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www.asiabriefing.com da Dezan Shira & Associates Collezione China Briefing 2010 . Tutte le undici edizioni di China Briefing Italia

Collezione China Briefing 2010

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1) La Revisione Contabile Obbligatoria in Cina 2) Chiusura di un Ufficio di Rappresentanza e Liquidazione Societaria in Cina 3) Due Diligence Controlla la qualità delle tue operazioni in Cina 4) Uffici di Rappresentanza e Società Commerciali 5) Opportunitá nei settori emergenti in Cina 6) Le Procedure Di Pre e Post Costituzione Societara In Cina 7) Due Diligence nel rapporto con i fornitori Stesura dei contratti OEM Comprare e vendere in Cina 8) Costi e oneri del sistema previdenziale cinese 9) Utilizzo di Società registrate a Hong Kong per svolgere operazioni commerciali in Cina 10) Fusioni e Acquisizioni in Cina 11) Scambi commerciali, costo del lavoro e aliquote fiscali Le principali città asiatiche a confronto

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CollezioneChina Briefing 2010. Tutte le undici edizioni di China Briefing Italia

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Asia Briefing, una controllata di Dezan Shira & Associates, fornisce notizie di business e sulle regole finanziarie in Cina, India, Hong Kong e Vietnam. Fondata nel 1999, Asia Briefing Ltd. si propone di fornire le notizie economiche e normative costantemente aggiornate che interessano tutti coloro che operano in quest’area geografica.

• Argomenti chiave per gli investitori stranieri includono costituzione aziendale, Fisco e Dichiarazioni, Risorse Umane e Contabilità • La nostra esperienza attinge ai professionisti nei settori legali, fiscali e contabili di Dezan Shira & Associates• Le pubblicazioni sono disponibili sulla libreria online di Asia Briefing al seguente link www.asiabriefing.com/store

Riguardo Asia Briefing

Gen/Feb La Revisione Contabile Obbligatoria in Cina

SpecialeChiusura di un Ufficio di Rappresentanza e Liquidazione Societaria in Cina

MarDue Diligence Controlla la qualità delle tue operazioni in Cina

AprUffici di Rappresentanza e Società Commerciali

MagOpportunitá nei settori emergenti in Cina

GiuLe Procedure Di Pre e Post Costituzione Societara In Cina

Lug/AgoDue Diligence nel rapporto con i fornitori Stesura dei contratti OEM Comprare e vendere in Cina

SetCosti e oneri del sistema previdenziale cinese

OttUtilizzo di Società registrate a Hong Kong per svolgere operazioni commerciali in Cina

NovFusioni e Acquisizioni in Cina

DicScambi commerciali, costo del lavoro e aliquote fiscali Le principali città asiatiche a confronto

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La Revisone Contabile Obbligatoria in Cina

ela Pianificazione Fiscale per il 2010

In questo numero:Normativa cinese sulla revisione annuale obbligatoriaConsiderazioni sull’Imposta sul Reddito SocietarioProcedure di revisione annuale della licenza commercialeL’IRPEF in Cina

Aggiornamenti legali e fiscali da Dezan Shira & Associates

Volume XI – Numero Iwww.china-briefing.com/it

Sottoscrizione al sito:www.china-briefing.com/it

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La copertina artistica di questo meseL’opera oggetto della copertina di questo mese “Huanghun” (olio su tela) è dell’artista Liu Jiutong, originario della provincia dello Shaanxi. L’artista, laureatosi presso l’Accademia delle Belle Arti di Xi’an, risiede attualmente a Shanghai, dove trae ispirazione dalla città stessa usando le sue vie e i suoi palazzi come soggetto di gran parte dei suoi lavori. Liu unisce lo stile di pittura ad inchiostro tradizionale cinese e la tecnica ad olio occiden-tale, utilizzando un pennello e un coltello per creare l’idea di molteplicità nei suoi dipinti.

L’opera è riprodotta per cortesia dell’artista. Per ulteriori informazioni sull’artista, vi invitiamo a contattare Rebecca Wu della galleria R&R Art all’indirizzo e-mail: [email protected]; Tel: +86 21 6248 8716.

Tutto il materiale ed i contenuti sono protetti da © 2010 Asia Briefing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell’editore. Contattate: [email protected]

Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

Benvenuti a questo numero di China Briefing

Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese ed in Italia. Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l’altro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.

Alberto Vettoretti,Managing Partner,China Practice,Dezan Shira & Associates,Editore, Asia Briefing

È tempo di revisioni annuali in Cina ed è anche tempo per le imprese di fare un bilancio delle loro operazioni sul territorio cinese, preparare le dichiarazioni annuali della Corporate Income Tax (imposta sui profitti societari) e pianificare le attività per il nuovo anno. È altresì necessario procedere alla revisione della licenza della società, operazione che tutte le aziende presenti sul territorio cinese sono obbligate a compiere ogni anno. In questo numero di China Briefing daremo uno sguardo agli aspetti più importanti che regolano la revisione contabile cinese, tenendo in conto le aliquote di imposta alle quali le società dovranno far fronte durante la dichiarazione dei profitti e delineeremo le procedure per il riesame annuale della propria licenza. Tratteremo, inoltre, alcune delle questioni più salienti dell’imposta sul reddito delle persone fisiche (IRPEF) per gli stranieri che vivono e lavorano in Cina.

Gli articoli di questo numero di China Briefing sono frutto delle ricerche della società di consulenza fiscale e per gli investimenti diretti esteri Dezan Shira & Associates. Per assistenza legale o fiscale nella Repubblica Popolare Cinese, vi invitiamo a contattarci all’indirizzo email [email protected] o a visitare il sito www.dezshira.com/it.

Infine, con l’arrivo del Capodanno Cinese, cogliamo l’occasione per augurarvi buona fortuna nel nuovo Anno della Tigre.

Gong Xi Fa Cai!

Distinti saluti dall’Italian Desk di Dezan Shira & Associates

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3China Briefing

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Le normative cinesi sulla revisione annuale [ A cura del dipartimento di Corporate Accounting Services di Dezan Shira & Associates ]

Shenzhen e Canton Shanghai e Cina orientale Pechino e Cina settentrionale

Tutte le società in Cina, incluse quelle a partecipazione straniera devono procedere ogni anno ad una revisione dei propri bilanci, compresi lo stato patrimoniale

ed i conti economici. Tali bilanci devono essere conformi agli standard di contabilità cinesi per le imprese presenti sul territorio della Repubblica Popolare.

Le società a partecipazione straniera (FIEs), e gli individui legalmente responsabili per esse, devono assumersi la piena responsabilità della veridicità, legittimità e completezza dei bilanci finanziari. Questa documentazione deve essere preparata e presentata all’autorità competente entro la fine di Aprile dell’anno successivo a quello cui i bilanci si riferiscono.

I bilanci vengono utilizzati per calcolare i profitti imponibili e distribuibili della società. Di conseguenza, la legge cinese stabilisce che la revisione annuale debba essere effettuata ad opera di uno studio commercialista autorizzato (Certified Public Accountant) e registrato in Cina. In questo numero del China Briefing analizzeremo i vari criteri di revisione che le FIEs devono soddisfare, esamineremo le adempienze fiscali da tenere presente e spiegheremo le questioni riguardanti l’IRPEF che interessano gli stranieri che vivono e lavorano nella Repubblica Popolare Cinese.

Documentazione richiesta per la revisione Le società devono preparare e presentare i seguenti documenti:

Relazione finanziaria certificata (The Audited Financial Report)

Relazione di revisione Foreign Exchange (Foreign Exchange Audit Report)

Relazione Annuale (Annual Report)

Tali documenti devono essere consegnati a sette diversi dipartimenti governativi, ossia, al Bureau of Foreign Trade and Economic Cooperation (BOFTEC), all’ufficio delle finanze, l’ufficio Dazi e Dogana, allo State Administration of Taxation (SAT), all’ufficio imposte locale, all’Administration of Industry and Commerce (AIC) e allo State Administration of Foreign Exchange (SAFE).

A volte, alle FIEs viene anche chiesto di presentare una relazione contabile consolidata all’ufficio tasse locale e allo State Administration of Taxation e anche questo documento dovrà essere preparato da uno studio CPA, entro la fine di Aprile 2010. In questa rendicontazione contabile, lo studio CPA dovrà controllare tutte le diverse voci di tassazione inerenti alla società, incluse l’imposta sul valore aggiunto (IVA), la Business Tax, l’imposta sul reddito societario e l’imposta sul consumo.

L’imposta sui redditi societari (Corporate Income Tax) è senz’altro la voce più importante all’interno di questa relazione. Le voci imponibili, in particolare quelle relative all’imposta sulle società, come il reddito, i costi e le spese, sono specificate in dettaglio; la società di revisione dovrà eseguire la riconciliazione fra profitti d’esercizio finanziari e profitti tassabili secondo la normativa della Repubblica Popolare Cinese.

Qualora vi sia una differenza fra le imposte revisionate e quelle versate dalla FIE, tale differenza dovrà essere discussa presso l’ufficio delle imposte. Ad esempio, se l’ammontare delle imposte revisionate è inferiore a quello già versato, la FIE potrà richiedere un credito d’imposta o un rimborso per l’anno fiscale in questione. Di conseguenza, se l’ammontare delle imposte revisionate è superiore a quello già versato, una volta presentata la relazione, la FIE dovrà versare il saldo all’ufficio delle imposte. Pertanto, è importante che i vostri revisori siano competenti nella gestione di tali problematiche.

Differenze regionaliFIE a ShenzhenA differenza del resto della Cina, le FIEs registrate nella città di Shenzhen non devono preparare l’ulteriore “Annual Tax Final Declaration Report”.

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Le normative cinesi sulla revisione annuale

4 China Briefing

Come a Shanghai, inoltre, anche a Shenzhen le FIEs dovranno compilare la revisione annuale e ottenere due distinte relazioni, una generale ed una che tratti specificatamente le questioni relative alla valuta estera. Solo dopo aver completato la revisione, la FIE potrà procedere e presentare la documentazione alle sette autorità governative competenti. Tutta la documentazione deve essere completata entro la fine di giugno 2010.

Inoltre, come parte delle formalità di chiusura dell’anno finanziario, le FIEs devono compilare una dichiarazione finale sull’imposta sul reddito societario (final CIT declaration) allo scopo di soddisfare i requisiti dell’ufficio delle imposte.

FIEs a Shanghai e Cina orientaleCome già accennato, tutte le FIEs devono procedere ad una revisione annuale e fornire documenti specifici a tutte le autorità governative interessate. Tra queste vi sono l’ufficio delle imposte locale, il SAFE, l’AIC e l’Ufficio delle Finanze. A Shanghai la dichiarazione dell’imposta sui redditi delle società deve essere compilata entro fine maggio, mentre la documentazione per l’ispezione annuale deve essere presentata entro fine giugno. Durante la revisione contabile, la società CPA dovrà rivedere ed aggiustare alcune voci in base ai principi contabili cinesi e alle regolamentazioni vigenti. È a questo punto che vengono solitamente a galla irragionevoli spese di management fatturate dalla casa madre, grosse spese legate allo “svago” (entertainments) e penali per transazioni illegali e per pagamenti in ritardo.

Se una WFOE (società a totale partecipazione straniera) oppure una JV non procedono alla revisione annuale, le licenze legate all’operatività della società stessa non saranno rinnovate e, di conseguenza, questa non potrà operare. Il governo, di norma, raggiunge tale scopo impedendo immediatamente alla FIE di acquistare fatture prestampate dall’ufficio delle imposte locale (pratica obbligatoria per poter operare e fatturare).

FIEs a Pechino e nella Cina settentrionaleLe FIEs di Pechino devono presentare i documenti necessari all’AIC, all’ufficio delle finanze, all’ufficio di statistica e al SAFE, annettendo la relazione di revisione annuale (per le attività che hanno più di un anno contabile), una relazione d’ispezione congiunta annuale (con la firma del rappresentate legale), la licenza

ufficiale (duplicato) e i bilanci finanziari. Le autorità fiscali locali richiederanno una revisione annuale per finire la dichiarazione dell’imposta sui redditi delle società. L’esame congiunto annuale può essere fatto online o in loco entro il 30 giugno.Dal momento che la procedura di revisione obbligatoria non presenta grandi differenze a livello locale in Cina, gli studi CPAs, di solito, si concentrano sulle principali voci dello stato patrimoniale e del conto economico. È da notare che non vi sono delle sostanziali differenze nei criteri di revisione fra WFOE, FICE (societa’ commerciali) e JV.

Revisioni degli Uffici di Rappresentanza

Se dovete gestire un Ufficio di Rappresentanza in Cina (le imposte sono solitamente calcolate sulla base delle spese effettivamente sostenute), dovreste considerare le seguenti problematiche:

Contanti – gli estratti conto e la riconciliazione bancaria sono corretti?

Valuta estera – il tasso di cambio è stato utilizzato correttamente?

L’acquisto di immobilizzazioni è stato inserito nelle spese? Se la risposta è no, è stato approvato dalle autorità fiscali?

La cessione delle immobilizzazioni e relativi profitti/perdite sono state registrate?

I fondi provenienti dalla società madre sono coerenti con le transazioni contabilizzate?

Gli interessi attivi/passivi sono stati contabilizzati in maniera corretta?

È stata calcolata l’IRPEF (Individual Income Tax) degli stranieri in posizioni manageriali (ad esempio il Chief Representative) ed è stato stabilito l’imponibile ad un’aliquota corretta?

Spese della revisione contabile – le spese per la revisione sono state accumulate e immesse separatamente? Sono state inserite nella relazione delle spese?

Le spese dell’affitto sono state accumulate e separatamente inserite? Sono state annesse nella relazione delle spese?

Accantonamenti all’estero relativi al

sistema di previdenza sociale per gli stranieri che lavorano in Cina – se ai dipendenti vengono corrisposti oneri sociali nel loro paese natale, tali esborsi devono essere inclusi nei registri delle spese?

Spese pagate in nome della casa madre – l’ufficio delle imposte locale potrebbe richiedere che tali spese vengano segnalate nel registro delle spese locali.

I pagamenti della business tax e dell’imposta sui redditi delle società (CIT) dovrebbero essere esclusi dal registro delle spese.

L’Ufficio di Rappresentanza è soggetto all’imposta di bollo?

L’Ufficio di Rappresentanza ha ricevuto fatture non ufficiali (e senza IVA) che sono state incluse nelle spese della struttura? In tal caso, l’UR può essere soggetto a penali.

Licenze dell’Ufficio di Rappresentanza e relative questioni amministrative– rinnovo annuale di tutte le licenze, quali certificato di registrazione, licenze fiscali, ecc…

Dipendenti locali registrati con FESCO e permessi di lavoro validi per lo staff straniero – tutto ciò è stato completato in accordo con le regolamentazioni pertinenti?

Voci di bilancio particolarmente tenute in considerazione dai revisori cinesi Aggiustamenti relativi agli stipendi del personale stranieroSe la società straniera ha pagato assicurazioni estere per i propri dipendenti stranieri, è bene notare che ciò non è da considerarsi come costo deducibile, a meno che non venga registrata come parte inclusiva dello stipendio e sia quindi sottoposta al pagamento dell’IRPEF. Gli stipendi originati all’estero devono essere forniti dando prova del versamento delle imposte straniere con rilevante documentazione a sostegno.

Transazioni tre società del gruppo e transfer pricingSe una FIE ha avuto delle transazioni con società dello stesso gruppo, è necessario assicurarsi che tali transazioni rispettino i principi di libera concorrenza. Gli ufficiali delle imposte si riservano il diritto di aggiustare i prezzi di trasferimento, gli interessi pagati dalle altre società del gruppo sulla base dei prezzi di mercato o persino sulla base dei margini di profitto prescritti. Ridurre l’ammontare dei profitti accumulati

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5China Briefing

Le normative cinesi sulla revisione annuale

in Cina tramite operazioni di trasfer pricing, verrebbe considerato alla stregua di evasione fiscale, e come tale, può portare a penali e ripercussioni molto severe.

Obblighi di ritenutaQualora una FIE abbia sostenuto o maturato pagamenti quali costi o spese come affitto (inclusi l’ufficio e l’abitazione del personale straniero), spese di royalty, interessi, servizi o tariffe di gestione per servizi offerti o maturati in Cina da parte di personale straniero (che siano individui o organizzazioni), in conformità alla presentazione dei relativi contratti e accordi, dovranno essere presentate le prove a sostegno delle ritenute d’imposta applicabili. Ciò significa che dovrà essere applicata una ritenuta d’acconto del 10% più un 5% di Business Tax. Tali spese dovranno essere accompagnate da prove sostanziali altrimenti non saranno deducibili. Tutti i pagamenti sopraelencati, quando in valuta estera, devono essere registrati al SAFE previa approvazione per rimessa overseas.

IVA versata a monte (Input VAT)La fattura IVA deve essere verificata dall’ufficio delle imposte entro 90 giorni dalla data di fatturazione stessa, altrimenti non potrà essere detratta. Inoltre, se vi sono delle perdite d’inventario inusuali, l’IVA versata a monte, relativa all’inventario precedentemente computato, dovrà essere contabilizzata nel periodo in cui la perdita è riconosciuta.

IVA sulle esportazioni (Export VAT)I rimborsi dell’IVA sulle esportazioni devono essere riconciliati con l’ufficio delle imposte entro tre mesi dalla fine dell’anno. Le FIEs devono registrare tutti i crediti da esportazione dell’anno precedente con l’ufficio imposte. La mancata registrazione può risultare nell’inclusione delle vendite in esportazione come vendite domestiche, con conseguente perdita del diritto al rimborso IVA.

Imposta di bolloNonostante non sia in sè particolarmente costosa, non bisogna dimenticare che le FIEs devono versare l’imposta di bollo su tutti i libri, registri e contratti. Le sanzioni per non conformità hanno sicuramente un costo maggiore del valore dell’imposta.

Approfondimenti contabili su alcuni aspetti significativi della revisione Crediti inesigibili

In genere, le imprese hanno il diritto di contabilizzare una quantità “ragionevole” di crediti inesigibili in base al saldo di chiusura della bilancia dei crediti commerciali. Ad ogni modo, l’autorità fiscale ha il potere di aggiustare qualsiasi credito inesigibile fornito e ritenuto irragionevole.

ImmobilizzazioniTutte le immobilizzazioni di una FIE devono essere registrate nella voce “costi”. Tutte le immobilizzazioni in corso devono essere trasferite alla voce immobilizzazioni non appena vengono messe in uso (includendo nella capitalizzazione anche gli interessi passivi e gli eventuali utili e perdite legate al cambio).

Beni immaterialiI beni immateriali sono ammortizzati (straight-line basis) sul periodo di investimento relativo di durata non inferiore ai dieci anni (non vi è un termine stabilito per gli altri costi da ammortizzare). I beni immateriali devono essere riconosciuti e registrati con un valore oggettivo, ad esempio, i beni acquistati registrati al prezzo d’acquisto o i beni creati presso la propria struttura registrati al costo reale escludendo le spese di ricerca.

Costi pre operativiPer le FIEs, tali costi pre-operativi e le eventuali perdite di cambio, sostenute durante il periodo di avviamento, possono essere addebitate sul conto economico in un’unica somma forfettaria durante il primo mese dopo l’inizio di attività.

Fondi di riservaLe WFOEs devono destinare non meno del 10% dei profitti netti al fondo di riserva generale. L’allocazione in altri fondi deve essere fatta secondo quanto previsto dallo statuto o da una decisione del consiglio di amministrazione.

Allocazione di fondi societari obbligatoriPrima della revisione annuale e a seguito del pagamento delle tasse all’ufficio delle imposte, vi sono alcune voci che devono essere calcolate e presentate nelle scritture contabili come mandatory fund dispersals. Questi includono i fondi per l’espansione della società, i fondi di riserva e i fondi per i bonus e il welfare dei dipendenti.

Per legge, le WFOEs devono specificare l’ammontare per il fondo di riserva nello statuto. Questo non deve essere meno del 10% dei profitti netti e deve essere conferito

fino al raggiungimento di un tetto equivalente al 50% del capitale registrato della società. Una volta che tale somma è stata raggiunta, non è più necessario versare ulteriori contributi al fondo di riserva. I versamenti su altri fondi non devono essere specificati, anomalia che fa sì che le FIEs raramente facciano tali versamenti.

Particolare attenzione all’inventarioPer le società commerciali e manifatturiere, gli inventari costituiscono, di solito, una porzione significativa degli asset totali. Pertanto, i revisori dovranno prestare attenzione all’esistenza e alla valutazione di tali riserve di magazzino. La valutazione dell’inventario può essere chiaramente identificata dalle fatture di acquisto o dai fogli di calcolo dei costi. Tuttavia, i revisori dovranno anche confermare l’esistenza dell’inventario stesso e anche controllare i metodi di calcolo delle merci contabilizzate in magazzino.

Sarebbe bene prestare attenzione ai seguenti punti:

Osservare se le giacenze sono tenute ordinatamente, se i contenitori sono etichettati correttamente e se i vari beni sono contrassegnati e disposti in modo appropriato.

Controllare che il conteggio sia sistematico e che vengano prese le precauzioni necessarie ad assicurare che ogni merce venga contata una ad una.

Prestare attenzione alle merci di alto valore.

Esaminare se ci sono discrepanze fra conteggio fisico e registri delle giacenze.

Annotare ogni merce che appaia danneggiata oppure obsoleta e accertarsi se siano stati fatti adeguati accantonamenti per le perdite.

Alcune FIEs possono aver tralasciato l’inventario di fine anno. In tal caso, una conta a ritroso puo’ essere eseguita per controllare i movimenti di magazzino nel periodo intermedio e garantire il bilancio di fine anno.

Per le valutazioni di magazzino, in Cina viente di solito utilizzato il metodo di calcolo FIFO (First In First Out).

Per una consulenza professionale, per informazioni e assistenza nelle procedure sopraelencate, vi invitiamo a contattare Dezan Shira & Associates all’indirizzo [email protected].

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Le considerazioni da fare in relazione all’imposta sui redditi societari (IRES) occupano una parte importante dell’agenda di qualsiasi General Manager

o CFO in Cina specialmente quando si arriva alla riconciliazione fiscale annuale e alla chiusura dei conti alla fine dell’anno di competenza. Quì di seguito daremo uno sguardo ad alcune importanti voci di costo e ad alcune normative per la dichiarazione dell’IRES in relazione alle proprie filiali sul territorio.

Spese pubblicitarie e promozionali I costi pubblicitari e promozionali possono essere dedotti fino ad un massimo del 15% del totale delle vendite commerciali relative allo stesso anno (salvo altra disposizione da parte del dipartimento fiscale dello State Coucil). L’ammontare in eccesso può essere dedotto nell’anno successivo.

Spese di rappresentanza della societàPer le spese di rappresentanza sostenute dall’azienda e relative alle sue attività operative e di produzione, solo il 60% di tali spese può essere detratto, tuttavia la quota massima di deduzione non deve superare lo 0.5% delle vendite commerciali dello stesso anno.

DonazioniLe donazioni per beneficenza sostenute dalla società sono deducibili sino al 12% degli utili.

Spese di assicurazione commercialeI premi per le polizze assicurative commerciali pagati dalla società per i suoi investitori o dipendenti non sono deducibili, ad eccezione delle polizze per la sicurezza del personale pagate dall’azienda (in virtù delle regolamentazioni statali) per i suoi lavoratori che conducono particolari lavori di produzione nonchè i premi per altre polizze commerciali che possono essere deducibili secondo i regolamenti fissati dal dipartimento fiscale dello State Council.

Spese di sponsorizzazioneLe spese di sponsorizzazione non sono deducibili se sono di natura non pubblicitaria e se non sono rilevanti alle operazioni commerciali.

Spese di formazione dello staffI costi per la formazione dei dipendenti sostenuti dall’azienda possono essere dedotti fino al 25% del totale dei salari. L’ammontare in eccesso può essere protratto negli anni seguenti.

AccantonamentiGli accantonamenti non sono generalmente deducibili.

Fondi di riservaTali fondi sono deducibil i qualora appartengano a fondi speciali dedicati alla protezione ambientale.

Management fees I management fees pagati fra imprese, i canoni d’affitto e le royalties pagati fra unità operative o società nonche’ gli interessi pagati fra collegate di un’azienda, che non sia una banca, non sono deducibili.

Interessi passivi tra società del gruppo Vi sono due articoli nella nuova legge sulla CIT che si riferiscono alla deduzione degli interessi passivi per i debiti originati da società del gruppo. I due articoli sono così riassunti:1) Interessi passivi sui prestiti da società

non finanziarie da parte di una società non finanziaria: la parte in eccesso sull’ammontare calcolato in riferimento al tasso d’interesse di simili prestiti con lo stesso termine forniti da istituzioni finanziarie, non è deducibile.

2) Gi interessi passivi che superano un certo rapporto d’indebitamento non possono essere dedotti nel calcolo del reddito imponibile. Il rapporto è 5:1 per le imprese finanziarie e 2:1 per le altre imprese (la Circolare Caishui 2008 n.121 definisce il rapporto)

Ai sensi della Circolare n.121:Qualora la documentazione di supporto per le transazioni di una società del gruppo non sia disponibile o l’aliquota della CIT effettiva sia superiore all’aliquota della società del gruppo presente sul territorio cinese, solo gli interessi che soddisfano il sopramenzionato criterio possono essere dedotti.

Qualora la documentazione di supporto per le transazioni di una società del gruppo sia disponibile o l’aliquota della CIT effettiva non sia superiore all’aliquota della società del gruppo presente sul territorio cinese, allora gli interessi passivi possono essere dedotti nonostante la limitazione dell’aliquota.

ImmobilizzazioniQualificazione delle immobilizzazioniIl periodo di utilizzo deve essere superiore ai 12 mesi, anche se, rispetto alla precedente legislazione fiscale, non vi è un obbligo di valore minimo.

Valore residuoVi è maggiore flessibilità sul valore residuo, poiché può essere determinato sulla base della natura degli asset e delle relative condizioni.

Eccezioni negli anni d’ammortamento Ad eccezione degli aerei, dei treni e delle navi, per tutti gli altri tipi di mezzi di trasporto vengono considerati 4 anni; per le apparecchiature elettroniche, 3 anni.

Ammortamento acceleratoQualora gli assets debbano essere aggiornati f requentemente per migl iorament i tecnologici, il periodo di ammortamento può essere più breve (limitato al 60% del periodo di ammortamento minimo previsto dalla legge).

Quali imprese devono conformarsi alle regolamentazioni sulle dichiarazioni dell’IRES per le filiali?

Considerazioni sulla tassazione societaria[ a cura di Sabrina Zhang, National Tax Partner, Dezan Shira & Associates ]

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7China Briefing

Considerazioni sulla tassazione societaria

Le imprese residenti che hanno filiali localizzate in diverse provincie, regioni autonome o municipalità devono conformarsi alle regolamentazioni sulle dichiarazione dell’IRES per le filiali.

Se un dipartimento ha una funzione manifatturiera indipendente o un reddito operativo e la remunerazione dei dipendenti e degli asset può essere separata dal dipartimento di gestione, allora tale può essere considerato come filiale e inoltrare la relativa dichiarazione provvisoria IRES.

Unità non incluse Le filiali di terzo livello che sono

supervisionate da filiali di secondo livello Filiali riconosciute come piccole e di

profitti ridotti nell’anno precedente Nuove filiali e filiali non registrate Filiali ausiliarie e senza capacità

manifatturiere indipendenti

Quando sede centrale e filiali sono in luoghi con diverse aliquote IRES Le sedi centrali devono innanzitutto calcolare il reddito imponibile totale per l’azienda, di cui il 50% deve essere dichiarato dalla sede centrale e il 50% allocato fra le filiali. Le diverse aliquote dell’IRES saranno poi applicate al reddito imponibile rispettivamente per la sede centrale e per le filiali.

Quando l’IRES deve essere prepagata da una filiale a livello locale Se l’IRES deve essere prepagata da una filiale a livello locale, dovrà essere calcolata usando il 50% dell’IRES pagabile dall’azienda per l’aliquota di allocazione per la filiale.

Aliquota di allocazione per le filialiTre sono i fattori utilizzati nel calcolo del l ’al iquota di a l locazione per la dichiarazione provvisoria dell’IRES per la

filiale: i redditi, i salari e gli assets. Per i sei mesi iniziali, il valore dei tre fattori deve essere calcolato sul valore di due anni prima. Ad esempio, per calcolare l’ammontare della dichiarazione IRES per la filiale per il periodo gennaio-giugno 2009 viene utilizzato il valore del 2007; mentre per gli ultimi sei mesi, i valori utilizzati per i tre fattori devono essere generati dall’anno precedente, nel caso appena citato quindi il 2008. Vengono applicati ai tre fattori rispettivamente le percentuali 35%, 35% e 30%.

La formula è la seguente:

La sede centrale può essere considerata come una “filiale virtuale” o deve essere inclusa nel calcolo dell’aliquota di allocazione? In certe regioni della Cina, i quartier generali sono inclusi nel calcolo dell’aliquota di allocazione per l’IRES delle filiali. Pertanto, il valore dei profitti totali, dei salari e degli

asset, non solo includono le filiali, ma anche i valori della sede centrale che viene così considerata come una “filiale virtuale”.Ad ogni modo, la scelta di utilizzare tale calcolo dipende dall’ufficio delle imposte a cui la sede centrale dell’azienda deve rispondere per cui un confronto con gli ufficiali locali potra’ chiarire ogni dubbio.

Dichiarazione annuale delle imposteLe sedi central i devono presentare la dichiarazione delle imposte annuale (riconciliazione IRES), mentre le filiali non sono autorizzate a farlo. Qualora siano state versate più o meno tasse nel corso dell’anno, è compito della sede centrale ottenere un rimborso o pagare debiti d’imposta aggiuntivi.

Sabrina Zhang è Partner di Dezan Shira & Associates e ha una lunga esperienza nel campo delle strutturazioni societarie, pianificazione fiscale e controllo contabile. Sabrina gestisce un team di più di 100 contabili e revisori all’interno dell’azienda.

Per una consulenza professionale e per assistenza sulla dichiarazione dell’imposta sulle società in Cina, vi invitiamo a contattare Dezan Shira & Associates all’indirizzo [email protected] o a visitare il sito www.dezshira.com/it.

TAXCHINA

Aliquota di allocazione = profitti totali della filiale / profitti totali di tutte le filiali * 35% + totale dei salari della filiale / totale dei salari di tutte le filiali * 35% + totale degli asset della filiale / totale degli asset di tutte le filiali * 30%

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8 China Briefing

La v e r i f i c a c o o p e r a t i v a (Cooperative examination) è un processo burocratico annuale a cui tutte le imprese a capitale straniero in Cina

devono sottoporsi per garantire che tutte le licenze siano aggiornate e valide.

Il riesame della licenza è una procedura piuttosto semplice e può essere espletata tramite internet o recandosi presso l’ufficio dove si trovano, temporaneamente e nel periodo indicato, i funzionari di sette agenzie riuniti per la facilitazione di tale procedura.

Le sette agenzie sono il Bureau of Foreign Trade and Economic Cooperation (BOFTEC), l’Administration of Industry and Commerce (AIC), il Comitato Economico, l’Ufficio delle finanze, lo State Administration of Taxation (SAT), lo State Administration of Foreign Exchange (SAFE) e la Dogana cinese.

La procedura per la verifica cooperativa annuale per le FIEs è presentata qui di seguito.

Prepararsi alla verifica cooperativa annualeOgni società deve richiedere e ottenere i documenti per la verifica cooperativa annuale dallo stesso ufficio dell’Administration for Industry and Commerce da cui ha originariamente ottenuto la propria licenza. Bisogna, inoltre, scaricare il modulo della relazione di verifica cooperativa annuale dal sito internet dell’AIC provinciale o municipale. Le società possono richiedere la verifica annuale tramite internet o portando la documentazione direttamente alle autorità.

Requisiti per i documenti della verifica cooperativa annuale

Come abbiamo già accennato, vi sono sette diversi tipi di documentazione che dovrete avere, uno per ciascuna autorità. Ricordatevi che ogni documento fotocopiato deve essere contrassegnato con il timbro della società.

L’Ufficio del Commercio Estero e Cooperazione Economica (Bureau of Foreign Trade and Economic Cooperation)

L’originale della relazione di verifica cooperativa annuale

L’originale e la fotocopia dei certificati d’approvazione della società a capitale straniero

Relazione di revisione emessa da uno studio CPA o una fotocopia della relazione di verifica del capitale per le società create prima del 1 luglio 2005

Per le imprese inserite nei settori cosiddetti “incoraggiati”, fotocopia del certificato di conferma del progetto incoraggiato.

Per le aziende a tecnologia avanzata o per le aziende export-oriented, fotocopie dei certificati per questi due tipi di categoria d’impresa.

L’Amministrazione per l’Industria e il Commercio (Administration of Industry and Commerce)

Fotocopia della relazione di verifica cooperativa annuale

Relazione di revisione emessa da uno studio CPA o una fotocopia della relazione di verifica del capitale per le società create prima del 1 luglio 2005 e la relazione finanziaria annuale

Duplicato della licenza commerciale

The Economic Committee Fotocopia della relazione di verifica

cooperativa annuale

Ufficio delle finanze Fotocopia della relazione di verifica

cooperativa annuale Bilancio d’esercizio annuale (tutta la

documentazione) delle imprese a capitale straniero

Relazione di revisione emessa da uno studio CPA

Fotocopia della registrazione finanziaria

Lo State Administration of Taxation

Fotocopia della relazione di verifica cooperativa annuale

Duplicato del certificato di registrazione per le imposte statali e locali

Relazione di revisione emessa da uno studio CPA e relazione finanziaria annuale

Fotocopia della copia della licenza commerciale

Fotocopia della relazione di verifica del capitale

State Administration of Foreign Exchange

Certificato di registrazione della valuta straniera delle imprese a capitale straniero

Relazione di revisione della valuta straniera emessa da uno studio CPA

Dogana cinese Fotocopia della relazione di verifica

cooperativa annuale Relazione di revisione emessa da uno

studio CPA e relazione finanziaria annuale Certificato di registrazione originale per

le dichiarazioni in dogana

Per assistenza alla verifica contabile annuale, vi invitiamo a contattare uno dei nove uffici di Dezan Shira & Assocates in Cina all’indirizzo [email protected] visitare il sito www.dezshira.com/it.

La verifica cooperativa annuale

Page 11: Collezione China Briefing 2010

9China Briefing

La tassazione sulle persone fisiche in Cina è organizzata secondo un sistema stratificato che ha portato ad un certo grado di confusione ed interpretazioni

locali, soprattutto per quanto riguarda la cosiddetta legge dei 90 o 183 giorni. Per i lavoratori mandati in Cina da un’azienda straniera e i cui salari vengono versati altrove (probabilmente nel proprio paese d’origine) e trascorrono più di 183 giorni in Cina (o 90 nel caso in cui i lavoratori provengano da un paese che non ha siglato la Convenzione sulla Doppia Imposizione con la Cina), devono pagare l’IRPEF (Individual Income Tax) in Cina sulla base del numero di giorni effettivamente trascorsi sul territorio cinese.

Gli stranieri appena arrivati in Cina con un impiego a tempo pieno devono assicurarsi di essere nel rispetto delle regolamentazioni cinesi. La responsabilità tributaria è a carico dell’individuo e i rischi per una non conformità alla legge includono penali e possono arrivare fino all’ allontanamento forzato dal paese. I nuovi arrivati devono ottenere un visto di lavoro, un permesso di residenza e, una volta iniziato a lavorare o dopo aver firmato il contratto, registrarsi come contribuenti. Il datore di lavoro dovrebbe organizzare tutto ciò per il dipendente.

Quando il soggiorno del lavoratore in Cina arriva al termine, si dovrà procedere ad una riconciliazione con le autorità competenti circa il suo reddito presunto e versato. Informazioni sulle entrate/uscite in e dalla Cina, il tipo di visto e la lunghezza del soggiorno sono condivisi dalle autorità dell’immigrazione e dall’ufficio delle imposte.

Se un individuo straniero trascorre in Cina più di 5 anni senza risiedere fuori dal paese per più di 90 giorni cumulativi o 30 giorni consecutivi in un anno, questo soggetto acquisirà lo status di residente fiscale cinese. Un residente fiscale sarà soggetto all’IRPEF imponibile sui redditi generata a livello globale e senza limitazioni di fonte. Ciò significa che i profitti generati da affitti di proprietà o da interessi, anche al di fuori

dei confini cinesi, dovranno essere dichiarati alle autorità fiscali cinesi. Le imposte pagate all’estero possono essere dedotte dalle tasse pagabili alle autorità fiscali cinesi. Le persone fisiche con un reddito annuale superiore ai 120.000RMB (circa 12.000 euro) devono inoltre completare e presentare un’auto dichiarazione annuale delle spettanze guadagnate nel 2009 entro la fine di marzo 2010. Un’autodichiarazione IRPEF deve essere altresì preparata e presentata alle autorità locali (oltre alle regolari dichiarazioni fiscali mensili) da chiunque soddisfi uno dei seguenti requisiti: il reddito è generato da due o più fonti nel territorio della Repubblica Popolare Cinese; il reddito deriva parzialmente o totalmente da fonti al di fuori della Cina; gli introiti sono stati ricevuti ma non sono state versate le tasse dovute; così come negli altri casi previsti dallo State Coucil.

Le informazioni da fornire per la dichiarazione sono, di solito, le seguenti: nome, numero e tipo di documento d’identità, professione, datore di lavoro, luogo di residenza, indirizzo in Cina, codice postale e recapito telefonico, dati sulle imposte come l’ammontare annuale dei redditi provenienti da varie fonti, tasse imponibili, tasse prepagate e trattenute, credito d’imposta estero e imposte dovute o pagate in eccesso. Inoltre, gli stranieri devono dichiarare la loro nazionalità e la data d’arrivo in Cina.

I contribuenti stranieri assunti ed impiegati in Cina devono consegnare la dichiarazione alle autorità fiscali locali del luogo dove si trovano i datori di lavoro. I contribuenti con due o più datori di lavoro in Cina devono consegnare la dichiarazione all’apposita autorità fiscale locale nel luogo dove uno dei datori di lavoro si trova. I contribuenti senza datore di lavoro in Cina e il cui reddito annuale include denaro proveniente da produzioni o operazioni commerciali e industriali, devono consegnare la loro dichiarazione alle autorità fiscali locali nel luogo in cui una delle attività è localizzata. I contribuenti senza datore di lavoro in Cina e il cui reddito annuale non include denaro proveniente da produzioni precedentemente menzionate o operazioni commerciali

devono consegnare la dichiarazione alle autorità fiscali locali del loro luogo di residenza.

Il reddito annuale include: salari, reddito da produzione o operazioni commerciali condotte da nuclei industriali o commerciali autonomi, reddito da contratti o operazioni di leasing di imprese o prestatori di servizi sociali parzialmente o totalmente finanziati da asset statali, remunerazioni per fornitura di servizi, remunerazione dell’autore, diritti d’autore, dividendi passivi e bonus, reddito da leasing di proprietà, reddito da trasferimenti di proprietà, reddito accidentale e altri redditi.

Aliquote fiscali e responsabilitàI primi 4.800RMB guadagnati da uno straniero nella Repubblica Popolare Cinese non sono tassabili e, spesso, tale soglia di reddito non-imponibile ha dettato le decisioni in relazione a quanto dichiarare nel paese. Infatti, è una prassi corrente la manipolazione al ribasso dello stipendio delle proprie maestranze in Cina e ciò costituisce una pratica illegale anche se molto diffusa nel paese. È interessante notare a proposito come, anche se non ufficialmente previsti, vi siano dei valori di riferimento presso gli uffici locali delle imposte che indicano cosa s’intenda per salario ragionevole in determinati settori industriali. I diversi livelli possono variare a seconda della posizione, dei titoli di studio e nazionalità proprio per “costringere” le parti interessate a dichirare un livello “equo” di remunerazione. Le autorità locali hanno anche il potere di aumentare i salari dichiarati nel caso in cui stabiliscano che uno stipendio è evidentemente basso o inadeguato alla posizione. Per determinare se qualcuno stia deliberatamente abbassando l’ammontare del salario per evitare una soglia di IIT maggiore, le autorità possono chiedere di fornire delle prove circa i guadagni provenienti da altre giurisdizioni. Le aliquote IRPEF in Cina sono più alte rispetto a quelle di molti altri paesi. Le persone fisiche che guadagnano tra i 5.000RMB e i 20.000RMB al mese avranno una tassazione pari al 20%, coloro che guadagnano tra i 20.001RMB

Individual Income Tax in Cina [ A cura del Dipartimento Corporate Accounting Services di Dezan Shira & Associates ]

Page 12: Collezione China Briefing 2010

10 China Briefing

Individual Income Tax in Cina

e i 40.000RMB pagheranno il 25%, tra i 40.001RMB e i 60.000 RMB il 30%, tra i 60.001 e gli 80.000 il 35%, tra gli 80.001 e i 100.000 il 40%, mentre coloro che guadagnano più di 100.000RMB al mese avranno una tassazione del 45%.

Per quanto concerne gli elementi non imponibili del pacchetto retributivo degli stranieri, bisogna fare attenzione alla strutturazione dei benefits relativi. La questione chiave non è se una società o una persona fisica paghino tali costi, ma se l’ammontare totale di ciascuna indennità, come stabilita nel contratto, sia effettivamente usata. Se un individuo riceve un’indennità di alloggio di 5.000RMB dal proprio datore di lavoro, ma solamente 3.000RMB sono usati per l’affitto (è necessario avere la ricevuta del proprietario della casa come prova), allora i restanti 2.000RMB sono passibili d’imposta.

Benefici tassabili come parte del pacchetto

Rimborsi per espatrio “hardship” SI

Abitazione NO

Uso automobile gratuito NO

Rimborsi pagati in cash SI

Rimborso forfetario delle spese NO

Quota forfetaria di spese “home leave” NO

Rimborsi di rette scolastiche dei familiari NO

È importante notare come il reddito realizzato al di fuori della Cina possa essere esente dall’imposta IRPEF (ciò non viene applicato

se il vostro salario è parzialmente pagato in Cina e parzialmente all’estero; in tali circostanze deve essere dichiarato l’intero importo del salario). Inoltre, assicurazioni base, assicurazioni mediche di base regolate dal governo, assicurazione di disoccupazione e fondi per la casa pagati dal datore di lavoro del contribuente e dal contribuente stesso possono essere esenti da imposte.

Alcuni punti da notare per gli stranieri residenti in CinaPer gli stranieri che di solito non sono residenti in Cina, ma che hanno vissuto in Cina per almeno un anno intero e il cui reddito è derivato da fonti sul territorio del paese, c’è sia l’obbligo del pagamento dell’imposta sulle persone fisiche che la responsabilità legale di compilare la relativa dichiarazione annuale.

Gli stranieri provveniente da paesi quali la Norvegia, il Canada, la Svezia, la Thailandia, il Pakistan, la Giamaica, il Portogallo e il Kuwait, e che occupano una posizione dirigenziale in una società Cinese (senior manager) sono soggetti all’IRPEF sui redditi generati in Cina (China sourced income) sin dal primo giorno di lavoro.

Gli stranieri provvenienti dagli altri paesi, esclusi quindi quelli menzionati sopra, o che non occupano comunque una posizione dirigenziale (senior manager), hanno l’obbligo

di pagare le tasse sul reddito individuale in Cina, solo se il “periodo di lavoro effettivo” in Cina supera i 90 o 183 giorni, a seconda che la nazione d’origine abbia firmato un trattato contro la Doppia Imposizione(Double Tax Treaty). Per gli italiani, vale il limite dei 183 giorni. Indipendentemente dal trattato inoltre, tutto il personale deve compilare un’auto dichiarazione annuale.

Gli stranieri che hanno vissuto in Cina per più di un anno, ma meno di 5 anni, devono dichiarare il salario o le retribuzioni escludendo quelle che hanno avuto origine da fonti al di fuori della Cina. La società è obbligata ad effettuare le dichiarazioni IRPEF mensili a nome del dipendente straniero. Tuttavia, gli stranieri hanno la responsabilità di compilare l’auto dichiarazione per il reddito annuale.

Le persone fisiche che pagano le tasse puntualmente, ma che non hanno compilato l’auto dichiarazione annuale, possono andare incontro ad una revisione delle imposte personali da parte dell’ufficio del fisco e al rischio di una penale per la dichiarazione in ritardo dei relativi tributi. Per assistenza e consulenza su questioni legate al l ’ IRPEF per i l personale s t raniero in Cina , v i inv i t iamo a contattare Dezan Shira & Associates all’indirizzo [email protected] a visitare il sito www.dezshira.com.

Nel se t tembre del 2009, lo Sta te Administration of Tax (SAT) ha emesso la Circolare 124 che regolamenta ulteriormente l’amministrazione delle imposte per i non residenti avvalendosi dei benefici forniti dai trattati sulla doppia imposizione. Il personale straniero che risiede in Cina per un periodo limitato in una cornice temporale di 12 mesi, attualmente, non deve dichiarare il reddito imponibile se il proprio soggiorno è inferiore ai 183 (o 90) giorni a seconda della propria nazionalità e quindi del relativo Double Tax Treaty (DTT).

La Circolare 124 fornisce i criteri di dichiarazione per supportare tali richieste. La regolamentazione sembra indirizzata alle società straniere residenti in giurisdizioni con aliquote fiscali particolarmente basse e che hanno siglato trattati sulla doppia imposizione con la Cina

Dichiarazioni che richiedono la pre-approvazione del SAT:

1) Dividendi derivati dalle partecipazioni nella stessa azienda

2) Interessi generati dallo stesso debito e dallo stesso debitore

3) Diritti d’autore (royalties) derivanti dalla cessione dello stesso diritto alla stessa persona o azienda

Benefici del trattato e documenti che ora richiedono la registrazione:1) Contratti applicabili, accordi e ricevute

di pagamento2) Certificato di registrazione fiscale del

domicilio in questione, datato entro i precendenti 12 mesi

3) Dettagli simili per qualsiasi altro domicilio coinvolto

4) Status di residenza degli azionisti

La documentazione deve essere presentata all’apposito ufficio delle imposte locale per le formalità di pre-approvazione che può durare fino a un massimo di 40 giorni, con ulteriori 10 giorni se è richiesto un esame

aggiuntivo. Se entro questi tempi non viene fornita alcuna risposta, la domanda può essere considerata approvata.

Tuttavia, qualora al richiedente venga chiesto di presentare ulteriori documenti, ciò non deve essere considerato come parte della tempistica della pre-approvazione.

L a C i r c o l a r e 1 2 4 i r r i g i d i s c e considerevolmente i criteri di domanda e le procedure per richiedere lo status di convenzione fiscale tra due paesi nonche’ aumenta notevolmente la documentazione richiesta.

È da notare infine che questi criteri permettono ora al SAT di controllare i movimenti delle operazioni delle persone fisiche o dei cosiddetti veicoli speciali di investimento off shore nonchè le transazioni delle società all’estero. È bene utilizzare la massima cautela e richiedere un aiuto professionale durante la compilazione di tale documentazione.

Rafforzamento delle dichiarazioni per i Trattati sulla Doppia Imposizione

Page 13: Collezione China Briefing 2010

11China Briefing

个人所得税纳税申报表(适用于年所得 12 万元以上的纳税人申报)

INDIVIDUAL INCOME TAX RETURN(For individuals with an annual income oF over 120,000 Yuan)

所得年份 : 年 填表日期 : 年 月 日 金额单位 :人民币元(列至角分)Year oF income incurred: date oF Filing: date month Year amount in rmB Yuan

纳税人姓名Tax payer’s name

国籍 ( 地区 )Nationality

/region

身份证照类型ID Type

身份证照号码

ID number

任职、受雇单位Employer

任职受雇单位税务代码Employer’s

Tax ID Code

任职受雇单位所属行业

Industry of Employer

职务Title

职业Profession

在华天数Days of stay in China

境内有效联系地址Address in China

境内有效联系地址邮编Post code

联系电话Tel

number

此行由取得经营所得的纳税人填写

This line is to be filled by taxpayers with business income

经营单位纳税人识别号

Tax ID Code of the business

经营单位纳税人名称Name of the

business

所得项目Categories of income

年所得额 Annual Income应纳税所得额

Taxable income

应纳税额Tax payable

已缴(扣)税额Tax pre-paid and withheld

抵扣税额Tax credit

减免税额Tax

exempted or deducted

应补税额Tax owed

应退税额Tax

refundable

备注Notes

境内Income from within China

境外Income

from outside China

合计Total

1、工资、薪金所得 Wages and salaries

2、个体工商户的生产、经营所得 Income from production or business operation conducted by self-employed industrial and commercial households

3、对企事业单位的承包经营、承租经营所得Income from contracted or leased operation of enterprises or social service providers partly or wholly funded by state assets

4、劳务报酬所得 Remuneration for providing services

5、稿酬所得 Author’s remuneration

6、特许权使用费所得 Royalties

7、利息、股息、红利所得 Interest, dividends and bonuses

8、财产租赁所得 Income from lease of property

9、财产转让所得 Income from transfer of property

其中 :股票转让所得 Income from transfer of stocks

个人房屋转让所得 Income from transfer of personal estate

10、偶然所得 Incidental income

11、其他所得 Other income – – – – – – –

合计 Total

我声明,此纳税申报表是根据《中华人民共和国个人所得税法》及有关法律、法规的规定填报的,我保证它是真实的、可靠的、完整的。Under penalties of perjury , I declare that this return has been filed according to THE INDIVIDUAL INCOME TAX LAW OF THE PEOPLE’S REPUBLIC OF CHINA and other relevant laws and regulations, and to the best of my knowledge and belief. I guarantee the information provided is true, correct and complete.纳税人 ( 签字 ) :Taxpayer’s signature

代理人 ( 签章 ) :Preparer (Other than taxpayer)’s firm 联系电话 :Phone number

税务机关受理人 ( 签字 ) : 税务机关受理时间 : 年 月 日 受理申报税务机关名称(盖章):Signature of responsible tax officer: Filing date: Time: Year/Month/Date Responsible tax offic

Imposte in Cina: pianificate il vostro 2010Data Settore Imposta Azione

31 marzo 2010 Persone fisiche con reddito annuale superiore ai 120.000RMB

IRPEF Presentare l’autodichiarazione annuale IRPEF del 2009

31 maggio 2010 Tutti i settori IRES Presentare la dichiarazione annuale IRES del 200931 maggio 2010 Tutti i settori che raggiungono la soglia

relativaTransfer Pricing

Completare la preparazione della documentazione del contribuente per il Transfer Pricing del 2009

31 dicembre 2010 Istituzioni finanziarie IRES Regole per deduzioni di crediti in sofferenza non oltre il 1 gennaio 201131 dicembre 2010 Compagnie d’assicurazione IRES Regole per deduzioni speciali su varie riserve non oltre il 1 gennaio 2011 31 dicembre 2010 Industria cosmetica, farmaceutica,

bevande e tabaccoIRES Limiti di deduzione speciale per costi pubblicitari e promozionali non

oltre il 1 gennaio 2010 31 dicembre 2010 Tutti i settori eleggibili per gli incentivi IRES Incentivi di sviluppo per le regioni occidentali non oltre il 1 gennaio 201131 dicembre 2010 Imprese manifatturiere, di semiconduttori

e imballaggio IRES Rimborso fiscale per reinvestimento non oltre il 1 gennaio 2011

31 dicembre 2012 Tutte le FIEs eleggibili per gli incentivi IRES Vecchi incentivi FEIT terminano il 1 gennaio 201331 dicembre 2013 Imprese per la delocalizzazione di alta

tecnologia qualificata IRES e Business Tax

Incentivi fiscali terminano il 1 gennaio 2014

Page 14: Collezione China Briefing 2010

1China Briefing

Aggiornamenti legali e fiscali da Dezan Shira & Associates

Chiusura di un Ufficio di Rappresentanza e Liquidazione

Societaria in Cina

In questo numero:La chiusura di un ufficio di rappresentanzaLa liquidazione di una società a totale partecipazione stranieraLa liquidazione di una Joint VentureConsiderazioni di natura finanziaria e fiscale in fase di liquidazione di una società in CinaConsiderazioni sui rischi di inadempienza nei processi di liquidazione in Cina

www.china-briefing.com/it

Sottoscrizione al sito:www.china-briefing.com/it

Page 15: Collezione China Briefing 2010

La copertina artistica di questo meseL’opera oggetto della copertina di questo mese “Bird People” (olio su tela), è dell’artista Li Felin. Originario di Pixian, nella provincia del Sichuan, l’artista ha ottenuto un diploma accademico in pittura ad olio presso la Sichuan University Art College. Li vive e lavora a Chengdu, nella provincia del Sichuan.

L’opera è riprodotta per cortesia dell’artista e della FELLINI Gallery. La FELLINI Gallery è specializzata in pittura contemporanea, scultura e fotografia cinese e internazionale. La galleria è a Shanghai, all’interno dell’ex concessione francese al 339 Changle Rd. #15, presso Ziangyang Rd. www.fellinigallery.com; [email protected].

Tutto il materiale ed i contenuti sono protetti da © 2010 Asia Briefing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell’editore. Contattate: [email protected]

Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

Benvenuti a questo numero di China BriefingIn questo nuovo numero della rivista China Briefing ci occuperemo delle procedure per la chiusura di un ufficio di rappresentanza e di come liquidare un’ attività in Cina. Con la crisi globale che lentamente inizia ad alleviarsi e con l’economia cinese in recupero, molti investitori stranieri guardano ancora alla Cina come ad una grande opportunità. Detto questo, il caos dell’ultimo anno ha portato ad un cambiamento del modello economico prevalente, e le imprese che precedentemente si concentravano sulle esportazioni, hanno dovuto modificare la loro strategia in Cina o ridimensionare le loro operazioni. Partendo da queste premesse, delineeremo quì le responsabilità di chi decide di procedere con una liquidazione societaria, e ci occuperemo delle implicazioni conseguenti alla liquidazione di una società sussidiaria, della documentazione relativa e delle implicazioni legali e fiscali che tutto ciò comporta. Come spesso accade in Cina, la liquidazione societaria è un argomento difficile, che richiede attenzione ai dettagli e alla conformità normativa.

Questo numero di China Briefing è stato preparato da Dezan Shira & Associates, società di consulenza legale, contabile e fiscale che assiste gli investitori stranieri in Cina. Per maggiori informazioni o assistenza scrivere a [email protected].

Distinti saluti dall’Italian Desk di Dezan Shira & Associates

Alberto Vettoretti,Managing Partner,China Practice,Dezan Shira & Associates,Editore, Asia Briefing

Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese ed in Italia. Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l’altro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.

Page 16: Collezione China Briefing 2010

3China Briefing

La chiusura di un Ufficio di Rappresentanza

[ A cura di Dezan Shira & Associates ]

Con la c r i s i g loba l e che incide ancora pesantemente sull’economia reale, può essere u t i le r icordare a dirigenti ed imprenditori le

responsabilità a cui essi vanno incontro quando si procede alla liquidazione di un’attività in Cina. Le sussidiarie cinesi di aziende straniere possono essere influenzate da circostanze al di fuori del loro controllo e possono dover procedere a liquidazione in seguito ai problemi incontrati dalla società madre.

In queste circostanze, i diritti di un certo numero di “soggetti interessati” dovranno essere tenuti in considerazione – azionisti, dipendenti, clienti, creditori e debitori, autorità locali e uffici legislativi e fiscali. La chiusura di una società può provocare for t i emozioni e una sensazione di incertezza tra le parti coinvolte.

Il diritto cinese, ovviamente, presenta dei regolamenti che specificano come q u e s t e s i t u a z i o n i d e b b a n o e s s e r e affrontate correttamente, in modo da garantire tutte le parti coinvolte, che le imposte siano onorate, che il personale s ia adeguatamente t rat tato e che le

responsabilità legali siano correttamente assolte. In questo numero spiegheremo q u a l i p r o c e d u r e d o v r a n n o e s s e r e affrontate nel caso di chiusura di una società ad investimento straniero in Cina, e metteremo in evidenza le problematiche ad essa connesse. Speriamo che nessuno dei lettori debba mai ricorrere all’uso di queste procedure, ma se questo dovesse accadere è importante essere a conoscenza di quanto viene riporta nelle pagine successive.

La procedura di chiusura di un ufficio di rappresentanza (UR) potrà iniziare solamente quando non vi siano pendenze fiscali arretrate o altre questioni che devono essere chiarite con le autorità.

Per iniziare il processo di chiusura, dovranno essere inoltrate le domande di deregistrazione agli uffici delle imposte (sia locali che nazionali), corredate da documenti rilevanti e dalla delibera di chiusura dell’ufficio di rappresentanza adottato dalla società madre, firmata dall’amministratore e vidimata con il timbro della società madre. Nella maggior parte dei casi è necessario fornire i seguenti documenti:

Revisione contabile aggiornata al mese corrente;

Dichiarazione dei redditi dell’UR; Registri contabili e ricevute; Certificati di registrazione fiscale (originale e in copia con il timbro dell’UR);

Se l ’UR è f i s ca lmen te e sen te , è necessar io presentare l ’a t tes ta to rilasciato dall’ufficio delle imposte che ne confermi lo “status”.

Dopo la cancellazione del legal code certificate, e l’annullamento del libretto degli assegni, dei timbri e degli altri documenti collegati, è possibile procedere alla chiusura del conto ed al prelievo o al trasferimento dei fondi rimanenti.

Il passaggio finale è ovviamente la cancellazione della business license. Perché ciò avvenga, è necessario che tutte le notifiche di approvazione rilasciate precedentemente dalle dogane e dagli uffici delle imposte locali o statali, vengano presentate all’Industrial and Commercial Bureau corredate dalla delibera della società madre.

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La liquidazione di una società a totale partecipazione straniera

4 China Briefing

La liquidazione di una società a totale partecipazione straniera

[ A cura di Dezan Shira & Associates ]

Le procedure da completare per chiudere una società a t o t a l e p a r t e c i p a z i o n e s t r a n i e r a ( c h e d ’ o r a i n p o i c h i a m e r e m o W F O E

dall’acronimo inglese) in Cina, ottenerne lo scioglimento e la liquidazione, non sono più facili o brevi di quelle compiute per la costituzione della società stessa e normalmente vengono portate a termine in un periodo che va dai sei ai nove mesi.

In ottemperanza a quanto disposto dalle norme cinesi, una WFOE deve essere sciolta qualora ricorra una delle seguenti circostanze:

Il suo termine naturale indicato nell’atto costitutivo scade;

Il Consiglio di Amministrazione decide di sciogliere la società;

La società effettua una fusione o viene scorporata;

La business license viene revocata dal legislatore, o viene ordinato alla società di cancellarla o di porvi fine;

In presenza di serie difficoltà operative e qualora la prosecuzione dell’attività porti a perdite per gli interessi degli azionisti. Nel caso di stallo decisionale, gli azionisti che rappresentino il 10% o più del capitale sociale possono richiedere lo scioglimento della società davanti alla People’s Court;

Si verificano altre cause di dissoluzione previste dallo statuto.

Creazione del comitato di liquidazioneEntro 15 giorni dalla dichiarazione di scioglimento della società, deve essere nominato un comitato di liquidazione. Il comitato di liquidazione dovrà liquidare e valutare le attività della società in accordo con le disposizioni di legge cinesi e dello statuto societario.

Durante la procedura di liquidazione, la società non deve compiere nessuna attività che non sia rilevante ai fini liquidatori. Il team di liquidazione deve avere il diritto

di gestire le attività societarie in corso che sono collegate alla liquidazione – concludere i contratti di assunzione, vendita, esportazione, transferimento o disporre di qualsiasi attività della società, sia che questa si trovi in Cina sia che si trovi all’estero.

Durante il periodo di liquidazione, il comitato di liquidazione esercita le funzioni e dispone dei poteri riportati di seguito:

Liquidare tutte le attività della società, preparare un bilancio ed una lista di tutte le voci che costituiscono tali attività e formulare un piano di liquidazione;

Fare un annuncio pubblico per rendere noto ai creditori sconosciuti ciò che sta succedendo ed avvisare per iscritto tutti i creditori noti;

Completare tutte le attività lasciate incompiute dalla società;

Pagare tutte le imposte dovute; Adempiere a tutte e obbligazioni a cui è esposta la società;

Disporre delle attività che residuano dopo il pagamento di tutti i creditori;

Rappresentare la società in tutte le possibili vicende legali della società in fase di liquidazione;

Occuparsi della relazione del rapporto sulla liquidazione, da sottoporre al Consiglio di Amministrazione ed alle autorità per l’approvazione.

Procedure di controllo in fase di liquidazioneLe verifiche in fase di liquidazione sono generalmente richieste in due circostanze:

Quando la domanda per la cessazione delle attività viene sottoposta alle autorità ed è approvata da queste ultime;

Quando tutte le procedure di cessazione della società sono state completate.

Oltre alle verifiche di normale routine, quelle in fase di liquidazione si focalizzano principalmente sui punti seguenti:

Le performance finanziarie della società nei sei mesi precedenti la dichiarazione di liquidazione;

La completezza e l’accuratezza delle informazioni sulle attività, come per esempio:• Se il calcolo dei crediti esigibili è

accurato;• Se l a cance l l az ione de i deb i t i

Page 18: Collezione China Briefing 2010

5China Briefing

La liquidazione di una società a totale partecipazione straniera

non esigibili è stato propriamente autorizzato;

• Se la contabilità delle operazioni bancarie è in ordine;

• Se l e p ropr i e t à ma te r i a l i sono realmente detenute dalla società;

• Se la vendita o la cancellazione delle attività gode delle necessarie approvazioni da parte delle autorità competenti;

• Se l e a t t iv i t à f inanz ia r i e sono d i s t r i b u i t e e c o n t a b i l i z z a t e accuratamente;

Le obbligazioni della società, come ad esempio:• Se gl i s t ipendi da versare sono

calcolati correttamente;• Se le tasse da pagare sono state

versate debitamente;• Se altre obbligazioni sono state

estinte correttamente; Le spese di liquidazione devono essere tenute sotto controllo e realizzate in ottemperanza alle prescrizioni legislative.

Le scadenze temporali in fase di liquidazioneIl comitato di liquidazione dovrebbe seguire le seguenti scadenze temporali:

E n t r o 7 g i o r n i d a l l ’ i n i z i o d e l l a liquidazione, le autorità competenti devono essere avvisate;

Ent ro 15 g iorn i da l l ’ in iz io de l la liquidazione, il comitato di liquidazione deve essere costituito;

Entro 10 giorni dalla costituzione del comitato di liquidazione questo deve pubblicare la notizia dell’inizio della procedura e chiedere che i creditori non noti si manifestino;

Entro 60 giorni dalla costituzione del comitato di liquidazione, questo deve far pubblicare un annuncio in un quotidiano nazionale o locale adatto allo scopo di tale diffusione;

Entro 10 giorni da quando il rapporto è stato presentato alle autorità, il comitato di

liquidazione provvede alla cancellazione della società dai registri presso l’autorità che ne aveva precedentemente approvato la costituzione.

Distribuzione dei proventi della liquidazioneIn accordo con quanto stabilito dalle leggi cinesi, i proventi rimasti dalla liquidazione delle attività della società devono essere distribuiti nell’ordine seguente:

Copertura delle spese di liquidazione, incluse le spese per il management, i costi operativi, le spese per gli annunci pubblici, le questioni legali ed arbitrali, la remunerazione dei rappresentanti del comitato di liquidazione e dei loro consulenti, altre spese occorse in fase di liquidazione;

Stipendi e contributi obbligatori per i dipendenti;

Imposte dovute al fisco; Deb i t i ve r so t e rz i con d i r i t to d i prelazione;

Altri debiti verso terzi.

Dopo che tutti i pagamenti sono stati onorati, in accordo con quanto esposto sopra, e nel momento in cui le procedure di liquidazione arrivano al termine, il capitale che residua può essere convertito in Euro o in qualsiasi altra valuta e trasferito in patria od esportato liberamente.

Cancellazione delle licenzeUna volta che le procedure di liquidazione sono completate, il comitato dovrà sottoporre il rapporto sulla liquidazione approvato dal Consiglio di Amministrazione all’autorità che aveva approvato la costituzione della società. Il comitato dovrà restituire la licenza e cancellare quindi la società dai registri degli uffici governativi competenti, che includono: il Ministero del Commercio, la SAIC (State Administration for Industry and Commerce), l’amministrazione delle

dogane, l’ufficio delle tasse e la SAFE (State Administration of Foreign Exchange). Infine, andranno chiusi tutti i conti correnti bancari intestati alla società.

L’investitore ha il diritto di preservare la copia originale dei documenti societari e la registrazione dei movimenti bancari.

Entro 30 giorni dalla consegna del rapporto sulla liquidazione, la società potrà compiere la cancellazione dai registri dei vari uffici e sarà libera di trasferire ciò che residua dalla liquidazione delle attività. Queste cancellazioni e altre operazioni relative includono:

Cancellazione dai registri del Ministero del Commercio e cancellazione del Certificato di approvazione;

Verifica fiscale e cancellazione presso l’ufficio delle tasse locale;

Verifica fiscale e cancellazione presso l’ufficio delle tasse nazionale;

Cancellazione dal registro delle dogane; Cancellazione presso la SAFE; Cancellazione presso la SAIC; Cancellazione del Business Code Certificate;

Annuncio pubblico su un quotidiano per la cessazione dell’attività;

Remissione dei fondi agli investitori; Chiusura dei conti correnti bancari.

Naturalmente, le imprese coinvolte in attività specifiche che richiedono particolari licenze, dovranno procedere anche alla cancellazione delle stesse. Sebbene ciò non sia direttamente legato a questioni finanziarie, gli investitori stranieri dovranno accertare che, per esempio, le materie prime non utilizzate e i prodotti finiti rimasti invenduti siano sistemati secondo la legislazione anti-inquinamento. Allo stesso modo, le strutture e gli edifici devono essere trattati secondo determinati criteri previsti dalla legge. Non è consigliabile venir meno a questo genere di responsabilità.

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La liquidazione di una Joint Venture

6 China Briefing

Le procedure inizial i per la chiusura di una Joint Venture sono molto simili a quelle per la chiusura di una WFOE, e come per la

WOFE, occorrono dai sei ai nove mesi affinchè siano portate a termine.

In ottemperanza a quanto disposto dalle norme cinesi, una Joint Venture può essere sciolta qualora ricorra una delle seguenti circostanze:

1. Il termine naturale indicato nell’atto costitutivo scade;

2. L’impossibilità di proseguire l’attività a causa di ingenti perdite;

3. L’impossibilità di proseguire l’attività a causa del non adempimento da parte di uno dei contraenti agli obblighi pattuiti nell’accordo, nel contratto o nell’atto costitutivo;

4. L’impossibilità di proseguire l’attività a causa delle ingenti perdite causate da forza maggiore;

5. I l mancato raggiungimento degl i obiettivi prefissati e la mancanza di prospettive di sviluppo futuro;

6. I l Ve r i f i c a r s i d i a l t r e c a u s e d i scioglimento presenti nel contratto o nell’atto costitutivo.

In prossimità della dichiarazione di scioglimento, si richiede che la società inizi le procedure di liquidazione.

Se si è in presenza dei casi 2, 4, 5, 6 sopra esposti, il Consiglio di Amministrazione deve presentare una domanda di approvazione all’autorità che aveva approvato la costituzione della società, mentre in presenza del punto 3, la domanda dovrà essere presentata da uno dei contraenti.

Si tenga presente che, secondo quanto previsto dal diritto societario cinese, una JV può essere in perdita sostanziale durante l’esercizio dell’attività, ma nello statuto tale eventualità non è causa di scioglimento della società e gli azionisti non arrivano a una decisione unanime, una minoranza rappresentante una quota inferiore al 10% del capitale sociale può procedere con una azione legale al fine di chiedere la cessazione dell’attività. In

seguito all’ottenimento di un ordine della Corte, si potrà continuare con le procedure liquidatorie.

Creazione del comitato di liquidazione1. Gli azionisti dovranno nominare un

comitato di liquidazione entro 15 giorni dalla dichiarazione di scioglimento;

2. I l comitato di l iquidazione dovrà liquidare e valutare le attività della società in accordo con le disposizioni di legge cinesi e con l’atto costitutivo della società;

3. Il comitato di liquidazione deve essere formato da almeno tre rappresentanti, c h e d i s o l i t o s o n o c o m p o n e n t i de l Cons ig l io . Tut tav ia , qua lora il rappresentante del Consiglio di Amministrazione non fosse adatto a ricoprire tale posizione, potrà essere ingaggiato un consulente esterno (pratica comune);

4. Il comitato di liquidazione deve avere il diritto di concludere i contratti di assunzione, vendita, esportazione, trasferimento o disporre di qualsiasi attività della società sia che queste

La liquidazione di una Joint Venture[ A cura di Dezan Shira & Associates ]

JV

JV

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7China Briefing

La liquidazione di una Joint Venture

si trovino in Cina sia che si trovino all’estero secondo quanto disposto dalle leggi cinesi e dai principi stabiliti nell’atto costitutivo;

5. Il comitato di liquidazione esercita le funzioni e dispone dei poteri riportati d i s egu i to du ran t e i l pe r iodo d i liquidazione:

a) Liquidare tut te le at t ivi tà del la società, preparare un bilancio ed una lista di tutte le voci che costituiscono tali attività e formulare un piano di liquidazione;

b) Fare un annuncio pubbl ico per rendere noto ai creditori sconosciuti ciò che sta succedendo ed avvisare per iscritto tutti i creditori noti;

c) Completare tutte le attività lasciate incompiute dalla società;

d) Sottoscrivere la perizia e la valutazione delle attività in liquidazione e chiarire i criteri di calcolo;

e) Pagare tutte le imposte dovute;f) Adempiere a tutte le obbligazioni a

cui è esposta la società;g) Disporre delle attività che residuano

dopo il pagamento di tutti i debitori;h) Rappresentare la società in tutte le

possibili vicende legali in fase di liquidazione;

i) Occuparsi della relazione del rapporto sulla liquidazione, da sottoporre al Consiglio di Amministrazione ed alle autorità per l’approvazione.

Procedure di controllo in fase di liquidazioneLe verifiche in fase di liquidazione sono generalmente richieste due volte:

Quando la domanda per la cessazione delle attività viene sottoposta alle autori tà ed è approvata da queste ultime;

Quando tutte le procedure di cessazione della società sono state completate.

Oltre alle verifiche di normale routine, quelle in fase di liquidazione si focalizzano principalmente sui punti seguenti:

Le performance finanziarie della società nei sei mesi precedenti la dichiarazione di liquidazione;

La completezza e l’accuratezza delle informazioni sulle attività, come per esempio:• Se il calcolo dei crediti esigibili è

accurato;• Se l a cance l l az ione de i deb i t i

non esigibili è stata propriamente autorizzata;

• Se la contabilità delle operazioni bancarie è in ordine;

• Se l e p ropr i e t à ma te r i a l i sono realmente detenute dalla società;

• Se la vendita o la cancellazione delle attività godano delle necessarie approvazioni da parte delle autorità competenti;

• Se l e a t t iv i t à f inanz ia r i e sono d i s t r i b u i t e e c o n t a b i l i z z a t e accuratamente;

Le obbligazioni della società, come ad esempio:• Se gl i s t ipendi da versare sono

calcolati correttamente;• Se le tasse da pagare sono state

versate debitamente;• Se altre obbligazioni sono state

estinte correttamente; Le spese di liquidazione devono essere tenute sotto controllo e realizzate in ot temperanza al le prescrizioni legislative.

Le scadenze temporali in fase di liquidazioneIl comitato di liquidazione dovrebbe seguire le seguenti scadenze temporali:

E n t r o 7 g i o r n i d a l l ’ i n i z i o d e l l a liquidazione, le autorità competenti devono essere avvisate;

Ent ro 15 g iorn i da l l ’ in iz io de l la liquidazione, il comitato di liquidazione deve essere costituito;

Entro 10 giorni dalla costituzione del comitato di liquidazione, questo deve pubblicare la notizia dell’inizio della procedura e chiedere che i creditori non noti si manifestino;

Entro 60 giorni dalla costituzione del comitato di liquidazione, questo deve far pubblicare un annuncio in un quotidiano nazionale o locale adatto allo scopo di tale diffusione;

Entro 180 giorni dall’inizio della procedura di liquidazione il rapporto

sulla liquidazione deve essere sottoposto alle autorità per l’approvazione;

Entro 10 giorni dalla presentazione del rapporto alle autorità, il comitato di liquidazione provvede alla cancellazione della società dai registri presso l’autorità che aveva approvato la costituzione della società stessa.

Cancellazione delle licenzeIn prossimità della fine delle procedure di liquidazione, il comitato dovrà sottoporre il rapporto approvato dal Consiglio di Amministrazione all’autorità che aveva approvato la costituzione della società. Il comitato dovrà restituire la licenza e cancellare quindi la società dai registri degli uffici governativi competenti, che includono: il Ministero del Commercio, la SAIC (State Administration for Industry and Commerce), l’amministrazione delle dogane, l’ufficio delle tasse e la SAFE (State Administration of Foreign Exchange). Infine, andranno chiusi tutti i conti correnti bancari intestati alla società. L’investitore ha il diritto di preservare la copia originale dei documenti societari e la registrazione dei movimenti bancari.

Entro 10 giorni dalla consegna del rapporto sulla liquidazione, la società potrà compiere la cancellazione dai registri dei vari uffici e sarà libera di trasferire ciò che rimane dalla liquidazione delle attività. La cancellazione include:

1. Cancellazione dai registri del Ministero del Commercio e cancellazione del Certificato di approvazione;

2. Verifica fiscale e cancellazione presso l’ufficio delle tasse locale;

3. Verifica fiscale e cancellazione presso l’ufficio delle tasse nazionale;

4. Cancel lazione dal regis t ro del le dogane;

5. Cancellazione presso la SAFE;6. Cancellazione presso la SAIC;7. Cancellazione del Business Code

Certificate;8. Annuncio pubblico su un quotidiano

per la cessazione dell’attività;9. Remissione dei fondi agli investitori;10. Chiusura dei conti correnti bancari.

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Considerazioni di natura finanziaria e fiscale in fase di liquidazione di una società in Cina

8 China Briefing

Le società a partecipazione straniera in Cina che intraprendono la strada della liquidazione devono tener conto di due principali questioni fiscali:

Pagamento dei debiti pregressi verso l’erario. Il comitato di liquidazione deve individuare tutte le voci di imposta potenzialmente dovute ed effettuare le necessarie verifiche. Dopo aver ricevuto conferma sulle cifre realmente dovute, il comitato di liquidazione deve saldare tutti i debiti pregressi con gli uffici dell’erario competenti;

Pagamento di tutte le imposte che sorgono durante la fase di liquidazione, cioè che sorgono in capo ad operazioni svolte durante la fase stessa. La vendita delle attività immobili, per esempio, potrebbe generare qualche voce di business tax (tassa sul turnover), mentre il pagamento degli stipendi al personale sarà sottoposto all’imposta sul reddito delle persone fisiche.

Vediamo di andare ancor più nel dettaglio nei paragrafi che seguono.

Estinzione dei debiti pregressi verso l’erarioCome previsto dai Generally Accepted Accounting Principles (GAAP) della Repubblica Popolare Cinese, le imprese manifatturiere dovrebbero corrispondere il 2% dei salari dei dipendenti al fondo del sindacato. Va notato che tale 2% in caso di liquidazione appartiene al sindacato e non alla commissione di liquidazione.

Per le imprese con normali operazioni, diverse imposte sulle transazioni (come ad esempio l’imposta di bollo) dovrebbero essere dichiarate nel momento in cui si verificano. Tuttavia, la maggioranza delle imposte, viene dichiarata periodicamente (ad esempio, mensilmente).

Così, dopo che la liquidazione è iniziata, vi è il rischio che alcune di queste imposte sfuggano all’attenzione degli addetti ai lavori, e che non vengano quindi dichiarate e pagate. Le transazioni commerciali compiute prima della liquidazione potranno ancora essere completate entro il periodo di liquidazione e porteranno a nuovi debiti pregressi. Entrambe le questioni devono essere prese in considerazione dalla commissione di liquidazione.

Insorgenza di nuovi obblighi fiscali durante la fase di liquidazioneDurante il periodo in cui l’impresa è in liquidazione, inoltre, possono sorgere nuovi obblighi legati alla vendita delle attività o alla cessazione dei contratti di assunzione.

Vendita delle attivitàNon esiste nessuna differenza pratica fra la vendita delle attività durante la normale vita dell’impresa o durante la fase di liquidazione. Eppure, se il fine dell’operazione di vendita è quello della distribuzione dei beni dell’impresa, sussistono i presupposti per una diversa tassazione dei proventi. Parte del debito verso l’erario che si viene a determinare deve infatti essere considerato come una spesa di liquidazione e deve essere versato in via preferenziale prima del pagamento di altre spese.

Imposta sul valore aggiunto e dazi doganaliL’ufficio doganale prescrive diversi periodi di monitoraggio per i beni di importazione a seconda delle diverse categorie di beni in questione. Durante il periodo di monitoraggio, questi beni devono essere ammortizzati fino all’effettivo valore reale se le dogane ne autorizzano la vendita, il trasferimento, oppure la destinazione ad altri scopi, durante la fase di liquidazione. In questa situazione sia i dazi doganali che l’imposta sul valore aggiunto da applicare sulle importazioni devono essere considerate.

La formula a cui si fa riferimento in questi casi è:

Prezzo di imposta = Prezzo CIF x [1 – mesi di utilizzo / (anni di management x 12)]

Si noti inoltre che, qualora una società a partecipazione straniera volesse trasferire i beni che aveva originariamente importato godendo delle esenzioni di imposta sul valore

aggiunto (nel caso in cui siano destinati ad un socio cinese o trasferiti o venduti ad una società cinese) le dogane calcoleranno l’ammontare dell’imposta basandosi sugli anni di ammortamento. Se, invece, i beni in questione vengono trasferiti ad un’altra società a partecipazione straniera che gode di trattamenti fiscali preferenziali, questi continueranno a godere di tali esoneri.

Imposte sul giro d’affari (turnover)Le imposte sul turnover che normalmente insorgono nel trasferimento di attività dell’impresa durante la fase di liquidazione sono l’Imposta sul Valore Aggiunto (dall’acronimo inglese VAT), la Business Tax, la Consumption Tax e l’imposta sulla rivalutazione dei terreni. Non esiste, dunque, una specifica regolamentazione dedicata alle imposte sul turnover da applicare alla liquidazione delle attività di impresa.

Imposte sugli asset d’impresaLe voci di imposta rilevanti in questo caso sono quelle sugli immobili urbani, o le tasse sull’utilizzo di veicoli da parte delle imprese ad investimento estero. Durante la fase di liquidazione, prima che questi veicoli e mezzi siano trasferiti ad altri soggetti, la società sarà ancora ritenuta soggetta a tassazione.

Imposte sul reddito delle persone fisicheGli impiegati delle aziende in via di liquidazione continuano a percepire un certo ammontare di stipendio, dal quale le società devono trattenere l’imposta individuale,come durante la normale fase operativa dell’impresa. In caso contrario, l’ufficio delle tasse procederà alla loro richiesta innalzando i costi di liquidazione.

Imposta sul reddito societarioCon riferimento alla Corporate Income Tax Law (legge sull’imposta sul reddito societario), se una società cessa la sua attività dopo l’inizio di un esercizio fiscale, con il risultato che la durata effettiva delle operazioni durante l’anno fiscale è inferiore a 12 mesi, il periodo effettivo delle operazioni deve essere trattato come un anno fiscale. Quando l’impresa è in liquidazione, in conformità alla legge, il periodo di liquidazione deve essere trattato come un esercizio fiscale completo.

Se l’impresa cessa le operazioni commerciali nel corso di un anno fiscale, si procederà al

Considerazioni di natura finanziaria e fiscale in fase di liquidazione di una società in Cina

[ A cura di Dezan Shira & Associates ]

Page 22: Collezione China Briefing 2010

Considerazioni di natura finanziaria e fiscale in fase di liquidazione di una società in Cina

saldo dell’imposta sul reddito delle società per il periodo in corso con le autorità fiscali competenti entro 60 giorni dalla data in cui termina la realtà aziendale. Prima della cancellazione dall’impresa dai registri, essa deve presentare una dichiarazione e pagare le tasse alle autorità competenti in conformità con quanto previsto dalla legge e secondo il reddito derivante dalla dichiarazione.

La formula da utilizzare è la seguente:

Profitti/perdite della liquidazione = (profitti/perdite della vendita del magazzino) + (profitti/perdite dalla vendita di altri assets) + (profitti/perdite dalla vendita delle attività immobilizzate)

Immobilizzazioni attive nette/residue = (profitti/perdite della liquidazione) – (stipendi e pagamenti legati al welfare obbligatorio) – (costi di liquidazione) – adempimenti fiscali – altre obbligazioni – perdite per crediti inesigibili + entrate per esazioni crediti

Reddito di liquidazione = Immobilizzazioni attive nette/residue – profitti accantonati e non distribuibili – valore finale dei fondi dopo le imposte + rivalutazione degli immobili – rivalutazioni finanziarie – riserve in eccesso + immobili recuperati + capitale versato.

Nella maggior parte dei casi, nel periodo di liquidazione si regolano definitivamente i conti con l’erario per l’imposta da versare. In accordo con le leggi vigenti, i redditi dell’anno in corso possono essere diminuiti dal riporto in avanti delle perdite con riferimento unicamente a quelle dell’anno precedente. Per questi motivi mantenere una contabilità accurata dei proventi e dei costi sostenuti durante l’anno precedente all’entrata in liquidazione è particolarmente importante. Scegliere il periodo di liquidazione corretto può permettere di utilizzare questo strumento per ottenere significativi risparmi d’imposta.

Trattamento speciale per la liquidazione in caso di bancarottaNormalmente, si ricorre alla liquidazione delle attività dell’impresa quando queste superano in valore le obbligazioni alle quali la società è esposta e non dovrebbero quindi sussistere problemi nel versare le imposte esigibili.

Tuttavia, quando l’impresa ad investimento straniero realizza perdite a causa di operazioni non efficienti o di una gestione sbagliata, e non riesce ad adempiere ai suoi doveri fiscali, o comunque il valore delle sue attività non copre le obbligazioni a cui essa deve adempiere, viene proclamata l’insolvenza o la bancarotta. Poiché in questa situazione non vi è la liquidità necessaria per versare le imposte dovute, occorre conoscere l’ordine di precedenza in base al quale adempiere alle proprie obbligazioni fiscali.

Al momento, quando una società a partecipazione straniera si trova ad essere liquidata a causa della sua insolvenza, non è la legge speciale sulla bancarotta ad essere applicata, ma le normali leggi in materia civile. Tuttavia, in questo caso, non vi è alcun riferimento alle spese durante la fase di insolvenza; le imprese a partecipazione straniera dovrebbero, quindi, avere una certa attenzione e flessibilità al riguardo.

In base a quanto stabilito dalla legge, le imposte devono essere versate prima della vendita delle attività dell’impresa; in caso contrario, proprio questo loro trasferimento potrebbe subire ripercussioni. Le obbligazioni pregresse verso l’erario devono essere onorate in via preferenziale. Per quanto riguarda le nuove voci d’imposta che emergono durante la fase di liquidazione, alcune sono da considerarsi come costi legati a questo periodo e pertanto concorrono alla pari con il

pagamento degli altri creditori. Altre, invece, devono essere assimilate alle tasse già dovute e vanno quindi versate in via preventiva prima della vendita delle attività della società e del saldo degli altri debiti.

La complessità dell’argomento, l’attenzione richiesta nella tenuta dei conti e da riporre nelle scelte da compiere, sottolineano la delicatezza con la quale una società a partecipazione straniera dovrebbe affrontare la fase di liquidazione o insolvenza, e rivolgersi a professionisti in materia.

Cancellazione della registrazione all’ufficio delle tasseDopo che la società a partecipazione straniera avrà completato tutte le procedure della fase di liquidazione e saldato il suo conto con il fisco, l’ufficio delle tasse competente procederà alla cancellazione dell’iscrizione dell’impresa dal registro dell’erario. A questo punto, la società in via di liquidazione può procedere a cancellare tutte le registrazioni come già riportato in precedenza.

Il seguente materiale dovrà essere consegnato all’ufficio dell’erario:

L e t t e r a d i d o m a n d a , c o n r e l a t i v o certificato di approvazione e documenti annessi;

Rapporto contabile della liquidazione; Rapporto sulla liquidazione; Ricevute di pagamento di tutte le imposte dovute;

Lettera di approvazione del processo di liquidazione emessa dall’autorità che originariamente approvò l’investimento;

Modulo di domanda e di verifica per il completamento della procedura di cancel lazione dal regis t ro , ed al t r i documenti richiedibili dall’ufficio delle tasse locali.

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Considerazioni sui rischi di inadempienza nei processi di liquidazione in Cina

10 China Briefing

Considerazioni sui rischi di inadempienza nei processi di liquidazione in Cina

[ A cura di Dezan Shira and Associates ]

Come abbiamo già avuto modo di spiegare, durante la liquidazione di una società, stipendi, contributi welfare e buonuscita sono voci di

spesa seconde solo alle spese di liquidazione propriamente intese. Per le società con un’imponente forza lavoro questo può tramutarsi in una spesa di larghe proporzioni e deve quindi essere valutata con attenzione.

Solo quando la forza lavoro sarà chiaramente definita si potrà capire quali sono gli effettivi obblighi dell’impresa nei suoi confronti. Per questo motivo, il primo passo da compiere è proprio il controllo incrociato fra la lista degli impiegati, i contratti ufficiali di assunzione e le informazioni contabili tenute sugli stipendi versati. I dipendenti dovranno aver ricevuto tutti i pagamenti a cui hanno avuto diritto, compresa l’ultima mensilità prima della liquidazione. I contratti di assunzione dovrebbero poter ricostruire la durata del rapporto di lavoro, permettendo così di calcolare proprio sulla base di questa durata l’ammontare della buonuscita per la cessazione del rapporto di lavoro subordinato. Infine, bisognerà tenere conto delle scritture che rimandano ai versamenti obbligatori effettuati per il welfare dei dipendenti e assicurarsi che rimanga abbastanza per completare i versamenti.

Controllare le obbligazioni contrattuali dovrebbe essere un processo abbastanza chiaro. Il giorno in cui il rapporto di lavoro è iniziato e quello in cui questo termina dovrebbero comparire sul contratto stesso. Molti contratti di lavoro subordinato hanno una durata iniziale di un anno e poi presentano uno spazio dove il dipendente può apporre la sua firma di anno in anno per rinnovare il contratto stesso. Per i dipendenti che abbiano lavorato per la società per un periodo inferiore ai dieci anni l’indennità dovuta alla cessazione del rapporto corrisponderà unicamente alla somma dovuta in relazione al periodo rimanente secondo il contratto di impiego.Alcuni contratti hanno delle clausole che stabiliscono i risarcimenti che una parte deve all’altra nel caso in cui questa violi

determinate voci contrattuali. In presenza di questa clausola, qualora l’ammontare pattuito dalle parti sia inferiore a quello dovuto per il rimanente periodo contrattuale, alla cessazione del rapporto di lavoro la società ha l’obbligo di versare solo l’ammontare pattuito. Indipendentemente dal fatto che si versi solo l’ammontare pattuito oppure il corrispondente degli stipendi dovuti per la mancata prosecuzione del contratto questo non incide sul fatto che, a partire dall’interruzione del rapporto, non sono più dovute le spese obbligatorie per il welfare.

Tuttavia, i dipendenti che abbiano lavorato per la stessa impresa per oltre dieci anni, hanno il diritto di godere di un contratto a tempo indeterminato. A questi impiegati deve essere corrisposta una mensilità (calcolata sulla base dello stipendio medio ricevuto durante l’ultimo anno di lavoro) per ogni anno in cui questi hanno prestato servizio nell’impresa. Per gli impiegati che hanno lavorato tutta la loro vita per la stessa società e si stanno avvicinando alla pensione, la somma da corrispondere può raggiungere un ammontare considerevole e potenzialmente pari a tre anni di stipendi. In alcuni casi sarebbe molto più conveniente pagare loro lo stipendio fino al momento in cui questi sarebbero comunque andati in pensione, tuttavia non esiste la possibilità legale di scegliere questa opzione.

Molte imprese ad investimento estero in Cina sono registrate da un periodo inferiore ai dieci anni prescritti, quindi, in teoria, le obbligazioni relative all’indennità di fine rapporto non dovrebbero essere eccessive. Sfortunatamente però, non è infrequente trovare investitori stranieri che, avendo acquistato vecchie imprese statali cinesi, hanno anche inavvertitamente assorbito

gli obblighi che gravavano su queste per le indennità dei dipendenti, inclusi quelli maturati nel periodo precedente al cambio di società. Sebbene le leggi in materia prescrivano che in queste situazioni tutti i contratti di lavoro debbano essere conclusi prima dell’operazione, e con essi vadano saldate le indennità maturate e riscritti i nuovi contratti, tali prescrizioni non sempre vengono davvero seguite. In alcune aree della Cina sono stati emanati regolamenti dove si ripone la responsabilità della mancata regolazione dei rapporti in capo al nuovo proprietario della società. Gli investitori che sono impegnati in progetti che coinvolgono dipendenti precedentemente legati alle imprese statali, sono quindi avvisati di prestare particolare attenzione ai contratti di lavoro ed alle obbligazioni che si trovano ad ereditare.

Una volta che le obbligazioni legate al salario base sono state calcolate, rimane da verificare la situazione del fondo per il welfare e del fondo casa (housing fund). Alcune delle società che vanno in liquidazione si trovano ad avere problemi di liquidità, ed una delle prime voci di spesa che viene tagliata è quella dei contributi per questi benefit dei dipendenti. Controllare le ricevute dei pagamenti all’Ufficio dei Contributi Sociali è utile per capire quando sono stati effettuati gli ultimi versamenti. Si noti che proprio l’Ufficio dei Contributi Sociali può richiedere una mora giornaliera pari allo 0,3% dei contributi non versati, mentre è bene sapere che il fondo casa non può fare altrettanto. È altresì importante notare che la mora può lievitare fino a raggiungere cifre davvero ingenti nel giro di alcuni mesi di ritardo nei pagamenti.

Responsabilità limitata delle società a partecipazione straniera e potenziali obbligazioni degli investitori stranieriTutte le imprese a partecipazione straniera, sia le Joint Venture a capitale misto, sia le WFOE a totale partecipazione straniera, sono dotate di personalità giuridica e di una autonomia patrimoniale con responsabilità

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11China Briefing

Considerazioni sui rischi di inadempienza nei processi di liquidazione in Cina

limitata al solo patrimonio societario. Questo implica che l’investitore straniero sia, in via di principio, esposto al solo rischio di perdere quella quota di denaro che aveva originariamente investito nel capitale della società cinese in questione. Tuttavia, di fronte a determinate circostanze, l’investitore straniero può essere chiamato a rispondere personalmente per le obbligazioni societarie, anche con il proprio patrimonio. Le potenziali obbligazioni a cui deve adempiere un investitore che “fugge” sono diverse da quelle di colui che invece fronteggia una operazione di liquidazione volontaria o anche di bancarotta.

Le punizioni per chi “scappa”In accordo con le regolamentazioni per la registrazione delle imprese in Cina, è responsabilità e dovere dell’investitore la registrazione della propria attività quando la nuova impresa viene creata e di aggiornare l’ufficio competente, qualora si verifichino accadimenti rilevanti nella vita della società stessa. Se una società a partecipazione straniera sta per essere disgregata, l’investitore straniero deve necessariamente cancellare la registrazione fatta all’atto di costituzione della società, prima di procedere ad incassare gli eventuali proventi della liquidazione. In altre parole le autorità devono essere avvertite.

Se un investitore straniero fugge alle sue responsabilità e semplicemente scappa dalla Cina senza procedere secondo le regole della liquidazione, le autorità del Registro delle Imprese sono autorizzate ad addebitare una multa fra i 10.000 e il 100.000 RMB (dai 1.000 ai 10.000 euro circa) alla società ed a ritirarne la licenza.

Inoltre, il rappresentante legale dell’impresa alla quale è stata revocata la licenza, che è ritenuto responsabile per gli inadempimenti, potrebbe essere escluso dalla possibilità di ricoprire cariche di responsabilità come quella di consigliere delegato, supervisore oppure altre posizioni manageriali per un periodo di tre anni a partire dalla data di revoca della licenza in tutta la Cina. Gli investitori che hanno preferito fuggire di fronte alle loro responsabilità perdono in teoria la possibilità di poter davvero lavorare sul mercato cinese in futuro.

Oltre a sanzionare il rappresentante legale nella maniera appena descritta, la legge cinese ritiene responsabile l’investitore straniero che abbia evaso le normali procedure di liquidazione ed abbia espatriato

illegalmente ciò che residuava dell’impresa.

Responsabilità per gli investitori stranieri che dichiarano bancarottaAll’articolo 5, la legge sulla bancarotta stabilisce che “la validità di ogni procedimento che abbia origine dalle disposizioni della presente legge è estesa anche alle proprietà del debitore che risieda fuori dalla Repubblica Popolare Cinese”. La legge quindi prevede che si possano rivendicare diritti sulle proprietà di un investitore straniero anche quando queste ultime sono situate in una giurisdizione terza. L’amministratore della bancarotta è responsabile per la conduzione dei procedimenti a carico dei debitori, facendo quindi le veci della società. In accordo con quanto previsto dalla nuova legge sulla bancarotta qualsiasi socio che non abbia interamente versato il capitale sociale può essere ritenuto responsabile della bassa capitalizzazione della società.

Applicazione delle sentenzeSe una corte cinese emette un verdetto che rende responsabile l’investitore straniero per i debiti della società controllata in Cina, la petizione per l’esecuzione a danno del l ’ invest i tore può essere richiesta dai creditori della società oppure indifferentemente dall’amministratore della bancarotta, in una delle due maniere seguenti.

In primo luogo, ammesso che l’investitore straniero abbia altre proprietà in Cina, l’amministratore della bancarotta o i creditori possono attivare una petizione mirata a l congelamento dei beni . L’investitore straniero, a questo punto, può scegliere di ripagare i debiti al creditore in questione e scongelare i suoi beni, in caso contrario, questi saranno venduti all’asta ed il ricavato verrà utilizzato per ripagare i debiti. È importante sottolineare che, in accordo con i trattati bilaterali per il reciproco riconoscimento delle sentenze

in materia civile fra Hong Kong, Macao e la Repubblica Popolare Cinese, sussiste la possibilità che i beni dell’investitore straniero situati a Hong Kong o Macao siano soggetti alle richieste dei creditori di una società costituita nella Repubblica Popolare.In seconda istanza, anche qualora l’investitore straniero non avesse altre proprietà sulle quali rifarsi in Cina, e non vi fosse alcun accordo bilaterale per il riconoscimento delle sentenze civili fra il governo cinese e quello del paese dell’investitore, non si può dire che questo sia al sicuro dalle rivalse dei creditori cinesi. In questa situazione, infatti, i creditori insoddisfatti potrebbero comunque arrivare ad inoltrare una petizione ad una corte del paese di origine dell’investitore ed ottenere che la sentenza emanata in Cina abbia i suoi effetti comunque, anche all’estero ed in accordo con le leggi vigenti nel paese straniero.

Inoltre, se vi dovesse essere un accordo di arbitrato fra l’investitore straniero ed i creditori cinesi e questi si rivolgono ad una camera di compensazione internazionale piuttosto che ad un tribunale civile in una corte cinese, la domanda inoltrata dai creditori cinesi per il riconoscimento e l’applicazione degli arbitrati di tale istituzione dovrà essere approvata. Questo in ottemperanza a quanto previsto dalla cosiddetta convenzione di New York del 1958: la convenzione delle Nazioni Unite per il riconoscimento e l’applicazione degli arbitrati a livello internazionale, firmata da ben 142 paesi.

ConclusioneSembra ben chiaro quindi che, qualsiasi siano le circostanze e qualsiasi cosa sia accaduta in passato, gli investitori stranieri non devono e non possono pensare di darsi alla fuga quando la loro attività in Cina sembra destinata al fallimento. Con le maestranze sempre più coscienti delle proprie possibilità e potendo contare sul supporto di leggi cinesi ed internazionali a loro favore, gli interessi dei creditori, dei dipendenti e più in generale delle controparti cinesi sono oggi più difendibili che in passato.

Per assistenza sui processi di chiusura di un ufficio di rappresentanza o di liquidazione aziendale in Cina, vi invitiamo a contattare Dezan Shira & Associates all’indirizzo [email protected] o a visitare il sito www.dezshira.com/it.

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1China Briefing

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Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

Benvenuti a questo numero di China Briefing

Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese ed in Italia. Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l’altro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.

In questo numero di China Briefing andiamo a dare uno sguardo ad alcune procedure di controllo interno e di aderenza e conformità alle norme quando si opera in Cina. In primo luogo, approfondiremo alcuni punti chiave legati ad aspetti operativi, finanziari e delle risorse umane che dovrebbero essere chiari ad ogni manager operante in Cina. Da questioni prettamente formali, alle funzioni operative chiave fino alle considerazioni ambientali, esploreremo come la due diligence operativa può essere d’aiuto nello stabilire il grado di rischio e le opportunità di business nella Repubblica Popolare Cinese. Inoltre, daremo uno sguardo a come redigere la contabilità, i documenti societari e le imposte in modo corretto.

Infine, dal momento che la scadenza per la presentazione dei documenti di Transfer Pricing si avvicina, abbiamo voluto introdurre la documentazione richiesta e che deve essere completata. Con norme (e sanzioni) sempre più rigide, è importante che le aziende coinvolte nel Transfer Pricing mantengano una documentazione appropriata e siano costantemente aggiornati sui requisiti fiscali.

Gli articoli di questo numero di China Briefing sono frutto delle ricerche e dell’esperienza della società di consulenza fiscale e per gli investimenti diretti esteri Dezan Shira & Associates. Per assistenza legale, fiscale, contabile e nella gestione delle risorse umane nella Repubblica Popolare Cinese, vi invitiamo a contattarci all’indirizzo email [email protected] o a visitare il sito www.dezshira.com/it.

Distinti saluti,

Alberto Vettoretti,Managing Partner,China Practice,Dezan Shira & Associates,Editore, Asia Briefing

La copertina artistica di questo meseL’opera oggetto della copertina di questo mese “Angel Road” (olio su tela), è dell’artista Rong Zhi. Originario della provincia dell’Hunan, Rong Zhi ha ottenuto la laurea in pittura murale presso la China Central Academy of Fine Arts ed insegna oggi presso la Xiangtan University college of the Arts.

L’opera è riprodotta per cortesia dell’artista e della FELLINI Gallery. La FELLINI Gallery è specializzata in pittura contemporanea, scultura e fotografia cinese e inter-nazionale. La galleria è a Shanghai, all’interno dell’ex concessione francese al 339 Changle Rd. N.15, presso Ziangyang Rd.

www.fellinigallery.com; [email protected].

Tutto il materiale ed i contenuti sono protetti da © 2010 Asia Briefing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell’editore. Contattate: [email protected]

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3China Briefing

La d u e d i l i g e n c e è probabilmente uno dei concetti più importanti tra quelli che un investitore straniero deve considerare

quando decide di operare in un ambiente particolare come quello cinese. Che si tratti della procedura di registrazione oppure dei processi interni legati alla gestione quotidiana, un manager dovrebbe sempre conoscere lo stato dell’azienda, e assicurarsi che tutta la documentazione sia aggiornata e accurata, che tutti i dati finanziari siano registrati correttamente e che le questioni sul lavoro dipendente e sugli altri assets aziendali siano gestiti dovutamente.

In questo art icolo andiamo ad approfondire tre diverse forme di due diligence: operativa, finanziaria e delle risorse umane, aspetti che dovrebbero essere seguiti non solo quando si avvia un investimento, poiché essi aiutano ad identificare il valore reale di ogni investimento, ma dovrebbero anche essere usati come base per revisioni interne in società già stabilmente operanti in Cina, aiutando a ridurre rischi e ad evitare quei tipi di problemi che possono svilupparsi, quando non è posta adeguata attenzione alle questioni interne.

Due diligence operativa

Le aziende straniere operanti in Cina mancano spesso del controllo interno necessario e della trasparenza richiesta nell’operatività quotidiana. Le ragioni possono dipendere dagli aspetti occasionalmente unici dell’ambiente di lavoro cinese fortemente burocratico e ancora poco standardizzato. Ciò non significa necessariamente che sia in atto una frode, ma può comunque condurre ad una minore trasparenza delle transazioni ed a un minore controllo della casa madre. Questi rischi possono essere ridotti grazie alla due diligence operativa.

Questo genere di indagini possono rivelarsi uno strumento altamente efficace nell’aiutare a comprendere in che modo un’entità cinese opera e può anche dimostrarsi effettiva nel valutare quanto le operazioni correnti possano supportare gli obiettivi strategici futuri. L’analisi dovrebbe includere una valutazione dettagliata dei seguenti aspetti:

Modus operandi interno, i processi e i sistemi di supporto correlati;

In te rconness ione t ra ques te operazioni;

Impatto di queste operazioni sulla futura redditività aziendale.

La due diligence operativa mira a delineare i processi non pienamente coperti dalla due diligence finanziaria ed è spesso uno strumento molto importante nell’ identificare la reale amministrazione e il valore di un’azienda operante in Cina. Mentre la due diligence finanziaria verifica il bilancio societario, le vendite future potenziali e i profitti aziendali, usando prevalentemente la contabilità interna e le variazioni percentuali, la due diligence operativa, scava più in profondità, verificando le operazioni funzionali e le loro interazioni.

Uno degli aspetti fondamentali che deve essere verificato nella due diligence operativa è la correttezza della

Due diligence: controlla la qualità delle tue operazioni

[ A cura di Dezan Shira & Associates ]

OrganizationRiskEnvironment

Key functions

OPERATIONOPERATION

OPERATION

OPERATION OPERATION

OPERATION

OPERATIONOPERATION

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4 China Briefing

Due diligence: controlla la qualità delle tue operazioni

strutturazione societaria. I documenti da controllare includono:

la licenza commerciale, oltre a tutte le licenze accessorie e i permessi ufficiali ad operare;

i documenti costitutivi della società e che ogni modifica successiva sia stata riportata nello statuto;

la verifica dei documenti emessi dalla banca di riferimento, riguardo la capitalizzazione e i conti correnti;

altre registrazioni richieste dalle autorità governative a norma di legge, incluse le registrazioni fiscali e per la gestione della valuta straniera; ciò include il certificato di valutazione, la documentazione relativa all’investimento di capitale iniziale, il report di verifica della contribuzione di capitale e copie dei certificati di investimento emessi ad ogni investitore;

rapporto di valutazione assets; eventuali documenti attestanti

qualsiasi trasferimento di quote o partecipazioni societarie;

eventuali documenti attestanti qualsiasi incremento o diminuzione di capitale registrato o dell’ammontare totale dell’investimento;

eventuali documenti che evidenzino l’uso delle quote azionarie come garanzia;

qualsiasi altro documento che concerna approvazioni, licenze o permessi richiesti per l’istituzione e l’operatività dell’azienda o di ogni sua filiale o consociata.

L’esame di qualsiasi di questi documenti dovrebbe essere eseguito durante la valutazione del contesto di altri documenti. Ciò, dovrebbe permettere di avere una piena comprensione dello status legale dell’azienda. Alcune di queste verifiche andrebbero condotte annualmente.

Struttura organizzativaLa struttura organizzativa è un punto chiave per il successo di qualsiasi azienda in Cina. Gli aspetti da verificare includono:

tutti gli investitori/azionisti della

società sono posti sotto mandato; la struttura organizzativa esterna

della società, di tutte le consociate, domestiche e straniere, degli uffici di rappresentanza, delle filiali, dei centri di distribuzione, dei centri di ricerca, dei loro legami, interconnessioni e strutture operative;

la struttura organizzativa interna, con un organigramma dettagliato che specifichi nomi, età, paga e dettagli dei membri di ogni collegio sindacale, consiglio di amministrazione, senior management o altro personale chiave;

ogni manuale socie tar io e /o normativa/regolamento interni all’azienda;

dettagli delle assemblee degli organi societari, quali il consiglio di amministrazione, degli azionisti o dei collegi sindacali, e di ogni altro consiglio che abbia adottato risoluzioni esecutive negli ultimi tre anni;

copie documentali riguardo i punti di cui sopra, incluse copie delle licenze commerciali, dei documenti costitutivi, contratti di joint venture e statuti, approvazioni governative e documenti di registrazione;

altra documentazione, incluse le bozze di ogni assemblea degli organi societari e le risoluzioni adottate negli ultimi tre anni, come le lettere d’incarico e i contratti di lavoro.

Stima del rischioLa stima del rischio è di fondamentale importanza. Le quattro fonti di rischio operativo, secondo gli standard internazionali, riguardano: i processi operativi, il personale, il sistema interno e gli eventi esterni. Questi sono aspetti qualitativi che possono avere un pesante impatto quantitativo, e tendono ad essere fomentatori di cattiva amministrazione e corruzione endemica. La due diligence operativa mira a stabilire le possibilità di questi rischi e i loro effetti potenziali sul business.

Funzioni operative principaliLa capacità operativa di una società è alla base del suo successo e dovrebbe, quindi, essere adeguatamente monitorata

e controllata lungo l’intera catena del valore. I passaggi necessari a portare a termine questi controlli variano a seconda della società che viene considerata, ma comunque sia, dovrebbero includere un monitoramento sul campo per verificarne il funzionamento quotidiano e quali sistemi di gestione vengano utilizzati. L’analisi dovrebbe includere il calcolo della capacità produttiva, dei flussi di materie prime in entrata, l’inventario delle scorte nei magazzini e tutti gli altri fattori che sono fondamentali alla normale conduzione della gestione quotidiana.

La due diligence operativa può, inoltre, aiutare a definire la possibilità e, da un punto di vista operativo, i vantaggi amministrativi di unire o accentrare operazioni indipendenti già esistenti. La soluzione dipenderà da caso a caso e dai risultati che si vorranno ottenere.

Relazioni esterneI controlli in quest’area dovrebbero estendersi alle relazioni con acquirenti e fornitori, rispettivamente mettendo a confronto i termini sia degli acquisti che delle vendite. Ci sono clienti a cui è concesso un trattamento preferenziale nei termini di pagamento? Ci sono fornitori i cui prezzi non sono in linea con i prezzi di mercato e che potrebbero vendere all’azienda prodotti a prezzo maggiorato? Un controllo periodico che ciò non accada e che l’amministrazione della catena di fornitura non venga abusata è fortemente consigliabile.

ConcorrentiAbbiamo incontrato, in passato, casi in cui gli ordini ad una società (di proprietà straniera) erano deviati ad un’ altra società “specchio”. Spesso queste ultime sono di proprietà di dipendenti o di parenti o amici di questi e operano attraverso un sito web disponibile solo in cinese. Controlli periodici controlli dovrebbero essere portati a termine sugli ordini in arrivo e sulla documentazione collegata, attraverso verifiche su campioni di preventivi a cui non è seguito un ordine d’acquisto. In un caso, abbiamo scoperto una fattura presentata per l’acquisto di un dominio

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Due diligence: controlla la qualità delle tue operazioni

cinese di una società concorrente, a nome di alcuni cinesi della società straniera vittima, i quali reindirizzavano gli ordini alla loro azienda. Le perdite causate da ordini “girati” a favore della società “specchio” ammontavano a 3 milioni di euro, mentre i responsabili delle vendite della società raggirata ponevano l’accento sulle sfavorevoli condizioni competitive del mercato per giustificare i magri ricavi. Un revisore esperto può aiutare ad identificare tali frodi durante i controlli amministrativi e, oltretutto, a tenere in piedi un sistema di controllo indipendente di verifica.

Considerazioni ambientaliIl governo cinese è sempre più attento alle questioni ambientali e al danno che le emissioni provenienti dalla produzione industriale possono provocare e sta compiendo passi decisivi in direzione degli standard internazionali. Di conseguenza, stanno aumentando anche i rischi per le aziende manifatturiere. Per esempio, una fabbrica costruita su un terreno considerato inquinato potrebbe doverlo ripulire: il concetto di “colui che inquina, paga” in Cina non è sempre seguito. È, quindi, un prerequisito procedere alla verifica della qualità del terreno, specialmente se devono essere acquistate nuove proprietà. È saggio, inoltre, procedere a controlli simili quando si è di fronte ad un terreno acquisito per eredità, o apportato da un partner in una nascente società.

Aspetti importanti da tener presente inclundono:

La situazione ambientale attuale dell’azienda.Vi sono stati problemi di carattere ambientale in passato, potrebbero esservene in futuro, dopo l’acquisizione? Se sì, quali contromisure sono state attuate?

Utilizzo di sostanze, materie prime, oggetti o procedure pericolose;

Scarico di materiali inquinanti e relative penali o tassazioni?

Qual’è la politica aziendale riguardo le questioni ambientali?

Esistenza di prove documentali su informazioni che riguardano l’impatto ambientale, licenze,

approvazioni, permessi, certificati, domande, registrazioni e notifiche

Esistenza di rapporti sulla situazione ambientale, prodotti da terze parti (sia private che governative) negli ultimi cinque anni

L’ambiente è ancora una questione in evoluzione in Cina. I regolamenti nei prossimi anni diventeranno con buona probabilità più stringenti e, quindi, la due diligence giocherà un ruolo sempre più importante.

Documentazione aziendale di segreteriaÈ di vitale importanza la corretta gestione degli aspetti contabili e della documentazione di segreteria. Una mancanza di attenzione ai dettagli potrebbe ser iamente met tere a repentaglio le quotidiane operazioni aziendali.

I marchi sono stati registrati in Cina? Se no, è necessario provvedervi al più presto. Se sì, il procedimento è stato compiuto da un agente o dalla stessa società madre? Controllare che ciò sia stato compiuto effettivamente e dove sia stata depositata la licenza di proprietà.Tutte le licenze commerciali sono aggiornate? Ciò dovrebbe riguardare i rinnovi annuali, e le altre licenze e permessi pert inenti - l icenze d’esportazione, registrazioni doganali e al SAFE (State Administration of Foreign Exchange).

Due diligence finanziaria

bewerten

KörperschaftBüro

Verwäss erungseffekt

FINANZIERUNG

FINANZWESEN

FINANZEN

FINANZWESEN

FINANZWIRTSCHAFT

FINANZWIRTSCHAFT

FINANZENFINANZIERUNG

Prüfungen

Angaben

Avere un quadro della situazionefin-anziaria aziendale potrebbe rivelarsi

difficile. Questo è spesso dovuto al fatto che molte aziende in Cina operano con due diversi libri contabili - uno interno, mostrante la reale posizione, e uno ufficiale. Ciò è illegale, ma rimane pratica comune, legata all’evasione fiscale dell’imposta sul reddito (che è del 25%). Il personale locale potrebbe quindi, principalmente, ma non solo, spinto da quelle che in Cina potrebbero anche essere ritenute buone intenzioni, causare seri problemi all’azienda, attraverso leggerezze o comportamenti deliberati.

La State Administration of Taxation è, inoltre, piuttosto inefficiente nella sua attività di raccolta delle imposte. Alcune tra le sue pratiche (come il versamento dell’IVA al momento della fatturazione e non del reale incasso) hanno portato a tecniche contabili inappropriate, che ormai sono la norma in molte aziende. In questi casi, il ricavo da vendite potrebbe, ad esempio, essere diretto al conto corrente personale dell’amministratore generale, piuttosto che al conto aziendale per ridurre il flusso di cassa legato all’IVA, fino a che l’intero ricavo non sia stato ricevuto. Ciò è magari compiuto con buone intenzioni, ma è certamente illegale ed è fonte di pericolosi rischi.

Una tale gestione contabile può facilmente portare a casi di evasioni e frode fiscale. Nel caso si venga scoperti, le autorità possono richiedere fino a 5 volte l’ammontare delle imposte non pagate. La situazione descritta sopra può inoltre porre l’ investitore in una posizione facilmente ricattabile nei confronti del personale locale.

Valutare i bilanci e le revisioni contabiliÈ consigliabile contattare una società di revisione contabile che abbia esperienza con società statali per attestare la qualità delle operazioni presentate. Sarà sufficiente programmare una visita di due, tre giorni da parte di un revisore imparziale e con esperienza, che possa fornire un’opinione sulla veridicità dei documenti presentati e sull’eventualità di condurre indagini più approfondite.

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6 China Briefing

Due diligence: controlla la qualità delle tue operazioni

E’ consigliabile comunque trattare le revisioni interne con la dovuta attenzione. Se deve essere condotta una semplice verifica sulla trasparenza commerciale, allora si può adottare un approccio pragmatico alla metodologia di comunicazione del personale.Qualora sorgano domande e a seconda della natura di queste, può essere pertinente condurre un esame più completo nelle aree che preoccupano maggiormente.

La SAT pone le aziende ad investimento straniero in Cina, incluse le Joint Venture, sotto la categoria 1 (la più alta) nella scala di verifica e monitoraggio dell’ufficio fiscale. Il personale amministrativo che non ne è consapevole, ma che invece continua a praticare una gestione societaria non a norma, può essere la causa di seri problemi futuri. È saggio insistere che questi si attengano alle norme di gestione richieste per legge.

Tasse e dichiarazione fiscaleLa maggior parte delle dichiarazioni devono essere condotte mensilmente, altre trimestralmente, a queste vanno aggiunti gli obblichi della revisione annuale.

Le principali imposte in Cina sono:

Imposta sul reddito societario; IVA; Imposta sul consumo di beni di lusso; IVA sui terreni; Resorce Tax; Imposta sugli immobili urbani; Tassa di bollo; Imposta sull’acquisto di motoveicoli

e navi; Imposta notarile - per l’acquisto di

diritti d’uso di terreni e immobili.

Le imposte per gli uffici di rappresentanzaGli uffici di rappresentanza sono soggetti ad un’imposta commerciale di circa il 9% delle loro spese, la quale deve essere calcolata, registrata e pagata mensilmente. E’ inoltre richiesta una revisione annuale. In rare occasioni, un ufficio di rappresentanza può fare domanda per ottenere l’esenzione fiscale. Se le imposte non sono state

corrisposte, l’ufficio fiscale può imporre multe di ammontare pari a cinque volte il debito in mora e, in casi estremi, può procedere al ritiro della licenza commerciale.

Questa può rivelarsi una spesa molto onerosa. In passato a Shanghai, un noto marchio internazionale del settore del lusso non ha evaso il fisco per tre anni consecutivi. Con una media di spese mensili pari a circa 8,000$ l’ammontare da versare aveva raggiunto i 28,800$, che con la penale e gli interessi poteva facilmente raggiungere i 172,800$. Il mancato pagamento delle imposte da parte di un ufficio di rappresentenza può dunque avere serie implicaioni, che possono tramutarsi nel pagamento di multe molto onerose qualora tale comportamento fosse reiterato nel tempo.

Revisione contabile internaLe differenze e le particolarità dei principi contabili cinesi, richiedono spesso una conoscenza specifica.

Un bilancio cinese dovrebbe mostrare nel dettaglio voci quali i crediti commerciali, altri crediti, immobilizzazioni, lavori in corso d’opera, debiti verso i fornitori, altre passività e i fondi di previdenza sociale.

I crediti commerciali o crediti a breve tipicamente si riferiscono ad operazioni aziendali facenti parte della gestione corrente. Due problematiche comuni sono: l’impossabilità di proiezioni dovuto alla mancanzadi dati analitici coerenti, spesso dovuto alla poca coordinazione tra l’ufficio di vendite e il dipartimento contabile; e la pratica comune di nascondere o sottodichiarare parte del le vendite per r idurre l’imponibile sui profitti societari.

Altri errori comuni legati alla contabilità dei crediti consiste nel registrare transazioni no rilevanti tra i crediti in attivo. Questo succede per esempio nel caso di un prestito interno tra due imprese consociate che, invece di essere registrato come investimento finisce erroneamente come “altri crediti”.

E ancora, immobilizzazioni prodotte internamente che non vengono poi contabilizzate tra le immobilizzazioni, con conseguente errore nel riporto degli ammortamenti. Il costo d’opera sarà registrato come uscita dell’esercizio e non capitalizzato, con l’effetto di diminuire la base imponibile. Immobilizzazioni correnti non registrate come tali come neanche la pertinente documentazione correlata.

Allo stesso modo, a volte le aziende riporteranno transazioni non rilevanti anche tra i debiti a breve. Come anche per gli stipendi dei dipendenti non ancora versati che talvolta non coincidono con gli importi effettivamente loro corrisposti.

Deprezzamento delle immobilizzazioniIn accordo con i ChinaGAAP (principi di contabilità correnti cinesi), le immobi l izzaz ioni re la t ive a l la produzione e alle operazioni aziendali, aventi vita utile stimata maggiore di un anno, devono essere capitalizzate, come gli altri attivi di lungo periodo aventi valore superiore a 2.000 RMB (circa 216 €) e vita residua superiore a due anni. I principi contabili IFRS invece, lasciano a discrezione delle aziende il limite oltre il quale le spese sono capitalizzate. Le immobilizzazioni sono quegli attivi materiali che ci si aspetta verranno posti in servizio per più di un esercizio contabile. Secondo gli US GAAP, le imprese hanno anch’esse la libertà di determinare un limite minimo alla capitalizzazione, ma resta vincolante la condizione minima temporale di un anno di vita utile.

Entrambi China GAAP e IFRS trattano i costi in modo simile, con l’eccezione che i primi includono le imposte d’acquisto mentre gli altri solo le imposte non rimborsabili. Secondo gli IFRS, il costo di una proprietà, di uno stabilimento o di un macchinario comprende il costo d’acquisto comprensivo delle imposte d’acquisto e d’importazione, oltre ad ogni costo direttamente imputabile alla messa in opera.

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7China Briefing

Due diligence: controlla la qualità delle tue operazioni

Per i China GAAP, le immobilizzazioni materiali sono contabilizzate al costo al netto dell’ammortamento , rivalutazioni successive non sono generalmente consentite, come anche per gli IFRS.

Le principali revisioni dovrebbero essere trattate come spese d’esercizio secondo gli standard China GAAP. Tuttavia, se può essere dimostrato il beneficio futuro in eccesso rispetto agli standard utilizzati in origine, allora esse possono essere capitalizzate, qualora non superino il valore di recupero delle immobilizzazioni. Queste dovrebbero essere ammortizzate nel periodo intercorrente tra due manutenzioni rilevanti. Secondo gli IFRS, ad eccezione del caso in cui l’azienda abbia stabilito che l’incremento di valore dell’asset è dovuto all’aggiunta di una componente separata da esso, le manutenzioni sono solitamente riconosciute come una spesa da imputare all’esercizio corrente, poiché riguardano il mantenimento o ristabilimento dei benefici economici futuri che un’azienda può aspettarsi dagl i s tandard di performance dell’immobilizzazione.

Secondo gli US GAAP, le spese di manutenzione sono definite come spese di ripristino che incrementano il valore dell’immobilizzazione ed estendono la sua vita utile per più di un anno. Ogni altra spesa di riparazione è imputata all’esercizio in cui si è manifestata. Molte aziende straniere in Cina non s i preoccupano di applicare un corretto ammortamento, determinando spese non necessarie e di conseguenza una diminuzione del profitto aziendale.

Due diligence nelle Risorse UmaneUn’adeguata comprensione del mercato del lavoro, delle leggi che regolano la gestione delle risorse umane e dei processi di selezione e gestione del personale è cruciale per un’azienda che voglia operare con successo in territorio cinese.

Sfortunatamente, soprattutto a causa della mancanza di informazioni affidabili in inglese, delle continue

riforme in atto e della natura mutevole del mercato del lavoro, è molto difficile per gli investitori stranieri comprendere la situazione in modo dettagliato.

Questioni sulla gestione del personaleÈ importante assicurarsi che tutti gli oneri a carico dell’azienda vengano versati debitamente, come l’imposta sul reddito individuale e i contributi. Sarebbe inoltre utile assicurarsi che tutti i contratti di lavoro con personale in posizioni chiave siano completi di clausole sulla confidenzialità e di non competizione con chiare definizioni di responsabilità da parte dell’azienda o del singolo dipendente. Assicurarsi inoltre che il numero dei dipendenti eguagli il numero di personale ufficialmente a libro paga e richiedere documentazione scritta dal dipartimento di risorse umane per certificarlo.

Nei casi in cui sia implicato un sindacato dei lavoratori, è saggio, inoltre, identificare lo statuto e i pagamenti che sono stati loro garantiti. Le aziende devono infatti corrispondere un minimo del 2% dello somma dei salari al fondo sindacale.

Altri aspetti da verificare includono:

Personale ereditato – la società può essere ritenuta responsabile del personale ereditato da altre aziende se questo viene trasferito per motivi di acquisizione, ecc;

Contratti - ricontrollare tutti i contratti con valore stimato superiore a 100.000 RMB o pari o superiore al 5% dell’attivo netto della società

(ciò include contratti d’impiego, assicurazione e ogni altro materiale che sia essenziale per operare).

Oneri sociali e contributiI contributi in Cina sono una tematica particolarmente complessa, in quanto organizzati su base regionale. Il sistema contributivo formale copre principalmente i lavoratori delle zone urbane e, parzialmente, quelli appartenti alle zone rurali che si sono trasferiti in città per lavoro.

I contributi mensili sono determinati attraverso l’utilizzo di una cifra base. Nella maggior parte delle città viene calcolata come segue: Sicurezza sociale base = Reddito totale dell’ultimo anno / 1216.

Per i nuovi assunti, lo stipendio base può essere utilizzato come base di sicurezza sociale per il primo anno.

Si noti che la cifra base per il calcolo dei contributi ha un tetto massimo pari al 300% della retribuzione sociale media del luogo nel quale questa è versata. Pertanto, tutti i dipendenti che guadagnino oltre tale importo pagheranno una percentuale minore del loro salario in contributi (cosicche anche il datore di lavoro avrà un onere minore).

Il tetto massimo viene generalmente aggiornato annualmente per tutti i dipendenti, solitamente nel mese di maggio. A volte il governo rivede anche le percentuali a carico delle parti. E’ da notare che, sebbene i massimali delle cifre base vengano aggiornati a metà anno, il calcolo della base di ogni dipendente verrà eseguito sulla retribuzione media percepita da gennaio a dicembre dell’anno precedente.

Il Sistema di Sicurezza Sociale cinese (China’s Social Security System) si compone di cinque diverse voci, più un “fondo casa” (housing found) obbligatorio. Le voci in questioni sono: pensione, disoccupazione, sanità, infortunio sul lavoro, maternità e fondo casa.

ArbeitsverhältnisRente

Sozialversicherung

PERSONALWESEN

PERSONAL

PERSONALABTEILUNG

PERSONAL

PERSONALWIRTSCHAFT

PERSONALABTEILUNG

PERSONALWIRTSCHAFT

PERSONALWESEN

PERSONALWIRTSCHAFT

Unterbringung

Mutterschaft

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Due diligence: controlla la qualità delle tue operazioni

I contributi per la pensione sono versati da entrambe le parti, datori di lavoro e lavoratori. Il contributo dei primi è naturalmente più alto rispetto a quello dei lavoratori.

Per il fondo disoccupazione, pagano entrambe le parti e nella maggior parte delle città la proporzione è inferiore all’1% del salario mensile, eccezion fatta per Shanghai in cui il contributo dei datori di lavoro raggiunge la soglia del 2%. Qualora il soggetto si trovasse senza lavoro, tale assicurazione pagherà un importo fisso ogni mese, a condizione che i contributi siano stati versati per conto del lavoratore dipendente per un periodo continuativo minimo di un anno, prima della presentazione della domanda.

Per l ’ass icuraz ione medica l e proporzioni variano notevolmente da città a città, ma generalmente alla società si richiede un contributo che varia tra il 5 e il 12% del salario mensile del dipendente, mentre il lavoratore contribuisce con una quota del 2% circa. Nel caso in cui un individuo si ammali, questo potrà beneficiare di cure ospedaliere. E’ consuetudine che l’importo necessario per il pagamento delle cure mediche prestate debba essere

pagato dal soggetto in via anticipata, salvo poi ricevere un rimborso pari alla quota coperta.

L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro viene interamente pagata dal datore di lavoro. A seconda del tipo di impiego svolto, il premio si attesta intorno a valori percentuali compreso tra lo 0,5 e il 2% del salario mensile del dipendente. Nel caso in cui si verifichi un infortunio sul lavoro, il datore avrà l’onere di raccogliere le prove e inviarle alla società assicuratrice.

Nel caso di una società la cui forza lavoro sia sparsa tra più città si potranno verificare delle differenze sostanziali nelle spese legate ai contributi.

I contributi per l’assicurazione di maternità sono corrisposti dal datore di lavoro che solitamente contribuisce con una percentuale compresa tra lo 0,5 e l’1%. Nel caso di maternità, una dipendente ha diritto a 4 mesi di ferie. Inoltre, il datore di lavoro non puo terminare il rapporto di lavoro dal momento in cui viene ufficializzata la maternità fino al primo anno di età del nascituro.

Il fondo casa, infine, ha lo scopo di favorire agevolazioni nell’acquisto di

un abitazione da parte del lavoratore. I contributi, obbligatori apparte per alcuni casi specifici, sono versati da entrambe le parti. Al datore di lavoro è richiesto un contributo che va dal 7 al 13% del salario del dipendente.

ConclusioneLa due diligence rappresenta un processo fondamentale nel valutare l’operativita di un azienda straniera in Cina. I differenti principi contabili possono complicare di molto la comprensione del giusto valore di un investimento e dei suoi assets in Cina. Il processo di due diligence richiede non solo un controllo a norma della documentazione, ma anche un’ attenta analisi della situazione finanziaria e delle questioni operative della società. È qui che conoscenza e esperienza in Cina possono fare la differenza.

Dezan Shira & Associates è una società di consulenza autorizzata che offre assistenza in materia legale e fiscale, di due diligence, di gestione libri paga e di revisione per clienti internazionali che operano in Cina , a Hong Kong, in India e in Vietnam. Per qualsiasi domanda o per ricevere ulteriori informazioni, vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] oppure a visitare il sito www.dezshira.com/it.

Profili OperativiLicenze commercialiQuando scade? Qual è l’oggetto sociale? Entrambi questi aspetti sono fondamentali per l’operatività quotidiana e portare a seri problemi. Qualora si intenda procedere alla creazione di una Joint Venture, è fondamentale richiedere al partner cinese di procurare copia della licenza aziendale, nella quale dovranno essere elencate le seguenti informazioni: il responsabile legale, la sede legale della società, l’ammontare del capitale sociale e il periodo di validità della licenza.

Altri documenti per la registrazioneMarchi e brevetti sono stati registrati in Cina? E le licenze di esportazione, la registrazione con le dogane e con lo State Administration of Foreign Exchange che garantisce le operazioni in valuta estera sono state ottenute in modo corretto?

Questioni ambientaliQuale è l’attuale situazione ambientale della società? Qualora si stia procedendo adesso alla costituzione, sono stati calcolati i costi ambientali a medio e lungo termine? È necessario effettuare una valutazione di impatto ambientale?

Profili finanziariDichiarazioni finanziarieChi ha il controllo finanziario della società? Qualora si trattasse di un solo individuo, questo non dovrebbe essere in possesso dei timbri societari, poichè questi darebbero di fatto al soggetto in questione il totale controllo finanziario della società.

Dichiarazione d’impostaSono state corrisposte tutte le imposte? Oltre all’imposta sul reddito societario, all’imposta sul reddito delle persone fisiche e alla business tax, le società che lavorano con l’export devono registrarsi per richiedere i rimborsi IVA o quando possibile l’esenzione. Per le PMI è da ricordare che lo stato di piccolo contribuente IVA deve essere confermato entro il 30 giugno.

Controllo interno e revisione finanziariaHa senso per le PMI affidarsi ad un revisore indipendente che possa attuare un periodico controllo interno almenno ogni trimestre o mensilmente qualora i movimenti siano consistenti. Questo puo essere di fondamentale aiuto nel mantenersi a norma di legge sotto il

profilo fiscale, fungere da controllo sul personale interno all’azienda, aiutare la direzione nel mettere a punto o perfesionare modelli di business efficienti e tenere aggiornati sui continui cambiamenti regolamentativi.

Risorse UmaneContributi I contributi da parte di dipendenti e datori di lavoro possono variare a seconda della città nella quale i contributi vengono versati. E’ necessario inoltre assicurarsi che tutti i contributi siano stati versati, poichè qualora così non fosse le sanzioni potrebbero rivelarsi particolarmente onerose.

Punti chiave per le PMILe PMI in Cina hanno tempo fino al 30 giugno 2010 per registrarsi presso le autorità fiscali, al fine di mantenere lo status di piccolo contribuente IVA – riducendo in questo modo le passività IVA dal 17% al 3%.

Per assistenza contabile e fiscale in Cina o ulteriori informazioni sull’argomento, scrivete a [email protected]

Check-list per una corretta due diligence in Cina

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9China Briefing

A partire dal 2008, la State Administration of Taxation ha introdotto, a carico dei contribuenti, l’obbligo di predisporre

e c o n s e r v a r e u n a d e t t a g l i a t a documentazione delle operazioni di transfer pricing, a supporto della natura concorrenziale delle transazioni con parti correlate.

In questo articolo si illustrano quali enti devono rispettare tali requisiti e che cosa debba essere incluso nella documentazione di trasfer pricing di una società.

I regolamenti cinesi in materia di transfer pricing stabiliscono tre casi di esenzione dall’obbligo di predisporre la documentazione necessaria:

L’ammontare delle transazioni di beni materiali con parti correlate è inferiore a 200 milioni di RMB e l’ammontare delle transazioni di beni immateriali con parti correlate è inferiore a 40 milioni di RMB;

La transazione è coperta da un Advance Pricing Agreement (APA);

L’azionista straniero detiene una partecipazione inferiore al 50% e la società svolge transazioni esclusivamente con parti correlate domestiche.

Per coloro che non sono esentati, la documentazione deve essere completata entro il 31 maggio dell’anno successivo all’esercizio fiscale in oggetto. La documentazione deve essere interamente in lingua cinese e deve essere presentata entro 20 giorni dall’eventuale richiesta. Le aziende devono conservare i documenti per un periodo di 10 anni a decorrere dal 1° giugno dell’anno successivo all’esercizio fiscale rilevante.

L’effetto combinato dei requisiti di cui sopra si traduce nella necessità reale degli obblighi di documentazione. Non è possibile fornire una documentazione dettagliata entro venti giorni dalla richiesta, se non sia già stata preparata in anticipo, soprattutto considerando la possibilità che potrebbe essere richiesta la documentazione di dieci anni prima. In ogni caso, la documentazione preparata al momento stesso o appena dopo l’effettuazione della transazione è considerata più persuasiva nei confronti delle autorità fiscali di una documentazione preparata successivamente, quando informazioni pertinenti e personali potrebbero non essere disponibili. Tale documentazione rappresenta l’unico modo accettato con il quale si può fornire alle autorità fiscali una chiara comprensione del modello dei prezzi di trasferimento e la realtà commerciale del business di un contribuente. In modo più significativo, rappresenta il modo migliore per presentare la situazione societaria all’ufficio fiscale locale sotto una luce favorevole, evitando così una lunga e costosa revisione dei prezzi di trasferimento.

È importante sottolineare che, anche se al contribuente non viene richiesto di preparare tale documentazione, ciò può essere altamente raccomandato nei seguenti casi:

Il contribuente ha caratteristiche che rendono alto il rischio di una revisione o di una indagine (come ad esempio nel caso di grosse perdite nella produzione o nel caso in cui si raggiunga un livello di produzione inferiore alla media del settore industriale);

Il contribuente opera in uån settore considerato rischioso oppure è parte di una multinazionale caratterizzata da un elevato rischio di essere sottoposta a revisione;

Il contribuente utilizza dei metodi di trasferimento del prezzo insoliti o sospetti al momento dell’espletamento della documentazione obbligatoria per le operazioni con parti correlate;

Il contribuente è esonerato per l’anno 2008, a causa de limitato fatturato delle operazioni con parti correlate, ma sono prevedibili aumenti negli anni successivi di tali transazioni– è altamente consigliato preparare la documentazione per l’esercizio 2008, al fine di ottenere informazioni, analisi industriali e funzionali ad un uso futuro, in quanto tali informazioni possono essere perdute nel tempo.

Le autorità fiscali possono effettuare delle rettifiche al prezzo di trasferimento, e riscuotere imposte addizionali e sanzioni, al fine di includere gli anni in cui la documentazione non era richiesta.

Struttura organizzativaLa prima categoria di informazioni riguarda i dettagli sulla struttura organizzativa del gruppo. Attraverso le informazioni fornite, le autorità

Preparare la documentazione per il Transfer Pricing

[ a cura di Steven Carey, Transfer Pricing Associate ]

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10 China Briefing

Preparare la documentazione per il Transfer Pricing

cercano di analizzare non solo la sede in Cina, ma l’intera entità societaria. Ciò permette loro di analizzare l’intera catena di valore, per essere sicuri che la percentuale dichiarata per il prezzo di trasferimento in Cina sia ragionevole. Le informazioni richieste riguardano:

La s t ru t tura organizzat iva e proprietaria del gruppo;

La descrizione dei cambiamenti nel rapporto tra l’impresa e le sue parti correlate nel corso dell’anno fiscale;

La descrizione delle parti correlate con cui l’impresa esegue le operazioni, con tanto di denominazione, il rappresentante legale, la composizione del gruppo dirigente, la sede sociale, le sedi sociali delle parti correlate;

L’indicazione delle parti correlate con diretta influenza sulla determinazione dei prezzi e delle operazioni con parti correlate dell’impresa;

La descrizione delle imposte sul reddito relative alle aliquote applicabili e all’applicazione dei trattamenti fiscali di favore di ogni parte correlata.

Descrizione delle operazioni commercialiLa seconda parte delle informazioni richieste si riferisce all’analisi industriale e operazionale. Da queste informazioni le autorità fiscali vengono a conoscenza della posizione ricoperta dall’azienda, delle attività svolte dalla filiale cinese, della proprietà di tutti i beni immateriali, nonché del livello di rischio assunto.

Le informazioni da fornire riguardano:

una panoramica delle attività svolte dall’impresa, ivi compresa una sintesi dello sviluppo dell’impresa e dei suoi cambiamenti, una sintesi del settore in cui questa opera e il suo sviluppo, le principali questioni economiche e legali che interessano l’impresa e il settore industriale (come la strategia commerciale, la politica industriale, le restrizioni in cui versa l’impresa e la posizione dell’impresa all’interno della catena industriale);

la composizione delle principali operazioni commerciali dell’impresa,

i ricavi , gli utili e i margini ottenuti da tali operazioni;

descrizione delle parti correlate con cui l’impresa esegue le operazioni, comprensive di denominazione, rappresentante legale, composizione del gruppo dirigente come dirigenti e manager, sede societari delle parti correlate, nome, nazionalità, paese di residenza, composizione familiare dei soggetti sopra menzionati, identità delle parti che hanno un’influenza diretta sulla determinazione dei prezzi delle operazione delle parti correlate con l’impresa;

descrizione delle dichiarazioni dei redditi, aliquote applicabili e applicazione dei trattamenti fiscali di favore di ogni parte correlata;

analisi della posizione di mercato della società nei confronti dei principali concorrenti;

Organizzazione della struttura interna della società, le informazioni relative alle funzioni svolte, i rischi a carico e i beni impiegati dall’azienda e le parti coinvolte nelle operazioni con parti correlate, che l’impresa deve utilizzare come riferimento;

Il bilancio consolidato del gruppo: la società può estendere il termine per la compilazione di queste informazioni a seconda della chiusura dell’esercizio finanziario del gruppo; tuttavia, tali informazioni devono essere predisposte entro il 31 dicembre dell’anno successivo a quello in cui si verifica l’operazione con la parte correlata.

Descrizione delle operazioni con parti correlate

Diversi sono i dettagli che devono essere specificati con rifermento alla descrizione delle operazioni con parti correlate. Ciò consente alle autorità di analizzare l’esatta natura delle

operazioni e di comprendere la metodologia di determinazione dei prezzi di trasferimento e il livello redditività.

Le informazioni da fornire riguardano:

descrizione del tipo di transazioni, delle parti rilevanti coinvolte in queste transazioni, delle tempistiche, dell’ammontare, della valuta di regolamento, dei termini e condizioni della transazione;

descrizione delle modalità di negoziazione, delle variazioni nel corso dell’anno fiscale e delle ragioni del cambiamento;

descrizione del flusso di transazione, incluso il flusso di informazioni, il flusso fisico e il flusso di cassa ad ogni livello, e discussione delle somiglianze e delle differenze rispetto alle transazioni con parti indipendenti;

descrizioni delle attività immateriali coinvolte nelle operazioni e del loro effetto sui prezzi;

Copia dei contratti e degli accordi in materia di operazioni con parti correlate;

Analisi dei principali fat tori economici e giuridici che influenzano i prezzi di tali operazioni;

Segmentazione delle vendite, costi, spese e profitti, derivanti dalle operazioni con parti correlate e indipendenti; se queste voci non possono essere segmentate direttamente, dovranno essere divise sulla base di categorie di ripartizione ragionevoli, insieme alla spiegazione scelte della segmentazione scelta.

Analisi di comparabilitàQuesta parte richiede la preparazione di documentazione che consenta alle autorità fiscali di pervenire ad una conclusione in merito alla natura delle operazioni concernenti società o transazioni comparabili.

Tali informazioni riguardano:

le caratteristiche dei beni o dei servizi coinvolti nelle transazioni, delle funzioni e dei rischi delle

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11China Briefing

Preparare la documentazione per il Transfer Pricing

parti coinvolte nelle operazioni, delle condizioni contrattuali , dell’ambiente economico e delle strategie di business;

le informazioni concernenti le funzioni svolte, i rischi sopportati e gli attivi utilizzati dalle società comparate;

descr iz ione del le operazioni comparabili come ad esempio le caratteristiche fisiche, la qualità e l’efficacia delle immobilizzazioni materiali; il tasso di interesse, il tasso di valuta, il termine, le garanzie prestate, i debiti contratti, il termine per il rimborso, e il metodo di calcolo degli interessi in base all’accordo di finanziamento, la natura e il livello dei servizi, il tipo di beni immateriali e la modalità di transazione di tali beni, il diritto di usare tali beni ottenuti dalle transazioni, e il reddito dall’uso di questi;

la fonte dalla quale sono state tratte le informazioni comparabili, la selezione dei criteri e le motivazioni di tale scelta;

modificazioni eseguite su tali dati comparabili e il perché di tali modifiche.

Selezione e applicazione del metodo di transfer pricingQuesta parte richiede al contribuente di documentare il metodo utilizzato nel definire il prezzo di trasferimento e la

valutazione di tale metodo rispetto alle pratiche correnti e settoriali.

Le informazioni richieste riguardano:

il metodo scelto per definire il prezzo di trasferimento e le sue motivazioni: in caso di scelta della divisione degli utili, si deve spiegare il contributo al profitto complessivo di gruppo o il livello residuale degli utili;

descrizioni di come l’informazione comparata supporta il metodo di transfer pricing scelto;

assunti e decisioni prese nel processo di determinazione di prezzi generalmente difficili da determinare;

altre informazioni a supporto dell’applicazione del metodo di transfer pricing scelto.

Un problema che si è manifestato recentemente nel contesto di una analisi economica riguarda la selezione delle società comparabili. Il punto di partenza è ricercare società statali quotate che operino in Cina nel medesimo settore del contribuente.

Qualora il numero/qualità delle società comparabili risultasse insufficiente, la ricerca può essere estesa a:

società quotate provenienti da altri Paesi dell’Asia/Pacifico;

società private cinesi.

I l primo approccio basa le sue fondamenta sul fatto che c’è una maggiore fiducia sull’affidabilità delle informazioni finanziarie, nonostante le aziende selezionate difficilmente p o s s a n o c o n s i d e r a r s i s o c i e t à comparabili, in quanto rappresentano grandi multinazionali che svolgono un’attività differente, rispetto a quella dei contribuenti presenti in Cina.

Il secondo approccio si basa sui dati provenienti da società private cinesi o asiatiche. Siamo consapevoli che la State Administration of Taxation stia sperimentando il database che fornisce accesso ai dati aziendali privati, secondo il regolamento che statuisce che “durante le analisi e le valutazioni possono essere utilizzate sia le informazioni pubbliche, che quelle private”. Sarebbe quindi ragionevole presumere che, con il passare del tempo i contribuenti saranno in grado di includere le società private comparabili nei loro studi di mercato, come alternativa alle società non-cinesi quotate in borsa.

Per una consulenza professionale o per assis tenza in materia di transfer pricing e sulla relativa documentazione in Cina, contatta Dezan Shira & Associates all’indirizzo [email protected] oppure a visitare il sito www.dezshira.com/it.

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1China Briefing 1China Briefing

Nuove norme sull'imposizione fiscale per gli uffici di rappresentanza in Cina

Aggiornamenti legali e fiscali da Dezan Shira & Associates

Inglese Francese Tedesco Italiano Spagnolo

Uffici di Rappresentanza

e Società Commerciali

In questo numero:Uffici di Rappresentanza e Società Commerciali a confrontoObblighi fiscali e imposte per gli uffici di rappresentanzaRegistrare una società commerciale in CinaA g g i o r n a m e n t i l o c a l i : M o d i f i c h e a l l e n o r m e sull’arbitrato a Pechino e il distretto industriale di Hongqiao a Shanghai

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Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

In questo numero analizziamo le maggiori differenze tra gli uffici di rappresentanza e le società commerciali a partecipazione straniera. L’ufficio di rappresentanza è stato per lungo tempo lo strumento piu utilizzato tra gli investitori stranieri per approcciare il mercato cinese. A partire da gennaio di quest’anno però, una nuova e stringente legislazione ha spinto molti a considerare una struttura alternativa. Tanti investitori stanno optando, ad esempio, per la società commerciale o FICE (foreign invested commercial enterprise) in particolar modo se l’obbiettivo principale dell’investimento in Cina include attività di carattere commerciale. In questo numero esploreremo le questioni fiscali e legali legate alle due diverse strutture, soprattutto alla luce delle nuove normative applicate agli uffici di rappresentanza.

Altri argomenti trattati in questo numero includono le nuove norme sull’arbitrato e un’ introduzione alla zona economica di Hongqiao a Shanghai, un distretto commerciale e logistico che punta a rivaleggiare con Pudong nei prossimi anni.Se ancora non possiedi un account China Briefing, ma vuoi ricevere i nostri aggiornamenti settimanali, iscriviti oggi stesso! Gli articoli di questo numero sono frutto delle ricerche della società di consulenza contabile e fiscale Dezan Shira & Associates. Per assistenza legale o fiscale nella Repubblica Popolare Cinese, vi invitiamo a contattarci all’indirizzo email [email protected] o a visitare il sito www.dezshira.com/it.

Distinti saluti dall’Italian Desk di Dezan Shira & Associates,

Alberto Vettoretti,Managing Partner,China Practice,Dezan Shira & Associates,Editore, Asia Briefing

Benvenuti a questo nuovo numero di China Briefing

La copertina artistica di questo meseL’opera oggetto della copertina di questo mese “China Scene No. 2” (acciaio inox), è dell’artista Chen Wenling. Originario della provincia del Fujian, l’artista si è diplomato all’Accademia di Arte e Design di Xiamen nel 1991 e ha completato i suoi studi al Dipartimento di Scultura della Central Academy of Fine Arts di Pechino. Le sue opere sono apparse in diverse mostre, quali la First China Art Triennal di Canton, la Chinese Sculpture Masterpieces Exhibition della Beijing International Biennale, la China-Belgium Contemporary Sculpture Exhibition ad Antwerp, la Chinese Contemporary Art Exhibition di Seoul, la 37ma Art Exposition a Basilea (Svizzera) e una mostra monografica al Duolun Museum of Modern Art a Shanghai.

L’opera è riprodotta per cortesia dell’artista e della R&R Art Gallery. Per ulteriori informazioni sull’artista, R&R Art (+86-21-62488716; www.rnrgallery.com; [email protected]).

Tutto il materiale ed i contenuti sono protetti da © 2010 Asia Briefing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell’editore. Contattate: [email protected]

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3China Briefing 3China Briefing

Le r e c e n t i m o d i f i c h e a l trat tamento fiscale degli uff ic i d i rappresentanza registrati sul territorio cinese hanno ridotto sensibilmente

la loro convenienza da un punto di vista fiscale. Sebbene sia da sempre una delle opzioni più usate per muovere i pr imi passi in Cina (e non solo) , l’ufficio di rappresentanza non è un’ entità giuridica per sé, non ha l’obbligo d i cap i ta l izzaz ione min ima e non può ottenere, in teoria, alcuna licenza commerciale (ciò potrebbe però cambiare in futuro in seguito ad una circolare di febbraio 2010 non ancora del tutto chiarita dalle autorità competenti).

Gli uffici di rappresentanza sono stati utilizzati negli ultimi 20 anni come “mezzo di esplorazione”, attraverso il quale poter stabilire una presenza iniziale in Cina per cercare fornitori, controllare la qualità dei prodotti acquistati dalla casa madre, mantenere i rapporti con i clienti o assistere nel trasferimento di tecnologia.

Una delle strutture più usate per il commercio internazionale, particolarmente

diffusa nel sud della Cina, ruotava (anche al giorno d’oggi) attorno alla costituzione di una società ad Hong Kong e la registrazione di un’ ufficio di rappresentanza in Cina continentale. Investitori stranieri potevano così effettuare operazioni di sourcing dalla Cina o di vendita a clienti cinesi oppure a consumatori finali all’estero tramite un braccio cosiddetto “operativo” quale l’ufficio di rappresentanza ed una struttura “finanziaria” registrata nella ex colonia britannica oppure in un’altra giurisdizione offshore. In questo modo, i servizi ausiliari di controllo, vendita, ricerca, liaison venivano di fatto svolti in Cina, mentre la relativa fatturazione nonché il ricevimento dei relativi introiti avvenivano in giurisdizioni a tassazione vantaggiosa come Hong Kong ove, in alcuni casi, si può addirittura richiedere l’esonero totale. Hong Kong consente infatti la possibilità di conseguire lo status di “offshore” che prevede la non-tassazione dei profitti generati al di fuori della giurisdizione di Hong Kong (profitti relativi ad operazioni extra-territoriali non sono soggetti alla tassazione sul profitto a Hong Kong). L’ufficio di rappresentanza veniva quindi tassato sui propri costi “aggiustati” in

modo da potersela cavare con un’impatto fiscale relativamente basso in Cina.

Tale pratica, anche se molto diffusa, è illegale. Si può quindi ben capire come tali strutture siano diventate il bersaglio di continue ispezioni da parte degli uffici delle tasse cinesi. Nonostante i tentativi delle autorità di combattere tale fenomeno attraverso la tracciabilità delle fonti del profitto, provare il reddito tassabile all’estero rimaneva e rimane tutt’oggi molto difficile.

I maggiori controlli, il voler espandere le proprie attività al di fuori di quelle permesse dalla legge attuale (gli uffici di rappresentanza rimangono fortemente limitati in termini di operatività) nonché il recente aumento fiscale in capo all’ufficio di rappresentanza stesso ha spinto verso un’interesse sempre maggiore da parte di molti investitori stranieri per le società di servizi o commerciali a responsabilità limitata. A partire dal 2006 (anno che segna un miglioramento nelle condizioni e nella diffusione della permissibilità di attività commerciali per gli operatori stranieri) ed in seguito

Uffici di rappresentanza e società commerciali a confronto

[A cura di Richard Hoffmann, Dezan Shira & Associates ]

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Uffici di rappresentanza e società commerciali a confronto

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ad una maggior familiarizzazione con tali veicoli di investimento (le cosidette Foreign Invested Commercial Enterprises o FICE), queste hanno svolto un ruolo s e m p r e m a g g i o r e n e l c o m m e r c i o internazionale nel paese. Vediamo di seguito quali sono le principali differenze, vantaggi e svantaggi di queste strutture comparate all’ufficio di rappresentanza.

L a m a g g i o r p a r t e d e g l i u f f i c i d i rappresentanza sono oggi tassati sulla base delle loro spese che includono quindi salari, affitto, spese di viaggio, bollette telefoniche, ecc. Secondo la nuova regolamentazione, quella che puo essere considerata l’aliquota d’imposta totale, ma che è in realtà la somma di 3 diverse aliquote, è oggi intorno al 10,94% (ma può variare significativamente in base al settore). Ciò vuol dire che, qualora la somma delle spese di gestione ufficialmente dichiarate di un ufficio di rappresentanza è, ad esempio, 10.000 euro al mese

(ovviamente in RMB visto che siamo in Cina), 1.094 euro dovranno essere versati all’erario.

La tassazione per le società commerciali, che d’ora in poi chiameremo FICE, come menzionato poc’anzi dall’acronimo inglese Foreign Invested Commercial Enterprise, si basa invece sui profitti reali dell’azienda. Inoltre, per quanto riguarda le transazioni commerciali vere e proprie, una FICE potrà dedurre l’IVA a credito contro l’IVA a debito e beneficiare direttamente dei rimborsi IVA all’export. La FICE può infine assumere personale direttamente (e non attraverso preposte agenzie semi-governative come per gli uffici di rappresentanza), commerciare ed emettere fatture in valuta locale, occuparsi della logistica ed avere un proprio magazzino, tutti aspetti che aumentano il diretto controllo sulle operazioni in territorio cinese anche in termini di vantaggi competitivi.

Investimenti aventi come fine operazioni di sourcing, di import-export o nei settori dei servizi vendita e assistenza pre e post vendita in genere, guarderanno sempre più alla FICE come l’alternativa più adatta per operare sul territorio cinese. Questo vale sia per chi approccia per la prima volta il mercato cinese e vuole creare una struttura in grado di ottimizzare le operazioni sul territorio, sia per chi opera già via ufficio di rappresentanza e vede i propri costi di struttura aumentare a fronte di una limitata operatività.

Per ulteriori informazioni sull’apertura e la gestione contabile e fiscale di uffici di rappresentanza e società commerciali in C ina , non es i ta te a con ta t tare Dezan Shira & Associates scrivendo a [email protected] o visitando il sito www.dezshira.com/it.

Veicolo d’investimento

Personalità giuridica

Oggetto sociale Vantaggi Svantaggi

Ufficio di Rappresentanza Ricerca di mercato, ricerca fornitori/clienti, controllo qualità

Nessun capitale minimo richiesto, permette di creare una presenza stabile in Cina e di assumere personale

Procedura di registrazione relativamente complessa, non permette di fatturare, obbligo di assunzione del personale tramite tramite società interinale

Società commerciale ad investimento straniero

Società a limitata Attività commerciale, import/export, vendita ingrosso e dettaglio, assistenza e servizi pre e post vendita

Ha tu t t i i vantaggi d i u n a s o c i e t a ’ a limitata, può operare indipendentemente

Richiesto capitale sociale minimo, struttura operativa complessa

Nuove norme sull’imposizione fiscale per gli uffici di rappresentanza in Cina

[ By Shirley Liu, Dezan Shira & Associates ]

Co m e a n t i c i p a t o , d a l gennaio 2010, gli uffici di rappresentanza hanno sofferto un’inasprimento dal punto di vista fiscale

che ha posto un punto di domanda sulla loro posizione di veicolo di preferenza per l’approccio al mercato Cinese. Gli uffici di rappresentanza non possono più d’ora in poi richiedere l’esenzione fiscale che fino all’anno scorso era concessa a

uffici di rappresentanza la cui casa madre fosse impegnata in attività produttive e la cui vendita fosse effettuata in Cina. La circolare Guoshuifa n.18, emessa il 20 febbraio 2010, afferma esplicitamente che tutti gli uffici di rappresentanza devono provvedere al pagamento dell’imposta sul reddito, della Business Tax e dell’IVA.

Secondo le leggi vigenti, i regolamenti amministrativi e il Consiglio di Stato, gli

uffici di rappresentnaza devono fornire validi documenti contabili. Le autorità fiscali hanno adesso i mezzi per punire gli uffici che forniscano registri incompleti o non corretti. Essi devono, inoltre, utilizzare il principio contabile della prudenza e quello della corrispondenza tra costi e ricavi, devono calcolare con attenzione il loro turnover imponibile – dichiarandolo alle autorità competenti almeno 15 giorni prima della chiusura del trimestre di competenza.

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5China Briefing

Nuove norme sull'imposizione fiscale per gli uffici di rappresentanza in Cina

Gli uffici di rappresentanza devono completare la registrazione fiscale entro 30 giorni dal rilascio della licenza o dall’approvazione dalle autorità rilevanti. La documentazione e i requisiti per la registrazione fiscale sono elencati di seguito:

L’originale e una copia del Business Registration Certificate (in duplicato) o l’approvazione dalle autorità competenti;

L’originale e una copia dell’Unified Code Certificate (in duplicato);

L’originale e una copia del contratto di affitto e del certificato di proprietà al fine di dare prova dell’indirizzo effettivo della sede e dell’ufficio operativo;

L’originale e una copia del passaporto o di altro documento d’identità del responsabile dell’ufficio;

Delibera della società straniera per l’ ist i tuzione dell’ufficio di rappresentanza e le informazioni relative agli altri uffici stabiliti dalla stessa società in Cina (inclusi i nomi, gli indirizzi, i contatti, il nome del responsabile, ecc.);

Altre informazioni richieste dalle autorità fiscali competenti.

Gli uffici di rappresentanza hanno a disposizione tre diversi metodi di computo d’imposta. Ad alcuni uffici viene richiesto di mantenere registri contabili accurati al fine di accertare il loro ricavo effettivo ed i loro profitto per il relativo calcolo delle imposte; ad altri invece (la maggioranza), che non sono in grado di determinare i loro profitti in modo effettivo, è richiesto di procedere al calcolo del proprio debito d’imposta attraverso il cost-plus method. Tale calcolo si basa sul computo delle spese che l’ufficio sostiene per il proprio funzionamente e la tassa relativa viene, di fatto, applicata sui costi certi e dichiarati della struttura. Vediamo di seguito i metodi di calcolo delle imposte applicabili agli uffici di rappresentanza in Cina:

Actual basis methodGli uffici di rappresentanza che utilizzano questo metodo, devono fornire tutta la documentazione comprovante il reale ammontare di transazioni e costi, basandosi su registri e informazioni contabili veritieri e dichiarnado un profitto in base alle attività svolte dall’ufficio stesso.

Calcolo:CIT (imposta sui profitti societari) = Profitto imponibile x aliquota CITBT/VAT (Business Tax/IVA) = Turnover imponibile x aliquota BT/VAT

Cost-plus methodQuesto metodo è indicato per gli uffici di rappresentanza che siano in grado di accertare con accuratezza i flussi di cassa ma non i propri ricavi o profitti.

Calcolo:CIT = Ricavi stimati x aliquota sul profitto stimato x aliquota CITBT = Ricavi stimati x aliquota BT applicabile

Actual revenue deemed profit methodQuesto metodo è adatto per gli uffici che siano in grado di stimare accuratamente i ricavi ma non i flussi di cassa in relazione a spese e costi.

Calcolo:CIT = Ricavi attuali lordi x aliquota sul profitto stimato x aliquota CITBT/VAT = Ricavi imponibili x aliquota BT/VAT applicabileDopo aver completato la dichiarazione fiscale presso le autorità competenti, un ufficio di rappresentanza che compili le dichiarazioni fiscali attraverso il cost-plus method o l’actual revenue method può passare all’actual basis method a condizione che, così facendo, possa ancora mantenere una corretta contabilità.

In base a l l e rego lamentaz ion i e legislazioni in vigore, gli uffici di rappresentanza devono tenere una corretta documentazione per il calcolo delle proprie imposte il ché vuol dire contabilizzare fatture regolari (durante i nostri processi di verifica riscontriamo come siano spesso messe a bilancio fatture false oppure non provenienti dal fornitore che ha effettivamente prestato il servizio o venduto il prodotto all’ufficio) e i rischi per le strutture non adempienti sono molto elevati. La funzione dell’ufficio di rappresentanza deve essere paritetica con il livello di rischio della struttura stessa e le attività svolte, le proprie dichiarazioni dei redditi devono essere evase entro15 giorni della fine di ogni trimestre di riferimento.

Oltre alle nuove modifiche alla legislazione fiscale sugli uffici di rappresentanza, l’Amministrazione Statale per l’Industria e il Commercio (SAIC) ha rilasciato un nuovo regolamento sui processi di registrazione degli uffici stessi che influenzerà sia gli investitori stranieri che desiderino aprire un nuovo ufficio di rappresentanza in Cina, sia gli uffici già stabiliti sul territorio.

Questi nuovi regolamenti, rilasciati il 4 gennaio 2010, affermano che:

Per poter registrare un ufficio di rappresentanza in Cina, la società che investe deve esistere da almeno 2 anni;

Il certificato di iscrizione alla camera di commercio (per investitori italiani) e la lettera di referenza da parte di un istituto bancario dovranno essere legalizzate e autenticate dalle autorità preposte;

Il certificato di registrazione dell’UR in Cina ha validità (e non più triennale); tutti gli UR esistenti avranno rinnovare la licenza annualmente;

Il certificato di iscrizione alla camera di commercio della società investitrice dovrà esere legalizzato ed autenticato ogni anno per il rinnovo della licenza;

I rappresentanti stranieri dell’UR (incluso il responsabile legale o Chief Representative) non possono essere più di quattro; la SAIC non richiederà alcuna modifica agli UR già esistenti con più di quattro rappresentanti stranieri, tuttavia, non ne approverà nessun altro con più di 4 “dipendenti”;

La filiale locale del SAIC verificherà tutte le informazioni sugli UR, incluso l’indirizzo societario entro tre mesi dall’ottenimento del certificato di registrazione.

La Circolare n.18 ha apportato significative modifiche al quadro normativo per gli uffici di rappresentanza in Cina, aumentando le aliquote stimate sul profitto ed eliminando le esenzioni fiscali.

Attualmente, alcuni uffici di rappresentanza stanno utilizzando l’actual revenue method registrando solo minime commissioni d’agenzia da parte della società madre, al fine di ridurre le imposte al minimo. Questa pratica potrebbe ora essere avversata dalle autorità fiscali; di conseguenza, il personale incaricato delle pratiche

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Nuove norme sull'imposizione fiscale per gli uffici di rappresentanza in Cina

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Registrare una società commerciale a partecipazione straniera in Cina

Re g i s t r a r e u n a s o c i e t à commerciale ad investimento straniero può essere di grande aiuto all’investitore straniero che voglia unire ad un’attività

di sourcing e controllo qualità anche quella di import/export con una presenza direttamente in loco.

Queste entità giuridiche, spesso chiamate semplicemente FICEs (Foreign-Invested Commercial Enterprises), sono in grado di gestire le seguenti attività in Cina: import/export e distribuzione; vendita al dettaglio (vendita di beni e relativi servizi a persone fisiche o giuridiche da un luogo stabilito, es. attraverso la TV, il telefono, internet e distributori automatici); vendita all’ingrosso (vendita di beni e relativi servizi a società e clienti e/o organizzazioni industriali e commerciali); attività di rappresentanza su provvigione (agenti, broker) e franchising. Le limitazioni sono applicate a prodotti specifici quali libri, periodici, quotidiani, automobili, medicine, sali, prodotti chimici per l’agricoltura quali pesticidi, greggio e petrolio.

Se un investitore straniero ha più di 30 negozi al dettaglio in Cina e distribuisce i prodotti sopra menzionati, provenienti da diversi fornitori, la quota di partecipazione dell’investitore straniero nell’attività di vendita al dettaglio non può superare il

49% del valore del capitale societario. Gli imprenditori che non distribuiscono i beni citati non sono soggetti ad alcuna limitazione sul numero massimo di attività commerciali registrabili o la loro dislocazione sul territorio.Il processo di formazione di una FICE può essere suddiviso in tre fasi: pre-registrazione, post-registrazione, e pianificazione fiscale (queste ultime dovrebbero essere considerata fin dall’inizio!).

È importante identificare fin da subito i requisiti di capitale minimo necessario e di pianificazione fiscale. Se questi non sono definiti bene da subito, la FICE può incontrare estreme difficoltà finanziarie

e che possono iniziare subito dopo il completamento delle procedure legali di registrazione.

Prima della registrazioneL’autorità competente in questa fase è l’Amministrazione Statale per l’Industria ed il Commercio (SAIC). Questo ufficio è responsabile per la gestione delle registrazioni di tutti i tipi di impresa, compresa quella ad investimento estero, e di tutte le organizzazioni o gli individui che siano impegnati in qualsivoglia attività economica. Essa esamina e ratifica la registrazione delle ragioni sociali e rivede, approva ed emette la business license. La verifica di utilizzabilità di una ragione sociale da parte del SAIC impiega qualche giorno lavorativo.

Soltanto la ragione sociale approvata in lingua cinese avrà validità legale. La parola “Cina” non può essere liberamente inclusa in essa: il nome della società può poi essere tradotto in lingua straniera sia per somiglianza fonetica, sia attraverso la trasposizione del significato.

Il rapporto sullo studio di fattibilitàIl rapporto è utilizzato dal Ministero del Commercio o dal suo corrispondente locale per calcolare i flussi di investimento esteri in Cina, oltre che per capire quanto

FICE

Tax planningFICE

Post-registrationFICE

Pre-registration

contabili deve prepararsi a questi nuovi sviluppi, informarsi sui documenti richiesti nella specifica provincia di registrazione dell’ufficio, rivedere la politica di commissioni (se viene utilizzato l’actual basis method) e considerare la possibilità di intraprendere azioni a difesa del principio di pari trattamento per il calcolo relativo (arm’s lenght principle per non entrare nella rete dei controlli sul transfer pricing). I responsabili dovrebbero, inoltre, preparare e mantenere i libri e le registrazioni contabili, i quali devono

accertare accuratamente i ricavi e i profitti della struttura.

Sebbene la Circolare n.18 afferma che le attività degli uffici di rappresentanza possono essere soggette sia a business tax (BT) che all’IVA, la limitazione dello scopo delle attività di un UR non è cambiata; le attività permesse a questo tipo di struttura rimangono infatti di mera coordinazione e rappresentanza in nome e per conto della casa madre. È importante che le società straniere operanti attualmente

attraverso questo veicolo facciano le loro valutazioni nell’accertarsi che questa sia ancora la struttura piu idonea o se invece non è il caso di rivedere il proprio modello di business.

P e r u l t e r i o r i i n f o r m a z i o n i d i carattere contabile e fiscale su uffici di rappresentanza in Cina contatta Dezan Shira & Associates scrivendo a [email protected] o visita il sito www.dezshira.com/it.

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7China Briefing

Registrare una società commerciale a partecipazione straniera in Cina

l’investimento sia stato ponderato e pianificato. Sebbene, di questi tempi, ne sia spesso trascurata l’importanza, è senza dubbio buona norma perdervi il tempo necessario e strutturare il feasibility study report in maniera dettagliata per non incorrere in omissioni o sorprese nel proseguimento delle operazioni societarie future.

StatutoLo statuto è uno dei documenti più importanti nella costituzione di una FICE. In esso, infatti, sono contenute le regole di funzionamento della società ed è fondamentale che sia ben strutturato e pianificato. Molti investitori stranieri in Cina commettono tuttavia l’errore di considerarlo una mera formalità e di non prendere il tempo necessario per formularlo correttamente. Quando si registra una società con una durata limitata, bisogna sapere cosa viene concordato. Tra gli articoli fondamentali dello statuto vi sono quelli riguardanti l’oggetto sociale, il totale dell’investimento ed il rimpatrio dei profitti.

Le autorità dovranno rilasciare il certificato di approvazione e la licenza dopo aver esaminato la documentazione dell’investitore e della FICE. L’investitore dovrà fornire la business license o il certificato di costituzione della società investitrice nel paese d’origine, una dichiarazione da parte di una banca che ne certifichi la solvibilità e una fotocopia del passaporto del legale rappresentante della società investitrice. Bisogna notare che, a seconda della località, potrebbe essere richiesta la traduzione in cinese del certificato di incorporazione, la dichiarazione di solvibilità e giacenza in conto corrente da parte della banca nonché la successiva notarizzazione e legalizzazione dei documenti menzionati.

La nuova società commerciale dovrà inoltre fornire la ragione sociale, l’oggetto sociale, il termine per il versamento del capitale sociale, il contratto d’affitto, una fotocopia del passaporto del legale rappresentate della FICE, il Curriculum Vitae e una copia del passaporto del/i direttore/i della società, il rapporto sullo studio di fattibilità e lo statuto societario.

Il certificato di approvazione è rilasciato dall’ufficio locale del Ministero del Commercio (MOC). Dopo il rilascio dello stesso, vi è tempo massimo 30 giorni per procedere al perfezionamento della registrazione presso l’ufficio locale dell’Amministrazione dell’Industria e del Commercio (qualora si tratti di società di

grandi dimensioni o di società che operano in settori limitati, la registrazione dovrà essere effettuata presso l’Amministrazione Statale per l’Industria e il Commercio), che emetterà quindi la business license. Dopo questo passaggio, finalmente, la FICE esisterà legalmente.

Dopo la registrazioneCon l’ottenimento della business license, inizia tutta una parte burocratica di post registrazione alla fine della quale la società potrà finalmente essere operativa e funzionante. I passaggi successivi all’ottenimento della business license includono:

Approvazione da parte del Public Security Bureau per la creazione dei timbri societari;

Registrazione della matricola della società (company code) presso l’Ufficio della Supervisione Tecnica;

Ispezione del l’uff icio da parte dell’ufficio delle imposte e registrazione fiscale dell’attività;

Apertura di un conto corrente in RMB; Registrazione doganale; Verifica delle merci che verranno

importate ed esportate da parte dell’ufficio delle Ispezioni sulle Merci;

Registrazione presso le dogane per l’ottenimento della licenza di Import e Export;

Registrazione presso l’Amministrazione statale sui cambi;

Apertura del conto in banca per ricevere il capitale estero;

Versamento del capitale sociale e conseguente rapporto di verifica del capitale sociale versato;

Rinnovo e modifica della business license presso il SAIC, dopo che il capitale sociale è stato versato;

Registrazione finanziaria; Registrazione ai fini statistici; Domanda per l’ottenimento della

qualifica di “VAT general tax payer” (contribuente ordinario IVA).

È importante notare che molte società di consulenza e studi legali non includono le procedure da svolgere nella fase post-registrazione tra quelle di loro competenza. Il consiglio è di guardarsi attorno e scegliere una società che svolga anche questo tipo di pratiche, oppure di assicurarsi che alle stesse si provveda altrimenti. Il non seguire correttamente queste procedure può portare l’investitore a non adempiere ai suoi doveri e ad essere sanzionato dalle autorità.

Pianificazione fiscaleLe imposte che riguardano una FICE sono:

Imposta sul profi t to societario (Corporate Income Tax o CIT);

Ritenute alla fonte (witholding tax o WT);

Imposta sul valore aggiunto (Value Added Tax o VAT);

Business Tax (BT); Imposta sui consumi (Consumption Tax

o CT); Altre imposte speciali, incluse l’imposta

immobiliare (Property Tax o PT) e l’imposta di bollo (Stamp Duty o SD).

Imposta sul profitto societario(CIT)

Tale imposta è calcolata sulla base del reddito netto nell’anno fiscale, dedotti i costi ragionevoli e le perdite, e viene conguagliata su base annua, anche se “anticipata” e liquidata trimestralmente (ove ci sia profitto), con aggiustamenti nell’anno successivo. Il calcolo finale è computato in base alla revisione di fine anno. L’aliquota dell’imposta sul profitto per tutte le società in Cina, sia estere che nazionali, è del 25%. Le industrie che operano nel settore dell’alta o nuova tecnologia beneficiano di incentivi fiscali.

Ritenuta alla fonte (WT)Essa è una tassa di riscossione richiesta alle società estere che forniscono servizi alle società cinesi. Il tasso di ritenuta alla fonte per le imprese non residenti è del 20% sul reddito passivo, ai sensi della legge sulla CIT. Questo è stato ridotto al 10%, ai sensi dei nuovi regolamenti dettagliati della legislazione CIT.

Imposta sul valore aggiunto(VAT)Tale imposta deve essere pagata da tutte le società e persone fisiche impegnate nella vendita e nella lavorazione di beni, in servizi di riparazione e sostituzione e nell’importazione di beni all’interno della Cina.

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Withholding Tax

Value-added Tax

Consumption Tax

Property Tax Stam

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Business Tax

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Registrare una società commerciale a partecipazione straniera in Cina

8 China Briefing

Vi sono alcune eccezioni, come la vendita di prodotti agricoli direttamente da parte del produttore, i medicinali e i dispositivi anticoncezionali, i libri antichi, l’importazione di strumenti e di attrezzature direttamente utilizzate nella ricerca scientifica, nella sperimentazione e nel campo dell’istruzione, l’importazione di materiale e di equipaggiamento proveniente da governi stranieri e organizzazioni internazionali, articoli importati direttamente da organizzazioni per uso speciale da parte dei disabili.

L’aliquota IVA per i contribuenti ordinari è, in genere, del 17% o del 13% per alcuni beni particolari. Per i contribuenti che si occupano di beni o di prestazione di servizi imponibili con aliquote diverse, gli importi di vendita per le diverse aliquote fiscali devono essere contabilizzate separatamente. Se ciò non avviene, sarà applicato il tasso d’imposta più alto.

Dal 1° gennaio 2009, le soglie IVA per la domanda di contribuente ordinario o “general taxpayer” sono state modificate per le aziende produttive e commerciali (dettaglio e ingrosso). La soglia di vendita richiesta per divenire contribuenti ordinari è stata ridotta da 1 milione di RMB e 1,8 milioni di RMB a 500.000 RMB e 800.000 RMB rispettivamente per società produttive e società che svolgono attività di trading. L’attuale IVA per i contribuenti di piccole dimensioni è del 3 per cento, tale aliquota è indetraibile. Da notare che in alcuni casi il turnover da raggiungere per non essere più considerati piccoli

contribuenti IVA deve essere realmente ottenuto e fatturato mentre in altri è sufficiente la dimostrazione “su carta” che tali massimali verranno raggiunti in un arco di tempo definito. Consigliamo pertanto la verifica a priori presso l’ufficio dell’erario di competenza.

Business Tax (BT)Questa è un’ imposta che si applica sulla base del fatturato per tutte le imprese e gli individui che realizzano le seguenti attività: fornitura di servizi imponibili, compresi quelli nel campo delle comunicazioni, dei trasporti, dell’edilizia, in campo finanziario e assicurativo, delle telecomunicazioni, della cultura, dello spettacolo e delle industrie di servizi, del trasferimento della fornitura di beni immateriali e della vendita di immobili. Le aliquote della business tax variano considerevolmente a seconda del settore, ma sono generalmente tra il 3% e il 5% per la maggior parte dei servizi, con alcuni servizi speciali di intrattenimento che arrivano fino al 20%.

Imposta sui consumi (CT)Questa tassa si applica quando sono fabbricati, trasformati o importati alcuni beni di lusso. L’imposta è riscossa una sola volta. Le aliquote fiscali variano considerevolmente in base al prodotto e l’imposta pagata è calcolata direttamente come un costo e non può essere rimborsata. Inoltre, l’imposta sui consumi fa parte della base imponibile su cui viene calcolata l’IVA. L’imposta sui consumi deve essere presentata e pagata mensilmente.

Imposta immobiliare (PT)Dal 1° gennaio 2009 le società ad investimento straniero, le società estere, le organizzazioni e gli individui stranieri devono pagare l’imposta immobiliare. Allo stato attuale, questa imposta si applica solo agli individui stranieri e alle società ad investimento (parzialmente o totalmente) estero, e viene riscossa solamente con riferimento agli immobili residenziali. I contribuenti sono i proprietari, gli ipotecari, i custodi o chi detiene l’uso della proprietà.

Imposta di bolloÈ soggetta ad imposta di bollo qualsiasi impresa, unità, individuo, famiglia, società commerciale, operatore o chiunque altro esegua o sia destinatario di specifici documenti come i contratti di vendita, acquisto o i documenti di trasferimento del titolo. Il tasso dell’imposta varia in base al tipo di documento in oggetto, ma generalmente si aggira tra il 0,03% e il 0,10% del valore del contratto.

Dezan Shira & Associates è una società di consulenza autorizzata che offre assistenza in materia legale e fiscale, di due diligence, di gestione libri paga e di revisione per clienti internazionali che operano in Cina , Hong Kong, India e Vietnam. Per qualsiasi domanda o per ricevere ulteriori informazioni, vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] oppure a visitare il sito www.dezshira.com/it.

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9China Briefing

Aggiornamenti regionali

Secondo quanto dichiarato dalla China International Economic a n d T r a d e A r b i t r a t i o n Commission (CIETAC), le regole per lo svolgimento di

un arbitrato al di fuori della Cina sono state applicate in modo differente rispetto al passato. La CIETAC ci ha spiegato che una controversia tra parti che sono tutte registrate in Cina, verrà considerata come questione domestica e sarà di totale competenza delle corti cinesi.

Nel passato, l’arbitrato è stato un mezzo molto utilizzato da parte di società straniere che venivano in Cina, per la risoluzione di controversie con altre società. Attraverso l’utilizzo di tale istituto giuridico, le società possono intraprendere dispute legali, senza dover affrontare un processo nelle corti cinesi.

Essenziale, affinchè si possa condurre un arbitrato, è che tutte le parti firmino un accordo che in molti casi è inserito nel contratto che le parti pongono in essere. Se le parti hanno concordato preventivamente, qualsiasi questione che dovesse emergere durante il rapporto contrattuale verrà decisa da un arbitrato. Questo significa che è impossibile portare la controversia di fronte ad un giudice cinese. La decisione della commissione arbitrale è vincolante per tutte le parti coinvolte e se una delle società non dovesse essere soddisfatta dalla decisione stessa, non c’è assolutamente alcun modo di poter negoziare la questione al cospetto di un giudice cinese, a meno che non ci si trovi di fronte ai seguenti casi:

Il richiedente ha le prove che non esiste alcun accordo tra le parti sull’arbitrato, o che la questione sottoposta ad arbitrato non rientra tra quelle concordate tra le parti, o che la commissione arbitrale non ha la competenza per dirimere la controversia;

La commissione arbitrale si è costituita illegalmente o la procedura arbitrale è

stata condotta in violazione delle norme di legge;

Le prove fornite durante l’arbitrato sono false o le parti interessate hanno nascosto delle prove che sono considerate decisive e in grado di far cambiare il risultato della disputa.

S o c i e t à s t r a n i e r e c h e o p e r a n o internazionalmente trovano l’arbitrato uno strumento particolarmente utile specialmente nelle controversie riguardanti problematiche altamente tecniche o in paesi in cui il sistema giudiziario è ritenuto non adatto alla risoluzione di controversie specifiche. La pratica dell’arbitrato permette inoltre di scegliere un diverso numero di esperti in grado di fornire una decisione ponderata per la risoluzione del conflitto.

In generale, la procedura arbitrale è più veloce ed economica rispetto ad un processo di fronte ad una corte statale cinese. Come detto in precedenza, i giudici sono spesso incapaci di affrontare tematiche molto specifiche e generalmente si basano sul parere degli esperti. Così, nella maggior parte dei casi, è più rapido e meno costoso lasciare che siano direttamente gli esperti a decidere.

Inoltre, l’arbitrato e le decisioni relative non sono pubbliche e, se le parti sono d’accordo, l’intera diatriba può rimanere riservata. Solitamente, le società sono anche libere

di scegliere la giurisdizione applicabile all’intero processo. La Convezione per il riconoscimento e l’esecuzione delle sentenze arbitrali straniere, meglio conosciuta come Convenzione di New York del 1958, assicura che le decisioni arbitrali possono essere eseguite in tutti gli Stati aderenti, indipendentemente dal luogo in cui il processo si sia svolto.

Così come stabilito dalla legge cinese sull’arbitrato, che è stata introdotta nel 1994, è possibile per le società dare luogo ad un arbitrato nella località che preferiscono, a patto che questa sia la volontà di tutte le parti. Poiché la Cina è firmataria della Convenzione di New York, viene assicurato che le decisioni siano state attuate dalle autorità cinesi. Giurisdizioni quali Hong Kong, Singapore e Stoccolma sono state spesso utilizzate per dirimere controversie tra società straniera e società cinese. Tuttavia, come abbiamo accennato in precedenza, l’applicazione di tale pratica legale è stata modificata e le controversie tra parti registrate in Cina verranno considerate adesso di esclusiva competenza cinese.

A causa di questa modifica, c’è un’alta probabilità che le corti si rifiutino di eseguire la decisione di un arbitrato deciso all’estero, poiché, dal loro punto di vista, sono applicabili solamente le leggi cinesi. Sulla base di tale applicazione della legge da parte dei giudici, la CIETAC sta ora sostenendo di essere l’unica istituzione accreditata per l’esecuzione degli arbitrati per cui, in base a tale delibera, non ci sarà più la possibilità di condurre un arbitrato all’estero.

Per qualsiasi domanda o per ricevere informazioni in materia di arbitrato, vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] oppure a visitare il sito www.dezshira.com/it.

Pechino Mutamenti legislativi nell’applicazione dell’arbitrato

[ A cura di Richard Hofmann, Dezan Shira & Associates ]

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10 China Briefing

Aggiornamenti regionali

Se l’isola di Pudong abbaglia i turisti che si affacciano sul Bund, con i suoi grattacieli scinti l lanti e impressiona per i 54 miliardi di dollari

di PIL prodotti all’anno (più o meno lo stesso dell’Ecuador), un nuovo stimolo alla crescita è in fermento ad ovest della città: si tratta della “Grande Hongqiao”, quartiere che sta approfittando di una pianificazione governativa mirata allo sviluppo di nuovi servizi di trasporto e commerciali, con l’obiettivo di creare un importante centro per i t raff ici internazionali e per i servizi moderni, complementare a ciò che attualmente è la “Grande Pudong”, ad est della città.

Hongqiao è una zona commerciale localizzata principalmente nel distretto di Changning, che si caratterizza per le infrastrutture avanzate, per i servizi di trasporto efficienti, e per la popolazione internazionale che vi risiede. I 38 chilometri quadrati del distretto ospitano il 70% dei consolati di Shanghai, con una presenza di oltre 4.000 società straniere. Un terzo della forza lavoro altamente qualificata è straniera, la maggior parte proveniente da Giappone, Stati Uniti e Taiwan, anche se vi è una consistente presenza tedesca, francese e spagnola.

Il governo locale ha in programma 18 progetti a lungo termine per l’area di Hongqiao, che dovrebbero essere portati a termine entro 4 anni. Questi progetti, tra i quali vi sono l’Hongqiao International Conference Center, l’Hongqiao Trade Exhibition Center e lo Shanghai World Trade Center, promettono di sviluppare tale area in uno dei centri per il commercio internazionale più importanti del paese. Il Conference Center da solo sarà in grado di ospitare 3.000 persone e decine di sale riunioni multifunzionali.“L’intenzione è di trasformare l’intera città in un centro commerciale internazionale”, ha affermato Li Yaoxing, direttore del

distretto di Changning in una conferenza stampa del 2009. “Credo che Pudong sia l’area più importante del governo centrale e municipale. I distretti di Shanghai devono recuperare il divario, mettendosi al passo”.

Questi progetti saranno attuati nelle tre grandi zone economiche, principali responsabili dello sviluppo dell’area: il Foreign Trade Center, la Shanghai Likong Economic Zone e il parco tecnologico di Zhongshan.

Il motore principale per la crescita di Hongqiao è la Shanghai Hongqiao Economic and Technological Development Zone (ETDZ). Ampia 0,62 kmq e stretta tra Zhongshan Road e Gubei Road, è stata una delle prime zone statali di sviluppo approvate dal Consiglio di Stato nel 1986. È stata, inoltre, la prima zona di Shanghai dedicata primariamente al commercio estero, grazie alla vicinanza con l’aeroporto di Hongqiao.

La ETDZ di Hongqiao è l’unica zona di sviluppo a livello statale che ricopre le funzioni di centro per il commercio estero e di area adibita alle esposizioni, con la presenza di innovativi negozi dedicati allo shopping, hotel di lusso e uffici. Il ventennale periodo di costruzioni e miglioramenti ha reso tale zona una delle più sviluppate della città di Shanghai. Secondo le statistiche più recenti relative al PIL, la sua economia globale è aumentata di 9.9 miliardi di RMB (pari a 132 milioni US) nel 2007, con un incremento del 33% annuo.

L’utilizzo di capitali stranieri da gennaio a settembre 2009 è cresciuto del 234,5%, pari a 236 milioni di dollari, il secondo più alto incremento tra tutte le 56 ETDZ statali. Sono stati approvati contemporaneamente quindici progetti di finanziamenti stranieri: tra i maggiori investitori vi sono 3M, General Electric, Nokia, Ericsson e LG.

Uno dei tre maggiori gruppi economici del distretto di Changning è la Hangqiao Likong Economic Zone: situata a solo 2 km a nord rispetto all’aeroporto, la sua economia si basa principalmente sull’industria high-tech ed ospita il quartier generale di diverse società. Molto importanti per tale zona sono anche gli eventi e i servizi connessi all’aeroporto.

Secondo i dati più recenti, nel 2007 più di 50 società (fra cui Lenovo, Unilever e Bosch) con un capitale registrato combinato di oltre 100 milioni di RMB, oltre a molte imprese di piccole e medie dimensioni, sono giunte a Likong.

Più lontano, ad est della zona economica di Changning, si trova il parco tecnologico di Zhongshan. Ampio 1,4 kmq, esso costituisce il centro dell’industria multimediale per Shanghai lungo Kaixuan Road, dove sono nate aree commerciali come il Shanghai Multi-Media Industry Park (che ha attratto un centinaio di società del settore, tra cui Dell, Global Digital Creation e Shanghai Foremost Multi-Media), oltre a molte altre società produttrici di media e intrattenimento. Il parco di Zhongshan svilupperà, inoltre, un distretto di vendita di massa di materiale elettronico, molto simile all’Akihabara di Tokyo.

Essenziali per il progresso di Hongqiao sono i 2 .26 kmq de l l ’Hongqiao Comprehensive Transportation Hub, che è stato aperto ufficialmente il 16 marzo in seguito al completamento del nuovo Terminal 2 dell’aeroporto. L’hub, con i 1,1

Shanghai Il distretto commerciale di Hongqiao fa concorrenza a Pudong

[A cura di Joe Drury, China Briefing ]

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11China Briefing

Aggiornamenti regionali

milioni di passeggeri che giornalmente vi transiteranno, costituirà un collegamento non esistente in precedenza tra lo Yangtze River Delta e Shanghai. Il centro combina aeroporto, stazione ferroviaria, metropolitana e stazione autobus.

“Ci aspettiamo che l’area di Hongqiao sviluppi un centro commerciale di alta innovazione tecnologica per la regione del delta e che possa crescere anche lo sviluppo urbano dei distretti periferici di Qinpu e Songjiang”, ha detto Hun Jun, vice direttore dello Shanghai Urban Planning Bureau nel 2009, in un’intervista rilasciata allo Shanghai Daily.

Per migliorare la capacità dell’aeroporto e per metterlo in collegamento con lo stesso hub, il progetto di espansione dell’Hongqiao Airport ha aggiunto un nuovo terminal e una zona ad ovest dell’aeroporto dedicata ai cargo. Il terminal 2 serve 11 rotte domestiche e gestisce tre quarti dei passeggeri dello scalo, mentre il Terminal 1 accoglie anche voli internazionali.

Una volta completato, l’hub includerà metro, autobus e treni. L’hub collegherà la città di Shanghai e dintorni con le linee della metro 2, 5, 10, 17 e 20, oltre ad una ampia autostrada e a più di 20 linee di autobus cittadini e a lunga percorrenza.La stazione ferroviaria, con un anno di ritardo, aprirà nel 2012 e collegherà passeggeri e imprese attraverso la linea ferroviaria ad alta velocità Pechino-Shanghai. Questa linea farà scendere il tempo di percorrenza a 4 ore, invece delle attuali 10, e sarà anche la connessione piu’ importante con città come Suzhou e Nanchino. L’investimento, del valore di 31,6 miliardi di dollari, è il progetto edilizio più costoso per la Cina dal 1949.

Il parco tecnologico di Hongqiao (collegato all’aeroporto e che attraversa i distretti di Minhang e Changning) ha ricevuto molto interesse da parte delle società mediatiche locali. Con una estensione di 26,3 kmq, la sua costruzione è stata avviata all’inizio del 2010 in una piccola area centrale

e continuerà la strategia di Hongqiao per l’integrazione con le industrie del divertimento e dello svago beneficiando dei notevoli vantaggi dovuti alla stretta vicinanza con i nodi di trasporto.

Secondo Xue Quanrong, direttore aggiunto della Commissione amministrativa del parco tecnologico, la produzione dall’area centrale potrebbe superare i 10 miliardi di RMB (1,46 miliardi di dollari) entro il 2015.

Un modello di sviluppo focalizzato sugli investimenti privati guiderà lo sviluppo del parco. In una conferenza stampa nel 2009, Xue ha spiegato che lo sviluppo “dovrebbe essere interamente volto al mercato. Il governo non è in grado di fornire i fondi per lo sviluppo. Ciò che il governo può fare è guidarlo con una funzione di pianificazione industriale e funzionale”.

Il posizionamento geografico e i collegamenti dei trasporti offrono molti vantaggi per gli investimenti. L’hub unisce il quartiere commerciale di Hongqiao sia alla grande regione del delta, sia a Pechino, grazie alla linea ferroviaria ad alta velocità. Verso est, Hongqiao è collegata con la città di Shanghai, che si aspetta una crescita dell’8% per il 2010 e, tra i molti altri successi, vanta il porto commerciale più grande al mondo, con una capacità di 590 milioni di tonnellate.

Un altro vantaggio di Hongqiao, è la forza lavoro altamente istruita. La zona conta più università di quelle quelle presenti nel resto di Shanghai. Tra le piu’ importanti vi sono la Donghua University, l’East China University of Politics and Law e la Shanghai Jiaotong Management School con oltre 70 istituti di ricerca. Il numero dei residenti nel distretto di Changning in possesso di una laurea triennale è l’8,7%, superiore rispetto al resto di Shanghai.

Tuttavia, gli investitori dovrebbero tenere presente anche alcuni ostacoli per gli investimenti nell’area. Escludendo il sottosviluppato parco tecnologico di Hongqiao, la relativamente bassa

disponibilità dei terreni e i prezzi elevati possono rendere difficile trovare uno spazio accessibile anche nel più profondo distretto di Changning. A Hongqiao manca, inoltre, una base industriale. L’area non è un centro ottimale per la produzione e le esportazioni. Ciò è evidente guardando alla bassa quantità delle esportazioni della Shanghai Hongqiao ETDZ, che da gennaio a settembre 2009 sono state “solo” 26 milioni di dollari.

La concorrenza tra le zone di sviluppo economico di Shanghai è agguerrita. Così la Shanghai Hongqiao ETDZ e Likong minacciano altre zone, come la Shanghai Minhang Economic and Technological Development Zone e la Shanghai Lujiazui Finance and Trade Development Zone in Pudong.

Nuovi e promettenti sviluppi, come il parco tecnologico di Hongqiao, potrebbero spostare il peso economico più a ovest. Molte previsioni giornalistiche hanno annunciato che il PIL del parco potrebbe alla fine competere con quello di Pudong.Inoltre, l’enfasi di Hongqiao sull’economia dei servizi, piuttosto che sulla finanza o sulla produzione, dovrebbe differenziare la propria attività in modo sufficiente da garantirne un futuro sicuro all’interno dell’economia di Shanghai.

Per qualsiasi domanda o per ricevere informazioni sugli investimenti nel distretto commerciale di Hongqiao, vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] oppure a visitare il sito www.dezshira.com/it.

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1China Briefing

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La copertina artistica di questo meseL’opera oggetto della copertina di questo mese “Landscape” (olio su tela), è dell’artista Zhang Bo. L’artista si è diplomato dall’Accademia delle Belle Arti di Canton negli anni ’80 e ha viaggiato tra Europa e Stati Uniti negli anni ’90, prima di ritornare a Canton.

L’opera è riprodotta per cortesia dell’artista e dell’Oriental Vista Gallery.La galleria ha l’obbiettivo di promuovere l’arte contemporanea attraverso convegni ed esposizioni, aumentando la consapevolezza del pubblico nei confronti dell’arte contemporanea e d’avanguardia. Integrità e professionalità sono fondamentali per creare un collegamento tra mercato dell’arte, artisti e collezionisti. Oriental Vista Gallery si trova in Shaoxing Road, n.19, a Shanghai.www.ovgallery.com; [email protected].

Tutto il materiale ed i contenuti sono protetti da © 2010 Asia Briefing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell’editore. Contattate: [email protected]

Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

Benvenuti a questo numero di China Briefing

Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese ed in Italia. Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l’altro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.

In questo numero di China Briefing andiamo a dare uno sguardo ad alcune procedure di controllo interno e di aderenza e conformità alle norme quando si opera in Cina. In primo luogo, approfondiremo alcuni punti chiave legati ad aspetti operativi, finanziari e delle risorse umane che dovrebbero essere chiari ad ogni manager operante in Cina. Da questioni prettamente formali, alle funzioni operative chiave fino alle considerazioni ambientali, esploreremo come la due diligence operativa può essere d’aiuto nello stabilire il grado di rischio e le opportunità di business nella Repubblica Popolare Cinese. Inoltre, daremo uno sguardo a come redigere la contabilità, i documenti societari e le imposte in modo corretto.

Infine, dal momento che la scadenza per la presentazione dei documenti di Transfer Pricing si avvicina, abbiamo voluto introdurre la documentazione richiesta e che deve essere completata. Con norme (e sanzioni) sempre più rigide, è importante che le aziende coinvolte nel Transfer Pricing mantengano una documentazione appropriata e siano costantemente aggiornati sui requisiti fiscali.

Gli articoli di questo numero di China Briefing sono frutto delle ricerche e dell’esperienza della società di consulenza fiscale e per gli investimenti diretti esteri Dezan Shira & Associates. Per assistenza legale, fiscale, contabile e nella gestione delle risorse umane nella Repubblica Popolare Cinese, vi invitiamo a contattarci all’indirizzo email [email protected] o a visitare il sito www.dezshira.com/it.

Distinti saluti,

Alberto Vettoretti,Managing Partner,China Practice,Dezan Shira & Associates,Editore, Asia Briefing

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3China Briefing

In un periodo in cui ci si sta lentamente riprendendo dalla crisi finanziaria globale, diverse aziende stanno guardandosi attorno per espandere il proprio business al di fuori delle

proprie mura domestiche. In Cina, molti investitori di piccole e medie dimensioni stanno iniziando a ricercare opportunità nei settori “sottosviluppati” e in quelli emergenti. Queste opportunità si presentano sia in settori che sono da considerarsi allo stadio iniziale del loro ciclo di vita, sia in altri settori più tradizionali come la componentistica per automobili e il settore dei trasporti, in cui la Cina ha investito gran parte del pacchetto dei finanziamenti governativi volti a stimolare l’economia.

In questo articolo, esaminiamo tre settori industriali in cui le prospettive di mercato per le piccole e medie imprese sono promettenti. La capacità di ripresa dell’economia cinese, insieme a politiche di investimento sostenute dal governo, contribuiranno ad aumentare la produttività in questi settori, rendendoli delle ottime opportunita’ per investimenti nei prossimi anni.

Settore Automobilistico

Nel 2009, la Cina ha avuto un incremento del 44% nelle vendite di auto rispetto al 2008, diventando in questo modo il più grande mercato automobilistico al mondo.

Nonostante la crisi economica globale abbia colpito duramente l’industria automobilistica,

la Cina ne è rimasta indenne. Incoraggiata dal massiccio pacchetto di stimolo varato dal governo cinese (pari a circa 586 miliardi di dollari), i consumatori cinesi hanno acquistato nuovi veicoli con numeri da record. Con questi numeri, nel 2009 la Cina ha superato gli Stati Uniti, diventando a sua volta il più grande mercato automobilistico del mondo. Mentre, in precedenza, il mercato era dominato da Joint Ventures tra OEM (acronimo inglese che significa “produttori di apparecchiature originali”) stranieri e cinesi,

negli ultimi anni, i costruttori OEM cinesi hanno compiuto progressi significativi e molti hanno cominciato a concentrarsi sui mercati esteri facendo aumentare vertiginosamente le esportazioni.

La Cina ha ottenuto risultati significativi e costanti negli ultimi anni per quanto riguarda i livelli di produzione di automobili. Nel 1999 gli Stati Uniti hanno prodotto oltre 13 milioni di veicoli, mentre la Cina si aggirava intorno a valori inferiori a 1,9 milioni di auto. Nel

Opportunità nei settori emergenti in Cina

[ A cura di Joe Drury, Peter Higgins e Andy Scott, China Briefing ]

Numero di autovetture prodotte (Cina/Stati Uniti)

Cina Stati Uniti

1999 2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

14,000,000

12,000,000

10,000,000

8,000,000

6,000,000

4,000,000

2,000,000

0

Fonte: International Organization of Motor Vehicle Manufacturers

Variazione percentuale del livello di produzione annule (Cina/Stati Uniti)

Cina Stati Uniti

2000 2001 2002 2003 2004 2005 2006 2007 2008

Cina 13% 13% 41% 35% 18% 9% 26% 24% 5%

U.S. -2% -11% 7% -1% -1% 0% -6% -4% -19%

50%

40%

30%

20%

10%

0%

-10%

-20%

-30%

Fonte: China Briefing Analysis (2010)

Page 50: Collezione China Briefing 2010

Opportunità nei settori emergenti in Cina

4 China Briefing

2008, tuttavia, producendo più di 9.345.000 unità, i produttori di auto cinesi sono riusciti a superare quelli degli Stati Uniti.

Inoltre c’è da aggiungere che gli Stati Uniti hanno visto il loro livello di produzione diminuire costantemente ogni anno dal 2000, con l’eccezione del 2002, quando si assistette ad un incremento del 7%. La Cina, invece, è in costante crescita dal 2000. Quando nel 2008 l’economia mondiale ha subito un rallentamento, il livello di produzione cinese è cresciuto di un modesto 5%. Tuttavia, si ritiene che un ruolo fondamentale nell’incremento del livello di produzione, sia dovuto al pacchetto di stimolo governativo.

Dal 1999 al 2008, la produzione automobilistica per gli Stati Uniti, mediamente, è diminuita del 4% annuo. In Cina, durante lo stesso periodo, si è registrata una crescita del 20 per cento sul mercato domestico.

ComponentisticaCon l’industria automobilistica cinese che continua a registrare una crescita massiccia e costante, anche le opportunità per i produttori di componenti del settore continueranno a crescere. La Cina si posiziona al secondo posto nella produzione di veicoli commerciali e di veicoli passeggeri, dietro, rispettivamente, solo a Stati Uniti e Giappone. Tuttavia, secondo JD Power and Associates, società che analizza il mercato, il valore del settore dei componenti auto è solo un quinto di quello negli Stati Uniti. Uno dei motivi principali che spiega tali numeri, è che la Cina per quanto riguarda il settore della componentistica auto tende a produrre prodotti low-tech, a basso valore. Dato che il mercato automobilistico continua a maturare in Cina, è probabile che anche nel settore dei componenti auto si assisterà ad un progressivo aumento qualitativo.

Attualmente, ci sono circa 5.000 produttori di componenti automobilistici registrati, tuttavia, il numero reale si avvicina a 7.000-8.000 unità. JD Power and Associates stima che il totale dei ricavi dell’industria per il 2008 si aggiri intorno a 100 miliardi di dollari. Geograficamente, l’industria automobilistica e’ localizzata solamente in alcune importanti regioni della Cina.

Il Nord-est della Cina (Changchun, Harbin, Shenyang) è la patria di FAW Group e molti altri attori del mercato. Il delta del fiume Yangtze (Shanghai, Nanjing, Wuhan, Chongqing) è sede del Gruppo SAIC, Ford, Dongfeng Group e Chang’An Auto. La Cina meridionale si è rivelata essere un importante

nodo automobilistico: Guangzhou è la patria di Honda, Nissan e Toyota.

Prospettive di mercatoCi sono numerose opportunità per i produttori stranieri di componenti auto per entrare nel mercato cinese. Come detto in precedenza, la produzione e i tassi di vendita di automobili sono aumentate rapidamente nel corso dell’ultimo decennio. Sembra inoltre probabile che, nonostante la recessione nei mercati automobilistici più maturi, la domanda domestica per i veicoli sarà sostenibile nei prossimi anni. Poiché le società produttrici di macchine continuano ad aprire impianti di produzione, non è difficile immaginare che queste ricercheranno fornitori di componenti auto in maniera sempre piu’ sistematica. Mentre alcune aziende preferiranno continuare il loro

rapporto con i loro partner storici, altri si affideranno a nuovi fornitori.

Opportunità particolarmente ricche si manifesteranno in particolare per i produttori di tecnologie pulite. Il governo cinese si è prefissato l’obbiettivo di rendere il mercato automobilistico più sostenibile e più pulito. È quindi probabile che le opportunità in questo settore possano solamente aumentare in futuro. Il disegno di legge volto a stimolare il settore automobilistico, per esempio, era mirato solo a veicoli con motore inferiore a 1,6 litri, in uno sforzo volto a promuovere l’efficienza del carburante. Quando in Cina i produttori inizieranno a sviluppare automobili a tecnologia pulita, avranno bisogno di una rete di fornitura delle componenti auto locale.

Nonostante si trovi ad essere ancora in una fase iniziale, anche il settore dei ricambi non

Primi 10 produttori di autovetture ad uso privato (anno 2009)

Serie1

Fonte: International Organization of Motor Vehicle Manufacturers

200,000 400,000 600,000 800,000 1,000,000 1,200,0000

chery

FAW Toyota

BYD

Dongfeng Nissan

Beijing Hyundai

Chang’An Motors

FAW VW

Shanghai GM

Shanghai VW

SAIC GM Wuling

Vendita di autovetture nel mercato domestico

Vendite Variazione percentuale

2005 2006 2007 2008 2009

16

14

12

10

8

6

4

2

0

50.0%45.0%40.0%35.0%30.0%25.0%20.0%15.0%10.0%5.0%0.0%

13.5%

25.3%

21.8%

6.7%

44.0%

5.76

Vol

ume

di v

endi

te (i

n m

ilion

i)

7.22

8.799.38 9.38

Fonte: China Association of Automobile Manufacturers

Page 51: Collezione China Briefing 2010

5China Briefing

Opportunità nei settori emergenti in Cina

Fonte: China Statistical Yearbook, 2009

Produzione e consumo di carburante a confronto

Consumi totali Produzione domestica

1990 1995 2000 2005 2007

40,000

35,000

30,000

25,000

20,000

15,000

10,000

5,000

0

Vol

ume

(10,

000

tonn

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te)

Importazioninette

originali pare avere un futuro promettente. Nonostante tali esercizi di riparazione siano più che altro a livello amatoriale, è possibile che si manifestino grandi opportunità quando i consumatori cinesi diventeranno più sofisticati . Nei prossimi anni, il settore delle componenti non originali dovrebbe, infatti, subire una crescita significativa.

L’industria automobilistica, nel suo insieme, ha un brillante futuro in Cina. I numeri record del 2009 sembrano portare segnali confortanti di crescita sostenibile nel prossimo futuro. Il settore dei componenti automobilistici risulta essere ancora fortemente dipendente dai centri ricerca e sviluppo stranieri. La strategia necessaria al fine di ridurre i costi prevede di seguire i consumatori e stare vicino ai produttori più importanti: per questo motivo, è probabile che sempre più fornitori di componentistiche continueranno a vedere la Cina come un mercato in cui è necessario operare.

Nei mercati automobilistici maturi, i ricavi provenienti dai ricambi in genere superano le entrate derivanti dalla vendita di automobili, ma non è questo il caso della Cina; un mercato post-vendita ancora giovane, unito al basso valore delle componenti auto, sono tra le ragioni per cui i ricavi di vendita risultano ancora inferiori ad altri paesi. Tuttavia, poiché il mercato continua a maturare, tale situazione è destinata a cambiare: nuove tecnologie verranno portate dalle aziende straniere produttrici di componenti auto che sempre più si spostano in Cina. Inoltre, poiché i consumatori cinesi continuano ad acquistare nuovi veicoli, il mercato post-vendita crescerà di conseguenza.

Tecnologia PulitaLa Cina sta diventando il luogo ideale per nuove tecnologie pulite. Il 34% del pacchetto volto a stimolare l’economia cleantech e ulteriori 100 miliardi di dollari sono stati diretti a progetti per la costruzione di sistemi ferroviari e di rete elettriche più pulite. Secondo un recente rapporto del Pew Research Center, la Cina ha dedicato 34,6 miliardi di dollari per progetti di energia pulita nel 2009, rivendicando il primo posto per quanto riguarda la spesa di energia pulita. Gli Stati Uniti si attestano al secondo posto con 18,6 miliardi dollari spesi nello stesso

periodo. Gli investimenti della Cina nel settore cleantech sono cresciuti in maniera vertiginosa nel corso degli ultimi cinque anni, registrando un’aumento del 146,7%.

E questo è solo l’inizio. La Cina nel 2009 ha superato gli Stati Uniti diventando il principale destinatario di investimenti in tecnologie pulite fornite da soggetti privati grazie agli incentivi governativi e a programmi volti a promuovere sia un mercato interno cleantech, sia ad attrarre gli investitori d’oltremare.

La crescita riflette il successo del programma con cui il governo mira a promuovere un mercato interno di tecnologia pulita. Un’indagine effettuata nel 2009 da parte della Greentech China Initiative ha individuato 19 enti del governo con compiti relativi alla cleantech e almeno 18 programmi nazionali rilevanti per tale settore.

La pianificazione a livello nazionale è guidata dall’Undicesimo Piano Quinquennale (2006-2010), che ha posto, come mai prima, l’accento sullo sviluppo sostenibile, fissando obbiettivi ambiziosi per ridurre del 20% l’intensità energetica per unità di PIL entro il 2010.

In questo piano, vi è una rete di leggi, incentivi e politiche di promozione industriale che attacca i piani nazionali più nebulosi attraverso politiche concrete. Tra gli esempi di queste leggi, bisogna includere la legge sulle energie rinnovabili del 2005, che ha richiesto a molti operatori delle reti elettriche di acquistare risorse da produttori di energie rinnovabili.

Altri incentivi comprendono i vantaggi fiscali relativi all’imposta sul reddito delle Il pacchetto di stimolo

del settore autoIl pacchetto di stimolo emesso dal governo Cinese per aiutare il settore automobilistico è stato, senza dubbio, uno dei motivi che ha reso la Cina, a partire dal 2009, il mercato automobilistico più importante del mondo. A partire dal 20 gennaio 2009, l’imposta sulle vendite di auto con motori fino a 1,6 litri è stata ridotta dal 10% al 5%. Incentivi da 3.000 a 6.000 RMB sono stati offerti per incoraggiare ulteriormente i consumatori. Nonostante il programma abbia avuto successo, non è la causa principale della maggior parte delle vendite del 2009. Secondo l’associazione cinese dei costruttori di automobili, il programma ha contribuito alla vendita di 2,6 milioni di unità nel 2009, ovvero circa il 19%del totale.

Pertanto, l’industria automobilistica cinese ha subito un aumento significativo che va oltre agli sforzi compiuti dal governo e che illustra come la crescita di tale settore sia sostenibile nel futuro. Inoltre, il governo ha rivisto ed esteso gli incentivi fino al 31 dicembre 2010. Nonostante l’imposta sulle vendite sia aumentato dal 5% al 7,5%, il governo ha deciso di fare aumentare anche gli incentivi che ora si aggirano tra i 5.000 e i 18.000 RMB.

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Opportunità nei settori emergenti in Cina

6 China Briefing

società della Cina, che includono l’esenzione fiscale per un massimo di tre anni, oppure una riduzione del 50% della imposta sul reddito societario se il gettito è derivato da determinati progetti in tecnologia pulita. Politiche promozionali includono anche la politica di credito verde, che impone alle banche commerciali di includere criteri di protezione ambientale nelle decisioni di prestito.

Queste politiche favorevoli hanno attratto 331 milioni di dollari di investimenti in venture capital nel 2009, pari all’incirca a quelli del 2008, nonostante in tutto il resto del mondo, a causa della recessione economica, gli investimenti in tecnologie pulite siano crollati.

Il fabbisogno energeticoLo sviluppo da una società agricola ad una industriale, ha gettato la Cina nel mezzo della più grande e più veloce migrazione umana nella storia. Le opportunità in città erano e sono molto più promettenti rispetto a quelle caratterizzanti le campagne e zone periferiche.

Oltre al degrado ambientale, derivante dal fenomeno dell’urbanizzazione - oltre due terzi dei fiumi e dei laghi della Cina sono ormai talmente inquinati da essere inutilizzabili anche solo per uso industriale - il Paese deve affrontare cosi’ un duplice problema: quello della autosufficienza energetica e quello del contenimento dei costi.

La domanda di energia in Cina cresce del 5% annuo. Per soddisfare tale richiesta, il paese ha aumentato le importazioni di petrolio del 5% nel 2009, insieme ad enormi aumenti nell’importazione di carbone e gas naturali. Il petrolio greggio ha rappresentato il 52% del consumo complessivo della Cina nello stesso periodo di tempo.

L’enorme domanda di energia della Cina ha esposto i mercati domestici ad un aumento dei prezzi delle materie prime, minacciando i futuri profitti delle imprese commerciali, per non parlare dell’aumento del costo della vita.

Il settore cleantech viene considerato come una valida alternativa per la risoluzione delle questioni energetiche della Cina. Lo spostamento del Paese verso le tecnologie pulite è stato aiutato dagli stessi fattori che hanno portato al successo della Cina come il centro produttivo mondiale a “basso valore aggiunto”: grandi e sostenibili investimenti pubblici, bassi costi di produzione e della manodopera.

Il mercato della tecnologia pulita in CinaTotale di capaci tà energet ica rinnovabile

52.5 GW

Tasso di crescita dell'installazione di impianti in 5 anni

78.9%

Investimenti nel 2009 $34 miliardiTasso di crescita degli investimenti in 5 anni

147.5%

Settori chiave nell'energia rinnovabile Eolico, biomassa,

energia solare

Fonte: Pew Foundation G-20 Clean Energy Factbook, 2010

Prospettive di mercatoIn termini di investimenti in venture capital nel 2009, gli otto maggiori settori di tecnologia pulita in Cina sono stati i seguenti:

agricoltura; efficienza energetica; accumulo di energia; settore idrico e gestione delle acque reflue; riciclaggio di rifiuti; materiali; trasporti; produzione di energia.

Oltre a questi, il mercato eolico e quello solare fotovoltaico cinese, dominato da colossi domestici come Suntech Power Holdings e Goldwind Science and Technology, risultano già essere i più grandi del mondo.

Mentre questi mercati si sviluppano, gli investitori stranieri si concentrano giustamente nel colmare i divari cercando di incrementare l’efficienza delle tecnologie energetiche esistenti oppure curando la gestione energetica come diagnosi energetiche e servizi di consulenza o di monitoraggio e controllo.

La crescente urbanizzazione e le esigenze di costruzione offrono un’eccellente opportunità per l’utilizzazione di materiali da costruzione verdi, servizi e soluzioni. Gli spazi verdi certificati costituiscono meno dell’1% dei nuovi dell’ambienti costruiti. Questo deficit esiste, malgrado l’obiettivo del governo di portare al 40%, entro il 2010, il numero delle costruzioni definite “efficienti”.

Accanto alle numerose opportunità presenti nel settore delle tecnologie pulite in Cina, ci sono tuttavia anche molti ostacoli per le imprese straniere. Tra questi sono da includere il numero di agenzie governative coinvolte nel settore che di fatto possono limitare la partecipazione di foreign players e la mancanza di trasparenza e consistenza delle leggi preferenziali ed i regolamenti volti ad incentivare l’innovazione in molti settori.

Un recente incontro tra investitori cleantech a Pechino, tra i quali Camco China, DP Cleantech Group, Ventures GSR, Tsing Cleantech Capital e China Cleantech Focus, ha evidenziato l’importanza di comprendere le dimensioni del mercato e di essere flessibili ed in grado di adattarsi a soddisfare la costante evoluzione delle condizioni di mercato.

LogisticaLa Cina ha speso miliardi di dollari per puntellare il settore dei trasporti a seguito della crisi finanziaria globale. Il denaro è stato speso per la costruzione di ponti, ferrovie e strade, mentre il governo ha continuato a integrare le città sviluppate della costa orientale con quelle interne di seconda e terza fascia. Il settore dei trasporti, in particolare le ferrovie e la catena logistica, hanno visto una crescita enorme negli ultimi due anni, portando grandi opportunità per gli investitori stranieri che voglio trasferirsi nell’entroterra cinese.

Settore dei trasporti in CinaAeroporti civili 152Ferrovie 79,700 kmStrade 3.73 m km (60,300

km di autostrade)Vie navigabili 122,800 kmFonte: China Statistical Yearbook, 2009

FerroviaLe linee ferroviarie sono state un punto debole per decenni dello sviluppo economico cinese, tuttavia, visto che rappresentano un’opzione meno costosa rispetto al trasporto su strada, la rete ferroviaria rimane ancora il mezzo di trasporto più utilizzato. Vi sono comunque dei problemi: le pratiche di spostamento delle merci sono scadenti e la probabilità che vengano danneggiate, rispetto al percorso stradale, sono maggiori. Il danno solitamente si verifica nel trasferimento dal vagone al camion, anche perché i lavoratori, spesso, non hanno ricevuto l’adeguata formazione nella gestione di merci sensibili. Il trasporto

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7China Briefing

Opportunità nei settori emergenti in Cina

delle merci ha una priorità più bassa rispetto a quello dei passeggeri. Gli operatori ferroviari richiedono a volte un pagamento aggiuntivo per rendere disponibile il vagone o per dare priorità. Le spedizioni sulle strade meno congestionate arrivano a destinazione entro una settimana, mentre per quelle più trafficate, si arriva addirittura a 4 settimane. Alcune consegne lontane possono richiedere anche 60 giorni!

Il piano di stimolo fa strada ad un massiccio e frenetico investimento sulle infrastrutture ferroviarie, con la chiara intenzione da parte del governo, di risolvere alcuni di questi problemi. Il Ministero dei Trasporti ha investito 250 miliardi di RMB nel 2008 nella costruzione di ferrovie di base, aumentando l’importo a 600 miliardi nel 2009. A livello nazionale, entro il 2020 il paese potrà contare su una rete di 12.000 km, che collegherà i capoluoghi di provincia con le città più grandi, con treni in grado di raggiungere i 200 km/h o velocità superiori. Il processo di “elettrificazione” sta procedendo spedito, e nuove carrozze verranno messe a disposizione così che i treni merci e quelli per passeggeri possano viaggiare su linee separate. In molti casi, viene ancora utilizzata la medesima linea ferroviaria.

In termini di passeggeri, la Cina allo stato attuale può contare su 3.300 km di linee ad alta velocità. Il governo ha terminato nel 2009 le due più grandi linee ferroviarie ad alta velocità, una che collega Wuhan e Guangzhou, l’altra tra Zhengzhou e Xi’an. Entrambe le linee raggiungo una velocità di 350 km/h. Nel Paese, sono inoltre presenti altre linee ad alta velocità: la Pechino-Tianjin, la Shijianzhuang-Taiyan, la Qingdao-Jinan,e quella che collega la città di Hefei con Wuhan e Nanchino.

Secondo i media statali cinesi, altre linee ad alta velocità sono in costruzione e saranno ultimate in pochi anni: prima fra tutte la linea Pechino-Shanghai, lunga 1.318 km, che viaggerà a 350 km/h. I lavori sono iniziati nell’aprile del 2008 e ci si attende verranno completati nel 2013: da quel momento sarà possibile percorrere il tragitto in meno di 5 ore, rispetto alle attuali 10 e mezzo.

I passeggeri ferroviari hanno raggiunto il numero record di 1,53 miliardi lo scorso anno, mentre il trasporto di merci è stato di 3,32 miliardi di tonnellate, secondo i dati del ministero.

L’investimento in infrastrutture ferroviarie, come detto, ha raggiunto i 600 miliardi nel 2009. Il governo ha programmato di spendere

la cifra record di 823,5 miliardi di RMB nel 2010 per estendere la rete a 90.000 kilometri entro la fine dell’anno.

Logistica e autotrasporti della “Catena del Freddo”Il mercato del trasporto del “freddo” in Cina rimane gravemente sottosviluppato. I problemi derivano dalla mancanza di regole severe, dalla fornitura di servizi inadeguati, infrastrutture insufficienti e consumatori finali privi di esperienza. Tenendo conto di tutti questi problemi, si può ben capire come il potenziale di crescita di questo settore sia estremamente elevato.

Con la costruzione di nuove reti stradali, l’autotrasporto sta diventando un’alternativa concreta al trasporto ferroviario, grazie alla velocità e alla flessibilità che può fornire. La rete stradale cinese, con 1,8 milioni di chilometri (il 44% di essa costruito negli ultimi 15 anni), è la terza al mondo per estensione.

Ci sono una serie di sfide che attendono il settore. Per esempio:

la manutenzione dei camion è scadente e le ispezioni sono rare;

il sovraccarico è comunemente utilizzato come metodo per ridurre i costi, superando alle volte anche il 50% del massimo carico concesso dalla legge;

il trasporto refrigerato per prodotti alimentari freschi e altri oggetti deperibili è limitato;

l’aumento dei costi a causa di severe norme sulle emissioni e a causa del prezzo dei carburanti e la necessità di una migliore tecnologia.

Inoltre, il settore autotrasporti è estremamente frammentato e nessuna impresa è in grado di offrire una copertura nazionale.

Nonostante queste carenze, nuove superstrade hanno migliorato i tempi di percorrenza, in particolare sulle rotte a lungo raggio, e hanno aumentato la competizione. La comparsa di centinaia di nuove aziende ha portato a prezzi competitivi e a maggiori incentivi, fornendo merci più velocemente, soprattutto lungo il corridoio della costa orientale. Un esempio su tutti può essere identificato nel viaggio da Shanghai a Guangzhou, che adesso, con due guidatori, può essere completato in appena 36 ore, mentre in precedenza erano necessari 3-5 giorni.

Prospettive di mercatoMentre si trova ancora in uno stadio di

sviluppo iniziale, la domanda della Cina per un miglioramento della logistica, soprattutto per quanto riguarda il settore del trasporto refrigerato offrirà notevoli opportunità di investimento nel prossimo decennio. Secondo uno studio realizzato da A.T. Kearney sul settore, un sistema della “catena del freddo” modernizzato potrebbe determinare un risparmio annuo pari a 160miliardi di dollari. Lo studio, intitolato “I problemi della catena del freddo cinese”, afferma che il sistema logistico delle regioni verrà sopraffatto e non sarà in grado di soddisfare una spesa per alimenti pari a 650 miliardi di dollari da parte della classe media in Cina entro il 2017.

Per il momento, le maggiori opportunità sono presenti nelle più grandi e sviluppate città costiere cinesi, ma in futuro, le forniture di risorse alle alle metropoli emergenti rappresenteranno il terreno di battaglia per gli operatori del settore.

Nei prossimi anni, circa il 75% del mercato alimentare cinese si troverà ad essere in città di secondo e terzo livello. Più di 50 città, con una popolazione di almeno 1 milione di abitanti, richiederanno una catena logistica del freddo moderna e reti di distribuzione stradale, ferroviaria, magazzini e camion in grado di sostenere l’industria stessa.

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Guida alle città emergenti di seconda e terza fascia(disponibile solo in inglese)

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8 China Briefing

Il 13 aprile, il Consiglio di Stato c inese ha emesso un nuovo documento, concernente la politica degli investimenti stranieri, volto a promuovere un clima di business

positivo e contemporaneamente a tagliare i fondi a progetti potenzialmente dannosi per l’ambiente. Il “Parere del Consiglio di Stato, sull’ulteriore miglioramento dell’attività di sfruttamento degli Investmenti Esteri” è prova della tendenza governativa verso investimenti diretti effettuati da stranieri, in particolar modo favorendo società ad alto valore aggiunto o che si stabiliscono nelle regioni della Cina centrale e occidentale.

Il parere precede l’anticipata revisione al “catalogo per l’orientamento delle società ad investimento estere”,documento governativo che delinea i settori nei quali si era liberi di effettuare investimenti esteri in Cina.

La nuova politica copre quattro aree: miglioramento dell’utilizzazione degli investimenti diretti esteri, incoraggiamento degli investimenti diretti esteri nelle aree centrali e occidentali della Cina, diversificazione degli investimenti diretti esteri e ottimizzazione del regime di regolamentazione per gli IDE.

Alcuni cambiamenti importanti nella nuova politica prevedono che:

gli investimenti esteri siano incoraggiati nelle operazioni qualificate come efficienti e ad alto valore aggiunto, nonché investimenti nel caso in cui essi abbiano luogo nelle regioni interne e occidentali della Cina;

Iniziative di Offerta Pubblica (Initial Public Offerings) sul mercato interno siano incoraggiate come forma di investimento straniero;

attraverso Ambienti di Sviluppo Integrati (Integrated Development Enviroment) qualificati sia possibile acquisire diritti di utilizzo del terreno al 70 per cento del prezzo minimo;

l’importo limite per l’approvazione dei progetti locali ad investimento straniero sia portato da 100 milioni a 300 milioni di dollari;

agli IDE che si troveranno ad affrontare carenza di capitali sarà consentito estendere

il loro programma di contribuzione in conto capitale.

Le nuove politiche continueranno a sostenere le società quotate cinesi di più alto livello nella promozione degli investimenti nazionali ed esteri. Le linee guida, inoltre, mirano a standardizzare gli investimenti nazionali in società straniere, oltre che ad incentivare le fusioni e acquisizioni aziendali.

Tra le aziende target sono da includere quelle appartenenti ai settori dell’ alta tecnologia, servizi, risparmio energetico e i progetti volti alla salvaguardia dell’ambiente.

Secondo la nuova politica, un meccanismo di ispezione di sicurezza nazionale sarà presto introdotto per le operazioni di fusione e acquisizione di società straniere aventi luogo in Cina. Aziende qualificate sono ora autorizzate ad emettere obbligazioni societarie a medio termine e a quotarsi in borsa.

Tale politica incoraggia, inoltre, le imprese straniere a costituire sedi regionali, centri di ricerca e sviluppo e di gestione finanziaria e altri uffici funzionali in Cina, in particolar modo nelle regioni centrali e occidentali con progetti volti alla salvaguardia dell’ambiente e ad alta intensità lavorativa.

L’importazione di articoli e attrezzature per lo sviluppo scientifico e tecnologico da parte di centri di ricerca e sviluppo stranieri qualificati saranno esenti da dazi, IVA sulle merci di importazione e tasse e servizi fino alla fine del 2010.

Inoltre, gli investitori stranieri potranno ora anche beneficiare di politiche preferenziali, rese disponibili attraverso il lancio del piano di rilancio industriale nel 2009, che hanno concesso incentivi alle imprese impegnate nei settori dell’automobile, della logistica, della tecnologia dell’informazione, dell’industria petrolchimica e della produzione di attrezzature.

I progetti che prevedono l’utilizzo del terreno e che rientrano nella lista dei settori “incoraggiati” permettono ora di acquisire diritti di usufrutto del suolo su una base preferenziale a prezzi scontati.

La Cina, inoltre, sta riconsiderando alcuni criteri per i suoi “prodotti di innovazione indigena” sotto la nota 618 e ha elaborato una nuova strategia che dovrebbe contribuire ad alleviare alcune preoccupazioni tra gli investitori stranieri su restrizioni del governo in materia di investimenti esteri sul continente.

La nuova strategia potrebbe rimuovere alcuni dei requisiti precedenti, compresi quelli relativi all’apporto della proprietà intellettuale, della registrazione di marchi e di tecnologie per le imprese in Cina. In precedenza, tali requisiti erano stati ampiamente criticati da parte di investitori stranieri ed identificati come misure protezionistiche volte alla salvaguardia delle imprese nazionali.

Come previsto dalla nota 618, pubblicata il 15 novembre dello scorso anno, la Cina svilupperà un catalogo di prodotti ai quali il governo darà dei vantaggi al momento dell’acquisto.

Il catalogo include i seguenti prodotti:

hardware informatici e applicazioni; prodotti legati alla telecomunicazione; strumentazione da ufficio; software; energia alternativa e equipaggiamento

relativo; prodotti ad alta efficienza per il risparmio

energetico.

La nota precedente impone che gli articoli, classificati come innovativi e di alta qualità, devono essere prodotti da società che posseggono il totale controllo della proprietà intellettuale in Cina. Viene inoltre richiesto che i marchi debbano essere posseduti da società registrate in Cina al fine di essere accreditati.

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Le prospettive di investimento futuro in Cina

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9China Briefing

Il Consiglio di Stato cinese, lo scorso anno, ha rilasciato le tanto attese linee guida sulle partnership per investimenti esteri nel quadro del Consiglio di Stato Ordine n.

567/2009. Le misure, che si applicano anche alle società e alle persone fisiche di Hong Kong, Macao e Taiwan, consentono alle società o individui stranieri di stabilire FIP (Foreign Investment Partnership) in Cina, sia da soli o in partnership con cittadini cinesi, a cominciare dal 1° marzo 2010.

Il governo cinese sta incoraggiando gli investimenti stranieri, in particolare da parte di enti o persone in possesso di tecnologia avanzata ed esperienza in ambito gestionale. Di seguito, descriviamo i dettagli di queste nuove misure.

StrutturaLe FIP possono essere costituite da due o più società o individui stranieri (in questo caso si parla di una FIP di proprietà interamente estera) oppure da una o più società o individuo straniero in partnership con una o più società o individui cinesi (in questo caso si parla di una FIP sino-straniera). Una partnership domestica può essere convertita in una FIP mediante l’ammissione di un partner straniero.

LeggiLe FIP saranno disciplinate dalla legge sulle partnership tra imprese del 2007 e dovranno seguire le politiche di investimento pertinenti al settore, come ad esempio il catalogo degli investimenti esteri, i regolamenti amministrativi e le disposizioni della nuova normativa coerente con le politiche industriali degli investimenti stranieri.

Contributi in conto capitaleIl capitale può essere versato attraverso conferimenti di capitale straniero oppure attraverso l’acquisto (legalmente) di RMB.

RegistrazioneLe società o individui stranieri possono individuare un agente per registrare una FIP presso le succursali locali dell’Amministrazione Statale dell’Industria e del Commercio. La FIP deve informare il SAIC locale delle eventuali modifiche alla struttura di partnership della FIP stessa.

Queste misure aprono una nuova strada agli gli investimenti esteri diretti in Cina, e si aggiungono alla lista delle strutture societarie gia’ disponibili. In precedenza, le partnership erano state limitate ai singoli enti nazionali e alle entità registrate in Cina. Gli investitori stranieri possono ora considerare l’utilizzo delle FIP come un veicolo di investimento in Cina insieme a WFOE e Joint Venture sino-straniere.

Le misure di gestione per la registrazione di partnership estere in Cina sono state illustrate nella circolare n.47 emessa nel 2010 dall’ Amministrazione Statale dell’Industria e del Commercio.

Da segnalare agli investitori stranieri che fossero interessati all’ utilizzo di FIP i seguenti punti:

Probabili intenzioni del legislatoreIl decreto prevede che il governo incoraggerà le imprese straniere e gli individui a stabilire delle FIP in Cina, se in possesso di “tecnologia avanzata” e di “esperienza di gestione”. Non è chiaro come questo verrà determinato. Nei casi precedenti, le tecnologie sono quelle determinate dalle autorità cinesi ed è possibile che queste vengano presto “codificate”, mentre, per quanto riguarda l’”esperienza di gestione”, questa, in passato, è stata legata alla qualifica professionale e agli anni di servizio prestati in un particolare settore (supportati, inoltre, da curriculum vitae e ulteriori referenze lavorative). È interessante, inoltre, notare come il decreto si sofferma sul fatto che i partner devono fornire un certificato di capacità di credito riconosciuto da un istituto finanziario.

Ciò può essere indicativo del fatto che il punto fondamentale per l’ introduzione delle FIP risiede nelle tecniche di ricerca scientifica e nello sviluppo. I vantaggi derivanti dall’ottenimento di royalties e diritti d’autore conseguenti all’investimento in una FIP, in termini di pubblicazione di articoli di ricerca, del relativo materiale accademico e dei brevetti registrati sotto tale società, sosterrebbero questa teoria.

RestrizioniPer quanto concerne le restrizioni, il decreto sottolinea come le restrizioni industriali applicabili agli investimenti diretti esteri in Cina debbano essere applicate anche alle FIP. Il decreto stabilisce, inoltre, che i seguenti tipi di entità non possono essere partner nelle FIP:

società quotate in borsa; imprese di proprietà statale; e n t i d i a s s i s t e n z a p u b b l i c a a

sponsorizzazione statale; altre organizzazioni sociali coinvolte

nell’assistenza pubblica.

Partnership ad investimento straniero in Cina

[ A cura di Chris Devonshire-Ellis e Richard Hoffmann, Dezan Shira & Associates ]

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Partnership ad investimento straniero in Cina

10 China Briefing

Il decreto nelle descrizioni di cui sopra non pone alcuna differenza tra le imprese straniere e cinesi, indicando nuovamente come la ricerca scientifica privata e gli organi accademici siano preferibili, con l’avvertenza che non devono interferire mediante ricerche o commenti con gli aspetti del modello sociale cinese o della sua struttura.

InvestimentiAl momento non sono stati definiti per le FIP dei limiti di capitalizzazione. Per quanto riguarda i requisiti patrimoniali minimi, rimane tuttavia non chiaro se contributi in natura come i servizi, il know-how tecnologico, i diritti di utilizzo del terreno, i diritti di proprietà intellettuale possono essere classificati come parte dell’investimento. Tuttavia, il decreto riconosce come possibile il finanziamento attraverso capitale straniero o attraverso RMB legittimamente ottenuti da parte della FIP. Ciò sembrerebbe indicare che i partner stessi potrebbero decidere la natura degli investimenti.

Da notare è la specificazione nel decreto di “investimento focalizzato nelle FIP”, che può essere di pertinenza delle istituzioni finanziarie. Il decreto specifica che le FIP impegnate nel “business degli investimenti” devono essere conformi con le norme

nazionali. Tale dichiarazione è indicativa del fatto che il governo si attende che alcune FIP siano coinvolte in tali attività. È inoltre da ricordare che l’Amministrazione del l ’ Industr ia e del Commercio è responsabile di tali registrazioni per quanto riguarda città e province. Ciò è significativo in quanto il decreto sembra contraddire le misure adottate sulle società di venture capital ad investimento straniero, pubblicate nel 2003, che stabiliscono come tali imprese debbano essere approvate dal Ministero del Commercio e debbano essere munite di un capitale minimo pari a 10 milioni di dollari. Tuttavia, il decreto non specifica tale capitale per le FIP e permette l’autorizzazione da parte del SAIC nazionale, invece che a livello locale. Non è ancora chiaro, se il decreto sostituisce gli orientamenti del 2003.

ConclusioneIl ruolo previsto per le FIP come veicolo aperto a investitori stranieri in Cina resta ancora poco chiaro. Nel breve periodo, e finche’ non sara’ fatta chiarezza con i regolamenti attuativi, tale investment vehicle non sara’ destinato a rappresentare un’ alternativa ai veicoli già esistenti , quali la WFOE o la JV. Neppure l’introduzione della responsabilità illimitata o limitata può essere vista come una mossa vincente e stimolante allo sviluppo massiccio delle partnerships in Cina. Il governo cinese,

storicamente, non ha mai incoraggiato tale possibilità a causa di problemi con le leggi fallimentari nazionali e non vuole che sia possibile inaugurare un veicolo d’investimento che può dare adito ad abusi.

In ogni caso, è tecnicamente possibile (anche se poco probabile) per gli investitori stranieri concludere un accordo di responsabilità illimitata in Cina. Più appropriato sarebbe utilizzare le FIP come case di ricerca legittima, o utilizzarle per attrarre individui specifici appartenenti al settore, docenti universitari, ricercatori o ricchi investitori per la creazione di istituti di ricerca in Cina, insieme con le loro controparti cinesi. Sono ben note le regole circa la composizione delle FIP e le limitazioni dei tipi di soggetti che possono parteciparvi. Ulteriori informazioni sui criteri di investimento, per confermare lo status di singoli partecipanti e le linee guida d’investimento, aiuteranno a chiarire l’utilizzo previsto delle FIP come veicolo d’investimento.

Per assistenza o maggiori informazioni nel la cost i tuz ione di una socie tà a partecipazione straniera, contatta l’Italian Desk di Dezan Shira & Associates , scrivendo a [email protected] o visitando il sito www.dezshira.com/it.

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11China Briefing

As e g u i t o d e l l a r e c e n t e approvaz ione da pa r t e del Consiglio Legislativo della divulgazione e dello scambio di informazioni

e quindi, in conformità ai più recenti standard internazionali, Hong Kong ha firmato otto trattati al fine di evitare le doppie imposizioni fiscali e prevenire le evasioni fiscali..

Le novità sono anche il frutto della spinta dell’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), che ha chiesto al governo di Hong Kong di introdurre un sistema fiscale più trasparente, scrollandosi in questo modo la fama di paradiso fiscale. Questa decisione è stata accolta come un importante passo in avanti dalla comunità finanziaria globale.

“Penso che il fatto che siamo passati ad adottare una legislazione OCSE dimostra che Hong Kong pone da sempre un elevato controllo al proprio sistema interno e finanziario in generale”, ha affermato in un comunicato KC Chan, Segretario per i Servizi Finanziari e del Tesoro di Hong Kong. “Hong Kong non è un paradiso fiscale”.

Le nuove regole concernenti lo scambio di informazioni forniscono a Hong Kong una base giuridica per adottare il modello OCSE 2004 (più liberale) per lo scambio di informazioni e col locheranno la “Regione ad Amministrazione Speciale” cinese in una posizione competitiva più attraente per gli investimenti esteri, rafforzando la sua posizione di trampolino di lancio per gli investimenti nella Cina continentale.

Hong Kong si propone di firmare ben 12 trattati fiscali contro la doppia imposizione quest’anno: trattati fiscali con Francia, Austr ia e Svizzera sono in corso di

negoziazione, mentre il Giappone ha già definito una linea di accordo.

Oltre alle doppie imposizioni, Hong Kong ha, inoltre, recentemente firmato un accordo di libero scambio con la Nuova Zelanda, secondo per dimensioni solo a quello firmato con la Cina continentale.

Sulla base di tale accordo, la Nuova Zelanda eliminerà tutti i dazi d’importazione sui beni provenienti da Hong Kong entro il 2016, con lo scopo di favorire la crescita in alcuni settori chiave, come ad esempio quello dei servizi finanziari.

Alla cerimonia della firma del trattato, il Ministro delle Finanze neozelandese Tim Groser ha sostenuto che il quadro normativo di Hong Kong, l’assenza di corruzione nel paese, rappresentano una seria opportunità in un settore come quello del fund management.

La Nuova Zelanda è attualmente il primo

paese ad aver firmato accordi di libero scambio con entrambe le giurisdizioni di Hong Kong SAR e Cina, quest’ultimo già nel 2008. È stato, quindi, il primo tra i Paesi industrializzati ad aver firmato un accordo di libero scambio con la Cina.

Sotto l’accordo di libero scambio, tutte le merci esportate dalla Cina alla Nuova Zelanda saranno esenti da tassazione a partire dal 2016, mentre le tariffe sulla maggior parte delle esportazioni neozelandesi dirette verso la Cina saranno eliminate a partire dal 2019.

Tale accordo, inoltre, si presume debba spianare la strada ad analoghi accordi bilaterali con altri paesi.

Per assistenza o maggiori informazioni sui trattati contro la doppia imposizione con Hong Kong o altri paesi contatta Dezan Shira & Associates scrivendo a [email protected] o visitando il sito www.dezshira.com/it.

I trattati fiscali e accordidi libero scambio creanonuove opportunità a chi opera via Hong Kong

[ A cura di Jennifer Lu, Dezan Shira & Associates ]

Accordi sulla doppia tassazione di Hong KongPaese Tassazione dividendi Tassazione interessi Tassazione royalty

Belgio 0 / 15%1 10% 5%Brunei 0 5% / 10%2 5%Cina 5% / 10%3 0 / 7%4 7%Indonesia 5% / 10%5 0 / 10%6 5%Lussemburgo 0 / 10%7 0 3%Olanda 0 / 10%8 0 3%Thailandia 10% 10% / 15%9 5% / 10% / 15%10

Vietnam 10% 0 / 10%11 7% / 10%12

1. 0% se la società Belga detiene direttamente il 25% della società di Hong Kong e viceversa, pagando dividendi per un periodo continuativo di 12 mesi; 15% negli altri casi

2. Le imposte trattenute sugli interessi si riduce al 5% nel caso in cui l’investitore sia una banca o una istituzione finanziaria3. Il tasso del 5% è applicabile solo quando l’azionista detiene almento il 25%4. Il tasso dello 0% viene applicato sugli interessi pagati al governo della PRC o ad altre istituzioni riconosciute5. La trattenuta sui dividendi è ridotta al 5% quado il ricevente è una sociatà che detiene almeno il 25% del capitale

azionario della società che distribuisce i dividendi6. L’imposta trattenuta sugli interessi si annulla quando il recipiente è una determinata entità qualificata7. 0% se la società di Hong Kong detiene direttamente almeno 10% della società lussemburghese, o una partecipazione

di 1,2 milioni di euro8. Nel caso in cui l’investitore sia una banca, una compagnia assicurativa, un fondo pensionistico, il quartier generale di

una società o un’altra determinata entità qualificata che detiane almeno il 10% della società che distribuisce i dividendi9. Il tasso del 10% viene applicato agli interessi corrisposti alle istituzioni finanziarie o compagnie assicurative e agli

interessi pagati in relazione all’indebitamento derivante dalle vendite a credito delle attrezzature,le merci o i servizi10. Il tasso del 5% si applica alle royalties in realzione ai diritti d’autore, mentre il tasso del 10% si applica ai compensi

in relazione a brevetti, marchi, disegni o modelli, progetti, formule o processi segreti; 15% negli altri casi11. Il tasso dello 0% si applica ai pagamenti di interessi al governo di Hong Kong e a istituzioni riconosciute; il tasso

del 10% si applica a tutti gli altri casi12. Il tasso del 7% si applica alle royalties per l’uso, o la concessione in uso, di brevetti, disegni o modelli, progetti,

formule segrete; il tasso del 10% si applica a tutti gli altri casi

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1China Briefing | June 2010

Aggiornamenti legali e fiscali da Dezan Shira & Associates

Le edizioni in lingua italiana sono disponibili con servizio di sottoscrizione sul sito www.china-briefing.com/it Volume XI - Numero V

LE PROCEDURE DI PRE E POST COSTITUZIONESOCIETARIA IN CINA

In questo Numero:Pre-registrazione, problemi finanziari e amministrativi comuni Applicazioni sbagliate e erronea pianificazione fiscaleAspetti legati allo Statuto societarioStrategie di uscita

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Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

Benvenuti a questo nuovo numero di China Briefing

Copertina artistica di questo meseL’opera oggetto della copertina di questo mese, “Golden Scissors” (olio su tela), è dell’artista Mao Xuhui. Mao è nato a Chongqing e si è diplomato in pittura a olio presso l’Accademia dell’Arte di Kunming. La sua opera è stata esposta in varie città tra cui Hong Kong, Shanghai, Pechino, Singapore, Jakarta, Barcellona e Parigi. Attualmente vive a lavora a Kunming come membro del Comitato per la Pittura a Olio dello Yunnan.

L’opera è riprodotta per cortesia dell’artista e dell’Oriental Vista Gallery. Lo scopo della galleria è quello di promuovere l’arte contemporanea attraverso l’esposizione e il dialogo, accrescendo la consapevolezza dell’opinione pubblica verso l’arte contemporanea e d’avanguardia. L’integrità e la professionalità sono gli elementi che consideriamo fondamentali per creare un legame tra arte, artisti e collezionisti d’arte. L’Oriental Vista Gallery si trova in Shaoxing Lu 19, Shanghai, China.www.ovgallery.com; [email protected].

Tutto il materiale ed i contenuti sono protetti da © 2010 Asia Briefing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell'editore. Contattate: [email protected]

Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese ed in Italia. Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l’altro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.

In questo numero di China Briefing diamo uno sguardo alle principali procedure di pre e post-registrazione che gli investitori stranieri devono tenere in considerazone quando iniziano un’attività commerciale in Cina. Quando si costituisce una società in Cina infatti, bisogna pianificare in maniera molto attenta tutte le operazioni prima che avvenga la registrazione in modo tale da prepararsi a gestire tutte le possibili implicazioni finanziare e legali. Se ciò non avviene, l’attività potrebbe rivelarsi mal funzionante dal principio. Dopo che la licenza è stata rilasciata resta comunque del lavoro da fare perché l’attività sia considerata legale e funzionante a tutti gli effetti. Dall’apertura del conto in banca alla registrazione della nuova società presso la dogana e la State Administration of Foreign Exchange, all’iniezione di capitale, all’ottenimento della documentazione di verifica del capitale, ci sono alcuni passi vitali nel processo di costituzione societaria che devono essere tenuti in considerazione. Se queste procedure non vengono realizzate correttamente la società risulta inadempiente e rischia di dovere pagare delle sanzioni governative.

Distinti saluti,

Alberto Vettoretti,Managing Partner,China Practice,Dezan Shira & Associates,Editore, Asia Briefing

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3China Briefing | June 2010

La Cina è un Paese fortemente burocratico e come tale richiede lunghe complesse pratiche e tanto lavoro d’ufficio. Anche le applicazioni più semplici

possono risultare complicate. A complicare ulteriormente il tutto, vi sono un linguaggio ostico agli stranieri e una spesso arbitraria interpretazione locale della legge. In questo numero di China Briefing, identifichiamo alcune delle questioni di pre e post-registrazione, a cui le azienda straniere devono far fronte, nonché dell’impatto che queste hanno sull’operatività in Cina.

Pre-registrazione di un ufficio di rappresentanza

Documentazione spesso mancantePermessi La procedura di registrazione di un ufficio di rappresentanza (UR) richiede, tra le altre cose, un certificato attestante l’idoneità dell’ufficio preso in affitto e dove si intende registrare tale entità. Ciò vuol dire che, nel ricercare la giusta locazione per l’ufficio,

bisognerà assicurarsi che il proprietario sia in possesso della documentazione che permette di affittare la sua proprietà commerciale a entità straniere. Questo documento è un requisito necessario in assenza del quale la procedura di registrazione non potrà essere portata a termine.

Va notato che l’ottenimento di questo certificato richiede il pagamento delle imposte di proprietà da parte del proprietario e questo spiega perché molti non abbiano interesse ad ottenerlo. Cio premesso, se firmate un contratto e pagate il deposito per l’ufficio e questo si rivela successivamente non adatto alla registrazione, vi sono buone probabilità che perdiate il deposito e le spese di agenzia, oltre naturalmente a ritardare i tempi di registrazione.

Edificio di “Grado A” Gli uffici di rappresentanza possono essere registrati solo nei palazzi cosidetti di Grado A. Tale certificato è rilasciato dal Ministero del Commercio e il processo di registrazione richiede una copia di tale documento. Per fortuna, la maggior parte delle città cinesi possiede oggi quartieri interi con grattacieli e edifici che posseggono tale licenza.

Certificato di proprietà del localeAnche questo deve essere fornito dal locatario, assieme al timbro societario o documento di identità (se il proprietario è una persona fisica).

Licenza commerciale (business license) del proprietarioLa pratica di registrazione di un UR richiede copia della licenza commerciale del proprietario del locale da adibire ad ufficio, insieme al timbro societario. Se il proprietario è una persona fisica, vengono richiesti documento d’identità e firma.

Problemi finanziari e amministrativi comuni per un ufficio di rappresentanzaConti corrente bancariMolti clienti autorizzano parti terze a trattare con la banca per l’apertura del conto corrente dell’ufficio di rappresentanza quando in realtà potrebbero farlo da soli. Spesso però, questo porta ad un ingiustificata mancanza di attenzione da parte dell’agente che per ridurre al minimo tempo e sforzi procederà semplicemente all’apertura standard del conto, senza tener presente le reali necessità del cliente. Sebbene infine, il conto corrente di un UR non gestisce solitamente somme

Procedure di pre e post-registrazione in Cina

[ a cura di Chris Devonshire-Ellis, Dezan Shira & Associates ]

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Business license营业执照

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4 China Briefing | June 2010

Procedure di pre e post-registrazione in Cina

particolarmente ingenti, vi è sempre il rischio che un agente scelto magari da un dipendente o da chissà chi, possa comportare rischi reali e senza la giusta attenzione per i livelli di sicurezza che devono essere discussi, prima di procedere all’apertura, come ad esempio:

Se si intende o meno utilizzare il timbro societario in aggiunta alla semplice firma del delegato alla gestione del conto (cosa che noi raccomandiamo, per fornire un maggior grado di sicurezza); il tibro può ad esempio essere tenuto da una parte indipendente quale società contabile locale che proceda secondo le istruzioni della casa madre qualora il manager non sia reperibile in quel momento;

La firma di chi e quali timbri verranno utilizzati per la gestione del conto; quali sono i limiti entro i quali basta una firma, un timbro oppure la firma congiunta;

Se gli altri firmatari possono gestire il conto corrente con diverse responsabilità e, se si, chi e in che misura.

Molti agenti riterranno sufficiente aprire il conto corrente mediante il timbro societario e quello del legale rappresentante, senza valutare l’aspetto della sicurezza e o la reale necessità del cliente. Questo tipo di errore da facilmente adito a rischi di medio e lungo termine, i casi di scomparsa di denaro sono sfortunatamente numerosi ed in molti casi è anche difficile accorgersene.

Contributi sociali per i dipendenti localiL’ammontare dei contributi previdenziali che devono essere corrisposti per il personale locale in Cina, come dipendenti di un ufficio di rappresentanza differiscono da città a città. Questo porta alla difficoltà pratica di calcolare correttamente le spese da tenere in conto. In termini di voci, questi includono sempre: pensione, assicurazione medica, fondo di disoccupazione e fondo per la casa e i contributi per la maternità. Malgrado la sorpresa di molti imprenditori stranieri, i contributi per dipendenti cinesi possono ammontare a una parte considerevole dell’intero stipendio e sebbene la legge definisca versamenti da ambo le parti, molti dipendenti cinesi si aspettano che sia il datore di lavoro a versare l’intero ammontare. Può quindi risultare necessario considerare i vari aspetti sopraccitati per evitare di trovarsi davanti ad un inaspettato incremento dei costi operativi.

FESCO e altre agenzieLa Cina è piena di agenzie e organizzazioni governative o semi governative (o che si spacciano come tali), disposte ad assistere gli

investitori stranieri nei diversi aspetti legati alla costituzione e alle operazioni aziendali, incluso il pagamento dei contributi sociali (si raccomanda la massima prudenza). Due tra le più famose di queste sono FESCO e China STAR. Queste possono in alcuni casi rivelarsi utili e il loro utilizzo è addirittura obbligatorio per l’assunzione del personale cinese nel caso degli uffici di rappresentanza (non è così per le societa a responsabilità limitata). In realtà, queste agenzie non sono sempre pubbliche ma private e, come tali, orientate al profitto, e hanno la tendenza a vendere servizi aggiuntivi non obbligatori, quali polizze assicurative, tredicesima mensilità, bonus speciali per il Capodanno cinese, e così via. Prestate quindi attenzione nel ricercare assistenza e assicuratevi di pagare solo ciò che è realmente necessario.

Mancato pagamento delle imposteCapita spesso che a causa della mancata conoscenza della normativa locale, alcuni UR non paghino le tasse dovute. Questo può essere aggravato dall’inefficienza dell’ufficio fiscale locale, che non provvede a contattare per il sollecito. Anche se questa potrebbe sembrare una buona notizia, in realtà non lo è. Gli uffici di rappresentanza sono sottoposti a imposta societaria sulla base delle spese, che deve essere calcolata, classificata e pagata su base mensile, alla quale si aggiunge poi una revisione obbligatoria annuale.

Se le imposte non vengono pagate dovutamente, l’ufficio imposte può imporre la riscossione fino a 5 volte l’importo dovuto originariamente.

Questioni inerenti all’alterazione della licenza Il rinnovo annuale delle licenze o la loro modifica sono aspetti con i quali bisogna confrontarsi abbastanza regolarmente. Se avete la necessità di cambiare lo Chief Representative, l’indirizzo, o se l‘azienda investitrice subisce un cambiamento (nel caso di acquisizione, fusione, ecc.), le autorità cinesi dovranno essere informate e la licenza aggiornata di conseguenza in caso contrario, potreste subire delle sanzioni per mancata conformità. Queste modifiche sono solitamente poco costose e relativamente semplici da fare, ma il mancato rispetto porta a penalità e multe.

Pre-registrazione per società ad investimento stranieroApplicazioni sbagliate e erronea pianificazione fiscale Gli scenari e i problemi che affronteremo in seguito riguardano sia le società a totale partecipazione straniera (Wholly Owned Forein Enterprice - WFOE), che le società commerciali straniere (Foreign Invested Commercial Enterprise - FICE) e le joint venture, ma per ragioni di convenienza useremo qui il termine società ad investimento straniero (Foreign Invested Enterprice - FIE) per includerle tutte.

Trasferimento del capitale iniziale a parte terza, prima che la FIE sia costituitaCi vogliono solitmente dai 4 ai 6 mesi per completare l’intera procedura di registrazione societaria. Detto questo, alcuni investitori stranieri decidono spesso di portarsi avanti con i lavori di ristrutturazione, acquisto macchinari o altro inviando il capitale necessario al loro agente o al personale locale per coprire i costi iniziali. In questo modo però, questi fondi non potranno essere considerati come parte dell’iniezione di capitale sociale iniziale, poiché questa deve essere trasferita dall’investitore straniero direttamente al conto corrente societario cinese.

Abbiamo già avuto casi in cui l’investitore straniero ha corrisposto un capitale pari a 200.000 dollari al proprio fornitore locale perché questi procedesse all’acquisto di

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5China Briefing | June 2010

Procedure di pre e post-registrazione in Cina

macchinari per l’azienda costituenda prima che la licenza fosse stata rilasciata. Si rivelò poi molto difficile bilanciare l’investimento e dimostrare che gli acquisti erano parte del capitale iniziale. Si consiglia piuttosto di aprire un conto capitale temporaneo subito dopo la registrazione del nome societario (procedura iniziale del lungo processo di registrazione).

Il capitale registrato: sottocapitalizzazione Uno dei problemi più comuni e più seri attinenti alla registrazione di una FIE, specialmente per le piccole imprese, è la questione relativa alla sottocapitalizzazione. Questa è una delle aree maggiormente soggette a incomprensioni.

Sono molti gli investimenti in Cina falliti per l’erronea interpretazione di questo concetto. La confusione nasce dall’interpretazione data a quello che le autorità locali definiscono “capitale registrato minimo”. Questo non dovrebbe essere la base con la quale determinare il proprio investimento, che dipende invece principalmente da altri fattori molto più importnanti.

Località – Diverse località avranno diversi requisiti di capitale. Questi possono riflettere i minori o maggiori costi operativi locali, dipendere da politiche industriali governative o essere semplicemente legati a decisioni arbitrarie delle autorità locali.

Oggetto sociale – Il capitale registrato può avere soglie minime particolarmente alte legate all’oggetto sociale che si intende intraprendere in Cina. Questi limiti possono a volte essere utilizzati come misure protezionistiche, tese a scoraggiare l’entrata di operatori stranieri o limitare a società straniere che posseggono gli standard, le competenze e la forza finanziaria necessaria l’entrata nel mercato mercato, così da assicurare la qualità della prestazione.

Si noti, inoltre, che solitamente, un aumento di capitale è richiesto anche quando una impresa esistente intende procedere con l’ampliamento del proprio scopo sociale.

Flusso di cassa – Questo aspetto è fondamentale ma spesso trascurato. Il capitale registrato è necessario anche e soprattutto per effettuare operazioni commerciali, fino a quando la società non sia in grado di autofinanziarsi. In generale, questo andrebbe già dettagliatamente pianificato nel rapporto di fattibilità – un documento di pianificazione aziendale, che

viene presentato dalla società alle autorità cinesi come parte della documentazione per la registrazione. Nella fretta di attrarre nuovi investimenti però, le autorità non prestano solitamente particolare attenzione ai dettagli della relazione.

Così, spesso si crea quella situazione in cui, da una parte il progetto viene approvato da autorità troppo compiacenti, mentre dall’altra, l’investitore straniero supporrà ingenuamente di aver ottenuto un gran risultato, visto il capitale minimo investito. I rischi di una situazione del genere però, possono rivelarsi piu dannosi dell’iniziale beneficio apparente. Se il capitale investito non dovesse risultare sufficiente a coprire i flussi di cassa infatti, ci si potrebbe trovare in una situazione in cui risulta difficile ricapitalizzare l’azienda nel breve termine. Lo stretto controllo sui flussi di capitale rimane infatti un problema con cui le aziende straniere devono misurarsi quotidianamente, soprattutto nella fase iniziale.

Le procedure per un eventuale aumento di capitale infatti includono i passaggi seguenti:

Richiesta di aumento del capitale all’autorità che ha rilasciato la licenza commerciale;

Richiesta alla State Administration of Foreign Exchange per il trasferimento di fondi addizionali ddizionali;

Rapporto di verifica del capitale da parte di società specializzata;

Aggiornamento della licenza commerciale che riflette quanto sopra; questo è importante perché il capitale sociale della società corrisponde anche alla massima responsabilità legale.

Il completamento di questi passaggi richiede dalle 6 alle 8 settimane. Se si rimane improvvisamente a corto di fondi per finanziare le operazioni, si rischia di non

essere in grado di pagare il personale, i fornitori, e probabilmente le spese correnti, per circa due mesi. È evidente quindi quanto sia fondamentale capitalizzare correttamente l’azienda cinese in base non tanto al “capitale minimo” richiesto dal governo locale, ma alle reali esigenze economiche e operative.

Finanziare l’azienda attraverso finte transazioni commerciali, oltre ad essere poco corretto da un punto di vista legale, sarebbe anche poco conveniente da un punto di vista fiscale, in quando le autorità considereranno questi come tassabili. Una quantificazione corretta del capitale sociale registrato risparmierà quindi da molti grattacapi e da inutili perdite future.

Il problema appena descritto è spesso causa di fallimento per le PMI alle prime armi con progetti di internazionalizzazione in Cina. Determinante nel favorire il successo o fallimento di tali operazioni si riveleranno le competenze tecniche e conoscenze locali dell’investitore o di eventuali consulenti, solitamente indispensabili in un ambiente come quello cinese cosi diverso dalle realtà occidentali.

Quando il capitale registrato minimo incide sullo status di contribuente IVA Sebbene il Ministero del Commercio abbia di fatto ridotto l’ammontare di capitale sociale minimo per la costituzione di società straniere in Cina, limitarsi al “capitale registrato minimo” può causare problemi ulteriori quando si richiede lo status di contribuente IVA ordinario (General VAT payer).

per quelle società straniere impegnate con clienti che necessitano ricevute IVA (fornitori di semilavorati o di materiale industriale), lo status di contribuente IVA ordinario si rivelerà particolarmente importante. Se la società è invece semplicemente impegnata nel commercio di prodotti di consumo e al dettaglio, lo status di contribuente ordinario sarà probabilmente meno determinante.

Lo scorso marzo, la State Administration of Taxation ha emesso un bando che stabilisce che se le vendite annuali di una società

Lo status di contribuente IVA ordinario è necessario per poter emettere fatture IVA a clienti e detrarre l’imposta dagli acquisti, quando questa viene pagata in uscita.

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6 China Briefing | June 2010

Procedure di pre e post-registrazione in Cina

superano la soglia di “piccolo contribuente” stabilito dal Ministero delle Finanze, questo dovrà richiedere la qualifica di contribuente ordinario.

Tale soglia è stata fissata a 500.000 RMB per quelle società impegnate nella produzione di beni o la prestazione di servizi e a 800.000 RMB per le aziende che si occupano invece di vendita all’ingrosso o al dettaglio.

In genere, le autorità fiscali rilasceranno la qualifica di contribuente ordinario alle aziende che dimostrino di possedere operazioni stabili nel tempo, siano conformi alle normative contabili nazionali standard e riescano a fornire documentazione fiscale accurata e completa. Va osservato che, nel corso dell’ultimo anno, le autorità sono state relativamente elastiche nella concessione di tale status alle aziende non del tutto in possesso dei requisiti sopra evidenziati.

I documenti da presentare per richiedere lo status di contribuente ordinario IVA sono:

Richiesta scritta; Contratto di locazione ufficio; Certificato di contribuente ordinario; Documenti di identità del rappresentante

legale e del personale contabile e certificato contabile di quest’ultimo;

Fototessera della persona incaricata di aquistare le fattura;

Attestazione temporanea di contribuente ordinario;

Altri documenti e informazioni rilevanti richieste dalle autorità fiscali locali;

Relazione finanziaria annuale.

Tutte le società commerciali (Foreign Invested Commercial Enterprises), essendo queste solitamente legate al commercio, necessitano prima o poi di procedere all’ottenimento dello status di contribuente IVA ordinario, ai fini della deduzione IVA a monte.

Questi aspetti richiedono spesso particolare attenzione ai dettagli ed esperienza nel saper anticipare possibili scenari futuri, fondamentali per poter quantificare le necessità di cassa ed evitare intoppi di percorso.

La questione legata allo status di contribuente ordinario IVA, deve essere affrontata nella fase di pre-costituzione e includere le tante implicazioni fiscali.

Problemi legati al cambio di valuta quando si preparano statuto e licenza commerciale Durante il processo di ottenimento della licenza commerciale assicurarsi di far riferimento alle voci presenti nello statuto e vice versa. Se, per esempio, l’ammontare del capitale indicato nella licenza commerciale è mostrata in RMB, avere questo dato in euro o dollari nello statuto può portare a problemi legati al cambio. Se il tasso di cambio oscilla infatti, il rapporto sull’apporto di capitale, tenuto a dimostrare il trasferimento di capitale, può non trovare una corrispondenza fra le cifre dichiarate e il capitale registrato convertito in RMB potrebbe essere inferiore al capitale precedentemente convenuto ponendo l’investitore in torto davanti alle autorità. Questo richiederà, nel migliore dei casi, un nuovo trasferimento di capitale, un ulteriore verifica e di conseguenza un ulteriore spreco di tempo e denaro.

Quando sede legale e operativa non coincidonoMolti consulenti poco preparati non esitano a consigliare come lecito per una società straniera registrare la sede legale da una parte (per esempio, in un piccolo ufficio in centro), ma poi avere l’impianto produttivo o l’ufficio operativo vero e proprio in un altra sede (al di fuori del centro città oppure in un altra zona). I motivi di questo trucchetto possono essere molteplici: aliquote fiscali vantaggiose, incentivi legati alla zona in cui si stabilisce la sede legale, riduzione costi, limiti di capitale minimo elevati nella zona in cui si vuole operare, ecc. Questo tipo di strutturazione sarà però causa di problemi nella procedura post-registrazione, quali ad esempio la valutazione di impatto ambientale, le procedure di rimborso IVA, ecc.

Questo punto è spesso omesso da parte delle società di consulenza che non provvedono ad assistere nelle procedure di post-registrazione, ma può avere conseguenze per la società costituenda e a volte portare addirittura al blocco dell’attività imprenditoriale.

Aspetti legati allo Statuto societario Lo Statuto è un aspetto chiave nella strutturazione societaria e ne definisce le regole operative. Considerando che la vita media di un azienda varia dai 10 ai 50 anni, caratteristiche fondamentali dello statuto sono sicuramente aspetti quali flessibilità e chiarezza. Qui di seguito troviamo alcuni punti chiave e le relative questioni a cui prestare attenzione.

Oggetto socialeL’oggetto sociale definisce esattamente ciò che l’azienda andrà a svolgere. In Cina, le autorità potrebbero rivelarsi particolarmente poco elastiche nell’interpretazione di un oggetto sociale mal definito. L’utilizzo della dicitura “produzione di (prodotto)” per esempio, non necessariamente andrà a qualificare una WFOE come impresa produttiva. Si rischia inoltre di aver problemi nell’ottenere la qualifica di contribuente ordinario IVA che permette di scaricare l’IVA, ecc. Infine, il fatto che per esempio il governo locale approva l’oggetto sociale non vuol dire che questo andrà bene per l’ufficio delle imposte locali che invece potrebbe richiedervi ulteriori dettagli e spiegazioni.

Oggetto sociale non adeguato, confuso o non conforme è molto comune e porta spesso a grattacapi e ritardi.

Investimento totaleL’”investimento totale” è un altra voce importante nella preparazione della documentazione societaria. Questo definisce la somma delle risorse necessarie per il raggiungimento della piena operatività, il rapporto tra investimento totale e capitale registrato è definito per legge e la differenza tra questi due indici rappresenta la quota di capitale ottenibile quale finanziamento o prestito estero. Un errore nella strutturazione di questi indici può influenzare la capacità di un azienda di ottenere finanziamenti, sia dalla propria holding, sia da altre istituzioni finanziarie.

Articoli che regolano il Consiglio di AmministrazioneConsigliamo di mantenere un Consiglio di Amministrazione di piccole dimensioni e di consentire che le riunioni possano avvenire anche al di fuori dal territorio cinese o via conferenze telefoniche. Consigli di Amministrazione di emergenza devono avere preavviso di 24 ore e non settimane come spesso è il caso. Prestate, inoltre, attenzione nel definire doveri e responsabilità degli amministratori.

Articoli riguardanti il General ManagerQuesta è una posizione che porta a responsabilità legali, quindi scegliete qualcuno di fiducia, idealmente il vostro manager straniero addetto alla produzione. È molto importante avere un solido contratto di lavoro con il general manager. Le pratiche passate di limitare tale contratto alla scadenza di un anno non è più raccomandata

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7China Briefing | June 2010

Procedure di pre e post-registrazione in Cina

dopo l’entrata in vigore della nuova legge sui contratti del 2008 che limita a due volte la possibilità di rinnovo.

Altre problematiche legate alla registrazione

Problematiche comuni concernenti la registrazione societaria includono:

Sede societaria inappropriataNon tutti gli stabilimenti sono adatti a tutti i tipi di attività ma vanno distinti in edifici o aree industriale, commerciale o residenziale. Se si sceglie un edificio non appropriato al tipo di attività che si pensa di creare e si prende in locazione la sede sbagliata, non sarà possibile ottenere la licenza, nella fase successiva.

Traduzione del nome societario È importante perdere un po di tempo nella scelta del nome cinese, che sia traduzione letterale, fonetica o altro, e prestarvi la giusta attenzione durante le procedure di registrazione della licenza, del marchio, e così via. Il nome cinese rappresenterà l’identità societaria in Cina.

Un nome cinese coerente con quello estero eviterà di far perdere tempo durante le procedura di registrazione e potrebbe rivelarsi importante nelle future strategie di marketing in Cina qualora si intende vendere in questo mercato.

Eventuali licenze aggiuntive Alcune società necessitano di licenze aggiuntive per operare. Queste possono rivelarsi più difficili da ottenere rispetto alle licenze standard. Operazioni che includono, per esempio, l’importazione e la vendita di alcuni beni di consumo che possono includere la compravendita di alcuni matalli e pietre preziose, carburanti e prodotti farmaceutici, richiedono tutti licenze speciali. Queste necessitano di

tempi e autorizzazioni diverse che vanno considerate prima di procedere con la costituzione societaria.

Diritti di utilizzo della terraSi tratta essenzialmente di una verifica minuziosa di tutti gli aspetti legali che andrebbe fatta quando si acquistano diritti all’utilizzo di terreni.

Per gli investitori esteri, i diritti concessi rappresentano la forma più comune di diritti di utilizzo del suolo. Con i diritti concessi, l’investitore possiede la titolarità dei diritti di utilizzo del suolo.

Gli investitori titolari di tali diritti possono trarre profitto da un eventuale aumento del valore del terreno, qualora questo si apprezzasse; non è questo, invece, il caso dei diritti assegnati. La titolarità del diritto è rilasciato attraverso certificati appositi.

Importante, inoltre, è l’utilizzo che appare sul certificato che individua esattamente l’utilizzo che verrà fatto del territorio. Per ovvie ragioni, l’utilizzo che si fa del territorio deve essere coerente con le operazioni dell’azienda. Problemi si possono presentare qualora:

Pagamento per diritti garantiti, ma concessione di diritti assegnatiAbbiamo assistito casi in cui le autorità locali hanno tenuto un comportamento ambiguo, negoziando un premio più elevato, ma concedendo in realtà solamente diritti assegnati.

Destinazione d’uso invalidoI permessi per convertire terreni ad uso agricolo in terreni ad uso commerciale in Cina devono essere ottenuti a livello statale. Tuttavia, molti governi locali rilasciano certificati fraudolenti, comprando i terreni dai contadini ad un prezzo stracciato, riformulando successivamente i diritti sul territorio, per poi rivenderli, per scopi commerciali agli investitori stranieri a prezzi maggiorati.

Si tratta di una truffa comune che quando scoperta può costare all’investitore innocente la perdita dell’investimento. Per questo motivo è necessario effettuare le opportune verifiche con l’ufficio locale per ciò che riguarda gli aspetti di utilizzo del territorio, l’ambito di utilizzo, e così via, verificando che ciò che viene detto sia corretto.

Diritti di accessoLimiti ai diritti di accesso ai terreni sono

un problema comune, per questo motivo è consigliabile definire bene questi aspetti nell’ambito di qualsiasi accordo.

L’utilizzo fraudolento della proprietà in Cina è abbastanza comune e i rischi in termini di sanzioni molto alta. Gli investitori stranieri ingannati possono facilmente arrivare a perdere centinaia di migliaia di dollari.

Strategie di uscitaSebbene lunga e complessa, la procedura di cost i tuzione è spesso percepita semplicemente come un lungo iter obbligato al quale è difficile sottrarsi ma comunque scorrevole. Cosa succede però se le cose vanno male? Qualora si decidesse di chiudere tutto e andar via?

Qualora un investitore decidesse di chiudere la propria attività, perché questa non sta rendendo come previsto, o per qualsiasi altra ragione, dovrà prima di tutto ottenere l’approvazione da parte dell’autorità che ha concesso la licenza ed è a questo punto che la faccenda solitamente si complica. Qualora le autorità dovessero ritenere che la chiusura dell’attività non è nel loro interesse o dovessero esservi segnali che la società non sia ingrado di far fronte alle proprie responsabilità in termini di salari, debiti di imposta e creditori, ottenere tale permesso potrebbe rivelarsi tutt’altro che scontato.

Questi aspetti, inclusa la possibilità di disinvestimento qualora gli obiettivi produttivi non dovessero, per qualche motivo essere raggiunti, dovrebbero essere ben definiti nello statuto al momento della costituzione, così da essere approvato in sede costitutiva dalle autorità.

Nel caso di Joint Ventures, oltre all’eventuale strategia di uscita, è consigliabile inserire anche le modali tà di un eventuale acquisizione o ristrutturazione interna (incluso i metodi di calcolo del prezzo).

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8 China Briefing | June 2010

Procedure di pre e post-registrazione in Cina

Il ruolo del sindacato Anche in questo caso, le clausole standard che nei contratti possono apparire innocue, se non trattate e formulate correttamente, possono portare a problemi operativi. Questo aspetto è stato ulteriormente aggravato dalla promulgazione della legge sui contratti di lavoro, entrata in vigore il 1 gennaio 2008 che rafforza il ruolo e le responsabilità del sindacato.

In Cina, tutte le aziende con un numero di dipendenti (cinesi o stranieri) pari o superiore a 25 unità hanno il diritto di formare un sindacato di lavoro. Questa enorme struttura di segnalazione e controllo è parte di un sindacato nazionale dei lavoratori, che trae il suo potere dalla partecipazione al Consiglio Nazionale del Popolo (National People’s Congress).

Al formarsi di un unità sindacale, il rappresentante eletto ha il diritto di partecipare alle riunioni di gestione aziendale, e queste sono tenute a finanziare il sindacato per un importo mensile equivalente al due per cento degli stipendi dei lavoratori; anche il personale dovrà contribuire in tal senso. Non è raro che i rappresentanti dell’associazione possano abusare o fare un cattivo uso di tali fondi. I fondi dovrebbero essere utilizzati per finanziare programmi di istruzione e svago indirizzati ai lavoratori. Un esempio comune sono i campetti sportivi e di basket all’esterno degli edifici e delle fabbriche. Questi fondi possono inoltre essere utilizzati per fornire assistenza legale ai lavoratori dipendenti con rimostranze nei confronti della società.

Le interferenze in ambito gestionale possono essere minimizzate limitando l’accesso dei rappresentanti dei sindacati alle sole riunioni in cui i diritti dei lavoratori sono oggetto di discussione. Alcune misure di controllo concernenti il ruolo del sindacato possono essere esercitate, anche in questo caso, attraverso lo statuto.

Questioni fiscali comunemente male interpretateTrattamento IVAVi è tanta confusione sulle problematiche legate all’IVA in Cina. Se il tasso di rimborso per i prodotti esportati è inferiore all’imposta standard, l’azienda dovrà farsi carico della differenza.

L’aliquota IVA per i contribuenti ordinari è del 17%, salvo in alcuni casi specifici in cui si attesta al 13% (vedi tabella).

Se il contribuente è impegnato nella fornitura di diversi tipi di beni e servizi, gli importi di vendita per le diverse aliquote fiscali dovranno essere contabilizzati separatamente. Se questo non avviene, verrà applicata l’aliquota fiscale più elevata.

L’IVA da pagare è calcolata come segue:

Il calcolo dell’IVA per i contribuenti ordinari (general taxpayer) L’IVA da versare è pari alla differenza fra l’imposta incassata sulle vendite (IVA a debito) e l’imposta pagata sugli acquisti (IVA a credito). La formula è la seguente:

IVA dovuta = IVA a debito- IVA a credito

L’IVA a debito è calcolata sulla base del valore delle vendite del contribuente, precisamente: IVA a debito = A x B, dove A = valore delle vendite e B = aliquota dell’imposta sulle vendite

Generalmente, un contribuente ordinario nell’esercizio della propria attività acquista beni o riceve servizi lavorativi imponibili. L’IVA pagata dal contribuente sugli acquisti effettuati è definita IVA a credito. L’IVA a credito è utilizzata come un credito rispetto all’imposta che grava sulla vendita di beni.

Il calcolo dell’IVA per i contribuenti “minori” (small scale taxpayers)Dal gennaio 2009 sono state modificate la soglie al di sotto delle quali le aziende non rientrano nella categoria di contribuente ordinario ai fini IVA. In primo luogo, l’ammontare di vendite al di sotto del quale viene attribuito lo status di contribuente minore è stato ridotto, rispettivamente, da 1 milione di RMB e 1,8 milioni di RMB, a 500.000 RMB e 800.000 RMB. Le persone giuridiche e gli enti non imprenditoriali che normalmente non esercitano operazioni imponibili possono, inoltre, scegliere se essere tassate come contribuenti minori, mentre le persone fisiche con un giro d’affari che eccede le soglie massime continueranno ad essere tassati come contribuenti minori. L’aliquota IVA per i contribuenti minori è attualmente al 3%.

Come già anticipato si tratta di contribuenti il cui ammontare annuale di vendite imponibili si pone al di sotto di una determinata soglia (500.000 RMB per le aziende impegnate prevalentemente nella produzione di beni o nella prestazione di servizi imponibili; 800.000 RMB per le aziende impegnate nella vendita di beni all’ingrosso o al dettaglio).

Questa categoria di contribuenti non può, però dedurre l’IVA sugli acquisti, la formula che deve essere utilizzata è, di conseguenza, la seguente:

IVA dovuta = valore delle vendite x aliquota IVA (3%)

Per la vendita di beni o servizi imponibili, l’IVA si applica alla data di ricezione del corrispettivo, oppure alla data in cui è provato l’insorgere del diritto a riscuotere il corrispettivo di vendita. Per i beni importati il momento impositivo coincide con la data della dichiarazione d’importazione.

L’IVA sui beni importati è riscossa dall’Agenzia cinese delle dogane per conto

Tassazione IVA Aliquota

Esportazione di beni (se non diversamente previsto) 0%

Agricoltura, silvicoltura, prodotti zootecnici, prodotti ittici; oli vegetali edibili e sementi transgeniche; riscaldamento, raffreddamento, gas di carbone, gas di petrolio liquido, gas naturale, metano, prodotti a base di carbone/carbonella per uso domestico; libri, giornali, riviste (ad eccezione dei giornali e riviste distribuiti dal dipartimento postale); sementi, fertilizzanti chimici, prodotti chimici per l’agricoltura, macchinari agricoli e pellicole plastiche di copertura per l’agricoltura; prodotti per il trattamento dei minerali metallici, prodotti per il trattamento dei minerali non metallici, carbone

13%

Petrolio greggio, sale estratto e tutti i beni non elencati sopra; servizi di lavorazione, riparazione e sostituzione

17%

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9China Briefing | June 2010

Procedure di pre e post-registrazione in Cina

delle autorità fiscali. L’imposta sugli articoli per uso personale portati o spediti in Cina da individui è applicata contestualmente ai dazi doganali.

Depositi doganali sulle materie prime importate per la produzione di merci destinate all’exportContrariamente a qualche anno fa, la Cina richiede oggi alle imprese a capitale straniero di recente costituzione che importano materie prime o semilavorati destinati ad essere ri-esportati, un deposito dell’IVA e dei dazi doganali all’Amministrazione delle dogane per un periodo di sei mesi.

Le nuove imprese che non prendono in considerazione tale esborso tra le spese di capitale iniziale, si trovano spesso a fronteggiare una crisi di liquidità nel medio periodo. Rimpatrio dei profitti e considerazioni fiscaliUna società ad investimento straniero in Cina può significativamente migliorare la propria redditività attraverso la riduzione degli oneri d’imposta sugli utili, avendo cura di ben strutturare la propria relazione con la società madre. Questi servizi possono includere:

Pagamento di Royalties, come nel caso di utilizzo di marchi o brevetti;

Interessi su finanziamenti; Reddito derivante da locazione.

Le royalties, gli interessi e i redditi da locazione resi a società straniere operanti in Cina sono caratterizzati da una ritenuta alla fonte a un tasso del 10%. Ciò significa che, se il reddito proveniente dalle attività di cui sopra è di 1.000 dollari, la società residente in Cina dovrà trattenere e versare all’erario un’imposta sul reddito pari a 100 dollari nel momento in cui pagherà la società estera.

Questa ritenuta di imposta è sicuramente favorevole rispetto ad un eventuale tassazione sui profitti. Qualora queste spese dovessero infatti essere omesse, o non contabilizzate, a fine anno l’autorità applicherà un’imposta sugli utili del 25%.

Questi aspetti andrebbero ben strutturati già nello Statuto quando al momento della costituzione societaria, insieme ad una serie di contratti concordati tra la holding e le società sussidiarie. Questi andranno poi presentati e infine registrati presso le autorità fiscali.

Altre procedure post-registrazione Burocrazia e scartoffie non terminano qui. C’è ancora molto da fare, prima di avere una società ad investimento straniero pienamente operativa. Per aver una società pienamente operativa bisognerà ancora completare le seguenti procedure:

Approvazione dei timbri societari da parte dell’ufficio per la sicurezza pubblica;

Registrazione del Codice societario con il Dipartimento di Supervisione Tecnica;

Ispezione in loco dell’ufficio tasse; Registrazione fiscale; Apertura di un conto bancario in valuta

locale; Registrazione doganale delle licenze di

import-export; Ispezione merci da parte del dipartimento

controllo merci; R e g i s t r a z i o n e p r e s s o l a S t a t e

Administration of Foreign Exchange; Apertura conto capitale in valuta straniera; Versamento del capitale e preparazione

del relativo rapporto di verifica del capitale;

Rinnovo della licenza commerciale da parte del SAIC a seguito dell’iniezione di capitale;

Registrazione finanziaria; Registrazione statistica; Domanda per ottenere lo status di

contribuente IVA ordinario.

È da notare che molti consulenti e studi legali non considerano le procedure successive alla sola registrazione societaria di loro competenza: assicurarsi quindi che questi aspetti siano chiari prima di procedere alla registrazione, in modo da evitare spiacevoli sorprese, ritardi o inadempienze. La mancata adesione a tali procedure può portare a non conformità e sanzioni governative, a ritardi operativi e problemi futuri.

Domanda per lo status di “settore incoraggiato” Come per tutte le applicazioni aziendali, queste devono essere inviate al Ministero del Commercio o al suo ufficio regionale per l’ottenimento del certificato di approvazione e successivamente passare nuovamente per l’ufficio regionale per ottenere la licenza commerciale. Per quanto riguarda le applicazioni volte all’ottenimento dello status di “settore incoraggiato”, questi devono essere approvati dalla National Development and Reform Commission (NDRC).

Gli investimenti inferiori a 300 milioni di dollari sono di competenza delle autorità provinciali, mentre gli investimenti oltre questa soglia dovranno essere approvati a livello statale.

Qualora una società ad investimento straniero, che sia essa WFOE o Joint Venture, volesse ottenere lo status di settore incoraggiato in un secondo momento dopo la sua costituzione, sia esso perché vi sia stato un ampliamento dello scopo sociale oppure perché questa possibilità era stata trascurata al momento della costituzione, la società dovrà fornire alle autorità i seguenti documenti:

Modulo di domanda; Copia della licenza commerciale; Studio di fattibilità; Certificato di approvazione; Elenco dei macchinari e attrezzature

importati comprensivo di descrizioni del numero, prezzo unitario, prezzo totale;

(qualora l’applicazione comportasse anche un aumento di capitale) Verifica contabile aggiornata.

La National Development and Reform Commission e l’autorità doganale cinese hanno ristretto la possibilità di ottenere lo status di “settore incoraggiato” nel 2006 (circolare FGWZ 2006/316), che richiedendo requisiti maggiormente stringenti sulle procedure di certificazione. Queste procedure definiscono inoltre in maniera più chiara quali siano le autorità incaricate all’approvazione di tale status e diminuiscono i rischi di possibili vizi o abusi.

Come detto in precedenza, secondo le procedure amministrative, l’approvazione da parte della CNSR è necessaria. Per ottenere l’esenzione fiscale sui macchinari importati inoltre serviranno ulteriori adempimenti con l’ufficio doganale e con l’ufficio delle imposte.

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10 China Briefing | June 2010

Procedure di pre e post-registrazione in Cina

La circolare FGWZ 2006/316 sottolinea, infine, che un progetto che presenta un investimento complessivo superiore a 30 milioni di dollari non può essere “compartimentato” per evitare le verifiche da parte della NDRC. Allo stesso modo, le imprese ad investimento straniero sono scoraggiate dal sottostimare volutamente l’importo dell’investimento totale per poi richiedere un aumento a seguito dell’approvazione. Candidati e autorità locali sono messe in guardia contro l’ estensione ingiustificata dei criteri di esenzione. La NDRC sottolinea il rafforzamento dei controlli nei confronti di progetti del valore inferiore ai 30 milioni di dollari alla ricerca di eventuali irregolarità. Le violazioni possono comportare la revoca dell’esenzione, la ridefinizione dei termini delle attrezzature importate e gravi danni finanziari per gli interessati.

I punti principali del comunicato possono essere così riassunti:

Per i progetti ad investimento straniero che presentano un investimento complessivo superiore ai 30 milioni di dollari, il documento di approvazione dei progetti deve essere rilasciato dalla NDRC.

Per i proget t i con invest imento complessivo inferiore a 30 milioni di dollari, l’approvazione del progetto deve essere rilasciata dalla Commissione Provinciale per lo Sviluppo e le Riforme.

Nessuna entità diversa dalla NDRC o le sue agenzie provinciali hanno l’autorità di rilasciare il certificato di approvazione.

Le aziende che godono dello status di “settore incoraggiato” possono godere di vantaggi significativi inclusi la riduzione di imposta, sconti sull’IVA ed esenzioni fiscali.

ConclusioneRegistrare una società in Cina è spesso considerato semplicemente un lungo ed inutile esercizio, retaggio di un paese ancora sulla via delle riforme. È così solo in parte.

Strutturare correttamente una società in Cina rappresenta infatti un problema finanziario e fiscale, oltre che legale e amministrativo. Se non si presta attenzione a problemi quali l’impatto dell’IVA, la registrazione dei requisiti patrimoniali, o i requisiti di registrazione doganali si rischiano brutte sorprese sia finanziarie che operative. Avere una visione chiara della strutturazione legale e fiscale è un prerequisito fondamentale per programmare con successo il proprio business in Cina.

Chris Devonshire-Ellis è socio e fondatore di Dezan Shira & Associates e membro del UNPD’s Business Advisory Council, organismo di cooperazione intergovernativo per il nord-est dell’Asia.

Dezan Shira & Associates, con i suoi 18 anni di esperienza nell’assistenza agli investimenti diretti in Cina, conta oggi dieci uffici e 170 consulenti nel Paese. Per maggiori informazioni o assistenza, scrivete a [email protected].

Page 68: Collezione China Briefing 2010

Da notare che potrebbero esserci alcune variazioni locali o settoriali

Procedure Pre e Post Registrazione in Cina

A Pre-registrazione del nome

B Certificato di Approvazione

C Ottenimento licenza commercialeLa società esiste legalmente

D Ottenimento dei timbri

E Registrazione codici societari F Registrazione statistiche

H Registrazione con la State Administration of Foreign Exchange G Registrazione con l'ufficio imposte locale e nazionale

I Apertura conto capitale L Apertura conto in valuta locale

P Verifica e Registrazione import/export con la SAFE

J Iniezione e verifica capitale port/export con la SAFEM Registrazione con l'ufficio dogane Q Registrazione E-port

K Rinnovo licenza commercialeN Registrazione Finanziaria R Registrazione con l'ufficio per l'ispezione dei beni

O Ottenimento status di Contribuente IVA ordinario

Società ad investimento estero

Negoziazione affitto con il proprietario del locale

A Registrazione affitto al centro immobili Nomina del Chief Representative

B Richiesta online all'Amministrazione Statale per l'Industria e il Commerciolo Chief Representative firma il modulo di domanda C

D L'Amministrazione Statale per l'Industria e il Commercio rilascia il certificato di registrazioneL'ufficio di rappresentanza esiste legalmente

E Ufficio della Pubblica Sicurezza rilascia i timbri societari

H Registrazione con la State Administration of Foreign Exchange F L'ufficio per la supervisione tecnica registra il codice societario Registrazione con l'ufficio dogane J

G Registrazione con l'ufficio imposte locale e nazionale Completamento registrazione statistiche K

I Apertura conto in banca in valuta estera Apertura conto in banca in valuta locale L

Procedure per l'ottenimento del visto di lavoro per il Chief Representative

A Controlli sanitari con gli ospedali autorizzatiOttenimento referto visita medica

B Permesso di lavoro rilasciato da SAIC, permesso di lavoro straniero/certificato dall'Ufficio del Lavoro

Ottenimento permesso di lavoroC Permesso di residenza rilasciato dall'Ufficio della Pubblica Sicurezza

* Note – variazioni regionali 1.Shenzhen – registrazione SAFE / approvazione non richiesta; 2.Canton – non è necessario autenticare il contratto di affitto; la registrazione con l'ufficio dogane non è solitamente richiesta; non è richiesto il conto con il cambio estero; 3. Pechino – solo gli uffici commerciali possono essere utilizzati come ufficio; altre piccole differenze nella registrazione del contratto di affitto

A Pre-registrazione del nome

B Valutazione Ambientale

C Certificato di Approvazione

D Ottenimento licenza commercialeLa società esiste legalmente

E Ottenimento dei timbri

F Registrazione codici societari G Registrazione Statistiche

I Registrazione con la State Administration of Foreign Exchange H Registrazione con l'ufficio imposte locale e nazionale

J Apertura conto capitale M Apertura conto in valuta locale

K Iniezione e verifica capitale Q Verifica e Registrazione import/export con la SAFE

N Registrazione con l'ufficio dogane R Registrazione E-portL Rinnovo licenza commerciale

O Registrazione Finanziaria S Registrazione con l'ufficio per l'ispezione dei beni

P Ottenimento status di Contribuente IVA ordinario

Impresa Manufatturiera a Investimento Straniero

Ufficio di Rappresentanza

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1China Briefing

Aggiornamenti legali e fiscali da Dezan Shira & Associates

Notizie on-line su: www.china-briefing.com/news Volume XI- Numero VIInglese Francese Tedesco Italiano Spagnolo

Due Diligence nel rapporto con i fornitori

Stesura dei contratti OEMComprare e

vendere in Cina

In questo numero:Due Diligence nel rapporto con i fornitoriStesura degli Accordi OEMCampione di Contratto OEMSuggerimenti: Comprare e Vendere in CinaCostituzione di Trading Companies

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Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

Benvenuti a questo numero del China Briefing

Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese ed in Italia. Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l’altro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.

In questo numero daremo uno sguardo ad alcuni degli aspetti più importanti da prendere in considerazione quando si acquista e vende in Cina. Dalla ricerca di fornitori in Cina, alla gestione dei contratti OEM con gli stessi. In primis considereremo le decisioni da prendere e le domande base che un’azienda straniera deve porsi prima di entrare nel mercato cinese. Esamineremo inoltre le insidie e le opportunità di delocalizzazione delle operazioni in Cina. Una volta strutturate le operazioni di approvvigionamento in Cina, è importante testare il fornitore cinese in modo accurato attraverso un processo di due diligence. Includeremo alcune delle informazioni base che un investitore straniero può ottenere da una licenza commerciale del fornitore. Inoltre, daremo uno sguardo ad alcuni aspetti comuni che si presentano negli accordi OEM e un elenco di aspetti contrattuali da considerare nella sottoscrizione di questo tipo di accordi.

Infine, esamineremo alcuni metodi di vendita in Cina: se utilizzare un agente o un distributore, oppure costituire una società commerciale ad investimento estero. Le strade per le aziende straniere che vogliono distribuire o vendere i loro prodotti sul mercato dei consumatori cinesi, sono molteplici.

Gli articoli di questo numero di China Briefing sono frutto delle ricerche di un team di professionisti della società di consulenza legale e fiscale Dezan Shina & Associates,Per maggiori informazioni, vi invitiamo a contattarci agli indirizzi che troverete all’interno di questo numero.

Distinti Saluti,

Alberto VettorettiManaging Partner, Dezan Shira & AssociatesEditore, Asia Briefing

La copertina artistica di questo mese L’oggetto della copertina di questo mese, “Moving Memories - 1972 Nixon” (olio su tela), è dell’artista Zhang Nian. L’artista nato nella Provincia del Sichuan, si è diplomato presso la “Central Academy of Art and Design” nel 1984. Prima di diventare un “maestro”, ha insegnato arte all’Università di Shantou nella Provincia del Guandong. Le sue opere sono state esposte a Pechino, Shanghai, Hannover, New York e Tokio. Ora vive e lavora a Pechino.

L’opera è riprodotta per cortesia dell’artista e dell’Oriental Vista Gallery. La Galleria ha l’obiettivo di promuovere l’arte contemporanea attraverso convegni ed esposizioni, aumentando la consapevolezza del pubblico nei confronti dell’arte contemporanea e d’avanguardia. Integrità e professionalità sono fondamentali per creare un collegamento tra il mercato dell’arte, artisti e collezionisti. Oriental Vista Gallery si trova a Shanghai, in Shaoxing Road, n.19.www.ovgallery.com; [email protected].

Tutti i materiali ed i contenuti sono protetti da © 2010 Asia Breifing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell'editore. Contattate: [email protected]

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3China Briefing

La scelta da prendere…Oggi tutte le aziende sono alla ricerca dei migliori metodi progettuali, costi di produzione più bassi possibile, tempi di consegna più veloci e le più efficaci strategie di marketing.

Tutti elementi indispensabili per consentire all’impresa di inserire nel mercato prodotti più competitivi ai migliori prezzi, anticipando la concorrenza.

Dal Consiglio di Amministrazione in giu, la maggior parte degli sforzi si concentra spesso nel trovare i modi di contenere i costi.

Oltre ad essere un enorme esercizio mentale, difficilmente si traggono conclusioni, ad eccezione che qualcuno non abbia delle idee innovative e porti avanti il progetto fino al suo completamento. È probabile che la stessa situazione si ripeta la settimana successiva. Per esempio, uno scenario del tipo “Se Luca si reca in Messico o in Germania per incontrare nuovamente il team OEM, probabilmente stavolta riuscirà a raggiungere un accordo. Esploriamo la Cina per vedere se possiamo trovare un’azienda affidabile per la realizzazione di componenti…” E così di seguito.

Inevitabilmente, la discussione lascerà il blocco di partenza, e se ci riferiamo al risparmio dei costi in Cina, si dovrà intavolare un’altra discussione. Di solito, prima che un gruppo di manager possa avere una sicurezza sufficiente per mettere in pratica le proprie decisioni, bisogna porsi tre domande base:

1) Quali sono i maggiori problemi (interni ed esterni) quando si investe nel mercato cinese?

2) Quanto possiamo risparmiare ricercando fornitori in Cina?

3) Come facciamo a ridurre l’esposizione a questi problemi rimanendo allo stesso tempo competitivi?

In primis, metteremo in evidenza le minacce esterne più comuni che preoccupano normalmente, siano esse di costrizione

politico-economica che concernenti potenziali oscillazioni di valuta.

La Cina ha pensato di risolvere entrambi questi due aspetti con un piano economico che pone l’accento sui “ Principi di sviluppo globale, coordinato e sostenibile.”

Di seguito alcune priorità per il Governo Cinese:

Consolidare e acuire il ruolo fondamentale dell’agricoltura nell’economia nazionale, aumentando il reddito dei contadini con ogni mezzo possibile.

Regolare e ottimizzare la struttura industriale per promuovere lo sviluppo coordinato delle economie regionali.

Lavorare sodo per incrementare l’occupazione e la riassunzione dei lavoratori licenziati, e migliorare il sistema di previdenza sociale.

Espandere la domanda dei consumatori e migliorare qualità della vita sia dei residenti urbani sia dei rurali.

Continuare a implementare una politica

finanziaria proattiva e un’oculata politica monetaria, svolgendo correttamente operazioni fiscali e finanziarie.

Aprirsi ampiamente al mondo esterno per lo sviluppo del commercio estero e la possibilità di utilizzare gli investimenti stranieri.

A parte gli indicatori sopra illustrati, i due aspetti da ricordare sono che la Cina si è impegnata allo “sviluppo del commercio esterno e all’utilizzo d’investimenti stranieri”, e a “fornire una politica finanziaria proattiva e un’oculata politica monetaria.”

Le problematiche sottovalutate Chi analizza l’impatto del mercato in Cina, a un certo punto si pone la domanda sulla politica e le aspettative di crescita sostenibile nel Paese. Nel 2009, la Cina ha ricevuto all’incirca novanta miliardi di dollari in investimenti diretti esteri. Con questa enorme somma di capitale investito, le fabbriche cinesi, in pratica, sono state

Valutiamo la CinaRicerca di nuovi fornitori in Cina

[ A cura di Dezan Shira & Associates ]

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Valutiamo la Cina

4 China Briefing

in grado di aumentare il loro rendimento complessivo che ha portato a una migliore qualità di produzione. Considerando questi miglioramenti, i settori in crescita più solerte identificati sono: l’”automotive”, l’industria alimentare e quello dei macchinari. A seguire troviamo l’industria farmaceutica, i materiali di costruzione, e i settori del tessile e dell’abbigliamento.

Qualora doveste sviluppare una mappatura più ampia delle industrie, scoprireste che quasi tutte hanno registrato dei notevoli miglioramenti.

Il livello d’impegno di Pechino non è solo una conseguenza degli immediati benefici ricevuti dagli Investimenti Diretti Esteri (IDE) in Cina. Se individuiamo i benefici collaterali, noterete che Pechino può aggiungere altre due priorità alla propria lista. Innanzitutto, esiste uno stimolo spontaneo e visibile al lavoro, in secondo luogo più cittadini lavoreranno, più aumenterà la domanda dei beni di consumo.

Gli investimenti stranieri hanno portato ad una diminuzione della disoccupazione e all’aumento del reddito pro capite.

Oltre ciò, i prodotti necessari per la produzione sono spesso acquistati localmente, apportando una somma esponenziale di posti di lavoro nell’economia.

Per quando riguarda la domanda dei consumatori, le società a investimento estero hanno introdotto i loro prodotti nel mercato locale, provocando un aumento nella domanda e spesa dei consumatori locali.

L’idea generale, mettendo da parte la grande pubblicità e focalizzandoci sui fattori primari, sta nel fatto che il Governo Cinese ha un approccio ragionevolmente equilibrato alla crescita dell’economia; questo porterà ad acquistare o vendere sempre più nel Paese.

Opportunità: risparmi sui costiLa Cina è diventata un campo di battaglia per la competitività dei prezzi per qualsiasi tipo d’industria.

La Xerox rappresenta un particolare esempio, avendo tratto vantaggi per anni grazie all’oculata politica dei prezzi praticati in Cina, e questa potrebbe essere una delle ragioni per le quali è ancora sul

mercato. Quando iniziò a cercare fornitori in Asia verso la fine degli anni 90, gli acquisti oscillavano tra 40 e 50 milioni di dollari di prodotti, oggi l’aspettativa è di circa dieci volte quel valore. E’ emerso che, “le società di maggior produttività e le società più competenti nel rapporto qualità prezzo, erano quelle di proprietà straniera. Inizialmente abbiamo cercato di lavorare con le società locali a partecipazione statale, e ciò è stato molto utile. In Cina ci sono tutti i nostri concorrenti…”

Il risparmio dei costi riconosciuto dalla Xerox è sorprendente.

A seconda dei componenti, prezzati secondo il benchmark U.S.$, i risparmi oscillano tra il 35 e il 56 per cento. Separando gli stampi, la differenza è al settanta percento.

Inoltre, Valence Technology, leader nello sviluppo delle batterie litio ioni, registra un risparmio dei costi sostanziale grazie alle sue strutture localizzate in Cina. In passato le operazioni di produzione aziendale si svolgevano in Irlanda del Nord. Delocalizzando quest’ultime in Cina, l’azienda è stata in grado di abbattere più del 50% di costi di produzione per unità.

Esposizione: riduzione dei rischiConsiderato che siate ferrati sui seguenti argomenti: costituzione di un ufficio di rappresentanza, joint venture, o società a investimento straniero, bisognerà prestare attenzione all’investimento di capitale iniziale. Alcune società hanno fiducia nei lori mercati, per cui l’investimento necessario non avrebbe nessuna influenza sul budget generale, d’altro canto se non si è pronti a impegnare un capitale e volete prima sondare il terreno, esiste una prudente alternativa.

Una nuova tendenza che sta prendendo piede, è l’esternalizzazione dell’ufficio, ed è tipicamente usato sia come “ponte” durante il “set up” per “calcolare” la finestra temporale o come tattica di difesa prima di impegnarsi al 100% in un’attività in Cina.

Esternalizzare un ufficio e uno staff consentono una presenza immediata e un “instant office” in Cina. Molte delle compagnie che offrono questo servizio possono fornire un pacchetto che comprende tutto; da uno staff adeguato, infrastruttura (fisica), supporto IT, e tutte le dotazioni necessarie al buon funzionamento di un

ufficio. I costi comprendono normalmente una quota di set up e una tariffa mensile che varia a seconda del personale, l’ufficio e la durata del vostro contratto.

Infine, un “instant office” vi da la possibilità di ottenere qualcosa di inimmaginabile, in altre parole una strategia di uscita. Se, dopo aver trascorso alcuni mesi in Cina, vi rendete conto che non è il mercato che immaginavate fosse inizialmente, allora bisogna trovare una via d’uscita. Secondo il metodo d’ingresso iniziale, l’uscita potrebbe precludere la chiusura dell’attività, spostamento del personale, vendita o trasferimento delle attrezzature e una miriade di altre incombenze. Se prendete la decisione di entrare nel mercato cinese attraverso un “instant office”, la strategia d’uscita si ridurrebbe a costi minimi.

SommarioLa miglior cosa che può essere fatta da una società, è quella di raccogliere tutte le informazioni possibili e pertinenti al proprio settore, e una volta stabilito ciò che è importante e ciò che non lo è, bisogna prendere una decisione basata su fatti concreti. Le domande da porsi inevitabilmente non saranno “Possiamo risparmiare denaro in Cina?” e “Vale la pena considerare di entrare in questo mercato?”, bensì “Possiamo essere più competitivi approvvigionando, producendo e utilizzando del personale locale?” e “Qual’ è il miglior modo per entrare nel mercato cinese?”.

Dezan Shira & Associates ha 18 anni di esperienza nella gestione degli investimenti diretti esteri in Cina. Per ulteriori informazioni, contattare [email protected] o visitare il sito www.dezshira.com/it.

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5China Briefing

Avete preso la decisione di comprare in Cina? La due diligence dovrebbe essere sempre un prerequisi to o b b l i g a t o r i o q u a n d o

s’intraprende un business in Cina.

Una licenza commerciale di una società cinese può fornire una vasta quantità d’informazioni riguardo la società che possono essere così individuate:

Nome del rappresentante legaleAvete avuto a che fare con la stessa persona? Se esistono delle controversie, bisogna sapere chi è il rappresentante legale.

Ragione sociale e sede legaleRispecchia la vostra idea? Se no, perché?

Oggetto sociale In Cina esistono delle restrizioni per le società in merito a ciò che può essere eseguito o no, e le attività devono essere interamente contenute nell’oggetto sociale. Se avete a che fare con una società il cui oggetto sociale non include i beni o servizi programmati, potreste dover far fronte a un’improvvisa interruzione di fornitura o di servizi.

Durata delle operazioniLe licenze per le attività commerciali vengono concesse per un periodo pluriennale. Le licenze sono solitamente rinnovate, salvo che la società abbia trasgredito la legge. Eventualmente è opportuno assicurarsi che la licenza di attività commerciale cinese sia stata rinnovata puntualmente.

Ammontare del capitale socialeLa somma di capitale sociale corrisponde all’ammontare della responsabili tà

commerciale della società stessa, per cui è importante sapere di cosa si tratta. Nelle vendite spesso ha poco senso dilazionare un credito cospicuo, ad una società sottocapitalizzata senza opportune garanzie.

Quando s’intraprende una nuova attività in Cina, l’investitore avrà la necessità di aprire un conto corrente appena dopo la registrazione della ragione sociale. Una volta che il capitale è stato trasferito in Cina, bisognerà fornire una relazione finalizzata a dimostrare che il capitale sottoscritto è stato effettivamente versato, ed è opportuno richiedere di visionare il documento originale redatto da uno studio di revisione contabile.

Se una società è registrata in Cina senza un trasferimento fisico di denaro nel conto capitale, uno studio contabile non potrà, in teoria, emettere una relazione sulla verifica del capitale. La società, di conseguenza, non avrà diritto ad avere una licenza commerciale, e questo è un punto da verificare nella due diligence.

La relazione sulla verifica del capitale si trova nell’archivio dell’ufficio locale dell’Amministrazione per l’Industria e il Commercio, dove la società è stata registrata in precedenza.

Controllo di qualità e capacità di fornituraEsiste già un controllo di qualità in essere? Il fornitore ha già qualche certificazione di qualità riconosciuta in campo internazionale? Una copia di ogni certificato del genere dovrebbe essere ottenuta per confrontarla con l’agenzia autorizzata al fine di accertare la validità di ogni affermazione.

In aggiunta, bisogna analizzare la capacità del fornitore di soddisfare le richieste correnti e future. Un controllo del potenziale di produzione di una società sarà necessario al fine di constatare la capacità produttiva e l’efficienza del fornitore.

Per ulteriori informazioni, contattare [email protected] o visitare il sitowww.dezshira.com/it.

Due Diligence nel rapporto con i vostri fornitori cinesi

Nome del responsabile legale

Somma del capitale sociale interamente versato

Data di scadenza della licenza

14000040001855*

2007 年 07 月 15 日

**

*** 化工有限公司

*** 工业社区

张三

伍佰壹拾贰万伍仟柒佰元整

0 元

化工类产品的加工、生产、销售与进出口业务

*** 化工有限公司

2007 年 07 月 15 日

2008 年 01 月 15 日

026211*

Esempio di Licenza Commerciale di una società cinese

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6 China Briefing

La g e s t i o n e d e i c o n t r a t t i OEM (Original Equipment Manufacturer) in Cina può essere un campo minato in particolar modo per quegli

investitori che non hanno una provata esperienza nel mercato cinese.

Note sono le storie di stampi e design rubati e poi rivenduti dal proprio fornitore, oppure di marchi registrati all’oscuro del legittimo proprietario.

Di seguito forniamo una lista base delle questioni contrattuali da considerare quando si sottoscrivono accordi OEM.

1. È necessario determinare se l’accordo con il fornitore sarà in esclusiva o meno. Se si vuole accordare il diritto d’esclusiva sulla produzione, sia essa totale o parziale dei vostri prodotti, bisognerà formulare l’accordo di conseguenza, venendo incontro alle esigenze dei diversi scenari.

2. È inoltre necessario stabilire l’obbligo di vendita del fornitore cinese verso la vostra azienda.

Sostanzialmente ci sono due possibilità:

Possibilità uno: Il fornitore cinese ha il dovere di produrre un prodotto secondo qualsiasi tipo di ordine di acquisto fatto dall’azienda, e qualsiasi mancanza nella produzione, secondo il prezzo prestabilito, sarebbe considerata inadempienza.

Ciò nonostante, esigere una condizione di questo genere richiederebbe quantomeno un accordo d’acquisto di una quantità minima di prodotti in un determinato periodo.

Quest’approccio è da considerarsi adeguato qualora si voglia avere la garanzia di una fornitura assicurandosi che i fornitori rispettino lo stato dei prezzi e le tempistiche di consegna.

Possibilità due: il fornitore cinese ha il dovere di produrre un prodotto in base agli ordini di acquisto che decide di accettare.

In altre parole, il fornitore, a sua discrezione, ha il diritto di non accettare eventuali ordini di acquisto.

Il vantaggio di questa soluzione sta nel fatto che non è necessario l’acquisto di una quantità precisa minima di prodotti.

D’altra parte lo svantaggio è che da parte del fornitore non esiste garanzia né di fornitura né sui prezzi.

3. Specifiche di consegna. Tipicamente, gli accordi OEM tengono conto di uno specifico porto di consegna. Ciò nonostante, se avete già o è probabile che abbiate più porti e sedi di consegna, l’accordo dovrebbe prevedere che il porto o la sede di consegna siano chiaramente specificati nell’ordine d’acquisto.

4. Prezzi domestici e prezzi all’export. Se avete a che fare con la distribuzione sia in Cina sia all’estero, bisogna tener presente che l’acquisto dei prodotti domestici ha differenti regole di spedizione e trasferimento. Di conseguenza, gli accordi OEM dovrebbero essere divisi avendo un sistema di prezzi organizzati in un’appendice distinto. Per questa ragione, bisogna essere

consapevoli che probabilmente dovrete adottare un sistema di prezzi separato per gli acquisti domestici e per i prodotti esportati. Se l’acquirente non ha ancora una presenza in Cina, è necessaria una consegna cinese, l’accordo OEM dovrà stabilire quindi come una vendita potrà essere condizionata nel caso non si tratti di esportazione.

5. Condizioni di pagamento. Le condizioni di pagamento sono indicate per i pagamenti, tipicamente a 30 giorni, dopo il controllo, ciò significa non 30 giorni dopo la spedizione. Se stabilite un pagamento a 30 giorni dopo la spedizione, dovrete determinare quando sarà effettuato il controllo del prodotto. L’ideale sarebbe effettuare il controllo prima del pagamento, ma questo non è sempre fattibile.

6. Periodo di garanzia. Normalmente, da contratto, la garanzia ha una validità di due anni dalla data di spedizione. Non è solito utilizzare un anno dalla data della vendita, anche perché il fornitore cinese non può sapere quando quest’ultima sarà effettuata. Due anni di garanzia sono comuni poiché si suppone che il prodotto sarà venduto in qualsiasi momento durante il primo anno dopo l’effettiva spedizione dalla Cina.

7. Segreto commerciale e protezione della Proprietà Intellettuale. Di solito suggeriamo una sanzione monetaria per rescissione di un contratto. È tipico stabilire per una somma equivalente a X dollari una somma unica di penale e il 10-12 percento di sanzioni per le percentuali di vendita. La sanzione è predisposta per essere di rilevante peso al fine di preoccupare il produttore, ma non abbastanza da spaventarlo.

8. Approvvigionamento delle attrezzature. È consigliabile per l’approvvigionamento delle attrezzature di prevedere una serie di penali a rata unica. Queste discussioni sono tra le più comuni quando si tratta di accordi di produzione. I fornitori normalmente si rifiutano di restituire le attrezzature, e

Aspetti base in merito agli accordi OEM

[ By Richard Hoffmann, Senior Legal Associate, Dezan Shira & Associates ]

OEM

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Aspetti base in merito agli accordi OEM

7China Briefing

il metodo più efficace per evitare che ciò avvenga, è di stabilire una penale fissa per questo tipo di rifiuto.

9. Distinta Base. È importante assicurarsi quale sia la qualità dei materiali da usare, e questo dovrebbe rientrare nelle condizioni dell’accordo. La distinta base è semplicemente una lista dei componenti da utilizzare nella fabbricazione dei prodotti proposti. Una buona distinta base, inserita sia come appendice sia come allegato a un accordo OEM, dovrebbe specificare in dettaglio esattamente ciò che l’azienda cinese deve usare nella produzione del prodotto. Una distinta base ben strutturata riduce al minimo le possibilità di commettere

futuri errori, e può inoltre aiutare a ridurre i difetti di produzione ed eventuali richiami.

10. Gli accordi OEM dovrebbero inoltre contenere i seguenti elementi per la fornitura tecnica e variabile degli accordi di produzione:

Lista dei prodotti Specifiche di rendimento (dettagliato) Metodologia della determinazione dei

prezzi di vendita del prodotto Controllo di qualità e procedure di

controllo Lista delle attrezzature Ordine d’acquisto

È possibile trovare un campione di contratto di produzione OEM nella libreria di Dezan Shira & Associetes sul sito:www.dezshira.com/sourcing.

R a c c o m a n d i a m o u n a c o n s u l e n z a professionale quando si ha a che fare con questa tipologia di contratti.

Per assistenza sulla stesura dei contratti OEM vi invitiamo a contattare Richard Hoffmann, Senior Associate presso Dezan Shira & Associate all’indirizzo [email protected] oppure a visitare il sito www.dezshira.com/it.

Il modello economico cinese, può variare dall’essere principalmente orientato all’esportazione ad avere un modello basato sul consumatore locale. Per le aziende che offrono

servizi e prodotti in questo mercato sempre più ricco, sono sorte nuove e interessanti opportunità. La stima della nuova classe media cinese ammonta a circa 150-300 milioni e cresce sempre di più. Le vendite al dettaglio stanno crescendo del 15% annuo così come aumentano le entrate disponibili: si spende nel cibo, abbigliamento, prodotti personali e per la casa. Si prevede una crescita di circa il 300 percento, in un mercato di 1.7 trilioni di RMB nel 2006 ad una proporzione di mercato di 7.7 trilioni di RMB entro il 2025.

Nonostante rimangano restrizioni sulle importazioni e problemi di varia natura, gradualmente questi si stanno riducendo; la Cina sta prendendo le sembianze del “mercato tipo” che il mondo intero ha sempre sognato. Oggigiorno le aziende di tutto il mondo devono considerare il mercato cinese come un must se vogliono uscire dai propri mercati europei e americani, (che a seguito della recessione sembrano essere sempre meno dinamici).

Morale, crescita e redditività sono scenari realizzabili per le aziende che hanno abbastanza fiducia nell’esplorare territori di vendita non ancora tracciati.

In questo numero, diamo uno sguardo ad alcuni indici di rilevante importanza per vendere prodotti in Cina.

Utilizzo di agenti o distributoriDalle attuazioni del WTO (Organizzazione Mondiale del Commercio), la Cina ha cercato di ottenere la liberalizzazione del suo sistema di distribuzione al fine di fornire alle società internazionali diritti completi a livello di distribuzione. Esaminando la situazione attuale, a queste società non è più

richiesto di utilizzare agenti e distributori d’import-export domestici per i prodotti che importano.

L’implementazione della distribuzione è migliorata notevolmente anche attraverso lo sviluppo dei modelli di società commerciali a investimento estero (FICE), come piattaforma realizzabile di distribuzione e commercio per il mercato interno e per l’export.

Il commercio e la distribuzione sono da considerarsi due aspetti distinti, e sono rispettivamente coperti da documenti di implementazione dell’Organizzazione Mondiale del Commercio. Il commercio comprende il diritto di importare ed esportare prodotti per e dalla Cina. La distribuzione, d’altro canto, concerne la vendita, sia all’ingrosso, sia al dettaglio di prodotti all’interno della Cina.

Trading companiesLe attuali norme cinesi sono designate per permettere alle società a investimento estero specializzate in produzione, di diventare anche società di commercio per esportazioni con la possibilità di acquistare ed esportare qualsiasi tipo di prodotto o tecnologia senza quote, controllo delle licenze o monopolio governativo. Le società a investimento estero sono in grado di istituire trading companies e di ottenere diritti commerciali

Vendere in Cina[ A cura del Dipartimento Commerciale dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Cina ]

ConsumerBasedModel

Export

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Aspetti base in merito agli accordi OEM

8 China Briefing

prima dell’acquisizione graduale dei diritti di distribuzione.

Le società cinesi registrate con capitale di 500.000 RMB possono ottenere una licenza per l’import-export.

Gl i inves t i to r i s t r an ie r i possono inoltre fondare società commerciali a investimento estero (FICE); affronteremo quest’argomento in modo più dettagliato in questo numero di China Briefing.

DistribuzioneUna società internazionale che vuole entrare con successo in Cina, deve ottenere entrambi i diritti di commercio e distribuzione.

La distribuzione include; 1. Servizio su commissioni; 2. Vendita all’ingrosso; 3. Vendita al dettaglio.

Leggi e ordinamenti deliberati dal Ministero del Commercio permettono alle società estere di stabilire entità a capitale totalmente straniero per commerciare prodotti importati o prodotti acquistati localmente sul mercato domestico. Restrizioni esistono per prodotti quali libri, periodici, prodotti farmaceutici e pesticidi. Le società estere hanno due possibilità di acquisizione dei diritti commerciali e di distribuzione: possono creare una nuova società commerciale a investimento estero totalmente autonoma, o altrimenti, possono chiedere di ampliare l’oggetto sociale di una società a investimento straniero preesistente.

Agenti localiLa Cina ha testimoniato un’esplosione di agenti che si occupano di marketing e distribuzione nel Paese. La maggior parte di queste aziende non ha tuttavia l’autorizzazione per import/export. Esse sono un anello della catena di distribuzione e generalmente comprano prodotti esteri importandoli attraverso entità che hanno una licenza per import/export con susseguente pagamento di commissione. Considerata l’entità della Cina e le sue diversità così come la mancanza di agenti che operano su ampio raggio, avrebbe senso assumere alcuni agenti per coprire aree distinte, ed essere prudenti quando si hanno rapporti con territori esclusivi. Possiamo suddividere la Cina in cinque zone maggiori: il Sud, l’Est, il Nordest, la Cina Centrale e l’Ovest.

FranchisingMolte società straniere stanno iniziando a fondare punti vendita al dettaglio seguendo svariati accordi creativi, alcuni dei quali, per il loro modo di funzionare, sono paragonati

a operazioni di franchising. Quasi tutte le società straniere che aprono dei franchising in Cina possono sia gestire direttamente le operazioni in collaborazione con un partner cinese (di solito s’identifica un partner differente in ogni città principale), oppure si può vendere ad un master franchisee, che a sua volta prende in affitto e supervisiona diverse aree di punti vendita nel territorio.

La Cina ha inoltre varato nuovi sistemi normativi concernenti il franchising che rispecchiano il volere del Governo cinese di adottare un sistema normativo più liberale. Ciò, ovviamente, è un passo avanti verso la giusta direzione. I franchisers stranieri dovranno tuttavia confrontarsi ancora con situazioni incerte, tra le quali segnaliamo:

1. “Non è previsto l’obbligo di approvazione” Il franchiser non ha più bisogno di fare domanda per ottenere una “licenza di approvazione franchise” ancora prima di intraprendere l’attività in Cina. Le nuove norme necessitano solamente di una registrazione; in altre parole bisogna effettuare una comunicazione presso l’ufficio provinciale governativo oppure presso il Ministero del Commercio.

2. “Assenza di responsabilità legale”Il franchisor non è più responsabile dei prodotti e servizi del suo fornitore, né come gruppo né come singolo.

Marketing direttoIl marketing diretto è una tipologia di modello di business che comprende la selezione di agenti commerciali o promoters e la vendita dei prodotti ai clienti finali fuori da determinate sedi commerciali o punti vendita.

In seguito agli accordi tra l’ OMC e la Cina, il Governo cinese ha accordato il permesso

di accesso al mercato per “vendita all’ingrosso o al dettaglio al di fuori di una sede fissa” dal dicembre 2004. Nove mesi dopo la data dell’accordo, esattamente il 2 settembre 2005, la Cina ha emesso due normative tanto attese fino a quel momento riguardanti il settore, anche se di fatto, abbastanza restrittive per gli investitori esteri. Le organizzazione di marketing “multi-level” sono descritte come piramidi illegali, la remunerazione ha un tetto del 30 percento basato sulle vendite personali, e sembra obbligatoria la costituzione di “centri di servizio” in sedi fisse in tutte le aree dove nascono opportunità di vendita.

Per i nuovi investitori nel mercato cinese ci sono tanti ostacoli da superare, tra i più importanti: tre anni di esperienza settoriale all’estero, e il requisito di un deposito che può variare dai 20 ai 100 milioni di RMB. Tuttavia, alcune delle più grandi società internazionali del settore hanno già riscontrato successo sul mercato e superato questi ostacoli che tendono a selezionare il numero e la tipologia dei “players” ammessi in Cina.

Distribuzione e canali di venditaNegli ultimi anni la Cina ha rincorso l’obiettivo della liberalizzazione dei sistemi distributivi per mettere a disposizione delle aziende internazionali i pieni diritti di commercio e distribuzione. Nel 2006 è stata ottenuta la quasi totale liberalizzazione di questo settore. Nuove leggi hanno rimosso i precedenti prerequisiti sulle restrizioni di dimensioni per le aziende di commercio e distribuzione, spianando la strada per i concorrenti delle piccole aziende. Al momento, l’unico fattore inibitorio di questo processo, riguarda la necessità da parte della società estera di far domanda all’ufficio locale del Ministro del Commercio, prima di registrarsi presso la sede locale dell’Amministrazione dell’Industria e Commercio.

Per le società straniere che vendono in Cina, incluse le società di trading, distributori e agenti di zona, esistono svariati canali di vendita disponibili. Le società di trading con diritti d’import-export si occupano delle procedure doganali, i distributori costruiscono canali di vendite e gestiscono il magazzino e l’inventario, e gli agenti di zona si occupano della vendita al dettaglio.

Ciò nonostante, un numero crescente di società straniere sta lavorando per tenere sotto controllo il più possibile questi canali di distribuzione, e allo stesso tempo le società di commercio e distribuzione sia locali

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Aspetti base in merito agli accordi OEM

9China Briefing

sia internazionali, stanno consolidando la possibilità di fornire questi servizi “sotto lo stesso tetto”.

Trading companiesLe società commerciali a investimento estero in Cina ora possono ottenere le licenze d’importazione ed esportazione, sia all’interno sia all’esterno delle zone economiche speciali. Di conseguenza, sia le società commerciali cinesi sia quelle estere sono in competizione per supportare le aziende internazionali nel processo di esportazione e importazione dei loro prodotti. In questo settore rimangono valide le restrizioni su alcuni prodotti specifici (libri, giornali, prodotti farmaceutici) e il volume dei prodotti importati deve passare obbligatoriamente attraverso il controllo doganale cinese. Negli ultimi anni, l’efficienza di questi controlli è aumentata notevolmente.

DistribuzioneCome discusso in precedenza (si faccia riferimento all’uso di agenti o distributori), le attuali leggi e norme in vigore, concedono il diritto di costituire entità di distribuzione totalmente di proprietà straniera per le merci importate o prodotte nel mercato nazionale. In questo settore le restrizioni sulla proprietà sono limitate ai prodotti venduti (es. libri, giornali, prodotti farmaceutici, pesticidi, sale e tabacchi) e al raggio dell’entità distributiva (es. grandi catene di negozi con più di 30 punti vendita che offrono varie gamme di prodotti).

Agenti di zonaQuando parliamo di agenti di zona, si tratta essenzialmente di società di commercio che comprano prodotti importati da entità che possiedono licenze per import/export o da quelle società più grandi nella catena di distribuzione.

Fattori di venditaRelazioniLe relazioni personali (dal cinese 关系 guanxi) sono vitali nei rapporti di lavoro.

Il concetto di Guanxi è fortemente radicato nella cultura cinese ed è essenzialmente “uno strumento per fare affari” e “ottenere risultati”. Di solito ci vogliono mesi prima di instaurare un rapporto di fiducia. È molto importante per gli esportatori, importatori e investitori, instaurare e mantenere rapporti stretti con il proprio equivalente cinese (partner) e i vari rilevanti enti statali. Allo stesso tempo, è importante che gli esportatori esortino i loro agenti e distributori cinesi, a strutturare solide relazioni interpersonali con gli acquirenti e gli utenti finali. Una rete di solide relazioni interpersonali molto spesso aiuta ad assicurarsi una scorrevole attuazione delle procedure governative e accelerare le procedure di sviluppo di una nuova attività commerciale in Cina.

LocalizzazioneSebbene la clientela cinese apprezzi i prodotti di produzione estera, in generale, soprattutto nel settore high-tech, preferisce avere un’assistenza clienti locale da parte della casa costruttrice che includa, ad esempio: training sul posto, centri di servizio in Cina, rappresentanti locali, materiali in lingua cinese quali cataloghi, istruzioni per l’uso, etc.

LogisticaGli esportatori internazionali dovrebbero tenere sempre presente che le consegne pun tua l i e l a ge s t i one adegua t a dell’inventario sono aspetti cruciali per avere successo nel mercato cinese.

Commercio ElettronicoIl Governo Cinese ha adottato un approccio relativamente aperto verso l’avvento del commercio elettronico in Cina. Le società cinesi e straniere hanno avuto un ruolo attivo nell’investimento e la strutturazione di canali di vendita on-line. La Cina ha sorpassato gli Stati Uniti nel 2008, in qualità di Paese con più utenti di Internet, raggiungendo i 384 milioni alla fine del 2009. L’investimento nelle attività di commercio elettronico è rischioso,

poiché c’è un’assenza di potere normativo espressamente definito in merito alla tipologia d’industria, e alla mancanza di un effettivo sistema di vidimazione dei certificati cinesi.

Nonostante il commercio elettronico abbia un enorme potenziale in Cina, restano da valutare tre importanti problematiche:

La Cina è ancora un Paese basato sull’utilizzo del denaro contante e l’uso delle carte di credito rimane limitato

Canali di distribuzione locali non sviluppati in modo opportuno per la consegna di prodotti acquistati su Internet.

Consapevolezza limitata delle necessità di appropriati software di sicurezza (internet).

Alcune società Internet cinesi hanno avuto un gran successo adeguandosi al mercato locale e sviluppando nelle città principali, un efficace modello di pagamento alla consegna di prodotti acquistati on-line. Inoltre, il Governo Cinese sta facendo passi da gigante potenziando la sicurezza di Internet. La legge concernente l’utilizzo della firma elettronica, già entrata in vigore, ha potenziato la sicurezza delle transazioni on-line, mentre la Bank of China ha emesso le direttive sui pagamenti elettronici.

Queste normative continueranno a contribuire alla standardizzazione del settore dell’e-commerce nel Paese.

Promozione del commercio e pubblicitàPubblicitàLa pubblicità in Cina è regolata dalla Legge sulle attività pubblicitarie emanata nel 1994 dalla Repubblica Popolare Cinese. Questa legge definisce gli argomenti proibiti e le responsabilità degli inserzionisti.

La funzione della pubblicità dovrebbe essere “qualcosa di positivo per la salute mentale e

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Aspetti base in merito agli accordi OEM

10 China Briefing

fisica delle persone” e anche “conforme all’etica sociale, pubblica e professionale, e tutela della dignità e degli interessi dello stato”. Regole ben precise includono il divieto all’utilizzo di simboli nazionali e immagini del governo, pubblicità che possono risultare oscene, superstiziose, discriminatorie e/o pericolose per la stabilità sociale. In Cina il settore della pubblicità è fortemente regolamentato, ed è ancora il governo l’ultima parola sui contenuti prima che siano resi pubblici. La legge sulla pubblicità non è completamente trasparente, quindi l’interpretazione e l’applicazione potrebbero essere arbitrarie e diverse. La legge normalmente favorisce la protezione del consumatore alla promozione commerciale.

L’Amministrazione Statale per l’Industria e il Commercio (SAIC), è la principale organizzazione normativa nel settore pubblicitario, ma molte altre organizzazioni giocano un ruolo fondamentale nel controllo dei contenuti stampati o trasmessi in televisione (Ministero della Cultura e dell’Amministrazione Statale di Radio, Film e Televisione).

Il boom delle vendite al dettaglio e la crescente concorrenza tra i commercianti in Cina, sta provocando una crescita del settore pubblicitario ancora più veloce dell’economia vista nell’insieme. Secondo il provider CTR Market Research in merito alle informazioni di mercato, la spesa totale nel settore pubblicitario ha visto un aumento del 13.5 percento, arrivando a un ammontare di 74 miliardi di dollari nel 2009. In conformità agli accordi tra la Cina e l’OMC, le società a totale capitale straniero nel settore pubblicitario, sono permesse in base alle “Management Rules” emanate

dall’Amministrazione Statale per l’Industria e il Commercio (SAIC) e dal Ministero del Commercio nel settembre 2008 e in vigore dal 1 ottobre 2008.

In Cina, inoltre, sono presenti tutte le più grandi aziende pubblicitarie internazionali.

Ora che la Cina si trova nel bel mezzo di una rivoluzione dei consumatori, i prodotti stranieri stanno facendo strada, grazie anche alle avanzate tecniche pubblicitarie, di marketing e di ricerca. La conoscenza del marchio è sempre più importante e ricercata, e la pubblicità sta giocando un ruolo chiave nell’affascinare i consumatori cinesi; l’aspettativa per i prodotti stranieri è di continuare a ritagliarsi fette di mercato locale sempre più importanti.

Fiere e missioniOgni anno in Cina sono organizzate migliaia di esposizioni che possono essere eccellenti occasioni per calibrare gli interessi sul mercato, incontrare potenziali clienti e

siglare contratti di vendita. Molte fiere sono sponsorizzate in toto o in parte da agenzie governative, società di professionisti o anche dal Consiglio Cinese per la Promozione del Commercio Internazionale (CCPIT). I costi di questo tipo di eventi sono spesso molto alti, e alcune fiere potrebbero avere un’affluenza di solo pubblico locale, pertanto è consigliabile una valutazione preventiva delle varie esposizioni d’interesse.

PrezziLa maggior parte dei consumatori cinesi presta particolare attenzione ai prezzi, e la scelta cade normalmente sul prodotto meno caro salvo che ci sia un interesse per un servizio post vendita migliore o una qualità del prodotto particolarmente alta. Detto ciò, i giovani consumatori cinesi hanno un’accurata conoscenza del marchio, e la pubblicità della marca ha di norma il fine di aumentare efficacemente la percezione del valore del prodotto.

Si ringrazia il Dipartimento Commerciale dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Cina per la collaborazione nella produzione di quest’articolo.

I l D i p a r t i m e n t o C o m m e r c i a l e dell’Ambasciata degli Stati Uniti in Cina è presente in 19 città cines al fine di rendere più accessibili agli esportatori americani i mercati già consolidati e quelli non ancora sfruttati nelle città di prima e seconda fascia.

Per ulteriori informazioni:Visitare il sito www.buyusa.gov/china o contattare [email protected].

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11China Briefing

Molti acquirenti stranieri di prodotti cinesi, per rag ioni pre t tamente c o m m e r c i a l i , d i risparmio dei costi o

convenienza, stanno trasferendo parte delle loro sedi principali in Cina. Questo processo è stato, solitamente, possibile attraverso la costituzione di un ufficio di rappresentanza. L’entrata in vigore di nuove normative ha reso però questo veicolo di investimento più costoso, e con sempre meno valore aggiunto sul mercato.

Di conseguenza, la scelta del mezzo da adottare per molti acquirenti e venditori esteri che vogliono assicurarsi una presenza in Cina più stabile, è la costituzione di una società commerciale a investimento estero.

Entrando nei dettagli, di seguito, elenchiamo le attività che si possono svolgere registrando una Società Commerciale a Investimento Estero in Cina (FICE):

Vendita al dettaglio- es. vendita di beni e servizi correlati a una clientela individuale in una sede fissa, o anche attraverso la TV, vendita telefonica, ordine via mail, internet, e distributori automatici (da notare che le restrizioni geografiche per società di vendita al dettaglio sono state abolite, per cui gli investitori esteri possono dislocare punti vendita in qualsiasi parte del Paese).

Vendita all’ingrosso- es. vendita di beni e servizi correlati a società e clienti del settore, organizzazioni commerciali o di altra natura.

Transazioni di rappresentanza basate su provvigioni (agenti, broker)

Franchising Import-export, distribuzione e retailing a

cura di società di produzione in essere.

Ci saranno comunque dei limiti applicabili ad alcuni prodotti, in particolare libri, periodici, giornali, autovetture, medicinali, sale e prodottiquali quali pesticidi, petrolio greggio e petrolio. Inoltre, se un investitore

estero possiede più di 30 punti vendita in Cina, e commercializza alcuni tra i prodotti menzionati nel precedente paragrafo, di marchi e fornitori diversi, la quota di partecipazione nel settore della vendita al dettaglio, è limitata al 49 percento. Le società di vendita al dettaglio, che non distribuiscono nessuno dei prodotti con restrizioni, non hanno limiti sul numero dei punti vendita sul territorio cinese.

Requisiti CostitutiviL’ammontare del capitale sociale minimo per la costituzione di Società Commerciali a Investimento Estero in Cina può variare sostanzialmente da città a città. Dalla nostra esperienza pratica in materia, abbiamo rilevato i seguenti livelli minimi: a Shenzhen, l’ammontare minimo di capitale registrato per le ditte all’ingrosso e le imprese di vendita al dettaglio ammontano rispettivamente a 500.000 RMB e 300.000 RMB, mentre a Shanghai, ci si avvicina agli 800.000 RMB. Nella città di Dongguan, nel Sud della Cina, l’ammontare è di 500.000 $ (ebbene sì, US $), mentre a Canton l’ammontare varia da distretto a distretto, dai 500.000 RMB a 1.5 milioni di RMB.

Quando si calcola l’ammontare del capitale sociale richiesto, è importante inoltre considerare alcune spese addizionali come, ad esempio l’apertura di partita IVA e le questioni sul deposito doganale. Di solito,

si applica una logica operativa, e bisogna assicurarsi che il capitale registrato sia sufficiente per i vostri flussi di cassa iniziali, considerando anche altre spese che non sono state inizialmente messe a budget. È opportuno considerare la necessità di fondi addizionali per:

Costi di registrazione d’impresa, affitto dell’ufficio, deposito cauzionale e arredo

Acquisto attrezzature Stipendi del personale e previdenza

sociale Altri costi operativi Costi addizionali fino a quando non si è

contribuenti ordinari IVA Registrazione Doganale (potrebbe essere

richiesto un deposito presso la Dogana).

La costituzione di una Società Commerciale a Investimento Estero in Cina, facilita la gestione dell’approvvigionamento di materiale, il controllo di qualità, gli acquisti e i rapporti con la clientela locale, tenendo la situazione sotto controllo in tempo reale. Come sempre raccomandiamo una consulenza professionale nelle procedure di costituzione, in particolare in merito agli aspetti contabili e fiscali, in quanto questi influiscono sulla capacità per le Società Commerciali, di ottenere la deduzione dell’IVA sulle esportazioni o altri benefici fiscali.

Dezan Shira & Associates fornisce una vasta gamma di servizi per le società che intendono investire in Asia: servizi quali, costituzioni societarie, contabilità, consulenze fiscali, gestione dei libri paga, revisioni interne e due diligence. Per maggiori informazioni vi invitiamo a contattarci all’indirizzo email [email protected] o visitare Il sito www.dezshira.com/it.

Costituire una società commerciale in Cina

[ A cura di Richard Hoffmann, Senior Legal Associate, Dezan Shira & Associates ]

Page 80: Collezione China Briefing 2010

1China Briefing

Aggiornamenti legali e fiscali da Dezan Shira & Associates

Volume XII – Numero VIIIInglese Francese Tedesco Italiano Spagnolo

Costi e oneri del sistema

previdenziale cinese

In questo numero:Il costo effettivo dell’assunzione del personale in CinaI contributi sul lavoro in CinaL’amministrazione funzionale della previdenza socialeConfronto sui minimi salariali e sistema di previdenza sociale nelle 20 principali città cinesi Gestione delle risorse umane: un ruolo chiave in continua evoluzione

Notizie on-line su: www.china-briefing.com/news

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Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

Benvenuti a questo nuovo numero di China BriefingIn questo numero daremo uno sguardo al sistema di previdenza sociale cinese e alle cinque voci che compongono gli oneri sociali che le società devono pagare in Cina: pensione, assicurazione sanitaria, indennità di disoccupazione, maternità e assicurazione per infortuni sul lavoro. Inoltre, daremo uno sguardo al fondo casa, un altro contributo obbligatorio che sia dipendenti sia datori di lavoro sono tenuti a versare. Considerando che le indennità obbligatorie si differenziano a seconda della città, metteremo a confronto 20 città cinesi e analizzeremo le quote di salario che devono essere pagate per contribuire alle assicurazioni sociali nelle città di Dalian, Qingdao, Pechino, Shanghai, Hangzhou, Ningbo, Shenzhen, Guangzhou, Zhongshan, Dongguan, Shengyang, Tianjin, Chengdu, Suzhou, Xi’an, Changchun, Nanjing, Jinan, Kunming e Zhengzhou. Esamineremo inoltre come predisporre e pagare i contributi per le assicurazioni obbligatorie e le procedure di registrazione presso gli uffici di previdenza sociale e quelli per il fondo casa. In seguito daremo un veloce sguardo alle ultime tendenze nella gestione delle risorse umane in Cina, tra cui gli sviluppi riguardanti le modalità di assunzione e contratti interinali. Infine, tratteremo la questione dell’impatto dell’aumento dei livelli di minimo salariale, analizzando i dati emersi da 20 diverse città in modo tale da stimare l’effetto che eventuali aumenti potrebbero avere sui futuri investimenti in Cina.

Gli articoli di questo numero sono frutto delle ricerche della società di consulenza contabile e fiscale Dezan Shira & Associates. Per maggiori informazioni, v’invitiamo a contattarci agli indirizzi che troverete all’interno di questo numero.

Distinti saluti dall’Italian Desk di Dezan Shira & Associates,

Alberto VettorettiManaging Partner, Dezan Shira & AssociatesEditore, Asia Briefing

La copertina artistica di questo meseL’opera oggetto della copertina di questo mese è stata realizzata dall’artista Guan Yong. Guan è nato a Heze, nella provincia dello Shangdong e si è laureato all’Accademia delle Belli Arti di Tianjin, dove ha conseguito la sua laurea specialistica. Attualmente insegna nella facoltà di pittura a olio della sua alma mater. Le sue opere sono state esposte in Corea, Germania, Hong Kong e in diverse città in Cina, tra cui Pechino, Shanghai e Shenzhen.

La copertina è riprodotta per cortesia dell’artista e dell’Oriental Vista Gallery. La galleria ha lo scopo di promuovere l’arte contemporanea attraverso il dialogo e l’esposizione, accrescendo la consapevolezza dell’opinione pubblica verso l’arte contemporanea e d’avanguardia. L’integrità e la professionalità sono gli elementi che consideriamo fondamentali per creare un legame tra il mercato dell’ arte, artisti e collezionisti. L’Oriental Vista Gallery si trova in Shaoxing Lu 19, Shanghai, China.www.ovgallery.com; [email protected].

Tutto il materiale ed i contenuti sono protetti da © 2010 Asia Briefing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell'editore. Contattate: [email protected]

Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese ed in Italia. Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l’altro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.

Page 82: Collezione China Briefing 2010

3China Briefing

Il sistema di previdenza sociale in Cina è basato su determinate linee guida emanate dal governo centrale, nonostante nello specifico esso poi sia gestito a livello locale. In un

Paese così differenziato come la Cina, infatti, un sistema rigido con specifici contributi e benefici fissi, non potrebbe incontrare le necessità degli abitanti di città cosi diverse come Lhasa, Harbin, Shanghai o Zhongshan.

In questo articolo spiegheremo i principi che stanno alla base di questo sistema. Al fine di evidenziare le differenze della sua implementazione, confronteremo la situazione dei contributi obbligatori nelle 20 principali città cinesi. Poiché i contributi previdenziali possono arrivare fino al 45% del salario lordo di un impiegato, questo confronto dovrebbe essere tenuto in considerazione dalle società nella scelta delle città per futuri investimenti e nella preparazione dei budget per l’assunzione del personale.

Le cinque assicurazioni sociali:1. Pensione2. Assicurazione medica3. Indennità di disoccupazione4. Maternità5. Assicurazione contro gli infortuni sul

lavoro

Di seguito una breve descrizione della funzione di ognuna di queste voci.

PensioneCome avviene in altri Paesi, la Cina ha strutturato un sistema che permette ai cittadini di continuare a percepire un reddito anche dopo il pensionamento. Questo sistema prevede che sia gli impiegati sia i datori di lavoro versino dei contributi mensilmente. La quota pagata dagli impiegati viene depositata in un fondo personale (i contributi maturano direttamente a beneficio dell’individuo) e dopo il pensionamento, l’individuo potrà attingere direttamente da questo fondo.

I contributi pagati dal datore di lavoro invece, vengono depositati direttamente in un fondo comune. Questi fondi, sono distribuiti a tutti i cittadini che hanno pagato i contributi durante la loro vita lavorativa. In questo modo anche i cittadini che hanno utilizzato la quota personale della loro pensione avranno un determinato introito per mantenersi (nonostante è probabile che siano solo poche centinaia di RMB al mese). Per quanto riguarda l’ammontare dei contributi da versare mensilmente da impiegati e datori di lavoro, la pensione è generalmente la componente maggiore da pagare tra le diverse voci di previdenza sociale.

Assicurazione medicaContribuendo all’assicurazione medica i cittadini cinesi possono sostenere i costi delle spese mediche in caso di malattia o infortunio. Sia il datore di lavoro che gli impiegati sono obbligati a pagare i contributi per questo fondo.

Diversamente da molti Paesi in cui l’assistenza medica è un servizio gratuito,

Il sistema di previdenza sociale in Cina

[ A cura di Adam Livermore, Dezan Shira & Associates ]

PensioneAssicurazione Medica

Indennità didisoccupazione

Maternità Infortuni sullavoro

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Il sistema di previdenza sociale in Cina

4 China Briefing

nella maggior parte delle città cinesi il paziente deve farsi carico di una determinata percentuale delle spese sanitarie. Ciò è abbastanza semplice se l’ospedale si trova nella stessa città in cui vengono pagati i premi per l’assicurazione sanitaria, ma può diventare più complicato se il lavoratore subisce un infortunio o si ammala in vacanza o durante un viaggio di lavoro. E’ possibile infatti, avere un rimborso per coprire spese mediche urgenti avvenute in altre città, solo se si rispettano determinati requisiti.

Inoltre, ogni mese gli individui ricevono un piccolo contributo di denaro sulla loro tessera sanitaria. Il contributo può essere speso per acquistare medicinali o per pagare determinate spese mediche negli ospedali.

Indennità di disoccupazioneQuesta voce é solitamente solo a carico del datore di lavoro nelle maggiori città cinesi, mentre nelle città più piccole, rimane a carico di entrambe le parti. Nel caso in cui un impiegato perda il proprio posto di lavoro ha la possibilità di riscuotere l’indennità di disoccupazione se i contributi sono stati versati per almeno un anno.

La quantità di denaro che si può ricevere rimane comunque una somma fissa (determinata localmente) e non é legata al salario ricevuto precedentemente dall’individuo o dalla somma accumulata con i contributi versati. Le indennità, possono essere ricevute per un massimo di 24 mesi.

MaternitàI contributi per l’assicurazione sulla maternità sono pagati solamente dai datori di lavori. Qualora un’impiegata sia in attesa di un figlio, ha il diritto di ricevere una rata unica per sostenere parte dei costi della nascita del bambino. Durante il periodo di maternità questo fondo coprirà il pagamento del salario.

Bisogna considerare che se l’impiegata guadagna tre volte di più della media salariale nella regione in cui lavora, la parte di salario che riceverà durante la maternità sarà basata secondo questa somma. In pratica, se l’impiegata guadagna di più della media, alcune società continueranno a pagare la restante parte del salario durante il periodo di gravidanza per assicurarsi che la persona riceva la stessa somma di salario anche durante la maternità.

Assicurazione sugli infortuni sul lavoroI contributi versati per questo fondo sono esclusivamente a carico del datore di lavoro. L’importo di tali contributi, dipende dalla tipologia di lavoro svolto dall’impiegato.

Più un lavoro è considerato pericoloso, più sarà alta la percentuale da versare (di solito l’oscillazione va dallo 0,4 percento al 2 percento del salario lordo). La somma precisa del premio in percentuale sarà calcolata dall’ufficio locale di previdenza sociale, secondo la categoria settoriale di appartenenza.

Nel caso in cui un impiegato abbia un inforntunio sul lavoro, il datore dovrà raccogliere le prove in merito a tale infortunio e i relativi costi sostenuti e fare domanda per il rimborso presso il fondo di assicurazione sul lavoro. Bisogna tenere presente che il datore di lavoro dovrà comunque corrispondere il salario durante il periodo di guarigione.

Fondo casa (Housing Fund)I datori di lavoro sono obbligati a pagare i contributi per il fondo sulla casa. Quest’ultimo, differisce dalle assicurazioni descritte precedentemente per due motivi: il primo è che in questo caso i contributi versati rispettivamente da datore di lavoro e impiegato maturano direttamente a beneficio dell’impiegato, in secondo luogo, questo fondo è gestito dal centro per il fondo casa separatamente dalla previdenza sociale.

La ragione per cui il governo cinese chiede agli impiegati di contribuire al fondo casa è di incoraggiarli a risparmiare denaro per un eventuale investimento immobiliare. I fondi accumulati in questo conto possono essere utilizzati per il pagamento di un primo acconto o per estinguere il mutuo necessario per l’acquisto di un immobile. Le persone che hanno maturato una somma sufficiente possono richiedere un mutuo con un tasso d’interesse più basso rispetto a quello di un normale finanziamento commerciale.

Il sistema dei contributi per il fondo casa si differenzia enormemente all’interno del Paese. A Shenzhen l’impiegato non paga nessun contributo, il datore di lavoro

invece deve pagare una rata fissa del 13%. Diversamente, a Dalian il datore di lavoro può pagare fino al 25% (nonostante è possibile che vengano applicati tassi di interesse ridotti) mentre per i dipendenti la percentuale massima è del 15%. Il fondo casa può costituire un costo aggiuntivo particolarmente significativo per i datori di lavoro, perciò è necessario avere una buona conoscenza del sistema contributivo nella zona d’interesse, prima ancora di fare proposte economiche a futuri impiegati. L e a s s i c u r a z i o n i o b b l i g a t o r i e e il contributo per il fondo casa, sono definiti rispettivamente come “indennità obbligatorie”. Questo termine sarà utilizzato nel resto di quest’articolo con riferimento alle cinque assicurazioni e al fondo casa.

I contributi vengono solitamente trattenuti e gestiti dall’azienda. Questo vuol dire che dovranno essere contabilizzati su base mensile, in aggiunta agli oneri sociali in senso stretto. Nonostante i datori di lavoro debbano pagare cinque diversi contributi per le cinque assicurazioni obbligatorie, possono fortunatamente erogare una somma unica ogni mese. I pagamenti sono effettuati di solito presso l’ufficio di previdenza sociale che gestisce l’esborso dei contributi ricevuti dai diversi fondi. La parte attinente al fondo casa, deve invece essere versata all’ufficio per il fondo casa.

In alcune città cinesi, la responsabilità per la riscossione dei contributi delle assicurazioni sociali è passata di recente dall’ufficio di previdenza sociale, all’ufficio delle imposte locale. La ragione di questo trasferimento è permettere all’ufficio imposte di monitorare che i contributi per le assicurazioni obbligatorie siano pagati con puntualità, poiché essi incideranno sulle tasse da pagare sul reddito personale (i contributi per le assicurazioni sociali sono infatti esentati dalla tassa sul reddito personale).

In alcune città la gestione dei contributi obbligatori può essere gestita on-line, ciò facilita l’ottimizzazione del tempo e la gestione dei servizi anche nelle località più remote. I servizi on-line non sono però disponibili in tutte le città, Pechino ne è un esempio. Spiegheremo i dettagli di queste procedure nelle prossime pagine.

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Il sistema di previdenza sociale in Cina

5China Briefing

Confronto dei costi contributivi obbligatori nelle 20 principali città cinesi In questa sezione presenteremo le differenze contributive corrisposte nelle diverse città cinesi. Prima di iniziare è bene spiegare come realizzare il calcolo utilizzando la base salariale, in quanto sarà questa a determinare l’ammontare dei contributi che l’impiegato e il datore di lavoro andranno a pagare.

Nel determinare la base su cui calcolare i contributi, bisognerà prima di tutto sommare il reddito dell’anno precedente (lasso di tempo da Gennaio a Dicembre) per ciascun impiegato. Questo dovrà includere tutti gli straordinari, indennità o bonus corrisposti durante questo periodo. La somma totale dovrà poi essere suddivisa per dodici. Il risultato sarà la base per il calcolo dei contributi per l’anno successivo. Le basi e le percentuali massime e minime, sono di solito aggiornate dalle autorità locali attraverso la gestione fondi tra Luglio e Agosto di ogni a nno, anche se il periodo potrebbe variare da regione a regione.

Esiste un tetto sia per i contributi delle assicurazioni obbligatorie sia per quelli del fondo casa. Come regola generale il tetto per i contributi delle assicurazioni sociali è del

300 per cento del “salario minimo medio” all’interno di ogni città. Ci sono comunque delle eccezioni; nella provincia del Guangdong per esempio, viene applicato un unico tetto per l’intera provincia piuttosto che uno diverso per ogni città. Qui il limite per i contributi per la pensione è di 8.277 RMB nell’intera provincia nonostante il salario medio nella città di Canton sia di 3.780 RMB. In altre città il limite per la base di alcune voci previndenziali è calcolato usando il 300 percento del salario medio impiegato anziché il salario medio sociale. Perciò a Shenyang per esempio, il tetto sull’assicurazione per pensione, infortunio e disoccupazione è fissato a 9.645 RMB (300 per cento del salario medio di un impiegato) mentre il limite per l’assicurazione medica e sulla maternità é fissato a 8.570 RMB (300 per cento del salario medio sociale della città). Queste cifre vengono aggiornate annualmente.

Il tetto per i contributi al fondo casa si differenzia da città a città; le normative previgenti prevedono che se i contributi sono pagati su base eccedente il 300 percento del salario medio sociale (oppure del salario medio dei lavoratori), la porzione che eccede il 300 per cento sarà considerato reddito tassabile (i contributi obbligatori per il fondo casa non sono considerati reddito tassabile; tuttavia se la società o gli individui decidono di pagare più della somma obbligatoria ed essa eccede il 300 per cento del salario medio sociale, la quota in eccesso sarà solitamente tassata).

La tabella a pagina 6 elenca i dati aggiornati rilevati in 20 città diverse sul territorio cinese. Al fine di effettuare un confronto utile, abbiamo cercato di scegliere una serie di città principali all’intero del Paese. Bisogna tenere in considerazione che spesso all’interno della città stessa ci sono diversi distretti amministrativi: la quota di contributi in questi distretti può essere abbastanza differente dalle somme applicate nel centro delle città. Giacché non possiamo includere tutti i distretti nella nostra analisi, consigliamo alle società interessate a investire in determinate regioni di portare avanti ulteriori ricerche per scoprire le politiche specifiche in vigore nelle zone di sviluppo e nei distretti in cui si desidera intraprendere un’attività.

La maggiore differenza osservabile nel grafico riguarda i tetti sulla previdenza sociale nelle varie città (per semplificare il grafico, abbiamo incluso solamente i

contributi per le pensioni; i tetti sulle altre assicurazioni non sono necessariamente gli stessi). A Pechino il tetto è di 12.111 RMB mentre a Jinan, nella Provincia dello Shandong è 7.473 RMB. Per fare un veloce confronto, il costo totale per il datore che assume un lavoratore con un salario lordo di 10.000 RMB (per semplicità, ipotizziamo che il reddito mensile medio di un impiegato per l’anno precedente sia sempre di 10.000 RMB), sarà 14.430 a Pechino ma solamente 12.877 a Jinan con una differenza del 12 per cento. Nonostante queste differenze siano dovute parzialmente alla percentuale minima più bassa del fondo casa di Jinan, la ragione principale è che il tetto dei contributi è più basso in quella zona. Queste sono senz’altro considerazioni utili che una società dovrà fare nel momento in cui deciderà il budget per l’assunzione di personale altamente qualificato in un’azienda.

La seconda grande differenza che possiamo osservare riguarda i contributi versati dai datori di lavoro per la pensione. Essi variano da un minimo dell’11 per cento a Shenzhen (in realtà solo il 10 per cento per gli impiegati che non hanno un permesso di residenza a Shenzhen) a un massimo del 22 per cento a Shanghai. Ciò può avere anche un effetto determinante sul totale dei costi sostenuti dal datore di lavoro in merito a remunerazione e indennità.

I contributi per l’assicurazione medica differiscono leggermente a seconda della città, mentre i contributi che i datori di lavoro versano per l’indennità di disoccupazione possono arrivare fino al 22 per cento (Shanghai ne è un esempio). Più attenzione dovrebbe invece essere data al fondo casa. Esso, infatti, varia significativamente non solo all’interno del Paese ma addirittura all’interno delle città stesse.

A causa della sua complessità evitiamo un dettagliato confronto dei contributi nel Paese. Vorremmo comunque sottolineare che la quota precisa da pagare dovrebbe essere decisa dalla società e concordata con lo staff. La società prima di eventuali assunzioni, dovrebbe assicurarsi di aver comunicato chiaramente qual è la quota di contributo per il fondo casa che la stessa pagherà. Se quest’aspetto non è chiaro, l’impiegato presupporrà (o pretenderà) che sia pagata la quota più alta, ovviamente a svantaggio del datore di lavoro.

Calcolo Base Contributi per Previdenza Sociale e Fondo Casa

Ipotizzando che il reddito totale dell’impiegato A nel 2009 (Gennaio – Dicembre) sia il seguente:

Salario totale 2009 (RMB): (6.000/al mese con tredicesima)

78.000

Totale straordinari 2009 (RMB): 12.000

Totale indennità d’alloggio (2009):(RMB 1.000 al mese)

12.000

Bonus sul rendimento (RMB): 18.000

Reddito totale del 2009 (RMB): 120.000

Media reddito mensile 2009 (RMB): 10.000

La base dei contributi per questo impiegatoverrà probabilmente portata a 10.000 se l’ufficio per la previdenza sociale/fondo casa aggiornerà le basi, a metà dell’anno successivo.

Si noti che in alcune città il tetto dei contributi è più basso dell’esempio sopra riportato di 10.000 RMB. In alcune città la base per i contributi è limitata. Perciò se questo impiegato risiede a Shanghai (dove il tetto è di 10.698 RMB) il contributo della sua pensione sarà basato su 10.000 RMB, mentre se risiede a Ningbo i suoi contributi saranno correlati al tetto massimo locale (RMB 7.822).

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Il sistema di previdenza sociale in Cina

6 China Briefing

Informazioni sulla Previdenza Sociale e sul Contributo per il Fondo Casa

CittàSalario

min. (RMB)

Salario medio (RMB)

Tetto sul contributo pensione (RMB)

Pensione Sanità Disoccupazione Infortunio Maternità Fondo Casa Totale contributi min. per datore di lavoro

C I C I C I C I C I C I

Beijing 960 4.037 12.111 20% 8% 10% 2% + 3 1% 0,2% 0,5% N/A 0,8% N/A 12% 12% 44.30%

Changchun 820 2.537 7.611 20% 8% 7% 2% 2% 1% 0,5%-2% N/A 0,7% N/A 7%-12% 7%-12% 37,2%

Chengdu 850 2.273 6.819 20% 8% 7,5% 2% 2% 1% 0,6%-2% N/A 0,6% N/A 6%-15% 6%-15% 36,7%

Dalian 900 2.859 8.577 19% 8% 7% 2% 1,5% 1% 0,5%-2% N/A 0,5% N/A 10% / 12% / 15% /

25%

10% / 12% /

15%

38,5%

Dongguan 920 3.549 8.277 12% 8% 7,1% 2% 0,5% 0,5% 0,4%-1,2% N/A N/A N/A 5%-20% 5%-20% 25,03%

Guangzhou 1.100 4.101 8.277 20% 8% 7%+9,83 2% 0,2% 0,1% 0,4% N/A 0,85% N/A 5%-20% 5%-20% 33,45%

Hangzhou 1.100 2.290 6.870 14% 8% 11,5% 2% + 4 2% 1% 0,4%-1,6% N/A 0,8% N/A 12% 12% 40,7%

Jinan 920 2.491 7.473 20% 8% 8% 2% 2% 1% 0,5%-1,6% N/A 0,8% N/A 7%-12% 7%-12% 38,3%

Kunming 830 2.416 6.748 20% 8% 10% 2% 2% 1% 0,5%-1,3% N/A 0,9% N/A 12% 12% 45,4%

Nanjing 960 3.008 9.042 21% 8% 8,5% 2% + 10 1% 1% 0,4%-1,2% N/A 0,7% N/A 8%-12% 8%-12% 39,60%

Ningbo 1.100 2.608 7.822 12% 8% 11% 2% 2% 1% 0,4%-1,6% N/A 0,7% N/A 5%-12% 5%-12% 31,10%

Qingdao 920 2.116 6.348 20% 8% 9% 2% 1% 0,5% 0,3%-1,4% N/A 0,7% N/A 5%-20% 5%-20% 36%

Shanghai 1.100 3.566 10.698 22% 8% 12% 2% 2% 1% 0,5% N/A 0,5% N/A 7% 7% 44%

Shenyang 900 2.857 9.645 19% 8% 8% 2% 2% 1% 0,5%-2% N/A 0,6% N/A 8%-12% 8%-12% 38,1%

Shenzhen 1.100 3.894 11.682 11% 8% 4,5% 2% 0,4% N/A 0,25% N/A 0,5% N/A 13% N/A 29,65%

Suzhou 960 2986 10.065 20% 8% 9% 2%+5 2% 1% 0,5% N/A 1% N/A 8%-12% 8%-12% 40,5%

Tianjin 920 2.793 8.380 20% 8% 10% 2% 2% 1% 0,5%-2% N/A 0,8% N/A 11%-15%

11%-15%

44,3%

Xi’an 760 2.836 7.573 20% 8% 7% 2% 2% 1% 0,5%-2% N/A 0,5% N/A 5% 5% 35%

Zhengzhou 800 2.486 7.458 20% 8% 8% 2% 1% 0,5% 0,5%-2% N/A 1% N/A 5%-12% 5%-12% 35,50%

Zhongshan 920 3.014 8.277 10% 8% 2% 0,5% 0,8% N/A 0,8% N/A 1% N/A 5%-20% 5%-20% 19,6%

Note1.IlcontributopensionepagatoaShenzhenperchinonpossiedel’hukou,inaltreparoleilpermessodiresidenza,èdel10%,nondel11%2.Labaseperl’assicurazionesanitariaperZhongshanhaunatariffaunicadi1.240RMB–noncorrelataalleentrate.3.AncheHangzhouhaunatariffaunicaperilfondocasadell’8%,masololesocietàcondifficoltàfinanziariehannolapossibilitàdirichiederequesteriduzioni.4.ItettiaicontributidellepensioninellecittàdellaProvinciadelGuangdongsonodecisealivelloprovinciale,eccettoShenzhen.PerciòitettiperGuangzhou,DonguaneZhongshansonougualinonostantelavariazionenellamediasalariale.

Nella colonna finale abbiamo mostrato una somma totale approssimativa che i datori di lavoro delle varie città elencate, dovrebbero pagare sulla base dei salari lordi. Si presume che il contributo minimo per il fondo casa venga corrisposto così come il contributo minimo per l’ assicurazione sugli infortuni sul lavoro (es. la natura del lavoro non espone gli impiegati ad un alto livello di pericolo).

Bisogna tenere in considerazione che queste percentuali di contributi sono generalmente calcolate sulla base della media del reddito mensile degli impiegati durante l’anno precedente e non sul loro salario lordo.

Come potete notare, tra le città selezionate Kunming richiede il più alto tasso di contributo, ovvero il 45,4 per cento del salario base, mentre Zhongshan richiede il tasso più basso con solo il 19,6 per cento. Potrete notare, inoltre, che il tetto per il calcolo dei contributi a Kunming è relativamente basso (6.748 RMB per la pensione). Per alcune società dove vi sono molti impiegati con un salario alto, il peso dei contributi obbligatori sarà maggiore in città come Pechino, Tianjin (entrambe 44,3 per cento) e Shanghai (44 percento).

Vorremmo sottolineare ancora una volta che questi dati si riferiscono al centro città, potrebbero perciò esserci zone di sviluppo e zone industriali nelle vicinanze

che hanno delle quote di contributo molto diverse fra loro.

Ci sono ancora altri tre punti da citare che r iguardano l’amministrazione delle indennità obbligatorie e i costi dell’assunzione degli impiegati.

1. Molte società, specialmente quelle che stanno sviluppando una rete di vendite in Cina, non hanno filiali situate in ognuna delle città in cui hanno però del personale impiegato. Potrebbe essere scomodo infatti, gestire queste filiali; in questa situazione è necessario servirsi di un responsabile delle risorse umane locale per pagare i contributi alle assicurazioni obbligatorie in nome

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Il sistema di previdenza sociale in Cina

7China Briefing

della società poiché quest’ultima non avrà la possibilità di aprire un proprio conto di previdenza sociale e uno per il fondo casa in città in cui non ha costituito almeno una filiale. L’agente riceverà una somma di denaro per il servizio erogato ogni mese, e la relativa sarà compresa nel costo totale dell’assunzione. Di solito si aggira dai 50 RMB ai 250 RMB al mese.

2. Alcune città richiedono ai datori di lavoro ulteriori pagamenti rispetto a quelli per le assicurazioni sociali e a quello del fondo casa. Tra questi vi sono una quota per il “caldo dell’estate” in alcune città del sud e una quota per il riscaldamento durante l’inverno nelle città del nord. Nonostante questi costi non siano alti dovrebbero essere inclusi nei budget quando si programmano nuove assunzioni.

3. Ci sono altri costi nascosti relativi all’assunzione di personale in Cina che

non richiedono esborsi da parte degli impiegati, ma sono tuttavia un onere per i datori di lavoro. Non potendo elencare una lista completa a causa del numero cospicuo delle norme locali da dover analizzare, forniremo come esempio il fondo di assistenza per i lavoratori disabili.

In alcune città i datori di lavoro devono assumere un certo numero di lavoratori disabili oppure depositare una certa somma in un fondo per aiutare i lavoratori disabili a trovare lavoro. Sia a Pechino che a Shanghai esistono delle norme che regolano i pagamenti di questi contributi, anche se gli oneri per i datori di lavori differiscono da città a città.

Di seguito un confronto tra Pechino e Shanghai:

Pechinoi) Almeno l’1,7 per cento della forza

lavoro di ogni società dovrebbe essere costituita da lavoratori disabili.

ii) Se questa proporzione non è rispettata deve essere pagata una determinata somma al fondo per l’impiego dei lavoratori disabili.

iii) Le società che non assumono nessun lavoratore disabile devono versare in questo fondo una somma basata sul seguente calcolo:

salario annuale medio sociale dell’anno precedente di Pechino × 60 per cento × numero di lavoratori impiegati × 1,7 per cento

iv) Le società che impiegano solamente alcuni lavoratori disabili ma non raggiungono il requisito dell’ 1,7 per cento richiesto, devono depositare nel fondo una somma ridotta basata sulla differenza tra la percentuale di disabili realmente impiegata e la soglia dell’1,7 per cento.

i) Almeno l’1,6 per cento della forza

C H I N A

R U S S I A

MONGOLIA

KA ZAKHS TAN

KYRGYZSTAN

INDIA

NEPAL

BHUTAN

BANGLADESH

MYANMAR

THAILAND

VIETNAM

LAOS PHILIPPINES

JAPAN

SOUTHKOREA

NORTHKOREA

PAKISTAN

Guangdong

Yunnan

Sichuan

Shaanxi

ShandongShanxi

Ningxia

Inner Mongolia

Liaoning

Guizhou

Guangxi

Gansu

T i b e t

X i n j i a n g

Hubei

Hunan

Hebei

Henan

Heilongjiang

Fujian

Qinghai

Jilin

Jiangsu

Jiangxi

Zhejiang

Anhui

Hong Kong

Taiwan

Hainan

Ningbo

Suzhou

Chongqing

Dalian

Qingdao

GuangzhouZhongshan

DongguanShenzhen

Kunming

HangzhouChengdu

ShanghaiNanjing

Xian

Zhengzhou

Jinan

Tianjin

Shenyang

Changchun

Dhaka

NewDelhi

Astana

Vientiane

Ulaanbaatar

Rangoon

Kathmandu

Pyongyang

Islamabad

Manila

SeoulBeijing

Bishkek

Thimbu

Bayof

Bengal South China Sea

Sea ofJapan

(East Sea)

East ChinaSea

YellowSea

Ganges

Yangtze

Irtysh

Amur

Huang

Salween

Mekong

L. Balkhash

L. Baykal

100ûE 110ûE 120ûE

20ûN

130ûE

140ûE

140ûE130ûE120ûE110ûE100ûE90ûE80ûE70ûE

30ûN

40ûN

50ûN50ûN

40ûN

70ûE

30ûN

20ûN

90ûE80ûE

0 5 0 0 M ile s

5 0 0 K M0

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Il sistema di previdenza sociale in Cina

8 China Briefing

Confronto del Fondo di Assistenza per l’impiego di lavoratori disabili tra Pechino e ShanghaiValuta in RMB

Città (1)

No. di impiegati (2)

Salario medio sociale dell’anno precedente (3)

Salario annuale medio reale della società-presupposto (4)

Tasso di contribuzione

(5)

Calcolo formula (6)

Somma dovuta (7)

Beijing 100 44,712.00 N/A 1,7% 2 x 3 x 5 x 60% 45,606.24

Shanghai 100 N/A 72,000.00 1,6% 2 x 5 x 4 115,200.00

Differenza 69,593.76

lavoro della società deve essere costituita da lavoratori disabili.

ii) Se questa proporzione non viene raggiunta, deve essere versata una determinata somma nel fondo di assistenza all’impiego per lavoratori disabili.

iii) Le società che non impiegano lavoratori disabili devono versare nel fondo una somma basata sul seguente calcolo:

salario annuale medio attuale della società dell’anno precedente × no. di lavoratori impiegati ×1,6 per cento.

iv) Nonostante la legge menzioni un tetto per il salario annuale medio attuale della società, la cifra di questo tetto non è specificata da nessuna parte. In pratica, la raccolta di questo fondo è realizzata utilizzando un calcolo abbastanza differente da quello legale. Le basi dell’assicurazione sociale degli impiegati della società sono usate come punto di riferimento per il calcolo del contributo per il fondo casa. Ciò produce i seguenti effetti:

Gli impiegati stranieri non contribuiscono all’assicurazione sociale, perciò i loro salari (generalmente alti) non incidono.

La base dell’assicurazione sociale massima a Shanghai per il 2010 è di 10.698 RMB, perciò i contributi che la società versa per gli impiegati che guadagnano più di questa somma sono limitati.

Concludendo possiamo dire che il costo totale che il datore di lavoro deve pagare è più basso di quello calcolato secondo quanto specifica la legge. Tuttavia, i contributi che devono versare le società a investimento estero (che normalmente offrono salari più alti di quelli locali) per l’assistenza

all’impiego dei lavoratori disabili, dovrebbero essere ancora più alti di quelli pagati da una società identica basata a Pechino. Si veda la tabella per un esempio sulle differenze tra due città (per semplicità, a Shanghai, il calcolo è basato sulle norme vigenti).

Predisposizione e pagamento delle indennità obbligatorieOgni società stabilita in Cina che impiega personale cinese dovrebbe aprire un conto presso l’ufficio per le assicurazioni sociali e l’ufficio per il fondo casa dove poter versare i contributi dovuti agli impiegati. Per aprire questi conti è necessario che una serie di documenti siano timbrati e spediti agli uffici per la registrazione. In seguito, i conti necessiteranno aggiornamenti nel caso di nuove assunzioni o di eventuali licenziamenti.

Di seguito troverete la spiegazione di come aprire e mantenere un conto a Pechino. Questa situazione potrebbe essere diversa in altre città all’interno del Paese.

Procedura per la registrazione presso l’ufficio di previdenza socialeI. Come prima cosa bisogna ottenere il

numero di previdenza sociale della società. La seguente documentazione deve essere presentata all’ufficio di previdenza sociale tra il primo e il 20 del mese (non vengono erogati numeri di previdenza sociale dopo il 20 del mese):i) Licenza commerciale della società

(originale e copia)ii) Certificato del codice della società

(originale e copia)iii) Cer t i f ica to d i approvazione

(originale e copia)iv) D o c u m e n t o d ’ i d e n t i t à d e l

rappresentante legale o della persona incaricata dalla società (copia)

v) Modulo per la raccolta delle informazioni per la previdenza sociale (due copie)

In caso di costituzione di una filiale è richiesta la seguente documentazione:

i) Licenza commerciale della società madre e certificato del codice dell’impresa

ii) Delega con timbro della società (originale)

II. Dopo aver ricevuto il numero di previdenza sociale, i dati sugli impiegati dovranno essere caricati nel software fornito dall’ufficio di previdenza sociale. Un’informazione chiave riguarda i dettagli dei salari di ogni impiegato poiché loro determineranno la base sulla quale saranno calcolati i contributi mensili.

III. Le informazioni caricate nel software devono essere salvate in una chiavetta USB e portate fisicamente all’ufficio di previdenza sociale. Ciò completerà la registrazione per l’assicurazione medica (una componente delle cinque assicurazioni obbligatorie).

IV. Dopo aver ricevuto conferma che la registrazione dell’assicurazione medica è stata completata, dovranno essere compilati dei moduli per registrare ogni impiegato alle altre quattro assicurazioni obbligatorie. Essi devono essere presentati all’ufficio di previdenza sociale tra il 6 e il 25 del mese.

V. Successivamente dev’essere stipulato un accordo con la banca della società in modo tale da assicurare che i contributi che la società deve versare vengano accreditati direttamente ogni mese all’ufficio di previdenza sociale. Da notare che il primo pagamento dei contributi per l’assicurazione sociale deve essere effettuato con emissione di

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Il sistema di previdenza sociale in Cina

9China Briefing

un assegno da parte della società – non può essere addebitato automaticamente fino al secondo mese.

VI. E’ inoltre necessario recarsi presso l’ufficio di previdenza ogni mese se la società ha nuovi assunti o una riduzione nel numero degli impiegati, dal momento che (attualmente) a Pechino la registrazione e deregistrazione dei lavoratori non può essere gestita on-line. Anche se questo avviene raramente, l’ufficio delle assicurazioni sociali può emettere delle multe in caso di pagamenti tardivi da parte di un datore di lavoro. Per quest’ultimo però, sarà senz’altro più preoccupante se una persona dello staff subisce un incidente sul lavoro e i contributi necessari non sono stati pagati, poiché sarà eventualmente la società a essere responsabile delle spese.

Procedura per la registrazione presso l’ufficio per il fondo casaI. Una società deve aprire un conto presso

l’ufficio per il fondo casa. Per fare ciò la società dovrà fornire le seguenti informazioni:

i) Licenza commerciale della società (originale e copia)

ii) Certificato del codice della società (originale e copia)

iii) Cer t i f ica to d i approvazione (originale e copia)

iv) D o c u m e n t o d ’ i d e n t i t à d e l rappresentante legale della società (copia)

v) Delega con timbro della società (originale)

vi) Modulo per la raccolta informazioni sul fondo casa con timbro della società

II. Generalmente, l’approvazione viene ricevuta immediatamente e la società riceve un numero di conto apposito per i pagamenti al fondo casa.

III. Successivamente, dovrà essere firmato un contratto tra l’ufficio per il fondo casa, la società e la banca della società per permettere che i pagamenti dei contributi avvengano automaticamente ogni mese. Il primo pagamento per il fondo casa deve avvenire attraverso l’emissione di un assegno da parte della società – non può essere addebitato automaticamente fino al secondo mese.

IV. Sarà necessario recarsi presso l’ufficio del fondo casa ogni mese nel caso in cui la società assuma o licenzi del personale, in quanto la procedura di registrazione o deregistrazione non può essere gestita on-line. Anche nel caso in cui un impiegato decida di usare una quota del proprio fondo casa, sarà necessario recarsi presso tale struttura per facilitare l’operazione.

AdamLivermore è regionalmanager diDezan Shira&Associates a capo deldipartimento buste paga. Le societàche desiderano ricevere assistenza oconsulenzasullastrutturazionedelsalario,sulle indennità obbligatorie, servizi dibustepagae tasse inCina,[email protected] ovisitarewww.dezshira.com.

Le seguenti personedello staff diDezanShira&Associates hanno contribuitoalla stesura di questo report: DaisyHuanginGuanzhou,HelenKongeKevinLi aDalian, LisaQian eEmmaTong aZhongshan, SarahWei aBeijing, JamieXiaaHangzhou,JennyZhangaShanghai,LimingZhangaQingdaoedEuniceZhouaShenzhen.

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10 China Briefing

Da quando la gestione delle risorse umane in Cina è diventato un lavoro più ricercato e gli uffici delle imposte sono entrati nel

mondo “on-line”, la figura tradizionale del responsabile risorse umane è cambiata radicalmente. Se da una parte molte società preferiscono ancora esternalizzare a società locali (che di solito operano sotto l’ambiguo titolo di ‘FESCO’) l’amministrazione delle risorse umane, il trend attuale è quello di richiedere vari servizi a diversi fornitori specializzati. Di seguito daremo uno sguardo ad alcuni dei maggiori trend analizzandoli uno per uno e spiegando perché alcune società stanno cambiando le loro strategie in questo modo.

AssunzioniL’industria delle assunzioni si è sviluppata notevolmente negli ultimi dieci anni in Cina. Le società specializzate nelle assunzioni adesso si concentrano su specifici segmenti di mercato e ricercano a livello nazionale (e anche internazionale) candidati idonei per le posizioni aperte. Queste agenzie di reclutamento del personale sono in grado di identificare le società che pagano i salari più bassi rispetto alla media del mercato e cercare di intercettare i loro dipendenti con lo scopo di reclutarli per altri lavori, sfruttando la loro esperienza in certi settori industriali al fine di identificare i profili migliori.

Per la ricerca di posizioni di un livello medio, internet è lo strumento prevalente. Oggi, infatti, le società possono pubblicare a basso costo i loro annunci di lavoro su siti come 51job.com o zhaopin.com e ricevere centinaia di curriculum nell’arco di una o due settimane.

Per quanto concerne la ricerca di operai, l’agenzia intermediaria è spesso lo strumento migliore per trovare un cospicuo numero di lavoratori in breve tempo.

Contratti interinali e assunzioni indiretteDall’entrata in vigore della legge sul contratto di lavoro, le società che devono

assumere i dipendenti chiave lo devono fare direttamente piuttosto che attraverso contratti interinali e parti terze. Nonostante le sanzioni previste in caso di trasgressione non siano ancora definite e il governo sembra non aver intrapreso nessuna azione amministrativa in questo senso, è chiaro che sempre più società stanno scegliendo di assumere direttamente almeno il personale altamente qualificato.

Nel far ciò queste dovranno prestare sempre più attenzione nella stesura dei contratti di lavoro e dei manuali aziendali interni per assicurarsi che vi siano adeguate basi legali per licenziare gli impiegati che non rendono sul lavoro.

In questo modo, cresce anche l’importanza del dipartimento delle risorse umane, sempre piu impegnato nel monitorare rendimento e retribuzioni. Oggi la Cina é un terreno di forte contesa per la ricerca di personale valido e qualificato; questo trend vale sia per le grandi città che per quelle piu piccole.

Gestione delle risorse umaneQuando parliamo dell’amministrazione del le r isorse umane, d i sol i to c i riferiamo sia all’amministrazione delle assicurazioni obbligatorie di cui si è parlato precedentemente in questo numero, che alla gestione delle buste paga.

In passato, molte società avrebbero pagato il proprio responsabile delle risorse umane per gestire tutto questo lavoro e in alcuni casi avrebbero affidato a esso la ricerca e l’assunzione del personale. Prima che avvenisse l’ottimizzazione dei pagamenti on-line come salario, contributi e tassa sul reddito personale, questa era una scelta conveniente, specialmente perchè comportava molto “lavoro gestionale”, ma era anche inefficace e comportava alcuni rischi. A questo punto è bene chiedersi: è davvero conveniente per una società che gestisce buste paga (ed è perciò a conoscenza d’informazioni private sui salari di tutti le persone all’interno della società) occuparsi anche di ricerca del

personale? E’ sensato (o necessario) pagare una somma fissa a un agente locale per effettuare i pagamenti dovuti ai vostri dipendenti?

I servizi richiesti da questo tipo di società sono cambiati. La possibilità di gestire il lavoro di elaborazione buste paga era considerato un aspetto positivo, ora non più; le società adesso preferiscono un fornitore basato in una sede distaccata dalla società che gestisca il lavoro indipendentemente per questioni di riservatezza. In passato i problemi che sorgevano durante il processo di gestione delle buste paga venivano risolti verbalmente in cinese tra gli agenti e i contatti interni, ora i nuovi sistemi informatici gestiscono le comunicazioni in inglese e via e-mail per migliorare la trasparenza e lasciare una prova scritta nel caso in cui si debbano assegnare delle responsabilità. I calcoli che venivano solitamente elaborati su fogli Excel, sono stati sostituiti da nuovi sistemi esaurienti che permettono di gestire i sistemi di pagamento sempre più complessi che le società stanno creando appositamente per il loro staff.

Con la possibilità per le aziende di effettuare il pagamento dei salari netti attraverso il sistema bancario on-line, e con l’aumento delle città che accettano la gestione e i pagamenti on-line, il ruolo del responsabile delle risorse umane locale in merito alla gestione di questi aspetti sta gradualmente diventando obsoleto. Questo ruolo è stato rimpiazzato da società capaci di fornire un servizio di qualità superiore da una sede distaccata e indipendente dalla società.

DezanShira&Associatesèunasocietàdiconsulenzaautorizzatacheoffreassistenzainmaterialegaleefiscale,diduediligence,di gestione libri paga e di revisionecontabile per clienti internazionali cheoperano in Cina, Hong Kong, India eVietnam.Perunaconsulenzaprofessionaleo per ricevere ulteriori informazioni, viinvitiamoacontattarciall’indirizzoemail:[email protected] ovisitareilsitowww.dezshira.com/it.

Gestione delle risorse umane: un ruolo in evoluzione

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11China Briefing

Recentemente è stata posta molta attenzione sui livelli salariali in Cina, specialmente dopo la successione di suicidi alla Foxconn, l’azienda

manifatturiera Taiwanese con più di 300.000 impiegati nella provincia del Guangdong. Una delle conseguenze è stato l’aumento della pressione interna sul governo perchè prendesse in considerazione la questione della distribuzione del reddito nella società cinese.

All’interno del Paese, non esiste infatti un minimo salariale uniforme; le autorità locali applicano una somma minima, che differisce a seconda della zona di appartenenza. Ad esempio il salario minimo di Canton oggi è di 1.100 RMB – con un aumento intorno al 22 per cento rispetto ai primi mesi del 2009. Dall’altra parte della scala troviamo Xi’an con soli 760 RMB, che è

comunque relativamente basso paragonato a città di seconda fascia come Dalian (760 RMB), Shengyang (900 RMB), Kunming (830 RMB) e anche Changchun (820RMB) e Zhengzhou (800 RMB). Si faccia riferimento alla tabella a pagina 6.

Un fenomeno molto evidente è la tendenza delle società straniere a localizzare nuove attività nelle città piú a Ovest. Ovviamente i livelli di minimo salariale sono solo uno degli elementi che le aziende prendono in considerazione – probabilmente i fattori più importanti nelle loro scelte sono la necessità crescente di servire il mercato interno cinese (piuttosto che semplicemente il mercato delle esportazioni) e l’abbondanza di lavoratori qualificati in molte di queste città.

La tendenza è più graduale nel settore manifatturiero, dove la scelta di effetturare nuovi investimenti a intensità di capitale

verrà realizzata solo qualora la produzione negli impianti esistenti raggiunga dei livelli che si avvicinano alla capacità produttiva. Ad ogni modo, nei settori che necessitano dipendenti con particolari abilità tecnico-linguistiche, il cambiamento sta avvenendo piú velocemente. Chengdu è l’esempio di una città che si sta rapidamente espandendo nella esternalizzazione dei processi commerciali mentre Xi’an sta seguendo la stessa strada nella esternalizzazione della tecnologia informatica. Entrambre le città sono capaci di attrarre investimenti in questi settori anche grazie al cospicuo numero di laureati altamente qualificati che entrano nel mercato del lavoro ogni anno.

Minimi Salariali in Cina

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Volume XI - Numero VIII

Utilizzo di Societàregistrate a Hong Kong per svolgere operazioni

commerciali in Cina Holding e Società Commerciali a Hong Kong

In questo numero:I vantaggi nell’utilizzo di società registrate a Hong KongLe procedure di costituzione societaria I requisiti contabili e fiscali a Hong KongGli accordi sulla Doppia Imposizione Fiscale a Hong Kong

Aggiornamenti legali e fiscali da Dezan Shira & Associates

Inglese Francese Tedesco Italiano Spagnolo

Notizie on-line su: www.china-briefing.com/news

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Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

Benvenuti a questo nuovo numero di China BriefingIn questo numero daremo uno sguardo alla regione amministrativa speciale di Hong Kong e ai vantaggi che una società registrata a Hong Kong può offrire per le operazioni commerciali realizzate in Cina. Hong Kong continua a essere una delle città asiatiche più rinomate per il business internazionale, e da quando è tornata a far parte della Repubblica Popolare Cinese nel 1997 ha continuato ad attrarre investitori stranieri interessati a usare la città come trampolino di lancio verso la Cina continentale. In questo numero esamineremo le diverse tipologie di holding a disposizione degli investitori stranieri, e i vantaggi che esse possono offrire: dalle agevolazioni nella costituzione societaria al vantaggioso regime fiscale. In seguito, esamineremo le procedure di costituzione societaria che vigono sul territorio. Infine, spiegheremo quali sono i requisiti contabili e finanziari che influiscono sulle società registrate a Hong Kong e introdurremo brevemente gli accordi sulla doppia imposizione fiscale.

Gli articoli di questo numero sono frutto delle ricerche della società di consulenza contabile e fiscale Dezan Shira & Associates. La società è presente in 10 città cinesi tra cui Hong Kong, Shenzhen, Canton e Zhongshan nel Sud del Paese. Per maggiori informazioni, v’invitiamo a contattarci agli indirizzi che troverete all’interno di questo numero.

Distinti saluti dall’Italian Desk di Dezan Shira & Associates

Alberto VettorettiManaging Partner,Dezan Shira & AssociatesEditore, Asia Briefing

La copertina artistica di questo meseLa copertina artistica di questo mese, “Sapphire” (olio su tela), è stata realizzata dall’artista Song Guangzhi, nato a Huadu nella provincia del Guangdong. Song si è laureato all’Accademia delle Belle Arti di Canton e ha ottenuto la sua laurea specialistica presso l’Accademia Centrale delle Belle Arti, dove ricopre la carica di Vice-direttore del dipartimento di disegno artistico.

La copertina è riprodotta per cortesia dell’artista e dell’Oriental Vista Gallery. La galleria ha lo scopo di promuovere l’arte contemporanea attraverso il dialogo e l’esposizione, accrescendo la consapevolezza dell’opinione pubblica verso l’arte contemporanea e d’avanguardia. L’Oriental Vista Gallery si trova in Shaoxing Lu 19, Shanghai, China.www.ovgallery.com; [email protected].

Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da © 2010 Asia Briefing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell'editore. Contattate: [email protected]

Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese ed in Italia. Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l’altro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.

Page 93: Collezione China Briefing 2010

3China Briefing

Hong Kong è una delle città Asiatiche di spicco per il business internazionale, non a caso è considerata una tra le economie più liberali al

mondo da diversi osservatori e comitati di controllo, tra cui “L’Indice di Libertà Economica” pubblicato annualmente dal Wall Street Journal e dall’Heritage Fundation che quest’anno ha posizionato Hong Kong al primo posto della sua classifica per il 16° anno consecutivo.

Dal momento della sua riunificazione con la Cina avvenuta nel 1997, la Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong ha rafforzato costantemente la sua posizione strategica per gli investitori stranieri interessati a entrare nel mercato cinese, incrementando costantemente la sua importanza come punto di snodo regionale per le operazioni commerciali e di approvvigionamento. Tra le chiavi del suo successo spiccano stabilità politica, legislazione di stampo anglosassone (common law) e sistema legale indipendente, una forte propensione ai principi di libero mercato e alla libertà di stampa e di informazione, insieme all’adozione dell’inglese come lingua ufficiale oltre al cantonese.

In questo numero di China Briefing andremo ad analizzare come Hong Kong è utilizzata dagli investitori stranieri nelle loro strategie d’investimento in Cina, e, in particolare, quando ha senso per un investitore straniero costituire una holding a Hong Kong o una società commerciale per l’approvvigionamento, oppure la vendita di prodotti e/o servizi in Cina e nel resto del mondo.

I vantaggi principali nell’utilizzo delle società di Hong KongPer gli investitori stranieri ci sono diversi vantaggi sia in termini strutturali sia strategici nell’utilizzo di una società registrata a Hong Kong:

1) Facile da costituire ed economica da mantenere: la registrazione societaria è

ottenibile in pochi giorni lavorativi e il disbrigo delle pratiche legali e burocratiche sono piuttosto limitate.

2) Strategicamente e funzionalmente adatte per le operazioni commerciali in Asia: Hong Kong è una piattaforma perfetta per stabilire la sede centrale di una società al fine di realizzare operazioni nel resto dell’Asia. Il capitale umano di Hong Kong, inoltre, è considerato tra i migliori in tutta l’ Asia.

3) Regime fiscale vantaggioso e libertà di movimenti del capitale: l’aliquota standard delle imposte sugli utili a Hong Kong è del 16,5% e l’imposta sui salari è tra le più basse al mondo; non c’é imposizione sulle plusvalenze, sui dividendi o sugli interessi, sulle vendite, sulle importazioni o IVA (eccetto che per alcool, idrocarburi e tabacco). La legislazione di Hong Kong permette inoltre di fare richiesta per l’ottenimento dell’esonero totale dell’imposta sui profitti per quegli utili generati da operazioni al di fuori di Hong Kong.

4) Possibilità di utilizzare una sub-holding di Hong Kong come cuscinetto di sicurezza, al fine di proteggere la casa madre dal legame diretto con una sussidiaria localizzata in una giurisdizione considerata a rischio.

5) Utilità di una società basata a Hong Kong come holding per la strutturazione e ripartizione delle quote societarie, come sub-holding dove accogliere nuovi azionisti senza coinvolgere la casa madre, e dove gestire la ripartizione dei dividendi ed eventuali disinvestimenti; anche in considerazione del fatto di come tali entità possano essere poi facilmente vendute, ristrutturate o deregistrate.

In termini di costi operazionali, costituire una società a responsabilità limitata può essere davvero conveniente, data anche la possibilità di costituire società “virtuali”. In altre parole, non serve che una società possegga un ufficio reale ma basta che abbia un indirizzo legale, ne é richiesto un minimo di impiegati, ma solo l’esistenza di un “segretario aziendale” (company secretary) il cui unico compito è quello di conservare i “Company Kit” con i documenti della società e fare in modo di mantenere la società in conformità alle normative di Hong Kong. La società é tenuta infine a preparare un documento di rendicontazione per la dichiarazione dei redditi e sottoscrivere un report sul bilancio annuale preparato da uno studio di commercialisti.

Viste le limitate pratiche burocratiche richieste, una moltitudine di società di consulenza, contabilità e studi legali offrono servizi di

Utilizzare società registrate a Hong Kong per svolgere operazioni in Cina

[ A cura di Rosario di Maggio, Dezan Shira & Associates ]

Page 94: Collezione China Briefing 2010

Utilizzare società registrate a Hong Kong per svolgere operazioni in Cina

4 China Briefing

costituzione e mantenimento (incluso la fornitura di indirizzo legale, di company secretary e di gestione contabile e fiscale) a prezzi molto contenuti. Si raccomanda tuttavia di affidarsi a società accreditate visto che come in ogni altro paese, non essere a norma di legge può rivelarsi dispendioso e, gestire una società a Hong Kong dall’Europa, richiede un alto livello di fiducia nei confronti del proprio consulente.

Le holding a Hong KongHong Kong è di fatto una giurisdizione separata dalla Cina (il concetto di “un paese due sistemi” era stato proposto da Deng Xiaoping già nel 1984, quando Hong Kong era ancora colonia Britannica), con un regime fiscale e legale e finanziario ben distinto, questa è diventata una delle basi primarie per la maggior parte delle strutture utilizzate dalle società straniere per investire in Cina. I così detti “special purpose vehicle” (SPV) sono delle entità stabilite in una regione che presenta un regime fiscale favorevole e che permettono all’investitore di fare degli investimenti transfrontalieri fiscalmente efficaci.

Nel 2009, Hong Kong ha rappresentato più della metà (54 miliardi di dollari americani) del totale degli investimenti diretti esteri in Cina (che ammontavano a 90 miliardi di dollari americani) registrando un aumento annuale del 31,6%. Secondo l’Ufficio Nazionale Cinese delle Statistiche, tra il 1990 e il 2009 quasi il 45 per cento del totale degli investimenti diretti esteri in Cina è stato veicolato da Hong Kong.

Nonostante queste cifre siano probabilmente fortemente inflazionate dalla circolazione di capitale1 dalla Cina continentale, Hong Kong resta di gran lunga il principale punto d’accesso per gli investimenti diretti esteri in Cina.

In aggiunta ai vantaggi menzionati in precedenza, le holding registrate a Hong Kong e finalizzate agli investimenti in Cina, beneficiano anche di altri specifici vantaggi, come ad esempio un tasso preferenziale del 5 per cento (anziché del 10 per cento standard) sulle ritenute d’acconto per il rimpatrio dei profitti maturati dalla controllata cinese.

Il Closer Economic Partnership Arrangement (CEPA) tra Hong Kong e Cina è un ulteriore vantaggio; esso permette alle società che soddisfano i requisiti richiesti, di ricevere

approvazioni facilitate e altri vantaggi come l’esenzione delle tariffe doganali sul 90 per cento dei beni prodotti a Hong Kong e destinati alla Cina continentale, nonché un accesso al mercato cinese agevolato per le società che operano nel campo dei servizi, anche in settori ristretti a investitori stranieri in genere.

Società commercialiHong Kong è spesso utilizzata come piattaforma commerciale regionale da molte società internazionali e piccole medie imprese operanti in Asia, o da quelle società che curano approvvigionamenti o vendita in Cina e altri mercati asiatici emergenti. Società straniere impegnate in attività di sourcing hanno spesso la sede “asiatica” e direzionale a Hong Kong e mantengono piccoli uffici regionali, nelle vicinanze degli stabilimenti dei propri clienti o fornitori in Cina continentale o altrove in Asia, con una struttura molto leggera sul campo e pochi impiegati locali impegnati in semplici operazioni di controllo qualità o ricerca di fornitori e clienti.

Allo stesso modo, anche le società interessate a vendere in Cina necessiteranno, quasi sicuramente di una presenza sul territorio cinese per la ricerca di distributori, la promozione dei propri prodotti e l’eventuale gestione di un proprio showroom.

La tendenza attuale, tuttavia, è quella di “delocalizzare” sempre di più le proprie operazioni da Hong Kong alla Cina continentale, in modo da ridurre i costi e sfruttare il potenziale di crescita economica sempre più decentrata verso la Cina continentale piuttosto che a Hong Kong.

D’altro canto, il sistema legale cinese sta diventando sempre più “navigabile” e di conseguenza il numero di società straniere grandi e piccole presenti localmente continua ad aumentare e se da una parte rimanere competitivi richiede l’abilità di fornire maggiori servizi e avere una presenza più strutturata sul territorioin cui si opera, le autorità cinesi continuano a premere sugli investitori stranieri perché questi si registrino e contribuiscano all’erario della giurisdizione in cui vengono effettivamente svolte le operazioni.

Il panorama fiscale cineseE’ bene notare che le autorità cinesi e specialmente la State Adminstration of Taxation

stanno diventando sempre più severe nei confronti delle società di Hong Kong che operano in Cina, quando queste lo fanno esclusivamente per motivi di elusione fiscale.

Secondo l’articolo 2 dell’attuale legge sull’imposta sul reddito societario, una società offshore può essere considerata come “residente fiscale della Repubblica Popolare Cinese” secondo il principio del luogo dove avviene realmente la gestione delle operazioni. In altre parole, gli investitori stranieri che utilizzano una società registrata a Hong Kong per realizzare le loro attività commerciali, ma che di fatto operano attraverso una sede amministrativa, uffici e/o personale basati nella Cina continentale potrebbero essere considerati soggetti alle imposte sul reddito della società in Cina, in relazione agli utili generati anche dalle loro società di Hong Kong o in altre piazze offshore.

Grazie alle regolamentazioni implementative in relazione agli aggiustamenti fiscali speciali, (circolare 2) del 9 Gennaio 2009, il SAT ha fornito una base normativa più rigida che nega la concessione dei benefici fiscali derivanti dall’accordo sulla doppia imposizione agli SPV che hanno scarsa “sostanza economica” (Articolo 49).

Nel Febbraio 2009 il SAT ha rilasciato la Circolare 81 (Guoshuihan [2009] No. 81) per specificare il regime preferenziale vigente sulle ritenute d’acconto in Cina, applicabili al rimpatrio dei dividendi. Come menzionato in precedenza, l’accordo Cina - Hong Kong contro la doppia imposizione, permette alle società di Hong Kong che soddisfano certi requisiti, di avere un tasso più basso ovvero del 5 per cento sulle ritenute d’acconto per il rimpatrio dei dividendi. La circolare è finalizzata a evitare che le società non in possesso di residenza fiscale reclamino agevolazioni sulle tasse cinesi e vantaggi attraverso accordi sulle pratiche di acquisto, riflettendo quindi l’attuazione della lotta all’evasione fiscale contro l’uso degli SPV.Secondo la Circolare 81, i destinatari dei dividenti devono rispettare le seguenti condizioni al fine di godere dei benefici dell’accordo:

I destinatari dei dividendi (in questo caso le società di Hong Kong) devono essere fiscalmente residenti nella giurisdizione dell’altro trattato (in questo caso la Regione ad Amministrazione Speciale di Hong Kong)

I destinatari dei dividendi devono essere i beneficiari legittimi dei dividendi stessi

I dividendi devono essere riconosciuti

1 Il trattamento fiscale preferenziale garantito agli IDE affluiti in Cina prima del 2008, ha avuto un forte effetto sull’uscita illegale di capitale cinese e il successivo rientro nel paese dello stesso sotto forma di IDE, al fine di trarre beneficio da aliquote fiscali più basse.

Page 95: Collezione China Briefing 2010

Utilizzare società registrate a Hong Kong per svolgere operazioni in Cina

come tali dalla legge della Repubblica Popolare Cinese

Altre possibili condizioni imposte dal SAT

Nonostante i requisiti menzionati sopra non siano particolarmente distanti dagli standard internazionali, le autorità cinesi sono ora nelle condizioni di portare avanti richieste e verifiche contro eventuali potenziali evasori.

Sempre la Circolare 81, autorizza gli uffici delle imposte cinesi a esaminare ed eventualmente negare i benefici del trattato se l’esistenza degli SPV è considerata fine a se stessa, in altre parole, se l’unico scopo della strutturazione offshore si rivela essere l’ottenimento di un trattamento favorevole sui dividendi tramite un trattato fiscale.

Un’altra disposizione fondamentale, Guishuifa [2009] No.82, è stata emanata il 2 Aprile 2009. La circolare afferma che una società offshore posseduta in maggioranza da azionisti cinesi, è soggetta a tassazione come residente fiscale nella Repubblica Popolare Cinese se:

La sede principale della gestione operativa è in Cina

Le decisioni concernenti gli aspetti finanziari e la gestione delle risorse umane sono approvate in Cina

Gli Assets, libri e registri contabili, timbri della società, sono localizzati in Cina e le decisioni dell’amministrazione e degli

azionisti avvengono di fatto in Cina Il 50 per cento o più dei membri votanti

del CdA o i dirigenti “senior” dell’azienda sono residenti in Cina

Altri importanti aspetti attinenti le entità offshore che svolgono attività commerciali nella Cina continentale riguardano l’emergere di richieste da parte delle autorità legislative cinesi sulle imposte sulle plusvalenze, nei casi in cui l’holding offshore stia eseguendo una ristrutturazione aziendale o vendendo le sue entità cinesi nonché il rafforzamento delle misure di controllo sul transfer pricing (Per ulteriori informazioni si prega di visionare il numero di marzo 2009 di China Briefing).

Pur non comparendo nella lista stilata dall’Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Svi luppo (OECD) “Giurisdizione Impegnata nel Miglioramento della Trasparenza e nell’Implementazione di un Effettiva Circolazione delle Informazioni sugli Aspetti Fiscali” che di fatto lista le giurisdizioni a rischio, alcuni Paesi, tra cui l’Italia, considerano ancora Hong Kong come un puro “paradiso fiscale”. Le autorità fiscali italiane, infatti, prestano solitamente particolare attenzione nel verificare ogni transazione da e per Hong Kong pretendendo che i cittadini o le società che vi svolgono attività commerciali forniscano documentazione che dimostri la sussistenza economica delle loro transazioni commerciali o della realtà societaria.

D’altro canto, gli ultimi anni, hanno visto un notevole aumento di accordi contro la doppia imposizione fiscale tra Hong Kong e diversi Paesi tra cui l’Austria, il Belgio, il Brunei, l’Ungheria, l’Indonesia, l’Irlanda, il Kuwait, il Liechtenstein, il Lussemburgo, l’Olanda, la Repubblica Popolare Cinese, la Tailandia, il Regno Unito e il Vietnam. Per ulteriori informazioni riguardanti gli accordi contro la doppia imposizione fiscale a Hong Kong si prega di vedere le pagine 10 e 11.

Dezan Shira & Associates è una società di consulenza autorizzata che offre assistenza in materia legale e fiscale, di due diligence, di gestione libri paga e di revisione contabile per clienti internazionali che operano in Cina, Hong Kong, India e Vietnam.

La società offre anche specifici servizi di segreteria per Hong Kong che includono costituzione societaria, assistenza annuale e adempimenti fiscali, mantenimento dei registri, contabilità, bilancio annuale, costi di registrazione annuale, rinnovo annuale delle licenze commerciali. Per una consulenza professionale o per ricevere ulteriori informazioni, v’invitiamo a con ta t tarc i a l l ’ ind i r i z zo emai l : [email protected] o visitare il sito www.dezshira.com/it

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6 China Briefing

Secondo l’attuale legislazione di Hong Kong, esistono tre tipi diversi di entità commerciali:

1) Impresa Individuale2) Partnership3) Società

Impresa IndividualeL’impresa individuale prevede che l’attività sia svolta da un singolo che contribuisce con il capitale e con la sua esperienza, che goda unicamente dei profitti e sia responsabile di eventuali debiti che possono sopravvenire durante l’attività. La responsabilità del proprietario unico è illimitata. È necessaria la registrazione presso la “Business Registration Ordinance”

PartnershipUna partnership è una relazione che sussiste tra individui che portano avanti un’attività in comune con lo scopo di realizzare profitti. Una partnership è un’attività realizzata da almeno due soci (eccetto alcuni casi, normalmente non devono essere più di venti soci), dove ogni socio è congiuntamente responsabile con gli altri soci per quanto riguarda tutti i diritti e doveri cui la società è soggetta.

La responsabilità del socio è illimitata. Le partnership devono essere registrate presso la “Business Registration Ordinance”.

SocietàLe società (in cui la responsabilità dei membri può essere limitata o illimitata) possono essere classificate nelle seguenti tipologie:

1. Società privata2. Società pubblica3. Società quotata in borsa4. Società non appartenenti a Hong Kong Le società privateLa società privata è di gran lunga la forma societaria più comune costituita a Hong Kong. Secondo le statistiche dell’Ufficio del Registro delle Società di Hong Kong, il numero totale delle società private registrate

a Hong Kong era di 805.558 a Giugno 2010, mentre il numero delle società pubbliche era di 10.204.

Secondo l’articolo 29 dell’Ordinamento delle Società, la dicitura “società privata” si riferisce a una società che secondo il suddetto articolo:

1. Ha il diritto di trasferimento di azioni

2. Ha un numero di soci limitato a 50, esclusi i dipendenti, e coloro che erano impiegati in passato e che sono rimasti soci dopo la fine del contratto d’impiego

3. Non permettono la pubblica sottoscrizione alle azioni o alle obbligazioni della società.

Una società privata non è obbligata a sottomettere il proprio bilancio annuale all’Ufficio dei Registri delle Società, in questo modo la sua situazione economico-finanziaria non é divulgata al pubblico. Ovviamente a tale società sarà sempre e comunque richiesta la preparazione di una revisione contabile da una CPA locale come da richiesta dell’Inland Revenues Department (IRD).

Società pubblicaTutte quelle forme societarie che non soddisfano i requisiti del suddetto articolo 29. Una società pubblica deve presentare la dichiarazione dei redditi insieme alla contabilità autenticata da un amministratore, da un manager o dal rappresentante legale, in modo essa sia riconosciuta come copia

originale, vi si deve includere inoltre un report del contabile sulla contabilità aziendale destinata all’Ufficio del Registro delle Società.

Società quotata in borsaUna società quotata in borsa è una società che detiene delle azioni o obbligazioni presenti nel mercato azionario. Solo le società pubbliche possono fare domanda in borsa per l’ammissione alle quotazioni di borsa. Perciò, una società quotata deve anche essere pubblica (ma al contrario, una società pubblica non deve necessariamente essere quotata in borsa).

Società non appartenenti a Hong Kong Tutte quelle società costituite al di fuori di Hong Kong che per varie ragioni hanno però stabilito la propria attività di business a Hong Kong. Queste società, devono registrarsi sotto questa forma presso l’Ufficio dei Registri Societari entro un mese dall’insediamento.

Sussiste anche l’obbligo di presentare annualmente all’Ufficio dei Registri Societari la dichiarazione dei redditi e la contabilità aziendale.

Costituire una S.r.l. a Hong KongIl primo passo nella creazione di una nuova società a responsabilità limitata (S.r.l.) è la registrazione della ragione sociale. Può essere un nome inglese o un nome cinese, o

Procedure di costituzione societaria

[ A cura di Joe Sze, Dezan Shira & Associates ]

Page 97: Collezione China Briefing 2010

Procedure di costituzione societaria

7China Briefing

entrambi. Dal 1991, il sistema di prenotazione del nome è stato abolito, e non è richiesta nessuna approvazione preventiva della ragione sociale dell’azienda da parte dell’ Ufficio dei Registri. La ragione sociale delle S.r.l. deve terminare con la parola “limited”.

Le limitazioni concernenti la registrazione della ragione sociale prevedono:

1. La ragione sociale scelta è stata già registrata ed è attualmente in uso da un’altra società come riportato dall’Ufficio del Registro delle Ragioni Sociali (Registrar’s index of company names)

2. La ragione sociale equivale a una persona giuridica costituita o stabilita sotto ordinanza

3. La ragione sociale prescelta potrebbe, a detta del Chief Executive costituire un’offesa criminale

4. La ragione sociale prescelta potrebbe essere, a detta del Chief Executive, offensiva o contraria al pubblico interesse

Atto Costitutivo e Statuto SocietarioL’Atto Costitutivo e lo Statuto Societario, devono essere preparati per la costituzione societaria. L’Atto Costitutivo dovrebbe contenere la clausola sul nome, la clausola sul domicilio, la clausola sulla responsabilità, la clausola sul capitale e sulla sottoscrizione. Le società private non sono obbligate a dichiarare i loro obiettivi nell’Atto Costitutivo. Lo Statuto Societario regola aspetti interni della società, per esempio, i poteri degli amministratori.

Le tre restrizioni contenute nella sezione 29 devono essere incluse nello Statuto Societario quando si costituisce una S.r.l.

Modulo per la costituzione societariaChiunque desideri creare una S.r.l., deve fare richiesta all’Ufficio Registri attraverso un modulo per la costituzione. Il modulo deve contenere le seguenti informazioni:

Ragione Sociale Come discusso in precedenza.

Sede Legale della società Una società deve avere una sede legale a Hong Kong presso la quale devono essere indirizzate tutte le comunicazioni e i messaggi: “c/o” indirizzo o numero di casella postale non sono accettabili.

Capitale autorizzato Il capitale autorizzato, è la quota di capitale con cui la società decide di registrarsi. Il numero e il valore delle azioni devono essere dichiarati ma non c’è l’obbligo di esprimere il capitale azionario nella valuta di Hong Kong. Le imposte sul capitale sono 1$HK per ogni 1.000$HK del capitale nominale.

Capitale sociale emessoLa quota totale di capitale sociale deve essere sottoscritta dagli azionisti; le azioni sono allocate in cambio delle loro contribuzioni alla fondazione o alle operazioni della società.

AzionistaUna società privata deve avere almeno un’azionista, quest’ultimo può essere un individuo o un’impresa. Se l’azionista è un individuo, non c’è bisogno che questa persona sia residente a Hong Kong. L’azionista è il proprietario della società. L’amministratore e l’azionista possono essere la stessa persona.

Company SecretaryOgni società deve avere un rappresentante (company secretary). Salvo che la società non sia quotata in borsa, il rappresentante può essere una persona che risiede stabilmente a Hong Kong o un’entità che ha registrato il suo ufficio o il luogo di svolgimento delle sue attività a Hong Kong.

AmministratoreUna società privata deve avere almeno un amministratore. L’amministratore può essere un individuo o un’impresa. Nel primo caso, egli deve essere maggiorenne ma non deve essere necessariamente residente a Hong Kong. L’Amministratore è il manager della società e ne gestisce le attività. Le responsabilità e poteri degli amministratori sono specificate nello Statuto Societario.

Costituzione di una private companyI documenti da presentare al Registro delle Società per la costituzione societaria includono:

1. Modulo per la costituzione societaria- Modulo NC1

2. Una copia dell’Atto Costitutivo e dello Statuto Societario (se disponibili), autenticati da un socio o fondatore della società .

Normalmente, il certificato di costituzione di una società, è emanato dopo quattro giorni lavorativi successivi alla sottomissione dei documenti. La società esiste legalmente dalla

data di costituzione sottoscritta nel certificato.Entro un mese dalla data di costituzione, a prescindere che esista o no un’attività commerciale, una società è obbligata a registrarsi presso la Business Registration Ordinance.

Ogni società deve avere un timbro metallico su cui deve essere inciso il proprio nome in caratteri leggibili.

Compliance annualeOgni società deve rinnovare la propria licenza commerciale annualmente. Una private company con capitale sociale deve inviare la dichiarazione dei redditi annuale al Registro delle Società entro 42 giorni dal giorno dell’anniversario della costituzione societaria. La società deve tenere il suo primo consiglio di amministrazione (CdA) entro 18 mesi dalla costituzione. In questa riunione gli amministratori devono stilare la situazione contabile della società, e tutto quanto incluso nell’ordine del giorno.

Per maggiori informazioni su costituzione e gestione aziendale a Hong Kong si prega di contattare Dezan Shira & Associates a [email protected] o visitare www.dezshira.com/it.

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8 China Briefing

Secondo il “Company Ordinance” di Hong Kong, ogni società deve tenere appropriata contabilità rispetto a tutte le voci di entrata e uscita, i giustificativi comprovanti

tali operazioni, tutte le vendite e gli acquisti di beni effettuati, nonché attività e passività della società stessa.

I conti dovranno evidenziare, con ragionevole accuratezza, la situazione finanziaria della società, e renderanno possibile la preparazione del bilancio annuale e ogni altro documento richiesto dal Company Ordinance.

Il bilancio deve fornire una rappresentazione veritiera e corretta dello stato patrimoniale della società, e ogni conto economico dell’azienda dovrà riflettere accuratamente profitti e perdite della società durante l’anno fiscale di competenza.

E’ necessario conservare la contabilità della società per una durata di sette anni dalla fine del periodo fiscale cui fa riferimento l’ultima entrata.

Adempimenti fiscaliCome menzionato in precedenza, il sistema fiscale di Hong Kong, semplice e “business-friendly”, è un’attrazione di primo rilievo per gli investitori stranieri. I principali vantaggi comprendono:

Una bassa aliquota fiscale sugli utili – 16,5 per cento (15 per cento per persone non giuridiche) nel periodo di competenza 2009/2010

Nessuna imposizione sulle plusvalenze e sui dividendi

Generose detrazioni fiscali Principio di tassazione territoriale che

permette alle aziende di Hong Kong di rivendicare lo status “offshore” con conseguente esenzione fiscale sugli utili generati da operazioni al di fuori della territorialità di Hong Kong

Hong Kong ha solo tre imposte dirette: imposta sugli utili, imposta sul reddito da

lavoro dipendente e imposta patrimoniale. Tutte le aziende di Hong Kong devono tenere una sufficiente documentazione, in lingua inglese o cinese. Questa documentazione deve comprovare redditi e spese, e rendere possibile un pronto accertamento dei profitti (o perdite), e rispettare i requisiti legali che impongono la registrazione di transazioni specifiche. La documentazione deve essere conservata per almeno sette anni dalla data della transazione cui fanno riferimento. Una documentazione non completa, potrebbe comportare una multa di HK$100.000.

Imposte sugli utiliOgni persona che ha una professione, un’attività di commercio, o un’impresa a Hong Kong, deve pagare le imposte sul profitto stimabile da tali operazioni.

A Hong Kong, una persona è soggetta alle imposte sugli utili, se si verificano le seguenti condizioni:

La persona conduce un’attività di commercio, gestisce un’impresa o svolge una professione a Hong Kong

Gli utili tassati devono provenire dall’impresa, professione o commercio condotti dalla persona a Hong Kong

Gli utili devono essere generati o derivare da Hong Kong

L’amministrazione fiscale di Hong Kong, cioè il Dipartimento dell’Agenzia delle Entrate (Inland Revenue Department), s’interessa di solito, solo dei profitti originati direttamente a Hong Kong. Il principio di “base territoriale” deve essere preso in considerazione dall’investitore a ogni stadio della pianificazione delle imposte sugli utili. Poiché non si fa distinzione fra residenti e non-residenti nel territorio, un residente potrebbe ricavare profitti all’estero senza essere tassato a Hong Kong e, al contrario, un non-residente può essere tassato su profitti originati a Hong Kong.

Tipici casi di attività soggette a tassazione a Hong Kong comprendono:

Fornire servizi di consulenza sul territorio di Hong Kong

Vendere o comprare beni nei casi in cui i contratti sono negoziati e approvati a Hong Kong, o i beni immagazzinati nel territorio

Vendere terreni a Hong Kong come immobili a scopo di lucro

Attività di business condotte tramite un agente a Hong Kong

I Requisiti Contabili e Fiscali a Hong Kong

[ A cura di Rachel Wang, Dezan Shira & Associates ]

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I Requisiti Contabili e Fiscali a Hong Kong

9China Briefing

L’aliquota fiscale sugli utili per le aziende è salita dal 16 per cento al 17,5 per cento dall’anno di valutazione 2003/2004 e poi ridotta all’attuale 16,5 per cento dal 2008/2009. Per le imprese senza personalità giuridica, questa è salita dal 15 per cento al 15,5 per cento nell’anno di valutazione 2003/2004, poi al 16 per cento dal 2004/2005, e infine ribassata all’attuale 15 per cento dal 2008/2009.

Le imposte sugli utili sono applicate sui profitti imponibili per l’anno di valutazione e, generalmente, tutte le spese sostenute dal contribuente nella produzione di profitti tassabili, sono deducibili ai fini fiscali.

L’anno fiscale a Hong Kong può essere calcolato come segue:

Dal 1 aprile fino al 31 marzo dell’anno successivo

L’anno che finisce nella data in cui viene preparata la contabilità annuale (nel caso quel giorno non cada il 31 marzo)

U n p e r i o d o s p e c i a l e p r e s c r i t t o dall’Ordinanza dell’Agenzia delle Entrate quando una società ha cominciato, cessato oppure cambiato la sua data di tenuta contabile

Dichiarazione dei Redditi La prima richiesta di dichiarazione dei redditi sui profitti sarà emessa dal Dipartimento dell’Agenzia delle Entrate 18 mesi dopo la costituzione della società. Il DAE emetterà le seconde e successive richieste di dichiarazioni dopo la fine dell’anno fiscale, e queste dovranno essere completate entro 30 giorni dalla data in cui sono stati ricevuti i documenti. Una proroga temporale, potrebbe essere concessa, in seguito a richiesta di un esperto contabile (generalmente un dottore commercialista) che rappresenti il contribuente.

La dichiarazione dei redditi può essere prorogata come segue:

Status “offshore”Hong Kong adotta un principio di tassazione basato sulla provenienza territoriale, il che significa che solo i profitti originati sul territorio di Hong Kong sono lì tassabili. Il principio è di per sé molto chiaro, ma la sua applicazione, in alcuni casi particolari, può essere controversa.

Attività condotte a Hong Kong e profitti originati nel territorio generalmente parlando sono di facile individuazione. Il criterio principe utilizzato per la verifica, ruota attorno a cosa ha fatto il contribuente per ricavare tali profitti, e dove essi sono stati generati. L’approccio di base è accertare quali sono le operazioni che hanno dato luogo ai profitti e dove sono state intraprese.

Le autorità di Hong Kong hanno adottato un approccio lineare a questo “problema”, tuttavia ciascun caso deve essere considerato alla luce delle proprie particolari circostanze.

Esistono due tipi comuni di test in relazione a quanto sopra menzionato:

Test sul contratto Il test effettuato sul contratto è usato per il reddito proveniente da transazioni commerciali. Il fattore importante da considerare è se il contratto di acquisto o di vendita è stipulato a Hong Kong o meno. Questo include la negoziazione, la conclusione e l’esecuzione del contratto stesso.

Bisogna inoltre tenere in considerazione anche i seguenti fattori:

Come sono stati spediti i beni? Come sono state sollecitate le vendite e

processati gli ordini? Come sono stati procurati e immagazzinati

i beni? Com’è stato gestito il finanziamento? Com’è stato eseguito il pagamento?

Test sulle operazioniIl test sulle operazioni riguarda tutti i casi che non siano transazioni commerciali e prestiti (reddito da operazioni manifatturiere e redditi passivi). Per i redditi derivanti da provvigioni, quando si fa richiesta per l’esenzione fiscale, di norma ci si dovrà confrontare su una serie di quesiti:

Qual è la fonte del reddito? La fonte che ha originato il reddito ha

avuto luogo a Hong Kong? Che cosa è stato fatto per ricavare profitti

e dove è stato fatto?

Per ulteriori informazioni o consulenze su l reg ime f i s ca le d i Hong Kong vi invitiamo a contattare Dezan Shira & Assoc ia te s a l l ’ ind i r i z zo e -ma i l [email protected] o visitare il sito www.dezshira.com/it.

Data di registrazione Data di scadenza1 gennaio 2010 -31 marzo 2010

16 novembre 2010

1 aprile 2010 -30 novembre 2010

Nessuna proroga (maggio 2011)

1 dicembre 2010 -31 dicembre 2010

15 agosto 2011

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10 China Briefing

La doppia imposizione ha luogo quando due o più giurisdizioni fiscali si sovrappongono, ciò significa che il medesimo profitto o fonte di reddito è

soggetto a tassazione in entrambe. A Hong Kong, dove vige un sistema di tassazione basato sul principio di territorialità, solo il reddito o i profitti qui originati sono soggetti a tassazione. Il reddito o i profitti che un residente locale ricava da una fonte al di fuori di Hong Kong, nella maggior parte dei casi, non sono tassati dall’Agenzia delle Entrate di Hong Kong, previa, ovviamente, apposita domanda di “tax exemption”.

Il Governo della Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong (HKSAR) riconosce diversi accordi contro la doppia tassazione (DTA, Double Tax Agreement) con partner commerciali del territorio. Un DTA fornisce sicurezza agli investitori per quanto riguarda i diritti di tassazione delle parti contraenti, aiuta gli investitori a valutare meglio i loro potenziali debiti d’imposta sulle attività economiche e fornisce alle società straniere un ulteriore incentivo a intraprendere un business a Hong Kong; allo stesso modo, incentiva le società di Hong Kong a espandere il business all’estero. E’ stata quindi una politica del governo della HKSAR di istituire una rete di DTA che minimizzi l’esposizione dei residenti di Hong Kong e di quelli dei partner DTA alla doppia imposizione.

Inoltre, l’Ordinanza (Emendamento) 2010 dell’Agenzia delle Entrate approvata nel gennaio 2010, fornisce all’ HKSAR una base legale per adottare il modello liberale OECD 2004 per lo scambio d’informazioni con i suoi partner DTA. L’ordinanza emenda la legge esistente inserendo alcune nuove sezioni, fornendo un maggior numero di dettagli su come Hong Kong e il governo del territorio sotto DTA possono scambiare informazioni. Al tempo stesso, tutti e cinque i DTA recentemente firmati con Ungheria, Kuwait, Austria, Regno Unito e Irlanda includono alcune clausole aggiuntive sulla divulgazione d’informazioni al fine di tutelarsi contro

possibili abusi del relativo emendamento dell’ordinanza.

DTA fra Cina e Hong KongLa Cina e Hong Kong hanno concluso un accordo contro la doppia imposizione fiscale il 21 agosto 2006. Quest’accordo ha sostituito quello del 1998 ed è entrato in vigore il 1 gennaio 2007 per i contribuenti cinesi, e il 1 aprile 2007 per i contribuenti di Hong Kong.

Il DTA fra Cina e Hong Kong sulle ritenute d’acconto (witholding tax) si trova nel grafico a seguire.

Nonostante sotto i vecchi accordi i dividendi ricevuti dagli investitori di un’impresa straniera in Cina erano esenti da ritenuta alla fonte in Cina prima del rimpatrio, la clausola del nuovo accordo fornisce alcune garanzie agli investitori di Hong Kong al fine di poter usufruire di una rata ridotta di witholding tax qualora la società in questione sia considerata residente fiscale nel territorio.

I tassi ridotti sulle ritenute d’acconto sono tra i più bassi fra quelli disponibili nei trattati di doppia imposizione sottoscritti dalla Cina.

Imposta sulle plusvalenzeSecondo l’articolo 5 del secondo Protocollo del DTA fra Cina e Hong Kong del 2008, in Cina è possibile avere un’esenzione fiscale totale sulle plusvalenze ottenute da un investitore di Hong Kong nella vendita di azioni in una società cinese, fatto salvo che l’investitore di Hong Kong sia proprietario direttamente o indirettamente di meno del 25 per cento delle azioni entro i 12 mesi precedenti alla vendita. Il fatto che a Hong Kong non ci sia nessuna imposizione sulla vendita di partecipazioni in base a accordi stipulati in precedenza, rappresenta un ulteriore beneficio per gli investitori che usano tale giurisdizione.

Reddito da lavoro dipendenteC’è un importante cambiamento nel periodo base per il calcolo del numero di giorni di presenza in Cina per gli impiegati di Hong

Kong che vi si recano con frequenza, da un anno solare, a un periodo di 12 mesi. Questo ha reso più difficile per i residenti contribuenti da una parte, chiedere poi l’esenzione dall’altra.

Con l’accordo contro la doppia imposizione, un residente di uno dei due paesi è esente da tassazione nell’altro paese se i seguenti criteri sono soddisfatti:

E’ presente nell’altro paese per un periodo che non eccede un totale di 183 giorni nell’arco di 12 mesi (calcolati in base al periodo di tassazione considerato)

La remunerazione è pagata da, o per conto di, un datore di lavoro che non risiede nell’altro paese

La remunerazione non è fornita da un permanent establishment (PE) che il datore di lavoro ha nell’altro paese

Scambio d’informazioniNonostante alcune informazioni possano essere scambiate, il sistema è abbastanza restrittivo e autorizza solo informazioni necessarie per realizzare i provvedimenti del nuovo accordo o le leggi interne cinesi e di Hong Kong che riguardano la tassazione. I due governi non sono obbligati a fornire informazioni che non si possano ottenere sotto la legislazione interna o il normale percorso amministrativo, e che potrebbero svelare segreti commerciali, aziendali, industriali o professionali.

Per ulteriori informazioni sugli accordi contro la doppia imposizione fiscale a Hong Kong e consulenze riguardo i trattamenti fiscali transfrontalieri, siete pregati di contattare Dezan Shira & Associates all’indirizzo e-mail [email protected] o visitare il sito www.dezshira.com/it.

Accordi sulla Doppia Imposizione Fiscale a Hong Kong

[ A cura di Jennifer Lu, Dezan Shira & Associates ]

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Accordi sulla Doppia Imposizione Fiscale a Hong Kong

11China Briefing

Dettagli sugli Accordi contro la Doppia Imposizione Fiscale siglati da Hong KongPaese Data di sottoscrizione

Data di entrata in vigore (nella data specificata)

Tasso di ritenuta d’acconto sul reddito passivo

Dividendi Interessi Royalties

Austria 25 maggio 2010 In attesa di notifica 0 / 10%1 Zero 3%

Belgio 10 dicembre 2003 2004/2005 0 / 5 /15%2 10% 5%

Brunei 20 marzo 2010 In attesa di notifica Zero 0 / 5 /10%3 5%

Ungheria 12 maggio 2010 In attesa di notifica 5 / 10%4 0 / 5%5 5%

Indonesia 23 marzo 2010 In attesa di notifica 5 / 10%6 0 / 10%7 5%

Irlanda 22 giugno 2010 In attesa di notifica Zero 0 / 10%8 3%

Kuwait 13 maggio 2010 In attesa di notifica 0 / 5%9 0 / 5%10 5%

Liechtenstein 12 agosto 2010 In attesa di notifica 0%11 0 3%12

Lussemburgo 2 novembre 2007 Anno 2008/2009 0 / 10%13 Zero 3%

Cina 21 agosto 2006 Anno 2007/2008 5 / 10%14 0 / 7%15 7%

Paesi Bassi 22 marzo 2010 In attesa di notifica 0 / 10%16 Zero 3%

Tailandia 7 settembre 2005 Anno 2006/2007 10% 10 / 15%17 5 / 10 /15%18

Regno Unito 21 giugno 2010 In attesa di notifica 0 / 15%19 0%20 3%

Vietnam 16 dicembre 2008 Anno 2010/2011 10% 0 / 10%21 7 / 10%22

Note:1. Il tasso dello 0% si applica se il beneficiario dei dividendi è una società di Hong Kong in possesso diretto di almeno il 10% del capitale sociale della società austriaca.

Il 10% si applica in tutti gli altri casi.2. Il tasso dello 0% si applica se il beneficiario dei dividendi è una società in possesso di almeno il 25% del capitale sociale della società pagante per un periodo ininterrotto

di almeno 12 mesi a partire dalla data del pagamento dei dividendi. Un possesso del 10% porta a una fonte di tassazione massima del 5%. Un tasso del 15% si applica in tutti gli altri casi.

3. Il tasso dello 0% si applica ai pagamenti d’interessi verso l’HKSAR e alcuni organismi governativi. Il tasso del 5% si applica ai pagamenti d’interessi fatti a qualsiasi banca o organismo finanziario. Il tasso del 15% si applica in tutti gli altri casi.

4. Il tasso del 5% si applica se il beneficiario dei dividendi è una società di Hong Kong in possesso diretto di almeno il 10% del capitale fisso della società ungherese. Il tasso del 10% si applica in tutti gli altri casi.

5. Il tasso dello 0% si applica ai pagamenti di interessi fatti verso l’ HKSAR, all’Autorità Monetaria di Hong Kong e a istituti finanziari stabiliti dal HKSAR, su cui si sono vicendevolmente accordate le autorità competenti delle due parti contraenti. Il tasso del 5% si applica in tutti gli altri casi.

6. Il tasso del 5% si applica se il beneficiario dei dividendi è una società di Hong Kong in possesso diretto di almeno il 25% del capitale fisso della società indonesiana. Il tasso del 10% si applica in tutti gli altri casi.

7. Il tasso dello 0% si applica ai pagamenti di interessi fatti verso l’ HKSARG e ad alcuni istituti stabiliti. Il tasso del 10% si applica in tutti gli altri casi.8. Il tasso dello 0% si applica ai pagamenti di interessi fatti verso l’ HKSAR, all’Autorità Monetaria di Hong Kong, alcuni corpi legislativi, istituzioni o fondi stabiliti dal

HKSAR, da una banca o da un istituto finanziario analogo, e un beneficiario basato a Hong Kong per fornire benefici come da piano pensioni riconosciuto per scopi fiscali a Hong Kong; o a interessi pagati da una banca o un istituto finanziario analogo rispetto all’indebitamento originato dalla vendita a credito di una qualsiasi attrezzatura, merce o servizio. Il tasso del 10% si applica in tutti gli altri casi.

9. Il tasso dello 0% si applica se il beneficiario dei dividendi é, il governo del HKSAR, una delle sue istituzioni o un altro ente di cui è diretto e unico proprietario. Il tasso del 5% si applica in tutti gli altri casi.

10. A oggi, il Kuwait non impone alcuna ritenuta d’acconto sugli interessi. I tassi del trattato rappresentano i tassi massimi applicabili se una ritenuta d’acconto dovesse venire imposta in futuro. Il tasso dello 0% si applica ai pagamenti di interessi fatti verso il HKSAR, all’Autorità Monetaria di Hong Kong, ogni istituzione creata dal HKSAR, ogni ente basato a Hong Kong il cui capitale sia stato fornito interamente dal Governo del HKSAR o una sua istituzione. Il tasso del 5% si applica in tutti gli altri casi.

11. Al contrario della maggior parte degli altri CDTA di Hong Kong, quello con il Liechtenstein non prevede per il beneficiario dei dividendi il possesso di azioni come prerequisito per qualificarsi per l’esenzione dalla ritenuta d’acconto sotto il CDTA fra Hong Kong e Liechtenstein.

12. A oggi non ci sono ritenute d’acconto sulle royalties. Tuttavia, se il Liechtenstein dovesse imporre una ritenuta d’acconto sulle royalties in futuro, il tasso sarà limitato al 3% sotto il CDTA fra Hong Kong e Liechtenstein.

13. Il tasso dello 0% si applica se il beneficiario dei dividendi è una società che possiede direttamente almeno il 10% del capitale fisso della società che paga i dividendi o una partecipazione con un costo di acquisizione di almeno1.2 milioni di Euro, nella compagnia che paga i dividendi. Il tasso del 10% si applica in tutti gli altri casi.

14. Il tasso del 5% si applica se il beneficiario dei dividendi è una società di Hong Kong in possesso diretto di almeno il 25% del capitale sociale della società cinese. Il tasso del 10% si applica in tutti gli altri casi.

15. Il tasso dello 0% si applica ai pagamenti di interessi fatti al Governo o alle istituzioni riconosciute. Il tasso del 10% si applica in tutti gli altri casi.16. Il tasso dello 0% si applica se il beneficiario dei dividendi è (a) una società di Hong Kong in possesso diretto di almeno il 10% del capitale sociale della società olandese

provvisto che (i) la società di Hong Kong sia quotata in borsa o (ii) almeno il 50% delle sue azioni sia posseduto da una società quotata in borsa e tale società sia residente di una delle due parti contraenti o di uno stato membro dell’Unione Europea; (b) una banca o una compagnia di assicurazioni; (c) una Parte Contraente, una sottodivisione politica o autorità locale della stessa o un’ istituzione creata da uno di questi o il governo di una delle Parti Contraenti;(d) la sede centrale di una multinazionale (come definito più in dettaglio nel protocollo del trattato); (e) un fondo pensionistico; o (f) una qualsiasi altra società che non sia creata, acquisita o mantenuta principalmente per garantire i benefici dell’esenzione dalle ritenute d’acconto. Il tasso del 10% si applica in tutti gli altri casi.

17. Il tasso del 10% si applica se pagato a un istituto finanziario o a compagnie di assicurazione e l’interesse è pagato rispetto all’indebitamento che origina dalla vendita a credito di apparecchiature, merce o servizi su base arm’s lenght. Il tasso del 15% si applica in tutti gli altri casi.

18. Il tasso del 5% si applica alle royalties per l’uso di, o il diritto di usare, copyright di opere letterarie, artistiche o scientifiche. Il tasso del 10% si applica alle royalties per l’uso di, o il diritto di usare, patenti, marchi registrati, design o modelli, piani, formule o procedimenti segreti. Il tasso del 15% si applica in tutti gli altri casi.

19. Il tasso dello 0% si applica quando il beneficiario dei dividendi è un piano pensionistico. Il tasso del 15% si applica quando il beneficiario dei dividendi è un residente di Hong Kong.

20. Il tasso dello 0% si applica a tutti i casi ad eccezione di quelli in cui vigono le clausole anti-trattato sugli acquisti del DTA fra Hong Kong e Regno Unito.21. Il tasso dello 0% si applica ai pagamenti di interessi del Governo HKSAR e istituzioni riconosciute. Il tasso del 10% si applica in tutti gli altri casi.22. Il tasso del 7% si applica alle royalties per l’uso di, o il diritto di usare, patenti, design o modelli, piani, procedimenti o formule segrete. Il tasso del 10% si applica in

tutti gli altri casi.

HKSAR: Regione Amministrativa Speciale di Hong Kong

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Aggiornamenti legali e fiscali da Dezan Shira & Associates

Notizie on-line su www.china-briefing.com/newsVolume XI - Numero IXInglese Francese Tedesco Italiano Spagnolo

Fusioni e Acquisizioni in Cina

Strutturare e Valutare F&A in Cina

In Questo Numero:Strutturare F&A in CinaProcedure di AcquisizioneValutare un’AcquisizioneL’Industria della Valutazione delle Immobilizzazioni in CinaIl Mercato F&A in Cina

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Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

Benvenuti a questo nuovo numero di China Briefing

La copertina artistica di questo meseL’opera oggetto della copertina di questo mese, “Artificial Light”, (olio su tela) è dell’artista Tang Dixin. Tang si è laureato presso la Shanghai Normal University. Nato ad Hangzhou, vive oggi a Shanghai dove è stato curatore del Museo di Arte Moderna Duolun e del Centro Ke per l’Arte Contemporanea.

L’opera è riprodotta per cortesia dell’artista e della Oriental Vista Gallery. Obiettivo della galleria è la promozione dell’arte contemporanea attraverso il dialogo e le esibizioni, facendo conoscere al pubblico l’arte contemporanea e d’avanguardia. La Oriental Vista Gallery si trova in Shaoxing Lu 19, Shanghai, Cina.www.ovgallery.com; [email protected].

Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da © 2010 Asia Briefing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell'editore. Contattate: [email protected]

Le continue riforme e la situazione economica post-crisi finanziaria stanno aumentando le fusioni e acquisizioni in Cina. Considerato l’aumento delle attività di F&A approfitteremo di questo numero di China Briefing per dare uno sguardo ai diversi aspetti che ruotano attorno alle operazioni di F&A di cui le società straniere dovrebbero essere consapevoli quando investono in Cina.

In primo luogo ci concentreremo su come strutturare un’operazione di F&A in Cina, facendo una lista dei vantaggi e degli svantaggi propri di ciascuna tipologia di acquisizione a disposizione degli investitori stranieri. Proseguiremo poi con una serie di passi che possono essere intrapresi quando si valuta un’acquisizione. Dato che l’economia cinese, ancora relativamente giovane, spesso scarseggia d’informazioni affidabili, indipendenti e di qualità, descriveremo come funziona l’industria della valutazione delle immobilizzazioni nel Paese. Infine termineremo questo numero con uno sguardo d’insieme alla situazione odierna del mercato F&A in Cina.

Gli articoli di questo numero di China Briefing sono frutto delle ricerche della società di consulenza fiscale e per gli investimenti diretti esteri Dezan Shira & Associates. Informazioni sulla società sono reperibili all’interno della rivista in caso abbiate bisogno di assistenza o consulenza.

Distinti saluti,

Alberto VettorettiManaging Partner

Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese ed in Italia. Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l’altro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate ad inviarci una email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.

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3China Briefing

Le riforme economiche e la c resc i ta sos tenu ta de l la C i n a h a n n o a l i m e n t a t o un’accelerazione delle attività di fusione e acquisizione.

L’ingresso del paese nell’Organizzazione Mondiale del Commercio (WTO) ha aperto agli investimenti stranieri settori prima inaccessibili e sta permettendo alle società a investimento straniero (FIE) un graduale accesso al mercato interno.

Operazioni di F&A che offrono accesso immediato a un mercato interno molto competitivo stanno diventando un’alternativa sempre più interessante rispetto agli investimenti “green field”. Inoltre, gli investimenti diretti all’estero per attività di F&A stanno vedendo una forte espansione, poiché sempre più società cinesi hanno sia il bisogno che la capacità di perseguire opportunità al di fuori del proprio paese.

Nonostante, in precedenza, la maggior parte degli investitori stranieri costituivano società a investimento straniero in Cina in maniera tradizionale, ovvero espletando tutta la trafila di ricerca dell’ubicazione, domanda per l’ottenimento della licenza, etc, recentemente, una fetta sempre maggiore

usa strategie di F&A con entità preesistenti nel territorio. Oggi, nel mercato cinese, le fusioni e acquisizioni presentano molti vantaggi rispetto alla costituzione di nuove società; gli investitori non solo possono così evitare lunghe procedure burocratiche, ma anche analizzare la situazione molto più velocemente, venire a conoscenza dei problemi esistenti e prepararsi per il mercato specifico in cui andranno a operare.

Anche se negli anni il numero delle t ransazioni è aumentato in misura significativa, la maggior parte degli accordi non supera ancora i 20 milioni di dollari, e le poche transazioni di rilevanti dimensioni devono sempre sottostare a procedure di approvazione lunghe e dettagliate fino a coinvolgere le più alte gerarchie di Pechino. Tuttavia, il governo cinese sta snellendo le procedure legali che rendevano difficile alle società straniere di intraprendere attività di fusione e acquisizione; di conseguenza, le attività di F&A transfrontaliere aumenteranno stabilmente nei mesi e anni a venire.

Come menzionato poc’anzi, la base giuridica cinese riguardante fusioni e acquisizioni, prima confusa e incompleta, si sta rapidamente adeguando al mercato

moderno di F&A. Il sistema legale cinese che regola gli investimenti ha però obiettivi contradditori; da una parte, i cinesi vorrebbero proteggere le società statali dall’afflusso di forti competitori globali, dall’altra invece, trarre vantaggio dalle opportunità offerte dalle società e dalle tecnologie occidentali. In questo modo, nonostante le regole per gli investimenti diventano man mano più chiare, ci sono ancora contraddizioni e lacune legislative che possono ostacolare non poco l’imprenditore intenzionato a investire in Cina.

A fronte della distensione di molti regolamenti che in passato limitavano l’accesso d’investitori stranieri, dell’aumento delle vendite delle società statali (SOEs) e della ristrutturazione che molte FIE in Cina stanno compiendo per far fronte ai mutati scenari d’investimento, le opportunità di F&A stanno crescendo rapidamente. Al tempo stesso è importante che le società straniere in cerca di acquisizioni capiscano il mercato cinese, il processo e le norme che regolano i procedimenti amministrativi e di complinace in Cina e, ovviamente, cosa stanno effettivamente comprando e a che prezzo.

Strutturare F&A in Cina [ A cura di Dezan Shira & Associates ]

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Strutturare F&A in Cina

4 China Briefing

Contemporaneamente a quest’apertura di mercato, la Cina sta anche ristrutturando i procedimenti per la vendita delle sue immobilizzazioni di proprietà statale (state owned assets). In alcuni settori il governo sta incoraggiando le società di proprietà statale a fondersi in grandi conglomerati allo scopo di diventare leader globali nel proprio campo, mentre in altri settori si sta cercando di ridurre la propria quota di capitale. Questi nuovi potenziali obiettivi offrono agli investitori stranieri nuove opzioni di ingresso nel mercato.

Strutturare un’operazione di F&AAssicurarsi che un’operazione di F&A sia completata in modo efficace ed efficiente richiede che certe procedure siano rispettate con rigore, e che sia effettuata una due diligence approfondita. Le società straniere devono aver chiari i loro obiettivi riguardo a quale tipo di struttura richiedono e al tempo stesso devono capire cosa vogliono ottenere attraverso una transazione F&A, perché questo avrà una grande influenza sulla loro scelta dell’industria di riferimento, segmentazione di mercato, geografia, struttura societaria, obiettivi operativi, implicazioni fiscali e oggetto sociale.

In Cina, aliquote fiscali che possono essere molto pesanti e la mancanza di trasparenza delle norme spesso portano molte FIEs a considerare di condurre transazioni offshore quando acquisiscono immobilizzazioni sul territorio cinese. Un numero relativamente alto di FIEs in Cina spesso usa una o più holding con sede a Hong Kong o in qualche altra giurisdizione che offra fiscalità più privilegiate, maggiore trasparenza e maggiore flessibilità ed efficienza quando si trasferiscono partecipazioni o si rilevano quote di capitale.

In questo modo, per investire in Cina, una seconda società offshore può semplicemente acquistare le azioni della prima società sottostando alle leggi della giurisdizione in questione. Il governo cinese spesso non riesce a controllare o monitorare tali transazioni offshore oppure non ha l’autorità di regolamentare tali azioni perciò spesso accade che non vengano pagate tasse nel paese.

Alternativamente, come menzionato in precedenza, investitori stranieri decidono di creare una nuova FIE per implementare i loro progetti d’investimento. Queste FIEs sono costituite in forma di joint venture (JV) o società a totale investimento straniero (WFOE).

Tipi di AttivitàCostituire una FIE partendo da zero in Cina presenta i suoi vantaggi: il progetto può essere modellato e controllato secondo i bisogni degli investitori. Anche le autorità locali cinesi hanno familiarità con questo tipo di struttura.

Tuttavia, se il metodo scelto é una transazione di F&A essa può avvenire in uno dei modi seguenti:

Acquisizione di azioni Acquisizione di immobilizzazioni Fusione Acquisizione offshore

Il metodo più comune è l’acquisto di azioni o l’acquisizione di immobilizzazioni. Una fusione o una acquisizione di azioni offshore possono verificarsi, ma sono decisamente più rare. Come detto in precedenza, in

alcuni settori ristretti o particolari, molti investitori stranieri si sono tenuti alla larga dagli investimenti diretti, e hanno cercato di investire attraverso holding al di fuori della Cina con l’intento specifico di trattenere gli interessi azionari in una FIE onshore.

Acquisizione di azioniSi tratta dell’acquisizione d’interessi azionari o di azioni di società della Repubblica Popolare Cinese da parte di società straniere, che di solito avviene nei seguenti modi:

Acquisizione di interessi azionari o azioni di una società della Repubblica Popolare Cinese da parte di investitori preesistenti

Sottoscrizione di capitale registrato aumentato di recente o di nuove azioni in tale società

Una transazione azionaria è soggetta alla piena approvazione delle autorità cinesi e di

Tipo di Acquisizione Vantaggi Svantaggi

Acquisizione di azioni Minori lungaggini burocratiche; è richiesta l’approvazione del governo e la registrazione ma nessun’altra procedura di trasferimento

Meno questioni fiscali rispetto ad un accordo sulle immobilizzazioni

Le licenze per operare dovrebbero esserci già disponibili per continuare l’attività

Soggetta alla piena approvazione da parte delle autorità cinesi; può richiedere molto tempo e può esporre a passività e responsabilità preesistenti (es. mancato pagamento per previdenza sociale negli anni passati, etc.)

I soci esistenti hanno diritto di veto sulla transazione

L’investitore assumerà tutte le obbligazioni, le passività e le restrizioni della società acquisita

Potrebbe richiedere una due diligence e una pianificazione più estese e prolungare l’arco temporale dell’operazione

Acquisizione di immobilizzazioni

L’investitore può scegliere le immobilizzazioni della società di cui ha veramente bisogno

Tutte le obbligazioni, passività o restrizioni preesistenti rimarranno in capo alla società dalla quale si acquistano gli assets

Nel caso di costituzione di nuove FIEs, potrebbero essere disponibili delle politiche preferenziali

Più complessa, e include diversi requisiti procedurali per il trasferimento di attivi e passivi della compagnia acquisita

Costituire una nuova FIE richiederà un’approvazione specifica da parte delle autorità e licenze operative

Da tenere in considerazione questioni fiscali relative al trasferimento delle immobilizzazioni

Possibili liquidazioni da pagare al personale trasferito

Fusione L’attuale sistema legislativo vigente nella Repubblica Popolare Cinese non prevede fusioni transfrontaliere

Possibile solo fra FIEs, o fra FIEs e società locali

Le FIEs devono avere già iniziato operazioni commerciali ed essere pienamente capitalizzate

Dovrebbe conformarsi al catalogo degli investimenti stranieri e ad altri aspetti concernenti le FIEs

Acquisizione offshore Generalmente non sono soggette alla revisione e giurisdizione della Repubblica Popolare Cinese

Saranno soggette a maggiore scrutinio da parte delle autorità alla luce del fatto che in alcuni casi possono essere sottratti al fisco cinese introiti da plusvalenze e cessioni

Possibile solo se la società acquisita ha una società madre straniera, e si applica solo all’acquisizione delle azioni dell’investitore straniero

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Strutturare F&A in Cina

5China Briefing

conseguenza richiede molto tempo e potrebbe anche esporre l’investitore alle passività nonché ai vari scheletri nell’armadio di gestioni societarie precedenti. Un investitore si farà carico di tutte le obbligazioni, le passività e le restrizioni della società acquisita, quindi é consigliabile effettuare un’attenta due diligence per verificare con esattezza cosa si andrà a rilevare.

Acquisizione delle immobilizzazioniL’acquisizione delle immobilizzazioni di una società locale da parte d’investitori stranieri contempla:

L’investitore straniero costituisce una nuova società a investimento straniero in Cina e usa la nuova FIE per acquistare immobilizzazioni di una società della Repubblica Popolare Cinese e per operare tali immobilizzazioni

L’investitore straniero acquisisce immobilizzazioni da una società locale della Repubblica Popolare Cinese e usa tali immobilizzazioni come suo contributo capitale in una nuova FIE

In passato, le acquisizioni di immobilizzazioni di società della Repubblica Popolare Cinese da parte di investitori stranieri e l’uso di tali immobilizzazioni come contributo alla FIE appena costituita non erano pratica comune.

Il metodo di acquisizione preferito dipenderà anche da altre considerazioni, quali la situazione finanziaria della società acquisita, le approvazioni governative richieste, i tempi di transazione, e le implicazioni fiscali della struttura, e di conseguenza sarà necessaria una meticolosa due diligence.

FusionePer gli standard internazionali, fusioni e acquisizioni in genere vengono distinte fra loro solo nei termini in cui sono pubblicizzate sul mercato. In base alla legge cinese, le fusioni sono possibili solo come transazioni onshore.

Gli investitori stranieri devono aver costituito una FIE in Cina per poter completare un accordo di fusione.

Esistono due tipi di fusione: fusioni per assorbimento e fusioni attraverso una nuova costituzione.

Una fusione per assorbimento avviene quando una società è assorbita da un’altra e il capitale registrato e le immobilizzazioni della società assorbita vengono fusi nell’entità che

rimane; l’entità legale della società assorbita cessa quindi di esistere.

Una fusione attraverso una nuova costituzione avviene quando ciascuna delle società in questione è sciolta e una nuova entità legale viene formata combinando le immobilizzazioni e il capitale registrato delle vecchie società.

Acquisizione offshoreIn questo scenario, un investitore può acquistare alcune o tutte le azioni offshore del la società madre, acquisendo o aumentando in tal modo il proprio controllo sulla società acquisita.

Questa opzione è possibile solo nell’eventualità che la società acquisita abbia una società madre estera e si applica solo all’acquisto delle azioni dell’investitore straniero.

Il processo di acquisizioneNormalmente, la parte cinese (ma spesso il processo può essere iniziato dallo straniero) proporrà all’investitore o al potenziale investitore una bozza della “lettera d’intenti” o “protocollo d’intesa” che descriva a grandi linee il fatto che le due parti discuteranno il progetto ed esponga tutte le procedure fino al trasferimento delle azioni.

Una volta che l’investitore ha scelto la s trut tura, l ’acquisizione r ichiederà l’approvazione del Ministero del Commercio (entro un mese dall’investimento in società locali e FIE) e la registrazione presso l’Amministrazione per l’Industria e il Commercio e le sue succursali locali.

Acquisizione di azioniUn’acquisizione di azioni comporterà il trasferimento o la sottoscrizione del capitale registrato della società acquisita e sarà oggetto di una revisione meticolosa da parte del Ministero del Commercio.

Un’acquisizione di azioni richiederà la seguente documentazione:

Risoluzione unanime degli azionisti della società target sull’acquisizione in esame

Richiesta di conversione della struttura della FIE

Contratto e statuto societario della FIE che si formerà dopo l’acquisizione

Accordo sull’acquisizione di azioni degli azionisti della società locale da parte dell’investitore straniero o sulla sua sottoscrizione dell’aumento del capitale

Revisione contabile relativa al precedente esercizio fiscale della società locale acquisita

Documenti d’identità dell’investitore straniero che includono visura camerale e lettera di affidabili tà bancaria opportunamente notarizzati

Duplicati delle licenze commerciali della società acquisita

Proposta di sistemazione o ristrutturazione del personale della società acquisita

Documenti relativi agli accordi sulle passività della società acquisita, alla valutazione da parte di un istituto preposto e divulgazione e spiegazioni su altre transazioni associate, se esistenti

Altri documenti relativi all’oggetto sociale e al volume d’affari potrebbero essere richiesti

Firma lettera d’intenti e accordo di riservatezza (CA o NDA)

Due diligence legale e finanziaria (due diligence in altre aree del business

potrebbero essere opportune)

Firma accordo di trasferimento di azioni

Approvazione dalla succursale locale del Ministero del Commercio (MOC) (ottenere certificato di approvazione)

Registrazione presso l’Amministrazione per l’Industria e il Commercio locale

(ottenere licenza commerciale)

Rinnovo del certificato di registrazione forex

Rinnovo del certificato di registrazione del codice societario

Rinnovo del certificato di registrazione statistica

Rinnovo del certificato di registrazione fiscale

Rinnovo della registrazione finanziaria

Rinnovo del permesso di aprire un conto in RMB

Rinnovo del certificato di registrazione doganale

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Strutturare F&A in Cina

Le acquisizioni di azioni da parte di investitori stranieri potranno avvenire attraverso un’acquisizione offshore indiretta oppure attraverso un’acquisizione onshore diretta. La legge cinese, inoltre, permette di fare acquisizioni anche alle FIEs già registrate sul territorio cinese, a patto che determinati criteri vengano soddisfatti.

Acquisizione di immobilizzazioniQuando si prepara un’acquisizione di immobilizzazioni, l’investitore straniero deve costituire una nuova FIE (in genere una WFOE) che acquisti e operi le immobilizzazioni target, oppure comprare le immobilizzazioni e apportarle in seno ad una società nuova o preesistente.

Un’acquisizione di immobilizzazioni richiederà la seguente documentazione:

Risoluzione dei detentori dei diritti di proprietà o dell’autorità della società locale sul consenso alla vendita delle immobilizzazioni

Richiesta per la costituzione della FIE post-acquisizione

Contratto e statuto societario della FIE che si formerà dopo l’acquisizione

Accordo sul l ’acquis iz ione del le immobilizzazioni firmato dalla FIE da costituirsi, o dall’investitore straniero e dalla società locale

Statuto societario e licenza commerciale (duplicato) della società acquisita

Notifica al/i creditore/i fatta dalla società acquisita e dichiarazione del/i creditore/i sull’acquisizione contemplata

Documenti d’identità, visura camerale e lettera di affidabilità creditizia dell’investitore straniero

Proposta di sistemazione o ristrutturazione del personale della società acquisita

Documenti relativi agli accordi sulle passività della società acquisita, alla valutazione da parte di un istituto preposto e divulgazione e spiegazioni fatti dalle parti coinvolte nell’acquisizione

Altri documenti ove richiesti

Un veicolo di acquisizione (acquisition vehicle) in genere è costituito contemporaneamente all’acquisizione, così da permettere l’operatività delle immobilizzazioni stesse. Potrebbe essere necessario un significativo lavoro di intermediazione con il governo per questo tipo di transazione, e talvolta è richiesta la notifica di un revisore contabile certificato.

Anche gli accordi di liquidazione del

personale sono richiesti ed esaminati durante il procedimento; talvolta sono richieste anche consultazioni formali con il personale della società acquisita.

FusioneIn genere un’operazione di fusione sarà approvata dall’autorità che originariamente approvò la FIE in questione. Le procedure di registrazione saranno espletate attraverso la State Administration of Industry and Commerce o le controparti locali. Se una fusione avesse il potenziale per dare luogo ad un monopolio industriale o ad una situazione di dominanza di mercato su specifici beni o servizi, sarà oggetto di un esame antitrust e dello scrutinio delle autorità.

Se è previsto che la società acquisita sia dissolta nella fusione, tutti i creditori dovranno essere notificati entro 10 giorni dalla data in cui si riceve una risposta di approvazione iniziale da parte dell’autorità di approvazione secondo le procedure di liquidazione e dissoluzione della Repubblica Popolare Cinese. Ci sarà inoltre un processo di approvazione con diverse fasi, in cui si richiede l’approvazione preliminare da parte delle autorità di approvazione sia delle entità che sopravvivono sia di quelle che sono dissolte, e un’approvazione finale da parte dell’autorità di approvazione dell’entità che resterà in essere.

Quando la fusione coinvolge più di una autorità competente deve essere approvata dall’autorità appropriata avente giurisdizione sulla FIE post-fusione. Dopo l’approvazione, procedure di registrazione rilevanti saranno espletate presso la State Administration of Industry and Commerce e le sue controparti locali.

Una pre-approvazione (competition law) sarà richiesta qualora le immobilizzazioni o i profitti in Cina della società in questione oltrepassassero alcune soglie specifiche previste dalla legge.

Inoltre, se la società acquisita si dissolve in una fusione, tutti i creditori devono essere notificati entro 10 giorni dalla data in cui si riceve una risposta dall’autorità di approvazione, conformemente alle norme della Repubblica Popolare Cinese sulla liquidazione e dissoluzione.

Alcuni elementi chiave da tenere in considerazione:

Tut t i i document i preparat i per l’approvazione dovranno essere tradotti in cinese; saranno richieste alcune

traduzioni autenticate a seconda delle pratiche locali

Le approvazioni in genere richiedono 30 giorni, tuttavia il periodo potrebbe cambiare in maniera rilevante a seconda di vari fattori (come dimensione della società, livello di approvazione richiesto, località, ecc.)

Ogni rettifica riguardante la registrazione o i dati della società deve essere registrata presso la State Administration of Industry and Commerce competente e aggiornata in maniera appropriata

Una pre-approvazione (competition law) sarà richiesta qualora le immobilizzazioni o i profitti in Cina della/e società in questione oltrepassassero alcune soglie specifiche previste dalla legge.

Dezan Shira & Associates assiste i propri clienti nelle loro fusioni, acquisizioni o joint ventures in Cina, Hong Kong, India e Vietnam. I nostri professionisti assistono sul territorio nelle fasi di valutazione ed implementazione attraverso vari metodi, inclusi l’applicazione di una meticolosa due diligence, l’analisi di prassi concernenti le risorse umane, e la valutazione dello stato della società. Per ricevere ulteriori informazioni vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] oppure a visitare il sito www.dezshira.com/it.

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7China Briefing

In data 8 settembre 2006, il Ministero del Commercio ha reso effettive le Provvisioni sull’Acquisizione di Società Locali da parte di Investitori Stranieri, un insieme di norme

aggiornato riguardante le F&A di società cinesi da parte di investitori stranieri.

L’obiettivo delle provvisioni è aumentare ulteriormente la trasparenza societaria, diminuendo la pratica del cosiddetto “round-tripping” da parte delle società cinesi che cercano di beneficiare degli incentivi offerti agli investitori stranieri (investendo loro stesse all’estero per poi re-investire in Cina), e rafforzando il meccanismo attraverso il quale le società straniere sono supervisionate nella loro acquisizione di società locali.

Una delle nuove disposizioni prevede l’impiego di un organo di valutazione delle immobilizzazioni esterno e l’utilizzo della susseguente valutazione come base per determinare il prezzo della transazione.

Le parti salienti della provvisione sono:

Le parti dell’acquisizione (relativa sia alle immobilizzazioni sia alle azioni) devono determinare il prezzo in base all’interesse sulle azioni da trasferire o alle immobilizzazioni da vendere come stabilito da un organo di valutazione delle immobilizzazioni esterno

Le parti sottostanno al divieto di trasferire interessi sulle azioni o di vendere immobilizzazioni ad un prezzo “chiaramente inferiore” rispetto al valore stabilito

Tutte le società straniere coinvolte nelle F&A con una società locale devono cercare organi o società di valutazione delle immobilizzazioni esterni

La valutazione delle immobilizzazioni d’imprese non statali va condotta utilizzando standard di valutazione accettati a livello internazionale

Regolamenti di valutazione delle immobilizzazioni

Poiché il risultato della valutazione delle immobilizzazioni è stabilire il prezzo di riferimento per la transazione, il processo di valutazione sarà una priorità per gli investitori stranieri, i quali seguiranno inoltre

tutte le sue fasi successive. Essi vorranno iniziare i propri processi di valutazione prima di iniziarli attraverso una parte o società terza. Questo darà agli investitori stranieri un’idea di quanto saranno disposti a pagare, e fornirà loro un parametro con cui misurare l’efficacia dell’organo di valutazione indipendente

Tecniche di valutazione Valutazione delle imprese non statali

La valutazione delle imprese non statali deve essere condotta da un organo di valutazione delle immobilizzazioni approvato, usando standard contabili accettati a livello internazionale. Lo svolgimento di una due diligence al fine di appurare il valore reale delle società cinesi rimane importante. Una società, potenziale acquirente di una controparte cinese, condurrà la propria valutazione per stabilire la fascia di prezzo che è disposta a pagare per la società da acquisire. La due diligence finanziaria dovrebbe essere fatta prima della valutazione della società di “appraisal”, poiché giocherà un ruolo chiave nell’identificazione dei fattori che hanno un impatto sul modello di valutazione della società acquirente, nonché nell’identificazione delle opportunità di presentare all’ente di valutazione autorizzato prove che influenzino la valutazione prima che questa sia finalizzata.

Alcuni aspetti da considerare:

Non esiste un metodo di valutazione universale che fornisca un valore appropriato in ogni caso, in quanto ciascuna società da acquisire ha le proprie specifiche caratteristiche da prendere in considerazione

In pratica, generalmente é meglio usare una gamma di tecniche differenti e compararne poi i risultati, poiché questo metodo di solito rivela diversi fattori che possono far aumentare o diminuire il valore della società

Oltre a valutare la società da acquisire su una base autonoma, bisogna anche considerare quanto la società da acquisire apporterà valore alla società acquirente nel suo insieme dopo il completamento della transazione

Spesso si usa un metodo di calcolo chiamato flusso monetario scontato (discounted cash flow method) perché esso tiene in considerazione i futuri vantaggi monetari per la società acquirente. Questo metodo tuttavia presenta dei problemi: per esempio, il fatto che l’economia cinese sia in espansione continua rende complicato stimare tali flussi monetari, e mettersi d’accordo su un tasso di sconto non è un processo così diretto come nelle economie sviluppate; i potenziali acquirenti dovrebbero usare metodi di calcolo ragionati e assicurarsi che siano accettati in anticipo dai centri decisionali responsabili nella valutazione dell’ affare

Anche in questo caso ci possono essere delle difficoltà, per cui l’utilizzo di varie tecniche e la successiva comparazione sono vivamente raccomandati.

La valutazione delle immobilizzazioni in Cina deve essere intrapresa con una speciale attenzione, poiché ci sono molti più fattori specifici del mercato cinese che giocano un ruolo chiave nella valutazione del valore, e una serie di problematiche da superare.

Informazioni di qualitàL a q u a l i t à e l ’ a c c u r a t e z z a d e l l a valutazione dipendono molto dalla qualità e dall’accuratezza delle informazioni e dei dati su cui essa si basa. Nei paesi più sviluppati è disponibile una quantità d’informazioni che aiutano le società di valutazione a comprendere meglio l’entità giuridica, l’industria, e le condizioni di mercato rilevanti, compresi studi pubblicati, ricerche di mercato, rapporti societari annuali e altre fonti d’informazione pubblicamente disponibili.

Tuttavia, essendo l’economia cinese relativamente giovane, di riflesso manca di queste fonti d’informazioni affidabili e indipendenti. Fra i numerosi problemi che le società straniere hanno incontrato, vi sono: società che tengono due o più serie di libri contabili, che tengono una contabilità di scarsa qualità, che hanno un volume significativo di vendite non registrate, che non riescono a separare fondi societari e fondi personali, che non capiscono i principi

Valutare un’Acquisizione [ A cura della divisione Servizi di Consulenza Commerciale di Dezan Shira & Associates ]

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Valutare un’Acquisizione

8 China Briefing

contabili di base, e che non riescono a fornire una stima soddisfacente della capacità produttiva.

In Cina è difficile controllare le valutazioni rispetto al prezzo di mercato. Anche i paragoni sono difficili, perché gli indicatori e le soglie, che esistono da solo due anni, potrebbero non essere i migliori segni della situazione economica e finanziaria del paese.

Standard contabiliIl Ministero della Finanza (MOF) si è impegnato per ridurre le differenze fra gli standard contabili cinesi e quelli internazionali. Dal 1997 sono passati otto regolamenti sulle pratiche contabili.

Il MOF ha ancora molto lavoro davanti prima che le procedure contabili in Cina possano dirsi all’altezza degli standard internazionali. Ci sono evidentemente delle questioni da affrontare, come le possibili transazioni fraudolente.

Passività e contingenti nascosteAlcune società cinesi possono manifestare delle carenze rispetto alla conformità normativa, e come risultato possono accumulare nel tempo passività fiscali e di altro tipo. Se queste passività dovessero essere esposte per tempo, è possibile correggere adeguatamente la valutazione complessiva del valore delle immobilizzazioni. Tuttavia, tali passività possono essere ben nascoste nei libri contabili, e non apparire subito all’occhio della persona incaricata della verifica.

N e l c a s o d e l l e a c q u i s i z i o n i d i immobilizzazioni, bisogna verificare la proprietà legale delle immobilizzazioni della società locale. Bisognerebbe anche verificare che le immobilizzazioni della società locale possano essere legalmente trasferite, e che non siano state usate come garanzie collaterali per prestiti o passività in cui la società locale è incorsa. È da notare che in Cina è pratica comune che una società includa nei propri libri contabili la proprietà di immobilizzazioni di una parte terza.

L’acquisizione di azioni presenta un rischio maggiore a causa di oneri finanziari nascosti come prestiti, debiti e inventari di cattiva qualità, e problemi concernenti le risorse umane come previdenza sociale non pagata, tasse sul lavoro dipendente, clausole contrattuali e controversie lavorative.

Immobilizzazioni immaterialiLa valutazione di immobilizzazioni immateriali è sempre difficile, ed è un concetto piuttosto nuovo in Cina. Le immobilizzazioni immateriali, compreso il “goodwill”, vengono ammortizzate usando un metodo lineare sulle loro vite utili e per non oltre 10 anni, mentre la comune pratica internazionale in genere consente un processo di ammortizzazione della durata di 20 anni. Le immobilizzazioni immateriali devono essere valutate su base annuale, e se il loro valore contabile supera il loro valore recuperabile bisogna che esse vengano svalutate. I costi di ricerca e sviluppo in cui s’incorre prima di ottenere legalmente un’immobilizzazione immateriale quale ad esempio una patente o brevetto, (se ci fossero veramente tali costi di ricerca e sviluppo), devono essere spalmati nel periodo in cui essi hanno avuto luogo. Inoltre, la valutazione della proprietà intellettuale dev’essere anch’essa presa in considerazione.

Valutazione delle immobilizzazioni delle società stataliLa gestione della valutazione delle società statali è dettata dai diversi livelli governativi che gestiscono le società stesse – centrale, provinciali, cittadine e regionali.

La Commissione Territorio e Risorse del Consiglio di Stato (Land and Resources Commission of the State Council) è incaricata principalmente dell’amministrazione di oltre 190 grandi società, comprese le società di totale proprietà statale e le società industriali e commerciali a partecipazione statale. Le società finanziarie sono gestite dal Ministero della Finanza, la commissione provinciale per le risorse statali supervisiona le società statali provinciali, la commissione cittadina per le risorse statali supervisiona le società statali locali, e le commissioni regionali

supervisionano le società statali regionali. Tuttavia, se si prevede di quotare in borsa il progetto, il rapporto di valutazione è gestito dalla Commissione Territorio e Risorse del Consiglio di Stato, a prescindere dalla gestione corrente.

La maggior parte delle valutazioni per le imprese statali locali è di solito eseguita al fine di ristrutturazione azionaria o della quotazione in borsa o dell’acquisizione da parte di grossi gruppi che a volte si fondono per consolidare una posizione all’interno di un determinato settore industriale. Generalmente, la valutazione interessa tutte le immobilizzazioni (fisse e correnti). Quindi la maggiore differenza fra una valutazione locale e un’internazionale è che il rapporto fra valore contabile delle immobilizzazioni attuali della società e la valutazione stessa deve essere stabilito.

Prima della valutazione, un contabile certificato effettua una verifica contabile e il valore contabile verificato è considerato il valore pre-valutazione. Dato che l’ente di valutazione delle immobilizzazioni registrato valuta tutte le immobilizzazioni (fisse e correnti) una certa competenza in materia contabile è indispensabile, ed è difficile per società di valutazione estere conformarsi alle necessità specifiche della valutazione delle immobilizzazioni correnti delle imprese statali a meno che non abbiano competenze contabili o lavorino con un partner.

Va preso in considerazione che la Commissione Nazionale Titoli (National Securities Committee) e la Commissione Nazionale sul Capitale (National Capital Committee) solitamente richiedono che per la valutazione di immobilizzazioni materiali di imprese statali quotate all’estero sia applicato il metodo di calcolo depreciated replacement cost (DRC). Gli esperti di valutazione della Repubblica Popolare Cinese capiscono raramente il concetto di obsolescenza, e questo è un campo – l’applicazione dell’obsolescenza nei calcoli del DRC – in cui gli esperti di valutazione internazionali possono dimostrare la loro abilità.

L’industria di valutazione delle immobilizzazioni in CinaLa valutazione approvata dal Consiglio di Stato è amministrata da dipartimenti quali la Commissione per la Supervisione e Amministrazione delle Immobilizzazioni delle Società Statali del Consiglio di Stato. Al tempo stesso, la valutazione è di pertinenza

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Valutare un’Acquisizione

9China Briefing

della gestione industriale e auto-disciplinare delle rispettive associazioni industriali, comprese China Appraisal Society, China Institute of Real Estate Appraisers, China Real Estate Valuer Association e China Automobile Dealers Association. Questa situazione comporta molte anomalie, fra cui il fatto che gli enti di valutazione non possono sostituirsi fra loro. Specialmente nel caso della valutazione delle immobilizzazioni, delle proprietà e dei terreni, queste valutazioni possono essere effettuate correntemente da tre tipi diversi di valutatori qualificati dietro approvazione delle autorità competenti delle tre diverse industrie.

Se una società statale intende quotarsi in borsa, allora le valutazioni possono essere completate solo da istituti di valutazione registrati che si occupano di titoli e provvisti di qualificazioni certificate di valutazione delle immobilizzazioni. La valutazione dei terreni può essere effettuata solo da istituti per la valutazione dei terreni con qualificazione certificata di Classe A di società di valutazione di terreni. Se lo scopo di una valutazione societaria è un mutuo ipotecario, solo un istituto con l’appropriata qualificazione di valutazione della proprietà immobiliare e un ente di valutazione della proprietà immobiliare saranno autorizzati a svolgere questo lavoro.

Inoltre, lo scopo operativo dell’istituto di valutazione della proprietà immobiliare e dell’istituto di valutazione dei terreni può cadere in tre categorie diverse: qualificazione di Classe A, con cui l’istituto può effettuare valutazioni in tutto il paese per qualsiasi scopo (la valutazione di Classe A dei terreni può essere divisa in Classe A e Classe A -; gli istituti con la qualificazione Classe A - possono effettuare valutazioni in tutto il paese tranne che nel caso di valutazione dei terreni per quotazioni in borsa); Classe B, con cui l’istituto può operare all’interno di una provincia; Classe C, con cui l’istituto può operare solo a livello cittadino.

L’origine e le caratteristiche degli standard di valutazione delle immobilizzazioni in CinaA partire dagli anni ’90 in Cina è stato pubblicato in rapida successione un ampio numero di documenti formativi riguardanti la valutazione delle immobilizzazioni. Nell’agosto 2002 sono stati pubblicati “Standard per la Valutazione delle Immobilizzazioni-Standard di Base (Bozza per la Sollecitazione di Commenti)” e “Etica Professionale nella Valutazione delle

Immobilizzazioni- Standard di Base (Bozza per la Sollecitazione di Commenti)”, i cui commenti sono in fase di bozza.

I nuovi standard di valutazione proposti sono uno sviluppo e una fusione dei documenti di direttive individuali precedenti. Lo standard è guidato da teorie di valutazione internazionali e darà priorità a regolamenti concettuali piuttosto che a regolamenti dettagliati o rigidi. Il modulo di valutazione attuale sarà modificato ponendo una maggiore enfasi sulla qualità e la trasparenza delle informazioni.

La base di valutazione è una parte importante della teoria della valutazione delle immobilizzazioni nei paesi con una industria di valutazione sviluppata come il Regno Unito o gli Stati Uniti. L’individuazione e la definizione delle basi di valutazione sono promosse dai principali standard mondiali di valutazione, inclusi gli “Standard di Valutazione Internazionali”, gli “Standard Uniformi per la Pratica di Valutazione Professionale” e gli “Standard di Valutazione Europei”, come chiavi per determinare il valore appropriato.

La stessa immobilizzazione può avere valori diversi a seconda delle diverse condizioni, mercati e scopi di valutazione, ad esempio valore di mercato, valore di investimento, valore di liquidazione, valore di assicurazione, valore fiscale, eccetera. Secondo gli standard internazionali, le società di valutazione non dovrebbero usare basi di valutazione non definite nel loro lavoro per evitare di fuorviare i lettori e gli utilizzatori del rapporto di valutazione stesso. Le stesse società dovrebbero sempre chiarire se in una valutazione si usa una base non di mercato, così che gli utilizzatori del rapporto di valutazione non la fraintenderanno per il valore di mercato. Le istituzioni di supervisione e regolamentazione della valutazione cinesi stanno adottando questo concetto, ma molto lentamente.

Infine, viene data molta importanza all’educazione degli utilizzatori dei rapporti di valutazione, così che possano capire e usare correttamente tali “reports” – in questo modo, si possono soprattutto evitare percezioni negative di valutazioni originanti da incomprensioni o una manipolazione degli utilizzatori del rapporto stesso.

Nella valutazione per una riorganizzazione delle immobilizzazioni ci sono una serie di altre questioni che i potenziali investitori che si affidano alle valutazioni cinesi devono tenere in considerazione:

Piano di riorganizzazione – ci sono varie forme di acquisizione e ristrutturazione

Le valutazioni delle immobilizzazioni e l’approccio delle società di valutazione generalmente riflettono la percezione del piano di organizzazione

Diritti di proprietà – l’incaricato della valutazione dovrebbe porre particolare attenzione ai diritti di proprietà delle immobilizzazioni, specialmente con riguardo alle società quotate prima del 1997; alcune società quotate, di cui una parte è diventata azionista contribuendo con dei terreni, hanno ancora quote di capitale rappresentate da diritti di trasformazione o assegnazione di terreni

Creditori – talvolta le immobilizzazioni che sono trasferite alla società possono includere il trasferimento di passività, ma chi sarà responsabile di tal i immobilizzazioni?

Due diligence – dovrebbe essere data particolare importanza alla completezza, compatibilità, funzionalità ed efficacia delle immobilizzazioni; lo stato dei diritti di proprietà; e la compatibilità delle immobilizzazioni con il reddito, i costi e gli attivi documentati

Identificare i principi e le restrizioni per la valutazione delle immobilizzazioni – questi dovrebbero essere ragionevoli; quando l’analisi delle condizioni di sviluppo dell’industria e della società è palesemente in contraddizione con le condizioni effettive, l’incaricato della valutazione dovrà essere molto attento nella preparazione del report relativo

Scegliere metodi di valutazione appropriati – bisognerebbe usare una gamma di metodi diversi per realizzare un’analisi comprensiva e correggere gli errori; questo è ora un requisito legale

Garantire un rapporto di valutazione delle immobilizzazioni normale, e dare importanza alla trasparenza delle informazioni

Dezan Shira & Associates assiste i propri clienti nelle loro fusioni, acquisizioni o joint ventures in Cina, Hong Kong, India e Vietnam. I nostri professionisti assistono sul territorio nelle fasi di valutazione ed implementazione attraverso vari metodi, inclusi l’applicazione di una meticolosa due diligence, l’analisi di prassi concernenti le risorse umane, e la valutazione dello stato della società. Per ricevere ulteriori informazioni vi invitiamo a contattarci all’indirizzo [email protected] oppure a visitare il sito www.dezshira.com/it.

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10 China Briefing

Dopo il periodo d’oro del 2008, le attività di fusione e acquisizione in Cina hanno sperimentato una considerevole espansione

nel 2009 e nel 2010. Nonostante le F&A dall’estero siano rimaste rilevanti negli ultimi due anni, il decollo è avvenuto per le acquisizioni cinesi all’estero. Sia le società statali che quelle private in possesso del capitale e delle risorse necessari per effettuare F&A di grande entità sono state attive nelle F&A transfrontaliere.

L’attività di F&A cinese si è concentrata principalmente nell’industria delle risorse naturali, compresi petrolio, carbone e altri minerali. Per venire incontro ai bisogni energetici della Cina, già enormi e in costante crescita, sia le società statali che quelle private hanno guardato all’estero. Nel 2009, la società petrolifera cinese Sinopec ha comprato la società svizzera Addax Petroleum per oltre 6 miliardi di dollari, e una società mineraria cinese, Yanzhou Mining, ha acquisito la società di proprietà australiana Felix Resources per oltre 3 miliardi di dollari.

Le F&A cinesi dirette all’estero hanno acquistato ancora più velocità nel 2010. In ottobre, China Petrochemical ha comprato la società brasiliana Repsol per 7,1 miliardi di dollari, la maggiore acquisizione dell’anno nel settore energetico. Le F&A nel campo delle risorse naturali sono rimaste centrali, ma il governo cinese sta progettando un’espansione in altri settori, quali quello tecnologico, dei servizi e manifatturiero. Nell’agosto 2010, la cinese Geely Holding Group ha completato l’acquisizione del costruttore di automobili Volvo, di proprietà della Ford, per 1,5 miliardi di dollari.

Il numero degli investimenti provenienti dall’estero attraverso fusioni e acquisizioni ha anch’esso visto un aumento dalla crisi economica in avanti. Società coreane, taiwanesi, statunitensi, australiane ed europee hanno sempre più preso in considerazione la possibilità di espandere il loro raggio di attività a livello globale attraverso una serie mirata di transazioni nel mercato cinese e di Hong Kong.

Industrie emergenti come quella tecnologica e alimentare hanno guardato alla Cina

per diversificare i loro mercati a fronte della crisi economica che ha ingolfato mercati tradizionali come quelle europeo e statunitense.

Nel 2009 gli investimenti provenienti dall’estero si concentravano nei settori industriale, finanziario, tecnologico, mediatico e delle comunicazioni. Tuttavia, il 2009 non è stato privo di accordi di F&A di notevole entità provenienti dall’estero. Il gruppo bancario spagnolo BBVA ha investito 1,45 miliardi di dollari in China Citic Bank, incrementando la propria partecipazione nella società cinese del 15 percento. Gli investimenti provenienti dall’estero hanno totalizzato 11,1 miliardi di dollari in flussi di capitale, in diminuzione rispetto ai 22,1 miliardi di dollari del 2008.

Anche il 2010 è stato un anno favorevole per le attività di F&A transfrontaliere in Cina. Il valore totale delle F&A di quest’anno ad oggi ha raggiunto un record di 139,3 miliardi di dollari, superando i 134,6 miliardi di dollari dello scorso anno nello stesso periodo. La società tecnologica americana Apple, che tradizionalmente non è trainante nell’attività F&A, ha condotto trattative per acquisire una società tecnologica del Sichuan, e spera di acquisire un’altra società, Handseeing Technology Co., a breve. In precedenza quest’anno il produttore alimentare statunitense HJ Heinz Co. ha raggiunto un accordo per acquisire la società di produzione alimentare del Guangdong Foodstar per 165 milioni di dollari, ed è in attesa dell’approvazione del governo cinese.

Mentre le F&A cinesi negli ultimi anni hanno visto un equilibrio fra investimenti provenienti dall’estero e investimenti diretti all’estero, la crescita notevole degli accordi di F&A cinesi diretti all’estero richiama l’attenzione su due punti: la continua espansione delle società cinesi al di fuori dei propri confini e le complicazioni associate alle F&A dirette in Cina.

Gli investimenti cinesi transfrontalieri diretti all’estero hanno ricevuto molta attenzione a livello internazionale negli ultimi anni. Col sostegno e l’incoraggiamento del governo per quanto riguarda l’investimento all’estero, le società statali e private cinesi hanno pertanto cercato nuovi investimenti.

Questi accordi all’estero hanno creato un certo allarme fra gli stranieri in questo periodo di protezionismo. Alcune società straniere diffidano degli obiettivi delle società cinesi dietro i loro accordi di F&A, temendo che sottendano la ricerca di un vantaggio strategico, ad esempio acquisendo la proprietà intellettuale delle società straniere.

L’approvazione delle F&A delle società cinesi da parte dei governi stranieri è stata anch’essa carica di conflitti. Nonostante queste discussioni politiche, tuttavia, è chiaro che la continua crescita cinese attraverso la crisi economica ha dato agli investitori cinesi più libertà di giocare un ruolo maggiore nelle attività di F&A.

D’altro canto, investire in Cina sta diventando sempre più complicato, e ci sono sia incentivi che deterrenti per condurre fusioni e acquisizioni. Esistono numerosi vantaggi per una società straniera che faccia accordi di F&A transfrontalieri. Innanzitutto, gli accordi di F&A permettono alle società straniere di espandere il proprio mercato e la propria base di consumatori, e possono eliminare la concorrenza (o tentare di limitarla) nel paese in cui investono. La società acquirente può anche usare le strutture preesistenti, le basi e le connessioni della società locale, rendendo così la transizione più facile ed efficace.

Anche tenendo conto di questi effetti positivi, le F&A provenienti dall’estero comportano complicazioni e frustrazioni. L’economia cinese cresce rapidamente e ha bisogno di modificare i regolamenti e avere nuove leggi e procedure. Fino a che tali regolamentazioni cambiano giorno dopo giorno e sono talvolta vaghe e generiche non sarà possibile avere una piattaforma ideale per favorire ulteriormente il mercato di M&A.

Ci sono varie agenzie del governo cinese responsabili di approvare e facilitare gli accordi di F&A con gli investitori stranieri, le quali sono spesso in conflitto fra loro riguardo la decisione su quali società avranno il permesso di investire nel mercato.

Come con tutti i processi di F&A in paesi diversi, anche integrare la società locale con il modus operandi straniero può comportare difficoltà. La società acquirente erediterà

Il Mercato F&A in Cina [ A cura di Francesca Baruffi, China Briefing ]

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Il Mercato F&A in Cina

tutto ciò che la società target porta con sé, comprese le questioni sociali aperte con il personale, le pratiche correnti di management e altre passività. Inoltre, può succedere che l’idea di responsabilità e integrità societaria della società straniera si scontri con le pratiche precedenti e attuali della società locale molto più pratiche e spesso non propriamente in conformità alle leggi e regolamenti. Quindi, é opportuno tenere in considerazione da un lato il vantaggio di presenza immediata sul campo che l’acquisizione o fusione con una società locale può fornire, ma dall’altro anche il possibile problema legato alla possibilità di operare con un veicolo viziato da problemi legali e operativi.

Non è quindi difficile capire le cause degli squilibri e dei numerosi fallimenti di varie operazioni di F&A negli ultimi anni. La crisi economica ha sia causato perdite sia creato opportunità per gli investitori di tutto il mondo, e molte società cinesi hanno approfittato dell’occasione per stringere accordi di F&A a loro vantaggio. Si prevede che le attività di F&A cinesi dirette all’estero aumentino nel prossimo futuro in maniera più importante di quelle straniere in Cina, ed è certo che questo porti a una maggiore interazione ma anche a un possibile scontro tra le tecniche di gestione d’impresa e le culture occidentali e quelle orientali.

Per ulteriori informazioni e per una copertura continua delle attività di F&A in Cina, siete pregati di visitare la sezione di notizie quotidiane di China Briefing all’indirizzo www.china-briefing.com/news.Registratevi gratuitamente al nostro sommario settimanale sulla situazione legale e normativa in Cina e in Asia.

AFirma dell’accordo di riservatezza

(NDA o simile) e dell’accordo iniziale (memorandum) con la società partner

BDue diligence finanziaria e legale (due diligence sul campo e rapporto scritto)

CNegoziato e firma dell’accordo sul trasferimento delle azioni

DPre-registrazione del nome (se il

nome della società cambia)

E

Approvazione della dichiarazione di impatto ambientale (solo per le società

manifatturiere), statuto societario, accordo sul trasferimento delle azioni,

e rapporto dello studio di fattibilità

F Rilascio del certificato di approvazione

G Rilascio della licenza commerciale

H Preparazione dei sigilli

KRegistrazione o rinnovo del

certificato di registrazione forexI Registrazione del codice d’impresa L

Rinnovo della registrazione statistica

MApertura del conto capitale

straniero (se il capitale registrato viene aumentato)

NContributo di capitale

(se il capitale registrato viene aumentato)

JRinnovo del permesso di apertura

del conto base in RMB

O Verifica di capitale

Q Registrazione doganale

PRinnovo della licenza

commerciale

R Registrazione finanziaria

La società ora esiste a livello legale

I vari steps del processo di fusione e acquisizione in Cina(Da tenere in considerazione che vi possono essere variazioni in base alla

regione e/o industria, alcune, infatti, richiedono licenze aggiuntive)

Tempistica della procedura: generalmente dai tre ai quattro mesi a partire dal rilascio della licenza, a seconda delle specifiche complessità di ciascuna industria.

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Volume XI - Numero X

Scambi commerciali, costo del lavoro e aliquote fiscali

Le principali città asiatiche a confronto

Bangladesh • Brunei • Cambogia • Cina • Corea del Sud • Filippine Giappone • Hong Kong • India • Indonesia • Laos • Malesia • Mongolia

Myanmar • Nepal • Singapore • Sri Lanka • Tailandia • Vietnam

In questo numero:Statistiche su popolazione, Prodotto interno Lordo, PIL pro capite e investimenti diretti esteri Aliquote fiscali societarie, IVA e aliquote sui dividendiAliquote fiscali sulle persone fisicheLivelli minimi salarialiStatistiche sugli scambi commerciali e sulla produzione industriale

Aggiornamenti legali e fiscali da Dezan Shira & Associates

Notizie on-line su www.china-briefing.com/newsInglese Francese Tedesco Italiano Spagnolo

Page 114: Collezione China Briefing 2010

Celebrating 10 Years 1999-2009

TenYearAnniversary

1999-2009

Benvenuti a questo nuovo numero di China BriefingIn questo numero forniremo il secondo studio annuale sulle condizioni dei mercati asiatici. Nell’edizione di novembre dell’anno scorso, Le principali città asiatiche a confronto, abbiamo preso in esame il costo della manodopera in tutta la regione asiatica e delle spese a essa associate: dai pasti, ai mezzi di trasporto, dagli alloggi agli altri beni di consumo. In questo numero prenderemo invece in esame la crescita degli scambi commerciali tra i paesi asiatici, confronteremo i flussi d’investimenti diretti esteri (FDI), il prodotto interno lordo (PIL), il PIL pro capite, la crescita economica e i regimi fiscali sui redditi aziendali e sulle persone fisiche. Daremo anche uno sguardo ai maggiori partner commerciali di ogni singolo paese, ai settori industriali di punta e al livello di reddito medio. Con quest’analisi, confidiamo di poter delineare un’efficacie panoramica dei paesi più competitivi, di quelli che offrono nuovi sbocchi per chi già opera nell’area e che hanno il giusto potenziale per generare nuove opportunità.

Le statistiche fornite in questo numero di China Briefing sono state elaborate dal nostro team di esperti: Francesca Baruffi, Teja Yenamandra e Shirley Zhu. I testi sono stati redatti in collaborazione con lo studio di consulenza fiscale e per gli investimenti diretti esteri Dezan Shira & Associates. All’interno della rivista potrete trovare tutti i contatti in caso abbiate bisogno di assistenza o consulenza.

Con i nostri migliori auguri per le festività natalizie,

Alberto VettorettiManaging Partner,Dezan Shira & AssociatesEditore, Asia Briefing

La copertina artistica di questo meseL’opera oggetto della copertina di questo mese “Whisper of Boundary” (inchiostro e colore su carta di riso) è stata realizzata dall’artista You Si. You Si nasce a Pechino nel 1954 e si laurea in scenografia all’Accademia del Teatro di Shanghai. Recentemente è stato presentato in sessione dedicata presso la Mostra d’Arte Contemporanea di Shanghai come uno dei venticinque artisti richiesti a livello internazionale. Le sue opere hanno ricevuto consenso unanime.

La copertina è riprodotta per cortesia dell’artista e della Art Labor Gallery, galleria d’arte contemporanea sita nell’area dell’ex concessione francese nel centro di Shanghai. La galleria propone opere originali e in particolare ricercando le opere di artisti significativi sul lato intellettuale, emotivo, o semplicemente esteticamente piacevoli. La Art Labor Gallery si trova a Shanghai, Yongjia Road n.570, Building 4.www.artlaborgallery.com; [email protected].

Tutto il materiale e i contenuti sono protetti da ©2011 Asia Briefing Ltd.Nessuna riproduzione, copia o traduzione di materiale è permessa senza il consenso dell'editore. Per ulteriori informazioni contattate: [email protected]

Dezan Shira & Associates dispone di un ITALIAN DESK diretto dal dott. Alberto Vettoretti che segue i clienti italiani su base nazionale in tutta la Repubblica Popolare Cinese e in Italia. Questo servizio è ulteriormente rafforzato dal proprio National Team di avvocati e commercialisti esperti in tutti gli aspetti riguardanti il sistema legale e fiscale cinese e, fra l'altro, delle implicazioni con le controparti italiane. Se siete interessati a contattare il nostro Italian Desk per discutere dei vostri interessi nella Repubblica Popolare Cinese oppure in Italia, non esitate a inviarci un'email con le vostre domande agli indirizzi del riquadro qui sotto.

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3China Briefing

La Cina cambia, l’Asia avanza [ A cura di Chris Devonshire-Ellis, Dezan Shira & Associates ]

Dezan Shira & Associates fes teggerà nel 2012 un v e n t e n n i o d i a t t i v i t à n e l l ’ a s s i s t e n z a a g l i investimenti diretti esteri in

Cina. In questi anni siamo stati testimoni dell’enorme cambiamento avvenuto in Cina, ma anche dell’effetto domino provocato dalla corsa di questo immenso paese alla globalizzazione, della sua partecipazione a essa, e anche delle forti trasformazioni avvenute in altri Paesi dell’Asia. Questo ha, di fatto, spinto la nostra società ad aprire nel corso degli ultimi quattro anni uffici sia in India sia in Vietnam.

Durante i primi anni novanta, sarebbe stato impensabile immaginare una crescita oltre la muraglia.

La Cina appariva talmente estesa e con un gran bisogno d’investimenti e di servizi professionali, che sembrava quasi impensabile estenderci oltre il suo confine. Quella logica è ora superata e proprio la crescita cinese ha dato man mano la spinta per quasi tutto il resto dell’Asia.

Dal Bangladesh alla Cambogia, all’Indonesia e oltre, gli investimenti diretti esteri hanno ora un’ampia scelta per l’insediamento di unità produttive, senza contare i vari mercati emergenti di decine di milioni, se non centinaia di milioni, di consumatori cui vendere prodotti e servizi. Pur essendo iniziato come il secolo cinese, è ormai chiaro che almeno la sua prima metà vedrà l’ascesa e la crescita di una regione ancor più imponente: l’Asia emergente.

Quelle che prima erano semplici mete turistiche esotiche sono ora economie in forte crescita. Germogli di classe media e nuove opportunità s’intravedono in tutta l’Asia. La Cina, é continuo mutamento; da un primo

esordio con un sistema normativo fiscale e delle norme sugli investimenti relativamente poco strutturati, il Paese si è molto evoluto e sta cambiando il proprio piano d’investimenti per affrontare le sfide del prossimo ventennio.

La Cina ha profittato finora del boom di popolazione in età lavorativa e di costi della manodopera irrisori. Adesso la popolazione sta invecchiando, il dictat demografico la vedrà diventare, almeno in alcune zone, molto meno competitiva in taluni settori industriali, in particolare in quelli con maggior impiego di manodopera. In altri settori, tuttavia, soprattutto quelli a supporto della crescita del consumo interno, la Cina rimarrà dominante. A controbilanciare tutto questo ci sarà lo sviluppo che ha preso piede in altri paesi asiatici.

Da Paesi quali lo Sri Lanka, allo sviluppo della costa est del Vietnam quale economica alternativa per la produzione, alla ormai certa creazione di un altro enorme mercato, visto l’esordio delle riforme interne in India, è evidente che la partita non si gioca più solo in Cina, si gioca in Asia.

In questo numero di China Briefing, sulla scia del successo dell’edizione Le principali città asiatiche a confronto, andremo a esplorare gli aspetti demografici, commerciali e fiscali in tutta l’Asia, e forniremo dati e statistiche per evidenziare quali siano i paesi inflazionati e quelli dove c’é ancora spazio di manovra. Faremo anche qualche riflessione per ognuno dei 19 paesi e territori descritti, dal Bangladesh al Vietnam, e li confronteremo proprio con la Cina.

Per le multinazionali interessate a produrre o vendere in questi mercati, questi numeri sono fondamentali per avere un’istantanea non solo della Cina, e di come questa stia evolvendo,

ma di come gli altri mercati asiatici stanno diventando complementari o alternativi a essa. Poiché la situazione finanziaria è da sempre il motore che spinge gli investimenti, in queste pagine identificheremo i costi per la manodopera, gli oneri fiscali e i relativi costi generali. Comunque, se la Cina cresce, crescono anche gli scambi in Asia, ed è proprio su quest’aspetto, sugli oneri fiscali e sui costi della manodopera che ci concentreremo su questo numero di China Briefing. Confidiamo nell’utilità di questi contenuti per i nostri lettori.

Nel numero Le principali città asiatiche a confronto dell’anno scorso abbiamo esaminato salari e costi dei terreni, dei fabbricati e dei beni di consumo in tutta l’Asia. Il numero è acquistabile su www.asiabriefingmedia.com/store.

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Brunei

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

23,5% Esente Esente

Imposte sul reddito delle persone fisicheReddito imponibile annuo

(in Mio BDT)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 70,3 BDT)Aliquota

UominiPrimi 1,65 Primi 23.471 Esentasse

Successivi 2,75 Successivi 39.118 10%Successivi 3,25 Successivi 46.230 15%Successivi 3,75 Successivi 53.343 20%

Eccedente Eccedente 25%Donne e anziani oltre i 65 anni

Primi 1,8 Primi 25.605 EsentasseSuccessivi 2,75 Successivi 39.118 10%Successivi 3,25 Successivi 46.230 15%Successivi 3,75 Successivi 53.343 20%

Eccedente Eccedente 25%

Bangladesh

Cambogia Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

20% 0%-10% Esente

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(in Mio KHR)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 4.050 KHR)Aliquota

Fino a 6 Fino a 1.481 0%Da 6 a 15 Da 1.481 a 3.704 5%

Da 15 a 102 Da 3.704 a 25.185 10%Da 102 a 150 Da 25.185 a 37.037 15%

Oltre 150 Oltre 37.037 20%

Cina Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

25% 3%-17% 20%

Imposte sul reddito delle persone fisicheReddito imponibile annuo

(RBM)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 6,633 RMB)Aliquota

Fino a 6.000 Fino a 905 5%Da 6.000 a 24.000 Da 905 a 3.618 10%

Da 24.000 a 60.000 Da 3.618 a 9.046 15%Da 60.000 a 240.000 Da 9.046 a 36.183 20%

Da 240.000 a 480.000 Da 36.183 a 72.367 25%Da 480.000 a 720.000 Da 72.367 a 108.550 30%Da 720.000 a 960.000 Da 108.550 a 144.733 35%

Da 960.000 a 1.200.000 Da 144.733 a 180.916 40%Oltre 1.200.000 Oltre 180.916 45%

Popolazione: 162.221.000PIL: 89,38 Mrd USDTasso di crescita del PIL: 5,9%PIL pro capite: 551 USDEsportazioni: 18,77 Mrd USDDestinazioni principali: Unione Europea, Stati Uniti, India, Canada, CinaImportazioni totali: 26,81 Mrd USDImportazioni maggiori da: Cina, India, Unione Europea, Kuwait, IndonesiaFlusso degli Investimenti diretti esteri: 674 Mio USDPrincipali settori industriali: Tessile (cotone), iuta, abbigliamento, lavorazione del te, carta da giornale

Popolazione: 388.190PIL 14,14 Mrd USDTasso di crescita del PIL -0,5%PIL pro capite: 34.827 USDEsportazioni: 7,17 Mrd USDDestinazioni principali: Giappone, Indonesia, Corea del Sud, Australia, Stati UnitiImportazioni: 2,4 Mrd UDSImportazioni maggiori da: Malesia, Singapore, Giappone, Unione Europea, Stati UnitiFlusso FDI: 177 Mio USDPrincipali settori industriali: Petrolio, raffinazione del petrolio, gas naturale, edilizia

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

23,5% Esente Esente

Nessuna aliquota fiscale sul reddito delle persone fisiche

Population: 14,858,000Popolazione: 14.858.000PIL 10,36 Mrd USDTasso di crescita del PIL 0,1%PIL pro capite: 693 USDEsportazioni totali: 4,99 Mrd USDDestinazioni principali: Stati Uniti, Hong Kong, Unione Europea, Canada, VietnamImportazioni totali: 3,9 Mrd USDImportazioni maggiori da: Cina, Tailandia, Hong Kong, Vietnam, TaiwanFlusso FDI: 53 Mio USDPrincipali settori industriali: Turismo, abbigliamento, edilizia, riso, pesca

Popolazione: 1.331.460.000PIL 4,99 trilioni USDTasso di crescita del PIL 9,1%PIL pro capite: 3.744 USDEsportazioni totali: 1,29 trilioni USDDestinazioni principali: Unione Europea, Stati Uniti, Hong Kong, Giappone, CanadaImportazioni totali: 1,05 trilioni USDImportazioni maggiori da: Giappone, Unione Europea, Corea del Sud, TaiwanFlusso FDI: 78,19 Mrd USDPrincipali settori industriali: estrazione mineraria, costruzione macchinari, armamenti, tessile e abbigliamento, petrolio

Guida Fiscale e Commerciale ai Paesi dell’Asia Emergente In questa parte tracceremo il profilo di 19 paesi e territori asiatici, ne forniremo i dati nazionali, comprensivi di andamento del PIL, PIL pro capite, dei maggiori partner commerciali, settori industriali chiave e principali aliquote fiscali. Nonostante le informazioni fornite siano state verificate in modo accurato, poiché i sistemi fiscali e legislativi stanno evolvendo rapidamente in tutta l’Asia, raccomandiamo di richiedere consulenze specifiche per maggiori informazioni.

Page 117: Collezione China Briefing 2010

5

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

16,5% Esente Esente

Imposte sul reddito delle persone fisicheReddito imponibile annuo

(HKD)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 7,75 HKD)Tax rate

Fino a 40.000 Fino a 5.161 2%Da 40.000 a 80.000 Da 5.161 a 10.323 7%

Da 80.000 a 120.000 Da 10.323 a 15.484 12%Oltre 120.000 Oltre 15.484 17%

Hong Kong

India Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

45,5% 12,5% Esente

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(INR)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 45,33 INR)Aliquota

UominiFino a 160.000 Fino a 3.530 Esente

Da 160.000 a 500.000 Da 3.530 a 11.030 10%Da 500.000 a 800.000 Da 11.030 a 17.648 14.000 INR + 20%

Oltre 800.000 Oltre 17.648 54.000 INR + 30%Donne

Fino a 190.000 Fino a 4.191 EsenteDa 190.000 a 500.000 Da 4.191 a 11.030 10%Da 500.000 a 800.000 Da 11.030 a 17.648 11.000 INR + 20%

Oltre 800.000 Oltre 17.648 54.000 INR + 30%Anziani da 65 anni e oltre

Fino a 240.000 Fino a 5.295 EsenteDa 240.000 a 300.000 Da 5.295 a 6.618 10%Da 300.000 a 500.000 Da 6.618 a 11.030 6.000 INR + 20%

Oltre 500.000 Oltre 11.030 46.000 INR + 30%

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

25% 0%-10% 15%-20%

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(in Mio IDR)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 8.928 IDR)Aliquota

Fino a 50 Fino a 5.600 5%Da 50 a 250 Da 5.600 a 28.002 2,5 Mio IDR + 15%

eccedente 50 Mio IDR Da 250 a 500 Da 28.002 a 56.004 32,5 Mio IDR + 25%

eccedente 250 Mio IDR Oltre 500 Oltre 56.004 95 Mio IDR + 30%

eccedente 500 Mio IDR

Indonesia

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

40,87% 5% 20%

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(in Mio JPY)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 83,41 JPY)Aliquota

Fino a 1,95 Fino a 23.378 5%Da 1,95 a 3,3 Da 23.378 a 39.564 10%Da 3,3 a 6,95 Da 39.564 a 83.323 20%

Da 6,95 a 9 Da 83.323 a 107.901 23%Da 9 a 18 Da 107.901 a 215.801 33%

Oltre 18 Oltre 215.801 40%

Giappone

Popolazione: 7.004.000PIL 209,3 Mrd USDTasso di crescita del PIL -2,8% PIL pro capite: 29.879 USDEsportazioni totali: 316,5 Mrd USDDestinazioni principali: Cina, Unione Europea, Stati Uniti, Giappone, TaiwanImportazioni totali: 345,1 Mrd USDImportazioni maggiori da: Cina, Giappone, Unione Europea, Taiwan, Corea del SudFlusso FDI: 48,45 Mrd USDPrincipali settori industriali: Tessile, turismo, bancario, logistica

Popolazione: 1.155.348.000PIL 1,31 trilioni USDTasso di crescita del PIL 7,7%PIL pro capite: 1.134 USDEsportazioni totali: 327,54 trilioni USDDestinazioni principali: Unione Europea, Emirati Arabi, Stati Uniti, Cina, Hong KongImportazioni totali: 393,05 Mrd USDImportazioni maggiori da: Unione Europea, Cina, Emirati Arabi, Stati Uniti, Arabia SauditaFlusso FDI: 34,58 Mrd USDPrincipali settori industriali: Tessile, chimico, alimentare, siderurgica, mezzi di trasporto

Popolazione: 231.370.000PIL 546,53 Mrd USDTasso di crescita del PIL 4,5%PIL pro capite: 2.362 USDEsportazioni totali: 116,51 Mrd USDDestinazioni principali: Giappone, Unione Europea, Cina, Stati Uniti, SingaporeImportazioni totali: 96,83 Mrd USDImportazioni maggiori da: Singapore, Cina, Giappone, Unione Europea, Stati UnitiFlusso FDI: 4,88 Mrd USDPrincipali settori industriali: Petrolio e gas naturali, tessile, abbigliamento, calzature, estrazioni

Popolazione: 127.560.000PIL 5,07 trilioni USDTasso di crescita del PIL -5,2%PIL pro capite: 39.727 USDEsportazioni totali: 580,72 Mrd USDDestinazioni principali: Cina, Stati Uniti, Unione Europea, Corea del Sud, TaiwanImportazioni totali: 551,96 Mrd USDImportazioni maggiori da: Cina, Stati Uniti, Unione Europea, Australia, Arabia SauditaFlusso FDI: 11,83 Mrd USDPrincipali settori industriali:Veicoli a motore, elettronica, macchinari, acciaio e metalli monoferrosi, navale

Page 118: Collezione China Briefing 2010

6

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

20% 10% 10%

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(in Mio LAK)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 7.980 LAK)Aliquota

Fino a 3,6 Fino a 451 0%Da 3,6 a 18 Da 451 a 2.256 5%Da 18 a 48 Da 2.256 a 6.015 10%Da 48 a 96 Da 6.015 a 12.030 15%

Da 96 a 180 Da 12.030 a 22.556 20%Oltre 180 Oltre 22.556 25%

Laos

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

25% 5% None

Imposte sul reddito delle persone fisiche

Reddito imponibile annuo(in RM)

Reddito imponibile annuo (USD)

(1 USD = 3.118 RM)

Aliquota

Primi 2.500 Primi 802 0%Successivi 2.500

Primi 5.000Successivi 802

Primi 1.6041%

Successivi 5.000 Primi 10.000

Successivi 1.604Primi 3.207

3%

Successivi 10.000 Primi 20.000

Successivi 3.207Primi 6.414

3%

Successivi 15.000 Primi 35.000

Successivi 4.811Primi 11.225

7%

Successivi 15.000 Primi 50.000

Successivi 4.811Primi 16.036

12%

Successivi 20.000 Primi 70.000

Successivi 6.414Primi 22.450

19%

Successivi 30.000Primi 100.000

Successivi 9.622Primi 32.072

24%

Oltre 100.000 Oltre 32.072 26%

Malesia

Mongolia Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

10% 10% 15%

Imposte sul reddito delle persone fisiche Stato Aliquota

Residenti 20%Non residenti 15%

Popolazione: 5.922.000PIL 5,58 Mrd USDTasso di crescita del PIL 7,6%PIL pro capite: 942 USDEsportazioni totali: 1,24 Mrd USDDestinazioni principali: Tailandia, Cina, Vietnam, Unione Europea, Corea del SudImportazioni totali: 1,73 Mrd USDImportazioni maggiori da: Tailandia, Cina, Vietnam, Unione Europea, GiapponeFlusso FDI: 319 Mio USDPrincipali settori industriali: Estrazioni minerarie, legno, energia elettrica, agricoltura, edilizia

Popolazione: 28.307.000PIL 193,11 USDTasso di crescita del PIL -1,7%PIL pro capite: 6.822 USDEsportazioni totali: 156,89 Mrd USDDestinazioni principali: Singapore, Cina, Stati Uniti, Unione Europea, GiapponeImportazioni totali: 123,33 Mrd USDImportazioni maggiori da: Cina, Giappone, Unione Europea, Stati Uniti, SingaporeFlusso FDI: 1,38 Mrd USDPrincipali settori industriali: Lavorazione e produzione di gomma e olio di palma, industria leggera, farmaceutica, tecnologia per la medicina, elettronica

Popolazione: 59.534.000PIL 24,97 Mrd USDTasso di crescita del PIL 4,8%PIL pro capite: 419 USDEsportazioni totali: 6,34 Mrd USDDestinazioni principali: Tailandia, India, Cina, Giappone, Unione EuropeaImportazioni totali: 3,85 Mrd USDImportazioni maggiori da: Cina, Tailandia, Singapore, Malesia, Corea del SudFlusso FDI: 579 Mrd USDPrincipali settori industriali: Prodotti di origine animale, cashmere, estrazioni minerarie.

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

30% 0%-200% Esente

Imposte sul reddito delle persone fisiche Stato Aliquota

Stranieri impegnati in progetti finanziati dallo stato 20%Stranieri residenti 15%Stranieri non residenti 35%Cittadini residenti 3%-30%Cittadini non residenti 10%

MyanmarPopolazione: 59.534.000PIL 24,97 Mrd USDTasso di crescita del PIL 4,8%PIL pro capite: 419 USDEsportazioni totali: 6,34 Mrd USDDestinazioni principali: Tailandia, India, Cina, Giappone, Unione EuropeaImportazioni totali: 3,85 Mrd USDImportazioni maggiori da: Cina, Tailandia, Singapore, Malesia, Corea del SudFlusso FDI: 579 Mrd USDPrincipali settori industriali: Agricoltura, lavorazione del legno, estrazioni minerarie, materiale da costruzione, farmaceutica

Page 119: Collezione China Briefing 2010

7

Aliquote fiscali societarieImpostasul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

30% 7% 27%

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(PHP)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 43,74 PHP)Aliquota

Fino a 10.000 Fino a 229 5%Over 10,000 to 30,000 Over 229 to 686 PHP500 + 10% on

excess over PHP10,000Da 30.000 a 70.000 Da 686 a 1.600 2.500 PHP + 15%

eccedente 30.000 PHPDa 70.000 a 140.000 Da 1.600 a 3.201 8.500 PHP + 20%

eccedente 70.000 PHPDa 140.000 a 250.000 Da 3.201 a 5.716 22.500 PHP + 25%

eccedente 140.000 PHPDa 250.000 a 500.000 Da 5.716 a 11.431 50.000 PHP + 30%

eccedente 250.000 PHPOltre 500.000 Oltre 11.431 125.000 PHP + 32%

eccedente 500.000 PHP

Filippine

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario Imposta su beni e servizi (GST) Aliquote standard sui dividendi

18% 0%-7% Esente

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(SGD)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 1,299 SGD)Aliquota

Primi 20.000 Successivi 15.396 0%Successivi 10.000

Primi 30.000Successivi 7.699

Primi 23.0973,5%

Successivi 10.000 Primi 40.000

Successivi 7.699 Primi 30.796

5,5%

Successivi 40.000 Primi 80.000

Successivi 30.796 Primi 61.592

8,5%

Successivi 80.000 Primi 160.000

Successivi 61.592 Primi 123.184

14%

Successivi 160.000 Primi 320.000

Successivi 123.184Primi 246.368

17%

Oltre 320.000 Oltre 246.368 20%

Singapore

NepalPopolazione: 29.331.000PIL 12,53 Mrd USDTasso di crescita del PIL 4,7%PIL pro capite: 427 USDEsportazioni totali: 2,01 Mrd USDDestinazioni principali: India, Unione Europea, Stati Uniti, Bangladesh, CinaImportazioni totali: 4,64 Mrd USD Importazioni maggiori da: India, Cina, Unione Europea, Arabia Saudita, IndonesiaFlusso FDI: 38 Mio USDPrincipali settori industriali: Turismo, tappeti, tessile, riso, iuta, zucchero e semi oleosi, tabacchi

Popolazione: 92.227.000PIL 161,36 Mrd USDTasso di crescita del PIL 1,1%PIL pro capite: 1.750 USDEsportazioni totali: 38,334 Mrd USDDestinazioni principali: Unione Europea, Stati Uniti, Giappone, Hong Kong, CinaImportazioni totali: 45,53 Mrd USDImportazioni maggiori da: Giappone, Stati Uniti, Cina, Singapore, Unione EuropeaFlusso FDI: 1,95 Mrd USDPrincipali settori industriali: Componenti elettronici, abbigliamento, calzature, farmaceutica

Popolazione: 4.988.000PIL 182,70 Mrd USDTasso di crescita del PIL -1,3%PIL pro capite: 36.631 USDEsportazioni totali: 269,83 Mrd USDDestinazioni principali: Hong Kong, Malesia, Cina, Indonesia, Unione EuropeaImportazioni totali: 245,79 Mrd USDImportazioni maggiori da: Unione Europea, Stati Uniti, Malesia, Cina, Giappone Flusso FDI: 16,26 USDPrincipali settori industriali: Elettronica, chimica, servizi finanziari, attrezzature per estrazione petrolio, derivati del petrolio

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

24,2% 12% 15% o 30%

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile

annuo (in Mio KRW)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 1.132 KRW)Aliquota

Fino a 12 Fino a 10.601 6%Da 12 a 46 Da 10.601 a 40.636 15%Da 46 a 88 Da 40.636 a 77.739 24%

Oltre 88 Oltre 77.739 35%

Corea del SudPopolazione: 48.637.000PIL 48,64 Mrd USDTasso di crescita del PIL 0,2%PIL pro capite: 17.078 USDEsportazioni totali: 363,5 Mrd USDDestinazioni principali: Cina, Unione Europea, Stati Uniti, Giappone, Hong KongImportazioni totali: 323,1 Mrd USDImportazioni maggiori da: Cina, Giappone, Unione Europea, Stati Uniti, Arabia SauditaFlusso FDI: 1,51 Mrd USDPrincipali settori industriali: Elettronica, telecomunicazioni, autovetture, prodotti chimici, costruzione navale

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

20% 13% 15% or 30%

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(NPR)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 70,3 NPR)Aliquota

Fino a 160.000 Fino a 2.276 1%Da 160.000 a 300.000 Da 2.276 a 4.267 7% + 1.600 NPR

Oltre 300.000 Oltre 4.267 25% + 16.600 NPR

Page 120: Collezione China Briefing 2010

8

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

25% 0%-10% Esente

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(in Mio VND)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 19.445 VND)Aliquota

Fino a 60 Fino a 3.085 5%Da 60 a 120 Da 3.085 a 6.171 10%

Da 120 a 216 Da 6.171 a 11.108 15%Da 216 a 384 Da 11.108 a 19.748 20%Da 384 a 624 Da 19.748 a 32.091 25%Da 624 a 960 Da 32.091 a 49.370 30%

Oltre 960 Oltre 49.370 35%

Vietnam

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

35% 15% 10%

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(LKR)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 111,65 LKR)Aliquota

Primi 400.000 Primi 3.583 5%Successivi 400.000 Successivi 3.583 10%Successivi 400.000 Successivi 3.583 15%Successivi 500.000 Successivi 4.478 20%Successivi 500.000 Successivi 4.478 25%Successivi 500.000 Successivi 4.478 30%

Eccedente Eccedente 35%

Sri LankaPopolazione: 20.304.000PIL 41,98 Mrd USDTasso di crescita del PIL 3,5%PIL pro capite: 2.068 USDEsportazioni totali: 9,24 Mrd USDDestinazioni principali: Unione Europea, Stati Uniti, India, Emirati Arabi, RussiaImportazioni totali: 12,17 Mrd USDImportazioni maggiori da: India, Unione Europea, Singapore, Iran, CinaFlusso FDI: 404 Mio USDPrincipali settori industriali: Lavorazione di gomma, te, cocco, tabacco e altri prodotti agricoli, telecomunicazioni, assicurazioni, servizi bancari, turismo, spedizioni, tessile, petrolio, costruzioni

Aliquote fiscali societarieImposta sul reddito societario IVA Aliquote standard sui dividendi

30% 7% 10%

Imposte sul reddito delle persone fisiche Reddito imponibile annuo

(THB)Reddito imponibile annuo

(USD) (1 USD = 29,94 THB)Aliquota

Fino a 150.000 Fino a 5.010 EsenteDa 150.000 a 500.000 Da 5.010 a 16.700 10%

Da 500.000 a 1.000.000 Da 16.700 a 33.400 20%Da 1.000.000 a 4.000.000 Da 33.400 a 133.600 30%

Oltre 4.000.000 Oltre 133.600 37%

TailandiaPopolazione: 66.903.000PIL 264.323 USDTasso di crescita del PIL -2,2% PIL pro capite: 3.951 USDEsportazioni totali: 152,50 Mrd USDDestinazioni principali: Unione Europea, Stati Uniti, Cina, Giappone, Hong KongImportazioni totali: US$133,77 miliardiImportazioni maggiori da: Giappone, Cina, Unione Europea, Malesia, Stati UnitiFlusso FDI: 5,96 Mrd USDPrincipali settori industriali: Turismo, tessile e abbigliamento, agricoltura, bevande, tabacco

Popolazione: 86.025.000PIL 96,32 Mrd USDTasso di crescita del PIL 5,2%PIL pro capite: 1.104 USDEsportazioni totali: 56,69 Mrd USDDestinazioni principali: Stati Uniti, Unione Europea, Giappone, Cina, AustraliaImportazioni totali: 69,23 Mrd USDImportazioni maggiori da: Cina, Singapore, Taiwan, Giappone, Corea del SudFlusso FDI: 7,6 Mrd USDPrincipali settori industriali: Prodotti alimentari, abbigliamento, calzature, macchinari, estrazioni minerarie

Le aliquote fiscali variano molto di paese in paese e gli accordi sulla doppia tassazione possono influire in modo significativo sulle imposte sui dividendi, riducendole fino al 50%. Investimenti cross-border andrebbero strutturati attentamente per massimizzare il profitto dove possibile.

L’India è pronta a introdurre efficaci riforme fiscali dall’inizio del 2011 che snelliranno le aliquote sul reddito societario a un tasso fisso del 30% rispetto al corrente 45,5%. Tale riduzione, insieme al basso costo della manodopera e dei contributi obbligatori, la vedrà presentarsi come valida alternativa alla Cina nella produzione per l’export.

Rimane competitivo il Vietnam che sta portando avanti notevoli miglioramenti alle sue infrastrutture. Centri produttivi quali Ho Chi Minh con un facile accesso alla costa est vedranno la produzione stabilirsi e svilupparsi ulteriormente nel Paese. Anche la Cambogia diventa sempre più interessante; il suo porto principale a Sihanoukville dista circa mille kilometri da Singapore e rappresenta un punto di snodo strategico per far arrivare le merci ai consumatori del sud est asiatico e oltre.

Il Bangladesh, specialmente per gli investitori con business già avviati nel subcontinente, rappresenta una via di mezzo a buon mercato tra la Cina e l’India, soprattutto per l’industria dell’abbigliamento. Singapore e Hong Kong rimangono invece centri finanziari e dei servizi molto competitivi per la regione con norme legali non sempre disponibili altrove e quindi si confermano le destinazioni adatte per costituire holding funzionali per gli investimenti nella regione.

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Paese Minimo salariale annuale (USD)

Contributi obbligatori (media) (% sul salario)

Bangladesh 7981 n.d.Brunei n.d. 10%Cambogia 6722 n.d.Cina 1.503 50%Corea del Sud 10.995 46,5%Hong Kong 7.934 10%India 8575 10%Indonesia 1.0276 6%Giappone 11.254 38%Laos 1.0577 9,5%Malesia 4.735 23%Mongolia 2.004 n.d.Myanmar 4018 n.d.Nepal 1.889 n.d. Filippine 2.0539 9,4%Singapore n.d. 33%Sri Lanka 1.619 n.d.Tailandia 2.29310 6,88%Vietnam 1.002 15%1. Stabilito dalla Commissione Nazionale per i minimi salariali, variazioni

sulla base dei settori industriali; assicurazione vitalizia obbligatoria.2. Comprensivi di 6USD mensili per indennità esclusivamente nel settore

dell’abbigliamento. 3. Aggiustamenti regionali stabiliti dalle autorità locali. 4. In questo periodo in revisione legislativa. 5. Variazioni su base regionale e industriale.6. Variazioni consistenti su base regionale. 7. Variazioni significative tra statali e privati.8. Variazioni significative tra statali e privati.9. Variazioni regionali stabilite dai comitati regionali tripartiti.10.Variazioni regionali stabilite dalle commissioni regionali tripartite.

Principali dati statistici (2009)Paese PIL

In Mio USD

Crescita del PIL su base annua

%

PopolazioneMio

PIL pro capite:USD

EsportazioniIn Mio USD

ImportazioniIn Mio USD

Flusso FDIIn Mio USD

Bangladesh 89 5,9 162 551 19 27 674Cina 4.985 9,1 1.331 3.744 1.296 1.047 78.192Hong Kong 209 -2,8 7 29.879 317 345 48.449India 1.310 7,7 1.155 1.134 328 393 34.577Giappone 5.068 -5,2 128 39.727 581 552 11.834Mongolia 4 -1,6 3 1.573 2 2 437Nepal 13 4,7 29 427 2 5 38Corea del Sud 833 0,2 49 17.078 364 323 1.506Sri Lanka 42 3,5 20 2.068 9 12 404Brunei 15 -0,5 0,5 34.827 7 2 177Cambogia 10 0,1 15 693 5 4 530Indonesia 547 4,5 231 2.362 117 97 4.877Laos 6 7,6 6 942 1 2 319Malesia 193 -1,7 28 6.822 157 123 1.381Myanmar 25 4,8 60 419 6 4 579Filippine 161 1,1 92 1.750 38 46 1.948Singapore 183 -1,3 5 36.631 270 246 16.256Tailandia 264 -2,2 67 3.951 152 134 5.957Vietnam 96 5,2 86 1.104 57 69 7.600Fonte: Banca Mondiale, ASEAN, OMC, FMI

Rapida Comparazione dei dati demografici e fiscali Andiamo adesso a comparare dati statistici, demografici, economici, oltre a minimi salariali (lavoratori qualificati e parzialmente qualificati aggregati) e costi contributi medi.

Per concludere La crisi economica globale ha avuto effetti diversi attraverso l’Asia, con alcune economie che hanno registrato crescite negative nel 2009 rispetto all’anno precedente. Ė importante notare che queste statistiche, sebbene siano le ultime disponibili, sono essenzialmente superate da una migliorata performance economica in tutta l’Asia per il 2010 (dati definitivi non ancora disponibili). Le cifre sulla crescita del PIL su base annua vanno considerate con prudenza mancando ancora l’aggiornamento del 2010.

Di maggior interesse la tabella sui salari, che mostra la retribuzione minima (per legge) di ogni paese, insieme ai contributi obbligatori di previdenza sociale di ognuno. Sebbene in Cina la retribuzione minima può variare sensibilmente, gli oneri contributivi sono tra i più alti in Asia, questo va considerato quando si compara il costo del lavoro nella regione.

C’é da aspettarsi che i contributi previdenziali aumentino nei prossimi dieci anni in altri mercati emergenti quali India, Cambogia, Laos, Tailandia e Vietnam. Si prevede anche che la Cina raddoppi il minimo salariale su base nazionale entro il 2015, il che vuol dire un aumento medio annuo del 20% per i prossimi cinque anni, se la norma sarà inserita nel prossimo piano quinquennale che sarà approvato a marzo 2011.

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10 China Briefing

Aliquote fiscali in Cina: come s i c o n f r o n t a n o c o n l ’ A s i a emergente?

[ A cura di Chris Devonshire-Ellis, Dezan Shira & Associates ]

Il cambiamento demografico della Cina, potrebbe portare al venir meno di un vantaggio competitivo. Il bacino infinito di manodopera a basso prezzo, fondamentale nel sostenere

l’industria manifatturiera per l’export, si sta, infatti, riducendo sotto le pressioni del veloce invecchiamento della popolazione. Di conseguenza, molti altri paesi nella regione stanno ora spingendo sulle riforme fiscali e alcune azioni sono atte a far virare gli FDI dalla Cina al proprio paese.

I successi cinesi hanno fatto esplodere in tutta l’Asia la competizione per attrarre i flussi d’investimenti diretti esteri indirizzati ai paesi in via di sviluppo. A tal scopo, i regimi fiscali in Asia stanno cambiando rapidamente.

Detto questo, la globalizzazione, la crisi finanziaria e l’aumento di operazioni cross-border, se da un lato hanno aumentato l’interesse per i vantaggi dati dall’uso di SPV (special purpose vehicle), dei paradisi fiscali e degli accordi tra stati contro la doppia imposizione fiscale, dall’altro stanno aumentando il livello di scrupolosità di numerosi governi occidentali e asiatici. Ci sono anche importanti riforme fiscali all’orizzonte, non ultime quelle dell’India, che sta per rivoluzionare il proprio sistema fiscale. Le imposte societarie in India diminuiranno in modo consistente all’inizio del 2011. Anche altri paesi, come ad esempio il Vietnam, stanno portando avanti riforme radicali.

Vale la pena quindi fare una panoramica di dove si colloca in questo memento la Cina rispetto al resto dell’Asia. La tabella che segue propone i dati della Banca Mondiale su quante ore impiega ogni paese ad archiviare le pratiche sulle imposte obbligatorie e poi via via le varie aliquote principali. Si prega di fare attenzione alle note in appendice, soprattutto per quanto riguarda l’India e l’uso degli accordi sulla doppia imposizione.

La tabella mette in luce due aspetti: in primo luogo quanto siano antiquati i sistemi e in secondo luogo come sia necessaria molta più attenzione ora che i governi controllano e pretendono un numero sempre maggiore di dati (per esempio in Cina).

Paese Archiviazione (ore su anno) Aliquote fiscali societarie (%) IVA (%) Aliquote standard sui dividendi (%)

Bangladesh 302 27,51 15% 10Brunei 144 23,5 Esente EsenteCambogia 173 202 0-10 EsenteCina 504 253 3-17 204

Hong Kong 80 16,5 Esente EsenteIndia 271 45,55 12,5 Esente6

Indonesia 266 25 0-10 15-207

Giappone 355 40,87 5 208

Laos 362 209 10 1010

Malesia 145 2511 5 EsenteMongolia 192 1012 10 1513

Myanmar n.d. 30 0-200 EsenteNepal 338 2014 13 15 o 3015

Filippine 195 30 7 2716

Singapore 84 18 0-7 EsenteCorea del Sud

250 24,2 12 15 o 3017

Sri Lanka 256 3518 15 1019

Thailand 264 3020 7 1021

Vietnam 1,050 2522 0-10 Esente1. Il 27,5% si applica alle società per azioni, il 37,5% alle rimanenti.2. Le società che operano nel settore petrolifero, dei gas e di alcuni minerali sono soggette al 30%.3. L’aliquota del 20% si applica a imprese di scala ridotta; il 15% alle imprese che operano nell’alta tecnologia.4. Le imposte sui dividendi possono ridursi al 10% grazie agli accordi sulla doppia imposizione.5. Le società straniere sono soggette al 45,5%, mentre le altre al 43% In ogni caso, con la riforma che entrerà in vigore il prossimo anno, saranno uniformate al 30%.6. L’aliquota sui dividendi si applica alle persone fisiche e non alle società.7. L’aliquota sui dividendi può ridursi del 50% grazie ai relativi accordi sulla doppia imposizione.8. L’aliquota sui dividendi può ridursi del 50% grazie ai relativi accordi sulla doppia imposizione.9. L’aliquota sui redditi societari può ridursi sugli investimenti in determinati settori e distretti.10. L’aliquota sui dividendi può ridursi del 50% grazie ai relativi accordi sulla doppia imposizione.11. Le PMI (azioni per 2,5 Mio RM e inferiori) sono soggette ad aliquote distinte: PMI con i primi 500.000 RM di reddito imponibile 20%, con bilancio tassato al 25%.12. 25% sul profitto eccedenti 3 Mrd MNT.13. L’aliquota sui dividendi può ridursi del 50% grazie ai relativi accordi sulla doppia imposizione.14. Le società che lavorano alcuni tipi di tabacchi e alcolici sono soggette al 25%.15. L’aliquota sui dividendi può ridursi del 50% grazie ai relativi accordi sulla doppia imposizione.16. L’aliquota sui dividendi può ridursi del 50% grazie ai relativi accordi sulla doppia imposizione.17. L’aliquota sui dividendi può ridursi del 50% grazie ai relativi accordi sulla doppia imposizione.18. L’aliquota sui redditi societari può ridursi sugli investimenti in determinati settori e distretti.19. L’aliquota sui dividendi può ridursi del 50% grazie ai relativi accordi sulla doppia imposizione.20. Aliquote diverse secondo le dimensioni: le società il cui profitto netto non eccede 150.000 THB sono esentate; società il cui profitto supera 150.000 THB, ma non eccede 1 milione di THB 15%;

profitto netto oltre 1 milione THB ma non eccede 3 milioni THB 25%; profitto netto oltre 3 milioni THB 30%.21. L’aliquota sui dividendi può ridursi del 50% grazie ai relativi accordi sulla doppia imposizione.22. Aliquote dal 32% al 50% sono applicate alle società che operano nella prospezione, nel sondaggio e nell’estrazione di petrolio, gas e altre rare e preziose risorse naturali.

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Aliquote fiscali in Cina: come si confrontano con l’Asia emergente?

11China Briefing

Le aliquote societarie, l’IVA e le aliquote standard sui dividendi sono quelle applicate al momento, ma si prega di leggere le note in appendici, soprattutto per quanto riguarda l’India. L’elemento scottante è proprio l’India, le cui riforme avranno il maggiore, e positivo, impatto sull’ammontare delle tasse che l’investitore straniero dovrà pagare. In sostanza, quel che l’India sta facendo con le sue riforme è aumentare il numero delle imposizioni fiscali per avere più contribuenti, riducendo il peso relativo delle aliquote principali. Di conseguenza più indiani pagheranno le tasse, ma l’apporto d’imposte societarie e quelle addizionali diminuiranno in modo sostanziale. Questo influirà maggiormente sugli FDI in India quando tali riforme saranno implementate all’inizio del prossimo anno.

Questi dati tuttavia non esauriscono l’argomento. Ciò che non è considerato qui per esempio sono le indennità dei costi relativi alla manodopera che variano enormemente: in Cina raggiungono fino al 50% dello stipendio netto di un dipendente e sono pagati per la maggior parte dal datore di lavoro. In India, queste si aggirano attorno al 10%. Le aliquote cinesi potrebbero inoltre anche aumentare. Una forza lavoro che invecchia può portare a un ulteriore incremento dei costi relativi ai fondi pensionistici e assicurativi. Queste variazioni comportano differenze enormi nei raffronti e negli obblighi contributivi. I contributi previdenziali obbligatori sono il punto cruciale quando si tratta di determinare l’effettivo costo della manodopera, e in questo caso la Cina si può dire dispendiosa rispetto agli altri Paesi dell’area.

L’imposta sul reddito sulle persone fisiche può diventare parte degli obblighi contributivi societari, nella misura in cui alcuni pagamenti obbligatori per le aziende sono collegati al salario del dipendente. Inoltre l’imposta sul reddito sulle persone fisiche (IIT) varia notevolmente nella regione. La più alta in Cina si attesta al 45%, in India sta per diventare il 30% e in Vietnam è al 35%. Ancora una volta è necessario fare delle comparazioni. Quanto riconoscere al dipendente e a quale prezzo per l’azienda sono i punti chiave per attrarre

e mantenere personale qualificato. Alcuni regimi fiscali sono molto più allettanti di altri da questo punto di vista.

L’IVA è un altro aspetto che può influire fortemente sulla redditività. Tutti i paesi tendono ad adottare diverse aliquote per diversi prodotti, nonostante vi sia solitamente un’aliquota standard che si applica alla maggior parte dei prodotti. In Cina è generalmente del 17%, in India quella che diventerà l’aliquota sui beni e sui servizi (GST) sarà probabilmente uguale, mentre in Vietnam è del 10%. I governi stanno anche diventando più oculati nell’applicare tasse per scoraggiare o promuovere specifici settori. I dazi sulle esportazioni in Vietnam per esempio si applicano solo a pochissimi prodotti, per il resto sono in pratica inesistenti. Questo dimostra il chiaro desiderio di competere con la vicina Cina sull’industria manifatturiera per l’export. Il Vietnam sta diventando allettante, anche se si considerano le aliquote sui dividenti, pari a zero, mentre in India sono al 15% e in Cina al 10%.

Quest’ultima tassa è comunque spesso influenzata dagli accordi sulla doppia imposizione (DTA). Quello della Cina con Singapore per esempio riduce della metà il suddetto onere tributario. Inoltre, tutti i paesi considerati hanno numerosi DTA (e sono in aumento) e questo può avere un impatto notevole sulla redditività e anche sulla locazione fisica in Asia.

In realtà, la Cina esce abbastanza bene dal confronto sulle imposizioni dirette, il trucco comunque nel valutare i costi reali è tenere conto dei contributi previdenziali, che sono costi diretti, e delle imposte sui dividendi, che possono essere compensate in tutto o in parte dai DTA. L’IVA e quanto di questa sia rimborsabile è un’altra variabile che deve essere calcolata.

La tabella precedente è un utile punto di partenza, ma stimare le imposte in Cina e in Asia è un tema complicato che richiede estrema attenzione ai dettagli. Nel valutare la complessità comparativa sugli oneri fiscali, è cruciale questa check list:

Quali sono le imposte dirette applicabili in vigore?

Quali sono le imposte indirette applicabili in vigore (imposte di bollo, doganali, catastali ecc.)?

Ci sono importanti riforme a breve termine in merito (come in India)?

Quali sono le imposte sul reddito sulle persone fisiche e che impatto hanno?

Quali sono i costi per la manodopera in termini di contributi obbligatori (fondi pensione, disoccupazione, assicurazione medica e infortuni ecc.) calcolati in percentuale sul salario?

Qual è l’aliquota IVA e quanto se ne recupera sulle esportazioni?

Sono applicabili ritenute d’acconto per gli scambi commerciali con l’estero?

Sono previste imposte sui dividendi per il rimpatrio dei profitti?

Quali DTA permettono di ridurre alcune di queste imposte?

Poiché l’Asia diventa sempre più interessante per l’investitore straniero, e quindi per la dislocazione di alcuni settori industriali nella regione, tutti questi aspetti devono essere considerati. I vari governi asiatici stanno oscillando tra regimi fiscali agevolati e scrupolosità in aumento, il che rende tutto più complesso. Utilizzare la precedente check list e soprattutto rivolgersi a validi consulenti professionali con esperienza multi giurisdizionale per valutare la soluzione migliore in materia fiscale al momento della scelta dell’investimento in Cina, India, Vietnam o altrove nell’Asia emergente, è sicuramente un ottimo punto di partenza per evitare spiacevoli sorprese future.

Dezan Shira & Associates dispone di dieci uffici in Cina, cinque in India e due in Vietnam, e, grazie a una rete di professionisti associati, è in grado di offrire assistenza per la comparazione finanziaria e fiscale in tutta la regione. V’invitiamo a contattarci all’indirizzo email [email protected] o a visitare il sito www.dezshira.com.

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