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EDIZIONE STRAORDINARIA 18 Aprile 1945. la battaglia per Berlino è inco- minciala i giorni della Germania hitleriana sono contati. IL GRIDO DI SPARTACO ORGANO DI BATTAGLIA DEI COMUNISTI PIEMONTESI TORINO INVINCIBILE MANIFESTA CONTRO IL TERRORE E LA FAME 200.000 operai scendono compatti in sciopero Tranvieri, ferrovieri, insegnanti, magistrati, studenti, impiegati, pro- fessionisti, artigiani, esercenti ss uniscono agli operai. Ancora una volta Torino ha dim ostrato di essere, col suo proletariato deciso ed agguer- rito, alla testa della lotta di liberazione; anco- ra una volta Torino ha dimostrato con la mas- siccia partecipazione di tutti gli strati sociali allo sciopero del 18 Aprile, di essere il fulcro del fronte della resistenza italiana contro l’in- vasore e la sbirraglia fascista. Dalle prime no- notizie giunte' dalle provincie risulta che la par- tecipazione allo sciopero generale è stato no- tevole in tutte le vallate torinesi : anche le mas- se contadine vi hanno largamente preso parte. I nostri operai sono scesi in sciopero, ve- terani gioì iosi di quello che è il più luminoso periodo della nostra storia; e vicino agli operai, altrettanto decisi hanno preso l’offensiva ferro- vie: i, tranvieri, impiegati, studenti, insegnanti, m agistrati, professionisti, esercenti, artigiani. La gioventù studentesca e operaia, giovani ope- rai., commesse, impiegate e massaie hanno par- tecipato alle imponenti manifestazioni popolari portando la nota vivace e decisa del patriotti- smo delle masse popolari torinesi. Lo sciopero dei nostri operai è divenuto lo sciopero di tutto il popolo, che manifesta il suo inalienabile diritto alla vita e alla libertà. Le forze sp’etate della reazione nazifaseiste sono rimaste sgomenti din nzi a una così com- patta manifestazione di unità popolare. Ad un popolo unito nella lotta nessuna forza può opporsi. Ed è in questa fusione di intenti, in questa larga unita’ d’-.zione che risiede il fatto nuovo dello sciopero generale del 18 aprile. E’ ormai supera o il periodo della lotta iso- lata del proletariato: oggi il proletariato tori- nese ha dimostiato di assolvere compiutamente la sua funzione di avanguardia di tutto le forze popolari. II popolo tutto, Lineinosi agli operai, ha dato una tangibile dimostrazione di questa unità antifascista che si trova nei partiti del C. L. N., tesi oggi a liberare l’Italia dalla peste nazifascista, e che domani saranno identica- mente uniti per ricostruire l’Italia devastata dalla criminale politica fascista. Lo sciopero del 18 aprile segna l’inizio dell’offensiva finale contro l’assassinio e l’affa- ma mento nazifascista. II Partito Comunista ha l’orgoglio di avere ui.a volta ancora iniziato la battaglia, conscio della necessità di passare all’offensiva in questa risoluta fase della lotta e interprete dello spi- rilo combattivo delle masse operaie, affiancato dal Partito Socialista con il quale saranno, alla luce di cosi’ unitaria e grandiosa manifestazione, rinsaldati quei vincoli che porteranno all’unifi- cazione dei due partiti operai. Le formazioni parfigiane hanno dato un largo contributo allo sciopero ; esse sono discese sino alle porte di Torino, distraendo cosi’ una gran parte delle forze della reazione, che altri- menti si sarebbero scagliate contro gli scio- peranti. Gapisti e Sapisti hanno un’altra volta confermato il loro ardore patriottico, la loro decisa volontà di affiancare le manifestazioni del popolo di Torino. Questo 18 Aprile memorabile ha visto ope- rai, partigiani, donne, giovani, impiegati, pro- fessionisti, insegnanti, studenti, artigiani, eser- centi, commessi uniti per rivendicare con la voce dei forti il proprio diritto alla libertà contro la tirannide, alla vita contro l’affamamento eretto a sistema di governo. VIVA la classe operaia torinese ! VIVA l’u- nità di tutto il popolo italiano! AVANTI, TUTTI UNITI, SULLA VIA DEL- L’INSURREZIONE VERSO LA LIBERAZIONE E L’ANNIENTAMENTO DEI NAZIFASCISTI. Torino ha detto ben chiaro ed in modo ple- biscitario che non vuole soccombere perfame, che non vuole rimanere alla mercè degli assassini na- zifascisti e che è tutta pronta ad insorgere ed a travolgere ogni ostacolo per la sua liberazione. Non ostante le minaccie della stampa fascista, non ostante le eccezionali misure di repressione predisposte, la grande anima di Torino si è ma- nifestata con forza irresistibile in questa giornata del 18 aprile che è ormai acquisita alla nuova storia d’Italia. Ecco la cronaca della grande giornata, quale ci risulta dalleprime e frammeniarte notizie giun- te in redazione. Già nella notte e nette prime ore del mattino le squadre avevano coperto i muri di scritte inneg- gianti allo sciopero e di manifestini che ne pre- cisavano lefinalità. Qualche esplosione portava l’eco delle azioni che i partigiani e le Sap anda- vano compiendoper distrarre le forze nazifaseiste e per portare la confusione nel campo nemico. Gli operai si avviavano al lavoro coll’aspetto di chi si prepara ad un otto risoluto ; l’atmosfera era dunque creata. Alle 9 precise in tutte le officine, dietro or- dine dei Comitati di Agitazione si è iniziata la totale sospensione del lavoro e, dopo la presen- tazione delle rivendicazioni, l'uscitadallefabbriche con una simultaneità che ha dimostrato quanto sia ormai unificato ed organizzato (7 proletariato torinese. FASCISTI ! Lo sciopero generale dei 18 Apri.e vi dimostra quale forza e quale decisione ammano gli operai e tubo ii popolo torinese. Arrendetevi non c’è tempo da perdere. ARRENDERSI O PERIRE Ecco unprimo ed incompleto elenco delle of- ficine che hanno partecipato allo sciopero: Lancia, Spa, Viberti, Materiale Ferroviario, Vestinghouse, Aeronautica, Nebiolo, Giletta, Fa- rina, De M archi, Saien, Usa, Tribuzio, Batta- glietti, Troglia, Sampes, Chidini, Belati, Chian- talessa, Tulli e Pizzi, Ossigeno, Fanci, R. M., Falcherio, Fergat, Porcheria Penche, Baffa e Metro, Unica, Borsello, Tubi Metallici, Mandelli, Fonderia Gaia, Santambrogio, Pavesio, Beimon- do, Devello, Riva, Sigmart, Subalpina, Martina, Garavini, Ailemano, Vetrocoke, Tortonese, Fer- riere, M ichelin, Savigliano, Parecchi, Stipel, Martinin, Bergognan, Evi, Cimat, Eili Zerboni, Barbero, Ambra, M erlin, Veglio, Valzer, Ber- rotto, Gigliotti, Gastaldi, Rasetti, Selum, Sei, Alluminio, Radio, Grandi M otori, Acciaierie, Riv, Lingotto, Microtecnicà, Mirafiori, Carello, Siam, ecc. ecc. La lista è incompleta. Basti dire che tutte le officine di Torino, grandi e piccole, hannoparte- cipato al movimento. Appena la massa operaia si riversava nelle strade, e i tranvieri riportavano le vetture ai ca- polinea ed ai depositi, mentre alcune restavano abbandonate, specialmente nel centro, dando a tutta la cittadinanza latestimonianza del successo dello sciopero. I ferrovieri seguendo l’esempio di quei sei- cento colleghi che da sei mesi hanno abbandonato il lavoro aderivano anche essi compatti allo scio- pero. La squadra Rialzo rendeva impossibile per alcune ore il funzionamento della Stazione Porta Nuova. All’Università le lezioni venivano imme- diatamente sospese, e professori e studenti, con una luminosaprova di solidarietà, si univano agli operai in lotta. Altrettanto i magistrati che so- spendeveno le udienze. Le scuole medie ed elementari interrompevano le lezioni, ed anche i piccoli scolari uscivano can- tando gli inni della Patria. Intanto i negozi venivano chiusi. In Borgo S. Paolo le maestranze delle fab- briche, con in testa squadre di giovani e di don- ne che. hanno dato un carattere particolarmente vivo alle manifestazioni, si incolonnavano in cor- teo con bandiere e cartelloni, al quale partecipa- vano lavoratori di ogni categoria, dagli intellet- tuali agli esercenti, dagli impiegati agli insegnanti. Tutti convergevano in Piazza Sabotino, doveaveva luogo un comizio, nel quale parlarono un giovane operaio ed una giovane donna del Fronte delta Gioventù. In tutto il settore altri dieci comizi ave- vano luogo, con grande partecipazione di popolo. Un tentativo di repressionefu stroncato dalla folta, 'che impose l’immediata liberazione di due fermati. Anche negli altri Rioni e Barriere avevano luogo cortei e comizi. In Corso Mortara ben4.000 persone partecipavano alla manifestazione. Due comizi avevano luogo a Largo Doglia. Anche nel centro lo scioperi' ha avuto suc- cesso: gli Istituti di credito, quelli dell’assicura- zione, gli studi professionali, insomma tutta l’at- tività cittadina si è interrotta. A Porta Palazzo io sciopero è pienamente riuscito. Le rivenditrici ambulanti, non ostante la intimazione di continuare la vendita, abbandonano la piazza lanciando “pittoresche “ invettive alla repubblica, fiancheggiate dai dazieri emunicipali. La Gazzetta del Popolo non è uscita nella sua edizione serale e La Stampa non fu venduta in molti rioni per la sospensione del lavoro da parte dei rivenditori. Giungono di ora in ora, in questo pomerig- gio del 18, sempre nuove informazioni che non possiamo riassumere in questa succinta cronaca dellamanifestazione di forza delpopolo torinese, si- cura garanzia di vittorianell’ìnsurreziorìe popolare. OPERA! ! Tornando al lavoro esi gefe che siano accolte le vostre giuste rivendicazioni alimentari e salariali. La loffa contro la fame deve concludersi con una disfatta degli affamatori. Esigete: La concessione immediata di un anti- cipo straordinario di almeno una mensi- lità e l’aumento del salario.

ED IZIO N E STRAO RDIN A RIA 18 A prile 1945. IL GRIDO DI

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E D I Z I O N E S T R A O R D I N A R I A 1 8 A p r i l e 1 9 4 5 .

la battaglia per Berlino è inco­

minciala i g iorn i della Germania

hitleriana sono contati.

IL GRIDO DI SPARTACOO R G A N O DI B A T T A G L IA D E I C O M U N IS T I P IE M O N T E S I

TORINO INVINCIBILE MANIFESTA

CONTRO IL TERRORE E LA FAME

2 0 0 . 0 0 0 o p e r a i s c e n d o n o c o m p a t t i i n s c i o p e r o

Tr a n v i e r i , f e r ro vi e r i , i n s e g n a n t i , m a gi s t r a t i , s t u d e n t i , i m p i e ga t i , p r o ­

f e ssionist i , a r t i gi a ni , e s e r c e n t i ss u n i s c o n o a gl i o p e r a i .

A n c o r a u n a v o l t a T o r i n o h a d i m o s t r a t o d i

e s s e r e , c o l s u o p r o l e t a r i a t o d e c i s o e d a g g u e r ­

r i t o , a l l a t e s t a d e l l a l o t t a d i l i b e r a z i o n e ; a n c o ­

r a u n a v o l t a T o r i n o h a d i m o s t r a t o c o n la m a s ­

s i c c i a p a r t e c i p a z i o n e d i t u t t i g l i s t r a t i s o c i a l i

a l l o s c i o p e r o d e l 18 A p r i l e , d i e s s e r e i l f u l c r o

d e l f r o n t e d e l l a r e s i s t e n z a i t a l i a n a c o n t r o l ’i n ­

v a s o r e e la s b i r r a g l i a f a s c i s t a . D a l l e p r i m e n o -

n o t i z i e g i u n te ' d a l l e p r o v i n c i e r i s u l t a c h e l a p a r ­

t e c i p a z i o n e a l l o s c i o p e r o g e n e r a l e è s t a t o n o ­

t e v o l e in t u t t e le v a l l a t e t o r i n e s i : a n c h e le m a s ­

s e c o n t a d i n e v i h a n n o l a r g a m e n t e p r e s o p a r t e .

I n o s t r i o p e r a i s o n o s c e s i in s c i o p e r o , v e ­

t e r a n i g io ì i o s i d i q u e l l o c h e è il p i ù l u m i n o s o

p e r i o d o d e l l a n o s t r a s t o r i a ; e v i c i n o a g l i o p e r a i ,

a l t r e t t a n t o d e c i s i h a n n o p r e s o l ’o f f e n s iv a f e r r o ­

v i e : i, t r a n v i e r i , i m p i e g a t i , s t u d e n t i , i n s e g n a n t i ,

m a g i s t r a t i , p r o f e s s i o n i s t i , e s e r c e n t i , a r t i g i a n i .

L a g i o v e n t ù s t u d e n t e s c a e o p e r a i a , g i o v a n i o p e ­

r a i . , c o m m e s s e , i m p i e g a t e e m a s s a i e h a n n o p a r ­

t e c i p a t o a l l e i m p o n e n t i m a n i f e s t a z i o n i p o p o l a r i

p o r t a n d o la n o t a v i v a c e e d e c i s a d e l p a t r i o t t i ­

s m o d e l l e m a s s e p o p o l a r i t o r i n e s i .

L o s c i o p e r o d e i n o s t r i o p e r a i è d i v e n u t o lo

s c i o p e r o d i t u t t o il p o p o l o , c h e m a n i f e s t a il s u o

i n a l i e n a b i l e d i r i t t o a l l a v i t a e a l l a l i b e r t à .

L e f o r z e s p ’e t a t e d e l l a r e a z i o n e n a z i f a s e i s t e

s o n o r i m a s t e s g o m e n t i d i n n z i a u n a c o s ì c o m ­

p a t t a m a n i f e s t a z i o n e d i u n i t à p o p o l a r e . A d u n

p o p o l o u n i t o n e l l a l o t t a n e s s u n a f o r z a p u ò

o p p o r s i .

E d è in q u e s t a f u s io n e d i i n t e n t i , in q u e s t a

l a r g a u n i t a ’ d ’- . z i o n e c h e r i s i e d e il f a t t o n u o v o

d e l l o s c i o p e r o g e n e r a l e d e l 18 a p r i l e .

E ’ o r m a i s u p e r a o il p e r i o d o d e l l a l o t t a i s o ­

l a t a d e l p r o l e t a r i a t o : o g g i il p r o l e t a r i a t o t o r i ­

n e s e h a d i m o s t i a t o d i a s s o l v e r e c o m p i u t a m e n t e

la s u a f u n z i o n e d i a v a n g u a r d i a d i t u t t o le f o r z e

p o p o l a r i . II p o p o l o t u t t o , L in e in o s i a g l i o p e r a i ,

h a d a t o u n a t a n g i b i l e d i m o s t r a z i o n e d i q u e s t a

u n i t à a n t i f a s c i s t a c h e s i t r o v a n e i p a r t i t i d e l

C . L. N . , t e s i o g g i a l i b e r a r e l ’I t a l i a d a l l a p e s t e

n a z i f a s c i s t a , e c h e d o m a n i s a r a n n o i d e n t i c a ­

m e n t e u n i t i p e r r i c o s t r u i r e l’I t a l i a d e v a s t a t a d a l l a

c r i m i n a l e p o l i t i c a f a s c i s t a .

L o s c i o p e r o d e l 18 a p r i l e s e g n a l’ i n i z io

d e l l ’o f f e n s iv a f i n a l e c o n t r o l ’a s s a s s i n i o e l ’a f f a ­

m a m e n t o n a z i f a s c i s t a .

II P a r t i t o C o m u n i s t a h a l ’o r g o g l i o d i a v e r e

u i .a v o l t a a n c o r a i n i z i a t o la b a t t a g l i a , c o n s c i o

d e l l a n e c e s s i t à d i p a s s a r e a l l ’o f f e n s iv a in q u e s t a

r i s o l u t a f a s e d e l l a l o t t a e i n t e r p r e t e d e l l o s p i ­

r i l o c o m b a t t i v o d e l l e m a s s e o p e r a i e , a f f i a n c a t o

d a l P a r t i t o S o c i a l i s t a c o n il q u a l e s a r a n n o , a l l a

l u c e d i c o s i ’ u n i t a r i a e g r a n d i o s a m a n i f e s t a z i o n e ,

r i n s a l d a t i q u e i v i n c o l i c h e p o r t e r a n n o a l l ’u n i f i ­

c a z i o n e d e i d u e p a r t i t i o p e r a i .

L e f o r m a z i o n i p a r f i g i a n e h a n n o d a t o u n

l a r g o c o n t r i b u t o a l l o s c i o p e r o ; e s s e s o n o d i s c e s e

s i n o a l l e p o r t e d i T o r i n o , d i s t r a e n d o c o s i ’ u n a

g r a n p a r t e d e l l e f o r z e d e l l a r e a z i o n e , c h e a l t r i ­

m e n t i s i s a r e b b e r o s c a g l i a t e c o n t r o g l i s c i o ­

p e r a n t i . G a p i s t i e S a p i s t i h a n n o u n ’a l t r a v o l t a

c o n f e r m a t o il l o r o a r d o r e p a t r i o t t i c o , la l o r o

d e c i s a v o l o n t à d i a f f i a n c a r e le m a n i f e s t a z i o n i

d e l p o p o l o d i T o r i n o .

Q u e s t o 18 A p r i l e m e m o r a b i l e h a v i s t o o p e ­

r a i , p a r t i g i a n i , d o n n e , g i o v a n i , i m p i e g a t i , p r o ­

f e s s i o n i s t i , i n s e g n a n t i , s t u d e n t i , a r t i g i a n i , e s e r ­

c e n t i , c o m m e s s i u n i t i p e r r i v e n d i c a r e c o n la v o c e

d e i f o r t i il p r o p r i o d i r i t t o a l l a l i b e r t à c o n t r o la

t i r a n n i d e , a l l a v i t a c o n t r o l ’a f f a m a m e n t o e r e t t o

a s i s t e m a d i g o v e r n o .

VIVA la classe operaia torinese ! VIVA l’u­nità di tutto il popolo italiano !

A V A N T I , T U T T I U N I T I , S U L L A V IA D E L ­

L ’I N S U R R E Z I O N E V E R S O L A L I B E R A Z I O N E E

L ’A N N I E N T A M E N T O D E I N A Z I F A S C I S T I .

Torino ha detto ben chiaro ed in modo ple­biscitario che non vuole soccombere per fame, che

non vuole rimanere alla mercè degli assassini na­zifascisti e che è tutta pronta ad insorgere ed a

travolgere ogni ostacolo per la sua liberazione. Non ostante le minaccie della stampa fascista, non ostante le eccezionali misure di repressione

predisposte, la grande anima di Torino si è ma­nifestata con forza irresistibile in questa giornata

del 18 aprile che è ormai acquisita alla nuova

storia d’Italia.Ecco la cronaca della grande giornata, quale

ci risulta dalle prime e frammeniarte notizie giun­te in redazione.Già nella notte e nette prime ore del mattino le

squadre avevano coperto i muri di scritte inneg­gianti allo sciopero e di manifestini che ne pre­cisavano le finalità. Qualche esplosione portava

l’eco delle azioni che i partigiani e le Sap anda­vano compiendo per distrarre le forze nazifaseiste

e per portare la confusione nel campo nemico. Gli operai si avviavano al lavoro coll’aspetto di chi si prepara ad un otto risoluto ; l’atmosfera

era dunque creata.Alle 9 precise in tutte le officine, dietro or­

dine dei Comitati di Agitazione si è iniziata la

totale sospensione del lavoro e, dopo la presen­tazione delle rivendicazioni, l'uscita dalle fabbriche

con una simultaneità che ha dimostrato quanto

sia ormai unificato ed organizzato (7 proletariato

torinese.

FASCI STI ! Lo sciopero generale

dei 18 A pri.e vi dimostra quale forza e

quale decisione ammano gli operai e tubo ii popo lo torinese. A rrendetevi non

c ’è tempo da perdere.

ARRENDERSI O PERI RE

Ecco un primo ed incompleto elenco delle of­ficine che hanno partecipato allo sciopero :

L a n c i a , S p a , V i b e r t i , M a t e r i a l e F e r r o v i a r i o ,

V e s t i n g h o u s e , A e r o n a u t i c a , N e b i o l o , G i l e t t a , F a ­

r i n a , D e M a r c h i , S a i e n , U s a , T r i b u z i o , B a t t a -

g l i e t t i , T r o g l i a , S a m p e s , C h i d i n i , B e l a t i , C h i a n -

t a l e s s a , T u l l i e P i z z i , O s s i g e n o , F a n c i , R . M .,

F a l c h e r i o , F e r g a t , P o r c h e r i a P e n c h e , B a f fa e

M e t r o , U n i c a , B o r s e l l o , T u b i M e t a l l i c i , M a n d e l l i ,

F o n d e r i a G a i a , S a n t a m b r o g i o , P a v e s i o , B e i m o n ­

d o , D e v e l l o , R i v a , S i g m a r t , S u b a l p i n a , M a r t i n a ,

G a r a v i n i , A i l e m a n o , V e t r o c o k e , T o r t o n e s e , F e r ­

r i e r e , M i c h e l i n , S a v i g l i a n o , P a r e c c h i , S t i p e l ,

M a r t i n i n , B e r g o g n a n , E v i , C i m a t , E i l i Z e r b o n i ,

B a r b e r o , A m b r a , M e r l i n , V e g l i o , V a l z e r , B e r -

r o t t o , G i g l i o t t i , G a s t a l d i , R a s e t t i , S e l u m , S e i ,

A l l u m i n i o , R a d i o , G r a n d i M o to r i , A c c i a i e r i e ,

R iv , L i n g o t t o , M i c r o t e c n i c à , M i r a f io r i , C a r e l l o ,

S i a m , e c c . e c c .

La lista è incompleta. Basti dire che tutte le

officine di Torino, grandi e piccole, hanno parte­cipato al movimento.

Appena la massa operaia si riversava nelle

strade, e i tranvieri riportavano le vetture ai ca­polinea ed ai depositi, mentre alcune restavano

abbandonate, specialmente nel centro, dando a

tutta la cittadinanza la testimonianza del successo

dello sciopero.I ferrovieri seguendo l’esempio di quei sei­

cento colleghi che da sei mesi hanno abbandonato

il lavoro aderivano anche essi compatti allo scio­pero. La squadra Rialzo rendeva impossibile per

alcune ore il funzionamento della Stazione Porta

Nuova. All’Università le lezioni venivano imme­diatamente sospese, e professori e studenti, con

una luminosa prova di solidarietà, si univano agli operai in lotta. Altrettanto i magistrati che so-

spendeveno le udienze.Le scuole medie ed elementari interrompevano

le lezioni, ed anche i piccoli scolari uscivano can­tando gli inni della Patria.

Intanto i negozi venivano chiusi.In Borgo S. Paolo le maestranze delle fab­

briche, con in testa squadre di giovani e di don­ne che. hanno dato un carattere particolarmente

vivo alle manifestazioni, si incolonnavano in cor­teo con bandiere e cartelloni, al quale partecipa­vano lavoratori di ogni categoria, dagli intellet­tuali agli esercenti, dagli impiegati agli insegnanti. Tutti convergevano in Piazza Sabotino, dove aveva

luogo un comizio, nel quale parlarono un giovane

operaio ed una giovane donna del Fronte delta

Gioventù. In tutto il settore altri dieci comizi ave­vano luogo, con grande partecipazione di popolo.

Un tentativo di repressione fu stroncato dalla

folta, 'che impose l’immediata liberazione di due

fermati.Anche negli altri Rioni e Barriere avevano

luogo cortei e comizi. In Corso Mortara ben 4.000

persone partecipavano alla manifestazione. Due

comizi avevano luogo a Largo Doglia.Anche nel centro lo scioperi' ha avuto suc­

cesso : gli Istituti di credito, quelli dell’assicura­zione, gli studi professionali, insomma tutta l’at­tività cittadina si è interrotta.

A Porta Palazzo io sciopero è pienamente

riuscito. Le rivenditrici ambulanti, non ostante la

intimazione di continuare la vendita, abbandonano

la piazza lanciando “pittoresche “ invettive alla

repubblica, fiancheggiate dai dazieri e municipali.La G a z z e t t a d e l P o p o l o non è uscita nella

sua edizione serale e L a S t a m p a non fu venduta

in molti rioni per la sospensione del lavoro da

parte dei rivenditori.Giungono di ora in ora, in questo pomerig­

gio del 18, sempre nuove informazioni che non

possiamo riassumere in questa succinta cronaca

della manifestazione di forza del popolo torinese, si­cura garanzia di vittoria nell’ìnsurreziorìe popolare.

O P E R A ! ! Tornando al lavoro esi

gefe che siano accolte le vostre giuste rivend icazioni a lim entari e salariali. La

loffa contro la fame deve concludersi

con una disfatta deg li affamatori. Esigete:

La concessione immediata di un anti­

c ipo straordinario di alm eno una mensi­

lità e l’aumento del salario.