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anno IV - numero 15 - ottobre 2012 FOR vivere insieme ai nostri amici animali Razze I BEAGLE, I FRATELLI MENO FAMOSI DI SNOOPY Comportamento QUANDO IL NOSTRO GATTO CI PARLA… CHE VUOL DIRE? Salute e Cura PERCHÉ I NOSTRI ANIMALI INVECCHIANO? Alimentazione INTEGRATORI PER TUTTE LE ESIGENZE… Seguici su

FOR - AmicoBeagle · 2016. 3. 5. · Bucarest. Un uomo, un ex atleta piuttosto noto in Romania, co-stretto in miseria a fare la vita del barbone, è stato trovato con le mani e i

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  • anno IV - numero 15 - ottobre 2012

    FOR

    vivere insieme ai nostri amici animali

    RazzeI BEAGLE, I FRATELLIMENO FAMOSI DI SNOOPY

    ComportamentoQUANDO IL NOSTRO GATTOCI PARLA… CHE VUOL DIRE?

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  • Editorialedi Roberto Canazza

    “Virgola, virgola, con le orecchie a sventola, era il cane di un bam-bino di città. Mangiava sedano, fegato, riso con le vongole ed eraabituato come un vero marajà. Questa è la storia di un cane-bar-bone, abbandonato dal suo padrone”.

    Chissà perché, l’altra sera mi è venuta in mente questa vecchissimafilastrocca che tanti anni fa portò al successo quel simpaticone diJocelyn. Chissà… beh, pensandoci bene qualche motivo ci potrebbeanche essere: in fondo la canzoncina, composta un sacco di tempofa, sembra scritta ieri.

    Per le notizie, recenti perché di quest’ultima estate 2012, ma vec-chissime perché si ripetono ogni estate, sugli abbandoni dei nostriamatissimi quattro zampe a ridosso del periodo delle vacanze. Datiin calo, quelli sugli abbandoni, ma percentuali ancora troppo alteper un paese che, come l’Italia, vorrebbe dirsi civile.

    Poi, sicuramente, per le notizie relative alla crisi economica, nostracome Italia e di tutto il mondo, una crisi che sembra volerci “rega-lare” ogni giorno sorprese, e purtroppo sempre negative. Solo inItalia il numero delle aziende in crisi e a rischio chiusura è altissimoe, con la chiusura di molti stabilimenti produttivi, si fa sempre piùpreoccupante la sorte di tanti lavoratori che hanno già lasciato ostanno per lasciare definitivamente il loro posto di lavoro con pro-spettive occupazionali future diciamo “imbarazzanti”, anche se ca-pisco che parlare di imbarazzo, in situazioni come quelle nelle qualisi trovano quanti perdono il lavoro, è più un gioco linguistico che lafotografia della realtà. Speriamo di toccare presto il fondo, di questacrisi, ma solo per ripartire con rinnovato slancio, forza e ottimismo.Per “rimbalzare”.

    Ma Virgola, il cane-barbone della filastrocca, mi ha ricordato anchedue fatti che si sono verificati in questo difficile 2012 che sta perchiudersi, profezia dei Maya permettendo.

    Il primo è una premiazione, e che premiazione! Martedì 10 Luglio,presso la Residenza d’Italia a Bucarest, è stata insignita dell’ono-rificenza di Cavaliere dell’Ordine della Stella d’Italia Sara Turetta,animalista più che convinta, Presidente di Save the Dogs and otheranimals Onlus, un’associazione da lei stessa fondata e che si oc-cupa principalmente di portare pace e dignità agli animali randagi,tantissimi, presenti in Romania. Incredibile o quasi, di questi tempi:

    una bella ragazza italiana di 30 anni che lascia un comodo e benremunerato posto di lavoro non per andare a guadagnare di più,non per andare ad occupare una poltrona importante in qualcheprestigiosa multinazionale ma solo ed esclusivamente per mettersia fianco degli ultimi della terra, degli animali randagi, in uno deipaesi europei più discussi (e discutibili) sotto il profilo della culturaanimalista. Strano il mio destino, cantava Giorgia, ma anche SaraTuretta qualche volta questo ritornello l’avrà pure cantato.

    Il secondo fatto che mi è venuto alla mente l’altra sera cantando,stonato, “Virgola”, sotto la doccia, è accaduto per la verità qualchemese fa. Ancora in Romania, ancora storie di uomini e animali, ancora unastoria, un gesto di solidarietà. Dal freddo febbraio rumeno un “acutodi solidarietà” bellissimo, come unica dev’essere stata la scena chesi è presentata ai primi soccorritori, gli agenti della locale Polizia diBucarest. Un uomo, un ex atleta piuttosto noto in Romania, co-stretto in miseria a fare la vita del barbone, è stato trovato con lemani e i piedi congelati su una panchina del Parco Moghioros. At-torno a lui una muta silenziosa di cani, vagabondi come lui, randagiinsomma. Stava morendo assiderato, e non solo per il freddo polareche lo scorso inverno ha messo in ginocchio un po’ tutto l’Est Eu-ropa. Prima di accasciarsi sulla panchina ha però pensato bene diproteggere con il suo cappotto uno dei cagnolini suoi “amici” chesi era ammalato qualche giorno prima. Storia come tante, e chissàquante sono passate e passano sullo spartito del mondo senzache nessuno ne celebri in musica le dolci armonie.

    Me la sono ricordata, ve l’ho ricordata. Colpa di “Virgola”, della can-zoncina di Jocelyn, colpa della crisi, che tuttavia non impedisce allasolidarietà di trovare angeli davvero con le ali, capaci di prendersicura di uomini e animali, spesso uniti insieme per affrontare senzatroppi danni le situazioni più difficili, non solo meteorologicamente,che la storia dell’umanità ricordi.

    Buona lettura e, vi raccomando, quest’inverno, durante le uscitecon Fido, non dimenticate di coprirlo come si deve: un cane abi-tuato al freddo… sopporta anche il freddo più pungente ma il nostroquattro zampe, abituato alle temperature anche troppo alte dellenostre abitazioni, di un indumento morbido, caldo e in grado di pro-teggerlo dal rigore della stagione più fredda, non può proprio farea meno!

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  • Pet4You_ottobre_2012 3

    Sommario

    ALIMENTAZIONE4Integratori per

    tutte le esigenze…

    L’importanza degliintegratori alimentari

    per Fido e Micio.

    COMPORTAMENTO9Quando il nostrogatto ci parla…che vuol dire?

    Il linguaggio del gattoattraverso segnali diversi.

    SALUTE E CURA16Perché i nostri amici

    quattro zampe…invecchiano?

    L’invecchiamento dei nostriamici, un tema decisamente

    complesso.

    COSTUME E SOCIETÀ20Cappottini Camon

    Collezione 2012-2013

    Le ultime novità per aiutare i nostri amici a sopportare

    meglio la stagione invernale.

    REDAZIONALE26Gli occhi di Fido eMicio lacrimano?Hybrid ci aiuta!

    La lacrimazione dipendeda diversi fattori.

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    RAZZE32I beagle,

    i fratelli meno famosidi Snoopy

    Una delle razze caninepiù famose, se non popolari,

    in assoluto.

    ASSOCIAZIONI39News dal mondo

    del pet

    Notizie in breve sulle iniziativepromosse dalle Associazioni.

    Ottobre 2012

  • Pet4You_ottobre_20124

    L’intervento della Dott.ssa Elena Lazzarottoin questo numero di Pet4You vuole sotto-lineare l’importanza degli integratori ali-mentari anche per Fido e Micio. Nellospecifico due saranno gli approfondi-menti. Il primo andrà a focalizzare l’importanzadegli integratori per la cute dei nostri amicicani e gatti, il secondo ci fornirà utili infor-mazioni sulla necessità di integrare l’ali-mentazione dei nostri quattro zampe congli integratori in presenza di alcune speci-fiche carenze a livello delle articolazioni,gomito e anca innanzitutto.

    _ INTEGRATORI PER DUE ZAMPE, INTEGRATORI PER QUATTRO ZAMPE

    Attualmente le aziende farmaceutichecommercializzano anche per i nostripets un’ampia gamma di integratoriutili in numerose situazioni: nelcaso di particolari patologie ocome semplice supporto allacrescita, per sostenere l’atti-vità fisica dei nostri amici oquando si tratta di prendersicura di cani e gatti anziani.Giusto per chiarire bene ter-mini e concetti vorrei ricor-dare che cosa sono gli inte-

    gratori alimentari. Essi sono in sostanzaconcentrati di nutrienti e altre sostanze (vi-tamine, sali minerali, estratti vegetali, ecc.)che hanno l’obiettivo di integrare appuntola normale dieta di Fido e Micio, in ciòcontribuendo a far star meglio i nostri be-niamini, soprattutto in alcuni momenti cri-tici della loro vita che abbiamo appenaricordato.

    _ ACIDI GRASSI: LA SALUTE DELLA PELLE DI FIDO E MICIO. MA… IN QUALI CASI?

    In questo articolo tratteremo gli integratoricontenenti in particolare gli acidi grassi,

    importanti per la salute della pelle, delpelo, delle articolazioni, e di altri ap-parati. Gli acidi grassi, chiamati anche FA ecostitutivi di quasi tutti i lipidi com-plessi, siano essi grassi vegetali oanimali, agiscono sull’organismo diFido e Micio secondo diversi mecca-nismi e necessità. Per la pelle secca e manti opachisono raccomandati integratori ricchidi acido linoleico, acido grasso pre-sente in tutti gli olii vegetali, daquello di girasole all’olio di mais,ma anche in alcuni grassi di ori-gine animale.

    Alimentazione

    INTEGRATORI PER TUTTE LE ESIGENZE…

    ANCHE PER FIDO E MICIO!

  • Allergie e le infiammazionitrovano ausilio in alcuniintegratori ad alto conte-nuto di acido eicosa-pentaenoico (EPA), aci-do docosaesaenoico(DHA) e acido gammalinoleico (GLA).L‘acido eicosapen-taenoico, in partico-lare, è un acido gras-so appartenente algruppo degli omega-3,che oltre ad un interes-sante numero di proprietàbenefiche nei confronti dipatologie mentali, depres-sione e invecchiamento, si è ri-velato efficace anche nelle in-fiammazioni.Nel trattamento di allergie e atopiequesti acidi grassi hanno poi dimostratodi lavorare in sinergia con antistaminici eglucocorticoidi, capaci di agire sul meta-bolismo dei carboidrati, dei lipidi e delleproteine, ed in grado perciò di ridurremodo le risposte infiammatorie e immuni-tarie.Per vedere benefici effetti sulla cute diFido e Micio i trial terapeutici con supple-menti di acidi grassi dovrebbero durare almeno 9-12 settimane.

    _ QUANDO MANCANO ALCUNI ACIDI GRASSI ESSENZIALI…LA SUPPLEMENTAZIONE!

    Gli animali possono produrre alcuni degliacidi grassi di cui hanno bisogno, ma nontutti. Gli acidi grassi che l’animale non èin grado di sintetizzare devono essere in-trodotti con la dieta e sono chiamati "es-senziali". Gli acidi grassi essenziali, dettianche EFA, sono chiamati così perché per-mettono di mantenere l'organismo, il no-stro e quello di Fido e Micio, in buonecondizioni di salute. È interessante notare che ciò che è 'es-senziale' per una specie animale non ènecessariamente indispensabile per un’al-tra: l'acido arachidonico, solo per fare unesempio, è essenziale per i gatti, ma nonper i cani.La difficoltà di produrre acidi grassi si ve-rifica nei nostri amici quattro zampe peresempio in alcune condizioni patologichein cui certi enzimi, che convertono unacido grasso in un altro, possono esserecarenti. Ma anche quando un animale nonè più in grado di assorbire adeguatamente

    acidi grassi dall'intestino. In questi ed intanti altri casi particolari, è necessario in-trodurre una supplementazione, cioè pas-sare all’uso di integratori alimentari.

    _ DIETE IPOCALORICHE? ATTENZIONE!

    L’alimentazione dei nostri beniamini è an-cora una volta fondamentale. Bene limi-tare l’eccessivo consumo di mangime,soprattutto fuori dai pasti “canonici”, maattenzione a non esagerare con le dieteipocaloriche, che per esempio possonoportare ad una carenza proprio di acidigrassi nell’organismo del nostro benia-mino. Anche una cottura eccessiva deglialimenti o una conservazione impropria,che porta ad irrancidimento del cibosecco, sono in grado di produrre lo stessoeffetto negativo.

    _ ACIDI GRASSI OMEGA-3 E OMEGA-6: CHI SONO?

    Tra gli acidi grassi essenziali vanno sicura-mente ricordati gli Omega-3. Sono l’acidoalfa-linolenico (ALA), l'acido eicosapen-taenoico (EPA) e l’acido docosaesaenoico(DHA). L’acido eicosapentaenoico (EPA),quello che abbiamo ricordato avere unruolo importante per lenire le infiamma-zioni della cute, è il più importante degliacidi grassi omega-3, ed è incorporatonella membrana cellulare.Altro gruppo di acidi grassi sono quelli chevanno sotto l’insegna Omega-6: l’acido li-

    noleico (LA), il gammalinolenico (GLA), il di-homo-gamma-lino-lenico (DGLA) el'aci-do arachido-nico (AA). In parti-colare l’acido lino-leico è importanteperché ottimizza lapermeabilità dellapelle. Diverse, maaltrettanto impor-

    tanti, le qualità del-l’acido arachidonico:

    studi in medicina uma-na e veterinaria hanno

    scoperto le sue qualità diimportante marker infiam-

    matorio.

    _ ACIDI GRASSIOMEGA-3 E OMEGA-6:

    DOVE TROVARLI?I grassi animali e vegetali possono conte-nere acidi grassi, ma in quantità estrema-mente variabile. Per esempio, il grasso dibue avrà una percentuale molto bassa diacidi grassi rispetto all’olio di girasole,all’olio di cartamo o all’olio di pesce, chene contengono percentuali decisamentemaggiori. In particolare il pesce è ricco diacido eicosapentaenoico e acido doco-saesaenoico, mentre l'olio di girasole el’olio di cartamo sono particolarmente ric-chi di acido linoleico.L’acido arachidonico e l’acido eicosapen-taenoico entrano a far parte delle mem-brane cellulari, cioè di quel sottilerivestimento che delimita, proteggendolee separandole dall’ambiente esterno, tuttele cellule del nostro organismo e, di con-seguenza pure di quello dei nostri amiciquattro zampe. In caso di danneggia-mento delle cellule stesse, l’acido arachi-nodico viene rilasciato e trasformato daparticolari enzimi in sostanze che aumen-tano l’infiammazione e il prurito. L’acidodocosaesaenoico e l'acido eicosapentae-noico diminuiscono gli effetti nocivi del-l’acido arachidonico.

    _ ACIDI GRASSI OMEGA-3 E OMEGA-6: A CHE SERVONO?

    Gli acidi grassi sono importanti per risol-vere alcune patologie ovvero per impe-dirne il sorgere. Allergie, atopie e patologie autoimmuni,ma anche l’artrite e diverse patologie in-fiammatorie come la colite ulcerosa, le

    Pet4You_ottobre_2012 5

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    malattie infiammatorie intestinali e l'artritereumatoide. Gli acidi grassi aiutano a risolvere casi dimantelli opachi e secchi, di seborrea emalassezia pachydermatis. Ottimi risultati si ottengono anche nei casi di dermatite miliare e granulomi eosinofi-lici, patologie proprie in particolare delgatto. Benessere dall’integrazione diete-tica di acidi grassi omega-3 e omega-6 loricevono gli occhi e la retina, e pure ilcuore, dove gli acidi grassi provvedono a prevenire le aritmie ventricolari.

    Gli omega-3 rallentano inoltre lo sviluppodi alcuni tumori, mentre gli omega-6 sem-bra che ne stimolino lo sviluppo. Importante il contributo degli acidi grassiessenziali per l’abbassamento dei livelliplasmatici dei trigliceridi e del colesterolo.

    _ GLUCOSAMINA E CONDROITINA:IL BENESSERE DI CARTILAGINI E ARTICOLAZIONI DI UOMINI E ANIMALI È AL SICURO

    Ci sono integratori per l’infiammazionedella cute, ci sono integratori per la solu-zione di problemi articolari di Fido e Micio.Glucosamina e condroitina sono utilizzatiper trattare gli effetti invalidanti dell'artrosi

    da oltre venti anni con ottimirisultati sia nell’uomo che

    nel cane e nel gatto.

    _ GLOCOSAMINA E CONDROITINA… NUTRACEUTICI

    Queste due molecolesono considerate parte del

    gruppo di elementi detti nutra-ceutici, ovvero di quegli “alimenti-far-

    maco”, alimenti salutari che sono laperfetta sintesi di componenti nutrizionaliselezionati per la loro digeribilità e labassa allergenicità, le proprietà medichedi principi attivi naturali di indubbia effi-cacia. Utilizzati per prevenire malattie cro-niche, migliorare lo stato di salutegenerale di Fido o Micio che sia, ritardan-do l’inevitabile processo di invecchia-mento, i nutraceutici possono essereassunti introducendoli nella dieta. I nutra-ceutici, di cui fanno parte a pieno titoloanche glucosamina e condroitina, perchésono sostanze naturali della stessa classedelle vitamine, non ricevono i rigorosi con-trolli della Food and Drug Administration.

    _ LA GLUCOSAMINAProdotti contenenti glucosamina, zucchero

    Alimentazione

  • Pet4You_ottobre_2012 7

    amminico tra i più importanti precursoridella sintesi delle proteine glicosilate e deilipidi, e diretto derivato del glucosio rica-vato dal guscio dei crostacei, sono statistudiati e utilizzati per la guarigione di fe-rite cutanee, disturbi di stomaco e soprat-tutto in occasione di problemi articolari.

    _ L’IMPORTANZA DI GLUCOSAMINA E CONDROITINA NELLE DISPLASIE DI ANCA E GOMITO NEI NOSTRI AMICI QUATTRO ZAMPE.

    La patologia articolare più frequente nelcane è la displasia dell’anca seguita poidalla displasia del gomito. La displasia èuna patologia che determina una ecces-siva usura della cartilagine, che ha la fun-zione di proteggere la superficie articolaree renderne più fluidi i movimenti. L’usura della cartilagine porta al contattoosso con osso, che crea al cane notevoledolore nonché difficoltà di movimento.Anche nel cane anziano, o nel soggettoche ha subito interventi chirurgici ortope-dici, si può verificare questo tipo di situa-zione. I cani possono mostrare sintomi di zoppiao rigidità soprattutto al mattino e durantela stagione fredda. Alcuni cani hanno dif-

    ficoltà a salire le scale o salire e scendereda un veicolo.

    _ DI SOLITO CI SONO, MA QUANDO MANCANO… VANNO INTEGRATE!

    Glucosamina e condroitina sono sostanzenormalmente presenti nel corpo di animalivivi. Esse sono particolarmente concen-trate nella cartilagine. Sfortunatamentedurante il processo digestivo quasi tuttala glucosamina viene degradata e quindinon è biodisponibile per l'organismo. Il corpo, quindi, ne sintetizza la maggiorparte attraverso una reazione biochimicautilizzando il glucosio. Normalmente neglianimali il corpo è in grado di sintetizzareabbastanza glucosamina per mantenerele cartilagini sane, ma quando l'età avanzao avvengono danni alla cartilagine artico-lare l’organismo non riesce a produrre ab-bastanza glucosamina per sopperire alleesigenze. È qui che si rende necessariauna supplementazione con la dieta. La condroitina è un prodotto naturale chesi trova nella cartilagine animale in parti-colare di bovini, squali e balene. Essa for-nisce il materiale per la sintesi di nuovacartilagine. Insieme alla glucosamina rallenta la di-

    struzione della cartilagine poiché ne for-nisce il materiale per il ricambio. Pochis-simi gli effetti collaterali. Raramente sipossono riscontrare vomito o diarrea. Sela dose viene ridotta o somministrata conil cibo i sintomi di solito si attenuano. Unavolta iniziata l’integrazione con condroitinae glucosamina sarebbe opportuno conti-nuare per tutta la vita del cane. Di solitosi inizia con una dose di attacco per 8 set-timane, poi la dose viene gradualementeridotta.

    _ DOVE TROVARE GLUCOSAMINA E CONDROITINA?

    Glucosamina e condroitina si possono tro-vare in molte forme diverse. La Glucosa-mina si può comprare in forma pura ocombinata con la condroitina e si ritrovanoin negozi di alimenti naturali, dal veterina-rio e nei pets shop. Questi integratori possono venire tranquil-lamente utilizzati in associazione agli an-tinfiammatori e possono essere utili adiminuirne la dose o addirittura a sospen-derli per certi periodi. La glucosamina è molto utile anche nelcaso di osteoartrite nel gatto.

    ■■■

  • è ora di metterlo in forma

  • 9

    Di vocalizzazioni ne abbiamo già parlatocon la Dott.ssa Simona Cannas nemmenotanti numeri fa. Ma quella volta l’attenzioneera stata concentrata soprattutto sulle“voci” del cane. Appassionante, approfondita come sem-pre, l’intervista aveva lasciato in tutti,credo, i lettori di Pet4You, una domanda: eil gatto? Già, come comunica quello chevuole di solito comunicare e comunicarci,il gatto? Che a prima vista sembra, cometutti i felini, leggermente più complicato delcane anche per quel che riguarda le mo-dalità di comunicazione vocale. Oddio, a dire il vero noi alcune “perfor-mance” canore di Micio già ben le cono-sciamo: miagolii insistenti, fusa affettuose,soffi aggressivi sono situazioni vocali giàmolto note a noi bipedi. Nella chiacchierata che segue la Dott.ssaCannas, grazie alla sua competenza, pro-verà non solo a fare l’elenco dei modi coni quali il nostro micio comunica con noi maanche a spiegare i motivi che spingono ilnostro quattro zampe con i baffi ad usareun suono piuttosto di un altro, con tutte leproblematiche fisiologiche e comporta-mentali connesse.

    _ LINGUAGGI ANIMALIPET4YOU. Dott.ssa, intanto…quanto più complessi dei nostrisono i linguaggi, diversissimi traloro, che gli animali utilizzano percomunicare tra loro e poi, ovvia-mente, con noi. Forse è proprio l’as-senza negli animali della parola che lifa così specializzati in una comunica-zione che, nella maggior parte delle spe-cie animali, è a 360°.DOTT.SSA CANNAS. La prima cosa che miviene da dire, a proposito dei linguaggi ani-mali, è questa: ogni animale, ogni speciema anche ogni singolo individuo di quella

    specie, ha il proprio linguaggio. E a diffe-renza di noi umani, che pure comunichiamocomunque con tutto noi stessi quello cheabbiamo da dire agli altri ma evidentementeci concentriamo, e ci siamo finora concen-trati, a decodificare e a perfezionare innan-zitutto il linguaggio principe dellacomunicazione umana, cioè quello verbale,gli animali utilizzano dei sistemi di comuni-cazione differenti, dei “linguaggi propri”.

    _ IL LINGUAGGIO DEL GATTOPET4YOU. Come tutti gli animali dunque,per proprietà strettamente transitiva, igatti comunicano attraverso segnali di-versi tra loro. DOTT.SSA CANNAS. Certo. Anche nei gattiil bisogno di comunicare tra loro, e con noiumani per i più diversi mo-tivi, dalla ricerca delcibo alla difesa delterritorio passandoper la selezione diun compagno perl’accoppiamentoe la riprodu-

    zione, si esprime in modalità diversissime.I gatti infatti comunicano tramite segnaliche possono essere diversissimi tra loro:visivi, tattili, olfattivi ed acustici.

    _ QUANDO MICIOPARLA CON GLI OCCHI E CON L’ODOREPET4YOU. Solo che, mentre dal nostropunto di vista, cioè dal punto di vista“umano”, il linguaggio vocale ci sembra,meglio di altri, “il” mezzo e il modo con ilquale Micio preferisce comunicare con noie in generale con il mondo che ci circonda,la realtà è diversa, molto diversa.DOTT.SSA CANNAS. Direi molto diversa,solo a pensare che per Micio il linguaggiopiù importante è quello olfattivo,seguito a poca distanzada quello visivo.

    PET4YOU.Su cosa di basa la

    comunicazione di tipo“olfattivo”?

    DOTT.SSA CANNAS. Lacomunicazione olfat-tiva del gatto, comein tutti gli animali ma

    soprattutto nei mam-miferi, si basa sull’emis-

    sione e la percezione di segnaliemessi dai gatti tramite la deposizione diurina, feci e da una serie di ghiandole di-stribuite su tutto il corpo dell’animale cheemettono feromoni, sostanze chimiche ingrado di provocare particolari reazioni negliindividui della loro specie. Ovviamente nonè solo il gatto a comportarsi così in natura.Basterebbe pensare all’orso, che segna ilconfine del suo territorio lasciando tracce

    Comportamento

    QUANDO IL NOSTROGATTO CI “PARLA”…

    CHE VUOL DIRE?

    Pet4You_ottobre_2012

  • Pet4You_ottobre_201210

    odorose del suo passaggio strofinandosicontro il tronco degli alberi. È lo stesso comportamento di Micioquando, in casa, e magari alla presenza diun ospite, provvede minuziosamente a de-limitare “profumatamente” il suo territorioaffermando così il concetto che “in questazona che ti ho fatto vedere ci sono io, que-sto è il mio territorio e il mio gruppo”.

    _ QUANDO IL GATTO SI FA “VEDERE”

    PET4YOU. Comunicazione olfattiva dun-que al primo posto tra le strategie comu-nicative di Micio. Subito dopo, mi diceva,viene la comunicazione di tipo visivo.DOTT.SSA CANNAS. Precisamente. Eanche questa modalità comunicativa delgatto domestico l’abbiamo credo tutti benpresente, perché inevitabilmente almenouna volta nella vita abbiamo visto Miciousare, per comunicare, la postura delcorpo, la posizione della coda, delle orec-chie, della testa, la piloerezione, la pre-senza e l’assenza del contatto visivo, imovimenti specifici degli arti e più in ge-nerale il semplice movimento.

    _ IL GATTO: LA SPECIE CARNIVORA CHE USA DI PIÙ LA “VOCE”

    PET4YOU. Tuttavia prima non ho dettouna vera e propria sciocchezza perché,anticipo quello che lei mi dirà tra un at-timo, tra tutte le specie animali il gatto èla specie che utilizza di più, per comuni-care, i segnali vocali.DOTT.SSA CANNAS. L’anticipazione non èdel tutto corretta, perché il gatto è la spe-cie “carnivora” che usa di più, diciamo, “lavoce” per comunicare con simili, uomini e

    mondo esterno in generale.

    PET4YOU. E allora le chiedo: c’è una ra-gione particolare del perché proprio ilgatto è il più grande utilizzatore di segnalivocali?DOTT.SSA CANNAS. Diciamo che ci sonodiverse ragioni in grado di spiegare questogrande utilizzo della comunicazione vocale.In primo luogo va detto che i gatti sono ani-mali sociali, anche se spesso viene affer-mato il contrario, e come tali utilizzano isuoni per comunicare e raggrupparsi. Diper sé, solo a pensarci un attimo, è il modopiù sbrigativo anche per noi umani di co-municare con un gruppo piuttosto nume-roso di simili.Ma c’è anche un’altra ragione che haspinto i gatti ad utilizzare in abbondanza isegnali vocali. Non dobbiamo dimenticarciche i nostri quattro zampe con i baffi sonoanimali notturni e in natura, prima chenelle nostre case, essi vivono in habitatdove la visibilità è spesso fortemente limi-tata. Per questo necessitano di un sistemadi comunicazione alternativo a quello vi-sivo, che in qualche occasione presentagrossi limiti di utilizzo e scarsa efficaciapratica.

    _ IL GATTO, CANTANTE DAI 1.000 ACUTI

    PET4YOU. Dott.ssa, quanti suoni puòemettere il gatto con la bocca? Glielochiedo perché, essendo un grande appas-sionato di montagna, e da tanti anni disentieri di alta montagna, non di rado misono imbattuto nelle simpatiche, affasci-nanti ma timidissime marmotte. Da bravoalpinista amante della natura mi sono fer-mato spesso ad ascoltare i suoni che

    emettono e devo dire che ne ho indivi-duati più d’uno e ciascuno con un signifi-cato decisamente diverso dall’altro. Hoper esempio imparato che i fischi singolidicono e comunicano qualcosa di moltodiverso dai fischi ripetuti e brevi: nelprimo caso si avvertono le altre marmotteche il pericolo viene dall’alto, nel caso delfischio multiplo il segnale avverte dell’ar-rivo del nemico pubblico numero unodelle marmotte, la volpe. Accade così, piùo meno, anche per i suoni del gatto?DOTT.SSA CANNAS. Sì, e anzi, pensi a tuttoquello che ha detto finora sulla marmottae lo moltiplichi per dieci, per cento, perchétanto più numerose sono le “voci” che ilgatto può emettere nel suo tentativo di co-municazione vocale.

    _ GATTI PIÙ “CHIACCHIERONI” DI ALTRI

    Una prima distinzione tra i possibili ri-chiami tipici emessi dal gatto si può farein base a come il gatto li emette. Perchéesistono suoni emessi con la boccachiusa, è il caso delle famose “fusa”, deltrillo e del cinguettio. Ma anche suoniemessi con la bocca aperta che si chiudegradualmente, i miagolii e il richiamo perl’accoppiamento ne sono un bell’esempio.Ed anche suoni emessi con la boccaaperta, quelli che più si legano ad una si-tuazione di aggressività di Micio: il ringhio,il miagolio, il grugnito, il soffio, lo sputo elo strillo.

    PET4YOU. Ci sono gatti più “ciacoloni”, di-ciamo noi in dialetto veneto, più “chiac-chieroni” di altri?DOTT.SSA CANNAS. Sì, si è notato che al-cuni individui, e alcune razze come il Sia-

    Comportamento

    Il gatto è la specie carnivora che usa di più la “voce”. Vocalizzazioni durante l’accoppiamento.

  • Pet4You_ottobre_2012 11

    mese, utilizzano i suoni più spesso di altri.

    PET4YOU. Ed esattamente, miagolio piùmiagolio meno, qual è il numero di voca-lizzazioni che emette un gatto?DOTT.SSA CANNAS. Il numero esatto di vo-calizzazioni emesso dal gatto è soggetto al-l’interpretazione umana: vi sono moltevariazioni, quindi, dei richiami “tipici” e variautori dividono o raggruppano questi ri-chiami in modo differente. Comunqueresta un numero alto, molto alto, il più altotra tutti i carnivori.

    _ BRONTOLII, VOCALIZZAZIONI E SUONI AD ALTA INTENSITÀ

    PET4YOU. Dott.ssa, la cosa si fa interes-sante. Tuttavia, giusto per mettere un mi-nimo di ordine nelle cose che stiamodicendo, riusciamo a dare un minimo diclassificazione delle vocalizzazioni feline?DOTT.SSA CANNAS. Ci proviamo. Allora,secondo alcuni il linguaggio del gatto con-sta di tre categorie: i brontolii, le vocalizza-zioni e i suoni ad alta intensità.I brontolii sono rappresentati dalle fusa,dai suoni dolci. Il gatto li usa per salutare,per richiamare l’attenzione e per sollecitarel’approvazione di qualcuno. Questi suonisono emessi a bocca chiusa.Per completare quanto abbiamo dettoprima a proposito del modo di emissionedei suoni da parte di Micio aggiungiamoche il gatto emette suoni di vario tipo a se-conda che apra o chiuda la bocca. Distin-guiamo i suoni a bocca chiusa comebisbigli, ringhi sordi, fusa; suoni a boccaaperta come grida, urla, suoni di forte in-tensità, soffi, ringhi; suoni a bocca inizial-mente aperta e poi chiusa, è il caso deimiagolii e suoni a bocca socchiusa, di cui

    tipico è lo sbattere i denti.Poi ci sono i vocalizzi. Essi vengono usatisolo in contesti specifici, soprattutto con iproprietari. Capita quando il gatto devechiedere qualcosa, quando si lamenta,quando si perde. In tutti questi casi labocca è aperta e si chiude gradualmente.Ci sono infine i suoni ad alta intensità. Ven-gono usati soprattutto nella comunicazioneintraspecifica, cioè nella comunicazione tragatti: brontolio, sibilo, soffio, lamento, rin-ghio, urlo d’accoppiamento delle femmine.La bocca è aperta e tesa.

    _ MIAGOLII PER COMUNICARE CON NOI

    PET4YOU. Tuttavia, Dott.ssa, anche se inquesto rivelo candidamente la mia incom-petenza sull’argomento che stiamo trat-tando, non posso non notare che lastragrande maggioranza di noi umani, alladomanda “Quali vocalizzi del gatto ri-corda così, al volo?”, probabilmente ri-sponderebbe in modo molto semplice eimmediato: miagolii e fusa. E non credodi dire una sciocchezza clamorosa!DOTT.SSA CANNAS. In effetti, la cono-scenza popolare intorno alla comunica-zione sonora del gatto si ferma a questidue modi espressivi, certamente i più notie conosciuti. Sui miagolii mi sento di dire che questotipo di vocalizzazione, con tutte le sue va-rianti, è molto utilizzata dal gatto per co-municare con l’uomo, il quale però nonsempre riesce a decifrarli in modo corretto.Eppure ogni suono emesso dall’animalepuò darci precise informazioni sul suostato emotivo.Solitamente il miagolio può essere consi-derato un richiamo e un sistema che il

    gatto mette in atto per richiamare l’atten-zione su un altro tipo di comunicazione, peresempio quella visiva. Esempio: il gattovuole del cibo e per questo, mentre si av-vicina alla ciotola o al frigorifero…miagola.Questa vocalizzazione viene emessa sia incontesti piacevoli, è il caso della richiestadi cibo oppure di coccole e di gioco, sia insituazioni spiacevoli, quando l’animale sitrova in gabbia ovvero è spaventato.

    _ LE FUSA… NON SOLO PER FARE LE FUSA!

    PET4YOU. E poi ci sono le fusa, questisuoni così strani e speciali dei quali i sem-plici appassionati di mici s’interroganocirca la provenienza.DOTT.SSA CANNAS. Questa volta siamo indue a non sapere, almeno con esattezza, itermini della questione. Anche la scienzainfatti non è in grado di spiegare la fisiolo-gia esatta del meccanismo che sta dietrola produzione di questa vocalizzazione. Lamaggior parte delle persone ritiene che lefusa siano un segnale di benessere perquesta specie animale. Molto spesso in-fatti il nostro gatto emette questo suonomentre lo accarezziamo o comunque inte-ragiamo con lui. Però, e questa forse èun’osservazione non ancora patrimonio ditutti gli appassionati di gatti, Micio fa lefusa anche quando è ammalato o sta permorire. Questo tipo di segnale potrebbequindi anche avere la funzione di richia-mare l’attenzione o richiedere un aiutoquando l’animale è in difficoltà. La gatta fale fusa quando allatta i gattini e quest’ul-timi fanno le fusa quando la mamma lilecca o quando succhiano il latte.

    PET4YOU. Poi ci sono i suoni ad alta den-

    Il soffio. Versi di frustrazione.

  • Pet4You_ottobre_201212

    Comportamento

    sità. E qui alzo davvero le mani, dichiaran-domi del tutto ignorante sull’argomento. DOTT.SSA CANNAS. Ma no, guardi cheanche lei conosce quelli che, nel repertoriovocale del gatto, sono chiamati suoni adalta intensità, perché sono semplicementegrida e urla, soffi, ringhi e brontolii. Si trattadi vocalizzazioni agoniste, che servono cioèa mantenere una distanza ed evitare cheun possibile pericolo si avvicini all’animale.Esprimono un’emozione intensa e l’ani-male spende molta energia per produrle.Del resto, di fronte ad un pericolo grave eimminente, ne vale assolutamente la pena.

    Un suono invece difficile da classificare èquello fatto da un gatto che sta in casa allavista di un uccellino fuori dalla finestra: èun misto tra battere i denti e il balbettarecon l’emissione di un verso molto partico-lare. Questo particolare comportamentosembrerebbe essere dovuto ad una sortadi frustrazione che prova il gatto alla vistadi una preda irraggiungibile.

    _ “SOFFIO ERGO… TREMA!!!”PET4YOU. Parafrasando la nota canzonedi Claudio Lolli “Ho visto anche degli zin-gari felici” mi viene da dire che…ho visto

    anche dei gatti “soffiare”. Un paio di voltemi è successo davvero e Micio mi sem-brava, uso un eufemismo, particolarmenteaggressivo e infastidito. Ma davvero i gatti“soffiano”?DOTT.SSA CANNAS. Eccome. Il “soffio”viene effettuato con la bocca aperta ametà, la retrazione del labbro superiore,l’inarcamento della lingua ed espulsione diun getto d’aria in modo decisamente bru-sco. Spesso è accompagnato da teatralicolpi sul terreno con una zampa anterioree l’autore di tale comportamento diversevolte si protrae in avanti. Di solito il gatto

    Vocalizzazioni con i proprietari.

    Le fusa in fase di allattamento

    Vocalizzazioni aggressive.

  • Pet4You_ottobre_2012 13

    “soffia” quando vuole mettere paura ad unpotenziale nemico generalmente piùgrosso, un cane o addirittura l’uomo. È tea-tro, certo, ma mi creda, spesso funzionamolto bene come deterrente.PET4YOU. Tutti questi suoni, tutte questevocalizzazioni… ma quanto ci mette ungatto ad impararle, a farle proprie?DOTT.SSA CANNAS. I gatti sono animalimolto intelligenti. Tanto intelligenti da riu-scire a sviluppare un “dizionario” completodi suoni intorno alle 12 settimane di vita.Velocissimi!!!

    _ PROBLEMATICHE FISIOLOGICHEE COMPORTAMENTALI DEL LINGUAGGIO DEL GATTO

    PET4YOU. Note dolenti?DOTT.SSA CANNAS. Passando alle notedolenti del linguaggio del gatto dobbiamodire che le situazioni in cui possiamo averevocalizzazioni di forte intensità, tali dacreare un notevole disturbo per i proprietarie per gli eventuali vicini di casa, sono le-gate a problematiche sia fisiologiche checomportamentali. Dal punto di vista fisiologico, la gattaquando è in fase di estro emette suonimolto acuti, accompagnati da alcune po-sture: abbassare la schiena sollevandoperò il treno posteriore per esporre la re-gione genitale, rotolarsi al suolo, strusciarsicontro gli oggetti o le gambe del proprie-tario. Anche il gatto maschio emette gridaviolente nel periodo del calore.Per quanto riguarda l’aspetto comporta-mentale, le vocalizzazione del gatto pos-sono diventare eccessive sia comefrequenza che come intensità quandol’animale si trova a vivere situazioni dipaura e di aggressività. È il caso del gatto

    che litiga con un suo simile o con un altroanimale di casa, per esempio un cane,piuttosto che il gatto che viene messo neltrasportino per essere portato in macchina,o ancora il gatto che si trova sul tavolo delveterinario. In queste situazioni, i miagoliio i soffi saranno accompagnati da una mi-mica e da una serie di posture evocatricidello stato di reattività dell’individuo: codagonfia, orecchie indietro, bocca spalan-cata, artigli esposti, solo per fare qualcheesempio.

    PET4YOU. Esistono dei veri e propri di-sturbi comportamentali?DOTT.SSA CANNAS. Certo, e questi disturbinella loro sintomatologia includono dellevocalizzazioni molto forti e acute: essi sonol’iperestesia felina e l’iperattività notturna.

    _ LE “SUE” CRISI DA IPERESTESIA FELINA

    Per quanto riguarda l’iperestesia felina sitratta di un problema comportamentaleche sembra avere anche delle componentineurologiche. Possono essere colpiti gattidi tutte le età, ma più facilmente si pre-senta nei soggetti di età compresa tra gli1 e i 5 anni di vita. Le razze in cui si riscon-tra più facilmente sono il Siamese, l’Abis-sino, il Burmese e il Persiano, anche seritroviamo questo disturbo in molte altrerazze e nei gatti comuni europei.

    PET4YOU. Come Micio manifesta il pro-blema?DOTT.SSA CANNAS. Attraverso delle “crisi”durante le quali si può vedere la pelle dellaschiena dell’animale arricciarsi ripetuta-mente, quasi a formare una sorta di onda.Durante questi episodi le pupille del gatto

    sono spesso dilatate e l’animale tende a“puntare”, leccare o mordere la sua codae le sue zampe posteriori, quasi non le ri-conoscesse come parti del suo corpo. Que-ste crisi possono essere accompagnateanche da corse sfrenate e vocalizzazioniche ricordano come intensità i miagolii deigatti durante il periodo del calore. I gattiche, in situazioni normali sono calmi etranquilli, durante questi episodi possonodiventare aggressivi nei confronti dei pro-prietari o di altri gatti ovvero di altri animalipresenti in casa. Questo disturbo del com-portamento richiede l’intervento di un ve-terinario comportamentalista cheprovvederà a mettere in atto una terapiacomportamentale e farmacologica.

    _ LE “NOSTRE” CRISI DA IPERATTIVITÀ NOTTURNA

    Per quanto riguarda l’iperattività notturna,va sottolineato che il gatto è un animalead attività crepuscolare anche se nel corsodel processo di domesticazione ha saputoadattarsi bene a quelli che sono i ritmi cir-cadiani umani: dorme durante la notte egioca, mangia, esplora durante il giorno. Incerti casi però qualcosa si inceppa. Ilgatto, che magari trascorre gran parte dellasua giornata solo in casa senza aver nienteda fare, rimane sveglio durante la nottequando i proprietari dormono e inizia amiagolare per attirare la loro attenzione.Impossibile continuare a dormire in questecondizioni: il proprietario si alza e cerca ditranquillizzare il gatto con coccole, cibo ogioco. Ancora una volta il felino ha ottenutoil suo scopo e tenderà ogni notte a ripeterelo stesso tipo di comportamento.

    PET4YOU. Esiste un possibile rimedio ad

    Richiamo della mamma. Vocalizzazioni a bocca semichiusa.

  • Pet4You_ottobre_201214

    Comportamento

    una situazione come minimo difficile dagestire? Se capitasse a me, glielo con-fesso, sarebbe un problema: io di notteho tanto bisogno di dormire!DOTT.SSA CANNAS. Rimedio? In questocaso è importante cercare di mantenere at-tivo il gatto durante il giorno impegnandolocon giochi che creino un arricchimento am-bientale e stimolino le sue capacità cogni-tive in vostra assenza, e con attività diinterazione e gioco con il proprietario rita-gliandogli un po’ del vostro tempo alla seraprima di andare a letto. Un altro aspetto fon-damentale è quello di non rispondere allerichieste di attenzione “notturne” fatte dal-l’animale, cercando di tenere duro per qual-che sera fino a quando il gatto non siindirizzerà verso altre occupazioni più grati-ficanti. È bene ricordare che l’insonnia not-turna può essere anche uno dei sintomidell’invecchiamento e della disfunzione co-gnitiva che può accompagnare questa fasedella vita dell’animale.

    _ QUELLO CHE I PROPRIETARICHIEDONO PIÚ SPESSO

    PET4YOU. In tutti questi anni di attività dicasi critici credo ne abbia incontratimolti. Le domando: cosa le chiedono i

    proprietari in particolare, di fronte ad unasituazione così difficile da gestire?DOTT.SSA CANNAS. Le confesso che unacosa che mi viene chiesta spesso dai pro-prietari è se, quando il gatto li sveglia mia-golando durante la notte, è giusto sgridarloe punirlo per farlo smettere. In queste si-tuazioni punire il gatto serve a poco. Nelgiro di qualche minuto tornerà alla carica,in quanto la punizione da sola blocca ilcomportamento inappropriato, ma nonoffre all’animale un’altra alternativa per te-nerlo impegnato. L’intervento terapeuticodeve essere più ad ampio raggio cercandodi tenere il gatto molto attivo durante ilgiorno, per fare in modo che possa esseremaggiormente stanco e appagato durantela notte. In certi casi è utile chiedere con-siglio a un veterinario esperto in compor-tamento animale che potrà darvi tutta unaserie di indicazioni utili ad affrontare il pro-blema nel migliore dei modi.

    _ PROMEMORIA PER UNA BUONAGESTIONE DI MICIO “CANTANTE”

    PET4YOU. Dott.ssa Cannas salutandola ecome sempre ringraziandola per la suasquisita competenza, le chiedo, come ul-tima cosa, di darci un piccolo vademecum

    di buona gestione dell’eccessiva vocaliz-zazione del nostro amatissimo Micio.DOTT.SSA CANNAS. Quattro consigli, speromolto utili a tutti gli amanti dei gatti.Primo consiglio. Se il gatto inizia a vocaliz-zare in modo eccessivo, prima di pensarea un disturbo comportamentale verificateche non sia in fase di calore.Secondo suggerimento. Se le vocalizzazionisono presenti unicamente durante la notte,può trattarsi di un problema di iperattivitànotturna legata al fatto che durante ilgiorno, in assenza dei proprietari, l’animalenon può fare alcuna attività e quindi cercadi soddisfare questo suo bisogno durantela sera e la notte quando non è più solo.Terzo avviso ai “naviganti”. Se le vocalizza-zioni di alta intensità compaiono duranteil giorno accompagnate da altre strane ma-nifestazioni (corse, tentativi di aggressione,ecc.), chiedete consiglio ad un esperto.E per chiudere l’ultima cosa importante damettere a memoria. Nel momento in cui ilgatto emette dei miagolii di alta intensitàe presenta posture e mimica indici di unostato di elevata reattività (coda gonfia,orecchie indietro, denti scoperti), evitare diavvicinarsi e interagire con lui.

    ■■■

    Vocalizzazioni di un cucciolo.

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  • _ TANTE TEORIE, POCHE CERTEZZE SUL PERCHÉ SI INVECCHIA

    L’invecchiamento dei nostri amici animaliè un tema indubbiamente complesso.Le numerose teorie che fino ad ora sonostate proposte hanno provato a darci unarisposta sul perché tale evento si verifichima l’impressione è che si sia ancora lon-tani dall’avere una visione completa del fe-nomeno.

    _ ETÀ ANAGRAFICA, ETÀ BIOLOGICA: COSE DIVERSE

    Spesso mi viene posta la domanda: “Unanno d’età del mio cane, o del mio gatto, a

    quanto corrisponde in relazione all’età edalla vita dell’uomo?”. Ebbene, a tale quesito la risposta non puòessere univoca, perché il tempo, di per sédifficile da definire, può essere concepitocome un furbo “stratagemma” creato pro-prio dall’uomo: la scansione in giorni, setti-mane, mesi e anni è, in buona sostanza,un'utile convenzione sociale e come tale vapresa. Ma questa è solo la pura e sempliceetà anagrafica di un individuo: per l’età bio-logica valgono altre considerazioni e rifles-sioni.In realtà i nostri meccanismi di determina-zione del tempo sono sconosciuti all'orga-nismo, perché quest'ultimo possiede un

    proprio sistema di scansione temporale ingrado di provocare importanti e progressivemodificazioni tali da coinvolgere diretta-mente le strutture cellulari che compongonoi viventi.

    _ I TELOMERI, CONTATORI DEL TEMPO

    Da un punto di vista scientifico sappiamoinfatti che le cellule possiedono una sortadi “orologio interno” che misura il numerodelle divisioni cellulari che esse hanno com-piuto. Questo “contatore” è rappresentatodai telomeri, strutture poste alla fine dei cro-mosomi, per intenderci quei bastoncelli sucui è avvolto il DNA, i quali, all’aumentaredelle divisioni mitotiche subiscono un pro-gressivo accorciamento che ne pregiudical'attività di protezione cromosomica. I telo-meri sono in pratica delle clessidre che de-terminano l'età biologica del vivente. A dirlapiù semplicemente… maggiori saranno statigli stress che una cellula ha subito durantela propria “vita”, maggiori saranno le suc-cessive divisioni cellulari e, conseguente-mente, maggiore sarà la precocità disviluppo della senescenza.

    _ IL LIMITE DI HAYFLICKQuesto concetto appare chiaro se conside-riamo che le cellule non possono dividersiall’infinito e che pertanto, raggiunta unacerta soglia, esse diventano inabili a repli-care, accumulando gradatamente “scorie”che ne alterano via via e sempre più il fun-zionamento. Questo potenziale replicativogeneticamente stabilito viene definito “limitedi Hayflick” e ci permette di capire perchéogni specie animale abbia dei range di so-pravvivenza oltre i quali non si può spingere.

    _ TESSUTI DIVERSI INVECCHIANO DIVERSAMENTE

    La cosa interessante da notare, e mi rivolgo

    Pet4You_ottobre_201216

    Salute e Cura

    PERCHÉ I NOSTRI AMICIQUATTRO ZAMPE…

    INVECCHIANO?

  • Pet4You_ottobre_2012 17

    soprattutto ai lettori che magari si avvici-nano per la prima volta a quest'affascinanteargomento, è legata al fatto che all'internodi uno stesso individuo i tessuti possono in-vecchiare in maniera diversa l'uno dall'altro.Gli epatociti, giusto per fare un esempio,possono ipoteticamente aver raggiunto lostatus geriatrico mentre i miocardiociti, cioèle cellule della componente muscolare delcuore, possono essere ancora in buone con-dizioni. Ciò che varia è lo stress subito daidifferenti tessuti, organi ed apparati nelcorso della propria “esistenza”. È per questoche gli acciacchi dell'età si palesano in ma-niera differente da soggetto a soggetto. Uno dei principali meccanismi responsabilidell'invecchiamento è comunque da ricon-durre alla formazione, come conseguenzadei normali processi metabolici aerobici(che richiedono ossigeno), di specie mole-colari ossidanti, alla quale appartengono inotissimi radicali liberi. Questi ultimi nonsono altro che composti molecolari chimi-camente instabili (presentano infatti un elet-trone spaiato sull'orbitale più esterno)caratterizzati da un'estrema facilità nel rea-gire pressoché con qualsiasi “bio-compo-sto” venga a contatto con loro causandone,nella maggior parte dei casi, un danno.

    _ TELOMERASI: QUANDO LA CELLULA SMETTE DI DUPLICARSI

    A livello cellulare le alterazioni sono prin-cipalmente a carico della membrana pla-smatica, dei mitocondri e del DNA. Questestrutture possono subire delle serie modi-ficazioni nella loro conformazione e nellaloro attività. Tra le anomalie che ne conse-guono alcune possono comportare unblocco dell'attività duplicativa della cellulastessa. Gli eventi possono assumere con-notati ancora peggiori quando, per esem-pio, vengono compromessi i sistemi dicontrollo della duplicazione del DNA. Inquesto caso si può assistere alla comparsadi una cellula neoplastica e più tardiva-mente alla sviluppo di tumori. Forse qual-che lettore ignorerà che le cellule tumoralimaligne hanno proprietà tali da poter es-sere definite, purtroppo, “immortali”. Essegodono infatti di infinite potenzialità repli-cative (ecco spiegato perché un tumoremaligno è difficile da eradicare) e conse-guentemente disseminative (un tumore au-mentando il proprio volume ha bisogno divasi sanguigni per ricevere nutrimento… al-cune cellule entrano in circolo… meta-stasi).

    Quest'effetto si realizza principalmente gra-zie ad un enzima, definito “telomerasi”, chead ogni divisione mitotica della cellula neo-plastica rimpiazza la componente telome-rica che si è accorciata, evitandone quindila progressiva riduzione come invece avvienenelle cellule sane.

    _ GLI ORGANISMI NON SONO FATTI PER DURARE A LUNGO

    Senza addentrarci troppo in questioni squi-sitamente tecniche, in termini più semplici(ma certamente più comprensibili) pos-siamo dire che l’organismo invecchia sem-plicemente perché non è costruito perdurare a lungo. E che gli organismi viventi non siano statipensati per durare troppo nel tempo lo sap-piamo con certezza. Come è stato ampia-mente spiegato dall’ultranota teoria del-l’evoluzione di Darwin, la natura ha comescopo la variabilità genetica e la continua-zione della specie. Ne consegue che la lon-gevità dei singoli non rientra nelle suepriorità. Dirò di più: se la natura avessecome scopo la sopravvivenza il più a lungopossibile degli organismi, i nostri animali enoi stessi oggigiorno, dopo millenni di evo-luzione, appariremmo fisicamente molto di-versi da come siamo ora.

    _ LA GERIATRIA VETERINARIAPotrei elencare ancora diverse teorie in me-rito all’argomento finora sviluppato: quelladell'errore, quella immunologica, la teoriaunificante e via dicendo. Tuttavia, nono-stante ognuna di esse apporti contributi im-portanti “alla causa”, nessuna è divenutalegge a tutti gli effetti, questo ci porta a ca-pire che la geriatria veterinaria è purtroppouna disciplina dottrinalmente ancora gio-vane e che molti lavori restano da realizzareper comprendere appieno i complicati mec-canismi che caratterizzano l’invecchiamento. Parlando di geriatria veterinaria ed in parti-colare dell’invecchiamento di cani e gatti, ènecessario operare alcuni distinguo.

    _ CANI E GATTI INVECCHIANO A ETÀ DIVERSE

    Per quanto riguarda i gatti possiamo direche la fase pre-senile inizia verso i 7-8 annidi età e che la loro vita media è general-mente intorno ai 14-15 anni con punteanche di 20 anni. Per i cani invece diverse sono statistica-mente le aspettative di vita previste. E ciò amotivo innanzitutto della loro mole. Un canecon peso superiore ai 45 kg difficilmenteriuscirà a superare i 10-12 anni d’età, men-tre un cagnolino di 5-6 kg è sicuramente piùavvantaggiato in termini di longevità. Il per-ché di queste differenze non è ancora notoma, a mio avviso, è possibile che l’aspettosia da ricondurre alle differenti curve di cre-scita dei cani e alle loro possibili ripercus-sioni in una fase più avanzata della vita.

    _ MA DOVE E COME INVECCHIANOFIDO E MICIO?

    In linea di massima accade che, con l’au-mentare dell’età, nei nostri animali si riscon-trino frequentemente diverse anomalie inpiù apparati del loro organismo.A livello della cavità buccale assistiamo peresempio all’insorgere di problemi come iltartaro, fenomeni di iperplasia gengivale eneoplasie.Anche la vista di Fido e Micio non se lapassa particolarmente bene. Si assiste in-fatti ad una diminuzione dell’acutezza visiva,con frequenti fenomeni di cataratta e di al-terazioni retiniche.Con l’avanzare dell’età aumentano anche iproblemi e le patologie dell’apparato udi-tivo, otiti in particolare ma anche alterazionivestibolo-cocleari, mentre spessissimo si in-staurano ipofunzionalità epato-renali e sipalesano alterazioni cardio-circolatorie, cau-sate per esempio da disturbi valvolari e/o

    I telomeri del DNA.

  • Pet4You_ottobre_201218

    Salute e Cura

    da degenerazione miocardica. Uno degli apparati più colpiti nell’età an-ziana di cani e gatti è senz’altro l’apparatolocomotore. I nostri amici animali in fase ge-riatrica subiscono una progressiva e nettadiminuzione delle masse muscolari (da ri-condurre almeno parzialmente ad un au-mentato “riassorbimento proteico” e ad unaminor efficienza neuromuscolare), insiemead un marcato rimodellamento della com-ponente ossea (con conseguente aumentodelle possibilità, molto pericolose in etàavanzata, di fratture). Oltretutto, la cartila-gine articolare va incontro a fenomeni di de-terioramento/assottigliamento che genera-no dolore, riluttanza al movimento, insor-genza di artrosi eccetera. Con l’ingresso nella terza età della vitaanche il sistema endocrino di Micio e Fidova incontro a particolari alterazioni. Tra le pa-tologie che interessano maggiormente i canie i gatti senescenti è opportuno ricordarel’ipotiroidismo (maggiormente nel cane),l'ipertiroidismo (con più incidenza nel gatto),il Cushing (una patologia caratterizzata daun’eccessiva attività della corteccia surre-nalica) ed il diabete mellito. Il modificato assetto ormonale dei soggettigeriatrici determina inoltre un rallentamentometabolico, più che altro per un calo del-l’attività epatica e per una minor portatasanguigna, e pertanto si assiste, ad un in-nalzamento del tenore lipidico dell’organi-smo, biochimicamente rilevabile con unaumento dei trigliceridi e del colesterolo. Altro apparato bersaglio dell’invecchiamentoè sicuramente quello riproduttivo. Tutt’altroche desueta è l'insorgenza della piometra,una patologia che si caratterizza per la pre-senza di pus all'interno dell'utero, e di di-verse forme di neoplasie prostatico-testi-colari.

    _ COME FARE PERCHÉ FIDO E MICIO INVECCHINO MENO VELOCEMENTE?

    Senza dilungarci più del necessario ab-biamo quindi inteso che il cane e il gatto se-nescenti sono sottoposti, durante la fasefinale della loro esistenza, ad una sorta dibombardamento deteriorativo che interessapraticamente tutti i tessuti. Tenendo bene a mente che questo declinoè purtroppo inesorabile, la domanda èspesso inevitabile: come possiamo procra-stinare il più possibile l’insorgenza di tale fe-nomeno in Fido e Micio? A dirla diversa-mente: come possiamo far invecchiare me-

    glio e meno velocemente i nostri amici aquattro zampe?

    _ UNO STILE DI VITA SALUTAREANCHE PER LORO

    Certamente la prima risposta è questa: conuno stile di vita salutare. Dobbiamo cioècercare di tenere il più possibile in forma inostri cani e i nostri gatti fin da piccoli. Cal-damente indicata è l’attività fisica, ovvia-mente se un soggetto è sano e non hapatologie preesistenti. Recenti ricerche indi-cano che un cane “sportivo” ha un’età bio-logica di molto inferiore rispetto a quella diun individuo che si muove solo per andaredalla ciotola alla poltrona e viceversa. Ciòpotrebbe essere apparentemente in con-traddizione con quanto abbiamo esposto al-l'inizio di quest'articolo. Spieghiamo. Senz’altro l'esercizio fisico comporta faticae di conseguenza è indubbio che il corpo,subendo uno stress, seppur positivo, innalzii livelli di radicali liberi prodotti. Si è ipotiz-zato però che una sollecitazione continua ea dosaggi non eccessivi da parte di questemolecole determini un innalzamento delleresistenze dell'organismo nei confronti dellevarie fonti disturbatrici, interne o esterne,che tendono ad alterarne l'omeostasi. Inaltre parole l’ipotesi è che, a bassi dosaggi,e con un certa frequenza, lievi stress cellularicome per esempio i raggi ultravioletti, le ra-diazioni ionizzanti e gli stessi radicali liberipossano svolgere una sorta di allenamentofunzionale per l'organismo.

    _ “OMNIA VENENUM SUNT: NEC SINE VENENO QUICQUAM EXISTIT”

    Mi viene in mente la celebre massima delfamoso alchimista svizzero Paracelso:“Omnia venenum sunt: nec sine venenoquicquam existit”. Che in italiano suonapiù o meno così: “Tutte le cose sono ve-leno: ma senza veleno niente può esi-stere”. Questo concetto, noto come teoriadell'ormesi (dal greco “ormesis”, “stimola-

    zione”), per certi versi è simile ai principiteorici omeopatici, laddove al pazientecome cura viene data una parte infinitesi-male della molecola che provoca la malat-tia, opportunamente diluita. In manieraanaloga a quanto avviene per l'omeopatia,le nozioni su cui si basa l'ormesi per il lorocarattere “eterodosso” costituiscono og-getto di dispute, dibattiti, approfondimentitra gli studiosi e sono ancora lontane dal-l'essere accettate universalmente.Accanto allo sport è certamente impor-tante adottare un’alimentazione equili-brata: evitiamo di dare al nostro cane e alnostro gatto dolciumi e leccornie varie. Se-guendo le tabelle nutrizionali che si trovanooramai su ogni confezione di un alimentoper animali che si rispetti, riusciremo adassicurargli il giusto apporto energeticosenza sforare in eccessi poi difficili da ri-mediare: obesità, diabete e problemiosteo-articolari innanzitutto.

    _ L’IMPORTANZA DI ESAMI REGOLARI ANCHE PER I NOSTRI QUATTRO ZAMPE

    Utilissimi sono inoltre gli esami emato-uri-nari da effettuarsi, secondo la mia opinione,a partire dai 6-7 anni di età, siano essi ri-guardanti il cane o il gatto. A tal propositotengo a precisare che spesso i soggetti diuna certa età si presentano all'occhio delprofano, spesso lo stesso proprietario, inbuone condizioni generali. I più credono per-ciò che il proprio animale goda di un'ottimaforma fisica. In realtà può non essere cosìdal momento che, quando si assiste al re-pentino e conclamato stato di malattia delnostro cane o gatto anziano, oramai ab-biamo ben poche possibilità di aiutarlo e dicurarlo al meglio (è il caso per esempiodell’insufficienza renale e delle neoplasie). È quindi assolutamente importante recarsiciclicamente dal proprio veterinario di fidu-cia per effettuare check-up ematochimiciche ci permettano di stabilire e di valutareattentamente lo stato di salute del nostrofedele amico a 4 zampe. Mi auguro chequeste poche righe abbiano aiutato i lettoria comprendere meglio il complicato tematrattato e come conclusione vorrei loro ricor-dare una frase di W.Shakespeare, in cui l'il-lustre letterato, così definiva nel “Come ViPiace” l'invecchiamento: “Così maturiamoda un'ora all'altra, e poi di ora in ora ci an-diamo disfacendo, e c'è tutta una storia inproposito”.Articolo a cura del Dott. Mirko Filippozzi ■■■

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  • Pet4You_ottobre_201220

    Costume e Società

    CAPPOTTINI CAMONCOLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2012/2013:

    PROTEZIONE CON STILE

    _ ARRIVA IL FREDDO, ANCHE PER I NOSTRI AMICI QUATTRO ZAMPE

    L’ultima estate, quella appena passata perintenderci, ha migliorato alcuni record vec-chi di decenni. Tanto caldo, pioggia prati-camente inesistente e soprattutto tanti…anticicloni africani, dai nomi strani, a volteimprobabili. E anche questo inizio d’au-tunno sembra promettere bene: tempera-ture gradevoli, la pioggia che arriva ma…

    senza fare troppo rumore.

    _ TARDI MAGARI MA… ARRIVA!Ma l’inverno arriva, prima o dopo lui… ar-riva! E non importa se con qualche setti-mana di ritardo. Il fatto è che, quandoarriva, il generale inverno di solito è senzapietà. Rischiando di fare più danni del pre-visto, perché tutti siamo tentati di pensareall’inverno come ad una parentesi semprepiù breve all’interno delle stagioni meteo.

    È vero, forse il clima si sta mediamentesurriscaldando, ma il freddo è freddo, equando arriva… fa male, soprattutto senon siamo psicologicamente preparati adaffrontarlo. Noi e i nostri amici quattrozampe che, come spesso diciamo allar-mati da queste pagine, non riescono conprecisione a darci il quadro completo delleloro condizioni fisiche e del loro rapportocon il freddo. Una cosa è certa: i nostriamici pelosetti, un po’ come i loro padroni,

  • Pet4You_ottobre_2012 21

    sono sempre meno abituati ad affrontare irigori dell’inverno. Questione anche di ri-scaldamento della nostra casa, tipo Tene-rife in piena stagione estiva, che peresempio non consentono a Fido di svilup-pare un manto in grado di proteggerlo almeglio nei periodi in cui la temperaturaesterna scende sottozero.

    _ E DURANTE LE USCITE… FACCIAMO ATTENZIONE!

    Ecco perché, soprattutto nelle uscite in cuiil freddo “punge” più del solito, il consiglio èquello di cercare di proteggere al meglio ilsuo pancino e tutte le altre parti del corpoparticolarmente esposte e delicate. E la ra-

    gione si fa doppia se Fido è piuttosto avanticon gli anni oppure se recentemente è statosoggetto a problemi di tipo intestinale ov-vero a problemi di salute in generale.

    _ MAGLIONE, IMPERMEABILE E CAPPOTTINO PER FIDO? CERTO, PROTEGGERE È MEGLIO CHE CURARE

    Un cane abituato a dormire nelle nostrecase durante la stagione più fredda del-l’anno è un cane che, da “vecchietto”, saràmeno soggetto a tutti quegli acciacchi ti-pici della “terza età”. Tuttavia dobbiamostare particolarmente attenti quando,quelle volte che decidiamo di farlo uscire

    con noi per un appuntamento speciale oper la semplice passeggiata quotidiana, latemperatura è sottozero e il vento “fischia”gelido nelle nostre e nelle sue orecchie.Perché quello è il momento più complessoper Fido, ma sta a noi proteggere le sueparti più sensibili e delicate. Con pratici eavvolgenti maglioncini, con tecnologicicappottini per cani, semplici cappottini ocon un rivestimento impermeabile per co-niugare calore e impermeabilità.

    _ CAPPOTTINI CAMON COLLEZIONE AUTUNNO-INVERNO 2012-2013

    La nuova Collezione di Cappottini Camon

    Cappottino Lola - M8270 Cappottino Coco - M8271 Tutina in pile Tina - M7970

  • Pet4You_ottobre_201222

    Costume e Società

    Autunno-Inverno 2012/2013 propone so-luzioni capaci di proteggere i nostri fedeliamici a quattro zampe da freddo, pioggia,neve e vento grazie a tessuti e vestibilità di

    alto livello: un’ampia proposta di maglion-cini, felpe, tutine, cappottini e impermeabiligarantirà calore e protezione in modo pra-tico ed elegante ai nostri amati compagnidi vita.

    _ COMODITÀ È VESTIBILITÀ AL TOP

    La nuova collezione Camon sviluppa ipunti di forza di uno stile studiato

    dall’azienda in questi ultimi anni. In Camonnulla è lasciato al caso. A partire dal de-sign, attento ad ogni dettaglio, dalla strut-tura fisica dell’animale alla progettazionee realizzazione finale del capo. Vincente eall’avanguardia è stata l’idea del DesignerTeam di Camon di utilizzare come modelli

    Impermeabile leggero Vale - M8380 Giacca a vento Bubu - M8277 Tutina in pile Willie - M7971

  • Pet4You_ottobre_2012 23

    dei soggetti “in carne ed ossa”: ciò ha per-messo di ottenere una linea di cappottinidalla vestibilità adeguata per ogni taglia estruttura fisica. Difficile far “quadrare il cer-chio”. Ma in Camon ci sono riusciti. Perché laforma dei cappottini Camon avvolge l’ani-male lasciandolo libero di muoversi, cor-rere, giocare. Tutto questo anche grazie unpratico sistema a Velcro o a bottoni, checonsente di allargare o restringere il cor-petto, adattando ulteriormente la vestibilità

    al suo fisico. In Camon poi si dedica molta attenzionealla selezione dei tessuti, tutti facilmentelavabili in lavatrice. Questo permette di co-niugare insieme morbidezza, protezione eleggerezza per capi d’abbigliamento ele-ganti, comodi e di grande qualità.

    _ ESPLOSIONE DI COLORIE CURA DEI DETTAGLI

    Le linee funzionali e morbide della Colle-zione Cappottini Camon Autunno-Inverno

    2012/2013 sono accompagnate da unagrande varietà di colori, per scegliere quelloche più si adatta al carattere del nostroamico quattro zampe: dai tradizionali edeleganti nero, blu e grigio, al più vivacerosso nelle sue infinite varianti, dai tenui erilassanti rosa, azzurro e lilla alle simpati-che fantasie prodotte dall’estro e dallacreatività del Designer Team Camon. Ma le varianti sono davvero senza fine. Motivi di paillettes, ruche di tulle, elegantiborchie applicate nel tessuto, stampe co-

    Giacca a vento Lia Green - M8279 Impermeabile con interno staccabile Kelly - M8309 Giacca a vento Blacky - M8286

  • Pet4You_ottobre_201224

    Costume e Società

    lorate e accattivanti, spille ed alamari, raf-finati fiocchetti e pon-pon, catenelle edaltre rifiniture esclusive, rendono i nuoviCappottini Camon Collezione 2012/2013un vero punto di riferimento in termini diqualità e ricercatezza.

    _ CAPPOTTINI CAMON COLLEZIONE 2012-2013: UNA SCELTA DI CUORE E DI TESTA

    Perché scegliere i Cappottini Camon della nuova Collezione Autunno-Inverno2012/2013? Per tanti motivi. Perché, loabbiamo già ricordato ma lo ripetiamo vo-lentieri, i nostri cani sono solitamente abi-

    tuati a vivere d’inverno in ambienti iper-ri-scaldati. Per questo nelle passeggiate al-l’aperto con noi potrebbero subire il bruscoabbassamento della temperatura esternaanche a causa della loro più lenta capacitàdi termoregolazione. Perché Fido e Micio, vivendo in casa connoi, sono sottoposti a frequenti toelettatureche riducono le loro difese naturali controil freddo. Perché, soprattutto nel caso dicani anziani, cuccioli o convalescenti, laprotezione di un cappottino, un impermea-bile o di un maglioncino può essere indispensabile per evitare disturbi gastro-enterici e tante altre fastidiose complica-zioni.

    _ IN TUTTI I LUOGHI, PER TUTTI I CLIMI

    Le soluzioni offerte dalla nuova Collezionedi Cappottini Camon Autunno-Inverno2012/2013 per proteggere il nostro fedeleamico dal freddo e dalle intemperie vannodal maglioncino al classico cappottino fo-derato in pile, dall’impermeabile con in-terno staccabile in pile alla giacca a ventoimbottita, dall’impermeabile sfoderato allatutina felpata. Una proposta per ogni con-dizione atmosferica. Scopriamo le meravi-glie della grande moda firmata Camon:tante idee realizzate pensando alle sueabitudini e alle sue necessità.

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  • Pet4You_ottobre_201226

    Redazionale

    _ LA “CIPOLLA BALLERINA”: QUANDO GLI OCCHI LACRIMANO

    “C’era una volta una bella cipolla, grandee grossa che viveva nell’orto della nonna.[…] Cipolla era davvero brava, piroettavatra l’insalata e i porri come una professio-nista. […] Ma… un giorno, salta e risalta,cominciò a sbucciarsi, e tutte le verdurecominciarono a… piangere più a lungo delsolito.”

    Ne soffriamo anchenoi. I nostri occhi,come quelli di Fido eMicio, lacrimano permille motivi. Per un po’ dipolvere quando, durante unapasseggiata, il vento d’autunnoalza nuvole di terra bianca. Per ilpolline, quando in primavera le aller-gie non ci danno pace. All’improvvisoquando, girando in bicicletta, un piccolomoscerino sbaglia strada e si dirigesbadato proprio dritto dritto verso ilnostro occhio. Ma queste lacrime…passano presto. Diversi, e più com-

    plessi, sono i casi nei quali lalacrimazione è eccessiva edè piuttosto il segnale di unaserie di disturbi o patologiepiù o meno gravi che colpi-scono l’organo visivo. Dettodegli umani, detto dei nostriamici quattro zampe.

    _ PATOLOGIE DEGLI OCCHI

    DI FIDO E MICIOTra le più importanti patologie

    dell’occhio di Micio e Fido, al-cune in particolare devono es-

    sere messe sotto il mirinodella “massima atten-

    zione”. Sono ilprolasso della

    ghiandola la-crimale, i fe-

    nomeni dientropion ed ec-

    tropion, e l’epifora.Mentre per il prolasso della

    ghiandola lacrimale, cioè la fuoriu-

    GLI OCCHI DI FIDO E MICIO LACRIMANO?

    HYBRID CI AIUTA!

    L’effetto dell’epifora: il pelo viene bagnato dalle lacrime e si fa più scuro. Prolasso della ghiandola lacrimale nel cane.

  • Pet4You_ottobre_2012 27

    scita dalla sua sede naturale della ghian-dola lacrimale, e per i fenomeni di entro-pion ed ectropion, due opposte patologiedell’occhio causate da un comportamentogeneticamente anomalo delle palpebre, lavia chirurgica è nella maggior parte deicasi la soluzione al problema, diverso è ilcaso dell’epifora.

    _ LE CAUSE DELL’EPIFORAQuando il cane lacrima… si vede. Non soloper la lacrima che scende ma anche per-ché, con l’andare del tempo il pelo cheviene bagnato dalla lacrima si fa più scuro.Le lacrime sono versate in eccesso per di-versi motivi: quando l’occhio risulta infiam-mato, quando le lacrime non trovano prontele strutture deputate a raccoglierle: il dottonaso-lacrimale. Se le lacrime non esconodal dotto, esse escono semplicemente…fuori, provocando appunto l’epifora. Ma perché Fido lacrima così tanto? Vipossono essere diverse cause, oltre allepatologie che già abbiamo ricordato e chedevono essere determinate da un consultocon il veterinario di fiducia. Innanzituttouna cattiva digestione, ed anche in questocaso l’intervento del veterinario è impor-tante per verificare che l’alimentazione diFido sia corretta e bilanciata per il tipod’attività. Ma l’epifora, con le sue conse-guenze “estetiche”, può essere la conse-guenza di una lacrimazione acida edanche di una insufficiente risposta immu-nitaria dell’organismo del nostro quattrozampe.

    _ HYBRID AIUTA A GUARIRE L’EPIFORA

    In questi casi Hybrid è un aiuto importanteper la soluzione del problema di Fido eMicio. Hybrid contribuisce infatti a guarire

    l’epifora eliminando quei brutti inestetismisul pelo bianco di Fido sotto gli occhi, amigliorare l’alitosi e ad evitare i cattiviodori causati dal proliferare di batteri emiceti proprio nella zona sotto gli occhi,dove l’eccesso di lacrimazione può diven-tare fonte di serie irritazioni per il nostroamico.Hybrid può aiutare a risolvere il problemadell’epifora grazie alla sua preziosa com-posizione. Le note proprietà antiossidantidei principi attivi naturali presenti in Hy-brid, come l’Alga Spirulina, ma anche gliacidi grassi essenziali, le vitamine delcomplesso B, il betacarotene (la provita-mina A), i minerali (soprattutto il ferro maanche selenio e cromo), contribuiscono amigliorare la digestione, rinforzare il si-stema immunitario, a contrastare i pro-cessi infiammatori, in una

    parola a migliorare il benessere generaledel nostro amico quattro zampe. Hybrid è dunque un aiuto efficace nellasoluzione dei problemi legati all’eccessivalacrimazione di Fido e Micio.

    Il controllo e la pulizia quotidianidegli occhi dei nostri amici

    non devono mai esseretrascurati ma, quando oc-corre, somministrate Hy-brid quotidianamente. Lasua composizione comple-tamente naturale, ricca diomega-3, lo rende adattoad un uso continuativo,senza effetti indesiderati.

    ■■■

    L’ectropion e, a destra, l’entropion nel gatto. Patologie dell’occhio causate da un comportamento geneticamente anomalo delle palpebre.

    L’Alga Spirulina, uno degli elementi dalleproprietà antiossidanti contenuti dell’Hybrid.

  • Articolo distribuito da Camon S.p.A.Albaredo d’Adige (VR)www.ormenaturali.it

    Splendido, splendenteHybrid guarisce l’epifora e migliora l’alitosi.

    Hybrid è un mangime complementare naturale che, con l’uso regolare, aiuta a contrastare gli inestetismi del pelo bianco, e che è inoltre un validissimo strumento, grazie alla presenza delle alghe marine, come la Spirulina, per controllare l’alitosi in cani e gatti di tutte le razze.

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  • Pet4You_ottobre_2012 29

    Igiene

    PER I NOSTRI QUATTRO ZAMPE

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    _ INGENYA ED INGENYA PHARMA: IL MEGLIO PER LA SALUTE “A QUATTRO ZAMPE”

    Il lavoro e la ricerca Ingenya sono da sem-pre finalizzati al benessere della cute e delpelo degli animali. Questa linea di prodottisi basa sulla volontà di offrire una gammadi soluzioni realizzate per soddisfare le esi-genze di ogni manto nel rispetto del suoequilibrio, grazie a formulazioni innovativeintegrate dalla naturalità dei rimedi delpassato.La nuova linea Ingenya è stata creata grazie

    all’impegno sinergico di tre figure fonda-mentali. Il veterinario, che ha dato il suoapporto per la realizzazione di prodotti cherispettino e soddisfino le esigenze fisiolo-giche della cute e del pelo dell’animale, ri-pristinandole in caso di alterazioni, il tuttocon l’ausilio di sostanze naturali dalle pre-ziose proprietà benefiche. Il toelettatore,che con la sua professionalità ed espe-rienza ha contribuito a creare prodotti cherispondessero alle necessità di ogni tipo-logia di pelo e razza, perché ogni manto habisogno di un aiuto diverso per esprimere

    al meglio la sua bellezza. Il laboratorio co-smetico, che dà vita ai prodotti utilizzandomaterie prime di altissima qualità con lacura e l’attenzione del piccolo laboratorioche crea i suoi prodotti ad uno ad uno.

    _ INGENYA: LE RISPOSTE VINCENTI ALLE TUE DOMANDE SULLA CURA QUOTIDIANA DI FIDO. SCIENZA E NATURA, UN BINOMIO INSCINDIBILE

    Dove la scienza non si oppone alla natura,lì nasce la linea Ingenya. La missione di In-

  • Pet4You_ottobre_201230

    genya scaturisce infatti dalla convinzioneche la scienza sia frutto dell’innato desi-derio umano di capire, sperimentare, mi-gliorare, ma che sia altresì fondamentalecostruire un rapporto ottimale con ilmondo che ci circonda. La sintesi è natu-rale, la sintesi è Ingenya.A partire da questa filosofia nascono i no-stri prodotti. Shampoo, lozioni e creme, for-mulati per coadiuvare la risoluzione di queipiccoli problemi cutanei che possono col-pire i nostri amici a quattro zampe dagli at-tacchi di ospiti indesiderati alle micosi,dalle alterazioni dell’orecchio esterno alleescoriazioni dei polpastrelli.

    _ INGENYA PHARMA: LA PULIZIA E L’IGIENE SI FANNO IN QUATTRO PER TE

    Dall’esperienza e dalla ricerca Ingenyanasce Ingenya Pharma, un’esclusiva lineadi prodotti per la disinfezione, l’igienizza-zione e la pulizia.

    _ INGENYADERMQuesto prodotto, sfruttando l’azione igie-nizzante della clorexidina e l’azione lenitivadi lanolina e glicerina, idrata la cute e de-terge a fondo il pelo dell’animale renden-dolo lucido e non statico. Indicato per tuttii tipi di manto, lo shampoo alla clorexidina

    per cani Ingenyaderm sarà il migliore al-leato per l’igiene dei nostri amici a quattrozampe.Lanolina, glicerina e clorexidina. Ma cos’èla clorexidina? Disinfettante chimico adazione antisettica ad ampio spettrod'azione, la clorexidina è attivo verso mi-crobi Gram+ e Gram-, ed anche verso mi-ceti. Ha un'azione di tipo battericida:agisce infatti aumentando drammatica-mente la permeabilità della membranacellulare batterica, alterandone la strutturaproteica. Ciò provoca la precipitazione didiverse macromolecole citoplasmatiche ela susseguente morte cellulare per lisi dellacellula batterica o del micete. Noi bipedila usiamo spesso, la clorexidina. Quandoci risciacquiamo la bocca con il colluttoriodopo aver passato filo interdentale e, soloquelli più bravi e giudiziosi, lo scovolino. La usiamo quindi regolarmente, tra una vi-sita dentistica e l’altra, quando abbiamoproblemi legati alle gengive ma anchequando, costretti ad un piccolo interventochirurgico all’interno del cavo orale, dob-biamo tenere eccezionalmente pulito lostesso da batteri e virus. Sintetizzata per laprima volta in laboratorio intorno agli anni’50 del Novecento, subito se ne compre-

    Igiene

  • Pet4You_ottobre_2012 31

    sero le possibili applicazioni, tra l’altro,come antisettico delle mucose, della pellee delle ferite.Tra i vantaggi dei prodotti a base di clore-xidina anche quello di avere una lunga du-rata di azione senza che la zona inte-ressata dall’applicazione riesca ad assor-birla. La clorexidina cioè rimane “in appli-cazione” sui tessuti su quali agisce per8-12 ore, permettendo così un’azione far-macologica utile ed efficace. Anche perquesto la clorexidina si fa preferire rispettoad altri principi attivi.Ingenyaderm, che contiene clorexidina glu-conato 0.88%, è indicato per tutti i tipi dimanto. Il prodotto va diluito 1 a 10 in unabacinella d’acqua e mescolato. In caso dicani particolarmente sporchi il consiglio èquello di concentrare di più il prodotto. Peril lavaggio è bene strofinare Fido daasciutto con una spugna imbevuta nelloshampoo diluito, cercando di arrivare benealla cute. Ingenyaderm va fatto agire perqualche minuto prima di procedere al ri-sciacquo.

    _ SALVIETTINA IMPREGNATA DI PHARMADERM

    Per proseguire l’azione igienizzante di Inge-nyaderm si può scegliere di utilizzare laSalviettina impregnata di Pharmaderm, ca-pace di esplicare una rapida azione batte-ricida sulla pelle perché attiva controbatteri Gram+ e Gram- grazie alla forza ap-punto del Pharmaderm. La Salviettina Pharmaderm è quello cheserve, perché è in grado di disinfettare de-licatamente la parte interessata, permet-tendo una completa igiene della cute. È

    anche profumata. È importante anche sot-tolineare che Pharmaderm ha superato itest eseguiti nei confronti d’EscherichiaColi, Enterococcus Hirae,Staphilococcus Aureus ePseudomonas Aerugi-nosa. È un Presidio Me-dico Chirurgico (Reg.n°18753).

    _ CEROTTO SPRAYTra le proposte IngenyaPharma anche un Ce-rotto Spray, una solu-zione pratica e funzio-nale per la protezionedella cute. Un piccolo ta-glio? Il pericolo di infet-tare la parte di cute diFido o Micio? Le caratte-ristiche plastiche delprodotto, insieme allesue proprietà isolanti, nefanno un prodotto speci-fico per difendere pic-cole parti dell’epider-mide di Micio e Fidodallo sporco.

    _ PENNA SPRAYPer un’applicazione co-moda e precisa, magariin una situazione improv-visa e nella quale si devefare di necessità virtù, laforza del Pharmaderm èdisponibile anche in ver-sione penna spray. Facileda utilizzare, è sempre

    pronta a disposizione. È un Presidio Me-dico Chirurgico (Reg. n°18753).

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  • Pet4You_ottobre_201232

    Razze

  • Pet4You_ottobre_2012 33

    _ ANCORA UNA RAZZA CANINA, ANCORA UNA RAZZA FAMOSISSIMA

    Cani e gatti, gatti e cani, gatti ecani famosi, famosissimi. Inquesto numero di Pet4you lanostra “lente d’ingrandimento” siè posata su una delle razze ca-nine più famose se non, addirit-tura, la più popolare in assoluto.Quando poi, qualche mese fa, il suo nomeed il suo musetto curioso hanno fatto ilgiro delle prime pagine dei giornali dimezzo mondo, tutti hanno iniziato adamarlo forse ancor più di prima!

    _ SNOOPY, UN BEAGLE TUTTO SPECIALE MA…ANCHE MOLTO “STANDARD”!!!

    Prima, molto prima delle sciagurate vi-cende di Green Hill, della “fabbrica dellamorte” come molti l’hanno ribattezzata,questa razza canina aveva fatto già il girodel mondo sotto forma di…fumetto! Già,proprio un fumetto, anzi, “il” fumetto più fa-moso, Peanuts, aveva fatto conoscere il no-stro amico a quattro zampe a tutti, maproprio a tutti, giovani e meno giovani. Loavete capito, stiamo parlando di Snoopy,pardon, del Beagle. Tante generazioni lohanno conosciuto così, attraverso le ap-passionanti strisce di Charles M. Schulz, ilcreatore, il “papà” di Snoopy e di tutta l’al-legra brigata dei Peanuts.Snoopy è un bracchetto nato dalla pennadel suo ideatore il 4 Ottobre 1950. Ciò vuoldire, calcolatrice alla mano, che il beaglepiù famoso al mondo ha oggi 62 anni, pe-raltro ben portati.Presentato all’inizio semplicemente comeil cane di Charlie Brown, nel corso deltempo (e delle strisce) Snoopy comincia adiventare lui stesso un personaggio. E chepersonaggio! I suoi pensieri (nei Peanuts

    di Schulz i cani non parlano) e la sua im-maginazione sono più attivi di quelli ditanti “umani” messi insieme. Nonostante illuogo nel quale egli solitamente alloggia evive sia una piccola parte di giardino conal centro la sua cuccia, Snoopy dimostradi conoscere il mondo e di voler interagirecon tutti quelli che più o meno si avvici-nano alla sua “casa”. Numerose e diver-tentissime le sue trasformazioni o almenoquelle che dovrebbero essere le manifesta-zioni, tante, della sua prorompente e mul-tiforme personalità. Snoopy entra, strisciadopo striscia, nelle vesti di personaggicome un giocatore di baseball della squa-dra di Charlie Brown, un giocatore di ba-sket ma anche ballerino, pattinatore,astronauta, avvoltoio, asso della Primaguerra mondiale, scrittore e addirittura stu-dente di college con il nome memorabiledi Joe Falchetto. Quanta fantasia, quanta immaginazione ciha messo il “povero” Schulz nel disegnareuno come Snoopy? Tanta dite voi? Mac-ché! Poca, pochissima, diciamo noi, per-

    ché basta pensare ad un beaglequalsiasi, ad un altro bracchetto

    amico di Snoopy e…le idee ti ven-gono tutte. Perché i beagle sono proprio

    così come Schulz ha descritto il suoSnoopy, che in fondo è la riproduzione“cartonata” di un beagle vero, soprattuttoper quel che riguarda il carattere.

    _ IL BEAGLE, CAMPIONE DI FIUTOMa in realtà… chi è il beagle? Beh, di-

    ciamo che il beagle è una razza dicani da caccia di taglia media,che in origine è stata selezionata

    per cacciare soprattutto piccolaselvaggina come lepri e conigli. A

    proposito di caccia ai conigli, super-lativa la risposta che in una striscia

    Snoopy dà a Charlie Brown che lo accusadi essere un pavido, un timoroso, e di es-sere buono solo per la caccia ai conigli.“Quella richiede coraggio… avete mai af-frontato una carica di conigli?”. Insupera-bile!Cani dal fiuto eccezionale, i beagle sonoanche la razza usata più spesso per la spe-rimentazione animale in laboratorio.“Colpa” del loro carattere giocoso e felicema soprattutto docile e non aggressivo,"colpa" delle loro dimensioni che li ren-dono facilmente "maneggiabili", “colpa”anche del loro organismo particolarmenteresistente e con alcuni apparati che, sottocerti aspetti, somigliano molto a quelliumani.Tra tutte le caratteristiche fisiche, che lefoto in queste pagine “descrivono” megliodi ogni parola, una su tutte è “la” peculia-rità per eccellenza del beagle: il suo naso.Selezionato per la sua grande capacità difiutare le tracce odorose delle prede du-rante le battute di caccia, il beagle è la sin-tesi dei nasi di tutte le altre razze perprestazioni e qualità della struttura. Il naso

    I BEAGLE, I FRATELLI MENO FAMOSI

    DI SNOOPY

  • Pet4You_ottobre_201234

    Razze

    dei cani è costruito per trattenere il più alungo possibile, all’interno delle cavità na-sali, le particelle di odore che si trovanonell’aria e che vengono a contatto con ilsuo tartufo. Inoltre le lunghe orecchie delBeagle, in fase di ricerca, trattengono l'ariaattorno al tartufo, aumentando così la pre-cisione del suo olfatto. Sniff-sniff e il giocoè fatto… e soprattutto la preda è in gravepericolo perché il beagle sta arrivando.Ma anche a piccoli campioncini della se-guita come i beagle avere un naso supernon basta: occorre anche tantissimo alle-namento, un po’ come per Bolt, il cam-pione giamaicano di velocità. È l’uomo piùveloce al mondo, con un adeguato allena-mento potrà restarlo per molti anni ancora.

    _ LO STANDARD DI RAZZA BEAGLEMa qual è lo standard della razza beagle?Il cranio: ha una m