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quale pavimento Il restauro del maso Bio stufe cortinesi Le belle case di Cortina ® energia pulita • bioarchitettura • materiali naturali • case in legno • tradizione www.dibaio.com LA CULTURA DELLA CASA ® CASE DI MONTAGNA CASE DI MONTAGNA n.94 9,90

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  • quale pavimento

    Il restaurodel maso

    Bio stufe cortinesiLe belle case di Cortina

    ®energia pulita • bioarchitettura • materiali naturali • case in legno • tradizione

    www.dibaio.comLA CULTURA DELLA CASA®

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  • Progettate per accogliere la persona, farla abbandonare a istanti di quie-te, di calma, di meditazione e silenzio le panchine nascono dall’idea distimolare riflessioni, stupori e un rinnovato contatto con la natura.Di riscoprire una socialità – oggi diversa anche se antica – fatta di lentez-za, di visi, di voci e di umanità.Perdendo tempo per riappropriarsi del proprio tempo.Un successo il concorso di design indetto da Cortina Turismo CORTI-NA.TOP Living,  con il Patrocinio della Facoltà di Design e Arti dellaLibera Università di Bolzano e del Comune di Cortina d’Ampezzo.Obiettivo del bando: valorizzare l’artigianato ampezzano attraverso ilcoinvolgimento di creativi internazionali chiamati a progettare, dopo ilsuccesso delle “culle trasformiste” della prima edizione, delle panche dacontemplazione che saranno realizzate dagli artigiani di Cortina.In settembre a Cortina, si è tenuta l’esposizione al pubblico degli 8 model-lini finalisti.Presente la giuria internazionale composta da Kuno Prey, professore dellaFacoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano e ideatore del con-corso; Ineke Hans, designer (Arnhem, Paesi Bassi); Michele Merlo, archi-tetto e vicepresidente della Fondazione Architettura Belluno Dolomiti;Roberto Zambelli, artigiano (Cortina d’Ampezzo); Stefano Zardini, foto-reporter ed esperto di design (Cortina d’Ampezzo) e Carola Zwick, pro-fessore di product design (Berlino), il presidente di Cortina Turismo StefanoIlling e il direttore Cinzia Confortola, assieme all’Assessore allo Sport eTurismo del Comune di Cortina, Marco Ghedina.

    Le panchine della riflessione  nelle passeggiate cortinesi

    Ottopanche

    CASE D I MONTAGNA99 IDEE

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    Uno “strumento” attraverso il quale incorniciare e osservare il panorama, un luogo di con-templazione privilegiato, tra le vette delle Dolomiti ampezzane. Le sedute sono di diversetipologie e possono accogliere più persone. In estate c’è spazio per riporre le biciclette, men-tre d’inverno la struttura permette l’utilizzo anche in caso di neve abbondante.

    Progetto di Alberto Gallato, Padova, 1982 Guido Posenato, Vicenza, 1984 Realizzato da Lacedelli Cortina - www.lacedellicortina.com

    Una struttura minimalista inseribile in svariati contesti, che sembra galleggiare sopra il terreno.L’elemento geometrico e minimale che la caratterizza crea un dialogo particolare con l’ambientenaturale circostante. La panca permette sedute formali e informali adatte anche a piccoli gruppi. Peruna seduta ombreggiata può essere costruita attorno a un albero, inglobandolo nel suo perimetro,garantendo un piacevole e armonioso dialogo tra elementi naturali e artigianali. Progetto di Claudio Bernardi, Parma, 1957 Fabrizio Fiscaletti, Pesaro, 1983 Realizzato da Falegnameria Faloppa - [email protected]

    I° premio QUATTRO TERZI

    2° premio PIANA

    Foto dei modellini delle panche: Giacomo Pompanin

    Seconda edizione del Concorso di Design Cortina Turismo CORTINA.TOP Living, con il Patrocinio della Facoltà di Design e Arti della Libera Università di Bolzano e del Comune di Cortina d’Ampezzo

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    La soluzione scultorea, attraverso un “dialogo” tra legno e metallo, esprime la forza dellanatura, che viene percepita osservando il paesaggio delle Dolomiti ampezzane. I due elementicaratterizzanti diventano schienali e sedute per più persone nei diversi lati. Un trattamentospecifico della superficie del metallo permetterà di creare un effetto iridescente che richiamail fenomeno dell’enrosadira, tipico delle Dolomiti. Progetto di Elodie Stephan, Parigi, 1985 Realizzato da Falegnameria Marco Dimai - [email protected]

    Una simpatica rivisitazione della sedia tradizionale del luogo, a partire dal nome, che in dialetto ladi-no significa panchina. A caratterizzare il lavoro, l’originalità dei materiali utilizzati che gli conferi-scono una particolare “estetica contemporanea”.

    Progetto di Elia Borgato, Venezia, 1986 Realizzato da Falegnameria Bariza di Roger Alberti - www.falegnameriabariza.it

    Costituita da 42 elementi in legno identici, collegati con tre barre di metallo piegato. La formaleggermente curva si inserisce organicamente nell’ambiente naturale. La seduta per tre o quat-tro persone favorisce l’interazione e la conversazione. I telai simili a quelli delle sedie si apro-no a ventaglio all’altezza della curvatura permettendo all’aria e alla luce di penetrare attra-verso la struttura. Progetto di Constantin Boym, New York,1955 Realizzato da Falegnameria Lorenzi di Massimo - www.falegnamerialorenzi.com

    Alla base del progetto l’idea di creare una panca direttamente nel luogo in cui un albero giun-ge alla fine del suo ciclo vitale. Il fusto della pianta può essere tagliato e scavato, per l’inseri-mento di una comoda seduta; ma la panca è costituita anche dall’intera lunghezza del troncomantenuto “al naturale”.

    Progetto di Mirco Bottega, Pieve di Soligo, 1974 Realizzato da Falegnameria Fabrizio Menardi - www.falegnameriamenardi.it

    Progettata per sostenere l’esposizione agli agenti atmosferici e al clima rigido delle zone di mon-tagna, è costituita da materiali trattati con vernici speciali, che rispettano l’ambiente. Per le sedu-te si utilizzano listelli in legno di larice, albero d’alta quota resistente ai freddi, e tipico della zonadolomitica. La panchina presenta molteplici possibilità di utilizzo, per individui o gruppi. Progetto di Chiara Angelone, Roma, 1987 Livia Gangarossa, Milano, 1987 Federica Mares,Roma, 1988 - Realizzato da Falegnameria Chi de Mano di Luigi e Sergio Majoni - [email protected]

    La suggestioni da cui nasce questa panchina sono il ceppo, su cui ci si siede durante le escursioni inalta quota, e le cataste di legna che si vedono spesso nel paesaggio montano. Un insieme di tron-chetti di alberi dal legno duro, di diametro e altezza diversa, è sospeso in aria, montato su un castel-lo composto da tubolari in acciaio inox.

    Progetto di Ilaria Rizzi, Valdobbiadene, 1978 Mirco Bottega, Pieve di Soligo, 1974 Realizzato da La Falegnameria di Mario Ghedina - [email protected]

    3° premio CIMES

    Menzione speciale Bancia

    Alpine Bench

    Ecopanca

    Ladina

    Nuvola

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