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Direzione, amministrazione e redazione: Via U. Foscolo, 5 - 20121 Milano - Spedizione abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27-02-2004 n°46) - Art. 1 comma 2, DCB Milano Celebrato a Bagni di Tivoli il XXII Congresso Nazionale dell’Unione Scarsissima la partecipazione di personalità politiche, istituzionali e di governo È la solita indifferenza che ci invita a meditare QUANTE COSE VENGONO IN MENTE, OSSERVANDO UNA POLTRONA VUOTA: il rincrescimento di chi deve o sta per lasciarla - le responsabilità di chi deve occuparla - l’autorevolezza di chi vi sta seduto - il prestigio di certe cariche elettive - le assillanti preoccupazioni che ne derivano - gli impegni determinati e costanti da assolvere - la sindrome della regìa... e del Comando - l’attaccamento ai braccioli per non perderla... etc! PUBBLICAZIONE APERIODICA DELLA SEZIONE PROVINCIALE UNMS DI MILANO ANNO XXIV - Nr. 2 / 2011 - Luglio/Dicembre Fondatore Luigi Fulciniti l’inform atore DELLA SEZIONE

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giugno - dicembre 2011

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� Celebrato a Bagni di Tivoli il XXII CongressoNazionaledell’Unione

� Scarsissima lapartecipazione di personalitàpolitiche,istituzionalie digoverno

� È la solitaindifferenzache ci invitaa meditare

QUANTE COSE VENGONO IN MENTE,OSSERVANDO UNA POLTRONA VUOTA:

il rincrescimento di chi deve o sta per lasciarla - le responsabilità di chi deve occuparla - l’autorevolezzadi chi vi sta seduto - il prestigio di certe cariche elettive -

le assillanti preoccupazioni che ne derivano - gli impegnideterminati e costanti da assolvere - la sindrome della

regìa... e del Comando - l’attaccamento ai braccioliper non perderla... etc!

PUBBLICAZIONE APERIODICA DELLA SEZIONE PROVINCIALE UNMS DI MILANO

ANNO XXIV - Nr. 2 / 2011 - Luglio/DicembreFondatore Luigi Fulciniti

l’informatoreDELLASEZIONE

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DELLA SEZIONE LUGLIO-DICEMBRE 2011

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DIRETTORE RESPONSABILELUIGI FULCINITI

IMPAGINAZIONEe STAMPA

grafiche giardiniVia G. Di Vittorio, 30

20090 Pantigliate (MI)

Tel. 02 90600224 r.a.Fax 02 9067591

E-mail: [email protected]

DIREZIONE, AMMINISTRAZIONE E REDAZIONE

Via Ugo Foscolo, 5 - 20121 MilanoTel. 02/877003 - Fax 02/86995751

www.invalidiserviziomilano.itE-mail: [email protected]

ISCRIZIONE N. 722 DEL REGISTRO STAMPATRIBUNALE DI MILANO

2 NOVEMBRE 1988

COMITATO DIRETTIVOAntonio Amato, Mario Brunello,

Franco Ferrari, Paolo Monterosso, Giuseppe Nasisi, Renato Petrosino,

Antonio Rivolta, Mario Rossi,Attilio Soldati, Angelo Speciani

Finito di stampare: novembre 2011

EDITORESEZIONE PROVINCIALE

UNMS MILANO

IRAQA otto anni dall’indimenticabile, triste attentato terroristico, ricordiamo erendiamo onore ai 19 Militari Italiani, caduti valorosamente a Nassiriya il12 novembre 2003, rivolgendo Loro il nostro commosso pensiero, e rinno-vando la nostra solidarietà alle loro famiglie, prostrate, a vita, dal dolore edal lutto.Il nostro pensiero, anche, va doverosamente rivolto ai tanti Militari Italianirimasti irreversibilmente feriti nei vari attentati, nel corso delle loro Mis-sioni Umanitarie e di Pace, protagonisti anch’essi di italico valore ed eroi-smi, creditori della Nazione e della collettività.Riccardo Saccotelli giovane militare scampato miracolosamente all’immanetragedia di Nassiriya, ricordando con accorate espressioni quella dolorosacircostanza, così scriveva su “Libero”, il 12 novembre 2010: “Mi chiedoperché lo Stato non si occupi anche di Coloro che ha lasciato soli sulcampo. Come mai nessun giornalista fa un’inchiesta sulla situazione deiferiti, su quanti sono e su come stanno?In quei giorni ci furono folle, telecamere, dirette TV e poi, dopo brevetempo i politici e i vertici militari si accorsero che i feriti pensavano eparlavano con la propria voce (…) e così è arrivato il silenzio”.

AFGHANISTAN� Altri tre Militari Italiani caduti in “Missione di Pace” a Herat lo scorso

23 settembre.

� Salito così a 44, purtroppo, il numero delle nostre “Vittime con le stellet-te” in quella terra lontana, martoriata dal disordine e dal terrorismo.

� Si tratta del Tenente Riccardo Bucci, di 34 anni, del “Reggimento Lagu-nari Serenissima”; del Caporale Maggiore Scelto, Mario Frasca, 32 an-ni, del Comando “Forze Operative Terrestri di Verona” e del CaporalMaggiore Massimo Di Legge (28 anni), del “Raggruppamento Logisti-co Centrale di Roma”.

ALBO D’ORO

Riccardo Bucci,34 anni

Massimo Di Legge,28 anni

Mario Frasca,32 anni

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33L’editoriale

DELLA SEZIONELUGLIO-DICEMBRE 2011

Accaldati e stanchi per l’insolita caluradi uno strano mese di settembre, sbarca-no quel giorno a Tivoli i Congressistidell’Unione, allegri e vocianti e con l’en-tusiasmo di sempre. Nella loro valigia,cravatta, pedalini e spazzolino da denti,e un pizzico di speranze, elenchi di pro-poste e di richieste, programmi e inter-venti. A pochissime settimane dal suomovimentato svolgimento, vien voglia diesternare alcune spontanee, sofferte eamareggianti considerazioni, frutto diun’attenta e inevitabile osservazione dialcuni indaffarati protagonisti della tregiorni laziale, saturi di adrenalina perl’eccitazione e agitati nello stesso tempo.I Congressi dovrebbero essere buona oc-casione di aggregazione e di incontro trapersone che perseguono gli stessi obbiet-tivi; occasione piacevole per colleghi dallostesso percorso, vicissitudini ed esperien-ze, professionali o associative che siano.Ma non è così, purtroppo. Certe AssisiCongressuali si trasformano in occasio-ne per praticare vituperate e deprecabiliabitudini, quelle dei compartimenti sta-gni, delle consorterie e conventicole, equelle, anche, di fare appello, guarda ca-so, alla massima riservatezza di quantosi dice e di quanto si promette con malce-lata disonestà mentale, che è un malvez-zo inglorioso, intimo e generalizzato.

Lo stare insieme in una tre giorni con-gressuale, a mio parere, dovrebbe anchediventare festival di lealtà, input per ilmiglioramento e per il tanto atteso eauspicato progresso. Per la riscoperta,insomma, delle finalità assembleari eassociative, che nel nostro caso andia-mo dicendo essere prettamente morali,riempiendoci la bocca. Il Congresso, inaltre parole, dovrebbe essere la piatta-forma di lancio per il rinnovamentodell’attività filantropica e di volonta-riato che svolgiamo, e non ritrovo dimercanteggiamento prosaico e deleteriodi pattuizioni furbastre alla “Ciceropro domo sua”, affatto degne di asilo,in un Sodalizio come il nostro. Così, inquella sede, si è potuto assistere allavolatilizzazione delle proposte, dellesperanze, dei buoni auspici di rilanciodell’ attività associativa centrale che vasenza indugio rilanciata e a quella,anche, della necessità indilazionabile didare spazio al nuovo che avanza, di ri-formare il tanto che c’è ancora da ri-formare e di costruire quello che c’è an-cora da costruire, che non sono case,certamente, ma programmi legislativiper il miglioramento economico e nor-mativo delle pensioni dei nostri assisti-ti, ancora fiduciosi nel nostro operato,nonostante tutto.Niente di tutto questo, purtroppo, si è po-tuto quindi realizzare in un Congressodove non è stato possibile disquisire suiproblemi reali della categoria, sulla di-versità di opinioni, con dialettica demo-cratica e costruttiva, con programma-zioni e confronti, senza arzigogolamentie giri di parole, con comunione di intenti.Al contrario, si è dovuto verificare, comesempre di solito si verifica, che non pochicongressisti, ciascuno con la sua perso-nale convinzione, prosopopeica e moltospesso sbagliata, organizzano parlotta-menti e capannelli, assemblee nell’as-

semblea, e ascoltano, scoprono, elabora-no, e infine invocano persino e artata-mente serietà e riservatezza, per scoprire,qualche minuto dopo, che non c’è né l’u-na né l’altra, in barba a chi ci crede.Dov’è finito il coraggio di dire la verità;di dire le cose come stanno; di dire paneal pane e vino al vino, il proprio pensie-ro, i propri programmi, i propri inte-ressi quando e se sono dicibili, i propriobiettivi ?Perché non rivelare le proprie intenzio-ni, i desiderata, gli eventuali motivi didissenso, la disapprovazione di quantoappare a tutti disapprovabile, il disap-punto per certe iniziative e per certicomportamenti che non sono chiara-mente condivisibili ?I Congressi sono Congressi. Non sonodelle panzerottate o degli incontri fe-staioli dove tutto finisce a cantuccini epassito di Pantelleria. Per queste cose cisono altre sedi . I Congressi sono inveceuna cosa seria. Dovrebbero costituire l’e-vento sociale più atteso e più importantedella vita associativa. L’evento più ido-neo per lamentare quel che c’è da lamen-tare, proporre quel che c’è da proporre,cambiare quel che c’è da cambiare, etutto all’insegna della buona fede e dellebuone intenzioni.Dovrebbero! Viceversa, nella realtà,certi Congressi non sono altro che fieradi inciuci, di demagogia e di inutile reto-rica, passerelle di strette di mano men-zognere, e sedi, anche, di quaquaraquà evenditori di fumo, in gara con chi le spa-ra più grosse. Ovviamente, e per fortu-na, ci sono le dovute eccezioni, e le noninfrequenti dimostrazioni di autenticoperbenismo e di nobile signorilità, fruttodi una onestà mentale che è sempre piùrara e in decadimento, come certe perso-ne sanno, rammaricandosene. Personecon la coscienza a posto.

Luigi Fulciniti

Congressisti in congressocongressando

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“UNA CASA PER LUCA”Luca Barisonzi, giovane alpino di 21 anni, rimasto gravemente ferito lo scorso mese di gennaio in un attentato terroristico perpe-trato in Afghanistan, ha lasciato l’Ospedale di Niguarda, per iniziare un periodo di riabilitazione di sei mesi in Svizzera, in unCentro specializzato per tetraplegici.

Nella tragica imboscata, Luca aveva riportato gravissime lesio-ni midollari, rimanendo totalmente paralizzato. Nel reparto diterapia intensiva, nella lunga degenza presso l’unità spinale de-l’Ospedale Milanese di Niguarda, Luca ha potuto riacquistare imovimenti della testa. Del programma riabilitativo che lo atten-de si spera possa riprendere l’uso delle braccia e di altre partidel corpo.Quando tutto sarà finito, Luca avrà necessità di abitare in unacasa domotica, adatta alle sue condizioni fisiche e alla sua graveinfermità. Sono state varate alcune iniziative per la raccolta difondi,finalizzati a tale scopo. Dall’Associazione Nazionale Alpi-ni, dall’UNUCI, dall’Associazione Amici di Palazzo Cusani.Anche la nostra Sezione, sia pur modestamente, ha inviato unpiccolo contributo e ha inviato alla mamma del giovane milita-re la lettera qui in calce riportata, in segno di solidarietà e diattenzione.

Gentile e ammirevole Signora Clelia,

sono certo che le mie modeste, ma affettuose parole di solidarietà, non potranno mai essere adeguate al comprensibile doloreche alberga nel Suo cuore, per la difficile situazione in cui si è venuto a trovare il caro Luca. Il Suo amato figlio, gentile Signora,in quella lontana e tanto tormentata terra afghana, si è scontrato purtroppo con un nemico subdolo, ma si è scontrato da Eroe,con onore, con nell’animo la speranza di pace, con nel cuore il desiderio di essere di aiuto al prossimo, con il coraggio da giovaneSoldato Italiano, nell’assolvimento del dovere in Missione Umanitaria, per combattere il terrorismo, per debellare l’illegalità.Lo so, gentile Signora Clelia, lo so che le parole, da qualsiasi parte provengano, sono solo parole, soltanto parole, mentre la perdi-ta dell’integrità fisica degli Eroi come Suo figlio e le ferite laceranti nel cuore dei loro familiari rimangono purtroppo sempre vive,indelebilmente vive e mai rimarginabili. Con tutta l’anima, gentile Signora, vorrei poter essere di aiuto al Suo caro Luca. Se Lu-ca è per Lei un adorabile, amatissimo figlio, per tutti noi è un autentico esempio di coraggio, di altruismo, di dedizione, di attacca-mento al dovere. Vorrei poterlo abbracciare, ma temo di disturbare la sua privacy e il suo diritto di avere vicino a sé i suoi familia-ri, la sua cara Mamma. Nei nostri cuori però coltiviamo la più viva speranza che Luca guarisca presto e che possa tornare in fa-miglia, per godere la sua casa, per godere gli affetti dei suoi cari. Se possiamo in qualche modo essere per Lui di aiuto ci chiami,gentile Signora; saremmo orgogliosi di essere a Lui vicini, pur sapendo che, qualsiasi cosa si faccia è sempre poco, è pochissimo, difronte a quello che ha fatto lui per la Società, per la Pace, per la Democrazia e per il nostro Tricolore. Grazie, Luca, e grazie an-che a Lei, Signora Clelia, per la Sua forza, per il Suo coraggio, per l’insegnamento che deriva dal Suo amore di Mamma.

Luigi FulcinitiPresidente UNMS - Milano

Eventuali contributi potranno essere effettuati a mezzo versamento sul conto corrente bancario nr. 100000002866

intestato a Fondazione ANA Onlus. presso Banca Intesa San Paolo - Ag. 1027 - codice BIC-SWIFT: BCITITMM

oppure

A) tramite versamento sul Conto Corrente Postale nr. 16746208, intestato all’Associazione Nazionale Alpini, indicando nelle finalità del contributo “UNA CASA PER LUCA”

B) bonifico in favore di UNUCI per Caporale Luca Barisonzi(UNICREDIT - Ag. SAN BABILA 00218 - IBAN: IT48T0200801618000101339192 - UNICREDIT - M1210)

PER INFORMAZIONI: www.ana.it per comunicare con la mamma di Luca: [email protected]

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LETTERA DAI CONTENUTI PROFONDAMENTE MORALIRiceviamo e volentieri pubblichiamo la graditissima lettera a noi indiriz-zata dal Maresciallo Aiutante Antonio Giacummo, candidato al “PremioNazionale Luigi Calabresi” 14a edizione, segnalato dal Comando Gene-rale della Guardia di Finanza.

Illustrissimo Presidente,

Le scrivo dopo tanto tempo, per attribuire alla cerimonia del “Premio NazionaleLuigi Calabrersi” l’enfasi e giusta importanza date le sue finalità.Infatti, dopo il vivo plauso di tutti i partecipanti, dopo il calare del sipario, nel vuoto della platea, nel silenzio, vo-glio esprimerLe profondi sentimenti di viva commozione e i miei ringraziamenti, per il ricordo di quell’evento in-dimenticabile. Mai dimenticherò l’Inno Nazionale cantato a voce alta da tutta la platea, l’appello nominativo dei “MilitariCaduti” cui la platea unanimemente e vigorosamente rispondeva: “presente!!!”, il minuto di silenzio in loroonore.Mai dimenticherò i genitori del poliziotto eroe, morto per salvare una donna nel corso di un incidente stradale; ilprofondo dolore del padre mentre ritirava la Targa d’Argento e la Pergamena del figlio, la sua disperazione, per iltrauma straziante e inesorabile dolore.Mai dimenticherò la lettera scritta dalla ragazza orfana del proprio padre, Caduto in Servizio, indirizzata aun’altra bambina, figlia anche lei di un Militare morto a Nassiriya. Le parole pronunciate nella lettera, scaturi-te da uno stesso immenso dolore: non rivedere più il proprio padre, da lui non avere più rimboccate le coperte la se-ra, non avere più il bacio della buona notte e sperare sempre che compaia all’improvviso, come se la Sua assenzafosse stata solo uno scherzo. (...) E ancora, mai dimenticherò la Crocerossina, presente in sala, che si trovava a Nassiriya all’atto del vile atten-tato, la quale, chiamata, si alza in piedi timidamente, ma con rinnovata e rinforzata dignità che Le deriva dal-l’alto onore di essere stata lì, sul campo di battaglia. (...) Penso:

� il triste ripetersi nelle varie famiglie sparse in tutta l’Italia e nel mondo delle stereotipe domande: “chi lo co-munica a casa? Come lo diciamo alla famiglia?” E, ancor più addolorante, “come lo diciamo alla bambinache il padre non c’è più ???”

� il vedere il corpo inerte, immobile, sordo e privo di qualsiasi reazione anche agli irrinunciabili richiami del piùcari;

� di fronte e tale scenario verrebbe da chiedersi: perché? Perché tutto questo? Perché tanto odio? Tanto infieriresu persone e corpi già straziati dai dolori della vita? Perché gli Eroi Caduti a volte vengono anche derisi e cri-ticati? Come è mai possibile tanta incomprensione?

� Terroristi! Che non riescono a incutere timore nel soldato, nell’appartenente alle Forze dell’Ordine, ma solonell’uomo che è in loro, nel suo infimo pensiero per la propria famiglia! Terroristi che riescono a terrorizzaresolo le mogli e i figli degli Eroi soprattutto quelli più piccoli.

Per tutto questo che oggi sento fortemente l’esigenza di dirVi grazie: per la commozione e per le intense emozioniche mi ha procurato la cerimonia organizzata da Codesta Sezione; per aver ricordato e fatto ancora vivere tuttigli Eroi Caduti in Servizio e in guerra; (...)

Grazie, quindi, dì esistere e far esistere una così nobile Associazione come la “Unione Nazionale Mutilati perServizio”, che si prefigge di onorare tutti i Caduti per Servizio e di difendere le persone rimaste all’improvviso so-le e indifese, fortemente cementata nel profondo spirito della solidarietà umana e cristiana.

Dr. Antonio Giacummo

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Congresso Nazionale66

BREVI DI CRONACAIl XXII Congresso Nazionale del-l’Unione, inaugurato a Roma pres-so la Sala Umberto il 29 settembrescorso e concluso a Bagni di Tivoli il 1°ottobre, sarà ricordato per l’effervescen-za con cui si è svolto, per la presentazionedi due liste di candidati alle cariche sociali,perché ha avuto inizio nella Capitale e si èconcluso in un’altra Città, e per altre non condi-visibili novità che si è voluto introdurre nell’occa-sione, oggetto di critica e di dissenso.Una di queste, per esempio, è stata quella di aprire ilCongresso nella Capitale, per la lettura della “relazio-ne politica” del Presidente, per proseguire poi lo svolgi-mento a Tivoli, per le modifiche statutarie, per la letturadi una seconda relazione, questa volta “morale”, del Presi-dente uscente, e per l’elezione delle cariche sociali, con l’in-troduzione del sistema elettronico. Non è stato poco gravosoper i delegati, specie per quelli più anziani, lo spostamento da Ti-voli a Roma e da Roma a Tivoli, in una mattinata segnata dal cal-do afoso e dal traffico stradale dell’ora di punta.Si è detto che ciò era stato programmato per assicurarsi la partecipazione di Parlamentari e Membri delGoverno. In tutto, ne sono venuti tre! Al proseguimento dei lavori, a Tivoli, nel pomeriggio avanzato delprimo giorno, insediata la Presidenza del Congresso, ha preso ancora la parola il Presidente Nazionaleuscente, per la lettura di una sua seconda relazione, quella cosiddetta “morale”, dai contenuti press’a pocoidentici dell’altra relazione, letta poche ore prima a Roma. E anche questa è stata un’altra novità. Tra glispostamenti da una Città all’altra, l’insediamento degli Organi del Congresso, la doppia relazione del Pre-sidente, e la consueta pausa per il pranzo dei numerosi convenuti, la prima giornata congressuale è statacosì archiviata.Terminata la cena, con i vari brindisi di rito, la serata dei congressisti è trascorsa stancamente nei vari an-goli più appartati della sala dell’albergo. Forse per il consueto confabulare tra vecchi amici e colleghi dipercorso sui vari argomenti del Congresso, sulle liste alternative dei candidati, sulle posizioni personali diciascuno con riferimento alle elezioni delle cariche, e su altre confidenziali considerazioni e intese. Forse.Il giorno dopo è stato dedicato alla ratifica delle modifiche statutarie, ed è stato, per la verità, un buon la-voro, fluido, veloce e costruttivo. Tra le modifiche più importanti apportate allo Statuto, vi è quella dell’in-tegrazione numerica del Comitato Centrale Esecutivo, formato nuovamente da undici elementi, non più dasette. Sono seguiti i vari interventi di delegati che avevano chiesto di parlare. Alcuni dei quali sono ripor-tati nelle pagine seguenti di questo numero dell’Informatore.Al terzo giorno, quello di chiusura, si è proceduto alle elezioni delle Cariche sociali, ed è stata una giornataterremotata per l’eccitazione; per il grande fermento. e per l’esposizione al microfono delle ragioni e deimotivi delle due liste antagoniste. Veniva anche eccepita la introduzione sic et simpliciter della votazionecon un sistema elettronico, desueto per quasi tutti. E questa è stata un’altra novità del Congresso di Tivoli.Finita la votazione, come sempre, c’è stato il fuggi, fuggi generale, valigia al seguito e panino in mano,pronti per il rientro nelle proprie sedi. Nel frattempo in sala, veniva proclamato l’esito delle elezioni, con-cluso con la riconferma del Presidente Nazionale uscente, con l’elezione dei tre nuovi Vice Presidenti, econ l’inserimento di alcuni Consiglieri di nuova nomina. Applausi di circostanza, ma non bipartisan…

Aloisio

Il Gr. Uff. Alessandro Bucci, 86 anni, riconfermatoPresidente Nazionale dell’Unione per il prossimo

quadriennio, mentre ringrazia gli elettori e tutti idelegati, in chiusura dell’Assemblea Congres-

suale

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Congresso Nazionale 77

DUE LISTE DI CANDIDATI ALLE CARICHE SOCIALIIn vista del XXII Congresso Nazionale, alcuni Dirigenti centrali e periferici dell’Unione, su sollecitazione pressante di altri numerosiSoci e Presidenti Provinciali e per offrire alla causa dell’Unione il loro sia pur modesto contributo di idee, per una sempre maggiore esempre più necessaria affermazione del nostro storico Sodalizio, avevano dato forma a una seconda lista di candidati alle Cariche So-ciali Nazionali, formata da colleghi e colleghe con provata e documentata capacità ed esperienza, tra i quali Santo Meduri, Presidentedella Sezione Provinciale di Como e Presidente del Consiglio Regionale della Lombardia; il Generale dei Carabinieri MOVM UmbertoRocca, Presidente Gruppo Medaglie d’Oro; Luigi Fulciniti, Presidente della Sezione Provinciale di Milano; Crescenzo De Benedictis,Presidente della Sezione Provinciale di Pordenone; Gianfranco Rilla, Presidente della Sezione Provinciale di Cagliari e del ConsiglioRegionale della Sardegna; Micaela Allodi, Presidente del consiglio Regionale del Piemonte; Mario Mazzei, Presidente del ConsiglioRegionale del Veneto; Manlio Riolino, Presidente della Sezione Provinciale di La Spezia; Giuseppina Longo, Presidente della SezioneProvinciale di Messina; Antonio Brunetti, Presidente della Sezione Provinciale di Imperia. La predetta lista, rispondente a tutte le nor-me dettate dallo Statuto, dal Regolamento Associativo e da quello del Congresso, ha riportato 15.600 voti. L’altra lista, con 22.000 voti,è stata contestata per l’opinabile validità di qualche candidatura, oggetto di verbalizzata riserva per gli accertamenti del caso.Riportiamo, qui di seguito, il breve curriculum e la fotografia dei quattro dirigenti, promotori della lista nr. 1.

Crescenzo De Benedictis Presidente Sezione UNMS di PordenoneIscritto all’Unione dal 1961. Fondatore della Se-zione di Pordenone, ne ricopre la carica di Presi-dente dal 1965. Nel 1988 acquista la Sede, avva-lendosi di un benefattore amico, che ha contri-buito con 50 milioni di lire.Nel 1992, al Congresso Nazionale di Rimini, vieneeletto componente il Comitato Centrale Direttivo.Nel 1994, ottenuto un cospicuo contributo econo-

mico di 170 milioni di Lire della Regione Friuli V.G. e di altri 80 milioni dellaFondazione Cassa di Risparmio di Udine e Pordenone, realizza in pieno centrodella Città un superbo Monumento dedicato ai Caduti per Servizio, consistentein una eccellente opera in bronzo del noto scultore Fiorenzo Bacci. Per l’occa-sione, nessuno impegno economico è stato sostenuto dalla Sede Centrale.De Benedictis è stato il promotore della scelta di Grado per lo svolgimento delXXI Congresso Nazionale, per il quale ha ottenuto dal Governo Regionale uncontributo economico di 70.000,00 Euro e un altro di 5.000,00 Euro dallaFondazione CRUP, ambedue versati sul C.C.P. della Sede Centrale.Nell’Ottobre 2007 in collaborazione con il Centro Riferimento Oncologico diAviano, organizza un importante Convegno: “Nesso di causa tra malattieneoplastiche e fatti di servizio” con la partecipazione di Medici Oncologi difama nazionale, e di numerosi esperti del settore.Attualmente, riveste la carica di Coordinatore per l’Italia del Nord, e quella diPresidente Provinciale della Sezione di Pordenone.

Claudio GiovanettiPresidente del Consiglio RegionaleUNMS delle MarcheIscritto all’Unione dal 1976. In quegli anni prestava servizio nelruolo del personale Amministrativodella Corte dei Conti, quale responsa-bile della Segreteria e Affari Generalidella Delegazione del Capoluogo mar-chigiano, Presidente del Gruppo Re-

gionale Marche e Consigliere Nazionale dell’Unione dall’anno 1994.Al Congresso Nazionale di Gaeta, nell’anno 1999, viene eletto Mem-bro del Comitato Centrale Direttivo.Nel 2000 riceve l’incarico di Commissario della Sezione Provincialedi Ancona, della quale, nel 2001, viene eletto Presidente. Dal 2007 riveste la carica di Coordinatore Interregionale per l’ItaliaCentrale. Promotore di interessanti Convegni su problemi riguardanti la no-stra Categoria, è stato tra i primi e credere nel contenzioso per il ri-conoscimento del cumulo dell’indennità integrativa speciale, che hasostenuto con convincimento e che si è poi esteso con successo a sod-disfazione per i Soci ricorrenti, in tutto il territorio nazionale.

Santo Meduri Vice Presidente Nazionale UNMSÈ iscritto all’Unione dal 08.11.1966 – Presidentedella Sezione Provinciale di Como dal 1989 -Presidente del Gruppo Regionale della Lombar-dia e Consigliere Nazionale dal 1999 - Presiden-te Coordinamento Provinciale Fand dal 2001 -Vice Presidente Regionale e Consigliere Regio-nale della Fand in Lombardia dal 2001 - Elettocomponente Comitato Centrale Direttivo al 20°

Congresso Nazionale di Fiuggi del 2003 – Nel 21° Congresso Nazionale diGrado del 2007 eletto Vice Presidente Nazionale – Responsabile Nazionaledelle Politiche Regionali dal 2007. Nella Città di Como ha realizzato un singo-larissimo e prestigioso Monumento “Le Mani”, dedicato ai Caduti per Servi-zio, opera ammiratissima e significativa dello scultore Massimo Clerici.Il Monumento viene inaugurato il 30 maggio 2000, in occasione della celebra-zione dell’8ª Giornata Nazionale, Madrina la Professoressa Maria Falcone, so-rella dell’indimenticabile Giudice Falcone, ucciso dalla mafia in Sicilia. Nume-rosi sono i Convegni realizzati a Como su problematiche che riguardano la no-stra Categoria, e tutti con larga partecipazione di Autorità e associati.

Luigi FulcinitiPresidente della Sezione UNMS di MilanoIscritto all’Unione dal 1973. Nel 1976Sindaco supplente della Sezione. Dal27 settembre 1979 a tutt’ora Presidentedella Sezione UNMS di Milano. Dal1984 al 1999 Presidente Gruppo Re-gionale Lombardia e Consigliere Na-zionale. Dal 1986 al 1995, Componente

il Comitato Centrale Direttivo.Iscritto all’ordine dei Giornalisti - Elenco pubblicisti - dal 13 giugno1988. dal 1992 al 1994 e dal 2007 al 2008, Direttore del “Corrieredell’Unione”. Direttore responsabile de “L’Informatore della Sezio-ne”, da lui fondato nel 1988.Anno 1990 Realizzazione Monumento ai Caduti per Servizio. Operadi Luciano Minguzzi - zero costo per l’Unione.Autore dell’“Albo d’Oro” dei Caduti per Servizio - Anno 1998.1988 Istituisce la “Giornata Commemorativa dei Caduti per Servi-zio”(nel 2011 23ª edizione).1995 Istituisce il Premio Nazionale “Luigi Calabresi” riservato finoal 2010 agli appartenenti delle Forze dell’Ordine e dal 2011 anche aquelli delle Forze Armate dello Stato.

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88 Congresso Nazionale

Cari amici Delegati,per potervi parlare di impegno, qualità e sviluppo nell’azione fu-tura dell’UNMS, come il tema di questo Congresso mi invita afare, devo partire da una domanda molto generale, dalla qualeperò vorrei trarre conclusioni concrete per orientare la nostraazione negli anni che verranno.La domanda è semplice: chi siamo? A prima vista, tutti noi cono-sciamo la risposta. Eppure, nel pormi questa domanda io avvertoun timore. Ho paura che noi dell’UNMS - e non solo noi Dele-gati, ma tutti i nostri tantissimi Associati - stiamo diventando co-me i protagonisti del capolavoro di Samuel Beckett, i quali con-sumano la loro esistenza “aspettando Godot”.Il nostro Godot, atteso da sempre ma che non arriva mai, è il ri-conoscimento dei nostri diritti riguardo a due temi fondamentali:l’adeguamento dei trattamenti pensionistici delle vedove dei ca-duti per servizio istituzionale e la detassazione del 10% della pen-sione definita “privilegiata”. Temi riguardo ai quali il nostro im-pegno a livello nazionale, senz’altro encomiabile, non è stato pre-miato da risultati concreti. Stiamo ancora aspettando Godot. Evisto che il teatro di Beckett è stato definito “teatro dell’assurdo”,posso dire che anche la nostra situazione mi sembra assurda.Eppure su questi due fronti siamo chiamati a vincere la nostraguerra. Consentitemi un’espressione così forte, carica di signifi-cati drammatici. Però, se ci pensate, qui non sarà in pericolo lavita di nessuno, ma è comunque in gioco la qualità della vita dicentinaia di migliaia di famiglie. E non è poco. Anzi, è più chesufficiente per poter impiegare questo termine, guerra, così im-pegnativo e sgradito - penso ai tanti fra noi che l’hanno vissuta inprima persona - ma che esprime al meglio l’importanza vitale deinostri obiettivi.Dire che dobbiamo combattere per affermare i nostri diritti miconsente di analizzare la situazione attuale usando due terminiper così dire “tecnici”: tattica e strategia. Con la prima si vinceuna singola battaglia, con la seconda si imposta tutta la campa-gna militare in vista della vittoria finale.Oggi, se non vogliamo rischiare che il nostro teatro dell’assurdocontinui a tempo indefinito, è giunto il momento di riconoscereche, nonostante il valore dei comandanti, a livello sia di tattica siadi strategia siamo stati evidentemente - parlano i risultati - carenti.Entro nello specifico: prendiamo la “battaglia” per la detassazio-ne del 10%. Ci siamo mossi cercando direttamente il dialogo conle più alte cariche dello Stato. E come questo è avvenuto? Pub-blicando una lunga lettera aperta al Presidente del Consiglio. Lalettera conteneva sicuramente tutti gli elementi della questioneed era scritta in modo impeccabile. Ma io mi chiedo: è stata latattica migliore? Primo: un lungo testo limita da solo i suoi po-tenziali lettori ai cosiddetti “addetti ai lavori”; secondo: il destina-tario ne riceve molte, di ogni genere, ed è difficile pensare chenon abbia questioni più pressanti a cui dedicare il proprio tempo;terzo: in un contesto come quello mediatico, fatto di messaggiconcisi e incisivi, non avremo finito per sussurrare in un mondodi urlatori? A livello di UNMS Piemonte, stiamo cercando diorientare la nostra presenza sui media su criteri di visibilità e me-

morizzabilità, con interventi che cerchino di far conoscerel’UNMS e i suoi valori anche a chi non ne fa parte, il tutto conmessaggi mirati e con una doverosa attenzione anche alla vestegrafica del messaggio stesso. È una scelta impegnativa, ma lamancanza di risultati delle lettere aperte dovrebbe, a mio avviso,far riflettere sulla necessità di percorrere altre strade.Passiamo alla strategia. Per vincere la nostra guerra, abbiamo fi-nora cercato con insistenza il confronto con gli organismi istitu-zionali direttamente preposti a decidere, con il risultato che leCommissioni interessate hanno regolarmente rigettato le nostreistanze, facendo leva sulla mancanza di chiarezza a livello legisla-tivo. Ora, se l’assalto frontale non si rivela vincente, è il momentodi cambiare strategia. Sempre a livello di UNMS Piemonte, ab-biamo negli ultimi anni ridefinito gli obiettivi, decidendo di crea-re, prima di arrivare in sede decisionale, le necessarie basi affin-chè, a livello legislativo, l’incongruenza della nostra situazione siaevidente e riconosciuta, e la fondatezza delle nostre richieste in-discutibile. Ci siamo dunque mossi a livello accademico e per cosìdire “tecnico”, con il risultato di veder pubblicare studi nei quali,finalmente, la giurisprudenza esistente viene analizzata in pro-fondità e la legittimità delle nostre rivendicazioni esplicitamenteaffermata. Continuando così, presto potremo presentarci davantiagli organi istituzionali forti di pareri, studi e analisi che essi nonpotranno più permettersi di ignorare. E questo potrà finalmenteessere il giorno in cui qualcosa cambierà.Cari amici Delegati, vi chiedo scusa per aver parlato di guerra.Ma spero di aver giustificato questo mio riferimento. E a questoproposito vi ricordo la celebre frase di Von Clausewitz: “la guer-ra è la continuazione della politica con altri mezzi”. Io ho cercatodi illustrarvi quale significato vorrei avesse, nel nostro caso, l’e-spressione “con altri mezzi”, visto che finora la politica che ab-biamo scelto non ha prodotto risultati. E “con altri mezzi” vuole,a mio avviso, anche dire “con altre persone”, se è necessario, per-ché non possiamo negare che i comandanti abbiano molto meritonelle vittorie, ma anche molta responsabilità nelle sconfitte. Nondico questo per mero interesse personale, ma per ricordare l’im-portanza del nostro obiettivo, importanza che giustifica scelte an-che drastiche, e il peso dell’impegno che tutti noi abbiamo presonei confronti dei tantissimi nostri Associati, i quali spesso vivonosituazioni personali pesanti e demoralizzanti, e che da troppotempo attendono da noi una risposta.Tornando, in conclusione, al tema del Congresso, posso dire che,in vista degli anni cruciali che ci attendono, l’impegno deve esse-re quello di sempre, ma la qualità deve essere differente, sia a li-vello di strategia che di tattica. Solo così, dopo una doverosa au-tocritica e scelte coraggiose, lo sviluppo - terza parola chiave delnostro tema - sarà finalmente diverso. Portando a moltissimepersone le buone notizie che attendono da troppi anni e la soddi-sfazione, ben più che materiale, di vedere riconosciuti i propri di-ritti. Se c’è un momento perché questa sia più di una semplicesperanza, è questo. Se c’è un momento per cambiare, è questo.Vi saluto e vi abbraccio. Grazie per la vostra attenzione.

Micaela Allodi

L’ INTERVENTO DEL PRESIDENTE REGIONALE UNMS PIEMONTE

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Congresso Nazionale

Buongiorno a tutti. Desidero innanzitutto rivolgere il più cordiale saluto ai delega-ti, al Presidente Nazionale, ai componenti uscenti del ComitatoEsecutivo e a tutti i presenti a questa importante Assise, chedovrà rinnovare l’Organo Dirigente della nostra cara Unione.,il quale, considerata la drammatica situazione economica e so-ciale del Paese e i sempre più ristretti e difficoltosi margini diintervento, dovrà essere contraddistinto da un modo di operarevigile e dinamico. A tale riguardo, mi preme precisare che, nonintendendo mettere in discussione l’importanza dell’apporto diesperienza arrecato dai membri più “anziani”, primo tra tutti ilPresidente uscente Bucci, ritengo che comunque si ponga conforza l’esigenza di quanto meno bilanciare la composizione del-l’alto organismo con l’ingresso di forze più “giovani”, in gradodì garantire una costante e tempestiva operatività. Devo altresì ringraziare i delegati che hanno approvato le mo-difiche statutarie, le quali erano oltremodo necessarie, in primoluogo in quanto, in occasione del XX Congresso Nazionale diFiuggi, l’approvazione dello Statuto, oggi in vigore, fu contrad-distinta, forse a causa delle precarie condizioni di salute delcompianto Presidente Franco Cesareo, da modalità alquantosbrigative e “a sorpresa” che non consentirono una valutazioneadeguatamente ponderata neanche a chi, come il sottoscritto,approvò le modifiche in tale occasione apportate. (Per non par-lare delle modifiche da approvare al XXI Congresso di Grado).Il suddetto Statuto fu poi applicato al XXI Congresso Naziona-le, dal quale scaturì l’elezione di un organismo a rappresentati-vità ridottissima, formato, oltre che dal Presidente, da 3 vice-presidenti, con l’aggiunta quanto meno discutibile di tre “coor-dinatori d’area”, inseriti nel Comitato Esecutivo (dopo il con-gresso), e rivelatisi oltre tutto ruoli totalmente inutili - non con-sentendo come evidenziato dai medesimi componenti, di svol-gere alcuna reale funzione di coordinamento o propulsiva a li-vello nazionale, trovandosi spesso (peraltro sistematicamente)messi in minoranza da decisioni “precotte”; il risultato è statoquello di negare o ridimensionare oltremisura la rappresentan-za di numerose aree geografiche. Ed eccoci qui a fare il punto della produttività della dirigenzaNazionale unitamente alle “Commissioni” nominate, in que-st’ultimo quadriennio. Non credo di poter essere facilmentesmentito se affermo che in questo periodo nessuna novità posi-tiva è intervenuta per la categoria; invero, sono state predispo-ste e fatte presentare numerosissime proposte di legge, che tut-tavia il Parlamento perlopiù non ha discusso o ha mantenutocomunque “in sonno” presso le varie Commissioni referenti, ilche, obiettivamente, fa sorgere dubbi sulla reale capacità delladirigenza uscente di incidere presso le istituzioni onde salva-guardare gli interessi di categoria. Questa non rosea situazioneha assunto connotati ulteriormente negativi, nell’ambito stret-tamente associativo, dal momento che la dirigenza uscente, perdifetto di comunicazione o per altri motivi, non ò stata in gra-do di essere adeguatamente presente per seguire la situazione

dell’Unione, laddove i dirigenti locali, pressoché privi di indi-cazioni e riferimenti, sono stati costretti a fare quanto necessa-rio per la salvaguardia degli interessi della “base” degli asso-ciati all’insegna dell’autogestione, specie per quanto attiene irapporti con esponenti delle istituzioni nazionali. E mi duoleperaltro dover rilevare che il Presidente Bucci, negli ultimicinque anni, nonostante fosse sempre stato tempestivamenteinvitato, non ha mai trovato il tempo di partecipare ad assem-blee od iniziative nella città di Cagliari, capoluogo sardo, men-tre non così è avvenuto per altre realtà, laddove in analogheoccasioni la sua partecipazione è stata costante e assidua; la“base” della Sardegna, e peraltro non tutta, per venire in con-tatto col Presidente Nazionale ha dovuto attendere la recenteassemblea di Oristano, come “prima” assoluta peraltro moltoprossima al Congresso Nazionale. Davvero censurabile, a dir poco, è poi il capitolo relativo allacomunicazione esterna dell’Unione presso gli Organi di stampae informativi’ e le Istituzioni. Non credo purtroppo di afferma-re cosa facilmente smentibile dicendo che ormai nel nostro Pae-se, e anche nell’ambito delle categorie che dovrebbero esserebeneficate dalla nostra azione, l’esistenza stessa dell’Unione èpressoché ignorata, e al cospetto di questo quadro fosco non sicomprende davvero come, al di là del tradizionale volontariatoquasi “porta a porta” a livello locale, sempre più difficile dasvolgersi, le attività di proselitismo possano avere il benché mi-nimo futuro. Anche sul piano organizzativo, la situazione lasciadavvero a desiderare. Ne sono la conferma le modalità di svol-gimento anche di questo Congresso, che, al fine di fare “parata”con esponenti delle istituzioni che poi non mostrano pressochéalcuna sensibilità rispetto alle nostre istanze, ha comportatoun’incredibile sballottamento dei partecipanti, spesso invalidi edi età avanzata, tra Roma e Tivoli, impegnandoli, e impegnan-doci in un “turismo congressuale” faticoso e ben poco produ-cente che, con una migliore logistica, si sarebbe sicuramentepotuto evitare. Tutto ciò considerato, mi rivolgo agli “amici” de-legati affinché, in questa sede congressuale, prendano una posi-zione chiara e precisa al fine di favorire quel rinnovamento equel rilancio degli organismi dirigenti nazionali che appare or-mai indilazionabile, dal momento che la miscela esplosiva tradecessi dei vecchi soci, scarsità di nuove iscrizioni e mancanzadi incisività nei confronti delle istituzioni e delle realtà su cuidovremmo agire per perseguire i nostri interessi rischia davve-ro di porre a repentaglio la sopravvivenza stessa del nostro be-ne amato sodalizio. Queste sono le ragioni per cui, ritenendo dipercorrere il cammino nell’immediato più efficace onde conse-guire questi indifferibili obiettivi, ho aderito alla lista che inquesto Congresso si propone come istanza realmente di rotturae di rinnovamento di uno stato di cose che, pena la sopravvi-venza del nostro amato sodalizio, è obbligatorio superare perguardare finalmente al futuro. Ringrazio per l’attenzione.

Gianfranco Rilla

L’ INTERVENTO DEL PRESIDENTE REGIONALE UNMS SARDEGNA

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Un cordiale saluto a tutti i partecipanti a questo Congresso,che com’è noto è uno dei momenti più importanti della vitaassociativa dell’Unione, la palestra del confronto di idee e diproposte, l’atto conclusivo del mandato precedente e soprat-tutto di quello del prossimo quadriennio. Ecco, allora, che la funzione dei Delegati al Congresso di-venta il punto cardine di tutti i lavori congressuali dove,ogni Delegato, con responsabilità e piena autonomia intel-lettuale, scevre da ogni tipo di influenza o pressione, è chia-mato a decidere il futuro dell’Unione con l’apporto di idee edi indicazioni, individuando i futuri componenti degli Orga-ni Centrali Nazionali ai quali affidare le sorti e l’attività as-sociative per il prossimo mandato. Sono un Ufficiale dei Carabinieri, sono stato prima compo-nente del Comitato Centrale Direttivo e ultimamente VicePresidente Nazionale con l’incarico di Responsabile dellePolitiche Regionali. Ho svolto il mio incarico con forte impegno e grande lealtà.Richiamo la vs. attenzione sul Progetto “Politiche Regiona-li”: dopo un positivo avvio e tanti consensi a ogni livello as-sociativo, nel momento conclusivo che, tra gli altri interventistrutturali emersi negli incontri con i Responsabili Regiona-li, prevedeva l’autonomia gestionale dei Consigli Regionalicon l’assegnazione di un proprio Codice Fiscale, è statobloccato senza alcuna motivazione! Dal febbraio 2010, inu-tili sono stati i miei tentativi per una riunione conclusiva e disintesi con i Presidenti Regionali! Raccogliendo i segnali e le preoccupazioni della base asso-ciativa, che voi oggi qui rappresentate, dopo aver fortemen-te criticato all’interno del C.E. i metodi e non aver condivisoi sistemi della Presidenza Nazionale, tanto da dissociarsichiaramente e prenderne le distanze, assieme ad altri diri-genti, preparati e responsabili, abbiamo pensato di predi-sporre per questo Congresso una lista alternativa, innovati-va sia nei contenuti programmatici sia nei suoi principalicomponenti l’Esecutivo. Dirigenti, questi ultimi, di provate capacità intellettuali emorali, dediti solo ed esclusivamente alle attività associativee alla tutela dei nostri invalidi.Abbiamo intitolato la nostra lista “Impegno e Rinnovamen-to”. Ebbene questo sarà il nostro CREDO, questa è la pro-messa che ci sentiamo di fare per garantire all’Unione un fu-turo più sicuro e fatto di risultati in favore delle nostra pre-stigiosa categoria. Il programma ben delineato nella nostra “Dichiarazioned’intenti” è chiaro e dettagliato. Leggetelo attentamente eper intero!Non intendo né voglio scendere nei particolari di questa no-stra scelta coraggiosa ma dovuta, attuata con il solo intentodi cercare di rilanciare l’Unione, dando una svolta alle ina-deguate e superate metodologie di conduzione e gestionedella nostra associazione, con l’intento di infondere sicurez-za nei vari dirigenti provinciali e regionali, esaltando l’im-portanza del loro ruolo sul territorio e rivalutando giusta-mente le loro attività svolte a contato con i nostri invalidi,con l’intento di uniformare il più possibile le procedure as-sociative riducendo il cartaceo sostituendolo con l’informati-ca, di essere vigili e presenti in Sede Nazionale, garantendoassidua e proficua partecipazione a ogni livello istituzionale,di dedicare tempo e risorse esclusivamente alle attività asso-ciative per dare risposte certe alle aspettative della nostra

benemerita categoria. È fortemente “sentita” la necessità di “rilancio” dell’Unione,di un “rinnovamento” della classe dirigente nazionale, so-prattutto al vertice, ormai logoro, superato e fuori tempo, èfortemente “sentita e richiesta” una maggiore attenzioneverso le strutture associative periferiche, cioè verso i Consi-gli Regionali e soprattutto le Sezioni Provinciali e Sottose-zioni, è fortemente “sentita, richiesta e giustamente pretesal’evasione delle istanze trasmesse alla Presidenza Nazionalee al Comitato Esecutivo! Questo vuol dire dare dignità edessere riconoscenti verso i tanti Presidenti Provinciali e Re-gionali, ultimamente poco considerati, e restituire il giustosenso del rispetto per il loro ruolo importantissimo a tutti ilivelli. Questi quindi in forma sintetica gli obiettivi:Credere fermamente nel ruolo sul territorio dei Consigli Re-gionali, quali centri nevralgici delle attività associative del-l’Unione, soprattutto in relazione del previsto futuro decen-tramento amministrativo.Rivalutare al massimo il ruolo delle Sezioni Provinciali edelle Sottosezioni, organismi indispensabili dell’Unione,strutture che “vivono e operano” nelle realtà associative deinostri Invalidi per Servizio, componenti territoriali basilarida cui dipende non solo l’intera struttura operativa ma lastessa esistenza del nostro Sodalizio. Quindi massima atten-zione e dovuto rispetto verso il lavoro delle Sezioni, che de-vono essere assolutamente messe in condizioni ottimali perfunzionare bene e in modo proficuo. Da qui una diversa uti-lizzazione del Contributo dello Stato, la cui gestione va rivi-sta e rimodellata in termini di ripartizione e trasparenza,una diversa ripartizione della quota associativa più favore-vole alle Sezioni;Razionalizzare opportunamente le procedure operative deiConsigli Regionali e delle Sezioni Provinciali;Prevedere maggiore raziocinio delle spese complessive del-l’Unione e soprattutto, visto il momento di crisi economicamondiale, tagli dei costi di avventati progetti velleitari e difacciata, che se analizzati bene rientrano già nei compiti sta-tutari del Presidente di Sezione. Riconoscimento e supportoinvece per la meritocrazia di quei dirigenti che veramenteoperano, si impegnano e ottengono i risultati prefissati con ilraggiungimento di obiettivi realmente utili alla categoria.Prestare maggiore attenzione verso i militari in missione dipace e gli Invalidi per Servizio degli Enti locali;• ottimizzare le funzionalità delle Sedi periferiche e territo-

riali nel loro complesso, intervenendo in modo mirato econ l’ausilio dei Dirigenti di riferimento sia con azioni nor-mative che con sopporti economici a cui dovranno corri-spondere efficienza e risultati;

• rivalutare infine l’impegno e il ruolo dell’UNMS nellaFAND, importante e indispensabile organismo federativo,per poter contare con più forza nei confronti di tutte leforze politiche e istituzionali del Paese. E qui, in questaimportante assise, permettetemi di dare atto alla lungimi-ranza del compianto Presidente Franco Cesareo che, nellontano 1997, intuì l’importanza di far parteciparel’UNMS alla costituzione della Federazione tra le Asso-ciazioni Nazionali dei Disabili, le cinque note Associazionistoriche. Ricordo la sua insistenza anche contro il pareredi una parte associativa. Ha avuto ragione Lui! Aveva vi-sto giusto! Oggi siamo presenti ai tavoli istituzionali che

L’ INTERVENTO DEL PRESIDENTE

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Congresso Nazionale

più contano grazie a quella intuizione!In questo delicato momento del Paese dobbiamo essere one-sti con noi stessi e con la base associativa, dobbiamo avere ilcoraggio di ammettere eventuali errori o involontarie ina-dempienze, dobbiamo accettare le critiche costruttive e nonpretestuose, dobbiamo spogliarci da eventuali pregiudizipersonali, dobbiamo confrontarci, verificare i programmi,scegliere le persone giuste per le cariche nazionali sullascorta del loro “curriculum associativo” nell’Unione e dellaloro “esclusiva dedizione” in termini di tempo e impegno al-le nostre problematiche, per dare risposte e certezze a quan-ti ripongono in noi la loro stessa esistenza.Abbiamo assistito alla passerella di un gruppo di politicanti,che ci hanno ancora una volta rabboniti con le loro belle pa-role e con le loro solite promesse, delle quali siamo ormai ar-cistufi. È stato un passaggio congressuale voluto dal Presi-dente Nazionale e fortemente contrastato in Comitato Ese-cutivo, tant’è che è passato grazie a un astenuto nella vota-zione risultata alla pari! Ebbene abbiamo perso buona partedel tempo da dedicare ai delicati lavori congressuali per es-sere costretti ad ascoltare quei quattro parlamentari dellanota “casta”, mantenuti e pagati da noi, i quali sanno chie-derci solo i voti per ricambiarli poi con richieste di sacrifici,imporci aumenti di tasse e prossimamente si attaccherannoanche alle nostre sacrosante pensioni ordinarie e di reversi-bilità solo per continuare a mantenere i privilegi per loro ele loro famiglie, privilegi che solo a elencarli nei dettagli ser-virebbe il tempo di mezzo congresso! Sono pochi, anzi po-chissimi i parlamentari veri amici della nostra categoria!Con l’approvazione delle modifiche statutarie andremo adaffrontare una nuova stagione dell’attività associativa del-l’Unione con una rappresentanza più adeguata e giusta dellestrutture associative di base. Questo era emerso negli incon-tri interregionali del Progetto “Politiche Regionali”, questoavevano richiesto le realtà territoriali, questo è stato realiz-zato nell’ambito del mandato ricevuto dal Consiglio Nazio-nale. Cioè pochi interventi mirati!Noi ci presentiamo a questo Congresso così come siamosempre stati: puliti, disinteressati, trasparenti, ricchi di tantapassione e di tanto entusiasmo e forti del grande amore perl’Unione. Non abbiamo assillato, a tutte le ore del giorno e della notte,per tutta l’estate e fino alla viglia di questo Congresso, quasitutti i Presidenti Provinciali e Regionali con pressanti ri-chieste di adesione unite a dubbie promesse. Noi non abbiamo mai varcato il limite della correttezza enon abbiamo mai potuto utilizzare le strutture e le risorsedella Sede Centrale per gli impegni precongressuali. Alcuni fatti incresciosi,però, si sono verificati negli ultimitempi. Fatti che avrebbero potuto o voluto stroncare la no-stra coraggiosa iniziativa. Alcuni personaggi, più o menoimportanti, che fin dall’inizio della nostra scesa in campoper il cambiamento e il rinnovamento associativo più mo-derno e produttivo, si erano schierati al nostro fianco, anzici avevano anche incentivato in questo nostro importante eintraprendente impegno, inaspettatamente si sono dissociatitirandosi indietro! Questo gesto inqualificabile, che forse poteva indebolire ilnostro gruppo, lo ha, invece rafforzato, rendendolo più co-eso e intransigente e dandoci la prova, se ce n’era bisogno,della scorrettezza e del malcostume che da qualche tempo

stanno minando la parte sana del nostro Sodalizio. Certo le nostre idee, il nostro programma, finanche malde-stramente scopiazzato, può dare fastidio a chi considera l’U-nione come una cosa/azienda propria, a chi la utilizza persvolgere altre attività personali che nulla hanno a che farecon le problematiche associative, a chi la sfrutta per darsiimportanza presso le istituzioni per un ritorno d’immagine edi favori personali! Le nostre idee cozzano con lo sperpero economico e con ini-ziative discutibili che hanno comportato costi smisurati.Noi vogliamo cambiare questo modo di fare, ci opporremosempre a questo sistema di condizionamento, combatteremocon tutte le nostre forze questi metodi non certo conformialla vera etica associativa.Siamo per le giuste iniziative nel dare servizi ai soci nell’am-bito statutario e a fronte di risultati reali e non di facciata. Siamo per la meritocrazia di quei dirigenti che si impegnanoveramente e disinteressatamente nelle attività a favore e tu-tela degli Invalidi per Servizio.Nella nostra Lista sono rappresentate quasi tutte le Regioni,c’è la maggiore rappresentanza territoriale dell’Unione, sia-mo quindi nelle condizioni più opportune e favorevoli perottenere i risultati prefissati.Non è possibile lasciare in mano a poche regioni, per quantorappresentative, le sorti di tutto il resto predominante delterritorio nazionale. Bisogna far prevalere l’attività dei tantidirigenti che giornalmente fanno sacrifici per tutelare real-mente gli Invalidi per Servizio della loro Provincia e dellaloro Regione.Ci impegniamo a svolgere scrupolosamente quanto enuncia-to, non mancherà mai l’impegno e la dedizione nell’affronta-re le problematiche che da tanto e troppo tempo ci assillano,verrà data una accelerazione complessiva alle attività asso-ciative sia a livello centrale che territoriale.Sarà massimo il riferimento ai valori profondi del nostroStatuto.Questi i NOSTRI concetti base che seguiremo.Noi ci crediamo, speriamo e vogliamo che anche voi ci cre-diate. Quanto abbiamo programmato e contiamo di poterfare, potrebbe essere l’ultimo tentativo per riqualificare e tu-telare la nostra benemerita Unione. Tutto dipende da Voi.Vi esorto a ragionare con la vostra testa, a uscire dal torpo-re, a opporvi ai condizionamenti, a riflettere serenamente, avalutare bene i nomi dei candidati e la loro storia associati-va, avete in mano un’arma importante: il voto. Non abbiatepaura, usate il vostro voto con tutta la responsabilità che ilruolo di delegato vi impone. Premiate coloro che sempre hanno posto l’Unione al di so-pra di tutto, quanti hanno dedicato tutte le loro energie in-tellettive e personali al nostro sodalizio, quanti operano solonell’interesse degli Invalidi per Servizio.Infine, più che una raccomandazione, una certezza, indipen-dentemente dall’esito di questo Congresso. Il prossimo Ese-cutivo dovrà essere l’Esecutivo di tutti e dovrà lavorareesclusivamente per il bene futuro dell’Unione.Viva l’Italia, via l’Unione.

Santo Meduri

REGIONALE UNMS LOMBARDIA

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1122 Congresso Nazionale

Signori Delegati, Dirigenti, cari colleghi tutti, nel ri-cordo delle numerose battaglie intraprese in passatoe sempre nel primario interesse degli iscritti a questanobile categoria che amiamo e ci onoriamo di rap-presentare, desidero esprimere alcune mie riflessionisull’odierna assise Congressuale, in vista dei pro-grammi futuri dell’Unione, auspicabilmente più ap-propriati e più concreti, rispetto a quelli del trascor-so quadriennio. Riflessioni, che devono essere vistenon come polemica, ma come critiche costruttive, ecome personale contributo e volontà collaborativa,per il progresso della nostra Unione, per una suasempre maggiore diffusione e affermazione, e perl’atteso e invocato rinnovamento, come espresso datanti dirigenti e da tanti soci, che nel Congresso dioggi vedono la sede più giusta e appropriata dovedare inizio a un necessario cambiamento. Sono fieroe orgoglioso di aver prestato ben quarant’anni dionorato servizio nel ruolo del personale amministra-tivo della Corte dei Conti, e sono altrettanto fiero eorgoglioso di essere socio della nostra Unione findal 1967, e di aver ricoperto nella lunga attività as-sociativa, cariche elettive a tutti i livelli, e di avereacquisito nel tempo un discreto bagaglio di esperien-za, e una sempre maggiore carica per la difesa deidiritti degli associati, e per il miglioramento dellanostra organizzazione. Ed è appunto da tale espe-rienza, pertanto, che partono le mie sommesse e ac-corate considerazioni sull’attuale situazione dellanostra Unione, carente e ferma al palo nei vari setto-ri operativi, purtroppo, che andrebbe invece rivistaprevio un necessario rinnovamento dei programmidi lavoro, dell’organizzazione interna, e in quellodelle pubbliche relazioni e dei rapporti esterni con leIstituzioni, con il mondo politico e governativo e conle strutture sociali. Senza alcuna presunzione daparte mia, desidero esprimere dissenso dalla politicaassociativa degli ultimi quattro anni, che non ha re-gistrato alcun progresso né nel campo legislativo, néin quello organizzativo e tanto meno in quello del-l’informazione e della pubblicizzazione del nostrostorico Sodalizio, ancora oggi poco conosciuto, non-ostante i numerosi decenni dalla sua fondazione, enonostante le sue nobili finalità in favore della no-stra categoria, da più parti definita meritevole digrande rispetto e di riconoscenza. È convincimento

di non pochi che la precarietà della predetta situa-zione va attribuita alla scarsa e insufficiente presen-za in Sede Centrale del Presidente Nazionale e,quindi, alla scarsità di tempo dedicato ai problemiassociativi, a causa dei suoi impegni imprenditoriali.Siano stati questi i motivi, o siano stati altri, un fattoè certo: nel campo legislativo nulla è stato approvatoin favore dei nostri invalidi per servizio. Nessunanovità infatti sulla tanto attesa defiscalizzazione perle pensioni privilegiate dei decimisti, né per quelledei percentualisti, queste sì, veramente “risarcito-rie” perché legate al grado di invalidità riportata, enon alla loro anzianità di servizio. Nessun migliora-mento sulle pensioni dei “tabellari”, nessuna modifi-ca migliorativa delle norme in vigore sul colloca-mento obbligatorio, eccetera. Nel campo organizza-tivo, scarsa valorizzazione dell’impegno profuso daidirigenti periferici, rinvio degli interventi correttivie dei provvedimenti da adottare per sanare eventualiinefficienze operative o involontarie irregolarità am-ministrative o inosservanze allo Statuto, a volte ri-scontrate in qualche Sede provinciale. Ci sarebbequalcosa da dire, anche, in materia di pubblicizza-zione dell’Unione, ma il tempo a disposizione mi im-pone di stringere e debbo quindi concludere. Vogliosoltanto ricordare che nessuno, dei pochi eventi or-ganizzati dalla nostra Sede Centrale, ha riscosso l’e-co e l’attenzione della stampa nazionale né della te-levisione o presso le Istituzioni e il mondo politico eparlamentare. Si è sempre notata, infatti, una persi-stente assenza di personalità politiche ai nostri Con-vegni. Basta ricordare l’ultima “Giornata del Cadutoper Servizio”, alla quale non era presente nessunaAutorità, politica, governativa o istituzionale che sia.Ecco alcuni dei motivi, quindi, e concludo, che han-no spinto un gruppo di colleghi dirigenti a predi-sporre una seconda lista di candidati alle cariche so-ciali centrali, della quale faccio parte, e auspicarecosì che, con forze nuove con l’impegno di personepreparate e con disponibilità di tempo, si possa ri-lanciare una intensa e mirata attività associativa peril bene della Categoria e per il raggiungimento degliobbiettivi che la Categoria da molto tempo attente.Grazie dell’attenzione, e buon lavoro a tutti.

Claudio Giovanetti

L’ INTERVENTO DEL PRESIDENTE REGIONALE UNMS MARCHE

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Congresso Nazionale

Signori Delegati, Signori dirigenti Centrali, Si-gnor Presidente del Congresso, l’odierno appunta-mento congressuale, per noi dell’unione, rivestecarattere di enorme e comprensibile rilievo e im-portanza, perché costituisce occasione dove poteresprimere liberamente, e con finalità propositive,le proprie opinioni, le proprie proposte, e gli even-tuali disappunti sulle varie problematiche che inte-ressano la nostra categoria e l’organizzazione delnostro Sodalizio.Sono stato dirigente dell’Unione per molti anni, siaa livello nazionale che a livello regionale e provin-ciale, e, dalla mole dell’esperienza acquisita nellalunga attività associativa, non posso non rilevare,innanzitutto, che il nostro Ente versa da alcuni an-ni a questa parte in un ben distinguibile sopore, de-terminato, a mio giudizio, dalla mancata disponibi-lità di tempo del Presidente Nazionale uscente.Non si può condividere, in forma assoluta, che unPresidente Nazionale di un Ente come il nostro, siapresente in sede, a Roma, un solo giorno alla setti-mana. È pur vero che da diversi lustri la politicacolpevolmente non considera le richiesta avanzatedal nostro Ente Morale, ma si potevano e si dove-vano compiere altre iniziative e altre forme per fardecidere i Congressisti di stare tutti uniti, e orien-tati in una sola lista.La formazione della nuova lista è quindi sorta per-ché si è constatato che quanto si poteva e si dovevafare non è stato, purtroppo, fatto, e tutto, così, è ri-masto fermo soltanto nei programmi, e buoni pro-positi. Essendo invalidi per servizio, ci si domandaperché, a 85 anni di età, si vuole rimanere al timo-ne di un Ente Nazionale, se non si è riusciti a cala-mitare i militari e le famiglie di Coloro che sonostati colpiti dall’uranio impoverito o le Vittime delDovere, i quali, abbandonati con le loro sventure,hanno sentito l’esigenza di creare una loro associa-zione, mentre l’UNMS, rimaneva a guardare o afare altro?Perché ancora, quando il Presidente degli InvalidiCivili si espresse in forma aperta, facendo apprez-zamenti poco opportuni sul nostro Ente, solo loscrivente si ribellò e costrinse quel presidente aformulare le dovute scuse? E ancora, quando aMarano (Na) alcuni facinorosi nelle piazze, rife-

rendosi ai Carabinieri Caduti a Nassirya, gridava-no “10-20-30-100 Nassiriya” obbligando il Sindacoa rimuovere l’intitolazione di via ai “Martiri diNassirya” e sostituirla con altra targa alla memoriadi “Arafat”, la Presidenza Nazionale fu assente esolo chi Vi parla intervenne con prontezza e deter-minazione, scrivendo che anche quella era violen-za, e indirizzando quanto scritto al Sig. Presidentedella Repubblica Prof. Ciampi, al Prefetto di Na-poli e al Sindaco di Marano (Na) e al PresidenteNazionale dell’UNMS. Ma tutto fu inascoltato.Con questa Presidenza si vive solo di speranza. Ilmedico in rappresentanza della nostra Unione nellecommissioni presso le C.M.O. è una chimera. L’e-senzione dall’IRPEF, sia pure del 10% della pen-sione risarcitoria, anch’essa è una chimera cha hacreato sfiducia sempre più profonda. L’assenza diquesta Presidenza Nazionale ha trascinato le variesituazioni che sono degenerate in molte Regioni,dando all’interno dell’Unione una situazione criticanon più tollerabile. È affiorata l’arroganza e lamancanza di rispetto umano, da parte di chi si sen-te protetto, dimenticando il detto di Confucio: “Ungentiluomo, mostra autorità, ma non arroganza; unuomo volgare mostra arroganza, ma non autorità”.È proprio vero, un tempo si studiava per migliora-re se stessi, oggi si studia per impressionare gli al-tri. Io parto dal principio che l’errore che non vie-ne corretto è senz’altro un errore.Ogni mio intervento, quando ero componente delDirettivo Nazionale, era improntato nell’interessedell’Unione. Infatti, quando vidi che il nostro Entenon veniva invitato a RAI Uno, per dibattere i pro-blemi della Categoria, me ne feci carico e l’UNMSfu invitata alla TV nazionale per tre volte. Sono stato sempre dell’avviso che l’uomo vale perquello che fa, non per quello che dice.Un gentiluomo proverebbe vergogna se le sue azio-ni non corrispondessero alle sue parole.Ecco perché ho accettato di far parte della lista al-ternativa e perché questa volta il mio voto cambie-rà indirizzo.Grazie a tutti per la cortese attenzione. Viva l’U-nione, viva la verità.

Antonio Vernaleone

L’INTERVENTO DEL COMM. ANTONIO VERNALEONE, CANDIDATO DELLA LISTA N. 1 PER LA CARICA DI

PRESIDENTE DEL COLLEGIO DEI PROBIVIRI

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1144 Congresso Nazionale

Signori Dirigenti, cari colleghi, vista la limitazione ditempo, debbo sorvolare sui soliti convenevoli di circo-stanza. Rivolgo, pertanto, il mio doveroso saluto allaPresidenza del Congresso, estensibile, ovviamente, aidirigenti nazionali uscenti e a tutti i partecipanti, ed en-tro subito nel vivo degli argomenti. Sono Presidentedella Sezione Provinciale di Milano della nostra Unio-ne da alcuni decenni, e, con quello di oggi, sono al mioundicesimo Congresso Nazionale e a ben quaranta-quattro anni di vita associativa, sempre finalizzate allacrescita dell’Unione. Ed è appunto per la mancata cre-scita dell’Unione di quest’ultimo quadriennio che sentoil dovere, purtroppo, di unirmi anch’io al nutrito corodella disapprovazione, alle ricorrenti lamentele di nonpochi altri dirigenti periferici. L’origine del marcato,diffuso malcontento, a mio giudizio, va ricercata neivari dirottamenti dell’attività associativa centrale, ri-spetto alla strada maestra tracciata dai nostri PadriFondatori. Strada maestra tesa al consolidamento e allaprogressiva affermazione dell’Unione, e al rispetto deivalori morali e civili di Coloro che per servire la Patria,la collettività, il variegato mondo politico, e quant’altro,hanno perso la loro integrità fisica, e tanti altri la vita, enon devono essere mai dimenticati.Gran parte del dichiarato disappunto che circola tra gliAssociati, è l’insistente accostamento, ai fini di even-tuali benefici fiscali, del sistema risarcitorio dei dipen-denti delle Forze dell’Ordine e delle Forze Armate del-lo Stato, a quello dei lavoratori del settore privato, cheè tutt’altra cosa. Semmai, l’accostamento, per ricono-sciuta affinità, andrebbe fatto,come in passato, tragli invalidi per servizio e gli invalidi di guerra, acco-munati dal senso del dovere, dal sacrificio, e dallaequiparazione tra le due categorie, sancita dalla leg-ge 15 luglio 1950, n. 539, che è passata purtropponel dimenticatoio. Noi dobbiamo difendere la nostrapeculiarità, la nostra personalità giuridica, le nostre ri-vendicazioni. Dobbiamo insistere sì, nella giusta richie-sta della non imponibilità fiscale dei trattamenti risarci-tori dei nostri assistiti, ma dobbiamo tenere ben pre-sente che il vero trattamento risarcitorio non è, quellocorrisposto ai titolari di pensione ordinaria, maggioratadel famoso “decimo”, ma quello liquidato ai “percen-tualisti”, che sono stati costretti a interrompere laloro carriera, avendo riportato infermità invalidanti,riconosciute per esclusiva causa di servizio. La defisca-lizzazione del loro trattamento economico quindi,avrebbe veramente senso, sarebbe moralmente giusta,e ne farebbe avvertire tangibilmente i relativi beneficieconomici agli aventi diritto. Viceversa, la non imponi-

bilità fiscale del cd. “decimo”, attribuito oltretutto aquasi tutti i dipendenti delle Forze dell’Ordine e delleForze Armate dello Stato a fine carriera, passerebbedel tutto inosservato per la sua irrilevanza economica,e nessuno se ne accorgerebbe. Nessun progresso, quindi, si è potuto registrare in que-sti ultimi quattro anni. Forse, perché è stato insuffi-ciente il tempo dedicato all’attività associativa dallaPresidenza Nazionale? Ma se è così, caro PresidenteNazionale, visto che, beato Lei, è un imprenditore da-gli innumerevoli impegni, lasci il campo libero a che hapiù tempo, perché, Lei, ovviamente, deve badare piùalla realizzazione di progetti edilizi che a quelli inveceassociativi, per tutti i nostri soci tanto necessari e ur-genti. Tra l’altro, nei ritagli di tempo, ha voluto privile-giare programmi che nulla hanno a che fare con le no-stre finalità e con le aspettative degli associati.Che dire, infatti, della istituzione delle Agenzie del La-voro, e delle tante altre temerarie e sia pur avveniristi-che programmazioni annunciate in ogni occasione, eaffatto rispondenti alle finalità della nostra Unione?(Vedi per esempio, le gestioni di Istituti termali, Patro-nati, Caf, tessere di sconto, la famosa ETIKARD,“Banca del Tempo” e chi più ne ha più se ne inventi...)Tante belle idee, tante chimere, tanti progetti, ma tantaperdita di tempo e nulla di più.Nella stesura delle linee programmatiche sarebbe statautile una “scaletta delle priorità”. E una maggiore chia-rezza! Ho letto nell’articolo del Presidente Bucci sulCorriere, inserito nella cartella del Congresso, che “civorrebbe maggiore chiarezza…” ma come si può pen-sare a una maggiore chiarezza se poi si predispongono,in meno di tre anni, una girandola di proposte di legge,(quasi venti, pensate!) molte delle quali, tra l’altro, ri-petitive, e qualcuna di esse addirittura sbagliata, comela n. 647 del 22 maggio 2008?Si deve pensare a una proposta per volta, una soltanto,una proposta di rilevanza per la Categoria, e battersicon costanza e combattività e con tutti i mezzi consen-titi, fino all’auspicabile sua approvazione, e non propi-nare invece programmi su programmi, proposte suproposte, come una insalatiera di “bucatini all’amatri-ciana”, con tutto il rispetto per i bucatini! Ecco, quindi,il perché, della mancata crescita, del malcontento e del-l’insoddisfazione generale; il perché della seconda listadi candidati alle cariche sociali in questo XXII Con-gresso Nazionale, alla quale ho ritenuto doveroso ade-rire, nonostante la mia data di nascita, pressappoco co-me quella del Comm. Bucci. È una lista formata da un gruppo di persone che hanno

L’ INTERVENTO DEL PRESIDENTE DELLA SEZIONE

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PROVINCIALE UNMS DI MILANOin comune una spiccata volontà di “fare”, disponibilitàdi tempo, e quasi tutte con alle spalle una lunga e com-provata esperienza nel nostro lavoro, maturata in lun-ghi anni di diretto contatto e confronto con gli Associa-ti, che costituiscono il fine ultimo della nostra attività.Ma, consentitemi di accennare sia pur sinteticamente,almeno un paio di punti programmatici previsti e con-cordati da tutti i componenti della predetta lista.Innanzitutto, ci proponiamo una più corretta valoriz-zazione dell’attività periferica, una maggiore conside-razione dell’impegno profuso dai vari colleghi di perife-ria, dai Presidenti, dai Segretari provinciali, dai Consi-glieri. Ai dirigenti periferici deve essere riservatamaggiore attenzione, incentivazioni e incoraggia-mento. È anche indispensabile un necessario sostegnoeconomico alle Sezioni Provinciali, specie a quelle cheversano in difficoltà finanziarie. Si deve perciò preve-dere un apposito stanziamento nel bilancio della Se-de Centrale, attingendo dal contributo statale e dis-tribuirlo tra le Sezioni come avveniva sempre nelpassato, anche quando il contributo non c’era o venivadato in misura ridotta. Constatando poi la inesistentepubblicizzazione della nostra Unione, riteniamo sia ur-gente una maggiore divulgazione della nostra realtànella Società civile e nelle Istituzioni locali, servendosidei “media” e dei moderni sistemi di informazione,quanto meno per il rispetto della Categoria rappresen-tata, e dell’Unione stessa, oltre che per le peculiari fi-nalità che essa si propone. Noblesse oblige.

Ci vuole una più dettagliata informazione su argomentigiuridico/legislativi e giurisprudenziali, nelle pagine del“Corriere dell’Unione”, senza censure immotivate e diparte. Non me ne voglia, il Presidente Nazionale, se ricordoche l’inaccettabile divieto di pubblicare sul “Corrieredell’Unione” l’utilissima pagina dei “quesiti legali”chetanto successo e interesse avevano riscosso nei nostriiscritti, e quello, anche, di pubblicare un servizio dicronaca di un importante Convegno su tematiche pen-sionistiche, sono stati la “goccia che ha fatto traboccareil vaso”, e costituirono motivo di sofferte dimissioni delsottoscritto da direttore responsabile del nostro “Cor-riere”, amareggiato sì, ma con la coscienza a posto.Un programma di lavoro intenso e ben programmato,quindi, perché non è più tempo di rimanere ulterior-mente immobili e in posizione di stallo, non è più tem-po di sconforto e di abbattimento.È ora, invece, in cui Coloro che hanno tempo, capacità,volontà e passione, si rimbocchino velocemente le ma-niche per la-vo-ra-re, perché l’Unione ri-pren-da confermezza il suo cammino a suo tempo tracciato, e amarciare speditamente verso traguardi migliori, piùconcreti, più rispondenti ai nostri scopi statutari e piùconsoni alle aspettative di tutta la categoria.Onore ai Caduti, Mutilati e Invalidi per Servizio.Viva l’Unione.

Luigi Fulciniti

Dalle voci di corridoio, raccolte nelle sale dell’albergo da un dele-gato al Congresso, le speranze e le aspettative predominanti,espresse dalla quasi totalità di dirigenti e delegati per il prossimoquadriennio, sono le seguenti:

• Attenta programmazione dell’attività legislativa con scalettadelle priorità e meno numerose quanto ripetitive e contra-stanti proposte di legge in favore della Categoria. Precedenzaal riconoscimento della finalità risarcitoria delle pensioni dei“percentualisti”. Più determinazione e meno remissività versoi politici e i rappresentanti del Parlamento e del Governo,meno genuflessioni e inchini, e rivendicazione di maggior ri-spetto per la Categoria.

• Appropriata attività associativa centrale nel rispetto dello Statu-to, e delle affinità tra gli Invalidi e Mutilati per Servizio e Muti-lati e Invalidi di Guerra, ai quali siamo equiparati da appositenorme, tuttora vigenti.

• Maggiore valorizzazione dell’attività e dell’impegno diuturno

profuso in periferia dai Presidenti e dai Segretari Provinciali.Previsione in bilancio di apposito stanziamento di una quotadel contributo statale da destinare alle Sezioni Provinciali,quale incentivo economico per il funzionamento. Puntuale ri-scontro alla corrispondenza della periferia e seminari di lavoroper gli aggiornamenti professionali dei dirigenti periferici.

• Adeguata pubblicizzazione dell’Unione con i moderni mezzi dicomunicazione. Maggiore presenza e partecipazione degli Or-gani Centrali Direttivi alle manifestazioni sociali e commemora-tive. L’Unione a ben oltre sessant’anni dalla sua fondazione nonè ancora sufficientemente conosciuta, non solo nel campo socia-le, ma persino nelle Istituzioni e presso le Autorità. Attualmen-te, la presenza e la realtà dell’Unione è avvertita per le moltepli-ci ed esemplari iniziative delle Sezioni Provinciali e ConsigliRegionali, tipo i tanti Monumenti in onore dei Caduti, le As-semblee e i Convegni monotematici, le cerimonie commemora-tive, i notiziari periodici, eccetera.

AUSPICABILE MUTAMENTO DI ROTTA

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TANTE PROPOSTE DI LEGGE, NESSUNA APPROVATA!... E SI RIMANE CON L’AMARO IN BOCCA ...Atto Camera n. 475 - Computo indennità integrativa speciale - 29.04.2008Atto Camera n. 1457 - In materia di indennità di superinvalidità - 18.07.2008Atto Camera n. 1554 - Modifiche alla norma su trattamento di

quiescenza personale militare riformatoAtto Camera n. 1704 - Trattamenti pensionistici sui superstiti - 25.09.2008Atto Camera n. 1819 - Adeguamento trattamento pensionistico Ruolo d’Onore - 21.10.2008Atto Camera n. 1822 - In materia di collocamento obbligatorio - 22.10.2008Atto Camera n. 1826 - Rivalutazione trattamenti previdenziali risarcitori - 23.10.2008Atto Camera n. 1827 - Trattamenti pensionistici ai superstiti - 23.10.2008Atto Camera n. 1850 - Norme in favore militari Vittime del Dovere - 29.10.2008Atto Camera n. 2070 - Perequazione trattamenti risarcitori - 15.01.2009Atto Camera n. 2192 - In materia esenzione fiscale pensioni privilegiate - 11.02.1009Atto Camera n. 2314 - Trattamento tributario P.P.O. - 19.03.2009Atto Camera n. 2360 - Integrazione Commissioni Medico OspedaliereAtto Senato n. 159 - In materia di infortuni durante il Servizio Militare - 29.04.2008Atto Senato n. 647 - Agevolazioni fiscali pensioni privilegiate - 22.05.2008Atto Senato n. 715 - Benefici per Militari Infortunati o caduti in servizio - 29.05.2008Atto Senato n. 814 - Perequazione trattamenti risarcitori - 23.06.2008Atto Senato n. 1249 - Disposizioni in favore delle Vedove di deceduti p.c.s. - 02.12.2008Atto Senato n. 1375 - Modifiche legge 306/2004 estensione norme - 11.02.2009

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Signori Congressisti, mi chiamo Edoardo LEAN-ZA, e prendo la parola quale Delegato della SezioneProvinciale di Enna. Sono entrato nell’Unione a ventisette anni, oggi neho sessantasette, e cerco ancora con il lanternino,come Seneca, la verità, dove sta I’UNMS, perchého sempre pensato che l’Unione deve essere semprevicina a noi, l’Unione deve essere vicina alla base.Mi chiedo a questo punto se Alessandro Bucci siavenuto in Sicilia nelle nove province. Mi chiedo seBucci sia riuscito ad andare in questi quattro anni intutte le sezioni in Italia, parchè ritengo che un Presi-dente debba fare questo. Mi ricordo con grande pia-cere che Franco Cesareo lo faceva, veniva negli ora-ri in cui l’aereo costava meno e io andavo a prender-lo con la mia macchina.Alessandro Bucci, ripeto, non l’ho mai visto vicinoalla base. Questo è il mio cruccio. L’Unione pur-troppo è divisa. L’Unione fa la forza, ma io questaforza non la vedo! In questo Congresso sono statepresentate due liste, perchè questo è segno di dialet-tica che, all’interno di un consesso come il nostro, cideve essere. In tutti i consessi democratici nessuno èil primo e tutti sono inter pares. Una delle due liste,la meno giovane, rappresentata dagli 86 anni diAlessandro Bucci, mi meraviglia, perché nello statu-to avrei messo che a una certa età bisogna smettere.Caro Presidente, se tu ti fossi tirato indietro tutti tiavremmo nominato Presidente Onorario, ma ho vi-sto che hai nell’anima la forza e il coraggio di andareavanti, ma il coraggio a volte non basta. A Gradohai detto tante cose che stai ripetendo qui, ma noncredo che le potrai ripetere ancora fra quattro anni,anche se sarai rieletto, perché non te lo permettere-mo. Qui siamo tutti vaccinati e di una discreta intel-ligenza, che tu non puoi offendere leggendo semprele stesse cose. Chi ti parla non ha mai visto la pre-senza dell’Unione che dovrebbe supportare le gran-di necessità di cui tutti abbiamo bisogno; l’invalidoper servizio soffre e può avere dei bisogni, ma c’èl’assenza della dirigenza centrale. Queste cose nonle hai fatte come dovevi, ti sono mancate le forze?Non lo so. Allora dovevi fare un passo indietro, manon per quello che tu non meriti, ma sicuramenteper la tua età, e hai costretto Sandro Meduri a farsiavanti con una lista alternativa della quale ho decisodi farne parte. È la fratellanza che ci deve distingue-re. Da oggi in poi la dobbiamo mettere in atto, chi

viene eletto si deve rimboccare le maniche perché lacarica non è fine a se stessa, ma è di chi deve lavora-re no profit, perché il nostro patrimonio, che appar-tiene alla collettività, deve essere utilizzato per il be-ne degli associati. Se qualcuno di noi la pensa in mo-do diverso, bisogna frenarlo. Noi siamo qui per di-fendere i diritti della categoria. E non possiamo per-metterci di eleggere una dirigenza che la pensa di-versamente. Quella misera somma della quota socia-le ve la diamo volentieri, la prendete dalla pensione,io sono categoria prima e prendo 600 euro al mese,tabella A, mi chiedo se gli altri con queste menoma-zioni prendono la stessa cifra. Alessandro, di cose nedici tante ma bisogna sicuramente creare i giusti col-legamenti. Come mai non è venuto nessun Parla-mentare alla Sala Umberto? Io sono stato politico,ed ero Vice Sindaco a Nicosia, e di parlamentari nefacevo venire due al mese, non per il gusto di direche ero loro amico, ma per andare a incrementare lerisorse del mio Comune e del mio hinterland, e cre-do di esserci riuscito. Quando vado a Nicosia sonoaccolto come un fratello. Se verrai rieletto dovrai fa-re queste cose o se verrà eletto l’altro Candidato do-vrà fare queste cose perché alla prossima Assembleaverremo non per parlare con rabbia ma per fare unrendiconto. Quando c’è la rabbia non si concretizzapiù nei modi buoni, allora al prossimo appuntamen-to congressuale verremo più motivati di prima. Miauguro che vinca il migliore, colui il quale deve por-tare avanti queste battaglie in modo serio, concreto,e far constatare un’operosità a tutta la base, perchél’Unione è creata dalla base, non dal vertice, il qualedeve essere stare con la base, per risolvere tutti iproblemi.Si deve avere il coraggio di cedere il passo, è questoche noi vogliamo, perché è nella nuova linfa a cui sicrede di più, il nuovo coraggio che serve. Non ci di-menticheremo di te se non sarai rieletto, noi credia-mo in te, ma io ritengo che con la lista di Santo Me-duri cambierà qualcosa. Io sono disposto a tirarmiindietro, posso cedere il passo ad altri, io gioiscoquando posso dare ad altri la precedenza. Augurosempre la fraternità, e la gioia a tutti. Grazie.

Edoardo LEANZADelegato della Sezione UNMS. di Enna

EDOARDO LEANZA: “come mai non è venuto alcun parlamentare alla sala Umberto?”

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RICEVIAMO E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO LA LETTERA APERTA DI LORENZO CONTI

Sono Lorenzo Conti, figlio di Lando, ex Sindaco di Firenze ucciso dalle Brigate Rosse il 10 febbraio 1986.In queste ultime settimane abbiamo letto le deliranti dichiarazioni del terrorista Cesare Battisti. A queste,in settimana, si sono aggiunte quelle altrettanto deliranti della ex terrorista Barbara Balzerani fatte in unconvegno a Livorno.Al fine di salvaguardare l’immagine dell’Italia nel Mondo, sono a richiederVi di prendere in esame l’ipotesidi INTERROMPERE OGNI PUBBLICAZIONE di interviste o quant’altro al terrorista Cesare Battisti.Infatti, continuare a pubblicare le dichiarazioni di Battisti genera sicuramente:• Danno all’immagine dell’ITALIA nel mondo• Danno alle Forze dell’ordine e delle Istituzioni tutte• Possibili emulazioni delle azioni di tale assassino• Dolore dei familiari delle vittime del terrorismoNon ci interessano, infatti, le sue dichiarazioni sulle donne brasiliane e nemmeno sapere che ha cambiato ilsuo look, né tantomeno, le continue offese al nostro Paese. Non si tratta di censura ma soltanto rispettare Coloro che ogni giorno difendono la nostra Patria, le fami-glie delle vittime dei loro attentati e amare, con convinzione, la propria Patria.Ricordo che tale atteggiamento nei confronti di ex terroristi è già stato attuato nel 2009 dalla Germania perChristian Klar della Banda Baader Meinhof.Spero che tale richiesta sia accettata da tutte le testate giornalistiche del paese (giornali, TV, Radio, ecc).Immensamente grato.13 settembre 2011

Dott. Lorenzo ContiVia Maffei, 99 - 50133 Firenze - Cell. 333 1485713 - www.fondazionecs.org

TESSERAMENTO 2012Sono iniziate le operazioni per il tesseramento anno 2012 previo versamento della quota sociale e

ritiro del relativo bollino da applicare sulla tessera personale.

Per agevolare gli iscritti e per incrementare le adesioni e il proselitismo, l’importo della quota as-

sociativa annua è rimasto ancora quello degli anni precedenti, cioè Euro 41,00. L’averla lasciata

così invariata, nonostante gli immaginabili aumenti dei costi di tutto e di ogni cosa, equivale a uno

sforzo che grava sull’Unione, finalizzato al proseguimento della sua peculiare attività in favore dei

propri iscritti e per continuare, quindi, la sua opera di sussidiarietà nei loro confronti, che non po-

che volte si è rivelata di notevole importanza e di grande interesse anche economico.

Si raccomanda però a tutti di essere puntuali nel versamento della relativa retta di rinnovo, tenen-

do presente che, trascorso il primo semestre dell’anno 2012, la Sezione, purtroppo, si vedrà co-

stretta a sospendere la spedizione di qualsiasi comunicazione che interessa la Categoria, ivi com-

presa quella de L’Informatore e quella anche del “Corriere dell’Unione”, previo aggiornamento in-

formatico dei tabulati dei propri iscritti, e previa cancellazione dai rispettivi elenchi nominativi.

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CIRCOLARE D’AUTUNNO DELLA SEZIONERecentemente abbiamo diramato la consueta circola-re d’autunno, che riportiamo qui di seguito anche sul-l’Informatore, certi di fare cosa gradita per coloroche non l’avessero ricevuta.

U.N.M.S. - MilanoCIRCOLARE D’AUTUNNO - Prot. 5528/11

Carissimi Soci, amici stimatissimi, mi auguro innanzitutto che la consueta “Circolare d’autunno”possa essere di Vostro interesse per i suoi contenuti, per le no-tizie sull’andamento dell’attività svolta in favore di tutti gli as-sociati, e, soprattutto, per qualche pratico suggerimento su al-cuni benefici spettanti, da qualcuno non ancora richiesti per in-volontaria distrazione, o per dimenticanza.�Mi riferisco al diritto dell’indennità integrativa speciale in

misura intera sul proprio trattamento pensionistico, anchese si presta attività lavorativa nel settore privato. Badatebene che, la differenza tra l’indennità integrativa specialein misura intera, e quella, invece, percepita in forma ri-dotta, non è di poco conto. Essa, infatti, ammonta a circatrecento Euro al mese, oltre ai cinque anni arretrati, spet-tanti e corrisposti con l’accoglimento dell’istanza. Tale beneficio (quello cioè dell’indennità integrativa spe-ciale in misura intera), va riconosciuto anche a coloro chehanno lasciato recentemente il lavoro, e continuano a per-cepirla in misura ridotta in quanto, non avendoci informa-to, non ci hanno messo nelle condizioni di poter interveni-re in loro favore presso gli Organi competenti. Mi sonovolutamente dilungato su questo importante argomento, an-che perché, tutt’ora, a distanza di oltre un decennio dall’ini-zio di tale contenzioso, c’è ancora qualcuno che percepisce lapredetta indennità in misura minima, continuando, senza ac-corgersene, a danneggiare il proprio portafoglio e quello del-la propria famiglia.Ecco, quindi, uno dei tanti motivi dell’importanza della “Cir-colare d’autunno” che si va ad aggiungere ai vari articoli ri-portati sul nostro “Informatore” e alle relazioni svolte nellanostre consuete Assemblee, alle quali, di norma, tutti i socisono invitati a partecipare.

Passiamo ad altro.

�Nei primi giorni del corrente mese di ottobre, a Tivoli, si ètenuto il XXII° Congresso Nazionale dell’Unione. Nel corsodei lavori, sono state passate in rassegna le nostre rivendica-zioni. Non vi è stata una massiccia partecipazione del mondopolitico: ma non è una novità, e speriamo in bene. Tuttavia,da parte nostra, continuiamo a lavorare e a portare avanticon costanza, impegno e combattività le nostre sacrosanteaspettative, anche se, purtroppo, la dannata crisi economicanon ci aiuta. Ma non bisogna demordere.

�Circola, in questi giorni, una lettera inviata nominativamentead alcuni nostri Soci da una associazione sconosciuta, conl’invito di presentarsi presso i loro uffici onde promuovere ilricorso per ottenere l’aumento della pensione tabellare.Diffidate. Bisognerebbe scoprire come detta organizzazionesia venuta in possesso degli indirizzi privati dei nostri soci.Coloro che eventualmente dovessero ricevere tale lettera, so-no invitati a informarcene tempestivamente portandoci la co-pia con relativa busta. Essi riceveranno le opportune istru-zioni, per la formale diffida da spedire su apposita nostra mo-dulistica, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno.

�Nella prima decade del prossimo mese di dicembre, verràdistribuito l’ultimo numero dell’Informatore di quest’anno.In esso, saranno pubblicate note di cronaca del recente Con-gresso Nazionale, e gli interventi di alcuni delegati. La “Rivi-sta”, come al solito, riporterà anche altri servizi di possibileinteresse per tutti, nel campo legislativo, pensionistico e giu-risprudenziale, oltre ad altre informazioni sulla attività asso-ciativa della nostra Sezione. Spero che i nostri sforzi sianopremiati almeno con la lettura del predetto notiziario, realiz-zato con entusiasmo per Voi, cari Soci, e per quanti lo amanoe lo sostengono.

�Ora una nota alquanto dolente! Speravo di non dover la-mentare, anche quest’anno, la dimenticanza - da parte di al-cuni soci - del versamento della quota associativa annua, conconseguente e comprensibile danno economico per la Sezio-ne, che vive col tesseramento. Il mancato introito di quantopreventivato, infatti, pregiudica, ovviamente, il prosieguo e lacontinuità del nostro programma di lavoro che tutti si aspet-tano costante, e produttivo. A volte penso debba trattarsi didimenticanza o di mera e involontaria distrazione, e spero siaeffettivamente così. È pur vero che non sono tantissimi, i ri-tardatari, ma purtroppo ci sono. C’è comunque da augurarsiche, per evitarci la loro statutaria radiazione e la sospensionedell’invio del nostro periodico e delle nostre circolari infor-mative, provvedano cortesemente a effettuare il versamen-to delle quote arretrate, servendosi dell’unito bollettino dic/c postale, già compilato per quanto dovuto.

�Rinnovo l’auspicio che ogni aderente, orgoglioso di far par-te dell’Unione, coltivi sempre più lo spirito associativo checi tiene uniti, non faccia mai venir meno la sua attenzione ela sua generosità verso la Sezione, collabori se può e quantopuò con questa Presidenza, per una sempre maggiore affer-mazione del nostro Sodalizio, e delle finalità che esso sipropone, per il bene della benemerita categoria, rappresen-tata e difesa.

Con un auspicabile presto arrivederci, porgo a tutti Voi, caricolleghi, i miei più cordiali saluti, che vorrete cortesementeestendere alle Vostre famiglie, con l’augurio di ogni bene.

COMITATO DIRETTIVO

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... INNOVAZIONI IN MATERIA PREVIDENZIALE

E TRATTAMENTI PENSIONISTICI(Legge 15 luglio 2011 n. 111)

La legge n. 111/2011 di conversione del DL. 6 luglio 2011, n. 98, recante “disposizioni urgenti per la sta-bilizzazione finanziaria” ha introdotto innovazioni in materia previdenziale e pensionistica. Ecco qui di seguito i passaggi più importanti della “Nota Operativa n. 27” del 21 luglio 2011, con laquale l’INPDAP illustra le predette innovazioni.

� Per interpretazione autentica dell’art. 21 della Legge 27.12.1983, n. 730, “le percentuali di incrementodella indennità integrativa speciale ivi prevista vanno corrisposte nell’aliquota massima, calcolata sul-la quota dell’indennità medesima effettivamente spettante in proporzione alla anzianità conseguita al-la data di cessazione dal servizio”L’articolo 10, comma 4 del DL. 29 gennaio 1983, n. 17, si intende pertanto implicitamente abrogato.

� Dal 1° agosto 2011 e fino al 31 dicembre 2014 le pensioni i cui importi anche per cumulo complessivodi più trattamenti superino i 90.000 euro, sono soggette al “contributo di perequazione” in misuradel 5% e del 10%, rispettivamente per la parte eccedente i 90.000 e i 150.000 Euro lordi all’anno.La ritenuta di tale contributo sarà effettuata dall’INPDAP a partire dalla rata di agosto, previa specificacomunicazione agli interessati.

� “A partire dal 1° gennaio 2013 i requisiti anagrafici prescritti per i pensionamenti di vecchiaia ovveroi requisiti di età e i valori di somma di età anagrafica e di anzianità contributiva di cui alla Tab.B/Legge 23 agosto 2004 n. 243 e s.m.i. sono incrementati di 3 mesi”.Il requisito anagrafico per la pensione di vecchiaia, pertanto, sarà di 65 anni e tre mesi. I requisiti perla pensione di anzianità, saranno 61 anni e 3 mesi di età, più 36 anni di contribuzione e 62 anni e 3mesi di età, più 35 anni di contribuzione (la quota è sempre 97 e 3: 61+36 = 97 - 62+35 = 97+3).

� Le pensioni di reversibilità, con decorrenza 1° gennaio 2012, sono soggette a una riduzione dell’ali-quota percentuale se il matrimonio con il dante causa sia stato contratto a una età del medesimo su-periore a 70 anni, se ci sia tra i coniugi una differenza di età superiore a 20 anni e se il matrimoniosia stato contratto per un periodo inferiore a 10 anni.

� Coloro che nel 2012 maturano il diritto a pensione con la sola anzianità contributiva (40 anni di ser-vizio), indipendentemente dall’età anagrafica, potranno conseguire la pensione dopo 13 mesi dalraggiungimento di tale requisito (cioè 40 anni di servizio).Chi, invece, il requisito dei 40 anni di servizio (anzianità contributiva) lo maturerà nel 2013, potrà ac-cedere al pensionamento dopo 14 mesi. Maturando il requisito dei quarant’anni di servizio nel 2014,infine, si potrà avere la pensione dopo 15 mesi. Si fa eccezione, però, per il personale del compartoscuola e per i lavoratori collocati in mobilità nelle varie forme.

PRENOTAZIONE DI VISITE MEDICHE E ANALISI IN FARMACIAIl servizio è partito da metà ottobre, nei limiti previsti dagli accordi regionali. Le farmacieche aderiscono al servizio, saranno convenzionate all’attività CUP per la prenotazione divisite mediche e analisi prescritte su ricettario del Servizio Sanitario Nazionale (Ssn), allariscossione dei relativi ticket e alla consegna dei referti.Il cittadino che intende accedere al predetto servizio, dovrà esibire un documento persona-le per la sua identificazione univoca e firmare il consenso per il trattamento dei dati perso-nali, a fronte della garanzia della discrezione sulla tipologia o l’esito della prestazione daparte del farmacista, che pertanto, sarà responsabile di eventuali errori nella gestione delservizio. La consegna del reperto dovrà avvenire in busta chiusa.

(Fonte il Sole 24 ore del 4.10.111 - Dlgs. 153/2009)

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TRANSITO NEL RUOLO CIVILE DEL MINISTERO DELLA DIFESA DEL PERSONALE MILITARE

GIUDICATO NON PIÙ IDONEO AL SERVIZIO MILITARE INCONDIZIONATO PER LESIONI DIPENDENTI O NON DA C.S.

(art. 930 DLgs 15.3.2010 n. 66)

La materia è ampiamente illustrata nella Circolare n. 43267/B1 del 21 giugno 2011 del Ministerodella Difesa - Direzione Generale per il personale civile, reperibile, anche, sul sito

www.difesa.it/segretario-SGD-DNA/DG/PERSOCIV (cliccare su “circolari ed altra documentazione”).

Riportiamo, qui di seguito, alcuni passaggi importanti.

CHI È INTERESSATO? Il personale delle Forze Armate dello Stato giudicato permanentemente non idoneo al servizio mili-tare incondizionato a seguito di lesioni (anche non dipendenti da causa di servizio).

QUANDO E A CHI VA PRESENTATA LA DOMANDA?La domanda di transito nelle qualifiche funzionali del personale civile del Ministero della Difesa de-ve essere presentata sul modulo appositamente predisposto entro trenta giorni dalla notifica all’inte-ressato del giudizio definitivo di inidoneità al servizio militare incondizionato e di contestuale ido-neità o meno al transito nei ruoli civili (art. 930 D.Lgs 66/2010). Alla domanda dev’essere allegatacopia conforme del Verbale di inidoneità della Commissione Medica. Qualora l’interessato rinuncialla richiesta di riconoscimento di dipendenza da causa di servizio, la domanda deve essere presen-tata entro trenta giorni dalla rinuncia. La domanda, per via gerarchica, va inviata al Comando del Corpo di appartenenza.

Il Comando del corpo di appartenenza trasmetterà la domanda alla Direzione Generale del per-sonale civile di competenza, corredata dalla prevista documentazione e dal Verbale, in copia origi-nale, della Commissione Medica, con il giudizio di inidoneità al servizio militare incondizionato perlesioni dipendenti o non dipendenti da causa di servizio del richiedente.

Nella predetta circolare, viene ricordato che non verranno ritenuti validi i giudizi di inidoneità alservizio militare e di idoneità a quello civile certificati da semplici lettere di comunicazione, mentreavranno validità soltanto quelli risultanti dagli appositi verbali, debitamente compilati e sottoscrittida tutti i membri della Commissione Medica, trasmessi esclusivamente dall’Ente - Distaccamento -Reparto - Comando di appartenenza e non direttamente dall’interessato. Ampio spazio,anche, viene riservato nella Circolare predetta per quanto riguarda l’individuazionedel profilo professionale e della sede di servizio. L’individuazione del profilo professionale è legatoall’analisi delle indicazioni fornite dalla Commissione Medica con l’apposito Verbale. L’indicazione della sede di servizio sarà individuata in apposite riunioni dei rappresentanti degliStati Maggiori - Comando Generale delle Forze Armate e del Segretario Generale della Difesa.

Il militare transitato nei ruoli civili ha l’obbligo di permanenza presso la Sede assegnata per al-meno un anno dalla data di accettazione del contratto individuale di lavoro.

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... DIPENDENTI PUBBLICI: ASSENZE PER MALATTIA O PER VISITE

L’art. 16, commi 5 e 10, del DLn. 98/2011,convertito in Legge n. 111/2011, ha intro-dotto alcune innovazioni in materia di as-senza per malattia dei dipendenti pubblici.Vediamo, in sintesi, i passaggi più salientidelle predette modifiche.

� La Pubblica Amministrazione disporràil controllo sulle assenze per malattiavalutando la condotta complessiva deldipendente e gli oneri economici lega-ti all’effettuazione della visita fiscale. Inogni caso, la visita di controllo deve es-sere richiesta sin dal primo giornoquando l’assenza per malattia si veri-fica nelle giornate precedenti o suc-cessive a quelle festive. In sostanza, lanuova norma demanda alla discreziona-lità del Dirigente Responsabile la valu-tazione della necessità o meno di richie-dere o non richiedere il controllo, in ba-se alla valutazione della condotta com-plessiva del soggetto e i costi da soste-nere. Con le norme previgenti, invece,l’Amministrazione, fin da primo giornodi malattia, doveva richiedere la visitafiscale obbligatoriamente. Con le nuo-ve disposizioni, invece, è prevista unamaggiore flessibilità, pur rimanendol’obbligo però dell’Amministrazione didisporre la visita fiscale sin dal primogiorno, se l’assenza si verifica nellegiornate precedenti o successive aquelle non lavorative.

� In quanto al regime di reperibilità aifini del controllo, rimangono tuttoravalide le disposizioni di cui al DecretoMinisteriale n. 206 del 18 dicembre2009. Il dipendente , però, che debba al-lontanarsi dal proprio domicilio durantele fasce di reperibilità, è tenuto a darne

preventiva comunicazione alla propriaamministrazione, documentandone imotivi (visite mediche, prestazioni o ac-certamenti specialistici, ecc.).Nei casi di assenze ingiustificate alla vi-sita fiscale saranno comminate specifi-che sanzioni economiche a carico del di-pendente (pubblico o privato) e potran-no anche essere applicate sanzioni disci-plinari con relativo procedimento daparte dell’Amministrazione.

� Le assenze dal posto di lavoro per l’e-spletamento di visite mediche, terapie,prestazioni specialistiche ed esami dia-gnostici, debbono essere giustificatemediante attestazione rilasciate dal me-dico o dalla struttura - anche privata -che hanno effettuato la visita o la pre-stazione.Precedentemente la giustificazione del-l’assenza per malattia veniva effettuataesclusivamente con certificazione rila-sciata da una struttura sanitari pubbli-ca o da un medico convenzionato conil “Servizio Sanitario Nazionale”.

� Le disposizioni introdotte con i commi9 e 10 del DL. n. 98/2011 convertito inLegge 111/2011, si applicano anche aidipendenti di cui all’art. 3 del predettoDecreto Legge n. 98, e cioè a MagistratiOrdinari, amministrativi e contabili;Avvocati e Procuratori dello Stato; per-sonale militare e delle Forze di Polizia;personale alla carriera diplomatica eprefettizia; ai Vigili del Fuoco; al perso-nale della carriera dirigenziale peniten-ziaria; ai professori universitari.

(Fonte Circolare n. 10/2011 dell’1.08.2011 della Presidenza del Consiglio dei Ministri)

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NOTA OPERATIVA INPDAP - NR. 24 DEL 23.6.2011Assegno per il nucleo familiare - Rivalutazione dei livelli di reddito per la corresponsione del-l’ANF a decorrere dal 10 luglio 2011

Le disposizioni in materia di assegno per il nucleo familiare di cui al decreto legge 13 marzo 1988,n. 69 convertito, con modificazioni, nella legge 13 maggio 1988, n. 153, prevedono, ai fini della de-terminazione dell’importo di detto assegno, all’art. 2, comma 12, la rivalutazione annua dei livelli direddito familiare pari alla variazione percentuale dei prezzi al consumo per e famiglie di operai eimpiegati intervenuta tra l’anno di riferimento per la corresponsione dell’assegno e l’anno imme-diatamente precedente. In. base ai calcoli effettuati dall’ lstat la variazione percentuale dell’indice dei prezzi al consumo tral’anno 2009 e l’anno 2010, è risultata pari al 1,6 per cento. Alla luce di quanto sopra ai fini della corresponsione dell’assegno per il nucleo familiare relativo alperiodo 1° luglio 2011 - 30 giugno 2012 la Direzione Centrale Sistemi Informativi ha provveduto arivalutare con il predetto indice i livelli di reddito in vigore per il periodo 1° luglio 2010 - 30 giu-gno 2011.

I nuovi limiti di reddito da considerare per la prestazione in esame saranno applicati a decorreredalla rata scadente nel prossimo mese di luglio, dopo aver dato corso alle variazioni individuali dis-poste sulla medesima rata direttamente dagli Uffici periferici, i quali, pertanto, a partire dalla suc-cessiva rata di agosto, nell’allestimento delle segnalazioni, dovranno tenere conto delle nuove ta-belle (allegato 1).

Con uno specifico messaggio da parte della Direzione Centrale Sistemi Informativi saranno comu-nicate le modalità per la visualizzazione delle relative tabelle riepilogative.

Per l’applicazione dei nuovi limiti reddituali da considerare a decorrere dall’1 luglio 2011, la DC,Sistemi Informativi, sulla base del reddito imponibile di pensione relativo all’anno 2010, ha prov-veduto ad aggiornare automaticamente le registrazioni in banca dati secondo i seguenti criteri: � qualora il reddito accertato per l’anno 2010 sia risultato superiore a quello dichiarato dagli inte-

ressati per l’anno 2009, in banca dati è stato memorizzato l’importo più elevato dello scaglionedi reddito della fascia di appartenenza nel quale è compreso il reddito accertato;

� qualora l’importo del reddito già acquisito per la corresponsione dell’assegno per il nucleo fami-liare sia risultato superiore al reddito dell’anno 2010, al fine di lasciare inalterato l’importo del-l’assegno, in banca dati è stato convenzionalmente memorizzato, come reddito familiare relativoall’anno 2010, l’importo minimo dello scaglione di reddito riportato nella tabella relativa all’im-porto dell’assegno stesso.

Per completezza di esposizione, si precisa che i pensionati interessati riceveranno il cedolino dipensione sul quale sarà apposta la seguente dicitura: “L’importo dell’assegno per il nucleo familiare che le viene mensilmente corrisposto è relativo a n. _____ persone e riferito, per l’anno 2010, a un reddito imponibile comunque inferiore a € __________. Qualora la predetta situazione risulti variata, Lei è tenuto a regolarizzare la propriaposizione presso questa sede provinciale”.

La presente nota operativa è diramata d’intesa con la Direzione Centrale Sistemi Informativi.

Il DIRIGENTE GENERALE

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UN ALTRO ECLATANTE ESEMPIO DI VELOCITÀQuando la Pubblica Amministrazione deve incassare, non aspetta più di tanto. Quando, invece. deve pagare, tutto si com-plica e si inceppa, si rallenta e si rinvia, mentre il fantozziano creditore si deve mettere purtroppo l’anima in pace e aspetta-re con pazienza che l’Ufficiale pagatore allenti i cordoni della borsa e restituisca a chi ne ha diritto, quanto dovuto.Vi raccontiamo, ancora una volta, una ennesima storia di lentezza burocratica della Pubblica Amministrazione, a discapito diun nostro iscritto, che nel frattempo ha fatto in tempo a morire come purtroppo avvenuto per altri ricorrenti in analoghi casi.La tiritera ha inizio nell’anno 2002. In quell’anno, il nostro Socio, Gastone Ortolani, Sergente Maggiore dell’Esercito, tito-lare di pensione privilegiata militare, concessa ai sensi dell’art. 67 - secondo comma - del DPR. 1092/73, quindi “percen-tualista”, presenta domanda all’Agenzia delle Entrate per l’esenzione fiscale del predetto trattamento, in quanto di naturaesclusivamente risarcitoria. Ed ecco il lungo iter della controversia ancora aperta, a distanza di ben quasi dieci anni, e lanostra lettera aperta all’Agenzia delle Entrate, quale ulteriore sollecito della pratica relativa.

22.11.2002 - Istanza di detassazione e di rimborso all’A.E.20.06.2003 - Presentazione ricorso alla Commissione Tributaria Provinciale di Milano, avverso silenzio rifiuto da parte

dell’ A.E.21.01.2004 - Trattazione in Camera di Consiglio presso la Commissione Tributaria Provinciale di Milano.02.03.2004 - Deposito in Segreteria della Commissione della Sentenza n. 31/2004:

accoglimento della domanda, con l’ordine di rimborso di quanto indebitamente trattenuto sulla pensionedell’Ortolani, a far data dal 1992 e interessi di legge.

07.12.2006 - Visto che la predetta sentenza, benché divenuta esecutiva, non era ancora stata regolarizzata con il rimborsodell’IRPEF trattenuta dal 1992, lo Studio Legale titolare della pratica inviava all’A.E. regolare diffida diadempiere, con riserva di procedere per ottemperanza del giu-dicato. Silenzio.

23.10.2007 - Altro sollecito da parte di un familiare del ricorrente. Silenziodal 16.01.2008 a oggi - Ulteriori, periodici solleciti da parte della Sezione e

dello Studio Legale - Perdura il silenzio dell’A.E.04.05.2009 - Il ricorrente, purtroppo, viene a mancare senza il piacere di

veder conclusa la pratica del rimborso al quale aveva diritto.04.10.2011 - Riesame di tuta la pratica da parte dello Studio Legale, e altri

interventi e solleciti in favore della Vedova del nostro iscritto,mentre purtroppo il silenzio continua irriguardosamente!

LETTERA APERTA ALL’AGENZIA DELLE ENTRATE MILANO 5Con sentenza n. 31/2004 della Commissione Tributaria Provinciale di Milano, divenuta esecutiva in difetto di appello, ve-niva dichiarata esclusa dall’imposizione fiscale la pensione privilegiata risarcitoria del nominato in oggetto, e veniva, altresìordinato il rimborso di quanto indebitamente trattenuto alla fonte sul predetto trattamento del 1992, a titolo IRPEF.

I numerosi e vari solleciti per la regolarizzazione del predetto rimborso, inoltrati dal Legale e dai familiari del ricorrentesono stati finora inutili e non hanno mai avuto riscontro da parte di Codesta Agenzia.

Sono passati così ben quasi dieci anni dall’apertura del contenzioso e la sentenza di cui sopra è rimasta inapplicata.

Nel frattempo, purtroppo, il pensionato Gastone Ortolani ha fatto in tempo a morire e quanto a lui riconosciuto dal-la Magistratura Tributaria con regolare processo, non ha avuto alcun seguito.

Protestiamo con motivata determinazione per tale omissione e, quale Ente preposto a svolgere compiti di protezione, rap-presentanza e tutela dei mutilati e invalidi per servizio, in virtù dell’Art. 1bis della Legge 21 ottobre 1978, n. 641, diffidia-mo codesta Agenzia a voler adempiere quanto previsto dalla predetta sentenza, precisando che, in difetto, daremo incaricoal nostro Legale, per procedere al giudizio di ottemperanza, in base alle norme vigenti.

Chiediamo che, nel rispetto di quanto previsto dalla Legge 241/1990 e sue successive modifiche e integrazioni, sia dato ri-scontro alla presente nei tempi dovuti, con l’indicazione formale del responsabile del relativo procedimento.

Distinti saluti.IL PRESIDENTE

(Comm. Luigi Fulciniti)

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UNA SENTENZA DA INCORNICIARED’accordo. Sono passati un po’ di anni, è vero. È una sentenza della Commissione Tributaria Provinciale diMilano del 2001 ed è relativa alla richiesta di rimborso IRPEF su una pensione privilegiata di un “percen-tualista”. Ma non è altrettanto vero che il suo contenuto, per la chiarissima esposizione giuridica e per il ri-conoscimento di un sacrosanto diritto, è “musica sacra per i percentualisti” che la rileggono a distanza ditempo? Se pensiamo, poi, che la predetta sentenza, sottoposta al giudizio di secondo grado della Commis-sione Tributaria Regionale, per interposto appello dell’A.E. di Rho è stata riconfermata, il piacere di scor-rerne le righe del processo è quanto mai giustificato. È per questo, che riteniamo utile pubblicarla, anche seemessa in tempi non proprio recenti. Buona lettura a tutti.

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LA PRESENZA DEL NOSTRO LABARO ASSOCIATIVO - ANNO 2011DATA EVENTO RAPPRESENTANZA27-11-2010 Workshop Interdisciplinare - La Voce che Sei - Organizzato dal Laboratorio di

Psicologia della Comunicazione - Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano L.Fulciniti15-12-2010 Cerimonia di intitolazione del giardino - Via Stendhal - dedicato a S.Bazzega e V.Padovani M.Rossi - D.Zanon27 Gennaio Comando Aeroporto/Quartier Generale della 1ª Regione Aerea -

Cerimonia del passaggi di consegne del Comandante. M.Rossi - D.Zanon8 febbraio Regione Lombardia - Commemorazione della “Giornata della Memoria” L.Fulciniti - A.Amato - G.Labate - G.Leggieri

Aula Consiglio Regionale Palazzo Pirelli - Milano G.Montoneri - A.Rivolta - M.RossiA.Soldati - A.Speciani - R.Petrosino - D.Zanon

10 febbraio Giorno del Ricordo dell’esodo e delle Fobie - Largo Martiti delle Foibe Milano - Deposizione di una Corona di Alloro e allocuzione di Autorità e delle rappresentanze degli Esuli D.Zanon - M.Rossi

22 febbraio Assembla Ordinaria dei Soci - Sezione Provinciale di Brescia L.Fulciniti8 marzo 150° Anniversario Unità d’Italia - Provincia Milano - Palazzo Isimbardi -

è stato ricevuto il marciatore Michele Maddalena - Marcia dell’Unità d’Italia L.Fulciniti9 marzo 150° Anniversario Unità d’Italia - comune di Milano Presidenza del Consiglio -

Riunione/incontro c/o Circolo Ufficiali di Presidio dell’Esercito Italiano L.Fulciniti13 marzo Assemblea Ordinaria dei Soci - Sezione Provinciale di Como L.Fulciniti - A.Amato - A.Soldati17 marzo 150° Anniversario Unità d’Italia -nel Presidio Militare di Milano

Cerimonia dell’alzabandiera in Piazza del Duomo G.Montoneri - A.Rivolta - R.Petrosino17 marzo 150° Anniversario Unità d’Italia - Associazione Nazinale Carabinieri -

Deposizione Corona al Monumento al “Carabiniere” - Rito religioso M.Rossi - D.Zanon19 marzo Comune di Milano - Convegno “150° dell’Unità del Risorgimento L.Fulciniti - F. Ferrari - G.Montoneri

alle Missioni di Pace” - Palazzo Marino - Sala Alessi R.Petrosino - A. Rivolta - M. Rossi10 aprile Assemblea Ordinaria dei Soci - Sezione Provinciale Varese A.Amato-A.Soldati17 aprile Assemblea Ordinaria dei Soci - Sezione Provinciale Cremona L.Fulciniti18 aprile Precetto Pasquale per le Forze Armate, Forze dell’Ordine, Forze di Polizia e Corpi A.Rivolta - A. Soldati

Militarmente Organizzati operanti nel Presidio Militare Interforze di Milano - Chiesa S.Croce - Milano D.Zanon25 aprile Comune di Milano - 66° anniversario della Liberazione Ricevimento - Palazzo Marino L.Fulciniti30 aprile Assemblea Ordinaria dei Soci - Sezione Provinciale Genova L.Fulciniti4 maggio Esercito Italiano - 150° Anniversario Unità d’Italia e 149° Anniversario della Costituzione

dell’Esercito Italiano - S. Messa nella Basilica di S. Ambrogio - Deposizione della Corona in Onore e a ricordo dei Caduti presso il Sacrario.” D.Zanon - A.Rivolta

5 maggio Spettacolo/serata “Festeggi... amo l’Esercito” - Auditorium di Milano L.Fulciniti - G.Leggieri - G.Nasisiin occazione del 149° Anniversario della Costituzione dell’Esercito Italiano A.Soldati - A.Addonizio

6 maggio Funerale - Gen. Alberto Li Gobbi - Santa Messa alla Basilica delle Grazie - Milano - A. Soldati - D. Zanon8 maggio Assemblea Ordinaria dei Soci - Sezione Provinciale Lecco L.Fulciniti21 maggio Cerimonia Celebrativa del 159° Anniversario della Fondazione della Polizia - Teatro dal Verme - Milano L.Fulciniti22 maggio UNUCI - 150° Anniversario Unità d’Italia - 85 anni di Fondazione dell’UNUCI -

92 anni di fondazione UNUCI Lombardia e degli Ufficiali in congedo - 25ª edizione “Trofeo Ministro della Difesa” - Sfilata dal Duomo a Castello Sforzesco e Cerimonia nel cortile delle Armi del Castello Sforzesco - Milano L.Fulciniti - M.Rossi - D.Zanon

28 maggio Assemblea Ordinaria dei Soci - Sezione Provinciale Torino L.Fulciniti2 giugno Celebrazione della ricorrenza del “65° Anniversario di Fondazione della Repubblica Italiana”

nel Presidio Militare Interforze di Milano. G.Nasisi - M.Rossi 2 giugno Prefettura di Milano - Celebrazione per il “150° Anniversario Unità d’Italia” G.Nasisi 6 giogno 197° Annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri - P.zza Duomo - Milano L.Fulcinti - M.Rossi - D.Zanon12 giugno Assemblea Ordinaria dei Soci - Sezione Provinciale Bergamo A.Amato - A.Soldati13 giugno Ricorrenza della “Festa della Marina” - Museo della Scienza e della Tecnologia - Milano G.Nasisi - R.Petrosino27 giugno Guardia di Finanza - Cerimonia del 237° Anniversario di Fondazione del Corpo

Caserma Cinque Giornate - Milano A.Rivolta - M.Rossi28 luglio Inaugurazione del monumento itinerante “Una Acies” in occasione dei L.Fulciniti - A.Rivolta

“150° Anniversario Unità d’Italia” D.Zanon - M.Brunello4 luglio Cerimonia in onore dei Militari Caduti in Missione di Pace - Giardini del Verziere - Milano A.Soldati - D.Zanon15 ottobre Palazzo Cusani: presentazine del libro storico “Russia 1812 - Malojaroslavets” La Battaglia degli Italiani

Casa editriva Abeditore presentato dai fondatori del Circolo di Cultura e Scienza “Piri Pri” Onlus. L.Fulciniti20 ottobre Anniversario del bombardamento aereo alla scuola “F.Crispi”- Quartiere Gorla - Milano

Cerimonia Commemorazione M.Rossi - A.Rivolta4 novembre Giornata dell’unità d’Italia - Cerimonia di deposizione Corone - Sacrario dei Caduti per la Patria M.Rossi -

P.zza S.Ambrogio - Milano G.Montoneri - R.Petrosino12 novembre Deposizione Corona al Monumento dedicato ai Marinai d’Italia M.Rossi - D.Zanon27 novembre Giornata Regionale del Ricordo dei Caduti e Dispersi in Guerra - Cerimonia al Sacrario dei

Caduti in P.zza S. Ambrogio e celebrazione Santa Messa presso l’attigua Basilica A.Rivolta - M.Rossi

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UNA GRATIFICANTE GENEROSITÀIl 24 novembre scorso il nostro Presidente ha partecipato a un prestigioso evento promozionaleorganizzato dalla Società GF Security Group, operante in Italia dal 2000 e leader nei servizidi Vigilanza, Sicurezza, Investigazione e Global Service.

L’invito per la partecipazione del nostro Presidente allo standing buffet della GF Security Groupera scaturito nei primi giorni di novembre, in occasione di un cordiale incontro con i Dirigentidella suddetta Società, promosso e caldeggiato da un gruppo di “Soci Simpatizzanti” e amici dellanostra Sezione.

Scopo prioritario dell’incontro conoscitivo era stato quello di un utile approfondimento delle no-stre rispettive attività istituzionali, per una eventuale, reciproca e fattiva collaborazione.

In quella circostanza, infatti, i dirigenti della GF Security Group, quasi tutti ex appartenenti allaPolizia di Stato e all’Arma dei Carabinieri, esprimendo profondo compiacimento per le finalità delnostro Sodalizio, Ente Morale fin dal 1947, avevano manifestato l’intento di invitare la Sezione al-l’evento del 24 novembre, quale Ente meritevole destinatario di uno dei due progetti di solidarietà,programmati per la circostanza.

Nel corso dell’evento, pertanto, tenuto presso il Riad Yacout di Milano, l’Amministratore Delega-to della GF Security Group, dott. Adriele Guarneri, ha espresso grande apprezzamento per il no-stro lavoro e per le nostre iniziative, tutte miranti a ricordare Coloro che per servire la Nazionee la collettività, per difendere la legalità e la giustizia, per combattere il terrorismo e la crimi-nalità organizzata, in Patria o in Missioni Umanitarie all’estero, hanno perso la loro integritàfisica e molti di loro la vita, e non devono essere dimenticati.

A sostegno, pertanto, della peculiare attività di “protezione, rappresentanza e tutela” in favoredei Mutilati e Invalidi per Servizio, e per quella dai contenuti profondamente morali svolta dallanostra Sezione per onorare e ricordare Coloro che hanno immolato la loro vita nell’adempimen-to del dovere, il dott. Adriele Guarneri, in chiusura della manifestazione, ha consegnato al Presi-dente Fulciniti un assegno bancario intestato alla Sezione UNMS di Milano per un importo di € 5.000,00 (cinquemila).

Il dott. Adriele Guarneri (primo a sinistra) in una foto ricordo con il Presidente Luigi Fulciniti, e altri dirigenti della GS Security Group

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Putrino Giovanni 21.4.2011 UNMS BresciaCamera Luigi 19.5.2011 UNMS AlessandriaCiervo Angelo 09.7.2011 UNMS RavennaPatruno Filippo 19.7.2011 UNMS Padova

SOCI TRASFERITI IN SEZIONIUNMS DI ALTRE PROVINCE

Mario M. 2010 € 41Ippolito S. 2009 2010 € 82Tommaso P. 2008 2009 2010 € 123Antonio D. 2005 2006 € 82

RISCOSSIONE QUOTE ARRETRATE

NR. TESS. NOMINATIVO

6716 FERRARI FRANCA Ved. ALTAVILLA6717 RADAELLI MARIA T. Ved. PENNATI6718 ALCARO ANGIOLINA Ved. UIDARA6719 GERACI GIOVANNA Ved. BIGNONE

I NUOVI SOCI

I Soci che ci hanno lasciato ed esprimiamo alle lorofamiglie profondo cordoglio e tanta solidarietà...

BORGHESI GABRIELLA 21.4.2011TONDO SABATINO 16.1.2011GUIDARA ANTONIO 03.8.2011

RICORDIAMO...

APRILE COSIMA Vedova ERAMO € 50,00BESANA REMO € 19,00BOSELLI GIAMPIERO € 20,00CARONNI MARIO € 25,00CHIAPPARELLI ANNAMARIA Vedova CIREDDU € 100,00CHISARI GIUSEPPE € 35,00D’ERRICO VITTORIA Vedova MINGANTI € 30,00FRIULI WALTER € 26,00LUSIARI CARLO € 26,00MARINELLO GIORGIO € 309,00MATTARA ANGELA SANTA Vedova PIARDI € 30,00MAZZA GIOCONDA Vedova TOMASETTA € 50,00MAZZANTINI CARLO € 50,00MAZZEI CARMINE € 200,00PANIGADA ERNESTO € 500,00PEA ROSOLINDO € 20,00PETTENI CARLA Vedova GALLO € 25,00SANTORO GIUSEPPE € 25,00SIMONE GIANCARLO € 1.000,00VAGHETTI FRANCESCO € 26,00VALTOLINA CESARE € 20,00

LA GENEROSITÀ DEGLI ASSOCIATIInterventi dell’Ufficiodi Presidenza in favore di:

CARLO LUSIARIMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

FRANCESCO VAGHETTIMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

MARCO TESSADORIMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

SILVIO CORINIMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

IGOR GARDINI Ministero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

IVAN MARESCALCHIMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

DARIO STAIANOMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

FERNANDO COSMAIMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

FRANCO MADDALENAMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

ERNESTO PANIGADAMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

SERGIO VIGANÒMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

GIORGIO FIORAVANTIMinistero Economia e delle Finanze DP

contenzioso Indennità Integrativa speciale

SERGIO BAILETTIMinistero Economia e delle Finanze DP

recupero 5 anni d’arretrati e ripristino Ind. Int.Sp. in misura intera

SALVATORE CALCATERRAMinistero Economia e delle Finanze DP

recupero 5 anni d’arretrati e ripristino Ind. Int.Sp. in misura intera

GIOVANNI COSTABILEMinistero Economia e delle Finanze DP

recupero 5 anni d’arretrati e ripristino Ind. Int.Sp. in misura intera

NICOLA MASTROTOTAROMinistero Economia e delle Finanze DP

recupero 5 anni d’arretrati e ripristino Ind. Int.Sp. in misura intera

Page 31: INFORMATORE

3311

DELLA SEZIONELUGLIO-DICEMBRE 2011

LA SPERANZA DEL RILANCIO

È viva del rilancio la speranza

sommessa e progressiva

sofferta e rinnovata,

da quanto in negativo ci circonda.

Non ci circonda niente:

parole, e poi parole,

e poi parole ancora!

Ecco perché il rilancio

è la speranza nostra,

è la speranza vostra,

di tutti è la speranza!

Illumini in buon Dio persone di buon senso,

scevre da strategie, non demagoghi.

Pronte a disporre tempo e volontà

per tutti gli associati,

che aspettano da anni

quanto è diritto loro.

Venga perciò il rilancio,

si faccia presto e bene.

Salvar quant’è possibile salvare:

almeno il nostro nome,

prima che venga anch’esso archiviato

nel libro dei ricordi!

Non per tutti è... Buon Natale

Le violente inondazioni di questi giorni in terra di Li-guria e altrove, hanno portato distruzioni e morte. Inostri sguardi sono rimasti impietriti per giorni e gior-ni davanti ai televisori di casa, per la sequenza di im-magini sconcertanti, inverosimili, raccapriccianti. Sce-ne apocalittiche e da brivido. Impressionanti allaga-menti fino al primo piano delle case, bimbi piangenti espaventati, mamme che annaspavano nel fango, e untutto galleggiante alla deriva, come barchette in unmare tempestoso. Devastazioni a catena. Persino leautomobili e mezzi di trasporto con dentro passeggerierano sballottati e in movimento, cozzando contro tut-to e accartocciandosi paurosamente. E mulinelli e ven-to, e acqua e fango, e ancora fango e acqua, che sem-brava volessero venir fuori dal piccolo schermo, tant’e-ra la violenza e il volume. Parecchie persone purtrop-po non sono riuscite a salvarsi, e sono morte annegateo sotto il crollo delle loro case. Persone anziane e gio-vani, e persino teneri bambini, creature innocenti chesi apprestavano alla vita, a ai festeggiamenti di Natale.Nei nostri occhi sono rimaste impresse e indelebiliqueste scene di schianto e di paura. Ma il pensiero vaa coloro che ne sono stati purtroppo i sfortunati prota-gonisti, al loro immaginabile spavento, al dolore peraver perso i propri cari, a quello di essere rimasti sen-za un tetto, al loro sconforto, alla loro immaginabile di-sperazione. Li abbiamo visti ammutoliti aggirarsi nelfango come fantasmi, in cerca di tutti o di nessuno, incerca di un appiglio per salvarsi, in cerca di un aiuto.Per loro, quest’anno, sarà un Natale triste, di lutto, didolore. Niente zampogne, niente alberelli illuminati.Sarà un presepe di grandesofferenza, senza pastori,senza la mangiatoia, senzala gioia dei bambini in fe-sta. Con questo magonein gola, a chi vien vogliadi dire “Buon Natale”? Siavverte in cuore una fortesperanza per coloro chehanno vissuto questa im-mane, terribile tragedia: lasperanza che ritorni pre-sto la serenità, torni il sor-riso. Torni ancora il Nata-le. Lo voglia Iddio!

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“Emozioni e orgoglio sono i sentimenti che mi accompagnano nel portare a compimento

le celebrazioni per i 150 anni della nostra amata Patria.150 anni sono un traguardo importante: è stato un percorso lungo e travagliato, segnato da momenti

difficili, che, attraverso tre guerre di indipendenza e dueconflitti mondiali, ci hanno portato fino ai giorni nostri.

Mi sembra giusto e doveroso che a tale ricorrenza vengadato adeguato risalto, soprattutto perché la memoria del passato non vada perduta, per mai dimenticare

il sacrificio dei nostri Padri e affinché le nuove generazioni si sentano partecipi di un comune destino”.

Ignazio La RussaMinistro della Difesa

4 novembre 2011

4 NOVEMBRE 2011Anche la nostra Sezione, nel suo piccolo, ha partecipato nel corso dell’anno 2011, alle varie celebrazioni patriotticheper festeggiare il 150° Anniversario dell’Unità d’Italia.Per la circostanza, il Comitato Provinciale Direttivo della Sezione, con specifica delibera, ha esteso anche ai candidatidelle Forze Armate dello Stato l’assegnazione del Premio Nazionale “Luigi Calabresi”, fin qui riservato soltanto agliappartenenti ai Cinque Corpi di Polizia.Con il Labaro, e una rappresentanza, abbiamo preso parte anche alla cerimonia per l’inaugurazione del Monumentoitinerante “UNCA ACIES” dello scultore Fiorenzo Bacci.La prestigiosa e significativa opera è dedicata a tutti i Caduti dell’Esercito Italiano delle varie guerre. Il Monumentoitinerante, infatti, realizzato per iniziativa di un gruppo di ex Allievi dell’Accademia Militare, ha lo scopo di testimo-niare, “nel solco delle celebrazioni dell’Unità Nazionale, il forte legame ideale, con la storia di tutti Coloro chehanno sacrificato la propria vita per l’Italia”.Nel bronzo, austero e rievocativo, sono simbolicamente ricordati i soldati di tutte le Armi e di tutti i Corpi dell’Eserci-to Italiano, e i tanti episodi di coraggio e di patriottismo che tracciano un glorioso percorso di storia, iniziata nel 1861,e protratta fin alle Missioni Umanitarie e di Pace, storia dei giorni nostri.