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Febbre, Terapia Antipiretica e Antiinfiammatoria nel Bambino
F. Chiarelli
PROGETTO e-LEARNING IN PEDIATRIA
Cattedra di Pediatria Facoltà di Medicina e Chirurgia Università degli Studi di Chieti
Definizione
La febbre consiste in un aumento della temperatura corporea mediato dal rialzo del punto di equilibrio del termostato ipotalamico
NB: l’ipertermia è un aumento della temperatura corporea non legato ai meccanismi ipotalamici ma:
• ad aumentata produzione di calore (attività fisica intensam ipertermia maligna, ipertiroidismo)
•Riduzione della dispersione di calore (intossicazione da atropina)
•Esposizione prolungata a temperature elevate (colpo di calore)
Tipi di febbre
se nell’arco della giornata non supera i 37.8°-38°C
FEBBRE RICORRENTE
tutti i giorni temperatura elevata con ritorno ad un valore basale ma più alto della norma
REMITTENTE
INTERMITTENTE
FEBBRE ABITUALE
CONTINUA
IPERPIRESSIA
FEBBRICOLA
variazioni della febbre <0.3°C
remissioni quotidiane della febbre ad una temperatura normale
intermittente o remittente con variazioni di temperatura>1.4°C
si alternano periodi di febbre elevata della durata di alcuni giorni, con periodi di apiressia
FEBBRE ONDULANTE
nell’arco di settimane sono intercalati periori di 10-15 giorni di febbre con graduali ascese e discese, seguiti da periodi di apiressia
elevazione della temperatura corporea > 41°C
Cause di Febbre
• Infezioni respiratorie
• Infezioni delle vie urinarie
• Esantemi
• Infezioni gastro-intestinali
• Infezioni del SNC
• Infezioni epatiche e delle vie biliari
• Infezioni che coinvolgono il cuore
• Infezioni sistemiche
• Infezioni localizzate
• Vasculiti ed altre malattie connettivali
• Malattie ematologiche
• Miscellanea (febbre mediterranea familiare, malattie intestinali croniche, …)
Metodi di rilevazione della temperatura
TEMPERATURA ASCELLARE: 36.5 ± 0.5°C
(tenendo il termometro ben stretto tra braccio e tronco per 3 minuti)
TEMPERTAURA RETTALE: 37.6 ± 0.3°C
(introducendo la punta nel retto, a 5-7 cm a seconda dell’età, per 4 minuti)
TEMPERATURA ORALE: 37 ± 0.3°C
(ponendo la punta del termometro sotto la lingua tenendo le labbra chiuse per 4 minuti)
La temperatura corporea deve essere rilevata a riposo, almeno un’ora dopo un pasto
Patogenesi Infezioni, tossine, altri induttori di citochine piretogene endogene
Monocito, macrofago, cellule endoteliali, linfociti B, cellule mesangiali, cheratinociti, cellule epiteliali, cellule gliali
Citochine endogene piretogeniche: IL-1, TNF, IL-6, IFN
Centro termoregolatore ipotalamico
Prostaglandina E2
Aumento del “set point” per la febbre
Conservazione del calore, produzione di calore
Febbre
Proteine della Fase Acuta altre reazioni
• Proteina C reattiva > n° neutrofili
• Aptoglobina > funzione piastrine
• Alfa-1-antitripsina > n° fibroblasti
• Fattori complementari > proteolisi e glicogenolisi musc.
• Cerulosplasmina > mobilitazione lipidi
• Fibrinogeno > gliconeogenesi
• Protenia A amiloide > sonno
• Globuline e glicoproteine > ormoni
• VES < zinco e ferro
< appetito
Altri effetti dell’IL-1:
Terapia antipiretica
PERCHE’
• Rischi della febbre: alterazione della cenestesi-aumentato consumo di ossigeno (rischio di esacerbare una insufficienza cardiaca o respiratoria), scompensare diabete mellito o malattia metabolica), convulsioni febbrili
• Benefici della febbre (poco conosciuti): aumento della motilità leucocitaria, della produzione di linfociti T, ostacolo all’utilizzazione del ferro da parte dei microrganismi
QUANDO: Se la temperatura ascellare> 38°C (tenendo conto dell’età e dello stato clinico del bambino)
COME:
• Mezzi fisici: spugnature con acqua tiepida (29°-32°C) (non usare alcool !), impacchi. Borse di ghiaccio, clisteri , condizionamento ambientale, tenda diatermica
• Antipiretici
Terapia sintomatica della febbre
Nomi commerciali: Aspirina, Cemirit, Ascriptin, etc.
Dosaggio:
• effetto antipiretico: 10-20 mg/kg/die in 4 somministrazioni
• effetto analgesico: 50-60 mg/kg/die in 5-6 somministrazioni
• effetto antinfiammatorio: 80-120 mg/kg/die in 4 somministrazioni
Effetti collaterali:
•dolore epigastrico, pirosi, nausea, vomito, emorragie cutanee, piccole ulcerazioni gastriche, ulcera gastrica
• salicilismo, cefalea, vertigini, tinnitus
• piastrinopenia, anemia ferropriva
• esantemi, orticaria, porpora, necrolisi
• nefrotossicità
• epatotossicità dose-dipendente, s. di Reye, ipoprotrombinemia
• alterazioni del metabolismo acido-base
• iperventilazione, eccezionalmente asma bronchiale
Acido Acetilsalicilico
Nome commerciale: Tachipirina, Efferalgan
Dosaggio:
• 15 mg/kg/die per os ogni 4 ore fino a 6 volte (preferibile)
• 20 mg/kg/die per via rettale
Effetti collaterali:
• discrasie ematiche (soprattutto piastrinopenia)
• necrosi epatica dose-dipendente
• esantemi, lesioni delle mucose
• nefrotossicità dose-dipendente
• sindrome di Reye (?)
Paracetamolo
Esempi:
• aminofenazone (Farmidone)
• feprazone (Zepelin)
• fenilbutazone (Butazolidina)
• noramidopirina (Novalgina)
Sconsigliati per i gravi effetti collaterali:
• nausea, vomito, dolore epigastrico, emorragie intestinali
• agranulocitosi, anemia aplastica, piastrinopenia
• epatopatie
• esantemi
• arresto respiratorio
Pirazolonici
Insufficienza epatica paracetamolo, dipirone, ASA
Deficit della coagulazione ASA, dipirone
Anemie dipirone, ASA
Leucopenia dipirone
Insufficienza renale dipirone, paracetamolo, ASA
Asma bronchiale ASA
Infezioni virali ASA (varicella, altro)
Fattori di rischio e controindicazioni
Tutti i FANS Antiipertensivi > azione anti-ipertensiva
Ibuprofene Digossina, > concentrazione Methotrexate plasmatica di digossina
Naprossene Aspirina < conc. Plasmatica di ASA e Naprossene
Antiacidi < assorbimento naprossene
Salicilati Antiacidi < salicilemia
Diclofenac Methotrexate > methotrexatemia
Indometacina Digossina > conc. plasmatiche Aminoglucosidi digossina e aminoglucosidi
Principali interazioni farmacologiche
Terapia antiinfiammatoria
nel bambino
Farmaco nome dosaggio somm./ note commerciale mg/kg/die die
SALICILATI
Acido Aspirina, Cemirit 80-120 3-4 saliciLemia (mg/dl):
Acetilsalicilico Bufferin, Ascriptim v. terap. 15-25
Kilios, Flectadol,.. v. tossici > 30
attenzione al salicilismo!
Diflunisal Dolbid 10-20 2
Benorilato Quinexin 200 2
DERIVATI INDOLICI
Indometacina Indocin, Metacen 1-2.5 3-4 elevata tossicità!
Sulindac Clinoril 2 in sperimentazione
Tolmetin Tolectin 20-30 3-4
Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei
(FANS)
Farmaco nome dosaggio somm./ note commerciale mg/kg/die die
DERIVATI DELL’ACIDO PROPIONICO
Ibuprofene Brufen 30-40 3-4 non al di sotto di 7 kg!
Naprossene Naprosyn 10-20 2 non ammesso < 5 anni
Fenoprofene Nalfon 1200-1800 3-4
Flurbiprofene Froben 4 3
Ketoprofene Orudis non ancora sperimentato
DERIVATI DELL’ACIDO FENACETICO
Diclofenac Voltaren 1-3 3 uso sperimentale
FENAMATI
Meclofenamato Meclomen 4-7.5 3-4 uso sperimentale
OXICAM
Piroxicam Feldene uso sperimentale
Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei
(FANS) (2)
Farmaco nome dosaggio somm./ note commerciale mg/kg/die die
PIRAZOLONICI
Aminofenazone Farmidone 3-4
Feprazone Zepelin gravi effetti collaterali
Fenilbutazone Butazolidina (agranulocitosi)
Noramidopirina Novalgina
DERIVATI P-AMINO FENOLICI
Paracetamolo Tachipirina - - non possiedono effetti
antiinfiammatori
Vari
Nimesulide Aulin, Mesulid 4.5 3 uso sperimentale
Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei
(FANS) (3)
Farmaci Antiinfiammatori Non Steroidei
(FANS) (4)
Meccanismo d’azione: Blocco della ciclo-ossigenasi e quindi della sintesi di prostaglandine e trombossano
Principali indicazioni come antinfiammatori: Artriti Croniche Giovanili
Efficacia terapeutica: ibuprofene, naprossene, tolmetin si sono dimostrati efficaci quanto l’ASA ma meno tossici
In alcuni studi il piroxicam si è dimostrato più efficace rispetto al naprossene
Soltanto l’aspirina, il naprossene, il tolmetin sono stati approvati dalla FDA per l’uso in età pediatrica
L’uso dell’indometacina è permesso solo nel neonato per favorire la chiusura del dotto di Botallo
Farmaco potenza potenza attività emivita antinfiamm. relativa sodioritentiva biologica (h)
Cortisonico 0.8 25 2+ 8-12
Idrocortisone 1 20 2+ 8-12
Deflazacort 4 6 1+ 1.5
Prednisone 4 5 1+ 12-36
Prednisolone 4 5 1+ 12-36
Metilprednisolone 5 4 0 12-36
Triamcinolone 5 4 0 12-36
Desametazone 20-30 0.75 0 36-54
Betametasone 20-30 0.6 0 36-54
Cortisonici utilizzabili in pediatria
Via orale:
• farmaco di scelta: PREDNISONE
• basse dosi: <0.5 mg/kg/die
• alte dosi: 1-2 mg/kg/die
• somministrazione quotidiana oppure a giorni alterni
• si inizia in genere con dosi elevate: una volta ottenuto l’effetto desiderato si riduce gradualmente la dose (10% al giorno) e poi, appena possibile, a giorni alterni
Via endovenosa:
• farmaco di scelta: METIL PREDNISOLONE
• 20-30 mg/kg/dose in 60 minuti per tre giorni
• l’effetto persiste per 3-6 mesi
Somministrazione dei cortisonici
ARTRITE REUMATOIDE pericardite, miocardite, pleurite, CID, uveite, malattia grave non controllabile con altri farmaci
MALATTIA REUMATICA cardite (durata trattamento 3 settimane tenendo conto della risposta clinica)
LES polmonite interstiziale, emorragia polmonare, trombocitopenia, anemia emolitica, miosite, nefrite, inter. SNC
DERMATOMIOSITE sempre con alte dosi all’inizio, ridurre a seconda della risposta; durata trattamento: 1-2 anni
SINDROME NEFROSICA iniziare con alte dosi frazionate ridurre non appena scompaiono le proteine nelle urine; durata 3-6 mesi
ASMA BRONCHIALE accesso grave, accesso lieve-medio che non ha risposto ai beta-2-stimolanti; breve durata
Indicazioni all’uso dei cortisonici
MALATTIE ALLERGICHE se non rispondono agli antistaminici
EDEMA CEREBRALE desametazone (iniziare con 0.1 mg/kg/ ev seguita da una dose di 0.05 mg/kg ogni 6 ore)
LEUCEMIA ACUTA induzione remissione, terapia di rinforzo
PORP. TROMBOCITOPENICA forme gravi IDIOPATICA
PANCITOPENIA APLASTICA risposta entro 2-4 mesi, ma necessaria terapia continua per mantenere i risultati nelle riacutizzazioni
COLITE ULCEROSA, MORBO DI CROHN
EPATITE CRONICA ATTIVA alte dosi finchè le transaminasi tornano ad essere il doppio del normale, poi scalare
SHOCK SETTICO forti dosi (idrocortisone 4-5 mg/Kg ANAFILATTICO ev), breve ciclo
Indicazioni all’uso dei cortisonici (2)
METABOLICHE iperlipidemia, coma iperosmolare non chetotico, scompenso nel diabete
ENDOCRINE obesità, arresto della crescita, amenorrea secondaria, soppressione asse ipotalamo-ipofisi-surrene
IMMUNOLOGICHE soppressione della risposta immune: superinfezioni batteriche, virali, fungine
CARDIOVASCOLARI ipertensione, edema, alcalosi ipokaliemica
OCULARI glaucoma, cataratta
NEUROLOGICHE pseudotumor cerebri, disordini psichiatrici
GASTROINTESTINALI ulcera peptica, emorragia, perforazione intestinale, pancreatite
MUSCOLO-SCHELETRICHE osteoporosi, necrosi asettica dell’osso, miopatia
ALTRE atrofia del tessuto sottocutaneo
Complicanze della terapia steroidea