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http://bioingegneria.wikispaces.com/file/view/24LIBNormAmbiente%2850%29.pdf
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Diverse organizzazioni internazionali hanno emanato normative per la
protezione della popolazione e dei lavoratori dai CEM:
NRPB (National Radiological Protection Board)
CENELEC (European Committee for Electrotechnical Standardization)
ICNIRP (International Commission on Non-Ionizing Radiation
Protection)
IEEE (Institute of Electrical and Electronics Engineers)
Le normative citate hanno molti aspetti in comune:
1)sono basate sulla stessa letteratura scientifica considerando solo effetti
chiaramente documentati
2)prevedono ampi margini di sicurezza rispetto ai livelli di soglia per
effetti potenzialmente nocivi.
La protezione dagli effetti termici, per i quali vi è danno certo, si attua
con la definizione di:
-Limiti primari o limiti di base legati agli effetti sanitari acuti ed espressi per
mezzo di grandezze dosimetriche, interne al corpo umano.
-Limiti derivati o livelli di riferimento caratterizzati dalle grandezze
radiometriche, esterne al corpo umano, corrispondenti all'ambiente in cui
avviene l'esposizione.
I limiti derivati vengono dedotti cautelativamente ipotizzando le più
sfavorevoli condizioni di esposizione.
I limiti derivati sono fissati rispetto a quelli primari in modo che, se i
valori di campo misurati in un ambiente non superano i primi,
sicuramente non verranno superati i secondi.
Il Consiglio dell’Unione Europea ha emanato una raccomandazione
sulla base di diverse considerazioni:
-tutti i cittadini dell’UE hanno diritto allo stesso livello di protezione
-l’esistenza di normative diverse crea confusione e sfiducia
-le normative dovrebbero essere basate sui migliori dati scientifici
-le normative dovrebbero prevedere limiti di base e livelli di riferimento
-le normative dovrebbero essere conformi alle raccomandazioni
dell’ICNIRP
La principale finalità delle raccomandazioni e delle direttive
dell'UE è di imporre agli Stati Membri:
• legislazioni uniformi in materia di protezione dai campi
elettromagnetici che siano basate sui più recenti risultati scientifici
avallati da associazioni autorevoli e indipendenti.
• la promozione della ricerca e delle sperimentazioni.
Per eseguire le verifiche di conformità ai limiti definiti dalle
legislazioni è indispensabile disporre di normativa tecnica di
riferimento
Alcune legislazioni fanno riferimento alla normativa tecnica in
modo esplicito, altre in modo implicito.
Per l’esposizione umana ai campi elettromagnetici il riferimento
alla normativa tecnica è esplicito
A livello internazionale
ICNIRP : Linee guida 1998 ( up to 300 GHz)
In sede comunitaria :Raccomandazione 1999/512/CE “ limitazione dell'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici da 0 a 300 GHz”
Direttiva 2004/2/CE sulla protezione dei lavoratori dai rischi derivanti dai campielettromagneticiI limiti di base e i livelli di riferimento per l'Unione Europeariproducono quelli delle Linee Guida ICNIRP
Legge Quadro 22 febbraio 2001, n° 36 sulla protezione dall’esposizione
a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz),
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 55 del 7 marzo 2001
Per i lavoratori sarà recepita nel 2012 la direttiva europea mentre e' in
vigore il T.U. sulla protezione dei lavoratori sui luoghi di lavoro.
Legge Quadro 22 febbraio 2001, n° 36 sulla protezione dall’esposizione
a campi elettrici, magnetici e elettromagnetici (da 0 Hz a 300 GHz)
pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n° 55 del 7 marzo 2001
La legge quadro stabilisce i criteri generali di protezione e definisce
compiti e responsabilità dello stato, delle regioni e delle amministrazioni
locali.
Introduce, oltre al limite di esposizione, anche i concetti di valore di
attenzione e di obiettivo di qualità.
La legge quadro è stata integrata con Decreti specifici (8 Luglio
2003), perle varie gamme di frequenza, per la definizione dei
limiti di esposizione, dei valori di attenzione e degli obiettivi di
qualità della popolazione e le modalità di verifica di tali valori.
La legge italiana fissa tre distinti livelli per le grandezze radiometriche:
– limiti di esposizione: valori del campo elettrico, magnetico o
elettromagnetico considerati come valori di immissione, che non devono
essere superati in alcuna condizione di esposizione
(ad esempio 20 V/m per il valore efficace del campo elettrico alle
radiofrequenze);
– livelli di attenzione: valori del campo elettrico, magnetico o
elettromagnetico considerati come valori di immissione che non devono
essere superati negli ambienti abitativi, scolastici e nei luoghi adibiti a
permanenze prolungate.
Essi costituiscono misure di cautela ai fini della protezione da possibili
effetti a lungo termine (ad esempio 6 V/m per il valore efficace del campo
elettrico a radiofrequenza e per presenze superiori alle 4 ore giornaliere);
– obiettivi di qualità: valori del campo elettrico, magnetico o
elettromagnetico considerati come valori di emissione degli impianti e
delle apparecchiature, da conseguire nel breve, medio e lungo periodo,
anche attraverso l’uso di tecnologie e metodi di risanamento disponibili,
al fine di realizzare gli obiettivi di cautela previsti, anche con
riferimento alla protezione da possibili effetti a lungo termine.
Obiettivi di qualità sono i criteri localizzativi , gli standard
urbanistici, le prescrizioni e le incentivazioni per l’utilizzo delle migliori
tecnologie
Ambito di applicazione
Tutti gli impianti, sistemi e apparecchiature che possono
comportare esposizione a campi elettromagnetici con
frequenze comprese tra 0 e 300 GHz, in particolare
elettrodotti, impianti radio e per telefonia mobile, radar
e impianti per radiodiffusione
CAMPO MAGNETICOCAMPO MAGNETICO STATICO : STATICO :
EFFETTI SANITARIEFFETTI SANITARI
■ assenza di effetti significativi su parametri fisiologici, connessi allo sviluppo e al comportamento per valori d’induzione magnetica fino a 2 T
■ esposizioni a lungo termine a campi d’induzione magnetica minori di 200 mT non sembrano avere conseguenze sullo stato di salute
40 mTPopolazione - Esposizione continua
200 mT
2 T5 T
Lavoratori - Media pesata sull’intera giornata lavorativa (TWA) - Valore massimo - Esposizione solo degli arti
INDUZIONE MAGNETICATIPO D’ESPOSIZIONE
LIMITI D’ESPOSIZIONE ICNIRP LIMITI D’ESPOSIZIONE ICNIRP PER I CAMPI MAGNETICI STATICIPER I CAMPI MAGNETICI STATICI
i livelli tipici di esposizione al campo magnetico statico non sono correlati a effetti diretti nei confronti dell’organismo, ma possono comportare interferenze con gli stimolatori cardiaci, e problemi per i portatori di protesi metalliche. Pertanto occorre evitare che persone con
pacemaker impiantati possano risultare esposti a induzioni magnetiche superiori a 0.5 mT e bisogna pertanto porre segnali di avvertimento nei luoghi con induzione magnetica superiore a 0.5 mT
● Consorzio ELETTRA 2000 www.elettra2000.it
● Progetto EMF-NET http://web.jrc.ec.europa.eu/emf-net/index.cfm
● ISPESL ● http://www.ispesl.it/
A )METALLIZZAZIONE di supporti denominati “non tessuti” quali
strutture tessili realizzate con microfibre e filamenti in poliestere
o poliammide.Le fibre vengono rivestite con processo
elettrochimico impartendo una conducibilità elettrica al non tessuto.
b) METALLIZZAZIONE di materiale cementizio in cui vengono
inclusi filamenti metallici conduttori
Interventi per la riduzione delle NIR
• Riduzione delle potenze trasmesse
•Ripartizione delle potenze su piu' antenne
•Innalzamento del sistema radiante
•Riduzione apertura diagramma verticale
•Riduzione automatica della potenza in
funzione della distanza del ricevitore
• Limitare le concentrazioni di emettitori.
•Controllo e riduzione dei lobi secondari