggio via Lombardia 34 Castronnochiuso lunedì

Percorso circolare dei 10 CapitelliLoc. Monteforte d’Alpone - Prov.Verona - km 10 - Org. G.P. Valdalpo-ne De Megni - Via D. Alighieri, 41/c -37032 Monteforte d’Alpone - Paset-to Gianluigi - Tel. (045) 6103277 -Cell. 338.2663474 - P. ore 7/19 - GA-FIASP/IVV - Percorso circolare apertodall’1/1 al 31/12 - Chiuso la domenica- Bar Milano - P.zza S.Venturi - BarAlpone - Via V.Veneto

so il lunedì e il mese di agosto - BarRail di Palladini Luca Tel (0382)754092 Via Marconi 206 MiradoloTeme c/o Stazione F.S € 4 Bottigliavino € 1,50 IVV

Percorso circolare “ Tra cascine e Fontanili”Loc. Lograto – Prov Brescia – Km 7-14-21- Org. Ambiente Duatlon via AMoro, 25030 Lograto- Inf Bar CentroSportivo Tel (030) 978334 P. Bar Cen-tro Sportivo chiuso il martedì-Percorri-bile dal 1-4 al 31.12 Oraio 8-12/14,30-18 GA/FIASP-IVV

Percorso permanenteStraviareggio InternationalLoc. Viareggio - Prov. Lucca - km 5 -10 - 20 - 30 - 90 - Org. StraviareggioClub - Via Leopardi, 54/A - 55049Viareggio (LU) - Arrighi Giovanni - Tel.(0584) 44529 - P. ore 9.30/19 - GA- -Percorso circolare aperto dall’1/1/ al31/12

Percorso circolare dell’AddettaLoc. Dresano - Prov. Milano - km 11 -19 - Org. G.M. San Giorgio Dresano -Via Varese, 6 - 20070 Dresano (MI) -Zanaboni Aldo - Tel. (02) 98270221 -P. ore 8/18 – Inv 8/15 GA-FIASP/IVV -Percorso circolare aperto dall’1/1 al31/12 - Chiuso la domenica Bar Desi-rèè Via dei Giardini 13 Tel (02)98180000 Villaggio Ambrosianozona negozi)

Percorso circolare Renate e i suoi dintorniLoc. Renate Brianza - Prov. Milano -km 12 -15 - 21 – Ass.ne Soci FiaspVia Fermi 2 22070 Lurate Caccivio –Nobili Salvatore - Tel. (031) 390334ore serali - P. ore 8.30/18 - GA-FIASP/IVV - Percorso circolare apertodall’1/1 al 31/12 Bar Locatelli ViaCavour 3 IVV € 1,50 – QP €4 Magliet-ta Chiuso il martedì

Percorso circolare Zinasco…il Terdoppio… e la RissolinaLoc. Zinasco Nuovo - Prov. Pavia -km 12 - 18 - 23 - Org. G.P. Pede-montana - Via Pollini, 115 c/o barRoxi - 27030 Zinasco Nuovo (PV) -Cordone Claudio - Tel. (0382)915118/ 333. 8270674 - P. ore7/19 - GA-FIASP/IVV - Percorso cir-colare aperto dall’1/1 al 31/12 chiu-so lunedì pomeriggio Ogni 5 parte-cipazioni bottiglia vino

Percorso circolare Parco del CamandallinoLoc. Terno d’Isola – Prov.Bergamo- Km10-20 Org. G.P. Teremocc Via De Bra-vi 16 Terno d’Isola Inf Sorzi AlessandroTel 329.6888594 P. Bar Railway Sta-tion Stazione Ferroviaria dalle ore 8/19tutti i giorni escluso la domenicadall’1/1 al 31/12 - GA-FIASP/IVV

Percorso permanente IVV a Selva Val GardenaLoc. Selva Val Gardena – Prov, Bolza-no – Km 10-20 – Org. Gruppo Mar-ciatori Val Gardena Inf. AssociazioneTuristica Selva Tel (0471) 795122 / Fax(0471)794245- Reinhold Bernardi Tel335.8097589 Fax (0471) 773121 P.Associazione Turistica Str. Meisules213 Selva Val Gardena 39048 Wolke-stein –Orario apertura da Lu-a Sa 8-12/15-18,30 Dom (da giugno a set-tembe) ore 9-12-17/18,30 € 2 pertimbro aperto dal 15/05 al 15/10GA/FIASP-IVV

Percorso Circolare IVV a TermenoLoc Termeno – Prov Bolzano - Km 10-20 S,C, Roen Tramin-Termeno InfAssociazione Turistica Termeno Tel(0471)860131 /860820 Fax percorri-bile dal 1/3 al 15/11 Apertura Lu-Ve8,30/12,30-14/18,30 Sa 8,30/12 fineluglio dalle 15/18 Chiuso la domenica€ 2,50 per timbro GA/IVV

Percorso circolare Sentiero dei PianetiLoc. Collepietra – Prov. Bolzano –Km 10 –20 Org. Associazione Turi-stica Collepietra Dorf 68/A Stei-negg- Collepietra Tel (0471)376574/376760 Fax P. Osservatorioastronomico Max Valier e Osserva-torio Solare Peter Anich a 7 chilo-metri da Collepietra percorribiledall’1/4 al 15/11/2008 GA/IVV Per-corso Montagna con bastone eboraccia € 2,50 c/o Albergo Unte-regger chiuso il mercoledì

Percorso circolareMiradolese S. Maria in MonteAuretoLoc. Miradolo Terme - Prov. Pavia - km7 - 12 - 21 - Org. G.P. Miradolese - ViaNerone (palestra comunale) - 27010Miradolo Terme (PV) - CamarlinghiMario - Tel. (0382) 77300 - P. ore7.30/18 - GA-FIASP/IVV - Percorso cir-colare aperto dall’1/1 al 31/12 - Chiu-

Percorso circolare ArquateseLoc. Vigostano di Vigolo Marchese -Prov. Piacenza - km 10 - 14 - 20 - 25- Org. G.M. Avis Vigolo Marchese -Via Cavour, 41 - 29014 Vigolo Mar-chese (PC) - Rancati Angela - Tel.(0523) 852055 - P. ore 8/18 - GA-FIASP/IVV - Percorso circolare apertodall’1/1 al 31/12 Chiuso il lunedìAntica Trattoria Vigostana Tel (0523)896100

Percorso circolare Aglio di ColiLoc. Aglio di Coli – Prov Piacenza –Km 5-10-15 Org. Gruppo MarciatoriVal Nure Loc Casaldonato 1 RattiAngelo Tel 329.1821613 P. 8-18 –Iscrizioni Bar Old River via Nazionale26 Perino – Partenza e arrivo SedeANSPI Borgo Castello 44 Aglio di Coli(con punzonatura) GA-FIASP/IVVaperto dal 1/3 al 31/12

Percorso circolare Santuario Madonna del MonteLoc. Costa di Aviano Prov. Pordenone– Km 5-8-12-15 – Org G.M AvianoAB Road Ranners Base Aerea USAFAviano – Via Interna 17 Pordenone-Inf Redolfi Brocon Matteo – Tel(0434)652212 P. Madonna del Mon-te dalle 8-19 – percorribile dal 1/1 al31/12 GA-FIASP/IVV Percorso monta-gna bastone ed acqua www.atleti-caaviano.it

Percorso circolare Sgarmeta par cuelineLoc Cimano di San Daniele del Friuli –Prov Udine - Km 14 – Org. CircoloRicreativo le Gravate Inf Battigelli Siva-no Tel 346.3084857 P. Bar MorettiIsabella Cimano Tel (0432) 957004dalle ore 8-18 chiuso mercoledì – per-corribili dall’1/1 al 31/12 GA-FIASP/IVV Possibilità di effettuare una mara-tona con timbratura immediata.

Percorso circolare sul colle di MiravalleLoc Lizzanella di Rovereto –Prov. Tren-to – Km 11- Org Associazione Poli-sportiva Lizzanella –G.S Castori ViaXXIV Maggio 5 38068 Rovereto-Martini Franco Tel 0464.42136- P. dalu-ve dalle 8,30-12,30/15-19 Sa 8,30-12,30 – Partenza e arrivo Supermer-cato SISA- P.zza Sant’Antonio Lizza-nella di Rovereto GA-FIASP/IVV – Per-corribile da 2/5 al 30/9 chiuso dome-nica e festivi

30 VAI 382

LegendaLoc. ......località Km ......chilometri P. ......partenza S.R. iscrizione senza riconoscimento Ric. ......riconoscimento GA ......omologata Gamba d’Argento

Prov. ......provincia Org. ....organizzazione I. ......iscrizione con riconoscimento C.M. ......chiusura della manifestazione IVV ......omologata F.I.A.S.P./IVV

Percorsi circolari CalendarioNazionale ed Esterodi

MyriamCusinidi Wanda Zucchi

LegendaLoc. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . . località

Prov. . . . . . . . . . . . . . . . . . . provincia

Km . . . . . . . . . . . . . . . . . . . chilometri

C. . . . . . . . . . . . . . . . . . . . competitiva

SK .................................... skyrace

UM................. ultramaratona

CM........ corsa in montagna

NW................ nordic walking

P. ............................................partenza

A. ................................................................ arrivo

S.R. .... iscrizione senza riconoscimento

C.M... chiusura della manifestazione

Ric. ................................................ riconoscimento

TI............................................... termine iscrizione

GA............... omologata Gamba d’Argento

IVV............................. omologata F.I.A.S.P./IVV

O............................................................ orienteering

I. ................... iscrizione con riconoscimento

N.C.............................................. non competitiva

Org. ............................................... organizzazione

Page 17: ISSN 1974-0301 - rivistavai.com 382 Novembre Dicembre MR.pdf · tranno muovere i primi passi alternati con la “Mini Mar-cialonga” lungo tre chilometri di un percorso ad anello