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BIOCHIMICA E SIMBOLISMO IN GEMMOTERAPIA Dott. Gianfranco Trapani Gruppo di Studio e Ricerca in Medicina integrate MInt; Docente di Fitoterapia press il WHO Collaborating Centre for Traditional Medicine, Università di Milano Direttore Didattico della SMB Italia La Gemmoterapia è un sistema di cura ideato nel 1959 dal dott. Pol Henry di Bruxelles. Dal 1970 in poi M. Tetau e C. Bergeret svilupparono l’aspetto clinico della Gemmoterapia modificando le prime intuizioni di p. henry. La Fitoembrioterapia è un metodo terapeutico che utilizza i macerati glicerinati delle gemme o di altri tessuti vegetali freschi allo stato embrionale, cioè appena iniziano a svilupparsi (giovani getti, gemme,…). I loro principi attivi vengono estratti per mezzo della macerazione a freddo, utilizzando come solvente l’acqua, l’alcool e la glicerina. Entrambe le tecniche si basano sull’uso di estratti di tessuti embrionali di piante ed alberi, ovvero gemme, giovani getti e giovani radici. Ogni singola cellula indifferenziata contiene acidi nucleici, con informazioni genetiche, minerali , oligoelementi, vitamine enzimi e fattori di crescita. Ogni pianta rappresenta un ecosistema in equilibrio biologico caratteristico che si può rappresentare nel profilo biologico del paziente e delle sue malattie. Le cellule indifferenziate delle gemme vivono nel punto di incrocio dove la pianta unisce le forze e le energie della terra (Radici) e quelle del cosmo (rami e foglie) Il tessuto vegetale embrionale rilancia i meccanismi fisiologici propri della salute dell’uomo e migliora la disfunzioni dell’organismo, contro il meccanismo lesivo dell’infiammazione. Il gemmoterapico viene considerato come un concentrato di energia vitale in grado di attivare i processi biologici dell’organismo. In pratica q uesti vegetali contengono numerose sostanze chiamate biostimuline tissutali che possono in piccola concentrazione stimolare il Sistema Reticolo Endoteliale (SRE) dell’organismo. Questo è presente nella milza, nel fegato, nel midollo osseo, nei linfonodi, nei polmoni e riveste un ruolo importante, con i globuli bianchi, per difendere l’organismo dalle infezioni. Inoltre il SRE ha un’azione fortemente depurativa e disintossicante quindi la gemmoterapia migliorando questa attività ottimizza le funzioni dei vari organi. La gemmoterapia e la fitoembrioterapia raggiungono gli scopi terapeutici attraverso tre tecniche di applicazione Il modello terapeutico Biologico Analogico, il Modello clinico, ed il modello di Drenaggio. Nel modello Biologico Analogico si osserva il parallelismo attraverso l’evoluzione degli alberi e degli arbusti nella foresta. Questo metodo consente di analizzare e confrontare i parametri biologici che si osservano nell'evoluzione di una malattia con l'elettroforesi delle proteine sieriche umane. Ad esempio durante la fase di infiammazione caratterizzata da iper Alfa globuline, seguita poi da Iper α β ed, Iper β, ovvero le fasi 1 e 2 dell’infiammazione, troviamo che i gemoterapici adatti sono quelli che appartengono agli alberi ed arbusti detti i pionieri della foresta gli alberi sono Alnus Glutinosa, Betulla Pubescens, Populus Nigra, Fraxinus Excelsior, mentre gli arbusti sono Cornus Sanguinea, Ribes Nigrum, Rosa Canina Il modello Clinico è essenzialmente un modello allopatico con una diagnosi classica ed una terapia standardizzata. Come abbiamo già scritto, i principi attivi contenuti nei meristemi primari e secondari, sono enzimi, fattori di crescita, auxine, gibberelline, ormoni vegetali, vitamine, proteine, acidi nucleici (DNA, RNA) , tutte sostanze che rinforzano l’effetto terapeutico. Ogni gemma ha un particolare tropismo d'organo ed è prescritta in base a criteri clinici Ribes Nigrun: anti-infiammatorio come il cortisone; Tilia tomentosa per l’insonnia; Crataegus oxycanta pr le anomalie della frequenza cardiaca da stress. Infine la Gemmoterapia e la Fitoembrioterapia vengono utilizzate con il metodo del drenaggio perché le gemme possiedono attività stimolanti per tutti gli organi emuntori, con azione centrifuga

Gemo Italiana

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Page 1: Gemo Italiana

BIOCHIMICA E SIMBOLISMO IN GEMMOTERAPIA

Dott. Gianfranco Trapani

Gruppo di Studio e Ricerca in Medicina integrate MInt;

Docente di Fitoterapia press il WHO Collaborating Centre for Traditional Medicine, Università di

Milano

Direttore Didattico della SMB Italia

La Gemmoterapia è un sistema di cura ideato nel 1959 dal dott. Pol Henry di Bruxelles. Dal 1970

in poi M. Tetau e C. Bergeret svilupparono l’aspetto clinico della Gemmoterapia modificando le

prime intuizioni di p. henry. La Fitoembrioterapia è un metodo terapeutico che utilizza i macerati

glicerinati delle gemme o di altri tessuti vegetali freschi allo stato embrionale, cioè appena iniziano

a svilupparsi (giovani getti, gemme,…). I loro principi attivi vengono estratti per mezzo della

macerazione a freddo, utilizzando come solvente l’acqua, l’alcool e la glicerina.

Entrambe le tecniche si basano sull’uso di estratti di tessuti embrionali di piante ed alberi, ovvero

gemme, giovani getti e giovani radici. Ogni singola cellula indifferenziata contiene acidi nucleici,

con informazioni genetiche, minerali , oligoelementi, vitamine enzimi e fattori di crescita. Ogni

pianta rappresenta un ecosistema in equilibrio biologico caratteristico che si può rappresentare nel

profilo biologico del paziente e delle sue malattie. Le cellule indifferenziate delle gemme vivono

nel punto di incrocio dove la pianta unisce le forze e le energie della terra (Radici) e quelle del

cosmo (rami e foglie)

Il tessuto vegetale embrionale rilancia i meccanismi fisiologici propri della salute

dell’uomo e migliora la disfunzioni dell’organismo, contro il meccanismo lesivo

dell’infiammazione. Il gemmoterapico viene considerato come un concentrato di energia

vitale in grado di attivare i processi biologici dell’organismo. In pratica questi vegetali

contengono numerose sostanze chiamate biostimuline tissutali che possono in piccola

concentrazione stimolare il Sistema Reticolo Endoteliale (SRE) dell’organismo.

Questo è presente nella milza, nel fegato, nel midollo osseo, nei linfonodi, nei polmoni

e riveste un ruolo importante, con i globuli bianchi, per difendere l’organismo dalle infezioni.

Inoltre il SRE ha un’azione fortemente depurativa e disintossicante quindi la gemmoterapia

migliorando questa attività ottimizza le funzioni dei vari organi.

La gemmoterapia e la fitoembrioterapia raggiungono gli scopi terapeutici attraverso tre tecniche di

applicazione

Il modello terapeutico Biologico Analogico, il Modello clinico, ed il modello di Drenaggio.

Nel modello Biologico Analogico si osserva il parallelismo attraverso l’evoluzione degli alberi e

degli arbusti nella foresta. Questo metodo consente di analizzare e confrontare i parametri biologici

che si osservano nell'evoluzione di una malattia con l'elettroforesi delle proteine sieriche umane.

Ad esempio durante la fase di infiammazione caratterizzata da iper Alfa globuline, seguita poi da

Iper α β ed, Iper β, ovvero le fasi 1 e 2 dell’infiammazione, troviamo che i gemoterapici adatti sono

quelli che appartengono agli alberi ed arbusti detti i pionieri della foresta gli alberi sono Alnus

Glutinosa, Betulla Pubescens, Populus Nigra, Fraxinus Excelsior, mentre gli arbusti sono Cornus

Sanguinea, Ribes Nigrum, Rosa Canina

Il modello Clinico è essenzialmente un modello allopatico con una diagnosi classica ed una terapia

standardizzata.

Come abbiamo già scritto, i principi attivi contenuti nei meristemi primari e secondari, sono enzimi,

fattori di crescita, auxine, gibberelline, ormoni vegetali, vitamine, proteine, acidi nucleici (DNA,

RNA) , tutte sostanze che rinforzano l’effetto terapeutico. Ogni gemma ha un particolare tropismo

d'organo ed è prescritta in base a criteri clinici Ribes Nigrun: anti-infiammatorio come il cortisone;

Tilia tomentosa per l’insonnia; Crataegus oxycanta pr le anomalie della frequenza cardiaca da

stress.

Infine la Gemmoterapia e la Fitoembrioterapia vengono utilizzate con il metodo del drenaggio

perché le gemme possiedono attività stimolanti per tutti gli organi emuntori, con azione centrifuga

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hanno sul corpo ed eliminazione delle scorie metaboliche di fegato, reni, intestino, polmoni, pelle, i

fluidi corporei (sangue e linfa). Ad esempio per una crisi di asma Crataegus Oxycanta migliora, la

forza di contrazione del cuore, Coryllus Avellana Riduce broncospasmo e Lantana Viburnum

Migliora la performance del polmone.

Questi tre metodi di trattamento, modello biologico analogico, modello clinico, Modello di

drenaggio sono complementari e non sono in conflitto tra loro.

La Gemmoterapia si può definire come appartenente al mondo dell’omeopatia, mentre la

Fitoembrioterapia, secondo il metodo originale di P. Henry è più vicina alla Fitoterapia

La Gemmoterapia si basa sui "macerati glicerinati 1DH fatti senza acqua, solo con l'alcol e

glicerina ed diluito 10 volte più la successione classica.

Con il metodo del Dr Pol Henry il macerato concentrato si prepara con le gemme fresche intere

macerano, e la macerazione dura 20 giorni al 1/20simo in : 33 % d'acqua, 33 % di glicerina,

vegetale (base vegetale Colza bio), 33 % d'alcool a 96° (bio estratto dal grano).

Costantemente agitati lentamente, viene poi la filtrazione mediante gravità. Con il recupero di 12

a13 kg di materia filtrata e l’estrazione mediante pressione dolce, per non rompere i tessuti delle

gemme. Alla fine si ha il recupero di 2 a 5 kg di estratto, si miscelano gli estratti delle tappe 3 e 4 e

si conseguono 14-18 litri di macerato concentrato.

Il Dott. Henry voleva che l'acqua fosse essenziale nell'estrazione dell'energia e dei componenti attivi

della pianta. Il fitoembrioestratto è più ricco, più energetico perché le gemme macerano nell'acqua.

Si usano meno gocce (5 - 15 gocce al giorno contro 50 - 150 gocce al giorno per il macerato

glicerinato 1DH). La gradazione alcolica dei fitoembrioestratti (30%) è bassa. Con solo 5 a 15

gocce al giorno, si assume meno alcool

La farmacopea consente l’utilizzo di 55 gemmoderivati.

La gemmoterapia, e la fitoembrioterapia contengono minime quantità di alcol, possono essere

utilizzate nei primi tre anni di vita del bambini. Meglio dopo il primo anno, su consiglio del medico

alla dose massima di 10 – 20 gocce al giorno ed opportunamente diluite in una soluzione di un

cucchiaio di acqua e miele di acacia.

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